COMUNE DI MONTECHIARUGOLO PROVINCIA DI PARMA P.za Rivasi n.3 - 43022 Montechiarugolo (PR) Telefono 0521/ 687710, fax 686633 . Partita I.V.A. 00232820340 www.comune.montechiarugolo.pr.it
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE
Ed. 1 Rev. 0
Analisi Ambientale Iniziale del Comune di Montechiarugolo – Ed. 1 Rev. 0
Approvata con Deliberazione di Giunta Comunale n. …… del …………………
Questo documento è stato realizzato da: Comune di Montechiarugolo Piazza Rivasi, 3 43022 Montechiarugolo (Parma) Tel. 0521/687710 www.comune.montechiarugolo.pr.it
EcoGeo s.r.l. Via Paradigna 21/A - Parma
Hanno collaborato: Dott. Brenno Buratti Ing. Tiziana Benassi Geom. Dino Padovani Geom. Andrea Peri
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Indice Premessa Capitolo 1 - Presentazione del territorio comunale 1.1 Inquadramento territoriale 1.2 Contesto storico – culturale 1.3 Contesto socio – economico 1.3.1 Situazione demografica 1.3.2 Ricettività turistica 1.3.3 Attività economiche del territorio 1.4 Contesto ambientale 1.4.1 Caratterizzazione climatica 1.4.2 Geologia e idrogeologia 1.4.3 Ambiente naturale e biodiversità 1.4.4 Programmazione e pianificazione territoriale 1.5 Aspetti e tematiche ambientali 1.5.1 Aria 1.5.2 Acqua 1.5.3 Suolo 1.5.4 Rumore 1.5.5 Trasporti, traffico e mobilità 1.5.6 Rifiuti 1.5.7 Inquinamento Elettromagnetico 1.5.8 Risorse energetiche Capitolo 2 - Presentazione dell’organizzazione 2.1 Introduzione 2.2 Struttura politica e organizzativa 2.2.1 Sindaco 2.2.2 Vicesindaco 2.2.3 Giunta Comunale 2.2.4 Le consulte frazionali 2.2.5 Le commissioni consiliari 2.3 Strumenti decisionali dell’ente Capitolo 3 – Quadro normativo di riferimento 3.1 Introduzione 3.2 Normativa Ambientale 3.3 Registro della Normativa Capitolo 4 - Valutazione degli Aspetti Ambientali 4.1 Introduzione 4.2 Definizioni 4.3 Modalità di identificazione degli aspetti ambientali 4.4 Raccolta dati ed informazioni 4.4 Criteri per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali 4.5 Metodo per la valutazione della significatività 4.6 Revisione dell’Analisi Ambientale 4.7 Valutazione degli aspetti ambientali 4.8 Descrizione delle attività dell’organizzazione 4.8.1 Attività svolte direttamente dall’Ente 4.8.2 Impatti ambientali diretti del Comune 4.8.3 Impatti ambientali indiretti
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PREMESSA
Gli sprechi e gli inquinamenti causati dalle abitudini che si sono sviluppate con la crescita del tenore di vita degli individui e che sono divenuti parte integrante della nostra realtà, sono giustamente percepiti da un crescente numero di cittadini e di Istituzioni come forte limitazione alla qualità della vita della nostra società. Non è né facile né immediato, per le istituzioni così come per il singolo cittadino, organizzare la vita sociale in modo da evitare impatti negativi sull'ambiente. Le abitudini consolidate, spesso non propriamente rispettose dei diritti altrui né attente alla salvaguardia del patrimonio ambientale, si stanno tuttavia orientando verso comportamenti più maturi testimoniati, tra l’altro, dal crescente interesse alle politiche ambientali sia delle Istituzioni che delle aziende che siano in grado di garantire prodotti e processi di lavorazione rispettosi dell'uomo e dell'ambiente. Il Comune di Montechiarugolo nel corso degli ultimi anni ha sviluppato una crescente attenzione verso l’ambiente, unitamente alla consapevolezza della necessità di portare il proprio contributo alla salvaguardia delle risorse naturali del nostro pianeta: già dal 2003 l’Amministrazione comunale ha iniziato, insieme agli altri comuni del distretto agro-alimentare, il percorso della certificazione ambientale EMAS. L’impegno è quello di proseguire su tale percorso che interesserà in un primo momento la struttura e le procedure del comune per allargarsi successivamente alle realtà economiche che già sono interessate da accordi e/o incentivi con la Provincia. L’obiettivo finale è quello di un comune nel quale la qualità ambientale sia elemento trainante dello sviluppo delle produzioni agro alimentari e delle attività di servizio alla persona (terme, turismo, strutture ospedaliere e assistenziali) presenti sul territorio .
L’Amministrazione vuole concretizzare il proprio impegno attraverso l’adozione di un “Sistema di Gestione Ambientale” (SGA) conforme al Regolamento CE 761/2001 (EMAS - Eco Management and Audit Scheme), che istituisce un sistema comunitario di ecogestione al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni con lo scopo di migliorare la gestione delle problematiche ambientali. L’EMAS rientra tra gli strumenti scelti dall’Unione Europea in attuazione del Quinto Programma d’Azione per l’ambiente, che recepisce quanto affermato a Rio de Janeiro (1992) nel corso della conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo. L’adozione di un SGA comporta, da parte dell’Amministrazione, l’analisi sia gli aspetti ambientali diretti derivanti dalle proprie attività, sia quelli indiretti legati alle operazioni gestite e svolte da altri soggetti, sui quali comunque l’Amministrazione può determinare una certa influenza, al fine di tenerli monitorati. L’Amministrazione non solo garantisce il rispetto delle norme di legge ma si impegna all’attuazione di un programma di “miglioramento continuo” nella gestione delle proprie attività, con l’obiettivo di sviluppare e mantenere un impegno costante nel rispetto e nella valorizzazione dell’ambiente. L’adesione a EMAS non deve essere considerata un processo di competenza di un servizio ma deve diventare strategica per tutta l’Amministrazione: tutte le funzioni del Comune sono infatti coinvolte nel SGA, ognuna con le proprie competenze.
L’adozione del Sistema di Gestione Ambientale sarà attuata secondo le seguenti fasi: approvazione della Politica Ambientale conduzione dell’Analisi Ambientale Iniziale definizione degli Obiettivi ambientali e di un Programma Ambientale adozione del Sistema di Gestione Ambientale esecuzione di audit ambientali redazione della Dichiarazione Ambientale conformemente ai requisiti richiesti dai Regolamenti CE 761/2001 e 196/2006.
Analisi Ambientale Iniziale (AAI)
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Obiettivo dell’Analisi Ambientale Iniziale è di determinare la posizione dell’Amministrazione rispetto all’ambiente mediante un’analisi approfondita di tutti gli aspetti ambientali, diretti ed indiretti, determinarne la significatività ed implementare il SGA affinché tali aspetti vengano gestiti e migliorati nel tempo. Il presente documento contiene dunque i risultati del percorso di analisi relativo al processo di adesione al Regolamento EMAS da parte dell’Amministrazione Comunale di Montechiarugolo. E’ uno strumento che permette di verificare lo stato di adempimento nei confronti della normativa vigente in materia ambientale e provvedere quindi alla risoluzione di eventuali non conformità. Risulta inoltre utile alla definizione di obiettivi e programmi di intervento e miglioramento. Sulla base dei requisiti imposti dalle norme, nell’ambito dell’AAI è stata sviluppata una valutazione approfondita delle incidenze delle varie attività dell’Amministrazione sull’ambiente circostante, analizzando l’uso e la pianificazione del territorio, lo sviluppo urbanistico, la presenza del verde pubblico, la presenza di aree protette, l’uso e la gestione delle risorse idriche, le emissioni in atmosfera, la rete viaria ed il traffico, la raccolta, lo smaltimento e la gestione dei rifiuti, la gestione della raccolta differenziata, la rete fognaria ed il sistema di depurazione, l’inquinamento da rumore e da fonti elettromagnetiche, il consumo di combustibili, l’utilizzo di fonti energetiche e di risorse naturali. Gli effetti ambientali significativi sono valutati a livello locale, in rapporto a situazioni normali e straordinarie, ad eventi accidentali e situazioni di emergenza ed, infine, in rapporto ad attività passate, presenti e previste.
L’Analisi Ambientale Iniziale, così come definita nell’All. VII del Regolamento comunitario, è composta dai seguenti capitoli: Cap. 1 – Presentazione del territorio comunale : descrizione del territorio comunale e degli aspetti che lo caratterizzano, con l’utilizzo di studi già in possesso dell’Amministrazione. I dati presentati si riferiscono al periodo 2003 2005. Cap. 2 – Presentazione dell’organizzazione : presentazione dell’organigramma dell’Amministrazione e descrizione delle attività, con particolare attenzione agli aspetti diretti. Occorre capire le dinamiche di azione, individuando quelle attività per cui sarà necessario prevedere un sistema di controllo delle prestazioni ambientali ed individuare gli strumenti in possesso dell’Ente per attuare questo controllo. Cap. 3 – Quadro normativo di riferimento : vengono esaminate le normative vigenti in relazione agli aspetti ambientali, indicando la competenza dell’Amministrazione e lo stato di conformità. Cap. 4 – Individuazione e valutazione degli aspetti ambientali : vengono indicati tutti gli aspetti ambientali diretti ed indiretti con i relativi impatti, al fine di valutarne la significatività (in base anche a quanto stabilito nell’All. VI del Regolamento) attraverso una specifica procedura operativa. Il SGA verrà quindi implementato in funzione di questi risultati.
I capitoli 1 e 2 contengono delle informazioni generali descrittive che costituiscono un documento di base per la conoscenza della realtà in cui l’Amministrazione svolge le sue funzioni. I capitoli 3 e 4 rappresentano, invece, due strumenti operativi di controllo e di gestione.
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Capitolo 1 PRESENTAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE
1.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Il Comune di Montechiarugolo si trova in Provincia di Parma a sud-est del Capoluogo e confina ad est con il torrente Enza e la Provincia di Reggio Emilia, a sud con il Comune di Traversetolo, a ovest e nord con il Comune di Parma. Nel territorio si trovano cinque frazioni: Basilicanova, Basilicagoiano, Montechiarugolo, Monticelli Terme, Tortiano, alle quali si aggiungono i due centri minori Piazza e San Geminiano. La sede Municipale si trova nella frazione di Montechiarugolo. Il territorio comprende un’area di pianura che si estende verso la fascia collinare, raggiungendo i 150 metri di altezza.
Fig. 1.1 – Localizzazione del territorio del Comune di Montechiarugolo
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1.2 CONTESTO STORICO-CULTURALE Fonte: F.Fiorini, All'ombra di un castello, Parma, Step, stampa 1993 e M. Minardi- G. Pisi, In avversi campi: Borghesia e contadini a Montechiarugolo tra Ottocento e Novecento.
Sul terrazzo fluviale di origine quaternaria su cui sorge Montechiarugolo sono state ritrovate tracce di insediamenti umani risalenti all'epoca preistorica, riconducibili al periodo Paleolitico e Neolitico. L'età del Bronzo è caratterizzata come in gran parte della Pianura Padana dalla diffusione delle "terremare", villaggi di capanne costruite su palafitte (in particolare nella frazione di Basilicanova). Alla fine della preistoria troviamo in queste terre le tribù liguri di cultura villanoviana, che verranno cacciate dall'avvento dei Romani, i cui primi insediamenti nella zona risalgono al 187 a.C. E' molto probabile che il primo nucleo del paese di Montechiarugolo sia sorto in epoca alto medioevale tra il 900 e il 950, in seguito ai disboscamenti fatti eseguire nella zona dai monaci agostiniani dell'Abbazia di S. Felicola. Risalgono al 1184 le prime testimonianze del toponimo Monticulus Rivulus, forma originaria dell'attuale Montechiarugolo. Dopo aver fatto parte del Contado Parmense in epoca franca, il territorio passò nel 962 sotto l'autorità del Vescovo di Parma, fino alla costituzione del Comune nel 1106. Quest'ultimo nel 1255 lo concesse in feudo a Guido Anselmo Sanvitale, che fu il primo Signore a governare queste terre e a cui va probabilmente attribuita la costruzione delle prime opere difensive. Montechiarugolo rimase feudo dei Sanvitale fino al 1313, quando Gioacchino Sanvitale si alleò con l'Imperatore e Matteo Visconti contro Parma. Dopo un lungo assedio, il paese fu raso completamente al suolo, compresa la torre difensiva eretta dai Sanvitale che fu mozzata e fatta precipitare nell'Enza. Dopo alterne vicende Parma venne conquistata dai Visconti e quindi anche Montechiarugolo entrò a far parte del Ducato Milanese. Del disordine seguito alla morte di Gian Galeazzo nel 1402, approfittarono i signorotti locali per riappropriarsi di antichi privilegi: Montechiarugolo fu assalita a più riprese dai Rossi e dai Da Correggio, fino a quando l'ordine non venne ristabilito dai Visconti per mezzo del loro condottiero Guido Torelli, a cui nel 1406 venne concesso il feudo di Montechiarugolo. Guido Torelli riedificò il castello nelle sue forme attuali e dotò il paese di una spessa cinta muraria che ne potenziò notevolmente le capacità difensive. Nel 1428 Montechiarugolo fu costituito Contea autonoma, comprendente Monticelli, Basilicagoiano, Martorano, Marano e Tortiano . Tra i Torelli, che ressero il feudo fino al 1612 (eccettuato il periodo dal 1500 al 1504 della conquista francese), meritano una particolare menzione Marsilio, che nel 1489 dispose per testamento la costruzione di un Convento nei pressi di Montechiarugolo, e soprattutto Pomponio (1545 1608), letterato manierista di epoca farnesiana. Nel 1612 Pio Torelli fu implicato nella pretesa congiura contro i Farnese e fu decapitato a Parma; il feudo in quell'occasione fu confiscato e passò alla Camera Ducale. I Torelli vissero da allora a Gualtieri e a Reggio Emilia, tramandandosi il titolo fino al 1795; un altro ramo si spense a Modena nel 1840. Il titolo fu allora assunto dal figlio dell'ultima Torelli, Laura, moglie del marchese Malaspina, da allora denominato Malaspina Torelli (1842). Il paese di Montechiarugolo fu espugnato da un esercito francese il 1 giugno 1500 e quindi messo a sacco; sostenne inoltre numerosi combattimenti contro la Rocca di Montecchio nel 1551 1552, nella guerra accesa dall'uccisione di Pier Luigi Farnese (1547) per il dominio del Ducato di Parma. Durante la Signoria dei Torelli il feudo di Montechiarugolo ebbe un notevole incremento urbanistico e mercantile, a cui seguì, a partire dal XVII sec., un periodo di decadenza. Il 4 ottobre 1796 un fatto d'armi fra le milizie della Repubblica Reggiana, assieme a soldati francesi, contro un manipolo di Austriaci, che qui avevano trovato rifugio, ebbe un'enorme risonanza, in quanto fu la prima battaglia tra un corpo militare italiano e un esercito straniero, che preludeva alle future guerre per l'indipendenza. Lo stesso Napoleone lodò l'impresa, commemorando i due volontari reggiani che erano morti durante la battaglia come "i primi che avevano versato il loro sangue per la libertà". Non è da escludere che il tricolore, poco tempo dopo bandiera della Confederazione Cispadana (7/1/1797), abbia ricevuto in tale occasione il battesimo del fuoco. Nel 1806, in applicazione alla legge comunale francese, venne istituito il Comune di Montechiarugolo. Il territorio del nuovo Comune fu determinato entro quei confini amministrativi che lo distinguono
6 Analisi Ambientale Iniziale del Comune di Montechiarugolo – Ed. 1 Rev. 0 tuttora, con le frazioni di Montechiarugolo, Monticelli, Basilicanova, Basilicagoiano, Tortiano, a cui venivano annessi Piazza, S.Ermanno, Pariano, mentre se ne distaccavano Marano e Martorano. Caduto Napoleone, il Congresso di Vienna assegnò a titolo vitalizio a Maria Luigia d'Austria il Ducato di Parma, disponendo che alla sua morte sarebbe ritornato ai Borboni. L'11 e 12 marzo 1860 nella Villa Mariotti di Monticelli si svolsero le elezioni per il Plebiscito di annessione al Regno d'Italia, per il quale furono chiamati alle urne 1.121 elettori. Il Comune di Montechiarugolo, così come appariva all'indomani dell'Unità d'Italia, possedeva i caratteri tipici della campagna emiliana, con le sue terre fertili e solcate da canali, ideali per la coltivazioni di foraggi e frumento. Le principali attività economiche erano dunque in prevalenza legate all'agricoltura e alla trasformazione dei latticini: alla fine dell'Ottocento i caseifici presenti erano già dieci. Fino ad allora non ben collegato con i centri vicini, a cavallo tra '800 e '900 vennero realizzate due opere grazie alle quali il Comune si trova la centro di un percorso che avrebbe legato Parma e Reggio Emilia: il ponte tra Montechiarugolo e Montecchio e la ferrovia Parma Montecchio. La popolazione, prettamente contadina, trascorreva un'esistenza tipicamente rurale, solcata da epidemie e scossa da moti contro leggi sentite come inique, quale quella sul macinato. Nel 1901 il paese fu teatro di uno sciopero agrario che segnò profondamente le sue vicende. I " famigli da spesa ", una particolare categoria di salariati agricoli, incrociarono le braccia per ottenere migliori condizioni lavorative, sollevando una vasta eco non solo sulla stampa locale. La dura reazione dei proprietari terrieri, che assoldarono crumiri, provocò una sconfitta dei lavoratori che inciderà su tutto il movimento sindacale parmense, creando polemiche e strascichi destinati a durare fino al 1908, anno del più vasto e famoso sciopero descritto anche da Bernardo Bertolucci in Novecento. Con i primi anni del nuovo secolo il Comune assistette ad uno sviluppo economico basato sulla meccanizzazione agricola e sulla nascita di attività industriali. In particolare si radicò l'industria agro alimentare e l'immagine del territorio mutò con il proliferare dei camini di mattone delle fabbriche di conserve. Molte ne nacquero, poche erano destinate a durare a lungo, come la ditta Mutti, tutt'ora attiva a Basilicanova. Nel 1925 la scoperta delle acque termali a Monticelli da parte della famiglia Borrini e la conseguente nascita delle Terme aggiunse un nuovo importante fattore alla struttura socio economica del territorio, modificandone in parte la vocazione.
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1.3 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
1.3.1 SITUAZIONE DEMOGRAFICA Fonte: Ufficio anagrafe del Comune di Montechiarugolo
Dall’esame dell’andamento demografico emerge un trend di crescita della popolazione del comune di Montechiarugolo. Nel 2003 essa ammontava infatti a 9362 abitanti, 3846 famiglie, con 2,43 componenti in media per famiglia. Nel 2004 si è passati a 9610 abitanti, 3978 famiglie e 2,42 componenti per famiglia; anche nel 2005 si è potuta osservare una crescita complessiva ma con una leggera flessione del numero medio dei componenti per famiglia. Questo probabilmente è dovuto alla diminuzione delle nascite ed al fenomeno dell’immigrazione di persone “single”, che non formano cioè nuclei famigliari. Le motivazioni alla base dell’andamento generale sono riconducibili principalmente a movimenti migratori dai centri urbani.
Anno Popolazione Famiglie N. medio componenti 31/12/2003 9362 3846 2,43 31/12/2004 9610 3978 2,42 31/12/2005 9739 4084 2,38 Tabella 1.1: Situazione demografica nel periodo 2003-2005
I centri più popolati sono quelli di Monticelli Terme e Basilicanova, che negli ultimi anni rispettivamente hanno superato quota 4200 e quasi raggiunto i 3000 abitanti; Basilicagoiano ha una dimensione intermedia, vicina alle 1500 unità, mentre negli altri centri la popolazione si attesta intorno alle 500 persone. Il territorio del comune di Montechiarugolo, con una estensione pari a 48,81 kmq, ha quindi una densità media che negli ultimi anni è passata da 192 a 200 abitanti/kmq.
1.3.2 RICETTIVITÀ TURISTICA Sul territorio montechiarugolese sono presenti alcune strutture ricettive, che si concentrano in particolare nell’abitato di Monticelli Terme, dove si è sviluppato il turismo termale. Gli esercizi comprendono strutture di vario tipo: sono presenti infatti cinque hotel appartenenti alle diverse categorie, ma non mancano affittacamere, un agriturismo, un residence e diversi bed & breakfast, per un totale di circa 500 posti letto.
Nella tabella seguente si riporta l’ andamento degli arrivi (numero delle persone registrate nelle diverse strutture) e delle presenze turistiche (durata complessiva dei soggiorni) registrate complessivamente dal 2003 al 2005:
ANNO ARRIVI PRESENZE ITALIA PAESI TOTALE ITALIA PAESI TOTALE ESTERI ESTERI 2003 10281 1372 11653 65051 7570 72621 2004 10584 1661 12245 69992 7889 77881 2005 10416 1479 11895 65135 6009 71144
Tab. 1.2 Rilevazione arrivi e presenze (Fonte: Assessorato al Turismo – Servizio Statistica della Provincia di Parma)
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Si nota un flusso sostanzialmente in crescita per le presenze di turisti stranieri (che rappresentano circa il 10 % del totale), a fronte di un andamento in generale più oscillante negli arrivi. Dall’analisi dei dati emerge una permanenza media (data dal rapporto presenze/arrivi) pari a circa 6 giorni. Un altro dato interessante, e più significativo dal punto di vista ambientale e in generale dell’amministrazione del territorio, è legato all’incidenza del turismo sulla popolazione locale: mediamente (dividendo le presenze per i giorni dell’anno), le presenze oscillano tra circa 190 e 210 unità; in rapporto alla popolazione, ciò determina una variazione pari approssimativamente al 2 % sul numero di individui che incidono sul territorio. Attualmente pertanto l’incidenza risulta decisamente modesta, non comporta sensibili variazioni alle condizioni “normali” e nemmeno la necessità di adeguamenti nell’organizzazione generale (ad esempio nella gestione della raccolta dei rifiuti o del traffico, piuttosto che per rispondere a picchi nei consumi).
1.3.3 ATTIVITÀ ECONOMICHE DEL TERRITORIO Dai dati dell’VIII Censimento dell’Industria e dei Servizi, svolto nel 2001, si può trarre un quadro (se non aggiornato, almeno indicativo sugli indirizzi generali) sulle attività economiche che insistono sull’area in esame.
Industria in Agricoltura Costruzioni Commercio Altri servizi Totale senso stretto
13 148 173 194 258 786
Tabella 1.3: Attività economiche
Il settore “Industria in senso stretto” si suddivide a sua volta in:
Estrazione di Attività manifatturiere minerali
Prodotti Lavorazione Prodotti Macchine/ Altre Ind. Moda chimici/ minerali non alimentari meccanica Manifatt. 1 naturali metalliferi
48 9 18 3 61 8
Tabella 1.4: Attività economiche del settore industriale
Per quanto riguarda il settore “Altri servizi” si tratta di:
Att. Sanità e Trasporti, Immobiliari/ Alberghi e altri magazzinaggio, Intermediazione informatica/ Istruzione Altri servizi ristoranti servizi comunicazioni altre att. sociali Profess.
33 26 15 108 1 24 51
Tabella 1.5: Attività economiche del settore dei servizi
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La vocazione della zona di Montechiarugolo è tradizionalmente legata al settore agro alimentare: tra le eccellenze che caratterizzano il territorio sono da citare sicuramente la produzione del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma (il Comune rientra nella “Zona tipica di produzione del Prosciutto di Parma”, ovvero l’area individuata dalla legge 13/02/1990, n. 26, comprendente “il territorio della provincia di Parma posto a Sud della via Emilia ad una distanza da questa non inferiore a 5 chilometri fino ad una altitudine non superiore a 900 metri, delimitato ad est dal corso del fiume Enza e ad Ovest dal corso del torrente Stirone”), così come l’industria del pomodoro, che proprio a Basilicanova ha uno degli stabilimenti principali a livello provinciale. Per tutti questi motivi, dunque, è rilevante il numero di aziende di produzione agricola, allevamenti bovini e suini e di attività di trasformazione (caseifici, salumifici, ...).
Sono disponibili inoltre i dati del V Censimento Nazionale dell’Agricoltura, dai quali si possono ricavare interessanti informazioni inerenti l’area comunale: la superficie agricola utilizzata (SAU), pari a complessivi 3399 ha, è occupata in prevalenza da seminativi (2495 ha), prati permanenti (615 ha), prati ed erbai avvicendati (180 ha); completa il quadro un modesto 3% composto da piccole porzioni destinate alle coltivazioni legnose, alla viticoltura, a boschi arboricoltura e orticoltura.
Un altro aspetto che, a partire dal secolo corso, si è rivelato considerevole per l’economia del territorio, è legato ad una peculiarità del territorio: nel 1925 avvenne la scoperta della presenza di un acquifero con caratteristiche salso bromo iodiche e sulfuree, che ha dato avvio all’insediamento termale a Monticelli Terme. Questo, a sua volta, ha quindi favorito lo sviluppo di attività connesse al significativo afflusso turistico venutosi a creare (strutture alberghiere, attività di ristorazione e commerciali).
Fig. 1.2: Le Terme Borrini di Monticelli Terme
Nel Comune sono presenti alcune aziende che hanno già ottenuto certificazioni ambientali. Si tratta della Latteria Sociale Santo Stefano situata a Basilicagoiano (già certificata secondo la norma ISO 14001:2004 e recentemente registrata EMAS) e del Caseificio Sociale San Matteo di Basilicanova (ISO 14001:2004).
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1.4 CONTESTO AMBIENTALE Fonte: Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale del Piano Strutturale Comunale di Montechiarugolo - Quadro Conoscitivo Ambientale In questo paragrafo ci si è soffermati sull’analisi inerente clima, geologia, idrogeologia e paesaggio naturale del territorio di Montechiarugolo. Questi comparti ambientali, essendo praticamente immutati da migliaia di anni, servono per capire ed interpretare eventuali cambiamenti del territorio nel tempo.
1.4.1 CARATTERIZZAZIONE CLIMATICA Considerare il contesto ambientale di un territorio significa descrivere tutti i comparti ambientali (aria, acqua, suolo e sottosuolo, paesaggio naturale). Ma è opportuno anche prendere in considerazione il clima che caratterizza il territorio, dal momento che i fenomeni climatici interferiscono con quelli inquinanti, andando così a determinare degli effetti che si possono interpretare solo se si considerano entrambe le variabili, naturali e antropiche. Il clima dell’area preappenninica parmense è nell'ambito del clima padano di transizione, il quale per le forti escursioni termiche si accosta al clima continentale dell'Europa Centrale, mentre per la distribuzione delle piogge ricorda quella tipica della regione mediterranea, con intense piogge primaverili ed autunnali separate da siccità estiva (media annua delle precipitazioni 750 mm). Nel periodo invernale cadono inoltre con relativa frequenza le nevicate, le quali però generalmente non permangono a lungo. Caratteristica è inoltre la presenza e la persistenza delle nebbie, in particolare nel periodo autunnale ed invernale. Tuttavia, a questo proposito, è da sottolineare una evidente diminuzione in numero ed intensità di tali episodi osservata nel corso degli ultimi decenni.
PARAMETRI METEOROLOGICI Il parametro fondamentale è costituito dalla direzione di provenienza del vento. La fonte d’informazione è costituita dal Servizio Idrometeorologico ARPA SIM Emilia Romagna. Nella Tabella 1.6, che riassume direzione e velocità del vento, sono presentati i dati della stazione Parma Panocchia corrispondenti alla serie storica 2004 2005. Si osserva che la direzione prevalente dei venti è sud – sud ovest, con una velocità media di 2,1 m/s.
Direzione media Numero casi % Velocità NE 0 0.0 0.0 E 19 4.8 2.2 SE 59 15.0 2.2 S 183 46.6 2.2 SO 81 20.6 2.0 O 28 7.1 2.0 NO 22 5.6 1.1 N 1 0.3 0.4 Totale: 393 100.0 2.1 Tabella 1.6: direzione e velocità del vento
Dalle seguenti tabelle si può avere un’idea delle condizioni termo pluviometriche del territorio di Montechiarugolo grazie alla rete di stazioni di ARPA Emilia Romagna: sono desunti dagli annuali idrologici i valori misurati a Basilicagoiano a partire dal mese di Aprile 2004, quando è avvenuta l’installazione della stazione termometrica (le osservazioni pluviometriche hanno avuto inizio addirittura nel 1966, ma le letture non sono disponibili). Per l’anno 2003 sono riportati i dati relativi a Neviano degli Arduini, dove si trova la più vicina stazione di rilevamento, ma ciò solo per un confronto generale poiché in realtà questa località è collocata in condizioni geografiche sufficientemente differenti (in particolare l’altitudine è pari a 514 m s.l.m. contro i 115 m s.l.m. di Basilicagoiano).
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2003* 2004 2005 4,2 n.d. 2,3 2,5 n.d. 2,3 9,9 n.d. 8,4 10,7 12 11,4 19,1 15,6 18,1 25,5 21,3 22,4 25 23,3 24,2 27,3 23,7 21,3 18,3 18,9 19,2 11,3 15,1 13,3 8,2 8,8 6,7 5 5 2,3 Tabella 1.7: temperature medie mensili [°C] Note: *: dati relativi a Neviano degli Arduini n.d.: dato non disponibile
30 2003 25 2004 2005 20
15
10 Temperatura (°C) Temperatura
5
0 Aprile Luglio Marzo Giugno Agosto Maggio Ottobre Gennaio Febbraio Dicembre Settembre Novembre
Grafico 1.1: temperature medie mensili [° C]
Dal confronto della media delle temperature mensili negli anni 2004 e 2005 emerge un andamento sostanzialmente omogeo. A paragone però con i valori del 2003 riguardanti Neviano degli Arduini, (che come già accennato si trova ad altitudine maggiore) si ha evidenza del fatto che, come noto, in quell’anno sono state raggiunte temperature al di sopra della norma. Nella seguente tabella sono riportati i dati inerenti le precipitazioni: in particolare le quantità cadute mensilmente ed il totale su scala annuale, oltre al numero di giorni piovosi verificatisi nel corso di ogni anno. 2003* 2004 2005 61,8 n.d. 8
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3,2 n.d. 35,4 34,6 n.d. 31 131,8 55,8 97,2 23,4 80,8 24,2 42,2 44,8 12,6 4,6 53,6 34,6 28 37,6 87,8 51,8 110 77,4 92,6 104,4 141,4 184,4 109 95,4 61 90,8 97,2
Totale 686,8 [mm] 719,4 (da Aprile) 742,2
N. gg. 72 59 (da Aprile) 78 Tabella 1.8: precipitazioni [mm] Note: *: dati relativi a Neviano degli Arduini n.d.: dato non disponibile
200
180 2003 2004 160 2005 140
120
100
80
Precipitazioni (mm) 60
40
20
0 Aprile Luglio Marzo Agosto Giugno Maggio Ottobre Gennaio Febbraio Dicembre Settembre Novembre
Grafico 1.2: precipitazioni [mm]
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1.4.2 GEOLOGIA E IDROGEOLOGIA Fonte: VALSAT - PAI
Il territorio comunale è compreso tra i Torrenti Parma (Ovest) ed Enza (Est), ai piedi dell’Appennino Settentrionale, mentre il confine in direzione Nord si sviluppa parallelamente alla Via Emilia. Questa zona di alta pianura è caratterizzata da una morfologia leggermente ondulata, con ampie superfici sub pianeggianti digradanti verso N NE. Alla base delle alluvioni quaternarie continentali sono osservabili depositi marini plio pleistocenici composti da argille e limi sedimentatisi in un mare basso, quale l’attuale Adriatico Settentrionale, quando nel Pliocene occupava l’odierna Valle Padana. La fascia orientale, comprendente i centri di Montechiarugolo, Basilicagoiano e Tortiano rientra nell’area di conoide del torrente Enza.
Come detto, il territorio comunale è di pertinenza dei bacini del Torrente Parma e del Torrente Enza. In particolare quest’ultimo ricomprende diversi corsi d’acqua minori: Torrente Termina, Rio Masdone, Rio delle Zolle, Rio delle Zollette, Rio Arianazzo, Rio della Villa, Rio delle Fontane, Rio Mazzola, Canale Gambalone (o Canale di Sorbolo): tutti, ad eccezione dell’ultimo, risultano iscritti negli elenchi delle acque pubbliche di cui al R.D. 11 Dicembre 1933 n. 1775. In base a quanto definito dal PAI (Piano Assetto Idrogeologico) del Fiume Po, gli ambiti di territorio limitrofi ai torrenti Enza e Parma sono soggetti a rischio idraulico. Il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) richiama dal Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) Norme di attuazione (documento dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 18 in data 26 aprile 2001), tre tipologie di rischio suddividendo il territorio in tre cosiddette “fasce di deflusso della piena”, in funzione del rischio idraulico al quale possono essere esposte:
- Fascia di deflusso della piena (Fascia A), costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente del deflusso della corrente per la piena di riferimento, come definita nell'Allegato 3 "Metodo di delimitazione delle fasce fluviali" [...], ovvero che è costituita dall'insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena.