Regione Lombardia Provincia di

COMUNE DI

ATTIVITA' DI POLIZIA IDRAULICA DI COMPETENZA COMUNALE L.R. 5 Gennaio 2000, n. 1 - DGR 25 Gennaio 2002, n. 7/7868 DGR 1 Agosto 2003, n. 7/13950 – DGR 1 Ottobre 2008, n. 8/8127

INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE E REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA

RELAZIONE TECNICA

Brescia, 4 Dicembre 2009 Dott. Ing. Giuseppe Rossi Via Vittorio Veneto, 104 - Brescia Ordine Ingegneri Brescia n° 1383

Collaboratore Dott. Ing. Antonio Di Pasquale Via Buffalora, 80 – Brescia Ordine Ingegneri Brescia n° 3362

SOMMARIO

1. OGGETTO ...... 3

2. RIFERIMENTI NORMATIVI ...... 3

2.1 Individuazione del reticolo idrico...... 3

2.2 Individuazione delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua e definizione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione ...... 4

3. INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO ...... 6

3.1 Metodologia...... 6

3.2 Caratteristiche del sistema idrografico ...... 6

Figura 1 – Corografia generale ...... 18

Figura 2 – Rete idrografica principale...... 19

4. CLASSIFICAZIONE DEL RETICOLO IDRICO...... 20

4.1 Reticolo idrico principale...... 21

4.2 Reticolo idrico minore...... 21

5. FASCE DI RISPETTO ...... 23

6. PIANO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (P.A.I.)...... 24

7. RAPPRESENTAZIONE DEL RETICOLO IDRICO...... 24

8. ALLEGATO A - ELENCO DEI CORSI D’ACQUA ...... 26

2 Dott. Ing. Giuseppe Rossi – Via Vittorio Veneto, 104 – 25128 BRESCIA Albo Ingegneri Prov. di Brescia n°1383 – Albo collaudatori Regione Lombardia n°2467 Tel. e fax 030 3700044 e-mail: [email protected]

1. OGGETTO

La presente relazione illustra lo studio compiuto sul reticolo idrico del territorio comunale di Gambara, e presenta gli elaborati tecnici redatti secondo le indicazioni contenute nell’allegato “B” della D.G.R. 1 Agosto 2003, n° 7/13950. I predetti elaborati sono composti dalla documentazione sotto elencata: - La presente Relazione Tecnica illustrativa e la Planimetria generale della rete idrografica; - La documentazione formante oggetto di variante allo strumento urbanistico, costituita dalle due parti previste dalla Normativa regionale: - Parte cartografica, contenente l’individuazione del reticolo idrico e delle relative fasce di rispetto; - Parte normativa (Norme Tecniche di Attuazione), contenente la definizione dei vincoli a cui dovranno essere soggette le attività antropiche all’interno delle fasce di rispetto

Variante allo strumento urbanistico Il reticolo idrico minore, le relative fasce di rispetto ed il regolamento, formano oggetto di variante allo strumento urbanistico comunale, previa acquisizione del parere favorevole della Sede Territoriale della Regione Lombardia e dopo l’approvazione del Consiglio Comunale.

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

Le normative di riferimento consultate ed applicate nello svolgimento del presente lavoro sono le seguenti:

2.1 Individuazione del reticolo idrico

• L. 5 Gennaio 1994, n° 36: disposizioni in materia di risorse idriche; • D.P.R. 18 Febbraio 1999, n° 238: regolamento recante norme per l’attuazione di talune disposizioni della L. 36/94; • Deliberazione del Comitato Interministeriale definizione di “corso d’acqua”; Ambiente del 04.02.1977 (G.U. 21.02.1977, n° 48): • Elenchi delle acque pubbliche ai sensi del elenco principale (R.D. 19.6.1913 e n° 5 elenchi R.D. 11 Dicembre 1933, n° 1775, per la suppletivi); Provincia di Brescia: • D.G.R. 25 Gennaio 2002, n° 7/7868: determinazione del reticolo idrico principale e criteri per l’individuazione del reticolo minore;

3

• D.G.R. 1 Agosto 2003, n° 7/13950: Modifiche della D.G.R. 7868/2002. • L.R. 16 Giugno 2003 n° 7 Norme in materia di bonifica ed irrigazione • Sentenza del T.S.A.P. 23.06.2004 n° 91 Stralcio dall’ambito di applicazione della D.G.R. n° 7868/2002 e s.m.i. di una serie di canali privati per la raccolta, il convogliamento e l’uso in concessione di acque pubbliche • D.G.R. 11 Febbraio 2005 n° 7/20552 Individuazione del reticolo idrografico di competenza dei consorzi di bonifica ai sensi della L.R. n° 7/2003 • D.G.R. 30 Novembre 2005 n° 8/1239 Esclusione di alcuni canali privati per la raccolta, il convogliamento e l’uso in concessione di acque pubbliche dall’ambito di applicazione della L.R. n° 7/2003 • D.G.R. 1 Ottobre 2008 n°8/8127 Modifica del reticolo idrico principale determinato con la D.G.R. N. 7868/2002

2.2 Individuazione delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua e definizione delle attività vietate o soggette ad autorizzazione

• R.D. 25 Luglio 1904, n° 523: T.U. delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie; • R.D. 8 Maggio 1904, n° 368: regolamento per l’esecuzione del T.U. della Legge 22 Marzo 1900, n° 195 e della Legge 8 Luglio 1902, n° 333, sulle bonificazioni delle paludi e delle terre paludose, Titolo VI: disposizioni di polizia; • L.R. 24 Novembre 1997, n° 41 prevenzione del rischio geologico, idrogeologico e sismico mediante strumenti urbanistici generali e loro varianti; • D.G.R. 29 Ottobre 2001, n° 7/6645: approvazione direttive per la relazione dello studio geologico ai sensi dell’art. 3 della L.R. 41/97;

4

• Deliberazione 26 Aprile 2001, n° 18 del adozione del Piano Stralcio per l’Assetto Comitato Istituzionale dell’Autorità di Idrogeologico del Fiume Po (PAI); Bacino del Fiume Po: • D.G.R. 11 Dicembre 2001, n° 7/7365: attuazione del Piano Stralcio per L’assetto Idrogeologico del Fiume Po (PAI) in campo urbanistico. Art. 17, comma 5, della Legge 18 Maggio 1989, n° 183; • D.G.R. 25 Gennaio 2001, n° 7/7868: Determinazione del reticolo idrico principale. Trasferimento delle funzioni relative alla polizia idraulica concernenti il reticolo idrico minore; • D.G.R. 1 Agosto 2003, n° 7/13950: Modifiche della D.G.R. 7868/2002; • D.Lgs. 11 Maggio 1999, n° 152: Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE; • D.C.R. 15 Gennaio 2002, n°VII/402: Piano regionale di risanamento delle acque; • L.R. 2 Aprile 2002, n° 5: istituzione dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po. • Regolamento 24 Marzo 2006 n° 2 Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee; • Regolamento 24 Marzo 2006 n° 3 Disciplina e regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie; • Regolamento 24 Marzo 2006 n° 4 Disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne; • D.G.R. 29 Marzo 2006 n° 8/2244 Approvazione del Programma di Tutela ed Uso delle acque, ai sensi dell’art. 44 del D.Lgs. 152/99 e dell’art. 55, comma 19 della L.R. 26/2003. Abroga e sostituisce il Piano Regionale di Risanamento delle Acque • D.Lgs. 1 Aprile 2006, n° 152 – Parte Terza Norme in materia ambientale, che abroga e sostituisce il D.Lgs. 152/99

5

3. INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO

3.1 Metodologia Nel territorio del di Gambara non si trova alcun corso d’acqua appartenente al Reticolo idrico principale, come definito nell’Allegato A della D.G.R. 1 Agosto 2003, n. 7/13950 e successive modifiche introdotto con la DGR 1 Ottobre 2008, n. 8/8127. Il Reticolo minore è individuato conformemente ai criteri contenuti nell’Allegato B della D.G.R. 13950/2003, a seguito dall’esame della categoria ufficiale e della verifica sul territorio dello stato attuale. Fanno parte del Reticolo minore anche i corsi d’acqua che risultano iscritti nell’Elenco delle Acque pubbliche, e cioè: il Rio Gambara o Canale Rodone, il Vaso Ceriana Bassa, il Vaso Ceriana Alta, la Seriola Mologni, il Vaso Conta Noale ed il Vaso di Gambara. Il procedimento seguito è così riassunto: la rete idrografica attuale, desunta dalle carte del rilievo aerofotogrammetrico recente ed accertata mediante visite sopralluogo, è stata oggetto di verifica e di confronto con le mappe del Nuovo Catasto Terreni vigente e del Cessato Catasto Terreni e con le carte ufficiali dello Stato e della Regione – Tavolette IGM in scala 1: 25.000, Carta Tecnica Regionale in scala 1: 10.000. L’uso al computer di uno specifico programma GIS, ha consentito di “sovrapporre” le varie rappresentazioni planimetriche e di ottenere le informazioni necessarie ai fini del presente lavoro.

3.2 Caratteristiche del sistema idrografico Inquadramento Il territorio del Comune di Gambara si estende su una superficie di 32 km² di area pianeggiante a quote assolute comprese fra 53 e 48 m.s.l.m.. Gli insediamenti urbani sono concentrati quasi esclusivamente nel nucleo compatto del capoluogo, ed in minima parte nella frazione Corvione. L’intero territorio comunale è a destinazione prevalentemente agricola, caratterizzato dalla presenza di numerose cascine isolate. Il sistema idrografico è caratterizzato dalla presenza di una fitta rete di canali di bonifica e d’irrigazione, normalmente alimentati dalle acque della sola sorgiva naturale, fra i quali i maggiori costituiscono il recapito ed il vettore delle acque meteoriche di una vasta area agricola dei soprastanti comuni a partire da . Questo territorio si trova all’interno del bacino idrografico del Fiume Oglio (codifica regionale POOGII – Oglio 2).

6

Descrizione della rete idrografica La rete idrografica di questa zona è stata oggetto, nel corso del tempo, di ingenti lavori di sistemazione e di rettifica, di pari passo con le modifiche e le trasformazioni antropiche del territorio, un tempo paludoso. L’ossatura principale della rete è costituita dai corsi d’acqua colatori che attraversano il territorio compreso fra il Fiume Mella ed il Fiume Chiese, da Nord-Est a Sud-Ovest, fino alla confluenza nel Fiume Oglio. Il principale corso d’acqua è il Fiume Gambara, che attraversa il territorio comunale in posizione mediana. Esso riceve le acque di importanti colatori (vasi Ceriana, Mologni, Pieve) e rappresenta la fonte d’approvvigionamento idrico di numerosi canali irrigui derivati (Vaso Seriola Gambara o “Seriola Molina”, Vaso Allegri, Seriola Ugona, Idrovoro ).

Valutazione sintetica dei corsi d’acqua Per i principali corsi d’acqua del territorio comunale, si fornisce la valutazione sintetica dello stato ecologico e del rischio idraulico, con un metodo empirico basato sugli elementi fisici ed ambientali e sui parametri di ordine idrologico ed idraulico acquisiti nel corso del presente lavoro.

Fiume Gambara - Origine, percorso, lunghezza Questo corso d’acqua è il principale colatore della zona. Nasce al fontanile Gandine in territorio di Ghedi, a Sud dell’abitato, al confine con il Comune di Leno. Attraversa quindi i Comuni di , Gambara, Fiesse, in provincia di Brescia, e , in provincia di Cremona, toccandone i rispettivi centri abitati, ed infine sfocia nel F. Oglio dopo un percorso di circa 26 chilometri. Il tratto del Fiume Gambara compreso nel territorio comunale di Gambara misura 7360 metri. - Funzione, caratteristiche Questo corso d’acqua assolve prevalentemente alla funzione di bonifica idraulica di una vasta zona un tempo sortumosa, ad intenso regime di risorgiva.

Il bacino scolante misura circa 90 Km2, di cui una parte di 40 Km2 circa è sottesa dai confluenti Gamberetta, Santa Giovanna, Rodone e Seriola Vecchia, e per la restante parte di 50 Km2 dai confluenti Ceriana e Pieve - Gambara. 7

L’intero corso compreso nella provincia di Brescia, della lunghezza di circa 21,5 chilometri, è stato oggetto di ingenti lavori di sistemazione idraulica, eseguiti ad opera del Consorzio Speciale di esecuzione delle opere di bonifica Agro Bresciano fra Mella e Chiese, ora Consorzio di Bonifica “Fra Mella e Chierse”, in quattro stralci, iniziati nel giugno 1952 e terminati nel 1964.

In precedenza, durante gli eventi di piena, le zone rivierasche erano soggette ad allagamenti con danni molto gravi: perdite di colture e prodotti, forti erosioni di sponda e di fondo, distruzione di opere d’arte, in un comprensorio dell’estensione di 2000 ettari.

Fra le alluvioni più gravi, si ricordano quelle del: 1927, 1928, 1934, 1938, e del settembre 1947.

Le opere eseguite dal Consorzio, in concessione e con il contributo del Ministero Agricoltura e Foreste, hanno avuto per oggetto il bacino compreso fra le origini del colatore ed il confine della provincia di Brescia con quella di Cremona.

I due rami in cui si divide il Gambara in provincia di Cremona, erano già provvisti di arginature classificate fra le opere idrauliche, secondo il RD. 25.07.1904, n° 523.

I lavori, progettati ed eseguiti a cura del Consorzio, sono stati improntati ai seguenti concetti informatori:

- allargamento dell’alveo, specie a valle;

- abbassamento delle traverse non più utili;

- arginature per contenimento delle piene;

- diminuzione delle anse e gomiti del corso;

- difesa laterale degli argini e del fondo delle erosioni;

- adeguamento dei manufatti alle nuove sezioni, e portate, con ricostruzioni totali o parziali di quelli esistenti.

I lavori sono stati suddivisi in quattro stralci funzionali, da valle a monte, e compiuti nell’arco temporale che va dal 1952 al 1964:

1° Stralcio: dal confine provinciale Brescia-Cremona allo scaricatore Quattro Chiaviconi, in comune di Gambara. Lunghezza 6200 m.

2° Stralcio: dallo scaricatore Quattro Chiaviconi allo scaricatore della seriola Scaramuzzina. Lunghezza 4461 m.

8

3° Stralcio: dallo scaricatore della Seriola Scaramuzzina al ponte della strada provinciale Leno - Gottolengo. Lunghezza 4550 m. 4° Stralcio: dal ponte della strada provinciale Leno - Gottolengo alla Cascina Gandina, in Comune di Ghedi. L’intervento ha riguardato la lunghezza di soli 2336 m sul totale del tronco di 6300 m.

Durante il periodo estivo, le acque sorgenti lungo il suo percorso vengono derivate ed utilizzate a scopo irriguo. Le derivazioni censite d’interesse per il Comune di Gambara sono di seguito elencate. - Derivazione del Vaso Scaramuzzina, mediante traversa di sbarramento a quattro luci, con paratoie e canale derivatore a pelo libero in destra, a ovest dell’abitato di Gottolengo, per l’irrigazione di un comprensorio dell’estensione di ettari 220.01.25, nei Comuni di Gottolengo e Gambara. - Derivazione del Vaso Vaccino, a nord dell’abitato di Gambara, mediante traversa di sbarramento e presa a scorrimento dalla sponda destra, per l’irrigazione del Podere Lama, in Comune di Gambara. - Numerose piccole derivazioni, chiamate Bocche, dal Ramo denominato Seriola Gambara, per l’irrigazione dei terreni circostanti il centro di Gambara, dell’estensione di circa ettari 100. - Derivazione del Vaso Idrovoro di Fiesse, mediante sbarramento con paratoie, presso il ponte della S.P. VIII sul F. Gambara, e canale derivatore in sponda sinistra, a pelo libero fino ad un vicino impianto di sollevamento, a beneficio di un comprensorio irriguo dell’estensione di ettari 363. - Derivazione della Seriola Ugona, dalla sponda destra del F. Gambara, presso la traversa di sbarramento del punto precedente, per l’irrigazione di un comprensorio di ettari 85.

- Provenienza delle acque, regime idrologico Drenaggio di un bacino prevalentemente naturale di aree pianeggianti a destinazione agricola, dell’estensione di circa 90 km2 (chiusura foce Oglio). Portata perenne, interamente utilizzata a scopo irriguo in stagione estiva. - Valutazione dello stato ecologico Tracciato: monocursale regolare, rettificato e sistemato tecnicamente; Alveo: inciso, canalizzato e dotato di argini continui in terra. Privo di aree golenali e di espansione. Superfici in terra, generalmente prive di rivestimenti e di difese radenti;

9

Vegetazione di ripa: generalmente erbacea ed arbustiva per effetto di periodici interventi di pulizia e manutenzione delle sponde e degli argini. Inquinamento: assenza di rifiuti solidi in quantità rilevante. Acqua fluente generalmente limpida. - Manufatti idraulici rilevanti n.3 edifici di presa e di derivazione delle acque con traverse in muratura, dotate di organi meccanici per la regimazione delle portate, in corrispondenza delle derivazioni delle rogge: Seriola Molina (o Seriola Gambara), Vaso Allegri (o Vaso Maggiore), Vaso Idrovoro di Fiesse. - Valutazione del rischio idraulico Non è stata eseguito uno specifico studio di valutazione del rischio idraulico. In base agli elementi acquisiti si evidenzia l’esistenza di un rischio idraulico, anche per alcune zone urbane, a causa di possibili esondazioni, rotte d’argine e cedimento di manufatti idraulici. - Valutazione complessiva Corso d’acqua lontano dalle condizioni naturali, rischio idraulico in caso di piena da valutare.

Seriola Molina (o Seriola Gambara) - Origine, percorso, lunghezza Deriva dal Fiume Gambara presso il manufatto denominato “Quattro Chiaviconi” a Nord dell’abitato di Gambara. Raggiunge la zona urbana con tracciato per buona parte rettilineo in direzione sud, al termine del quale piega verso Est affiancandosi alla SP VIII fino al ponte stradale sul F. Gambara nel quale sfocia. Lunghezza complessiva 1720 m. - Funzione, Caratteristiche Canale artificiale per l’uso delle acque. - Provenienza delle acque, regime idrologico Derivazione del F. Gambara al manufatto idraulico “Quattro Chiaviconi” con priorità di derivazione delle acque ordinarie e scaricatore laterale di fondo, regolato mediante paratoia piana, e scaricatore di piena a stramazzo. - Valutazione dello stato ecologico Tracciato: regolare geometrico a tratti rettilinei. Alveo: canalizzato in terra dotato di argini in froldo di zona rurale. canalizzato con muri di sponda e parzialmente coperto nell’area urbanizzata. Vegetazione: generalmente erbacea ed arbustiva. Inquinamento: deposito di fango e di materiale flottante.

10

- Manufatti idraulici rilevanti Sbarramento con paratoia piana all’imbocco del tratto coperto. - Valutazione del rischio idraulico Non rilevante per effetto dello scaricatore laterale alla presa. Si segnalano cedimenti delle sponde e delle precarie difese nel tratto precedente la copertura in zona urbana. - Valutazione complessiva Corso d’acqua lontano dalle condizioni naturali. Rischio idraulico basso

Vaso Ceriana - Origine, percorso, lunghezza Inizia al capofonte dei fontanili dai quali trae origine in frazione Malpaga e Viadana del Comune di . Viene inoltre impinguato dai Vasi Pedellone, Calvisana e Marzola, anch’essi di origine sorgentizia. Attraversa il territorio di ed entra nel Comune di Gambara da Nord presso il confine con i Comuni di Gottolengo e Isorella. Il corso principale, denominato Ceriana Alta, dà origine ad un ramo irriguo secondario, anch’esso denominato Ceriana ed a altre derivazioni minori, confluisce nel F. Gambara, presso la cascina Gazzo Basso. Lunghezza asta principale = 2830 m. - Funzione, caratteristiche Canale di bonifica e d’irrigazione. - Provenienza delle acque, regime idrologico Alimentato dalla sorgiva naturale. Il consorzio Irriguo del Vaso Cerniana ha ottenuto la concessione per l’uso delle acque reflue provenienti dai pozzi di un allevamento ittico e di uno stabilimento siderurgico, nella quantità di 600 l/s. - Valutazione dello stato ecologico Tracciato: prevalentemente regolare e geometrico, salvo che nell’ultimo tratto precedente la foce in cui presenta andamento serpeggiante. Alveo: in terra privo di argini. Vegetazione: arbustiva infestante. Inquinamento: non rilevato. - Manufatti idraulici rilevanti Nessuno

11

- Valutazione del rischio idraulico Corso d’acqua non soggetto ad eventi di piena rilevanti. Rischio basso. - Valutazione complessiva Corso d’acqua solo in parte prossimo alle condizioni naturali. Rischio idraulico basso.

Seriola Malogni - Origine, percorso, lunghezza Inizio nella zona Nord del territorio comunale, al confine con il Comune di Isorella, presso cascina Ponchione. Scende verso Sud con andamento caratterizzato da numerose curve e cambi di direzione. Conferisce sul F. Gambara circa 580 metri a monte del ponte della SP VIII. Lunghezza del Vaso nel Comune di Gambara 2170 metri. - Funzione, caratteristiche Canale di bonifica e di irrigazione. Drena le acque di un modesto bacino naturale di aree pianeggianti a destinazione agricola. - Provenienza delle acque, regime idrologico Alimentato dalla sorgiva naturale e dai coli di terreni agricoli. Riceve alcuni scarichi del Vaso Ceriana. - Valutazione dello stato ecologico Tracciato: andamento irregolare, caratterizzato da tratti rettilinei a profilo regolare e tracciato rettilineo. Alveo: in terra privo di argini. Inquinamento: non rilevato - Manufatti idraulici rilevanti Nessuno - Valutazione del rischio idraulico Corso d’acqua non soggetto ad eventi di piena rilevanti. Rischio basso. - Valutazione complessiva Corso d’acqua lontano dalle condizioni naturali. Rischio idraulico basso.

Seriola Pieve - Origine, percorso, lunghezza Deriva dal Naviglio d’Isorella presso Cascina Bocche in Comune di Isorella, denominato anche Vaso Gambara. Si dirige verso Sud con andamento regolare fino presso la località Corvione, dando

12

origine ai vasi Parmigiana, Seriolino e Pieve, al manufatto partitore presso la cascina Aurora. Prosegue ancora in direzione Sud fino presso la Cascina Giuseppina, presso la quale, con curva a gomito, volge ad Ovest, raggiungendo la Strada Provinciale VIII, sottopassandola presso Cascina Zucchi. Successivamente, con tre tratti rettilinei formanti una spezzata, confluisce nel Fiume Gambara a Nord - Ovest della cascina Morta a Sera. Lunghezza dell’asta principale in Comune di Gambara 5290 m. - Funzione, caratteristiche Canale a prevalente funzione irrigua e di recapito delle acque di drenaggio di un modesto bacino naturale di aree pianeggianti a destinazione agricola. - Provenienza delle acque, regime idrologico Derivazione irrigua del Naviglio d’Isorella. Recapito di colo di terreni agricoli. - Valutazione dello stato ecologico Tracciato: in prevalenza regolare geometrico a tratti rettilinei Alveo: inciso in terra, privo di argini. Vegetazione: generalmente erbaccia, arbustiva ed infestante Inquinamento: presenza di alghe e fango - Manufatti idraulici rilevanti Partitore in muratura presso Cascina Aurora. - Valutazioine del rischio idraulico Corso d’acqua non soggetto ad eventi di piena rilevanti. Rischio basso. - Valutazione complessiva Corso d’acqua lontano dalle condizioni naturali. Rischio idraulico basso.

Seriola Naviglio - Origine, percorso, lunghezza Inizia con capofonte presso Cascina Bocche, in Comune di Isorella, nel luogo in cui il Naviglio di Isorella termina dividendosi nelle rogge Gambara (o Seriola Pieve), Vescovina, Canneta e Remedella. In Comune di Gambara segue una dirzione costante da Nord – Ovest a Sud – Est, parallelamente al tracciato della SP n° 24, percorrendo circa 5000 metri. - Funzione, caratteristiche Canale di bonifica e d’ irrigazione.

13

- Provenienza delle acque, regime idrologico Sorgiva naturale, Portata perenne, interamente utilizzata a scopo irriguo. - Valutazione dello stato ecologico Tracciato: corso d’acqua con tracciato rettificato e modificato da interventi di sistemazione e di manutenzione Alveo: inciso in terra, con arginelli di terra poco consistenti. Cigli di sponda regolare di netta demarcazione con i terreni coltivati confinanti. Vegetazione: sponde soggette a manutenzione o pulizia, generalmente ricoperte da erba e vegetazione arbustiva ed infestante. Presenza di alcuni filari di alberi messi a dimora allineati lungo i cigli delle sponde. Inquinamento: Presenza di alghe. - Manufatti idraulici rilevanti Nessuno - Valutazione del rischio idraulico Costituisce zone di invaso di eventuali acque di piena provenienti dai vasi del soprastante sistema idrografico del Naviglio di Isorella. Rischio idraulico limitato all’allagamento di porzioni di aree attigue alla sponda in ambiente rurale. - Valutazione complessiva Corso d’acqua lontano dalle condizioni naturali.

Scolo Galbuggine - Origine, percorso, lunghezza Le origini di questo colatore si trovano in Comune di – Località Bosco. Esso è formato da un fosso iniziale e da alcuni colatori di drenaggio delle acque freatiche, tra i quali si menziona la Roggia Paderna. Nel medio percorso segue il confine fra i Comuni di Gambara e Pralboino. Confluenti nel F. Oglio a (CR). Lunghezza del Vaso nel Comune di Gambara 2437 metri. - Funzione, caratteristiche Canale di bonifica e di approvigionamento d’acqua per l’irrigazione di un comprensorio di circa 350 ettari nei Comuni di Pralboino, Gambara e Ostiano (CR). - Provenienza delle acque, regime idrologico Alimentato dalla sorgiva naturale e dai coli di terreni agricoli. - Valutazione dello stato ecologico

14

Tracciato: in Comune di Gambara rettilineo formato da lunghi tratti rettilinei. Alveo: inciso in terra privo di argini. Vegetazione: arbustiva ed infestante spontanea limitata alle ripe e al ciglio delle sponde - Manufatti idraulici rilevanti Nessuno - Valutazione del rischio idraulico Corso d’acqua non soggetto ad eventi di piena rilevanti. Rischio basso. - Valutazione complessiva Corso d’acqua lontano dalle condizioni naturali.Rischio idraulico basso.

Altri Vasi Scolo Naviglio: Deriva dalla Seriola Naviglio in località Corvione. Si divide in due rami con scarico rispettivamente nella Seriola Luva (o Scolo Lupa) e nel Vaso Asolana. Lunghezza 2481 m. Scolo Rino: Si trova a Sud del Comune di Gambara lungo il confine con il Comune di Ostiano e Volongo. Confluisce nel F. Gambara. Lunghezza 1655 m. Seriola Canneta: Deriva dal Naviglio di Isorella. Nell’intero percorso in Comune di Gambara scorre a fianco della SP n° 22 in lato Ovest. Prosegue in Comune di Fiesse e Casalmoro. Lunghezza 1467 m. Seriola Cappellina: Si trova all’estremo Nord del territorio comunale . Deriva dal Vaso Pieve e dopo un percorso rettilineo da Est a Ovest termina confluendo nella Seriola Mologni. Lunghezza 608 m. Seriola Luva (Scolo Lupa): Inizia a Nord della località Corvione presso il confine comunale con Isorella e , come derivazione del Vaso Acque Asolane. Scorre parallelamente alla Seriola Naviglio, nella quale confluisce al confine Sud del territorio comunale di Gambara con Fiesse. Lunghezza 6155 m. Seriola Novale: Deriva dalla Seriola Luva a Nord - Est della loc. Corvione. Segue interamente il confine comunale fra Gambara e Remedello, dopo di che confluisce nel V. Longhena. Lunghezza 4763 m. Corso d’acqua iscritto nell’Elenco delle acque pubbliche. Seriola Parmigiana: L = 3707 m. Rappresenta una derivazione irrigua della Seriola Pieve, dalla quale deriva a Nord – Ovest della loc. Corvione e nella quale termina a Sud della C.na Campagna.

15

Seriola Remedella: Deriva dal Naviglio d’Isorella al ripartitore presso C.na Bocche in Comune di Remedello. Entra in territorio di Gambara a Nord della loc. Corvione. Con unico tratto perfettamente rettilineo raggiunge la predetta località ove conferisce nella Seriola Luva. Lunghezza 2101 m. Seriola Ugona: Deriva dalla Seriola Molinara presso il ponte della SP VII sul F. Gambara, subito a monte dello scarico della Seriola Molinara nel F. Gambara. Scorre parallelamente al corso del F. Gambara con andamento irregolare fino al limite Sud del territorio comunale. Lunghezza 4658 m. Vaso Allegri (o Vaso Maggiore): Deriva dalla destra del F. Gambara alla traversa di presa situata circa 530 m a monte del ponte della SP VIII. Con ampio percorso formato da lunghi tratti rettilinei, circonda verso Ovest l’intero territorio urbanizzato di Gambara. Termina allo scarico nello Scolo Rino, al limite Sud del territorio comunale al confine con i Comuni di Ostiano e Volongo. Circa 340 metri a monte dell’attraversamento della SP n° 103 Gambara – Ostiano, dà origine alla Roggia Gambarella Bassa. Lunghezza 7489 m. Vaso Gambarella Alta: Deriva in Comune di Gottolengo dal Vaso Vedetti, il quale trae origine dai fontanili a Sud dell’abitato di Porzano in Comune di Leno. Entra da Nord nel territorio di Gambara con tracciato rettilineo a fianco della SP VIII. Termina confluendo nel Vaso Allegri. Lunghezza 1795 m. Vaso Gambarella Bassa: Deriva dal Vaso Allegri ad Ovest dell’abitato di Gambara. Si dirige dapprima in linea retta verso la zona urbana, lungo Via Strada Consorziale, in alveo aperto. Prosegue lungo Via Marconi e, volgendo verso Sud, lungo la Via Fiume, Via Montello e Via Canale intubato. Rimane tombato fino dopo l’attraversamento del Vaso Allegri, presso C.na Cappuccini, poco oltre il quale termina confluendo nel Colatore Scaramuzzina. Lunghezza 4263 m. Vaso Longhena: Interessa il comune di Gambara nell’angolo Sud – Est del territorio comunale, con un breve tratto della lunghezza di 410 m. Vaso Rane: Breve tratto di corso d’acqua di collegamento fra i vasi Mologni e Ceriana, nella zona Nord – Ovest del territorio comunale. Lunghezza 376 m. Seriola Vecchia: Breve tratto terminale di confluenza nel F. Gambara del corso d’acqua irriguo proveniente da Isorella. Lunghezza 366 m. Vaso Seriolino: Deriva dalla Seriola Pieve a Nord – Ovest della località Corvione, con percorso a tratti rettilinei verso Sud e verso Ovest, termina unendosi al Vaso Parmigiana

16

(Colatore Vulcano). Lunghezza 1515 m. Vaso Vaccino: Deriva dal F. Gambara presso C.na Travata in Comune di Gottolengo, percorsi 380 metri circa il vaso entra nel Comune di Gambara. Con percorso tortuoso raggiunge il limite Nord dell’area urbana di Gambara, confluendo nel F. Gambara, presso località Castello. Lunghezza 5336 (Compreso derivazione utenze Olivetti). Vaso Vescovina: Deriva dal Naviglio d’Isorella presso C.na Bocche in Comune di Isorella. Entra nel territorio di Gambara da Nord parallelamente alla SP n° 24, raggiungendo la località Corvione, ove dà luogo alla derivazione denominata Vaso Pantera, per l’irrigazione della zona a Sud del Corvione. Lunghezza vaso principale 1246 m; Lunghezza derivazione Pantera 3651 m. Lunghezza complessiva 4897 m.

Si tratta in genere di corsi d’acqua monocursali, con tacciati rettificati e spesso rettilinei, con scarsa presenza di elementi prossimi alle condizioni naturali. Hanno funzione mista di bonifica e d’irrigazione, con prevalenza di una qualità sull’altra a seconda dei casi. Sono alimentati da acque di fontanili e dal drenaggio di aree pianeggianti in ambienti rurali, intensamente utilizzate per la produzione agricola. Gli alvei sono incisi in terra, generalmente privi di rivestimenti e di argini con funzione di difesa idraulica, mentre presentano, piuttosto, modesti rilevati lungo i cigli delle sponde, dovuti al deposito consolidato del materiale scavato durante le manutenzioni, laddove queste vengono eseguite. La vegetazione si limita alle sponde e ad una stretta fascia al ciglio delle ripe. Si tratta in genere di vegetazione spontanea arbustiva ed infestante, soggetta al taglio durante le manutenzioni. Localmente, lungo i cigli di sponda, si trovano file di alberi cedui. I manufatti sono di modesta entità, realizzati in muratura per l’invaso e la ripartizione delle acque. Sono corsi d’acqua non soggetti ad eventi di piena rilevanti, per i quali non si ravvisano particolari fattori di rischio idraulico.

17

€—gF2IW pigur—2P ƒ™—l—2IX2PSFHHH ƒtr—l™io2„—volett—2sqw ƒi‚syve2gexxi„e ‚i„i2sh‚yq‚epsge2€‚sxgs€evi

ƒi‚syve2xe†sqvsy hi‚F2†eƒy2†iƒgy†sxe

†eƒy2†iƒgy†sxe

ƒi‚syve2€si†i

sh‚y†y‚y2psiƒƒi

ƒi‚syve2wyvyqxs ps wi2qewfe‚e

ƒi‚syve2 qyxe

†eƒy2gi‚sexe sh‚y†y‚y2psiƒƒi †eƒy2gi‚sexe2ev„e

ƒi‚syve2wyvsxe †eƒy2†eggsxy

ƒgyvy2‚sxy gyve„y‚i2‚yqqse2ƒge‚ew sxe ‚yqqse2ƒge‚ew sxe

†eƒy2evviq‚s ƒgyvy2qevf qqsxi gorsi2d9—™qu—2prin™ip—li €rin™ip—li2™ol—tori €rin™ip—li2deriv—zioni gonfine2™omun—le gonfine2provin™i—le viqixhe

4. CLASSIFICAZIONE DEL RETICOLO IDRICO

Con il procedimento illustrato nel precedente paragrafo 3.1, si è individuato l’intero reticolo idrico del territorio di Gambara, quale insieme di tutti i corsi d’acqua di ogni natura, ordine e funzione. La combinazione delle informazioni acquisite dall’esame della cartografia ufficiale e dagli accertamenti sul territorio, dà luogo all’individuazione della seguente casistica per la classificazione dei corsi d’acqua censiti:

1. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati nelle mappe del NCTR, aerofotogrammetrico, demaniali nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

2. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati nelle mappe del NCTR, aerofotogrammetrico, privati nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

3. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati nelle mappe del NCTR, aerofotogrammetrico, assenti nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

4. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati nelle mappe del NCTR, non su aerofotogrammetrico, demaniali nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

5. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati nelle mappe del NCTR, non su aerofotogrammetrico, privati nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

6. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati nelle mappe del NCTR, non su aerofotogrammetrico, assenti nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

7. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati su aerofotogrammetrico, non nelle mappe del NCTR, demaniali nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

8. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati su aerofotogrammetrico, non nelle mappe del NCTR, privati nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

9. corsi d'acqua esistenti in fatto riportati su aerofotogrammetrico, non nelle mappe del NCTR, assenti nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

10. corsi d'acqua esistenti in fatto non riportati su aerofotogrammetrico e nelle mappe del NCTR, demaniali nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

11. corsi d'acqua esistenti in fatto non riportati su aerofotogrammetrico e nelle mappe del NCTR, privati nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

12. corsi d'acqua esistenti in fatto non riportati su aerofotogrammetrico e nelle mappe del NCTR, assenti nelle mappe del Cessato Catasto Terreni;

13. corsi d'acqua riportati su una o più fonti cartografiche ufficiali ma non esistenti in fatto. La rete idrografica così individuata e classificata, è rappresentata nell’allegata Planimetria generale della rete idrografica, composta da due tavole in scala 1:5.000 (Tavola 1: Zona Nord, Tavola 2: 20

Zona Sud). In questa rete sono compresi anche i fossi e le canalette di ragione privata e di nessun interesse idraulico ed ambientale, compresi i tratti dei corsi d’acqua non più esistenti in fatto ai quali non si applica la normativa di polizia idraulica. Si ritiene tuttavia utile allegare al presente lavoro questa carta, quale documento comprovante lo schema di dettaglio della rete idrografica del territorio comunale, allo scopo di verificare le modifiche avvenute nel corso del tempo rispetto alla configurazione storica e per controllare l’evoluzione futura anche della rete dei piccoli vasi irrigui e di colo, la quale, pur non essendo soggetta alle norme di polizia idraulica, può influire sull’assetto idraulico del territorio. All’interno di questa rete di dettaglio si individua il reticolo idrico per gli adempimenti di cui alle D.G.R. 7868/2002 e 13950/2003.

4.1 Reticolo idrico principale Nel territorio del Comune di Gambara non è annoverato alcun corso d’acqua compreso nell’Allegato A della D.G.R. 1 Agosto 2003, n. 7/13950, come modificato dalla DGR 1 Ottobre 2008, n. 8/8127, e pertanto non vi sono corsi d’acqua appartenenti al Reticolo principale.

4.2 Reticolo idrico minore Sono compresi nel reticolo minore tutti i corsi d’acqua del territorio comunale, attualmente esistenti, con portata perenne o discontinua, aventi funzione idraulica rilevante e/o valenza ambientale di pregio. In genere sono compresi in questo reticolo i corsi d’acqua attualmente esistenti, già identificati sia nelle mappe del Cessato Catasto Terreni, che del NCTR come aree e particelle di acque senza numero di mappa. Sei corsi d’acqua del Reticolo Minore sono iscritti nell’Elenco delle Acque Pubbliche di cui al R.D.11.12.1933, n.1775, con i seguenti numeri dell’Elenco: Rio Gambara (Fiume Gambara) o Canale Rodone: n. 212 dell’Elenco principale; Vaso Ceriana Bassa: n. 5 del III Elenco suppletivo; Vaso Ceriana Alta: n. 26 del IV Elenco suppletivo; Seriola Mologni: n. 27 del IV Elenco suppletivo; Vaso Conta Noale: n. 28 del IV Elenco suppletivo; Vaso Longhena di Gambara: n. 29 del IV Elenco suppletivo.

21

Competenza Nessun corso d’acqua, nel territorio di Gambara, è attualmente di competenza di alcun Consorzio di Bonifica. Infatti, con la DGR 11 Febbraio 2005, n. 7/20552 “Individuazione del reticolo idrografico di competenza dei consorzi di bonifica ai sensi della L.R. n.7/2003”, è stato modificato l’allegato D della DGR 25 Gennaio 2002, n. 7/7868, come modificate con la DGR 1 Agosto 2003, n. 7/13950, in modo che, nel Comune di Gambara, i corsi d’acqua originariamente attribuiti alle competenze del Consorzio di Bonifica “Fra Mella e Chiese”, sono stati integralmente stralciati. Il predetto Consorzio di Bonifica, tuttavia ha in corso di approvazione presso la Regione Lombardia, il Piano di Classifica per il riparto della contribuenza consortile, ai sensi della L.R. 16 Giugno 2003, n.7, nel quale, fra i corsi d’acqua aventi importanti funzioni di bonifica idraulica e di difesa del suolo a valenza sovraccomunale, e pertanto opportunamente attribuibili alle competenze del Consorzio di Bonifica anche per l’attività di polizia idraulica, sono annoverati alcuni corsi d’acqua del Reticolo Idrico Minore in Comune di Gambara e cioè: il Fiume Gambara, Vaso Ceriana, Vaso Molina, Roggia Canneta, Scolo Naviglio, Roggia Remedella, Scolo Lupa, Vaso Noale, Scolo Galbuggine. Allo stato attuale, comunque, la competenza in materia di Polizia idraulica su tutti i corsi d’acqua del Reticolo Idrico Minore di Gambara, è attribuita al Comune.

Consorzi irrigui Su questa rete di corsi d’acqua sono operativi numerosi consorzi di utenti per l’uso irriguo delle acque, costituiti nella forma dei consorzi irrigui di natura privatistica, gestiti con autonome amministrazioni. La ricerca degli enti effettivamente operativi e, ancora di più, dell’accertamento degli ambiti di loro competenza, ha presentato non poche difficoltà, specialmente nell’individuazione delle sedi e dei responsabili e nell’acquisizione della documentazione inerente la costituzione ed il funzionamento di detti consorzi. L’indagine, compiuta dapprima presso gli uffici regionali competenti in materia di concessioni d’uso delle acque e poi interpellando i responsabili dei consorzi individuati, consente di definire il seguente quadro della situazione. La Regione Lombardia, nell’ambito del territorio comunale di Gambara, ha riconosciuto, nell’Atlante degli enti di bonifica e similari, i tre consorzi irrigui denominati: Vedetti Campagnole,

22

Vaso Comunale di Gambara e Vaso Idrovoro di Fiesse, peraltro operanti in una porzione pari a circa la metà del territorio comunale. Le ulteriori ricerche svolte hanno evidenziato l’esistenza, sia all’interno che all’esterno dei predetti comprensori individuati nell’Atlante regionale, di numerosi altri consorzi autonomi operanti a livello di sottocomprensori irrigui e di utenze private aziendali. In conclusione i consorzi irrigui operanti all’interno del territorio comunale di Gambara risultano i seguenti: - Consorzio Irriguo Naviglio Inferiore, - Consorzio Fontana Asini, - Consorzio Vaso Vedetti, - Consorzio Irriguo Vaso Scaramuzzina, - Consorzio Irriguo Seriola Ugona, - Consorzio Irriguo Idrovoro di Fiesse, - Consorzio Irriguo Molina e Seriola Nuova, - Consorzi degli utilizzatori delle acque del Vaso Ceriana e Roggia Mora (Paderna e Gambarella), - Utenze private (La Canova, Soregaroli, Bonazzoli, Donadoni, Dolli).

5. FASCE DI RISPETTO

I corsi d’acqua del reticolo idrico minore di competenza comunale e le fasce del territorio laterali alle sponde, sono tutelate, sotto l’aspetto idraulico, dalle norme vigenti e dal regolamento contenuto nell’allegata Parte Normativa. Le fasce, di ampiezza variabile in funzione delle caratteristiche, della posizione e della valenza del singolo corso d’acqua, sono individuate conformemente ai seguenti criteri generali. Si precisa che l’ampiezza della fascia è la misura lineare presa trasversalmente al corso d’acqua dal piede esterno degli argini, se esistenti, o, altrimenti, dalla sommità delle scarpate dell’alveo o del ciglio superiore delle incisioni nel caso dei valloni. Nel caso di canali coperti, l’ampiezza della fascia è misurata a partire dal limite esterno delle murature perimetrali dei manufatti. Nella cartografia allegata le diverse ampiezze delle fasce di rispetto sono individuate con segni grafici convenzionali, i quali rappresentano solo approssimativamente, nella scala della carta, la fascia stessa, dovendosi individuare le distanze minime da rispettare con misure dirette in sito.

23

Criteri generali - Fascia dell’ampiezza di 10 metri per ogni lato dei corsi d’acqua a cielo libero, esterni ai centri edificati ed alle aree edificabili previste nello strumento urbanistico; - Fascia dell’ampiezza di 4 metri per ogni lato dei corsi d’acqua a cielo libero, all’interno dei centri abitati edificati e delle aree edificabili previste nello strumento urbanistico; - Lungo i tratti coperti la fascia di rispetto è stabilita nella misura di 1 metro per parte, per ragioni di integrità dei manufatti e di accessibilità per l’ispezione e la manutenzione. I precedenti criteri generali di delimitazione delle fasce, di tipo geometrico, valgono in linea generale, fatte salve le opportune diverse disposizioni adottate in caso di particolari situazioni o esigenze di ordine idraulico.

6. PIANO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (P.A.I.)

Il Piano per l’Assetto Idrogeologico, adottato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po, con Deliberazione del Comitato Istituzionale 26 Aprile 2001, n° 18, non individua, nell’ambito del territorio comunale di Gambara, alcuna fascia fluviale né alcuna area in dissesto idrogeologico. Per la gestione delle tematiche riguardanti i corsi d’acqua del proprio territorio, il Comune di Gambara dovrà fare riferimento allo studio geologico di supporto allo strumento urbanistico ed al Regolamento di polizia idraulica del presente lavoro.

7. RAPPRESENTAZIONE DEL RETICOLO IDRICO

La rete idrografica di dettaglio, individuata nel corso dello studio compiuto secondo la metodologia illustrata nei capitoli precedenti, è rappresentata negli allegati grafici alla presente Relazione tecnica, composta dalla “Planimetria generale della rete idrografica”, in due tavole Il Reticolo idrico del Comune di Gambara, con le relative fasce di rispetto, sul quale si esplicano le attività di polizia idraulica, è rappresentato nella Parte cartografica, composta dalla Carta del Reticolo idrico dell’intero territorio comunale, in due tavole in scala 1:5.000 (Tavola 1 – Zona Nord e Tavola 2 – Zona Sud) e dalla Carta del Reticolo idrico sulla base cartografica dello strumento urbanistico vigente (PRG) e del Documento di Piano – Scenario progettuale del PGT in corso di approvazione, in scala 1:5.000 (Tavola 3 – Zona Nord e Tavola 4 – Zona Sud). Nelle predette tavole è rappresentato il Reticolo Idrico Minore, sulla totalità del quale le funzioni di polizia idraulica competono al Comune di Gambara. Infatti gli elenchi dell’allegato D alla DGR 25 Gennaio 2002, n. 7/7868, originariamente comprendenti i corsi d’acqua di competenza dei Consorzi

24

di Bonifica, sono stati modificati con la DGR 1 Ottobre 2008, n. 8/8127. Per effetto di tale modifica, nell’ambito del territorio comunale di Gambara, nessun corso d’acqua risulta di competenza di alcun Consorzio di Bonifica. Nelle planimetrie sono inoltre delimitate le ampiezze delle fasce di rispetto, con segni grafici convenzionali. Nel seguente Allegato A si riporta l’elenco dei corsi d’acqua del reticolo idrico, con i loro principali dati identificativi.

Brescia, 4 Dicembre 2009 Dott. Ing. Giuseppe Rossi

Dott. Ing. Antonio Di Pasquale

25

8. ALLEGATO A - ELENCO DEI CORSI D’ACQUA

26 COMUNE DI GAMBARA Elenco dei corsi d'acqua nell'ambito del territorio comunale

Num Denominazione Num. Iscr. Elenco Foce o sbocco Numero Iscr. Competenza Tipo * Numero iscriz. Note Acque Pubbliche All. A DGR Reticolo idrico 8127/2008 Consorzio Bonifica DGR 20552/2005 1 Cavo Cavagnino Vaso Ceriana C N 2 Colatore Roggia Scaramuzzina Scolo Rino C N/A 3 Derivazione Vaso Vescovina (Vaso Pantera) Vasi iriigui Fiesse/V. Canneta C N/A 4 Fiume Gambara n.212 Elenco Princ Fiume Oglio C N 5 Vaso Idrovoro di Fiesse Vasi irrigui C A 6 Immissione Ceriana Vaso Ceriana Alta C N 7 Roggia Paderna Scolo Galbuggine C N 8 Roggia Scaramuzzina Colatore Roggia Scaramuzzina C N 9 Scolo Galbuggine Fiume Oglio C N 10 Scolo Naviglio Vaso Lupa C N 11 Scolo Rino Fiume Oglio C N 12 Seriola Canneta Cavo Cerano C N 13 Seriola Cappellina Seriola Mologni C N/A 14 Seriola Luva (Lupa) Naviglio C N 15 Seriola Molina (Seriola Gambara) Fiume Gambara C N 16 Seriola Mologni n.27 IV Elenco Sup Fiume Gambara C N 17 Seriola Naviglio Fiume Oglio C N 18 Seriola Novale n.28 IV Elenco Sup Naviglio C N 19 Seriola Parmigiana Seriola Pieve C N 20 Seriola Remedella Scolo Lupa C N 21 Seriola Ugona Fiume Gambara C N 22 Sorgiva Cascina Vernico Seriola Naviglio C N 23 Vaso Allegri Scolo Rino C A 24 Vaso Ceriana n.5 III Elenco Sup Fiume Gambara C N/A 25 Vaso Ceriana Alta n.26 III Elenco Sup Fiume Gambara C N 26 Vaso Gambarella Alta Vaso Allegri C N 27 Vaso Gambarella Bassa Colatore Roggia Scaramuzzina C N/A 28 Vaso Longhena n.29 IV Elenco Sup Vaso Canneta C N 29 Vaso Rane Vaso Ceriana Alta C N 30 Vaso Seriola Seriola Pieve C N/A 31 Vaso Seriola Vecchia Fiume Gambara C N 32 Vaso Seriolino Colatore Vulcano C N 33 Vaso Vaccino Fiume Gambara C N 34 Vaso Vescovina Seriola Canneta C N

* N = Naturale A = Artificiale

27