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l eillago di Vico a g o d i V

i itinerari turistici c o . i t i n e r a r i t u r i s t i c i

€12,00 PALOMBI EDITORI Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:16 Pagina 1

RONCIGLIONE EILLAGO DI VICO

itinerari turistici

a cura di Simone Quilici

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Comune di Ronciglione Assessorato al Turismo

Comune di Ronciglione “Desideravo ardentemente, o egregi cittadini, a testimonianza Massimo Sangiorgi della mia benevolenza, illustrare lo splendore di Ronciglione, Sindaco legato come sono per molti motivi a questo insigne paese Giuseppe Duranti che ha guadagnato la mia stima per singolari incarichi, Assessore al Turismo e poiché non potevo soddisfare in pieno questo desiderio a causa della debolezza dell ’ingegno, tuttavia ci avrei provato www.comune.ronciglione.vt.it come manifestazione di simpatia”.

Papirio Serangeli, Polygraphia Roncilionensium

TESTI DI “é come un quadro del quale si è riusciti a ricostruire appena la Simone Quilici e Valentina Berneschi cornice e nella cui tela si intravedono sfocate le figure di primo DISEGNI DI piano ma rimane vivo e incancellabile il fondo con il lago, Antonio Cerica l’anello di verde, i monti, una quiete di oasi. FOTO DI Per Vico si apre una nuova stagione che potrebbe essere Stefano Ioncoli, Simone Quilici splendida a condizione che tutti collaborino alla sua crescita Archivio fotografico Riserva Naturale Lago di Vico in unione di intenti”.

© 2011 Mons. Osvaldo Palazzi, Vico e il Lago Cimino Tutti i diritti spettano a Palombi & Partner Srl e al Comune di Ronciglione

Palombi & Partner via Gregorio VII, 224 00165 Roma www.palombieditori.it

Nessuna parte di questa pubblicazione può essere memorizzata, fotografata o comunque riprodotta senza le dovute autorizzazioni. Progettazione, realizzazione grafica e assistenza redazionale a cura della Casa Editrice

ISBN 978-88-6060-385-2 Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 4 Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 6

Presentazione

Nel viaggio in Italia, che si tratti di un pellegrinaggio o di un viaggio a Roma , si passa per Vico e Ronciglione. Nei tempi più antichi Strabone parla delle ninfe Melissa e Amantea che vennero a riposare nella zona ; furono raggiunte da Ercole il quale, nel dimostrare la propria forza , conficcò la sua clava nel terreno ed estraendola fece spuntare il bacino del Lago di Vico. Dickens nel suo “Impressioni d’Italia ” riporta queste leggende . Ricostruire la storia, l’ arte, la natura di Ronciglione e del suo Lago di Vico è Le antiche tradizioni di un nobile passato, la sete di conoscenza un’impresa non facile. Dobbiamo posizionarci nel momento in cui i comuni sulle origini della nostra cittadina, un nuovo e più moderno operare laziali si trovano a vivere un processo che realizza il progetto già di Gregorio VII: a favore della politica dell’immagine e della promozione turistica. il Papato che va a sostituirsi all‘Impero nel dominio d’Italia. Sono queste le ragioni che ci hanno spinto a realizzare questa guida Vico e Ronciglione vivono fortemente queste vicende in cui i baroni laziali turistica in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale “Gli Unicorni”. costruiscono la loro fortuna attraverso il possesso dei castelli sul territorio o Fare cultura e turismo significa operare per la salvaguardia del patrimonio del fatto vantaggioso di avere un Papa in famiglia. I Prefetti di Vico, come i di civiltà, di storia, di tradizione del nostro territorio stimolandone Colonna, assurgono rilevanza in questa lotta tra le famiglie baronali che al contempo la riscoperta e diffondendone l’immagine. appoggiano alternativamente il Papa o l’Imperatore e si trovano poi a Ronciglione ed il Lago di Vico sono celebri per la bellezza del paesaggio, rimanerne schiacciati: nel 1431 viene smantellata Vico ed i ruderi del castello per l’aria salubre, per i numerosi tesori artistici e naturali che li troviamo ancora vicino alla chiesina di Santa Lucia sul lago. lo hanno reso meta di turismo naturalistico. La storia di Ronciglione evoca tanti ricordi e con essi il pensiero a chi si è La presente guida è quindi strumento indispensabile dedicato a studiarla, nel succedersi dei secoli, come Monsignor Osvaldo per un’approfondita conoscenza della storia millenaria, delle tradizioni, Palazzi. Nelle sue fonti storiche, come in questa agile guida, si ripercorrono dell’architettura della cittadina e del paesaggio naturale incontaminato vicende come la nascita e la distruzione di una città e della famiglia baronale e di rara bellezza, comprendente anche la Riserva Naturale del Lago di Vico, Vico, nome che conserva oggi lo splendore di un lago nel parco, e attraverso che la circonda. l’arte e i palazzi di Ronciglione altre pagine di storia che si sovrappongono nei secoli e permettono l’individuazione di sedi comunali, famiglie, toponimi e Massimo Sangiorgi monumenti che mutano nel corso del tempo. Sindaco di Ronciglione Questo lavoro richiede una incredibile capacità di sintesi: dai prefetti di Vico, alla contea nel ducato di Castro e Ronciglione con gli splendori farnesiani, alla città produttrice del ferro per l’intero stato pontificio. Una tappa lungo la Cassia percorsa e ricordata in tutta Europa dai viaggiatori che scendono in Italia da sempre ammirando lo splendido Lago di Vico e il barocco Ronciglionese. Questa iniziativa è un primo originale tentativo di presentare nello stesso tempo storia e splendore artistico ; un cammino da approfondire ma sicuramente un passo coraggioso che sollecita e guida il viaggiatore mostrando il valore di uno stemma o della storia di un palazzo per un intero millennio. Dall’assessorato al turismo un grazie agli autori e l’augurio di trascorrere delle piacevoli giornate nel nostro territorio. Giuseppe Duranti Assessore al Turismo Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 8

Indice

Introduzione 11

L’associazione Centro Commerciale Naturale “Gli Unicorni”, nasce dalla Itinerari sinergia delle attività commerciali di Ronciglione, diverse tra loro per I. La Francigena: da Via Ciminia a Strada Romana 17 tipologia ma unite da un unico scopo, promuovere o propri esercizi e gli eventi del paese. II. La Rocca e i Borghi “di Sotto” e “di Sopra” 29 Attraverso questi far conoscere le tipicità e le bellezze naturali della cittadina. III. I Farnese e la nuova capitale del Ducato 41 Grazie ad un finanziamento regionale ed al nostro comune, abbiamo scelto IV. La Valle del Rio Vicano 55 quello che ci è sembrato più idoneo al nostro scopo e pertanto tra le varie possibilità abbiamo deciso di commissionare all’assessore al turismo la V. Il Lago di Vico e la Riserva Naturale 61 realizzazione di questa guida. Siamo convinti che l’informazione e la storia del paese vista in tutti i suoi vari aspetti sia un veicolo fondamentale per attrarre turisti. Ringraziamo il sindaco Massimo Sangiorgi, l’amminstrazione comunale, il consigliere delegato al commercio dott. Marco Marcucci, la ASCOM Il carnevale e le altre feste 66 confommercio, l’assessore al turismo geom. Giuseppe Duranti che ha collaborato con l’editore Palombi alla stesura di questo interessante La cucina e i prodotti tipici 73 ritratto di Ronciglione e dintorni.

Il Presidente Anna Maria Tribuzi Bibliografia 77 Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 10

Introduzione

Allo sguardo di chi percorre la da Roma si staglia all ’orizzonte, subito dopo aver oltrepassato la Valle del Baccano, il profilo dei con la maestosa sagoma di Palazzo Farnese. Dopo aver deviato sulla Via Cimina al bivio di , la strada punta diritta verso un centro abitato alle falde della caldera del Lago di Vico, di cui si riconoscono una grande cupola e un campanile: è il Duomo di Ronciglione, antica capitale farnesiana e oggi luogo turistico di indiscussa bellezza. Il centro storico di Ronciglione sorge intorno ai 400 metri di quota e si estende lungo le pendici esterne del cratere vulcanico del Lago di Vico tra due profonde incisioni nel tufo. Il comune ha una popolazione di circa novemila abitanti ed è situato a cinquanta chilometri a nord di Roma e venti a sud di , lungo la Cassia Cimina. Il territorio è caratterizzato da un paesaggio di tipo collinare dominato dalla cima del Monte Fogliano (963 m), che fa parte della caldera del Lago di Vico ed è situato a nord-ovest del paese, al confine con i territori di e . Il centro abitato è circondato da un paesaggio agricolo che lascia ampio spazio a quello naturale. Le colture intensive di nocciolo, che rappresentano la principale coltivazione e una delle più importanti risorse economiche della zona, lasciano progressivamente il posto a castagneti da frutto e boschi di intatta bellezza che circondano la caldera del lago con faggi e cerri. La radice del nome di Ronciglione è ancora densa di interrogativi: potrebbe avere un ’origine etrusca oppure derivare da Runcola o Roncilio , ossia dai ronci e attrezzi agricoli di ferro che vi si producevano. Altre ipotesi legano il nome alla morfologia della rupe su cui sorge l’abitato, dalla caratteristica forma a roncola e rotondeggiante (rotundus cilio ). Il ritrovamento di alcune necropoli nella profonda valle tufacea del Rio Vicano, emissario del Lago di Vico che lambisce l’estremità orientale del centro abitato, ha fatto ipotizzare la presenza di insediamenti abitativi di epoca etrusca e quindi un ’origine pre- romana di Ronciglione. La rifondazione di Ronciglione avvenne intorno all ’anno mille ad opera dei Prefetti di Vico, famiglia ghibellina di presunta origine tedesca il cui Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 12

ultimo erede, Giacomo, fu accusato da Papa Eugenio IV di ribellione e durante i moti antifrancesi, distrusse 174 edifici e l ’archivio storico. decapitato nel 1435. Successivamente Ronciglione fu governata dagli Due secoli dopo, durante la seconda guerra mondiale, un secondo Anguillara, nobile casato della Tuscia, i quali dovettero cedere i loro duro colpo fu inferto alla città con il bombardamento alleato possedimenti a Papa Paolo II nel 1465. del 5 giugno del 1944 che causò 300 vittime e ingenti danni Durante il Rinascimento la cittadina fu una delle capitali del Ducato di nel centro storico. Castro e Ronciglione, istituito da Papa Paolo III Farnese nel 1537 e Oggi Ronciglione è una delle principali mete turistiche della Tuscia, crollato per i debiti accumulati nel tempo dai suoi eredi e per la volontà grazie al suo importante patrimonio storico-artistico e naturale e alla di Papa Innocenzo X Pamphili, che ordinò la distruzione della città di privilegiata posizione del suo territorio, che si apre su un ampio Castro nel 1649. In questo periodo Ronciglione fu un centro produttivo panorama intorno al bacino del Lago di Vico. I dintorni di Ronciglione di grande importanza per la presenza di numerose ferriere, ramiere e sono noti per le nocciole, le castagne, i funghi e altre specialità cartiere che sfruttavano il corso del Rio Vicano e conobbe una intensa utilizzate nella gastronomia locale, come i pesci di lago e le anguille, vita culturale legata a varie Accademie, tra le quali quella dei proposte nei tanti luoghi di ristoro della zona. Desiderosi, e tipografie, dove fu stampata fra l ’altro la prima edizione Le ottime capacità ricettive e il ricco calendario degli spettacoli e delle italiana della Secchia Rapita del Tassoni (1642). manifestazioni culturali rendono particolarmente attrattivo un Nel Settecento Ronciglione visse alterne vicende: dopo essere stata soggiorno prolungato, sia d ’estate che nel periodo di Carnevale, eletta a titolo di città da Papa Benedetto XIII nel 1728, l ’incendio durante il quale vengono organizzate lungo le principali vie della città appiccato dalle truppe francesi del Generale Valterre il 28 luglio 1799, le tradizionali “corse a vuoto” di cavalli senza fantino. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 14

Itinerari La Francigena: da Via Ciminia a Strada Romana /La Rocca e i Borghi“diSotto”e“diSopra”/IFarneseelanuovacapitaledel Ducato/La Valle del Rio Vicano/Il Lago di Vico e la Riserva Naturale Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 16

16 ITINERARIO I • L A FRANCIGENA : DA VIA CIMINIA A STRADA ROMANA - 17

I Prefetti di Vico e il loro castello I. La Francigena: da Via Ciminia a Strada Romana

Sin dal XV secolo, e forse anche famiglia dei Prefetti di Vico. prima, gli studiosi hanno Questi ebbero in dono dal identificato Vico con il Vicus Elbii pontefice Adriano IV nel 1156, citato nell ’edizione latina di per i servizi resi alla Chiesa, Tolomeo (IV, 76). Questa tutto il territorio del Lago di tradizione erudita si ricollega a Vico con il Castello di una vecchia leggenda, ricordata Casamala – situato tra concesso con tutto il suo Fin dall ’antichità il territorio Viterbo e ricollegarsi alla dallo storico latino Ammiano Caprarola e Ronciglione – e territorio – insieme a quello di cimino era ricoperto da un Cassia all ’altezza delle Aquae Marcellino, che parla furono investiti nel 1198 della Casamala, anch ’esso distrutto immenso bosco, di probabile Passeris. dell ’esistenza di un antico Prefettura dell ’Urbe. I Prefetti di dal Conte Everso nel 1436 –a carattere sacro legato al La costruzione di questa villaggio etrusco-romano Vico ebbero tuttavia tendenze Leonardo della Rovere, con il culto di Giove e Venere, che strada, insieme alla chiamato Saccumum o ghibelline e subirono numerose patto che non vi venisse eretta Tito Livio definì realizzazione del cunicolo Succinium – inabissatosi dopo repressioni da parte della Chiesa. mai più alcuna fortezza. Dopo “impenetrabile e terrificante” dell ’emissario del Lago di scosse telluriche ed eruzioni Il Castello di Vico subì alterne che nel 1504 il Cardinale (invia atque horrenda ). Solo Vico per la regolazione del vulcaniche – le cui rovine vicende e fu oggetto di una prima Alessandro Farnese seniore, nel 310 a.C. i Romani livello delle sue acque, sarebbero visibili in fondo al lago devastazione nel 1365 da parte futuro Papa Paolo III, acquistò i osarono oltrepassare la permise ai Romani un più quando le acque sono delle truppe pontificie guidate dal territori di Vico e Casamala dai famigerata Silva Ciminia. In sistematico controllo del particolarmente limpide. È Cardinale Egidio Albornoz. Riario per la somma di 20.000 quell ’anno, infatti, il console territorio. Fin dal II secolo a.C. Quinto Fabio Massimo i Romani trasformarono i comunque probabile che, oltre al Nel 1431 il castello fu fiorini d ’oro, il territorio di Vico Rulliano, costringendo alla boschi cedui in vaste complesso di ville di Poggio definitivamente raso al suolo a entrò a far parte del Ducato per ritirata l ’esercito etrusco piantagioni intensive di Cavaliere, esistessero altri opera del Conte Everso degli poi passare alla comunità dei sotto , guidò le proprie castagno e incentivarono le insediamenti di epoca romana Anguillara – signore di Ronciglionesi fino al 1751. legioni all ’inseguimento dei coltivazioni di cereali, ulivi e situati più in prossimità del lago, Ronciglione, alleato della Chiesa Il borgo continuò a esistere grazie soldati fuggitivi oltre il viti, innescando un parziale in corrispondenza dell ’imbocco e acerrimo nemico di Giacomo di ad una patente del 1477, del cunicolo dell ’emissario . Vico – costringendo gli abitanti a costone di Poggio Cavaliere. disboscamento della Silva confermata da una Bolla La Via Ciminia è attestata Ciminia e determinando una Tuttavia il borgo medioevale di rifugiarsi a Caprarola e Pontificia del 1497 , che Vico nacque presumibilmente Ronciglione. Dopo una serie di epigraficamente dal I secolo profonda trasformazione del autorizzava la ricostruzione del a.C. fino all ’età flavia. Fu paesaggio. intorno al VI sec. d.C. e si sviluppò discordie tra Everso e i suoi eredi centro abitato sulle rive del lago. nel XII secolo a seguito della (Diofebo e Francesco) e quelli di realizzata ricalcando Il sito archeologico più Nel piccolo borgo abitato da un ’antica direttrice etrusca importante dell ’area cimina è costruzione di un ’inespugnabile Giacomo (Francesco, Sicuranza e pescatori e agricoltori esistevano rocca per il controllo della Via Menelao), che posero le basi per come raccordo tra la Via costituito dal nucleo abitato varie chiese – tra cui quelle di Cassia e il territorio cimino. che si sviluppava lungo la Francigena da parte della potente una contesa territoriale tra San Pietro e dell ’Angelo – che Caprarola e Ronciglione che si La nuova strada si staccava dorsale meridionale della furono distrutte insieme al dalla consolare all ’altezza di caldera di Vico. Dal vallone protrasse per tre secoli, nel 1465 castello. Alcuni frammenti furono il pontefice Paolo II pose tutti i Sutri, attraversava la valle di del Rio Vicano fino alla probabilmente utilizzati per il Vico e andava a incunearsi località “delle Querce territori sotto il diretto controllo restauro a Ronciglione del della Chiesa. tra il Monte Venere e il d’Orlando sulla Cassia (…) è campanile di Sant ’Andrea nel versante di Poggio Nibbio, un susseguirsi qua e là di Nel 1473, sotto il pontificato di 1436. per scendere infine verso il ruderi e mozziconi di muri Sisto IV, il Castello di Vico venne territorio dell ’attuale città di antichi che fanno pensare a Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 18

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una grande città sparita o a “Ronciglionese” e alimentava notevole rilevanza, come il La – XI-XII sec. ville contigue andate in l’antico insediamento di casale del Procojo, un polvere” (G.B. Bedini, 1960 ). Poggio Cavaliere. mulino, una osteria con L’antica Via Francigena, che parcheggio di Canale posto ai strada – oggi asfaltata – In prossimità dell ’incrocio tra La Ciminia venne utilizzata a stazione di posta e un posto è stata riconosciuta quale piedi del Monte Venere si passa di fronte alla chiesa di la Ciminia e la partire dall ’XI -XII secolo d.C. doganale in località Poggio “grande itinerario culturale” percorrono la “Cassia Antica”, Santa Lucia nei pressi del “Ronciglionese”, in posizione come variante “di montagna” Nibbio, ai confini del ducato dal Consiglio d ’Europa ed è dove sono visibili tracce vecchio borgo di Vico. panoramica sul lago, era della Via Francigena, cioè verso Viterbo. L ’affermazione attualmente candidata come dell ’antico selciato, e la Nel territorio di Ronciglione il probabilmente collocata una della principale direttrice che della “variante alta” sito patrimonio dell ’umanità “strada di mezzo” fino ad tracciato della Via Francigena mansio o stazione di sosta, dal regno dei Franchi determinava infatti un (UNESCO), è oggi percorribile arrivare ai ruderi dell ’antica coincide, nei tratti extra- tipico luogo di riposo del conduceva a Roma. Mentre incremento delle entrate lungo alcuni sentieri della dogana e dell ’osteria della urbani, con l ’attuale Strada sistema viario romano, circa la “via di valle” – che fu nelle casse dei Farnese, sia Riserva Naturale del Lago di Montagna – o “della Rosa” – Provinciale Cassia-Cimina. a metà strada tra Sudrio l’itinerario percorso per l ’affitto delle gabelle di Vico. Nel territorio del in località Posta Vecchia. Sul Giunti in località Rio Vicano , (Sutri) e Beterbon (Viterbo) dall ’Arcivescovo Sigerico nel transito, tra cui quella che Comune di Caprarola, dal versante sud del lago, la dal territorio di Caprarola si dell ’Itinerario Ravennate 990 di ritorno da Roma verso veniva riscossa nel borgo di (sec. VII). L’esistenza della Canterbury – era in gran Vico, sia per i proventi della mansio è confermata dalla parte coincidente con il locazione delle osterie e Chiesa di Santa Lucia (XVI sec.) presenza in loco di varie tracciato della Via Cassia, delle poste dei cavalli. Sotto i opere idrauliche, tra cui la dirigendosi verso Vetralla, Farnese fu inoltre realizzata distrutta Fontana dei Tatocci Capranica e Sutri, la una nuova chiusa che – forse di età augustea – cosiddetta “variante alta” regolava il livello delle acque che serviva come saliva invece da Viterbo sulla del lago, posta in abbeveratoio e l ’edificio delle caldera del Lago di Vico e corrispondenza dell ’imbocco terme, di cui si scoprì il vasto scendeva quindi ai piedi del del cunicolo dell ’emissario pavimento a mosaico con Monte Venere per dirigersi, che fu anch ’esso restaurato, figure umane ( Tati o Tatocci ) passando per il borgo di Vico ai fini di una maggiore anch ’esso demolito, nonché e sotto l ’omonimo castello, produzione agricola e da alcuni ruderi di magazzini verso Ronciglione e la chiesa pastorale dei terreni della annonari e cantine, messi in di Sant ’Eusebio, per poi valle di Vico. luce e subito distrutti ricongiungersi con la “via di Nel 1788 il tracciato della durante la realizzazione del valle” a Sutri. I pellegrini Strada Romana, che divenne moderno insediamento diretti a Roma cominciarono una delle principali “vie residenziale di Poggio a preferire la variante cimina postali” dello Stato Pontificio, Cavaliere. Unici resti visibili perché, pur essendo più fu spostato – su progetto sono ormai gli ampi faticosa del percorso di valle, dell ’architetto Filippo Prada – terrazzamenti aggettanti era più corta e più sicura lungo il crinale in direzione verso il lago della Villa del dagli assalti dei pirati della chiesa di San Rocco Parietario con i due ambienti saraceni che dalle coste fino al Poggio Nibbio. Questa sotterranei e la cisterna tirreniche si spingevano deviazione, insieme al coevo scoperta e alcuni tratti verso l ’interno. ripristino del percorso dell ’acquedotto che, Durante il Ducato farnesiano Viterbo-Vetralla-Capranica- partendo a mezza costa del lungo la Via Ciminia – sin dal Sutri (dal 1766), Monte Fogliano sul lato Quattrocento rinominata decretarono l ’abbandono del occidentale del lago, correva “Strada Romana” – furono percorso nella valle di Vico e parallelo alla via realizzati vari edifici di la decadenza del borgo. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 20

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può deviare verso via delle l’ospedale di Cristo, gestito è detta dell ’Ospedale. Il castello di Vico e il suo borgo – XII sec. Cartiere per poi attraversare il dalla Confraternita del SS. Proseguendo lungo la strada centro storico di Ronciglione. Sacramento, che fu divorato provinciale a sud del centro L’insediamento lungo il parziale ripulitura di un tratto indagini archeologiche da In via della Campana, che dalle fiamme durante abitato e arrivati a un bivio percorso della Via Francigena delle mura, recenti lavori parte della Riserva Naturale prende il nome da una l’incendio dei francesi del contrassegnato da una croce, che appartenne ai Prefetti di hanno riportato alla luce Lago di Vico , legate al campana scolpita sul portale 1799. Il suo ricordo la strada sterrata sulla sinistra Vico, signori della zona tra il X alcune sepolture nei pressi progetto della Regione di un antico alloggio per sopravvive nella vicina conduce all ’antica chiesa di e il XIII secolo, era diviso in delle rovine. L ’intera area è di valorizzazione del percorso viaggiatori, sorgeva fontana che tuttora Sant ’Eusebio. Nei pressi tre nuclei: la rocca, che era attualmente oggetto di della Via Francigena. sorge il nuovo monastero una residenza signorile delle Carmelitane Scalze con fortificata sulla sommità di annessa chiesa dedicata a un ’altura in posizione Gesù Bambino di Praga. dominante sul lago, il castello, cioè un centro abitato fortificato sul pianoro immediatamente sottostante, e il borgo, un nucleo situato nella conca del lago lungo la strada per Monastero delle Carmelitane Scalze Roma, unito al sovrastante Catasto Alessandrino (XVII sec.) castello da una cinta muraria Mappa del XVII sec. di cui rimane un breve tratto dietro la chiesa di Santa Lucia. Del borgo restano soltanto due edifici disposti sui due lati della strada provinciale Valle di Vico: un fabbricato chiamato “Osteriaccia”, che era il luogo di riscossione della gabella di transito sulla strada romana ed è attualmente di proprietà privata, e la chiesa di Santa Lucia. Del castello restano, invece , alcune rovine indecifrabili e ricoperte di una fitta vegetazione e dei tratti delle mura sull ’altura ancora oggi chiamata “Castellaccio”, situata all ’interno del territorio di Caprarola. Dopo che nel marzo del 1998 è stata effettuata una Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 22

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Chiesa di Santa Lucia in Vico e fontanile – XVI e XVII sec. giugno vi si celebra la festa in onore della Santa con La struttura attuale della prime testimonianze corrispondente all ’aula della annessa sagra del lattarino. chiesa è attribuibile, in base documentarie risalgono al chiesa, sembra costituire il Una lapide posta sulla alle aperture presenti sulla 1585, anno di costruzione nucleo originario del facciata della chiesa ricorda facciata, a una ricostruzione della adiacente canonica – complesso, di probabile che il 14 maggio 1900 la eseguita nella seconda deriva dalla fusione di due origine medioevale. festa fu funestata da una metà del XVI secolo. Il corpi di fabbrica, di cui L’edificio , a navata unica con grave disgrazia: quaranta volume dell ’edificio – le cui quello meridionale, campanile a vela, presenta giovanissimi ronciglionesi all ’interno affreschi dei annegarono nelle acque del secoli XIX e XX con alcuni lago per l ’inabissamento di resti di strati pittorici del XVI- due grandi barconi. Per XVII secolo. Sopra l ’altare è commemorare il tragico stato riportato alla luce e evento e per ricordare tutte restaurato , nel corso del le vittime del lago, il 10 2006 , un dipinto murale settembre 1996 è stata cinquecentesco raffigurante collocata una statua della Gesù crocefisso con la Madonna, intitolata a Santa Madonna, San Maria del Lago , a cinque Giovanni, Santa Lucia metri di profondità in località e Santo Stefano . “Punta dello Scoglio”. Nonostante il Vicino alla chiesa di Santa progressivo declino Lucia, ai bordi dell ’antica del borgo, la Strada Romana, è situata parrocchia di Santa una elegante fontana in Lucia non è mai peperino, databile tra il stata soppressa ed 1601 e il 1622, con è passata sotto la giurisdizione scolpiti i due ecclesiastica di stemmi del Ronciglione insieme Cardinale alla chiesa Odorado dipendente di Santa e del Duca Maria Incoronata alla Ranuccio Farnese Montagna, di cui ai lati di un grande restano oggi soltanto giglio. i ruderi in località Nel 2007 la Posta Vecchia. fontana è stata La chiesa si trova in sottoposta a prossimità del lago restauro sul lato orientale conservativo da della strada parte della provinciale Valle di Riserva Naturale Vico. Tra maggio e Lago di Vico. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 24

24 - I TINERARIO I • L A FRANCIGENA : DA VIA CIMINIA A STRADA ROMANA ITINERARIO I • L A FRANCIGENA : DA VIA CIMINIA A STRADA ROMANA - 25

Chiesa e convento di San Francesco d ’Assisi – XVII sec . Chiesa di Sant ’Eusebio – VII-VIII sec.

I Cappuccini si insediarono a con nuove cappelle dedicate fra Felice. Nella cappella di A un paio di chilometri a sud Sotto il pavimento sono state tra le due laterali, dovuta a Ronciglione nel 1581 nella ai santi cappuccini e alla San Giuseppe è visibile il di Ronciglione, lungo la rinvenute sette sepolture in rimaneggiamenti località “I Cappuccini Vecchi”, Madonna di Pompei. dipinto con la Vergine in trono Strada Provinciale Cassia- muratura, di cui quella contro succedutisi nel corso dei a circa un chilometro e La chiesa è ricca di con Bambino e i Santi Cimina si intravede sulla la parete di fondo è secoli. mezzo dal centro abitato, al di interessanti dipinti che sono Giuseppe da Leonessa e sinistra, tra i noccioleti e un probabilmente quella di La navata centrale, che là della valle del Rio Vicano, in stati oggetto di interventi di Margherita da Cortona , gruppo di querce, la Flavio Eusebio. costituisce il nucleo un luogo che ben presto si restauro nel corso del 2009 eseguito da Ludovico Stern, chiesetta romanica di L’altro corpo è costituito dalla originario insieme ad alcuni dimostrò troppo lontano dal su iniziativa del Comune di detto il “Viennese”, intorno al Sant ’Eusebio, risalente al VII- chiesa che fu costruita tratti dei muri perimetrali, è centro abitato, mancando un Ronciglione e 1750. Nel coro della chiesa è VIII secolo. intorno alla sepoltura , formata da grossi blocchi di ponte per superare il vallone. dell ’Associazione Santa esposta la tela raffigurante la Il complesso è formato da diventata luogo di tufo e presenta tre arcate per La chiesa viene visitata una Giacinta Marescotti sotto Stigmatizzazione di San due manufatti distinti tra pellegrinaggio sin dal VI lato impostate su larghe volta l’anno in occasione l’alta sorveglianza della Francesco di Giuseppe loro. Il primo è il sepolcro in secolo, probabilmente per colonne con capitelli della festa campestre il Soprintendenza per i Beni Bastiani, tipico dipinto tufelli rettangolari, risalente l’assimilazione di Flavio quadrangolari decorati con martedì di Pasqua. Storici, Artistici ed dell ’ambiente cappuccino del alla seconda metà del IV sec. Eusebio con l ’Eusebio elementi di età pre- Nel 1627 si decise di Etnoantropologici del Lazio. XVII secolo. d.C., che Flavio Eusebio – vescovo di Sutri di un secolo carolingia: nastri intrecciati, spostare il nuovo convento La pala dell ’altare maggiore A destra della chiesa si trova vicegovernatore della posteriore. La chiesa che foglie lanceolate e volute nella più agevole e vicina raffigurante l ’Immacolata il convento con il tipico Campania – fece costruire avvolge il monumento angolari. località “Piano delle Chiavi”, Concezione con i Santi chiostro rustico con pozzo per sé e per la famiglia nei funerario è di forma All ’esterno era presente una lungo la Cassia-Cimina – che Andrea, Chiara, Francesco e centrale e una terrazza dalla terreni di sua proprietà, basilicale a tre navate con torre campanaria di forma in questo tratto dal 1927 si Caterina d ’Alessandria, che quale si gode uno splendido come ci riferisce un ’accentuata asimmetria quadrata che crollò nel chiama viale San Francesco Scipione Pulzone – detto il panorama. Qui era solito un ’iscrizione lapidea. 1940. d’Assisi – su richiesta degli “Gaetano” – dipinse nel trascorrere i mesi estivi Padre abitanti di Ronciglione e per 1581 per i cappuccini di San Mariano da Torino, il celebre interessamento della Bonaventura al Quirinale a “frate della Tv”, recentemente Duchessa Margherita Roma, fu trasportata a dichiarato “Venerabile ”. Aldobrandini, moglie di Ronciglione e qui collocata Ranuccio I Farnese e madre nella seconda metà del XVII del Duca Odoardo. secolo. Il dipinto , raffigurante La chiesa, a navata unica e la Madonna che porge il copertura a volta con due Bambino a San Felice da cappelle laterali, fu realizzata Cantalice di fra Semplice da su progetto di Padre Michele Verona (Verona 1589 ca. - da Bergamo nel 1628-32 e Roma 1654) , risale al 1625, nel Settecento fu ingrandita anno della beatificazione di

Chiesa di San Severo – XV-XVI sec .

Lungo il viale San Francesco sorge l ’antico romitorio di San strada è presente un affresco d’Assisi, un centinaio di metri Severo, attualmente collocato di Sant’Antonio Abate, più a sud della chiesa e del all ’interno di una proprietà recentemente restaurato dal convento dei Cappuccini, privata. Sul lato verso la Maestro Antonio Cerica. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 26

26 - I TINERARIO I • L A FRANCIGENA : DA VIA CIMINIA A STRADA ROMANA ITINERARIO I • L A FRANCIGENA : DA VIA CIMINIA A STRADA ROMANA - 27

Affresco della Madonna col bambino tra i Santi Eusebio e Stefano (sec. XV)

Navata centrale

Dell ’originaria decorazione è l’Ultima Cena , la Lavanda dei celeste: le Vergini prudenti . pervenuto soltanto un piedi , l ’Albero di Jesse e, Una quattrocentesca esiguo frammento della sopra l ’arcata del mausoleo, Madonna col Bambino tra i figura di Cristo, oggi trasferito il Cristo benedicente tra Santi Eusebio e Stefano, con all ’interno della chiesa di quattro santi , di cui l ’ultimo a aggiunte del XVII secolo, Santa Maria della Pace. Delle destra rappresenta domina la parete di fondo del altre pitture , eseguite a Sant ’Eusebio in abito presbiterio. fresco sulle pareti della vescovile. Sulla parete di Nel corso del 2006 la navata centrale tra la fine fondo della navata di destra chiesa è stata oggetto di dell ’XI e l ’inizio del XII secolo, è visibile un affresco con due interventi di restauro restano – seppur rovinate – figure longilinee in tunica conservativo. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:17 Pagina 28

28 ITINERARIO II • L A ROCCA EIBORGHI “DI SOTTO ” E “DI SOPRA ” - 29

Mariangela Virgili e la Casa museo II. La Rocca e i Borghi “di Sotto” e “di Sopra” Nell ’angolo più caratteristico di Durante il battesimo cadde nel elemosine. Aiutò poveri, orfani e piazza degli Angeli, nel borgo “di fuoco dalle mani di una donna vedove, ma anche giovani Sotto”, sorge il Palazzetto dei che la reggeva senza farsi nulla. donne, ammalati e carcerati. Nel Virgili, uno dei monumenti più Sin da bambina espresse il 1706 chiamò a Ronciglione interessanti del Centro storico desiderio di farsi monaca, Rosa Venerini da Viterbo, oggi di Ronciglione. Il secondo piano partecipò al trasporto dei sassi canonizzata, e le fece aprire una del palazzo, che presenta per la costruzione del Duomo e Casa delle Maestre Pie per ancora oggi uno stemma cominciò prestissimo a l’educazione gratuita delle La rifondazione medioevale chi proveniva da Roma nobiliare sul portone d ’ingresso, insegnare catechismo ai ragazze del popolo. di Ronciglione è accedeva a Ronciglione una grande finestra bambini. Dopo la morte del Dopo aver sentito la voce del antichissima, probabilmente fiancheggiando il vallone del rinascimentale e una più antica padre nel 1679 , aiutò la Crocifisso nella Chiesa delle intorno all ’anno Mille, ed è Rio Vicano attraverso il Ponte bifora, era abitato dalla famiglia famiglia rimasta in estrema Carmelitane di Sutri – che le legata alla necessità di delle Tavole, che scavalcava della Venerabile Mariangela povertà, lavorando nei campi e disse: «Ti basti un cantone realizzare un presidio il fossato scoperto, e la Porta Virgili, Terziaria Carmelitana nelle case di chi aveva bisogno. della tua casa e il tuo fortificato su un ’altura sotto Pèntama o Pentonia dell ’Antica Osservanza sulla cui Dopo un periodo di cecità durato Monastero sarà tutto il Popolo la quale passava l ’antica Via (termine di origine etrusca: persona è in corso un processo undici anni, da cui guarì secondo di Ronciglione» – si costruì in Ciminia, in una posizione pénthuna, penthna , “sasso, di beatificazione. i fedeli per intercessione di San casa una cella, cioè un recinto favorevole per il controllo pietra, roccia”), situata sotto La Venerabile nacque l ’8 Giuseppe, nel 1700 entrò nel di tavole, per passare le notti della strada che conduceva la Torre-Campanile della settembre 1661, primogenita di Terzo Ordine Carmelitano e da nella preghiera e nelle a Roma. La Rocca fu chiesa di Santa Maria della molti figli, da Serafino Virgili, allora si dedicò esclusivamente penitenze. edificata sulla sommità del Provvidenza, che fu edificata calzolaio, e da Lucia Finis. ai diversi apostolati, vivendo di All ’età di sessantasette anni crinale delimitato dalle due nell’XI secolo. rimase inferma a letto e vi restò incisioni fluviali convergenti I due borghi non erano fino al giorno della morte, il 10 a sud dell ’abitato e aveva abitati soltanto da popolani e novembre 1734. Per tre giorni la una funzione di sbarramento umili contadini: infatti tra le sua salma fu esposta nella contro i possibili aggressori varie case si notano Chiesa di Santa Maria del Popolo, provenienti da nord, cioè il fabbricati che probabilmente dove fu sepolta, dopo che la folla lato più indifeso da un punto appartennero a ricche aveva sfondato le porte per di vista orografico. famiglie. Tra queste sono da vederla e toccarla. I medici che le Il centro abitato è diviso in segnalare la casa della fecero l ’autopsia constatarono due parti distinte tra loro: il Venerabile Mariangela Virgili che il suo sangue era ancora Borgo di Sopra a nord e quello nella Piazzetta della fresco e che il cadavere era di Sotto a sud. L ’altura dove Madonna degli Angeli al flessibile a tre giorni dalla morte. sorge la Rocca, coincidente Borgo di Sotto, la casa di Il 10 novembre 1999 nella ex con il Borgo di Sopra, era pietra al Borgo di Sopra Cappella del “Cristo Morto” del racchiusa da un antemurale vicino alla Rocca, con i due Duomo, dove dal 1922 è che aveva una porta volti dei guerrieri in conservata la cassetta con le d’accesso nei pressi della altorilievo che decorano la sue ossa, è stata inaugurata la chiesa di San Sebastiano. finestra centrale, e antica cappella dedicata alla Il Borgo di Sotto era invece sede del Comune. I blocchi Venerabile Mariangela Virgili. naturalmente difeso dai lapidei decorati con puttini in valloni laterali. Nel medioevo altorilievo di un altare della Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 30

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chiesa di Sant ’Andrea al Borgo La Rocca o “I Torrioni” – XIII sec . di Sopra, dei quali alcuni sono stati trafugati e altri trasferiti alla chiesa di Santa Maria della Simbolo del dominio di Nel Cinquecento il Cardinale Pace , sono rappresentativi Francesco di Vico sul Alessandro Farnese dell ’opera di un tanto bravo territorio di Viterbo alla fine seniore, vicario della zona e quanto ignoto scultore del Trecento, la Rocca era futuro Papa Paolo III, trasformò medioevale nella vecchia stata costruita durante il in propria dimora il castello Collegiata. secolo precedente a guardia che ben presto subì i danni Dominato dalla bellezza della città e della via che del passaggio dei svettante del campanile della conduceva a Roma. Nel Lanzichenecchi diretti a Roma Provvidenza, il Borgo di Sotto Quattrocento, dopo la breve per il “Sacco” del 1527. Dopo presentava un carattere di tirannia dei Conti degli la caduta del Ducato indiscutibile nobiltà. Vi si Anguillara, la Rocca passò in Farnesiano, nel 1649 il notano ancora oggi portali e mano ai Della Rovere che tra castello passò in mano alla finestre medievali, il 1475 e il 1480, per Santa Sede che lo vendette purtroppo deturpati da volontà di Papa Sisto IV, ne nel 1756 al genovese grossolani rifacimenti di effettuarono la Girolamo Marè. Dopo anni di epoca successiva, e una ristrutturazione affidando i abbandono, il castello è stato serie di archi oggi murati che lavori all ’architetto fiorentino restaurato ed è ritornato testimoniano l ’antica Giovanni Dolci, che realizzò il all’antico splendore. presenza di un porticato mastio circolare e le quattro nella piazzetta della torri fortificate angolari, che Madonna degli Angeli. diedero al castello il nome Il basso portale della casa di “I Torrioni” . della Venerabile Mariangela Virgili, dal quale occorre discendere alcuni scalini per entrare, e le scalette esterne di alcune abitazioni lasciano pensare che l ’attuale piano stradale del Borgo di Sotto sia stato rialzato sopra l’antico. Questa ipotesi è confermata dal fatto che alcune case che avevano la facciata a timpano sulla strada siano state ristrutturate , colmando il timpano stesso e modificando gli spioventi del tetto per recuperare la cubatura perduta per il sollevamento del piano stradale. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 32

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Chiesa di Santa Maria del Fiore alla Rocca – XV sec . Campanile e ruderi della chiesa di Sant ’Andrea Antica Collegiata – XII sec. Donata dal Conte Everso degli Quattrocento, la chiesa sorge viterbese, la Madonna del Anguillara alla Compagnia della di fronte alla Rocca ed è Fiore, detta della candelora, Su via del Borgo di Sopra, quasi attualmente sono visibili Disciplina, che garantiva annessa all ’attuale convento mentre sulla parete di sinistra di fronte al palazzetto del soltanto la struttura esterna, l’assistenza agli infermi e che delle Maestre Pie Venerini. è visibile un elegante affresco Guerriero e del Poeta, si erge il alcuni frammenti di colonne e vi costruì un ospedale che L’interno , a navata unica , rinascimentale, lo Sposalizio campanile della chiesa di capitelli marmorei e il restò in funzione per tutta la custodisce sopra l ’altare una della Vergine , datato 1521. Sant ’Andrea, che fu l ’antica campanile fatto restaurare dal seconda metà del tavola del XV secolo di scuola Collegiata dei Santi Pietro e Conte Everso degli Anguillara Caterina fino agli inizi del nel 1436 a opera di Mastro Settecento, quando la Galasso De Anna. Quest ’ultimo collegiata e la parrocchia richiama modelli romanici ed è furono trasferiti nel Duomo. Il composto da quattro piani con come testimoniato dal fatto suo abbandono cominciò nel finestre monofore, bifore e che il loro aspetto è del tutto XIX secolo, quando a causa di trifore e da un ultimo piano a simile a un altro frammento decisioni politiche inadeguate , pianta ottagonale. Le spallette inserito nel pavimento della non furono realizzati i della monofora al primo piano chiesa di Santa Lucia. Sulla necessari lavori di restauro. sono costituite da parti di facciata sono incastonati Della chiesa, realizzata nel XII transenna marmorea a fasce un ’iscrizione marmorea che secolo in stile gotico ed eretta intrecciate provenienti, documenta l ’anno di probabilmente sopra l ’antica probabilmente, dalle chiese costruzione del campanile e lo chiesa di San Leonardo, del distrutto borgo di Vico, stemma degli Anguillara.

Palazzetto del Guerriero e del Poeta – XV sec.

Percorrendo via del Borgo di Guerriero e del Poeta, fatto Sopra lasciandosi alle spalle la erigere dal conte Everso degli Rocca, sulla destra si incontra Anguillara nel 1451 come sede un elegante edificio della prima scuola di rinascimentale: il Palazzetto del grammatica di Ronciglione. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 34

34 - I TINERARIO II • L A ROCCA EIBORGHI “DI SOTTO ” E “DI SOPRA ” ITINERARIO II • L A ROCCA EIBORGHI “DI SOTTO ” E “DI SOPRA ” - 35

Antico Palazzo Comunale – Chiesa di Santa Maria della Provvidenza – Campanile della chiesa di Santa XIV-XV sec. XI sec. Maria della Provvidenza Che sorge lungo la via Borgo di Costruita nel corso dell ’XI secolo La chiesa era originariamente (XI sec.) Sopra, fu la prima sede sullo sperone tufaceo ai margini intitolata a Sant ’Andrea e comunale e presenta elementi del Borgo di Sotto dominante il acquisì l ’attuale nome nel architettonici di pregio nel vallone del Rio Vicano, la chiesa 1742, quando venne ritrovato portale, nelle finestre, negli è a navata unica con copertura a un affresco raffigurante la ambienti interni e nell ’altorilievo capriate ed è dotata di un Madonna con Bambino durante che rappresenta un cavaliere in elegante campanile di perfetto un importante restauro dovuto arcione. stile romanico, dichiarato al cedimento della rupe monumento nazionale insieme a sottostante l ’edificio, avvenuto quello di Sant ’Andrea, che fu nel 1702. Questo ritrovamento costruito nel XII secolo su due fece ottenere nuovi fondi per il lati della torre posta a protezione restauro effettuato da Frate di Porta Pèntama e il cui ultimo Angelo Ferretti, nipote della piano crollò a causa di un Venerabile Mariangela Virgili, la fulmine nel corso del XIII secolo. quale aveva preannunciato la

Ingresso della Provvidenza su largo Monsignor Osvaldo Palazzi Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 36

36 - I TINERARIO II • L A ROCCA EIBORGHI “DI SOTTO ” E “DI SOPRA ” ITINERARIO II • L A ROCCA EIBORGHI “DI SOTTO ” E “DI SOPRA ” - 37

scoperta del dipinto poco prima della sua morte. L ’affresco venne dunque definito come una “Provvidenza” e posto sopra l ’altare maggiore, dando il nome alla chiesa. I successivi lavori di restauro del 1954 hanno liberato l’interno della chiesa dalle aggiunte barocche, restituendole la sua originaria austerità. Gli affreschi dell ’abside risalgono al XV secolo e raffigurano una Crocifissione con Santi , in cui la preminenza data a Sant ’Andrea rispetto a suo fratello Pietro conferma l’originaria intitolazione della chiesa.

Abside della chiesa di Santa Maria della Provvidenza (XI sec.) Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 38

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Palazzetto Virgili Ferretti – Casa della Venerabile Mariangela Virgili – XIV-XV sec. Chiesa di San Sebastiano – XIII sec.

Tra la dimore nobiliari del Borgo La costruzione della chiesa, che La parete di fondo della navata di Sotto è da notare la casa sorgeva subito fuori dal centrale ospita tre tavole a della Venerabile Mariangela perimetro delle mura esterne, tempera inserite all ’interno di Virgili nella Piazzetta della risale ai tempi dell ’edificazione decorazioni barocche, Madonna degli Angeli, che del Castello (XIII sec.). L ’edificio, realizzate da Jacopo Sartori nel presenta alcuni elementi tipici di stile romanico e a impianto 1519, che raffigurano San delle dimore nobiliari, tra cui la basilicale, ha subito nel tempo Sebastiano , San Rocco e Santa caratteristica porta, la finestra numerose ristrutturazioni. Caterina. crociata e la bifora murata. Tra i vari ambienti della casa, oggi trasformata in museo dai fedeli, esiste ancora oggi la sua cella. Nel corso del tempo – il più vecchio registro dei visitatori risale al 1910 – le pareti sono state ricoperte da centinaia di ex voto, tra cui Chiesa di Santa Maria del numerosi cuori d’argento. Carmine o di Santa Maria del Popolo – XV sec.

Sulla piazza del Comune una doppia scalinata, che versa in gravi condizioni di degrado, conduce alla chiesa di Santa Chiesa di Sant ’Anna – Oratorio della Disciplina – XV sec. Maria del Carmine, di stile romanico, detta di Santa Maria La chiesa era annessa al primo del nuovo ospedale di Sant ’Anna del Popolo perché realizzata con grande ospedale di Ronciglione sull ’attuale circonvallazione, le elemosine della questua. La che sostituì la sede presso la fu adibito ad asilo infantile. chiesa con l ’annesso convento rocca e che fu edificato nel dei PP. Carmelitani Calzati furono 1494 per volere del Cardinale costruiti su via della Campana nel Giuliano della Rovere, futuro Borgo San Biagio – la piazza non Papa Giulio II, all ’epoca esisteva ancora – tra il 1469 e il governatore della Contea di 1479 e vennero ristrutturati nel Ronciglione. I lavori di 1721, come attesta una lapide ristrutturazione della chiesa e posta sull ’esterno. Attualmente la dell ’ospedale, nel 1722, chiesa, il cui tetto fu distrutto lasciarono intatto il portale durante il bombardamento d’ingresso. Nell ’Ottocento alleato del 5 giugno 1944, è in l’ospedale della Disciplina completo abbandono, mentre il accorpò gli altri due ospedali convento ospita abitazioni di Cristo e del Sacramento. private. Dopo la realizzazione nel 1910 Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 40

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Il viaggio di Maria Carolina d’Asburgo III. I Farnese e la nuova capitale Nel corso del Settecento, tratto dal confine toscano fino latino posta all ’interno del del Ducato conclusa l ’epoca del dominio alle Grotte di San Lorenzo , palazzo. spagnolo e delle relative mentre affidò il tratto intorno a Nella quiete di Ronciglione, guerre che interessarono la Viterbo all ’Abate Massi, a cui dove fu deciso l ’ordine e il Penisola, la strada che furono concessi poteri modo di arrivare a Roma, conduceva da Firenze a Roma straordinari per obbligare i Maria Carolina scrisse un fu percorsa di frequente da proprietari dei terreni bigliettino: “Serenissimo e principi e sovrani, tra cui sono adiacenti “anche Ecclesiastici, potentissimo Re, Signore e di un certo interesse i viaggi Privilegiati e Privilegiatissimi” Sposo Carissimo. Io ho Durante il Rinascimento quella esistente, tanto che oggi del Principe d ’Ansprach a provvedere alla pulizia dei ricevuto con somma Ronciglione visse il periodo di si possono ancora distinguere (1753), degli Arciduchi di fossi laterali e a permettere di soddisfazione le due lettere maggior sviluppo e splendore la parte medioevale da quella Milano e dei Conti del Nord estrarre dai loro terreni la delle quali V. M. ha degnato con l ’ascesa, a partire dal rinascimentale e barocca. (1780-82), del Re di Svezia breccia necessaria. I lavori, onorarmi. E sebbene io goda 1526, dei Farnese. Alessandro Colmando il fosso che correva a nel 1783 e dell ’imperatore che furono sospesi nei mesi in questo viaggio il piacere di Farnese, ormai già Papa Paolo ovest del centro medioevale, fu d’ Giuseppe II che invernali e durarono fino trovarmi con l ’Arciduca mio III, eresse Ronciglione insieme tracciata una strada lunga un restituì la visita fattagli dal all ’aprile dell ’anno successivo, fratello e con l ’Arciduchessa alla vicina Castro in ducato nel chilometro che attraversava la Papa nello stesso periodo. Ma consistettero nel ripristino del sorella di V. M.... con tutto ciò 1537, affidandolo al figlio Pier città nuova e fiancheggiava il viaggio più clamoroso lungo fondo stradale, nella sembrano a me lunghi i giorni Luigi Farnese. Lo Stato di quella esistente e che ancora la Strada Romana, nome di realizzazione di due ponti sui che mi tengono ancora Ronciglione comprendeva dieci oggi costituisce la principale via epoca moderna della Cassia- torrenti Maltempo e Melone, distante da Napoli...”. paesi: Ronciglione-Vico, di attraversamento della città. Cimina, fu nel 1768 quello – nel restauro del Ponte Solo quattro giorni dopo il 12 Caprarola, Fabrica, , Partendo dalla chiesa di Santa durato oltre un mese – della Gregoriano e di quello di maggio, Maria Carolina, , , Maria della Pace, che fu sedicenne Maria Carolina, Arlena. sconsolata e smarrita, sarà al , Castel Sant ’Elia, costruita su disegno del sorella dell ’Imperatore Maria Carolina arrivò a Firenze fianco del consorte nella Borghetto, Isola Farnese. Vignola, la strada si presenta d’Austria e del Granduca di alla fine di aprile del 1768, cerimonia che si tenne alla I Farnese vollero dare a come un vero e proprio viale Toscana, diretta a Napoli dopo dove sostò alcuni giorni, e Reggia di Caserta. Ronciglione, eletta come una che conduce alla Porta aver sposato per procura il Re ripartì il 3 maggio verso . delle due capitali del Ducato, Romana, da dove si diparte la Ferdinando IV di Borbone. Dopo le accoglienze un aspetto monumentale e a rampa che conduce al In occasione di quest ’ultimo tradizionali, il viaggio riprese questo fine chiamarono sottostante borgo medioevale. viaggio furono realizzati verso San Quirico d ’Orcia. La all ’opera alcuni tra i più famosi La strada prosegue ingenti lavori di restauro della sera del 5 maggio la regina architetti dell ’epoca, come fiancheggiata da due fronti Strada Romana: mentre nel passò a Radicofani, il 6 a Antonio da Sangallo il Giovane, continui di palazzi di aspetto Granducato di Toscana il tratto , il 7 a Viterbo e Jacopo Barozzi detto il Vignola barocco sull ’attuale via Roma – senese della strada era stato l’8 a Ronciglione, dove dimorò e Pietro da Cortona. Nel pieno espansione databile all ’epoca recentemente risistemato, nel in quello che da allora si rispetto dell ’impianto urbano del Duca Odoardo (1622-46) – tratto dello Stato Pontificio si chiamerà “Palazzo della esistente, che fu in gran parte fino a piazza della Nave (oggi dovettero predisporre serie Regina” in piazza della Nave conservato, gli architetti piazza Vittorio Emanuele II), misure d ’emergenza. (oggi piazza Vittorio Emanuele farnesiani seguirono un criterio delimitata a ovest dal Palazzo Nell ’estate del 1767 il Buon II), dopo un viaggio difficile di sviluppo urbanistico della Regina, dove nel 1768 Governo incaricò il Vescovo di per “il monte che si deve altamente raffinato e dormì Maria Carolina d ’Asburgo di salire”. A futura testimonianza intelligente: si decise infatti di di passaggio a Ronciglione soprintendere ai lavori nel fu realizzata una lapide in affiancare la città nuova a diretta a Napoli per sposare Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 42

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Ferdinando IV di Borbone. Palazzo Comunale – XVI sec. Superata la piazza, la strada prende il nome di Corso Il bugnato del portale e delle cancelleria e l ’archivio notarile. Il Vittorio Emanuele III, avvenuta il Umberto – originariamente fiancate del Municipio, situato palazzo, che prese il nome di 20 luglio 1890, che suscitò chiamato Montecavallo o Borgo sul lato meridionale della piazza apostolico quando ai Farnese grande entusiasmo tra la Ottavio dal nome del duca Principe di Napoli, indica che il subentrò l ’amministrazione popolazione locale. La sala del Ottavio che a partire dal 1558 vi palazzo fu probabilmente pontificia, fu ristrutturato nel Consiglio Comunale ospita un insediò una colonia di artigiani progettato dallo stesso 1714 con l ’aggiunta di un dipinto a tempera datato 1878 di Parma – e sale verso le architetto della Zecca. L ’edificio orologio disegnato dall ’architetto del pittore ronciglionese Andrea chiese di Santa Maria degli fu commissionato nel 1498 Sebastiano Cipriani. Belloli, attivo presso la corte Angeli, detta del Collegio, e dalla comunità di Ronciglione e All ’interno del Municipio, che dal degli zar, che raffigura Cornelia, della SS. Annunziata o di San terminato nel 1552 come sede 1816 è sede la madre dei Gracchi, e un Costanzo. A fianco di del Consiglio della città – dell ’amministrazione comunale, quadro di Alfredo Moretti che quest ’ultima corre una strada presieduto da un Gonfaloniere – è custodito un sarcofago romano celebra l ’inaugurazione, che porta alla piazza del e del Capitano della Milizia. Sulla con figure a rilievo, che per secoli avvenuta il 10 giugno 1906 alla Comune – oggi piazza Principe facciata si riconoscono lo funse da vasca della fontana presenza di Vittorio Emanuele III, di Napoli – anch ’essa di epoca stemma cittadino e sulle lesene delle Tre Cannelle. Sulla facciata del monumento scultoreo a rinascimentale e in mezzo alla quelli del Duca Ranuccio I e di è murata una lapide Umberto I, originariamente quale sorge la monumentale suo fratello il Cardinale Odoardo commemorativa della visita del collocato di fronte al Duomo per Fontana Grande, con alla destra Farnese, che imposero di Principe di Napoli, volere del sindaco Gioacchino il Palazzo Comunale e di fronte insediarvi anche il governatore o Sillani e dal 1933 trasferito nel il Duomo. giudice per il tribunale, la giardino pubblico di viale IV In questa zona sorgeva il Novembre, vicino alla stazione Palazzo ducale a Montecavallo, ferroviaria. distrutto durante l ’incendio del 1799. Il palazzo, di stile dorico, ospitava al piano terreno l’amministrazione della Camera Ducale, nel mezzanino le cucine e il guardaroba e, sopra il piano nobile, la servitù. Finita l’epoca farnesiana il palazzo divenne, grazie al suo sfarzo, il luogo di sosta preferito da parte dei principi e re di passaggio lungo la Strada Romana. Non molto lontano, in via della Campana, si trovava anche il palazzo della Zecca, distrutto durante il bombardamento del 1944, un massiccio edificio con portale di pietra e bugnati laterali, di cui rimangono solo alcune tracce. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:18 Pagina 44

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Fontana Grande o degli Unicorni – XVI sec. Duomo – Chiesa di San Pietro Apostolo e Santa Caterina Vergine e Martire di Alessandria – XVII sec. Attribuita popolarmente al commissionata dal Cardinale La fontana fu costruita nel Vignola, architetto del Palazzo Alessandro Farnese juniore ma 1566 in pietra arenaria e Costruito su disegno del al Duomo di Sotto, dedicato Farnese di Caprarola, in realtà la all ’orafo di Faenza Antonio di presenta tre unicorni o celebre architetto barocco alla Madonna del Suffragio, fontana fu anch ’essa Pietro Gentili. monoceroti, chiamati “cavalli Carlo Rainaldi a partire dal dotato anch ’esso di marini”, dalla cui bocca sgorga 1671, il Duomo fu completato campanile. L ’interno della l’acqua che, insieme a quella nel 1695 e consacrato nel chiesa, sormontata da una che esce dai sovrastanti tre 1726, mentre il campanile grande cupola posta sulla gigli e dalle sottostanti sei venne ultimato nel 1734 su crociera tra navata centrale e cannelle, va a riempire il calice progetto di Sebastiano transetto, contiene numerose e la vasca. Cipriani. Una cordonata opere d ’arte, tra le quali che fiancheggia il lato spiccano l ’altare nel transetto meridionale sinistro, dedicato al SS. conduce Rosario, in marmi policromi con soprastante pala settecentesca di

Stemma farnesiano Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 46

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Giuseppe Ghezzi raffigurante viterbese Gabriele di Palazzo del Bargello – Palazzo Farnese-Cacciati – la Madonna del Rosario e la Francesco raffigurante il San XVI sec. XVI sec. tela dell ’Assunzione di Salvatore benedicente, la Francesco Trevisani (1656- Vergine e San Giovanni, posto Nel 1575 per volere del Nella medesima occasione il 1747), collocata sopra l ’altare sull ’altare destro, la statua Cardinale Alessandro Farnese nome di via Farnesiana passò nel transetto destro, dedicato lignea di San Bartolomeo juniore fu tracciata, spianando alla via parallela. La costruzione al SS. Salvatore. Da notare patrono di Ronciglione e un piccolo rilievo esistente, la di quest’ultima strada, inoltre un trittico l’altare maggiore, dedicato al via Farnesiana, che fu chiamata attualmente via quattrocentesco del pittore SS. Sacramento, circondato da rinominata via del Rosario Principe Umberto, fu quando nel Seicento fu l’occasione per l ’avvio realizzata l ’omonima chiesa. dell ’espansione urbana cinquecentesca, tra cui spicca il palazzo fatto costruire dal A fianco: resti del bugnato Cardinale Alessandro Farnese del Palazzo della Zecca juniore , successivamente passato ai Cacciati, che Sotto: balcone presenta una facciata del Palazzo del Bargello tipicamente rinascimentale.

quattro figure in stucco raffiguranti i Dottori della Chiesa: da sinistra a destra Sant ’Agostino, San Gregorio Magno, Sant ’Ambrogio e San Girolamo . In una cappella laterale si trova la tomba della Venerabile Mariangela Virgili. Su via della Campana è da notare il palazzo del Bargello o Capitano delle Milizie, con balcone sostenuto da quattro barbacani decorati con foglie e gigli farnesiani. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 48

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Chiesa della SS. Annunziata detta di San Costanzo – XVII sec.

La chiesa ,che appartiene alla Confraternita della SS. Annunziata ,fu edificata su corso Montecavallo nel 1618 e presentava un notevole soffitto a cassettoni, oggi rimosso. Vi erano conservati i resti di San Costanzo martire, a cui sono dedicati alcuni affreschi sulle pareti. A sinistra è dipinta una grande iscrizione che celebra il passaggio di Papa Benedetto XIII, il 7 novembre 172 7, e il titolo di città che da lui fu conferito a Ronciglione il 28 maggio 1728, mentre a destra è visibile un ’iscrizione che ricorda il passaggio dell ’Arciduchessa Maria Carolina d ’Asburgo l ’8 maggio 1768, in viaggio verso Napoli per sposare Ferdinando IV Re delle Due Sicilie.

Chiesa del Collegio Oratorio di Santa Maria degli Angeli – XVIII sec.

Il vecchio oratorio che sorge sull ’attuale corso Umberto I era dedicato a Santa Chiesa del SS. Rosario – Maria degli Angeli e faceva parte del XVII sec. complesso dei Padri Dottrinari. L’interno, a navata unica, Edificata nel 1626 come presenta uno stile barocco oratorio pubblico per la contenuto. Adesso è Confraternita del Rosario, la utilizzato per varie chiesa sorge sull ’omonima via iniziative e custodisce all ’interno due culturali. statue marmoree di scuola berniniana, raffiguranti un Angelo con la Veronica e un Angelo con corona di spine, situate nella cappella sulla destra dell ’altare maggiore.

Palazzo Cianciani XVI sec.

Uno dei primi palazzi che furono realizzati su corso Montecavallo è quello dei Cianciani, antica famiglia nobiliare di Ronciglione, edificato nel 1585. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 50

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Porta Romana o di San Giovanni – XVII sec. Chiesa di Santa Maria della Pace – XVI sec.

Costruita nel 1618 per volontà La chiesa fu fatta erigere nel del Duca Odoardo Farnese su 1551, su probabile disegno del disegno del Vignola, la Porta Vignola, dal Cardinale Romana o di San Giovanni Alessandro Farnese juniore per sorge in corrispondenza i frati agostiniani e fu dell ’ingresso al centro storico di successivamente ampliata nel Ronciglione per chi proviene da corso del XVII secolo. La chiesa sud. Nel 1857 vi fu ospita oggi la parrocchia di sovrapposta una pesante Sant ’Andrea, qui trasferita nel torretta con orologio che venne medesima occasione furono 1904 dalla chiesa della rimossa nel 1954 per aperti i due passaggi pedonali Provvidenza che aveva ripreso alleggerire il carico e restituire laterali dove originariamente il suo antico nome dopo che l’immagine originale. Nella erano presenti due nicchie. l’antica Collegiata era caduta in rovina nel corso del XIX secolo. All ’interno, a navata unica, si trovano il quattrocentesco affresco con la Madonna col Bambino , proveniente da un ’edicola votiva costruita per sancire la pace tra Sutri e dall ’antica Collegiata, oggi nel 1967 sulla base di un Ronciglione, e il tabernacolo in collocato nella sagrestia. progetto, a firma dell ’architetto marmo bianco proveniente Il campanile è stato realizzato Domenico Placidi e degli ingegneri Luciano Folli e Quirino Gandòla, che tende a mimetizzarsi con le forme della chiesa. Di fronte alla chiesa sorge il Monumento ai Caduti di Guerra, opera dello scultore Turillo Sindoni, inaugurato il 18 giugno 1922 alla presenza del Principe Umberto di Savoia. Sul fianco occidentale della chiesa sorge invece il piccolo monumento alla Madonna, inaugurato il 31 maggio 1959 a conclusione delle Celebrazioni Mariane del centenario della proclamazione del dogma dell ’Immacolata Concezione, delle Apparizioni di Lourdes e della Visita della Madonna di Fatima in Italia. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 52

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Villa Roncalli – XVI sec. Chiusa Farnesiana dell ’emissario del Lago di Vico – XVI sec.

In località Poggio Cavaliere è situata l ’ex Casa Giovanni Pietro Roncalli, fattore bergamasco dei Nel 1562 l ’architetto Jacopo realizzato un nuovo cunicolo aggiunta una nuova chiusa Pensionato delle Suore Missionarie del Sacro terreni dei Farnese alla fine del Cinquecento. Al Barozzi da Vignola, su incarico dell ’emissario del lago, nel all ’imbocco del vecchio Cuore, che oggi ospita la “Maison de Charité”, suo interno è presente un pregevole camino del Cardinale Alessandro 2007 sono stati effettuati, a cunicolo, e la formella dello insediata nell ’antico fabbricato appartenuto a rinascimentale. Farnese juniore , riattivò il cura della Riserva Naturale “sboccatore”, i cui argini in sistema di abbassamento del Lago di Vico, alcuni lavori di pietra sono stati rinforzati con livello delle acque del Lago di restauro che hanno interessato pali di legno. Il centro storico di Ronciglione visto Vico ripristinando il cunicolo il “regolatore”, a cui è stata dall’alto realizzato in epoca antica e la relativa chiusa, con lo scopo di rendere coltivabili i terreni prosciugati e di alimentare gli opifici disposti lungo il Rio Vicano a Ronciglione. I lavori diretti da Giovanni Antonio Garzoni da Viggiù durarono fino al 1585, anche a causa dei contrasti tra le comunità di Caprarola e Ronciglione e delle relative opposte esigenze di bonifica della valle e di alimentazione delle fabbriche, e implicarono la realizzazione di un primo tratto di canale a cielo aperto arginato in pietra, la cosiddetta formella dello “sboccatore”. Dopo la morte del Cardinale Alessandro e del Garzoni, nel 1591 il Cardinale Odoardo Farnese inviò da Roma l’architetto Troiano Schiratti per Barco – Riserva di caccia dei Farnese - XVI sec. realizzare la casetta della chiusa o “regolatore”. Il Barco fu realizzato a partire dal di Sassovolto, dove fu realizzato della metà. In corrispondenza Dopo che nel 2001 è stato 1570, per volontà del Cardinale un laghetto artificiale circondato dell ’attuale ingresso dalla Strada Alessandro Farnese juniore , da collinette. Sulla sommità di Provinciale per Roma, nel come riserva di caccia di una di queste fu edificato tra il territorio del Comune di famiglia. Situato al confine tra i 1573 e il 1577, su disegno del Caprarola, è situata la piccola territori di Ronciglione e Vignola, un casino di caccia di chiesa della Madonna del Barco, Caprarola, aveva un ’estensione tre piani, attualmente allo stato tuttora in funzione, realizzata in di circa ottanta ettari ed era di rudere. In grave stato di epoca di poco posteriore alla costituito da una fitta boscaglia degrado è anche l ’intera riserva, sistemazione della riserva. attraversata dalla valle del fosso la cui superficie è stata ridotta Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 54

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L’incendio del 28 luglio 1799 IV. La valle del Rio Vicano

Nel corso del 1799 i moti francese, di nuovo di passaggio a antifrancesi della prima Ronciglione il 27 luglio 1799. Repubblica Romana sconvolsero La rappresaglia straniera per la quotidiana tranquillità di l’affronto subito, che fu guidata Ronciglione. Con atto tanto da due famiglie locali rivali che incosciente quanto eroico, infatti, colsero l ’occasione per tentare di i suoi cittadini insorsero contro assumere il predominio sulla Il Rio Vicano fa parte del più erano in funzione altre tre l’esercito francese che in quegli città, ebbe esiti disastrosi. dello Stato di Ronciglione. Partiti i ampio bacino del Tevere e ferriere una delle quali, anni stava per conquistare la L’incendio appiccato dalle truppe francesi, tre giorni dopo sfocia nel Fiume Treja come realizzata nel 1492, era maggior parte d ’Europa. francesi comandate dal Generale arrivarono in città numerosi emissario del Lago di Vico. Nel probabilmente di proprietà del Dopo aver deliberato Valterre , che divampò dal 28 al briganti che svaligiarono qualche suo primo tratto è un corso banchiere senese Agostino l’occupazione dello Stato 30 luglio 1799, fu violentissimo: magazzino e , non trovando molto d’acqua artificiale, creato dai Chigi, imprenditore delle Pontificio, il Direttorio di Parigi provocò 82 morti, tra cui quattro da depredare , atterrarono l ’albero Romani o forse prima ancora miniere di allume della . inviò a Roma un ’armata, parte canonici e due sacerdoti, della libertà che era stato di dagli Etruschi, costituito da un La politica dei Farnese fu della quale il 16 febbraio 1798 distrusse 174 edifici, comprese nuovo innalzato dai francesi. tunnel lungo cento metri fortemente mirata a passò per Ronciglione, dove le case dei più facoltosi cittadini, Il colpo assestato a Ronciglione scavato nel tufo che da sotto il incrementare l ’attività piantò l ’albero della libertà e mandò in fumo l ’altare con l ’incendio da parte dei livello delle acque del lago esce manifatturiera lungo il Rio nell ’allora piazza della Nave. Poco Maggiore e il Tabernacolo giacobini francesi fu così forte ed sul lato opposto del costone Vicano. Furono realizzate nuove dopo, deportato Papa Pio VI e Eucaristico del Duomo e l ’intero ebbe ripercussioni talmente della caldera. Il cunicolo, ferriere e valchiere, anche proclamata a Roma la Repubblica Palazzo Camerale a gravi in tutti i settori riattivato in epoca farnesiana, grazie all ’aiuto di finanziamenti Tiberina, si insediò a Ronciglione Montecavallo, che non fu più amministrativi ed economici , aveva il duplice scopo di provenienti dall ’Italia centro- una amministrazione ricostruito. Durante l ’incendio che da allora iniziò un profondo abbassare il livello delle acque settentrionale. La ricca repubblicana che accese, in un furono depredate inoltre le declino dal quale la città nel del lago, ai fini della bonifica presenza di cartiere – una delle primo momento, gli entusiasmi suppellettili delle principali corso dell ’Ottocento, nonostante delle terre emerse, e di più antiche è documentata di parte della popolazione. Ma chiese e confraternite, date alle l’imponente opera di alimentare con adeguati flussi nell ’anno 1479 – era inoltre ben presto i ronciglionesi si fiamme le carte dell ’Archivio ricostruzione, non si è più d’acqua le macchine motrici legata all ’importante attività accorsero che la Repubblica non Capitolare e di quelli Comunale e pienamente ripresa. delle numerose fabbriche che tipografica presente a manteneva le promesse fatte e sorgevano nei pressi di Ronciglione sin dalle origini di abbatterono l ’albero della libertà. Ronciglione lungo il corso del questa moderna produzione Qualcuno osò addirittura sparare Rio Vicano. industriale. contro una colonna dell ’esercito L’origine dell ’industria Papirio Serangeli agli inizi del francese comandata dal manifatturiera a Ronciglione è Seicento scriveva che “un Generale Kelleman. Questi non tuttavia antecedente ai fiumicello bellissimo, dal lago tardò a scatenare la rappresaglia Farnese. Infatti , fin dal Cimino, scende a irrigare la con un saccheggio della città che Quattrocento era presente boscaglia e la valle” per ebbe come solo risultato quello lungo la valle dell ’emissario del alimentare una serie di tre di scatenare un sentimento anti- lago un complesso di quattro mulini, alcune ferriere, una francese nella popolazione e che opifici per la lavorazione del ramiera, una fabbrica di aprì la strada alla resistenza ferro, del rame, del cuoio e della corazze e di armi, una conceria, ronciglionese contro l ’esercito carta. Nelle località Megro e Rio varie polveriere e cartiere. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 56

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Inoltre “per le belle ragazze producano abbondante Ponte delle Tavole, sotto il Ruderi della Cartiera “di sotto” Ferriera vecchia – XV sec. sono stati eretti pubblici lavatoi pascolo al bestiame per campanile della Provvidenza, in luogo appartato”. Oltre ai l’estate e fieno per l ’inverno” ispirarono infatti numerosi Se le prime frammentarie notizie di cartiere a Ronciglione risalgono al di Ronciglione, attiva fino lavatoi, dove “il Rio scorre (Serangeli, 1609). vedutisti del Grand Tour , tra cui Quattrocento, i documenti testimoniano la presenza di due di queste al 1992 e oggi in fase fangoso”, le donne lavoravano La bellezza della valle del Rio spiccano i nomi di Gaspar van nella seconda metà del Seicento e di una soltanto dalla fine del XVIII di recupero da parte la canapa che veniva poi Vicano è testimoniata Wittel, Jean-Honoré Fragonard, secolo. Questa cartiera era denominata “Megro” ed era dotata di sei dell ’amministrazione “battuta e filata alla rocca”. dall ’abbondante produzione Hubert Robert e William Turner. pile per la produzione di carta straccio, fiorettone e cartone reale. comunale per ospitarvi Quindi “il Rio discende rapido ai artistica realizzata sul posto tra L’abbandono delle attività È la più antica ferriera il Museo delle Ferriere. prati ad ondate, e cessati gli il XVI e il XIX secolo. Le rapide e produttive , avvenuta intorno L’opificio aveva tre magli argini dall ’una e dall ’altra parte, gli opifici situati nel tratto di alla seconda metà del e sette fucine ed era si espande dissetando vallone sotto il Duomo e la Novecento , e la realizzazione Ruderi dell ’antica ramiera – XV sec. separato in due corpi largamente le terre perché piccola cascata nei pressi del del depuratore a sud della città di fabbrica hanno innescato un processo Attiva a partire dal Quattrocento per la produzione di utensili per la cucina, sui lati del Rio Vicano. di degrado dell ’ambiente vallivo in epoca farnesiana fu usata come fonderia per le monete della zecca. che l ’amministrazione comunale sta contrastando con una serie di iniziative volte La Valle del Rio Vicano in una foto dell’inizio del XX sec. al recupero e all ’accessibilità dei manufatti e dei luoghi. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 58

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Torre dei Piombini – Centralina idroelettrica – Antico lavatoio – Ponte di ferro – XX sec. XIX sec. XIX sec. XX sec.

La torre fu realizzata nel primo L’edificio, di proprietà L’edificio, oggi in stato di La valle del Rio Vicano è dopoguerra per la realizzazione dell ’ENEL, è attualmente in abbandono e circondato da orti, attraversata, a sud di di piombini da caccia attraverso stato di abbandono, ma non si appare nel suo aspetto attuale Ronciglione, da un ardito ponte l’utilizzo di materiali di risulta. esclude la possibilità di una in una litografia datata 1826 ed di ferro ad arcata unica della riattivazione legata al recente è oggetto di un intervento di linea ferroviaria - rilancio della produzione recupero da parte , chiusa al traffico nel idroelettrica tramite il recupero dell ’amministrazione comunale 1994, di cui resta la vecchia della rete dei piccoli impianti nell ’ambito del più ampio stazione, affascinante scenario esistenti sul territorio progetto della Regione Lazio di tanti film. nazionale. per la valorizzazione del Il ponte fu realizzato nel 1928 percorso della Via Francigena . dalle Officine Savigliano con una struttura costituita da parti incernierate tra loro, secondo uno schema isostatico scelto a causa della natura cedevole del terreno. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 60

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Ulisse Igliori e Villa Lina V. Il Lago di Vico e la Riserva Naturale Alla fine degli anni Venti uno dei località Acque Albule. Dopo la per il cui progetto fu incaricato il più influenti gerarchi fascisti Seconda Guerra Mondiale Igliori famoso architetto e paesaggista dell ’epoca, Ulisse Igliori, decise fu epurato e successivamente Raffaele de Vico, al quale Ulisse di trasferire la sua dimora estiva prosciolto per l ’intervenuta Igliori era legato da amicizia. a Ronciglione, dove ristrutturò amnistia del 22 giugno 1946. Demolito il preesistente casino la villa dei Conti Leali Nonostante tutte le sue società neogotico, il vecchio stanzone annettendole un grande parco. fossero state sequestrate e degli agrumi venne destinato a Ulisse Igliori (Firenze 1895 - liquidate come profitti del uso abitativo. I resti del casino Roma 1966) è stato un politico, regime, nel dopoguerra Igliori servirono , invece , per realizzare Il celebre scrittore e cittadino seguito alla cessazione dirigente sportivo – fu tra i ricostituì la società di un fontanile, ispirato alle antiche onorario di Ronciglione dell ’attività vulcanica e al fondatori della società di calcio costruzioni Federici & Igliori. fonti di campagna, al quale si Bonaventura Tecchi ancora nel successivo riempimento della A.S. Roma – e imprenditore Nel corso degli anni Trenta e accedeva scendendo per 1960 descriveva il Lago di Vico caldera. Tra i laghi vulcanici italiano che iniziò la brillante Quaranta a Villa Igliori, chiamata un ’ampia scalea curva. “piccolo ma bellissimo” con dell ’Italia centrale è quello che carriera nel 1916 con una “Villa Lina” in onore della moglie L’operazione più importante fu “quelle sponde così dolci e ha meglio conservato la forma medaglia d ’oro al valor militare del proprietario Evelina Ciliberto, però l ’ingrandimento dei lisce, quasi lingue sottili di che ne testimonia l ’origine, per essersi comportato furono ospitati artisti e confini, facendo entrare a far terra, sotto lo strapiombo dei mentre tra i grandi laghi italiani eroicamente durante la prima intellettuali tra i quali Gabriele parte del parco i poderi limitrofi, monti: quelle sponde in cui il ha il primato di altitudine con i guerra mondiale nell ’assalto al D’Annunzio, il poeta Trilussa e il coltivati a noci e noccioli. Ne biondo leggero delle messi suoi 507 metri s.l.m. Monte Maronia, dove gli fu critico d ’arte Federico Zeri. Il nacque una distribuzione s’alterna al giallo fortissimo Il lago ha subito nel corso della mutilato il braccio sinistro. parco si estende per 40 ettari articolata in tre settori principali: delle stoppie, il verde tenero storia profondi mutamenti: Nel 1919 Igliori partecipò con parti di giardino all ’italiana al centro la residenza, il dei canneti, a primavera, col prima della realizzazione del all ’impresa di Fiume, durante la accanto a zone di tipo agreste fontanile, la fontana a cascate e viola-azzurrino di certe mattine cunicolo dell ’emissario, il quale fu a capo della il rondò dei cipressi, con nebbiose” (Bedini 1960). Oggi , Monte Venere – che si affacia legione “La Disperata ”a una cintura esterna di nonostante il colore giallo sia sulla sponda settentrionale – guardia di Gabriele siepi geometrizzate di stato sostituito dal verde scuro era probabilmente un ’isola e la D’Annunzio. Lasciata nel alloro e una vasca e fitto dei noccioleti che a superficie dello specchio 1928 l ’attività politica, d’acqua al centro che partire dagli anni Cinquanta d’acqua era quasi doppia di Igliori fondò l ’omonima rappresenta la citazione sono stati impiantati in gran quella odierna. Il lago è impresa di costruzioni di un elemento parte della valle di Vico, circondato dal complesso che partecipò, tra l ’altro, architettonico del tuttavia il fascino del montuoso dei Monti Cimini, in alle Bonifiche Pontine, giardino italiano paesaggio del lago è ancora particolare dal Monte Fogliano alla realizzazione della tardorinascimentale; ad intatto. (965 m) e dal Monte Venere nuova città di Littoria – ovest la pineta, il tennis Secondo la leggenda , il Lago di (851 m), e dal 1982 è tutelato l’attuale Latina – e alla e il ninfeo; ad est, verso Vico fu formato dall ’acqua che dalla Riserva Naturale costruzione del Ronciglione, la vasca, il sgorgò dopo che Ercole Regionale Lago di Vico. quartiere dell ’E.42 – lungo viale ornato da estrasse la clava che aveva Il territorio presenta al suo oggi EUR – a Roma. La pini, oleandri e platani, il precedentemente infisso nel interno diversi habitat che società, che aveva noccioleto e il bosco di terreno per sfidare gli abitanti ospitano una fauna molto ricca. ottimi rapporti con noci, la casa del del luogo e che nessuno era Nel lago è abbondante il luccio, l’amministrazione della contadino e l ’ingresso riuscito a rimuovere. In realtà i l predatore necessario a Difesa, realizzò anche le monumentale in Lago di Vico ha avuto origine mantenere l ’equilibrio fra gli caserme di Viterbo in peperino. circa 100.000 anni fa in altri pesci, come la tinca, la Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 62

62 - I TINERARIO V • I L LAGO DI VICO E LA RISERVA NATURALE ITINERARIO V • I L LAGO DI VICO E LA RISERVA NATURALE - 63

scardola, il coregone e il a nord del lago, zona palustre persico reale. dove è presente il più grande Gran parte del lago è circondata giuncheto della regione che da una fascia di canna di fornisce un habitat per la palude che ospita numerose riproduzione di migliaia di rospi. specie di uccelli, come lo La presenza di anfibi e piccoli svasso maggiore, simbolo della pesci attrae numerosi ardeidi, Riserva, il germano reale e la come l ’airone cenerino, l ’airone peculiarità di vegetare a una rara canapiglia, di cui Vico è bianco maggiore e la garzetta. quota molto inferiore a quella l’unica area riproduttiva di tutto Monte Venere e i versanti della tipica della specie il Lazio. In inverno giungono dal caldera che circondano il lago sull ’Appennino. Alle pendici di nord alcune migliaia di uccelli sono ammantati da maestosi Monte Venere si possono acquatici, soprattutto folaghe, boschi di cerro e faggio. Le ammirare esemplari secolari di ma anche moriglioni, fischioni faggete, con la presenza faggio che la Riserva e la e morette. dell ’agrifoglio, costituiscono un popolazione locale hanno il Un ’area di particolare pregio habitat considerato prioritario a compito di tutelare per le In questi boschi vivono rapaci, come l ’allocco, il cui canto notti estive, la poiana, il raro falco naturalistico sono le Pantanacce, livello europeo e presentano la presenti e le future generazioni. indisturbate molte specie di flautato si può ascoltare nelle pecchiaiolo e lo sparviere, che riesce a volare rapidissimo nel folto della vegetazione. Tra i mammiferi, oltre all ’onnipresente cinghiale, sono presenti l ’istrice, la martora, il tasso e il sempre più raro gatto selvatico. I vari habitat del lago sono rappresentati in una serie di diorami didattici esposti all ’interno del Laboratorio Territoriale (Labter) della Riserva Naturale. La sede e gli uffici della Riserva sono invece collocati nell ’ex autostello ACI, recentemente ristrutturato, situato al km 12 della Strada Provinciale Cassia-Cimina. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 64

64 - I TINERARIO V • I L LAGO DI VICO E LA RISERVA NATURALE ITINERARIO V • I L LAGO DI VICO E LA RISERVA NATURALE - 65

I sentieri e gli osservatori per il birdwatching Le aree attrezzate per il pic-nic

Gli ambienti naturali della Riserva Le sponde del lago di Vico di Punta del Lago e gli sono attraversati da una rete di sono dotate di una serie di stabilimenti balneari, sia in sentieri che si diramano dalle aree attrezzate per il pic-nic, quello di Caprarola, in località principali aree attrezzate e di sia nel territorio di Spinaceto, lungo la Strada sosta. Tra questi il Sentiero dello Ronciglione nel tratto Provinciale Valle di Vico, nei Svasso si dirama nei boschi per boscato compreso tra pressi del bivio con la Strada giungere al lago, mentre il l’insediamento residenziale Provinciale per San Martino. Sentiero di Pozzo del Diavolo raggiunge la vetta del Monte Venere, dove è presente una Gli stabilimenti balneari e il centro residenziale “Punta del Lago” grotta naturale di importanza geologica, forse una delle Una serie di stabilimenti in automobile dalla Strada Sulla medesima sponda è stato bocche del vulcano. balneari con annessa attività di Provinciale Valle di Vico lungo la realizzato, a partire dagli anni Per gli amanti del birdwatching ristorazione sono raggiungibili sponda meridionale del lago. Sessanta del Novecento, sono stati realizzati dalla Riserva l’insediamento residenziale di Naturale Lago di Vico una serie di Punta del Lago, dotato di osservatori: un capanno dotato attrezzature per il turismo e lo di rampa d ’accesso per i sport – tra cui alberghi, diversamente abili in località residence , ristoranti e un Cerretto e due torrette, nelle piccolo porto – e di una chiesa, località Pratone e Santa Lucia. dedicata a Santa Maria Dal capanno, facilmente Incoronata, costruita per la raggiungibile dalla Strada parrocchia di Santa Lucia nel Provinciale Valle di Vico, si 1971 su iniziativa di Don possono osservare da distanza Osvaldo Palazzi sulla base del ravvicinata folaghe, germani progetto dell ’architetto reali, canapiglie e in primavera Domenico Placidi e degli si può ammirare l ’elegante ingegneri Luciano Folli e Quirino parata nuziale dello svasso Gandòla. maggiore. Alla torretta di Santa Lucia, Chiesa di Santa Maria Incoronata incorniciata fra imponenti salici, si giunge percorrendo la strada sterrata di fronte all ’omonima Pontile in località Punta del Lago chiesa. Più frequentemente si possono avvistare i piccoli tuffetti, le morette e i moriglioni in periodo invernale. Un contatto ravvicinato con gli aironi è possibile dalla torretta del Pratone, nei pressi dell ’area attrezzata di Spinaceto. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 66

Il carnevale e le altre feste Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:19 Pagina 68

68 - I L CARNEVALE E LE ALTRE FESTE IL CARNEVALE E LE ALTRE FESTE - 69

La festa della Befana Il Carnevale e le altre feste di Valentina Berneschi

Il Carnevale, tra i più antichi cui il Sindaco, in atto di fiducia, dell’Italia centrale, è la principale consegna le chiavi della città. La manifestazione ronciglionese. cerimonia prosegue con la sfilata La festa è frutto di una radicata dei bambini, Saltarello in piazza, tradizione , che risale al degustazioni di dolciumi e carnevale romano veglione serale . rinascimentale e barocco. La cavalcata degli Ussari, che tradizione è documentata negli I festeggiamenti, che hanno ricorre annualmente nei Statuti Farnesiani del 1500. inizio il 17 gennaio, si festeggiamenti, rievoca un Il programma della domenica concentrano maggiormente episodio avvenuto all’epoca del prevede il Corso di Gala, con nell’ultima settimana del mese : dominio francese . Secondo la sfilate di carri allegorici, gruppi cinque giorni all’insegna del tradizione, un capitano degli mascherati e accompagnamenti divertimento, tra sfilate in ussari francesi, in servizio a musicali . maschera, carri allegorici, Ronciglione in difesa dello Stato Il lunedì si tiene la sfilata dei Nasi musiche bandistiche e danze . Pontificio, per far colpo su una Rossi, uno degli intrattenimenti Il Giovedì Grasso il suono del donna di cui si era innamorato più originali del Carnevale “Campanone” indica l’avvio alla sfilò più volte alla testa dei suoi ronciglionese . Il Naso Rosso festa. La Banda Cittadina , dragoni. indossa una camicia da notte Majorette , gruppi mascherati e Sabato è la volta delle tradizionali bianca, un berretto, porta un parata storica degli Ussari , “Corse a vuoto” , corse di cavalli naso color ciliegia e tiene in annunciano l’arrivo del vero senza fantino, in cui gareggiano mano un forchettone di legno; protagonista, “Re Carnevale ”, a 18 cavalli di 9 “scuderie” . Questa personaggio satirico e dissacratore, si fa interprete dello spirito vivace e giocoso ronciglionese . I Nasi Rossi, sfilando per le vie del paese , cantando un inno al vino , rincorrono gli spettatori, si arrampicano sui balconi, entrano nelle case, costringendo i presenti ad assaggiare maccheroni al sugo

Costumi storici delle scuderie Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:20 Pagina 70

70 - I L CARNEVALE E LE ALTRE FESTE IL CARNEVALE E LE ALTRE FESTE - 71

contenuti in recipienti a forma di onore di San Bartolomeo , vaso da notte. apostolo originario di Cana in Naso Rosso, contemporaneo di Galilea, morto alla metà del I sec. Pulcinella e Arlecchino, è una delle d. C. probabilmente in Siria. più antiche maschere italiane. I Iconograficamente, a ricordo del suoi doni sono la risposta martirio subìto , il Santo è antropologica ai desideri della raffigurato scuoiato vivo o con società contadina. La maschera un coltello in mano. viene fatta rivivere dalla Società Particolari sono le “corse a dei Nasi Rossi, fondata nel 1900. vuoto”, corse di cavalli per le Il Martedì Grasso, ultimo giorno di quali sono predisposti Carnevale, si tiene la finale delle preparativi, prove e cene di corse a vuoto, al termine della “scuderie ” in piazza e nei rioni. quale, presso la sala del consiglio Durante i giorni che precedono la comunale , avviene la premiazione ricorrenza si tengono il concerto della scuderia vincitrice ,con l’assegnazione del . funebre di maschere piangenti e valorizzare radici storiche locali. festeggiamenti in onore di consumava un pasto a base di La sera, nel corso di una appeso a una mongolfiera , si Molte altre iniziative allietano week “Santa Maria della Provvidenza ”, gnocchi di patate. Negli anni i cerimonia assai suggestiva, si innalza in cielo , lasciando il end e serate ronciglionesi per festività legata al restauro festeggiamenti sono stati dà morte al Carnevale, con desiderio e l’attesa del suo tutto l’arco dell’anno. Il Comune, in settecentesco dell’omonima spostati alla prima domenica di musica, saltarello e balli in ritorno l’anno successivo. collaborazione con le diverse chiesa e al rinvenimento agosto. Per l’occasione si maschera. Secondo la Il Carnevale ronciglionese è Associazioni presenti sul territorio, dell’affresco con la “Vergine e il tengono la “gnoccata” e la tradizione, la “Compagnia della inserito tra quelli storici italiani e organizza eventi culturali e Bambino ”, considerato “fagiolata”, degustazioni di Penitenza ” cattura “Re si distingue per il carattere gastronomici , spettacoli ,concerti, miracoloso dai ronciglionesi. Per gnocchi e fagioli. Carnevale ”; il pupazzo , giocoso , il desiderio di svago tra come il Concorso Nazionale di tradizione, da allora, nella prima L’offerta culturale nel mese di incendiato e cremato , musiche, danze e colori, l’amore Tromba “Sandro Verzari” e il domenica di giugno, a ricordo agosto ruota , per lo più , attorno accompagnato da un corteo per le tradizioni e la volontà di Ronciglione Jazz Spring Festival , dell ’evento, nei borghi si ai festeggiamenti patronali in manifestazioni musicali di fama e prestigio . della banda cittadina “Alceo In occasione di Sbocciano i Cantiani”, l’assegnazione del Borghi-Il balcone in fiore una premio letterario Nazionale giuria ha il compito di esaminare Roncio d’Oro e l’assegnazione il migliore addobbo floreale che del palio di San Bartolomeo . Il 24 adorna i balconi dei palazzi e le del mese le funzioni religiose , a vetrine del paese. Un vero e cui prendono part e numerosi proprio “concorso di bellezza” in fedeli , culminano nella cui a sfilare non sono avvenenti processione solenne in cui il figure femminili, ma è premiato Sodalizio di San Bartolomeo l’estro con cui sono state trasporta la “Macchina” del realizzate le decorazioni che Patrono per le vie cittadine. colorano e ravvivano le vie di Nella serata seguente uno Ronciglione. spettacolo pirotecnico, che In agosto ricorre la Festa dei coinvolge turisti e cittadini, Borghi , nel corso dei chiude i festeggiamenti. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:20 Pagina 72

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Il teatro di Ettore Petrolini Il teatro di Ronciglione è provincia, a Campagnano di Dal 1915 la Compagnia dei La cucina e i prodotti tipici intitolato ad un protagonista Roma, al seguito di una grandi spettacoli di varietà della cultura italiana del ‘900 di compagnia di attori ambulanti. Petrolini mise in scena le prime origine ronciglionese: Ettore Durante alcune recite al caffè- riviste, tra cui Venite a sentire e Petrolini (Roma , 1884 - Roma, concerto Gambrinus di Roma, Zero meno zero, che grazie a l 1936), geniale ideatore di colmi nel 1903 il giovane Ettore – che celebre personaggio di Fortunello e freddure e attore caratterista di usava il nome d ’arte di Ettore suscitò l ’entusiasmo di Filippo celebri macchiette. Loris – incontrò Ines Colapietro, Tommaso Marinetti. Petrolini si Nonostante fosse nato a Roma sua compagna di lavoro e di vita. avvicinò quindi ai Futuristi e si sentisse “romanissimo” – Dopo aver ottenuto nel 1907 partecipando ad alcune delle loro era nipote di un “serate ”, interpretando falegname di via Giulia le sintesi di Marinetti, e quindi “ popolano del Corra e Settimelli. miglior lignaggio” – La comicità Ettore Petrolini, figlio di irriverente del primo un fabbro Petrolini lasciò ronciglionese che si progressivamente il trasferì a Roma per passo nelle sue motivi di lavoro, commedie ad una rimase sempre legato riflessione più alle sue origini. profonda sulle Trascorrendo le debolezze umane. È il vacanze estive a caso del tragicomico Ronciglione , Petrolini Gastone del 1924 , lasciò il suo nato dalla macchietta importante segno del bell ’Arturo , e di nell ’antica tradizione Nerone, partito come teatrale locale. Sin macchietta dell ’antico dall ’epoca dei Farnese, infatti, il una scrittura dall ’impresario romano, parodia della retorica teatro fu curato a Ronciglione Charles Séguin, la coppia imperiale e della recitazione dall ’Accademia dei Desiderosi e comica si esibì in una tournée di enfatica del «grande attore». furono rappresentate importanti grande successo in Argentina, Ormai affermato, Petrolini partì opere melodrammatiche e Uruguay e Brasile, grazie a un per una serie di tournée commedie, tra le quali “Duello repertorio di macchiette tra cui all ’estero: in Egitto, nelle colonie d’amore et di fortuna ” nel 1609, Giggi er bullo , il Sor Capanna , i italiane di Cirenaica e Tripolitania il “Tartaglia ” di Andrea Fiamma Salamini e Fortunello . e nelle principali città europee. nel 1616 e il “Terremoto ” di Petrolini fu successivamente Abbandonate definitivamente le Mercuri nel 1623. scritturato da Giuseppe Jovinelli scene nel 1935, perché Già a quindici anni Petrolini per il suo nuovo teatro di Piazza sofferente di una grave forma di cominciò a frequentare i teatrini Guglielmo Pepe, inaugurato nel angina pectoris , Ettore Petrolini romani, ma il suo vero esordio 1909, dove ottenne un enorme morì all ’età di 52 anni, il 29 avvenne in un piccolo teatro di successo. giugno 1936. Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:20 Pagina 74

74 LA CUCINA EIPRODOTTI TIPICI - 75

La cucina e i prodotti tipici di Valentina Berneschi

La cucina ronciglionese vanta Sui Cimini si raccolgono vari tipi un’antica tradizione . Le tavole di funghi , utilizzati per diverse sono arricchite da gustosi primi ricette, tra cui : zuppa di ovoli, piatti: tortorelli (lombrichelli) al funghi porcini trifolati o a ragù, ottenuti da un impasto di “porchetta”, chiodini fritti con acqua e farina , gnocchi , farina di granoturco. acquacotta di cicoria, patate o Veri protagonisti dell’arte baccalà e polenta servita sulla culinaria ronciglionese sono i “spianatora” , condita con sugo dolci, legati alle principali di spuntature di maiale , festività che si susseguono dolciumi a base di nocciola , tozzetti, amaretti, fave dei la castagna, dal sapore salsicce e coperta di formaggio durante l’anno, prime fra tutte , prodotto tipico del morti, brutti e buoni. dolciastro, arrostita nella grattugiato. quelle di Carnevale : fregnacce, comprensorio cimino, come Tra le primizie locali ricordiamo caratteristica padella forata o Non possono mancare, per la crepes farcite con zucchero, “scarfollata”, lessata in pentola vicinanza del lago di Vico , cannella e pecorino, strufoli , con l’odore di finocchio. Inoltre, pietanze a base di pesce : luccio frappe , castagnole , ravioli alla dal frutto si ottiene la farina per al forno o in umido, frittura di ricotta. Nel periodo pasquale il castagnaccio. Di castagne è lattarino o di filetti di persico, troviamo pizze dolci e maritozzi. anche la gustosa marmellata , coregone al forno con patate . In autunno si prediligono aromatizzata con cioccolato, cannella, liquore e limone grattugiato. Tra i piatti natalizi ronciglionesi ricordiamo infine maccheroni con le noci (con cioccolato, cannella e rum ) e panpepati a base di nocciola . Ronciglione_01_def_leo:Layout 1 17-11-2011 8:20 Pagina 76

76 - L A CUCINA EIPRODOTTI TIPICI 77

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