Comune di Provincia di P.A.T.

Elaborato Scala

Relazione Ambientale

Rapporto Ambientale per la VAS

La professionista incaricata Dott. Biol. Paola Modena

Collaborazione Dott. Serena Tarocco

MARZO 2009 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

1 INTRODUZIONE 3

1.1 CONTESTUALIZZAZIONE GEOGRAFICA 4 1.2 LA PROCEDURA DI VAS 6 1.2.1 IL RAPPORTO AMBIENTALE 6 1.2.2 LA SINTESI NON TECNICA 6 1.2.3 LA DICHIARAZIONE DI SINTESI 6 1.3 LA SCELTA DEGLI INDICATORI 7

2 LO STATO DELL’AMBIENTE 8

2.1 FONTI DEI DATI 8 2.2 FATTORI CLIMATICI 8 2.3 ARIA 11 2.2.1 QUALITÀ DELL ’ARIA 11 2.2.2 EMISSIONI 15 2.4 ACQUA 18 2.4.1 ACQUE SUPERFICIALI 18 2.4.2 ACQUE SOTTERRANEE 26 2.4.3 ACQUE DESTINATE ALL ’USO UMANO 28 2.4.4 ACQUEDOTTI E FOGNATURE 29 2.5 SUOLO E SOTTOSUOLO 29 2.5.1 CAVE ATTIVE E DISMESSE 35 2.5.2 DISCARICHE 38 2.5.3 IL RISCHIO INDUSTRIALE 38 2.6 AGENTI FISICI 38 2.6.1 RADIAZIONI NON IONIZZANTI 39 2.6.2 RADIAZIONI IONIZZANTI 42 2.6.3 RUMORE 42 2.6.4 INQUINAMENTO LUMINOSO 44 2.7 BIODIVERSITÀ , FLORA E FAUNA 44 2.7.1 AREE PROTETTE 46 2.7.2 AREE A TUTELA SPECIALE 50 2.7.3 CACCIA 50 2.8 PATRIMONIO CULTURALE , ARCHITETTONICO , ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO 53 2.8.1 AMBITI PAESAGGISTICI 53 2.8.2 PATRIMONIO ARCHEOLOGICO 54 2.8.3 PATRIMONIO ARCHITETTONICO 54

1 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.9 POPOLAZIONE 56 2.9.1 CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE ED ANAGRAFICHE 56 2.9.2 ISTRUZIONE 61 2.9.3 SITUAZIONE OCCUPAZIONALE 61 2.9.4 SALUTE E SANITÀ 62 2.10 IL SISTEMA SOCIO ECONOMICO 64 2.10.1 SISTEMA INSEDIATIVO 64 2.10.2 VIABILITÀ 65 2.10.3 RIFIUTI 66 2.10.4 ENERGIA 70 2.10.5 ATTIVITÀ COMMERCIALI E PRODUTTIVE 73

3 PROBLEMATICHE AMBIENTALI 77

4 ESAME DI COERENZA ED OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ 78

5 SOGGETTI INTERESSATI ALLE CONSULTAZIONI 83

6 CARTOGRAFIA 84

Allegati: ALLEGATO 1 – Tavola dei Vincoli, delle attuali destinazioni d’uso e delle criticità ambientali

ALLEGATO 2 – Tabella degli Indici Stereometrici della Variante al PRG Vigente

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111 INTRODUZIONE

La presente Relazione ambientale è allegata al documento preliminare del Piano di Assetto del Territorio (PAT).

Essa è redatta ai sensi della DgrV n. 3262 del 24 ottobre 2006 e degli indirizzi operativi del 10 gennaio 2007 della Direzione Valutazione progetti ed investimenti.

Tale relazione contiene gli elementi ritenuti importanti al fine della caratterizzazione ambientale del contesto. In esso, sulla base del Documento preliminare, sono calate le strategie di Piano che da tale contesto sono condizionate.

Si intende con il presente documento fornire gli elementi per utilmente indirizzare sia il processo di formazione del PAT, sia, in modo più specifico, orientare il processo di valutazione strategica verso soluzioni compatibili dal punto di vista ambientale.

La procedura di VAS rientra infatti fra gli strumenti di governo del territorio intesi a introdurre il requisito della sostenibilità ambientale nelle trasformazioni territoriali indotte dall ’uomo. Tuttavia, a differenza della procedura di VIA, che basa la sua attività sugli aspetti tecnici progettuali e secondariamente su quelli politici, questi ultimi risultano prevalenti nel caso della VAS. Vi è infatti la chiara responsabilità politica legata alle decisioni contenute nel Piano. Pure la valutazione di sostenibilità di tali scelte è innegabilmente dotata di un ampio margine di soggettività. Queste ultime a loro volta derivano dal mandato che gli amministratori hanno ricevuto dai cittadini.

Come conferire dunque oggettività alle valutazioni di sostenibilità?

Le condizioni che promuovono il corretto e trasparente svolgimento del processo valutativo possono essere in tal modo riassunte:

la sinergia con l ’elaborazione del Piano

la larga ed effettiva partecipazione dei cittadini organizzati alle scelte

la conformità, non solo formale, agli strumenti di governo sovraordinati.

Tale ultima condizione è resa possibile, nel caso della Regione , dalla copianificazione con l ’Ente sovraordinato (oggi la Regione, domani la

3 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Provincia), in un processo dialettico che induce non solo al rispetto delle norme d ’area vasta, ma anche alla visione d ’insieme e strategica che trasformazioni a scala locale possono determinare in ambiti sovracomunali.

L’allargamento della prospettiva urbanistica che da localistica diviene strategica, pur difficoltoso in quanto d ’approccio nuovo, si misura con le aspettative di una comunità che intende far convergere gli obiettivi generali di promozione e sviluppo ecocompatibile con le specifiche dinamiche locali.

1.11.11.1 CCC ONTESTUALIZZAZIONE GGEOGRAFICAEOGRAFICA

Il territorio del comune di San Martino raccoglie alcuni degli ambiti più pregevoli del Veronese.

Esso, infatti, comprende una parte collinare, ove permangono caratteri naturali ed umani in sostanziale equilibrio, con diffusione di colture tipiche della collina veronese, quali la vite, l’ulivo ed il ciliegio. Il mosaico ambientale è qui caratterizzato da notevole permanenza di elementi naturali, quali boschi e praterie.

La porzione meridionale del territorio comunale corrisponde alla pianura alluvionale atesina solcata – oltre che dall’Adige da una fitta rete di corsi d’acqua minori, di canali e di risorgive che danno luogo a pregevoli paesaggi. Tuttavia, in tale porzione del territorio comunale sono frequenti elementi detrattori quali insediamenti zootecnici, cave, impianti per ittiocoltura, che, a fronte di indubbi significati economicoproduttivi, rappresentano fonti importanti di pressione antropica sul delicato sistema ambientale.

Fra i due ambiti si colloca il nucleo insediativo principale, costituito dal centro residenziale e da una consistente area produttiva. Il tutto interessato da importanti linee e nodi infrastrutturali, quali l’Autostrada A4 Torino– Trieste, la linea ferroviaria Torino–Milano–Venezia–Trieste, la tangenziale sud di Verona, la SR 11, il casello autostradale di Verona Est.

4 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 1 – Il contesto geografico del territorio del comune di San Martino Buon Albergo (Da GoogleEarth).

5 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

1.21.21.2 LLL A PPPROCEDURA DI VAS

1.2.1 IL RAPPORTO AMBIENTAAMBIENTALELELELE

Il Rapporto ambientale è un documento elaborato con modalità interdisciplinari che contiene gli elementi ritenuti importanti al fine della caratterizzazione territoriale del contesto progettuale. Il documento infatti indica i temi e le specificità socioambientali in cui sono calate le strategie di Piano ed opera una valutazione degli effetti delle trasformazioni sul tessuto socioambientale locale.

1.2.21.21.21.2 .2.2.2 LLL A SSSINTESI NON TTTECNICA

In allegato al Rapporto ambientale si produce una Sintesi, redatta ai sensi del DL 152/06 e successive modifiche, che evidenzia le principali problematiche ambientali riguardanti il territorio oggetto di PAT e la relazione intercorrente con le azioni di Piano.

Scopo di tale documento è quello di rappresentare in forma sintetica e chiaramente comprensibile anche ad interlocutori non specializzati i potenziali effetti delle strategie di Piano sullo stato di qualità dei diversi comparti ambientali.

1.2.1.2.3333 LLL A DDDICHIARAZIONE DI SSSINTESI

Ai sensi della Direttiva 2001/42/CE il Rapporto ambientale, al termine dell’iter di formazione del PAT sarà accompagnato da una Dichiarazione di Sintesi volta ad esplicitare:

le modalità di integrazione delle considerazioni ambientali nel PAT;

le modalità di integrazione delle analisi e valutazioni del Rapporto Ambientale nel PAT;

6 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica le modalità di integrazione dei pareri espressi in fase di concertazione;

le modalità con cui i risultati delle consultazioni sono stati integrati nel processo valutativo;

le ragioni della scelta delle alternative strategiche considerate;

le misure da adottarsi in merito al monitoraggio degli effetti socioambientali del Piano.

L’opportunità di tale Dichiarazione risiede nella natura partecipativa, trasparente e di stretta integrazione nel processo pianificatorio attribuita dalla normativa comunitaria alla procedura di VAS.

La procedura di VAS, è stata considerata infatti, ai fini della presente pianificazione, strumento importante sia per l’implementazione di informazioni e valutazioni ambientali, sia per la gestione del processo decisionale. Infatti, le è stato attribuito un ruolo utile a rendere trasparenti e comprensibili le opzioni di trasformazione e le loro potenziali conseguenze, offrendo ai decisori, ai soggetti interessati ed al pubblico in generale spazi e strumenti per partecipare in modo informato ed influire in tal modo sul processo di pianificazione.

1.31.31.3 LLL A SCELTA DEGLI INDICINDICATORIATORI

La descrizione dello stato dell’ambiente viene articolata, nella presente Relazione, secondo i diversi comparti ambientali con i quali il Piano potrebbe potenzialmente interferire. Lo stato attuale di ciascun comparto è illustrato da parametri indicatori di qualità raccolti dalle competenti Autorità ambientali.

Tra tale set di parametri ed in considerazione delle strategie di azione del Piano, viene selezionato un numero ristretto di indicatori funzionali alla attuazione del monitoraggio, i quali devono rispondere ad esigenze di :

rappresentatività del fenomeno ambientale con cui il Piano può interferire;

7 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica rappresentatività degli effetti del potenziale impatto del Piano sul comparto ambientale di riferimento;

reperibilità del dato aggiornato;

semplicità nella interpretazione del dato.

222 LO STATO DELL’AMBIENDELL’AMBIENTETETETE

Lo stato dell’ambiente del comune San Martino Buon Albergo viene di seguito descritto tramite la caratterizzazione dei diversi comparti ambientali.

2.12.12.1 FFF ONTI DEI DATI

I dati e le informazioni di seguito riportati sono tratti principalmente dai Rapporti sullo Stato dell’Ambiente pubblicati nel 2004 e nel 2007 ed elaborati dalla Provincia di Verona con la collaborazione di ARPAV.

Altre fonti consultate vengono citate nel testo.

Al fine di arricchire l’analisi di dati originali ed aggiornati sono state inoltrate le domande ai relativi Enti competenti. Al momento di chiusura del presente documento, tuttavia, non sono ancora giunte molte delle informazioni richieste.

2.22.22.2 FFF ATTORI CLIMATICI

Il clima della provincia veronese, pur rientrando nella tipologia mediterranea, presenta proprie peculiarità dovute principalmente al fatto di trovarsi in una posizione di transizione climatica. Subisce, infatti, varie influenze quali l’effetto orografico della catena alpina e la continentalità dell’area centroeuropea che distinguono:

8 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica le caratteristiche termiche e pluviometriche della regione alpina con clima montano;

il carattere continentale della pianura veneta, con inverni rigidi; in quest’ultima regione climatica si differenzia una subregione a clima più mite: quella lacustre nei pressi del lago di Garda, ove è presente un clima submediterraneo.

Nelle zone pianeggianti l’elemento determinante, anche ai fini della diffusione degli inquinanti, è la scarsa circolazione aerea tipica del clima padano, con frequente ristagno delle masse d’aria specialmente nel periodo invernale. Si realizzano inoltre forti escursioni termiche che risultano molto accentuate in estate (anche 20 gradi). Il valore medio annuo delle precipitazioni è circa 700800 mm ma si possono verificare variazioni anche notevoli di tali valori. L’andamento delle precipitazioni risulta crescente procedendo dalle zone pianeggianti a quelle montuose dei Lessini. Per il comune di San Martino Buon Albergo si registra infatti un valore medio pari a 700 mm . L’umidità relativa presenta valori frequentemente elevati durante la stagione che va dal tardo autunno fino all’inizio della primavera. Si hanno due direzioni principali di provenienza dei venti: la prima e più significativa compresa tra ENE e SE e la seconda direzione tra W e WNW.

Fig. 2 Le zone di piovosità della provincia di Verona.

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La temperatura media annua varia dai circa 9°C, registrati nella stazione di San Bortolo, ai circa 14°C misurati a . In generale il minor gradiente termico orizzontale viene misurato in pianura dove prevale un notevole grado di continentalità con inverni rigidi ed estati calde e afose con circolazione debole dei venti. La fascia relativamente più calda (Fig. 3) si estende lungo una direttrice da Nord Ovest a SudEst, dove si inserisce anche il territorio di San Martino , che partendo dal lago di Garda, dove risultano evidenziati gli effetti mitigatori del lago stesso, arriva fino ad un nucleo più caldo collocato nella Bassa Veronese.

Fig. 3 Andamenti delle temperature medie in provincia di Verona.

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2.32.32.3 AAA RIARIARIA

La qualità dell’aria è uno dei principali temi di interesse per le ricadute sulla salute umana che comporta. Sebbene si tratti di una problematica di ordine sovracomunale e sovraregionale, tuttavia risulta importante caratterizzare la situazione di qualità dell’aria dell’ambito territoriale di cui il comune di San Martino fa parte e valutare le principali fonti di emissione locali, per una pianificazione che contribuisca anche localmente ad una riduzione delle emissioni.

2.2.1 QQQ UALITÀ DELL ’’’ARIA

ARPAV, sulla base dei dati rilevati dalla rete di monitoraggio, ha elaborato un proposta di classificazione dei comuni della provincia sulla base della densità emissiva ed una individuazione dei comuni di fascia A, ovvero le aree critiche per la produzione di inquinamento atmosferico nelle quali applicare piani d’azione ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs.351/99. In particolare sono stati distinti comuni di fascia A1 agglomerato, A1 provincia e A2 provincia sulla base delle seguenti soglie emissive:

< 7 t/a km 2 (comuni A2 a bassa densità emissiva)

> 7 t/a km 2 e < 20 t/a km 2 (comuni A1 a media densità emissivaprovincia)

> 20 t/a km 2 (comuni A1 ad alta densità emissiva agglomerato)

Come A1 vengono classificati i comuni che sono causa di inquinamento della qualità dell’aria per se stessi e per i comuni limitrofi, come A2 quelli che non sono direttamente causa della propria situazione della qualità dell’aria.

La zonizzazione proposta da ARPAV è stata approvata dal Tavolo Tecnico Zonale della Provincia di Verona (TTZ) e dal Comitato di Indirizzo e Sorveglianza (CIS).

La scala di colore riportata in figura è stata determinata sulla base della percentuale di superamento del limite annuo per le poveri sottili pari a 40 •g/m3

11 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica non inquinato: concentrazione media annua stimata < limite annuo

inquinamento medio: superamento del limite annuo compreso fra 0 20%

inquinamento elevato: superamento del limite annuo compreso fra 20% 50%

inquinamento elevato: superamento del limite annuo superiore al 50%

12 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 4 Collocazione del comune di San Martino (nel riquadro blu) nella zonizzazione provinciale dei livelli di inquinamento atmosferico.

Il comune di San Martino, contermine alla città di Verona ed attraversato da cruciali vie di comunicazione stradali, rientra tra le aree di

13 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica fascia “A1 agglomerato”, ad alta densità emissiva e causa di inquinamento della qualità dell’aria per se stessi e per i comuni limitrofi (Fig. 4).

La qualità dell’aria a San Martino è controllata da ARPAV mediante una centralina fissa posta in Via Serena, in prossimità del casello autostradale di

Verona Est (Tab. 1). Sono attualmente rilevati i seguenti parametri: SO 2,

NO x, NO 2, NO, CO, HCl, BENZENE.

Tab. 1 – Variazioni annuali della qualità dell’aria a San Martino (dati ARPAV)

In merito a tali contaminanti, si può osservare che San Martino presenta una situazione critica per l’NO 2, a conferma degli impatti derivanti dal traffico veicolare che interessa il territorio comunale (Fig. 5 e Tab. 2).

CONCENTRAZIONE MEDIA ANNUA NO2

70 65 63 60 57 55 58 55 54 50 46 g/mc 45 Limite per la protezione della 40 salute umana (DM 02/04/02) 35 30 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Fig. 5 – Andamento NO 2

14 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Tab. 2 – Valori di alcuni inquinanti misurati nel 2005 da ARPAV CONCENTRAZIONI MEDIE NELL’ANNO 2005 IN PROVINCIA DIDI VERONA

POSTAZIONE SOSOSO 222 NONONO 222 COCOCO (*)O 333

•g/m 333 •g/m 333 mg/m 333 •g/m 333

Bovolone 3 48 0,6

Legnago 2 33 0,5 70

S. Bonifacio 3 44 0,5 72

S. Martino B. A. 2 58 0,5

Villafranca 3 59 0,6

S. Giovanni L. 3 40 0,5

VALORE LIMITE 202020 505050 101010

Per quanto concerne le polveri sottili non si hanno dati misurati direttamente.

2.2.2 EEE MISSIONI

Al fine di programmare anche a livello locale efficaci strumenti di riduzione e contenimento delle emissioni è importante distinguere il contributo delle diverse attività antropiche all’inquinamento atmosferico. Nell’analisi condotta da ARPAV si mostra la distribuzione delle emissioni di

PM 10 primario secondo le seguenti classi di sorgenti:

traffico;

domestico, comprendente anche il settore terziario e l’agricoltura (escluso il movimento mezzi);

industria;

altro, comprendente le emissioni dovute al traffico ferroviario, aereo, ai mezzi agricoli ed industriali, ai mezzi di navigazione, al trattamento rifiuti, all’allevamento, alla fertilizzazione, all’uso di pesticidi, al rogo di sterpaie e tutte le attività non antropiche quali l’attività fitologica di piante, arbusti ed erba, fulmini, emissioni spontanee di gas, ecc..

15 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Le emissioni primarie di ossidi di azoto (NO x) e PM 10 dovute alle attività industriali sono state valutate nel 2000 secondo il rapporto fra l’emissione media annua per Km 2 del singolo comune e l’emissione media annua provinciale per km 2 (pari a 3.9 t/a per km 2 per il PM 10 e 0.3 t/a per km 2 per gli NO x). Secondo tale parametro, il comune di San Martino risultava al di sopra della media provinciale per entrambi i contaminanti. (Fig. 6).

Fig. 6 Distribuzione delle emissioni dovute alle attività industriali nella provincia di Verona e nel comune di San Martino (riquadro giallo).

Il traffico stradale rappresenta per San Martino una forte criticità per la presenza di nodi viari e l’attraversamento di strade a valenza sovracomunale e nazionale con rilevanti flussi di traffico (Fig. 7).

16 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 7 Distribuzione delle intensità di traffico giornaliero espresse in veicoli equivalenti al giorno lungo le principali strade della provincia di Verona.

Tale condizione porta il comune di san Martino a caratterizzarsi con elevati livelli emissivi da traffico sia per gli NO x che il PM 10 (Fig. 8).

Fig. 8 Distribuzione delle emissioni dovute al traffico nella provincia di Verona e nel comune di San Martino (riquadro giallo).

17 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.42.42.4 AAA CQUA

2.4.1 AAA CQUE SUPERFICIALI

Il territorio di San Martino Buon Albergo è caratterizzato da un complesso sistema dI acque superficiali, costituito da corsi d’acqua, dal sistema di rogge e canali e dall’importante, e vulnerabile, sistema delle risorgive di terrazzo (Fig. 9).

Fig. 9 – Corte La Mariona, il mulino. (Foto A. Scolari, 2004)

L’area di pianura è percorsa oltre che dal corso dell’Adige, del Fibbio, dell’Antanello, della Rosella e del canale SAVA, da un fitto reticolo idrografico legato principalmente alle risorgive.

L’area collinare invece è segnata da vallecole con evidenti tracce di erosione incanalata ma con portata d’acqua temporanea o assente. Si tratta di un elemento in relazione, da una parte con la diffusa presenza di rocce carsificabili, che causano l’infiltrazione delle acque meteoriche e, dall’altra, con l’evoluzione geologica della Val Marcellise.

18 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Tutti questi elementi sono stati oggetto di uno studio specifico 1 condotto nell’anno 2000, il cui esito ha consentito di tracciare un quadro descrittivo utile anche ad una valutazione qualitativa dello stato di qualità dei corpi d’acqua (Fig. 10).

Andamento dei principali parametri di qualità delle acque

7

6

5 Fiume Adige Bosco 4 Buri - Verona

3 Fiume Adige Ponte Perez - 2 Torrente Fibbio Giare 1 Erizzo -

0 Azoto Nitrico Azoto Ammoniacale Fosforo BOD5 a C.O.D. mg/l (N_NH4) mg/l (N) mg/l totale (P) 20 C mg/l

Fig. 10 – Qualità delle acque superficiali

Da tali analisi, e da successivi rilievi, sono emersi i seguenti risultati.

Fiume Adige

Il corso d’acqua si caratterizza per uno stato ecologico di complessiva cattiva qualità.

Ciò è testimoniato dai bassi valori dell’IBE registrati nella stazione più prossima a monte del tratto di competenza comunale, ed ubicata a valle del nucleo insediativo del comune di Verona (classe VIV, fiume da molto a fortemente inquinato). Lo stato ambientale, dato da alcuni parametri significativi. Di seguito si riportano i dati più recenti riferibili alle stazioni di Bosco Buri (a monte del tratto comunale di San Martino) e Ponte Perez, in comune di Zevio, a valle.

1 Modena P., Zangheri P., 2000. Analisi naturalistico ambientale relativa al territorio comunale, nell’ambito delle analisi e valutazioni propedeutiche alla redazione della Variante Generale al Piano Regolatore. Comune di San Martino Buon Albergo, Provincia di Verona

19 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Tab. 3 – Stato ambientale del Fiume Adige CLASSE STATO STATO CLASSE Stazione MACRO IBE ECOLOGICO AMBIENTALE IBE DESCR. 2005 2005

Adige Bosco 2 3/4 VIV 5 PESSIMO Buri

Adige Ponte 2 2 Perez

Lo stato di qualità ambientale è dato da un insieme di parametri chimici, microbiologici e biologici. Per l’Adige tale stato è definito pessimo a Bosco Buri (ordine di classificazione: elevato; buono; sufficiente; scadente; pessimo). I parametri che penalizzano maggiormente la qualità idrica risultano essere quelli microbiologici. In particolare i valori elevati di Escherichia coli testimoniano la presenza di contaminazione fecale. ARPAV (2004) (Fig. 11 e 12) riferisce di una situazione complessiva del fiume nel territorio provinciale in cui si rileva un netto peggioramento della qualità nelle stazione a valle della città di Verona.

Andamento del parametro Escherichia coli

7000

6000

5000 Fiume Adige 4000 Bosco Buri - Verona

3000 Fiume Adige Ponte Perez - 2000 Zevio Torrente Fibbio 1000 Giare Erizzo - Caldiero 0 Escherichia coli ufc/100 ml

Fig. 11 – Variazioni concentrazione di E. coli

20 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

ESCHERICHIA COLI

8000 ADIGE Bosco Buri 7000 ADIGE Ponte Perez FIBBIO Giare Erizzo 6000

5000

4000

UFC/100 ml UFC/100 3000

2000

1000

0 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Fig. 12 – Variazioni E. coli nelle stazioni in Adige e nel Fibbio

Il quadro qualitativo, quindi restituisce una situazione di generale criticità, legata sostanzialmente a fonti esterne al territorio comunale.

Tab. 4 – Stato ambientale del Fiume Fibbio STATO STATO CLASSE CLASSE Stazione IBE ECOLOGICO AMBIENTALE MACRODESCR. IBE 2005 2005

Fibbio Giare Erizzo 2 7/8 IIIII 3 SUFFICIENTE

Antanello

Il Fiume Antanello ha origine da una risorgiva in Comune di Verona (loc. “i Molini” a San Michele Extra) e dopo circa 12 km si immette nel canale ex SAVA a valle dello sbarramento idroelettrico di Zevio. Esso riceve il contributo della Fossa Rosella, a sua volta alimentata dalle acque sorgive della zona di Montorio veronese. L’origine motiva le caratteristiche idrologiche del corso d’acqua, caratterizzato da una relativa costanza di portata. Il percorso fluviale si sviluppa interamente in ambito planiziale agricolo.

21 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica L’Antanello è monitorato dal punto di vista chimico e biologico da ARPAV.

Per quanto concerne la qualità biologica si hanno i seguenti dati:

Tab. 5 – Stato ambientale del Fiume Antanello IBE Stazione CLASSE IBE 20032006

Antanello Zevio 7/8 IIIII

Da un ambiente con sintomi di inquinamento, si è andati verso una situazione di moderata alterazione.

Sono state effettuate inoltre campagne occasionali di rilievo qualitativo mediante applicazione dell’Indice di Funzionalità Fluviale (Modena e Tarocco, 2000; ARPAV, 2004). Pur riferendosi tali indagini a stazioni diverse, si conferma il quadro di uno stato qualitativo variabile dal buono al sufficiente.

Il fiume è penalizzato soprattutto dalla scarsa dotazione vegetazionale delle sue rive, quasi ovunque a limitatissima distanza dalle colture, con negativi effetti sulla qualità ecosistemica e chimicobiologica delle acque.

Le risorgive

Le risorgive si trovano lungo una ristretta fascia ("fascia dei fontanili") in tutta la Pianura Padana; si tratta per lo più di escavazioni artificiali, create secoli or sono, che captano e convogliano le acque emergenti naturalmente dal terreno.

Da esse si originano vari corsi d'acqua come il Sile, il Bacchiglione, il Tergola, il Tartaro, il Menago e, in territorio di San Martino, l’Antanello.

Le risorgive presenti nel territorio comunale sono definite “risorgive di terrazzo” e derivano dall’intersezione della superficie freatica con il terrazzo fluviale che borda l’antico conoide dell’Adige.

Le risorgive, analogamente ad una “presa” di una sorgente, funzionano come “troppo pieno” del sistema idrogeologico che le alimenta.

22 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica La conservazione degli ecosistemi legati alle risorgive dipende quindi dal mantenimento dell’equilibrio del sistema idrogeologico posto a monte.

Negli ultimi anni, per l'aumentato emungimento dalle falde idriche e per i numerosi interventi sul territorio in varie aree della Pianura Padana, si è avuta in molti casi una completa estinzione delle risorgive o una diminuzione delle portate, e spesso l'inquinamento delle loro acque.

Sarebbe quindi necessario che la portata e l’assetto qualitativo delle risorgive fosse oggetto di misure periodiche e sistematiche al fine di avere costantemente sotto controllo la “salute” del sistema idrogeologico stesso per poter intraprendere, se necessario, adeguate azioni correttive.

Le acque di risorgiva presentano originariamente caratteristiche di acque limpide di buona qualità, temperatura media di 1213 °C costante nel tempo e portata anch’essa pressoché costante nel tempo. Queste caratteristiche derivano dal lungo percorso sotterraneo delle acque, e sono pure il motivo per cui le aree di risorgiva hanno rappresentato, nel passato, aree di primo insediamento nella Pianura Padana.

Tutte queste caratteristiche favoriscono il formarsi di piccoli ambienti acquatici di alto pregio, con comunità vegetali ed animali abbondanti e ben diversificate. Nonostante le dimensioni assai ridotte le risorgive spesso presentano caratteri vegetazionali e faunistici di notevole interesse naturalistico e scientifico che ne giustificano una attenta salvaguardia; questo senza contare le preziose informazioni sulla qualità delle acque di falda che una azione di monitoraggio (biologico oltre che chimico) potrebbe fornire.

La notevole bellezza di questi piccoli geotopibiotopi diventa, in aggiunta all'importanza scientifica, un elemento decisivo in sede pianificatoria, soprattutto se si considera la generale povertà paesaggistica dei territori di pianura.

Pertanto, la salvaguardia, che dovrebbe basarsi su uno specifico progetto di valorizzazione, è quanto mai auspicabile visto che tali ambienti sono ormai quasi scomparsi, o tanto degradati da pressioni antropiche dirette ed indirette da rendere difficile un loro possibile utilizzo in una pianificazione di tutela naturalistica. Esistono nel Veneto varie iniziative

23 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica volte a salvaguardare le risorgive (ad. es. Palude di Onara 2, sorgenti del Tergola, sorgenti del Bacchiglione 3...).

Il sistema delle risorgive di San Martino è di grande interesse naturalisticoambientale. Infatti si tratta di risorgenze particolari, di terrazzo fluviale, originate alla base del grande terrazzo dell’Adige (Fig. 13). Esse sono in continuità con l’analogo sistema ubicato in Comune di Verona.

Fig. 13 – Le risorgive di San Martino (da Modena, Tarocco e Zangheri, 2000)

Nel corso di un’indagine commissionata dall’Amministrazione provinciale di Verona (Modena, Tarocco e Zangheri, 2000) su tutte le risorgive del territorio provinciale, queste di San Martino sono state classificate, mediante l’applicazione di un indice ambientale specifico (Benfatti, Modena, Tarocco, Zangheri, 2002) Indice di Funzionalità della Risorgiva nel modo seguente (Tab. 3).

2 Sulla Palude di Onara, sito la cui tutela è stata promossa anche dalla UE, la Provincia di Padova ha fatto elevati investimenti. 3 Sulle sorgenti del Bacchiglione, ubicate nei pressi dei pozzi dell’acquedotto AMAG esiste un’area su cui esistono particolari condizioni di tutela e valorizzazione (è possibile effettuare anche visite guidate con scuole).

24 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Tab. 6 Giudizio qualitativo delle risorgive del territorio comunale

Misure per il controllo e la qualità delle acque

Nell’ambito del "Piano globale di interventi di ripristino e riqualificazione ambientale delle aree estrattive del Comune di San Martino Buon Albergo" si erano selezionati alcuni punti di prelievo che potevano servire per un monitoraggio qualiquantitativo delle acque sotterranee del Comune. Va ricordato che l’area di San Martino Buon Albergo ricade quasi completamente al di fuori di preesistenti reti di monitoraggio.

i pozzi selezionati, nel dicembre 1999, si è eseguita con il solo uso di strumentazioni di campagna anche allo scopo di verifica dei punti prescelti nei due anni precedenti una campagna di misura dei seguenti parametri:

Livello

Temperatura

Conducibilità elettrica

Ferro

Ammoniaca

Nitrati

L’analisi effettuata ha evidenziato che il comune di San Martino ricade in una zona dove le risorse idriche sotterranee e superficiali sono caratterizzate da buoni requisiti di qualità e quantità.

Le falde presenti possono soddisfare le necessità di approvvigionamenti locali sia di tipo industriale, sia agricolo, sia potabile, tuttavia le risorse idriche presentano elevati gradi vulnerabilità nei confronti dell’inquinamento.

E’ necessario pertanto attuare interventi relativi alla regolamentazione degli scarichi nel suolo e ai monitoraggi.

25 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.4.2 AAA CQUE SOTTERRANEE

Per quanto concerne i caratteri e la profondità della falda freatica, procedendo da Nord a Sud si può osservare che:

l’alta Val Marcellise presenta profondità di falda comprese tra 8 e 16 metri; va osservato però che i punti di misura sono tutti vicini ai versanti e possono quindi interessare acquiferi in roccia e detriti di falda. Nella zona vicina all’asse della valle è possibile che la falda presenti profondità maggiori o sia assente;

la bassa Val Marcellise viene indicata con falda a profondità maggiore di 16 metri. Un pozzo perforato fino ad oltre cento metri verso il centro della valle è risultato asciutto. Va però osservato che i materiali fini (argille e limi) caratterizzanti tale area contengono sorgenti di origine non precisata e falde sospese. Ad esempio in un sondaggio (Zangheri, 2007) si è riscontrata una falda a 95 cm di profondità che dopo mezz’ora si è stabilizzata a 70 cm dal p.c.; inoltre persone residenti in quest’area da lungo periodo affermano che l’area un tempo aveva una maggiore quantità di acqua nel sottosuolo. Questo dato farebbe pensare ad un collegamento tra i sedimenti fini qui localizzati ed altri complessi acquiferi 4;

spostandosi dalla Val Marcellise all’area di pianura sottostante fino all’orlo del terrazzo tra l’antico conoide dell’Adige e l’attuale piano di divagazione dell’Adige si trova una vasta zona ove la falda si localizza ad una profondità compresa tra 4 e 8 metri. Alcune aree limitate, hanno falda a profondità maggiore di 8 metri (a nord della Corte Bonettone) mentre varie aree che sono state soggette ad escavazione hanno la falda a profondità inferiore ai 4 metri;

4 La questione potrebbe essere probabilmente risolta con il monitoraggio, per un paio di anni, di alcuni parametri chimicofisicoidroeologici delle sorgenti della Val Marcellise.

26 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica il terrazzo che separa l’antico conoide dell’Adige dal piano di divagazione dell’Adige, fa affiorare la falda freatica nelle risorgive.

la presenza del terrazzo quindi porta ad un improvvisa variazione della soggiacenza della falda che in una fascia subito a valle è subaffiorante;

spostandosi ulteriormente a Sud la falda gradualmente torna ad avere soggiacenza maggiore, superando nuovamente i 4 metri di profondità dal piano campagna ai margini meridionali del comune.

La Tavola idrogeologica riporta anche l’ubicazione dei pozzi ad uso acquedottistico.

Si hanno tre pozzi ubicati nell’area industriale e un pozzo in località Ferrazze (in territorio comunale di Verona). Vengono inoltre indicati i pozzi AGSM posti in comune di Verona non lontano dai confini comunali.

Vengono altresì delineate, come previsto dalla normativa, le fasce di rispetto di tali pozzi.

Si ricorda che la normativa vigente (recentemente rivista dall’art. 21 del D.L. 152/99) prevede che in assenza dell’individuazione delle singole zone di rispetto, la medesima ha un’estensione di 200 metri di raggio dal punto di captazione o di derivazione. Lo stesso D.L. 152/99 prevede che l’Ente competente alla delimitazione delle fasce di rispetto sia la Regione (su proposta dell’Autorità d’ambito).

Relativamente alla situazione dei punti di prelievo acquedottistico del comune, anche allo scopo di prevenire emergenze idriche, va sottolineato che l’attuale delimitazione della fascia di rispetto non risponde al “criterio idrogeologico” e non è adatta a fornire adeguata protezione ai punti di prelievo e per di più penalizza inutilmente alcune aree prive di connessione idrogeologica con i punti di prelievo stesso.

E’ pertanto necessario, come intervento a breve periodo, delimitare la fascia di rispetto su criteri idrogeologici; la gestione di tale fascia dovrà però tenere conto delle numerose attività preesistenti

L’attuale posizione dei pozzi e, in parte, le caratteristiche costruttive in rapporto al modello idrogeologico, non sono adeguate a garantire un adeguato livello di sicurezza alle opere di presa.

Occorre, quindi, come intervento nel medio periodo rivedere interamente il sistema di approvvigionamento idrico del comune, sulla base

27 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica di una individuazione delle condizioni idrogeologiche ottimali di ubicazione, diversificazione e realizzazione dei punti di presa

Va inoltre segnalato che non è attiva una rete di monitoraggio quali quantitativa e/o di allarme relativa al campo pozzi acquedottistici di San Martino.

Esistono inoltre alcuni altri elementi di criticità, quali:

esistono molti pozzi per acqua; ma quelli di cui si hanno in modo preciso le caratteristiche (stratigrafie, ubicazione filtri....) sono concentrati solamente su alcune aree. In particolare, nella parte sud del comune, peraltro parzialmente non servita da acquedotto, i dati disponibili sono limitati;

nel comune di San Martino Buon Albergo, come in quasi tutta la Pianura Veneta i valori dei parametri idrogeologici (permeabilità, porosità, parametri idrodispersivi, velocità efficace...), elemento base di qualsiasi modellazione della falda, non sono noti neppure sui pozzi ad uso acquedottistico!

a tutt’oggi non si dispone di un bilancio idrogeologico degli acquiferi del Veronese;

i dati preesistenti per quanto riguarda la piezometria delle falde freatiche e confinate, sono limitati;

la qualità delle acque di falda è scarsamente nota, anche se esistono numerose analisi chimiche che però sono disuniformi nel metodo, nei tempi di realizzazione e nei criteri di campionamento; dati raccolti con continuità esistono solo sui pozzi ad uso acquedottistico.

2.4.3 AAA CQUE DESTINATE ALL ’’’USO UMANO

I dati qualitativi relativi alle acque ad uso umano non sono ancora pervenuti al momento della chiusura del presente documento.

In merito ai consumi idrici, il dato più recente e verosimile si riferisce all’anno 2005 quando è stato calcolato un consumo medio pro capite annuo

28 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica di circa 100 l. Tuttavia tale dato, ricavato sulla base dell'acqua erogata (= fatturata), pari a 1.344.800 mc., comprende anche le forniture alle aziende, il cui fabbisogno è evidentemente notevole.

Considerando che tale consumo è comunque basso rispetto ai valori di riferimento 5, e tenendo conto del dato “misto”, si può concludere che la popolazione locale è sostanzialmente “virtuosa” per tale aspetto.

Vi è comunque da rilevare la presenza di numerosi pozzi di attingimento privati, i cui dati di prelievo non sono al momento disponibili.

2.4.2.4.4444 AAA CQUEDOTTI E FOGNATURFOGNATUREEEE

Il sistema di collettamento e depurazione comunale si avvale di una rete fognaria atta a servire circa il 90 % della popolazione e di un depuratore autorizzato per 14600 abitanti equivalenti, oggetto di attuali lavori di ampliamento per il raggiungimento di una capacità di depurazione pari a 20000 ab eq..

2.52.52.5 SSS UOLO E SOTTOSUOLO

Nell’ambito della redazione del Documento preliminare per il progetto di PAT è stata avviata l’indagine geologica ed idrogeologica (dott. geol. Pietro Zangheri).

La relazione geologica di progetto individua per l’intero territorio comunale la compatibilità geologica, con riferimento ai contenuti richiesti dalla carta della fragilità (Tavola n. 2 del PAT).

Come recepito dalle indicazioni della Regione Veneto, è stata effettuata una suddivisione del territorio in tre classi di compatibilità geologica per le trasformazioni:

Area idonea

5 si pensi che i consumi abitante/giorno per il Comune di Verona al 2005 sono 203; per quello di Udine allo stesso anno sono 274

29 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Area idonea a condizione

Area non idonea

Nella definizione della compatibilità si è tenuto conto degli elementi di rischio geologico e delle differenti penalità geologiche messe in evidenza dalle cartografie geologiche di analisi (carta geomorfologica, carta geolitologica, carta idrogeologica). Si sono inoltre considerate le necessità di salvaguardia del patrimonio geologico ed idrogeologico (risorgive, qualità delle acque sotterranee, geositi, geomorfologia del territorio…).

Alla valutazione delle condizioni di compatibilità è strettamente correlata la definizione anche normativa (vedi NTA del progetto di PAT) delle condizioni di idoneità.

La carta geomorfologica rappresenta l’assetto territoriale risultante da processi geomorfologici sia naturali sia antropici.

Data la varietà di ambienti geologici presenti nel territorio comunale e la notevole presenza di impatto antropico, le morfologie sono estremamente diversificate ed in rapida evoluzione, per effetto principalmente dell’azione dell’uomo.

Si ritrovano in particolare forme legate alla dinamica di versante, alla dinamica fluviale, ai processi carsici e ai processi antropici.

Relativamente agli ambienti geomorfologici è possibile distinguere nel territorio cinque aree nettamente distinte

1) la fascia collinare dove si hanno forme carsiche, forme fluviali e forme legate alla dinamica di versante. Da notare che i versanti della Val Marcellise, salvo limitati tratti (Bosco della Fratta, altre aree boscate) sono caratterizzati da terrazzamenti agrari, generalmente in buono stato di conservazione. Si tratta di forme, diffusissime in tutta la collina veronese, nate per aumentare le superfici utilizzabili dall’agricoltura. Esse rivestono un importante ruolo anche per la difesa del suolo e quindi ne va promossa la conservazione;

2) la Val Marcellise che rappresenta un esempio di paleovalle, di profondità anche di oltre 100 metri, colmata da sedimenti fini. Questo accumulo è legato allo sbarramento della valle, nell’epoca postglaciale, da parte del conoide dell’Adige. Da un punto di vista geomorfologico il risultato di questa evoluzione è la presenza di un’ampia area depressa nella parte terminale della Valle (subito a Nord dell’abitato di San Martino e di Casette Marcellise). Tale area è

30 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica caratterizzata da litotipi a bassa permeabilità e quindi con potenziale tendenza al ristagno

3) il paleoalveo del Fibbio 666

4) il conoide dell’Adige fluvioglacialefluvioglaciale, contraddistinto da forme di fluvioglaciali e di origine antropica. E’ l’area dove si sono concentrati gli insediamenti residenziali e produttivi, le infrastrutture e l’attività estrattiva. In quest’area gli elementi morfologici principali sono rappresentati da forme antropiche: rilevati stradali e ferroviari e cave

5) il piano di divagazione dell’Adigedell’Adige, contraddistinto da forme di origine fluviale. E’ l’area, posta a sud del terrazzo, in cui l’Adige ha divagato ed eroso i suoi preesistenti depositi fluvioglaciali.

Molto netto è il passaggio da un ambiente geomorfologico ad un altro.

Tali passaggi sono individuabili anche da parte di un osservatore non esperto in quanto coincidono con nette variazioni del paesaggio.

Dall’ambiente geomorfologico della collina si passa a quello della pianura con un limite segnato solo da modesti depositi colluvialieluviali ed assenza di forme di accumulo quali conoidi.

Segnato da terrazzi di limitata altezza (12 m), oggi difficilmente determinabili per effetto dell’antropizzazione, risulta il passaggio tra la Val Marcellise ed il conoide dell’Adige fluvioglaciale (all’altezza dell’abitato di San Martino Buon Albergo).

All’interno del conoide dell’Adige si distingue una limitata fascia legata all’azione del Fibbio.

Infine il terrazzo fluviale, alto 8 metri circa, segna nettamente il passaggio tra il conoide dell’Adige ed il piano di divagazione di quest’ultimo. Alla base del terrazzo si ha l’affioramento della falda in copiose risorgive.

Altri elementi che hanno segnato profondamente il paesaggio sono rappresentati dalle cave, presenti numerose nell’area di pianura.

La Carta geolitologica riporta:

le ubicazioni delle stratigrafie e delle altre prove geognostiche

6 Il termine risulta piuttosto improprio ma essendo utilizzato in precedenti lavori sul comune di San Martino è stato mantenuto.

31 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica la litologia.

Le formazioni geologiche, come previsto dal DGR 615/96, sono state raggruppate in funzione della litologia, dello stato di aggregazione, del grado di alterazione e del conseguente comportamento meccanico che le singole unità assumono nei confronti degli interventi insediativi e infrastrutturali che il nuovo strumento urbanistico introduce.

I vari litotipi individuati sono stati inoltre riclassificati sulla base delle classi di permeabilità previste dalla normativa

Sulla base della correlazione tra classe litologica e classe di permeabilità si è realizzata una carta derivata (“carta della permeabilità dei suoli non urbanizzati”) .

Si rileva la notevole variabilità della permeabilità dei suoli presenti nel territorio comunale.

Tale condizione si accompagna a situazioni di notevole vulnerabilità all’inquinamento per le acque sotterranee, come si evince dalla figura seguente.

32 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 14– Carta della vulnerabilità (Zangheri, 2007)

33 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica I dati idrogeologici sono sintetizzati dalla Carta idrogeologica che riporta:

l’idrografia di superficie

l’area interessata dalle risorgive

le aree esondate o potenzialmente esondabili o a sgrondo difficoltoso

le opere di difesa (arginature)

i punti d’acqua misurati o di cui si avevano dati preesistenti

la profondità della falda freatica dal piano campagna (soggiacenza) in piena normale

altri elementi in rapporto con le acque superficiali e sotterranee.

Fig.15 – Estratti della Carta idrogeologica

I dati esistenti sono stati confrontati in particolare con la Carta geomorfologica. Infatti vi è una netta correlazione tra elementi geomorfologici (depressioni, terrazzi fluviali, rilevati, arginature…), dinamica geomorfologica ed aree inondabili.

E’ stato effettuato anche il confronto con i dati riportati nella carta geolitologica, per quanto riguarda la permeabilità dei terreni.

34 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Le aree a maggiore probabilità di allagamento coincidono con le principali depressioni morfologiche:

la leggera depressione in cui scorre il Fibbio

la depressione posta allo sbocco della Val Marcellise

alcune depressioni nella parte sud del comune dove alcuni elementi antropici accentuano il carattere di interclusione di alcune aree già naturalmente depresse

depressioni artificiali create dall’attività di cava.

Va notato che la situazione di rischio è spesso aumentata dalla coincidenza di tali aree con terreni a bassa permeabilità, condizione che ostacola ulteriormente il drenaggio delle acque.

In generale, in queste aree sono sconsigliati interventi di nuova urbanizzazione, e/o che diminuiscano la permeabilità dei suoli.

2.5.2.5.1111 CCC AVE ATTIVE E DISMESSDISMESSEEEE

In riferimento al territorio comunale sono state schedate, nel “Piano globale di interventi di ripristino e riqualificazione ambientale delle aree estrattive” , (Modena e Zangheri, 1997), 19 cave tutte localizzate sull’unità geomorfologica del conoide dell’Adige, dove sono presenti altre vecchie e piccole cave, riportate, in genere, a piano campagna. Si tratta per lo più di cave coltivate prima dell’entrata in vigore della Legge Regionale 36/75, la prima legge che nel Veneto ha regolamentato il settore.

Per ciascuna cava il lavoro citato riporta in schede i dati amministrativi ed ambientali.

Nel grafico seguente è riportato lo stato aggiornato delle 19 cave considerate.

35 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Situazione delle cave

Non attive Attive 11% 0%

Estinte 21%

Abbandonate 57% Dismesse 11%

Fig. 16 Situazione autorizzativa delle cave (da Zangheri, 2007)

Nel complesso l’area escavata al 1987, come risulta dai rilievi effettuati dal Geom. Masè per il comune di San Martino, è di 98.67.05 ha.

Successivamente a tale data, l’area ulteriormente oggetto di escavazione è stata stimata in altri 10.00.00 ha.

Il volume risulta pari a circa 10.000.000 di metri cubi che, a titolo rappresentativo, corrispondono ad un’unica cava di area pari a 50 ettari e profonda 20 metri. Il valore è sicuramente approssimato ma, probabilmente, vicino a quello reale in quanto deriva dall’incrocio di numerose informazioni.

Complessivamente si tratta di un volume non particolarmente ingente a cui però corrispondono situazioni di degrado elevato.

Da un punto di vista normativo l’unico ampliamento 7 di ancora possibile autorizzazione è presso la cava Guainetta (ditta S.E.G.A.).

7 Si ricorda che a norma della L.R. 44/82 nel Comune di San Martino Buon Albergo è vietata l’apertura di nuove cave (art. 44). Si ricorda inoltre che San Martino Buon Albergo è compreso nel mai approvato Piano Regionale per l’Attività di Cava (1984) nell’insieme estrattivo di ghiaia e sabbia di completamento G2, insieme ai comuni di Zevio, , e Verona (settore Sud).

36 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Da un punto di vista geologicotecnico, l’area potenzialmente sede di attività estrattiva corrisponde all’unità geomorfologica dell’ “Antico conoide dell’Adige”. Infatti, al di fuori di quest’area non si trova “risorsa mineraria”.

E’ evidente come in tale ambito si siano concentrate tutte le attività ad “alto consumo di territorio”: l’abitato di San Martino e alcune frazioni oramai collegate al capoluogo, la zona industriale, l’autostrada ed il casello di Verona Est, la ferrovia, la complanare, un ampio centro commerciale. Le aree agricole, pur riuscendo a conservare vari elementi di pregio, sono ormai molto limitate.

In pratica, nella zona dell’ “antico conoide dell’Adige” l’unica area rimasta agricola, di una certa ampiezza, si localizza a Sud della autostrada A4 e della complanare, tra l’ex cava Campalto, San Domenico e Ca’ dell’Aglio. Questo unico lembo ancora integro, presenta elementi di pregio da conservare e valorizzare e non in grado di sopportare l’impatto di ulteriore attività estrattiva.

Per quanto concerne gli interventi di ricomposizione ambientale, si può rilevare che, in genere, essa è quella prevista dai progetti allegati alle domande di coltivazione. Fa eccezione la cava n.6 (Pignate) dove sono stati costruiti 6 capannoni avicoli, la cava n. 10 (case Nuove) non ricomposta ed in stato di notevole degrado nonostante i termini di ricomposizione scaduti da anni e la cava n. 16 (Corte Bollettone) trasformata in discarica 2A, non più attiva.

Il grafico seguente mostra la distribuzione delle diverse destinazioni d’uso delle cave ricomposte.

Destinazione d'uso

Area in stato In ricomposizione d'abbondono Area sportiva 11% 6% Pesca sportiva 6% 32% Discarica attiva 6%

Agricola 22%

Industriale-zootecnico 17%

Fig. 17 Destinazioni d’uso delle cave ricomposte.

37 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.5.2.5.2222 DDD ISCARICHE

L'unica discarica autorizzata presente nel territorio di S. Martino Buon Albergo risulta quella della ditta Progeco Ambiente S.p.a. in loc. Cà Vecchia, autorizzata con Determinazione n. 4723 del 25.08.2005 della Provincia di Verona

Si tratta di ex cava di prestito per la costruzione dell’autostrada A4 (195758), utilizzata in seguito come discarica incontrollata di vari tipi di rifiuti (anche tossiconocivi), in totale vi dovrebbero essere stati stoccati circa 50.000 m3 di rifiuti.

E’ attualmente in atto una discarica 2B per rifiuti speciali non tossico nocivi, con contestuale bonifica dell’area interna all’ex cava, autorizzata con DGRV n. 4177 del 25.11.97, con varianti approvate con DGRV n. 3561 del 16.10.99.

2.5.2.5.3333 III L RISCRISCHIOHIO INDUSTRIAINDUSTRIALELELELE

L’unica industria a rischio di Incidente Rilevante ai sensi del DL 334/99 presente sul territorio comunale è la SOL per la produzione e/o deposito di gas tecnici. La ditta, ubicata nella zona industriale del comune, si è dotata di registrazione EMAS nel 2000.

2.62.62.6 AAA GENTI FISICI

Gli agenti fisici comprendono tutti quei fatturi di natura fisica in grado di interferire con la qualità ambientale e conseguentemente con la salute ed il benessere delle popolazioni.

38 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.6.1 RRR ADIAZIONI NON IONIZZIONIZZANTIANTI

Le principali fonti di inquinamento elettromagnetico sono rappresentate dalle stazioni radiobase (SRB) destinate alla telefonia mobile per i campi elettromagnetici ad alta frequenza e gli elettrodotti per i campi a bassa frequenza ed alta tensione. Nonostante non vi sia ancora univocità di risultati sulla correlazione tra l’inquinamento elettromagnetico (in particolare prodotto alle alte frequenze) e l’alterazione dello stato di salute della popolazione esposta, numerose ricerche riportano evidenze di associazione tra i due fenomeni. In ogni caso, la progressiva intensificazione e distribuzione degli impianti di telefonia mobile e di elettrodotti pone tale problematica all’attenzione degli studi medici, epidemiologici ed ecologici riguardanti i fattori potenzialmente condizionanti lo stato di salute umana e degli ecosistemi (Ministero dell’Ambiente, 2001; IARC, 2001) (Fig. 18)

Fig. 18 Distribuzione e numero delle SRB installate.

39 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Per quanto riguarda le stazioni radiobase, ARPAV basa il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche su valutazioni preventive del campo elettrico generato dagli impianti secondo le caratteristiche localizzative, tipologiche e tecniche fornite dai gestori degli impianti stessi. Le valutazioni vengono condotte considerando gli impianti sempre attivi alla loro massima potenza e non tengono in considerazione gli effetti di smorzamento del campo elettromagnetico dovuto alla presenza di edifici.

Secondo tale metodo si stima che la maggioranza della popolazione della provincia (il 95%) è esposto a valori inferiori a 2 V/m, nonostante l'elevata densità di impianti SRB per unità di superficie (Fig. 19).

elettrico in V/m

Fig. 19 Esposizione della popolazione alle diverse classi di campo elettrico in V/m.

Nel 2006 ARPAV registrava in comune di San Martino una densità di 2

4 SRB attive ogni 10 km 2, ad oggi dalla cartografia messa a disposizione da ARPAV si possono riconoscere almeno 7 SRB.

40 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 20 – Distribuzione delle SRB attive.

Nel territorio comunale si evidenzia un intenso passaggio di linee elettriche ad alta tensione, in particolare in corrispondenza delle principali vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Si rileva inoltre la presenza di due impianti di media tensione (220 kV) e due di bassa tensione (132 kV) che attraversano il comune con direzione EstOvest e di un’ulteriore linea a bassa tensione nella zona collinare.

Fig. 21– Distribuzione delle linee elettriche ad alta tensione.

41 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.6.2 RRR ADIAZIONI IONIZZANTI

Nel territorio del comune di San Martino non si riconoscono fonti naturali di particolare entità di radon radioattivo.

2.6.3 RRR UMORE

I sistemi di trasporto contribuiscono considerevolmente al rumore ambientale e spesso essi costituiscono la sorgente predominante di inquinamento acustico. Nell’ambito delle tre modalità di trasporto (strada, ferrovia, aerea) il traffico stradale è sicuramente la sorgente di rumore più diffusa sul territorio.

E’ stata condotta da ARPAV un’analisi modellistica su base provinciale della distribuzione della rete stradale in funzione delle emissioni sonore. La criticità acustica è determinata dall’insieme di edifici esposti a potenziali e prefissati livelli di emissione stradale. La criticità acustica alta è determinata dalla presenza di strade che presentano livelli di emissione diurni superiori a 67 dBA o notturni superiori a 61 dBA. La criticità acustica bassa è legata alla assenza di arterie stradali con valori di immissione diurni >65 dBA e notturni > 61 dBA.

In provincia di Verona il 4% dei comuni presenta livelli di criticità alti nel periodo diurno ed il 7% nel periodo notturno (Fig. 22).

Fig. 22 Esposizione al rumore da traffico veicolare della popolazione della provincia di Verona.

42 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

L’amministrazione comunale di San Martino ha provveduto alla acquisizione del nuovo “Piano di Classificazione Acustica” del territorio comunale.

Tale Piano distingue diverse aree omogenee:

Tab. 7 – Zonizzazione acustica comunale

VALORE DI VALORE DI CLASSE ATTENZIONE ATTENZIONE DESCRIZIONE DELL 'AREA (L. 447/95) LAeq (dB) LAeq (dB) DIURNO NOTTURNO Tenuta Musella I Zone per l'istruzione 60 45 Verde attrezzato II Centro storico 65 50 Residenziale III 70 55 Riqualificazione tessuti produttivi Zone varie IV Aree di riqualificazione urbana 75 60 Impianti tecnologici Aree produttive Zone produzione a direzione commerciale di espansione Aree artigianali industriali di completamento Aree artigianali industriali di V espansione 80 65 Aree di riqualificazione Aree di riqualificazione tessuto produttivo Impianti industriali Attività agro-industriali VI Aree grandi strutture di vendita 80 75

Le più recenti misurazioni condotte da ARPAV per mezzo di una stazione posizionata in P.zza del Popolo (centro storico) dal 6 febbraio 2002 al 25 marzo 2002 mostrano un marcato superamento dei limiti di attenzione diurni a causa dell’intenso traffico veicolare di attraversamento in prossimità del punto di misurazione:

43 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Tab. 8 – Misurazioni rumore in centro storico

ATTIVITÀ ATTIVITÀ LAeq (dB) CLASSE DENSITÀ DI PRODUTTIVE TIPO DI LAeq (dB) COMMERCIALI LUOGO MEDIO (L. 447/95) POPOLAZIONE ED TRAFFICO MEDIO DIURNO E TERZIARIE NOTTURNO INDUSTRIALI P.za del III BASSA LIMITATA LIMITATA INTENSO 73 70 Popolo

2.6.4 III NQUINAMENTO LUMINOSO

Per quanto concerne l’inquinamento luminoso, il Comune di San Martino Buon Albergo, come tutti i comuni della provincia di Verona, non ha ancora adottato il Piano di illuminazione pubblica ai sensi della legge regionale n. 22 del 27/06/1997 – Norme per la prevenzione dell’inquinamento luminoso. Ciò è anche dovuto alla mancanza delle linee guida regionali previste dalla legge citata.

In ogni caso il Comune gestisce l’illuminazione pubblica rispettandone i requisiti di legge.

2.72.72.7 BBB IODIVERSITÀ , FLORA E FAUNA

Nel complesso, il territorio di San Martino comprende ampi spazi dotati di buoni valori naturalistici. Si tratta in particolare delle dorsali collinari ove sono insediate formazioni prative e boschive naturali e seminaturali. Tali formazioni sono sovente incluse in agromosaici, in cui prevalgono le colture tipiche collinari della vite e dell’ulivo. Quest’ultima coltura testimonia delle caratteristiche particolarmente miti del clima (submediterraneo) del contesto collinare veronese.

Risultano localmente più degradati gli ambiti di pianura, ove i caratteri intensivi della maggior parte delle coltivazioni appaiono scarsamente

44 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica mitigati da elementi di miglioramento e diversificazione ambientale, quali nuclei boscati, siepi, filari (Fig. 23).

L’intero territorio è segnato in modo marcato dal nucleo insediativo e produttivo centrale e dall’importante rete infrastrutturale. Tali ultimi aspetti rappresentano indubbiamente i maggiori elementi di carico antropico per l’ambito comunale.

Fig. 23 – Articolazione dei sistemi ambientali (da CAIRE, 2007)

Gli elementi di valore naturalistico corrispondono a specie vegetali ed animali che per rarità o specifici caratteri di rappresentatività meritano particolari azioni di tutela. La loro rilevanza non deriva unicamente da valori

45 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica intrinseci, ma anche – e soprattutto – dal loro legame con siti o ambiti particolari, di cui risulta di conseguenza utile la conservazione.

Nel territorio di San Martino sono state segnalate varie specie di flora e fauna di particolare interesse naturalistico:

La concentrazione di elementi di valore naturalistico nella Tenuta Musella è da attribuire indubbiamente alle azioni di tutela cui l’ambito è sottoposto, ma probabilmente anche al fatto che si tratta di un sito particolarmente studiato, molto più di altri in territorio comunale di analoga potenziale rilevanza.

2.7.1 AAA REE PROTETTE

In comune di San Martino si colloca parte del SIC IT3210042 “Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine”.

46 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 24 – Localizzazione del SIC IT3210042 in relazione al comune di San Martino.

Tale sito è stato individuato per la presenza lungo il corso del fiume degli habitat di interesse comunitario di seguito elencati:

3260 Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e CallitrichoBatrachion;

92A0 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba;

6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile;

3220 Fiumi alpini con vegetazione riparia erbacea;

91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (AlnoPadion, Alnion incanae, Salicion albae).

Tali habitat risultano particolarmente importanti, quali zone di rifugio e riproduzione per specie ornitiche di rilevante interesse naturalistico e sottoposte a tutela ai sensi dell’All. I della Direttiva Europea “Uccelli” 79/409 CE:

47 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Si registra inoltre la potenziale presenza delle seguenti specie di uccelli non elencate nell’All. I della Direttiva Europea “Uccelli” 79/409 CE e di pesci:

La Rete Ecologica

La particolare conformazione e geomorfologia del territorio comunale e la ricchezza del sistema idrografico superficiale e sotterraneo, permettono, inoltre di individuare numerosi elementi di interesse naturalistico e funzionali alla realizzazione di una rete ecologica locale ecologicamente efficace.

48 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 25 – Estratto dalla rete ecologica provinciale per il PTCP.

49 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Sulla base della recente elaborazione dello schema direttore della rete ecologica provinciale nell’ambito della formazione del PTCP (Modena P, Tarocco S., Triberti P., Zanetti A. 2008), l’intera area collinare del comune rientra nella fascia tampone (buffer zone) corrispondente all’ambito dei prati aridi che attraversa l’intera provincia da Est ad Ovest e che vede in San Martino la sede di alcune praterie particolarmente estese ed antiche (Fig. 26).

La zona corrispondente alla Tenuta Musella, la parte del Bosco della Fratta di competenza comunale e gli ambiti a maggior densità di risorgive lungo l’antico terrazzo alluvionale dell’Adige risultano, invece, isole ad alta naturalità (stepping stones), ovvero aree in cui è segnalata la presenza di specie animali e vegetali di particolare interesse naturalistico, ma inserite in una matrice territoriale antropizzata ed ostile alla loro diffusione. Tali aree rappresentano dei fondamentali punti di appoggio per lo sviluppo della rete ecologica.

Il fitto sistema idrografico superficiale permette, infine, di individuare numerosi corsi d’acqua con la funzione di corridoi biologici per il collegamento in senso NordSud ed EstOvest dei diversi elementi di rete: il fiume Fibbio, il fiume Antanello, il fiume Adige.

2.7.2 AAA REE A TUTELA SPECIALSPECIALEEEE

Nel territorio comunale di San Martino non si trovano aree a tutela speciale

2.7.3 CCCACCIA

Il comune di San Martino rientra nell’Ambito Territoriale di Caccia n° 2, con i comuni di , , , , , , , Monteforte d’Alpone, Roncà, S. Giovanni Ilarione, Soave, , .

L’ATC 2 ha una Superficie Agricolo Silvo Pastorale pari a circa 31’300 ha ed il più alto numero di cacciatori iscritti di tutta la provincia. Tale

50 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica condizione produce una densità netta di cacciatori di 1 ogni 8.1 ha, a fronte di un rapporto teorico previsto di 1 ogni 9.8 ha.

Tab. 9 Cacciatori attualmente iscritti negli ATC e relativi indici di densità rispetto alla superficie S.A.S.P di cui al P.F.V.P. del 1994.

L’ATC 2 si trova ad insistere su zone a forte tasso di antropizzazione.

Nella città di Verona, così come nei centri pedecollinari (Soave, San Martino Buon Albergo, Colognola ai Colli etc.), si ha una notevole presenza di superfici non usufruibili venatoriamente (in quanto soggette a vincoli di protezione di varia natura) ed un’incidenza non trascurabile di territori asserviti ad aziende faunisticovenatorie ed agrituristicovenatorie che incidono sensibilmente sull’indice di densità venatoria.

Un dato importante riguarda la mobilità dei cacciatori tra Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini.

Nell’ATC 2 si riscontra una elevata migrazione dei cacciatori residenti verso il vicino ATC 4 “Adige”, soprattutto a causa del basso indice di densità venatoria (che si traduce, inversamente, in un alto affollamento nel territorio).

51 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Tab. 10 Mobilità dei cacciatori residenti in ATC o C.A.

A.T.C A.T.C A.T.C A.T.C A.T.C A.T.C C.A. C.A.

. 1 . 2 . 3 . 4 . 5 . 6 BALDO LESSINIA “Emigrazione” di cacciatori residenti in un comune 373 292 256 357 112 155 154 464 dell’ATC che vanno in altri ATC o C.A. “Immigrazione” di cacciatori residenti in comuni fuori 556 298 329 646 364 147 77 73 ATC che vanno in altri ATC o C.A. Differenza 183 6 73 289 252 8 77 391 A.T.C. N.1 Garda, A.T.C. N.2 Colli, A.T.C. N.3 Mincio, A.T.C. N.4 Adige, A.T.C. N.5 Tartaro, A.T.C. N.6 Valli Grandi

Sul territorio comunale insiste inoltre (secondo il vigente Piano Faunistico Venatorio Regionale) l’oasi di protezione della fauna selvatica della Musella (Fig. 26).

52 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 26 Oasi di Protezione della Musella

2.82.82.8 PPP ATRIMONIO CULTURALE , ARCHITETTONICO , ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO

2.8.1 AAA MBITI PAESAGGISTICI

Il territorio del Comune di San Martino raccoglie alcuni degli ambiti più pregevoli del Veronese.

Esso, infatti, comprende una parte collinarecollinare, ove permangono caratteri naturali ed umani in sostanziale equilibrio, con diffusione di colture tipiche della collina veronese, quali la vite, l’ulivo ed il ciliegio. Il mosaico ambientale è qui caratterizzato da notevole permanenza di elementi naturali, quali boschi e praterie.

La porzione meridionale del territorio comunale corrisponde alla pianura alluvionale atesina solcata – oltre che dall’Adige da una fitta rete di corsi d’acqua minori, di canali e di risorgive che danno luogo a pregevoli paesaggi. Tuttavia, in tale porzione del territorio comunale sono frequenti elementi detrattori, quali insediamenti zootecnici, cave, impianti per ittiocoltura, che, a fronte di indubbi significati economicoproduttivi, rappresentano fonti importanti di pressione antropica sul delicato sistema ambientale.

53 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Fra i due ambiti si colloca il nucleo insediativo principaleprincipale,principale costituito dal centro residenziale e da una consistente area produttiva. Il tutto interessato da importanti linee e nodi infrastrutturali, quali l’ Autostrada A4 Torino– Trieste, la linea ferroviaria Torino–Milano–Venezia–Trieste, la tangenziale sud di Verona, la SR 11, il casello autostradale di Verona Est.

2.8.2 PPP ATRIMONIO AARCHEOLOGICORCHEOLOGICO

Il patrimonio archeologico del territorio di San Martino si compone di numerose testimonianze, ascrivibili a tipologie ed epoche diverse. Partendo infatti dai ritrovamenti della “Paluj di San Martino” ai piedi del colle di San Briccio, ove si rinvennero selci di tipologia campignana 8, si ebbero ulteriori reperti testimoniali sulle dorsali, ad esempio sul Monte del Drago, sul Monte Alto, a Ca’ Montalto……

Anche nella Tenuta Musella, presso “Le scalette” si operarono ricerche con esiti positivi.

L’insieme dei reperti giustificò l’attribuzione di grande importanza preistorica a tutto il territorio di San Martino. Esso, verso la fine del neolitico, era probabilmente disseminato di villaggi che per motivi di sicurezza sorsero prevalentemente sulle colline: un villaggio si trovava sul Monte Tesoro e restò abitato quasi ininterrottamente sino all’età romana.

Reperti di epoca romana provengono da Mambrotta (vasellame), ed anche dalla valle di Marcellise ove numerose sono le iscrizioni dell’epoca.

2.8.2.8.3333 PPP ATRIMONIO ARCHITETTOARCHITETTONICONICO

Il territorio di San Martino contiene numerosi elementi significativi del paesaggio di interesse architettonico, sia storico che recente:

le Ville Venete catalogate dall’Istituto Regionale Veneto, quali Villa GuainaAlbertini e Villa D’Acquarone detta “La

8 (Solinas A., 1998. Evoluzione del paesaggio nella preistoria. In San Martino Buon Albergo. Una comunità tra collina e pianura . A cura di M.Pasa. Comune di San Martino Buon Albergo. Biblioteca comunale

54 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Musella”, come l’omonima tenuta, nel Capoluogo San Martino Buon Albergo e le altre dislocate nella vallata di Marcellise: Villa Manara e Villa Orti ManaraZamboni Montanari in località Mezzavilla, Villa TerrenoOrti Manara in località Terreno, Villa Peruzzi detta “La Sogara” in località Sogara, Villa ZamboniMontanari detta “La Nobile” in località San Rocco;

gli edifici di valore storicoarchitettonico, culturale e testimoniale ed i relativi spazi inedificati di carattere pertinenziale, tra cui si può annoverare Villa Girasole, esempio di architettura modernistafuturista dei primi anni trenta del secolo scorso, futuro centro di ricerca di energie rinnovabili sostenuto dal Comune di San Martino Buon Albergo, attraverso la Fondazione “Il Girasole”, dalle Università la Normale di Pisa ed il Politecnico di Milano, dall’Imprenditoria di settore;

i parchi ed i giardini di interesse storico architettonico, quali il parco della Tenuta Musella;

il sistema insediativo rurale con le numerose corti rurali sparse sul territorio;

l’insediamento di archeologia industriale dei Magazzini Citterio;

le testimonianze di architettura popolare legate al sistema storico di regimazione delle acque, finalizzato anche all’impiego della forza idraulica nelle attività produttive (molini, magli etc.), come il molino della Cengia nella Tenuta Musella ed il molino Le Pignate nella pianura centromeridionale nei pressi del Fibbio;

le sistemazioni agrarie tradizionali (terrazzamenti).

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2.92.92.9 PPP OPOLAZIONE

2.9.1 CCC ARATTERISTICHE DEMOGDEMOGRAFICHERAFICHE ED ANAGRAFICANAGRAFICHEHEHEHE

Ad oggi la popolazione di San Martino conta oltre 13.000 unità.

Dalla fine dell’800 essa è in sostanziale crescita. Tale andamento numerico è spiegabile in modi diversi in riferimento ai vari momenti storici. Come riferisce Antonio Pasetto (in Pasa, 1998), negli ultimi decenni del XIX secolo gli incrementi numerici furono determinati prevalentemente dalla presenza dell’importante linea ferroviaria MilanoVenezia; nei primi decenni del ‘900 dallo sviluppo industriale, fenomeno che, con la creazione di una nuova area produttiva negli anni ‘70, determinò l’ulteriore crescita della popolazione residente.

Dagli anni più recenti l’incremento avviene ad un ritmo inferiore, determinato da varie cause. Infatti, negli anni dal 1961 al 1964, l’incremento dei cittadini di San Martino è stato determinato prevalentemente dal flusso migratorio proveniente soprattutto dalla Lessinia e dal Sud d’Italia. Tra il 1965 ed il 1969 è stato invece più importante il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto alle morti). Tra il 1970 ed il 1978 il flusso migratorio è tornato a costituire fattore di incremento principale (Pasetto A., l.c.). In ogni caso, dal 1999 la popolazione di San Martino tende costantemente a crescere, anche se a ritmi inferiori negli ultimi anni (Fig.29).

I motivi di tale incremento tendenziale della popolazione sono vari: il potere attrattivo delle zone produttive, a loro volta favorite dalla vicinanza al grande asse e snodo infrastrutturale, ma anche, soprattutto per i cittadini provenienti da altri comuni, in specie Verona, il richiamo esercitato dalle ampie zone aperte, ricche di verde, ove è ancora relativamente facile reperire abitazioni a costi non elevati.

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Andamento del saldo naturale Comune di San Martino Buon Albergo

60

50 50 49 44 44 40 40 37 30 24 20 16 13 10

0 1 1991 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 -10 anno

Fig. 27 – Andamento del saldo naturale dal 1991

Andamento della popolazione Comune di San Martino buon Albergo

13600 13378 13400 13256 13231 13283 13253 13189 13200 13098 13109 13128 13139

13000

12800

12600

12400

12200

12000 1991 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 anno

Fig. 28 Variazioni numeriche della popolazione residente

L’esame della distribuzione degli individui per classi di età, consente di rilevare come la popolazione sia costituita prevalentemente da persone nate

57 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica fra gli anni 1937 e 1976, con buona rappresentanza delle classi più giovani, di nati dopo il 1990 (Fig. 29).

Distribuzione di popolazione Anno 2007

300

250

200

150 ab

100

50

0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 e più età

Fig. 29 Distribuzione della popolazione nel 2005

Questo andamento è conforme a quello riscontrabile nella popolazione italiana ed, in generale, nella maggioranza dei paesi occidentali: la popolazione tende progressivamente ad “invecchiare”, a causa sia della scarsa natalità, sia della maggiore longevità.

Tale situazione è parzialmente mitigata dall’afflusso (Fig. 30) della popolazione straniera, per lo più di provenienza extracomunitaria, che pare contribuire in modo sostanziale all’incremento della popolazione giovanile, anche grazie ai ricongiungimenti familiari.

58 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Andamento della popolazione straniera Comune di San Martino Buon Albergo 9.00 8.28 8.00

7.00 6.61 6.00 5.83 5.36 5.00 % 4.52 4.00 3.39 3.78 3.03 3.11 3.00 3.20

2.00

1.00

0.00 1991 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 anno

Fig. 30– Andamento percentuale della popolazione straniera a San Martino

Dalla lettura della Figura 31 si può osservare come la popolazione di San Martino risulti particolarmente dinamica e soggetta a notevoli movimenti migratori di cittadini italiani e stranieri.

Movimenti della popolazione Comune di San Martino Buon Albergo

100% 90% 80% 362 461 615 564 478 414 551 578 70% 492 60% Emigrati 50% Immigrati 40% 30% 422 513 695 771 445 409 471 551 20% 398 10% 0% 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 anno

Fig. 31 Variazioni numeriche del flusso di immigrazione e di emigrazione

59 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Dagli anni ’90 fino al 2002 al fenomeno dell’immigrazione contribuiscono fortemente cittadini extracomunitari, determinando notevoli mutamenti nella dinamica demografica e soprattutto nella sua prevedibile evoluzione temporale. Dal 2003 le dinamiche sono più variabili, a testimonianza dei mutamenti socioterritoriali locali.

Per quanto concerne la distribuzione della popolazione residente, essa, fino agli anni ’50, era distribuita in modo sostanzialmente omogeneo in tutto il territorio comunale, anche se con una maggiore concentrazione nel capoluogo.

Negli anni più recenti, tale distribuzione è mutata radicalmente, con il progressivo abbandono delle frazioni e dei centri minori e la concomitante ulteriore concentrazione nel centro storico principale (Fig. 32).

Distribuzione della popolazione nelle frazioni Comune di San Martino Buon Albergo

1069

973

4384 Borgo 615 Case Nuove

459 Casette Centro Ferrazze Mambrotta Marcellise Sant'Antonio

3461 1466

856

Fig. 32 – Distribuzione della popolazione nei principali centri abitati del comune.

60 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

2.9.2 III STRUZIONE

Nel territorio comunale è presente una struttura a funzione di asilo nido pubblico e tre asili nido privati. Esistono poi due strutture di Baby parking funzionanti ad ore o solo per alcuni giorni alla settImana.

Le scuole materne sono invece cinque, di cui una privata, distribuite nei diversi centri abitati del comune, Gambaro, Rodari, S. Lucia e S. Antonio Sacro Cuore.

Nel capoluogo è ubicato infine l’Istituto Comprensivo Barbarani che comprende scuole elementari e scuole medie inferiori. Da questo dipendono due scuole elementari decentrate: Todaro e Salvo d'Acquisto.

2.9.3 SSS ITUAZIONE OCCUPAZIONOCCUPAZIONALEALE

Il Veneto si colloca nel gruppo delle regioni italiane caratterizzate principalmente da un più alto livello di occupazione (superiore al 65%) tra l'altro in crescita anche negli ultimi anni; se si considera il tasso di occupazione nel 2006, si posiziona quinto nella classifica nazionale nel tentativo di perseguire l’obiettivo europeo del 70% di occupazione.

Nell’ambito lavorativo, si evidenzia che la popolazione di San Martino gode di un buon livello occupazionale (Fig. 33).

La maggior parte della popolazione è occupata nel settore terziario, segue il settore industriale, mentre si nota un costante decremento occupazionale nel settore agricolo, settore che fino agli anni ’50 costituiva al contrario il maggior ambito lavorativo.

61 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Occupazione lavorativa Comune di San Martino Buon Albergo

IN CERCA DI OCCUPAZIONE DISOCCUPATI 3% 3%

OCCUPATI 94%

Fig. 33 Distribuzione percentuale dell’occupazione/disoccupazione

2.9.4 SSS ALUTE E SANITÀ

Il Comune di San Martino fa parte dell’ULSS 20, ed in particolare del III distretto con i comuni di Grezzana, Cerro V.se, Rovere v.se, ed , e con la 6°, 7° e 8° circoscrizione del comune di Verona.

62 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 34 – Organizzazione territoriale dell’ULSS 20.

Nella sede di San Martino, oltre alle attività amministrative, sono disponibili i servizi di: assistenza all’estero, prestazioni integrative per particolari categorie di cittadini, forniture protesiche agli invalidi, visite specialistiche, vaccinazioni, e visite per certificazioni, assistenza ostetrica di base e ginecologica, assistenza domiciliare ed inserimento in residenze protette.

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2.10 III L SISTEMA SOCIO ECONOMICO

L’evoluzione storica del territorio comunale ha visto mutamenti radicali – e rapidissimi dagli anni 60 – delle dinamiche socioambientali.

In un quadro in un certo senso paradigmatico per molte realtà del nordest d’Italia, si è avuto il passaggio da un’economia prettamente agricola, quale quella esistente fino agli anni ’50, ad una crescente industrializzazione, caratterizzante gli anni ’70, seguita dall’odierna forte terziarizzazione, con oltre il 50% della popolazione attiva occupata nel settore corrispondente.

2.10.1 SSS ISTEMA INSEDIATIVO

Il territorio comunale di San Martino nasce come aggregazione di realtà tra loro diverse. Nel 1904 con Regio Decreto del 22 agosto viene accorpato al comune di San Martino Buon Albergo l'abitato del Ponte del Cristo oltre il Fibbio e nel 1927 vengono definitivamente tracciati gli attuali confini comunali.

Al fine di costituire il nuovo comune di San Martino vengono emanati due importati decreti: uno che rettifica i confini con il comune di Verona con la cessione a San Martino Buon Albergo dei nuclei di Sant'Antonio e di terreni a nord e a sud della Statale 11, in precedenza facenti parte del soppresso comune di San Michele, e di Ferrazze con il Monte dei Santi, già facente parte del soppresso comune di Montorio; ed uno che sopprime il comune di Marcellise annettendo il suo territorio alla giurisdizione di San Martino Buon Albergo che da allora si estende su una superficie di 3.486 ettari.

La direttrice viaria principale resta quella che attraversa l'area centrale del territorio comunale ed è costituita dall'antica Via Postumia, ora Strada provinciale 11, e dalla linea ferroviaria MilanoVeronaVenezia, mentre la Lavagnesca a nord e la Porcilana a sud segnano una costante flessione nei loro flussi di traffico e vanno incontro ad una irreversibile crisi. Ciò si traduce in una crescente importanza del centro capoluogo che è venuto estendendosi sulla statale, inglobando gradualmente nel tessuto urbano le antiche corti Drago, SerenaMorando e Guajna e raggiungendo il nucleo di

64 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Sant'Antonio ad ovest e quello di Paglia ad est. Si tratta peraltro di sviluppi lineari e di scarsa profondità che finiscono per strutturare l'abitato in una ristretta fascia in cui la piazza del capoluogo assume crescente centralità.

In epoca più recente hanno assunto un’importante rilevanza, per la densità di popolazione e la rete di servizi sviluppati altri centri abitati compresi nel territorio comunale quale il Borgo della Vittoria e Case Nuove. Mentre mantiene la propria originaria caratteristica di edificazione diffusa a carattere prevalentemente rurale la località Mambrotta.

2.10.2 VVV IABILITÀ

Il territorio del comune di San Martino Buon Albergo costituisce un ambito di collegamento tra la contermine città di Verona e l’area provinciale e regionale ad Est. Tale collocazione, ha visto sviluppare in San Martino un importante nodo infrastrutturale di connessione EstOvest con il passaggio della SR 11 VeronaVicenza, dell’autostrada A4 e del relativo casello, la tangenziale Sud ed il suo snodo di collegamento con la Valpantena, la linea ferroviaria MilanoVenezia e la futura linea ad Alta Velocità/Alta Capacità (Fig. 35).

65 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 35 – La viabilità inerente il comune di San Martino

2.10.2.10.3333 RRR IFIUTI

Nell'ambito dell'intera regione Veneto la produzione complessiva di Rifiuti Solidi Urbani (RSU) è aumentata nel tempo con 484 kg/abitanti nel 2004, tuttavia è parimenti aumentata la percentuale di raccolta differenziata (%RD), che ha raggiunto nel 2004 il 45% (Fig. 36).

66 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 36 Andamento della produzione di RSU e della %RD in regione Veneto.

Anche nella provincia di Verona si delinea un tendenziale aumento della produzione pro capite di RSU che ha raggiunto nel 2004 491 kg/abitante ed un aumento della %RD, che già nel 2002 ha superato l’obiettivo del 35% indicato dal DL 22/97 per il 2003, anche se permane al di sotto del valore medio regIonale (Fig. 37).

67 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 37 Andamento della produzione di RSU e della %RD in provincia di Verona.

Il Comune di San Martino ha da anni avviato la raccolta differenziata dei RSU con ottimi risultati (57% al 2006), ben superiori agli obiettivi di legge imposti dal DL 22/97 e alla media regionale, sebbene si registri un leggero aumento nella produzione di rifiuti indifferenziati (Fig. 38). Alla quota di raccolta differenziata rappresentata nei grafici si deve inoltre aggiungere l’attività di compostaggio domestico praticata da circa 400 famiglie ed iniziata nel 1998.

68 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 38 Andamento della produzione di RSU pro capite.

Fig. 39 – Andamento della produzione complessiva di RSU.

69 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica La produzione complessiva di rifiuti, che comunque si attesta al di sotto della media regionale, oscilla attorno ai 400 kg/ab. Il notevole aumento registrato nell’anno 2004 è in realtà dovuto ad uno scorretto inserimento tra gli RSU dei rifiuti inerti prodotti dai lavori eseguiti nel cimitero comunale (circa 800.000 kg), i quali rientrano invece tra i rifiuti speciali.

Fig. 40– Andamento della % di RD.

2.10.2.10.4444 EEE NERGIA

Nella provincia di Verona, come a livello nazionale, i consumi di energia elettrica sono in costante aumento, principalmente a causa del continuo incremento di pratiche ed impianti “energivori” come i condizionatori (Fig. 41).

70 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Fig. 41 Andamento dei consumi elettrici in provincia di Verona.

Allo stesso modo sono in continuo aumento i consumi di gas metano negli ultimi anni, soprattutto a causa di una sempre maggiore urbanizzazione e conseguente allaccio delle residenze e del settore terziario alla rete pubblica di distribuzione, oltre che all'incremento di automobili alimentate a gas (Fig. 42).

Fig. 42 Andamento dei consumi di gas metano in provincia di Verona.

71 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Per i consumi energetici elettrici si sono potuti utilizzare i dati forniti da un solo gestore (ENEL), in quanto l’altro (ITALCOGIM) si è reso indisponibile a fornirli.

Tali dati, tuttavia, forniscono un quadro abbastanza significativo dei consumi energetici elettrici (Tab. 11).

Tab. 11 – Consumi di energia elettrica disaggregati in tipologie di utenze (ENEL) Utenze 2002 2003 2004 2005

kWh kWh kWh kWh

Acquedotti 2.050.685 1.985.868 2.042.151 2.186.803

Agricoltura 2.902.571 3.389.491 2.812.317 2.930.488

Alberghi e Ristoranti 2.686.434 2.885.037 2.842.225 3.588.800

Alimentari 57.054.886 59.914.717 61.240.051 65.155.674

Altre Industrie 24.416 2.071.828 2.155.790 2.209.590

Altri servizi vendibili 2.805.240 2.889.580 3.721.574 4.810.868

Cartarie 4.159.264 4.380.692 4.053.228 4.132.134

Chimiche 59.967.281 57.365.797 58.458.917 57.424.438

Commercio 5.728.366 6.327.704 6.479.335 11.444.714

Comunicazioni 300.139 292.847 390.443 304.516

Costruzioni 311.063 599.005 596.164 794.441

Credito e 530.982 600.776 698.392 502.325 Assicurazioni

Illuminazione 978.632 1.075.565 1.153.161 1.225.017 Pubblica

Lav. Plastica e 355.360 369.464 469.638 494.110 Gomma

Legno e Mobilio 367.883 435.382 323.582 479.014

Materiali da 2.572.830 2.619.228 2.085.805 2.092.962 Costruzione

Meccaniche 4.997.193 5.019.599 4.999.706 4.967.719

Metalli non ferrosi 80.000 72.720 105.320 87.922

Mezzi di trasporto 4.444.159 4.362.096 4.245.943 4.213.780

72 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

Prodotti energetici 17.674 18.571 25.923 17.280

Servizi Gen. Abit. 1.453.611 1.602.323 1.490.158 1.541.353

Servizi non vendibili 3.048.540 1.390.960 1.150.275 1.353.285

Siderurgiche 5.620 5.993 1.365

Tessili, Abbigl. e 5.721.905 3.944.345 3.428.215 3.596.670 Calzature

Trasporti 779.510 808.155 1.202.541 1.373.105

Usi Domestici 12.544.571 13.060.139 14.030.186 12.885.775

TOTALE 175.888.815 177.487.882 180.202.405 189.812.783

I consumi del settore produttivo industriale sono largamente superiori rispetto a tutti gli altri. Fra questi, inoltre, sono i settori alimentare e chimico che richiedono i maggiori quantitativi di energia.

2.10.2.10.5555 AAA TTIVITÀ COMMERCIALI E PRODUTTIVE

Nel 1951 la situazione urbanistica di San Martino è ancora caratterizzata dal sostanziale mantenimento della fisionomia ambientale originaria.

La popolazione residente nel 1951 sul territorio comunale risulta essere di 6.895 abitanti con una densità media di 197,79 abitanti/Kmq e, pur privilegiando il centro capoluogo, appare distribuita in modo sostanzialmente omogeneo. La comunità trova nell’agricoltura il fulcro delle proprie attività. A parte la presenza di piccole e medie proprietà locali specie nell'area collinare, l’attività rimane basata sulla lavorenzia e sulle grandi proprietà strutturate a corti, specie nel settore centrale e meridionale.

Del resto il fenomeno trova puntuale conferma se si passa all'analisi della popolazione attiva (Fig. 43) nel 1951, quando gli occupati nel settore primario sono 2.725, pari al 39,5%:

73 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

POPOLAZIONE ATTIVA NEL 1951

40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% PRIMARIO INDUSTRIA TERZIARIO

Fig. 43 Distribuzione degli occupati nel 1951

La tipologia delle coltivazioni resta fondamentalmente quella tradizionale, con prevalenza dei seminativi arborati lungo le pendici collinari, specie nell'area della Musella ed in quella del monte di San Briccio; queste iniziano peraltro a lasciare sempre più spazio a coltivazioni specializzate viticole ed olivicole, con larga diffusione di prati irrigui nelle aree servite dalle acque del Fibbio e dalle fosse da esso derivate. Va rilevata la diffusione di frutteti specializzati, specie nelle zone di pianura.

Nella zona di Ferrazze vengono sviluppandosi attività di cava alimentate dalla presenza di ricchi giacimenti di ghiaia particolarmente ambiti da un’attività che nella ricostruzione postbellica di Verona ha trovato crescente mercato.

Permangono vasti ambiti naturali e seminaturali, prevalentemente nella fascia collinare.

Tra il 1955 ed il 1994 il territorio comunale di San Martino è interessato da eventi in grado di modificarne radicalmente la realtà.

Un ruolo centrale ha la costruzione della zona industriale a sud della linea ferroviaria MilanoVenezia in un terreno compreso tra la località Cà Nove e la strada comunale Cà dell'Aglio. Ciò proprio mentre dalla Lessinia e dalle zone dell'alta collina veronese si mettono in moto considerevoli flussi migratori e la massiccia diffusione della meccanizzazione in agricoltura determina una crescente disoccupazione o quantomeno sottoccupazione nel settore primario. Il 28 giugno 1959 viene inaugurata l'area industriale che dai 219.000 mq iniziali viene in breve estesa ad 800.000.

Massiccia è la trasformazione nei settori occupazionali (Fig. 44 e 45), per i quali si assiste:

74 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica ad una forte contrazione del settore primario in cui nel 1951 trovava lavoro ben il 39,4% della popolazione attiva contro il 5,1% del 1991;

ad una iniziale massiccia affermazione del secondario negli anni 196171 cui peraltro corrisponde una successiva contrazione: vi trova occupazione il 35,1% della popolazione attiva nel 1951, ben il 53,2% nel 1961 e il 60,2% nel 1971 ma solo il 55% nel 1981 ed il 43,1% nel 1991;

ad una attuale forte terziarizzazione: nel settore trovava occupazione il 25,5% della popolazione attiva nel 1951, il 26,9% nel 1971 ma ben il 38,4% nel 981 e il 51,8% del 1991.

DISTRIBUZIONE DEGLI OCCUPATI NEL 1951

SETTORE TERZIARIO SETTORE 25,5% PRIMARIO 39,4%

SETTORE SECONDARIO 35,1%

Fig. 44 Distribuzione degli occupati nel 1951

75 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica

DISTRIBUZIONE DEGLI OCCUPATI NEL 1991

SETTORE PRIMARIO 5%

SETTORE TERZIARIO 52% SETTORE SECONDARIO 43%

Fig. 45 Distribuzione occupati nel 1951 e nel 1991

Sul piano urbanistico questo andamento ha portato:

per il centro capoluogo ad un considerevole e continuo incremento demografico

per Marcellise e per Mambrotta ad una costante flessione

nel caso di Ferrazze ad una considerevole flessione nel periodo 19511971 e ad una nuova ripresa in relazione alla costruzione del nuovo centro residenziale nell'area dell'ex oleificio.

La drastica riduzione degli occupati nell'agricoltura e lo spostamento dalle corti dove ancora nel 1951 viveva la stragrande maggioranza della popolazione sammarinese ai centri del capoluogo ed in subordine a quelli di Marcellise e delle altre frazioni, ha comportato l'abbandono dei modelli di vita tradizionali ed una cancellazione spesso drastica della memoria storica cui ha contribuito una notevolissima immigrazione da altri centri della provincia e/o da altre zone d'Italia.

76 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica 3 PROBLEMATICHE AMBIENAMBIENTALITALI

La situazione ecologicoambientale del territorio comunale di San martino Buon Albergo risente fortemente della sua collocazione geografica.

Il nucleo insediativo principale, costituito dal centro residenziale e da una consistente area produttiva si colloca, come precedentemente descritto, in corrispondenza di importanti linee e nodi infrastrutturali, quali l’ Autostrada A4 Torino–Trieste, la linea ferroviaria Torino–Milano–Venezia– Trieste, la tangenziale sud di Verona, la SR 11, il casello autostradale di Verona Est.

La porzione settentrionale del territorio, in area collinare, conserva, oltre a connotati di notevole pregio paesaggistico, elementi colturali tipici della collina veronese, che rappresentano fonti importanti di reddito locale.

La porzione meridionale del territorio comunale corrisponde alla pianura alluvionale atesina solcata – oltre che dall’Adige da una fitta rete di corsi d’acqua minori, di canali e di risorgive che danno luogo a pregevoli paesaggi. Tuttavia, in tale porzione del territorio comunale sono frequenti elementi detrattori, quali insediamenti zootecnici, cave, impianti per ittiocoltura, che, a fronte di indubbi significati economicoproduttivi, rappresentano fonti importanti di pressione antropica sul delicato sistema ambientale.

Tale situazione territoriale complessiva porta con sé tutta una serie di effetti ambientali significativi, molti dei quali critici.

Far questi si annovera la situazione inerente la qualità dell’aria atmosferica, per cui si evidenzia per San Martino una situazione critica per l’NO 2, e PM 10 a conferma degli impatti derivanti dal traffico veicolare che interessa il territorio comunale.

Nel medesimo territorio si evidenzia altresì un intenso passaggio di linee elettriche ad alta tensione, in particolare in corrispondenza delle principali vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Si rileva inoltre la presenza di due impianti di media tensione (220 kV) e due di bassa tensione (132 kV) che attraversano il comune con direzione EstOvest e di un’ulteriore linea a bassa tensione nella zona collinare.

Per quanto concerne le acque superficiali, il Fiume Adige si caratterizza per uno stato ecologico di complessiva cattiva qualità.

77 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Ciò è testimoniato dai bassi valori dell’IBE registrati nella stazione più prossima a monte del tratto di competenza comunale, ed ubicata a valle del nucleo insediativo del comune di Verona (classe VIV, fiume da molto a fortemente inquinato).

Anche il fiume Fibbio è oggetto di attenzione in merito alla sua qualità ecologica. Dai dati raccolti si evidenzia infatti uno scadimento qualitativo del corso d’acqua nel tratto comunale.

Nel corso di un’indagine commissionata dall’Amministrazione provinciale di Verona (Modena, Tarocco e Zangheri, 2000) su tutte le risorgive del territorio provinciale, quelle di San Martino sono state classificate, mediante l’applicazione di un indice ambientale specifico (Benfatti, Modena, Tarocco, Zangheri, 2002) Indice di Funzionalità della RisorgivaRisorgiva, con valori che vanno da buono a scarso, a testimonianza di una situazione di particolare sensibilità ecologica.

Un’altra criticità del territorio comunale è data dall’intensa attività estrattiva passata che ha lasciato ben 19 aree estrattive. Tali siti costituiscono una fonte di elevata vulnerabilità ambientale che occorre attentamente monitorare.

Occorre inoltre evidenziare, e tenere in debito conto nel processo di pianificazione, la elevata vulnerabilità idrogeologica di vaste aree del territorio comunale.

444 ESAME DI COERENZA ED OBIETTIVI DI SOSTENSOSTENIBILITÀIBILITÀ

Ai fini dello svolgimento di un corretto processo valutativo è di seguito riportato l’insieme degli obiettivi strategici così come condivisi con il pianificatore e riportati nel Documento preliminare di PAT.

Tali obiettivi sono riferibili alle criticità ed opportunità precedentemente esaminate e sono con essi coerenti.

Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di San Martino Buon Albergo attuerà politiche e promuoverà azioni per uno sviluppo sostenibile nel ragionevole equilibrio dei principi di:

ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo;

78 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica compatibilità dei processi di trasformazione del suolo con la sicurezza e la tutela dell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio;

miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli insediamenti;

riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali, anche attraverso opportuni interventi di mitigazione degli impatti;

miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territorio anche come necessaria compensazione a fronte dell’utilizzo di nuovo territorio per funzioni urbane;

consumo di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative alla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti, ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione;

miglioramento del bilancio energetico del territorio e del suo patrimonio edilizio.

Fra gli elementi conoscitivi del PAT si annovera lo studio del Sistema Idrogeologico caratterizzante il territorio del comune.

Tale quadro conoscitivo è funzionale ai seguenti pone obiettivi di tutela e difesa del suolo del PAT che:

per la sicurezza sismica del territorio comunale di San Martino Buon Albergo recepirà la classificazione dello stesso in classe 3 secondo l’O.P.C.M. 3519/2006;

individuerà le aree a rischio di dissesto idrogeologico; in particolare le aree di pericolosità idraulica individuate nel Comune di San Martino Buon Albergo dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Fiume Adige (PAI), afferenti al torrente Fibbio e interessanti l’abitato posto a monte e a valle della linea ferroviaria, confermando la Normativa del Piano stesso;

individuerà e tutelerà zone caratterizzate da una elevata sensibilità per la coesistenza di delicatissimi equilibri di natura idrogeologica, biologica ed antropica quali sono le

79 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica risorgive che costituiscono geotopi e biotopi di alto pregio naturalistico ed ambientale;

individuerà le aree del territorio comunale, indicate nell’Antico Conoide dell’Adige, oggetto dell’attività estrattiva (cave); disciplinerà la riqualificazione delle cave dismesse per la salvaguardia e la tutela degli equilibri idrogeologico, geomorfologico ed ambientalenaturalistico che si sono instaurati con la sospensione dell’attività estrattiva, ed indicherà azioni di tutela del territorio aperto ed azioni di mitigazione ambientale a salvaguardia dell’elevato valore naturalisticoambientale;

individuerà i principali corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale (i fiumi Adige, Fibbio, Antanello, il torrente Rosella, il progno Marcellise, il canale Sava),e gli interventi di protezione e riqualificazione ambientale a loro funzionali;

definirà i criteri per ripristinare l’equilibrio ecologico del sistema idrografico;

individuerà le aree a rischio esondazione, ristagno idrico e/o con deflusso difficoltoso, e gli interventi in queste aree al fine di prevenire le problematiche in questione ed evitare la impermeabilizzazione dei suoli;

individuerà i caratteri e la profondità della falda freatica sull’intero territorio comunale ed i gradi di vulnerabilità delle risorse idriche;

individuerà l’ubicazione dei pozzi ad uso acquedottistico a fini di tutela sulla base della normativa vigente;

individuerà le aree a salvaguardia delle risorse idriche destinate al consumo umano;

individuerà a fini di tutela le eventuali sorgenti presenti sul territorio comunale;

Il PAT individuerà le aree di valore naturalistico ed ambientale, con obiettivi generali di tutela e valorizzazione.

80 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica Tra queste esso identificherà gli ambiti delle unità di paesaggio agrario, gli elementi significativi del paesaggio di interesse storicoculturale e, nel rispetto delle risorse agroproduttive esistenti, assicurando:

la salvaguardia delle attività agrosilvane sostenibili per l’ambiente e dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici presenti nel territorio;

la valorizzazione e l’integrazione delle risorse presenti nel territorio, anche con la definizione di un sistema continuo di aree “protette” necessarie alla conservazione della biodiversità, delle specie animali e vegetali, dei biotopi, delle associazioni vegetali in quest’area dell’Est Veronese caratterizzata da un ambiente paesaggistico e naturalistico variegato, formato dal contesto naturalisticoambientale della Tenuta Musella, dall’area collinare nordorientale con le zone boscate della Val Marcellise, dalla pianura centro meridionale a vocazione agricola e ricca di corsi d’acqua, come i fiumi Fibbio ed Antanello ed il torrente Rosella, e dall’area golenale del fiume Adige a sud, impreziosita dalle risorgive nel tratto tra il Fibbio e la località Campalto;

la salvaguardia ed il recupero dell’ecosistema con la ricostituzione dei processi naturali e la ricomposizione degli equilibri idraulici ed idrogeologici e di quelli ecologici.

la preservazione e la qualificazione del Sito di Interesse Comunitario (SIC IT3210042 Fiume Adige tra Verona Est e Badia Polesine) nel rispetto delle Direttive e norme comunitarie, nazionali e regionali;

Il PAT recepirà gli elementi significativi del paesaggio di interesse storico ed integrerà il proprio quadro conoscitivo con i sistemi e gli immobili da tutelare, specificando la disciplina per il loro recupero e la loro valorizzazione

Il PAT all’interno del SISTEMA INSEDIATIVO del Comune di San Martino Buon Albergo ed al suo interno:

individuerà gli insediamenti esistenti, promuovendo il miglioramento della funzionalità e della qualità della vita all’interno delle aree urbane, definendo gli interventi di

81 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica riqualificazione e di riconversione residenziale per le aree della zona produttiva dismesse e/o degradate,;

stabilirà il dimensionamento delle nuove previsioni per A.T.O. e per ciascuna realtà specifica, con riferimento ai fabbisogni locali, in adiacenza e ad ispessimento delle aree urbane consolidate del Capoluogo di San Martino Buon Albergo e delle frazioni di Ferrazze, Marcellise e Mambrotta;

definirà gli standard urbanistici, le infrastrutture ed i servizi necessari agli insediamenti esistenti e di nuova previsione, precisando gli standard di qualità urbana e quelli di qualità ecologicoambientale;

definirà gli standard abitativi e funzionali che, nel rispetto delle dotazioni minime di legge, determinino condizioni di vita decorose e coerenti con l’evoluzione storica degli insediamenti.

Il PAT valuterà la consistenza e l’assetto delle ATTIVITA’ATTIVITA’ PRODUTTIVEPRODUTTIVE, del secondario e del terziario, facenti parti del Sistema Insediativo del Comune di San Martino Buon Albergo, col fine di:

individuare le attività economiche, produttive e commerciali, presenti nel territorio e prevederne il consolidamento assieme ai necessari processi di riqualificazione urbanistica per migliorare la funzionalità complessiva degli ambiti specializzati e garantire la dotazione di aree per servizi, opere ed infrastrutture eventualmente carenti;

individuare aree degradate e/o di attività dismesse da assoggettare ad interventi di ristrutturazione urbanistica ed edilizia ;

definire i criteri ed i limiti per il riconoscimento delle attività produttive in zona impropria, precisando la disciplina per le attività da confermare e potenziare e per le attività da delocalizzare, assieme ai criteri per il recupero degli edifici industriali non compatibili con la zona,

82 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica inutilizzati in seguito al trasferimento o alla cessazione dell’attività.

Per le infrastrutture a scala sovra comunale e comunale il PAT recepirà le previsioni di pianificazione sovraordinata e definirà:

la connessione alla rete di infrastrutture e di servizi per la mobilità di maggiore rilevanza, avendo riguardo anche ai servizi di trasporto in sede propria, al sistema dei parcheggi di scambio e di interconnessione ed agli spazi per l’interscambio tra le diverse modalità di trasporto urbano o extraurbano;

le opere necessarie per assicurare la sostenibilità ambientale e paesaggistica e la funzionalità rispetto al sistema insediativo ed al sistema produttivo, individuando, ove necessario, fasce di ambientazione al fine di mitigare o compensare gli impatti sul territorio circostante e sull’ambiente;

il sistema della viabilità locale e della mobilità ciclabile e pedonale, i collegamenti con la viabilità sovracomunale;

le prestazioni che le infrastrutture viarie locali debbono possedere in termini di sicurezza, geometria, sezione, capacità di carico, la definizione dei livelli di funzionalità, accessibilità, fruibilità del sistema insediativo, per gli obiettivi di qualità urbana ed ecologicoambientale definiti;

le fasce di rispetto delle infrastrutture per la mobilità locale ed il perimetro del “Centro Abitato” ai fini dell’applicazione dei rispetti stradali.

555 SOGGETTI INTERESSATI ALLE CONSULTAZIONI

Ai sensi della Direttiva 42/2001/CE il processo partecipativo, fondamentale nella procedura di VAS, deve coinvolgere anche le Autorità che, “per le loro specifiche competenze ambientali, possono essere interessate agli effetti sull’ambiente dovuti all’applicazione del Piano”.

83 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica L’iter partecipativo del presente processo si avvarrà pertanto degli apporti e contributi dei seguenti soggetti:

• ARPAV • ULSS 20 • SOPRINTENDENZA AI BENI ARCHITETTONICI ED AMBIENTALI DEL VENETO • GENIO CIVILE • CONSORZIO DI BONIFICA ZERPANO – ADIGE – GUA’ • AGSM • ACQUE VERONESI • PROVINCIA DI VERONA • RETE FERROVIARIA ITALIANA • AZIENDA REGIONALE FORESTE • CORPO FORESTALE DELLO STATO

• ORDINI PROFESSIONALI:

• DEGLI INGEGNERI • DEGLI ARCHITETTI • DEI BIOLOGI • DEGLI AGRONOMI E FORESTALI • DEI GEOMETRI

• COLLEGIO DEI COSTRUTTORI • CONFINDUSTRIA • CONFCOMMERCIO

• ITALIA NOSTRA • LEGA AMBIENTE • WWF • LIPU

666 CARTOGRAFIA

Si evidenziano di seguito le informazioni acquisibili mediante la mappa rappresentante i vincoli ambientali presenti sul territorio comunale e l’estratto del PRG vigente. Tale analisi consente di contestualizzare le

84 Comune di San Martino Buon Albergo Piano di Assetto del Territorio Relazione Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica problematiche ambientali precedentemente descritte e sintetizzate nella cartografia allegata (TAV 1).

Le informazioni acquisite ed elaborate per il quadro conoscitivo sono ampiamente coerenti con l’assetto territoriale del comune di San Martino Buon Albergo.

Come emerge infatti anche dalla lettura della tavola del vigente PRG allegata alla presente relazione, il sistema ambientale locale è profondamente caratterizzato dalla presenza del nodo infrastrutturale lungo la direttrice padana. Tale presenza porta con sé, oltre ad innegabili opportunità socioeconomiche, anche notevoli pressioni antropiche determinate dall’occupazione di suolo e dalla sua impermeabilizzazione, dal traffico motorizzato e dalle sue implicazioni ambientali (contaminazione dell’aria, rumore, congestione….) e dalla progressiva estensione delle aree produttive favorite dalla facilità dei collegamenti stradali e ferroviari.

Oltre a ciò, ed in collegamento funzionale con il nodo infrastrutturale citato, il territorio comunale è interessato dalla presenza di numerose linee elettriche ad alta, media e bassa tensione che penalizzano le situazioni di insediamento umano nell’area comunale.

Il fitto sistema idrografico, infine, che costituisce un elemento fortemente caratterizzante il territorio del comune di San Martino, è attualmente in una situazione di generalizzata criticità, soprattutto per fonti inquinanti diffuse ed in gran parte esterne al territorio comunale.

Questi principali elementi di criticità e la loro contestualizzazione costituiscono punti di partenza fondamentali per la valutazione delle azioni di Piano e della loro sostenibilità sociale ed ambientale.

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