8 12 - Bollettino Commissioni -5- Mercoledì 20 maggio 1987

COMMISSIONI RIUNITE I11 (Affari esteri) e VI1 (Difesa)

MERCOLED~20 MAGGIO 1987, ORE 9. - In un momento di elezioni, in cui fa- Presidenza del Presidente della ZII Commis- talmente le posizioni dei partiti tendono sione, , indi del Vicepre- a differenziarsi fra loro, può essere non siden te della I I I Commissione, G i 1ber to del tutto inopportuno ricordare come sui BONALUMI. - Intervengono il ministro de- temi fondamentali della politica estera gli affari esteri, , ed il italiana si sia sempre verificata una lar- ministro della difesa, Remo Gaspari. ghissima convergenza: una convergenza che non è fine a se stessa e che ha ser- vito a rafforzare la posizione esterna del- COMUNICAZIONIDEL MINISTRO DEGLI AFFARI l’Italia e, conseguentemente, a renderne ESTERI, GIULIOANDREOTTI, E DEL MINISTRO più credibile e più efficace l’azione gover- DELLA DIFESA, REMO GASPARI,SULLO STATO nativa. Le favorevoli prospettive in tema DEI NEGOZIATI ATTUALMENTE IN CORSO IN di disarmo non sono, certamente, il risul- MATERIA DI DISARMO. tato del caso: sono invece la convergenza di una politica cosciente, portata avanti I1 ministro degli affari esteri, Giulio senza tentennamenti. Una politica che ANDREOTTI, osserva che i recenti posi- trovò espressione, fra l’altro, nelle risolu- tivi sviluppi del negoziato tra le due zioni della Camera e del Senato, rispetti- grandi potenze sulla riduzione e sul con- vamente del 6 e del 19 dicembre del trollo degli armamenti nucleari rendono 1979, che impegnavano il Governo ad plausibile l‘ipotesi del raggiungimento, operare perché l’ammodernamento delle entro quest’anno, di un accordo volto ad forze nucleari di teatro da parte della azzerare le forze nucleari intermedie NATO si accompagnasse ad una conte- schierate sul continente europeo. Per ren- stuale immediata offerta all’unione Sovie- dere concreta questa prospettiva anche tica ed ai paesi del Patto di Varsavia per l’Italia ha lavorato e continuerà a lavo- il controllo e la limitazione di quegli rare, ricercando soluzioni idonee e pro- stessi sistemi missilistici. Non vi è dubbio duttive di risultati concreti. Quando 1’Ita- che i passi in avanti fin qui compiuti non lia parla di distensione e di disarmo è sarebbero stati nemmeno pensabili se non confrontata con un impegno che è priori- fosse cambiato il vento che soffia dall’Est tario per il Governo in carica come lo è e se le barriere, anche psicologiche, che stato per i Governi che lo hanno prece- hanno finora impedito il formarsi di un duto, confortati sulle scelte di fondo dalla clima di maggior fiducia tra i paesi del- posizione pressoché unanime delle forze l’Alleanza e l’Unione Sovietica, non des- politiche rappresentate in Parlamento. sero l’impressione di un graduale progres- 8 12 - Bollettino Commissioni -6- Mercoledì 20 maggio 1987

sivo sgretolamento. L’Occidente, soprat- drammatica e certo sorprendente a tutto con la forza che gli deriva dalla sua Reykjavik. Nella capitale islandese il Pre- cultura, è in grado, superando le incer- sidente degli Stati Uniti ed il Segretario tezze del momento, di raccogliere la sfida del partito comunista dell’unione Sovie- che viene lanciata e di correre anche tica si erano avventurati su un terreno qualche calcolato rischio. Certamente vi è mai fino a quel momento percorso. Per la bisogno di prove concrete, di più fatti e prima volta, in realtà, si discuteva, a di meno parole in tutti i diversi settori quel livello, di un progetto concreto di della convivenza tra Stati, dal rispetto riduzione degli arsenali nucleari e ciò a dei diritti umani alla collaborazione per differenza del passato quando, tutt’al più, risolvere le crisi regionali. Ma non C’è il tema del confronto riguardava soltanto dubbio che quello del disarmo è an- l’ipotesi di limitare la crescita degli ch’esso un banco di prova durissimo, armamenti. capace oggi di dischiudere prospettive A Reykjavik Reagan e Gorbaciov evo- di equilibri e di stabilità che qualche carono l’ipotesi di una riduzione del 50 anno fa non sembravano nemmeno imma- per cento delle forze strategiche offensive ginabili. dei due paesi, ripresa nella proposta di Dare fiducia non significa dare dimo- accordo presentata a Ginevra dagli Stati strazione di debolezza. Viene in mente Uniti 1‘8 maggio scorso e di uno snelli- una bella frase che il Presidente Reagan mento dei missili nucleari intermedi di- disse a New York nell’ottobre del 1985 slocati in Europa. Essi, insomma, ave- nel corso delle consultazioni fra paesi in- vano affrontato, potrebbe dirsi con spre- dustrializzati sul tema delle relazioni Est- giudicatezza, soluzioni che, ove tradotte Ovest. Egli disse, allora, che nessuno po- nella pratica, avrebbero finito col modifi- teva assumersi la responsabilità di met- care radicalmente le stesse basi della si- tere i bastoni tra le ruote alla coraggiosa curezza, quali si erano venute consoli- politica di riforme annunciata dal Segre- dando a partire dall’immediato dopo- tario generale del partito comunista del- guerra, senza tuttavia, con questo, abban- l’Unione Sovietica. Quante volte nella donare la strategia della dissuasione che vita, sia essa pubblica che privata, capita tuttora ispira le scelte dell’Alleanza Atlan- di pentirsi per aver lasciato sfuggire occa- tica. sioni favorevoli ! Le occasioni, purtroppo, A Reykjavik Gorbaciov aveva altresì non si ripetono. Ed oggi C’è, nelle opi- confermato, definitivamente, il venir nioni pubbliche, un’attesa particolare, meno di alcune pregiudiziali, a comin- come se esse temessero che gli uomini, ciare da quella riguardante i sistemi bri- gli Stati, i governi, possano capire troppo tannico e francese. Non C’è dubbio che tardi e lasciar passare le occasioni della l’impossibilità di pervenire ad un accordo storia. di carattere globale fin dall’autunno dello Per quanto riguarda l’argomento oggi scorso anno fosse da attribuire, principal- in discussione, rileva che il nuovo, o me- mente, alle incertezze allora esistenti sui glio, l’inizio del nuovo, risale ad una legami tra i vari capitoli e, in particolare, data, il 12 marzo 1985, allorquando i so- al ruolo da attribuire all’iniziativa di di- vietici tornarono a quel tavolo del nego- fesa strategica degli Stati Uniti. ziato che avevano bruscamente abbando- I1 progetto di trattato presentato dagli nato il 23 dicembre del 1983, a seguito Stati Uniti a Ginevra il 4 marzo scorso e dell’inizio dello spiegamento in Europa la controproposta dell’unione Sovietica dei Pershing II e dei Cruise. Come è noto, del 27 aprile hanno reso concreta la pro- a Ginevra si svolgono tre negoziati paral- spettiva dell‘integrale eliminazione dal leli, rispettivamente sulle difese spaziali, continente europeo delle armi nucleari in- sulle armi strategiche e sulle armi inter- termedie. medie in Europa. Gli elementi suscettibili Senza soffermarsi sugli aspetti tecnico- di dare movimento al negoziato erano militari di questo negoziato, sui quali se- emersi in maniera potrebbe dirsi quasi guirà con maggiore competenza ministe- 812 - Bollettino Commissioni -7- Mercoledì 20 maggio 1987

riale la comunicazione del ministro Ga- avuto modo di suggerire spunti di inte- spari, fa piuttosto riferimento ai principi resse gli scienziati, tra i quali vi erano ai quali si è ispirata l’azione dell’Italia, molti sovietici ed americani, riuniti a volta a favorire l’accordo e ad eliminare Villa Madama 1’8 novembre 1986. pregiudiziali o superare intransigenze. Infine menziona il terzo elemento te- Questa azione ha avuto momenti di ri- nuto presente nelle consultazioni sia con i lievo nelle consultazioni in sede NATO ed sovietici che con gli alleati, e cioè il le- in quella UEO, nonché nei suoi incontri game tra i vari aspetti dei negoziati di con il Presidente Reagan ed il Segretario Ginevra. Soprattutto dopo il vertice di di Stato Shultz a Washington il 2 feb- Reykjavik l’Italia ha insistito per uno braio scorso e con il Segretario generale sganciamento delle intese già mature ed Gorbaciov ed il Ministro degli esteri She- egli personalmente aveva avuto modo di vamadze a Mosca il 27 dello stesso mese. esprimersi in tal senso con Gorbaciov nel I principi seguiti sono stati essenzial- ricordato colloquio del 27 febbraio scorso. mente tre. È un errore, anzi tutto, agitare Per una felice coincidenza il Segretario il timore che accordi di disarmo possano generale del partito comunista dell‘U- indurre gli Stati Uniti d’America a un nione Sovietica, il quale gli aveva manife- disimpegno verso l’Europa. Gli Stati stato il proposito di imprimere una svolta Uniti d’America, infatti, sono essi stessi al negoziato, annunciò, proprio il giomo Europa quanto ai bisogni di reciproca si- successivo al suddetto colloquio, la dispo- curezza. Questo, del resto, è il senso della nibilità ad un accordo sulle forze nucleari loro partecipazione, assieme al Canada, intermedie indipendentemente dai due al- alla Conferenza per la Sicurezza e la Coo- tri aspetti del negoziato in corso a Gine- perazione in Europa a partire dall’Atto di vra. Con la conclusione di un accordo Helsinki. In secondo luogo, ed in piena sulle armi nucleari intermedie in Europa, sintonia con gli alleati europei, l’Italia ha si raggiungerà, per la prima volta nella sostenuto la necessità del rispetto del storia del controllo degli armamenti, una Trattato ABM, invitando l’amministra- sensibile riduzione dei missili già schie- zione americana a riflettere sulle conse- rati, per di più accompagnata da mecca- guenze di un‘interpretazione estensiva nismi di verifica di tipo nuovo e, quindi, delle sue clausole. Ritiene che questa po- destinati ad allargare gli strumenti della sizione abbia una sua validità, anche con reciproca affidabilità e Fiducia. riferimento ai più recenti sviluppi del ne- I1 punto più delicato, poiché coinvol- goziato sulle forze nucleari intermedie. ge anche l’elaborazione di una linea co- Infatti, nel corso dell’incontro avuto a mune all’intemo della stessa Alleanza, è Roma 1’11 maggio scorso con il vice mi- dato dalle armi intermedie di più corto nistro degli esteri sovietico Vorontzov raggio. I sovietici hanno proposto a Gine- sono state confermate, in relazione pro- vra il 27 aprile, peraltro solo verbal- prio all’iniziativa di difesa spaziale, l’am- mente, l’eliminazione dall’Europa dei missibilità di sperimentazioni a terra e la missili con gittata tra i 500 e i 1000 necessità di operare, per quanto riguarda chilometri ed il mantenimento di un le sperimentazioni nello spazio, una di- certo numero di essi nella parte asiatica stinzione tra quelle ammissibili e quelle del loro paese. È comprensibile che, man da vietare. Ritiene che anche questo mano che si riduce la gittata delle armi aspetto specifico del controllo degli arma- nucleari al centro dell’Europa, possano menti confermi l’importanza da sempre manifestarsi, all’intemo dello stesso schie- attribuita dall’Italia alla collaborazione ramento europeo occidentale, diverse sen- tra scienziati per creare le condizioni, al- sibilità, che hanno origine anche nel di- meno sul piano scientifico, che possano verso grado di vulnerabilità. Pensa, in rendere più facile un’intesa politica. Sulle 2articolare, alla condizione della Repub- distinzioni appena richiamate in materia dica Federale di Germania, che potrebbe di ricerche e di sperimentazioni avevano :ssere la sola a trovarsi esposta ad una 8 12 - Bollettino Commissioni -8- Mercoledì 20 maggio 1987 minaccia nucleare su distanze molto ri- quasi che !’Atlantico diventi pik largo a dotte ed anche la sola a dover sostenere misura che si riducono le armi nucleari sul proprio territorio gli strumenti per in Europa, di un’Ewopa vittima dell’inte- una corrispondente risposta. Su questo resse delle due maggiori potenze a con- aspetto specifico, quindi, le consuitazioni cludere un accordo in fretta e ad ogni sia con gli Stati Uniti d’America sia CQI~E Costo. partners europei, ed in particolare con il Solidarietà e concertazione alieate collega Genscher, sono tuttora in corso e sono state in grado, e lo saranno ancora seguono un ritmo giustamente più lento e in futuro, di evitare un duplice rischio: non ancora risoltosi in una decisione con- che gii europei possano essere indotti, e clusiva. Il Governo italiano non ha an- 10 abbiamo visto al culmine della crisi cora completato la propria riflessione, e degli SS-20, da112 minaccia nucleare a se guarda con favore ad una eventuaie dissociarsi dagli Stati Uniti d‘America o opzione zero estesa anche ai missili com- che un accordo ha gli Stati Uniti d’Ame- presi tra i 500 ed i 1000 chilometri, ri- rica e l’Unione Sovietica possa avvenire a tiene altresì di dover tener sempre pre- detrimento della sicurezza europea. La si- sente la propria solidarietà nei confronti curezza del continente europeo pub essere degli alleati europei. Non si può, d’altra garantita soltanto dal quadro atlantico, parte, ignorare né il problema delle armi dal concorso delle risorse umane e mate- nucleari al di sotto dei 500 chilometri né riali degli Stati Uniti d’America, dal loro quello degli armamenti convenzionali, i potere strategico. Nell’azione che oggi cui squilibri rischiano di diventare meno presenta così promettenti sviluppi, intesa tollerabili a misura della riduzione degli a ristrutturare la sicurezza a livelli di strumenti nucleari. forza più bassi possibili, occorrerà altresì non dimenticare il principio, a suo tempo A Vienna si sta avviando un difficile evocato dal Segretario di Stato Kissinger, negoziato sulle armi convenzionali per un che una sicurezza assoluta pu6 essere riequilibrio che coinvolga l’intero conti- perseguita soltanto a spese dell’insicu- nente europeo e che quindi acquisti un rezza degli altri. carattere di sempre maggiore urgenza per Le prossime scadenze imporranno, la stabilità e la sicurezza in Europa. Ri- quindi, anche all’Italia di essere piena- tiene che proprio nella prospettiva di un mente partecipe della riflessione comune accordo sull‘opzione zero o, se si vuole, e delia coesione alleata, in un quadro sulla doppia opzione zero, sia importante negoziale in cosi rapido movimento che ipotizzare successive decisioni e, a tal rischia altrimenti di cogliere impreparati. fine, prevedere uno scadenzario che rassi- Se, infatti, in un passato non lontano curi gli europei, indubbiamente ne4 set- l’azione degli interlocutori sovietici po- tore convenzionale in posizione di debo- teva sembrare lentz e prevedibile, essa e lezza rispetto ai paesi del Patto di Var- ora prozta e flessibile, sino a far proprie, savia. come nel caso dell‘opzione zero, ipotesi Sopra tutto a partire dal vertice di xegeziali che erano state formulate per la Reykjavik 1: stato posto il quesito di una prima volta dall’Alleanza. Auspica quindi più sistematica consultazione anche tra che sin dai prossimi incontri con gli gli alleati europei, premessa di maggiore alleati, a cominciare dalla sessione mini- efficacia della stessa azione negoziale de- steriale del Consiglio atlantico prevista a gli Stati Uniti d’America. Osserva che, in Reykjavik 1’11 e il 12 giugno, possa giun-.- questa ordine di considerazioni, non ha gcre un chiaro segnaie per concludere il tuttavia fondamento il timore di un di- negoziato relativo alle armi cucleari in stacco della sicurezza degli europei da Europa. Non sarebbe Ea prima volta che quella del loro maggiore alieato, di un dah. piccola capitale islandese giunge m loro panico tardivo per l’ipotesi di denu- messaggio di grande significato per il ne- clearizzazione del continente europeo, gcziato SCI controllo degli armamenti. 8 12 - Bollettino Coiizmissioni -9- Mercoledì 20 maggio 1987

I1 ministro della difesa Remo GA- cento chilometri. In questa categoria I’U- SPARI dichiara di non aver molto da ag- nione ,Sovietica dispone di circa 700 mis- giungere all’illustrazione svolta dal mini- sili balistici con portate sotto i 120 chilo- stro degli esteri sugli aspetti più propria- metri; la NATO ne ha circa 90, dei quali mente diplomatici della complessa e deli- 6 assegnati all’Esercito italiano, con te- catissima trattativa sul disarmo in Eu- state custodite dalle forze USA. Nella git- ropa e di concordare pienamente con la tata tra i 120 e 500 chilometri, I’URSS sua impostazione. ha circa 600 missili del tipo SCUD; la Illustra, quindi, alcuni aspetti delle NATO nulla. trattative sul disarmo dal punto di vista Nel settore dei missili intermedi a più più strettamente tecnico-militare, alla breve gittata (dai 500 ai 1.000 chilome- luce delle recenti proposte da parte del tri) l’Unione Sovietica schiera circa 130 segretario del partito comunista sovietico sistemi mentre nella NATO, solo la Ger- Gorbaciov in materia di eliminazione dei mania Federale dispone di vettori del missili balistici di portata intermedia, i tipo Pershing Uno con portata di circa cosiddetti euromissili, ed ora anche dei 750 chilometri a testata nucleare sotto missili balistici a più corto raggio. custodia americana; gli Stati Uniti non Osserva anzitutto che il quadro gene- hanno nulla. rale è di particolare complessità e le Ed infine nel settore dei missili inter- decisioni che si prenderanno in un senso medi a lunga gittata (da mille a cinque- o nell’altro potranno avere conseguenze mila chilometri) l’Unione Sovietica ha cruciali sul problema della sicurezza in schierato 441 missili SS-20 a triplice te- Europa e quindi della pace nel mondo: stata con portata 5.000 chilometri e 112 oggi più che mai è necessario, anzi indi- missili SS-4 a testata singola con portata spensabile, un esame della situazione che 2.000 chilometri, mentre la NATO di- prescinda da qualsiasi motivazione di ca- spone di 108 missili Pershing Due da rattere ideologico e che si attenga stretta- 1.800 chilometri di gittata e sta prose- mente ai dati di fatto. guendo lo schieramento dei missili Cruise, Nel 1979 i Governi dell’Alleanza Atlan- con gittata di 2.500 chilometri, che alla tica presero la storica decisione, detta fine de11’86 erano 208, una parte dei anche la doppia decisione, di invitare quali in Italia, a Comiso, Pershing e l’Unione Sovietica a smantellare i suoi Cruise sono a testata singola. missili SS-20, un’arma nuova di. grande Da tale conteggio sono stati esclusi gli precisione e potenza, e solo in caso di aerei con capacità nucleare ed i cannoni rifiuto, di procedere alla installazione dei con proiettili nucleari. Anche in questo Pershing e dei Cruise sul territorio euro- campo l’inferiorità della NATO 11 sensibile peo. La cosiddetta opzione zero della anche se non dell’entità di quella che si è quale si parla tanto oggi nacque quindi creata nel settore dei missili. allora e si trattò di una proposta da È tuttavia da osservare che l’Alleanza parte occidentale: questo è bene ricor- Atlantica si è limitata a schierare quanto darlo in via prioritaria, quasi dieci anni strettamente necessario per mantenere dopo. Come tutti sanno l’Unione Sovietica una credibile capacità di risposta e non non accettò l’impostazione negoziale del- per eguagliare la larga disponibilità del- l’occidente e proseguì nell’istallazione e l’Unione Sovietica, che pure di questo nel potenziamento degli SS-20; gli ita- tipo di armi non avrebbe bisogno, data la liani, i tedeschi e gli inglesi procedettero sua superiori tà convenzionale. In altri ter- ad istallare i Pershing ed i Cruise. mini, anche pochi ordigni nucleari in Attualmente sul teatro europeo lo mano alla NATO svolgono un importante schieramento dei missili nucleari delle ruolo di dissuasione, mentre i molti ordi- varie categorie è il seguente. gni in mano all’unione Sovietica hanno Anzitutto, si hanno i sistemi cosiddetti solo funzione di sostegno ad eventuali tattici, con portata inferiore ai cinque- aggressioni e non di dissuasione, dal mo- 812 - Bollettino Commissioni - 10 - Mercoledì 20 maggio 1987

mento che la NATO non avrebbe le forze forze convenzionali sovietiche. Basti ci- convenzionali, non solo per aggredire, ma tare alcuni dati che illustrano la spropor- neanche per minacciare il Patto di Var- zione di forze convenzionali tra la NATO savia. ed il Patto di Varsavia sul teatro euro- Rimangono naturalmente esclusi dal peo: 121 divisioni contro 230, 24.000 carri conteggio che precede sia i sistemi strate- contro 52.008, 18.000 cannoni contro gici intercontinentali dei quali dispon- 42.000, 1 .IO0 aerei intercettori contro gono sia l’Unione Sovietica e sia gli Stati 2.800. Uniti, basati a terra e sia su sottomarini, D’altra parte nessuno ignora l’impor- nonché le forze nucleari delle quali si tanza del fattore geografico: non occorre sono dotate in via autonoma la Francia e essere esperti di problemi di strategia per l’Inghilterra. rendersi conto che un esercito come Come si vede, si tratta di un quadro quello sovietico che dispone di una strategico di una complessità infinita: enorme profondità di schieramento si tutti gli elementi dello stesso sono tra di trova di per sé avvantaggiato in modo loro interdipendenti talché una modifica incolmabile di fronte a forze opposte che sostanziale in uno dei settori si ripercuote devono di necessità contare solo sulla di- necessariamente sugli altri, il che spiega fesa avanzata. in parte la difficoltà di prendere decisioni Si deve, a questo proposito, ricordare innovative quando si parla di strategia che i tentativi fatti finora dall’Alleanza nucleare. per condurre un serio e costruttivo dia- E gli elementi della complessa equa- logo con l’Est per ridurre le disparitiì zione strategica sono collegati tra di loro nelle forze convenzionali in Europa non in adesione alla cosiddetta dottrina della hanno avuto esito apprezzabile. I1 nego- risposta flessibile che da venti anni è alla ziato sulla riduzione mutua e bilanciata delle forze in Europa centrale, iniziato base della filosofia difensiva dell’Alleanza anni fa, & rimasto al punto di partenza, Atlantica. Quando infatti l’Unione Sovie- mentre il tentativo di far decollare un tica disponeva di una schiacciante supe- nuovo negoziato sul controllo delle forze riorità convenzionale in Europa ma gli convenzionali in tutta Europa, dall’Atlan- Stati Uniti disponevano in regime di mo- tic0 agli Urali, stenta a prendere il via, nopolio della bomba atomica l’equilibrio anche se vi sono segnali migliori che in in Europa e quindi la pace nel mondo passato. venivano garantiti dalla possibilità di una Ecco quindi le ragioni di fondo che risposta nucleare massiccia: in caso di determinano la necessità per l’occidente attacco sovietico all‘Europa Occidentale di seguitare a contare su di una difesa di la rappresaglia atomica da parte degli tipo nucleare (anche se, come si auspica, Stati Uniti avrebbe fermato l’aggressore. ridotta di entità) fino a che sussisterà la Quando anche l’Unione Sovietica si schiacciante superiorità convenzionale dotb dell’arma atomica poi divenuta nu- dell‘unione Sovietica. Ove si volesse com- cleare, fu necessario fare in modo che ad pensare tale superiorità nel solo campo una eventuale aggressione convenzionale convenzionale si imporrebbero spese di sovietica in Europa, non fronteggiabile entità tale che, si ritiene, nessun Parla- con analoghi mezzi, si potesse rispondere mento dell’occidente democratico sarebbe con mezzi nucleari adeguati all’entità del- pronto a votare. l‘aggressione stessa senza cioè lo scatena- Le recenti proposte sovietiche sono ac- mento dell’olocausto nucleare, e quindi di colte, quindi, come espressione di una per se stesso molto più credibili e quindi sincera volontà di pace e che rappreseri- dissuasivi. tano comunque un fatto positivo che fa Questa è la radice del problema. I€ bene sperare per lo sviluppo dei rapporti dato di fatto che continua ad esistere è tra Est e Ovest: a questo punto del nego- quello della stragrande superiorità delle ziato è possibile dire che si è favorevoli - 8 12 - Bollettino Commissioni - 11 - Mercoledì 20 maggio 1987

e non si potrebbe non esserlo, dato che si Ma il problema è anche e soprattutto tratta di una proposta originariamente un altro: si tratta di stabilire a che punto avanzata dall’Alleanza - alla cosiddetta tirare la linea, a che punto prendere la

(( opzione zero )) e cioè alla eliminazione decisione di mantenere la capacità di ri- dei missili nucleari intermedi a lunga git- sposta con armi nucleari di teatro anche tata basati in Europa ed in Unione Sovie- se di breve portata. E tale decisione è tica. Per quanto riguarda la possibilità strettamente collegata alla possibilità di della conservazione da parte di ciascuno arrivare a sviluppi veramente positivi nel di cento testate per questi sistemi d’arma campo delle trattative per un disarmo ritiene che sarebbe auspicabile arrivare convenzionale. alla eliminazione totale soprattutto in vi- Di Fronte al dato di Fatto della supe- sta della maggiore Facilità di adottare mi- riorità sovietica sul terreno la capacità sure credibili e sicure di verifica. nucleare per l’Alleanza Atlantica rimane Comunque, il problema delle misure una condizione irrinunciabile dell’equili- di verifica, della possibilità cioè di ambe- brio delle Forze in campo e del manteni- .due le parti di essere in ogni momento mento della pace. Anche se è ovvio che convinte che le misure di disarmo siano l’interesse dell’Italia e dei suoi alleati ri- state messe in atto e continuino ad essere siede nella riduzione del numero delle te- adottate, resta di importanza cruciale. state nucleari e dei missili basati in Eu- Saluta, quindi, con particolare soddisfa- ropa, nell‘abbassamento cioè dei livelli zione il Fatto che per la prima volta dal- della deterrenza, le esigenze della difesa l’inizio delle trattative sul disarmo da non possono venir ignorate. La fase attuale, esaurientemente illu- parte sovietica si sia accettato - anche se per ora in maniera che pare debba venire strata dal Ministro degli esteri, è una Fase di stretta consultazione con tutti gli approfondita - il principio delle ispezioni Alleati e di approFondito esame di tutte in loco e cioè della possibilità che ispet- le conseguenze implicite nell’adozione tori delle due parti si rechino a control- delle possibili scelte. lare l‘avvenuta esecuzione delle misure di Anche nel recente incontro tra i mini- d’isarmo. stri della difesa dell’alleanza, svoltosi in Per quanto riguarda il problema dei Norvegia, nel quadro del Gruppo di Pia- missili intermedi di più breve gittata an- nificazione Nucleare, le proposte sulla che in questo caso non vi è dubbio che le FNI oggetto di trattazione a Ginevra, proposte sovietiche presentano un grande hanno .costituito un argomento di grande interesse soprattutto perché si parla di interesse. eliminazione e non di ritiro di questi si- Le varie delegazioni hanno espresso, stemi d‘arma che sono eminentemente con ottiche sostanzialmente analoghe, le mobili. In questo settore l’Alleanza Atlan- posizioni dei vari Governi. Negli inter- tica ha una schiacciante inferiorità di venti dei rappresentanti sono emersi al- Fronte all’unione Sovietica e quindi una cuni punti fermi di Fondo: possibile eliminazione di questo tipo di sistemi d’arma si presenta come senz’al- la necessità, in relazione all’impor- tro interessante per l’occidente. Si tratte- tanza delle proposte, in questione, di un rebbe naturalmente, anche in questo caso, attento ed approfondito esame prima di di adottare misure di verifica che diano Formulare giudizi che potrebbero condi- costantemente la prova che il potenziale zionare le trattative fra le due grandi dell’altra parte è stato veramente elimi- potenze; nato e non soltanto spostato in altre parti l’intenzione di accogliere favorevol- del territorio sovietico: ciò presenta ov- mente le proposte di giungere alla più viamente difficoltà di attuazione per su- ampia eliminazione delle forze nucleari perare le quali occorrerà molta buona vo- intermedie, sia a lunga sia a corta gittata lontà da ambedue le parti. (LRINF-SRINF), Ferma restando la ne- - -8 12 - Bollettino Commissioni - 12 Mei-coledì 20 maggio 1987

cessità di garantire la sicurezza dell’Eu- I1 deputato ropa, conservando la possibilità di perse- giudica esaurienti le comunicazioni del guire, anche per il futuro, la strategia ministro degli esteri e dei ministro della

della (( risposta flessibile D. difesa e prende atto con viva soddisfa- zione della ipotesi di accordo entro il È certo che anche la prossima riu- 1987 sulle forze nucleari intermedie se- nione del Comitato Piani di Difesa previ- condo le linee portanti della cosiddetta sta a Bruxelles per la Fine di maggio costituirà un Foro utile per confrontare e, opzione zero. Quando all’accordo si per- possibilmente, concertare la risposta che i verrà, si tratterà della piip significativa paesi europei dovranno Fornire agli Stati intesa in materia di disarmo di tutto il Uniti sulla delicata questione. secondo dopoguerra, resa possibile anche I1 prossimo Consiglio Atlantico che in conseguenza della decisione adottata si terrà a Reykjavik avrA il compito di nei dicembre del 1979 di installare in presentare una posizione unitaria del- Europa i missili nucleari di gittata inter- l‘Alleanza. media. Si partì allora dalla convinzione che l’installazione sovietica degli SS-20 comportasse uno squilibrio che oggi, con I1 Presidente LA MALFA ritiene neces- l’accordo in preparazione, verrebbe rico- saria qualche precisazione sulla natura nosciuto anche dall’unione Sovietica. C’è della seduta odierna. I Ministri hanno in- stato, da parte sovietica, l’abbandono Fatti auspicato che nella riunione intermi- della pregiudiziale sul previo ritiro delle nisteriale della NATO dell’ll e 12 giugno Forze nucleari intermedie occidentali, e di emerga una posizione unitaria degli al- quella sulla estensione della trattativa leati occidentali. Egli ritiene che sarebbe alle Forze nucleari della Gran Bretagna e quindi di conforto per il Governo presen- della Francia, che tra l’altro escono dalla tarsi a tale riunione essendo già stata disponibilità dell’Alleanza Atlantica e, per espressa la posizione del Parlamento. espressa definizione di questi due paesi, Cib per6 non appare possibile poiché costituiscono armi strategiche e non in- il Parlamento è sciolto: non ci pub essere termedie. Tra gli elementi che sembrano quindi oggi una posizione della Camera rendere possibile un’intesa va inoltre ri- espressa in atti Formali, ma solo dichiara- zioni dei gruppi o di singoli deputati. cordata la rinunzia all’interdipendenza Considera comunque carenti le illu- dei diversi tavoli di trattativa. L’avvio strazioni del Governo in particolare per dell’installazione dei Pershing, dunque, quanto attiene gli aspetti militari. Do- non fu un ostacolo al negoziato, se è vero vrebbero essere più approfonditamente il- che oggi ad esso si può pervenire; può lustrati problemi quali l’eventuale perma- anzi dirsi che la possibilità di un accordo nenza di 100 testate (ipotesi che sem- deve essere ascritta a merito proprio brava superata); di più si dovrebbe sa- della decisione adottata in seno all’Al- pere sugli smantellamenti e sui loro leanza Atlantica nel 1979, che di Fatto tempi, sui contenuti delle verifiche, sul introdusse per parte occidentale una ma- collegamento delle trattative sui missili a teria su cui negoziare, essendo impensa- media gittata e su quelli a corto raggio, bile una rinunzia unilaterale sovietica ai nonché sul collegamento con la trattativa missili intermedi. circa le armi convenzionali o chimiche. Precisa quindi di ritenere impensabile k assolutamente necessario chiarire una totale opzione zero e, per quanto a meglio ciò di cui si sta discutendo poiché sua conoscenza, l’ipotesi attuale di intesa la materia della difesa è tale da non po- prevede la permanenza di cento testate ter essere basata solo su auspici anche se nucleari per parte. & icoitre indispensa- tutti si augurano il raggiungimento di un bile m accordo anche sulle armi nuc!eari accordo ed una riduzione delle armi nu- di corto raggio. Al di 1A dei dati tecnici cleari. del problema, e andado a! suo cuore, 6 8 12 - Bollettino Commissioni - 13 - Mercoledì 20 maggio 1987

evidente che gli accordi sul disarmo sonc vik dovrà tenere conto anche della sicu- finalizzati ad accrescere la sicurezza rezza europea. Stati Uniti d’America e comune. I dati quantitativi e le diverse Unione Sovietica accettano la prospettiva ipotesi tecniche non possono che essere dell’opzione zero, ma i paesi europei, e pertanto, strumentali rispetto a queste fi- soprattutto la Repubblica federale di Ger- nalità generale e inquadrati nell’ambita mania, sono preoccupati per lo squilibrio dell’equilibrio reciproco e della globalità. delle forze convenzionali e delle armi nu- I1 problema della sicurezza europea e ita- cleari a corto raggio. liana riposa sulla NATO e sulla strategia Occorre dunque un ulteriore impegno che essa si è data, e perciò occorre chie- di tutte le parti nei diversi settori, e non dersi se, con tutti gli aggiornamenti pos- si esclude la necessità di impegni finan- sibili, questa strategia debba essere o ziari per compensare eventuali squilibri. meno confermata. Qualora venga confer- Dopo essersi soffermato sull’attacco mata la strategia della dissuasione - iracheno ad una nave della marina mili- come ha detto il ministro - e della cc ri- tare statunitense, che accende nuova- sposta flessibile D, allora verrebbe scar- mente i riflettori sulla guerra del golfo tata l’ipotesi di una Europa totalmente persico, ed aver constatato tuttavia anche denuclearizzata. I passaggi tecnici dei ne- in questo campo la tendenza al riavvici- goziati in corso non possono che essere namento tra Stati Uniti d’America e inquadrati in questa cornice. Ma vi è un Unione Sovietica, sottolinea che il gruppo altro punto da sottolineare: la sicurezza del PSDI sarà sempre fautore strenuo dei comune è quella che si raggiunge con un negoziati per il disarmo e per la sicu- rapporto di solidarietà tra ciascuno degli rezza globale, e in tal senso non discono- alleati; le condizioni geopolitiche della sce certo il merito e l’impulso che ven- Repubblica federale di Germania, ed il gono dal nuovo corso di Gorbaciov. È in rilievo che essa ha nell’Alleanza, impon- questa prospettiva e su questa linea che gono pertanto di tenere in particolare il gruppo del PSDI assicura il massimo considerazione, nel quadro della NATO e stimolo al Governo italiano. della sicurezza comune, i problemi della sicurezza di questo paese. I1 deputato Vito MICELI ricorda che il In conclusione, esprime il più convinto suo gruppo, in materia di negoziati Est- auspicio che effettivamente si giunga en- Ovest, ha manifestato le proprie valuta- tro l’anno all’accordo sulle armi nucleari zioni con precisione e chiarezza affer- intermedie. mando il pieno favore ad ogni iniziativa tesa a realizzare trattative equilibrate con I1 deputato Martino SCOVACRICCHI Mosca, ma richiamando altresì costante- ritiene che le comunicazioni dei due mi- mente l’attenzione su tre imprescindibili nistri siano ispirate ad un sostanziale ot- sigenze. timismo, e non riscontra in esse sostan- In primo luogo ritiene che nello svi- ziali differenze. È anche, seppur parzial- luppo degli specifici accordi debba tenersi mente, d’accordo con le riserve manife- zonto realisticamente delle esperienze e state dal Presidente La Malfa. Osserva delle indicazioni che vengono dai prece- quindi che la scena mondiale è triste- denti tentativi di negoziato. mente ricca di episodi che danneggiano La seconda esigenza è quella di non la pace, ma sono innegabili gli sforzi di determinare con calcoli meramente nume- giungere ad una denuclearizzazione. L’im- -ici la riduzione degli armamenti, dal pegno prioritario per la pace presuppone momento che occorre subordinare le solu- la ricerca di equilibri di potenza che sono !ioni anche alle asimmetrie strategiche carichi di incognite: entrambe le superpo- jei sistemi operativi. tenze sembrano comunque convergere su La terza esigenza riguarda la unita- obiettivi di sicurezza comune, anche se -ietà dello sforzo occidentale che deve es- l’intesa che potrebbe emergere da Reykja- ;ere teso ad obiettivi che coincidano vera- 8 12 - Bollettino Commissioni - 14 - Mercoledì 20 maggio 1987 mente con gli interessi dell’intera Al- NATO non dispone in Europa di una ade- leanza e quindi di tutte le parti che la guata profondità ed è costretta ad ope- compongono. rare per linee interne di comunicazione Ritiene che i nuovi elementi esposti che si snodano per oltre seimila chilo- dai ministri degli esteri e della difesa, metri. pur confermando uno sforzo apprezzabile Ritiene che Mosca debba accettare di per la distensione, rivelano che tali esi- estendere i negoziati alle armi biochimi- genze sono assolutamente disattese nella che, accogliendo altresi le proposte del- attuale fase negoziale. l’occidente per l’adozione di misure di Sottolinea in particolare le prospettive controllo sui livelli e sulle caratteristiche di rischio che si delineano nei contrasti degli armamenti, e osservando i presup- esistenti nell’ambito dell’Alleanaa, ricor- posti per una vera pace, con il rispetto dando come la cosiddetta (( prima disten- della sovranità dei popoli, con la rinuncia sione D inaugurata nel 1972 con il vertice all’esercizio della supremazia, con l’elimi- Nixon-Breznev sia stata utilizzata dal- nazione del terrorismo internazionale e di l’Unione Sovietica per potenziare i suoi ogni altro mezzo di destabilizzazione. arsenali militari, per intensificare lo svi- Osserva che per conseguire tali obiet- luppo della sua strategia espansionistica e tivi occorre ripristinare la coesione del- per opporre, una volta conseguita la su- l‘Alleanza, che in Europa deve cementare periorità militare, netti rifiuti ai tentativi una propria strategia unitaria. di riduzione graduale e controllata degli Esprime quindi l’insoddisfazione del armamenti. suo gruppo per l’andamento dei negoziati Ritiene che la nuova atmosfera indotta con l‘auspicio che il Governo voglia intra- dalle aperture di Gorbaciov debba essere prendere iniziative per una corretta solu- sottoposta alla conferma dei fatti con- zione dei problemi rilevati. Auspica in creti; l’ambizione di Mosca rimane tut- particolare che il Governo si impegni tora la vanificazione dell’Alleanza atlan- nella creazione di uno strumento di di- tica e il distacco degli Stati Uniti dal- fesa europeo, perseguendo l’integrazione l‘Europa, mentre rimane evidente l’inten- delle forze, delle risorse e dei programmi. zione di esercitare una pressione psicolo- gica sull’opinione pubblica occidentale. I1 deputato Giorgio NAPOLITANO con- Per quanto concerne la sostanza degli corda con la premessa politica formulata accordi ritiene che non siano accettabili dal Ministro degli affari esteri Andreotti, riduzioni o azzeramenti negli armamenti ritenendo che sia necessario non mettere nucleari senza il contemporaneo riequili- in discussione linee di politica estera brio nel settore convenzionale, dato che sulle quali si è finora verificata un’ampia la schiacciante superiorità del dispositivo convergenza. offensivo convenzionale sovietico intensifi- Non concorda del tutto, invece, sulla cherebbe la minaccia proprio nel teatro premessa storica, dato che l’attuale posi- europeo; occorre inoltre non pregiudicare tiva accelerazione che sembrano assumere l‘integrazione degli sforzi difensivi disso- le trattative per il disarmo può senza ciando la difesa europea dal deterrente dubbio essere attribuita al nuovo (( vento statunitense. A tal fine ritiene indispensa- dell’Est n, ma deve anche essere collegata bile la partecipazione ai negoziati di una ad un nuovo più positivo atteggiamento qualificata rappresentanza europea. dei Paesi occidentali. Ricorda in propo- Sottolinea che nell’ambito dei nego- sito precedenti negoziati rallentati sia ziati occorre tener conto delle asimmetrie dalle rigide posizioni dell’Est sia dalla strategiche dei sistemi operativi dell’Est e scarsa propensione alla trattativa manife- dell’ovest, dal momento che, mentre il stata dall’ovest. dispositivo orientale opera in un’unica en- Rileva che il ministro degli esteri ha tità geografica che può utilizzare vie di enunciato tre posizioni sostanzialmente comunicazioni interne, Ia difesa della corrette sulle quali ritiene necessario pro- 8 12 - Bollettino Commissioni - 15 - Mercoledì 20 maggio 1987

nunciarsi per precisarne alcuni aspetti: tuazione attuale. Sullo stesso tema l’ex anzitutto la necessità di non considerare cancelliere tedesco Schmidt ha sottoli- gli accordi in corso come fine a se stessi, neato che C’è sempre stato uno squilibrio ma piuttosto come punto di partenza di negli armamenti convenzionali a favore un processo più ampio di riduzione degli dei Paesi dell’Est ed ha fatto rimarcare la armamenti. Ritiene a tal fine inopportuna particolare efficienza del dispositivo tede- stabilire sempre nuovi collegamenti tra sco di difesa convenzionale. diverse aree di trattative: in tal senso In ordine alle considerazioni svolte dal l’obiezione del Presidente La Malfa deve ministro della difesa Gaspari, deve rile- essere meglio precisata, perché è certo vare che in altre sedi non sospette di opportuno chiedere più precisi ragguagli eccessivo pacifismo ha sentito valutazioni sulle altre trattative in corso, mentre ri- meno preoccupate della situazione mili- chiedere un ccllegamento in senso tecnico tare dell’Assemblea atlantica, dato che tra le diverse aree di trattativa significhe- non è possibile fondare una corretta valu- rebbe imporre un linkage tale da bloc- tazione della trattativa in corso sulla carne le possibilità di ulteriore sviluppo. base di un confronto meramente nume- In secondo luogo osserva che l’Italia è rico tra gli arsenali dei due schieramenti. impegnata su un’ipotesi di opzione zero Ritiene inoltre che si debba confutare per i missili a media gittata, e, secondo la grossolana valutazione secondo la le dichiarazioni del Ministro degli affari quale l’accordo porterebbe alla denuclea- esteri, è favorevole ad una doppia op- rizzazione dell’Europa dato che, secondo zione zero, e cioè estesa anche ai missili stime autorevoli rimarrebbero schiera- a corto raggio in ordine al perseguimento te in Europa oltre quattromila testate nu- della quale, secondo Ministro Andreotti, il cleari; inoltre questo accordo non vanifi- saremmo per. altro limitati dalla solida- cherebbe la teoria della risposta flessi- rietà atlantica. Ritiene che tale afferma- bile perché rimarrebbero in ogni caso ar- zione, accettabile in linea di principio, tiglieria e bombardieri dotati di testate debba tener conto che la solidarietà va nucleari: del resto l’impiego delle armi verificata sulla base di un confronto delle nucleari per la risposta flessibile è, se- diverse esigenze e delle diverse posizioni: in modo ancor più esplicito deve affer- condo l’opinione di autorevoli esperti, mare che se le posizioni dell’Italia e della non verosimile, avendo solo una portata Repubblica Federale di Germania sono di deterrenza e non di effettivo impiego. strutturalmente divergenti, sarà necessa- Invita pertanto il Govemo a perse- rio pervenire ad un confronto aperto e guire una rapida conclusione dell’intesa completo. basata sull’opzione zero e sulla doppia In terzo luogo concorda con l’esigenza lpzione zero, sottolineando che la campa- sottolineata dal ministro degli affari gna elettorale, come non può essere in esteri di pervenire a una sorta di scaden- questa materia motivo di strumentalizza- zario per garantire che la trattativa non [ione, non deve allo stesso modo impe- si esaurisca in un vicolo cieco. %re prese di posizione responsabili e ine- Alle trattative sul disarmo nucleare si !udibili. obietta frequentemente che la difesa euro- pea rimarrebbe indebolita di fronte alla 11 deputato Michele ACHILLI ritiene supremazia sovietica negli armamenti :he, nonostante le perplessità manifestate convenzionali: ricorda in proposito che ;ulla validità di orientamenti espressi dal personalità della amministrazione statuni- ?arlamento in assenza di un Governo che tense hanno sottolineato come le tratta- ;oda della fiducia delle Camere, la di- tive in corso possano ridurre il divario xussione in atto sia, comunque, utile, già esistente nell’armamento nucleare a Ierché precede rilevanti decisioni che il svantaggio dei Paesi della NATO e che 3ovemo si accinge ad assumere nell’am- non possano quindi che migliorare la si- Iito della NATO. 8 12 - Bollettino Commissioni - 14 - Mercoledi 20 maggio 1987

I1 gruppo socialista & pienamente SO& sti~oloa proseguire sulla strada intra- disfatto delle esposizioni dei ministri de- presa, mantenendo lo spirito che informa gli esteri e della difesa, giacché rappre- i cokqui di queste settimane, fino a sentano posizioni di assoluta conl;iraui‘tii giungere d’eliminazione totale delie te- con quelle del Governo Craxi, che aveva state nusieari. avviato un’azione compiuta ed estesa di politica estera attiva e CQSErUttiVa, volta a 91 deputato Glancaria CODWIGNANH, conseguire accordi stabiii, acquisendo per esprimendo la posizione dei deputati del altro, in questa azione, una convergenza gruppo della Sinistra indipendente, QS- delle forze parlamentari anccra plh am- serva innanzitutto che ben si comprende pia della maggioranza che sosteneva il la posizione del Governo, in relazione al- Governo. l’esigenza di essere siassicurato dal Parla- Si deve insistere, dunque, perché ai- mento e di andare con determinati pre- l’interno della NATO sia accettata Ea supposti agli importanti contatti che in- scelta della doppia opzione zero, indipen- terverranno a Pivello internazionale. dentemente dallo stato delle altre tratta- Dal suo canto ritiene che sia necessa- tive collaterali. La svolta dell’Unione So- rio riconoscere una priorità rispetto alle vietica appare di grande rilevanza, anche stesse questioni militari, alle vicende di perché ha costretto gli Stati Uniti ad un ordine economico, che sono quelle sulle processo di revisione delle precedenti po- quali si aprono una serie di problemi di sizioni, conseguente anche all’indeboli- particolare rilievo. In verità, è chiaro che mento dell’immagine del Presidente Rea- vi è un pericolo effettivo di recessione gan. I1 controllo e la vigilanza sullo stato mondiale; così come è evidente che 1’Ita- della reciproca riduzione degli armamenti lia corre maggiori rischi rispetto ad altri costituiscono l‘elemento di grande novità paesi, anche a causa dell’incapacitA del e l’aspetto fondamentale dell’accordo. Si pentapartito di sfruttare la favorevole con- riconosce, ora, la deterrenza effettiva dei giuntura, che si sapeva essere transitoria. sistemi statunitensi a lungo e lunghissimo Rammenta quindi le problematiche raggio, convenendo, altresì, sul fatto che connesse ai rapporti tra mondo occiden- il disarmo non deriva esclusivamente dal tale e terzo mondo, anche in relazione al loro riequilibrio, bensì anche da quello declino del dollaro. In proposito ritiene dell’armamento convenzionale, pur se in necessario individuare una strategia, per proposito l’impostazione del ministro Ga- evitare che l’Europa si chiuda in una po- spari non tiene conto delle asimmetrie litica conservatrice, senza affrontare il strategiche esistenti fra i due schiera- problema di non scaricare le proprie con- menti e della diversa qualità dei loro ar- traddizioni sui terzo mondo, e tenendo mamenti convenzionali. L’elemento deter- conto che la questione essenziale & ancora minante dell’opzione zero è, comunque, quella del rapporto Nord-Sud. l’allontanamento dall’Europa della guerra k poi spiacevole constatare come di nucleare limitata. fronte ai problemi della difesa e della Sulla questione, poi, dello scudo spa- sicurezza, l‘Europa ha mostrato atteggia- ziale, condivide la dichiarazione resa dal- menti sconcertanti, che in certi momenti l’onorevo!e Craxi al rientro dal suo viag- hanno rievocato fantasmi delia politica gio negli Stati Uniti, secondo la quale della CED. Al contrario, oggi le posizioni nessuna delle due grandi potenze può delle due superpotenze o&ons un’oppor- avere in questo campo il moropolio, pena tunità che i’E~opnon pub perdere e il tramutarsi di questo sistema di difesa rispetto al!a quale l’Itaiia, per la sua po- in un0 stmmento di offesa. sizione geo-strategica e la sua ItaiPcenza a Anche se non si giungerà a fcmaliz- livelEo politico, p.;j far ?tldto. zare in alcun modo l’orientzlmento del Osserva pi che bisogna far precedere Parlamento, il dibattito che ha segsito le ; !”disi politica e l’iziziativa dtpbnati- I comunicazioni dai mir,istrsi manifesta lo i ca rispetto a: disegno strategico, scttoil- 8 12 - Bollettino Commissioni - 17 - Mercoledì 20 maggio 1987

neando inoltre che in ogni caso resta 60 mila testate nucleari, con una sovrab- molto da fare a favore di una politica bondanza enorme di armamanenti con- della sicurezza non fondata su una escala- venzionali. In tale quadro è preoccupante tion degli armamenti, anche per evitare la superficialità con cui, sia in Italia che quegli intrighi connessi ai traffici militari in Europa, si guarda ai rapporti Est- che possono minare la stessa sicurezza. Ovest. È necessaria comunque una informa- DOPO aver denunciato la mancanza di zione più ricca ed esauriente, anche se iniziativa italiana ed europea sui diritti non C’è da essere ottimisti considerando umani, e la scarsa capacità di riferimento gli atteggiamenti sin qui tenuti. alla situazione interna dell’URSS, eviden- Sottolinea quindi che per la realizza- zia la spaventosa debolezza della politica zione di una effettiva politica costruttiva europea della sicurezza, in una situazione di pace non C’è storicamente molto tempo in cui l’Europa tutta è più oggetto che davanti e l’Europa, e al suo interno 1’Ita- soggetto delle vicende. lia, ha precise responsabilità per uno svi- In relazione alla varie ipotesi di op- luppo costruttivo. zione zero, l’Italia meriterebbe un triplo Conclude auspicando che il Governo zero: esautorata dal direttori0 fi-anco-an- sappia recepire le posizioni parlamentari, glo-tedesco (dopo essere stata vezzeg- tenuto conto che purtroppo non si può giata in occasione dell’installazione dei giungere ad un voto. missili atomici, ed esclusa oggi dalle de- cisioni politiche sulla possibilità di elimi- I1 deputato Francesco RUTELLI, nel narli), l’Italia manifesta una politica in- ringraziare il Presidente della Camera ed ternazionale affatto inadeguata. il Governo per aver permesso la seduta Ritiene poi che dia motivo di vergo- odierna, sottolinea, a nome del gruppo gna la situazione relativa alle armi chi- radicale, come il Governo, privo della fi- miche, ricordando come il suo gruppo ducia del Parlamento, si trovi in una si- presentò sull’argomento una mozione nel tuazione di dubbia legittimità, e di in- 1985, la quale, in un rimpallo osceno, dubbia scarsa credibilità sia per interve- non è stata ancora definita a distanza di nire al vertice di Venezia sia per parteci- due anni. pare ad altre riunioni internazionali. Ma in Italia cosa succederà in rela- I radicali, nel giudicare insopportabi!e zione alle varie ipotesi ? In verità, sia che la ridondanza degli arsenali atomici, ve- si affermi l’opzione zero o quella doppio dono naturalmente con favore la possibi- zero (con l’eliminazione anche delle te- lità di una effettiva riduzione degli arma- state intermedie a più breve gittata) si menti atomici, e non solo di una loro avrebbe in Italia solo l’eliminazione dei limitazione, come più volte è stato dibat- missili di Comiso. tuto in passato; e ciò tenendo conto che Inoltre non va dimenticato che gli nel concetto di limitazione rientra un’ipo- USA, anche in relazione alle esigenze di tesi di fissazione di un tetto verso l’alto, alcuni paesi europei, prospettano l’instal- nell’ambito di un trend in crescita degli lazione di mezzi atomici a bordo di navi armamenti. In ogni caso va vista con fa- da muovere intorno all’Europa: e su que- vore la possibilità di far cadere una sto argomento non si è soffermata l’atten- prima barriera per la riduzione di tutti zione del nostro Governo, nonostante che gli armamenti. le basi di tali navi sarebbero in buona Osserva poi come il dibattito tecnico parte in Italia. in materia ha avuto dal 1977 ad oggi un In sostanza manca la dovuta valuta- valore preminentemente politico; sicché zione di fatti che interessano diretta- oggi non si può riconoscere una sorta di mente il nostro paese. valenza magica alla riduzione parziale Ricorda inoltre che il ministro Gaspari degli armamenti, tenendo in particolare ha affermato che la NATO ha circa 90 conto che rimangono in ogni ipotesi 50 o missili balistici tattici di cui 6 in Italia. 8 12 - Bollettino Commissioni - 18 - Mercoledì 20 maggio 1987

La stima è curiosa, tenendo conto che in corre, pertanto, porre preliminarmente la Italia ci sono circa 100 missili LANCE, questione dei tempi, cominciando a ri- dei quali i due terzi hanno una certifica- durre gli armamenti mentre prosegue la zione per l’impiego nucleare: e quindi si discussione intorno alla loro riduzione e dovrebbe parlare di 60 e non già di 6 affrontando con tempi definiti ed azioni missili balistici tattici. effettive anche il problema dell’equilibrio In ogni caso è stata persa dal Governo al ribaso per le armi convenzionali, ini- un’occasione per informare compiuta- ziando ad esempio con l’allontanamento mente. delle basi dall’Italia. Ora, tenuto conto che l’Italia realizza Bisogna, in definitiva, nutrire preoccu- un bilancio della difesa di 21 mila mi- pazione, non solo per la Germania, ma liardi, con una macchina ministeriale a anche per l’Italia e per tutta l’Europa spiccato contenuto elettorale e con spese mediterranea, cui la posizione geografica crescenti, è necessario chiedersi in quali crea problemi particolari, non accettando, sedi si discutono e si decidono questioni quindi, l’affermazione di un primato tede- tanto importanti come quelle sul tappeto: sco nella scala delle priorità delle preoc- il Parlamento invero non ha mai discusso cupazioni. della politica della difesa in correlazione alle questioni internazionali complessive. I1 deputato Mirko TREMAGLIA si as- Conclude auspicando che la decima le- socia alle considerazioni svolte dal Presi- gislatura si apra con un dibattito sulla dente nel sottolineare l’anomalia di una politica della sicurezza, respingendo la discussione così importante che viene af- politica dei fatti compiuti, e spesso dei frontata in assenza di un Governo dotato fatti compiuti da altri. di fiducia, ma invita, comunque, il Go- verno a tener conto delle opinioni I1 deputato Giancarlo PAJETTA 0s- espresse dai gruppi nel corso del dibat- serva che il Governo, nella misura in cui tito. I1 gruppo del MSI-destra nazionale, riconosce che ci si trova di fronte a pur guardando con favore all’opzione un‘occasione storica e, comunque, inat- zero, ritiene che questa lasci permanere tesa, dopo la lunga polemica sugli euro- una situazione di grave pericolo per 1’Eu- missili che tanta eco ha suscitato nella ropa e che si imponga la necessith di una pubblica opinione e dopo un periodo trattativa contemporanea e globale. grave e preoccupante, non può, ora, non Dopo aver sottolineato le differenze considerare primaria la responsabilità tra l’impostazione del ministro Andreotti, dell‘Italia, sia rispetto agli Stati Uniti, di più propensa verso i temi della disten- cui il nostro paese non deve porsi come sione, e quella del ministro Gaspari, che un’appendice, sia rispetto alla Germania, ha posto in evidenza le disparità fra i alla Francia e all’hghilterra. La solida- due blocchi, dichiara di condividere l’opi- rieth nei confronti della Germania deve nione che non esista la prospettiva di una essere affermata, peraltro, senza mesco- realistica opzione zero sulla questione lare temi di propaganda elettorale con missilistica, mentre mantiene tutta la sua una problematica di così grande portata. gravith il problema dei missili a corta Soffermandosi, poi, sulla recente inter- gittata, sul quale l’Europa rimane sco- vista a Gorbacev, osserva che sulla que- perta. stione dei controlli occorre procedere con Giudica, poi, sconcertante la presa di maggiore chiarezza e determinazione e posizione dell’onorevole Napolitano circa con minori sospetti circa le reali inten- i rapporti con la Germania, giacchk al- zioni dei sovietici, senza temere di essere l’appuntamento dell’ll e 12 giugno si considerati ingenui nell’affermare che la deve giungere con una posizione comune necessità del disarmo è legata alla vo- europea, senza delegare alle due superpo- lontà di rinnovamento, di progresso tec- tenze la gestione della politica della sicu- nico e di migliori condizioni di vita. Oc- rezza in Europa sia sui missili a corta 812 - Bollettino Commissioni - 19 - Mercoledì 20 maggio 1987

gittata, sia sulle armi chimiche e batte- chiesta dell‘onorevole Tremaglia di elimi- riologiche, sia su quelle convenzionali. nare il trattato di non proliferazione per L’obiettivo è di arrivare ad una euro- consentire un improbabile riarmo nu- peizzazione della difesa, evitando di assu- cleare italiano, che avrebbe effetti assai mere posizioni di satellite di altre po- modesti sulla sicurezza nazionale ma si- tenze che renderebbero impossibile una curi effetti psicologici negativi sulle trat- strategia di risposta flessibile. tative in corso. I1 disegno di coesione europea deve Ritiene che le particolari esigenze e le essere sostenuto con determinazione, di- preoccupazioni della Repubblica Federale cendo coraggiosamente che l’Europa deve di Germania non possano esere sottovalu- avere la possibilità di difendersi autono- tate ma debbano essere portate in sede di mamente, pur restando nell’ambito del- trattativa in un quadro che veda l’Europa l‘alleanza occidentale e che occorre elimi- non nel ruolo di interlocutore fastidioso nare ogni discriminazione fra i paesi che interferisce nelle trattative, ma come membri, giungendo alla denuncia del soggetto autorevole portatore di esigenze trattato di non proliferazione nucleare. ed interessi unitari; ribadisce in tal senso Auspica, in conclusione, che si ricerchino l’opinione del ministro Andreotti sulla ne- accordi globali e contemporanei, da cui cessità di giungere al tavolo delle tratta- possano derivare all’Italia e all’Europa tive con una comune posizione europea. tutta valide garanzie di sicurezza. In ordine alla connessione tra le di- verse aree di trattativa ritiene che l’esi- I1 deputato ritiene genza di situazioni di disparità tra le che le puntuali ed esaurienti relazioni dei forze in campo ’sia fuori discussione ma Ministri dimostrino l‘esistenza di opportu- che in alcuni campi sia talmente assoluta nità nuove per una trattativa che rag- da imporre il mantenimento di trattative giunga finalmente gli obiettivi di sempre parallele. Da questo punto di vista consi- della politica italiana, per un livello più dera particolarmente puntuale la situa- basso degli armamenti e per un processo zione esposta dal ministro della difesa in di disarmo nella sicurezza reciproca. Ri- ordine alla situazione degli armamenti corda che su questi principi si fondò la convenzionali. Ritiene in definitiva che decisione di consentire l‘installazione de- debba tenersi aperto il negoziato, libero gli euromissili per controbilanciare lo dai fumi della propaganda, tenendo conto schieramento dei missili sovietici SS20; anche delle particolari condizioni tecniche osserva che, contrariamente alle previ- e soprattutto prestando attenzione alle sioni allora formulate dal partito comuni- nuove tecniche negoziali adottate dai rap- sta, lo spiegamento degli euromissili non presentanti sovietici. ha impedito le trattative per il disarmo. Sottolinea che le richieste di riequili- I1 deputato Emilio RUBBI chiede che i brio dei dispositivi militari, devono tener ministri degli esteri e della difesa chiari- conto della esigenza di mantener colle- scano se nel corso del recente vertice in gata la sicurezza strategica alla sicurezza Norvegia è stata discussa la possibilità di del teatro europeo, perché una parità modificare parte dei missili Pershing in strategica che mantenesse in stato di de- missili a corto raggio e di trasferire parte bolezza l’Europa sarebbe inevitabilmente dei missili Cruise su sommergibili e bom- fonte di ulteriori gravi squilibri. bardieri. Ritiene al riguardo necessaria una rie- laborazione, anche alla luce del nuovo corso della politica sovietica, delle teorie I1 ministro della difesa, Remo GA- della sicurezza occidentale che non ap- SPARI, in risposta al quesito testé formu- paiono più sufficienti a rappresentare in lato, osserva che il problema evidenziato concreto i termini del problema. Da que- non è stato discusso né posto a livello sto punto di vista appare assurda la ri- Formale. 8 12 - Bollettino Commissioni - 20 - Mercoledì 20 maggio 1987

Ricorda che la trattativa in disrus- comunque favorevole ad un concreto av- slone ha preso spunto dal!e decisioni del vio dei negoziato. 1979 e dall’installazione dei missili nzel Rileva poi di essersi riferito, circa l’a-- 1983. Ora, si manifesta qualche perples- mamento convenzionale, solo a quello che sità da parte di alcuni paesi, ma non pub interessare la difesa dell’Qccidente, certo dell’Htalia, i quali ritengono che l’U- sottolineando che se vero che E numeri nione Sovietica abbia interesse ad una non hanno un valore assoluto, è pw VWQ riduzione od eliminazione dei missili Per- che essi devono essere opportunamente shing, perché rispetto ad essi non vi è considerati. Bisogna comunque far decol- difesa, e quindi vi è un pericolo per I! lare Ie trattative, tenendo perQ conto che proprio potenziale militare. In ogni caso una dtminuizione delle armi nucleari crea conferma che il Governo italiano è favo- parallelamente un problema maggiore per revole all’opzione zero. possibili squilibri nelle armi convenzio- Quanto ai missili intermedi a piia nali. E COS~, nessuno potendo pensare ad corta gittata, il problema deve essere an- un bilanciamento delle potenze nel set- cora definito e precisato, anche se vi sono tore con un aumento delle dotazioni dei delle opzioni verbali. I1 Governo italiano, paesi che oggi dispongono di meno armi comunque, è anche per tale questione €a- (tenuto conto delle enormi risorse che vorevole all’opzione zero, anche al fine di ciò necessiterebbe), è necessario muoversi facilitare e rendere più concreti i con- verso nuovi equilibri che riducano e non trolli. aumentino gli arsenali. Comprende tuttavia le perplessità Bisogna quindi portare avanti una vo- lonta di pace anche per le armi conven- sorte in altri paesi, rispetto ai quali, zionali. Ed in proposito può registrare un come in Germania, si possono evidenziare timido accenno ad una migliore predispo- dei rischi a seguito della scomparsa del sizione, rispetto alla quale auspica che si deterrente atomico: in ogni caso il nostro verifichino quanto prima fatti concreti, e Governo porta avanti una soluzione che le trattative procedano verso livelli di (( doppio zero D, coerente anche con le po- armamento sempre più bassi, nel rispetto sizioni che emergono in Parlamento. della sicurezza dell’Occidente e dell’O- Osserva poi che un modo per non riente. mandare avanti le trattative potrebbe es- sere quello di agganciare ad alcune que- Il ministro degli affari esteri, Giulio stioni altri problemi: proprio per questo ANDREOTTI, osserva che la riunione il Governo non è favorevole ad aggiun- odierna, alla quale il Governo ha aderito, gere condizioni su punti specifici, per evi- non ha come fice quello di consolidare tare appesantimenti delle trattative; e ci6 un orientamento in un dccucento non anche se è evidente che i negoziatori de- ammissibile regolamentarmente, bensi ha vono avere una visione complessiva dei la natura di una riunione che consente di problemi e devono postare avanti delle poter certificare come sulle linee essen- soluzioni che garantiscano comunque la ziali della politica del disarmo, salvo dif- possibilità di una risposta flcssibile (che ferenze di metodo o di approccio, non ci deve rimanere, essendo l’opzione base sono atteggiamenti difformi. della NATO), e che ogni accordo non Dopo aver ricordato Ie dichiarazioni di distrugga acquisizioni precedenti 0 mini piena fiducia al G~V~I-EQdel deputato il concetto di fondo della politica dela Rutelii, che quindi dovrebbe essere tra gli sicurezza. uieiini a ritenere che l’attuale Governo Quacto alle armi chimiche, non se mn abbia credibiliti, QSS~IX~che la cre- ne è occupato per no; aggiurìgere efe- dibiiità deX’Esecutivo deriva da una Eixa menti nuovi. Del resto è rrota la postzlcne che l’Italia sta persegaendo da ami, e italiana, favosevoie ad una completa che fa sì che la nostra posizione sia coe- messa al bando di tali armi. Si dickiarz rente e davve--o EQZ i~p-o~~isata. 812 - Bollettino Commissioni - 21 - Mercoledì 20 maggio 1987

Certo, se il Governo dovesse assumere anche con più di 200 mila soldati ameri- nell’attuale fase politico-istituzionale delle cani, rileva che tale situazione ha indotto posizioni nuove, esso sarebbe in difficoltà: anche conseguenze positive: si tratta di ma così non è, ed anzi, come rilevato, si una posizione oggi ferma, ma che pure sta proseguendo su una linea da tempo non è eterna, e che in futuro potrà anche seguita. essere rivista ove si giunga in ipotesi ad Dopo aver ricordato che vi è stata a una autosufficienza europea. lungo disputa sul fatto se ci debba essere Conclude auspicando che nella decima una globalità delle trattative (tesi soste- legislatura si discuta di più di quanto nuta a lungo dall‘URSS), o se invece si fatto in passato di politica estera. possano scorporare alcune questioni, senza tuttavia isolarle ed evitando di I1 Presidente LA MALFA ringrazia i creare situazioni squilibrate, sottolinea ministri per le loro dichiarazioni: da esse che determinati settori hanno acquisito i gruppi parlamentari hanno potuto avere una positiva autonomia. Certo vi è qual- qualche elemento di conoscenza maggiore che rischio, ma non illimitato. In ogni sullo stato dei negoziati per il disarmo, caso i problemi si risolvono solo con pre- mentre dal dibattito il Governo ha potuto cise scelte politiche, rispetto alle quali trarre elementi circa le posizioni dei ritiene che da parte di tutti, sia europei, gruppi. sia americani, sia sovietici, vi sia la sin- Dispiace che in questo momento il cera volontà di procedere proficuamente. Parlamento non possa concorrere a deter- Rileva inoltre che allorquando si so- minare gli indirizzi di politica estera, ma stiene che si debba arrivare ad un ac- tutto quello di cui si è parlato oggi sarà cordo in Europa, non si vuole davvero certamente oggetto di ampio dibattito affermare che ciò debba essere elemento nella prossima legislatura. per non procedere sulla strada del di- Coglie l’occasione per manifestare una sarmo. La situazione è obiettivamente dif- sua personale riserva sull‘orientamento ficile, tenendo in particolare conto delle emerso in Giunta del regolamento circa diverse situazioni di ogni paese. Comun- I‘accorpamento delle Commissioni esteri e que nessuno vuole isolare l’uno o l’altro difesa. È senz’altro necessaria una sede di paese, e tantomeno isolare la Germania dibattiti comuni, come quello odierno, federale. E rispetto a tale ultimo paese ma non si può non notare che la materia vuole ricordare come il cancelliere Kohl della difesa è molto tecnica e specifica e abbia dichiarato di essere totalmente fa- se si aggiunge a quella già di competenza vorevole alla doppia opzione zero. degli esteri (in particolare il vaglio dei Questa quindi è la strada da seguire, trattati internazionali) si corre il rischio per gli europei e per gli USA. di veder molto compresso il tempo a di- Dopo aver osservato come quaran- sposizione per dibattiti politici. t’anni fa sarebbe stato impensabile imma- ginare una difesa dell’Europa articolata LA SEDUTA TERMINA ALLE 12,15.