REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AGENTZIA REGIONALE PRO S’AMPARU DE S’AMBIENTE DE SARDIGNA AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS

18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna Anno 2016

Dicembre 2017

Hanno collaborato alla stesura di questo rapporto:

Veronica Lecca ed Alessandra Salvadori, della Sezione regionale del Catasto Rifiuti, Servizio Controlli, Monitoraggi e Valutazione ambientale, Direzione Area Tecnico Scientifica dell’ARPAS, per la raccolta, validazione ed elaborazione dei dati e per la stesura del Rapporto.

Pietro Mulas per il supporto informatico, Fabrizio Pilloni per l’elaborazione delle mappe regionali, del Servizio Informatico della Direzione generale dell’ARPAS.

Francesco Fanni, dell’Ufficio Comunicazione, Servizio Supporti direzionali dell’ARPAS, per il supporto grafico.

Con il coordinamento del Dirigente della linea di attività Rifiuti e del Direttore del Servizio Controlli, Monitoraggi e Valutazione ambientale della Direzione Area Tecnico Scientifica dell’ARPAS.

Con la collaborazione delle Amministrazioni Provinciali per la raccolta delle dichiarazioni comunali e con il supporto del Servizio tutela dell'atmosfera e del territorio, Settore gestione rifiuti, dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente per gli aspetti metodologici e la supervisione.

Con il supporto del Servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi, Settore sistema informativo ambientale dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente per l’adeguamento e l’utilizzo del sistema SIRA.

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18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna Anno 2016

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Indice

MONITORAGGIO 2016 7

1. PREMESSA METODOLOGICA 9 1.1. Metodologia di raccolta dei dati 9 1.2. Metodo di calcolo della produzione dei rifiuti e della percentuale di raccolta differenziata 12

2. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI IN SARDEGNA. 15 2.1. La produzione dei rifiuti urbani. 15 2.2. Andamento storico della produzione dei rifiuti urbani. 22 2.3. Stima della produzione di rifiuti da popolazione residente e da popolazione fluttuante. 25 2.4. Produzione totali di rifiuti urbani per unità di PIL 27 2.5. Andamento storico della destinazione dei rifiuti urbani 29

3. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN SARDEGNA 35 3.1. La situazione della raccolta differenziata nel 2016 35 3.2. Andamento storico della raccolta differenziata 43 3.3. La raccolta differenziata a livello comunale e le migliori prestazioni 45 3.4. I migliori risultati a livello comunale per rifiuto raccolto 54

4. LA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI URBANI A SMALTIMENTO 63 4.1. La situazione impiantistica pubblica 63 4.2. Destinazione dei rifiuti a smaltimento negli impianti di trattamento di titolarità pubblica 67 4.3. Destinazione dei rifiuti inerti a smaltimento 73 4.4. Elaborazione ed analisi di dettaglio del flusso di rifiuti negli impianti di smaltimento 74 4.5. Energia elettrica prodotta dal trattamento dei rifiuti urbani nel 2016 81 4.6. Scarti del processo di termovalorizzazione dei rifiuti urbani 82 4.7. Capacità residua delle discariche per rifiuti urbani nel 2016 83 4.8. Produzione di percolato nel 2016 84

5. LA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI 87 5.1. La destinazione della frazione organica 87 5.2. La destinazione degli altri rifiuti differenziati 98 5.3. La destinazione dei rifiuti da imballaggio e frazioni similari 100

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5.4. La destinazione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) 104 5.5. La destinazione degli altri rifiuti da raccolta differenziata 105

6. IL SISTEMA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI 111 6.1. Quadro generale delle modalità gestionali della raccolta 111 6.2. Le raccolte secco-umido 114 6.3. Le raccolte delle principali frazioni valorizzabili e dei materiali di imballaggio 116 6.4. Le strutture e le iniziative a supporto del servizio di raccolta differenziata 121

7. LA QUALITÀ DEI RIFIUTI URBANI 125

8. CALCOLO DEI RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI COLLOCATI IN DISCARICA E DELL’INDICE DI RECUPERO 131 8.1. Calcolo dei Rifiuti Urbani Biodegradabili collocati in discarica (RUB) 131 8.2. Indice di riciclaggio dei rifiuti urbani nel 2016 137

9. QUADRO DEI COSTI SOSTENUTI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN AMBITO COMUNALE 143 9.1. Quadro delle tariffe applicate per il trattamento dei rifiuti 143 9.2. Quadro dei costi del servizio di gestione dei rifiuti 146 9.3. Analisi dei dati relativi al fondo penalità/premialità 151

ALLEGATO 1 TABELLA ANALITICA SULLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO COMUNALE

ALLEGATO 2 TABELLA ANALITICA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO COMUNALE

ALLEGATO 3 QUADRO ANALITICO DEI COSTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO COMUNALE

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Il 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, redatto dalla Sezione regionale del Catasto dei rifiuti dell’ARPAS, con la collaborazione degli Osservatori Provinciali dei rifiuti e dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione, descrive una gestione dei rifiuti urbani in Sardegna caratterizzata da importanti trend positivi e dall’individuazione di alcuni aspetti su cui concentrare gli sforzi futuri.

Si conferma la positiva crescita della percentuale di raccolta differenziata, oramai calcolata secondo le regole previste dal decreto del Ministero dell’Ambiente del 26 maggio 2016, recepito con la deliberazione della Giunta regionale n. 23/8 del 9 maggio 2017. La nostra Isola ha raggiunto il 59,5 % di raccolta differenziata, con un incremento superiore al 3% rispetto al dato 2015 e pertanto coerente con le previsioni dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani approvato nel dicembre del 2016. Questo risultato porta la nostra regione al sesto posto fra le regioni italiane, con un minimo scarto dall’Emilia Romagna, ma ancora distante da Veneto e Trentino Alto Adige che hanno superato il 70%. Pur non raggiungendo l’obiettivo di legge del 65% al 2012 previsto dal decreto legislativo n. 152/2006, il trend di crescita è coerente con le previsioni.

Segnaliamo gli ottimi risultati raggiunti da diversi territori della Sardegna: 253 Comuni (contro i 206 del 2015) hanno raggiunto e superato l’obbiettivo del 65%, per una popolazione che quasi raggiunge il 50% del totale. In particolare si segnalano ben 49 Comuni che nel 2016 hanno superato l’80% di raccolta differenziata, 38 Comuni si collocano fra l’80% e il 75%, 80 Comuni fra il 75% e il 70% e 86 fra il 70% e il 65%. Il dato è ancor più positivo se si considera che nella prima fascia si collocano Comuni interessati da importanti flussi turistici come Orosei, che conferma un eccellente 86%, Pula, Budoni, Siniscola, Tortolì e Posada, affiancati da Comuni meno popolosi come Mandas, Gergei, Ussassai, Guamaggiore e Seui, nonché da interi territori nei quali i servizi di raccolta sono svolti in maniera associata come la Comunità Montana del Goceano (composta da 10 Comuni), la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai (che riunisce 11 comuni), la Comunità Sarcidano Barbagia di Seui (comprende 14 comuni) e l’Unione della Trexenta (che comprende 6 comuni del Sud Sardegna).

Si nota una certa eterogeneità negli Enti sopra elencati, rafforzando la tesi che indipendentemente dalle caratteristiche geografiche e socio-demografiche dei singoli territori, l’obiettivo dell’80% previsto dal Piano regionale, è raggiungibile con un’attenta progettazione dei sistemi di raccolta.

Le frazioni raccolte in maniera differenziata crescono su tutto il territorio, con particolare riferimento all’organico (+6% sul dato 2015), alle plastiche (+12%), ai metalli (+43%) e ai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (+10%). Esistono ancora dei margini di miglioramento nel territorio regionale sulla raccolta differenziata degli imballaggi in legno, dello spazzamento stradale

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(frazione introdotta a seguito dell’emanazione del decreto del Ministero dell’Ambiente del 26 maggio 2016) e di altre frazioni che concorrono alla determinazione della percentuale di raccolta differenziata (oli e scarto verde) e sulle quali occorrerà concentrare l’attenzione in fase di progettazione dei servizi. In particolare la ridotta raccolta della frazione verde incide sulle prestazioni degli impianti di compostaggio, nei quali i residui di potatura rivestono un ruolo fondamentale nel processo.

Per quanto concerne la filiera del riciclo, continua il trend positivo di crescita con il raggiungimento di valori attorno all’obiettivo di legge fissato per il 50% al 2020: in funzione del metodo di calcolo utilizzato fra quelli proposti dalle norme comunitarie, la nostra Isola ha conseguito un risultato pari al 48% o al 53%, in crescita di diversi punti percentuali rispetto al dato 2015. I risultati raggiunti devono essere per noi motivo di orgoglio ma non ci devono distrarre dal raggiungimento dell’obiettivo del 70% di riciclo previsto dal Piano regionale del 2016.

Ricordiamo che nel 2016 si sono tenute le giornate dimostrative sul campo per l’utilizzo del compost in agricoltura in collaborazione con il Consorzio italiano compostatori e che è stato rinnovato l’accordo di programma in collaborazione con il Consorzio nazionale imballaggi. Sul fronte impiantistico, si segnala l’entrata in esercizio del terzo lotto dell’impianto di gestione dei rifiuti di , nato a supporto delle raccolte differenziate degli imballaggi del centro Sardegna e finanziato a valere su risorse comunitarie. Diversi sono pertanto gli interventi che la Regione ha avviato per concretizzare gli obiettivi dell’economia circolare sul territorio regionale, in modo che i rifiuti vengano utilizzati come risorse per la produzione di beni in alternativa alle materie prime.

In aggiunta a questi risultati positivi, è bene evidenziare gli elementi su cui dovranno concentrarsi gli sforzi per migliorare la gestione dei rifiuti urbani nel nostro territorio. Innanzitutto, si segnala una ripresa della crescita della produzione dei rifiuti urbani (+ 2,6% rispetto al dato 2015), accentuata dal nuovo metodo di calcolo previsto dal citato decreto ministeriale e che prevede, fra l’altro, il conteggio degli inerti da costruzione e demolizione da piccoli interventi domestici eseguiti dal proprietario dell’abitazione. Occorre dunque sollecitare le amministrazioni comunali per l’attivazione di interventi volti alla riduzione della produzione dei rifiuti urbani, anche attraverso l’attuazione delle azioni previste dal Piano regionale, ad iniziare dalla definitiva transizione verso il porta a porta dei sistemi di raccolta dei Comuni più popolosi della nostra regione.

Inoltre si confermano gli andamenti in diminuzione della quantità di rifiuti oggetto di termovalorizzazione e conseguentemente l’incremento delle quantità smaltite in discarica con progressiva riduzione delle volumetrie di discarica asservite al pubblico servizio di gestione dei rifiuti urbani. Nel 2016, infatti, sono iniziati gli interventi di revamping del termovalorizzatore di Macomer e quello di Capoterra ha avuto delle fermate più lunghe di quanto programmato; questi eventi hanno comportato maggiori conferimenti di rifiuti urbani verso le rispettive discariche di servizio di Ozieri e Villacidro, con progressiva riduzione delle volumetrie disponibili; a fronte di ciò non sono entrati in esercizio i nuovi moduli autorizzati nei due citati siti. Per far fronte ad ulteriori ritardi accumulati in fase di realizzazione di tali interventi, anche legati alle crescenti opposizioni che si riscontrano in ambito

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locale, occorre investire in azioni finalizzate alla riduzione dei rifiuti e al miglioramento della differenziazione, in modo da minimizzare le quantità di rifiuti da inviare a valorizzazione energetica o smaltimento.

Infine si riscontra una inversione di tendenza nel monitoraggio della quantità di rifiuti urbani biodegradabili collocati in discarica; ai sensi delle direttive comunitarie di settore, la Sardegna infatti deve conseguire nel 2018 l’obiettivo di collocare in discarica una quantità inferiore a 81 kg/ab/a di rifiuti urbani biodegradabili, target che pareva raggiungibile fino alla precedente rilevazione. Nel 2016 il valore monitorato è incrementato a causa della ridotta quantità di rifiuti oggetto di termovalorizzazione e delle prestazioni in termini di raccolta differenziata da parte del nord Sardegna e di alcuni grandi centri, che non raggiungono i limiti di legge. Al fine di evitare una nuova procedura d’infrazione, tenendo conto delle tempistiche previste per la realizzazione dei revamping dei termovalorizzatori esistenti, si rende necessario mettere in campo le necessarie azioni di Piano per massimizzare l’intercettamento di rifiuti biodegradabili ed incrementare il loro invio al recupero. I risultati della provincia di , che continua ad avere un apporto trascurabile dalla termovalorizzazione, mostrano che massimizzando la raccolta differenziata è possibile conseguire il citato target.

Tra gli strumenti in campo utili per affrontare queste criticità, la Giunta regionale ha recentemente semplificato il meccanismo premialità/penalità confermando lo stanziamento nel Bilancio regionale delle risorse necessarie alla sua attuazione, soprattutto in quei bacini territoriali in cui i fondi si sono esauriti a causa della virtuosità dei Comuni. Inoltre, si sta procedendo al rafforzamento della dotazione impiantistica costituita dai centri di raccolta comunali (ecocentri) a servizio del circuito pubblico di raccolta dei rifiuti urbani.

A fronte degli aspetti ancora migliorabili, il trend positivo sulla raccolta differenziata mostra una crescente responsabilità dei cittadini e competenza delle amministrazioni comunali nella gestione dei rifiuti. Occorre non abbassare l’attenzione, ma concentrarsi sulle azioni, impiantistiche e comportamentali, per consolidare il trend.

Il Direttore Generale dell’ARPAS L’Assessore della Difesa dell’Ambiente Alessandro Sanna Donatella Spano

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MONITORAGGIO 2016

Si riportano di seguito gli indicatori di monitoraggio degli obiettivi generali e specifici previsti dall’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti urbani approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 69/15 del 23.12.2016, il cui popolamento è affidato annualmente all’ARPAS.

Ente Valore Valore Lettura Unità di Periodicità Valore Valore Indicatore responsabile ex ante atteso al Tendenza DPSIR misura rilevamento 2015 2016 del dato 2014 2022

Produzione totale di D S ARPAS t/a A 725.027 717.242 735.640 690.000 rifiuti urbani (t/a) 

Riduzione percentuale della produzione totali di D S ARPAS % A 8,5 10,0 6,4 10 rifiuti urbani per unità  di PIL rispetto al 2010 (%)

Produzione pro- capite di rifiuti urbani D S ARPAS kg/ab/a A 436 433 445 415 (kg/ab/a) 

Percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata R ARPAS % A 53 56 59,5 80 sul totale di rifiuti  urbani (%)

Percentuale di rifiuti urbani avviati a preparazione per il P ARPAS % A 43 - 45 45 - 47 48 - 53 70 riutilizzo e a  riciclaggio (%)

Percentuale di rifiuti urbani indifferenziati avviati a P S ARPAS % A 35,2 42,9 30,8 93 termovalorizzazione  (%) (**)

Quantità pro-capite di rifiuto urbano smaltito P S ARPAS t/a A 146 121,38 142,3 41,5 in discarica (kg/ab/a)  (**)

Rifiuti Urbani Biodegradabili pro- R ARPAS kg/ab/a A 89 (*) 83 (*) 87 10 capite inviati a  discarica (kg/ab/a)

Percentuale di rifiuto urbano smaltito in I ARPAS % A 33,5 28,06 32,0 10 discarica sul totale di  rifiuto urbano (%)

Quantità di CO2eq prodotte nel ciclo kg integrato di gestione I ARPAS CO2eq/t 6 A -15 (*) - - -79 - dei rifiuti urbani (kg RU/anno CO2eq/t RU/anno)

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Ente Valore Valore Lettura Unità di Periodicità Valore Valore Indicatore responsabile ex ante atteso al Tendenza DPSIR misura rilevamento 2015 2016 del dato 2014 2022

Quantità di energia consumata nel ciclo kg EP/t integrato di gestione I ARPAS 6 A -24 (*) - - -86 - RU/anno dei rifiuti urbani (kg EP/t RU/anno)

Costo pro-capite del ciclo integrato di R ARPAS €/ab/anno A 170 184 177,5 145 gestione dei rifiuti  urbani (€/ab/anno)

Percentuale di frazione umida trattata in compostaggio e S R ARPAS % A 75,8 75,5 78,8 91,7 digestione  anaerobica sulla frazione di umido nel rifiuto urbano (%) (**)

Percentuale di ammendante compostato misto prodotto in rapporto R ARPAS % A 23,9 22,8 22,9 40 alla quantità di  frazione umida trattata in compostaggio (%)

Provvedimenti legislativi emanati sul governo della R ARPAS n. A 0 0 0 1 gestione integrata  dei rifiuti urbani (n.)

(*) Rielaborazione dati ARPAS secondo il metodo di calcolo indicato dal piano regionale (**) Indicatori derivanti dal progetto Obiettivi di servizio.

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1. PREMESSA METODOLOGICA

Il Rapporto sui rifiuti urbani contiene i dati di produzione e gestione dei rifiuti urbani a livello regionale e la stima dei principali indici e indicatori previsti dalla normativa ambientale, quali l’indice di riciclaggio ai sensi dell’art. 181 del D.Lgs 152/2006, il calcolo dei RUB a discarica ex art. 5 del D.Lgs 36/2003 e gli indicatori di monitoraggio del Piano regionale dei rifiuti urbani, aggiornato nel 2016.

1.1. Metodologia di raccolta dei dati

I dati utilizzati provengono dall’incrocio dei dati delle dichiarazioni di comuni e loro associazioni con i dati forniti dagli impianti di gestione dei rifiuti integrati e, laddove necessario, in particolare per il calcolo degli indici e indicatori, da metodologie di stima mutuate dal Piano regionale sui rifiuti urbani.

In aggiunta vengono utilizzati, laddove disponibili e congruenti, anche i dati delle dichiarazioni MUD(1) sui rifiuti (Modello Unico di Dichiarazione) rese sia dai comuni sia dai gestori degli impianti e dalle ditte di raccolta, soprattutto nei casi di dichiarazioni discordanti fra comuni e impianti, nei casi in cui i rifiuti siano inviati a trattamento fuori regione o siano stati gestiti da impianti che per differenti motivazioni non hanno partecipato alla rilevazione.

Quest’attività, svolta dall’ARPAS con la collaborazione dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione e delle Province, ha l’obbiettivo storico di diffondere dati univoci sui rifiuti prodotti e gestiti nel territorio regionale ma dal 2016, a seguito delle modifiche apportate al D.Lgs 152/2006 dalla L.221/2015, recepite dalla Regione con DGR 44/22 del 25.07.2016, ha assunto l’obbiettivo prioritario di certificare per conto della Regione il dato di raccolta differenziata per ciascun comune, in attesa della costituzione dell’ambito unico di gestione.

Difatti la L.221/2015 introduce un sistema di premialità nazionale, che lega l’importo del tributo da applicare ai rifiuti da conferire in discarica (cosiddetta “ecotassa”) alla percentuale di raccolta differenziata (% RD) raggiunta, con l’obbiettivo di incrementare il recupero dei rifiuti urbani e minimizzare lo smaltimento in discarica. Vengono istituite delle fasce di % RD, in base alle quali il tributo viene progressivamente ridotto all’aumentare della percentuale di RD raggiunta, mentre per i comuni che non raggiungono il limite minimo del 65% di RD, che fra l’altro la norma prevedeva dovesse essere raggiunto entro il 2012, è prevista un’addizionale del 20% da apporre al tributo.

1 Il MUD è la dichiarazione annuale e obbligatoria per tutti i soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati ai sensi della L. 70/1994 e dell’art.189 del D.Lgs 152/2006 e per una altra serie di soggetti fra i quali i gestori degli impianti. Le dichiarazioni devono essere presentate alle Camere di Commercio entro il 30 aprile dell’anno successivo alla produzione/gestione dei rifiuti; la sezione regionale del Catasto riceve dall’ISPRA periodicamente una banca dati contenente le dichiarazioni a partire dai mesi successivi. La versione utilizzata della banca dati MUD è quella aggiornata alla trasmissione di settembre 2017. Si tratta, tuttavia, di una versione che può ancora subire ulteriori integrazioni.

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Il dato di RD da utilizzare per la certificazione del dato è quello calcolato e validato dall’ARPAS e poiché è istituito l’obbligo per i comuni della trasmissione dei dati sui rifiuti gestiti, secondo le modalità stabilite da ciascuna Regione, un’analoga penalizzazione del 20% sul tributo è prevista per i comuni che omettano di inviare la dichiarazione o la trasmettano incompleta o inesatta; l’addizionale non si applica ai comuni la cui produzione pro capite di rifiuti è inferiore di almeno il 30% di quella regionale, sempre certificata dalla sezione regionale del catasto dell’ARPAS.

Al fine di poter giungere alla certificazione di questo dato, la Regione ha ritenuto opportuno utilizzare per la ricezione delle dichiarazioni annuali dei comuni, il Modulo Osservatorio Rifiuti Urbani del SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale), fino al 2015 utilizzato solo in via sperimentale e parziale, tramite il quale gli Enti possono compilare la dichiarazione singola o associata e renderla disponibile in prima istanza alla Provincia competente per la verifica della completezza e successivamente all’ARPAS per l’utilizzo e la validazione dei dati.

Al fine di informare e istruire i comuni all’utilizzo del modulo, l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione, tramite il servizio SASI competente sul SIRA e con la collaborazione della Sezione Regionale del Catasto rifiuti dell’ARPAS, ha organizzato sette incontri informativi nei mesi di febbraio e marzo 2017, durante i quali sono state illustrate le novità normative e le modalità di utilizzo e di trasmissione del modulo dei dati.

Poiché, come già esposto, l’invio della dichiarazione è obbligatorio per poter usufruire delle riduzioni dell’ecotassa e sono previste penalizzazioni per le omesse, inesatte e incomplete dichiarazioni, la Regione ha previsto una data di scadenza per l’invio della dichiarazione (stabilita al 30 aprile di ogni anno, eccezionalmente prorogata al 31 maggio per l’anno 2017 sui dati 2016) ed una serie di campi obbligatori su cui verificare la completezza delle dichiarazioni.

Tuttavia per l’anno 2016 non è stato possibile certificare l’incompletezza delle dichiarazioni rispetto ai campi obbligatori, dal momento in cui le procedure informatiche implementate nel SIRA, adeguate in tempi rapidi per poter dare inizio alla raccolta dati nei tempi stabiliti, non sempre hanno permesso di avere i risultati sperati consentendo anche compilazioni non sempre congruenti alle indicazioni fornite.

Le informazioni richieste tramite il modulo SIRA ricalcano in parte quelle richieste anche nei monitoraggi degli anni passati e riguardano:

 produzione e gestione dei rifiuti a smaltimento;

 produzione e gestione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata;

 informazioni generali sulle modalità di raccolta adottate;

 costi sostenuti dai comuni per la gestione dei rifiuti.

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I comuni che hanno trasmesso i dati entro la data e con le modalità previste sono risultati 350, come riportato nella sottostante tabella (Tab. 1.1) assieme ai dati dei quattro anni antecedenti; ricordiamo però che ai fini delle elaborazioni di questo rapporto sono stati utilizzati anche i dati ricevuti successivamente a tale data.

Tab. 1.1 - Percentuale di risposta ai questionari comunali dal 2012 al 2016.

Anno 2016 Anno 2015 Anno 2014 Anno 2013 Anno 2012 N. Comuni totali Risposte % Risposte % Risposte % Risposte % Risposte %

377 350 93% 361 96% 336 89% 356 94% 363 96%

Sul fronte degli impianti invece sono state adottate le modalità solite di raccolta dati, tramite l’invio di formati xls strutturati per tipologia di impianto ove riportare:

 rifiuti in ingresso distinti fra provenienti da raccolta comunale e provenienti da altri soggetti;

 dati sul fondo di premialità/penalità regionale;

 flussi delle frazioni dei rifiuti nelle sezioni dell’impianto, volumetria delle discariche, energia prodotta, percolato prodotto, e ulteriori dati tecnici differenziati a seconda della tipologia d’impianto.

Per l’anno in corso, per le sole piattaforme di recupero dei materiali differenziati aderenti all’accordo RAS-CONAI, la richiesta dei dati è stata condotta dalla Regione e dalla società OIKOS che per conto della Regione stessa e del CONAI sta conducendo un indagine ad hoc.

Come oramai consolidato da anni, le informazioni sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani sono ottenute attraverso il confronto e la validazione dei dati provenienti dalle dichiarazioni degli impianti di smaltimento con i dati comunali, mentre per il calcolo dei costi e sulle modalità di gestione del servizio di raccolta sono state utilizzate le informazioni provenienti dalle dichiarazioni comunali; per i dati sul fondo regionale di premialità/penalità sono state utilizzate le elaborazioni fornite dagli impianti titolari dei fondi.

I dati della popolazione residente utilizzati, sono i dati ISTAT al 31/12/2016.

I dati prodotti dalla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti sono stati trasmessi anche all’ISPRA per l’elaborazione dei dati del Rapporto annuale sui rifiuti urbani nazionale, anche se, rispetto agli anni precedenti, a seguito dell’anticipo con cui ISPRA ha deciso di pubblicare il Rapporto nel 2017, è stato necessario fornire un dato ancora non definitivo (anche se alla prova dei fatti esso si è poi rivelato molto simile a quello finale).

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1.2. Metodo di calcolo della produzione dei rifiuti e della percentuale di raccolta differenziata

Durante il 2016, a seguito dell’emanazione del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 26 maggio 2016, recante “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, recepite a livello regionale dalla DGR n.23/8 del 9 maggio 2017, è mutata la modalità di calcolo della percentuale di RD, recepita a partire dai dati di questo Rapporto.

Sia nel decreto che nella DGR di recepimento regionale sono stati specificati i rifiuti da computare nel calcolo e sono state fornite alcune precisazioni utili al calcolo stesso.

La formula di calcolo da adottare per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata (RD) è la seguente.

RD RD(%)  i i 100 RD  RU i i ind dove:

 ΣRDi = sommatoria dei quantitativi delle diverse frazioni che compongono la raccolta differenziata, ivi incluse, se conteggiate e rendicontate, le quote destinate al compostaggio domestico, di prossimità e di comunità;

 RUind = sommatoria dei quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati.

Il denominatore nel suo complesso rappresenta la produzione totale dei rifiuti urbani.

Per i dettagli si rimanda alla citata DGR ma in sintesi di seguito si ricordano le principali novità:

 definizione chiara dei codici CER dei rifiuti da includere nel calcolo e indicazione di alcune limitazioni inerenti i rifiuti cimiteriali e i cosiddetti rifiuti neutri;  inserimento di tutti i rifiuti urbani nel calcolo della produzione complessiva, compresi quelli derivanti da abbandono nelle strade o aree comunali (in linea con le definizione di rifiuto urbano del D.Lgs 152/2006;  inserimento nel calcolo della produzione di rifiuti urbani dei rifiuti inerti prodotti da piccoli interventi di rimozione eseguiti nelle abitazioni (CER 170107 e 170904), che in base alla metodologia in uso fino all’anno 2015 erano invece conteggiati come rifiuti speciali e quindi totalmente esclusi dal computo dei rifiuti urbani. Tali rifiuti da attività di costruzione e demolizione, tuttavia, secondo le indicazioni regionali sono inclusi nel dato di raccolta

differenziata comunale (∑RDi) solo laddove inviati a recupero. In caso di invio a discarica (o altre operazioni di smaltimento) vengono invece computati come rifiuti a smaltimento (e

dunque solo a denominatore nell’addendo RUind);

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 inserimento fra le frazioni a recupero al numeratore (nell’addendo ∑RDi), dei rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale inviato ad operazioni di recupero (mentre fino al 2015 questo rifiuto era computato fra i rifiuti a smaltimento indipendentemente dalla destinazione);  inserimento nel rifiuto organico recuperato del rifiuto avviato a compostaggio domestico, se

opportunamente monitorato e certificato (nell’addendo ∑RDi), secondo una formula specifica di calcolo;

 Inserimento fra i rifiuti a smaltimento (nell’addendo RUind) dei rifiuti differenziati valorizzabili che tuttavia trovano destinazione a smaltimento. Fra questi sono tuttavia da escludere quelli che costituiscono la raccolta selettiva (esempio farmaci, contenitori T/FC ecc) la cui separazione e avvio selettivo a trattamento di per sé riduce la pericolosità del rifiuto e ne facilita il trattamento dedicato.

A seguito di queste novità, sinteticamente gli addendi sono così costruiti:

 ΣRDi: rifiuti di vetro, plastica, legno, metalli, raccolta multimateriale, frazione organica, ingombranti a recupero, spazzamento stradale a recupero, RAEE, rifiuti tessili, rifiuti inerti CER 170904 e CER 170904 provenienti da piccole demolizioni e avviati a recupero, rifiuti da raccolta selettiva e altre tipologie di rifiuti fra quelle indicate nel DM 26.05.2016 avviate a recupero, rifiuti avviati a compostaggio domestico (monitorati e certificati secondo le indicazioni del paragrafo 3.1 della DGR 23/8).

 RUind: rifiuti indifferenziati (CER 200301), rifiuti ingombranti a smaltimento (CER 200307), rifiuti da spazzamento stradale a smaltimento (CER 200303), rifiuti inerti CER 170107 e CER 170904 provenienti da piccole demolizioni e altre tipologie di rifiuti valorizzabili inviati a smaltimento.

Si tratta di modifiche non irrilevanti che hanno determinato degli importanti adeguamenti sia nei sistemi di raccolta ed elaborazione dati dell’ARPAS che nel modulo SIRA, oltre che modificare almeno parzialmente la base dati utilizzata, soprattutto per l’impatto nel calcolo derivante dai rifiuti inerti.

E’ evidente inoltre che l’utilizzo di dati ottenuti con metodologie differenti rispetto al passato ha comportato, inevitabilmente, una perdita di confrontabilità rispetto agli anni precedenti.

A questo si deve aggiungere il mutato assetto territoriale che, a seguito dell’emanazione della Legge Regionale n. 2 del 4 febbraio 2016, "Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna" ha determinato un nuovo assetto degli enti di area vasta. A seguito infatti di questa disposizione normativa dal 2016 la Sardegna risulta suddivisa in quattro province (Sud Sardegna, Nuoro, Sassari e Oristano) e nella città metropolitana di , cosa che ha determinato chiaramente ulteriori complicazioni nel confronto delle serie storiche degli anni precedenti.

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Sul fronte della qualità dei dati, anche a fronte delle disposizioni normative intervenute, vi è stato un lieve miglioramento dei dati forniti dai comuni/associazioni di comuni pur continuando a permanere delle difficoltà di compilazione in alcune parti. In particolare molti dubbi e richieste di indicazioni, nonché delle carenze, sono state rilevate nella parte relativa al dettaglio dei costi relativi al servizio di igiene urbana, seppure oramai identico a quello previsto nel MUD, come verrà illustrato al capitolo 9.

Inoltre non sempre sono state recepite adeguatamente le indicazioni date in fase di formazione sulla compilazione di alcune parti del modulo SIRA, quali ad esempio la modalità di raccolta e le parti inerenti le associazioni dei comuni, problematiche in parte fisiologiche visto la novità rappresentata dal nuovo sistema di acquisizione dati.

Particolare attenzione è stata necessaria nella verifica dei dati relativi ai rifiuti inerti sia per le difficoltà dovute all’incertezza delle unità di misura, legata all’utilizzo, frequente fra i gestori di queste tipologie di rifiuti, del metro cubo anziché delle tonnellate, sia perché, in particolare fra i comuni che non hanno partecipato agli eventi formativi del 2016, non si è prestato attenzione alle tipologie di rifiuti dichiarabili, che riguardano esclusivamente i quantitativi raccolti nell’ambito della raccolta comunale e provenienti da piccole demolizioni eseguite dal conduttore della civile abitazione ed escludono, per esempio, le stesse tipologie di rifiuti derivanti da lavori comunali.

Le risposte degli impianti, sono state abbastanza soddisfacenti, anche se non sono mancate le compilazioni difformi dei format richiesti, con necessità di lavoro aggiuntivo in sede di caricamento dati, e le richieste di precisazioni e di rettifica dei dati. Inoltre si segnala qualche ritardo sul fronte della trasmissione dei dati che ha rischiato di creare problemi nel rispetto dei tempi di elaborazione dei dati. In particolare, a seguito della chiusura di un impianto di messa in riserva di RAEE non è stato possibile ottenerne i dati e gli stessi sono stati presi in via eccezionale dalle dichiarazioni comunali.

Inoltre frequentemente si è reso necessario utilizzare le relazioni annuali per chiarire e integrare i dati trasmessi e altri strumenti a disposizione quali il MUD, utile in caso di dati omessi o dubbi, malgrado i molti limiti e gli errori presenti. Sempre il MUD è stata la principale fonte dati per la validazione dei dati sulla gestione dei rifiuti inerti e per i rifiuti inviati fuori regione (spesso abbigliamento).

Per quanto riguarda la parte relativa alle premialità/penalità, come ogni anno, si è dovuto attendere tempi più lunghi per l’arrivo dei dati. Su questo fronte si segnala che i dati dell’impianto di Tempio non sono pervenuti rendendo l’elaborazione di fatto in parte parziale.

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2. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI IN SARDEGNA.

2.1. La produzione dei rifiuti urbani.

Il quantitativo di rifiuti urbani totali prodotti nel 2016 è stato di 735.639,94 tonnellate, registrando circa 18.400 tonnellate in più rispetto al 2015 con un aumento di circa il 2,6%.

Solo una parte di questo aumento è attribuibile alle modifiche, già illustrate, del metodo di calcolo della percentuale di RD con l’introduzione di ulteriori rifiuti come i rifiuti inerti (CER 170107 e 170904) purchè provenienti da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal proprietario dell’abitazione. Eseguendo infatti delle simulazioni sui dati 2016, con l’utilizzo della metodologia per il calcolo di RD utilizzata sino al 2015, si riscontra comunque un’inversione di tendenza rispetto al periodo precedente, con una tendenza all’aumento dei rifiuti raccolti anche se più contenuta poiché di poco inferiore all’1% rispetto al 2015.

Nel 2016 le quantità di frazioni differenziate raccolte continuano ad aumentare in modo abbastanza evidente e si attestano sulle 437.870,72 t, proseguendo quindi il trend positivo e portando così la percentuale di raccolta differenziata al 59,52 % (+3,6 punti in percentuale rispetto al 2015).

La successiva Tab. 2.1 riporta la sintesi dei dati provinciali e regionali elaborata per il 2016, mentre a seguire la Tab. 2.12 riporta la sintesi provinciale dei dati sui rifiuti relativi al 2015 rielaborati secondo la nuova ripartizione territoriale. In questo modo è stato quindi possibile confrontare i dati del biennio e mostrare le differenze riscontrate, pur tenendo sempre presente la presenza di rifiuti inseriti ex novo o parzialmente spostati fra le frazioni a recupero nel 2016 e che falsano leggermente il confronto.

Confrontando i dati dei rifiuti destinati allo smaltimento si nota come i rifiuti indifferenziati (CER 200301) diminuiscono di circa 19.200 t scendendo a 265.251,44 t mentre gli ingombranti allo smaltimento (CER 200307) mostrano un aumento di circa 2.300 t raggiungendo le 15.107 t.

Per lo spazzamento stradale si nota una diminuzione di circa 4000 t, con un totale raccolto pari a 11.661 t rispetto alle 15.729 t del 2015; tenendo però conto del fatto che una parte (circa 2.940 t) è andata al recupero nel 2016, se si somma questo dato a quello del rifiuto allo smaltimento si noterà che il quantitativo prodotto è comunque diminuito realmente solo di un migliaio di tonnellate.

Forse più evidente è la differenza per la quota totale di rifiuti destinati allo smaltimento che comprendono nel 2016 oltre ai consueti rifiuti di cui sopra (CER 200301, 200307 e 200303) anche i quantititativi di rifiuti inerti allo smaltimento (CER 170107 e 170904); tale quantitativo è risultato pari a 297.769,22 t mostrando una diminuzione di circa 15.200 t rispetto al totale del 2015, ma che sarebbe pari a circa 20.000 t se non fossero comprese nel dato 2016 circa 5.000 t costituite da inerti a smaltimento.

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Tab. 2.1 - Produzione dei rifiuti urbani in Sardegna nell’anno 2016.

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Produzione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Produzione Produzione Popolazione indifferenziati spazzamento Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Totale Rifiuti totale Rifiuti da abitanti da abitanti ingombranti a totale di Pro-capite Provincia ISTAT totali stradale a smaltimento smaltimento allo da Raccolta % R.D. residenti fluttuanti smaltimento Rifiuti Urbani totale 31.12.2016 CER 200301 smaltimento (t/anno) (t/anno) smaltimento differenziata CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) Città 431.430 91.665,63 1.394,65 93.060,27 1.834,04 1.722,59 1.497,75 0,00 98.114,65 102.147,87 200.262,52 464 51,01 metropolitana

Nuoro 211.989 18.566,08 1.730,57 20.296,65 1.623,37 1.172,62 2,04 1,00 23.095,68 48.191,29 71.286,97 336 67,60

Oristano 159.914 14.287,26 1.071,93 15.359,19 1.552,72 1.165,90 380,56 0,00 18.458,37 43.833,53 62.291,90 390 70,37

Sassari 493.788 79.594,93 15.980,70 95.575,63 7.448,04 4.408,31 3.087,58 311,21 110.830,77 145.710,79 256.541,56 520 56,80

Sud Sardegna 356.014 36.562,31 4.397,38 40.959,69 2.648,91 3.191,62 469,53 0,00 47.269,74 97.987,24 145.256,98 408 67,46

Totale 1.653.135 240.676,21 24.575,23 265.251,44 15.107,08 11.661,04 5.437,45 312,21 297.769,22 437.870,72 735.639,94 445 59,52

Tab. 2.2 - Produzione dei rifiuti urbani in Sardegna nell’anno 2015 distribuiti secondo la nuova ripartizione territoriale.

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Produzione Produzione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti inerti Produzione Popolazione indifferenziati spazzamento Altri rifiuti a Totale Rifiuti totale Rifiuti totale di da abitanti da abitanti ingombranti a a Pro-capite Provincia ISTAT totali stradale a smaltimento allo da Raccolta Rifiuti % R.D. residenti fluttuanti smaltimento smaltimento totale 31.12.2015 CER 200301 smaltimento (t/anno) smaltimento differenziata Urbani CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Città 431.657 92.637,12 1.524,93 94.162,05 1.416,08 4.523,08 100.101,20 95.356,12 195.457,33 453 48,79 metropolitana

Nuoro 213.086 20.611,26 1.841,65 22.452,91 1.550,33 1.500,40 25.503,64 44.677,48 70.181,12 329 63,66

Oristano 160.766 14.822,51 872,15 15.694,65 1.367,94 1.761,14 18.823,73 41.161,70 59.985,43 373 68,62

Sassari 494.471 90.621,87 18.374,20 108.996,07 6.149,71 4.559,72 119.705,50 130.249,99 249.955,49 506 52,11

Sud Sardegna 358.158 38.542,64 4.582,56 43.125,20 2.343,31 3.384,71 48.853,22 92.809,36 141.662,59 396 65,51

Totale 1.658.138 257.235,39 27.195,49 284.430,88 12.827,37 15.729,05 312.987,30 404.254,66 717.241,96 433 56,36

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L’incidenza percentuale di ciascuna provincia sul totale annuo dei RU prodotti a livello regionale, non mostra variazioni rispetto al 2015 (dati rielaborati con le nuove province), con la quota maggiore detenuta dalla provincia di Sassari, seguita dalla città metropolitana e dalla provincia del Sud Sardegna. Le province restanti di Nuoro e Oristano detengono quote simili decisamente inferiori.

Fig. 2.1 - Incidenza provinciale sulla produzione totale di rifiuti urbani – Anno 2016

Nella Fig. 2.2 che segue è invece illustrata a livello comunale la variazione dei rifiuti totali prodotti fra il 2015 e il 2016.

Le diminuzioni maggiori, cioè quelle superiori al 30%, sono mostrate in colore chiaro e rappresentano quei comuni del Nord Sardegna ed alcuni centri dell’interno (6 comuni in tutto il territorio regionale), che hanno ottenuto una netta diminuzione nella produzione dei RU totali.

Sono 132 gli altri comuni che mostrano una tendenza, più o meno evidente, alla diminuzione dei rifiuti prodotti, mentre i restanti 239 mostrano valori in aumento da insignificanti sino a valori ben più importanti; alcuni di questi valori sono però legati, ad esempio per i comuni dell’Unione Alta Gallura (OT), ad una diversa ripartizione dei quantitativi fra i comuni componenti, più che a un vero e proprio aumento poiché l’impianto di Tempio, cui essi conferiscono, che lo scorso anno ha fornito un dato cumulativo per tutta l’Unione, per il 2016 ha invece fornito i dati relativi ai singoli comuni. Questo fatto porta a confrontare dati del 2015 ripartiti in proporzione alla popolazione e quindi molto più uniformi, con i dati 2016 che rappresentano invece i quantitativi prodotti da ciascun singolo comune.

Inoltre ricordiamo come sempre che i dati vanno continuamente letti tenuto conto delle diverse variabili capaci di modificare i totali raccolti, situazione per situazione, quali l’adozione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, l’adesione ad un sistema associato, l’apertura di ecocentri ecc...

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Fig. 2.2 - Variazione percentuale della produzione di rifiuti urbani tra il 2015 ed il 2016.

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Osservando i valori pro capite di rifiuti urbani totali per abitante, a livello regionale si registra una crescita di 12 kg ad abitante che sposta il dato da circa 433 kg/ab/anno del 2015 a 445 kg/ab/anno (+3%) nel 2016. Dato che comunque si colloca ben al di sotto di quello medio nazionale di 497 kg/abitante per anno (Rapporto ISPRA 2017) ma che per ora si allontana dagli obbiettivi del Piano regionale che prospetta di raggiungere 415 kg/ab nel 2022.

Tab. 2.3 - Confronto della produzione pro capite di rifiuti urbani in Sardegna nel 2015 e 2016.

Produzione Produzione Differenza Pro capite totale Pro capite totale Provincia 2015-2016 2015 2016 (kg/ab/a) (kg/ab/a) (kg/ab/a)

Città metropolitana 453 464 11

Nuoro 329 336 7

Oristano 373 390 16

Sassari 506 520 14

Sud Sardegna 396 408 12

Totale 433 445 12

Il confronto mostrato in Tab. 2.3 evidenzia che sia la Città Metropolitana che la provincia del Sud Sardegna sono le aree con il pro capite più vicino al valore medio regionale e mostrano un aumento rispetto al 2015 rispettivamente di 11 e 12 kg/ab/anno, mentre Sassari ed Oristano mostrano un aumento di poco maggiore (rispettivamente 14 e 16 kg/ab/a). Tuttavia mentre Oristano mostra un dato medio abbastanza contenuto ed inferiore al dato regionale, la provincia di Sassari supera di gran lunga il dato medio regionale e si afferma come provincia con il dato più alto. La provincia che invece mostra un aumento più contenuto rispetto al 2015 è quella di Nuoro con solo 7 kg/abitante/anno; essa detiene anche il minor pro capite a livello regionale.

Nella mappa che segue è visibile la distribuzione della produzione pro capite di RU a livello comunale.

Le classi in cui sono stati suddivisi quest’anno i valori di pro capite di RU totali sono state modificate, rispetto agli anni scorsi, in modo da mettere in evidenza i comuni che hanno una produzione pro capite sopra la media regionale e quelli che hanno produzione pro capite inferiore del 30% rispetto a quella media regionale.

Questa suddivisione deriva dalla delibera di Giunta 44/22 del 25.7.2016 relativa all’addizionale del 20% al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, la quale chiarisce che tale addizionale, applicata ai comuni che non abbiano raggiunto l’obiettivo del 65% di RD, non si applica ai Comuni che hanno conseguito, nell’anno di riferimento, una produzione pro capite di rifiuti, come risultante dai dati forniti dal catasto regionale dei rifiuti dell’ARPAS, inferiore di almeno il 30% rispetto a quella media del territorio regionale, dato che nel 2016 è pari a 311,50 kg/abitante/anno.

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Anche nel 2016 i pro capite elevati superiori ai 1.000 kg/ab/anno sono, in maggioranza, da attribuire ai comuni costieri o comunque interessati da evidenti flussi turistici e dunque parte dell’elevata produzione in realtà è quasi sicuramente attribuibile a popolazione non residente; sono 9 i comuni che superano i 1.000 kg/ab/anno (erano 7 comuni nel 2015) e fra questi il comune di Stintino è quello col pro capite maggiore (1.325 kg/ab/anno); è da notare comunque che tale valore, pur alto, è in diminuzione rispetto allo scorso anno (1.390 kg/ab/anno nel 2015).

Nella fascia compresa fra i 600 ed i 1.000 kg/ab/anno troviamo 11 comuni (9 lo scorso anno) fra i quali è ancora compreso il comune di Olbia che ha però aumentato la percentuale di RD di quasi 13 punti percentuale passando da 51,75% del 2015 al 64,55% del 2016 e abbassando comunque il pro capite di RU totali di ben 22 kg/ab/anno.

Nella successiva fascia con pro capite compreso fra 600 kg/ab/anno e 445 kg/ab/anno rientrano 22 comuni fra i quali sono compresi i maggiori centri come Cagliari (+1,3% rispetto al 2015), Sassari (+3,4% rispetto al 2015), Alghero (+2,4% rispetto al 2015) e Oristano (+7,0% rispetto al 2015), che sono quindi ancora sopra alla media regionale.

La fascia più ampia è quella che comprende i 187 comuni che mostrano un pro capite compreso fra i 311,50 ed i 445 kg/ab/anno e che si situano cioè al di sotto della media regionale ma sotto il 30% di questa media; 121 di questi potranno comunque usufruire degli sgravi previsti dell’ecotassa poiché hanno raggiunto almeno il 65% di RD mentre 66 comuni di questa fascia non hanno raggiunto l’obiettivo minimo.

Anche la fascia compresa fra i 311,50 ed i 200 kg/ab/anno raccoglie un numero ragguardevole di comuni (142) che non verranno penalizzati dall’applicazione dell’ecotassa anche se non dovessero aver raggiunto l’obiettivo del 65% di RD (si tratta di 36 comuni in totale in questa fascia).

Infine sono solo 6 i comuni che rientrano nella fascia con pro capite addirittura inferiore ai 200 kg/ab/anno.

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Fig. 2.3 – Produzione pro capite di rifiuti urbani (kg/abitante/anno) nel 2016– distribuzione comunale.

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2.2. Andamento storico della produzione dei rifiuti urbani.

Prendendo in considerazione la quantità totale di rifiuti urbani prodotti annualmente dal 2010 al 2016, così come riportato nel sottostante grafico di Fig. 2.4, si osserva come l’andamento della produzione di rifiuti abbia subito un decremento costante (iniziato già dal 2007) mentre nel 2016 si è avuta una leggera crescita.

L’aumento dei RU totali del 2016 interrompe di fatto il trend decrescente ormai in atto da diversi anni e trova riscontro anche a livello nazionale (ISPRA,“Rapporto rifiuti urbani –Edizione 2017”).

Dal 2007 si era infatti assistito ad una progressiva e costante diminuzione dei RU totali, che erano passati da circa 860.000 t alle 717.000 t circa del 2015.

Fig. 2.4 – Andamento storico della produzione di rifiuti urbani in Sardegna (dati espressi in t/anno).

Il dettaglio dell’andamento della produzione di rifiuti urbani totali, dei rifiuti raccolti in maniera differenziata e dei rifiuti a smaltimento, dal 2010 al 2016 è riportato nella seguente tabella e nel relativo grafico.

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Tab. 2.4 - Produzione dei rifiuti urbani in Sardegna dal 2010 al 2016.

Rifiuti differenziati Rifiuti a smaltimento Rifiuti totali Anno (t) (t) (t) 2010 370.254,14 454.871,31 825.125,45

2011 374.484,71 420.450,72 794.935,44

2012 366.141,64 388.753,90 754.895,54

2013 372.623,41 360.044,49 732.667,90

2014 384.249,45 340.777,74 725.027,19

2015 404.254,66 312.987,30 717.241,96

2016 437.870,72 297.769,22 735.639,94

Fig. 2.5 - Andamento della produzione di rifiuti urbani dal 2010 al 2016.

Il confronto dei quantitativi annuali di rifiuti urbani totali, viene riportato nella successiva Tab. 2.5 ed insieme ad esso vengono riportate le variazioni percentuali dei quantitativi di RU regionali per due diverse finestre temporali ovvero l’intero periodo di osservazione 2010-2016 e il periodo 2015-2016, oltre che la variazione media avvenuta nell’intero periodo.

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Tab. 2.5 - Variazione percentuale nella produzione di rifiuti urbani in Sardegna nel periodo 2010-2016.

Variazione media RU Variazione produzione RU produzione RU (t/anno) (%) (%)

Totale regionale 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 dal 2010 al 2016 dal 2015 al 2016 periodo 2010-2016

825.125,45 794.935,44 754.895,54 732.667,90 725.027,19 717.241,96 735.639,94 -11,19 2,57 -1,87

Tab. 2.6 - Variazione percentuale nella produzione di rifiuti urbani in Sardegna nel periodo 2010-2016 (dati 2016 calcolati senza i quantitativi di inerti).

Variazione media RU Variazione produzione RU produzione RU (t/anno) (%) (%)

Totale regionale 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 dal 2010 al 2016 dal 2015 al 2016 periodo 2010-2016

825.125,45 794.935,44 754.895,54 732.667,90 725.027,19 717.241,96 723.823,66 -12,84 0,92 -2,14

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Nel periodo preso in osservazione, dal 2010 al 2016, l’andamento regionale discendente viene modificato, anche se in maniera contenuta, dalla leggera crescita delle quantità del 2016 e la somma delle variazioni annuali nell’intero periodo passa dal -13,8% (nel 2015) al -11,6% con un valore medio di variazione annuale a livello regionale del -1,9% circa (era del +2,7% circa nel 2015).

A livello regionale abbiamo visto che la produzione è aumentata di circa il 2,6%, percentuale che però risente dell’introduzione nel calcolo della RD di rifiuti prima non considerati, come ad esempio gli inerti, che in parte distorcono il confronto.

Se infatti si tolgono dai totali del 2016 le circa 12.000 tonnellate di inerti (totali fra inerti a recupero e smaltimento) si arriverà sempre ad un leggero aumento delle quantità prodotte rispetto al 2015 ma con un divario minore (Tab. 2.6).

L’analisi della variazione del pro capite di RU totali prodotti dal 2010 al 2016 è stato riportato nella successiva tabella, nella quale si evidenzia un aumento di ben 12 kg/abitante/anno nel biennio 2015- 2016, dato che riduce quindi la differenza per il periodo dal 2010 al 2016 a 47 kg/abitante (era di 59 nel 2015).

Tab. 2.7 – Storico delle produzioni pro capite di rifiuti totali a livello regionale anni 2010-2016 (kg/ab/anno).

Produzione Pro capite (kg/ab/anno) differenza differenza differenza 2015-2016 2010-2015 2010-2016 Totale (kg/ab/anno) (kg/ab/anno) (kg/ab/anno) regionale 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

492 475 460 440 436 433 445 12 -59 -47

2.3. Stima della produzione di rifiuti da popolazione residente e da popolazione fluttuante.

La variazione mensile della produzione comunale di rifiuti indifferenziati (CER 200301) è stata, come di consueto, utilizzata per stimare la produzione di rifiuti legata alla presenza di popolazione non residente nella regione, grazie ai dati mensili di smaltimento forniti dagli impianti per ciascun comune o associazione, integrata da ulteriori informazioni provenienti, ad esempio, dalle schede comunali utili ad escludere ulteriori motivazioni che possono avere determinato delle fluttuazioni mensili della produzione.

Le variazioni nella produzione di rifiuti urbani possono infatti essere legate ad ulteriori fattori, come i cambiamenti delle modalità di raccolta comunale, il cambio di ditta appaltatrice o del sistema di

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raccolta o l’adesione ad una forma di gestione consortile, avvenimenti che negli anni si è osservato deteminare spesso cambiamenti notevoli nei quantitativi raccolti nel corso dell’anno.

Sono 24.575 le tonnellate di rifiuti urbani che nel 2016 vengono stimate come prodotte dagli abitanti fluttuanti contribuendo alla produzione di rifiuti indifferenziati con un’incidenza di circa 9,3% sul totale prodotto di 265.251,44 t raccolte in tutta la regione.

Tab. 2.8 - Incidenza dei fluttuanti sulla produzione rifiuti urbani in Sardegna nel 2016.

Rifiuti Rifiuti Stima Stima Produzione Produzione Produzione Indifferen- indifferen- Rifiuti produzione produzione Pro capite Pro capite totale di Fluttuanti ziati da ziati da indifferen- rifiuti totali rifiuti totali di Rifiuti da soli Provincia Rifiuti 2016 abitanti abitanti ziati totali da da Urbani residenti di Urbani (%) residenti fluttuanti (t/anno) residenti fluttuanti totali RU totali (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) (kg/ab/a)

Città 1,5% 91.666 1.395 93.060 197.261 3.001 200.263 464 457 metropolitana

Nuoro 8,5% 18.566 1.731 20.297 65.209 6.078 71.287 336 308

Oristano 7,0% 14.287 1.072 15.359 57.944 4.347 62.292 390 362

Sassari 16,7% 79.595 15.981 95.576 213.647 42.895 256.542 520 433

Sud 10,7% 36.562 4.397 40.960 129.662 15.595 145.257 408 364 Sardegna

Totale 9,3% 240.676 24.575 265.251 667.484 68.156 735.640 445 404

Si tratta di un dato che si ritiene essere cautelativo e sottostimato perché, man mano che si stanno raggiungendo livelli sempre migliori di separazione dei rifiuti, risulta sempre più difficile stimare le punte di produzione, soprattutto laddove il dato è relativo ad associazioni di comuni ove la ripartizione per popolazione tende a rendere meno evidenti i picchi di produzione mensili. Inoltre vi sono numerosi casi di comuni in cui la presenza di popolazione non residente è oramai costante per quasi tutto l’anno e per avere una stima attendibile bisognerebbe fare indagini più approfondite incrociando altri dati di natura economica e statistica.

Nella tabella Tab. 2.8 si possono osservare a livello provinciale e regionale i dati, ove è riportata anche la stima dei rifiuti urbani totali attribuibili alla popolazione residente e non residente.

La quota di RU totali attribuibile ai fluttuanti, a livello regionale, viene stimata in circa 68.156 tonnellate e l’incidenza dei fluttuanti sul pro capite è di 41 kg/ab/anno, che rappresenta la differenza fra il pro capite totale e quello stimato da soli residenti.

A livello provinciale la maggior incidenza dei fluttuanti si riscontra nella provincia di Sassari, dove si stima che la presenza turistica incida mediamente per 87 kg/ab/anno sui 520 totali (che corrisponde a circa il 17%) e dove comunque si registrano anche i pro capite di RU totali superiori ai 1.000

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kg/ab/anno; bisogna però ricordare che col nuovo assetto provinciale, nella provincia di Sassari ricadono ora tutti quei comuni costieri della ex provincia di Olbia Tempio che mostravano anche lo scorso anno pro capite molto elevati imputati in gran parte ai flussi turistici. Ricadono in questa provincia infatti i comuni di Badesi, Arzachena, Santa Teresa di Gallura, Palau, Trinità d’Agultu, Golfo Aranci, Aglientu, Stintino e San Teodoro per i quali si stima una incidenza superiore al 50%.

Segue la provincia del Sud Sardegna, che però registra un’incidenza media decisamente minore (circa 44 kg/ab/anno) ma comunque importante (11% a carico dei fluttuanti) con comuni come Muravera, Castiadas, Domus de Maria e Villasimius con un’incidenza fra le più alte di fluttuanti, anche in questo caso, superiore al 50% della produzione totale di RU.

Nella provincia di Nuoro e quella di Oristano la popolazione fluttuante fa registrare rispettivamente una produzione pro capite di 29 kg/ab/anno (9% del pro capite di RU totale) e di 27 kg/ab/anno (7% del pro capite di RU totale). Nella provincia di Nuoro i comuni con percentuale maggiore di fluttuanti sono Posada, Lotzorai, Baunei, Cardedu e Orosei che vanno dal 27% sino al 38%; in quella di Oristano invece solo i comuni come , San Vero e Sennariolo mostrano valori d’incidenza fra il 23% ed il 29%, mentre per Cabras si è stimato che un buon 38% della produzione di RU sia da attribuire alla popolazione fluttuante.

Infine nella Città metropolitana, in cui è chiaramente determinante il peso del comune capoluogo che ha una produzione abbastanza uniforme nell’anno, si è stimato che il contributo decisamente contenuto (+1%) nella produzione di RU attribuibile ai fluttuanti sia uguale a 7 kg/ab/anno e dovuto in massima parte ai comuni di Maracalagonis e Pula (27% e 38%) e secondariamente a centri come Sinnai, Capoterra e Villa San Pietro.

2.4. Produzione totali di rifiuti urbani per unità di PIL

Il Programma nazionale sulla prevenzione dei rifiuti e il Programma regionale per la prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti urbani che ne deriva, approvato nel 2011 e rivisto di recente nell’ambito dei lavori di aggiornamento del Piano regionale sui rifiuti urbani, prevedono in linea con le disposizioni europee, che vi debba essere un disallineamento della produzione dei rifiuti con lo sviluppo economico, grazie all’adozione di politiche e azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti.

Storicamente infatti si è notato come la produzione dei rifiuti sia direttamente proporzionale ai consumi ed è stata messa in relazione la produzione dei rifiuti con uno dei principali indicatori macroeconomico che è P.I.L., Prodotto Interno Lordo, evidenziando come la crescita del P.I.L., e di conseguenza il buon andamento economico e dei consumi, si accompagna in generale con un aumento della produzione dei rifiuti.

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Svincolare la crescita della produzione dei rifiuti dalla crescita economica vuol dire avere messo in atto delle politiche di prevenzione della produzione dei rifiuti che conducano ad una maggiore consapevolezza negli acquisti, riducendo l’impatto dei rifiuti che essi generano.

Il piano regionale dei rifiuti urbani individua a tal fine un indicatore, denominato Riduzione percentuale della produzione totali di rifiuti urbani per unità di P.I.L. rispetto al 2010, che ha l’obbiettivo di fotografare questa inversione di tendenza e che nel 2016 registra una riduzione di circa 6,4 punti percentuali rispetto al 2010, minore di quanto registrato nel 2014 (dato del piano regionale pari a -8,5%) e nel 2015 (-10,0%).

Questo perché la produzione totale dei rifiuti, sebbene decisamente calata rispetto al dato 2010 quando si producevano oltre 825.000 t di rifiuti urbani, nel 2016 ha ripreso a crescere e, com’è noto, dal 2016 nel dato di produzione sono conteggiati anche circa 12.000 t di rifiuti inerti di provenienza comunale, non computati negli anni precedenti. Se si considerasse il dato dei rifiuti prodotti senza il dato dei rifiuti inerti il calo sarebbe pari all’8,1%, comunque sempre inferiore a quello del 2014 e del 2015.

L’andamento dell’indicatore in pratica si discosta ancora per il 2016 dal raggiungimento del target posto dal Piano regionale di riduzione al 31.12.2022 di almeno il 10% della produzione di rifiuti urbani per unità di P.I.L. rispetto al 2010, obiettivo tra l’altro decisamente più ambizioso di quello previsto dal Programma nazionale di riduzione della produzione, che aveva posto come obbiettivo la riduzione al 2020 del 5% della produzione di rifiuti urbani per unità di P.I.L rispetto al 2010.

Il calcolo dell’indicatore sulla riduzione percentuale della produzione totali di rifiuti urbani per unità di P.I.L. rispetto al 2010 è riportato nella tabella che segue ed è calcolato come variazione cumulata rispetto al 2010, in conformità alle modalità di calcolo adottate nel Piano. Tuttavia nella tabella è riportato anche il calcolo della variazione assoluta del dato rispetto al 2010, in conformità alla modalità di calcolo assunta da ISPRA nel “Rapporto rifiuti urbani – edizione 2017” (paragrafo 2.2). Con questa modalità di calcolo la variazione è di poco superiore al precedente calcolo e risulta pari ad una riduzione del 6,44% rispetto al 2010.

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Tab. 2.9 - Variazione percentuale della produzione dei rifiuti per unità di PIL2 rispetto al 2010.

Riduzione della produzione totale di rifiuti urbani per unità Produzione PIL Variazione di PIL rispetto al 2010 Anno RU/PIL (t/anno) (M€) annua (%) Variazione Variazione cumulata assoluta

2010 825.134 33.021,05 24,99

2011 794.935 32.727,34 24,29 -2,80 -2,80 -2,80

2012 754.844 32.367,46 23,32 -3,99 -6,78 -6,67

2013 732.668 31.784,26 23,05 -1,16 -7,94 -7,75

2014 725.027 31.050,00 23,35 1,30 -6,64 -6,55

2015 717.242 31.763,60 22,58 -3,30 -9,94 -9,63

2016 735.640 31.467,40 23,38 3,53 -6,41 -6,44

2.5. Andamento storico della destinazione dei rifiuti urbani

Come già esposto precedentemente, nel 2016 si arresta la tendenza alla diminuzione della produzione dei rifiuti urbani, con un aumento del 2,6%, pari a circa 18.400 t di rifiuti in più, derivante da un netto aumento dei rifiuti avviati a recupero (+8,3%, pari a 33.600 t) e malgrado la diminuzione dei rifiuti allo smaltimento di quasi il 5% (circa 15.200 t in meno). Si tratta di una tendenza in linea le rilevazioni nazionali dell’ISPRA e che solo in parte è attribuibile alla nuova metodologia e all’inserimento di nuovi raggruppamenti di rifiuti.

Se si analizza invece la prima destinazione dei rifiuti urbani raccolti, riportata nella Fig. 2.6, il 59,5% dei rifiuti prodotti nel 2016 è differenziato e pertanto ha come destinazione il recupero, mentre i restanti rifiuti sono inviati a smaltimento e vanno per il 34,1% a trattamento e per il 6,4% direttamente a discarica. Rispetto al 2015 il dato del rifiuto avviato direttamente in discarica è in aumento, sia per il contributo degli inerti raccolti dai comuni ed inviati a discarica, computati dal 2016 fra i rifiuti urbani prodotti, sia perché a seguito delle minori quantità avviate all’inceneritore del Tecnocasic è aumentato il ricorso diretto alla discarica soprattutto nell’impianto di Villacidro, e in parte perché anche presso l’impianto di Olbia vi è stato un maggior ricorso allo smaltimento in discarica a seguito di un incendio che ha determinato la fermata degli impianti di trattamento nell’agosto 2016 anche se per un tempo comunque abbastanza limitato.

2 I dati di PIL del 2014, 2015 e 2016 sono i dati PIL ai prezzi di mercato a valori concatenati con anno di riferimento 2010 pubblicati dall’ISTAT a dicembre 2017 e forniti dall’Ufficio della Statistica Regionale RAS. I dati relativi agli anni precedenti sono tratti dal Piano regionale dei rifiuti urbani aggiornato nel 2016 e derivanti da dati ISTAT pubblicati a novembre 2015.

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Fig. 2.6 – Prima destinazione dei rifiuti per tipologia di destinazione – anno 2016.

Nella Fig. 2.7 si evidenzia come la selezione seguita dall’incenerimento abbia interessato circa il 12% del rifiuto (contro il 18,7% dei rifiuti del 2015) in diminuzione per la fermata a febbraio 2016 del termovalorizzatore di Macomer per l’inizio delle operazioni di revamping, e per le minori quantità trattate al termovalorizzatore del Tecnocasic a Capoterra. Il ricorso al processo di selezione e stabilizzazione raggiunge circa il 21% (somma delle voci “selezionato a discarica” e “selezionato a biostabilizzazione”), in aumento rispetto al 2015 per il maggior ricorso al trattamento di TMB a compensazione della minore capacità di incenerimento disponibile. Come già esposto, risulta in aumento il conferito direttamente a discarica, per le motivazioni impiantistiche già illustrate e per il contributo dei rifiuti inerti ora conteggiati nella raccolta urbana, la cui frazione a smaltimento è collocata in discarica.

Sempre troppo poco rilevante il quantitativo di rifiuti, per lo più frazioni metalliche, che dopo la selezione riescono ad essere recuperati (0,1%), anche per le difficoltà, che si rilevano in alcuni impianti, come quello di Sassari, di selezionare dal rifiuto indifferenziato frazioni in grado di essere effettivamente riciclate.

Alla voce “Altro”, sono invece riportate alcune quantità che a fine 2016 erano in deposito preliminare prima di essere smaltite.

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Fig. 2.7 - Destinazione dei rifiuti urbani per tipologia di destinazione con dettaglio delle destinazioni finali.

Fig. 2.8 -. Destinazione dei rifiuti a smaltimento per tipologia di destinazione effettiva - anno 2016.

Se si esamina invece nel dettaglio la destinazione finale dei soli rifiuti a smaltimento riportata nella Fig. 2.8 rispetto al 2015 è chiaramente in calo il sovvallo andato ad incenerimento (il 30,7% contro il 43,7% del 2015), mentre la quota restante va in discarica direttamente (16,1%) o dopo la selezione (49,8%) o dopo aver subito delle operazioni di biostabilizzazione (12,4%).

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Nel bilancio totale, che il grafico non mette in evidenza, andrebbero poi aggiunti i residui delle operazioni di termovalorizzazione quali ceneri e scorie che, come evidente nei capitoli successivi, sono pari al 30% del rifiuto incenerito e dunque non sono quantità trascurabili.

Nella Fig. 2.9 è riportata la variazione percentuale, nel periodo 2010 – 2016, delle principali destinazioni dei rifiuti secondo le tre macrocategorie, già illustrate per il solo 2016 in Fig. 2.6,

Fig. 2.9 - Confronto delle destinazioni dei rifiuti 2010-2016 (dati percentuali).

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Tab. 2.10 - Destinazione dei rifiuti urbani in Sardegna nel periodo 2010-2016 (tonnellate/anno e percentuale).

Destinazione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Racc. Differenziata/ Recupero 370.254 374.485 366.091 372.623 384.249 404.255 437.871

Trattamento 338.068 292.601 329.121 324.300 317.058 271.536 250.714

Discarica 116.812 127.849 59.632 35.745 23.793 41.452 47.055

TOTALE 825.134 794.935 754.844,0 732.668 725.101 717.242 735.640

Destinazione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Racc. Differenziata/ Recupero 44,9% 47,1% 48,5% 50,9% 53,0% 56,4% 59,5%

Trattamento 41,0% 36,8% 43,6% 44,3% 43,7% 37,9% 34,1%

Discarica 14,2% 16,1% 7,9% 4,9% 3,3% 5,8% 6,4%

TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

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3. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN SARDEGNA

Nel presente capitolo vengono esposti nel dettaglio i risultati di raccolta differenziata raggiunti nel 2016.

Ricordiamo che la raccolta differenziata, come definita dal D.Lgs 152/2016 (in attuazione della direttiva 2008/98/CE), è la raccolta in cui il flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico. Come anticipato nei capitoli precedenti, a partire dal 2016 il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani viene effettuato secondo le linee guida nazionali riportate nel DM 26.05.2016, recepite dalla Regione nell’atto di indirizzo approvato con DGR 23/8 del 09.05.2017. Rispetto al metodo di calcolo utilizzato nei precedenti Rapporti annuali e nel Piano regionale del 2008, vi sono alcune differenze importanti, fra le quali quella di maggior peso è legata all’inserimento nel calcolo di alcune tipologie di rifiuti inerti provenienti da piccole demolizioni domestiche e raccolte nell’ambito della raccolta urbana (già ammissibili negli ecocentri ai sensi del DM 8.04.2008 e s.m.i.), alla possibilità di computare nel rifiuto differenziato i rifiuti di spazzamento a recupero e altre novità già illustrate nel capitolo dedicato alla metodologia di questo Rapporto.

Il metodo consente di inserire nei rifiuti a recupero anche la quantità di sostanza organica trattata con la pratica del compostaggio domestico, attività che in passato era considerata come attività di riduzione dei rifiuti alla fonte; tuttavia per il 2016 in assenza dell’adozione da parte dei comuni delle indicazioni specifiche stabilite dalla Giunta nella DGR 23/8 del 2017 che mirano a consentire un preciso monitoraggio dei quantitativi intercettati, per nessun comune si è reso possibile certificare i quantitativi.

In base a queste considerazioni di sintesi, è chiaro che il dato 2016 risente di una base dati in parte diversa dal 2015 e sicuramente questo rende difficile il confronto con i dati degli anni precedenti sia a livello regionale e provinciale, sia a livello locale.

Tuttavia nel paragrafi seguenti si è cercato, nel limite del possibile, di descrivere l’andamento negli anni della raccolta differenziata, con i distinguo del caso.

3.1. La situazione della raccolta differenziata nel 2016

Nel 2016 il quantitativo di rifiuti raccolti in modo differenziato sul territorio regionale è risultato pari a 437.870,72 tonnellate, in deciso aumento rispetto alle 404.255 del 2015, con una percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani del 59,5%, maggiore di oltre tre punti rispetto al 2015.

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Dato che fra l’altro risulta abbastanza in linea con le previsioni del Piano regionale, che stima un incremento di circa 4 punti percentuali ogni anno al fine di raggiungere l’obbiettivo dell’80% al 2022.

Si tratta di un aumento che non è necessariamente ascrivibile alla diversa metodologia di calcolo e all’inserimento di nuovi rifiuti come gli inerti perché, come si vedrà più avanti, l’incremento coinvolge numerose frazioni e perché la scelta della Regione di computare nella raccolta differenziata solo la quota di inerti comunali avviata a recupero, ha di fatto equilibrato l’impatto di questi rifiuti sul risultato ottenuto.

Nel grafico di Fig. 3.1 è rappresentata la distribuzione percentuale delle diverse frazioni di rifiuti raccolti in maniera differenziata rispetto al totale di RD raccolta, ove è evidente come la parte rappresentata dallo scarto alimentare costituisce oltre il 43% del rifiuto, seguita nell’ordine da carta, vetro, plastica e scarto verde da giardini e parchi.

Fig. 3.1 - Ripartizione percentuale del materiale raccolto in maniera differenziata nel 2016.

Nella Tab. 3.1 che segue sono riportati i quantitativi delle principali frazioni merceologiche ed i risultati ottenuti in termini di raccolta differenziata per il 2016 secondo la nuova articolazione territoriale e secondo le categorie di rifiuto, decisamente più articolate, computate per il 2016, mentre nella tabella successiva è riportato il confronto dei dati 2015 e 2016.

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Per poter effettuare i confronti con il 2015, nei dati del 2016 è stato necessario fare delle semplificazioni; infatti alcuni rifiuti sono stati accorpati nella categoria “Altri rifiuti al recupero”, che comprende i seguenti rifiuti riportati in dettaglio nella Tab. 3.1: “oli e grassi”, “ingombranti a recupero”, “metalli”, “tessili e abbigliamento”, “altri e raccolta selettiva”; tale categoria è comparata con una omologa categoria del 2015 che comprende i “RUP” e gli “Altri materiali al recupero” del Rapporto 2015.

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Tab. 3.1 - Quantità di materiale raccolto in modo differenziato nel 2016 - dettaglio provinciale (t/anno).

Popolazione

RD

Provincia ISTAT

i rifiutii e

Vetro Carta

%

legno

RAEE

accolta 31.12.2016 Scarto

Metallo

metallo

Plastica

Legno Legno e r

Tessili e

selettiva

/Cartone

(FORSU)

recupero recupero

Totale RD

stradale a Totale RU

Gettito RD

alimentare

a recuperoa

Oli e Oli grassi

Altr

(Kg/ab/anno)

smaltimento

Scarto verde

Imballaggi in imballaggi in

Inertida C&D

Spazzamento

Ingombranti a

abbigliamento

Totale Rifiuti a

Città 431.430 42.905 8.527 13.102 19.827 7.381 1.587 816 1.595 2.032 2.263 232 751 364 181 584 102.148 98.115 200.263 51,01 237 metropolitana Nuoro 211.989 19.287 650 7.704 9.952 5.561 570 300 1.456 1.024 127 80 454 148 75 803 48.191 23.096 71.287 67,60 227

Oristano 159.914 21.388 1.341 6.709 7.368 3.652 464 16 941 583 418 82 333 76 111 351 43.834 18.458 62.292 70,37 274

Sassari 493.788 55.449 10.614 22.707 27.699 15.082 1.141 2.442 4.777 1.172 8 361 617 501 212 2.929 145.711 110.831 256.542 56,80 295

Sud Sardegna 356.014 49.540 4.444 14.048 14.845 8.283 1.363 119 1.702 1.568 124 179 678 236 179 680 97.987 47.270 145.257 67,46 275

Totale 1.653.135 188.569 25.576 64.271 79.691 39.960 5.125 3.693 10.471 6.379 2.940 934 2.834 1.324 757 5.347 437.871 297.769 735.640 59,52 265

Tab. 3.2 - Confronto fra le quantità di materiale raccolto in modo differenziato nel 2015 e 2016 (t/anno).

Legno e Spazzamento Popolazione Scarto Scarto Carta/ Imballaggi Inerti da Altri Rifiuti Totale RD Gettito RD Vetro Plastiche imballaggi RAEE stradale a ISTAT alimentare verde Cartone in metallo C&D al recupero (t/anno) (Kg/ab/anno) in legno recupero

2016 1.653.135 188.569 25.576 64.271 79.691 39.960 5.125 3.693 10.471 6.379 2.940 11.197 437.871 265 non 2015 1.658.138 178.419 26.815 61.991 75.544 35.710 3.575 3.089 9.502 (1.460) (*) 9.610 404.255 244 rilevati Variazione 2016-2015 -5.003 10.150 -1.239 2.280 4.148 4.250 1.550 605 969 6.379 (1.480) (*) 1.587 33.616 21

Variazione 2016-2015 (%) -0,3% 6% -5% 4% 5% 12% 43% 20% 10% 103% 17% 8% 9%

Pro capite 2016 (kg/ab/anno) 114,1 15,5 38,9 48,2 24,2 3,1 2,2 6,3 3,9 1,8 6,8

Pro capite 2015 (kg/ab/anno) 107,6 16,2 37,4 45,6 21,5 2,2 1,9 5,7 0,0 0,9 5,8

(*) Nel 2015 il dato dello spazzamento stradale a recupero era riportato insieme all’omonimo rifiuto a smaltimento, ma poiché si tratta di un dato disponibile anche nel 2015 qui è riportato solo a titolo di confronto, ma questo rifiuto non è compreso nel totale RD del 2015.

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In particolare, fra l’anno 2015 ed il 2016 è possibile osservare come si sono registrati miglioramenti per tutte le frazioni a recupero:

 le frazioni organiche rappresentano circa il 48% del totale del rifiuto differenziato con un ulteriore aumento dell’intercettazione dello scarto alimentare rispetto al quantitativo raccolto nel 2015 (+6%, corrispondente a circa 10.000 t), mentre la raccolta dei rifiuti da giardini e parchi si riduce ancora di 1.200 t rispetto al 2015 (-5%);

 la raccolta della carta registra un positivo incremento di oltre 4.000 t (+5%) rispetto al 2015, rappresentando la seconda frazione raccolta in termini di peso (di poco sopra il 18%);

 il vetro rappresenta circa il 14% sul totale RD, rimanendo la terza frazione in ordine di importanza, e mostra anch’esso un miglioramento rispetto al 2015, con un aumento di circa 2.200 t (+4%);

 la plastica continua il suo trend in aumento con un +12% rispetto al 2015, che corrisponde ad un aumento di circa 4.250 t, rimanendo la quarta frazione per quantità raccolta in maniera differenziata;

 il legno mostra un incremento di circa 600 t, circa il 20% in più, ma ancora rappresenta un rifiuto la cui raccolta è inferiore alle attese;

 gli imballaggi in metallo subiscono un buon incremento, di ben 1.550 t in più rispetto al 2015, (+43%), attribuibile all’aumento della raccolta ma anche ad una migliore possibilità di stima soprattutto per la frazione derivante dalla raccolta multimateriale;

 i RAEE, rifiuti elettrici ed elettronici, che erano rimasti abbastanza stabili nel biennio 2015- 2014, sono in aumento del 10%, che corrisponde a circa 900 t in più rispetto al dato del 2015;

 sui rifiuti inerti a recupero che rappresentano una novità del calcolo della RD del 2016, non è possibile fare paragoni con gli anni precedenti, quando non erano contabilizzati, ma rappresentano l’1,7% del totale, poco meno di 6.400 t, comunque superiore al quantitativo che per le stesse tipologie di rifiuti va a smaltimento in discarica;

 un altro rifiuto che entra nel calcolo nel 2016 è lo spazzamento stradale a recupero, pari a 2.900 t, di cui tuttavia si possiede il dato 2015 quando era circa 1450 t, sebbene fosse poi computato insieme a quello a smaltimento; è possibile verificare come raddoppiano i quantitativi rispetto al 2015, a seguito del maggiore conferimento verso l’unico impianto attualmente in esercizio sul territorio;

 la macrocategoria altri rifiuti al recupero mostra nel 2016 un aumento di circa 1.580 t, dovuto essenzialmente all’aumento dei metalli e in maniera più ridotta di tessili e abbigliamento ed oli e grassi mentre gli ingombranti avviati a recupero calano ancora rispetto al 2015 (-13%).

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A livello provinciale, la performance migliore del 2016 è quella della provincia di Oristano con oltre il 70%, in ulteriore miglioramento rispetto al 2015, seguita dalle province di Nuoro e del Sud Sardegna con il 67%, mentre al quarto posto la provincia di Sassari supera il 56% di RD; fanalino di coda la Città Metropolitana con il 51% che risente della performance troppo bassa del comune di Cagliari.

Chiaramente il confronto con il 2015 è possibile solo riconducendo i dati dello scorso anno secondo la nuova suddivisione territoriale, riportato nella Tab. 3.3. Si osserva come i miglioramenti più evidenti sono nella provincia di Sassari e di Nuoro, mentre meno evidenti sono quelli delle restanti province.

Nel caso della provincia di Sassari il miglioramento è attribuibile principalmente al cambiamento in atto già dal 2015 nella gestione dei rifiuti del Comune di Olbia ma anche dai migliori risultati dei comuni di San Teodoro, La Maddalena e altri comuni interessati da importanti fenomeni turistici e grazie anche alle nuove modalità di gestione adottate nel corso del 2016 dai comuni di Golfo Aranci e Arzachena. Fra l’altro quella di Sassari è la provincia dove, come si evince nella Tab. 3.3 che segue nelle pagine successive, si registrano i maggiori pro capite di carta, vetro, plastica e RAEE e, come visto nel capitolo 2, anche il maggiore pro capite di rifiuti totali, testimonianza dell’impatto turistico che subisce quest’area. Purtroppo la mancata attivazione di raccolte di tipo domiciliare ad alta efficienza nei comuni di Sassari ed Alghero pregiudica il raggiungimento del 65% di RD globale.

Nel caso della provincia di Nuoro il miglioramento è meno localizzato e riguarda alcune associazioni come quella del Gennargentu Mandrolisai e l’associazione di Fonni, Oliena e Orgosolo ma anche numerosi comuni singoli, in ritardo gli anni scorsi, che stanno cambiando pian piano il passo nella gestione della raccolta.

Nella provincia di Oristano si assiste all’ulteriore miglioramento delle realtà già consolidate come quella del capoluogo Oristano, dei comuni di Cabras e (con tutta l’associazione di cui fa parte). La provincia registra degli ottimi pro capite su quasi tutte le frazioni, in particolare sulla frazione organica ma è ancora in ritardo sulla raccolta del legno, come in realtà buona parte della regione.

La provincia del Sud Sardegna, che raggruppa una parte della ex provincia di Cagliari con le ex province del Medio Campidano e di Carbonia - Iglesias, risente positivamente del miglioramento di alcuni comuni dell’area a sud ovest come Teulada, Domusnovas e Domus De Maria e del comune di Castiadas ed è la provincia con il miglior pro capite regionale di frazione organica.

La Città Metropolitana ha un risultato che risente della mancata attivazione ancora per il 2016 della raccolta domiciliare nel capoluogo ma registra anch’essa dei miglioramenti grazie anche ai risultati dei comuni di Uta e di Quartu Sant’Elena in particolare, e di altri centri come Assemini, Elmas e Monserrato.

Il pro capite della raccolta differenziata nel 2016 (Tab. 3.3) è, a livello regionale, pari a 265 kg/ab/anno, in aumento rispetto al 2015 di 21 kg/ab/anno, di cui solo 5,6 kg sono imputabili all’introduzione nel calcolo dei rifiuti inerti e dei rifiuti da spazzamento a recupero, mentre il resto deriva dall’aumento delle altre frazioni di rifiuto differenziate raccolte.

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Tab. 3.3 – Confronto fra pro capite RD e percentuale RD negli anni 2016 e 2015.

Differenza pro Pro capite RD Pro capite RD Differenza RD capite RD RD 2016 RD 2015 Provincia 2016 2015 2016-2015 2016-2015 (%) (%) (kg/ab/anno) (kg/ab/anno) (%) (kg/ab/anno)

Città metropolitana 237 221 16 51,0% 48,8% 2%

Nuoro 227 210 18 67,6% 63,7% 4%

Oristano 274 256 18 70,4% 68,6% 2%

Sassari 295 263 32 56,8% 52,1% 5%

Sud Sardegna 275 259 16 67,5% 65,5% 2%

Totale 265 244 21 59,5% 56,4% 3%

Tutte le province mostrano un aumento del pro capite di RD rispetto al 2015, in particolare la provincia di Sassari ove, come già esposto, si registra l’attivazione di raccolte più efficienti in alcuni centri turistici e dove sono maggiori i pro capite di produzione del rifiuto, mentre nelle altre province l’aumento è abbastanza omogeneo.

Nella tabella che segue (Tab. 3.4) sono stati messi a confronto i dati pro capite delle frazioni di rifiuto principali con i dati nazionali e per area geografica e le migliori prestazioni regionali del 2016 pubblicati dall’ISPRA nel “Rapporto rifiuti urbani – edizione 2017” (3).

Per la comprensione della tabella è necessario fare tuttavia delle precisazioni; innanzitutto la tipologia “frazione organica” comprende due tipologie di rifiuto, ovvero lo scarto verde e lo scarto alimentare, mentre la categoria “metallo” comprende sia gli imballaggi in metallo che i metalli.

Inoltre il pro capite dei rifiuti inerti da piccoli demolizioni domestiche comprende sia i quantitativi a recupero sia quelli a smaltimento (riportati nel capitolo 2) in quanto il metodo utilizzato da ISPRA non li distingue, come invece ha stabilito la Regione Sardegna, ma pone tuttavia un tetto sul pro capite del singolo comune pari a 15 kg/ab/anno: la quota eccedente viene pertanto tagliata ed esclusa dal calcolo(4). Ne consegue che per effettuare il confronto di questo ultimo dato è stato riportato il pro capite degli inerti totali raccolti (a smaltimento e a recupero) ma in considerazione dell’introduzione di questa soglia, esso è puramente indicativo (nel rapporto ISPRA, per dare un’idea, il pro capite regionale della Sardegna è pari a 5,8 kg/ab/anno).

3 I dati riportati sono desunti dalla tabella 2.16 di pag.56-57, capitolo 2, del Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2017, pubblicato dall’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, relativo ai dati del 2016. 4 Per questo motivo, congiuntamente al motivo esposto al capitolo 1 (ovvero l’anticipo dei dati richiesto da ISPRA rispetto alla fine dei lavori di validazione) il dato certificato da ISPRA per gli inerti totali è inferiore rispetto al dato di questo rapporto (rispettivamente 9.630 contro 11.816 t) ma poiché tutti vengono computati nella raccolta differenziata anche la RD calcolata da ISPRA è leggermente più elevata (60,2%).

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Tab. 3.4 - Quantità pro capite delle frazioni differenziate provinciali e regionali 2016 e confronto con i dati ISPRA (kg/ab/anno).

Spazza Ingom- Rifiuti Pro Frazione mento Vetro Carta Plastica Metallo Legno RAEE branti a Tessili inerti capite organica stradale a recupero totali RD recupero

Città 119,2 30,4 46,0 17,1 5,0 1,9 3,7 0,8 5,2 1,7 8,2 236,8 metropolitana

Nuoro 94,0 36,3 46,9 26,2 6,5 1,4 6,9 0,7 0,6 2,1 4,8 227,3

Oristano 142,1 42,0 46,1 22,8 5,1 0,1 5,9 0,5 2,6 2,1 6,0 274,1

Sassari 133,8 46,0 56,1 30,5 8,2 4,9 9,7 1,0 0,0 1,2 8,6 295,1

Sud 151,6 39,5 41,7 23,3 5,7 0,3 4,8 0,7 0,3 1,9 5,7 275,2 Sardegna

Totale 2016 129,5 38,9 48,2 24,2 6,3 2,2 6,3 0,8 1,8 1,7 7,1 264,9

Nord Italia 128,6 62,6 39,3 26,3 6,7 19,9 4,9 0,7 6,7 2,7 8,6 327,7 2016

Centro Italia 111,2 30,6 65,8 16,4 4,5 9,7 4,0 9,7 1,9 2,0 5,1 266,4 2016

Sud Italia 2016 77,3 18,9 33,1 14,8 2,5 3,4 2,4 8,4 0,4 1,7 2,3 169,2

Totale Italia 107,6 30,6 53,1 20,4 4,8 12,2 3,9 12,4 3,6 2,2 5,8 261,1 2016

162,2 52,2 85,2 43,7 13,2 32,2 9,2 23,3 15,4 4,2 12,1 396

Migliore

perfomance regionale 2016 Aosta) Aosta) Aosta)

(Emilia (Emilia (Emilia (Emilia (Emilia

(Veneto)

(Umbria)

Romagna) Romagna) Romagna) Romagna)

(Basilicata)

(Lombardia)

(Valle (Valle d (Valle d (Valle d

(Valle (Valle d'Aosta)

Dal confronto dei dati emerge che la Sardegna conferma di aver raggiunto buoni risultati per la raccolta della frazione organica, ove il dato della provincia del Sud Sardegna non è molto distante da quello del miglior pro capite del Veneto (e questo malgrado il minimo apporto dei rifiuti da giardini e parchi rispetto alle regioni del Nord), e nella raccolta della plastica, ove il dato è in linea con quello del Nord Italia.

Ancora ottimi risultati per i RAEE dove la provincia di Sassari mostra un risultato migliore della migliore performance regionale della Valle D’Aosta ed in misura minore per il vetro ed i metalli.

La carta registra come usuale un pro capite inferiore alla media nazionale ma i risultati meno soddisfacenti sono sul legno, la cui raccolta è sempre molto limitata.

Decisamente sotto la media nazionale è il pro capite degli ingombranti a recupero, ancora minoritari rispetto a quelli a smaltimento, e quello dei tessili e abbigliamento, per quanto per questa tipologia di rifiuto l’intercettamento stia migliorando. Sullo spazzamento stradale a recupero la realtà dell’isola

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sconta il ritardo nell’attivazione di impianti di recupero rispetto alle regioni del Nord ma il risultato è decisamente superiore rispetto al Centro e Sud Italia e, vista la possibilità offerta dal nuovo metodo di calcolo, ci si aspetta negli anni a venire un aumento delle quantità di questo rifiuto a recupero.

Sui rifiuti inerti, il pro capite è superiore al dato nazionale ma poiché in realtà solo 132 comuni su 377 ne hanno dichiarato la raccolta, ancorché minima, c’è da aspettarsi per gli anni a venire che la raccolta venga estesa, soprattutto ove sia presente un ecocentro comunale a disposizione delle utenze.

Il pro capite di RD regionale è sempre superiore sia al dato medio nazionale, sia a quello del Sud e del centro Italia, ma ancora inferiore al Nord Italia, dove tuttavia molte regioni registrano anche elevati pro capite di rifiuti urbani totali, mentre la nostra regione ha un dato indiscutibilmente più basso. Inoltre, poiché come già esposto nel pro capite di RD pubblicato da ISPRA sono contenuti gli inerti calcolati secondo le differenti modalità illustrate, mentre quello riportato in questo rapporto comprende solo i rifiuti inerti a recupero, si tratta di un paragone non rigoroso.

3.2. Andamento storico della raccolta differenziata

L’evoluzione della raccolta differenziata a livello regionale e provinciale è analizzata nella seguente tabella (Tab. 3.5) dove si può osservare l’andamento delle più significative frazioni di rifiuti raccolti in maniera differenziata dal 2010 al 2016.

Poiché, come già diffusamente esposto, il metodo di calcolo è cambiato dal 2016 e alcune tipologie di rifiuto vengono esaminate singolarmente solo a partire dai dati pubblicati in questo rapporto, esse sono riportate per il 2016 ed eccezionalmente, per avere un confronto almeno quadriennale, sono state ricavate per gli anni 2013, 2014, 2015 utilizzando i dati a disposizione del catasto rifiuti dell’ARPAS per gli stessi codici CER ammessi nel 2016.

Gli inerti non sono stati riportati nella tabella perché non si dispone di serie storiche per i motivi già esposti nei paragrafi precedenti.

Dall’esame dei dati è evidente come la tendenza, più evidente nell’ultimo triennio, è al miglioramento per molte frazioni di rifiuto, in particolare lo scarto alimentare, la plastica, il vetro, la carta e gli imballaggi in metallo (per i quali tuttavia ha un peso anche la differente metodologia di stima variata negli anni per quelli derivanti da raccolta multimateriale).

In calo invece la raccolta dello scarto verde, ma si ritiene che il calo sia dovuto almeno in parte alla minore assimilazione dei rifiuti provenienti da aree private avvenuta nei grossi comuni del Nord Sardegna.

Meno costante l’andamento della raccolta del legno, ancora limitata, che subisce variazioni legate anche alle fluttuazioni di rifiuto intercettato in un singolo comune.

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Tab. 3.5 - Andamento delle quantità dei principali rifiuti raccolti anni 2010-2016 (t/anno).

Spaz-

Ingom- Scarto Imbal- zamento Tessili e Scarto branti a Oli e alimentare Vetro Carta Plastica laggi in Legno RAEE stradale abbiglia- Metalli verde recupe- grassi Anno (FORSU) metallo a mento ro recupero

2010 158.561 34.386 56.028 72.083 22.137 2.258 2.874 10.934 0-

2011 164.156 33.906 56.580 72.854 23.936 2.897 2.739 9.926 -0 Dato non disponibile in forma disaggregata

2012 159.233 31.067 56.777 72.322 25.194 3.580 2.447 8.565 -0

2013 164.007 28.723 57.607 72.287 27.609 3.085 3.009 8.791 0 1.155 1.390 316 3.756

2014 167.353 28.518 58.579 72.678 30.945 3.435 2.797 9.326 0 2.143 3.511 364 3.630

2015 178.419 26.815 61.991 75.544 35.710 3.575 3.089 9.502 1.460 2.521 1.519 524 4.126

2016 188.569 25.576 64.271 79.691 39.960 5.125 3.693 10.471 2.940 2.834 1.324 757 5.347

In aumento deciso nel periodo 2013-2016 anche la raccolta di tessili e abbigliamento e di oli e grassi, grazie alla maggiore diffusione di questo tipo di raccolta presso i comuni e all’entrata in funzione di alcuni impianti di messa in riserva e recupero sul territorio. La diminuzione degli ingombranti a recupero è invece imputabile in parte alle minori quantità trattate nelle principali piattaforme di selezione come quelle del CIPNES e di Tempio ma, probabilmente, anche ad una migliore selezione e classificazione all’origine di questo tipo di rifiuti, con classificazione dei rifiuti con codici più specifici. Circa i rifiuti metallici una parte dell’incremento è dovuto anche alla migliorata capacità di individuare i quantitativi gestiti direttamente con l’utilizzo delle dichiarazioni MUD.

La raccolta dei RAEE, riportata nella tabella, mostra un calo del rifiuto raccolto fino al 2012 e poi una lieve ma costante crescita, fino a superare le 10.000 t nuovamente nel 2016; si tratta di una crescita senz’altro attribuibile sia al maggior numero di ecocentri, molti dei quali iscritti al centro di coordinamento RAEE, sia all’incremento dei comuni attivi sulla raccolta.

I dati del 2016 evidenziano senz’altro una raccolta di questa tipologia di rifiuti soddisfacente, che pone la regione, come già esposto, fra le migliori regioni d’Italia anche se i risultati sono inferiori a quelli previsti dagli obbiettivi del D.Lgs 49/2014, recepiti dalla normativa comunitaria.

Ricordiamo infatti che sui RAEE esistono normative specifiche e obbiettivi stabiliti a livello europeo che prevedono già dal 2016 una raccolta pari almeno al 45% dell’immesso sul mercato degli ultimi tre anni, che stime pubblicate dal Centro di Coordinamento (CDC) RAEE e da ISPRA indicano pari al raggiungimento di un intercettamento nella raccolta di 7-8 kg/ab/anno. Non si tratta, allo stato attuale, di un risultato irrealizzabile ma è necessario che tutti i comuni si attivino nella raccolta; mentre, come è evidente, non tutte le province risultano ugualmente virtuose.

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3.3. La raccolta differenziata a livello comunale e le migliori prestazioni

In questo paragrafo si mettono in evidenza le migliori performance della raccolta differenziata raggiunte nel 2016 a livello locale, mentre i dettagli del risultato di ciascun comune sono riportati nell’Allegato 2.

Ricordiamo che a livello normativo era previsto il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata già dall’anno 2012 e che, nell’aggiornamento di piano approvato nel 2016, la Regione ha posto come obbiettivo il raggiungimento del 80% di RD dal 2022, prevedendo un aumento medio annuo del risultato da raggiungere di 4 punti percentuali a partire dal 2016. Per il 2017 il piano prevede pertanto il raggiungimento del 60% che di fatto è un obbiettivo prossimo ad essere raggiunto già dal 2016.

Tuttavia a livello locale vi sono realtà che hanno già conseguito gli obbiettivi del 2022 e fra di essi alcuni centri di dimensione media che gestiscono flussi turistici capaci di fare moltiplicare la produzione dei rifiuti nei mesi estivi; sono sempre meno le situazioni di ritardo nell’attivazione di raccolte efficienti, sebbene purtroppo in alcuni casi riguardino comuni di rilievo nell’isola come Alghero, Sassari e Cagliari (città che tuttavia cambierà tipo di gestione dei rifiuti passando al porta a porta domiciliare dal 2018).

Nella sottostante tabella (Tab. 3.6) e nel grafico che segue, sono sintetizzati i risultati raggiunti dai comuni, per classi di RD, secondo le stesse classi illustrate nella mappa riportata subito dopo.

Tab. 3.6 - Risultati della raccolta differenziata per classi.

% RD N. Comuni % Comuni N. Abitanti % Abitanti

RD > 80% 49 13% 99.328 6%

75% < RD ≤ 80% 38 10% 171.295 10%

70% < RD ≤ 75% 80 21% 221.685 13%

65% < RD ≤ 70% 86 23% 314.738 19%

60% < RD ≤ 65% 67 18% 308.435 19%

40% < RD ≤ 60% 53 14% 338.833 20%

RD ≤ 40% 4 1% 198.821 12%

Al fine di mettere meglio in evidenza l’evoluzione della situazione regionale, le classi utilizzate sono state ampliate rispetto a quelle del 2015, ed evidenziano come vi siano 49 comuni che superano l’80% di raccolta differenziata che si accompagnano a ben 38 comuni che sono sopra il 75% di RD; nella

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fascia superiore al 70% ve ne sono altri 80, cui si aggiungono altri 86 la cui percentuale supera il 65% previsto della norma.

In totale quindi vi sono 253 comuni (contro i 206 del 2015) che a livello locale hanno raggiunto e superato l’obbiettivo del 65%, per una popolazione che quasi raggiunge il 50% del totale (nel 2015 era solo il 34%).

Vi sono poi 67 comuni nella fascia fra il 60 e il 65% che, presumibilmente con la messa in campo di ulteriori azioni di miglioramento, potrebbero benissimo raggiungere in tempi brevi risultati migliori. Segnaliamo infatti che fra di essi ve ne sono 40 con percentuali intorno al 63-64%, fra cui alcuni grossi centri come Carbonia e soprattutto Olbia.

Sono invece 53 i comuni che troviamo nella fascia compresa fra il 40-60%, fra cui molti comuni costieri e turistici come Bosa (OR), Villasimius (Sud Sardegna), Dorgali (NU), Arzachena (SS) ed i capoluoghi Nuoro e Sassari, comune quest’ultimo che si situa però nella parte più bassa della fascia.

Sotto il 40% sono rimasti oramai solo 4 comuni, che tuttavia incidono sul risultato regionale visto che rientrano fra di essi Alghero e Cagliari, oltre i piccoli centri di Dualchi (NU) e Monteleone Rocca Doria (SS).

E’ evidente un miglioramento generale dei dati a livello locale, e preme sottolineare come solo in qualche caso il miglioramento (comunque limitato a qualche punto percentuale) sia legato all’applicazione del nuovo metodo di calcolo; quest’ultimo anzi in alcune situazioni, sebbene numericamente molto ridotte, ha addirittura penalizzato qualche comune, soprattutto i centri che hanno inviato a smaltimento in discarica i rifiuti inerti provenienti da piccole demolizioni.

Fra i comuni che hanno migliorato in maniera più decisa il risultato della raccolta differenziata, si segnalano i piccoli comuni di Birori e Noragugume in provincia di Nuoro (entrambi sotto il 40% nel 2015 e che nel 2016 balzano oltre il 70%), Golfo Aranci in provincia di Sassari (che dal 32% passa al 64%), Seui (che dal 55% va oltre l’80%), Castiadas (dal 51% al 74%), entrambi del Sud Sardegna, e due unioni dei comuni quali quella del Gennargentu Mandrolisai (che nel 2015 aveva una media del 61% e nel 2016 arriva ad oltre l’80%) e l’Unione del Goceano (che passa da una media del 68% all’84%) che riuniscono rispettivamente comuni in prevalenza della provincia di Nuoro e Sassari.

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Fig. 3.2 - Distribuzione in classi dei risultati di RD nel 2016.

Fra i centri maggiori si segnalano per il miglioramento conseguito i comuni di Olbia, Arzachena (SS), Macomer (NU) e nel Sud Sardegna, Uta, e Domusnovas (tutti con incrementi nel range 10-15%, anche se solo questi ultimi due riescono a superare il 65%).

Nella mappa di Fig. 3.3 che segue si evidenziano in verde con tonalità crescenti i comuni che hanno raggiunto i migliori risultati, mentre con le tonalità del giallo - arancione sono evidenziati i territori comunali più in ritardo.

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Fig. 3.3 - Percentuale di RD - Distribuzione comunale - anno 2016.

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Fra i migliori risultati in assoluto, tutti oramai con un livello di RD sopra l’80%, riportati nella Tab. 3.7, troviamo anche nel 2016 una combinazione di piccoli comuni, singoli e associati, e di comuni a forte impatto turistico che sono stati capaci di intercettare anche i rifiuti prodotti da queste utenze raggiungendo risultati di eccellenza, anche a livello nazionale.

Tab. 3.7 - Migliori Risultati di RD a livello comunale – anno 2016.

Pro capite Pro capite Comune/ Popolazione Pro capite RD RD Provincia indifferenziata totale RU nota Associazione Istat 2016 (kg/ab/anno) (%) (kg/ab/anno) (kg/ab/anno)

Nuoro Orosei 7.025 457,7 70,1 527,8 86,72%

Sud Sardegna Mandas 2.189 312,6 52,9 365,4 85,53%

Sud Sardegna Gergei 1.227 278,1 52,4 330,5 84,14%

Comunità Montana dato Sassari/Nuoro 11.495 198,0 37,4 235,4 84,13% del Goceano medio

Nuoro Ussassai 567 362,2 68,5 430,7 84,10%

Nuoro Siniscola 11.537 312,4 62,4 374,8 83,36%

Nuoro Tortolì 11.059 430,7 87,2 517,9 83,17%

Città Pula 7.356 566,2 117,6 683,7 82,81% metropolitana

Sassari Budoni 5.150 713,0 149,8 862,8 82,64%

Sud Sardegna Guamaggiore 988 236,9 50,7 287,6 82,37%

Comunità dato Nuoro Gennargentu 14.351 200,2 44,5 244,7 81,83% medio Mandrolisai

Nuoro Posada 2.966 354,3 82,3 436,6 81,15%

Comunità Sarcidano dato Sud Sardegna 19.035 228,8 54,1 282,9 80,86% Barbagia di Seui medio

Sud Sardegna Seui 1.292 172,7 41,5 214,2 80,61%

Unione della dato Sud Sardegna 8.929 257,7 62,5 320,2 80,48% Trexenta medio

Nuoro Lei 506 217,8 54,3 272,2 80,03%

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Al primo posto troviamo il comune di Orosei (NU) che conferma un eccellente 86%, seguito dai piccoli comuni di Mandas e Gergei e dalla Comunità Montana del Goceano (che riunisce 9 comuni della provincia di Sassari e uno della provincia di Nuoro) anche essa in netto miglioramento. Con la stessa percentuale segue il piccolo comune di Ussassai, mentre a poca distanza si trovano Siniscola, Tortolì (NU), Pula (dell’area metropolitana) e Budoni (SS) che come Orosei sono esempi di comuni che, oltre ad appartenere ad una fascia demografica medio – alta (almeno per lo standard dei comuni sardi), sono realtà interessate da importanti fenomeni turistici. Seguono il piccolo centro di Guamaggiore (Sud Sardegna), la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai (che riunisce 11 comuni della provincia di Nuoro) e Posada (NU) sempre sopra l’80%.

Attorno all’80% troviamo la Comunità Sarcidano Barbagia di Seui (comprende 14 comuni, di cui 13 della provincia del Sud Sardegna e 1 della provincia di Oristano), il comune di Seui (che non era presente fra i migliori negli anni precedenti), l’Unione della Trexenta (che comprende 6 comuni del Sud Sardegna), tutti della provincia del Sud Sardegna, e il piccolo comune di Lei (NU).

La

Tab. 3.8 riporta invece, l’elenco in ordine decrescente, dei 15 comuni che si sono distinti per le migliori percentuali di RD, suddivisi in 5 classi di popolazione, accompagnati dal dato del gettito di rifiuti totali prodotto in kg/ab/anno:

 nella prima classe demografica, compresa fra 0 e 2.000 abitanti (la più numerosa poiché vi rientrano 210 comuni su 377), ritroviamo nove comuni della Comunità Montana del Goceano, i comuni di Gergei e Ussassai, tre comuni dell’unione Trexenta e il comune di Guamaggiore, tutti comuni già citati nella classifica generale. Si tratta di comuni con produzione pro capite di rifiuti decisamente bassa, sotto la media regionale, ad eccezione del comune di Ussassai che detiene un pro capite più elevato rispetto a comuni della sua fascia e dell’area geografica.

 Nella successiva classe demografica (comuni dai 2.000 ai 5.000 abitanti, che comprende 104 comuni), troviamo il comune di Mandas, che era nei primi 15 anche nel 2015, seguito dal comune di Bono, capofila della Comunità Montana del Goceano, mentre tutte le altre posizioni sono occupate da comuni appartenenti alla Comunità Montana del Sarcidano ed alla Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai, con la sola eccezione dei comuni singoli di Villaspeciosa e Villa San Pietro e del comune di Pabillonis che fa parte dell’Unione del Campidano. Anche questa fascia di popolazione si contraddistingue per pro capite di rifiuti prodotti decisamente basso, salvo per il comune di Posada, che è un comune turistico.

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Tab. 3.8 - Migliori risultati di RD a livello comunale, disaggregati per fasce demografiche – anno 2016.

Fascia Demografica 0-2.000 abitanti Fascia Demografica 2.000-5.000 abitanti RD Gettito RD Gettito Provincia Comune Associazione Provincia Comune Associazione (%) (kg/ab/anno) (%) (kg/ab/anno) Comunità Montana del SS Nule 84,2 237 Sud Sardegna Mandas 85,5 365 Goceano Comunità Montana del Comunità Montana del SS Esporlatu 84,1 236 SS Bono 84,3 238 Goceano Goceano Comunità Montana del Comunità Montana SS Benetutti 84,1 236 NU Desulo 82,0 244 Goceano Gennargentu Mandrolisai Comunità Montana Sud Sardegna Gergei 84,1 331 NU Tonara 82,0 244 Gennargentu Mandrolisai Comunità Montana del NU Ussassai 84,1 431 Sud Sardegna Isili 81,4 277 Sarcidano - Barbagia di Seulo Comunità Montana del SS Bottidda 84,0 234 NU Posada 81,2 437 Goceano Comunità Montana del Comunità Montana del SS Anela 83,9 232 Sud Sardegna Orroli 81,1 306 Goceano Sarcidano - Barbagia di Seulo Comunità Montana del Comunità Montana del SS Bultei 83,9 232 Sud Sardegna Nurri 80,4 284 Goceano Sarcidano - Barbagia di Seulo Comunità Montana del Associazione dei comuni di SS Burgos 83,9 232 NU Irgoli 79,1 274 Goceano Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì Comunità Montana del Unione dei Comuni della SS Illorai 83,9 232 Sud Sardegna Guasila 78,9 326 Goceano Trexenta Comunità Montana del Associazione dei comuni di NU Osidda 83,9 232 NU Galtellì 78,8 270 Goceano Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì Unione dei Comuni della Comunità Montana del Sud Sardegna Ortacesus 82,5 311 Sud Sardegna Escalaplano 78,6 288 Trexenta Sarcidano - Barbagia di Seulo Siurgus Unione dei Comuni della Sud Sardegna 82,5 311 Sud Sardegna Villaspeciosa 77,6 326 Donigala Trexenta Unione dei Comuni della Unione dei comuni Terre del Sud Sardegna Suelli 82,5 311 Sud Sardegna Pabillonis 77,6 340 Trexenta Campidano

Sud Sardegna Guamaggiore 82,4 288 Città Metropolitana Villa San Pietro 77,1 371

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Fascia Demografica 5.000-10.000 abitanti Fascia Demografica 10.000-30.000 abitanti RD Gettito RD Gettito Provincia Comune Associazione Provincia Comune Associazione (%) (kg/ab/anno) (%) (kg/ab/anno)

NU Orosei 86,7 528 NU Siniscola 83,4 375

CA Pula 82,8 684 NU Tortolì 83,2 518

SS Budoni 82,6 863 Città Metropolitana Capoterra 79,5 421

OR Cabras 79,1 489 SS La Maddalena 75,4 655

SS Sennori 77,1 349 Città Metropolitana Assemini 75,3 366

Unione dei Comuni del Sud Sardegna San Sperate 76,2 354 SS Ozieri 75,3 327 Logudoro Unione dei Comuni del Sud Sardegna Villasor 75,2 390 Consorzio CISA OR Terralba 75,1 425 Terralbese

Sud Sardegna Muravera 73,9 922 Sud Sardegna Sant'Antioco 74,1 517

San Gavino Unione dei comuni Terre Sud Sardegna 72,9 434 Città Metropolitana Monserrato 70,0 351 Monreale del Campidano Unione dei Comuni della Sud Sardegna Sanluri 71,4 393 SS Sorso 68,3 436 Marmilla

SS Castelsardo 71,3 628 Sud Sardegna Villacidro 65,9 337

Associazione dei Comuni di NU Oliena 71,0 324 Città Metropolitana Selargius 65,7 371 Fonni, Oliena e Orgosolo

Città Metropolitana Uta 71,0 359 Sud Sardegna Iglesias 65,2 419

Sud Sardegna Domusnovas 70,9 397 NU Macomer 64,9 409

Sud Sardegna Serramanna 70,8 421 Consorzio CISA Sud Sardegna Carbonia 64,2 428

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 Nella classe demografica compresa fra 5.000 e 10.000 abitanti, comprendente solo 34 comuni, le prime posizioni sono occupate dai comuni di Orosei, Pula e Budoni, i cui risultati sono stati già citati; seguono Cabras, Sennori e San Sperate; a poca distanza si posizionano i comuni Villasor, che fa parte del consorzio CISA, Muravera e San Gavino Monreale associato all’unione delle Terre del Campidano. Ancora sopra il 70% troviamo Sanluri dell’Unione Marmilla e Castelsardo. Seguono Oliena dell’Unione con capofila Orgosolo, Uta e Domusnovas, di cui abbiamo già segnalato i miglioramenti registrati nel 2016, e a chiudere Serramanna, sempre del CISA. Fra questi comuni il pro capite comunale raggiunge livelli decisamente più elevati per i comuni costieri mentre gli altri mostrano un gettito certamente più contenuto.

 Nella fascia dei comuni con popolazione fra i 10.000 e i 30.000, composta da soli 22 comuni, le prime posizioni sono abbastanza stabili; è sempre il comune di Siniscola ad avere il migliore risultato, seguito da Tortolì e Capoterra. A seguire con RD superiori al 75% i comuni di La Maddalena, Assemini e Ozieri, che fa parte dell’Unione del Logudoro. Subito dopo i comuni di Terralba, Sant’Antioco e Monserrato, che l’anno scorso era sotto il 65% e non compariva nell’elenco. Seguono i comuni di Sorso, Villacidro, Selargius e Iglesias, tutti sopra il 65%, mentre i comuni che chiudono l’elenco, Macomer e Carbonia, non raggiungono per pochi punti il 65% di raccolta differenziata, ma soprattutto nel caso di Macomer il risultato raggiunto delinea un forte miglioramento nella performance ottenuta. La situazione dei pro capite in questa fascia è meno variegata ma in generale i risultati sono più vicini alla media regionale. Si sottolinea il pro capite decisamente contenuto di Siniscola, che pure è comune che risente dei flussi turistici.

Si evidenzia come in generale siano davvero pochi i comuni della provincia di Oristano nelle diverse fasce, che pure è la provincia con il risultato migliore, grazie ad una raccolta differenziata abbastanza uniforme e soprattutto grazie alla performance determinante del capoluogo.

Se si analizzano infatti i centri con popolazione superiore ai 30.000 abitanti, fra i quali vi sono solo 7 comuni, riportati in Tab. 3.9., i migliori risultati li ottiene sempre la città di Oristano che supera il 74% (+2% rispetto al 2015), ma alcuni miglioramenti sono evidenti anche in altri centri del territorio. In lieve miglioramento troviamo il comune di Quartu Sant’Elena (che è il terzo comune per dimensione nell’isola) che supera per la prima volta il 65%, circa 5 punti in più rispetto al 2015, grazie anche all’avvio a recupero dello spazzamento stradale, mentre il comune di Olbia si attesta oltre il 64% ed oramai ha superato Nuoro, fermo al 58%.

Il comune di Sassari migliora di qualche punto e si assesta intorno quasi al 46%, mentre Alghero e Cagliari non si spostano di molto rispetto al 2015 e continuano ad avere risultati insufficienti.

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Tab. 3.9. - Risultati di RD a livello comunale per comuni sopra i 30.000 abitanti - anno 2016.

Gettito RU Provincia Comune RD (%) (kg/ab/anno) OR Oristano 74,5 481

CA Quartu Sant'Elena 65,9 402

SS Olbia 64,6 620

NU Nuoro 58,1 368

SS Sassari 46,0 504

SS Alghero 31,5 552

CA Cagliari 29,7 589

3.4. I migliori risultati a livello comunale per rifiuto raccolto

Nelle Tab. 3.10a, Tab. 3.10b, Tab. 3.10c vengono presentati per le quattro principali frazioni di rifiuto raccolte (scarto alimentare, scarto verde, vetro, carta e plastica) i cinque migliori risultati di raccolta pro capite per abitante (kg/ab/anno) per le stesse fasce demografiche utilizzate in precedenza; nei prospetti viene indicata anche la percentuale della frazione in oggetto sul totale raccolto separatamente.

In generale si nota come in ciascuna fascia sono gli stessi comuni a contendersi il miglior risultato, con posizioni diverse nelle classifiche dei diversi rifiuti, e come per lo più si tratta di comuni ad alto tasso di presenze turistiche.

Il pro capite della scarto alimentare che a livello regionale nel 2016 raggiunge un dato medio regionale di 114 kg/ab/anno, raggiunge i valori maggiori nei comuni ad alto flusso turistico, con gettiti addirittura tripli rispetto alla media regionale; ciò per tutte le fasce demografiche esclusa la fascia sopra i 30.000 abitanti dove invece il peso dei fluttuanti è meno influente.

Nella prima fascia demografica l’unico comune non costiero è quello di Barumini (Unione della Marmilla), nella fascia successiva dei 2000-5000 abitanti compare Monastir che fa parte del consorzio CISA, mentre nella fascia seguente (5000-1000 abitanti) si distingue San Gavino Monreale che non ha una raccolta influenzata da apporti turistici.

La raccolta dello scarto verde, per la prima volta in questo rapporto mostrata in una tabella dedicata, a livello regionale ha un pro capite molto basso di 15 kg/ab/anno ma raggiunge apporti pro capite davvero notevoli per i comuni del Nord Sardegna; mostrano comunque risultati elevati anche Muravera e Villasimius. Assolutamente fuori scala il pro capite del comune di Trinità di Agultu e Vignola ma trattandosi di un comune costiero verosimilmente incide l’elevata raccolta di sfalci verdi provenienti da attività turistiche, fra l’altro quasi raddoppiata fra il 2015 e il 2016.

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Anche per i dati di raccolta del vetro, che a livello regionale registra un pro capite medio di 38,9 kg/ab/anno, i migliori risultati si concentrano nelle realtà ove è importante il contributo dei flussi turistici con l’unica eccezione del comune di Ussassai, che come già commentato ha un pro capite generale elevato per i comuni della sua categoria siti nelle zone interne.

Il miglior pro capite a livello regionale si conferma quello del comune di Stintino (SS), che è un piccolo comune ma caratterizzato da un elevato richiamo turistico.

Per la raccolta della carta, il cui pro capite medio regionale è di circa 48,2 kg/abitante, la situazione è la stessa, con i pro capite più elevati nei comuni costieri, che raggiungono valori anche doppi della media regionale; l’unica eccezione fra questi comuni è sempre rappresentata dal comune di Ussassai.

La raccolta della plastica, che ha un pro capite regionale medio di 24,2 kg/ab/anno non si discosta dalle situazioni già rappresentate per le altre frazioni, e vede nelle prime posizioni comuni ad alto flusso turistico in tutte le fasce, eccezion fatta per i comuni di Gergei e Ussassai, fra i piccoli comuni, e Mandas nella fascia media. Il miglior risultato è quello del comune di Castiadas che registra un pro capite molto elevato nel 2016 per la prima volta superiore a 100kg/ab/anno.

Nella fascia dei comuni sopra i 30.000 abitanti, ai primi posti vi sono sempre i comuni di Oristano e di Olbia per tutte le frazioni. Buoni risultati si registrano a Quartu Sant’Elena per scarto alimentare e scarto verde.

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Tab. 3.10a - Quadro dei migliori risultati di RD riferito alle principali frazioni merceologiche disaggregato per fascia demografica - anno 2016.

ORGANICO SCARTO VERDE VETRO CARTA/CARTONE PLASTICA

Fascia Demografica 0-2.000 ab. Fascia Demografica 2.000-5.000 ab. Fascia Demografica 0-2.000 ab. Fascia Demografica 0-2.000 ab. Fascia Demografica 0-2.000 ab.

Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito

Sud Stintino SS 25,8 348,5 Aglientu SS 14,8 181,9 Stintino SS 13,5 182,2 Stintino SS 9,4 126,6 Castiadas 12,3 110,9 Sardegna Domus de Sud Domus de Sud 32,7 340,6 Badesi SS 16,1 164,7 16,5 171,7 Aglientu SS 7,9 97,7 Stintino SS 5,6 76,3 Maria Sardegna Maria Sardegna Sud Sud Domus de Sud Sud Castiadas 33,7 304,9 Castiadas 5,4 49,1 Aglientu SS 11,1 136,1 9,0 94,0 Gergei 22,1 73,0 Sardegna Sardegna Maria Sardegna Sardegna Domus de Sud Sud Domus de Sud Aglientu SS 23,0 283,4 4,7 48,4 Castiadas 13,0 117,2 Badesi SS 8,0 81,4 7,0 72,4 Maria Sardegna Sardegna Maria Sardegna Sud Sud Badesi SS 22,0 225,5 Tratalias 10,4 39,9 Ussassai NU 22,3 96,1 Castiadas 8,7 78,9 Aglientu SS 5,0 60,9 Sardegna Sardegna Sud Barumini 45,5 175,7 Stintino SS 2,6 35,4 Badesi SS 6,8 69,9 Ussassai NU 12,7 54,9 Ussassai NU 10,7 46,1 Sardegna Fascia Demografica 2.000-5.000 ab. Fascia Demografica 2.000-5.000 ab. Fascia Demografica 2.000-5.000 ab. Fascia Demografica 2.000-5.000 ab. Fascia Demografica 2.000-5.000 ab.

Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Trinità San SS 32,1 345,1 d'Agultu e SS 20,0 234,0 San Teodoro SS 14,2 153,1 San Teodoro SS 10,9 117,1 San Teodoro SS 9,3 100,5 Teodoro Vignola Golfo Sud SS 27,5 312,3 Villasimius 11,5 144,7 Golfo Aranci SS 12,1 137,6 Golfo Aranci SS 9,3 105,2 Golfo Aranci SS 7,5 85,4 Aranci Sardegna Sud Sud Villasimius 21,7 273,0 Palau SS 6,7 77,8 Villasimius 10,6 133,6 Palau SS 8,5 98,1 Palau SS 5,7 66,4 Sardegna Sardegna Loiri Porto Sud Sud Palau SS 23,0 266,6 SS 8,8 73,2 Palau SS 9,9 114,4 Villasimius 7,4 92,8 Mandas 17,4 63,5 San Paolo Sardegna Sardegna Trinità Trinità Sud Villamar 45,5 175,7 Golfo Aranci SS 6,3 71,8 d'Agultu e SS 8,0 93,0 d'Agultu e SS 6,8 79,7 Posada NU 10,0 43,6 Sardegna Vignola Vignola Trinità Sud Sud Loiri Porto Loiri Porto Monastir 44,2 172,5 Villaputzu 7,9 28,1 SS 8,6 71,0 SS 7,3 60,6 d'Agultu e SS 3,4 39,7 Sardegna Sardegna San Paolo San Paolo Vignola

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Tab. 3.10b - Quadro dei migliori risultati di RD riferito alle principali frazioni merceologiche disaggregato per fascia demografica – anno 2016.

ORGANICO SCARTO VERDE VETRO CARTA/CARTONE PLASTICA

Fascia Demografica 5.000-10.000 ab. Fascia Demografica 2.000-5.000 ab. Fascia Demografica 5.000-10.000 ab. Fascia Demografica 5.000-10.000 ab. Fascia Demografica 5.000-10.000 ab.

Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Santa Sud Budoni SS 37,6 324,3 Muravera 17,9 165,2 Budoni SS 12,6 108,2 Teresa di SS 10,4 103,7 Orosei NU 16,7 88,0 Sardegna Gallura Santa Santa Teresa Santa Teresa Teresa di SS 29,1 289,7 SS 9,4 93,7 SS 10,6 106,0 Budoni SS 11,6 99,8 Budoni SS 9,5 81,6 di Gallura di Gallura Gallura Sud Sud Sud Muravera 25,8 237,6 Pula CA 8,8 59,8 Muravera 10,3 95,3 Muravera 10,2 93,6 Pula CA 8,7 59,3 Sardegna Sardegna Sardegna

Castelsardo SS 33,5 209,9 Budoni SS 5,8 49,6 Pula CA 11,8 80,6 Orosei NU 17,0 89,5 Castelsardo SS 8,1 50,9

Sud Cabras OR 42,4 207,3 Maracalagonis CA 10,3 41,9 Orosei NU 14,8 77,8 Pula CA 10,0 68,6 Muravera 4,9 44,7 Sardegna Santa San Gavino Sud 42,5 184,0 Elmas CA 7,8 33,4 Castelsardo SS 10,1 63,1 Castelsardo SS 9,6 60,0 Teresa di SS 4,3 43,1 Monreale Sardegna Gallura Fascia Demografica 10.000-30.000 ab. Fascia Demografica 10.000-30.000 ab. Fascia Demografica 10.000-30.000 ab. Fascia Demografica 10.000-30.000 ab. Fascia Demografica 10.000-30.000 ab.

Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito

Arzachena SS 18,1 172,8 La Maddalena SS 11,2 73,3 Arzachena SS 9,8 93,2 Tortolì NU 18,2 94,5 Tortolì NU 9,7 50,1

Sud La Sant'Antioco 33,1 171,0 Capoterra CA 10,2 43,1 La Maddalena SS 9,5 62,4 Arzachena SS 8,6 81,7 SS 6,4 41,9 Sardegna Maddalena

Sud La Terralba OR 38,8 165,1 Sant'Antioco 7,2 37,1 Tortolì NU 11,6 60,2 SS 12,2 80,1 Siniscola NU 10,6 39,7 Sardegna Maddalena

Tempio Tortolì NU 29,7 153,7 Arzachena SS 3,3 31,5 Siniscola NU 13,7 51,4 SS 14,6 66,8 Sorso SS 8,5 37,0 Pausania

La Sud SS 21,4 140,2 Sorso SS 5,5 23,8 Sant'Antioco 9,7 50,3 Siniscola NU 15,2 56,8 Arzachena SS 3,6 34,1 Maddalena Sardegna

Sud Sud Monserrato CA 39,2 137,9 Porto Torres SS 5,4 23,5 Terralba OR 9,5 40,4 Carbonia 12,0 51,1 Sant'Antioco 6,4 33,0 Sardegna Sardegna

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Tab. 3.10c - Quadro dei migliori risultati di RD riferito alle principali frazioni merceologiche disaggregato per fascia demografica – anno 2016.

ORGANICO SCARTO VERDE VETRO CARTA/CARTONE PLASTICA

Fascia Demografica >30.000 ab. Fascia Demografica >30.000 ab. Fascia Demografica >30.000 ab. Fascia Demografica >30.000 ab. Fascia Demografica >30.000 ab.

Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito Comune Prov. % Gettito

Quartu Oristano OR 31,2 150,1 CA 9,3 37,5 Olbia SS 9,8 60,6 Olbia SS 14,0 86,7 Olbia SS 7,0 43,5 Sant'Elena

Olbia SS 22,9 142,0 Olbia SS 5,5 34,4 Oristano OR 9,3 44,5 Oristano OR 15,9 76,3 Oristano OR 7,7 37,2

Quartu Città 26,2 105,3 Oristano OR 3,8 18,2 Alghero SS 6,6 36,5 Sassari SS 12,1 61,0 Sassari SS 5,6 28,0 Sant'Elena metropolitana

Nuoro NU 22,7 83,4 Sassari SS 3,5 17,6 Sassari SS 6,7 33,9 Nuoro NU 15,4 56,7 Nuoro NU 7,3 26,8

Città Quartu Città Città Cagliari 11,7 68,6 Alghero SS 2,5 13,6 8,1 32,4 Cagliari 9,0 52,7 Alghero SS 2,9 15,9 metropolitana Sant'Elena metropolitana metropolitana

Quartu Città Quartu Città Sassari SS 12,9 65,0 Cagliari CA 1,5 9,1 Nuoro NU 7,8 28,8 10,0 40,2 3,9 15,7 Sant'Elena metropolitana Sant'Elena metropolitana

Città Città Alghero SS 11,1 61,2 Nuoro NU 0,8 3,1 Cagliari 4,4 25,6 Alghero SS 5,7 31,2 Cagliari 1,9 11,4 metropolitana metropolitana

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Il legno è usualmente trattato in un unico prospetto a parte, esposto nella Tab. 3.11; si tratta infatti di un rifiuto raccolto solo da 115 comuni su 377 (ma erano 72 nel 2015),spesso con quantità davvero ridotte e probabilmente dovute a conferimenti occasionali.

Si nota come le raccolte più importanti sono concentrate nella provincia di Sassari; sono attribuibili sempre a comuni con elevato movimento turistico e hanno come destinazione prevalente la piattaforma di recupero della RGM di Muros. Sono solo tre i comuni dell’area a sud dell’isola che raccolgono il legno con importanti pro capite, ma mentre i rifiuti raccolti dal comune di Pula hanno destinazione l’inceneritore del Tecnocasic, quelli di Assemini e Quartu Sant’Elena vanno alla piattaforma di recupero della Promisa srl. Si segnala sempre il comune di Sassari, che ha decisamente un ottimo pro capite e conferisce da solo il 35% del legno raccolto, dato che rappresenta un terzo del totale del territorio regionale (circa 1.300 tonnellate), che invia alla piattaforma RGM di Muros, seguito da Quartu Sant’Elena, con quote però decisamente minori.

Tab. 3.11 - Quadro dei migliori risultati di RD di legno ed imballaggi di legno disaggregato per fascia demografica nell’anno 2016 (kg/ab/anno).

Gettito Fascia Demografica Comune Provincia (kg/ab/anno)

Stintino SS 23,8

0 - 2.000 abitanti Badesi SS 10,0

Aglientu SS 5,7

Palau SS 33,7

2.000 - 5.000 abitanti Trinità d'Agultu e Vignola SS 16,2

Loiri Porto San Paolo SS 13,2

Santa Teresa di Gallura SS 14,9

5.000 - 10.000 abitanti Castelsardo SS 12,1

Pula Città Metropolitana 10,5

Sorso SS 8,5

10.000 - 30.000 abitanti Porto Torres SS 7,7

Assemini Città Metropolitana 6,3

Sassari SS 10,1

> 30.000 abitanti Quartu Sant'Elena Città Metropolitana 4,9

Nuoro NU 3,8

Per quanto riguarda i dati pro capite più elevati dei RAEE, si segnalano sempre i comuni di Stintino (raccolta maggiore di 31 kg/ab/anno), Palau (21 kg/ab/anno), seguiti da altri numerosi comuni tutti situati nel nord Sardegna, mentre per la parte sud dell’Isola sopra i 15 kg/abitante si trova il solo comune di Villasimius (Sud Sardegna), che ha una media intorno ai 17 kg/ab/anno. I comuni con le raccolte pro capite più elevate sono evidentemente tutti comuni dal flusso turistico importante, mentre

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fra i comuni non turistici si conferma il comune di Ilbono (NU), con 14 kg/ab/anno, dove invece la raccolta così elevata è legata ad altri elementi che sarebbe interessante analizzare.

E’ rientrato nella norma, dopo l’anomala situazione del 2015-2014, il dato del 2016 del comune di Pula (Città metropolitana), sotto i 13 kg/ab/anno, dopo aver superato abbondantemente i 50 kg/abitante.

Fra i comuni sopra i 30.000 abitanti invece sono sempre Olbia ed Alghero i comuni più attivi con 10,7 kg/ab/anno e 9,5 kg/ab/anno rispettivamente, Sassari, Nuoro e Oristano si attestano su valori ragguardevoli, fra i 7 e gli 8,7 kg/ab/anno, mentre meno elevata appare la raccolta dei comuni di Quartu Sant'Elena (3,2 kg/ab/anno) e soprattutto di Cagliari (2,6 kg/ab/anno).

Sulle altre tipologie di rifiuti la situazione è simile a quella illustrata, con i migliori pro capite ad appannaggio dei comuni turistici, ad eccezion fatta dei metalli dove i migliori risultati li raggiungono alcuni comuni della provincia di Sassari come Osilo, Padru, Telti e Romana (sopra i 18kg/ab a fronte di una media regionale di 3,2 kg/ab/anno), e per l’abbigliamento e gli oli che, non essendo tipologie di rifiuti raccolti in tutti i comuni, raggiungono i migliori risultati anche in centri non costieri.

Esaminando la situazione dei singoli comuni nel 2016 ve ne tuttavia sono 21, per lo più di piccole dimensioni ma che comprendono una popolazione totale di oltre 32.700 abitanti, che non risultano conferire nel 2016 alcun tipo di RAEE agli impianti malgrado molti di essi siano contraddistinti da risultati di raccolta differenziata apprezzabili. In aggiunta ve ne sono 9 che registrano raccolte di RAEE davvero molto basse, inferiori ad 1 kg/ab/anno, situazione che coinvolge 24.600 cittadini, comunque in diminuzione rispetto al 2015; sono in totale 132 i comuni che non raggiungono i 4 kg/ab/anno (pari a oltre 532.000 abitanti). In ogni caso sono in aumento i comuni virtuosi, poiché ve ne sono 80 che superano, spesso ampiamente, gli 8 kg/abitante/anno, con una popolazione di 500.000 abitanti.

Discorso a parte va fatto per i rifiuti inerti inviati a recupero ove a fronte di un pro capite regionale di 3,86 kg/ab/anno, si registrano 11 comuni che hanno superato i 20kg/ab/anno e altri 13 che hanno superato i 15 kg/ab/anno, che si ritiene essere un pro capite elevato soprattutto se il comune non è interessato da un’economia turistica marcata. Difatti questa tipologia di rifiuto dovrebbe essere il frutto della raccolta di rifiuti generati da piccoli lavori effettuati in economia direttamente dai cittadini e pertanto verosimilmente riguardante quantitativi modesti e prodotti da un numero limitato di utenze, giacché è da escludere che ciascun cittadino svolga ogni anno dei lavori di manutenzione degli immobili in proprio. Per questa ragione sono state condotte numerose verifiche sui quantitativi dichiarati dai comuni al fine di riscontrare che le dichiarazioni non comprendessero erroneamente quantitativi prodotti in altri modi (esempio lavori comunali). Ne sono emerse numerose correzioni legate alla non perfetta comprensione dei quantitativi da dichiarare nel SIRA ma anche situazioni dove migliore dovrebbe essere la vigilanza degli ingressi in ecocentro al fine di non consentire il ritiro di quantitativi derivanti da lavori di impresa.

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Si sottolinea comunque come permangano molte situazioni ove questa tipologia di rifiuto raccolta dai comuni viene inviata a smaltimento, determinando anche una penalizzazione sulla percentuale di RD a seguito dell’applicazione del metodo di calcolo stabilito dalla Regione. Vi sono in particolare ben 35 comuni che inviano questi rifiuti interamente in discarica, ed alcuni anche per quantitativi non irrilevanti come nel caso di Sassari, Quartu Sant’Elena e Sestu. Si tratta di situazioni per le quali ci si attende un netto cambio di direzione per i prossimi anni, a seguito della diffusione della conoscenza del metodo di calcolo che incentiva correttamente l’avvio a recupero.

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4. LA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI URBANI A SMALTIMENTO

I rifiuti urbani destinati allo smaltimento sono costituiti principalmente da rifiuti indifferenziati (CER 200301), ingombranti allo smaltimento (CER 200307), spazzamento stradale allo smaltimento (CER 200303), la categoria denominata altri rifiuti inviati a smaltimento, che raggruppa piccoli quantitativi di rifiuti non avviati a recupero (nel 2016 si è trattato di tessili CER 200111 e altri rifiuti non biodegradabili CER 200203), che vengono trattati e smaltiti negli impianti di trattamento di titolarità pubblica.

Ad essi si aggiungono i rifiuti inerti provenienti da piccole demolizioni domestiche (CER 170107- 170904) inviati a smaltimento, in discariche per inerti presenti nel territorio regionale.

Nel presente capitolo tratteremo in maniera distinta questi ultimi rifiuti proprio perché hanno destinazione differente rispetto agli altri rifiuti a smaltimento.

4.1. La situazione impiantistica pubblica

La situazione aggiornata al 2016 degli impianti di trattamento dei rifiuti a smaltimento, che sono tutti di titolarità pubblica, è sintetizzata nella Tab. 4.1.

Il 2016 si contraddistingue per la chiusura a metà febbraio delle linee di termovalorizzazione dell’impianto di Macomer, per consentire l’avvio dei lavori di revamping di adeguamento dell’impianto oramai vetusto. Sono rimaste tuttavia in funzione presso lo stesso impianto la linea di selezione e biostabilizzazione con invio dei sovvalli e del biostabilizzato a smaltimento alla discarica di Ozieri, oltre che la linea di compostaggio dei rifiuti organici.

Contemporaneamente nel Nord Sardegna l’impianto di Tempio ha ripreso a lavorare a regime, dopo il fermo durato per buona parte del 2015, limitando al mese di gennaio e per un piccolo quantitativo le trasferenze di rifiuti verso il CIPNES di Olbia. Lo stesso impianto di Olbia è stato interessato da un incendio nell’agosto 2016, le cui conseguenze per il trattamento dei rifiuti si sono limitate ad un breve periodo, durante il quale non è stato possibile l’utilizzo dell’impianto di TMB ed i rifiuti destinati a quella linea di trattamento sono stati smaltiti in discarica.

Nel sud dell’isola l’impianto del Tecnocasic ha trattato quantitativi decisamente inferiori di rifiuti, con conseguente spostamento del flusso di rifiuti verso l’impianto di Villacidro.

Mentre a fine 2016 si è manifestata un’avaria all’impianto di trattamento di Villacidro che ha costretto la Regione anche nel 2016 ad emanare un ordinanza per disporre l’avvio diretto in discarica di rifiuti

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indifferenziati della provincia del Sud Sardegna e dell’area metropolitana, presso le discariche di Villacidro e Iglesias, fortunatamente per un periodo limitato.

Da segnalare inoltre l’entrata in esercizio a fine aprile 2016 della piattaforma di valorizzazione delle frazioni secche della raccolta differenziata dell’impianto di Arborea del CIPOR.

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Tab. 4.1 - Assetto impiantistico e autorizzativo 2016.

Titolare Impianto Prov. Comune Tipologia Autorizzazione Potenzialità Autorizzata Operatività nel 2016

Impianto di incenerimento per rifiuti Incenerimento: 15,6 Gcal/ora cadauno per le linee a Consorzio industriale Città urbani, impianto di trattamento Det. AIA n.216 del 10/11/2010 griglia A e B, 17,5 Gcal/ora per la linea C e 12 Gcal/ora provinciale di Metro- Capoterra biologico aerobico, impianto di Operativo della provincia di CA per il rotante. Cagliari (CACIP) politana compostaggio di rifiuti organici da Stabilizzazione e compostaggio: 73.000 t/a. RD (compost di qualità).

Impianto di selezione e Det. AIA n.97 del 26.04.2011 Impianto di selezione e Sud stabilizzazione; della provincia di CI stabilizzazione è Impianto di selezione e stabilizzazione: 48.409 t/anno. Comune di Carbonia Sardegn Carbonia sono stati autorizzati nel 2013 i Rinnovata con Det. AIA n.225 dismesso - l’impianto Impianto di compostaggio: 18.000 t/anno. a lavori di upgrade in impianto di del 30.07.2013, modificata con di compostaggio è in produzione di compost di qualità. Det. AIA n. 171 del 20.06.2014 realizzazione avanzata

Consorzio per la Det. AIA n.198 del 06/08/2010 Sud Zona industriale di Discarica per rifiuti non pericolosi della provincia di CI, Volumetria discarica totale: 420.000 m3. Sardegn Iglesias Operativo Interesse Regionale urbani. modificata dalla Det. 304 del Volumetria modulo autorizzato: 90.000 m3. a di Iglesias 22.11.2012 Flusso complessivo rifiuti (esclusa discarica): 104.700 Consorzio Impianto trattamento meccanico t/anno. Industriale Sud biologico anaerobico; discarica per Det. AIA n.6483 del R3 (digestione e compostaggio): 51.300 t/anno; Provinciale Medio Sardegn Villacidro Operativo rifiuti non pericolosi urbani; impianto 05/03/2010 della provincia VS stabilizzazione 10.800 t/anno Campidano a di compostaggio. selezione meccanica 39.600 t/anno. Villacidro Discarica: 918.000 m3. Autorizzazione ex art.210 del Consorzio D.Lgs. 152/2006: Det. n.33 del Sud Intercomunale di Impianto di compostaggio di qualità 5/02/2008 della RAS e Sardegn Serramanna Impianto di compostaggio: 18.000 t/a. Operativo Salvaguardia della frazione organica differenziata. successiva modifica con det. a Ambientale (CISA) n.8 del 16/02/2009 provincia VS

Provincia di Nuoro, Autorizzazione ex art.210 del Impianto di compostaggio di qualità Impianto di compostaggio: 7.000 t/a (di cui circa 5.200 t/a zona omogenea NU Osini D.Lgs. 152/2006 n. 1141 del Operativo della frazione organica differenziata di FORSU e 1.800 t/a di strutturante verde). Ogliastra 07/07/2009 della provincia OG

Det. AIA n.1964 del Impianto di incenerimento per rifiuti 25/06/2010 Incenerimento: due forni letto fluido: 7.500 kcal/h cad. Fermi i forni di urbani, impianto di stabilizzazione di Consorzio per la Det. AIA n.1446 del Impianto di stabilizzazione: 8.700 t/a frazione organica incenerimento da rifiuti selezionati; impianto di Zona Industriale di NU Macomer 26.07.2013 e smi da selezione meccanica. febbraio 2016. compostaggio di rifiuti organici da Macomer Det. AIA n. 1289 del Impianto di Compostaggio: 18.000 t/a. Operative le altre RD (compost di qualità); discarica 29.07.2015 Discarica: 377.400 m3. sezioni. per rifiuti non pericolosi urbani. della provincia di NU

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Titolare Impianto Prov. Comune Tipologia Autorizzazione Potenzialità Autorizzata Operatività nel 2016

Impianto di trattamento meccanico Impianto selezione e stabilizzazione: 41.000 t/anno. biologico aerobico e impianto di Impianto di compostaggio: fino a 24.000 t/anno Consorzio Det. AIA n.323 del 04/08/2008 compostaggio di rifiuti organici da RD (aumento potenzialità valido anche per il 2016). Industriale della provincia di OR, OR Arborea (compost di qualità); discarica per Discarica per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi: Operativo Provinciale rinnovata con Det. n. 248 del rifiuti non pericolosi urbani; impianto di 199.741 m3 Oristanese 31.01.2014 stoccaggio e prima valorizzazione Piattaforma di stoccaggio e prima valorizzazione imballaggi. imballaggi: 25.000 t/anno. Discarica: Discarica per rifiuti non pericolosi Det. AIA n.3 del 4/12/2012 e modulo I 331.018 m3 (chiuso); Operativo urbani. det. AIA n.4 del 10.12.2014 modulo II 476.160 m3 (operativo). Consorzio Zona di Sviluppo Industriale SS Ozieri Impianto selezione: 11.000 t/a ma autorizzato ad un aumento della potenzialità per tutto il 2015 fino a circa Chilivani-Ozieri Impianto selezione e stabilizzazione; Det. AIA n.7 del 17/09/2010 13.200 t/anno; Operativo impianto di compostaggio. della provincia di SS Impianto stabilizzazione: 4.900 t/a. Impianto di compostaggio: 10.000 t/anno. Discarica per rifiuti non pericolosi Det. AIA n.1 del 22/09/2008 Discarica per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi: Operativo tranne urbani; impianto di selezione e della provincia di SS 1.918.000 m3 (comprensiva dei moduli chiusi). Impianto Comune di Sassari SS Sassari l’impianto di stabilizzazione e di compostaggio di Rinnovo autorizzazione Det. selezione e stabilizzazione: 73.200 t/anno. compostaggio qualità. AIA n.3 del 17.09.2014 Impianto di compostaggio: 17.000 t/anno.

Impianto selezione: 27.900 t/a. Impianto di trattamento meccanico Impianto stabilizzazione: 12.400 t/anno. biologico aerobico; impianto di Impianto di compostaggio: 23.000 t/anno. Unione comuni Alta Tempio Det. AIA n.207 del 24/06/2010 SS compostaggio di rifiuti organici da RD Piattaforma di valorizzazione delle frazioni da rd: 29.500 Operativo Gallura Pausania della provincia di OT (compost di qualità); piattaforma di t/anno. valorizzazione delle frazioni da RD. Piattaforma di gestione ingombranti, RUP e RAEE per 2.740 t/anno.

Impianto selezione e stabilizzazione: 108.000 t/anno. Impianto di trattamento meccanico Impianto di compostaggio: 12.500 t/anno (250 t/g) ma biologico aerobico e impianto di autorizzato ad un aumento pari a 470 t/g anche per il Consorzio compostaggio di rifiuti organici da RD Det. AIA n.420 del 28/10/2011 2015. Industriale (compost di qualità); discarica per della provincia di OT, SS Olbia Discarica per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi: Operativo Provinciale Gallura rifiuti non pericolosi urbani; modificata con det. n. 84 del 1.537.714 m3. (CIPNES) piattaforma di valorizzazione delle 14.02.2014 Piattaforma di valorizzazione delle frazioni differenziate frazioni da RD e piattaforma 14.000 t/anno. ingombranti. Piattaforma di stoccaggio ingombranti 2.500 t/anno.

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4.2. Destinazione dei rifiuti a smaltimento negli impianti di trattamento di titolarità pubblica

Nel 2016 si assiste ad un ulteriore calo di circa 20.665 tonnellate dei rifiuti urbani smaltiti negli impianti di smaltimento a titolarità pubblica del territorio (esclusi dunque i rifiuti inerti), con un calo percentuale rispetto al 2015 del 6,6%; nella tabella Tab. 4.2 si riportano nel dettaglio per impianto i quantitativi smaltiti nel 2016, confrontati con il 2015.

Tab. 4.2 - Conferimenti di rifiuti urbani da raccolta comunale avviati allo smaltimento in Sardegna, confronto 2016 – 2015 (esclusi inerti).

RU a smaltimento 2016 RU a smaltimento 2015 variazione 2016-2015 variazione 2016-2015 Impianto (t/anno) (t/anno) (%) (t) Discarica Iglesias 3.604,08 9.672,71 -62,7% -6.068,63

Impianto Sassari 57.505,16 59.842,39 -3,9% -2.337,23

Impianto Arborea 17.976,12 18.335,94 -2,0% -359,82

Impianto Ozieri 9.005,65 14.184,72 -36,5% -5.179,07

Impianto Villacidro 51.567,48 28.645,47 80,0% 22.922,01

Impianto Olbia 31.024,40 44.399,06 -30,1% -13.374,66

Impianto Capoterra 88.294,96 109.117,13 -19,1% -20.822,17

Impianto Macomer 22.732,56 25.205,50 -9,8% -2.472,94

Impianto Tempio 10.415,82 1.570,07 563,4% 8.845,75

Altro 205,54 2.014,31 -89,8% -1.808,77

Totale 292.331,77 312.987,30 -6,6% -20.655,53

Osservando i dati per impianto, la variazione più evidente deriva dalle minori quantità avviate al termovalorizzatore di Capoterra, con conseguente spostamento di rifiuti verso altre destinazioni quali l’impianto di Villacidro, che infatti quasi raddoppia i quantitativi trattati. Meno importante rispetto al 2015 è stato il ricorso alla discarica di Iglesias nei casi di fermo dell’inceneritore, come si vede dal calo dei rifiuti trattati. Se si escludono i passaggi che ci sono stati fra questi impianti che servono la provincia del Sud Sardegna e la Città Metropolitana e si considerano i conferimenti complessivi fra questi tre impianti, si osserva un calo netto di circa 4.000 t principalmente dovuto al calo dei conferimenti dei rifiuti di spazzamento stradale di Quartu Sant’Elena, che li ha conferiti a recupero, e al calo dei conferimenti di rifiuto indifferenziato dei comuni di Domusnovas, Uta, Elmas, Monserrato e altri comuni di quell’area.

L’aumento dei rifiuti trattati all’impianto dell’Alta Gallura di Tempio deriva dal fatto che esso era fermo per buona parte del 2015, mentre nel 2016 ha ripreso a funzionare a regime con conseguente calo

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netto dei trasferimenti di rifiuto verso Olbia. Tuttavia il decremento che riguarda l’impianto di Olbia non è attribuibile solo al calo delle trasferenze di rifiuti, ma anche al minor apporto dei rifiuti provenienti da alcuni comuni serviti che hanno adottato modalità di raccolta differenziata più efficaci (in particolare Olbia, Arzachena e Golfo Aranci) come emerge dai risultati esposti al capitolo 3. Sull’impianto di Macomer invece i minori apporti sono dovuti al miglioramento della raccolta differenziata dei comuni della provincia di Nuoro quali, in particolare, i comuni di Macomer e Tortolì e l’Unione del Gennargentu Mandrolisai.

Abbastanza stabile la situazione di Arborea, mentre i rifiuti conferiti all’impianto di Sassari sono in calo proprio per la diminuzione degli apporti del capoluogo.

Alla voce “Altro” è riportato il rifiuto da spazzamento stradale che in piccola parte è stato inviato ad un impianto di discarica non pubblico, in calo dal momento in cui il dato 2015 comprendeva anche lo spazzamento stradale inviato a recupero, trattato separatamente nella raccolta differenziata nel 2016.

La distribuzione del totale smaltito per singolo impianto di trattamento/smaltimento dei rifiuti urbani è riportata nella Fig. 4.1. Si nota chiaramente come la fetta maggiore dei rifiuti è smaltita sempre all’impianto di Capoterra, per quanto in calo, seguito da Sassari, da Villacidro che ha decisamente aumentato la sua quota, e Olbia (anch’esso in calo). La ripartizione sugli altri impianti è complessivamente abbastanza stabile rispetto al 2015 salvo le minime variazioni già presentate.

Fig. 4.1 - Destinazione dei rifiuti urbani a smaltimento nel 2016.

Di seguito si analizza separatamente ciascuna delle tre frazioni, a cominciare da quella quantitativamente più importante, ovvero i rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) che nel 2016 è

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pari a 265.251,44 t, contro le 284.430,88 tonnellate del 2015, che si distribuiscono negli impianti come esposto nel grafico di Fig. 4.2.

Fig. 4.2 - Destinazione dei rifiuti indifferenziati (CER 200301) per provincia e impianto di destinazione.

La provincia di Nuoro conferisce totalmente all’impianto di Macomer, così come la provincia di Oristano si riferisce per la maggior parte all’impianto di Arborea (99%) mentre solo una minima quantità dei rifiuti indifferenziati, legata al conferimento di comuni aderenti a consorzi interprovinciali, ha come destinazione l’impianto di Capoterra.

I comuni della Città Metropolitana conferiscono i propri rifiuti indifferenziati verso l’impianto del CACIP a Capoterra per il 71% mentre la parte restante, in aumento rispetto allo scorso anno, all’impianto di Villacidro (29%). La provincia del Sud Sardegna ha utilizzato per il 50% l’impianto di Capoterra mentre il resto è avviato alla piattaforma di trattamento del Consorzio industriale di Villacidro e solo un quantitativo minimo (1%) ad Iglesias.

La provincia di Sassari conferisce per il 55% all’impianto di Sassari mentre il 27% va all’impianto del CIPNES di Olbia e il restante si distribuisce fra l’impianto dell’Unione Alta Gallura di Tempio (9%) ed Ozieri (8%).

Nel grafico di Fig. 4.3 è illustrata la distribuzione degli ingombranti a smaltimento; nel 2016 sono state smaltite 15.107,08 tonnellate, in aumento di circa 2.300 tonnellate rispetto alle 12.827,37 tonnellate smaltite nel 2015 mentre, come già esposto al capitolo 3, sono in calo le quote di ingombranti inviati al recupero.

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Fig. 4.3 - Destinazione dei rifiuti urbani ingombranti a smaltimento nel 2016.

Nel 2016 si nota come i comuni della Città Metropolitana utilizzano esclusivamente la discarica di Villacidro mentre quelli della provincia del Sud Sardegna hanno utilizzato per il 52% la discarica di Iglesias mentre il resto (48%) è andato anche in questo caso a Villacidro. I comuni della provincia di Oristano sono serviti esclusivamente dalla discarica dell’impianto di Arborea.

La provincia di Nuoro si serve prevalentemente dell’impianto di Macomer mentre la quota destinata all’impianto del CIPNES di Olbia (16%) è legata al conferimento del solo comune di Nuoro.

La provincia di Sassari conferisce oltre il 42% degli ingombranti a smaltimento all’impianto di Olbia, per il 36% all’impianto di Sassari ed il restante si distribuisce fra Ozieri (14%) e Tempio (8%).

Fig. 4.4 - Destinazione dei rifiuti urbani di spazzamento stradale nel 2016.

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La produzione dello spazzamento stradale, che si genera dalla pulizia meccanizzata delle strade, adottata soprattutto nei centri maggiori, nel 2016 è stata pari a 11.661,04 tonnellate in netto calo anche perché una quota (circa 2.940 t) è andata a recupero, come visto nel capitolo 3. In particolare il calo è stato evidente all’impianto di Capoterra del Tecnocasic, a seguito dell’invio a recupero dei rifiuti provenienti da alcuni comuni della Città Metropolitana, primo fra tutti Quartu Sant’Elena.

La Città Metropolitana, ne conferisce circa il 92% alla piattaforma del Tecnocasic, mentre la restante parte va a Villacidro (8%); i comuni della provincia del Sud Sardegna conferiscono principalmente (54%) alla discarica di Iglesias e solo quote residuali vanno a Capoterra (8%) e, soprattutto, alla discarica di servizio dell’impianto di Villacidro (38%).

La provincia di Nuoro conferisce a Macomer per circa l’88% del totale mentre la restante quota è andata ad una discarica privata di Bolotana; la provincia di Oristano conferisce i rifiuti dello spazzamento stradale interamente all’impianto di Arborea.

I comuni della provincia di Sassari utilizzano la discarica di servizio dell’impianto di Sassari per circa il 42%, ove conferisce il maggiore produttore ovvero il comune di Sassari, mentre il 36% dei loro rifiuti, soprattutto provenienti dal comune di Olbia, vanno all’impianto di CIPNES; il resto viene smaltito all’impianto dell’Alta Gallura di Tempio (14%) e ad Ozieri (7%), mentre quote davvero minoritarie vanno alla discarica di Bolotana già citata.

Nella Fig. 4.5 è illustrata la ripartizione dell’indifferenziato CER 200301 su ciascun impianto, dove rispetto al 2015 è in calo lo smaltimento all’impianto di Capoterra che passa dal 37,% al 32,6%, e di conseguenza aumenta la quota di Villacidro che sale al 8,7% al 17,8%; rimangono invece costanti le percentuali degli impianti di Macomer e Sassari. La quota di Olbia è in diminuzione grazie al calo deciso dei conferimenti in arrivo dai maggiori conferenti, già evidenziate.

Nel grafico a sinistra in basso, della stessa figura, è illustrata la distribuzione degli ingombranti a smaltimento, con la discarica di Olbia che ne riceve sempre la quantità maggiore, in lieve calo rispetto al 2015.

Nel grafico in basso a destra è illustrata la distribuzione dello spazzamento stradale a smaltimento dove la fetta maggiore va agli impianti di Capoterra e Sassari, seguiti dalla discarica di Iglesias e dall’impianto di Olbia, ove conferiscono i centri maggiori del territorio che ne sono anche i principali produttori.

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Destinazione dei rifiuti urbani indifferenziati - CER 200301

Destinazione degli ingombranti a smaltimento - CER Destinazione dello spazzamento stradale a 200307 smaltimento - CER 200303

Fig. 4.5 - Destinazione per impianto delle frazioni a smaltimento nel 2016.

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4.3. Destinazione dei rifiuti inerti a smaltimento

I rifiuti inerti inviati a smaltimento provenienti dalla raccolta urbana sono stati nel 2016 pari a 5.437,4 tonnellate. Si tratta, come più volte già rimarcato, dei rifiuti inerti provenienti da piccole ristrutturazioni domestiche effettuate dal conduttore dell’abitazione e che ai cittadini è consentito conferire solitamente presso gli ecocentri.

Come già esposto per la parte di questo rifiuto avviato a recupero, trattandosi del primo anno in cui si validavano queste dichiarazioni, il dato potrebbe non essere preciso, sia per il frequente utilizzo di unità di misura diverse dalle tonnellate da parte degli impianti di discarica, che raramente sono dotati di pesa in ingresso, sia perché frequenti sono stati gli errori di compilazione da parte dei referenti comunali, che hanno spesso inserito nel quantitativo dichiarato anche i quantitativi provenienti da altre attività comunali. Chiaramente durante il lavoro di verifica questi errori sono stati bonificati correggendo le unità di misura e escludendo i quantitativi impropriamente contabilizzati, ma è possibile che qualche errore soprattutto sull’unità di misura sia sfuggito.

Le destinazioni di questi rifiuti sono state le discariche di inerti dislocate nel territorio regionale, come riportato nella figura seguente.

Fig. 4.6 - Destinazione dei rifiuti inerti a smaltimento nel 2016.

La discarica che ne riceve quantitativi maggiori si trova nel territorio della provincia di Sassari, l’Ecologica R2 di Renna Luigi, che riceve i rifiuti dal Comune di Sassari e dai comuni della provincia omonima, la quale è la maggior produttrice di questo rifiuto a smaltimento (57% del totale). Segue una discarica di Cagliari, la Gedi srl, ove conferiscono i comuni di Elmas e Sestu, maggiori contributori

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dell’area metropolitana. Ancora la discarica della Promisa srl, ove conferisce il comune di Quartu Sant’Elena e la CAMAC srl ove destina i suoi rifiuti il comune di Alghero. Le altre ricevono quantitativi più ridotti, in particolare si noti il basso contributo verso le discariche del Nuorese ove conferiscono i comuni della provincia, unica ad aver inviato la gran parte degli inerti a recupero, con una quota pressoché inesistente a smaltimento.

Si vuole tuttavia sottolineare come i rifiuti derivanti da questa attività di raccolta comunale costituiscono una minima parte di quanto trattato da tali discariche (circa il 2%) se si considera che nel 2016 si stima che esse abbiano smaltito complessivamente oltre 269.500 t di rifiuti inerti.

E’ chiaro che ci si aspetta per gli anni a venire, comunque una riduzione dei quantitativi degli inerti da raccolta comunale a smaltimento visti anche i benefici che il calcolo della percentuale della RD ne ottiene dalla frazione a recupero.

Vi è da dire che anche fra i comuni che hanno destinato questi rifiuti in discarica, spesso anche per i costi ridotti che questo smaltimento comporta, ve ne sono alcuni per i quali si sono segnalati pro capite decisamente elevati che potrebbero derivare da uno scarso controllo degli accessi in ecocentro, per i quali si è raccomandato ai comuni di porre in essere una maggiore vigilanza ed una più stringente applicazione dei regolamenti comunali, che dovrebbero prevedere delle limitazione in termini di quantità e di soggetti conferenti.

Inoltre non si può dimenticare come anche sui rifiuti da demolizione non pericolosi vige l’obbligo comunitario per gli Stati di ottenere obbiettivi di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e altri tipi di recupero, entro il 2020 molto elevati (70% in termini di peso), pertanto è auspicabile il calo del conferimento a discarica da parte delle amministrazioni comunali anche ai fini del raggiungimento di questo obbiettivo.

4.4. Elaborazione ed analisi di dettaglio del flusso di rifiuti negli impianti di smaltimento

Nel paragrafo 4.2 sono stati riportati i flussi dei rifiuti urbani a smaltimento conferiti agli impianti di trattamento, mentre in questo si cerca di ricostruire il percorso che essi seguono nelle diverse sezioni di trattamento degli impianti.

Si sottolinea come nel caso dei rifiuti inerti, trattandosi di rifiuti avviati a discarica il percorso è decisamente lineare e non vi è bisogno di alcuna disamina dettagliata

Nella Tab. 4.3 che segue è riportato in dettaglio il flusso interno che gli altri rifiuti a smaltimento seguono negli impianti e, per favorire un confronto, è riportato anche il dato totale 2015.

I rifiuti in ingresso, che appartengono alle quattro tipologie elencate ad inizio capitolo (rifiuto indifferenziato, rifiuti ingombranti, spazzamento stradale e altri rifiuti urbani a smaltimento) una volta giunti in impianto seguono principalmente due strade: vanno direttamente a discarica (circa 41.600 t, dato stabile rispetto al 2015) o vanno inviati al trattamento di selezione (circa 250.000 t, in calo di

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quasi 20.000 t rispetto al 2015, in considerazione del calo generale dei rifiuti prodotti). Una quota molto ridotta, riportata nella colonna “altri trattamenti”, subisce un deposito preliminare (D15) prima dell’avvio a trattamento nell’anno successivo.

Il rifiuto avviato all’impianto di selezione viene sottoposto da una trattamento che determina la produzione di una frazione più leggera (sovvallo), inviata direttamente in discarica o a incenerimento, mentre la parte più pesante ricca di frazione biodegradabile (sottovaglio) viene inviata ad un successivo processo di biostabilizzazione. Il selezionato inviato a biostabilizzazione è in calo rispetto al 2015, ed è pari a circa 36.000 t, in conseguenza del calo del rifiuto in ingresso, mentre è cresciuto il quantitativo del selezionato inviato a discarica (circa 119.000 t) rispetto all’incenerito (89.000 t) per la nota chiusura delle linee di termovalorizzazione di Macomer e i minori quantitativi di rifiuti avviati a quello di Capoterra.

Dalla selezione si originano degli scarti a loro volta inviati a smaltimento in discarica o ad incenerimento, mentre una quota minoritaria (per lo più si tratta di metalli) viene inviata a recupero .

Si ricorda che le quantità intermedie del processo (“selezionato in discarica”, “selezionato a incenerimento”, ecc.) sono calcolate in proporzione alla quantità dei rifiuti urbani da raccolta comunale; in realtà i quantitativi trattati dagli impianti sono maggiori, in quanto il flusso complessivo in ingresso a ciascun impianto comprende spesso anche rifiuti non urbani.

A parte l’impianto di Iglesias, che è costituito solo da una discarica, negli altri impianti vengono inviati direttamente a discarica sia lo spazzamento stradale sia gli ingombranti, che di norma subiscono una cernita a monte, prima del conferimento o nelle prime fasi di accoglienza del rifiuto; l’indifferenziato invece è inviato a selezione/biostabilizzazione con produzione di un sovvallo (da destinare a smaltimento) e di sottovaglio, poi inviato a stabilizzazione della frazione putrescibile con produzione di un prodotto stabile detto biostabilizzato.

Si ricorda tuttavia come l’impianto di Capoterra opera solo una trito-vagliatura con selezione dei metalli ma non separa la frazione organica prima dell’invio ad incenerimento e come nel 2016 l’impianto di Arborea non abbia inviato il sottovaglio a stabilizzazione per la natura già stabile del rifiuto selezionato, destinandolo direttamente a discarica.

In via generale si nota che è decisamente aumentato, in proporzione ai rifiuti totali in ingresso agli impianti, il rifiuto conferito direttamente in discarica anche a seguito delle circostanze già riportate relative all’avaria dell’impianto di selezione all’impianto di trattamento di Villacidro e dell’incendio presso quello di Olbia. Inoltre come avvenuto nel 2015 la Regione ha disposto che sia possibile l’avvio a discarica nell’impianto di Villacidro dei rifiuti indifferenziati di comuni che soddisfino determinate condizioni, stabilite da una delibera di giunta.

Alla voce “Altro” è riportato lo spazzamento stradale e i rifiuti di CER 200203 (altri rifiuti non biodegradabili) inviati alla discarica di Bolotana e già menzionati nei paragrafi precedenti, nonché un trascurabile quantitativo di rifiuto indifferenziato avviato ad un altro impianto.

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Tab. 4.3 - Conferimento dei rifiuti urbani da raccolta comunale avviati allo smaltimento disaggregati per impianto nel 2016 (t/anno).

Rifiuti urbani in ingresso Destinazione Dettaglio Impianto di selezione Ripartizione Indifferenziati Residui Altri Rifiuti Impianto Ingombranti RU totali a per Impianto Discarica Altri Impianto di Selezionato Selezionato Selezionato a Selezionato a misti spazzamento urbani a CER 200307 smaltimento (%) controllata trattamenti selezione Incenerimento in discarica Stabilizzazione recupero CER 200301 stradale smaltimento Discarica- 356,40 1.529,70 1.717,98 - 3.604,08 1,23 3.604,08 ------Iglesias Impianto- 52.973,77 2.676,72 1.854,67 - 57.505,16 19,67 4.531,39 - 52.973,77 - 36.568,10 16.304,14 - Sassari(1) Impianto- 15.257,50 1.552,72 1.165,90 - 17.976,12 6,15 1.165,90 - 16.810,22 674,44 14.821,99 - 8,29 Arborea (1)

Impianto-Ozieri(1) 7.692,22 1.025,93 287,50 - 9.005,65 3,08 1.313,43 - 7.692,22 - 2.878,63 4.803,95 9,65 Impianto- 47.276,43 2.954,35 1.336,70 - 51.567,48 17,64 21.088,53 6,13 30.472,82 - 24.933,26 3.951,42 - Villacidro (1)

Impianto-Olbia (1) 25.969,24 3.428,98 1.572,81 53,37 31.024,40 10,61 6.777,68 - 24.246,72 - 16.020,85 6.686,11 767,64 Impianto- 86.435,17 - 1.859,79 - 88.294,96 30,20 1.859,79 - 86.435,17 86.306,75 - - 128,42 Capoterra (2) Impianto- 20.343,38 1.357,54 1.031,64 - 22.732,56 7,78 1.071,64 - 21.661,28 2.940,62 15.594,69 3.125,61 - Macomer (1)

Impianto-Tempio 8.946,87 581,14 629,97 257,84 10.415,82 3,56 - 581,14 9.834,68 - 8.553,29 1.281,39 -

Altro 0,46 - 204,08 1,00 205,54 0,07 205,08 0,46 - - - - -

Totale 265.251,4 15.107,1 11.661,0 312,2 292.331,8 100,0 41.617,5 587,7 250.126,9 89.921,8 119.370,8 36.152,6 914,0

Totale 2015 284.430,9 12.827,4 15.729,1 312.987,3 100,0 41.513,5 (3) 1.459,5 (3) 270.014,3 134.202,6 91.340,1 39.995,4 1.417,4 Differenza 2016- -19.179,4 2.279,7 -4.068,0 -20.655,5 -0,0 104,0 -871,8 -19.887,4 -44.280,8 28.030,7 -3.842,8 -503,4 2015 (t)

Differenza (%) -7% 15% -35% -7% 0% 0% -148% -8% -49% 23% -11% -55%

(1) Comprensivo di impianto e discarica di servizio. (2) I rifiuti di spazzamento stradale sono destinati alla piattaforma d’inertizzazione, prima dello smaltimento finale in discarica esterna; inoltre l’impianto non opera una selezione meccanica dei rifiuti ma solo una triturazione e deferrizzazione prima della termovalorizzazione. (3) Per un mero errore materiale il dato riportato nelle colonne “Discarica Controllata” e “Altro” della analoga tabella del “17 Rapporto sui rifiuti urbani in Sardegna - anno 2015” (Tab. 5.2 di pagina 94) conteneva un errore; i dati s’intendono rettificati con quanto rappresentato nella tabella sopra riporta nella riga relativa al 2015.

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Nella tabella seguente viene invece presentato il flusso di tutti i rifiuti conferiti allo smaltimento negli impianti di titolarità pubblica considerati al fine di stimarne l’effettivo impiego(5).

Ricordiamo che gli impianti esaminati trattano, oltre ai rifiuti urbani a smaltimento, anche ulteriori quantità di rifiuti di provenienza comunale (ad esempio quelli che, pur differenziati, hanno comunque come destinazione l’incenerimento come i medicinali scaduti, pneumatici, ecc) ed i rifiuti conferiti da soggetti privati (indifferenziati ed ingombranti non assimilati, conferiti in maniera autonoma, ed altri rifiuti speciali) oltre che fanghi di depurazione e scarti provenienti dal trattamento delle frazioni di rifiuti urbani sia interni che da impianti terzi.

Dall’esame della Tab. 4.4 è chiaro come il sistema degli impianti di titolarità pubblica oltre ai rifiuti urbani a smaltimento ha sostenuto anche il trattamento di altre 49.800 tonnellate di rifiuti; di questi circa 4.500 tonnellate sono altri rifiuti urbani, costituiti principalmente dall’organico non avviato a recupero ad Olbia, in calo rispetto al 2015, mentre 18.900 t sono rifiuti speciali o assimilabili conferiti da enti e imprese private e circa 6.000 t sono fanghi. Tutti questi flussi sono in netto calo rispetto al 2015, soprattutto a seguito della ridotta attività del Tecnocasic e della chiusura di Macomer per i conferimenti da privati e i fanghi, mentre crescono gli scarti e i sovvalli provenienti da impianti esterni di smaltimento, anche a seguito della chiusura dell’inceneritore di Tossilo che ha conferito ad Ozieri i sovvalli .

Ricordiamo tuttavia che alcuni impianti di recupero inviano i loro scarti di trattamento a discariche private per rifiuti speciali non pericolosi e pertanto tale dato corrisponde solo ad una quota degli scarti smaltiti.

5 Come presentato al capitolo 3, buona parte degli impianti ha delle sezioni dedicate al recupero dei rifiuti (organici e d’imballaggio in particolare) e sezioni dedicate allo smaltimento. In questa elaborazione si focalizza l’attenzione solo sui moduli dedicati allo smaltimento.

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Tab. 4.4 - Conferimento complessivo a smaltimento di rifiuti (urbani e non) negli impianti dedicati (t) - anno 2016.

Scarti/Sovvalli da Rifiuti Urbani a Altri Rifiuti da Rifiuti Conferimento Fanghi di impianti esterni di Impianto di trattamento Totale in ingresso Incidenza smaltimento raccolta comunale privati depurazione smaltimento e recupero (1)

Discarica-Iglesias 3.604,08 - 103,32 - - 3.707,40 1,05%

Impianto-Sassari 57.505,16 - 1.620,96 - 198,27 59.324,39 16,81%

Impianto-Arborea 17.976,12 416,40 - - 18.392,52 5,21%

Impianto-Ozieri 9.005,65 789,42 - 26.369,56 36.164,63 10,25%

Impianto-Villacidro 51.567,48 205,13 2.513,36 1.111,28 55.397,25 15,70%

Impianto-Olbia 31.024,40 4.283,84 6.513,27 3.202,47 2.479,99 47.503,97 13,46%

Impianto-Capoterra 88.294,96 - 7.635,79 514,04 - 96.444,79 27,33%

Impianto-Macomer 22.732,56 0,36 770,94 - 687,90 24.191,76 6,86%

Impianto-Tempio 10.415,82 257,84 871,63 5,54 - 11.550,83 3,27%

Altro 205,54 - 205,54 0,06%

Totale 292.331,77 4.542,04 18.926,86 6.235,41 30.847,00 (2)

Totale 2015 312.987,3 8.173,50 34.026,92 11.445,28 16.946,44

(1) Comprende anche gli scarti degli impianti di trattamento e recupero non inclusi nella lista degli impianti della tabella.

(2) Dato non inserito: poiché la maggior parte degli scarti indicati in questa colonna provengono da operazioni di smaltimento in trasferimento ad impianti diversi da quelli di produzione ma derivanti dal trattamento degli stessi rifiuti in ingresso nelle colonne precedenti, al fine di evitare doppi computi, si è ritenuto di non inserire il dato complessivo dello smaltito in Sardegna come sommatoria delle colonne della tabella; tale dato è stato pertanto volutamente non inserito e viene usato solo perché utile nel calcolo dell’incidenza che ciascun impianto ha nello smaltimento.

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Si può stimare il quantitativo di rifiuti urbani a smaltimento effettivamente mandati in discarica, sia direttamente sia dopo i processi di trattamento, sommando ai rifiuti avviati subito a discarica, comprensivi stavolta dei rifiuti inerti, i rifiuti risultanti dai trattamenti meccanici e biologici delle linee di selezione e stabilizzazione (sovvallo, scarti di selezione e biostabilizzato) ed i residui del processo di incenerimento (ceneri e scorie).

Questa stima, proposta nella tabella che segue Tab. 4.5, mostra come il quantitativo finale a discarica sia in aumento rispetto al 2015, sia perché nel 2015 il calcolo dei rifiuti urbani non comprendeva gli inerti che, come già visto, hanno come unica destinazione di smaltimento la discarica, sia perché c’è stato un effettivo aumento del ricorso alla discarica.

Tab. 4.5 - Rifiuti urbani allo smaltimento in discarica – Anno 2016 (t/anno).

I A B C D

RIFIUTI TOTALI Biostabilizzato Ceneri e scorie Impianto Totale RU a Totale a a discarica Invio diretto a + scarti da smaltimento in discarica (I/D) Discarica + sovvalli incenerimento ingresso (A+B+C) (%) a discarica (2) a discarica (2) Discarica 3.604,08 3.604,08 - - 3.604,08 100,00% Iglesias Impianto 57.505,16 4.531,39 49.864,34 - 54.395,73 94,59% Sassari(1) Impianto 17.976,12 1.165,90 15.745,69 16.911,59 94,08% Arborea (1) Impianto 9.005,65 1.313,43 6.332,11 - 7.645,54 84,90% Ozieri(1) Impianto 51.567,48 21.088,53 27.372,56 - 48.461,09 93,98% Villacidro (1) Impianto Olbia(1) 31.024,40 6.777,68 20.130,76 - 26.908,44 86,73% Impianto 88.294,96 1.859,79 - 27.161,00 29.020,79 32,87% Capoterra (3) Impianto 22.732,56 1.071,64 17.330,10 747,23 19.148,97 84,24% Macomer (1) Impianto Tempio 10.415,82 - 9.536,70 - 9.536,70 91,56%

Altro 205,54 205,08 205,08 99,78% Discariche di 5.437,45 5.437,45 5.437,45 100,00% inerti Totale 297.769,22 47.054,97 146.312,25 27.908,23 221.275,46 74,31%

Totale 2015 312.987,30 41.513,51 125.599,04 41.637,04 208.749,60 66,68%

(1) Impianto comprensivo di discarica di servizio.

(2) Dati stimati in proporzione alle quantità di RU in ingresso.

(3) Si precisa come i rifiuti ad invio diretto a discarica dell’impianto del CACIP sono in realtà costituiti dallo spazzamento stradale inviato alla sezione di inertizzazione dell’impianto e che, solo successivamente, vengono smaltiti; tale quantità pertanto rappresenta senz’altro una quota lievemente sovrastimata dei rifiuti avviati a discarica.

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Risulta così che il collocato a discarica nel 2016 è pari al 74,3% (73,8% se non consideriamo gli inerti) sicuramente superiore al 68,6% del 2015, soprattutto a causa della diminuzione del sovvallo incenerito nei due termovalorizzatori dell’isola.

Si noti come la quota maggiore del trattato in discarica (circa il 66%) è costituito da rifiuto selezionato o trattato, il 21% è il risultato dell’invio diretto a discarica mentre il restante 13% è il residuo dell’incenerimento (ceneri e scorie).

Le discariche ove sono avvenuti questi smaltimenti sono per lo più le discariche di servizio degli impianti pubblici di trattamento dei rifiuti urbani indicate in tabella o discariche esterne, come accade nel caso degli impianti di Capoterra (che conferisce ceneri e scorie alla Ecoserdiana), di Tempio (che ha come riferimento Ozieri). Gli inerti come già visto sono smaltiti in impianti di discarica dedicati.

Dai dati dei singoli impianti invece si osserva come, a parte l’impianto di Capoterra che è un termovalorizzatore e la discarica di Iglesias dove i rifiuti vengono inviati tutti a discarica, la percentuale di rifiuti a discarica oscilla fra un minimo di 84,2% (Macomer) ad un massimo di 94,5% di Sassari.

Il Piano regionale ha scelto di utilizzare come indicatore per valutare il rifiuto urbano che viene conferito a discarica, un indicatore che calcola l’invio a discarica sul totale complessivo dei rifiuti urbani prodotti denominato Percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica sul totale di rifiuto urbano; esso si calcola come rapporto fra il rifiuto urbano smaltito direttamente o indirettamente (come scarto del processo di smaltimento e di recupero, ma con esclusione degli scarti dei termovalorizzatori) in discarica e la produzione totale dei rifiuti. Questo indicatore nel 2016 è pari al 32%, in aumento rispetto al dato 2015 stante l’aumentato avvio diretto in discarica che comprende anche il calo del rifiuto incenerito.

In contemporanea è in aumento anche l’altro indicatore scelto nel Piano per monitorare la gestione dei rifiuti che è denominato Quantità pro-capite di rifiuto urbano smaltito in discarica, che si calcola come rapporto fra il rifiuto urbano smaltito direttamente o indirettamente (come scarto del processo di smaltimento e di recupero) in discarica. Nel 2016 esso è pari a 142,3 kg/ab/anno, in aumento rispetto al dato 2015 di 121,4 kg/ab/anno.

L’ultimo indicatore che viene considerato nel Piano sempre al fine di verificare le modalità di gestione dei rifiuti è la Percentuale di rifiuti urbani indifferenziati avviati a termovalorizzazione che si calcola come rapporto fra il rifiuto smaltito avviato a termovalorizzazione (riportato nella tabella 4.3 e pari a 89.921,8 t) ed il rifiuto a smaltimento prodotto (nel 2016 pari a 297.769,2 t ). Il valore di questo indicatore è per il 2016 pari al 30,2% contro il 42,9% del 2015 quando l’avvio a termovalorizzazione era stato decisamente più rilevante.

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4.5. Energia elettrica prodotta dal trattamento dei rifiuti urbani nel 2016

Nel tabella seguente si riportano i dati principali della produzione di energia elettrica dichiarati nel 2016 dai tre impianti di trattamento dei rifiuti urbani dotati di sezioni di recupero energetico, ovvero gli impianti di termovalorizzazione di Capoterra di proprietà del CACIP, quello di Macomer-Tossilo e l’impianto di digestione anaerobica di Villacidro; viene riportato anche il dato della produzione di energia specifica, ossia per tonnellata di rifiuto trattato in ingresso ai suddetti impianti.

Si tratta di circa 50.000 Mwh, in netto calo rispetto al dato 2015 che ammontava a circa 66.000 Mwh, a causa della chiusura dopo febbraio 2016 delle linee di termovalorizzazione di Macomer ed al calo dei rifiuti trattati al termovalorizzatore di Capoterra e, in minor misura, a seguito dei minori quantitativi in ingresso al digestore di Villacidro.

Tab. 4.6 - Produzione di energia elettrica - anno 2016.

Energia Stima Produzione Incremento Impianto prodotta nel rendimento specifica produzione energia 2016 (Mwh) (%) (kWh/tonn) 2016-2015 (%)

Impianto di termovalorizzazione di Capoterra (1) 47.946,9 12,86% 374,0 -19%

Impianto di termovalorizzazione di Macomer (1) 752,5 7,23% 234,1 -87%

Impianto di digestione anaerobica di Villacidro (2) 899,2 2,10% 36,69 -43%

(1) Per la stima del rendimento elettrico degli impianti di termovalorizzazione si è utilizzato il valore medio del potere calorifico del sovvallo dichiarato dagli stessi impianti per il 2016. (2) Poiché non si dispone di dati di rilevazioni diretti sul potere calorifico del rifiuto in ingresso al digestore, si è ipotizzato cautelativamente un potere calorifico dell’organico in alimentazione dell’ordine di 1500 kcal/kg.

I valori di produzione di energia specifica dichiarati dai due inceneritori sono, come si rimarca da anni, non troppo soddisfacenti se confrontati con i dati previsti dalle MTD (Migliori Tecniche Disponibili di settore o BAT in inglese). Nel caso dell’impianto di Capoterra (che tratta un rifiuto che ha subito soltanto una preselezione meccanica consistente in triturazione e deferrizzazione) i valori si situano all’interno dell’intervallo indicato, che prevede che per una tonnellata di RU indifferenziati (in funzione della taglia dell’impianto e della sua vetustà) si recuperino da 300 a 640 kWh; il rendimento elettrico si pone al di sotto dei valori previsti dalle BAT.

I valori di produzione di energia specifica dell’impianto di Macomer, che invece tratta rifiuti selezionati, ovvero sovvallo da selezione di rifiuti indifferenziati, non rientrano nei valori previsti dalle MTD che per

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questo tipo di rifiuto (600-1000 kWh/t) e, anzi, si collocano molto sotto queste indicazioni. Anche in questo caso il rendimento non raggiunge i valori guida delle MTD(6).

4.6. Scarti del processo di termovalorizzazione dei rifiuti urbani

I dati totali di produzione di ceneri e scorie prodotti dai processi di incenerimento nel 2016 sono poco superiori a 40.200 t, in calo rispetto al dato 2015 di 52.400 t; i dati sono riportati per impianto nel prospetto seguente in Tab. 4.7, e mostrano una diminuzione in entrambi gli inceneritori, per i motivi già diffusamente esposti ed in calo anche per unità di rifiuto trattato. La produzione specifica per tonnellata di rifiuto trattato è maggiore a Capoterra dove supera la previsione massima indicata nelle MTD. Al contrario l’inceneritore di Tossilo ha, anche nel 2016, valori intorno ai dati minimi delle MTD.

Ricordiamo che l’impianto di Capoterra destina questi rifiuti alla discarica dell’Ecoserdiana a Serdiana (Sud Sardegna) e l’impianto di Macomer li ha smaltiti, fino all’interruzione delle attività, presso la propria discarica di servizio. Si tratta di rifiuti anche quantitativamente non trascurabili visto che corrispondono complessivamente a circa il 30% sul totale incenerito.

Tab. 4.7 - Produzione di ceneri e scorie negli impianti di incenerimento 2016.

Quantità di Percentuale Produzione Produzione scorie e ceneri rispetto al specifica specifica MTD scorie + MTD scorie + Impianto 2016 totale scorie ceneri ceneri MAX ceneri MIN (t/a) trattato (kg/t) (kg/t)

Impianto di Capoterra 39.449,05 31% 234,89 72,81 38.462,99 32.052,49

Impianto di Macomer 816,70 25% 182,05 72,05 964,20 803,50

6 Il rendimento elettrico netto (%) previsto dalle MTD è diversificato per tecnologia: Forno a griglia 14-27, Forno a tamburo rotante 10-16, Forno a letto fluido 16-24 (l’impianto del CACIP utilizza tre forni a griglia dove brucia il 90% dei rifiuti che entrano ad incenerimento mentre il resto viene avviato ad un forno a tamburo rotante; l’impianto di Macomer - Tossilo è dotato invece di due linee con forno a letto fluido).

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Capacità residua delle discariche per rifiuti urbani nel 2016

Nella Tab. 4.8 si riporta la capacità residua al 31.12.2016 delle discariche per rifiuti urbani ed assimilati, confrontata con quella riscontrata negli anni precedenti, al fine di misurarne l’effettivo utilizzo e il volume residuo.

Tab. 4.8 - Volumetria residua delle discariche autorizzate dal 2006 al 2016 (m3).

Discarica 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Sassari 900.000 784.300 700.000 622.562 550.578 489.793 426.784 375.168 339.387 330.326 292.044

Ozieri 336.000 289.500 239.500 208.354 131.335 55.584 25.196 31.649 10.356 56.988 45.422

Macomer 98.000 53.350 18.750 4.350 28.350 9.750 14.500 15.000 12.000 8.000 3.065

Olbia 210.000 300.250 220.500 0 0 129.319 39.280 11.472 17.100 136.000 88.000

Carbonia 96.000 75.500 1.500 40.000 46.212 - - - - -

Villacidro 669.000 491.600 393.400 316.711 220.573 152.692 82.808 225.243 179.535 144.608 72.567

Arborea 15.000 0 0 0 0 0 164.863 139.143 105.977 83.575 53.862

Iglesias 0 0 0 0 0 0 88.484 65.711 36.000 26.481 25.760

Totali 2.353.900 2.013.800 1.587.950 1.200.991 980.062 837.138 841.915 863.386 700.355 785.978 580.720

In base ai dati disponibili il volume residuo è di poco sopra a 580.000 m3, con un consumo di volumetria di circa 200.000 m3 rispetto al 2015. Non vi sono stati nel corso del 2016 ulteriori realizzazioni di ampliamenti autorizzati, mentre nel 2015 vi erano stati quelli di 164.000 m3 della discarica del CIPNES di Olbia e di 69.400 m3 della discarica di Ozieri (in attesa di un incremento già autorizzato più ampio pari a 221.600 m3 complessivi). E’ previsto inoltre un ampliamento alla discarica di Villacidro, con un terzo modulo di 782.000 m3 netti, che ha già superato la fase di VIA ma è ancora da realizzare.

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4.7. Produzione di percolato nel 2016

Su indicazione degli uffici regionali, a partire dal 2016 è stata inclusa nell’annuale monitoraggio degli impianti anche una sezione dedicata alla produzione di percolato che deriva dalle sezioni di trattamento degli impianti complessi a titolarità pubblica, che smaltiscono i rifiuti indifferenziati, e degli impianti di compostaggio privati e pubblici. Tali dati sono stati incrociati con i dati dichiarati nel MUD dagli stessi soggetti. I percolati prodotti sono smaltiti in impianti di depurazione direttamente collegati agli impianti o sono trasportati a impianti di trattamento di rifiuti liquidi di soggetti terzi.

Ricordiamo che il percolato è un liquido che si genera dalla degradazione, in condizioni anerobiche, della parte organica del rifiuto e che viene influenzato dalla presenza di acque meteoriche. Le principali produzioni provengono dalle discariche ma vi è una produzione anche dalle altre sezioni di trattamento ove siano presenti frazioni organiche putrescibili (compostaggio, TMB); ciò accade nonostante tutte le disposizioni normative e autorizzative tese a minimizzarne la produzione, dal momento in cui esso è un rifiuto che presenta delle problematicità nello smaltimento.

Fra le difficoltà incontrate nel produrre un quadro completo sulla produzione di percolato vi sono state quelle legate ad alcuni dati non pervenuti, a seguito delle difficoltà di alcuni impianti di dare una stima dei percolati prodotti presumibilmente perché gli stessi sono collettati ad impianti di depurazione adiacenti e, dunque, non misurati. Inoltre trattandosi di un collettamento, il percolato prodotto non è tecnicamente un rifiuto liquido e dunque non è dichiarato nel MUD.

Inoltre negli impianti complessi le sezioni che producono percolati sono molteplici (sezione di compostaggio, di discarica, di biostabilizzazione ecc..) e quindi i dati a disposizione sono in taluni casi delle stime condotte dai gestori su una produzione complessiva, produzione complessiva che è anche l’unica disponibile nel MUD.

Di seguito il quadro delle dichiarazioni ricevute, con indicazione della sezione dell’impianto da cui provengono e la destinazione del percolato a smaltimento.

I totali che ne derivano sono pari a circa 88.000 t, che non comprendono gli impianti che non hanno fornito il dato perché trattato direttamente in un impianto adiacente e collegato, fra cui soprattutto l’impianto di Villacidro (che è dotato anche di discarica) con i quali tuttavia è ipotizzabile che si raggiungano le 100.000 t .

A questi quantitativi vanno aggiunti i percolati prodotti dalle altre discariche per rifiuti non urbani e dalle discariche in post gestione (come quella di Carbonia), che sempre da MUD dichiarano ulteriori 25.000 t di percolati a smaltimento.

Come è evidente in tabella buona parte di questo rifiuto è trattato negli impianti del CIPNES e CIP di Sassari, cui pervengono anche quantità da impianti siti nel sud dell’isola.

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Tab. 4.9 – Quantitativi di percolato prodotto nel 2016.

Sezione Quantità Impianto di smaltimento M-C-S Impianto nota impianto (t) del percolato (*)

Impianto di depurazione e trattamento rifiuti compostaggio 1.436,70 S liquidi del CIPNES "Gallura"

Impianto di depurazione e trattamento rifiuti Compreso percolato discarica 27.446,40 S Impianto liquidi del CIPNES "Gallura" storico Olbia- piattaforma rifiuti CIPNES Impianto di depurazione e trattamento rifiuti differenziati e 1.101,30 S liquidi del CIPNES "Gallura" ingombranti Impianto di depurazione e trattamento rifiuti TMB 1.334,60 S liquidi del CIPNES "Gallura"

Depuratore del Consorzio Industriale compostaggio 141,50 M Provinciale di Sassari

depuratore del Consorzio Industriale compostaggio 2.530,00 M Provinciale Oristanese

depuratore del Consorzio Industriale discarica 1.470,00 M Provinciale Oristanese

depuratore del Consorzio Industriale TMB 100,00 M Provinciale Oristanese Impianto Depuratore del Consorzio Industriale Arborea- biofiltri 27,10 M Provinciale di Sassari CIPOR depuratore del Consorzio Industriale biofiltri 1.185,00 M Provinciale Oristanese

Depuratore del Consorzio Industriale lavaggi FOS 25,34 M Provinciale di Sassari

depuratore del Consorzio Industriale lavaggi FOS 415,00 M Provinciale Oristanese

depuratore del Consorzio Industriale scrubber 540,00 M Provinciale Oristanese Depuratore del Consorzio Industriale Discarica discarica 6.089,09 Provinciale di Sassari- depuratore CISA M Iglesias Serramanna depuratore del Consorzio Industriale 455,50 M Provinciale Oristanese Impianto IRS compostaggio Nuraminis 469,02 Depuratore CISA Serramanna M

Impianto Depuratore del Consorzio Industriale compostaggio 622,54 M Osini Provinciale di Sassari collettati al Impianto depuratore Serramanna - compostaggio 4.860,00 Depuratore CISA Serramanna S Consortile stessa CISA località

(*) M: dato misurato; C: dato calcolato; S: dato stimato.

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Sezione Quantità Impianto di smaltimento M-C-S Impianto nota impianto (t) del percolato (*) Impianto il percolato è utilizzato tutto come ricircolo e Verde Vita - compostaggio bagnatura dei rifiuti nel processo di Porto Torres compostaggio

compostaggio e TMB 1.283,00 Impianto di depurazione consortile M Impianto Ozieri discarica 1.585,00 Impianto di depurazione consortile M

Depuratore del Consorzio Industriale discarica 8.858,77 S Provinciale di Sassari Impianto Sassari Depuratore del Consorzio Industriale TMB 3.294,00 S Provinciale di Sassari

compostaggio 1.477,82 Consorzio Industriale Oristano M

Impianto Depuratore del Consorzio Industriale compostaggio 3.939,86 M Capoterra Provinciale di Sassari

compostaggio 1.949,98 Depuratore Tecnocasic M

compostaggio 1.080,00 Depuratore Unione ALTA GALLURA C collettati al Impianto depuratore Tempio Consortile stessa TMB nd località

compostaggio 538,52 Consorzio ZIR Chilivani Ozieri M

Impianto Depuratore del Consorzio Industriale Macomer- discarica 4.978,30 M Provinciale di Sassari Tossilo

TMB 1.063,78 Consorzio ZIR Chilivani Ozieri M

compostaggio/digestione nd anaerobica collettati al Impianto depuratore discarica nd Villacidro Consortile stessa località TMB nd

(*) M: dato misurato; C: dato calcolato; S: dato stimato.

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5. LA DESTINAZIONE DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI

5.1. La destinazione della frazione organica

La raccolta della frazione organica, composta principalmente dallo scarto alimentare da cucina e dai rifiuti derivanti dalla pulizia di giardini e parchi (codici CER 200108 e CER 200201), nel 2016 continua a crescere passando dalle 205.234,21 t del 2015 alle 214.144,76 t del 2016 (+4%), in particolare grazie all’aumento dei quantitativi dello scarto alimentare intercettato dalle raccolte domiciliari sempre più estese anche nel Nord Sardegna, mentre la raccolta del verde, come già esposto, continua ad avere un trend in diminuzione.

La frazione organica costituisce da sempre la frazione più importante della raccolta differenziata nell’isola, rappresentando quasi il 49% del rifiuto differenziato e poco meno del 30% dei rifiuti urbani totali prodotti.

I rifiuti organici, ricordiamo, sono fra quelli per cui l’Unione Europea ha posto degli obbiettivi di prevenzione e riduzione ed esistono severe restrizioni per lo smaltimento, che impongono dei limiti massimi per il rifiuto biodegradabile smaltito in discarica, come è riportato al capitolo 8.

Questa frazione di rifiuti trova principale collocazione negli impianti di recupero distribuiti sul territorio regionale mentre solo un piccolo quantitativo è stato, anche nel 2016, inviato a biostabilizzazione e poi smaltimento, presso l’impianto del CIPNES di Olbia, a seguito del superamento della capacità di trattamento dell’impianto nel periodo estivo. Questo malgrado già dal 2014 sia stata temporaneamente autorizzato l’aumento della capacità di trattamento dell’impianto (da 240 t/settimana a 417 t/settimana). Si tratta di una situazione che si dovrebbe superare con l’avvio della sezione di compostaggio dell’impianto del comune di Sassari, ancora non operativa.

Nella tabella che segue è riportato il quadro impiantistico del 2016.

Rispetto alla situazione del 2015 si segnala l’avvio di un piccolo impianto privato di trattamento del verde nella provincia del Sud Sardegna, a San Gavino Monreale (Ca) di proprietà della ditta Alberghina Verde Ambiente S.a.s, che ha una potenzialità autorizzata di 1.800 t/anno. Inoltre ha ripreso l’attività a regime, dopo il fermo per lavori di adeguamento durato fino a fine 2015, la sezione di compostaggio dell’impianto di proprietà dell’Unione Alta Gallura a Tempio; si segnala che anche per il 2016, è stato concesso alla linea di compostaggio dell’impianto di Arborea un aumento temporanea della potenzialità fino a 24.000.

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Tab. 5.1 - Impianti di destinazione della frazione organica operativi nel 2016.

Potenzialità Tipologia di Provincia Località Titolare Gestore autorizzata trattamento (t/anno)

Capoterra - Strada Consorzio industriale compostaggio di rifiuti Città Dorsale Consortile km provinciale di Cagliari Tecnocasic S.C.P.A organici da RD 73.000 Metropolitana 10,500 (CACIP) (compost di qualità)

Città Quartu S. Elena - compostaggio della Promisa s.r.l Promisa S.r.l 9.000 Metropolitana Località "Ganni'" frazione verde da RD

compostaggio di rifiuti Macomer - Località Consorzio per la Zona Nuoro Tossilo S.p.A. organici da RD 18.000 "Tossilo" Industriale di Macomer (compost di qualità)

Osini (Og) – Località Provincia Nuoro (zona Ogliastra Compost compostaggio di rifiuti Nuoro Quirra - S.S.125 km 7.000 omogenea Ogliastra) srl organici da RD 90,8

Arborea- Località Consorzio Industriale di Società Vittadello compostaggio di rifiuti Oristano 24.000 "Masangioni" Oristano S.p.A. organici da RD

Consorzio Industriale compostaggio di rifiuti Olbia - Località "Spiritu Sassari Provinciale Nord Est CIPNES organici da RD 21.700 Santu" Sardegna CIPNES (compost di qualità)

Consorzio Zona di Consorzio Zona di compostaggio di rifiuti Ozieri - Località Sassari Sviluppo Industriale Sviluppo Industriale organici da RD 10.000 "Coldianu" Chilivani-Ozieri Chilivani-Ozieri (compost di qualità)

Tempio Pausania - compostaggio di rifiuti Unione comuni Alta Sassari S.S. 127 Km. 41,00 Ecoimpianti srl organici da RD 23.000 Gallura Località "Parapinta" (compost di qualità)

San Teodoro - Località compostaggio della Sassari Comune di San Teodoro Puliedil srl 4.714 “La Canna” frazione verde da RD

Olbia – Località compostaggio della Sassari Sarda Compost s.r.l. Sarda Compost S.r.l. 22.500 “Spiritu Santu” - frazione verde da RD

Arzachena -Localita' compostaggio della Sassari STENI Ambiente srl STENI Ambiente srl 2.250 Naseddu, Lotto 09 frazione verde da RD

Porto Torres- Z.I. La compostaggio di rifiuti Sassari Verde Vita srl Verde Vita srl 15.000 Marinella organici da RD

San Gavino Monreale- Alberghina Verde Alberghina Verde compostaggio della Sud Sardegna 1.820 Località Tuponiga Ambiente S.a.s Ambiente S.a.s frazione verde da RD

Consorzio Serramanna – Loc. Intercomunale di compostaggio di rifiuti Sud Sardegna CISA Service S.p.A. 18.000 “Pruni Cristi” Salvaguardia organici da RD Ambientale -CISA

compostaggio di rifiuti Nuraminis - località Sud Sardegna IRS srl IRS srl organici da RD 14.000 “Tistivillu” (compost di qualità)

digestore anaerobico; Villacidro – Z. I. Consorzio Industriale impianto di Sud Sardegna Località Provinciale Medio Villaservice S.p.A. 51.300 compostaggio di rifiuti "Cannamenda" Campidano Villacidro organici da RD

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Ancora nel 2016 non sono stati operativi l’impianto di Nuoro, già autorizzato, di cui è titolare il Consorzio Industriale Provinciale Nuoro (con potenzialità 10.000 t/a), la linea di compostaggio dell’impianto di Carbonia (18.000 t/a) di cui però risulta affidata recentemente la gestione, e la linea di compostaggio a completamento dell’impianto di Sassari (17.000 t/a, lavori in via di ultimazione), mentre l’impianto previsto nel comune di Villasimius (6.000 t/a), è in fase di progettazione.

La potenzialità totale autorizzata al recupero fra impianti pubblici e privati nel 2016, è superiore a 315.000 t/anno (comprese le potenzialità autorizzate temporaneamente), e dunque copre ampiamente i rifiuti prodotti, anche se non è distribuita omogeneamente nel territorio, come testimoniano le necessità di trattamento che si sono verificate nei mesi estivi nel Nord Sardegna anche nel 2016. Con l’avvio degli altri impianti oggi in realizzazione/completamento avverrà anche un ridimensionamento degli impianti di potenzialità maggiore, come dispone l’aggiornamento del piano regionale sui rifiuti urbani approvato dalla Giunta con DGR n. 69/15 del 23.12.2016.

Nel grafico di Fig. 5.1 è rappresentata la ripartizione della frazione organica negli impianti.

L’impianto che riceve il maggior quantitativo a livello regionale è quello di Capoterra, gestito dal Tecnocasic, che è anche l’impianto con maggior potenzialità autorizzata, che supera nel 2016 quello di Villacidro, che è invece secondo, seguito dal CIPNES di Olbia che aumenta il suo peso percentuale grazie alla miglior raccolta da parte dei comuni dell’area di conferimento, primo fra tutti il Comune di Olbia, e dall’impianto CIPOR di Arborea.

Fig. 5.1 - Conferimento della frazione organica – anno 2016.

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Se si esamina la situazione dei conferimenti per provincia, in Fig. 5.2 si vede come a parte la provincia di Oristano la cui frazione organica raccolta si indirizza quasi esclusivamente all’impianto del CIPOR di Arborea (99%, il resto va verso Villacidro e l’IRS di Nuraminis), nelle altre province le situazioni sono più variegate.

Fig. 5.2 - Destinazione dei rifiuti organici per provincia e per impianto di destinazione.

La Città metropolitana indirizza questi rifiuti prevalentemente verso l’impianto di Capoterra (72,8%), e secondariamente verso quello di Villacidro e al CISA (entrambi per il 10,5%); le quote restanti vanno all’impianto IRS di Nuraminis, all’impianto della Promisa srl (ciascuno il 2,9%) e verso Alberghina Verde (0,4%) ma questi ultimi due impianti trattano esclusivamente rifiuti da parchi e giardini.

La provincia del Sud Sardegna ha come impianti di riferimento quello di Villacidro (circa il 47,6%) e quello di Serramanna del CISA (23,3%) che tratta maggiori quantità di rifiuti rispetto al 2015, seguono l’impianto IRS (15%) e quello di Capoterra (9,8%). Il conferimento verso l’impianto dell’Ogliastra è dovuto al comune di Muravera (2,3%) mentre una parte del verde va verso Promisa (2%).

In provincia di Nuoro il 64,3% va verso l’impianto di Macomer, mentre il 25,8% del rifiuto, proveniente dai comuni della ex provincia Ogliastra va verso l’impianto di Osini; una quota minoritaria verso quello di Arborea (1,4%), dovuta ai trasferimenti dall’impianto di Macomer, e circa il 6,4%, va al CIPNES di Olbia dal comune di Orosei; quote decisamente minori (1,8%) vanno verso Villacidro e verso l’impianto di Ozieri (0,1%); mentre lo 0,4% va verso la Sarda Compost di Olbia che tratta solo verde.

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La provincia di Sassari ha una situazione ancora più articolata: il 32,9% del rifiuto va verso il CIPNES, proveniente dalla ex provincia di Olbia Tempio, che conferisce per il 19,3% anche all’impianto di Tempio; l’area del comune di Sassari conferisce principalmente verso l’impianto Verde Vita di Porto Torres, segue Ozieri (13,9%) e Villacidro (9,5% di rifiuti provenienti dal comune di Sassari) mentre quote minoritarie di verde vanno verso la Sarda Compost e i piccoli impianti di Arzachena e San Teodoro.

Nella tabella che segue viene illustrata la variazione della distribuzione dei quantitativi da raccolta differenziata della frazione organica negli impianti fra il 2015 ed il 2016.

Tab. 5.2 - Flusso totale di rifiuti organici da raccolta differenziata comunale negli impianti - confronto 2016 – 2015.

Frazione organica Frazione organica Variazione Variazione Provincia Impianto in ingresso nel in ingresso nel 2016-2015 2016-2015 2016 (t) 2015 (t) (t) (%)

Città metropolitana Impianto Capoterra 42.693,20 37.714,23 4.978,97 13%

Città metropolitana Impianto Promisa (*) 2.572,22 5.652,86 -3.080,64 -54%

Nuoro Impianto Macomer 12.827,76 10.114,58 2.713,18 27%

Nuoro Impianto Osini 6.404,57 6.272,71 131,86 2%

Oristano Impianto CIPOR Arborea 22.812,32 24.013,98 -1.201,66 -5%

Sassari Impianto CIPNES Olbia 22.941,78 25.090,69 -2.148,91 -9%

Sassari Impianto San Teodoro (*) 53,45 96,50 -43,05 -45%

Sassari Impianto Sarda Compost (*) 1.147,18 2.532,36 -1.385,18 -55%

Sassari Impianto Tempio 12.730,73 5.751,98 6.978,75 121%

Sassari Impianto Ozieri 9.179,48 8.086,36 1.093,12 14%

Sassari Impianto Steni Arzachena (*) 361,43 393,38 -31,95 -8%

Sassari Impianto Verde Vita 14.647,06 14.395,52 251,54 2%

Sud Sardegna Alberghina Verde (*) 217,80 - 217,80 -

Sud Sardegna impianto IRS Nuraminis 9.748,04 800,66 8.947,38 1118%

Sud Sardegna Impianto Villacidro 37.818,36 49.737,60 -11.919,24 -24%

Sud Sardegna Impianto CISA Serramanna 17.989,37 14.580,82 3.408,55 23%

Totali 214.144,75 205.234,23 8.910,52 4%

(*) Impianto che tratta solo rifiuti CER 200201, scarti verdi da giardini e parchi.

L’impianto di Villacidro è quello che dal punto di vista quantitativo ha avuto il calo maggiore, compensato dagli aumenti dei conferimenti verso gli impianti di IRS e di CISA che servono i comuni della stessa area e da quelli trattati all’impianto di Capoterra.

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In aumento il conferimento all’impianto di Tempio che, fermo per buona parte del 2015, nel 2016 ha funzionato di nuovo a regime; le ridotte trasferenze di rifiuti rispetto al 2015 da questo impianto verso il CIPNES, spiegano il calo del rifiuto trattato in questo ultimo impianto ove tuttavia durante i mesi estivi, a seguito del superamento della potenzialità giornaliera è stato necessario trasferire a biostabilizzazione circa 4.200 t di rifiuto organico, come evidenziato nelle tabelle delle pagine seguenti.

L’impianto di Macomer subisce un leggero aumento, dal momento in cui si sono ridotti al minimo i trasferimenti verso l’impianto di Arborea e ciò spiega anche il lieve calo del rifiuto in ingresso a questo impianto.

Abbastanza stabili i quantitativi trattati dall’impianto della ditta Verde Vita di Porto Torres e l’impianto della provincia Ogliastra, che comunque lavorano già al massimo della potenzialità.

In calo anche gli apporti di verde comunale verso l’impianto privato della Sarda Compost a seguito del minor quantitativo di scarto verde raccolto dai comuni della provincia di Olbia Tempio; in generale in tutti gli impianti che trattano solo questo rifiuto si assiste ad un calo dei quantitativi trattati di verde provenienti dai comuni, legato alla minore raccolta regionale.

Nelle tabelle successive viene rappresentata invece la distribuzione di questi quantitativi agli impianti di compostaggio, all’impianto di digestione anaerobica di Villacidro ed alla sezione di biostabilizzazione dell’impianto di smaltimento del CIPNES.

Gli impianti di compostaggio hanno ricevuto oltre 203.000 tonnellate di rifiuti, contro il totale di 182.000 t del 2015, con un aumento di circa 21.000 t, imputabile totalmente al maggior conferimento della raccolta urbana dal momento in cui solo 18.800 t (dato stabile rispetto 2015) provengono da utenze private o da altri impianti (come nel caso dell’impianto di compostaggio di Villacidro, il cui dato comprende il digestato e gli scarti compostabili provenienti dall’impianto di digestione anaerobica, o dell’impianto di Capoterra che riceve strutturante dalla ditta Promisa). Sempre molto basse sono le quantità di fanghi compostati (piccole quantità risultano solo all’impianto di Ozieri) e di rifiuti cellulosici e legnosi provenienti da utenze private.

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Tab. 5.3 - Flusso di rifiuti negli impianti di compostaggio - anno 2016 (t/anno).

A B C D

Scarto verde Scarto alimentare Flussi Compost Quantità da raccolta Altri rifiuti Quantità totale Quantità Totale Quantità % Provincia Impianto da raccolta organici da Materiale fuori scarti a Percolato comunale da RD in ingresso scarti a scarti % Scarti compost Compost comunale privati e ricircolato specifica a incenerim prodotto (CER comunale (A+B+C+D) discarica (F+G+H) prodotto prodotto (CER 200108) fanghi discarica ento 200201) Città CACIP Capoterra 36.414,2 6.279,0 - (1) 45.614,5 - - - 12.041,3 12.041,3 26,4% 6.644,0 14,6% 7.367,7 metropolitana 2.921,3 Città PRO.MI.SA srl - Quartu - 2.572,2 - 2.158,0 4.730,2 - - - 0,0 0,0% 3.726,4 78,8% 0,0 metropolitana S.E. Nuoro Provincia Nuoro - Osini 6.203,8 200,8 - 15,9 6.420,4 500,0 35,4 - - 35,4 0,6% 2.165,0 33,7% 622,5

Nuoro Tossilo - Macomer 12.498,4 329,3 - 70,9 12.898,7 6.704,0 682,1 151,8 - 833,9 6,5% 2.111,1 16,4% 538,5

Oristano CIPOR- Arborea 21.471,4 1.340,9 - 238,8 23.051,1 10.000,0 790,0 - - 790,0 3,4% 6.200,0 26,9% 2.671,5 Alta Gallura - Tempio Sassari 10.229,1 2.501,6 - 5,5 12.736,3 750,0 3.734,0 - - 3.734,0 29,3% 1.800,0 14,1% 1.080,0 Pausania Sassari CIPNES- Olbia 15.864,4 2.846,9 - 317,5 19.028,8 2.600,0 834,7 1,5 - 836,2 4,4% 8.545,4 44,9% 1.436,7

Sassari Comune di San Teodoro - 53,5 - 1.431,1 1.484,5 - - - - 0,0 0,0% 63,0 4,2% 0,0 Consorzio industriale Sassari 8.031,9 1.147,5 - 383,3 9.562,8 - 3.281,4 - - 3.281,4 34,3% 1.500,0 15,7% nd Chilivani - Ozieri Sassari Sardacompost srl - Olbia - 1.147,2 - 6.165,1 7.312,3 - - - - 0,0 0,0% 525,0 7,2% 0,0 Steni Ambiente srl- Sassari - 361,4 - 1.681,5 2.042,9 - - - - 0,0 0,0% 1.050,0 51,4% 0,0 Arzachena Sassari Verde Vita - Porto Torres 12.371,6 2.275,5 - 346,9 14.994,0 3.762,2 1.359,8 - - 1.359,8 9,1% 2.868,7 19,1% (3)

Sud Sardegna Alberghina Verde - 217,8 - 61,0 278,8 - - - - 0,0 0,0% 139,4 50,0% 0,0

Sud Sardegna CISA- Serramanna 16.201,3 1.788,1 - 10,6 18.000,0 4.766,8 706,6 - - 706,6 3,9% 4.182,0 23,2% 4.860,0 Consorzio industriale - Sud Sardegna 11.128,1 1.464,9 - (2) 15.201,2 - 2.516,1 820,6 - 3.336,7 22,0% 2.143,5 14,1% nd Villacidro 2.608,2 Sud Sardegna IRS - Nuraminis 9.078,0 670,1 - 152,6 9.900,7 2.447,1 132,3 - - 132,3 1,3% 2.975,8 30,1% 924,5

TOTALI 159.492,2 25.196,8 - 18.568,3 203.257,2 31.530,1 14.072,4 973,9 12.041,3 27.087,5 13,3% 46.639,3 22,9% 19.501,4

(1) Comprende circa 1400 t/anno di rifiuti CER 191207 proveniente dall’impianto Promisa e utilizzati come strutturante;

(2) Comprende rifiuti provenienti dalla sezione di digestione;

(3) Percolato interamente utilizzato nel processo di compostaggio.

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In calo, come già evidenziato nei paragrafi relativi alla produzione, lo scarto verde da raccolta comunale, circa 1.000 t in meno, mentre lo scarto alimentare aumenta di oltre 10.000 t. In particolare il calo del verde determina difficoltà di approvvigionamento di questo tipo di rifiuto che per gli impianti di compostaggio della frazione organica ha il fondamentale ruolo di fungere da strutturante, garantendo una buona areazione del prodotto e consentendo un processo di degradazione in condizioni aerobiche ottimali.

Questa difficoltà ha portato alcuni impianti ad approvvigionarsi di strutturante da impianti di trattamento del verde o a sperimentare in maniera sempre più diffusa la pratica del ricircolo dello strutturante. Sicuramente in questo senso le azioni previste dal piano regionale, se messe in pratica, prima fra tutti l’adozione di tariffe differenziate e ridotte per il trattamento del verde (oggi messe in pratica da pochi impianti) e l’implementazione delle tecniche di recupero dello strutturante presso gli impianti, potrebbero determinare un aumento delle quantità intercettate.

Si noti fra l’altro che in molti impianti la percentuale di verde sul totale degli ingressi è davvero molto ridotta, come in quello di Tossilo e di Osini (circa il 3%), che infatti stanno operando delle forme di ricircolo, mentre il verde è più abbondante negli impianti del nord Sardegna ove questo tipo di rifiuto è più disponibile, trattandosi dell’area che ne raccoglie di più.

In conseguenza dell’aumento dei rifiuti in ingresso anche il quantitativo di ammendante compostato prodotto (complessivo fra ammendante compostato misto e ammendante compostato verde) è in crescita ed arriva a circa 46.600 t.

La percentuale di ammendante compostato prodotto in rapporto alla quantità di frazione umida trattata in compostaggio, che è uno degli indicatori di monitoraggio del piano, è pari al 22,9% del rifiuto trattato, percentuale stabile rispetto al 2015 quando era pari al 22,8%.

Ricordiamo tuttavia che, a seguito dei tempi necessari per la maturazione e raffinazione dell’ammendante compostato, solo in parte il prodotto dichiarato si produce dai rifiuti in ingresso in impianto nello stesso anno; per di più il dato di produzione è spesso stimato dagli impianti, che raramente sono dotati di pesa per il compost prodotto (vista anche la commercializzazione ancora parziale che ne viene fatta attualmente). Pertanto anche le quantità dichiarate possono in realtà risentire di uno sfasamento temporale e la percentuale di compost prodotto sulla base degli ingressi di rifiuto in impianto deve essere considerata come un dato indicativo, che non comprende fra l’altro il prodotto non ancora certificato o in maturazione.

Tale compost viene venduto o ceduto a terzi con modalità diverse da impianto a impianto e anche la disponibilità all’acquisto o all’utilizzo varia molto a seconda di come la clientela sia già abituata o meno all’utilizzo di questo prodotto. Ci sono dei casi in cui, durante il 2016, si è cominciato a venderlo a titolo oneroso, per quanto basso, come nel caso di Macomer (5,5 euro a tonnellata), altri in cui il prodotto ha già raggiunto un discreto successo fra gli utenti, soprattutto aziende agricole.

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Nell’ambito dell’accordo con il CIC (Consorzio Italiano Compostatori) anche la Regione ha avviato delle azioni, già attuate in diverse sedi e previste anche nei prossimi mesi, per promuovere l’utilizzo dell’ammendante compostato, che fra l’altro è un prodotto molto utile in tema di lotta alla desertificazione e all’impoverimento dei suoli, sia nel settore agricolo e del florovivaismo ma anche all’interno delle procedure di acquisto degli enti pubblici. Anche l’aggiornamento del piano regionale sui rifiuti urbani del 2016 considera tra i suoi obbiettivi primari la valorizzazione delle quantità prodotte, anche nell’ambito del cosiddetto GPP (o politica degli acquisti verdi) e si auspica che con queste azioni, il prodotto che già in altre regioni riscuote un buon successo, possa trovare maggiore mercato anche sull’isola7.

Fra l’altro alcuni impianti hanno già adottato politiche di certificazione del compost prodotto, associandosi al marchio CIC, al fine di fornire maggiore affidabilità del prodotto agli acquirenti.

In calo al contrario gli scarti che rappresentano il 13% del totale in ingresso (contro il 17% del 2015), con un totale smaltito pari a 27.000 t; si tratta di un dato senz’altro positivo che vede ridimensionarsi gli scarti molto elevati di alcuni impianti come quelli di Ozieri, Macomer e Olbia. In netto calo anche il compost fuori specifica, che non rispetta gli standard degli ammendanti e dunque rimane un rifiuto. Tuttavia, malgrado la netta diminuzione, permangono elevate le percentuali di scarto negli impianti di Ozieri e Alta Gallura (nonostante il bacino di riferimento raggiunga buoni risultati di raccolta differenziata), e in seconda battuta quelli di Capoterra e Villacidro ove tuttavia si segnala il trattamento di rifiuti provenienti da realtà dove la raccolta è prevalentemente stradale e dunque presumibilmente non privo di impurezze, come le città di Cagliari e Sassari.

Ricordiamo inoltre che i bilanci di materia presso gli impianti che trattano solo il verde sono sempre da leggere in maniera separata poiché trattano rifiuti decisamente più selezionati in partenza, da cui pertanto si generano minori scarti, e l’ammendante compostato verde prodotto è in generale in quantità maggiore.

Nel monitoraggio del 2016 si è cercato di ricostruire anche la produzione dei percolati prodotti, derivanti dal trattamento della frazione umida, segnalati da quasi tutti gli impianti come quantità misurata o stimata (laddove l’impianto sia complesso e la produzione di percolato derivi da più di una sezione dell’impianto). In alcuni casi tuttavia non è stata fornita neanche una stima dei quantitativi prodotti nelle diverse sezioni dell’impianto (Ozieri, che ha fornito un dato complessivo difficile da ripartire), ed in altri (Villacidro) il quantitativo non era disponibile a seguito del collettamento diretto con gli impianti di depurazione ove tali percolati sono di norma trattati.

7 Gli Acquisti Verdi o GPP (Green Public Procurement) è l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto e con il nuovo Codice appalti (D.lgs 50/2016), il GPP è diventato obbligatorio, tramite l’applicazione dei cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (CAM) previsti per i diversi settori d’appalto. In particolare è vigente il CAM sull’affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, acquisto di ammendanti, piante ornamentali, impianti di irrigazione (approvato con DM 13 dicembre 2013).

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Il quantitativo totale che se ne ricava, comunque approssimativo, è pari a 19.000 t. A fronte di una media del 13% di percolato prodotto sul totale del rifiuto in ingresso si segnalano due impianti i cui quantitativi differiscono da questo valore, ovvero quello del CISA che ne dichiara quantitativi stimati decisamente maggiori (nell’ordine del 27%) e di Macomer (solo il 4%). Si tratta comunque di dati stimati dagli stessi gestori e nel primo caso l’impianto è collegato all’adiacente impianto di depurazione. Vi è da dire che il dato del percolato risente di molte variabili, legate alla composizione del rifiuto in ingresso, alle situazioni climatiche, ai parametri di processo, ad eventuali operazioni di manutenzione, e viene spesso impiegato del tutto o parzialmente nel processo di compostaggio per assicurare la giusta umidità dei rifiuti.

Per gli impianti di trattamento del verde non sono segnalate produzioni di percolati ma questo è in linea con il processo e il tipo di rifiuto gestito.

Passando all’impianto di digestione anaerobica di Villacidro, nel 2016 (Tab. 5.4) ha trattato un quantitativo di rifiuto inferiore di circa 10.000 t , con una produzione di digestato in linea con il 2015 (circa il 26% rispetto al totale in ingresso); tuttavia una parte del digestato (circa il 39% del totale prodotto) è inviato a compostaggio per terminare il processo di degradazione, mentre nel 2015 tutto il digestato prodotto era stato avviato a discarica. Ancora nel 2016 sono elevati gli scarti del processo, per lo più avviati a discarica, pari al 42% del rifiuto trattato, che rappresentano ancora un problema da risolvere in questo impianto.

Tab. 5.4 - Flusso di organico a digestione anaerobica - anno 2016 (t/anno).

A B C D Scarti Quantità Scarto Digestato a Scarti avviati a Scarto verde da totale in Digestato a Impianto alimentare da Altri rifiuti compostag- avviati in compostag- raccolta Flussi da ingresso discarica raccolta da raccolta gio discarica gio comunale privati (A+B+C+D) comunale comunale (recupero) (CER 200201) (CER 200108)

Consorzio Industriale 25.221,8 3,5 4,2 0,00 25.229,5 2.534,1 3.928,90 10.474,9 54,4 Villacidro

Tab. 5.5 - Flusso di organico da raccolta comunale a smaltimento - anno 2016 (t/anno).

Quantità inviata a Biostabilizzato prodotto e Impianto Quantità Conferita biostabilizzazione smaltito in discarica (stima)

CIPNES - Olbia 4.230,5 4.230,5 2.599,5

Nell’ultima tabella è invece riportato il quantitativo (pari al 2% della frazione organica differenziata) avviato a smaltimento a seguito del superamento della potenzialità dell’impianto di Olbia nei mesi estivi.

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Nella figura successiva si illustra come nel corso degli anni la destinazione della frazione organica è orientata decisamente verso il recupero, salvo la situazione creatasi al CIPNES di Olbia, viste anche le potenzialità presenti sul territorio, sicuramente sufficienti a trattare i rifiuti prodotti. Anzi si sottolinea come nel piano regionale ci si pone l’obbiettivo di non autorizzare ulteriori impianti, a parte quelli già citati oramai in realizzazione, e fra l’altro funzionali a coprire aree meno servite (area del Sulcis e Sassari soprattutto) e di rivedere le autorizzazioni al fine di ridimensionare gli impianti con potenzialità troppo ampia.

Fig. 5.3 - Destinazione della frazione organica dal 2011 al 2016 (t/anno).

Tuttavia non possiamo dimenticare come sia ancora necessario ridurre la quantità di scarti del sistema di recupero della frazione organica; questo sarebbe possibile migliorando sia la qualità del rifiuto in ingresso, soprattutto ove ancora la raccolta domiciliare non è ancora stata adottata, sia i processi di compostaggio e digestione che, essendo processi biologici, se mal condotti, rischiano di non arrivare alla produzione di quantitativi ottimali di compost.

Ricordiamo infatti che la frazione organica, visto il peso che riveste nel totale del rifiuto separato, è fondamentale per il raggiungimento degli obbiettivi di riciclo dei rifiuti urbani del 50% imposti dalla normativa per il 2020, target che l’Unione Europea conta di rivedere al rialzo a breve, e per il rispetto della percentuale di RUB a discarica, entrambi trattati al capitolo 8.

Al fine di valutare quanta frazione umida è effettivamente recuperata rispetto a quella potenzialmente contenuta nel rifiuto urbano, il Piano regionale ha adottato l’indicatore Percentuale di frazione umida trattata in compostaggio e digestione anaerobica sulla frazione di umido nel rifiuto urbano che è risultato nel 2016 pari al 78,8%, in miglioramento rispetto al dato del 75,5% del 2015.

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Esso è il risultato del rapporto del totale della frazione organica di provenienza comunale trattata a compostaggio e digestione (209.914 t) e la stima della frazione organica contenuta in tutto il rifiuto urbano (266.240 t) valutata a partire dai risultati di analisi merceologica (capitolo 8, tabella 8.5).

5.2. La destinazione degli altri rifiuti differenziati

Le destinazioni delle altre principali frazioni di rifiuto raccolte in maniera differenziata sono indicate nella tabella seguente (Tab. 5.6), per macro tipologia di rifiuto ed in ordine decrescente in base alle quantità conferite; sono evidenziati in carattere grassetto i centri di conferimento riconosciuti dagli accordi fra Regione e Consorzi di filiera – CONAI.

Tab. 5.6 - Impianti e piattaforme di conferimento dei principali rifiuti da RD e quantitativi ricevuti nel 2016 (tonnellate).

Carta Plastica Vetro Quantitativi Quantitativi Quantitativi Impianto di Impianto di ricevuti (CER Impianto di ricevuti (CER ricevuti (CER destinazione destinazione 150102- destinazione 150107- 150101-200101) 200139) 200102) Papiro Sarda, So.Ma. Ricicla srl, Ecosansperate , San 23.821,6 8.935,7 27.111,9 Cagliari Assemini Sperate

Gesam, Sassari 14.084,8 Gesam, Sassari 6.751,5 Gesam, Sassari 12.594,4

Recupero Carta srl, 9.270,4 Impianto Arborea (CipOr) 4.920,6 Ichnos, Uta (CA) 7.004,3

Piattaforma comune di C_A_P_R_I scarl, CMT SpA, Villasor 5.329,6 4.366,1 4.912,8 Tergu Guasila

So.Ma. Ricicla srl, Impianto extra 4.467,2 C_A_P_R_I scarl, Guasila 3.251,6 3.636,3 Assemini regionale

Eco Centro 4.033,7 CMT SpA, Villasor 3.045,0 Piattaforma Tergu 2.548,4 Sardegna,Bolotana

Mario Moro, Oniferi 3.856,0 Mario Moro, Oniferi 1.715,2 RGM, Muros 2.322,7

RGM, Muros 3.636,3 Ignazio Sotgiu srl 1.142,8 Impianto Tempio 1.784,9

Impianto CIPNES, ASA di Olianas Claudio, Impianto CIPNES, 3.505,9 901,8 1.160,1 Olbia Gergei Olbia

Eco Centro Eco Centro Sardegna, Impianto Tempio 2.938,9 863,2 750,6 Sardegna,Bolotana Bolotana

C_A_P_R_I scarl, ASA Di Olianas 2.381,6 Impianto CIPNES, Olbia 807,1 444,3 Guasila Claudio, Gergei

Altri impianti 2.365,0 Altri impianti 3.259,1

Totale 79.691,1 Totale 39.959,7 Totale 64.270,7

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Metallo Imballaggi metallo RAEE

Quantitativi Quantitativi Impianto di Impianto di Impianto di Quantitativi ricevuti ricevuti destinazione destinazione destinazione ricevuti (CER 200140) (CER 150104)

Eredi Marceddu Ecosansperate, San 902,7 3.350,9 West Recycling, Uta 4.299,3 Costantino, Sassari Sperate

Ecocentro Demolizioni, Ecocentro Demolizioni, 593,0 Ichnos, Uta 603,3 2.111,7 Siniscola Siniscola

Impianto Arborea West Recycling, Uta 558,5 323,5 Eco Olbia, Olbia 1.151,1 (CipOr)

ECOSERVICE srl, 496,4 Impianto Tempio 212,9 IRECO, Villacidro 849,3 Sant'Antonio di Gallura

Sarda Rottami, Porto 415,0 RGM, Muros 144,0 Aspir Sarda, Sassari 643,2 Torres

Sarda Rottami, Porto Metalla Srl, San Sperate 305,2 Mario Moro, Oniferi 107,1 400,1 Torres

Ecoservice srl, Impianto Tempio 289,7 85,9 Invesa sas, Domusnovas 331,3 San’Antonio di Gallura

Eurodemolizioni e 279,6 Piattaforma Tergu 78,2 Metalla Srl, San Sperate 308,9 Raccolta Ecologica SRL

Romeg, Sassari 258,2 Gesam, Sassari 65,8 Impianto Tempio 203,1

Congiu e C. snc., 246,1 Altri impianti 153,2 Altri impianti 172,9 Capoterra

Eco Olbia, Olbia 216,8

Altri impianti 786,2

Totale 5.347,3 Totale 5.124,9 Totale 10.471,0

Legno Tessili e abbigliamento Ingombranti al recupero

Quantitativi Impianto di ricevuti Impianto di Quantitativi Impianto di Quantitativi destinazione (CER 150103- destinazione ricevuti destinazione ricevuti 200138) Serdan Tess srl, Santa RGM , Muros (SS) 2.491,4 CACIP, Capoterra 599,84 Giusta 1422,8 Ecotessile di Rispoli PRO_MI_SA srl 556,0 CIPNES, Olbia 501,2 Matilde, Iglesias 508,9 Ecocentro Demolizioni, CACIP, Capoterra (CA) 409,8 CACIP, Capoterra (CA) 110,1 454,3 Siniscola Sarda Recuperi Tessili CIPNES, Olbia 128,4 Porcu Antonio, Oristano 75,62 S.r.l., Monastir 242,4

Impianto Tempio 107,2 Altri impianti ECOLDOR, Dorgali 37,7 205,1

Totale 3.692,9 Totale 2.833,1 Totale 1.324,46

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Si ricorda tuttavia come spesso gli impianti indicati rappresentino soltanto la prima destinazione dei rifiuti, dove viene effettuata solo un’operazione di messa in riserva preliminare al recupero vero e proprio, condotto in altri impianti regionali e spesso extraregionali, stante l’assenza sul territorio regionale di impianti di recupero per molte tipologie di rifiuto.

Nell’aprile 2016 si segnala l’avvio dell’attività della nuova piattaforma di raccolta delle frazioni differenziate presso l’impianto del CIPOR (Arborea) che ha raccolto soprattutto plastica e multimateriale leggero (plastica e imballaggi in metallo); si segnala inoltre da febbraio 2016 la ripresa dei conferimenti verso l’impianto ASA srl di Gergei (Sud Sardegna) dopo la revoca del provvedimento provinciale che ne sospendeva le attività nel 2015. Inoltre non senza conseguenze è stato l’incendio avvenuto nel maggio 2016 presso la Soma Ricicla (che riceve rifiuti plastici) che ha determinato lo spostamento di una parte dei flussi di rifiuti verso altre destinazioni per il tempo necessario alla ripresa delle attività.

Di seguito viene esaminato il conferimento agli impianti delle principali frazioni di rifiuto, accorpando talvolta, per maggiore chiarezza, i quantitativi avviati ai soggetti che ricevono limitate quantità di materiali in un’unica categoria denominata “altri impianti”.

5.3. La destinazione dei rifiuti da imballaggio e frazioni similari

La raccolta della carta e cartone, comprensiva di imballaggi e frazioni similari, come già esposto, è in ulteriore aumento di circa 4.100 t rispetto al 2015 ed è pari a 79.691,05 tonnellate. Il miglioramento è dovuto in parte alla migliore raccolta della provincia di Sassari (comuni di Olbia e in forma minore Sassari ed Arzachena, che tutti insieme hanno raccolto 1.350 t di carta in più rispetto al 2015); in generale la raccolta è aumentata in tutte le province, a parte quella di Oristano che rimane stabile, ma nella quale si rilevava già una buona raccolta anche nel 2015.

Nel grafico di Fig. 5.4 si evidenzia una distribuzione dei conferimenti negli impianti abbastanza simile all’anno passato; la percentuale maggiore, come da anni accade, va alla cartiera della Papiro Sarda (quasi il 30%, in aumento), mentre la Recupero Carta, sua associata, riceve un ulteriore 11,6%. Abbastanza stabile la quota ricevuta dalla ditta Gesam di Sassari al 17,7%, seguita dalla CMT di Villasor (6,7%) e da una serie di impianti che mostrano tutti valori intorno al 5% come RGM di Muros (SS), So.Ma. Ricicla di Assemini, Ecocentro Sardegna di Bolotana, Mario Moro con sede a Oniferi (NU) e CIPNES di Olbia; gli altri impianti segnalati ne ricevono quantità minori; nella voce “Altri impianti” sono raggruppati i quantitativi inviati ad ASA srl (Sud Sardegna), Cartiera Logudoro, piattaforma di Tergu (SS), Ecoservice srl e altri impianti che ricevono quantitativi occasionali

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Fig. 5.4- Conferimenti di carta/cartone – anno 2016.

La raccolta della plastica è in netto ulteriore aumento nel 2016 (+12%, pari a circa 4.250 t), con un trend molto simile a quanto visto nel periodo 2015-2014, ed ha raggiunto 39.959,7 tonnellate. L’aumento è imputabile al miglioramento della raccolta nel Nord Sardegna (circa 1.000 t in più derivano dalla raccolta del comune di Olbia e in quantità minore di Arzachena).

Fig. 5.5 - Conferimento della plastica - anno 2016

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Nel grafico di Fig. 5.5 sono rappresentate le quantità conferite ripartite per impianto; il maggior quantitativo, oltre il 22,4%, è indirizzato verso la ditta So.Ma. Ricicla, in calo rispetto al 2015 anche a seguito della fermata dovuta all’incendio già citato, seguito dalla ditta Gesam (16,9%), dal nuovo impianto del CIPOR (12,3%) e dall’impianto del comune di Tergu (SS) che detiene il 10,9%.

Seguono impianti che ricevono quote minori quali la C.A.P.R.I. scarl e la CMT di Villasor, che come la ditta So.Ma. Ricicla ricevono plastica monomateriale, seguiti da altri impianti segnalati nel grafico.

Nella voce “Altri impianti” sono compresi svariati soggetti, che ricevono ciascuno quantità ridotte di plastica, ma che insieme raggiungono l’8,2% del totale della plastica raccolta, come ad esempio l’impianto di Tempio, la RGM di Muros, l’inceneritore del CACIP (che riceve però soprattutto le cosiddette plastiche dure CER 200139). Fra di essi, anche nel 2016, ve ne sono alcuni i cui dati sono stati ricostruiti dalle dichiarazioni MUD, come avvenuto per la carta.

. Fig. 5.6 - Conferimenti del vetro – anno 2016.

Il dato del vetro raccolto nel 2016 è pari a 64.270,66 tonnellate, in aumento di 2.280 t (+4%) rispetto al dato 2015, aumento concentrato soprattutto nella provincia di Sassari, dove il solo comune di Olbia incrementa di 1.100 t il totale raccolto.

La distribuzione verso gli impianti illustrata nel grafico di Fig. 5.6 mostra un ulteriore lieve calo della ditta Ecosansperate che comunque rimane sempre l’impianto che riceve i maggiori quantitativi (42,2%), seguita dalla Gesam di Sassari, dalla ditta Icnos di Uta e C.a.p.r.i. di Guasila. Nel grafico emerge una quota del 4% destinata fuori regione che deriva dal fatto che il vetro del comune di Olbia è andato direttamente alla ditta Eurovetro srl in Lombardia.

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La raccolta del legno nel 2016 è pari a 3.693,31 tonnellate, in aumento di 600 t (+20%), incremento concentrato nella provincia di Sassari, in particolare grazie alla maggiore raccolta del capoluogo.

Si sottolinea come la maggior parte dei conferimenti provengono in ogni modo dal Nord Sardegna e in forma minore dai comuni della Città Metropolitana e dalla provincia di Nuoro, mentre le province del Sud Sardegna e Oristano hanno raccolte davvero minime di questa frazione di rifiuto.

La principale destinazione, come evidente nel grafico di Fig. 5.7 è la piattaforma associata al consorzio RILEGNO della RGM a Muros, che raccoglie il 67,5% del totale regionale; seguono la Promisa srl di Quartu San’Elena (15,1%) che riceve dall’area meridionale dell’isola e l’impianto di Capoterra del CACIP (11%) ove tuttavia i rifiuti vengono inviati alla termovalorizzazione. In Sardegna esistono poi altre due piattaforme convenzionate con RILEGNO che sono il CIPNES di Olbia e l’impianto di Tempio, che ne ricevono quote minori.

Fig. 5.7 - Conferimenti del legno – anno 2016.

Infine, la raccolta degli imballaggi in metallo (CER 150104), riportata in Fig. 5.8, è in deciso aumento rispetto al 2015, ed è pari a 5.124,8 tonnellate (+43%); sicuramente in questo aumento ha inciso l’aumento generale della raccolta delle frazioni differenziate ma anche la migliore capacità di stima soprattutto laddove esso è raccolto congiuntamente alla plastica o al vetro.

Considerando poi che ancora non in tutti gli impianti è stato possibile evidenziare i casi in cui i comuni effettuano una raccolta multimateriale, soprattutto laddove viene utilizzato il codice CER prevalente della plastica o del vetro invece che il codice CER 150106, probabilmente ancora si tratta di una dato lievemente sottostimato. Ci troviamo infatti nella situazione in cui ben un centinaio di comuni, fra i quali alcuni grossi centri, non risultano avere conferito questa tipologia di rifiuto pur dichiarando, almeno la metà di essi, di fare una raccolta di tipo multimateriale.

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Fig. 5.8 - Conferimenti di imballaggi in metallo – anno 2016

La maggiore quantità degli imballaggi in metallo viene conferita all’Ecosansperate (65,4%), dove principalmente giunge con la multimateriale del vetro adottata dai comuni conferenti, seguita dalla ditta Ichnos che ne raccoglie oltre l’11%. Segue la piattaforma dell’impianto di Arborea, attiva dal 2016, che riceve in parte anche la multimateriale della plastica (6,3%) e la piattaforma dell’impianto di Tempio (4,2%). In calo le quote della ditta RGM di Muros (2,8%) e della ditta Mario Moro (2,1%). I restanti quantitativi sono destinati a numerosi impianti, fra i quali GESAM, piattaforma di Tergu, ASA, destinatari di quantità meno rilevanti e raggruppati nella categoria denominata “Altri impianti”, che raggiungono nell’insieme il 5,8%.

5.4. La destinazione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

La raccolta dei RAEE, rifiuti derivati da apparecchiature elettriche ed elettroniche, registra nel 2016 un ulteriore lieve aumento, raggiungendo quota 10.471 tonnellate (circa il 10% in più rispetto al dato di circa 9.502 t del 2015), con un pro capite medio regionale di circa 6,3 kg/ab/anno.

La distribuzione dei RAEE negli impianti, Fig. 5.9, evidenzia come la maggior parte dei RAEE raccolti si indirizzano verso due impianti di trattamento quali la West Recycling di Uta (CA) che riceve il 41 % dei rifiuti raccolti a livello regionale, in ulteriore aumento rispetto al 2015, e la ditta Ecocentro Demolizioni di Siniscola (20,2%, anch’esso in aumento).

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Fig. 5.9 - Impianti di prima destinazione dei RAEE - anno 2016.

Seguono con l’11% la Eco Olbia, seguita dalla ditta IRECO (8,1%) che ha sede a Villacidro (VS), e dalla ditta Aspir Sarda di Sassari (6,1%) in forte calo, tutti impianti che ne effettuano solo la messa in riserva; il conferimento ad altri impianti è invece più ridotto, come messo in evidenza dal grafico.

Anche nel 2016 è stato segnalato qualche conferimento fuori regione, davvero limitato, da parte di alcuni comuni dell’area dell’Ogliastra; tali conferimenti sono raggruppati insieme ai trasferimenti di piccola entità verso altri impianti regionali in un’unica categoria denominata “Altri impianti” che rappresenta il 1,7% del raccolto sul totale regionale.

5.5. La destinazione degli altri rifiuti da raccolta differenziata

Esaminando la destinazione delle altre frazioni di rifiuto a recupero, si osserva come gli altri metalli (codice CER 200140) nel 2016 sono stati pari a 5.347,317 tonnellate, in aumento di oltre 1.100 t (30%) rispetto al 2015. Si osservi come oltre la metà del quantitativo raccolto è proveniente dalla provincia di Sassari ove si trovano anche molti soggetti autorizzati al recupero, come evidente nel grafico sottostante.

Si tratta di rifiuto le cui destinazioni sono davvero numerose e per cui più frequentemente è stato necessario operare delle verifiche dal MUD per recuperare i quantitativi mancanti conferiti ad alcune ditte quali la Demoltorres (SS) e la Romeg (SS) che non hanno risposto al censimento dati e altre ditte (in generale imprese che si occupano anche di rottamazione di veicoli fuori uso) che ne hanno

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ricevuto quantità ridotte o da un solo soggetto, per le quali si è preferito rintracciarne i dati direttamente dalla dichiarazione MUD.

Come si nota nel grafico di Fig. 5.10 le quantità maggiori sono andate all’impianto della ditta Eredi Marceddu di Sassari (16,9%), Ecocentro Demolizioni (11,1%), alla West Recycling di Uta (10,4%), e Ecoservice srl (9,3%) mentre le altre ditte segnalate hanno quote inferiori.

Nella voce “altri impianti” sono accorparti numerosi soggetti che insieme raccolgono circa il 14,7 %. Nel 2016 alcuni comuni dell’area dell’Ogliastra hanno segnalato invii fuori regione, ma abbastanza limitati.

Fig. 5.10 - Conferimenti di metallo – anno 2016.

Lo spazzamento stradale al recupero, pari a circa 2.939 tonnellate, risulta tutto inviato all’impianto della Ecotec Gestione Impianti Srl di Assemini, e proviene quasi esclusivamente dai comuni della città Metropolitana (soprattutto da Quartu Sant’Elena) e dal comune di Oristano, vista anche l’assenza di impianti di recupero nel Nord Sardegna.

Si tratta di un rifiuto che, come già esposto, viene computato nella raccolta differenziata solo dal monitoraggio di quest’anno; ci si aspetta, soprattutto per i grossi centri ove il quantitativo raccolto ha un peso che può essere determinante nel calcolo della percentuale di raccolta differenziata, che questa destinazione prenda sempre più piede, in luogo dello smaltimento in discarica, soprattutto nel sud dell’isola, ove è già autorizzato, ma non ancora in esercizio, anche un altro impianto nel territorio del comune di Quartu Sant’Elena.

Gli ingombranti a recupero sono invece in calo, e sono pari a 1.324,46 tonnellate (contro le 1.518 t nel 2015, circa il 13% meno), a seguito della minor quantità avviata a recupero nella piattaforma a

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servizio dell’impianto di Tempio; in lieve aumento invece sono i quantitativi trattati al CIPNES di Olbia (circa 600 t) ove conferiscono i comuni dell’area di Olbia, e all’inceneritore del CACIP dove questi rifiuti vengono valorizzati energicamente e che serve principalmente la Città Metropolitana e la provincia del Sud Sardegna. Vi sono poi conferimenti segnalati anche ad altri impianti, come la ditta Ecocentro Demolizioni di Siniscola, la Ecoldor di Dorgali ove conferiscono i comuni della provincia di Nuoro, la ditta Porcu, ove conferiscono alcuni comuni della provincia di Nuoro e Oristano.

Fig. 5.11 - Conferimenti di ingombranti al recupero – anno 2016.

I rifiuti d’abbigliamento (CER 200110) e tessili (CER 200111 - 150109) sono decisamente in crescita e nel 2016 il quantitativo raccolto è pari a 2.833,56 tonnellate (+15%), soprattutto a seguito dell’incremento dell’abbigliamento raccolto. Si ritiene tuttavia che sia un dato sottostimato rispetto all’effettivo soprattutto perché spesso la raccolta è affidata a ditte terze rispetto a quella che gestisce l’appalto principale o viene gestita singolarmente anche dai comuni associati, ma che non sempre hanno provveduto a mandare una comunicazione di questi dati a completamento del dato fornito dalla associazione dei comuni. Pertanto è possibile che qualche quantitativo sia sfuggito al censimento e laddove il conferimento sia avvenuto verso ditte fuori regione non segnalate, non sia stato rintracciato da MUD.

Questi rifiuti trovano come principale destinazione alcune ditte che operano solo la messa in riserva per poi trasferire fuori regione i rifiuti da avviare al recupero quali la Serdantess srl (OR) che ne riceve circa il 50%, seguita dalla ditta Ecotessile di Rispoli Matilde di Iglesias che ne riceve circa il 18% e la ditta Sarda Recuperi Tessili sita a Monastir (9%). Il Tecnocasic invece è stato destinatario di circa il 16%, costituiti principalmente da rifiuti CER 200111, circa 450 tonnellate, inviati a recupero energetico, ma si ritiene che in parte potrebbe trattarsi di materassi. Altri impianti ne ricevono quantitativi decisamente inferiori.

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Si segnala tuttavia che su indicazione di comuni e associazioni, sono state computate anche circa 170 tonnellate, confermate da MUD, che vanno direttamente fuori regione, provenienti da comuni della provincia di Sassari, territorio che solo a fine 2016 ha visto autorizzato un impianto di messa in riserva di questi rifiuti e che detiene il pro capite provinciale più basso.

Ci si attende che l’intercettazione di questo rifiuto, che stante anche i risultati delle analisi merceologiche, è ancora abbastanza presente nel rifiuto indifferenziato a smaltimento, subisca un ulteriore aumento negli anni prossimi anche perché si osserva come numerosi comuni, anche capoluogo, ancora non ne hanno organizzato direttamente la raccolta.

La frazione dei rifiuti degli oli e grassi alimentari nel 2016 è in ulteriore aumento, e raggiunge quota 757 tonnellate (+44% rispetto al 2015 e con un dato che è doppio se si guarda al 2014), grazie al fatto che sono sempre più numerosi i comuni attivi nella raccolta di questa frazione di rifiuti.

La maggiore quantità è raccolta da ditte della provincia di Sassari quali “Il Gabbiano Industria Ecologica srl” di Porto Torres che ne riceve il 68% e che opera anche la rigenerazione degli oli, seguita dalla ditta Lem a Thiesi (13%), mentre quantità decisamente inferiori vanno verso la ECOE srl di Elmas e la Eco Service Sarda snc di Assemini e verso altre ditte che principalmente operano la messa in riserva.

La categoria denominata Altri rifiuti e raccolta selettiva che comprende una moltitudine di rifiuti fra cui medicinali, toner, vernici, solventi, batterie e pneumatici raccoglie un totale di circa 934,4 tonnellate.

Fra di essi il rifiuto più consistente è costituito da batterie ed accumulatori (CER 200133-200134), pari a circa 389 t raccolte ed inviate a recupero principalmente alle ditte Gisca Ecologica di Sassari e Invesa sas di Domusnovas (Sud Sardegna).

Seguono per quantità gli pneumatici (CER 160103), computabili solo se conferiti da utenze domestiche, di cui sono state segnalate dai comuni circa 300 tonnellate, stabili rispetto al 2015 ed in genere provenienti dagli ecocentri; per lo più sono stati inviati all’inceneritore del Tecnocasic (48%, prevalentemente da comuni del centro Sud dell’isola) mentre in quantità inferiori sono destinati ad impianti di raccolta e frantumazione associati al consorzio Ecopneus, che operano il recupero di materia, quali la Ecoservice srl di Sant’Antonio di Gallura e la FDG di Collu srl, nell’area di Iglesias. Segnaliamo inoltre 102 t di vernici e inchiostri (CER 200127 - 200128) raccolti soprattutto dalla ditta Setrand srl e circa 89 t di medicinali (CER 200132) che sono destinati al termovalorizzatore del Tecnocasic.

Le frazioni restanti sono costituite da rifiuti davvero residuali, che comprendono piccole quantità di toner, contenitori di gas in pressione, imballaggi contenenti residui pericolosi ed imballaggi misti non riconducibili a raccolte multimateriali.

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L’ultima tipologia da analizzare è relativa agli inerti da piccole demolizioni inviati a recupero raccolti dai comuni, che solo dal 2016 vengono inseriti nel calcolo della raccolta differenziata annuale.

Il totale raccolto è stato pari a 6.378,83 tonnellate anche se si ritiene, a seguito delle numerose verifiche effettuate, che potrebbe trattarsi di un dato in parte impreciso. Esso potrebbe però essere lievemente sottostimato poiché molto spesso i dati trasmessi, sottoposti a verifica, sono risultati essere stati espressi in m3 e non in tonnellate (sia da parte dei comuni sia da parte degli impianti) e per quanto laddove individuati tali dati siano stati corretti, è probabile che qualcuno di questi casi sia sfuggito. Dall’altra parte potrebbe invece trattarsi di un quantitativo sovrastimato dal momento in cui si è constatato come molti comuni, al momento della dichiarazione, hanno inserito anche quantitativi derivanti da altre attività comunali (e non unicamente quelli che la normativa consente di computare nel calcolo dei rifiuti urbani, ovvero i soli inerti da piccole demolizioni eseguite dal conduttore dell’abitazione in proprio); a seguito di accertamenti è stato possibile chiarire e correggere molte di queste situazioni ma non è improbabile che qualche caso sia sfuggito al controllo.

Dal punto di vista delle destinazioni, gli impianti di recupero a cui sono stati inviati questi rifiuti sono davvero numerosi, pari a 23 diversi soggetti, dislocati nelle diverse aree della regione. I maggiori quantitativi (pari al 17% del totale) sono stati trattati dalla ditta P.P.T. srl di Tempio Pausania a cui ha conferito il comune di Olbia, seguiti dall’impianto della ditta Scavi Lecis di Assemini (12%) cui ha conferito il comune di Assemini, seguito dalla Ecoinerti srl di Iglesias (11%) ove conferiscono i comuni di Carbonia e Iglesias, e dalla General Trasporti Srl di Capoterra (10%) ove conferisce appunto il comune di Capoterra. I comuni citati sono tutti centri che risultano fra i maggiori produttori. Gli altri impianti ne ricevono invece quantitativi inferiori.

Si tratta nella maggior parte dei casi di impianti iscritti all’albo delle procedure semplificate che operano la messa in riserva e il recupero di questi rifiuti per la produzione di materie prime seconde per l’edilizia.

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6. IL SISTEMA DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI

Nel seguente capitolo vengono illustrate le modalità con cui i comuni o le loro associazioni organizzano il servizio di igiene urbana come descritto dagli enti stessi nel modulo compilato nel sistema SIRA. Si sottolinea come in qualche caso è stato necessario correggere il dato dichiarato perché, soprattutto laddove il comune dispone di più modalità per la raccolta di un rifiuto, anziché dichiarare la modalità prevalente è stata utilizzata la modalità generica “altro”.

Si precisa inoltre che per i comuni che hanno cambiato modalità di gestione nel corso dell’anno si è preso a riferimento l’ultimo periodo disponibile del 2016.

6.1. Quadro generale delle modalità gestionali della raccolta

L’analisi delle risposte fornite da comuni e loro associazioni sulla modalità di gestione della raccolta comunale, riportata in Tab. 6.1, mostra come l’affidamento in appalto sia oramai preponderante; solo otto comuni raccolgono i rifiuti in economia (di cui Pimentel, nella provincia del Sud Sardegna, in economia, mentre l’Unione Logudoro, nella provincia di Sassari, in realtà lo affida ad una società partecipata) e sette dichiarano modalità miste (l’Unione Metalla e il Mare e comune di Decimoputzu nella provincia del Sud Sardegna ed il comune di Monti nella provincia di Sassari).

Tab. 6.1 - Modalità di gestione della raccolta dei rifiuti attuata nel 2016.

Tipo di Gestione Provincia Totale Comuni Totale risposte Appalto Economia Mista Città metropolitana 17 17 17 0 0

Nuoro 74 62 62 0 0

Oristano 87 87 87 0 0

Sud Sardegna 107 105 98 1 6

Sassari 92 88 80 7 1

Totale 377 359 344 8 7

La tecnica della raccolta del rifiuto indifferenziato (o “secco residuo” CER 200301), riportata nella Tab. 6.2, per la maggioranza dei comuni che hanno partecipato alla rilevazione prevede prevalentemente una raccolta domiciliare (circa 99% dei comuni intervistati che accorpano l’83% della popolazione) mentre solo i due comuni capoluogo Cagliari e Sassari dichiarano di adottare esclusivamente il cassonetto stradale per le utenze domestiche; nella categoria “altro” ricade il comune di Dualchi (NU) che dichiara una tipologia generica alla quale probabilmente equivale una

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tecnica mista domiciliare e stradale. Il comune di Domusnovas che nel 2015 adottava la raccolta stradale è transitato verso la tecnica domiciliare (migliorando di fatto, come evidente nei capitoli precedenti, la propria performance).

Ricordiamo tuttavia che un altro comune, quello di Alghero che ci risulta ancora utilizzare la tecnica stradale, non è tra i comuni che hanno partecipato alla rilevazione del monitoraggio 2016 e di questo è necessario tenere conto nell’analisi di questi dati.

Tab. 6.2 - Tecniche adottate per la raccolta del rifiuto indifferenziato nel 2016. cassonetti Provincia Totale Comuni Totale risposte domiciliare altro stradali Città metropolitana 17 17 16 1 0

Nuoro 74 62 61 0 1

Oristano 87 87 87 0 0

Sud Sardegna 107 105 105 0 0

Sassari 92 88 87 1 0

Totale 377 359 356 2 1

Anche i comuni che fino al 2015 dichiaravano una tecnica mista, da intendersi spesso come domiciliare nel centro abitato e con cassonetto per le utenze commerciali o nelle frazioni amministrative e le campagne, hanno tutti dichiarato di avere adottato la tecnica domiciliare nel 2016, ad esempio i comuni di Carloforte, Calasetta, Arzachena e l’Associazione dei comuni di , Siris e (OR), che oramai è confluita nell’Unione Parte Montis, che adotta la raccolta domiciliare.

La frequenza adottata per la raccolta del rifiuto indifferenziato, riportata nella tabella seguente, è principalmente quella che prevede più passaggi settimanali, con due o addirittura tre passaggi (55% dei comuni) mentre è in lieve crescita il numero dei comuni che prevedono un solo passaggio settimanale. Permane qualche comune che prevede passaggi di ritiro giornalieri (fra cui il comune di Cagliari) ma si ritiene che almeno buona parte dei comuni che hanno indicato questa frequenza abbia interpretato in maniera errata la domanda giacché si tratta di una modalità non adatta ad un sistema porta a porta domiciliare quale quella adottata da molti di essi. Solo un comune ha indicato un passaggio quindicinale, riportato nella categoria “altro”, insieme ad un ulteriore comune che non ha ben specificato le modalità adottate.

Si ricorda come anche il piano regionale promuove un ritiro di questo rifiuto non troppo frequente, di tipo ad esempio quindicinale, al fine di scoraggiare la produzione di secco residuo massimizzando la differenziazione dei rifiuti e consentendo anche di ridurre i costi legati al passaggio dei mezzi di raccolta.

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Tab. 6.3 - Frequenza di raccolta dei rifiuti indifferenziati nel 2016.

Frequenza Frequenza Frequenza Frequenza Provincia Totale Comuni doppia tripla Altro settimanale giornaliera settimanale settimanale

Città metropolitana 17 6 8 0 3

Nuoro 62 30 13 15 3 1

Oristano 87 55 32 0 0

Sud Sardegna 105 49 51 1 3 1

Sassari 88 41 45 2 0

Totale 359 181 149 18 9 2

Nella Tab. 6.4 è invece riportato il quadro delle Associazioni/Unioni/Consorzi costituite dai comuni che si sono associati per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, che registra un ulteriore lieve aumento rispetto al 2015 con circa il 63% dei comuni sardi associati, comprendente circa il 25% della popolazione, dal momento che di fatto esse riguardano soprattutto i comuni più piccoli.

Le provincia dove il fenomeno è più importante è senz’altro quella di Oristano, seguita da Sud Sardegna e Sassari, mentre il dato di Nuoro è condizionato dai numeri bassi della ex provincia Ogliastra dove pure i numerosi piccoli comuni potrebbero trarre sicuramente vantaggio da questo tipo di gestione.

Tab. 6.4 - Associazioni /Consorzi /Unioni di comuni per la gestione dei rifiuti - 2016 (*).

N. Comuni Associazioni Popolazione Popolazione Comuni Provincia associati costitute associata associata % associati %

Città metropolitana 1 0 6.750 1,6% 6%

Nuoro 34 7 58.345 27,5% 46%

Oristano 80 9 103.881 65,0% 92%

Sud Sardegna 65 8 139.173 39,1% 61%

Sassari 56 11 118.304 24,0% 61%

Totale 236 35 426.453 25,8% 63%

(*) Si precisa che qualora un consorzio comprenda comuni di due province esso è stato attribuito alla provincia più rappresentata (così è stato ad esempio per la Comunità Montana del Sarcidano e il CISA attribuiti alla provincia del Sud Sardegna e per la Comunità Montana Goceano a quella di Sassari).

Fra l’altro dai calcoli effettuati, i risultati ottenuti da queste forme di gestione sono ottimali dal momento in cui la media della raccolta differenziata complessiva di questi comuni è del 70% e, come evidente nel capitolo 4, numerosi sono stati anche nel 2016 i risultati di eccellenza.

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6.2. Le raccolte secco-umido

La frazione organica rappresenta una componente importante del rifiuto sia in termini quantitativi sia in termini di impatto sull’ambiente e la sua raccolta separata è fondamentale per una corretta gestione dei rifiuti. In Sardegna essa ha oramai raggiunto quantitativi importanti, come già visto nei capitoli precedenti, e buoni risultati di recupero che dipendono anche dalle modalità di raccolta adottati nel territorio regionale.

A parte il piccolissimo comune di Monteleone Rocca Doria (SS), che pure dichiarando di aver attivato la raccolta secco umido, non risulta conferire in impianto alcun quantitativo di rifiuto organico, tutti i comuni conferiscano regolarmente l’umido raccolto separatamente anche se, come evidente al capitolo 3, non tutti con risultati soddisfacenti, soprattutto laddove ci si affidi alle raccolte stradali.

Le modalità di raccolta adottate per le due categorie di rifiuto che costituiscono questa frazione ovvero lo “scarto alimentare” (CER 200108) e i “rifiuti biodegradabili da giardini e parchi” (CER 200201) sono rappresentate nelle tabelle che seguono (Tab. 6.5 e Tab. 6.6).

Per la raccolta dello scarto alimentare, la tecnica più frequente è certamente quella domiciliare, che interessa la maggior parte dei comuni, mentre un numero davvero esiguo utilizza il cassonetto stradale, come Sassari e Cagliari (che adottano la domiciliare solo per le utenze commerciali) mentre Dualchi che ancora una volta indica la dicitura generica “altro” adotta probabilmente una raccolta mista. Si noti come tutti i comuni che nel 2015 dichiaravano tecniche miste o stradali come i comuni di Domusnovas (Sud Sardegna), Arzachena e Stintino (SS) e l’associazione dei comuni con capofila Masullas (OR), hanno dichiarato nel 2016 di avere adottato la raccolta domiciliare.

Tab. 6.5 - Tecniche di raccolta dello scarto alimentare.

Provincia Totale comuni Totale risposte domiciliare cassonetti stradali altro

Città metropolitana 17 17 16 1 0

Nuoro 74 62 61 0 1

Oristano 87 87 87 0 0

Sud Sardegna 107 105 105 0 0

Sassari 92 87 86 1 0

Totale 377 358 355 2 1

La raccolta separata dei rifiuti da giardini e parchi (Tab. 6.6) invece è senza dubbio meno diffusa, e si è già sottolineato al capitolo 3, ancora insoddisfacente in termini di copertura e quantità con difficoltà per l’approvvigionamento di questo rifiuto per alcuni impianti di compostaggio. Essa è praticata nel 2016 solo da 156 comuni, in diminuzione rispetto al 2015. La maggior parte dichiara di utilizzare la raccolta domiciliare ma complessivamente sono più numerose le altre modalità di ritiro a

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domicilio su chiamata, conferimento ad ecocentro e misto (ecocentro/a chiamata, domiciliare/ecocentro). Alla voce “altro” troviamo due comuni che hanno dichiarato di avere raccolto solo verde raccolto proveniente dalla pulizia di aree pubbliche.

Tab. 6.6 - Tecniche di raccolta dei rifiuti da giardini e parchi.

Totale Totale Provincia domiciliare a chiamata ecocentro misto altro Comuni risposte

Città metropolitana 17 17 6 1 7 2 1

Nuoro 74 11 4 2 5 0 0

Oristano 87 45 19 10 13 3 0

Sud Sardegna 107 38 20 7 10 1 0

Sassari 92 45 27 9 4 4 1

Totale 377 156 76 29 39 10 2

Per la raccolta della frazione organica è obbligatorio l’utilizzo di buste compostabili secondo lo standard UNI EN 13432 che è condizione essenziale affinché esso possa essere adeguatamente trattato in impianti di compostaggio e digestione anaerobica e, dunque, trasformato in compost, oltre che condizione imprescindibile per l’erogazione dei fondi di premialità regionale per i comuni virtuosi.

Tab. 6.7 - Attivazione della raccolta dell’umido con busta compostabile nel 2016.

N. Comuni dove la raccolta dell'umido Provincia Totale Comuni provincia Totale risposte avviene con busta compostabile Cagliari 17 17 16

Nuoro 74 62 61

Oristano 87 87 74

Sud Sardegna 107 105 105

Sassari 92 88 86

Totale 377 359 342

Di norma questo obbligo, inserito nel regolamento comunale di gestione del servizio di igiene urbana, è comunicato alla popolazione tramite il materiale informativo distribuito per la raccolta e talvolta i comuni provvedono alla distribuzione delle buste direttamente ai cittadini. Tuttavia si segnala come numerosi comuni non hanno segnalato l’adozione obbligatoria di questa modalità ma si ritiene che si tratti unicamente di una disattenta compilazione, come è evidente dai numeri indicati in tabella.

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L’analisi delle risposte dei comuni sull’attivazione di iniziative di compostaggio domestico, la cui situazione regionale è esposta in Tab. 6.8, evidenzia come siano solo 58 i comuni che dichiarano di aver adottato iniziative in questo senso. Si tratta di un numero in decisa diminuzione rispetto alle 111 iniziative dichiarate nel 2015, probabilmente perché di fronte alla possibilità futura di poter annoverare i rifiuti raccolti con queste modalità nella raccolta differenziata, secondo le indicazioni del DM 26.05.2016 e della DGR n.23/8 del 09.05.2017 sul metodo di raccolta differenziata, solo i comuni con iniziative un minimo strutturate hanno dichiarato la sperimentazione di questo sistema.

Si ricorda comunque come nessun ente per il 2016 abbia adottato sistemi di monitoraggio capaci di soddisfare le indicazioni regionali e pertanto per nessuno di essi è stato stimato e computato il dato del rifiuto raccolto con compostaggio domestico.

Le utenze coinvolte dichiarate dai comuni sono oltre 12.000, mentre solo 14 di questi comuni hanno dichiarato di avere adottato un monitoraggio del compostaggio domestico, quasi tutti nella provincia di Sassari.

Tab. 6.8 - Attivazione di iniziative di compostaggio domestico nel 2016. N. Comuni attivazione Comuni che hanno Provincia Totale risposte compostaggio indicato un Utenze dichiarate domestico monitoraggio Cagliari 17 3 0 665

Nuoro 62 24 0 2.175

Oristano 87 5 0 2.565

Sud Sardegna 105 10 2 1.539

Sassari 88 14 12 5.936

Totale 359 56 14 12.880

6.3. Le raccolte delle principali frazioni valorizzabili e dei materiali di imballaggio

In questo paragrafo è esposto il quadro delle tecniche di raccolta adottate per le principali frazioni valorizzabili della raccolta differenziata ovvero carta e imballaggi di carta, plastica ed imballaggi di plastica, vetro ed imballaggi di vetro, sintetizzato nella Tab. 6.9 riportata a fine paragrafo.

Nell’esame dei dati è necessario tenere conto che in uno stesso comune è possibile l’adozione di più tecniche di raccolta differenti per uno stesso rifiuto, spesso differenziate a seconda delle utenze (urbane, commerciali, utenze delle frazioni amministrative), pertanto le modalità riportate corrispondono alla forma prevalente; inoltre ancora si è riscontrato qualche errore nella compilazione del modulo, per disattenzione o per errata interpretazione delle domande da parte dei referenti comunali, errori che tuttavia, ove possibile, sono stati corretti.

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Inoltre poiché la modalità di raccolta, come esposto più avanti, molto frequentemente è di tipo multimateriale, è stato necessario combinare i dati delle raccolte monomateriali con quelle congiunte per i rifiuti più frequentemente interessati da questo tipo di raccolta.

Nel 2016 le tecniche domiciliari sono decisamente predominanti, con un numero sempre minore di comuni, fra quelli che hanno partecipato alla rilevazione, che utilizza tecniche miste domiciliare/cassonetto ed un numero ancora inferiore che dichiara di utilizzare solo la raccolta stradale. Si tratta comunque di numeri in ulteriore diminuzione rispetto al passato .

Tuttavia, fra i comuni che utilizzano il cassonetto stradale per tutte e tre le tipologie vi sono solo due comuni ma di grande interesse come Cagliari e Sassari, mentre il comune di Dualchi (NU) dichiara una tecnica genericamente indicata come “altro” (probabilmente una tecnica mista) per la carta e il vetro; sempre per il vetro la tecnica stradale è stata dichiarata dall’unione dei comuni del Logudoro (SS) e dal comune di Perdasdefogu (NU).

Per i rifiuti più voluminosi come RAEE ed ingombranti, nonché per rifiuti legnosi e metallici le tecniche più adoperate sono il ritiro domiciliare a chiamata o il conferimento diretto delle utenze agli ecocentri comunali.

I rifiuti di abbigliamento sono spesso raccolti con cassonetto dedicato o talvolta con ritiri a cadenza programmata; per gli oli e i grassi viene adoperato il conferimento diretto ad ecocentro o in punti di raccolta presso utenze commerciali o spazi di raccolta distribuiti nel territorio, ma qualche comune dichiara raccolte domiciliari o a chiamata.

Le altre tipologie di rifiuti come batterie, pneumatici ecc.. vengono spesso raccolti presso gli ecocentri o a chiamata, soprattutto dove l’ecocentro non è ancora presente. I rifiuti pericolosi come medicinali e pile esauste vengono classicamente raccolti nella maggior parte dei casi presso contenitori distribuiti in vari punti vendita (tabacchi, farmacie, edicole ecc.), oltre che negli ecocentri, se presenti.

Il conferimento all’ecocentro è inoltre la principale modalità di raccolta dei rifiuti inerti da piccole demolizioni.

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Tab. 6.9 - Tecniche della raccolta delle frazioni di rifiuto 2016.

PLASTICA CARTA VETRO

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% % %

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ciliare

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Provincia % % %

( ( (

Altro Altro Altro

Altro Altro Altro

Cassonetti Stradali Cassonetti Stradali Cassonetti Stradali Cassonetti

Raccolta Domiciliare Raccolta Domi Raccolta Domiciliare Raccolta

Cassonetti Stradali Cassonetti Stradali Cassonetti Stradali Cassonetti

Totale risposte Comuni Totale risposte Comuni Totale risposte Comuni Totale risposte

Raccolta Domiciliare Raccolta Domiciliare Raccolta Domiciliare Raccolta

Città 17 16 94,1% 1 5,9% 0 0,0% 17 16 94,1% 1 5,9% 0 0,0% 17 16 94,1% 1 5,9% 0 0,0% metropolitana Nuoro 62 62 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 61 60 98,4% 0 0,0% 1 1,6% 61 59 96,7% 1 1,6% 1 1,6%

Oristano 87 87 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 87 87 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 87 87 100,0% 0 0,0% 0 0,0%

Sud Sardegna 103 103 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 105 105 100,0% 0 0,0% 0 0,0% 104 103 99,0% 1 1,0% 0 0,0%

Sassari 88 87 98,9% 1 1,1% 0 0,0% 88 87 98,9% 1 1,1% 0 0,0% 88 79 89,8% 9 10,2% 0 0,0%

Totale 357 355 99,4% 2 0,6% 0 0,0% 358 355 99,2% 2 0,6% 1 0,3% 357 344 96,4% 12 3,4% 1 0,3%

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Tornando alla tecnica di raccolta congiunta di alcune frazioni, la cosiddetta multimateriale, ovvero la raccolta nella quale è richiesto alle utenze di conferire di norma la plastica o il vetro insieme con gli imballaggi metallici, si evidenzia come sui 359 comuni che hanno partecipato al monitoraggio ben 273 dichiarano di avere adottato questo tipo di raccolta. Si ritiene tuttavia che il dato possa essere sottostimato.

La prima tipologia (plastica e imballaggi metallici, detta multimateriale leggera) è più diffusa nel Nord Sardegna mentre la seconda (vetro e imballaggi metallici, detta multimateriale pesante) è adottata soprattutto nel centro sud del territorio regionale, a seguito della disponibilità di impianti dotati di opportune metodologie di separazione (Tab. 6.10). Tuttavia si noti come anche nella provincia di Sassari ben 18 comuni, fra cui alcune associazioni ed i comuni di Olbia e San Teodoro, hanno adottato la raccolta multimateriale del vetro conferita poi in impianti situati nella parte sud dell’isola o fuori regione come nel caso di Olbia. Fra l’altro la multimateriale pesante rappresenta una tipologia di raccolta che dovrebbe essere in parte sostituita da quella della plastica, meno problematica sul fronte della qualità del rifiuto che se ne ottiene, come anche il piano regionale indica chiaramente, limitandola a quei soli territori che dispongono di impianti già esistenti e operativi da anni nel territorio.

Tab. 6.10 - Attivazione della raccolta congiunta multimateriale nel 2016

N. Comuni che N. Comuni dove è N. Comuni dove è dichiarano di aver attivata la raccolta attivata la raccolta Provincia Totale risposte attivato la raccolta congiunta vetro- congiunta plastica- congiunta alluminio-metalli alluminio-metalli

Cagliari 17 16 16 0

Nuoro 62 49 45 4

Oristano 87 67 66 1

Sud Sardegna 105 84 84 0

Sassari 88 57 18 39

Totale 359 273 229 44

Nel 2016 inoltre ben 151 comuni hanno dichiarato di aver adattato il proprio Regolamento di disciplina della gestione dei rifiuti urbani e assimilati al modello di regolamento concordato fra Regione e Province (Delib.G.R. n. 19/44 del 14.5.2013), in ulteriore aumento rispetto ai 101 del 2015, a conferma di come, con il tempo, la conoscenza di questo modello si stia diffondendo fra i comuni.

Vi sono poi ben 178 comuni che hanno segnalato di aver condotto delle campagne di sensibilizzazione e informazione sulla gestione dei rifiuti, numero che non tiene conto di quei comuni che pur avendo dichiarato di avere svolto iniziative, non hanno fornito un minimo di descrizione al fine di inquadrare meglio l’entità e la qualità di queste iniziative.

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Tuttavia è difficile, dalle indicazioni fornite, capire l’entità delle iniziative e la loro diffusione poiché la maggior parte di esse è inserita nell’appalto affidato alla ditta di raccolta ed è tesa a fornire all’utenza informazioni sulle modalità di attuazione del servizio; comprende di solito volantinaggio con distribuzione di calendari ed opuscoli sulla raccolta, riunioni informative con la cittadinanza o azioni educative presso le scuole. In qualche caso la campagna è coincisa con l’adesione a manifestazioni di associazioni ambientaliste o ad iniziative di più vasta scala sui rifiuti.

Solo raramente le iniziative sono sembrate più articolate e vi è da sperare che fra le azioni dell’aggiornamento del piano regionale, che si pone obbiettivi di miglioramento ambiziosi, riprenda l’attività di formazione verso le utenze domestiche e non domestiche, per consentire di migliorare ulteriormente la raccolta, rendendo i cittadini consapevoli dell’impatto delle loro azioni quotidiane e sui costi, anche ambientali, che la collettività sostiene per i rifiuti non correttamente separati.

Si riporta invece nella Tab. 6.11 il quadro dei comuni che volontariamente hanno aderito alle convenzioni, direttamente o indirettamente, con i Consorzi di filiera degli imballaggi del sistema CONAI, in base all’accordo ANCI-CONAI.

Ricordiamo che tale accordo rappresenta un punto fondamentale della raccolta differenziata a livello nazionale giacché stabilisce le modalità con cui il sistema consortile garantisce ai comuni il ritiro dei rifiuti da imballaggio e il riconoscimento di corrispettivi finanziari variabili in funzione della quantità e della qualità del materiale, a copertura dei maggiori costi sostenuti per organizzare le raccolte differenziate dei rifiuti da imballaggio.

Tab. 6.11 - Comuni convenzionati con consorzi di filiera CONAI - anno 2016 (fonte Consorzi di filiera).

Consorzio N. Comuni convenzionati Comuni convenzionati (%) Abitanti (%)

CIAL 177 46,9% 67,0%

RICREA 130 34,5% 59,9%

COMIECO 144 38,2% 61,9%

COREPLA 322 85,4% 94,4%

COREVE (dato 2015) 361 96% 87%

RILEGNO 42 11,1% 18,9%

Il dato riportato nella tabella 6.11 è ricavato dai dati pubblicati dagli stessi Consorzi sui rispettivi siti istituzionali, giacché anche nel 2016 sono risultati poco affidabili e parziali le informazioni desunte dalle dichiarazioni comunali, probabilmente per errate compilazioni o perché molti comuni hanno delegato la ditta di raccolta alla stipula delle convenzioni.

Rispetto all’anno 2015, sono in calo i comuni convenzionati con il CIAL (imballaggi in alluminio) e con il RICREA (imballaggi in acciaio), al COMIECO e al COREPLA, mentre in aumento sono i

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convenzionati al consorzio RILEGNO (imballaggi in legno). Il dato del COREVE per il 2016 non è disponibile ma insieme al COREPLA è il consorzio che generalmente può contare più comuni convenzionati.

Sul fronte della raccolta dei rifiuti costituiti da batterie ed accumulatori 128 comuni segnalano la convenzione con il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), nato nel 2012, o con il COBAT che agisce comunque nell’ambito del nuovo consorzio. Tuttavia nel rapporto annuale del CDCNPA esso segnala 69 ecocentri convenzionati per il 2016.

In aggiunta a questi consorzi si segnala che 26 comuni hanno stipulato una convenzione con Consorzio Carta e Cartone Sardegna e solo 2 comuni hanno dichiarato di avere una convenzione con il CONAU (Consorzio Nazionale Abiti e Accessori Usati) per la raccolta dei rifiuti tessili e d’abbigliamento.

6.4. Le strutture e le iniziative a supporto del servizio di raccolta differenziata

I centri di raccolta comunali o ecocentri sono aree attrezzate ove i cittadini hanno accesso per il conferimento dei propri rifiuti, che integrano i circuiti di raccolta ordinaria del servizio di igiene urbana; tali strutture, qualora rientrino nelle casistiche previste nel Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’8.04.2008 integrato dal DM 13.05.2009, possono essere approvate, ai sensi della normativa edilizia e urbanistica, dallo stesso comune in quanto rientrano per legge nella fase di raccolta del rifiuto. In alternativa essi devono essere autorizzati come impianti di gestione dei rifiuti in via ordinaria ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/2006 dalla Provincia di competenza.

Si tratta di strutture che anche il piano regionale ritiene fondamentali al fine di offrire un servizio di raccolta dei rifiuti completo alle utenze, in quanto integrano la raccolta domiciliare ottimizzando la raccolta per i rifiuti che difficilmente potrebbero godere di circuiti dedicati (es. batterie, pneumatici, oli usati, ingombranti legnosi).

La situazione relativa alla presenza di ecocentri comunali nel 2016 è stata ricostruita a partire dalle dichiarazioni del modulo SIRA che dovrebbe avere consentito una migliore precisione rispetto agli anni scorsi, malgrado non siano mancate le necessità di verifica. In ogni modo la nuova modalità di richiesta dati ha condotto a ridimensionare il numero di comuni che si servono di ecocentri intercomunali, forse perché negli anni scorsi tale dicitura non era stata ben interpretata nella compilazione, trattandosi nella maggior parte dei casi non di ecocentri ma semplicemente di aree di raggruppamento a servizio della ditta di raccolta.

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Tab. 6.12 - Comuni serviti da ecocentro nel 2016.

N. Comuni Comuni serviti da N. Comuni N. Comuni serviti da ecocentro proprio in Popolazione Totale dotati di serviti da Provincia ecocentro esercizio o servita Comuni ecocentro ecocentro proprio in sovracomunale (%) proprio sovracomunale esercizio (%)

Cagliari 17 13 12 1 76% 61%

Nuoro 74 30 25 - 34% 57%

Oristano 87 40 22 - 25% 56%

Sassari 92 50 45 7 57% 80%

Sud Sardegna 107 60 40 1 38% 59%

Totale 377 193 144 9 41% 65%

Nel 2016 sono 193 i comuni che dichiarano di avere un ecocentro e di essi 144 i comuni che risultano servirsi di un ecocentro in attività, mentre ulteriori 9 dichiarano di servirsi dell’ecocentro di un altro comune, facente parte della stessa associazione dei comuni, in totale pari al 41% dei comuni e corrispondente al 65% della popolazione regionale (grazie anche alla presenza di ecocentri comunali in comuni di grande dimensione come Olbia, Carbonia, Oristano, Nuoro, Sassari, Iglesias). Si tenga inoltre presente che anche alcuni dei comuni non presenti nella rilevazione del 2016 sono dotati di ecocentro quindi il numero è sicuramente superiore.

Si tratta comunque di un tipo di informazione che andrebbe rilevata con un sistema più puntuale e preciso, anche tramite i moduli del SIRA dedicati all’impiantistica, perché risente moltissimo negli anni delle imprecisioni di compilazione e non sono mancate le informazioni in contraddizione con i dati degli anni precedenti.

La maggiore copertura, come è evidente nella Tab. 6.12, si verifica nella provincia di Sassari per la popolazione servita e nella Città Metropolitana come numero di comuni sul totale. In tutte le province almeno la metà della popolazione è tuttavia servita da queste strutture.

Una buona parte degli ecocentri risulta anche essere iscritta al Centro di Coordinamento (CDC) RAEE ovvero esso costituisce il punto di raccolta per i rifiuti elettrici ed elettronici, potendo usufruire anche dei benefici previsti dalla convenzione e dei premi previsti dal sistema di raccolta dei RAEE, se rispondente ai criteri previsti.

Sul fronte della tipologia della struttura, la maggioranza degli ecocentri risulta realizzata dal comune ai sensi del D.P.R. 380/2001 e pertanto costituisce un’infrastruttura semplice, che può raccogliere solo le tipologie di rifiuto annoverate nei già citati decreti e meglio dettagliati nelle Linee Guida Regionali del 2009. Vi sono solo 16 Comuni, fra quelli che hanno risposto alla rilevazione, che hanno segnalato di avere un’autorizzazione in via ordinaria rilasciata da Provincia o Regione, in ragione del fatto che la

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struttura è nata in periodo antecedente al 2008, o perché si è scelto di realizzare una struttura più complessa.

Vi sono poi tre comuni che dichiarano che l’ecocentro è aperto e funzionante in virtù di un’ordinanza del sindaco; si tratta con tutta probabilità di situazioni ove l’ecocentro è aperto in via provvisoria.

La situazione dei centri di raccolta dei RAEE desunta dai dati pubblicati nel Rapporto annuale 2016 dal Centro di Coordinamento RAEE (CDC), è invece riportata in Tab. 6.13, insieme al confronto con il dato 2015.

In Sardegna sono 211 i centri di raccolta convenzionati con il sistema dei consorzi RAEE (contro i 182 del 2015). Fra di essi, la maggioranza sono ecocentri comunali convenzionati con il Centro di Coordinamento RAEE. I restanti centri di raccolta convenzionati sono per lo più aree di raggruppamento a servizio delle ditte di raccolta(8) o altre aree dedicate alla raccolta dei RAEE.

Tuttavia poiché i dati del centro di coordinamento RAEE anche nel 2016 riportano l’indicazione delle vecchie province è stato necessario tenere la vecchia ripartizione per poter utilizzare i dati.

Rispetto al 2015 le aree ove si è avuto il miglior incremento di centri attivi sono la provincia di Oristano e la zona dell’Ogliastra mentre nel 2016 si aggiungono 6 luoghi di raggruppamento e 6 centri gestiti da installatori di sorgenti luminose, anche essi molto più numerosi rispetto al 2015 quando erano annoverati solo 6 luoghi di raggruppamento.

Nella tabella è riportato anche il dato dei centri di raccolta che sono aperti al conferimento della distribuzione, condizione fra l’altro necessaria per accedere ai premi di efficienza che il sistema del CDC RAEE mette a disposizione per i centri di raccolta virtuosi e che, sempre secondo i dati pubblicati nel 2016, sono di poco sotto i 400.000 € in totale.

8 Le aree attrezzate di raggruppamento sono strutture utili per la razionalizzazione del trasporto a distanza, a servizio delle ditte appaltatrici di raccolta e trasporto dei rifiuti; esse sono disciplinate, sia nella realizzazione che nelle modalità gestionali, dallo stesso D.M. 8 aprile 2008 (come aggiornato e modificato con D.M. 13 maggio 2009) e dalle linee-guida regionali (agosto 2009) che sono i riferimenti normativi per gli ecocentri.

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Tab. 6.13 - Presenza di Centri Di Raccolta (CDR) di RAEE per provincia (fonte Rapporto annuale RAEE del Centro di coordinamento RAEE).

2016 2015

Luoghi di Luoghi di Provincia Numero totale Numero totale Numero totale raggruppamento raggruppamento CDR aperti alla CDR aperti alla CDR distributori/ distributori/ distribuzione distribuzione installatori installatori

Cagliari 40 12 6 36 2

Carbonia - Iglesias 16 7 14 0

Medio Campidano 16 2 1 14 1

Nuoro 26 9 0 23 0

Ogliastra 19 7 1 14 1

Olbia - Tempio 19 6 1 16 0

Oristano 33 8 0 25 0

Sassari 42 26 3 40 2

Totale 211 77 12 182 6

Fra l’altro preme sottolineare come il dato pubblicato nel Rapporto RAEE del 2016 relativamente alla raccolta dei RAEE in Sardegna sia leggermente superiore a quanto riportato in questo rapporto e risulta pari a 11.107 t (circa 636 t in più) attribuibili al fatto che in essi sono computati anche i RAEE domestici intercettati nei luoghi di raggruppamento, che nel presente rapporto non sono attribuiti a nessun comune; ciò accade perché questi RAEE non vengono gestiti dal servizio urbano di raccolta ma direttamente dai distributori nell’ambito del cosiddetto “uno contro uno” che prevede che all’acquisto di un RAEE si possa conferire gratuitamente un RAEE da dismettere della stessa natura direttamente nel punto di acquisto.

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7. LA QUALITÀ DEI RIFIUTI URBANI

Gli impianti di smaltimento di rifiuti urbani a titolarità pubblica svolgono annualmente delle campagne di analisi merceologiche sui rifiuti indifferenziati (CER 200301) di un campione prestabilito di comuni e sul sovvallo da selezione, con cadenza trimestrale e secondo criteri e parametri che sono indicati in due successive note assessoriali (nota RAS n. 1807 del 26.01.2009 e nota n.3831 del 20.02.2012), recepite poi nei provvedimenti autorizzativi dei singoli impianti.

Tuttavia nel 2016 l’esecuzione di queste analisi ha subito delle modifiche sostanziali, a seguito di una specifica richiesta dell’Assessorato Ambiente della Regione, ai titolari ed ai gestori degli impianti, di condurre una serie di analisi nella prima parte dell’anno su comuni selezionati fra quelli più significativi e più virtuosi. Questo al fine di verificare su quali frazioni di rifiuto potessero essere condotte azioni di ulteriore miglioramento della raccolta differenziata, indicazione importante per stabilire gli obbiettivi della revisione del piano regionale poi approvato nel 2016.

Di conseguenza per le elaborazioni di questo rapporto non si avevano a disposizione le consuete rilevazioni merceologiche su un campione di comuni che fosse rappresentativo ed è stato necessario utilizzare quelle del 2015, pesate tuttavia con i dati di conferimento di secco indifferenziato e sovvallo registrate nel 2016. Si tratta di un dato certamente indicativo ma comunque indispensabile per il calcolo del RUB in discarica .

Nella successiva Tab. 7.1 vengono presentati i valori medi annui della composizione merceologica dei rifiuti indifferenziati, sia come medie semplici calcolate per i singoli impianti di trattamento, sia come dato regionale medio e medio ponderato con i quantitativi di rifiuti urbani indifferenziati, conferiti nell’anno in esame a ciascun impianto di trattamento/smaltimento, dato che si considera più rappresentativo(9).

I dati pesati con i conferimenti del 2016 mostrano rispetto al 2015 un lieve calo della frazione organica, mentre in aumento sono la carta e pannolini ed assorbenti; in aumento anche vetro e inerti. Si noti che rispetto al 2015 sono stati omessi i dati dell’impianto di Carbonia, oramai dismesso.

Nel grafico di Fig. 7.1 è riportata la composizione media ponderata, che mostra come il rifiuto indifferenziato inviato a smaltimento contenga circa il 20% di sostanza organica (scarto alimentare e verde), quasi il 27% di carta e cartone e il 18% di plastica.

9 Le elaborazioni riportate in tabella non ricomprendono la categoria “sottovaglio” in quanto ridistribuita nelle frazioni sulla base di analisi specifiche eseguite o sulla base dei valori medi generalmente riscontrati.

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Tab. 7.1 - Dati di composizione merceologica e di qualità chimico-fisica dei rifiuti urbani indifferenziati in Sardegna.

Categorie Merceologiche (Normalizzate) (%) Analisi Chimico-Fisiche

Impianti/Discariche di

rilevazione

Legno

(% t,q,) (% (n. rilevazioni complessive) -

Cartone

-

(kcal/kg)

(% t.q.) (%

Altro Altro

Inerti

Vetro

Metalli

Plastica

U

Organica

Sostanza Sostanza

Pannolini/

Assorbenti

PCI

Tessili

Ceneri Ceneri

Carta

Impianto Tempio (8) 21,63 25,63 10,87 22,74 3,51 0,02 2,45 13,12 0,02 2089,75 17,33 16,42

Impianto Olbia (12) 20,41 27,03 14,11 17,18 7,40 0,00 13,83 0,03 0,00 1984,58 11,86 59,33

Impianto Ozieri (8) 15,14 28,10 8,88 30,17 1,39 0,26 3,29 11,99 0,77 2069,00 16,42 16,24

Impianto Capoterra (50) 24,85 28,11 9,46 20,72 2,75 5,84 3,01 5,65 0,13 2674,47 20,19 21,78

Impianto Macomer (16) 18,89 21,15 13,79 23,21 3,79 0,30 2,99 15,59 0,29 2905,00 30,38 17,95

Impianto Sassari (12) 27,47 27,91 8,35 22,47 2,94 1,50 3,04 5,78 0,53 4531,84 25,03 9,59

Impianto Villacidro (21) 6,59 28,49 15,86 0,90 17,38 2,05 1,96 25,88 0,90 2943,17 10,33 28,15

Impianto Oristano (48) 5,93 22,86 14,31 29,07 0,74 3,13 1,49 22,38 0,10 3038,44 21,67 12,15

Media semplice 16,47 25,90 13,42 21,60 4,43 1,46 3,90 12,58 0,31 2702,92 20,81 21,60

Media ponderata sui 19,64 27,07 11,48 18,11 5,84 2,77 3,76 10,97 0,36 3028,76 19,21 22,94 conferimenti

Fig. 7.1 - Composizione merceologica media dei rifiuti urbani indifferenziati in Sardegna - dati 2016.

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Sempre nella Tab. 7.1, si desume un potere calorifico del rifiuto urbano indifferenziato mediamente pari a circa 3.029 kcal/kg, in aumento rispetto alle 2.962 kcal/kg del 2015, con un valore massimo di oltre 4.500 kcal/kg all’impianto di Sassari.

Il rifiuto analizzato ha caratteristiche diverse a seconda delle aree di provenienza dei rifiuti, ed ha basse percentuali di frazioni organiche laddove i comuni conferenti effettuano già a monte una buona separazione (si vedano i dati di Arborea e Villacidro ad esempio); laddove invece conferiscono comuni, soprattutto di grande dimensione, che ancora non hanno adottato pratiche di raccolta differenziata spinta, i rifiuti analizzati continuano ad avere percentuali di umido ancora elevate (si vedano i dati degli impianti di Capoterra e Sassari).

Se si moltiplicano i dati delle singole frazioni merceologiche rilevate, per il totale del rifiuto indifferenziato raccolto nel 2015 (265.251,44 tonnellate), si può verificare come potenzialmente esistano ancora grandi quantità di rifiuti valorizzabili, indicate nella seguente tabella (Tab. 7.2).

Naturalmente si parla di quantità soltanto teoriche poiché fra questi rifiuti ve ne è sicuramente una parte non recuperabile ma che danno comunque l’idea di come ancora la separazione potrebbe incidere sul rifiuto residuo.

Nella Fig. 7.2 sono riportati gli andamenti delle diverse frazioni rilevate dal 2010 sino agli ultimi dati relativi all’anno 2016 dove, al fine di semplificare la visualizzazione, sono state raggruppate le categorie merceologiche “carta/cartone” e “tessili/legno” in unica categoria denominata “cellulosico”, accorpati vetro con inerti, per uniformità con i dati degli scorsi anni, ed è stata esclusa la categoria “altro”, trascurabile.

Tab. 7.2 - Stima delle frazioni merceologiche contenute nei rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) - 2016.

Frazione merceologica % Stima quantità contenuta nell'indifferenziato

Sostanza Organica 19,64 52.095,38

Carta-Cartone 27,07 71.803,56

Tessili - Legno 11,48 30.450,86

Plastica 18,11 48.037,04

Vetro 5,84 15.490,68

Inerti 2,77 7.347,46

Metalli 3,76 9.973,45

Pannolini/Assorbenti 10,97 29.098,08

Altro 0,36 954,91

Totali 265.251,44

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Fig. 7.2 - Confronto della composizione merceologica dei rifiuti urbani indifferenziati in Sardegna nel periodo 2010-2016.

Si fa notare come nel tempo, con il miglioramento della separazione dei rifiuti, siano cresciute le frazioni non ancora recuperabili, come i pannolini, che superano il 10% (ma nei comuni con più alto grado di separazione possono arrivare anche al 20% del totale del rifiuto indifferenziato), mentre cresce il peso del cellulosico, sia per la difficoltà ancora evidente di riconoscere e valorizzare una parte della carta sia per il ritardo nella raccolta di legno e tessili.

In Fig. 7.3 e in Tab. 7.3 si riporta invece la composizione media del rifiuto urbano totale, calcolata a partire dalla composizione merceologica rilevata sperimentalmente nei rifiuti indifferenziati e tenendo conto delle quantità di rifiuti separate alla fonte nel 2016, compresi gli ingombranti, i residui dello spazzamento stradale ed i rifiuti inerti.

Rispetto al 2015 la composizione del rifiuto totale risente lievemente del fatto che sono compresi nel rifiuto urbano anche rifiuti non considerati fino ad allora, come gli inerti, ed è pertanto imputabile in parte anche a questa diversa composizione il calo, sebbene lieve, della sostanza organica, di carta/cartone, tessili/legno e della plastica, mentre aumenta il peso di pannolini ed assorbenti. Nel totale la percentuale del rifiuto biodegradabile è diminuita.

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Fig. 7.3 - Composizione merceologica media dei rifiuti urbani totali in Sardegna (%) - 2016.

Tab. 7.3 - Dati di composizione merceologica dei rifiuti urbani totali nel 2016.

Frazione merceologica Composizione media del RU tal quale (%)

Sostanza Organica 36,2

Carta-Cartone 20,6

Tessili - Legno 5,0

Plastica 12,0

Vetro 10,8

Inerti 2,6

Metalli 2,8

Pannolini/Assorbenti 4,0

Ingombranti e RAEE 3,7

Altro 2,4

Totali 100,0

Frazione biodegradabile (RUB) 65,8

Frazione non biodegradabile 34,2

Gli impianti dotati di linea di selezione meccanica conducono abitualmente campagne trimestrali di analisi merceologiche obbligatoriamente anche sul sovvallo(10) che tale linea di trattamento produce al

10 Il sovvallo (o sopravaglio) è la frazione che deriva da un processo di selezione teso a separare la frazione organica (sottovaglio) da mandare a biostabilizzazione, dalla sezione più leggera a più alto potere calorifico, e che dovrebbe essere caratterizzata da una bassa percentuale di organico ed elevate percentuali di carta e plastica.

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fine di restituire informazioni sul grado di separazione ottenuto e sul tenore di sostanza organica e altre frazioni biodegradabili che poi vanno ad essere smaltite tramite incenerimento o discarica. Nel 2016 per i motivi riportati ad inizio capitolo non si dispone tuttavia di dati aggiornati e sono stati utilizzati quelli del 2015.

I dati medi rilevati sono riportati nella Tab. 7.4, sia come media semplice sia come media pesata con le quantità di sovvallo prodotte in ciascun impianto nel 2016. Come operato anche per le analisi delle merceologiche sull’indifferenziato, non sono stati considerati nel calcolo i valori dell’impianto di Carbonia, fermo da metà 2015.

Tab. 7.4 - Dati di composizione merceologica e qualità chimico fisica del sovvallo da impianti di selezione - 2016.

Categorie Merceologiche (Normalizzate) (%) Analisi Chimico-Fisiche

Impianti di rilevazione

(n. rilevazioni complessive) Legno

(% t.q.) (%

-

Cartone

-

(kcal/kg)

(% t.q.) (%

Altro Altro

Metalli

Plastica

Organica

Sostanza Sostanza

U

Pannolini/

Assorbenti

PCI

Vetro e Inerti Vetro e

Tessili

Ceneri Ceneri

Carta

Impianto Olbia (4) 21,0 26,2 9,3 22,4 11,0 10,0 0,1 0,0 2014,0 13,7 57,7

Impianto Capoterra (12) 14,3 34,5 10,0 26,1 6,9 2,2 6,2 0,1 2955,1 13,2 17,0

Impianto Macomer (6) 6,1 34,3 24,1 28,1 0,1 0,1 7,0 0,0 3456,7 27,1 15,7

Impianto Ozieri (12) 0,4 35,9 4,2 55,3 0,6 0,0 3,5 0,0 2567,3 19,3 12,9

Impianto Sassari (4) 12,0 42,7 10,7 28,3 0,4 1,6 4,2 0,0 4844,7 16,4 6,7

Impianto Arborea (24) 1,4 22,7 18,3 39,7 0,1 1,7 15,5 0,1 3857,5 18,0 12,6

Media semplice 9,23 32,72 12,78 33,34 3,21 2,61 6,08 0,02 3282,54 17,95 20,42

Media ponderata sulle quantità 12,25 34,38 12,18 28,06 4,55 2,50 6,04 0,04 3050,99 14,34 16,95

Questi dati sono utili in fase di determinazione della percentuale di RUB in discarica che è calcolato al capitolo successivo.

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8. CALCOLO DEI RIFIUTI URBANI BIODEGRADABILI COLLOCATI IN DISCARICA E DELL’INDICE DI RECUPERO

8.1. Calcolo dei Rifiuti Urbani Biodegradabili collocati in discarica (RUB)

La riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica, com’è noto, è un adempimento prescritto dalla Direttiva Comunitaria 1999/31/CE e recepito con l’art. 5 del d.lgs. n. 36/2003, che stabilisce il rispetto di obiettivi progressivi a livello di Ambito Territoriale Ottimale oppure, ove questo non sia stato istituito, a livello provinciale, a partire dal 2008 fino al 2018. La normativa attuale pone come prossimo obiettivo il raggiungimento del limite di 81 kg/ab/anno entro il 27.03.2018.

L’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani prevede il raggiungimento per il 2022 di un valore di 10 kg/ab/anno

Il valore che si stima per il 2016 è pari a poco meno di 87 kg/ab/anno, che malgrado sia sopra l’obbiettivo di legge è un dato da non sottovalutare visto che è stato raggiunto con un apporto della termovalorizzazione decisamente più basso che nel passato, a seguito del fermo da febbraio 2016 delle linee dell’impianto di Macomer e delle minori quantità incenerite a Capoterra.

Ricordiamo infatti come il calcolo dei RUB parta dal contenuto di sostanza organica nel rifiuto totale, calcolata moltiplicando il contenuto medio di RUB nel rifiuto per il rifiuto totale raccolto nel 2016, come riportato nella tabella 8.1 ma anticipato anche nel capitolo 7, dai quali si detraggono i RUB avviati a recupero e combustione; questa differenza rappresenta il quantitativo di RUB che finisce in discarica. Per ottenere il pro capite si divide il dato del RUB cosi ottenuto per la popolazione effettiva che è pari alla somma di quella residente più quella stimata come fluttuante a partire dai dati riportati al paragrafo 2.3, che nel 2016 è pari al 10,91%.

Nel presente capitolo viene illustrata la modalità di questo calcolo, effettuata adeguando la metodologia a quella dell’aggiornamento del Piano regionale, che rispetto a quella del Piano approvato nel 2008 e dei precedenti rapporti puntualizza con maggiore dettaglio alcuni passaggi di calcolo.

Sulla base di queste indicazioni è stato rivisto anche il calcolo pubblicato nel precedente rapporto ove era riportato per il 2015 un dato pari a 88 kg/ab/anno: il dato ricalcolato risulta essere pari a 82,6 kg/ab/anno.

Il calcolo utilizza i dati del monitoraggio della qualità dei rifiuti già presentati al capitolo 7 e riportati per maggior chiarezza nella Tab. 8.1, ove la frazione biodegradabile è calcolata come somma di sostanza organica, carta, legno, tessili (raggruppati nella categoria cellulosico) e pannolini/assorbenti, considerati anch’essi nel calcolo del RUB come indicato anche da ISPRA.

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Tab. 8.1 - Calcolo della frazione biodegradabile nel rifiuto tal quale e nel sovvallo in Sardegna nel 2016 (su dati merceologici 2015).

Frazione merceologica Composizione media del RU tal quale (%)

Sostanza Organica 36,2

Cellulosico 25,6

Plastica 12,0

Vetro e Inerti 13,4

Metalli 2,8

Pannolini/Assorbenti 4,0

Ingombranti e RAEE 3,7

Altro 2,4

Totali 100,0

Frazione biodegradabile (RUB) 65,8

Frazione non biodegradabile 34,2

Il calcolo dei RUB in discarica viene eseguito per l’intero territorio regionale come unico ATO, come stabilito dal Piano regionale, ancora tuttavia non istituito, ma vengono eseguite delle stime anche a livello provinciale per consentire una migliore valutazione della situazione territoriale e mettere in campo eventuali azioni correttive nelle aree meno virtuose. La procedura di stima, riportata schematicamente nella Tab. 8.2, prevede che, a partire dalla quantità di rifiuti urbani raccolti in Sardegna nel 2016, si calcoli la quantità media di RUB contenuta nel rifiuto totale prodotto, quantificata sulla base della composizione merceologica di riferimento (65,8% indicato in Tab. 8.1).

A questo quantitativo di RUB teorico così ottenuto vanno sottratte:  la quantità di RUB raccolti in maniera differenziata ed avviata ad impianti di recupero: composta da o la frazione organica avviata a recupero (ovvero scarto alimentare e rifiuti da giardini e parchi), con esclusione della quantità di frazione organica inviata a smaltimento all’impianto di Olbia, già evidenziata al capitolo 5, paragrafo 5.1, al netto di tutti gli scarti derivanti dal trattamento presso gli impianti di compostaggio e digestione, compresi compost fuori specifica e digestato smaltiti in discarica (si veda il paragrafo 5.1). I dati degli scarti sono parametrizzati rispetto alla sola frazione organica comunale in ingresso agli impianti, che comunque costituisce il 91% del totale in ingresso negli impianti di compostaggio e il 100% nell’impianto di digestione anaerobica;

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o i quantitativi di carta, tessili (considerati per semplicità tutti di origine naturale) e legno avviati a recupero al netto degli scarti stimati pari al 3%, come nel calcolo condotto nel Piano regionale aggiornato nel 2016, e derivato dalle analisi condotte presso gli impianti di recupero di carta, tessili e legno;  i RUB avviati alla combustione: si tratta dei RUB contenuti nel sovvallo che viene trattato nelle linee di incenerimento, calcolati pesando i quantitativi di sovvallo avviati a ciascun impianto con la composizione merceologica di ciascun sovvallo come quantificata dai dati del singolo impianto (si veda tabella 7.4), pari a 64,97% per il sovvallo di Tecnocasic, 71,59% per quello di Tossilo e 58,03% per la pur minima parte di sovvallo proveniente dall’impianto di Arborea e trattato sempre a Tossilo;  gli scarti del trattamento della frazione organica avviati alla combustione ovvero gli scarti dei processi di compostaggio e digestione derivanti da trattamento dei rifiuti urbani (che vanno a incenerimento) e i rifiuti cellulosici e tessili avviati a termovalorizzazione (che nel 2016 comprendono piccole quantità di legno e tessili avviati a recupero energetico al Tecnocasic).

Il valore residuo di RUB così ottenuto rappresenta il dato di stima del collocato a discarica che suddiviso per la popolazione effettiva presente nel territorio regionale rappresenta il RUB pro capite.

Tale pro capite annuo (Tab. 8.2) del collocato in discarica nel 2016 è pari a 86,95 kg/ab/anno, in aumento rispetto al dato 2015 ricalcolato secondo lo stesso metodo ma in calo rispetto al dato 2014 ricalcolato dal piano regionale (che stima 88,64 kg/ab/anno). Come già accennato si tratta di un dato che rappresenta comunque un risultato non negativo, dal momento in cui il sistema è riuscito a compensare con la migliore separazione dei rifiuti al minor apporto dovuto alla termovalorizzazione; si stima infatti che con un apporto di sovvallo incenerito pari al dato 2015, nel 2016 si sarebbe raggiunto, stante la maggiore raccolta differenziata ed il calo degli scarti della frazione organica, un RUB pro capite pari a circa 71kg/abitante, ampiamente sotto il limite.

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Tab. 8.2 - Calcolo della quantità di rifiuti urbani biodegradabili collocati in discarica – anno 2016.

Indice Voce di calcolo Valore (kg)

Quantità di RUB complessivi del sistema Sardegna

Quantità di RU (kg/anno) 735.639.942,3

A Quantità di RUB (kg/anno) 483.810.567

Calcolo della quantità di RUB al recupero da R.D.

Sostanza Organica lorda da R.D. (kg/anno) 209.914.286

Sostanza Organica di scarto da R.D. (kg/anno) 39.016.781

b1 Sostanza organica netta recuperata (kg/anno) 170.897.505

Carta-Cartone (kg/anno) 79.691.053

Tessili e legno (kg/anno) 5.662.827

Totale cellulosici e frazioni similari (kg/anno) 85.353.880

Scarti di cellulosici dal trattamento (kg/anno) 2.560.616

b2 Totali cellulosici e f.s. al recupero (kg/a) 82.793.264

B Totali RUB da R.D. al recupero (b1+b2) 253.690.769

Calcolo della quantità di RUB alla combustione

Rifiuti effettivi alla combustione 89.921.816

C RUB effettivi alla combustione 58.570.463

frazione organica a combustione 11.270.108

tessili e legno a combustione 864.560

D Rifiuti ORGANICI A COMBUSTIONE 12.134.668

E Totali RUB a dedurre (B+C+D) 324.395.395

F Totali RUB residui a discarica (A-E) 159.415.172

Calcolo dei RUB pro-capite a discarica

Popolazione residente 1.653.135

Popolazione effettiva 1.833.415

G RUB pro-capite a discarica 86,95

Nella successiva Tab. 8.3 si riportano le previsioni del piano per il 2016 confrontate con i dati ottenuti dal calcolo effettuato per il 2016, da cui si evidenzia come le voci di calcolo che più incidono sono la produzione pro capite di rifiuto, in aumento decisamente superiore rispetto alle previsioni e soprattutto il minore apporto del sovvallo alla termovalorizzazione che fa in modo che rispetto alle previsioni i dati ottenuti siano più alti di circa 13 kg/abitante.

Gli altri dati sono invece in linea con le previsioni.

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Tab. 8.3 - Confronto della quantità pro capite di RUB collocati in discarica in Sardegna previsto nella programmazione regionale e calcolato per il 2016 (kg/ab/anno).

Previsioni del programma Riscontro effettivo Indice per il 2016 del 2016

1 Produzione Rifiuto Urbano 391 401

2 RUB nei rifiuti urbani (%) 66,5 65,8

3 RUB presente nel rifiuto urbano 256 264

4 Organico ad impianto di compostaggio 113 114

5 Cellulosico da R.D. a recupero 47 47

6 Scarto organico da imp. Compostaggio a discarica 22 21

7 Scarto cellulosico da R.D. a discarica 1 1

8 Scarti fra organica+cellulosici+tessili a termovalorizzazione 6 7

9 Secco residuo/sovvallo alla termovalorizzazione 60 49

10 RUB nel secco residuo/sovvallo (%) 66 65

11 RUB nel sovvallo alla termovalorizzazione 40 32

12 Totale RUB collocato a discarica (3-4-5+6+7-8-11) 74 87

Vi è da considerare che nei prossimi due anni, che separano dalla data stabilita dalla legge per il raggiungimento del dato di 81 kg/ab/anno, non ci si può aspettare un apporto maggiore della voce dei RUB inceneriti, anzi semmai ci si aspetta un ulteriore calo, dal momento in cui le nuove linee di termovalorizzazione dell’impianto Tossilo di Macomer non saranno operative prima dell’inizio del 2019 e l’impianto di Capoterra del CACIP dal 2018 dovrebbe iniziare i lavori di revamping, ma già nel 2017 risulta avere avuto numerose fermate.

Di conseguenza per il raggiungimento dell’obbiettivo e il calo del dato del RUB a discarica ci si deve affidare al miglioramento degli altri parametri quali la riduzione dei rifiuti, che ricordiamo è una priorità a livello europeo e che si potrebbe verificare grazie al passaggio al domiciliare dei centri a maggior ritardo, come Cagliari, Sassari e Alghero, passaggio che fisiologicamente, come già espresso, determina un calo del rifiuto raccolto grazie alla riduzione dei conferimenti non conformi da utenze non domestiche. A questo si dovrebbe aggiungere un aumento delle frazioni differenziate ed un miglioramento della performance regionale.

Inoltre il dato potrebbe trarre giovamento da un ulteriore calo degli scarti della frazione organica, in particolare di quelli del digestore anaerobico laddove potesse avvenire una migliore valorizzazione a recupero del digestato prodotto in luogo dello smaltimento, e dall’aumento dell’intercettazione dei materiali biodegradabili alla fonte (tessili, carta e legno, che hanno ancora buoni margini di miglioramento).

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Non dimentichiamo inoltre che prioritari per la politica ambientale europea e nazionale, sono la riduzione della produzione dei rifiuti e l’incentivo al riutilizzo, che rimangono la miglior soluzione a livello ambientale ed il più efficace sistema per diminuire ulteriormente i RUB in discarica. E’ auspicabile che le azioni del piano in materia di prevenzione del rifiuto possano essere messe in campo in tempi molto stretti, stante anche la necessità di supplire all’apporto della termovalorizzazione per la riduzione dei RUB.

Il calcolo del RUB a discarica a livello provinciale è riportato nella tabella che segue (Tab. 8.4).

Tab. 8.4 - Quantità pro capite di RUB collocati in discarica nel 2016 a livello provinciale (kg/ab/anno).

Città Indice Sud Sardegna NU OR SS Metropolitana

1 Produzione Rifiuto Urbano 457 364 308 362 433

2 RUB presente nel rifiuto urbano 301 240 202 238 285

3 Organico ad impianto di compostaggio 117 135 86 132 104

4 Cellulosico da R.D. a recupero 48 39 46 45 52 Scarto organico da imp. Compostaggio 5 28 34 4 4 19 a discarica 6 Scarto cellulosico da R.D. a discarica 1 1 1 1 2 RUB nel sovvallo alla 7 98 33 9 3 0 termovalorizzazione Totale RUB collocato a discarica 8 68 68 67 64 149 (2-3-4+5+6-7)

Si tratta di una stima che utilizza i dati rilevati a livello provinciale disponibili (produzione di rifiuti urbani, frazione organica a compostaggio, frazioni cellulosiche recuperate) mentre gli scarti del compostaggio e i sovvalli inceneriti sono ripartiti in proporzione a quanto ciascuna provincia ha conferito ai diversi impianti; gli scarti del cellulosico sono stati calcolati come il 3% del conferito da RD, analogamente al dato regionale.

Per il calcolo dei RUB nel rifiuto tal quale e nel sovvallo è invece utilizzato il dato merceologico di ciascun impianto pesato con il sovvallo incenerito già riportato ad inizio capitolo; i valori pro capite per ciascuna provincia sono calcolati rispetto alla popolazione effettiva presente nel territorio provinciale (residenti più fluttuanti).

I dati del 2016 evidenziano come quattro ripartizioni territoriali su cinque rispettano abbondantemente gli obbiettivi di legge. Per la Città Metropolitana, stante anche l’alto pro capite e le frazioni a recupero condizionate dal basso apporto del capoluogo, l’apporto del sovvallo a termovalorizzazione è decisivo; in parte esso riveste un certo peso anche per l’area del Sud Sardegna, mentre le provincie di Nuoro e Oristano ottengono questo risultato grazie al basso pro capite e all’ottima raccolta differenziata. Rimane la provincia di Sassari che parte da un pro capite elevato, a seguito degli elevati valori

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riscontrati nelle aree turistiche e, pur avendo parametri intermedi in miglioramento e non dissimili di quelli della Città Metropolitana, non può beneficiare di alcun quantitativo di sovvallo incenerito.

8.2. Indice di riciclaggio dei rifiuti urbani nel 2016

La Direttiva 2008/98/CE, recepita nell’ordinamento italiano con le modifiche apportate al D.Lgs 152/2006 dal D.Lgs del 205/2010, non prevede obiettivi di raccolta differenziata ma fissa specifici target per la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani prevedendo che la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio raggiunga entro il 2020, almeno il 50 % in termini di peso. Si precisa che concorrono al raggiungimento degli obiettivi solo le operazioni di preparazione per il riutilizzo e di riciclaggio dei rifiuti urbani dove per “preparazione per il riutilizzo” si intendono “le operazioni di controllo, pulizia e riparazione attraverso cui prodotti, o componenti di prodotti diventati rifiuti, sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento”; per “riciclaggio” si intende “qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il ritrattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di riempimento. Il calcolo del raggiungimento di questo obbiettivo sui rifiuti urbani, può essere condotto secondo quattro possibili metodologie, a scelta di ciascuno Stato membro, indicate nella decisione n. 2011/753/UE:

 metodologia 1: percentuale di riciclaggio di rifiuti domestici costituiti da carta, metalli, plastica e vetro;  metodologia 2: percentuale di riciclaggio di rifiuti domestici e simili costituiti da carta, metalli, plastica e vetro e altri singoli flussi di rifiuti domestici e simili;  metodologia 3: percentuale di riciclaggio di rifiuti domestici in generale;  metodologia 4: percentuale di riciclaggio di rifiuti urbani.

Lo Stato Italiano ha comunicato nel 2014 di voler utilizzare la metodologia n. 2 estesa a legno e frazione organica, ma poiché a livello europeo vi è in programma di voler imporre a tutti gli Stati la metodologia n.4 in questo rapporto, come anche nel Piano regionale dei rifiuti, vengono condotti i calcoli secondo entrambe le metodologie.

Vi è da notare come la procedura di calcolo, di per sé non complessa, risente di alcuni fattori di incertezza, primo fra tutti la necessità di stima del rifiuto a partire dalle analisi merceologiche (nella metodologia 2) e in generale la necessità di quantificare l’entità degli scarti di ciascuna frazione, cosa che nel caso della Regione Sardegna è agevole solo per la frazione organica in quanto essa è recuperata del tutto in impianti dislocati sul territorio regionale dei quali si dispone dei dati degli scarti prodotti in maniera sistematica e abbastanza affidabile. Gli altri scarti risentono invece della procedura di stima, la cui migliore determinazione deve essere un obbiettivo del monitoraggio per gli anni a

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venire, ma che presenta delle difficoltà legate ai diversi passaggi dei rifiuti dalle piattaforme di recupero agli impianti di recupero vero e proprio, per lo più extraregionali, dalla possibile presenza in uno stesso impianto di linee di recupero di frazioni di rifiuto differente senza possibilità spesso di ricavare, con gli strumenti a disposizione, le quote di scarto attribuibile ai diversi flussi in entrata.

In ogni modo è necessario chiarire che si tratta di un indice che non deve essere confuso con la percentuale di raccolta differenziata che invece fotografa i rifiuti valorizzabili separati alla fonte, senza tenere conto degli scarti che si verificano a valle del trattamento.

Calcolo secondo la metodologia n. 2

L’indice di riciclaggio calcolato con la metodologia n. 2 è il rapporto tra la sommatoria dei quantitativi di raccolta differenziata delle frazioni considerate effettivamente avviate ad impianti di riciclo, al netto degli scarti, e la sommatoria dei quantitativi delle stesse frazioni complessivamente contenute nel rifiuto urbano totale.

I quantitativi delle singole frazioni contenute nel rifiuto totale sono calcolate in base alle analisi merceologiche condotte sui rifiuti, da cui come riportato al capitolo 7 è dedotta la composizione del rifiuto urbano totale.

I rifiuti da considerare nel calcolo sono carta, metalli, plastica, vetro, frazione organica (umido e verde) e legno.

Tuttavia poiché le analisi merceologiche condotte non permettono di distinguere il legno dai tessili, anche i rifiuti tessili e abbigliamento sono considerati nel computo dell’indice.

Tab. 8.5 – Stima della composizione media del rifiuto urbano, anno 2016.

Frazione merceologica Composizione media (%) Quantità (t/a)

Sostanza Organica 36,2 266.240

Carta-Cartone 20,6 151.495

Tessili - Legno 5,0 36.978

Plastica 12,0 87.997

Vetro 10,8 79.761

Inerti 2,6 19.164

Metalli 2,8 20.446

Pannolini/Assorbenti 4,0 29.098

Altro (oli e grassi, altro e raccolta selettiva) 0,4 2.646

Ingombranti + RAEE 3,7 26.903

Spazzamento e altri 2,0 14.913

Totali 100,0 735.640

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Inoltre, per la stessa definizione di riciclaggio sono da escludere dal calcolo le quantità di legno e tessili avviati a recupero energetico, sebbene abbastanza limitate.

Sono inoltre stati esclusi i quantitativi di frazione organica non recuperati, ovvero nel 2016 quelli avviati a biostabilizzazione presso l’impianto di Olbia (si veda Tab. 5.5. del paragrafo 5.1).

Gli scarti considerati sono, per quanto riguarda la frazione organica, gli scarti effettivi degli impianti regionali di compostaggio e digestione, parametrizzati rispetto alla sola frazione organica da raccolta differenziata, mentre per le altre frazioni si è tenuto conto degli stessi indici di scarto utilizzati nell’aggiornamento del Piano regionale. L’indice di scarto molto elevato della plastica deriva dalla necessità di escludere la plastica che viene avviata dal circuito Corepla a recupero energetico, per le stesse motivazioni addotte sulla definizione di riciclaggio.

Nella tabella che segue è indicata la procedura di calcolo che attesta come la percentuale di riciclaggio calcolata con la metodologia 2, pari al 53%, è superiore al 50% previsto per il 2020 della normativa, grazie soprattutto ai buoni risultati sul recupero della frazione organica, del vetro e della carta, mentre ancora è da migliorare il recupero di legno e tessili. Sulla plastica invece i risultati sono condizionati dalle possibilità tecnico economiche di avviare a recupero di materia le molteplici tipologie di plastiche, fra l’altro raccolte in maniera mista, che rendono possibile e conveniente il recupero di materia solo di alcune tipologie di imballaggio (ad esempio contenitori e bottiglie in pet) almeno finché non troveranno sufficiente mercato e collocazione i manufatti in plasmix e plastiche miste riciclate di cui negli ultimi anni si stanno affinando le tecnologie.

Tab. 8.6 – Indice di riciclaggio calcolato con la Metodologia 2, anno 2016.

A B C D E

Quantità netta Quantità Quantità Riciclaggio Frazione merceologica Quantità Scarti al riciclaggio nel RU scarti (A/E) RD (t/a) (%) (B-D) (t/a) (t/a) (%) (t/a)

Frazione Organica 266.240 209.914 19 39.017 170.898 64

Carta e Cartone 151.495 79.691 2 1.594 78.097 52

Plastica 87.997 39.736 60,4 24.001 15.736 18

Metallo (imb + altro metallo) 20.446 10.472 3,5 367 10.106 49

Vetro 79.761 64.271 2 1.285 62.985 79

Legno (con tessili e abbigliamento) 36.978 5.662 17 963 4.700 13

Indice di riciclaggio 642.916 409.747 67.226 342.521 53,3

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Il dato calcolato da ARPAS per il 2015 era sensibilmente più basso e pari al 47%, a seguito di una percentuale di scarti da trattamento della frazione organica decisamente più elevata (pari al 24%) e alle minori quantità di rifiuti valorizzabili intercettati.

Calcolo secondo la metodologia n.4.

L’indice di riciclaggio calcolato con la metodologia n.4 è il rapporto tra la sommatoria dei quantitativi di raccolta differenziata delle frazioni considerate effettivamente avviate ad impianti di recupero di materia, al netto degli scarti, e il rifiuto urbano totale prodotto.

I rifiuti considerati sono più numerosi rispetto al metodo 2 e comprendono carta, metalli, plastica, vetro, frazione organica (umido e verde), legno, tessili, RAEE, ingombranti al recupero, spazzamento stradale a recupero, ed inerti a recupero.

Non sono stati computati per assenza di informazioni dettagliate ulteriori frazioni di rifiuto quali gli oli e i grassi, e gli altri rifiuti da raccolta selettiva, che comprendono una moltitudine di rifiuti (batterie, pneumatici, detergenti, medicinali ecc.) per i quali sarebbe complicato attribuire un indice di scarto a ciascuno, nonché verificare l’effettivo invio a recupero di materia. Si tratta comunque di quantitativi assai bassi che non potrebbero determinare grandi cambiamenti nel calcolo. Inoltre in assenza di dati di rilevazione degli scarti per gli inerti a recupero si è prudenzialmente preferito non computare neanche questo rifiuto nel calcolo. Naturalmente queste condizioni portano ad una lieve sottostima del risultato finale.

Le stime delle quantità di RU nel rifiuto totale sono riportate in tabella solo al fine di valutare per ciascuna frazione il recupero sul totale potenzialmente contenuto nel rifiuto urbano, ma in realtà per il calcolo complessivo sarebbe sufficiente il dato del rifiuto urbano raccolto.

Come per il calcolo precedente inoltre non possono essere considerati i quantitativi avviati a recupero energetico, e pertanto sono stati esclusi dal calcolo le quantità di legno, tessili e ingombranti al recupero avviati a termovalorizzazione. Inoltre sono stati esclusi i quantitativi di frazione organica avviati a biostabilizzazione presso l’impianto di Olbia.

Per il calcolo degli scarti si sono considerati per quanto riguarda la frazione organica gli scarti effettivi degli impianti regionali di compostaggio e digestione, parametrizzati rispetto alla sola frazione organica da raccolta differenziata mentre per le altre frazioni si è tenuto conto degli stessi indici di scarto indicati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti aggiornato nel 2006. Per lo spazzamento stradale a recupero si è utilizzato un indice di scarto medio che durante i lavori del Piano si è potuto riscontrare presso l’unico impianto di recupero in Sardegna.

L’indice calcolato con questo metodo è pari a circa il 48%, chiaramente più basso rispetto a quello calcolato con l’altro metodo, ed è inferiore al 50% che la norma prevede per il 2020, data per la quale

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tuttavia è auspicabile, stante i dati attuali ed il trend in miglioramento, che sia possibile anche il superamento del target.

Si consideri che il dato del 2015 calcolato da ARPAS è pari al 45%, sensibilmente più basso a causa delle elevate quantità di scarti del recupero della frazione organica.

La forbice fra i dati calcolati con la metodologia 2 e la 4 fra l’altro è cresciuta rispetto a quella calcolata nel Piano per il 2014 e a quella calcolata per il 2015, ed il motivo è riconducibile alla più vasta platea di rifiuti considerati dal 2016 nel calcolo dell’indice.

Tab. 8.7 – Indice di riciclaggio calcolato con la Metodologia 4, anno 2016.

A B C D E

Quantità netta Quantità nel Quantità Riciclaggio Frazione merceologica Quantità RD Scarti al riciclaggio RU scarti (A/E) (t/a) (%) (B-D) (t/a) (t/a) (%) (t/a)

Frazione Organica 266.240 209.914,3 19 39.017 170.898 64

Carta e Cartone 151.495 79.691,1 2 1.594 78.097 52

Plastica 87.997 39.736,3 60,4 24.001 15.736 18

Metallo (imb + altro metallo) 20.446 10.472,2 3,5 367 10.106 49

Vetro 79.761 64.270,7 2 1.285 62.985 79

Legno e Tessili 36.978 5.662,3 17 963 4.700 13

Ingombranti e RAEE 26.903 11.195,6 13 1.455 9.740 36

Pannolini/Assorbenti 29.098 0,0 -

Inerti 19.164 6.378,8

Spazzamento stradale 14.913 2.939,8 50 1.470 1.470 10

Oli e grassi 757,0

2.646 Altri e raccolta selettiva 934,4

Indice di riciclaggio 735.640 431.953 70.151 353.731 48,1

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9. QUADRO DEI COSTI SOSTENUTI PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN AMBITO COMUNALE

9.1. Quadro delle tariffe applicate per il trattamento dei rifiuti

Nel seguente paragrafo si vuole tracciare un quadro delle tariffe di smaltimento dei rifiuti indifferenziati applicate dagli impianti di gestione dei rifiuti e delle tariffe per il trattamento della frazione organica presso gli impianti di digestione anaerobica e compostaggio per l’anno 2016.

Il rifiuto indifferenziato CER 200301 di provenienza comunale viene smaltito negli 8 impianti di titolarità pubblica dislocati nel territorio regionale (l’impianto di selezione di Carbonia è stato dismesso nell’aprile del 2015) e la tariffa media applicata, iva inclusa, è pari a 161,98 €/t, che mostra quindi un, seppur minimo (+2%), aumento rispetto allo scorso anno quando la tariffa media era risultata di 159,40 €/t.

Come mostrato nella tabella seguente (Tab. 9.1) permangono delle notevoli differenze fra le tariffe applicate dai vari impianti; quella maggiore continua come negli anni passati, ad essere quella dell’impianto di Macomer (191,40 €/t) che mostra circa 30 €/t in più rispetto alla media regionale, seguita da quelle molto simili dell’impianto di Capoterra (181,14€/t) e dell’impianto di Olbia (180,58 €/t) che sono superiori di 18 e 19 €/t rispetto alla media regionale.

La tariffa più bassa, è invece quella applicata dall’impianto di Sassari, pari a 107,80 € inferiore rispetto alla tariffa media regionale di ben 54,18 €/t; l’impianto di Tempio applica la seconda tariffa più bassa a livello regionale pari a 148,68 €/t (-13,30 €/t rispetto alla media regionale), molto simile a quella applicata dall’impianto di Ozieri.

Tab. 9.1 - Tariffe di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati applicate dagli impianti - 2016.

Tariffa totale Variazione rispetto Variazione rispetto IVA TARIFFA TOTALE Impianto (€/t al netto alla media alla media (€/t) (€/t) dell’IVA) (€/t) (%) Impianto Arborea 161,57 16,2 177,73 15,75 9,72

Impianto Capoterra 164,67 16,5 181,14 19,16 11,83

Impianto Macomer 174,00 17,4 191,40 29,43 18,17

Impianto Olbia 164,16 16,4 180,58 18,60 11,48

Impianto Ozieri 135,44 13,5 148,98 -12,99 -8,02

Impianto Sassari 98,00 9,8 107,80 -54,18 -33,45

Impianto Tempio 135,16 13,5 148,68 -13,30 -8,21

Impianto Villacidro 145,00 14,5 159,50 -2,48 -1,53

Tariffa media regionale 147,25 14,7 161,98

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La successiva tabella (Tab. 9.2) illustra un confronto delle tariffe applicate dai vari impianti di smaltimento dal 2010 al 2016, riportato poi graficamente nella Fig. 9.1 che mostra l’andamento delle tariffe in questo arco di tempo.

Tab. 9.2 - Confronto tariffe di smaltimento (€/t) - periodo 2010-2016. Variazione Variazione Impianto 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2010-2016 2015-2016 (%) (%) Impianto Arborea 170,5 175,79 177,73 177,73 177,73 4% 0,0%

Impianto Capoterra 152,88 168,22 173,60 179,52 180,60 180,60 181,14 18% 0,3%

Impianto Carbonia 120,10 122,40 212,48 181,32 181,32 181,32 - -- --

Impianto Macomer 174,86 174,86 219,07 219,07 219,07 219,07 191,40 9% -12,6%

Impianto Olbia 100,77 102,39 105,48 112,60 130,90 130,90 180,58 79% 37,9%

Impianto Ozieri 104,40 106,49 148,09 148,09 148,98 148,98 148,98 43% 0,0%

Impianto Sassari 109,33 80,32 98,90 98,90 98,90 113,30 107,80 -1% -4,9%

Impianto Tempio 132,18 148,68 148,68 148,68 148,68 148,68 148,68 12% 0,0%

Impianto Villacidro 134,02 134,02 134,02 134,02 134,02 134,02 159,50 19% 19,0%

Media regionale 128,57 129,67 156,76 155,33 157,80 159,40 161,98 26% 1,6%

Fig. 9.1 - Confronto tariffe di riferimento – periodo 2010- 2016.

Si osserva come l’impianto di Olbia, che per due anni aveva mantenuto la stessa tariffa, quest’anno mostra un aumento di circa 50 €/t corrispondente a circa il 38%; anche l’impianto di Villacidro che dal 2012 aveva mantenuto stabile la tariffa a circa 134€/t, nel 2016 ha aumentato di circa 25 €/t (+19%) la tariffa di conferimento a causa dei maggiori costi legati all’introduzione della sezione di preselezione a

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servizio dell’impianto di termovalorizzazione di Macomer. L’impianto di Macomer, come poco sopra illustrato, mostra la tariffa più alta a livello regionale pur applicando nel 2016 una tariffa più bassa di ben 27,67 €/t (-12,6%) rispetto allo scorso anno; anche l’impianto di Sassari diminuisce di circa il 5% la tariffa rispetto al 2015, mentre ben quattro impianti su otto non mostrano variazioni significative della tariffa dal 2015 al 2016

Le tariffe degli impianti di compostaggio e digestione anaerobica nei quali vengono conferiti scarti verdi da giardini e parchi (CER 200201) e rifiuti alimentari e mercatali (CER 200108 – 200302) sono invece illustrate nella successiva tabella (Tab. 9.3).

Tab. 9.3 - Tariffe applicate presso gli impianti di stabilizzazione e compostaggio - anno 2016.

TARIFFA TOTALE (€/ton)

Impianto Gestore Rifiuti alimentari e Scarto verde mercatali CER 200201 CER 200108-200302

Impianto di compostaggio di Olbia Sarda Compost srl 66,00

Impianto di compostaggio Quartu PRO.MI.SA. 90,20 impianto di compostaggio di Arzachena STENI AMBIENTE SRL 66,00

Impianto di compostaggio San Teodoro Niuloni srl 55,00

Impianto di compostaggio Capoterra Tecnocasic S.C.p.A. 99,00 99,00

Impianto di compostaggio Villacidro Villaservice S.p.a. 101,20 101,20

Impianto di compostaggio Serramanna CISA service S.p.a. 101,65 101,65

Impianto compostaggio Tempio Ecoimpianti srl 99,00 99,00

Impianto compostaggio Osini (Quirra) Ogliastra Compost srl 16,50 73,05

Impianto compostaggio Arborea CIPOR 102,05 102,05

Impianto compostaggio Nuraminis Industria Rifiuti Sardi s.r.l. 96,62 96,62

Impianto di compostaggio di Ozieri Ecoimpianti srl 81,53 81,53 Consorzio Industriale Nord Impianto compostaggio Olbia 102,30 97,90 Est Sardegna Impianto di compostaggio Porto Torres Verdevita srl 72,93 95,94

Impianto compostaggio Macomer Tossilo S.p.a. 38,68 106,41

TARIFFA MEDIA REGIONALE 79,24 95,85

Gli impianti privati di Quartu Sant’Elena (PRO.MI.SA), di Olbia (Sarda Compost srl), di Arzachena (Steni Ambiente srl) e l’impianto del comune di San Teodoro trattano soltanto rifiuti biodegradabili da giardini e parchi (CER 200201), mentre tutti gli altri impianti accettano sia scarti verdi sia rifiuti alimentari con tariffe talvolta differenziate per il verde, anche per favorirne il conferimento. Inoltre spesso le tariffe riportate sono tariffe medie in quanto le tariffe degli impianti, soprattutto quelli privati, sono talvolta differenziate a seconda del servizio offerto (con o senza trasporto o con fornitura di altri

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servizi della raccolta, come la messa a disposizione di contenitori per il verde) pertanto si è cercato di ottenere una tariffa media o la stessa è stata fornita direttamente dagli impianti.

Nella tabella di cui sopra non è stato riportato il nuovo impianto di compostaggio, rispetto al 2015, situato nel comune di San Gavino di proprietà della ditta Alberghina Verde che tratta anch’essa unicamente i rifiuti biodegradabili da giardini e parchi, poiché la ditta, che effettua anche la manutenzione delle aree verdi, offre un contratto unico di manutenzione e conferimento degli sfalci presso il proprio impianto di compostaggio e pertanto la tariffa non era confrontabile con le altre.

Confrontando le tariffe con quelle dello scorso anno si è notato che la maggior parte delle tariffe è rimasta stabile a parte quella dell’impianto Tecnocasic di Capoterra, diminuita di ben 25,30 €/t.

La tabella ci mostra per il 2016 un valore medio della tariffa, applicata dagli impianti di compostaggio sardi, per gli scarti alimentari pari a 95,85 €/t in ulteriore lieve calo rispetto ai 98,54 € del 2015, come anche quello degli scarti verdi pari a 79,24 €/t anch’esso in calo rispetto agli 81,64 € riscontrati nel 2015.

I valori riportati in tabella per la frazione organica mostrano differenze anche elevate fra un impianto e l’altro; la tariffa più alta è quella applicata dall’impianto di Macomer di 106,41 €/t, seguita da quella dell’impianto CIPOR di Arborea di 102,05 €/t mentre le tariffe più basse si riscontrano negli impianti di Osini (73 €) e di Ozieri (81,5 €/t); gli altri valori si aggirano intorno ai 100 € a tonnellata.

Le tariffe applicate per gli scarti verdi mostrano un divario molto più ampio fra la tariffa massima di 102,30 €/t riscontrata per l’impianto CIPNES di Olbia e quella minima di 16,5 €/t applicata dall’impianto di Osini.

9.2. Quadro dei costi del servizio di gestione dei rifiuti

Quest’anno tutti i comuni hanno, come ricordato in apertura del rapporto, compilato le schede del modulo dell’Osservatorio Rifiuti del SIRA, nel quale la sezione relativa ai costi sostenuti per il servizio di gestione dei rifiuti, smaltimento ed igiene urbana è identica a quella presente nel MUD, nel tentativo di facilitarne la compilazione e l’importazione degli stessi dati nella dichiarazione MUD.

La “sezione costi” della scheda compilata dai comuni nel SIRA si suddivide in cinque sezioni (a loro volta suddivise in sottovoci qui omesse per necessità di sintesi) di seguito riportate: sezione A > Costi sostenuti per la gestione dei rifiuti non differenziati; sezione B > Costi sostenuti e ricavi della gestione dei rifiuti differenziati (Costi di raccolta differenziata e Costi di trattamento e riciclo);

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sezione C > Costi e ricavi dei rifiuti urbani (costi amministrativi, generali di gestione, costi comuni diversi); sezione D > Costi e ricavi dei rifiuti urbani (ammortamenti, accantonamenti e remunerazione di capitale investito);

RICAVI > dove sono compresi i “Ricavi” provenienti dalla “vendita di materiali e di energia da rifiuti, proventi CONAI, Tassa/Tariffa”.

Malgrado l’utilizzo della scheda SIRA, anche quest’anno la parte della dichiarazione dedicata ai costi è risultata tuttavia essere non sempre compilata adeguatamente, con omissione di alcune sezioni o compilazioni incomplete, motivo per cui sono state necessarie verifiche e richieste di correzione o integrazione, soprattutto per i comuni maggiori il cui peso è tale da determinare e influenzare la media regionale.

E’ stato eseguito anche il raffronto con i dati del costo totale dichiarato nel 2015, cosa che ha permesso di evidenziare errori di compilazione anche importanti relativi non solo al 2016 ma anche ai dati del 2015; ad esempio per due importanti comuni come Quartu S.E. ed Iglesias confrontando i dati del biennio risultava un divario esagerato e con controlli e contatti successivi è risultato che nel 2015 erano stati indicati nelle dichiarazioni dei costi errati.

Si ricorda inoltre che il costo totale di igiene urbana indicato nel SIRA e nel MUD è un costo totale, da cui non sono detratti gli eventuali contributi CONAI, come invece si è sempre fatto nelle elaborazioni degli anni precedenti sui dati ricevuti dai comuni; pertanto il dato ottenuto è senz’altro lievemente sovrastimato.

Sul fronte dei ricavi, si riscontra un generale aumento dei dati dei contributi CONAI dichiarati, pur perdurando il problema dei molti comuni che dichiarano di non essere in grado di fornirli poiché tali contributi sono, per contratto, percepiti direttamente dalle ditte di raccolta ed il comune non è a conoscenza delle somme percepite.

Nelle seguenti tabelle (Tab. 9.4 e Tab. 9.5) sono stati riportati i valori, aggregati per provincia, relativi ai costi medi rilevati per le varie voci di costo dei comuni che hanno fornito i dati, pari a 367 su 377, un campione comunque decisamente significativo (circa il 97% dei comuni della regione) dal punto di vista numerico ma non altrettanto si può dire sul dato fornito; infatti, in alcuni casi, i dati forniti non sono parsi distribuiti in maniera corretta fra le diverse sezioni, ma non sempre è stato possibile ottenere dei dati più attendibili per le difficoltà manifestate da molti comuni nella compilazione della ripartizione dei costi.

Per questo motivo, avendo constatato che ben 30 comuni su 367 non avevano provveduto a compilare la parte B, relativa ai costi della raccolta differenziata, caricando il totale dei costi sulla

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sezione A relativa alla gestione dei soli rifiuti non differenziati, si è ritenuto per questi comuni di utilizzare solo il costo totale dichiarato al fine di non falsare le medie delle singole sezioni.

Si segnala inoltre che, proprio al fine di calcolare correttamente i costi relativamente al numero di abitanti realmente serviti e alle tonnellate di rifiuti prodotti, le medie riportate in tali tabelle sono calcolate tenendo conto dell’effettivo numero di comuni che hanno compilato le sezioni in esame e non sul numero totale dei comuni non considerando quindi quelli che non hanno inviato le schede o che non hanno compilato le sezioni in esame. Per questo motivo i dati medi della sezione A e della sezione B sono quindi calcolati sui 337 comuni che hanno risposto e che corrispondono ad una popolazione di 1.477.273 abitanti; quelli della sezione C sono calcolati su 237 comuni corrispondenti a 1.333.727 abitanti.

Il dato medio sul costo totale e sui ricavi è invece calcolato su tutto il campione dei comuni partecipanti (367 comuni) corrispondente a 1.591.309 abitanti.

Tuttavia sulla parte ricavi è bene precisare che mentre tutti i comuni hanno fornito il dato della tassa o tariffa, un numero molto inferiore ha fornito il dato dei contributi CONAI ricevuti e dei proventi provenienti dalla vendita dei rifiuti, fuori dai circuiti CONAI.

Dalla Tab. 9.4 possiamo estrapolare che a livello regionale il pro capite medio pagato per la gestione dei rifiuti totali è di quasi 180 €/abitante/anno, in calo rispetto al dato 2015 di 184 €/abitante/anno, che seppure lievemente sovrastimato a causa dei dati errati delle dichiarazioni 2015 dei comuni di Quartu e Iglesias, era pur sempre un dato da cui erano detratti i ricavi dei contributi CONAI ove disponibili, quindi teoricamente inferiore. Si fa inoltre notare che a livello regionale influisce sempre molto il peso dei centri maggiori sul costo medio, e per alcuni di essi come Cagliari e Sassari è ancora elevato il peso dei rifiuti a smaltimento rispetto a quelli a recupero e di conseguenza il costo sostenuto.

Inoltre nei comuni ad alto tasso turistico dove la spesa sostenuta dai comuni è chiaramente anche a copertura dei periodi in cui la popolazione effettiva è ben superiore a quella residente, il pro capite calcolato a residente risulterà molto alto. L’analisi dei dati comunali mostra infatti come la maggior parte dei comuni con costi elevati per residente sono comuni con elevati movimenti turistici e dunque elevate produzioni di rifiuto.

La gestione dei soli rifiuti indifferenziati è costata mediamente ai singoli abitanti circa79 €/anno con l’eccezione della provincia di Sassari nella quale il costo ad abitante è stato di ben 21 € in più ad abitante/anno e della Città metropolitana con circa 11 € in più ad abitante/anno.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti differenziati si nota come il costo medio calcolato risulta essere di 55 €/abitante e corrisponde, come poco sopra accennato, ad una popolazione servita di 1.591.309 abitanti. Superano tale media la provincia di Nuoro con circa 68 €/abitante/anno e quella di Sassari con 64 €/abitante/anno, le altre aree geografiche stanno sotto a tale costo.

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Dall’analisi dei dati di Tab. 9.5, per quanto riguarda il costo medio per tonnellata di rifiuti totali prodotti risulta essere di 407 €/t. In questo caso le partizioni geografiche che mostrano il costo più elevato risultano essere la provincia di Nuoro con 490 € per tonnellata di rifiuto e la Città metropolitana con una spesa per la gestione dei rifiuti totali prodotti di 448 € a tonnellata. Il costo dei soli rifiuti indifferenziati è risultato essere mediamente di 178 €/t; più alto della media nella Provincia di Nuoro (196 €/t), nella Provincia di Sassari (192 €/t) e nell’area della Città Metropolitana (193 €/t). Per tonnellata di rifiuti differenziati invece il costo medio è risultato di 124 €/t con il costo maggiore, superiore alla media, sempre a carico della provincia di Nuoro (199 €/t), seguita in questo caso dalla provincia del Sud Sardegna (127 €/t).

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Tab. 9.4 - Quadro di riepilogo dei costi unitari medi dei servizi R.U. e Igiene Urbana - anno 2016 (€/residente).

Pro capite per Totale costi A Totale costi B Totale costi C Totale costi D TOTALE costi TOTALE ricavi residente

Provincia n. Comuni €/residente n. Comuni €/residente n. Comuni €/residente n. Comuni €/residente n. Comuni €/residente n. Comuni €/residente

Città metropolitana 16 90 16 48 16 65 9 9 17 208 17 206

NU 68 66 68 68 54 30 28 13 70 166 70 166

OR 78 59 78 43 38 41 16 17 87 137 87 139

SS 79 100 79 64 58 45 42 20 88 210 88 212

Sud Sardegna 96 53 96 51 71 23 30 17 105 135 105 133

Totale 337 79 337 55 237 44 125 14 367 180 367 180

Tab. 9.5 - Quadro di riepilogo dei costi unitari medi dei servizi R.U. e Igiene Urbana - anno 2016 (€/tonnellata).

Pro capite per Totale costi A Totale costi B Totale costi C Totale costi D TOTALE costi TOTALE ricavi rifiuto €/tonnellata Provincia n. Comuni €/tonnellata n. Comuni n. Comuni €/tonnellata n. Comuni €/tonnellata n. Comuni €/tonnellata n. Comuni €/tonnellata medio Città metropolitana 16 193 16 103 16 139 9 20 17 448 17 444

NU 68 196 68 199 54 86 28 39 70 490 70 489

OR 78 148 78 110 38 96 16 38 87 351 87 358

SS 79 192 79 122 58 84 42 34 88 409 88 413

Sud Sardegna 96 133 96 127 71 55 30 40 105 330 105 326

Totale 337 178 337 124 237 97 125 29 367 407 367 407

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9.3. Analisi dei dati relativi al fondo penalità/premialità

Con deliberazione di Giunta Regionale n. 63/52 del 25.11.2016, l’Assessorato Regionale Difesa Ambiente ha confermato anche per il 2016 il meccanismo di penalità/premialità, istituito con la deliberazione n. 15/32 del 30.3.2004, che da allora ha portato un netto miglioramento della raccolta differenziata che è passata da circa il 3% del 2004 al 59,5% del 2016.

Come è noto si tratta di un sistema che concede degli sconti tariffari ai comuni che raggiungono determinate soglie predefinite di un indice di raccolta differenziata (RD) e che al contrario penalizza i comuni meno virtuosi, tramite l’attribuzione di penalità.

La delibera prevede che il meccanismo di premialità e penalità nel 2016 continui a seguire le medesime regole applicate nel 2014 e prevede che trimestralmente gli impianti di riferimento per il conferimento dell’indifferenziato effettuino un calcolo di questo indice di RD, per tutti i comuni o le Associazioni di comuni assegnati, ed in base al raggiungimento da parte degli stessi della percentuale del 60% di RD stabilito nella delibera, gli stessi enti vengono premiati con una riduzione della tariffa di smaltimento del secco indifferenziato, attingendo ad un fondo costituito a destinazione specifica. Si sottolinea che l’indice di raccolta differenziata non corrisponde a quello calcolato nel Rapporto Rifiuti urbani ma è un indice semplificato, che comprende un numero ridotto di rifiuti, al fine di agevolare il calcolo da parte degli impianti e che proprio per questo prevede un valore limite del 60% anziché del 65% come la normativa prevedrebbe come livello minimo.

Lo sconto tariffario previsto è del 10% per i comuni sprovvisti termovalorizzatore, del 40% per i comuni afferenti all’impianto di termovalorizzatore di Capoterra mentre per quelli afferenti al termovalorizzatore di Tossilo, in virtù del fatto che le linee di incenerimento sono ferme per i lavori di revamping, lo sconto è stato ridotto dal 40% al 20%.

Tale fondo è stato istituito dagli enti titolari degli impianti e viene utilizzato esclusivamente per accantonare le penalizzazioni e pagare le premialità. Il saldo può essere successivamente utilizzato, dietro precise disposizioni dell’Assessorato regionale della Difesa Ambiente, per aumentare l’entità della premialità e/o per realizzare le migliorie necessarie per le infrastrutture dedicate al recupero dell’organico di qualità.

Dal momento in cui ancora diversi comuni non hanno provveduto a versare le cifre attribuite in penalità degli anni precedenti, anche nel 2016 è stato confermato il vincolo per il quale le premialità non possono essere erogate a questi stessi comuni, anche qualora ricadessero nelle condizioni di percepire la premialità.

Va inoltre ricordato che, grazie al progressivo miglioramento che vede un numero sempre maggiore di enti raggiungere le condizioni di premialità, è necessario sopperire al progressivo esaurimento dei fondi premialità/penalità ed al fine di poter mantenere attivo tale meccanismo, anche nel 2016, la

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RAS, ha provveduto a stanziare ulteriori 4.000.000 di Euro, di cui 2.300.000 trasferiti al Consorzio industriale provinciale di Cagliari, 900.000€ al Consorzio per la zona industriale di Macomer ed i restanti 800.000 € al Consorzio industriale provinciale di Villacidro.

Si fa notare inoltre che nella stessa delibera 63/52 del 25.11.2016 sono date indicazioni per la premialità del 2017, che prevede regole in buona parte differenti e il cui dato di riferimento per il calcolo sarà invece la stessa percentuale di raccolta differenziata validata dall’ARPAS e riportata in questo rapporto, nell’allegato 2.

La Tab. 9.6 riportata di seguito mostra a partire dal 2010, suddivisi per impianto, i riepiloghi dell’entità del fondo nominale a disposizione degli impianti; va ricordato che, essendo i dati forniti dai soggetti gestori degli impianti, in funzione della loro contabilità finanziaria, essi possono aver subito variazioni dovute ad addebiti o accrediti relativi ad anni precedenti (storni, conguagli ecc.) che sono stati adeguati rispetto all’analoga tabella del rapporto rifiuti dell’anno precedente. Inoltre si può notare che i dati relativi all’impianto Alta Gallura sono quelli del 2015 poiché per il 2016 l’impianto non ha fornito i dati finanziari e quelli relativi ai prospetti sulla penalità/premialità.

Dal seguente grafico di Fig. 9.2 è possibile notare che il fondo nominale della maggioranza degli impianti non mostra dal 2014 grandi variazioni di tendenza.

Fig. 9.2 - Andamento del fondo nominale nel periodo 2010 – 2016

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Tab. 9.6 - Fondo premialità/penalità e flussi riscontrati dal 2010 al 2016 (€/anno).

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Fondo Fondo nominale effettivo Ente Impianto Fondo nominale al 31 dicembre Penalità Premialità al al 31.12.2016 31.12.2016

Impianto Carbonia Comune di Carbonia 1.079.354 -144.007 109.084 -21.839 -48.931 -112.794 (chiuso aprile 2015)

CIPNES Impianto Olbia 2.627.017 2.918.992 2.975.989 3.307.469 3.635.561 3.455.985 48.642 257.912 3.246.715 3.208.347

Comune di Sassari Impianto Sassari 2.667.428 2.979.370 3.255.626 3.515.547 2.670.226 1.804.757 246.063 51.814 1.999.006 1.435.174

Consorzio Industriale Impianto Arborea 721.475 591.475 359.192 152.763 -82.551 -400.366 7.949 230.972 -623.389 -223.023

Consorzio Industriale Impianto Macomer 54.206 98.689 1.011.262 1.193.026 452.434 447.127 27469,84 519981,6 854.615 323.158

CACIP Impianto Capoterra 4.615.949 5.143.873 5.714.617 6.133.697 6.348.303 5.702.441 363.812 3.276.425 5.089.828 4.675.857

Unione comuni Alta Gallura Impianto Tempio 614.758 697.973 740.534 729.558 715.383 622.236 0,00 93.146 622.236(*) (*)

Consorzio Industriale Impianto Ozieri -157.921 -159.363 -189.633 -237.945 -283.799 -363.263 14.781 65.190 -413.672 308.044

Consorzio Industriale Impianto Villacidro -3.282.527 -3.439.960 -3.602.383 -4.356.160 -3.792.851 -2.794.538 2142,01 192.777 -2.185.174 307.392

Totali 8.939.739 8.687.042 10.374.288 10.416.116 9.613.775 8.361.585 710.859 4.688.219 7.967.929 10.034.948

(*) Dati non forniti per l’anno in esame per cui sono stati inseriti i dati del 2015.

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Il grafico di Fig, 9.3 mostra l’andamento della premialità/penalità nel periodo 2010-2016 e mostra una leggera flessione delle premialità erogate nell’ultimo biennio, dopo che dal 2012 si era registrata una crescita costante, legata in parte alle disposizioni della Giunta sulle erogazioni dell’impianto di Tossilo già citate. Le penalità mostrano invece un trend costante in leggera diminuzione; si segnala che il dato 2015 è nullo a seguito del blocco dell’applicazione delle penalità stabilito dalla Regione nel 2015 a seguito del ricorso di un comune.

Fig, 9.3 - Andamento delle premialità e penalità nel periodo 2010-2016.

Il quadro riepilogativo dei comuni e della popolazione in premialità nel 2016, confrontato con quello del 2015, viene presentato nella sottostante Tab. 9.7 dalla quale si può notare che il numero di comuni in premialità è cresciuto dal 2015 al 2016 di 18 unità (+6%) e di conseguenza portando la popolazione coinvolta a crescere di altre 40.428 unità (+2% rispetto al 2015).

Tab. 9.7 - Quadro dei comuni in premialità: confronto 2016-2015.

2016 2015

Provincia N° Comuni Popolazione % Comuni % Popolazione N° Comuni Popolazione % Comuni % Popolazione premialità Premialità premialità premialità premialità premialità premialità premialità al al al al al al al al 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2015 31.12.2015 31.12.2015 Città 15 272.080 88% 63% 14 263.400 82% 61% metropolitana Nuoro 59 176.815 80% 83% 51 162.962 69% 76% Oristano 87 159.914 100% 100% 68 137.682 78% 86% Sassari 44 200.716 48% 41% 67 233.572 73% 47% Sud Sardegna 98 319.405 92% 90% 85 290.886 79% 81% Totali 303 1.128.930 80% 68% 285 1.088.502 76% 66%

Come lo scorso anno la fascia demografica dei comuni che sono riusciti a raggiungere gli obiettivi per la premialità è principalmente quella al di sotto dei 5.000 abitanti (254 comuni su 303 totali), mentre 25 comuni hanno una popolazione compresa fra i 5.000 ed i 10.000 abitanti, 22 comuni fra 10.000 e

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50.000 abitanti, fra cui Nuoro e Oristano, ed ancora Quartu Sant’Elena e Olbia sono gli unici due comuni, come nel 2015, con popolazione superiore ai 50.000 abitanti che sono in premialità.

Il numero di comuni in premialità in continuo aumento non può che confermare la bontà del meccanismo di penalità/premialità, dato già dimostrato dalla crescita costante della percentuale regionale di R.D..

Dal 2017 poi, grazie alle recenti modifiche normative al D.Lgs 152/2006, tale meccanismo è stato istituzionalizzato a livello nazionale, con la determinazione del contributo della ecotassa in base al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata certificata dai dati elaborati dall’ARPAS.

Il meccanismo di premialità/penalità sarà di fatto mantenuto e rimodulato e rappresenterà una premialità d’eccellenza in modo da, in sinergia con quello nazionale, spingere i comuni, soprattutto quelli ad alto indice demografico che ancora tardano a raggiungere buoni livelli di R.D., ad adottare prima possibile processi di trasformazione dei servizi di raccolta.

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ALLEGATO 1 TABELLA ANALITICA SULLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO COMUNALE

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QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Città Assemini CA 26.778,00 2.421,64 0,00 2.421,64 0,00 0,00 0,00 0,00 2.421,64 7.386,93 9.808,57 366 10,62% 75,31% metropolitana Città Cagliari CA 154.083,00 62.387,77 0,00 62.387,77 892,44 453,49 40,50 0,00 63.774,20 26.938,96 90.713,16 589 1,09% 29,70% metropolitana Città Capoterra CA 23.573,00 1.830,90 116,56 1.947,46 0,00 91,93 0,00 0,00 2.039,39 7.895,18 9.934,57 421 8,25% 79,47% metropolitana Città Decimomannu CA 8.161,00 879,68 41,13 920,81 0,00 121,75 0,00 0,00 1.042,56 2.251,54 3.294,10 404 8,23% 68,35% metropolitana Città Elmas CA 9.464,00 880,52 0,00 880,52 0,00 0,00 375,00 0,00 1.255,52 2.771,28 4.026,80 425 8,83% 68,82% metropolitana Città Maracalagonis CA 7.957,00 753,39 273,22 1.026,61 0,00 72,07 0,00 0,00 1.098,68 2.128,93 3.227,61 406 -0,06% 65,96% metropolitana Città Monserrato CA 19.924,00 1.726,35 0,00 1.726,35 200,90 170,44 0,00 0,00 2.097,69 4.904,59 7.002,28 351 -1,96% 70,04% metropolitana Città Pula CA 7.356,00 512,92 320,92 833,84 0,00 30,97 0,00 0,00 864,81 4.164,85 5.029,66 684 -1,10% 82,81% metropolitana Città Quartu Sant'Elena CA 70.914,00 8.876,82 296,95 9.173,77 45,11 0,00 514,50 0,00 9.733,38 18.766,04 28.499,42 402 -0,09% 65,85% metropolitana Città Quartucciu CA 13.271,00 1.358,57 0,00 1.358,57 158,50 131,34 0,00 0,00 1.648,41 2.925,84 4.574,25 345 1,71% 63,96% metropolitana Città Sarroch CA 5.267,00 1.217,71 16,27 1.233,98 0,00 2,34 0,00 0,00 1.236,32 1.490,63 2.726,95 518 -0,64% 54,66% metropolitana Città Selargius CA 28.903,00 3.277,33 0,00 3.277,33 216,64 179,43 0,00 0,00 3.673,40 7.048,50 10.721,90 371 1,02% 65,74% metropolitana Città Sestu CA 20.892,00 1.970,66 0,00 1.970,66 0,00 297,36 525,75 0,00 2.793,77 4.836,28 7.630,05 365 12,13% 63,38% metropolitana

Città Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Settimo San Pietro CA 6.750,00 711,09 9,24 720,33 59,09 0,00 42,00 0,00 821,42 1.525,27 2.346,69 348 5,69% 65,00% metropolitana Campidano Città Sinnai CA 17.417,00 1.868,04 314,68 2.182,72 261,36 92,72 0,00 0,00 2.536,80 4.313,72 6.850,52 393 4,61% 62,97% metropolitana Città Uta CA 8.617,00 897,95 0,00 897,95 0,00 0,00 0,00 0,00 897,95 2.198,32 3.096,27 359 -2,43% 71,00% metropolitana Città Villa San Pietro CA 2.103,00 94,29 5,68 99,97 0,00 78,75 0,00 0,00 178,72 601,03 779,75 371 10,67% 77,08% metropolitana

Città metropolitana 431.430,00 91.665,63 1.394,65 93.060,27 1.834,04 1.722,59 1.497,75 0,00 98.114,65 102.147,87 200.262,52 464 51,01%

Comunità Montana Gennargentu Aritzo NU Nuoro 1.305,00 53,44 0,00 53,44 3,96 0,00 0,00 0,00 57,40 260,63 318,03 244 -0,63% 81,95% Mandrolisai

Arzana OG Nuoro 2.431,00 180,07 15,40 195,47 21,77 0,00 0,00 0,00 217,24 308,22 525,47 216 0,59% 58,66% Unione dei Comuni dell'Ogliastra

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QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Comunità Montana Gennargentu Atzara NU Nuoro 1.132,00 46,35 0,00 46,35 3,44 0,00 0,00 0,00 49,79 226,08 275,87 244 -3,03% 81,95% Mandrolisai

Comunità Montana Gennargentu Austis NU Nuoro 819,00 33,54 0,00 33,54 2,49 0,00 0,00 0,00 36,02 165,25 201,27 246 -1,33% 82,10% Mandrolisai

Bari Sardo OG Nuoro 3.981,00 492,86 130,90 623,76 23,18 19,02 0,00 0,00 665,96 930,31 1.596,27 401 -16,10% 58,28%

Baunei OG Nuoro 3.623,00 255,72 111,62 367,34 34,30 0,00 0,00 0,00 401,64 702,25 1.103,89 305 -3,50% 63,62%

Comunità Montana Gennargentu Belvì NU Nuoro 627,00 31,44 0,00 31,44 2,97 0,00 0,00 0,00 34,41 130,37 164,78 263 -4,81% 79,12% Mandrolisai da agosto 2016 - prima singolo

Birori NU Nuoro 531,00 28,78 0,00 28,78 0,00 0,00 0,00 0,00 28,78 102,95 131,73 248 -59,24% 78,15%

Associazione dei Comuni di Bitti, Lula e Bitti NU Nuoro 2.843,00 143,97 0,00 143,97 43,97 0,00 0,00 0,00 187,94 575,02 762,96 268 2,65% 75,37% Onanì

Bolotana NU Nuoro 2.613,00 169,08 0,00 169,08 20,12 5,22 0,00 0,00 194,42 469,29 663,71 254 6,51% 70,71%

Borore NU Nuoro 2.117,00 116,16 0,00 116,16 18,18 233,90 0,00 0,00 368,24 502,94 871,18 412 15,72% 57,73%

Bortigali NU Nuoro 1.344,00 62,90 0,00 62,90 8,32 0,00 0,00 0,00 71,22 207,55 278,77 207 13,09% 74,45%

Cardedu OG Nuoro 1.914,00 120,84 72,18 193,02 7,42 0,00 0,00 0,00 200,44 446,49 646,93 338 1,19% 69,02%

Comunità Montana Gennargentu Desulo NU Nuoro 2.345,00 96,03 0,00 96,03 7,12 0,00 0,00 0,00 103,15 468,33 571,48 244 -3,23% 81,95% Mandrolisai

Dorgali NU Nuoro 8.602,00 1.500,16 413,64 1.913,80 87,96 3,02 0,00 0,00 2.004,78 1.983,96 3.988,74 464 4,53% 49,74%

Dualchi NU Nuoro 617,00 133,52 0,00 133,52 11,32 0,00 0,00 0,00 144,84 57,78 202,62 328 -1,52% 28,52%

Elini OG Nuoro 557,00 41,26 3,53 44,79 4,99 0,00 0,00 0,00 49,78 64,75 114,53 206 -9,50% 56,54% Unione dei Comuni dell'Ogliastra

Associazione dei Comuni di Fonni, Oliena e Fonni NU Nuoro 3.942,00 292,77 7,35 300,12 19,94 55,94 0,00 0,00 376,00 1.140,35 1.516,35 385 10,72% 75,20% Orgosolo

Comunità Montana Gennargentu Gadoni NU Nuoro 795,00 32,55 0,00 32,55 2,41 0,00 0,00 0,00 34,97 158,77 193,74 244 -4,12% 81,95% Mandrolisai

Gairo OG Nuoro 1.445,00 92,74 26,76 119,50 0,00 0,00 0,00 0,00 119,50 162,66 282,16 195 -3,17% 57,65%

Associazione dei comuni di Irgoli, Loculi, Galtellì NU Nuoro 2.435,00 119,49 2,92 122,41 17,31 0,00 0,00 0,00 139,72 518,03 657,75 270 3,50% 78,76% Onifai e Galtellì

Gavoi NU Nuoro 2.668,00 163,44 3,41 166,85 19,03 0,00 0,00 0,00 185,89 448,62 634,51 238 -1,30% 70,70% Unione dei Comuni della Barbagia

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 2/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Girasole OG Nuoro 1.294,00 73,71 14,73 88,44 1,58 0,00 0,00 0,00 90,02 260,56 350,58 271 -19,18% 74,32%

Ilbono OG Nuoro 2.251,00 141,78 0,00 141,78 4,14 0,00 0,00 0,00 145,92 326,96 472,88 210 -21,80% 69,14%

Associazione dei comuni di Irgoli, Loculi, Irgoli NU Nuoro 2.300,00 112,87 2,76 115,63 16,35 0,00 0,00 0,00 131,97 498,98 630,96 274 4,49% 79,08% Onifai e Galtellì

Jerzu OG Nuoro 3.166,00 218,92 9,70 228,62 32,04 0,00 0,00 0,00 260,66 587,53 848,19 268 3,69% 69,27%

Lanusei OG Nuoro 5.383,00 533,22 0,00 533,22 7,88 37,66 0,00 0,00 578,76 1.086,11 1.664,87 309 -1,88% 65,24%

Lei NU Nuoro 506,00 27,50 0,00 27,50 0,00 0,00 0,00 0,00 27,50 110,22 137,72 272 -29,19% 80,03%

Loceri OG Nuoro 1.294,00 76,30 0,00 76,30 6,06 0,00 0,00 0,00 82,36 176,00 258,36 200 18,69% 68,12%

Associazione dei comuni di Irgoli, Loculi, Loculi NU Nuoro 516,00 25,32 0,62 25,94 3,67 0,00 0,00 0,00 29,61 108,34 137,95 267 4,38% 78,54% Onifai e Galtellì

Lodè NU Nuoro 1.689,00 260,01 0,00 260,01 6,14 3,05 0,00 0,00 269,21 181,98 451,19 267 -2,67% 40,33% Associazione dei Comuni di Torpè e Lodè

Lodine NU Nuoro 340,00 20,83 0,43 21,26 2,43 0,00 0,00 0,00 23,69 57,08 80,77 238 -2,62% 70,67% Unione dei Comuni della Barbagia

Lotzorai OG Nuoro 2.185,00 297,90 112,42 410,32 31,12 0,00 0,00 0,00 441,44 506,49 947,93 434 -3,25% 53,43%

Associazione dei Comuni di Bitti, Lula e Lula NU Nuoro 1.397,00 70,75 0,00 70,75 21,61 0,00 0,00 0,00 92,35 282,77 375,12 269 2,77% 75,38% Onanì

Macomer NU Nuoro 10.120,00 1.289,10 0,00 1.289,10 155,20 6,44 0,00 1,00 1.451,74 2.686,42 4.138,16 409 4,47% 64,92%

Mamoiada NU Nuoro 2.543,00 225,82 5,42 231,24 7,26 0,00 0,00 0,00 238,50 458,27 696,77 274 -5,29% 65,77%

Comunità Montana Gennargentu Meana Sardo NU Nuoro 1.812,00 74,20 0,00 74,20 5,50 0,00 0,00 0,00 79,70 361,88 441,59 244 -2,19% 81,95% Mandrolisai

Noragugume NU Nuoro 310,00 18,26 0,00 18,26 2,02 0,00 0,00 0,00 20,28 56,51 76,79 248 -33,91% 73,59%

Nuoro NU Nuoro 36.900,00 4.929,65 42,21 4.971,86 262,13 454,64 0,26 0,00 5.688,89 7.882,99 13.571,88 368 1,03% 58,08%

Associazione dei Comuni di Fonni, Oliena e Oliena NU Nuoro 7.106,00 505,28 62,44 567,72 53,28 44,92 0,00 0,00 665,92 1.633,61 2.299,53 324 12,81% 71,04% Orgosolo

Ollolai NU Nuoro 1.293,00 79,21 1,65 80,86 9,22 0,00 0,00 0,00 90,09 218,61 308,70 239 -2,30% 70,82% Unione dei Comuni della Barbagia

Olzai NU Nuoro 883,00 54,09 1,13 55,22 6,30 2,28 0,00 0,00 63,80 149,27 213,07 241 1,69% 70,06% Unione dei Comuni della Barbagia

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 3/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Associazione dei Comuni di Bitti, Lula e Onanì NU Nuoro 391,00 19,80 0,00 19,80 6,05 0,00 0,00 0,00 25,85 79,04 104,89 268 4,53% 75,36% Onanì

Associazione dei comuni di Irgoli, Loculi, Onifai NU Nuoro 740,00 36,31 0,89 37,20 5,26 0,00 0,00 0,00 42,46 155,34 197,80 267 3,96% 78,53% Onifai e Galtellì

Oniferi NU Nuoro 898,00 55,01 1,15 56,16 6,41 0,00 0,00 0,00 62,57 150,75 213,32 238 -0,26% 70,67% Unione dei Comuni della Barbagia

Orani NU Nuoro 2.882,00 306,66 0,00 306,66 21,36 0,00 0,00 0,00 328,02 623,00 951,02 330 1,39% 65,51%

Associazione dei Comuni di Fonni, Oliena e Orgosolo NU Nuoro 4.206,00 261,33 29,25 290,58 15,42 63,04 0,00 0,00 369,04 977,56 1.346,60 320 4,09% 72,59% Orgosolo

Orosei NU Nuoro 7.025,00 259,68 158,92 418,60 36,78 37,10 0,00 0,00 492,48 3.215,56 3.708,04 528 4,39% 86,72%

Orotelli NU Nuoro 2.039,00 124,91 2,61 127,51 14,55 0,00 0,00 0,00 142,06 346,59 488,65 240 -0,63% 70,93% Unione dei Comuni della Barbagia

Comunità Montana Gennargentu Ortueri NU Nuoro 1.151,00 47,13 0,00 47,13 3,50 0,00 0,00 0,00 50,63 229,87 280,50 244 -0,61% 81,95% Mandrolisai

Orune NU Nuoro 2.352,00 306,85 26,35 333,20 21,18 0,00 0,00 0,00 354,38 252,56 606,94 258 0,23% 41,61%

Osidda NU Nuoro 255,00 6,93 0,00 6,93 2,60 0,00 0,00 0,00 9,53 49,65 59,18 232 -2,51% 83,90% Comunità Montana del Goceano

Osini OG Nuoro 790,00 43,08 0,00 43,08 0,00 0,00 0,00 0,00 43,08 83,82 126,90 161 -3,56% 66,05%

Ottana NU Nuoro 2.308,00 128,06 0,00 128,06 21,88 0,00 0,00 0,00 149,94 468,62 618,56 268 -0,56% 75,76%

Ovodda NU Nuoro 1.606,00 217,42 0,00 217,42 14,96 0,00 0,00 0,00 232,38 290,53 522,91 326 27,32% 55,56%

Perdasdefogu OG Nuoro 1.933,00 154,47 6,93 161,40 17,46 0,00 0,00 0,00 178,86 304,60 483,46 250 5,88% 63,00%

Posada NU Nuoro 2.966,00 119,14 44,78 163,92 75,70 4,48 0,00 0,00 244,10 1.050,86 1.294,96 437 4,35% 81,15%

Sarule NU Nuoro 1.697,00 103,96 2,17 106,13 12,11 0,00 0,00 0,00 118,23 287,49 405,73 239 0,11% 70,86% Unione dei Comuni della Barbagia

Silanus NU Nuoro 2.142,00 321,58 0,00 321,58 3,26 0,00 0,00 0,00 324,84 259,34 584,18 273 -1,87% 44,39%

Sindia NU Nuoro 1.718,00 271,68 9,22 280,90 7,62 0,00 0,00 0,00 288,52 263,28 551,80 321 2,26% 47,71%

Siniscola NU Nuoro 11.537,00 502,37 152,11 654,48 0,00 64,98 0,00 0,00 719,46 3.604,16 4.323,62 375 0,72% 83,36%

Comunità Montana Gennargentu Sorgono NU Nuoro 1.673,00 68,51 0,00 68,51 5,08 0,00 0,00 0,00 73,59 334,12 407,71 244 -2,28% 81,95% Mandrolisai

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 4/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Talana OG Nuoro 1.030,00 62,91 3,61 66,52 5,76 0,00 0,00 0,00 72,28 72,42 144,70 140 -26,59% 50,05%

Tertenia OG Nuoro 3.941,00 298,83 77,91 376,74 44,52 0,00 0,00 0,00 421,26 638,69 1.059,95 269 -3,17% 60,26%

Comunità Montana Gennargentu Teti NU Nuoro 675,00 27,64 0,00 27,64 2,05 0,00 0,00 0,00 29,69 134,81 164,50 244 -1,37% 81,95% Mandrolisai

Tiana NU Nuoro 498,00 30,51 0,64 31,14 3,55 0,00 0,00 0,00 34,70 83,60 118,30 238 -1,27% 70,67% Unione dei Comuni della Barbagia

Comunità Montana Gennargentu Tonara NU Nuoro 2.017,00 82,59 0,00 82,59 6,13 0,00 0,00 0,00 88,72 402,83 491,55 244 -0,92% 81,95% Mandrolisai

Torpè NU Nuoro 2.870,00 441,83 0,00 441,83 10,44 5,19 0,00 0,00 457,45 309,23 766,68 267 -0,63% 40,33% Associazione dei Comuni di Torpè e Lodè

Tortolì OG Nuoro 11.059,00 455,97 142,59 598,56 233,92 131,74 0,00 0,00 964,22 4.763,41 5.727,63 518 2,57% 83,17%

Triei OG Nuoro 1.118,00 82,74 0,00 82,74 9,22 0,00 1,78 0,00 93,74 158,91 252,65 226 -17,05% 62,90%

Ulassai OG Nuoro 1.457,00 116,00 0,00 116,00 1,86 0,00 0,00 0,00 117,86 200,42 318,28 218 -2,63% 62,97%

Urzulei OG Nuoro 1.231,00 82,10 0,00 82,10 5,56 0,00 0,00 0,00 87,66 95,92 183,58 149 -17,44% 52,25%

Ussassai OG Nuoro 567,00 38,84 0,00 38,84 0,00 0,00 0,00 0,00 38,84 205,38 244,22 431 31,90% 84,10%

Villagrande Strisaili OG Nuoro 3.243,00 249,43 30,21 279,64 15,06 0,00 0,00 0,00 294,70 437,73 732,43 226 3,46% 59,76%

Provincia Nuoro 211.989,00 18.566,08 1.730,57 20.296,65 1.623,37 1.172,62 2,04 1,00 23.095,68 48.191,29 71.286,97 336 67,60%

Abbasanta OR Oristano 2.724,00 324,96 0,00 324,96 7,03 7,04 0,00 0,00 339,03 509,36 848,38 311 1,19% 60,04% Unione dei comuni del Guilcier

Aidomaggiore OR Oristano 451,00 53,80 0,00 53,80 1,16 1,17 0,00 0,00 56,13 84,33 140,46 311 0,06% 60,04% Unione dei comuni del Guilcier

Albagiara OR Oristano 264,00 21,36 0,00 21,36 0,81 0,00 0,00 0,00 22,17 50,75 72,92 276 -1,27% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Ales OR Oristano 1.436,00 116,19 0,00 116,19 4,43 0,00 0,00 0,00 120,61 276,06 396,67 276 -3,28% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa Allai OR Oristano 366,00 29,18 0,00 29,18 4,48 0,00 2,29 0,00 35,95 91,46 127,41 348 15,00% 71,78% Valle del Tirso

Arborea OR Oristano 3.910,00 365,21 8,65 373,86 34,97 5,03 0,00 0,00 413,86 1.248,97 1.662,83 425 -23,55% 75,11% Unione dei Comuni del Terralbese

Ardauli OR Oristano 869,00 84,30 2,03 86,33 3,55 0,00 0,00 0,00 89,88 133,43 223,31 257 -1,06% 59,75% Unione Comuni del Barigadu

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 5/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Assolo OR Oristano 387,00 31,31 0,00 31,31 1,19 0,00 0,00 0,00 32,51 74,40 106,90 276 -2,96% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Asuni OR Oristano 345,00 27,91 0,00 27,91 1,06 0,00 0,00 0,00 28,98 66,32 95,30 276 -2,83% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Baradili OR Oristano 83,00 6,72 0,00 6,72 0,26 0,00 0,00 0,00 6,97 15,96 22,93 276 -2,87% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Baratili San Pietro OR Oristano 1.321,00 122,58 0,00 122,58 44,34 7,38 0,00 0,00 174,30 431,97 606,27 459 13,80% 71,25%

Baressa OR Oristano 649,00 52,51 0,00 52,51 2,00 0,00 0,00 0,00 54,51 124,77 179,28 276 -6,19% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Bauladu OR Oristano 689,00 69,86 10,18 80,04 5,80 0,00 0,00 0,00 85,84 151,97 237,81 345 2,74% 63,91% Unione dei Comuni Sinis

Bidonì OR Oristano 146,00 14,16 0,34 14,50 0,60 0,00 0,00 0,00 15,10 22,25 37,35 256 -1,80% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Bonarcado OR Oristano 1.594,00 161,62 23,56 185,17 13,41 0,00 0,00 0,00 198,58 351,58 550,16 345 4,41% 63,91% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Boroneddu OR Oristano 149,00 17,77 0,00 17,77 0,38 0,39 0,00 0,00 18,54 27,86 46,41 311 0,70% 60,04% Unione dei comuni del Guilcier

Bosa OR Oristano 7.926,00 963,22 286,78 1.250,00 159,56 180,32 0,00 0,00 1.589,88 2.276,83 3.866,71 488 3,29% 58,88%

Busachi OR Oristano 1.292,00 125,33 3,02 128,36 5,28 0,00 0,00 0,00 133,63 196,86 330,50 256 -2,22% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Cabras OR Oristano 9.165,00 437,36 263,32 700,68 109,56 127,90 0,00 0,00 938,14 3.543,80 4.481,94 489 1,89% 79,07%

Cuglieri OR Oristano 2.671,00 270,81 45,45 316,27 22,47 0,00 0,00 0,00 338,73 589,14 927,87 347 4,29% 63,49% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Curcuris OR Oristano 307,00 24,84 0,00 24,84 0,95 0,00 0,00 0,00 25,79 59,02 84,80 276 -3,31% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 438,00 15,71 2,61 18,32 11,89 5,90 0,00 0,00 36,11 104,77 140,88 322 7,23% 74,37% Montiferru occidentale

Fordongianus OR Oristano 889,00 86,24 2,08 88,32 3,63 0,00 0,00 0,00 91,95 135,46 227,41 256 -2,12% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Ghilarza OR Oristano 4.502,00 537,07 0,00 537,07 11,61 11,64 0,00 0,00 560,32 843,06 1.403,38 312 2,35% 60,07% Unione dei comuni del Guilcier

Gonnoscodina OR Oristano 478,00 38,67 0,00 38,67 1,47 0,00 0,00 0,00 40,15 91,89 132,04 276 -3,78% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Gonnosnò OR Oristano 772,00 62,46 0,00 62,46 2,38 0,00 0,00 0,00 64,84 148,40 213,25 276 -0,73% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei comuni Parte Montis da aprile OR Oristano 896,00 87,30 0,00 87,30 7,90 13,21 15,19 0,00 123,60 221,07 344,67 385 15,06% 64,14% 2016 - prima singolo

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 6/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Comunità Montana del Sarcidano - OR Oristano 1.879,00 101,69 0,00 101,69 0,00 0,00 0,00 0,00 101,69 423,71 525,41 280 -7,90% 80,64% Barbagia di Seulo

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 664,00 23,81 3,96 27,77 18,03 8,94 0,00 0,00 54,74 159,13 213,86 322 11,22% 74,40% Montiferru occidentale

Marrubiu OR Oristano 4.829,00 451,04 10,68 461,73 43,20 6,21 0,00 0,00 511,13 1.542,52 2.053,65 425 3,70% 75,11% Unione dei Comuni del Terralbese

Unione dei comuni Parte Montis da aprile Masullas OR Oristano 1.070,00 106,91 0,00 106,91 9,03 10,90 18,14 0,00 144,98 282,83 427,81 400 15,84% 66,11% 2016 - prima Associazione dei Comuni di Masullas, Pompu e Siris

Milis OR Oristano 1.552,00 157,36 22,94 180,29 13,05 0,00 0,00 0,00 193,35 342,33 535,67 345 1,54% 63,91% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 168,00 6,03 1,00 7,03 4,56 2,26 0,00 0,00 13,85 40,31 54,16 322 9,31% 74,43% Montiferru occidentale

Mogorella OR Oristano 443,00 35,84 0,00 35,84 1,37 0,00 0,00 0,00 37,21 85,16 122,37 276 -2,57% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei comuni Parte Montis da aprile OR Oristano 4.155,00 418,53 0,00 418,53 49,31 60,62 102,45 0,00 630,90 1.164,79 1.795,69 432 -2,08% 64,87% 2016 - prima singolo

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 483,00 17,32 2,88 20,20 13,12 6,50 0,00 0,00 39,82 115,54 155,36 322 6,45% 74,37% Montiferru occidentale

Morgongiori OR Oristano 721,00 58,34 0,00 58,34 2,22 0,00 0,00 0,00 60,56 138,60 199,16 276 -2,92% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Narbolia OR Oristano 1.790,00 167,94 34,20 202,14 2,98 25,30 0,00 0,00 230,42 399,41 629,83 352 -6,35% 63,42%

Neoneli OR Oristano 682,00 66,16 1,60 67,76 2,79 0,00 0,00 0,00 70,54 103,92 174,46 256 1,49% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Norbello OR Oristano 1.231,00 146,85 0,00 146,85 3,17 3,18 0,00 0,00 153,21 230,18 383,39 311 3,69% 60,04% Unione dei comuni del Guilcier

Nughedu Santa Vittoria OR Oristano 483,00 46,85 1,13 47,98 1,97 0,00 0,00 0,00 49,96 73,59 123,55 256 -1,68% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Nurachi OR Oristano 1.789,00 158,02 0,00 158,02 5,44 6,14 0,00 0,00 169,60 397,81 567,41 317 7,91% 70,11%

Nureci OR Oristano 360,00 29,13 0,00 29,13 1,11 0,00 0,00 0,00 30,24 69,20 99,44 276 -1,65% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 1.217,00 97,03 0,00 97,03 14,91 0,00 7,60 0,00 119,54 307,07 426,61 351 11,75% 71,98% Valle del Tirso

Oristano OR Oristano 31.670,00 2.752,08 52,42 2.804,50 346,86 562,62 175,74 0,00 3.889,72 11.343,94 15.233,66 481 6,67% 74,47%

Palmas Arborea OR Oristano 1.523,00 146,34 8,14 154,48 12,18 1,52 0,00 0,00 168,18 381,37 549,55 361 4,89% 69,40% Unione dei Comuni dei Fenici

Pau OR Oristano 301,00 24,35 0,00 24,35 0,93 0,00 0,00 0,00 25,28 57,86 83,15 276 -4,01% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 7/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Paulilatino OR Oristano 2.229,00 265,91 0,00 265,91 5,75 5,76 0,00 0,00 277,42 428,82 706,24 317 2,13% 60,72% Unione dei comuni del Guilcier

Unione dei comuni Parte Montis da aprile Pompu OR Oristano 256,00 25,58 0,00 25,58 2,16 2,61 4,34 0,00 34,69 66,87 101,56 397 16,81% 65,84% 2016 - prima Associazione dei Comuni di Masullas, Pompu e Siris

Riola Sardo OR Oristano 2.152,00 205,71 12,57 218,28 17,21 2,15 0,00 0,00 237,63 538,91 776,54 361 3,25% 69,40% Unione dei Comuni dei Fenici

Ruinas OR Oristano 669,00 54,13 0,00 54,13 2,06 0,00 0,00 0,00 56,19 128,60 184,80 276 -1,64% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 201,00 7,21 1,20 8,41 5,46 2,71 0,00 0,00 16,57 48,08 64,65 322 12,48% 74,37% Montiferru occidentale

Samugheo OR Oristano 3.031,00 294,03 7,09 301,12 12,38 0,00 0,00 0,00 313,50 461,83 775,33 256 -2,08% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

San Nicolò d'Arcidano OR Oristano 2.661,00 248,54 5,89 254,43 23,80 3,42 0,00 0,00 281,66 850,00 1.131,65 425 4,89% 75,11% Unione dei Comuni del Terralbese

San Vero Milis OR Oristano 2.494,00 258,55 88,20 346,75 24,92 0,00 0,00 0,00 371,66 560,68 932,34 374 3,65% 60,14% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Santa Giusta OR Oristano 4.816,00 460,35 28,14 488,49 38,51 4,81 0,00 0,00 531,80 1.206,04 1.737,84 361 3,02% 69,40% Unione dei Comuni dei Fenici

Santu Lussurgiu OR Oristano 2.372,00 106,59 16,83 123,42 14,28 0,00 0,00 0,00 137,70 325,69 463,39 195 -3,20% 70,28%

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 1.516,00 54,37 9,03 63,40 41,17 20,41 0,00 0,00 124,98 362,89 487,87 322 10,39% 74,38% Montiferru occidentale

Sedilo OR Oristano 2.121,00 254,51 0,00 254,51 5,93 5,48 0,00 0,00 265,92 396,63 662,55 312 1,25% 59,86% Unione dei comuni del Guilcier

Seneghe OR Oristano 1.770,00 179,46 26,16 205,62 14,89 0,00 0,00 0,00 220,51 390,40 610,91 345 4,35% 63,90% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Senis OR Oristano 441,00 35,68 0,00 35,68 1,36 0,00 0,00 0,00 37,04 84,78 121,82 276 -3,72% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni della Planargia e del Sennariolo OR Oristano 188,00 6,74 2,72 9,46 5,11 2,53 0,00 0,00 17,10 44,97 62,07 330 15,32% 72,45% Montiferru occidentale

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 924,00 73,67 0,00 73,67 11,32 0,00 5,77 0,00 90,76 234,79 325,55 352 11,80% 72,12% Valle del Tirso

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 812,00 64,74 0,00 64,74 9,95 0,00 5,07 0,00 79,76 202,92 282,68 348 11,46% 71,79% Valle del Tirso

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 359,00 28,62 0,00 28,62 4,40 0,00 2,24 0,00 35,26 89,71 124,98 348 12,38% 71,78% Valle del Tirso

Simala OR Oristano 325,00 26,30 0,00 26,30 1,00 0,00 0,00 0,00 27,30 62,48 89,78 276 -3,21% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 2.244,00 178,92 0,00 178,92 27,48 0,00 14,01 0,00 220,41 564,13 784,55 350 13,50% 71,91% Valle del Tirso

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 8/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Sini OR Oristano 522,00 42,23 0,00 42,23 1,61 0,00 0,00 0,00 43,84 100,34 144,19 276 1,46% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei comuni Parte Montis da aprile Siris OR Oristano 229,00 22,88 0,00 22,88 1,93 2,33 3,88 0,00 31,03 59,82 90,85 397 19,35% 65,85% 2016 - prima Associazione dei Comuni di Masullas, Pompu e Siris

Soddì OR Oristano 120,00 14,32 0,00 14,32 0,31 0,31 0,00 0,00 14,94 22,44 37,37 311 6,10% 60,04% Unione dei comuni del Guilcier

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 2.420,00 192,95 0,00 192,95 29,64 6,84 15,11 0,00 244,54 604,75 849,29 351 13,38% 71,21% Valle del Tirso

Sorradile OR Oristano 379,00 36,77 0,89 37,65 1,55 0,00 0,00 0,00 39,20 57,75 96,95 256 -2,28% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Unione dei Comuni della Planargia e del Suni OR Oristano 1.092,00 39,16 6,51 45,67 29,66 14,70 0,00 0,00 90,02 261,58 351,60 322 8,67% 74,40% Montiferru occidentale

Tadasuni OR Oristano 152,00 18,13 0,00 18,13 0,39 0,39 0,00 0,00 18,92 28,42 47,34 311 2,02% 60,04% Unione dei comuni del Guilcier

Terralba OR Oristano 10.259,00 958,22 22,70 980,92 91,77 13,19 0,00 0,00 1.085,88 3.276,97 4.362,85 425 5,62% 75,11% Unione dei Comuni del Terralbese

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 247,00 8,86 1,47 10,33 6,71 3,32 0,00 0,00 20,36 59,09 79,45 322 7,08% 74,37% Montiferru occidentale

Tramatza OR Oristano 978,00 99,16 14,45 113,61 8,23 0,00 0,00 0,00 121,84 215,71 337,55 345 4,50% 63,91% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Unione dei Comuni della Planargia e del OR Oristano 1.148,00 41,17 6,84 48,01 31,18 15,45 0,00 0,00 94,64 274,61 369,25 322 8,37% 74,37% Montiferru occidentale

Ulà Tirso OR Oristano 567,00 55,00 1,33 56,33 2,32 0,00 0,00 0,00 58,65 86,39 145,04 256 -1,65% 59,57% Unione Comuni del Barigadu

Uras OR Oristano 2.853,00 266,48 6,31 272,79 25,52 3,67 0,00 0,00 301,98 911,45 1.213,43 425 4,76% 75,11% Unione dei Comuni del Terralbese

Usellus OR Oristano 773,00 62,54 0,00 62,54 2,38 0,00 0,00 0,00 64,93 149,81 214,74 278 -3,47% 69,76% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Villa Sant'Antonio OR Oristano 352,00 28,48 0,00 28,48 1,09 0,00 0,00 0,00 29,57 67,67 97,23 276 1,70% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Villa Verde OR Oristano 319,00 25,81 0,00 25,81 0,98 0,00 0,00 0,00 26,79 61,32 88,12 276 -3,56% 69,59% Unione dei Comuni Alta Marmilla

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 305,00 24,32 0,00 24,32 3,74 0,00 1,90 0,00 29,96 76,22 106,18 348 13,02% 71,78% Valle del Tirso

Villaurbana OR Oristano 1.645,00 157,24 9,61 166,85 13,15 1,64 0,00 0,00 181,65 411,96 593,61 361 2,16% 69,40% Unione dei Comuni dei Fenici

Zeddiani OR Oristano 1.152,00 116,80 17,03 133,83 9,69 0,00 0,00 0,00 143,52 254,09 397,61 345 3,68% 63,91% Unione dei Comuni Montiferru Sinis

Unione dei Comuni del Grighine e Bassa OR Oristano 1.092,00 87,07 0,00 87,07 13,37 0,00 6,82 0,00 107,26 272,89 380,15 348 13,03% 71,78% Valle del Tirso

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 9/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Provincia Oristano 159.914,00 14.287,26 1.071,93 15.359,19 1.552,72 1.165,90 380,56 0,00 18.458,37 43.833,53 62.291,90 390 70,37%

Aggius OT Sassari 1.503,00 151,16 6,76 157,92 20,68 0,35 0,00 11,43 190,38 362,66 553,04 368 -43,06% 65,58% Unione dei Comuni Alta Gallura

Aglientu OT Sassari 1.173,00 145,20 316,50 461,70 29,80 4,13 0,00 8,92 504,55 939,46 1.444,01 1231 56,77% 65,06% Unione dei Comuni Alta Gallura

Consorzio dei Comuni di Buddusò e Alà dei Alà dei Sardi OT Sassari 1.878,00 154,21 14,37 168,59 18,97 45,08 0,00 0,00 232,63 479,74 712,37 379 11,76% 67,34% Sardi

Alghero SS Sassari 44.019,00 12.845,79 2.693,27 15.539,06 535,01 373,59 180,15 0,00 16.627,81 7.660,76 24.288,57 552 2,33% 31,54%

Anela SS Sassari 645,00 17,52 0,00 17,52 6,58 0,00 0,00 0,00 24,10 125,59 149,69 232 -2,75% 83,90% Comunità Montana del Goceano

Ardara SS Sassari 784,00 53,12 0,00 53,12 4,45 0,00 0,00 0,00 57,57 193,04 250,61 320 5,10% 77,03% Unione dei Comuni del Logudoro

Arzachena OT Sassari 13.639,00 3.092,49 3.261,30 6.353,79 292,88 101,11 0,00 0,00 6.747,78 6.282,84 13.030,62 955 -0,94% 48,22%

Badesi OT Sassari 1.847,00 333,94 348,61 682,55 35,20 1,52 0,00 14,04 733,32 1.157,08 1.890,40 1023 48,88% 61,21% Unione dei Comuni Alta Gallura

Banari SS Sassari 577,00 67,53 0,00 67,53 2,09 0,00 0,00 0,00 69,61 146,17 215,79 374 5,25% 67,74% Associazione dei Comuni Banari - Siligo

Benetutti SS Sassari 1.858,00 50,46 0,00 50,46 18,96 0,00 0,00 0,00 69,42 368,40 437,82 236 -1,78% 84,14% Comunità Montana del Goceano

Berchidda OT Sassari 2.772,00 336,26 42,15 378,41 66,38 6,67 0,00 0,00 451,46 623,90 1.075,36 388 13,36% 58,02%

Associazione Torralba da aprile 2016 - Bessude SS Sassari 413,00 40,57 0,00 40,57 0,68 0,00 0,00 0,00 41,25 77,54 118,79 288 13,18% 65,28% prima singolo

Bonnanaro SS Sassari 977,00 105,63 0,00 105,63 2,56 0,00 0,00 0,00 108,19 187,73 295,92 303 1,98% 63,44% Associazione Torralba

Bono SS Sassari 3.545,00 96,28 0,00 96,28 36,17 0,00 0,00 0,00 132,45 711,92 844,37 238 1,10% 84,31% Comunità Montana del Goceano

Bonorva SS Sassari 3.430,00 409,37 18,21 427,58 62,92 0,00 0,00 0,00 490,50 669,20 1.159,70 338 2,24% 57,70%

Bortigiadas OT Sassari 758,00 101,46 6,39 107,85 8,88 0,33 0,00 5,76 122,82 193,90 316,72 418 -27,11% 61,22% Unione dei Comuni Alta Gallura

Borutta SS Sassari 287,00 31,03 0,00 31,03 0,75 0,00 0,00 0,00 31,78 55,14 86,92 303 3,61% 63,44% Associazione Torralba

Bottidda SS Sassari 692,00 18,79 0,00 18,79 7,06 0,00 0,00 0,00 25,85 136,36 162,22 234 -0,77% 84,06% Comunità Montana del Goceano

Consorzio dei Comuni di Buddusò e Alà dei Buddusò OT Sassari 3.868,00 317,63 29,60 347,22 39,07 92,84 0,00 0,00 479,14 935,43 1.414,56 366 9,08% 66,13% Sardi

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 10/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Budoni OT Sassari 5.150,00 199,68 190,10 389,78 354,65 27,09 0,00 0,00 771,52 3.671,76 4.443,28 863 8,01% 82,64%

Bultei SS Sassari 945,00 25,67 0,00 25,67 9,64 0,00 0,00 0,00 35,31 184,01 219,31 232 -3,22% 83,90% Comunità Montana del Goceano

Bulzi SS Sassari 512,00 41,33 0,00 41,33 1,40 0,00 0,00 0,00 42,73 102,39 145,12 283 8,76% 70,55% Unione dei Comuni di Laerru e Bulzi

Burgos SS Sassari 923,00 25,07 0,00 25,07 9,42 0,00 0,00 0,00 34,49 179,72 214,21 232 -2,51% 83,90% Comunità Montana del Goceano

Calangianus OT Sassari 4.122,00 395,89 44,78 440,67 65,74 8,66 0,00 31,34 546,41 872,13 1.418,54 344 -52,78% 61,48% Unione dei Comuni Alta Gallura

Cargeghe SS Sassari 721,00 46,28 0,00 46,28 5,21 0,00 10,18 0,00 61,68 156,15 217,82 302 1,89% 71,68% Unione dei comuni del Coros

Castelsardo SS Sassari 5.946,00 555,40 172,74 728,14 19,08 105,04 219,50 0,00 1.071,76 2.660,15 3.731,91 628 12,25% 71,28%

Cheremule SS Sassari 431,00 46,60 0,00 46,60 1,13 0,00 0,00 0,00 47,73 82,43 130,16 302 0,45% 63,33% Associazione Torralba

Unione dei Comuni dell'Anglona e della Chiaramonti SS Sassari 1.640,00 145,63 0,00 145,63 11,99 0,21 0,00 0,00 157,84 363,31 521,14 318 0,27% 69,71% Bassa Valle del Coghinas

Associazione dei Comuni di Codrongianos Codrongianos SS Sassari 1.312,00 140,62 0,00 140,62 4,80 0,00 0,00 0,00 145,41 277,94 423,35 323 7,17% 65,65% e Florinas

Cossoine SS Sassari 850,00 91,90 0,00 91,90 2,23 0,00 0,00 0,00 94,12 162,57 256,69 302 1,28% 63,33% Associazione Torralba

Unione dei Comuni dell'Anglona e della Erula SS Sassari 742,00 65,89 0,00 65,89 5,43 0,10 0,00 0,00 71,41 163,98 235,40 317 -0,60% 69,66% Bassa Valle del Coghinas

Esporlatu SS Sassari 396,00 10,76 0,00 10,76 4,04 0,00 0,00 0,00 14,80 78,77 93,56 236 -1,22% 84,19% Comunità Montana del Goceano

Associazione dei Comuni di Codrongianos Florinas SS Sassari 1.533,00 164,30 0,00 164,30 5,60 0,00 0,00 0,00 169,91 321,81 491,72 321 8,25% 65,45% e Florinas

Giave SS Sassari 539,00 58,27 0,00 58,27 1,41 0,00 0,00 0,00 59,69 103,09 162,77 302 1,28% 63,33% Associazione Torralba

Golfo Aranci OT Sassari 2.454,00 321,48 655,96 977,44 23,40 0,00 0,00 0,00 1.000,84 1.782,60 2.783,44 1134 -44,33% 64,04%

Illorai SS Sassari 858,00 23,30 0,00 23,30 8,75 0,00 0,00 0,00 32,06 167,07 199,12 232 -4,17% 83,90% Comunità Montana del Goceano

Ittireddu SS Sassari 503,00 34,08 0,00 34,08 2,86 0,00 0,00 0,00 36,94 123,85 160,79 320 0,70% 77,03% Unione dei Comuni del Logudoro

Unione dei comuni del Coros da agosto Ittiri SS Sassari 8.619,00 976,64 0,00 976,64 118,84 173,06 275,50 0,00 1.544,04 2.105,12 3.649,16 423 7,86% 57,69% 2016 (solo gestione) - prima singolo

La Maddalena OT Sassari 11.248,00 1.352,86 344,65 1.697,51 7,54 107,46 0,00 0,00 1.812,51 5.555,64 7.368,15 655 2,61% 75,40%

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 11/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Laerru SS Sassari 903,00 72,89 0,00 72,89 2,48 0,00 0,00 0,00 75,37 180,58 255,94 283 8,77% 70,55% Unione dei Comuni di Laerru e Bulzi

Loiri Porto San Paolo OT Sassari 3.414,00 773,88 655,25 1.429,13 83,07 0,00 0,00 0,00 1.512,20 1.321,15 2.833,35 830 11,20% 46,63%

Luogosanto OT Sassari 1.872,00 245,53 13,85 259,38 33,63 1,51 0,00 14,23 308,75 343,94 652,69 349 -50,98% 52,70% Unione dei Comuni Alta Gallura

Luras OT Sassari 2.551,00 252,74 12,70 265,44 53,75 7,56 0,00 19,40 346,15 488,15 834,30 327 -61,33% 58,51% Unione dei Comuni Alta Gallura

Mara SS Sassari 612,00 87,40 0,00 87,40 0,00 0,00 0,00 0,00 87,40 142,62 230,02 376 14,43% 62,00%

Unione dei Comuni dell'Anglona e della Martis SS Sassari 517,00 45,91 0,00 45,91 3,78 0,07 0,00 0,00 49,76 114,26 164,02 317 -0,82% 69,66% Bassa Valle del Coghinas

Monteleone Rocca Doria SS Sassari 102,00 24,14 0,00 24,14 0,00 0,00 0,00 0,00 24,14 6,62 30,76 302 2,60% 21,52%

Monti OT Sassari 2.418,00 338,26 16,91 355,17 0,00 0,00 0,00 0,00 355,17 452,57 807,74 334 2,83% 56,03%

Mores SS Sassari 1.905,00 129,07 0,00 129,07 10,82 0,00 0,00 0,00 139,89 469,06 608,94 320 5,31% 77,03% Unione dei Comuni del Logudoro

Muros SS Sassari 858,00 55,07 0,00 55,07 6,21 0,00 12,12 0,00 73,40 185,78 259,18 302 8,52% 71,68% Unione dei comuni del Coros

Nughedu San Nicolò SS Sassari 814,00 55,15 0,00 55,15 4,62 0,00 0,00 0,00 59,77 200,43 260,20 320 3,34% 77,03% Unione dei Comuni del Logudoro

Nule SS Sassari 1.378,00 37,43 0,00 37,43 14,06 0,00 0,00 0,00 51,49 274,51 325,99 237 0,03% 84,21% Comunità Montana del Goceano

Unione dei Comuni dell'Anglona e della Nulvi SS Sassari 2.732,00 242,60 0,00 242,60 19,98 0,35 0,00 0,00 262,94 613,57 876,51 321 0,56% 70,00% Bassa Valle del Coghinas

Olbia OT Sassari 59.968,00 7.429,71 2.695,62 10.125,33 1.925,71 1.080,15 0,00 53,37 13.184,56 24.003,46 37.188,02 620 -2,57% 64,55%

Olmedo SS Sassari 4.161,00 278,51 0,00 278,51 121,71 0,00 58,78 0,00 459,00 900,97 1.359,97 327 8,83% 66,25% Unione dei comuni del Coros

Oschiri OT Sassari 3.292,00 340,75 45,21 385,96 31,30 0,00 0,00 0,00 417,26 620,31 1.037,57 315 -3,48% 59,78%

Osilo SS Sassari 3.059,00 282,32 35,96 318,28 10,06 0,00 0,00 0,00 328,34 670,52 998,86 327 -0,71% 67,13%

Ossi SS Sassari 5.813,00 553,56 0,00 553,56 115,18 0,26 0,00 0,00 669,00 1.279,64 1.948,64 335 3,08% 65,67%

Ozieri SS Sassari 10.594,00 727,55 0,00 727,55 60,17 69,98 0,00 0,00 857,69 2.608,52 3.466,21 327 4,54% 75,26% Unione dei Comuni del Logudoro

Padria SS Sassari 633,00 56,18 0,00 56,18 12,70 0,00 0,00 0,00 68,88 170,56 239,44 378 -0,46% 71,23%

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 12/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Padru OT Sassari 2.118,00 181,92 65,86 247,78 54,15 0,00 0,00 0,00 301,93 494,63 796,56 376 10,85% 62,10%

Palau OT Sassari 4.207,00 631,48 896,76 1.528,24 132,94 84,49 0,00 0,00 1.745,67 3.130,11 4.875,78 1159 10,45% 64,20%

Pattada SS Sassari 3.077,00 208,47 0,00 208,47 17,48 0,00 0,00 0,00 225,95 757,64 983,59 320 3,26% 77,03% Unione dei Comuni del Logudoro

Unione dei Comuni dell'Anglona e della Perfugas SS Sassari 2.376,00 210,99 0,00 210,99 17,38 0,31 0,00 0,00 228,67 526,43 755,11 318 1,05% 69,72% Bassa Valle del Coghinas

Ploaghe SS Sassari 4.531,00 555,99 10,51 566,50 35,38 0,00 0,00 0,00 601,88 1.095,00 1.696,88 375 6,87% 64,53%

Porto Torres SS Sassari 22.279,00 3.488,98 105,88 3.594,86 247,69 191,10 226,50 0,00 4.260,15 5.489,24 9.749,39 438 0,82% 56,30%

Pozzomaggiore SS Sassari 2.615,00 401,59 7,13 408,72 31,26 0,00 0,00 0,00 439,98 394,79 834,77 319 -1,03% 47,29%

Putifigari SS Sassari 729,00 48,80 0,00 48,80 21,32 0,00 10,30 0,00 80,42 157,90 238,31 327 9,64% 66,26% Unione dei comuni del Coros

Romana SS Sassari 543,00 51,08 0,00 51,08 5,36 0,00 0,00 0,00 56,44 106,67 163,11 300 -22,98% 65,40%

San Teodoro OT Sassari 4.932,00 342,36 822,74 1.165,10 148,70 175,51 0,00 0,00 1.489,31 3.819,67 5.308,98 1076 6,09% 71,95%

Unione dei Comuni dell'Anglona e della Santa Maria Coghinas SS Sassari 1.390,00 123,43 0,00 123,43 10,17 0,18 0,00 0,00 133,78 310,41 444,19 320 0,08% 69,88% Bassa Valle del Coghinas

Santa Teresa di Gallura OT Sassari 5.279,00 637,60 687,28 1.324,88 146,32 54,53 0,00 45,18 1.570,91 3.686,64 5.257,55 996 47,02% 70,12% Unione dei Comuni Alta Gallura

Sant'Antonio di Gallura OT Sassari 1.518,00 248,48 36,53 285,01 9,23 0,00 0,00 0,00 294,24 261,83 556,07 366 -0,20% 47,09%

Sassari SS Sassari 127.533,00 30.289,79 0,00 30.289,79 1.270,74 1.260,46 1.922,47 0,00 34.743,46 29.584,84 64.328,30 504 3,33% 45,99%

Unione dei Comuni di Valledoria, Sedini e Sedini SS Sassari 1.338,00 149,90 41,73 191,63 27,89 4,74 0,00 0,00 224,27 443,78 668,05 499 30,95% 66,43% Viddalba

Semestene SS Sassari 156,00 23,84 0,00 23,84 0,00 0,00 0,00 0,00 23,84 27,16 51,00 327 -10,20% 53,25%

Sennori SS Sassari 7.266,00 421,70 0,00 421,70 83,19 0,00 76,46 0,00 581,35 1.956,69 2.538,04 349 6,55% 77,09%

Siligo SS Sassari 873,00 102,17 0,00 102,17 3,15 0,00 0,00 0,00 105,33 211,40 316,73 363 4,14% 66,75% Associazione dei Comuni Banari - Siligo

Sorso SS Sassari 14.755,00 1.547,23 241,07 1.788,30 250,02 0,00 0,00 0,00 2.038,32 4.399,15 6.437,47 436 4,69% 68,34%

Stintino SS Sassari 1.620,00 280,16 448,22 728,38 105,84 0,00 0,00 0,00 834,22 1.356,96 2.191,18 1353 -3,15% 61,93%

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 13/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Telti OT Sassari 2.301,00 170,99 7,71 178,70 10,37 0,00 0,00 0,00 189,07 459,41 648,48 282 5,09% 70,84%

Tempio Pausania OT Sassari 14.141,00 1.625,91 113,13 1.739,05 187,14 316,22 0,00 107,53 2.349,93 4.110,41 6.460,34 457 -14,66% 63,63% Unione dei Comuni Alta Gallura

Tergu SS Sassari 596,00 24,05 5,77 29,82 0,00 0,00 0,00 0,00 29,82 109,57 139,39 234 -27,22% 78,61%

Thiesi SS Sassari 2.979,00 396,44 0,00 396,44 18,18 20,36 0,00 0,00 434,98 697,32 1.132,30 380 1,50% 61,58%

Tissi SS Sassari 2.400,00 154,05 0,00 154,05 17,36 0,00 33,90 0,00 205,31 519,66 724,98 302 8,07% 71,68% Unione dei comuni del Coros

Torralba SS Sassari 975,00 105,41 0,00 105,41 2,55 0,00 0,00 0,00 107,97 186,48 294,44 302 3,17% 63,33% Associazione Torralba

Trinità d'Agultu e Vignola OT Sassari 2.249,00 427,29 657,55 1.084,84 13,90 18,25 0,00 0,00 1.116,99 1.509,77 2.626,76 1168 13,26% 57,48%

Tula SS Sassari 1.572,00 106,51 0,00 106,51 8,93 0,00 0,00 0,00 115,43 387,07 502,50 320 1,63% 77,03% Unione dei Comuni del Logudoro

Uri SS Sassari 3.012,00 284,83 0,00 284,83 41,20 29,52 0,00 0,00 355,55 623,38 978,93 325 7,01% 63,68%

Usini SS Sassari 4.369,00 280,44 0,00 280,44 31,60 0,00 61,72 0,00 373,75 946,00 1.319,76 302 5,75% 71,68% Unione dei comuni del Coros

Unione dei Comuni di Valledoria, Sedini e Valledoria SS Sassari 4.332,00 485,33 135,11 620,44 72,38 15,34 0,00 0,00 708,16 1.436,04 2.144,21 495 -17,90% 66,97% Viddalba

Unione dei Comuni di Valledoria, Sedini e Viddalba SS Sassari 1.717,00 192,36 53,55 245,91 28,69 6,08 0,00 0,00 280,68 575,20 855,88 498 38,81% 67,21% Viddalba

Villanova Monteleone SS Sassari 2.305,00 276,61 23,29 299,90 36,06 24,10 0,00 0,00 360,06 470,99 831,05 361 1,37% 56,67%

Provincia Sassari 493.788,00 79.594,93 15.980,70 95.575,63 7.448,04 4.408,31 3.087,58 311,21 110.830,77 145.710,79 256.541,56 520 56,80%

Arbus VS Sud Sardegna 6.333,00 725,82 283,52 1.009,34 8,26 0,00 0,00 0,00 1.017,60 1.645,05 2.662,65 420 0,66% 61,78%

Armungia CA Sud Sardegna 473,00 35,69 0,00 35,69 0,00 0,00 0,00 0,00 35,69 74,81 110,50 234 0,37% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

Ballao CA Sud Sardegna 804,00 60,66 0,00 60,66 0,00 0,00 0,00 0,00 60,66 127,17 187,83 234 -1,26% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Barrali CA Sud Sardegna 1.127,00 118,73 1,54 120,27 9,87 0,00 0,00 0,00 130,13 247,33 377,46 335 1,60% 65,52% Campidano

Barumini VS Sud Sardegna 1.273,00 129,25 3,45 132,70 3,98 6,49 0,00 0,00 143,17 348,15 491,32 386 1,02% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Buggerru CI Sud Sardegna 1.070,00 117,26 14,65 131,91 2,95 0,00 0,00 0,00 134,86 248,30 383,16 358 -17,10% 64,80% Unione di Comuni Metalla ed il mare

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 14/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Burcei CA Sud Sardegna 2.798,00 232,46 0,00 232,46 0,00 0,00 0,00 0,00 232,46 411,39 643,85 230 4,71% 63,90%

Calasetta CI Sud Sardegna 2.908,00 775,92 286,04 1.061,96 59,88 6,94 0,00 0,00 1.128,78 860,96 1.989,74 684 4,65% 43,27%

Carbonia CI Sud Sardegna 28.564,00 3.127,42 0,00 3.127,42 412,08 836,64 0,00 0,00 4.376,14 7.842,62 12.218,76 428 1,62% 64,19%

Carloforte CI Sud Sardegna 6.211,00 1.132,72 516,10 1.648,82 184,32 19,80 0,00 0,00 1.852,94 1.492,74 3.345,68 539 0,53% 44,62%

Castiadas CA Sud Sardegna 1.669,00 174,51 204,84 379,35 0,00 0,00 0,00 0,00 379,35 1.130,38 1.509,73 905 1,04% 74,87%

Collinas VS Sud Sardegna 843,00 85,59 2,28 87,88 2,64 4,30 0,00 0,00 94,81 230,55 325,36 386 0,86% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Decimoputzu CA Sud Sardegna 4.373,00 502,93 0,00 502,93 0,00 0,00 0,00 0,00 502,93 1.068,15 1.571,08 359 2,52% 67,99%

Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Dolianova CA Sud Sardegna 9.692,00 1.021,02 13,26 1.034,28 84,84 166,14 0,00 0,00 1.285,27 2.130,11 3.415,37 352 5,99% 62,37% Campidano

Domus de Maria CA Sud Sardegna 1.657,00 178,01 219,93 397,94 0,00 6,23 0,00 0,00 404,17 1.320,58 1.724,75 1041 -0,50% 76,57%

Domusnovas CI Sud Sardegna 6.207,00 664,42 0,00 664,42 53,14 0,00 0,00 0,00 717,56 1.748,65 2.466,21 397 -10,57% 70,90%

Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Donori CA Sud Sardegna 2.093,00 220,49 2,86 223,36 18,32 0,00 18,00 0,00 259,68 460,29 719,96 344 3,24% 63,93% Campidano

Comunità Montana del Sarcidano - Escalaplano CA Sud Sardegna 2.198,00 135,84 0,00 135,84 0,00 0,00 0,00 0,00 135,84 497,95 633,79 288 -2,94% 78,57% Barbagia di Seulo

Comunità Montana del Sarcidano - Escolca CA Sud Sardegna 589,00 30,27 0,00 30,27 0,00 0,00 0,00 0,00 30,27 132,92 163,19 277 -7,86% 81,45% Barbagia di Seulo

Comunità Montana del Sarcidano - Esterzili CA Sud Sardegna 646,00 33,20 0,00 33,20 0,00 0,00 0,00 0,00 33,20 145,67 178,87 277 -10,56% 81,44% Barbagia di Seulo

Fluminimaggiore CI Sud Sardegna 2.880,00 315,61 39,44 355,06 7,93 0,00 0,00 0,00 362,98 663,27 1.026,25 356 -17,51% 64,63% Unione di Comuni Metalla ed il mare

Furtei VS Sud Sardegna 1.626,00 165,09 4,40 169,50 5,08 8,29 0,00 0,00 182,87 444,69 627,56 386 0,56% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Comunità Montana del Sarcidano - Genoni OR Sud Sardegna 832,00 42,76 0,00 42,76 0,00 0,00 0,00 0,00 42,76 187,62 230,38 277 -7,17% 81,44% Barbagia di Seulo

Genuri VS Sud Sardegna 329,00 33,40 0,89 34,30 1,03 1,68 0,00 0,00 37,00 89,98 126,98 386 0,40% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Gergei CA Sud Sardegna 1.227,00 64,32 0,00 64,32 0,00 0,00 0,00 0,00 64,32 341,25 405,57 331 30,90% 84,14%

Gesico CA Sud Sardegna 846,00 53,71 17,06 70,77 0,00 2,44 0,00 0,00 73,21 217,42 290,64 344 28,59% 74,81% Unione dei Comuni della Trexenta

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 15/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Gesturi VS Sud Sardegna 1.249,00 126,82 3,38 130,20 3,91 6,36 0,00 0,00 140,47 343,41 483,87 387 2,84% 70,97% Unione dei Comuni della Marmilla

Giba CI Sud Sardegna 2.063,00 292,24 0,00 292,24 0,00 0,00 0,00 0,00 292,24 599,17 891,41 432 2,85% 67,22%

Goni CA Sud Sardegna 483,00 36,44 0,00 36,44 0,00 0,00 0,00 0,00 36,44 76,40 112,84 234 0,20% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

Gonnesa CI Sud Sardegna 5.032,00 662,94 74,37 737,31 56,08 22,68 0,00 0,00 816,07 1.149,62 1.965,69 391 1,72% 58,48%

Gonnosfanadiga VS Sud Sardegna 6.602,00 746,60 0,00 746,60 88,04 0,56 0,00 0,00 835,20 1.518,02 2.353,22 356 3,84% 64,51%

Guamaggiore CA Sud Sardegna 988,00 49,10 0,00 49,10 0,00 0,00 1,00 0,00 50,10 234,08 284,18 288 41,02% 82,37%

Guasila CA Sud Sardegna 2.673,00 161,24 11,80 173,04 0,00 10,46 0,01 0,00 183,51 686,97 870,47 326 8,02% 78,92% Unione dei Comuni della Trexenta

Guspini VS Sud Sardegna 11.844,00 1.412,06 0,00 1.412,06 149,80 143,24 151,00 0,00 1.856,10 2.672,50 4.528,60 382 4,97% 59,01%

Iglesias CI Sud Sardegna 26.988,00 3.139,59 0,00 3.139,59 307,90 484,16 0,00 0,00 3.931,65 7.373,65 11.305,30 419 4,71% 65,22%

Comunità Montana del Sarcidano - Isili CA Sud Sardegna 2.708,00 139,18 0,00 139,18 0,00 0,00 0,00 0,00 139,18 610,65 749,83 277 -8,22% 81,44% Barbagia di Seulo

Las Plassas VS Sud Sardegna 238,00 24,16 0,64 24,81 0,74 1,21 0,00 0,00 26,77 65,09 91,86 386 1,66% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Lunamatrona VS Sud Sardegna 1.700,00 172,61 4,60 177,21 5,32 8,66 0,00 0,00 191,19 464,93 656,12 386 -0,41% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Mandas CA Sud Sardegna 2.189,00 103,92 11,87 115,79 0,00 0,00 0,00 0,00 115,79 684,18 799,97 365 14,31% 85,53%

Masainas CI Sud Sardegna 1.308,00 160,45 13,01 173,46 0,00 0,00 0,00 0,00 173,46 274,54 448,00 343 -4,16% 61,28%

Monastir CA Sud Sardegna 4.562,00 349,77 0,00 349,77 48,50 54,76 0,00 0,00 453,03 1.325,76 1.778,79 390 -1,82% 74,53% Consorzio CISA

Muravera CA Sud Sardegna 5.266,00 608,58 641,39 1.249,97 12,39 5,36 0,00 0,00 1.267,72 3.584,98 4.852,70 922 0,49% 73,88%

Musei CI Sud Sardegna 1.531,00 167,78 20,97 188,75 4,22 0,00 0,00 0,00 192,96 352,59 545,55 356 6,07% 64,63% Unione di Comuni Metalla ed il mare

Narcao CI Sud Sardegna 3.296,00 361,20 45,14 406,34 9,07 0,00 0,00 0,00 415,42 768,33 1.183,75 359 7,71% 64,91% Unione di Comuni Metalla ed il mare

Comunità Montana del Sarcidano - Nuragus CA Sud Sardegna 916,00 47,08 0,00 47,08 0,00 0,00 0,00 0,00 47,08 206,56 253,64 277 -6,57% 81,44% Barbagia di Seulo

Comunità Montana del Sarcidano - Nurallao CA Sud Sardegna 1.273,00 65,43 0,00 65,43 0,00 0,00 0,00 0,00 65,43 287,06 352,49 277 -8,09% 81,44% Barbagia di Seulo

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 16/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Nuraminis CA Sud Sardegna 2.523,00 186,10 0,00 186,10 46,38 45,78 0,00 0,00 278,26 738,46 1.016,72 403 -4,18% 72,63% Consorzio CISA

Comunità Montana del Sarcidano - Nurri CA Sud Sardegna 2.165,00 120,44 0,00 120,44 0,00 0,00 0,00 0,00 120,44 494,51 614,95 284 -5,14% 80,41% Barbagia di Seulo

Nuxis CI Sud Sardegna 1.561,00 263,50 0,00 263,50 0,00 0,00 0,00 0,00 263,50 306,85 570,35 365 -0,22% 53,80%

Comunità Montana del Sarcidano - Orroli CA Sud Sardegna 2.267,00 131,12 0,00 131,12 0,00 0,00 0,00 0,00 131,12 563,68 694,79 306 1,78% 81,13% Barbagia di Seulo

Ortacesus CA Sud Sardegna 946,00 50,66 0,83 51,49 0,00 0,00 0,00 0,00 51,50 243,12 294,62 311 -10,93% 82,52% Unione dei Comuni della Trexenta

Pabillonis VS Sud Sardegna 2.777,00 154,94 0,00 154,94 32,14 24,48 0,00 0,00 211,56 731,95 943,51 340 2,35% 77,58% Unione dei comuni Terre del Campidano

Pauli Arbarei VS Sud Sardegna 615,00 62,44 1,67 64,11 1,92 3,13 0,00 0,00 69,17 168,19 237,36 386 0,10% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Perdaxius CI Sud Sardegna 1.455,00 138,24 0,00 138,24 11,62 0,00 0,00 0,00 149,86 245,77 395,63 272 7,03% 62,12%

Pimentel CA Sud Sardegna 1.173,00 121,40 0,00 121,40 0,00 0,00 0,00 0,00 121,40 234,82 356,22 304 0,38% 65,92%

Piscinas CI Sud Sardegna 856,00 94,28 3,55 97,82 0,00 0,00 0,00 0,00 97,82 188,41 286,23 334 -1,59% 65,82%

Portoscuso CI Sud Sardegna 5.145,00 673,68 66,71 740,39 75,10 106,25 0,00 0,00 921,74 1.559,43 2.481,17 482 3,41% 62,85%

Comunità Montana del Sarcidano - Sadali CA Sud Sardegna 983,00 50,52 0,00 50,52 0,00 0,00 0,00 0,00 50,52 221,67 272,19 277 -5,61% 81,44% Barbagia di Seulo

Samassi VS Sud Sardegna 5.189,00 554,96 0,00 554,96 18,38 100,24 0,00 0,00 673,58 1.524,11 2.197,70 424 11,68% 69,35% Consorzio CISA

Samatzai CA Sud Sardegna 1.676,00 132,81 0,00 132,81 14,34 14,46 0,00 0,00 161,61 491,60 653,21 390 -10,16% 75,26% Consorzio CISA

San Basilio CA Sud Sardegna 1.241,00 93,63 0,00 93,63 0,00 0,00 0,00 0,00 93,63 196,29 289,92 234 1,24% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

San Gavino Monreale VS Sud Sardegna 8.666,00 819,28 0,00 819,28 92,12 108,58 0,00 0,00 1.019,98 2.737,08 3.757,06 434 4,47% 72,85% Unione dei comuni Terre del Campidano

San Giovanni Suergiu CI Sud Sardegna 6.048,00 791,20 23,86 815,06 15,92 26,74 0,00 0,00 857,72 1.260,42 2.118,14 350 0,75% 59,51%

San Nicolò Gerrei CA Sud Sardegna 771,00 58,17 0,00 58,17 0,00 0,00 0,00 0,00 58,17 121,95 180,12 234 -0,13% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

San Sperate CA Sud Sardegna 8.301,00 478,59 0,00 478,59 0,00 46,21 175,00 0,00 699,80 2.238,15 2.937,95 354 7,40% 76,18%

San Vito CA Sud Sardegna 3.664,00 266,77 8,31 275,08 0,00 20,24 0,00 0,00 295,32 780,59 1.075,91 294 -2,90% 72,55%

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 17/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Sanluri VS Sud Sardegna 8.484,00 861,41 22,97 884,39 26,53 43,23 0,00 0,00 954,15 2.380,10 3.334,25 393 0,02% 71,38% Unione dei Comuni della Marmilla

Santadi CI Sud Sardegna 3.434,00 403,49 0,00 403,49 36,02 0,00 0,00 0,00 439,51 812,87 1.252,38 365 5,61% 64,91%

Sant'Andrea Frius CA Sud Sardegna 1.786,00 134,75 0,00 134,75 0,00 0,00 0,00 0,00 134,75 282,49 417,24 234 0,65% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

Sant'Anna Arresi CI Sud Sardegna 2.738,00 358,37 134,60 492,96 23,08 0,44 0,00 0,00 516,48 791,45 1.307,93 478 3,12% 60,51%

Sant'Antioco CI Sud Sardegna 11.252,00 749,08 176,54 925,62 258,56 319,48 0,00 0,00 1.503,66 4.309,20 5.812,86 517 6,48% 74,13%

Sardara VS Sud Sardegna 4.070,00 299,23 69,57 368,80 65,72 47,90 0,00 0,00 482,42 1.422,57 1.904,99 468 13,05% 74,68% Unione dei comuni Terre del Campidano

Segariu VS Sud Sardegna 1.201,00 121,94 3,25 125,19 3,76 6,12 0,00 0,00 135,07 328,46 463,53 386 2,31% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Selegas CA Sud Sardegna 1.361,00 75,45 5,45 80,89 0,00 0,00 0,00 0,00 80,90 355,83 436,73 321 9,10% 81,48% Unione dei Comuni della Trexenta

Senorbì CA Sud Sardegna 4.862,00 504,96 5,32 510,28 0,00 0,00 46,00 0,00 556,28 1.214,42 1.770,70 364 -0,68% 68,58%

Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Serdiana CA Sud Sardegna 2.646,00 278,75 3,62 282,37 23,16 0,00 0,00 0,00 305,53 581,66 887,19 335 1,11% 65,56% Campidano

Serramanna VS Sud Sardegna 9.172,00 936,34 0,00 936,34 54,04 137,08 0,00 0,00 1.127,46 2.730,32 3.857,78 421 6,42% 70,77% Consorzio CISA

Serrenti VS Sud Sardegna 4.846,00 660,36 0,00 660,36 19,68 60,96 0,00 0,00 741,00 1.440,86 2.181,85 450 14,07% 66,04% Consorzio CISA

Comunità Montana del Sarcidano - Serri CA Sud Sardegna 653,00 33,56 0,00 33,56 0,00 0,00 0,00 0,00 33,56 147,34 180,90 277 -10,29% 81,45% Barbagia di Seulo

Setzu VS Sud Sardegna 149,00 15,13 0,40 15,53 0,47 0,76 0,00 0,00 16,76 40,75 57,51 386 1,17% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Seui OG Sud Sardegna 1.292,00 53,66 0,00 53,66 0,00 0,00 0,00 0,00 53,66 223,08 276,74 214 28,53% 80,61%

Comunità Montana del Sarcidano - Seulo CA Sud Sardegna 830,00 42,66 0,00 42,66 0,00 0,00 0,00 0,00 42,66 187,16 229,82 277 -8,85% 81,44% Barbagia di Seulo

Siddi VS Sud Sardegna 650,00 66,00 1,76 67,76 2,03 3,31 0,00 0,00 73,10 177,77 250,87 386 1,73% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Siliqua CA Sud Sardegna 3.854,00 477,49 0,00 477,49 0,00 2,10 0,00 0,00 479,59 774,19 1.253,78 325 -9,97% 61,75%

Silius CA Sud Sardegna 1.188,00 89,63 0,00 89,63 0,00 0,00 0,00 0,00 89,63 187,90 277,54 234 0,87% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

Siurgus Donigala CA Sud Sardegna 1.990,00 106,57 1,75 108,32 0,00 0,00 0,01 0,00 108,33 511,43 619,76 311 27,29% 82,52% Unione dei Comuni della Trexenta

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 18/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Soleminis CA Sud Sardegna 1.864,00 196,37 2,55 198,92 16,32 0,00 24,50 0,00 239,73 409,07 648,80 348 2,61% 63,05% Campidano

Suelli CA Sud Sardegna 1.113,00 59,61 0,98 60,58 0,00 0,00 0,00 0,00 60,59 286,04 346,63 311 0,15% 82,52% Unione dei Comuni della Trexenta

Teulada CA Sud Sardegna 3.593,00 413,11 142,92 556,03 0,00 10,54 0,00 0,00 566,57 1.183,00 1.749,57 487 -4,48% 67,62%

Tratalias CI Sud Sardegna 1.084,00 111,68 0,00 111,68 6,56 1,54 0,00 0,00 119,78 295,37 415,15 383 5,50% 71,15%

Tuili VS Sud Sardegna 1.019,00 103,46 2,76 106,22 3,19 5,19 0,00 0,00 114,60 278,68 393,28 386 2,09% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Turri VS Sud Sardegna 420,00 42,64 1,14 43,78 1,31 2,14 0,00 0,00 47,24 114,86 162,10 386 -0,08% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Ussana CA Sud Sardegna 4.197,00 445,75 0,00 445,75 0,00 0,00 0,00 0,00 445,75 1.004,44 1.450,19 346 1,88% 69,26%

Ussaramanna VS Sud Sardegna 544,00 55,23 1,47 56,71 1,70 2,77 0,00 0,00 61,18 148,78 209,96 386 2,12% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Vallermosa CA Sud Sardegna 1.931,00 251,47 0,00 251,47 0,00 0,00 0,00 0,00 251,47 457,09 708,56 367 1,15% 64,51%

Villacidro VS Sud Sardegna 14.040,00 1.325,28 0,00 1.325,28 170,60 114,30 0,00 0,00 1.610,18 3.114,77 4.724,95 337 0,89% 65,92%

Villamar VS Sud Sardegna 2.725,00 276,68 7,38 284,06 8,52 13,89 0,00 0,00 306,47 745,25 1.051,72 386 1,33% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Villamassargia CI Sud Sardegna 3.598,00 394,30 49,27 443,57 9,91 0,00 0,00 0,00 453,48 829,08 1.282,56 356 5,40% 64,64% Unione di Comuni Metalla ed il mare

Comunità Montana del Sarcidano - Villanova Tulo CA Sud Sardegna 1.096,00 56,63 0,00 56,63 0,00 0,00 0,00 0,00 56,63 247,79 304,42 278 -7,75% 81,40% Barbagia di Seulo

Villanovaforru VS Sud Sardegna 675,00 68,54 1,83 70,36 2,11 3,44 0,00 0,00 75,91 195,19 271,11 402 11,42% 72,00% Unione dei Comuni della Marmilla

Villanovafranca VS Sud Sardegna 1.344,00 136,46 3,64 140,10 4,20 6,85 0,00 0,00 151,15 367,57 518,72 386 0,45% 70,86% Unione dei Comuni della Marmilla

Villaperuccio CI Sud Sardegna 1.095,00 149,93 0,00 149,93 3,06 0,00 0,00 0,00 152,99 224,43 377,42 345 1,08% 59,46%

Villaputzu CA Sud Sardegna 4.751,00 428,74 88,01 516,75 0,00 8,95 0,00 0,00 525,70 1.160,82 1.686,52 355 2,65% 68,83%

Villasalto CA Sud Sardegna 1.054,00 79,52 0,00 79,52 0,00 0,00 0,00 0,00 79,52 166,71 246,23 234 1,28% 67,70% Unione dei comuni del Gerrei

Villasimius CA Sud Sardegna 3.721,00 712,56 1.127,84 1.840,40 0,00 49,06 54,00 0,00 1.943,46 2.746,00 4.689,46 1260 2,19% 58,56%

Villasor CA Sud Sardegna 6.926,00 551,16 0,00 551,16 60,18 59,06 0,00 0,00 670,40 2.029,66 2.700,06 390 -8,21% 75,17% Consorzio CISA

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 19/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO DIFFERENZIATI TOTALI

Rifiuti Rifiuti Rifiuti Rifiuti da Produzione Popolazione Indifferenziati Indifferenziati Rifiuti Rifiuti da Produzione Variaz. % indifferenziati spazzamento Totale Produzione ex Istat da abitanti da abitanti ingombranti a Rifiuti inerti a Altri rifiuti a Raccolta Pro-capite sul totale di Comune Provincia totali stradale a Rifiuti allo totale di Rifiuti % R.D. Associazione Prov. al residenti fluttuanti smaltimento smaltimento smaltimento differenziata totale RU rispetto CER 200301 smaltimento smaltimento Urbani (t/anno) 31-12-2016 CER 200301 CER 200301 (t/anno) (t/anno) (kg/ab/a) al 2015 (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno)

Villaspeciosa CA Sud Sardegna 2.567,00 187,31 0,00 187,31 0,00 0,00 0,00 0,00 187,31 649,27 836,58 326 0,59% 77,61%

Provincia Sud Sardegna 356.014,00 36.562,31 4.397,38 40.959,69 2.648,91 3.191,62 469,53 0,00 47.269,74 97.987,24 145.256,98 408 67,46%

TOTALE REGIONALE 1.653.135,00 240.676,21 24.575,23 265.251,44 15.107,08 11.661,04 5.437,45 312,21 297.769,22 437.870,72 735.639,94 445 2,6% 59,52%

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 20/ Allegato 1 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

ALLEGATO 2 TABELLA ANALITICA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO COMUNALE

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Città Assemini CA 26.778 3.058,20 470,38 822,84 1.130,28 528,77 101,70 17,82 167,48 96,83 91,34 569,00 - 19,91 289,47 22,92 7.386,93 2.421,64 9.808,57 75,31% 276 metropolitana

Città Cagliari CA 154.083 10.569,04 1.396,43 3.943,70 8.121,19 1.758,94 487,42 107,38 5,80 417,36 0,37 18,00 1,91 33,39 4,18 73,85 26.938,96 63.774,20 90.713,16 29,70% 175 metropolitana

Città Capoterra CA 23.573 2.739,52 1.015,80 905,08 1.099,94 603,00 111,86 124,04 - 136,27 93,14 594,00 205,29 20,92 231,71 14,61 7.895,18 2.039,39 9.934,57 79,47% 335 metropolitana

Città Decimomannu CA 8.161 936,40 194,56 259,44 274,92 144,69 32,07 13,15 50,52 42,22 61,87 221,00 - 9,33 - 11,38 2.251,54 1.042,56 3.294,10 68,35% 276 metropolitana

Città Elmas CA 9.464 1.046,75 315,72 288,56 507,22 218,64 25,09 35,36 67,12 57,22 55,61 15,00 - 4,50 128,66 5,83 2.771,28 1.255,52 4.026,80 68,82% 293 metropolitana

Città Maracalagonis CA 7.957 987,48 333,38 283,23 240,47 143,85 35,01 12,52 - 30,52 13,08 - 47,84 - - 1,55 2.128,93 1.098,68 3.227,61 65,96% 268 metropolitana

Città Monserrato CA 19.924 2.746,82 175,90 549,72 840,72 399,70 67,94 2,48 - 45,02 65,63 - - 9,19 - 1,48 4.904,59 2.097,69 7.002,28 70,04% 246 metropolitana

Città Pula CA 7.356 1.323,20 440,00 592,53 504,98 436,43 51,52 76,62 77,25 95,30 57,12 396,00 2,38 5,33 89,84 16,35 4.164,85 864,81 5.029,66 82,81% 566 metropolitana

Città Quartu Sant'Elena CA 70.914 7.469,11 2.661,37 2.297,23 2.852,17 1.113,90 283,93 72,78 348,82 233,86 75,36 - 35,07 41,15 1.256,30 24,99 18.766,04 9.733,38 28.499,42 65,85% 265 metropolitana

Città Quartucciu CA 13.271 1.409,91 177,32 404,11 475,28 252,36 49,95 12,80 - 57,49 2,53 60,00 - 10,04 - 14,05 2.925,84 1.648,41 4.574,25 63,96% 220 metropolitana

Città Sarroch CA 5.267 629,90 164,64 227,54 295,71 111,04 28,12 - - 15,84 0,21 - 17,51 - - 0,12 1.490,63 1.236,32 2.726,95 54,66% 283 metropolitana

Città Selargius CA 28.903 3.420,78 515,12 778,14 1.282,43 515,58 96,18 5,34 - 103,12 53,11 - - 3,71 263,29 11,70 7.048,50 3.673,40 10.721,90 65,74% 244 metropolitana

Città Sestu CA 20.892 2.147,21 181,08 627,06 928,29 476,53 77,50 58,90 98,58 97,92 101,25 15,00 - 9,35 - 17,61 4.836,28 2.793,77 7.630,05 63,38% 231 metropolitana

Città Settimo San Pietro CA 6.750 887,83 36,36 195,61 216,31 101,59 24,18 9,92 - 36,61 12,28 - - 1,92 - 2,67 1.525,27 821,42 2.346,69 65,00% 226 metropolitana

Città Sinnai CA 17.417 2.167,72 227,82 534,39 663,00 332,92 66,05 22,96 - 92,80 57,30 133,30 - 4,21 - 11,25 4.313,72 2.536,80 6.850,52 62,97% 248 metropolitana

Città Uta CA 8.617 1.134,84 190,87 277,15 302,55 171,02 34,25 7,46 - 29,45 6,23 - 37,36 6,07 - 1,07 2.198,32 897,95 3.096,27 71,00% 255 metropolitana

Città Villa San Pietro CA 2.103 230,58 30,22 115,97 91,54 72,24 14,33 4,22 - 6,96 4,74 11,00 16,79 2,01 - 0,43 601,03 178,72 779,75 77,08% 286 metropolitana

Città metropolitana 431.430 42.905,29 8.526,97 13.102,29 19.827,01 7.381,20 1.587,10 583,75 815,57 1.594,76 751,17 2.032,30 364,15 181,02 2.263,45 231,85 102.147,87 98.114,65 200.262,52 51,01% 237

Aritzo NU Nuoro 1.305 111,83 - 39,35 56,40 30,99 2,36 2,07 1,10 7,14 8,74 - - 0,46 - 0,20 260,63 57,40 318,03 81,95% 200

Arzana OG Nuoro 2.431 128,83 - 63,97 61,85 26,63 7,91 - - 18,64 0,40 - - - - - 308,22 217,24 525,47 58,66% 127

Atzara NU Nuoro 1.132 97,00 - 34,13 48,92 26,88 2,04 1,79 0,95 6,20 7,58 - - 0,40 - 0,18 226,08 49,79 275,87 81,95% 200

Austis NU Nuoro 819 70,18 - 24,69 35,40 19,45 1,48 1,30 0,69 4,48 5,48 - - 0,29 1,68 0,13 165,25 36,02 201,27 82,10% 202

Bari Sardo OG Nuoro 3.981 400,24 - 204,18 179,96 76,36 25,24 2,00 - 27,68 9,92 - - 2,45 - 2,28 930,31 665,96 1.596,27 58,28% 234

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 1/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Baunei OG Nuoro 3.623 298,36 - 155,20 129,62 62,88 19,18 7,00 - 26,46 3,56 - - - - - 702,25 401,64 1.103,89 63,62% 194

Belvì NU Nuoro 627 47,07 - 38,16 24,82 13,13 1,97 0,42 0,17 2,80 1,56 - - 0,22 - 0,05 130,37 34,41 164,78 79,12% 208

Birori NU Nuoro 531 55,42 - 10,40 19,74 15,00 2,38 ------0,01 102,95 28,78 131,73 78,15% 194

Bitti NU Nuoro 2.843 224,32 2,31 85,79 108,75 63,24 10,60 18,80 0,42 25,76 0,45 31,46 2,21 - - 0,90 575,02 187,94 762,96 75,37% 202

Bolotana NU Nuoro 2.613 204,88 - 70,82 95,92 49,68 12,08 6,30 - 29,60 - - - - - 0,02 469,29 194,42 663,71 70,71% 180

Borore NU Nuoro 2.117 209,84 21,86 69,18 92,50 66,52 14,98 - - - - 27,52 - - - 0,54 502,94 368,24 871,18 57,73% 238

Bortigali NU Nuoro 1.344 94,72 - 30,00 38,74 31,61 3,15 - - 9,34 ------207,55 71,22 278,77 74,45% 154

Cardedu OG Nuoro 1.914 167,03 0,43 105,38 89,44 49,17 - 17,10 - 13,62 3,80 - - 0,45 - 0,07 446,49 200,44 646,93 69,02% 233

Desulo NU Nuoro 2.345 200,94 - 70,71 101,35 55,69 4,23 3,71 1,97 12,84 15,70 - - 0,83 - 0,36 468,33 103,15 571,48 81,95% 200

Dorgali NU Nuoro 8.602 937,90 - 358,26 400,73 169,44 - - - 50,28 22,52 - 37,70 6,27 - 0,87 1.983,96 2.004,78 3.988,74 49,74% 231

Dualchi NU Nuoro 617 15,42 - 22,94 10,92 7,82 - - - - 0,68 - - - - - 57,78 144,84 202,62 28,52% 94

Elini OG Nuoro 557 23,84 - 14,66 14,15 6,72 1,81 - - 2,22 1,36 - - - - - 64,75 49,78 114,53 56,54% 116

Fonni NU Nuoro 3.942 547,48 - 126,59 158,45 72,53 14,73 42,60 13,99 37,59 16,95 93,93 - 1,36 - 14,14 1.140,35 376,00 1.516,35 75,20% 289

Gadoni NU Nuoro 795 68,12 - 23,97 34,36 18,88 1,44 1,26 0,67 4,35 5,32 - - 0,28 - 0,12 158,77 34,97 193,74 81,95% 200

Gairo OG Nuoro 1.445 56,77 - 32,77 33,81 16,20 2,85 - - - 2,32 17,94 - - - - 162,66 119,50 282,16 57,65% 113

Galtellì NU Nuoro 2.435 239,61 - 65,82 87,00 66,77 17,43 15,95 - 15,15 9,02 - - 1,29 - - 518,03 139,72 657,75 78,76% 213

Gavoi NU Nuoro 2.668 184,84 - 99,58 82,76 37,44 0,93 23,59 1,44 15,90 - - - 2,08 - 0,06 448,62 185,89 634,51 70,70% 168

Girasole OG Nuoro 1.294 100,16 - 65,41 47,82 39,22 5,69 - - - 2,26 - - - - - 260,56 90,02 350,58 74,32% 201

Ilbono OG Nuoro 2.251 167,20 - 40,12 51,93 24,44 4,96 - - 32,48 5,83 - - - - - 326,96 145,92 472,88 69,14% 145

Irgoli NU Nuoro 2.300 226,32 - 62,17 82,18 63,07 16,46 15,06 - 19,88 12,07 - - 1,64 - 0,14 498,98 131,97 630,96 79,08% 217

Jerzu OG Nuoro 3.166 236,34 - 87,77 120,34 76,60 7,63 24,59 - 29,31 - - - 0,44 - 4,51 587,53 260,66 848,19 69,27% 186

Lanusei OG Nuoro 5.383 481,59 - 155,23 275,30 83,06 19,19 13,80 - 51,06 - - - 3,48 - 3,40 1.086,11 578,76 1.664,87 65,24% 202

Lei NU Nuoro 506 47,20 - 17,33 25,26 18,41 1,72 - - 0,32 ------110,22 27,50 137,72 80,03% 218

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 2/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Loceri OG Nuoro 1.294 73,54 - 40,92 37,53 16,81 5,06 - - - 1,79 - - 0,35 - - 176,00 82,36 258,36 68,12% 136

Loculi NU Nuoro 516 50,77 - 13,95 18,44 14,15 3,69 3,38 - 3,15 0,49 - - 0,32 - - 108,34 29,61 137,95 78,54% 210

Lodè NU Nuoro 1.689 54,35 - 49,65 42,88 30,78 4,32 ------181,98 269,21 451,19 40,33% 108

Lodine NU Nuoro 340 23,55 - 12,69 10,55 4,77 0,12 3,01 0,18 2,03 - - - 0,17 - 0,01 57,08 23,69 80,77 70,67% 168

Lotzorai OG Nuoro 2.185 182,59 - 131,47 109,60 63,26 16,25 - - 3,32 ------506,49 441,44 947,93 53,43% 232

Lula NU Nuoro 1.397 110,23 1,14 42,16 53,44 31,08 5,21 9,24 0,21 12,54 0,22 15,46 1,09 0,33 - 0,44 282,77 92,35 375,12 75,38% 202

Macomer NU Nuoro 10.120 953,20 118,94 315,26 508,24 328,56 38,96 54,62 - 86,56 32,69 230,00 - 6,89 - 12,50 2.686,42 1.451,74 4.138,16 64,92% 265

Mamoiada NU Nuoro 2.543 234,76 - 60,92 88,41 43,86 14,65 1,82 - 3,20 10,12 - - 0,53 - - 458,27 238,50 696,77 65,77% 180

Meana Sardo NU Nuoro 1.812 155,27 - 54,64 78,31 43,03 3,27 2,87 1,52 9,92 12,13 - - 0,64 - 0,28 361,88 79,70 441,59 81,95% 200

Noragugume NU Nuoro 310 26,94 - 8,70 10,24 8,16 2,10 - - 0,36 - - - - - 0,01 56,51 20,28 76,79 73,59% 182

Nuoro NU Nuoro 36.900 3.076,36 112,74 1.061,08 2.091,50 988,68 - 100,54 141,67 293,53 - - - 7,61 - 9,29 7.882,99 5.688,89 13.571,88 58,08% 214

Oliena NU Nuoro 7.106 644,34 16,44 237,09 285,63 130,75 26,56 51,44 27,15 57,11 22,70 124,40 - 2,46 - 7,54 1.633,61 665,92 2.299,53 71,04% 230

Ollolai NU Nuoro 1.293 89,58 - 48,26 40,11 18,15 0,45 11,43 0,70 7,71 1,55 - - 0,65 - 0,03 218,61 90,09 308,70 70,82% 169

Olzai NU Nuoro 883 61,17 - 32,96 27,39 12,39 0,31 7,81 0,48 5,26 1,04 - - 0,45 - 0,02 149,27 63,80 213,07 70,06% 169

Onanì NU Nuoro 391 30,85 0,32 11,80 14,96 8,70 1,46 2,59 0,06 3,50 0,06 4,33 0,30 - - 0,12 79,04 25,85 104,89 75,36% 202

Onifai NU Nuoro 740 72,82 - 20,00 26,44 20,29 5,30 4,85 - 4,51 0,70 - - 0,43 - - 155,34 42,46 197,80 78,53% 210

Oniferi NU Nuoro 898 62,21 - 33,52 27,85 12,60 0,31 7,94 0,48 5,35 - - - 0,45 - 0,02 150,75 62,57 213,32 70,67% 168

Orani NU Nuoro 2.882 263,64 - 94,09 158,64 79,96 - - - 19,68 5,77 - - 1,22 - - 623,00 328,02 951,02 65,51% 216

Orgosolo NU Nuoro 4.206 430,78 - 130,05 169,06 77,39 15,72 28,82 5,12 31,76 11,79 73,63 - 1,45 - 1,98 977,56 369,04 1.346,60 72,59% 232

Orosei NU Nuoro 7.025 1.162,61 44,44 546,86 628,80 618,26 - 49,28 23,12 78,84 44,57 10,56 - 4,12 - 4,11 3.215,56 492,48 3.708,04 86,72% 458

Orotelli NU Nuoro 2.039 141,26 - 76,11 63,25 28,62 0,71 18,03 1,10 12,15 3,49 - - 1,83 - 0,05 346,59 142,06 488,65 70,93% 170

Ortueri NU Nuoro 1.151 98,63 - 34,70 49,74 27,33 2,08 1,82 0,97 6,30 7,71 - - 0,41 - 0,18 229,87 50,63 280,50 81,95% 200

Orune NU Nuoro 2.352 111,58 - 44,87 53,20 19,80 - 18,48 - 4,48 - - - 0,15 - - 252,56 354,38 606,94 41,61% 107

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 3/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Osidda NU Nuoro 255 21,61 - 8,88 9,56 5,72 0,77 0,97 - 1,78 - - - 0,06 0,19 0,12 49,65 9,53 59,18 83,90% 195

Osini OG Nuoro 790 56,24 - 9,17 5,78 4,97 1,13 - - 4,76 1,18 - - 0,13 - 0,46 83,82 43,08 126,90 66,05% 106

Ottana NU Nuoro 2.308 215,60 - 75,40 84,90 66,82 14,62 6,84 - - 4,02 - - 0,40 - 0,02 468,62 149,94 618,56 75,76% 203

Ovodda NU Nuoro 1.606 46,94 - 49,50 42,37 16,49 6,12 - - 9,87 1,92 117,32 - - - - 290,53 232,38 522,91 55,56% 181

Perdasdefogu OG Nuoro 1.933 141,20 - 55,89 60,70 22,03 6,91 7,48 - 10,39 ------304,60 178,86 483,46 63,00% 158

Posada NU Nuoro 2.966 383,38 72,02 199,22 151,54 129,34 17,32 24,31 - 38,20 5,77 27,12 - 1,76 - 0,89 1.050,86 244,10 1.294,96 81,15% 354

Sarule NU Nuoro 1.697 117,57 - 63,34 52,64 23,82 0,59 15,00 0,92 10,11 2,61 - - 0,86 - 0,04 287,49 118,23 405,73 70,86% 169

Silanus NU Nuoro 2.142 97,20 4,86 49,86 64,08 28,54 6,69 3,93 - 4,18 ------259,34 324,84 584,18 44,39% 121

Sindia NU Nuoro 1.718 149,66 - 54,38 42,51 12,84 - 2,47 - 1,42 ------263,28 288,52 551,80 47,71% 153

Siniscola NU Nuoro 11.537 1.363,52 54,48 592,90 655,59 458,24 53,70 42,62 68,26 111,50 40,46 40,00 106,50 7,51 - 8,89 3.604,16 719,46 4.323,62 83,36% 312

Sorgono NU Nuoro 1.673 143,36 - 50,44 72,30 39,73 3,02 2,65 1,41 9,16 11,20 - - 0,59 - 0,26 334,12 73,59 407,71 81,95% 200

Talana OG Nuoro 1.030 24,91 - 22,34 17,79 4,50 2,76 ------0,12 - - 72,42 72,28 144,70 50,05% 70

Tertenia OG Nuoro 3.941 270,06 - 119,42 118,36 54,76 14,76 30,97 - 21,23 7,15 - - 0,64 - 1,34 638,69 421,26 1.059,95 60,26% 162

Teti NU Nuoro 675 57,84 - 20,35 29,17 16,03 1,22 1,07 0,57 3,70 4,52 - - 0,24 - 0,10 134,81 29,69 164,50 81,95% 200

Tiana NU Nuoro 498 34,50 - 18,59 15,45 6,99 0,17 4,40 0,27 2,97 - - - 0,25 - 0,01 83,60 34,70 118,30 70,67% 168

Tonara NU Nuoro 2.017 172,84 - 60,82 87,17 47,90 3,64 3,19 1,70 11,04 13,50 - - 0,71 - 0,31 402,83 88,72 491,55 81,95% 200

Torpè NU Nuoro 2.870 92,35 - 84,37 72,87 52,31 7,34 ------309,23 457,45 766,68 40,33% 108

Tortolì OG Nuoro 11.059 1.699,22 200,38 665,69 1.044,73 553,68 57,89 70,64 2,90 88,61 63,36 180,50 - 7,98 124,88 2,96 4.763,41 964,22 5.727,63 83,17% 431

Triei OG Nuoro 1.118 69,86 - 28,80 27,85 18,05 3,56 4,10 - 6,36 0,33 - - - - - 158,91 93,74 252,65 62,90% 142

Ulassai OG Nuoro 1.457 111,26 - 23,35 44,52 11,40 2,89 - - 7,00 ------200,42 117,86 318,28 62,97% 138

Urzulei OG Nuoro 1.231 34,50 - 30,78 17,19 9,43 3,80 ------0,22 - - 95,92 87,66 183,58 52,25% 78

Ussassai OG Nuoro 567 46,84 - 54,48 31,12 26,16 4,74 6,18 - - 5,16 30,00 - 0,70 - - 205,38 38,84 244,22 84,10% 362

Villagrande Strisaili OG Nuoro 3.243 181,91 - 89,33 101,03 36,03 7,77 1,36 - 19,64 0,15 - - - - 0,51 437,73 294,70 732,43 59,76% 135

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 4/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Provincia Nuoro 211.989 19.286,85 650,36 7.703,64 9.951,81 5.561,00 570,36 803,46 300,18 1.456,23 453,68 1.024,17 147,80 74,55 126,75 80,45 48.191,29 23.095,68 71.286,97 67,60% 227

Abbasanta OR Oristano 2.724 232,91 0,14 100,52 108,52 34,51 12,42 0,62 - 13,42 4,30 - - 1,55 - 0,44 509,36 339,03 848,38 60,04% 187

Aidomaggiore OR Oristano 451 38,56 0,02 16,64 17,97 5,71 2,06 0,10 - 2,22 0,71 - - 0,26 - 0,07 84,33 56,13 140,46 60,04% 187

Albagiara OR Oristano 264 28,30 - 9,50 7,42 4,49 - - - 0,87 0,04 - - 0,12 - - 50,75 22,17 72,92 69,59% 192

Ales OR Oristano 1.436 153,96 - 51,66 40,36 24,44 - - - 4,73 0,24 - - 0,68 - - 276,06 120,61 396,67 69,59% 192

Allai OR Oristano 366 47,37 1,43 18,68 9,01 4,07 - - - 3,06 0,08 6,08 1,18 0,26 - 0,24 91,46 35,95 127,41 71,78% 250

Arborea OR Oristano 3.910 645,54 46,80 158,11 185,38 96,05 19,54 12,83 - 24,59 13,90 40,95 - 3,79 - 1,49 1.248,97 413,86 1.662,83 75,11% 319

Ardauli OR Oristano 869 62,10 - 29,95 23,99 10,38 3,70 0,30 - 1,66 1,02 - - 0,22 - 0,11 133,43 89,88 223,31 59,75% 154

Assolo OR Oristano 387 41,49 - 13,92 10,88 6,59 - - - 1,27 0,06 - - 0,18 - - 74,40 32,51 106,90 69,59% 192

Asuni OR Oristano 345 36,99 - 12,41 9,70 5,87 - - - 1,14 0,06 - - 0,16 - - 66,32 28,98 95,30 69,59% 192

Baradili OR Oristano 83 8,90 - 2,99 2,33 1,41 - - - 0,27 0,01 - - 0,04 - - 15,96 6,97 22,93 69,59% 192

Baratili San Pietro OR Oristano 1.321 211,46 33,60 77,72 54,81 31,36 6,89 - - 8,85 2,85 - - 1,52 - 2,91 431,97 174,30 606,27 71,25% 327

Baressa OR Oristano 649 69,58 - 23,35 18,24 11,05 - - - 2,14 0,11 - - 0,31 - - 124,77 54,51 179,28 69,59% 192

Bauladu OR Oristano 689 76,29 3,15 31,66 24,85 8,73 - - - 4,05 0,26 0,05 2,12 0,36 - 0,44 151,97 85,84 237,81 63,91% 221

Bidonì OR Oristano 146 10,43 - 5,03 4,03 1,74 0,62 0,05 - 0,28 - - - 0,04 - 0,02 22,25 15,10 37,35 59,57% 152

Bonarcado OR Oristano 1.594 176,49 7,28 73,24 57,49 20,20 - - - 9,38 0,61 0,12 4,91 0,83 - 1,03 351,58 198,58 550,16 63,91% 221

Boroneddu OR Oristano 149 12,74 0,01 5,50 5,94 1,89 0,68 0,03 - 0,73 0,24 - - 0,08 - 0,02 27,86 18,54 46,41 60,04% 187

Bosa OR Oristano 7.926 1.076,28 48,36 366,38 432,46 208,69 11,83 22,62 - 52,61 - 47,00 - 3,20 - 7,40 2.276,83 1.589,88 3.866,71 58,88% 287

Busachi OR Oristano 1.292 92,32 - 44,53 35,67 15,43 5,50 0,44 - 2,46 - - - 0,33 - 0,16 196,86 133,63 330,50 59,57% 152

Cabras OR Oristano 9.165 1.899,82 136,58 511,62 504,28 349,74 - 40,54 - 57,53 26,23 - - 12,92 - 4,54 3.543,80 938,14 4.481,94 79,07% 387

Cuglieri OR Oristano 2.671 295,74 12,20 122,73 96,33 33,85 - - - 15,72 1,02 0,20 8,23 1,39 - 1,72 589,14 338,73 927,87 63,49% 221

Curcuris OR Oristano 307 32,91 - 11,04 8,63 5,23 - - - 1,01 0,05 - - 0,14 - - 59,02 25,79 84,80 69,59% 192

Flussio OR Oristano 438 50,79 - 17,68 15,39 12,01 1,54 2,23 - 4,75 - - - 0,18 - 0,20 104,77 36,11 140,88 74,37% 239

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 5/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Fordongianus OR Oristano 889 63,53 - 30,64 24,55 10,61 3,79 0,30 - 1,70 - - - 0,23 - 0,11 135,46 91,95 227,41 59,57% 152

Ghilarza OR Oristano 4.502 384,93 0,23 166,14 179,35 57,04 20,53 1,03 - 22,18 7,11 - - 3,81 - 0,73 843,06 560,32 1.403,38 60,07% 187

Gonnoscodina OR Oristano 478 51,25 - 17,19 13,43 8,14 - - - 1,57 0,08 - - 0,22 - - 91,89 40,15 132,04 69,59% 192

Gonnosnò OR Oristano 772 82,77 - 27,77 21,70 13,14 - - - 2,54 0,13 - - 0,36 - - 148,40 64,84 213,25 69,59% 192

Gonnostramatza OR Oristano 896 129,16 7,99 27,14 30,56 14,03 2,75 4,12 - 3,97 - - - 0,80 - 0,54 221,07 123,60 344,67 64,14% 247

Laconi OR Oristano 1.879 203,26 - 61,58 76,24 53,48 5,05 1,86 2,07 8,52 9,15 1,28 - 0,69 - 0,52 423,71 101,69 525,41 80,64% 225

Magomadas OR Oristano 664 76,99 - 26,81 23,34 18,21 2,33 3,39 - 7,20 - - - 0,56 - 0,31 159,13 54,74 213,86 74,40% 240

Marrubiu OR Oristano 4.829 797,27 57,80 195,28 228,96 118,62 24,14 15,84 - 30,36 17,16 50,58 - 4,68 - 1,84 1.542,52 511,13 2.053,65 75,11% 319

Masullas OR Oristano 1.070 158,81 14,39 37,46 36,76 17,53 3,28 4,91 - 4,74 3,33 - - 0,96 - 0,65 282,83 144,98 427,81 66,11% 264

Milis OR Oristano 1.552 171,84 7,09 71,31 55,97 19,67 - - - 9,14 0,59 0,12 4,78 0,81 - 1,00 342,33 193,35 535,67 63,91% 221

Modolo OR Oristano 168 19,48 - 6,78 5,90 4,61 0,59 0,86 - 1,82 - - - 0,19 - 0,08 40,31 13,85 54,16 74,43% 240

Mogorella OR Oristano 443 47,50 - 15,94 12,45 7,54 - - - 1,46 0,07 - - 0,21 - - 85,16 37,21 122,37 69,59% 192

Mogoro OR Oristano 4.155 650,32 56,91 135,55 164,28 68,70 16,75 24,72 - 23,34 15,51 - - 5,61 - 3,09 1.164,79 630,90 1.795,69 64,87% 280

Montresta OR Oristano 483 56,00 - 19,50 16,97 13,24 1,70 2,46 - 5,24 - - - 0,20 - 0,22 115,54 39,82 155,36 74,37% 239

Morgongiori OR Oristano 721 77,30 - 25,94 20,26 12,27 - - - 2,37 0,12 - - 0,34 - - 138,60 60,56 199,16 69,59% 192

Narbolia OR Oristano 1.790 228,72 - 71,84 68,57 29,27 ------0,91 - 0,10 399,41 230,42 629,83 63,42% 223

Neoneli OR Oristano 682 48,73 - 23,51 18,83 8,14 2,91 0,23 - 1,30 - - - 0,18 - 0,09 103,92 70,54 174,46 59,57% 152

Norbello OR Oristano 1.231 105,25 0,06 45,43 49,04 15,60 5,61 0,28 - 6,06 1,94 - - 0,70 - 0,20 230,18 153,21 383,39 60,04% 187

Nughedu Santa Vittoria OR Oristano 483 34,51 - 16,65 13,34 5,77 2,06 0,16 - 0,92 - - - 0,12 - 0,06 73,59 49,96 123,55 59,57% 152

Nurachi OR Oristano 1.789 222,14 2,42 78,54 53,87 27,94 - 4,16 - 4,09 4,61 - - - - 0,04 397,81 169,60 567,41 70,11% 222

Nureci OR Oristano 360 38,60 - 12,95 10,12 6,13 - - - 1,18 0,06 - - 0,17 - - 69,20 30,24 99,44 69,59% 192

Ollastra OR Oristano 1.217 157,52 4,75 62,13 29,95 13,54 - - - 13,14 0,27 20,22 3,91 0,85 - 0,79 307,07 119,54 426,61 71,98% 252

Oristano OR Oristano 31.670 4.753,54 575,58 1.410,60 2.415,70 1.176,87 122,66 94,60 14,04 222,27 94,40 - 4,56 18,18 417,80 23,15 11.343,94 3.889,72 15.233,66 74,47% 358

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 6/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Palmas Arborea OR Oristano 1.523 200,07 9,56 55,33 49,37 23,90 6,84 3,59 - 8,20 5,09 17,27 - 1,19 - 0,95 381,37 168,18 549,55 69,40% 250

Pau OR Oristano 301 32,27 - 10,83 8,46 5,12 - - - 0,99 0,05 - - 0,14 - - 57,86 25,28 83,15 69,59% 192

Paulilatino OR Oristano 2.229 190,58 0,11 82,26 88,80 28,24 10,17 10,51 - 11,02 3,52 - - 1,27 - 2,34 428,82 277,42 706,24 60,72% 192

Pompu OR Oristano 256 38,00 3,44 8,96 8,80 4,19 0,78 1,18 - 1,13 - - - 0,23 - 0,16 66,87 34,69 101,56 65,84% 261

Riola Sardo OR Oristano 2.152 282,70 13,51 78,19 69,76 33,77 9,66 5,08 - 11,62 7,20 24,41 - 1,68 - 1,34 538,91 237,63 776,54 69,40% 250

Ruinas OR Oristano 669 71,72 - 24,07 18,80 11,39 - - - 2,20 0,11 - - 0,31 - - 128,60 56,19 184,80 69,59% 192

Sagama OR Oristano 201 23,31 - 8,12 7,06 5,51 0,71 1,03 - 2,18 - - - 0,08 - 0,09 48,08 16,57 64,65 74,37% 239

Samugheo OR Oristano 3.031 216,59 - 104,48 83,69 36,19 12,91 1,03 - 5,78 - - - 0,78 - 0,38 461,83 313,50 775,33 59,57% 152

San Nicolò d'Arcidano OR Oristano 2.661 439,33 31,85 107,61 126,17 65,37 13,30 8,73 - 16,73 9,46 27,87 - 2,58 - 1,02 850,00 281,66 1.131,65 75,11% 319

San Vero Milis OR Oristano 2.494 276,14 11,40 114,60 89,95 31,61 - - - 14,97 11,24 0,19 7,69 1,30 - 1,60 560,68 371,66 932,34 60,14% 225

Santa Giusta OR Oristano 4.816 632,66 30,23 174,97 156,12 75,57 21,63 11,37 - 26,02 16,10 54,62 - 3,75 - 3,00 1.206,04 531,80 1.737,84 69,40% 250

Santu Lussurgiu OR Oristano 2.372 171,16 - 66,35 47,70 22,80 5,80 - - 1,12 9,84 - - 0,92 - - 325,69 137,70 463,39 70,28% 137

Scano di Montiferro OR Oristano 1.516 175,78 - 61,21 53,28 41,56 5,32 7,73 - 16,44 - - - 0,87 - 0,70 362,89 124,98 487,87 74,38% 239

Sedilo OR Oristano 2.121 181,35 0,11 78,27 84,49 26,87 9,67 0,51 - 10,45 3,35 - - 1,21 - 0,34 396,63 265,92 662,55 59,86% 187

Seneghe OR Oristano 1.770 195,98 8,09 81,33 63,83 22,43 - - - 10,41 0,68 0,14 5,46 0,92 - 1,14 390,40 220,51 610,91 63,90% 221

Senis OR Oristano 441 47,28 - 15,86 12,39 7,51 - - - 1,45 0,07 - - 0,21 - - 84,78 37,04 121,82 69,59% 192

Sennariolo OR Oristano 188 21,80 - 7,59 6,61 5,15 0,66 0,96 - 2,04 - - - 0,08 - 0,09 44,97 17,10 62,07 72,45% 239

Siamaggiore OR Oristano 924 119,60 7,49 47,17 22,74 10,28 - - - 7,75 0,20 15,35 2,97 0,65 - 0,60 234,79 90,76 325,55 72,12% 254

Siamanna OR Oristano 812 105,10 3,17 41,45 19,98 9,03 - - - 6,81 0,18 13,49 2,61 0,57 - 0,53 202,92 79,76 282,68 71,79% 250

Siapiccia OR Oristano 359 46,47 1,40 18,33 8,83 3,99 - - - 3,01 0,08 5,97 1,15 0,25 - 0,23 89,71 35,26 124,98 71,78% 250

Simala OR Oristano 325 34,84 - 11,69 9,13 5,53 - - - 1,07 0,05 - - 0,15 - - 62,48 27,30 89,78 69,59% 192

Simaxis OR Oristano 2.244 290,46 8,76 114,56 55,22 24,96 - - - 18,80 3,85 37,29 7,21 1,57 - 1,45 564,13 220,41 784,55 71,91% 251

Sini OR Oristano 522 55,96 - 18,78 14,67 8,89 - - - 1,71 0,09 - - 0,25 - - 100,34 43,84 144,19 69,59% 192

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 7/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Siris OR Oristano 229 33,99 3,08 8,02 7,87 3,75 0,70 1,05 - 1,02 - - - 0,20 - 0,14 59,82 31,03 90,85 65,85% 261

Soddì OR Oristano 120 10,26 0,01 4,43 4,78 1,52 0,55 0,03 - 0,59 0,19 - - 0,07 - 0,02 22,44 14,94 37,37 60,04% 187

Solarussa OR Oristano 2.420 313,24 9,45 123,54 59,55 26,92 - - - 20,27 0,53 40,21 7,78 1,69 - 1,57 604,75 244,54 849,29 71,21% 250

Sorradile OR Oristano 379 27,08 - 13,06 10,46 4,53 1,61 0,13 - 0,72 - - - 0,10 - 0,05 57,75 39,20 96,95 59,57% 152

Suni OR Oristano 1.092 126,62 - 44,09 38,38 29,94 3,83 5,57 - 11,84 - - - 0,80 - 0,51 261,58 90,02 351,60 74,40% 240

Tadasuni OR Oristano 152 13,00 0,01 5,61 6,06 1,93 0,69 0,03 - 0,75 0,24 - - 0,09 - 0,02 28,42 18,92 47,34 60,04% 187

Terralba OR Oristano 10.259 1.693,76 122,79 414,86 486,41 252,01 51,27 33,66 - 64,45 36,46 107,45 - 9,95 - 3,91 3.276,97 1.085,88 4.362,85 75,11% 319

Tinnura OR Oristano 247 28,64 - 9,97 8,68 6,77 0,87 1,26 - 2,68 - - - 0,10 - 0,11 59,09 20,36 79,45 74,37% 239

Tramatza OR Oristano 978 108,29 4,47 44,94 35,27 12,39 - - - 5,75 0,37 0,08 3,01 0,51 - 0,63 215,71 121,84 337,55 63,91% 221

Tresnuraghes OR Oristano 1.148 133,11 - 46,35 40,35 31,48 4,03 5,85 - 12,45 - - - 0,47 - 0,53 274,61 94,64 369,25 74,37% 239

Ulà Tirso OR Oristano 567 40,52 - 19,54 15,65 6,77 2,42 0,19 - 1,08 - - - 0,15 - 0,07 86,39 58,65 145,04 59,57% 152

Uras OR Oristano 2.853 471,03 34,15 115,37 135,27 70,08 14,26 9,36 - 17,93 10,14 29,88 - 2,77 - 1,21 911,45 301,98 1.213,43 75,11% 319

Usellus OR Oristano 773 82,88 - 27,81 21,72 13,16 - - - 2,55 1,34 - - 0,36 - - 149,81 64,93 214,74 69,76% 194

Villa Sant'Antonio OR Oristano 352 37,74 - 12,66 9,89 5,99 - - - 1,16 0,06 - - 0,17 - - 67,67 29,57 97,23 69,59% 192

Villa Verde OR Oristano 319 34,20 - 11,48 8,97 5,43 - - - 1,05 0,05 - - 0,15 - - 61,32 26,79 88,12 69,59% 192

Villanova Truschedu OR Oristano 305 39,48 1,19 15,57 7,50 3,39 - - - 2,56 0,07 5,07 0,98 0,21 - 0,20 76,22 29,96 106,18 71,78% 250

Villaurbana OR Oristano 1.645 216,10 10,33 59,77 53,33 25,81 7,39 3,88 - 8,90 5,50 18,66 - 1,28 - 1,02 411,96 181,65 593,61 69,40% 250

Zeddiani OR Oristano 1.152 127,55 5,26 52,93 41,55 14,60 - - - 6,78 0,44 0,09 3,55 0,60 - 0,74 254,09 143,52 397,61 63,91% 221

Zerfaliu OR Oristano 1.092 141,34 4,26 55,75 26,87 12,15 - - - 9,15 0,24 18,15 3,51 0,76 - 0,71 272,89 107,26 380,15 71,78% 250

Provincia Oristano 159.914 21.388,38 1.340,90 6.709,33 7.368,19 3.652,01 464,01 351,43 16,11 941,42 333,09 582,81 75,62 110,72 417,80 81,72 43.833,53 18.458,37 62.291,90 70,37% 274

Aggius OT Sassari 1.503 192,99 8,02 49,17 51,40 34,06 9,76 - 0,86 9,22 1,96 4,27 - 0,50 - 0,44 362,66 190,38 553,04 65,58% 241

Aglientu OT Sassari 1.173 332,40 213,42 159,70 114,64 71,46 15,41 12,89 6,74 7,20 1,53 3,34 - 0,39 - 0,35 939,46 504,55 1.444,01 65,06% 801

Alà dei Sardi OT Sassari 1.878 228,66 - 77,97 88,34 43,57 0,79 12,00 3,59 19,88 3,70 - - 0,45 - 0,78 479,74 232,63 712,37 67,34% 255

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 8/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Alghero SS Sassari 44.019 2.694,02 597,24 1.607,50 1.373,56 700,45 - 205,76 1,39 419,97 27,16 - - 13,60 - 20,12 7.660,76 16.627,81 24.288,57 31,54% 174

Anela SS Sassari 645 54,65 - 22,45 24,18 14,47 1,95 2,45 - 4,51 - - - 0,16 0,47 0,30 125,59 24,10 149,69 83,90% 195

Ardara SS Sassari 784 90,86 - 27,29 33,82 17,18 4,97 4,31 3,43 7,47 2,90 - - 0,41 - 0,40 193,04 57,57 250,61 77,03% 246

Arzachena OT Sassari 13.639 2.356,39 429,46 1.271,04 1.114,84 465,22 96,19 126,06 40,87 246,25 23,22 88,96 3,46 2,94 - 17,95 6.282,84 6.747,78 13.030,62 48,22% 461

Badesi OT Sassari 1.847 416,45 304,14 129,13 150,44 63,61 15,07 21,96 18,55 28,90 2,41 5,25 - 0,62 - 0,54 1.157,08 733,32 1.890,40 61,21% 626

Banari SS Sassari 577 77,14 - 21,33 19,69 12,84 - 10,33 1,64 3,05 - - - 0,16 - - 146,17 69,61 215,79 67,74% 253

Benetutti SS Sassari 1.858 157,42 - 64,67 69,66 41,68 5,62 7,04 - 12,99 6,62 - - 0,47 1,35 0,86 368,40 69,42 437,82 84,14% 198

Berchidda OT Sassari 2.772 224,18 24,63 120,26 114,59 61,13 6,79 18,85 - 38,44 12,05 - - 1,19 - 1,80 623,90 451,46 1.075,36 58,02% 225

Bessude SS Sassari 413 40,89 - 12,37 12,51 8,49 - 0,28 0,66 0,75 1,49 - - 0,04 - 0,06 77,54 41,25 118,79 65,28% 188

Bonnanaro SS Sassari 977 102,41 - 29,27 25,73 24,42 - 0,67 1,57 2,71 0,39 - - 0,41 - 0,15 187,73 108,19 295,92 63,44% 192

Bono SS Sassari 3.545 300,36 - 123,39 132,92 79,53 10,73 13,44 - 24,79 20,27 - - 2,27 2,58 1,64 711,92 132,45 844,37 84,31% 201

Bonorva SS Sassari 3.430 291,24 18,82 98,62 138,03 53,56 - 19,99 - 40,94 5,76 - - 1,13 - 1,11 669,20 490,50 1.159,70 57,70% 195

Bortigiadas OT Sassari 758 91,31 2,17 37,89 27,80 19,88 6,14 - 0,43 4,65 0,99 2,16 - 0,25 - 0,22 193,90 122,82 316,72 61,22% 256

Borutta SS Sassari 287 30,08 - 8,60 7,56 7,17 - 0,20 0,46 0,63 0,11 - - 0,28 - 0,04 55,14 31,78 86,92 63,44% 192

Bottidda SS Sassari 692 58,63 - 24,09 25,95 15,52 2,09 2,62 - 4,84 1,62 - - 0,17 0,50 0,32 136,36 25,85 162,22 84,06% 197

Buddusò OT Sassari 3.868 470,96 - 160,60 181,96 91,43 1,64 2,12 - 23,10 0,50 - - 2,25 - 0,88 935,43 479,14 1.414,56 66,13% 242

Budoni OT Sassari 5.150 1.670,16 255,28 557,48 513,81 420,18 48,48 52,98 - 86,99 - 62,19 - 1,74 - 2,48 3.671,76 771,52 4.443,28 82,64% 713

Bultei SS Sassari 945 80,07 - 32,89 35,43 21,20 2,86 3,58 - 6,61 - - - 0,24 0,69 0,44 184,01 35,31 219,31 83,90% 195

Bulzi SS Sassari 512 49,33 - 20,83 14,38 12,83 - - 1,33 3,69 ------102,39 42,73 145,12 70,55% 200

Burgos SS Sassari 923 78,20 - 32,13 34,61 20,71 2,79 3,50 - 6,46 - - - 0,23 0,67 0,43 179,72 34,49 214,21 83,90% 195

Calangianus OT Sassari 4.122 510,16 1,84 137,66 93,87 62,25 13,63 5,37 2,36 25,29 5,37 11,72 - 1,38 - 1,21 872,13 546,41 1.418,54 61,48% 212

Cargeghe SS Sassari 721 73,48 1,59 24,93 24,65 17,49 2,36 2,15 1,58 3,60 3,62 - - 0,54 - 0,15 156,15 61,68 217,82 71,68% 217

Castelsardo SS Sassari 5.946 1.248,16 128,08 374,97 356,50 302,49 26,13 57,38 71,95 76,91 10,33 - - 5,14 - 2,12 2.660,15 1.071,76 3.731,91 71,28% 447

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 9/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Cheremule SS Sassari 431 45,18 - 12,91 11,35 10,77 - 0,30 0,69 0,95 0,17 - - 0,05 - 0,07 82,43 47,73 130,16 63,33% 191

Chiaramonti SS Sassari 1.640 178,19 14,16 58,51 58,74 34,68 2,65 4,40 - 10,98 - - - 0,91 - 0,08 363,31 157,84 521,14 69,71% 222

Codrongianos SS Sassari 1.312 142,29 - 43,08 37,21 31,62 - 9,84 2,67 2,82 7,31 - - 1,10 - - 277,94 145,41 423,35 65,65% 212

Cossoine SS Sassari 850 89,10 - 25,46 22,38 21,24 - 0,58 1,36 1,87 0,34 - - 0,09 - 0,13 162,57 94,12 256,69 63,33% 191

Erula SS Sassari 742 80,62 6,41 26,47 26,58 15,69 1,20 1,99 - 4,99 - - - - - 0,04 163,98 71,41 235,40 69,66% 221

Esporlatu SS Sassari 396 33,55 - 13,78 14,85 8,88 1,20 1,50 - 2,77 1,66 - - 0,10 0,29 0,18 78,77 14,80 93,56 84,19% 199

Florinas SS Sassari 1.533 166,25 - 50,34 43,48 36,95 - 11,50 3,12 3,30 5,33 - - 0,84 - 0,70 321,81 169,91 491,72 65,45% 210

Giave SS Sassari 539 56,50 - 16,15 14,19 13,47 - 0,37 0,87 1,19 0,21 - - 0,06 - 0,08 103,09 59,69 162,77 63,33% 191

Golfo Aranci OT Sassari 2.454 766,48 176,26 337,74 258,16 209,59 - - - 34,18 - - - - - 0,20 1.782,60 1.000,84 2.783,44 64,04% 726

Illorai SS Sassari 858 72,70 - 29,86 32,17 19,25 2,60 3,25 - 6,00 - - - 0,22 0,63 0,40 167,07 32,06 199,12 83,90% 195

Ittireddu SS Sassari 503 58,30 - 17,51 21,70 11,02 3,19 2,76 2,20 4,79 1,86 - - 0,26 - 0,26 123,85 36,94 160,79 77,03% 246

Ittiri SS Sassari 8.619 1.095,78 31,38 260,48 341,02 173,17 19,24 44,56 - 95,77 24,04 - - 5,96 - 13,72 2.105,12 1.544,04 3.649,16 57,69% 244

La Maddalena OT Sassari 11.248 1.577,17 824,59 701,46 901,00 470,94 83,46 126,16 - 193,73 27,42 126,16 489,86 5,95 - 27,74 5.555,64 1.812,51 7.368,15 75,40% 494

Laerru SS Sassari 903 86,99 - 36,75 25,35 22,63 - - 2,34 6,51 ------180,58 75,37 255,94 70,55% 200

Loiri Porto San Paolo OT Sassari 3.414 349,29 249,80 242,43 207,02 135,24 - 37,72 45,09 45,38 6,35 - 0,38 - - 2,45 1.321,15 1.512,20 2.833,35 46,63% 387

Luogosanto OT Sassari 1.872 138,44 26,07 59,00 61,86 26,70 6,76 3,60 1,07 11,49 2,44 5,32 - 0,63 - 0,55 343,94 308,75 652,69 52,70% 184

Luras OT Sassari 2.551 275,27 11,37 70,54 50,91 38,01 9,52 3,23 1,46 15,65 3,33 7,26 - 0,86 - 0,75 488,15 346,15 834,30 58,51% 191

Mara SS Sassari 612 85,88 - 20,92 17,12 14,26 - 4,07 - - 0,37 - - - - - 142,62 87,40 230,02 62,00% 233

Martis SS Sassari 517 56,17 4,47 18,45 18,52 10,93 0,83 1,39 - 3,48 - - - - - 0,03 114,26 49,76 164,02 69,66% 221

Monteleone Rocca DoriaSS Sassari 102 - - 3,84 1,20 1,42 0,16 ------6,62 24,14 30,76 21,52% 65

Monti OT Sassari 2.418 187,06 - 78,66 80,55 72,92 3,31 8,56 - 15,65 3,60 - 0,16 - - 2,10 452,57 355,17 807,74 56,03% 187

Mores SS Sassari 1.905 220,78 - 66,31 82,19 41,73 12,08 10,46 8,33 18,14 7,05 - - 0,99 - 0,98 469,06 139,89 608,94 77,03% 246

Muros SS Sassari 858 87,44 1,90 29,66 29,33 20,82 2,80 2,56 1,88 4,29 4,31 - - 0,64 - 0,14 185,78 73,40 259,18 71,68% 217

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 10/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Nughedu San Nicolò SS Sassari 814 94,34 - 28,34 35,12 17,83 5,16 4,47 3,56 7,75 3,01 - - 0,42 - 0,42 200,43 59,77 260,20 77,03% 246

Nule SS Sassari 1.378 116,75 - 47,96 51,67 30,91 4,17 5,22 - 9,64 6,19 - - 0,35 1,00 0,64 274,51 51,49 325,99 84,21% 199

Nulvi SS Sassari 2.732 296,84 23,60 97,47 97,85 57,77 4,41 7,34 - 18,28 7,66 - - 2,22 - 0,14 613,57 262,94 876,51 70,00% 225

Olbia OT Sassari 59.968 8.517,65 2.060,05 3.636,31 5.196,78 2.610,38 2,46 380,60 106,56 646,46 117,12 663,44 - 23,34 - 42,31 24.003,46 13.184,56 37.188,02 64,55% 400

Olmedo SS Sassari 4.161 424,05 9,20 143,85 142,26 100,95 13,59 12,40 9,14 20,80 20,92 - - 3,12 - 0,67 900,97 459,00 1.359,97 66,25% 217

Oschiri OT Sassari 3.292 313,84 10,68 111,84 83,06 61,62 - 13,11 - 26,16 ------620,31 417,26 1.037,57 59,78% 188

Osilo SS Sassari 3.059 309,84 - 96,06 83,78 54,86 - 65,44 23,55 29,47 7,25 - - 0,27 - - 670,52 328,34 998,86 67,13% 219

Ossi SS Sassari 5.813 642,14 - 234,18 184,60 92,72 21,54 46,76 - 50,32 0,20 - - 2,41 - 4,77 1.279,64 669,00 1.948,64 65,67% 220

Ozieri SS Sassari 10.594 1.227,81 - 368,78 457,06 232,08 67,16 58,20 46,32 100,91 39,22 - - 5,53 - 5,45 2.608,52 857,69 3.466,21 75,26% 246

Padria SS Sassari 633 90,76 - 20,30 23,53 17,64 - 7,84 - 10,18 - - - 0,31 - - 170,56 68,88 239,44 71,23% 269

Padru OT Sassari 2.118 178,06 26,86 91,85 84,35 49,31 - 43,22 - 11,24 1,64 - 7,34 0,36 - 0,41 494,63 301,93 796,56 62,10% 234

Palau OT Sassari 4.207 1.121,55 327,16 481,24 412,78 279,55 43,74 74,64 141,68 90,61 6,40 136,34 - 3,29 - 11,14 3.130,11 1.745,67 4.875,78 64,20% 744

Pattada SS Sassari 3.077 356,61 - 107,11 132,75 67,41 19,51 16,90 13,45 29,31 11,39 - - 1,60 - 1,58 757,64 225,95 983,59 77,03% 246

Perfugas SS Sassari 2.376 258,16 20,52 84,77 85,10 50,24 3,83 6,38 - 15,81 - - - 1,49 - 0,12 526,43 228,67 755,11 69,72% 222

Ploaghe SS Sassari 4.531 439,22 58,87 165,46 189,08 129,85 - 30,08 26,94 37,13 15,49 - - 1,00 - 1,89 1.095,00 601,88 1.696,88 64,53% 242

Porto Torres SS Sassari 22.279 2.273,30 524,00 789,64 878,09 547,62 - 118,89 172,14 161,31 - - - 15,88 - 8,37 5.489,24 4.260,15 9.749,39 56,30% 246

Pozzomaggiore SS Sassari 2.615 157,82 8,30 91,72 56,81 50,71 - 3,51 - 19,41 4,64 - - 1,87 - - 394,79 439,98 834,77 47,29% 151

Putifigari SS Sassari 729 74,29 1,61 25,20 24,92 17,69 2,38 2,17 1,60 3,64 3,66 - - 0,60 - 0,12 157,90 80,42 238,31 66,26% 217

Romana SS Sassari 543 49,84 - 15,80 12,32 13,44 - 10,28 - 4,51 - - - 0,48 - - 106,67 56,44 163,11 65,40% 196

San Teodoro OT Sassari 4.932 1.701,95 53,45 754,92 577,65 495,72 83,84 63,12 - 88,50 - - - 0,12 - 0,40 3.819,67 1.489,31 5.308,98 71,95% 774

Santa Maria Coghinas SS Sassari 1.390 151,03 12,01 49,59 49,79 29,39 2,24 3,73 - 9,31 3,10 - - 0,15 - 0,07 310,41 133,78 444,19 69,88% 223

Santa Teresa di Gallura OT Sassari 5.279 1.529,44 494,77 559,41 547,44 227,62 57,23 72,70 78,53 90,46 6,88 15,01 - 1,77 - 5,38 3.686,64 1.570,91 5.257,55 70,12% 698

Sant'Antonio di Gallura OT Sassari 1.518 118,17 - 58,81 36,29 21,89 0,65 1,90 - 20,52 3,60 - - - - - 261,83 294,24 556,07 47,09% 172

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 11/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Sassari SS Sassari 127.533 8.294,86 2.240,24 4.319,84 7.780,14 3.573,81 245,41 532,24 1.292,49 1.116,84 - - - 57,00 - 131,97 29.584,84 34.743,46 64.328,30 45,99% 232

Sedini SS Sassari 1.338 210,65 26,89 67,74 62,42 44,45 - 9,76 1,30 15,37 2,64 - - 0,90 - 1,67 443,78 224,27 668,05 66,43% 332

Semestene SS Sassari 156 16,30 - 5,24 1,50 3,10 - - - 1,02 ------27,16 23,84 51,00 53,25% 174

Sennori SS Sassari 7.266 1.049,98 3,88 276,76 250,96 237,40 - 41,54 30,98 58,08 2,70 - - 1,23 - 3,18 1.956,69 581,35 2.538,04 77,09% 269

Siligo SS Sassari 873 116,72 - 32,26 29,78 19,43 - 5,86 2,48 4,62 - - - 0,24 - - 211,40 105,33 316,73 66,75% 242

Sorso SS Sassari 14.755 1.877,70 350,76 532,34 664,94 546,27 - 113,37 125,54 136,03 31,59 - - 8,40 - 12,21 4.399,15 2.038,32 6.437,47 68,34% 298

Stintino SS Sassari 1.620 564,62 57,30 295,10 205,08 123,54 - 16,77 38,54 51,09 - - - 3,49 - 1,44 1.356,96 834,22 2.191,18 61,93% 838

Telti OT Sassari 2.301 210,57 - 80,76 64,55 55,26 - 46,48 - - - - - 1,79 - - 459,41 189,07 648,48 70,84% 200

Tempio Pausania OT Sassari 14.141 1.618,66 309,80 442,84 944,07 433,27 79,42 95,31 32,70 86,77 18,44 40,22 - 4,74 - 4,16 4.110,41 2.349,93 6.460,34 63,63% 291

Tergu SS Sassari 596 54,63 - 20,73 17,69 8,72 - 5,29 0,41 1,60 - - - - - 0,50 109,57 29,82 139,39 78,61% 184

Thiesi SS Sassari 2.979 361,96 - 98,90 156,36 60,15 6,68 4,36 - 1,32 6,40 - - 1,05 - 0,14 697,32 434,98 1.132,30 61,58% 234

Tissi SS Sassari 2.400 244,59 5,31 82,97 82,06 58,23 7,84 7,15 5,27 12,00 12,07 - - 1,80 - 0,39 519,66 205,31 724,98 71,68% 217

Torralba SS Sassari 975 102,20 - 29,21 25,67 24,37 - 0,67 1,57 2,15 0,39 - - 0,10 - 0,15 186,48 107,97 294,44 63,33% 191

Trinità d'Agultu e VignolaOT Sassari 2.249 379,32 526,33 209,18 179,28 89,23 16,48 27,62 36,33 44,43 - - - 0,20 - 1,37 1.509,77 1.116,99 2.626,76 57,48% 671

Tula SS Sassari 1.572 182,19 - 54,72 67,82 34,44 9,96 8,64 6,87 14,97 5,82 - - 0,82 - 0,81 387,07 115,43 502,50 77,03% 246

Uri SS Sassari 3.012 336,16 - 92,48 85,44 49,91 5,55 17,33 - 22,74 9,90 - - 0,71 - 3,16 623,38 355,55 978,93 63,68% 207

Usini SS Sassari 4.369 445,25 9,66 151,04 149,37 106,00 14,27 13,02 9,60 21,84 21,96 - - 3,27 - 0,70 946,00 373,75 1.319,76 71,68% 217

Valledoria SS Sassari 4.332 682,01 87,06 219,30 202,09 143,90 - 31,59 4,22 49,76 8,56 - - 2,26 - 5,29 1.436,04 708,16 2.144,21 66,97% 331

Viddalba SS Sassari 1.717 270,32 34,51 86,92 82,66 60,49 - 12,52 1,67 19,72 3,39 - - 0,90 - 2,10 575,20 280,68 855,88 67,21% 335

Villanova Monteleone SS Sassari 2.305 216,50 - 101,52 66,52 28,35 0,96 25,89 - 20,72 7,15 - - 0,94 - 2,44 470,99 360,06 831,05 56,67% 204

Provincia Sassari 493.788 55.448,71 10.613,89 22.707,02 27.699,20 15.082,29 1.140,88 2.929,04 2.441,96 4.776,58 617,18 1.171,65 501,20 212,06 8,19 360,93 145.710,79 110.830,77 256.541,56 56,80% 295

Arbus VS Sud Sardegna 6.333 985,28 - 295,21 211,71 93,54 36,49 - - 0,34 22,48 - - - - - 1.645,05 1.017,60 2.662,65 61,78% 260

Armungia CA Sud Sardegna 473 35,61 - 15,21 10,49 8,94 - - - 1,27 1,73 - 1,18 0,31 - 0,07 74,81 35,69 110,50 67,70% 158

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 12/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Ballao CA Sud Sardegna 804 60,53 - 25,86 17,83 15,20 - - - 2,16 2,93 - 2,01 0,53 - 0,12 127,17 60,66 187,83 67,70% 158

Barrali CA Sud Sardegna 1.127 148,23 - 32,66 36,12 16,96 4,04 1,66 - 5,29 2,05 - - 0,32 - - 247,33 130,13 377,46 65,52% 219

Barumini VS Sud Sardegna 1.273 223,72 - 47,40 47,95 23,44 - 0,49 - 3,24 1,49 - - 0,34 - 0,08 348,15 143,17 491,32 70,86% 273

Buggerru CI Sud Sardegna 1.070 130,14 - 41,81 41,16 22,57 5,17 2,37 - 1,97 2,54 - - - - 0,57 248,30 134,86 383,16 64,80% 232

Burcei CA Sud Sardegna 2.798 188,18 - 76,17 68,41 39,28 9,41 3,16 - 10,24 8,82 - 6,55 1,17 - - 411,39 232,46 643,85 63,90% 147

Calasetta CI Sud Sardegna 2.908 272,76 53,98 162,71 123,19 58,80 20,11 18,33 - 26,53 - 112,22 - 0,62 - 11,72 860,96 1.128,78 1.989,74 43,27% 296

Carbonia CI Sud Sardegna 28.564 3.604,24 488,28 1.011,50 1.460,58 647,94 125,02 43,14 - 134,36 12,59 265,64 - 24,64 - 24,70 7.842,62 4.376,14 12.218,76 64,19% 275

Carloforte CI Sud Sardegna 6.211 530,82 100,40 301,57 281,14 125,24 37,27 30,15 - 78,36 2,67 - - 0,75 - 4,38 1.492,74 1.852,94 3.345,68 44,62% 240

Castiadas CA Sud Sardegna 1.669 508,90 82,02 195,56 131,70 185,08 17,58 - - - 8,44 - - 1,10 - - 1.130,38 379,35 1.509,73 74,87% 677

Collinas VS Sud Sardegna 843 148,15 - 31,39 31,76 15,52 - 0,33 - 2,15 0,98 - - 0,22 - 0,05 230,55 94,81 325,36 70,86% 273

Decimoputzu CA Sud Sardegna 4.373 622,09 53,51 130,60 126,36 67,97 16,14 - - 24,35 5,44 - 11,69 2,88 - 7,13 1.068,15 502,93 1.571,08 67,99% 244

Dolianova CA Sud Sardegna 9.692 1.274,79 0,44 280,87 310,59 146,32 34,71 14,24 - 45,53 17,83 - - 2,75 - 2,03 2.130,11 1.285,27 3.415,37 62,37% 220

Domus de Maria CA Sud Sardegna 1.657 564,32 80,28 284,43 155,80 119,94 24,73 22,44 - 14,18 16,82 - 35,64 0,18 - 1,82 1.320,58 404,17 1.724,75 76,57% 797

Domusnovas CI Sud Sardegna 6.207 877,93 78,02 236,60 283,52 176,12 29,24 7,90 - 38,84 13,86 - - 5,13 - 1,48 1.748,65 717,56 2.466,21 70,90% 282

Donori CA Sud Sardegna 2.093 275,29 - 60,65 67,07 31,50 7,50 3,08 - 10,79 3,81 - - 0,59 - - 460,29 259,68 719,96 63,93% 220

Escalaplano CA Sud Sardegna 2.198 237,77 - 72,04 89,18 62,56 5,91 2,69 2,42 10,46 10,70 1,50 0,61 0,81 - 1,28 497,95 135,84 633,79 78,57% 227

Escolca CA Sud Sardegna 589 63,72 - 19,30 23,90 16,77 1,58 0,58 0,65 2,67 2,87 0,40 - 0,32 - 0,16 132,92 30,27 163,19 81,45% 226

Esterzili CA Sud Sardegna 646 69,88 - 21,17 26,21 18,39 1,74 0,64 0,71 2,93 3,14 0,44 - 0,24 - 0,18 145,67 33,20 178,87 81,44% 225

Fluminimaggiore CI Sud Sardegna 2.880 350,27 - 112,54 110,79 60,75 13,91 1,33 - 5,30 6,83 - - - - 1,54 663,27 362,98 1.026,25 64,63% 230

Furtei VS Sud Sardegna 1.626 285,76 - 60,55 61,25 29,94 - 0,63 - 4,14 1,90 - - 0,43 - 0,10 444,69 182,87 627,56 70,86% 273

Genoni OR Sud Sardegna 832 90,00 - 27,27 33,76 23,68 2,24 0,82 0,92 3,77 4,05 0,57 - 0,31 - 0,23 187,62 42,76 230,38 81,44% 225

Genuri VS Sud Sardegna 329 57,82 - 12,25 12,39 6,06 - 0,13 - 0,84 0,38 - - 0,09 - 0,02 89,98 37,00 126,98 70,86% 273

Gergei CA Sud Sardegna 1.227 138,76 - 47,90 54,78 89,54 4,16 - - - 4,70 - - 1,41 - - 341,25 64,32 405,57 84,14% 278

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 13/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Gesico CA Sud Sardegna 846 120,73 - 29,12 32,83 24,94 1,58 0,18 0,19 2,08 3,65 - 1,43 0,65 - 0,05 217,42 73,21 290,64 74,81% 257

Gesturi VS Sud Sardegna 1.249 219,51 - 46,51 47,05 23,00 - 0,48 - 3,18 1,46 - - 0,33 - 1,89 343,41 140,47 483,87 70,97% 275

Giba CI Sud Sardegna 2.063 284,76 43,81 99,27 99,14 47,14 12,27 - - 5,74 5,21 - - 1,77 - 0,06 599,17 292,24 891,41 67,22% 290

Goni CA Sud Sardegna 483 36,36 - 15,54 10,71 9,13 - - - 1,30 1,76 - 1,21 0,32 - 0,07 76,40 36,44 112,84 67,70% 158

Gonnesa CI Sud Sardegna 5.032 577,36 14,72 163,33 182,63 109,92 20,19 10,02 - 29,23 15,47 17,35 - 4,33 - 5,07 1.149,62 816,07 1.965,69 58,48% 228

Gonnosfanadiga VS Sud Sardegna 6.602 783,06 29,04 273,74 224,46 83,38 - 11,74 - 35,98 - 65,00 - 5,50 - 6,12 1.518,02 835,20 2.353,22 64,51% 230

Guamaggiore CA Sud Sardegna 988 142,96 - 33,76 26,66 26,98 - 0,80 - - 0,13 - 2,67 - - 0,12 234,08 50,10 284,18 82,37% 237

Guasila CA Sud Sardegna 2.673 381,46 - 92,00 103,73 78,81 4,98 0,56 0,61 6,57 11,52 - 4,51 2,04 - 0,17 686,97 183,51 870,47 78,92% 257

Guspini VS Sud Sardegna 11.844 1.267,76 125,38 466,40 476,89 205,36 - 36,10 - 76,29 2,20 - - 7,21 - 8,91 2.672,50 1.856,10 4.528,60 59,01% 226

Iglesias CI Sud Sardegna 26.988 3.459,84 232,76 978,66 1.304,79 730,74 120,96 31,64 - 159,66 15,78 318,01 - 11,03 - 9,80 7.373,65 3.931,65 11.305,30 65,22% 273

Isili CA Sud Sardegna 2.708 292,94 - 88,75 109,87 77,08 7,28 2,68 2,99 12,28 13,18 1,85 - 1,00 - 0,75 610,65 139,18 749,83 81,44% 225

Las Plassas VS Sud Sardegna 238 41,83 - 8,86 8,97 4,38 - 0,09 - 0,61 0,28 - - 0,06 - 0,01 65,09 26,77 91,86 70,86% 273

Lunamatrona VS Sud Sardegna 1.700 298,77 - 63,30 64,04 31,30 - 0,66 - 4,33 1,99 - - 0,45 - 0,10 464,93 191,19 656,12 70,86% 273

Mandas CA Sud Sardegna 2.189 343,48 17,88 72,20 97,50 138,96 4,48 - - - 6,69 - - 2,99 - - 684,18 115,79 799,97 85,53% 313

Masainas CI Sud Sardegna 1.308 147,09 - 65,11 27,27 20,86 8,05 - - 1,07 4,96 - - - - 0,13 274,54 173,46 448,00 61,28% 210

Monastir CA Sud Sardegna 4.562 786,78 35,29 147,65 172,44 88,79 18,25 8,79 - 19,59 1,11 45,80 - 0,54 - 0,72 1.325,76 453,03 1.778,79 74,53% 291

Muravera CA Sud Sardegna 5.266 1.251,27 870,04 501,60 492,68 235,27 62,00 35,96 53,86 67,97 0,45 - 7,33 2,36 - 4,19 3.584,98 1.267,72 4.852,70 73,88% 681

Musei CI Sud Sardegna 1.531 186,20 - 59,83 58,90 32,30 7,39 0,71 - 2,82 3,63 - - - - 0,82 352,59 192,96 545,55 64,63% 230

Narcao CI Sud Sardegna 3.296 400,87 - 128,80 126,80 69,53 15,92 1,52 - 15,33 7,81 - - - - 1,76 768,33 415,42 1.183,75 64,91% 233

Nuragus CA Sud Sardegna 916 99,09 - 30,02 37,17 26,07 2,46 0,91 1,01 4,15 4,46 0,63 - 0,34 - 0,25 206,56 47,08 253,64 81,44% 225

Nurallao CA Sud Sardegna 1.273 137,71 - 41,72 51,65 36,23 3,42 1,26 1,40 5,77 6,20 0,87 - 0,47 - 0,35 287,06 65,43 352,49 81,44% 225

Nuraminis CA Sud Sardegna 2.523 435,13 19,52 81,66 95,37 49,11 10,09 4,86 - 10,84 3,95 25,33 - 2,14 - 0,48 738,46 278,26 1.016,72 72,63% 293

Nurri CA Sud Sardegna 2.165 234,20 - 70,96 87,84 61,62 5,82 2,14 2,39 10,07 10,54 1,48 2,66 0,80 - 3,98 494,51 120,44 614,95 80,41% 228

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 14/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Nuxis CI Sud Sardegna 1.561 164,60 0,58 49,93 48,56 26,86 6,17 - - 3,83 5,21 - - 0,25 - 0,86 306,85 263,50 570,35 53,80% 197

Orroli CA Sud Sardegna 2.267 245,24 - 74,30 91,98 64,53 6,09 2,24 2,50 10,28 13,04 1,55 - 0,84 49,88 1,21 563,68 131,12 694,79 81,13% 249

Ortacesus CA Sud Sardegna 946 135,00 - 32,56 36,71 27,89 1,76 0,20 0,22 2,32 4,08 - 1,60 0,72 - 0,06 243,12 51,50 294,62 82,52% 257

Pabillonis VS Sud Sardegna 2.777 380,76 12,32 133,39 109,08 61,98 16,49 0,39 - 10,07 0,63 - - 1,75 - 5,08 731,95 211,56 943,51 77,58% 264

Pauli Arbarei VS Sud Sardegna 615 108,08 - 22,90 23,17 11,32 - 0,24 - 1,56 0,72 - - 0,16 - 0,04 168,19 69,17 237,36 70,86% 273

Perdaxius CI Sud Sardegna 1.455 128,28 - 47,26 35,01 24,74 5,84 - - 2,91 1,10 - - 0,56 - 0,07 245,77 149,86 395,63 62,12% 169

Pimentel CA Sud Sardegna 1.173 145,66 - 35,03 28,44 15,20 4,33 - - 3,16 1,52 - - 1,02 - 0,46 234,82 121,40 356,22 65,92% 200

Piscinas CI Sud Sardegna 856 107,08 2,32 30,79 20,89 18,84 3,81 2,20 - 0,50 1,73 - - 0,05 - 0,20 188,41 97,82 286,23 65,82% 220

Portoscuso CI Sud Sardegna 5.145 674,78 169,72 231,01 230,63 149,80 28,55 18,90 - 36,37 14,31 - - 3,10 - 2,26 1.559,43 921,74 2.481,17 62,85% 303

Sadali CA Sud Sardegna 983 106,34 - 32,22 39,88 27,98 2,64 0,97 1,08 4,46 4,78 0,67 - 0,36 - 0,27 221,67 50,52 272,19 81,44% 225

Samassi VS Sud Sardegna 5.189 894,91 40,14 167,94 196,14 100,99 20,76 10,00 - 22,29 13,41 52,10 - 2,69 - 2,75 1.524,11 673,58 2.197,70 69,35% 294

Samatzai CA Sud Sardegna 1.676 289,05 12,96 54,24 63,35 32,62 6,70 3,23 - 7,20 3,68 16,83 - 1,47 - 0,26 491,60 161,61 653,21 75,26% 293

San Basilio CA Sud Sardegna 1.241 93,43 - 39,92 27,52 23,46 - - - 3,34 4,53 - 3,10 0,82 - 0,19 196,29 93,63 289,92 67,70% 158

San Gavino Monreale VS Sud Sardegna 8.666 1.594,70 43,62 239,11 404,14 223,03 29,55 26,15 - 51,38 1,96 115,80 - 5,37 - 2,28 2.737,08 1.019,98 3.757,06 72,85% 316

San Giovanni Suergiu CI Sud Sardegna 6.048 726,80 - 197,58 174,69 105,00 24,42 0,02 - 8,58 19,03 - - 2,93 - 1,37 1.260,42 857,72 2.118,14 59,51% 208

San Nicolò Gerrei CA Sud Sardegna 771 58,04 - 24,80 17,10 14,57 - - - 2,07 2,81 - 1,93 0,51 - 0,12 121,95 58,17 180,12 67,70% 158

San Sperate CA Sud Sardegna 8.301 905,46 151,68 249,34 425,92 229,66 21,82 33,90 36,62 50,04 48,73 - - 7,18 73,71 4,09 2.238,15 699,80 2.937,95 76,18% 270

San Vito CA Sud Sardegna 3.664 381,90 4,20 123,05 122,97 90,24 15,21 2,52 3,48 13,35 21,97 - - 1,48 - 0,22 780,59 295,32 1.075,91 72,55% 213

Sanluri VS Sud Sardegna 8.484 1.491,02 - 315,91 331,33 159,49 - 9,93 - 33,60 15,51 13,64 - 8,26 - 1,42 2.380,10 954,15 3.334,25 71,38% 281

Santadi CI Sud Sardegna 3.434 419,44 1,68 129,53 129,33 76,26 16,01 7,29 - 19,73 7,16 - - 1,72 - 4,72 812,87 439,51 1.252,38 64,91% 237

Sant'Andrea Frius CA Sud Sardegna 1.786 134,45 - 57,45 39,60 33,76 - - - 4,81 6,51 - 4,47 1,18 - 0,27 282,49 134,75 417,24 67,70% 158

Sant'Anna Arresi CI Sud Sardegna 2.738 358,08 21,04 176,34 119,57 70,50 21,80 8,90 - 13,14 0,30 - - 0,90 - 0,88 791,45 516,48 1.307,93 60,51% 289

Sant'Antioco CI Sud Sardegna 11.252 1.923,70 417,06 566,16 533,64 371,44 69,98 82,68 - 107,24 - 195,90 10,03 8,63 - 22,75 4.309,20 1.503,66 5.812,86 74,13% 383

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 15/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Sardara VS Sud Sardegna 4.070 691,98 112,90 164,76 176,29 98,17 20,36 19,96 - 30,84 0,92 102,30 - 2,82 - 1,27 1.422,57 482,42 1.904,99 74,68% 350

Segariu VS Sud Sardegna 1.201 211,07 - 44,72 45,24 22,11 - 0,47 - 3,06 1,40 - - 0,32 - 0,07 328,46 135,07 463,53 70,86% 273

Selegas CA Sud Sardegna 1.361 194,23 - 46,84 52,82 40,49 2,53 1,23 0,31 4,16 8,66 - 2,30 1,04 - 1,23 355,83 80,90 436,73 81,48% 261

Senorbì CA Sud Sardegna 4.862 733,00 - 174,74 203,12 96,42 - 1,82 - - 1,04 - 3,96 - - 0,32 1.214,42 556,28 1.770,70 68,58% 250

Serdiana CA Sud Sardegna 2.646 348,03 - 76,68 84,79 39,82 9,48 3,89 - 13,40 4,81 - - 0,75 - - 581,66 305,53 887,19 65,56% 220

Serramanna VS Sud Sardegna 9.172 1.581,83 107,51 296,85 346,70 179,70 36,69 17,67 - 39,40 23,93 92,08 - 6,45 - 1,51 2.730,32 1.127,46 3.857,78 70,77% 298

Serrenti VS Sud Sardegna 4.846 835,76 53,98 156,84 183,18 94,32 19,38 9,34 - 20,82 14,87 48,65 - 2,96 - 0,77 1.440,86 741,00 2.181,85 66,04% 297

Serri CA Sud Sardegna 653 70,64 - 21,40 26,49 18,59 1,76 0,65 0,72 2,96 3,18 0,45 - 0,33 - 0,18 147,34 33,56 180,90 81,45% 226

Setzu VS Sud Sardegna 149 26,19 - 5,55 5,61 2,74 - 0,06 - 0,38 0,17 - - 0,04 - 0,01 40,75 16,76 57,51 70,86% 273

Seui OG Sud Sardegna 1.292 81,46 - 42,32 51,26 29,40 3,68 0,02 - 4,78 4,13 - 5,16 0,81 - 0,06 223,08 53,66 276,74 80,61% 173

Seulo CA Sud Sardegna 830 89,79 - 27,20 33,68 23,63 2,23 0,82 0,92 3,76 4,04 0,57 - 0,31 - 0,23 187,16 42,66 229,82 81,44% 225

Siddi VS Sud Sardegna 650 114,23 - 24,20 24,49 11,97 - 0,25 - 1,65 0,76 - - 0,17 - 0,04 177,77 73,10 250,87 70,86% 273

Siliqua CA Sud Sardegna 3.854 431,06 23,14 120,63 131,10 51,56 2,47 0,06 - 1,14 2,78 - 9,83 0,27 - 0,15 774,19 479,59 1.253,78 61,75% 201

Silius CA Sud Sardegna 1.188 89,44 - 38,21 26,34 22,46 - - - 3,20 4,33 - 2,97 0,78 - 0,18 187,90 89,63 277,54 67,70% 158

Siurgus Donigala CA Sud Sardegna 1.990 283,99 - 68,49 77,22 58,67 3,71 0,42 0,46 4,89 8,58 - 3,36 1,52 - 0,13 511,43 108,33 619,76 82,52% 257

Soleminis CA Sud Sardegna 1.864 245,17 - 54,02 59,73 28,05 6,68 2,74 - 8,76 3,39 - - 0,53 - - 409,07 239,73 648,80 63,05% 219

Suelli CA Sud Sardegna 1.113 158,84 - 38,31 43,19 32,82 2,07 0,23 0,26 2,73 4,80 - 1,88 0,85 - 0,07 286,04 60,59 346,63 82,52% 257

Teulada CA Sud Sardegna 3.593 493,12 14,10 239,86 188,39 120,09 29,65 23,02 - 25,67 - - 43,52 2,12 - 3,47 1.183,00 566,57 1.749,57 67,62% 329

Tratalias CI Sud Sardegna 1.084 149,48 43,26 38,48 32,17 20,10 2,70 1,26 - 5,56 0,85 - - 0,45 - 1,06 295,37 119,78 415,15 71,15% 272

Tuili VS Sud Sardegna 1.019 179,08 - 37,94 38,39 18,76 - 0,40 - 2,59 1,19 - - 0,27 - 0,06 278,68 114,60 393,28 70,86% 273

Turri VS Sud Sardegna 420 73,81 - 15,64 15,82 7,73 - 0,16 - 1,07 0,49 - - 0,11 - 0,02 114,86 47,24 162,10 70,86% 273

Ussana CA Sud Sardegna 4.197 655,84 6,84 117,18 121,11 56,54 14,48 1,92 - 12,38 - - 17,74 - - 0,41 1.004,44 445,75 1.450,19 69,26% 239

Ussaramanna VS Sud Sardegna 544 95,61 - 20,26 20,49 10,02 - 0,21 - 1,38 0,64 - - 0,14 - 0,03 148,78 61,18 209,96 70,86% 273

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 16/ Allegato 2 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI PER COMUNE - ANNO 2016

RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno)

Popolazione Legno e Spazza- Scarto Imballag- Tessili e Rifiuti Ingom- Altri rifiuti ex Istat Scarto Carta/ imballag- Oli e mento Totale RD Totale Rifiuti a Gettito RD Comune Provincia alimentare Vetro Plastiche gi in Metallo RAEE abbiglia- inerti a branti a e raccolta Totale RU % RD Prov. al verde Cartone gi in grassi stradale a (t/anno) smaltimento (Kg/ab/anno) (FORSU) metallo mento recupero recupero selettiva 31-12-2016 legno recupero

Vallermosa CA Sud Sardegna 1.931 251,98 4,00 67,78 61,16 35,24 8,38 9,26 - 7,76 1,94 - 7,47 1,03 - 1,09 457,09 251,47 708,56 64,51% 237

Villacidro VS Sud Sardegna 14.040 1.692,14 125,39 466,64 461,55 247,62 40,58 6,46 - 39,27 30,76 - - 2,95 - 1,41 3.114,77 1.610,18 4.724,95 65,92% 222

Villamar VS Sud Sardegna 2.725 478,90 - 101,47 102,65 50,17 - 1,06 - 6,93 3,18 - - 0,72 - 0,16 745,25 306,47 1.051,72 70,86% 273

Villamassargia CI Sud Sardegna 3.598 437,60 - 140,60 138,42 75,90 17,38 1,66 - 6,62 8,53 - - - - 2,38 829,08 453,48 1.282,56 64,64% 230

Villanova Tulo CA Sud Sardegna 1.096 118,56 - 35,92 44,47 31,20 2,95 1,08 1,21 4,97 5,33 0,75 - 0,40 - 0,94 247,79 56,63 304,42 81,40% 226

Villanovaforru VS Sud Sardegna 675 118,63 - 25,13 25,43 12,43 - 1,58 - 8,30 1,76 - - 0,42 - 1,52 195,19 75,91 271,11 72,00% 289

Villanovafranca VS Sud Sardegna 1.344 236,20 - 50,05 50,63 24,75 - 0,52 - 3,42 1,57 - - 0,36 - 0,08 367,57 151,15 518,72 70,86% 273

Villaperuccio CI Sud Sardegna 1.095 93,58 - 51,50 37,75 21,74 6,36 - - 10,41 2,35 - - 0,56 - 0,18 224,43 152,99 377,42 59,46% 205

Villaputzu CA Sud Sardegna 4.751 498,82 133,52 202,88 199,76 88,86 25,08 - - 0,62 8,96 - - 2,32 - - 1.160,82 525,70 1.686,52 68,83% 244

Villasalto CA Sud Sardegna 1.054 79,35 - 33,90 23,37 19,92 - - - 2,84 3,84 - 2,64 0,69 - 0,16 166,71 79,52 246,23 67,70% 158

Villasimius CA Sud Sardegna 3.721 1.015,74 538,32 497,14 345,48 120,70 61,44 43,12 - 63,67 19,28 - 36,26 2,10 - 2,75 2.746,00 1.943,46 4.689,46 58,56% 738

Villasor CA Sud Sardegna 6.926 1.194,48 53,58 224,16 261,80 134,80 27,70 13,35 - 29,75 18,33 69,53 - 0,83 - 1,35 2.029,66 670,40 2.700,06 75,17% 293

Villaspeciosa CA Sud Sardegna 2.567 349,19 24,45 87,33 98,07 62,58 10,79 - 4,55 6,10 3,45 - - 1,86 - 0,90 649,27 187,31 836,58 77,61% 253

Provincia Sud Sardegna 356.014 49.539,74 4.443,67 14.048,38 14.844,85 8.283,17 1.362,53 679,64 119,49 1.701,99 678,44 1.567,90 235,69 178,67 123,59 179,50 97.987,24 47.269,74 145.256,98 67,46% 275

TOTALE SARDEGNA 1.653.135 188.568,96 25.575,79 64.270,66 79.691,05 39.959,66 5.124,88 5.347,32 3.693,31 10.470,99 2.833,56 6.378,83 1.324,46 757,02 2.939,78 934,45 437.870,72 297.769,22 735.639,94 59,52% 265

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 17/ Allegato 2

18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

ALLEGATO 3 QUADRO ANALITICO DEI COSTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI A LIVELLO COMUNALE

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Assemini Città metropolitana 26.778 9.808,57 909.325 1.000.474 1.478.073 243.529 3.631.401 3.644.826 136 370

Cagliari Città metropolitana 154.083 90.713,16 18.524.501 8.049.833 19.524.829 101.156 46.200.319 44.378.435 300 509

Capoterra Città metropolitana 23.573 9.934,57 1.772.511 1.116.515 128.376 275.160 3.292.562 3.213.526 140 331

Decimomannu Città metropolitana 8.161 3.294,10 533.047 243.007 298.197 - 1.074.251 1.076.178 132 326

Elmas Città metropolitana 9.464 4.026,80 343.851 518.428 411.451 168.073 1.441.804 1.450.486 152 358

Maracalagonis Città metropolitana 7.957 3.227,61 682.589 680.090 30.000 - 1.392.679 1.400.029 175 431

Monserrato Città metropolitana 19.924 7.002,28 2.514.926 251.608 1.019.093 68.782 3.854.409 3.631.559 193 550

Pula Città metropolitana 7.356 5.029,66 1.368.952 387.244 105.500 - 1.861.696 1.939.788 253 370

Quartu Sant'Elena Città metropolitana 70.914 28.499,42 6.170.396 3.482.583 1.839.478 1.942.728 13.435.185 13.805.882 189 471

Quartucciu Città metropolitana 13.271 4.574,25 564.680 - 500.182 169.973 1.234.835 1.217.951 93 270

Sarroch Città metropolitana 5.267 2.726,95 632.966 507.547 500.160 78.169 1.718.842 1.407.899 326 630

Selargius Città metropolitana 28.903 10.721,90 1.568.911 1.434.773 124.966 - 3.128.650 3.803.070 108 292

Sestu Città metropolitana 20.892 7.630,05 941.426 448.938 889.922 350.371 2.630.657 3.032.656 126 345

Settimo San Pietro Città metropolitana 6.750 2.346,69 411.765 219.880 37.571 - 669.216 669.216 99 285

Sinnai Città metropolitana 17.417 6.850,52 904.720 955.761 777.917 67.894 2.706.292 2.642.367 155 395

Uta Città metropolitana 8.617 3.096,27 451.130 649.331 54.709 - 1.155.169 1.255.586 134 373

Villa San Pietro Città metropolitana 2.103 779,75 81.260 133.247 18.000 - 232.507 278.250 111 298

Città metropolitana 431.430 costi medi per comune nella provincia 208 448

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 1/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Aritzo Nuoro 1.305 318,03 21.704 68.098 37.559 7.822 135.184 122.057 104 425

Arzana Nuoro 2.431 525,47 235.063 68.911 27.970 28.938 360.881 428.788 148 687

Atzara Nuoro 1.132 275,87 18.827 59.070 32.580 6.785 117.263 105.877 104 425

Austis Nuoro 819 201,27 13.621 42.737 23.572 4.909 84.840 76.602 104 422

Bari Sardo Nuoro 3.981 1.596,27 348.178 417.397 - - 765.575 803.868 192 480

Baunei Nuoro 3.623 1.103,89 433.074 21.796 - - 454.870 453.518 126 412

Belvì Nuoro 627 164,78 21.926 58.359 18.046 3.758 102.089 95.783 163 620

Birori Nuoro 531 131,73 17.741 48.594 1.388 - 67.723 67.723 128 514

Bitti Nuoro 2.843 762,96 63.718 63.986 193.907 50.584 372.195 372.195 131 488

Bolotana Nuoro 2.613 663,71 121.721 228.808 33.101 - 383.630 309.961 147 578

Borore Nuoro 2.117 871,18 149.865 193.891 3.592 - 347.348 321.298 164 399

Bortigali Nuoro 1.344 278,77 123.952 - - - 123.952 164.280 92 445

Cardedu Nuoro 1.914 646,93 131.684 144.506 6.000 816 283.006 302.662 148 437

Desulo Nuoro 2.345 571,48 39.001 122.367 67.492 14.056 242.917 219.329 104 425

Dorgali Nuoro 8.602 3.988,74 688.449 474.368 376.046 162.795 1.701.658 1.805.375 198 427

Dualchi Nuoro 617 202,62 21.497 9.537 39.600 - 70.634 82.118 114 349

Elini Nuoro 557 114,53 51.510 14.227 3.838 8.352 77.927 82.558 140 680

Fonni Nuoro 3.942 1.516,35 276.327 88.606 125.962 59.627 550.522 541.195 140 363

Gadoni Nuoro 795 193,74 13.222 41.485 22.881 4.765 82.353 74.357 104 425

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 2/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Gairo Nuoro 1.445 282,16 104.558 44.045 2.500 - 151.103 151.103 105 536

Galtellì Nuoro 2.435 657,75 87.133 234.625 - - 321.758 321.758 132 489

Gavoi Nuoro 2.668 634,51 129.314 129.314 5.587 - 264.215 264.215 99 416

Girasole Nuoro 1.294 350,58 292.971 8.861 - - 301.832 263.702 233 861

Ilbono Nuoro 2.251 472,88 321.152 12.214 1.500 - 334.867 334.866 149 708

Irgoli Nuoro 2.300 630,96 82.303 221.617 - - 303.920 303.920 132 482

Jerzu Nuoro 3.166 848,19 155.842 233.749 4.679 50.628 444.898 418.015 141 525

Lanusei Nuoro 5.383 1.664,87 259.947 122.287 396.459 126.488 905.181 928.978 168 544

Lei Nuoro 506 137,72 Dati non dichiarati

Loceri Nuoro 1.294 258,36 135.000 3.400 9.000 - 147.400 147.400 114 571

Loculi Nuoro 516 137,95 18.464 49.719 - - 68.184 68.184 132 494

Lodè Nuoro 1.689 451,19 Dati non dichiarati

Lodine Nuoro 340 80,77 16.479 16.479 712 - 33.671 33.671 99 417

Lotzorai Nuoro 2.185 947,93 340.728 15.168 - - 355.897 436.000 163 375

Lula Nuoro 1.397 375,12 28.700 28.820 87.338 22.784 167.642 167.642 120 447

Macomer Nuoro 10.120 4.138,16 289.761 1.540.403 63.634 - 1.893.798 2.282.952 187 458

Mamoiada Nuoro 2.543 696,77 138.612 120.549 14.637 - 273.798 263.270 108 393

Meana Sardo Nuoro 1.812 441,59 30.136 94.554 52.152 10.862 187.704 169.477 104 425

Noragugume Nuoro 310 76,79 35.009 2.606 - - 37.615 38.922 121 490

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 3/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Nuoro Nuoro 36.900 13.571,88 2.963.661 2.563.257 1.464.907 445.064 7.436.889 7.129.889 202 548

Oliena Nuoro 7.106 2.299,53 167.123 243.976 423.703 85.182 919.984 932.917 129 400

Ollolai Nuoro 1.293 308,70 62.670 62.670 2.708 - 128.047 128.047 99 415

Olzai Nuoro 883 213,07 42.798 42.798 1.849 - 87.444 87.444 99 410

Onanì Nuoro 391 104,89 7.891 7.925 24.015 6.265 46.096 46.096 118 439

Onifai Nuoro 740 197,80 26.480 71.303 - - 97.783 97.783 132 494

Oniferi Nuoro 898 213,32 43.525 43.525 1.881 - 88.930 88.930 99 417

Orani Nuoro 2.882 951,02 162.584 156.907 7.944 - 327.435 339.710 114 344

Orgosolo Nuoro 4.206 1.346,60 147.570 143.040 212.026 59.627 562.263 562.272 134 418

Orosei Nuoro 7.025 3.708,04 1.446.060 218.258 178.012 - 1.842.330 1.711.078 262 497

Orotelli Nuoro 2.039 488,65 98.827 98.827 4.270 - 201.924 201.924 99 413

Ortueri Nuoro 1.151 280,50 19.143 60.062 33.127 6.899 119.231 107.654 104 425

Orune Nuoro 2.352 606,94 163.935 212.249 33.979 2.645 412.808 412.808 176 680

Osidda Nuoro 255 59,18 4.462 22.700 - - 27.162 28.281 107 459

Osini Nuoro 790 126,90 43.766 43.281 5.442 - 92.489 94.561 117 729

Ottana Nuoro 2.308 618,56 46.157 313.699 28.956 - 388.812 332.442 168 629

Ovodda Nuoro 1.606 522,91 190.850 - - - 190.850 186.874 119 365

Perdasdefogu Nuoro 1.933 483,46 120.800 81.590 25.040 1.445 228.875 228.788 118 473

Posada Nuoro 2.966 1.294,96 151.922 222.084 71.267 105.709 550.982 550.897 186 425

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 4/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Sarule Nuoro 1.697 405,73 82.251 82.251 3.554 - 168.055 168.055 99 414

Silanus Nuoro 2.142 584,18 Dati non dichiarati

Sindia Nuoro 1.718 551,80 56.496 147.836 - - 204.333 200.189 119 370

Siniscola Nuoro 11.537 4.323,62 1.254.479 907.089 534.738 - 2.696.306 2.579.776 234 624

Sorgono Nuoro 1.673 407,71 27.825 87.301 48.151 10.028 173.305 156.477 104 425

Talana Nuoro 1.030 144,70 114.724 2.831 - - 117.556 114.724 114 812

Tertenia Nuoro 3.941 1.059,95 156.367 121.777 202.239 - 480.383 518.731 122 453

Teti Nuoro 675 164,50 11.226 35.223 19.427 4.046 69.923 63.133 104 425

Tiana Nuoro 498 118,30 24.137 24.137 1.043 - 49.317 49.317 99 417

Tonara Nuoro 2.017 491,55 33.546 105.252 58.052 12.090 208.939 188.651 104 425

Torpè Nuoro 2.870 766,68 Dati non dichiarati

Tortolì Nuoro 11.059 5.727,63 171.054 2.275.000 176.142 - 2.622.196 2.622.196 237 458

Triei Nuoro 1.118 252,65 49.809 51.481 16.589 20.122 138.001 135.185 123 546

Ulassai Nuoro 1.457 318,28 70.468 45.452 - - 115.920 174.556 80 364

Urzulei Nuoro 1.231 183,58 40.876 80.298 10.975 - 132.149 132.149 107 720

Ussassai Nuoro 567 244,22 30.209 36.531 12.600 - 79.340 92.041 140 325

Villagrande Strisaili Nuoro 3.243 732,43 435.596 14.007 - - 449.603 452.205 139 614

Provincia Nuoro 211.989 costi medi per comune nella provincia 166 490

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 5/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Abbasanta Oristano 2.724 848,38 311.807 - - - 311.807 311.807 114 368

Aidomaggiore Oristano 451 140,46 52.214 - - - 52.214 52.214 116 372

Albagiara Oristano 264 72,92 9.450 15.580 296 - 25.325 24.330 96 347

Ales Oristano 1.436 396,67 52.422 86.429 1.643 - 140.494 134.969 98 354

Allai Oristano 366 127,41 18.062 17.347 - - 35.409 35.921 97 278

Arborea Oristano 3.910 1.662,83 471.096 8.583 12.694 16.865 509.239 461.722 130 306

Ardauli Oristano 869 223,31 30.383 42.647 - - 73.030 73.030 84 327

Assolo Oristano 387 106,90 14.085 23.222 441 - 37.747 36.263 98 353

Asuni Oristano 345 95,30 12.540 20.674 393 - 33.607 32.285 97 353

Baradili Oristano 83 22,93 3.018 4.976 95 - 8.089 7.771 97 353

Baratili San Pietro Oristano 1.321 606,27 46.684 104.965 3.105 27.919 160.941 149.804 122 265

Baressa Oristano 649 179,28 24.360 40.164 763 - 65.288 62.720 101 364

Bauladu Oristano 689 237,81 29.358 27.164 17.011 12.745 86.279 89.593 125 363

Bidonì Oristano 146 37,35 5.145 7.222 - - 12.367 12.367 85 331

Bonarcado Oristano 1.594 550,16 67.364 62.329 39.033 29.245 197.971 205.575 124 360

Boroneddu Oristano 149 46,41 17.140 - - - 17.140 17.140 115 369

Bosa Oristano 7.926 3.866,71 677.909 527.336 419.403 380.256 2.004.904 2.004.904 253 519

Busachi Oristano 1.292 330,50 45.713 64.166 - - 109.879 109.879 85 332

Cabras Oristano 9.165 4.481,94 359.961 372.121 686.641 - 1.418.723 1.418.000 155 317

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 6/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Cuglieri Oristano 2.671 927,87 113.763 105.261 65.919 49.389 334.332 347.173 125 360

Curcuris Oristano 307 84,80 11.210 18.482 351 - 30.044 28.862 98 354

Flussio Oristano 438 140,88 16.688 47.715 - - 64.402 64.402 147 457

Fordongianus Oristano 889 227,41 31.426 44.111 - - 75.537 75.537 85 332

Ghilarza Oristano 4.502 1.403,38 509.538 - - - 509.538 509.538 113 363

Gonnoscodina Oristano 478 132,04 17.534 28.908 549 - 46.992 45.144 98 356

Gonnosnò Oristano 772 213,25 27.486 45.318 861 - 73.665 70.768 95 345

Gonnostramatza Oristano 896 344,67 50.219 77.759 - - 127.978 128.911 143 371

Laconi Oristano 1.879 525,41 47.987 153.331 - - 201.318 197.759 107 383

Magomadas Oristano 664 213,86 24.243 69.318 - - 93.560 93.560 141 437

Marrubiu Oristano 4.829 2.053,65 580.049 10.568 15.630 20.765 627.012 568.506 130 305

Masullas Oristano 1.070 427,81 78.871 81.175 - - 160.046 160.046 150 374

Milis Oristano 1.552 535,67 67.153 62.134 38.911 29.153 197.351 204.931 127 368

Modolo Oristano 168 54,16 6.272 17.932 - - 24.204 24.204 144 447

Mogorella Oristano 443 122,37 16.061 26.480 503 - 43.044 41.351 97 352

Mogoro Oristano 4.155 1.795,69 245.263 395.661 - - 640.924 640.924 154 357

Montresta Oristano 483 155,36 18.558 53.063 - - 71.621 71.621 148 461

Morgongiori Oristano 721 199,16 26.229 43.244 822 - 70.295 67.531 97 353

Narbolia Oristano 1.790 629,83 104.634 188.455 - - 293.089 293.090 164 465

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 7/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Neoneli Oristano 682 174,46 23.256 32.644 - - 55.900 55.900 82 320

Norbello Oristano 1.231 383,39 137.345 - - - 137.345 137.345 112 358

Nughedu Santa Vittoria Oristano 483 123,55 16.999 23.861 - - 40.860 40.860 85 331

Nurachi Oristano 1.789 567,41 51.689 119.905 7.955 - 179.549 179.549 100 316

Nureci Oristano 360 99,44 12.935 21.326 405 - 34.666 33.303 96 349

Ollastra Oristano 1.217 426,61 62.163 59.702 - - 121.865 123.630 100 286

Oristano Oristano 31.670 15.233,66 1.543.835 783.976 2.539.874 553.558 5.421.243 6.143.769 171 356

Palmas Arborea Oristano 1.523 549,55 50.020 105.603 - - 155.623 155.623 102 283

Pau Oristano 301 83,15 11.066 18.246 347 - 29.659 28.492 99 357

Paulilatino Oristano 2.229 706,24 257.096 - - - 257.096 257.096 115 364

Pompu Oristano 256 101,56 18.773 19.421 - - 38.195 38.195 149 376

Riola Sardo Oristano 2.152 776,54 71.898 151.791 - - 223.688 223.688 104 288

Ruinas Oristano 669 184,80 24.001 39.571 752 - 64.325 61.795 96 348

Sagama Oristano 201 64,65 7.225 20.659 - - 27.884 27.884 139 431

Samugheo Oristano 3.031 775,33 107.104 150.338 - - 257.442 257.443 85 332

San Nicolò d'Arcidano Oristano 2.661 1.131,65 318.777 5.808 8.590 11.412 344.587 312.434 129 304

San Vero Milis Oristano 2.494 932,34 106.171 98.236 61.520 46.092 312.019 324.002 125 335

Santa Giusta Oristano 4.816 1.737,84 161.284 340.503 - - 501.788 501.788 104 289

Santu Lussurgiu Oristano 2.372 463,39 142.230 102.320 - - 244.550 244.550 103 528

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 8/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Scano di Montiferro Oristano 1.516 487,87 55.821 159.609 - - 215.430 215.430 142 442

Sedilo Oristano 2.121 662,55 243.362 - - - 243.362 243.362 115 367

Seneghe Oristano 1.770 610,91 74.408 68.847 43.115 32.303 218.673 227.072 124 358

Senis Oristano 441 121,82 16.168 26.657 507 - 43.333 41.628 98 356

Sennariolo Oristano 188 62,07 6.712 19.191 - - 25.903 25.903 138 417

Siamaggiore Oristano 924 325,55 47.613 45.728 - - 93.341 94.693 101 287

Siamanna Oristano 812 282,68 41.743 40.090 - - 81.833 83.019 101 289

Siapiccia Oristano 359 124,98 18.263 17.540 - - 35.802 36.321 100 286

Simala Oristano 325 89,78 11.857 19.549 372 - 31.777 30.528 98 354

Simaxis Oristano 2.244 784,55 113.188 108.707 - - 221.894 225.108 99 283

Sini Oristano 522 144,19 18.181 29.975 570 - 48.725 46.809 93 338

Siris Oristano 229 90,85 16.558 17.373 - - 33.931 33.931 148 373

Soddì Oristano 120 37,37 13.053 - - - 13.053 13.053 109 349

Solarussa Oristano 2.420 849,29 121.767 116.946 - - 238.713 242.171 99 281

Sorradile Oristano 379 96,95 13.418 18.835 - - 32.253 32.253 85 333

Suni Oristano 1.092 351,60 41.004 117.242 - - 158.246 158.246 145 450

Tadasuni Oristano 152 47,34 17.253 - - - 17.253 17.253 114 364

Terralba Oristano 10.259 4.362,85 1.219.623 22.221 32.865 43.661 1.318.369 1.195.354 129 302

Tinnura Oristano 247 79,45 9.426 26.951 - - 36.377 36.377 147 458

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 9/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Tramatza Oristano 978 337,55 41.296 38.209 23.928 17.928 121.361 126.022 124 360

Tresnuraghes Oristano 1.148 369,25 43.204 123.534 - - 166.739 166.739 145 452

Ulà Tirso Oristano 567 145,04 19.710 27.667 - - 47.377 47.377 84 327

Uras Oristano 2.853 1.213,43 342.302 6.237 9.224 12.254 370.017 335.491 130 305

Usellus Oristano 773 214,74 28.277 46.621 886 - 75.784 72.804 98 353

Villa Sant'Antonio Oristano 352 97,23 12.827 21.148 402 - 34.377 33.025 98 354

Villa Verde Oristano 319 88,12 11.677 19.253 366 - 31.296 30.065 98 355

Villanova Truschedu Oristano 305 106,18 15.403 14.793 - - 30.196 30.633 99 284

Villaurbana Oristano 1.645 593,61 55.582 117.344 - - 172.926 172.926 105 291

Zeddiani Oristano 1.152 397,61 49.057 45.391 28.426 21.297 144.171 149.708 125 363

Zerfaliu Oristano 1.092 380,15 55.139 52.956 - - 108.095 109.660 99 284

Provincia Oristano 159.914 costi medi per comune nella provincia 137 351

Aggius Sassari 1.503 553,04 122.831 152.299 3.755 - 278.885 278.885 186 504

Aglientu Sassari 1.173 1.444,01 96.862 120.099 2.961 - 219.921 219.921 187 152

Alà dei Sardi Sassari 1.878 712,37 80.307 28.229 - - 108.536 120.453 58 152

Alghero Sassari 44.019 24.288,57 Dati non dichiarati

Anela Sassari 645 149,69 11.286 57.417 - - 68.703 71.534 107 459

Ardara Sassari 784 250,61 15.612 45.642 2.964 1.463 65.681 65.681 84 262

Arzachena Sassari 13.639 13.030,62 2.467.099 1.130.232 2.582.461 20.480 6.200.272 6.200.273 455 476

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 10/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Badesi Sassari 1.847 1.890,40 149.365 185.199 4.566 - 339.129 339.129 184 179

Banari Sassari 577 215,79 78.247 - - - 78.247 78.247 136 363

Benetutti Sassari 1.858 437,82 32.510 165.397 - - 197.907 206.061 107 452

Berchidda Sassari 2.772 1.075,36 164.928 71.551 143.039 45.019 424.537 426.881 153 395

Bessude Sassari 413 118,79 8.140 30.798 - - 38.938 49.834 94 328

Bonnanaro Sassari 977 295,92 19.255 72.857 - - 92.112 117.888 94 311

Bono Sassari 3.545 844,37 62.028 315.572 - - 377.600 393.158 107 447

Bonorva Sassari 3.430 1.159,70 101.324 121.222 95.740 41.071 359.357 360.800 105 310

Bortigiadas Sassari 758 316,72 62.504 77.499 1.911 - 141.914 141.914 187 448

Borutta Sassari 287 86,92 5.656 21.402 - - 27.059 34.630 94 311

Bottidda Sassari 692 162,22 12.108 61.601 - - 73.709 76.746 107 454

Buddusò Sassari 3.868 1.414,56 170.652 59.987 15.000 - 245.638 492.000 64 174

Budoni Sassari 5.150 4.443,28 Dati non dichiarati

Bultei Sassari 945 219,31 16.535 84.123 - - 100.658 104.805 107 459

Bulzi Sassari 512 145,12 68.332 - 2.252 - 70.584 41.211 138 486

Burgos Sassari 923 214,21 16.150 82.164 - - 98.314 102.365 107 459

Calangianus Sassari 4.122 1.418,54 336.475 417.197 10.285 - 763.957 763.957 185 539

Cargeghe Sassari 721 217,82 16.994 35.785 21.991 4.911 79.681 86.544 111 366

Castelsardo Sassari 5.946 3.731,91 617.374 754.802 108.749 2.215 1.483.140 1.483.140 249 397

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 11/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Cheremule Sassari 431 130,16 8.494 32.141 - - 40.635 52.006 94 312

Chiaramonti Sassari 1.640 521,14 70.969 103.622 11.313 8.091 193.995 196.925 118 372

Codrongianos Sassari 1.312 423,35 81.502 90.612 6.227 - 178.341 176.828 136 421

Cossoine Sassari 850 256,69 16.752 63.386 - - 80.139 102.564 94 312

Erula Sassari 742 235,40 32.371 47.265 5.160 3.690 88.487 89.823 119 376

Esporlatu Sassari 396 93,56 6.929 35.251 - - 42.180 43.918 107 451

Florinas Sassari 1.533 491,72 167.125 20.000 1 - 187.126 188.121 122 381

Giave Sassari 539 162,77 10.623 40.194 - - 50.817 65.037 94 312

Golfo Aranci Sassari 2.454 2.783,44 379.997 265.646 898.434 172.729 1.716.806 1.620.718 700 617

Illorai Sassari 858 199,12 15.013 76.378 - - 91.391 95.156 107 459

Ittireddu Sassari 503 160,79 10.481 30.642 1.990 982 44.095 44.095 88 274

Ittiri Sassari 8.619 3.649,16 409.558 272.570 228.838 137.468 1.048.434 1.171.050 122 287

La Maddalena Sassari 11.248 7.368,15 1.912.441 622.195 420.479 452.225 3.407.340 3.844.092 303 462

Laerru Sassari 903 255,94 Dati non dichiarati

Loiri Porto San Paolo Sassari 3.414 2.833,35 1.070.564 67.868 - - 1.138.431 951.327 333 402

Luogosanto Sassari 1.872 652,69 152.995 189.698 4.677 - 347.370 347.370 186 532

Luras Sassari 2.551 834,30 208.966 259.098 6.388 - 474.452 474.452 186 569

Mara Sassari 612 230,02 25.185 29.846 14.600 - 69.631 65.865 114 303

Martis Sassari 517 164,02 22.604 33.005 3.603 2.577 61.789 62.722 120 377

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 12/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Monteleone Rocca Doria Sassari 102 30,76 23.070 - - - 23.070 24.974 226 750

Monti Sassari 2.418 807,74 89.995 113.115 116.627 5.000 324.737 307.472 134 402

Mores Sassari 1.905 608,94 37.853 110.661 7.186 3.547 159.247 159.247 84 262

Muros Sassari 858 259,18 20.223 42.584 26.170 5.844 94.821 102.988 111 366

Nughedu San Nicolò Sassari 814 260,20 16.511 48.268 3.134 1.547 69.461 69.461 85 267

Nule Sassari 1.378 325,99 24.111 122.668 - - 146.779 152.827 107 450

Nulvi Sassari 2.732 876,51 118.182 172.558 18.840 13.473 323.053 327.931 118 369

Olbia Sassari 59.968 37.188,02 6.277.540 4.312.520 6.894.970 1.328.940 18.813.970 18.813.970 314 506

Olmedo Sassari 4.161 1.359,97 98.074 206.520 126.913 28.343 459.850 499.457 111 338

Oschiri Sassari 3.292 1.037,57 138.663 322.572 - - 461.235 379.698 140 445

Osilo Sassari 3.059 998,86 389.917 34.416 - - 424.333 424.333 139 425

Ossi Sassari 5.813 1.948,64 148.949 595.797 - - 744.746 744.746 128 382

Ozieri Sassari 10.594 3.466,21 213.262 623.462 40.484 19.985 897.193 897.193 85 259

Padria Sassari 633 239,44 24.679 45.367 13.388 2.415 85.849 96.059 136 359

Padru Sassari 2.118 796,56 55.699 - 175.213 - 230.912 347.846 109 290

Palau Sassari 4.207 4.875,78 723.106 616.355 147.000 580.197 2.066.658 1.590.151 491 424

Pattada Sassari 3.077 983,59 62.429 182.509 11.851 5.850 262.640 262.640 85 267

Perfugas Sassari 2.376 755,11 101.719 148.521 16.215 11.597 278.052 282.251 117 368

Ploaghe Sassari 4.531 1.696,88 179.100 310.400 15.000 - 504.500 530.000 111 297

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 13/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Porto Torres Sassari 22.279 9.749,39 3.880.628 - 278.664 - 4.159.292 4.097.619 187 427

Pozzomaggiore Sassari 2.615 834,77 120.001 103.500 9.356 2.000 234.857 269.509 90 281

Putifigari Sassari 729 238,31 17.182 36.182 22.235 4.966 80.565 87.504 111 338

Romana Sassari 543 163,11 Dati non dichiarati

San Teodoro Sassari 4.932 5.308,98 943.527 541.699 777.514 192.763 2.455.503 2.646.776 498 463

Santa Maria Coghinas Sassari 1.390 444,19 60.221 87.929 9.600 6.866 164.616 167.102 118 371

Santa Teresa di Gallura Sassari 5.279 5.257,55 421.965 523.196 12.898 - 958.059 958.059 181 182

Sant'Antonio di Gallura Sassari 1.518 556,07 89.750 23.706 40.088 56.821 210.366 210.366 139 378

Sassari Sassari 127.533 64.328,30 16.961.602 5.882.295 2.020.064 - 24.863.961 24.863.961 195 387

Sedini Sassari 1.338 668,05 64.045 101.890 62.902 15.983 244.820 239.459 183 366

Semestene Sassari 156 51,00 19.608 - - - 19.608 19.608 126 384

Sennori Sassari 7.266 2.538,04 273.085 608.954 196.273 - 1.078.312 1.018.055 148 425

Siligo Sassari 873 316,73 116.312 - - - 116.312 116.312 133 367

Sorso Sassari 14.755 6.437,47 2.308.996 - - - 2.308.996 2.744.052 156 359

Stintino Sassari 1.620 2.191,18 624.086 356.784 83.633 48.075 1.112.577 1.112.577 687 508

Telti Sassari 2.301 648,48 163.924 55.647 33.949 64.428 317.948 259.957 138 490

Tempio Pausania Sassari 14.141 6.460,34 1.148.709 1.424.289 35.113 - 2.608.110 2.608.110 184 404

Tergu Sassari 596 139,39 41.336 19.050 36.625 4.264 101.275 108.312 170 727

Thiesi Sassari 2.979 1.132,30 484.435 - - - 484.435 504.568 163 428

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 14/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Tissi Sassari 2.400 724,98 56.568 119.117 73.201 16.348 265.234 288.079 111 366

Torralba Sassari 975 294,44 19.216 72.708 - - 91.924 117.646 94 312

Trinità d'Agultu e Vignola Sassari 2.249 2.626,76 396.775 132.099 459.055 125.953 1.113.882 1.204.685 495 424

Tula Sassari 1.572 502,50 31.424 91.868 5.965 2.945 132.202 132.202 84 263

Uri Sassari 3.012 978,93 153.210 127.940 73.410 79.440 434.000 434.000 144 443

Usini Sassari 4.369 1.319,76 102.977 216.843 133.257 29.760 482.837 524.424 111 366

Valledoria Sassari 4.332 2.144,21 200.925 319.657 197.340 50.143 768.066 751.248 177 358

Viddalba Sassari 1.717 855,88 82.147 130.690 80.682 20.501 314.020 307.144 183 367

Villanova Monteleone Sassari 2.305 831,05 164.241 74.382 72.681 71.856 383.160 352.865 166 461

Provincia Sassari 493.788 costi medi per comune nella provincia 210 409

Arbus Sud Sardegna 6.333 2.662,65 224.741 341.195 335.726 363.168 1.264.830 1.264.830 200 475

Armungia Sud Sardegna 473 110,50 42.936 4.075 - - 47.012 47.012 99 425

Ballao Sud Sardegna 804 187,83 74.179 7.041 - - 81.220 81.220 101 432

Barrali Sud Sardegna 1.127 377,46 28.413 32.280 40.386 - 101.079 101.079 90 268

Barumini Sud Sardegna 1.273 491,32 33.814 33.814 28.088 436 96.153 96.153 76 196

Buggerru Sud Sardegna 1.070 383,16 55.531 39.005 24.471 - 119.007 119.007 111 311

Burcei Sud Sardegna 2.798 643,85 523.768 - - - 523.768 535.843 187 813

Calasetta Sud Sardegna 2.908 1.989,74 320.295 - 75.310 93.448 489.053 716.851 168 246

Carbonia Sud Sardegna 28.564 12.218,76 1.796.873 1.776.748 407.754 - 3.981.375 3.981.375 139 326

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 15/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Carloforte Sud Sardegna 6.211 3.345,68 559.253 375.849 452.083 215.932 1.603.117 1.594.775 258 479

Castiadas Sud Sardegna 1.669 1.509,73 352.694 86.296 - - 438.990 581.814 263 291

Collinas Sud Sardegna 843 325,36 22.392 22.392 18.601 289 63.674 63.674 76 196

Decimoputzu Sud Sardegna 4.373 1.571,08 201.262 219.738 - - 421.000 421.000 96 268

Dolianova Sud Sardegna 9.692 3.415,37 665.000 222.000 107.000 - 994.000 994.000 103 291

Domus de Maria Sud Sardegna 1.657 1.724,75 709.572 - - - 709.572 655.700 428 411

Domusnovas Sud Sardegna 6.207 2.466,21 245.472 530.316 58.184 - 833.972 833.972 134 338

Donori Sud Sardegna 2.093 719,96 62.093 44.000 92.580 - 198.673 198.673 95 276

Escalaplano Sud Sardegna 2.198 633,79 56.134 179.363 - - 235.496 231.333 107 372

Escolca Sud Sardegna 589 163,19 15.042 48.064 - - 63.106 61.991 107 387

Esterzili Sud Sardegna 646 178,87 16.498 52.715 - - 69.213 67.990 107 387

Fluminimaggiore Sud Sardegna 2.880 1.026,25 150.037 105.385 66.118 - 321.540 321.540 112 313

Furtei Sud Sardegna 1.626 627,56 43.191 43.191 35.877 557 122.816 122.816 76 196

Genoni Sud Sardegna 832 230,38 21.248 67.893 - - 89.141 87.566 107 387

Genuri Sud Sardegna 329 126,98 8.739 8.739 7.259 113 24.850 24.850 76 196

Gergei Sud Sardegna 1.227 405,57 Dati non dichiarati

Gesico Sud Sardegna 846 290,64 23.676 53.123 2.250 - 79.049 79.049 93 272

Gesturi Sud Sardegna 1.249 483,87 33.177 33.177 27.559 428 94.340 94.340 76 195

Giba Sud Sardegna 2.063 891,41 95.364 131.882 5.870 - 233.116 233.489 113 262

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 16/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Goni Sud Sardegna 483 112,84 43.918 4.168 - - 48.087 48.087 100 426

Gonnesa Sud Sardegna 5.032 1.965,69 653.810 - - - 653.810 690.225 130 333

Gonnosfanadiga Sud Sardegna 6.602 2.353,22 734.460 - - - 734.460 843.306 111 312

Guamaggiore Sud Sardegna 988 284,18 41.114 61.128 8.977 - 111.219 111.219 113 391

Guasila Sud Sardegna 2.673 870,47 75.044 168.379 7.133 - 250.555 250.555 94 288

Guspini Sud Sardegna 11.844 4.528,60 653.198 650.107 481.407 - 1.784.712 1.784.712 151 394

Iglesias Sud Sardegna 26.988 11.305,30 1.586.792 1.655.852 369.249 643.014 4.254.907 2.887.928 158 376

Isili Sud Sardegna 2.708 749,83 69.158 220.980 - - 290.138 285.009 107 387

Las Plassas Sud Sardegna 238 91,86 6.322 6.322 5.251 82 17.977 17.977 76 196

Lunamatrona Sud Sardegna 1.700 656,12 66.341 45.156 37.510 583 149.590 149.590 88 228

Mandas Sud Sardegna 2.189 799,97 68.186 89.762 13.030 2.460 173.960 173.960 79 217

Masainas Sud Sardegna 1.308 448,00 73.387 69.430 20.029 - 162.846 151.580 125 363

Monastir Sud Sardegna 4.562 1.778,79 236.857 159.106 19.946 - 415.909 415.909 91 234

Muravera Sud Sardegna 5.266 4.852,70 2.031.621 - 114.465 - 2.146.086 2.365.197 408 442

Musei Sud Sardegna 1.531 545,55 78.978 55.474 34.804 - 169.255 169.255 111 310

Narcao Sud Sardegna 3.296 1.183,75 167.931 117.953 74.003 - 359.887 359.887 109 304

Nuragus Sud Sardegna 916 253,64 23.393 74.748 - - 98.141 96.406 107 387

Nurallao Sud Sardegna 1.273 352,49 32.510 103.880 - - 136.391 133.980 107 387

Nuraminis Sud Sardegna 2.523 1.016,72 132.427 88.956 11.152 - 232.535 232.535 92 229

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 17/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Nurri Sud Sardegna 2.165 614,95 57.528 178.804 - - 236.332 227.860 109 384

Nuxis Sud Sardegna 1.561 570,35 116.647 111.824 6.500 - 234.971 237.416 151 412

Orroli Sud Sardegna 2.267 694,79 57.896 184.993 - - 242.889 238.595 107 350

Ortacesus Sud Sardegna 946 294,62 26.660 59.818 2.534 - 89.012 89.012 94 302

Pabillonis Sud Sardegna 2.777 943,51 Dati non dichiarati

Pauli Arbarei Sud Sardegna 615 237,36 16.336 16.336 13.570 211 46.453 46.453 76 196

Perdaxius Sud Sardegna 1.455 395,63 44.019 59.222 4.708 - 107.949 145.896 74 273

Pimentel Sud Sardegna 1.173 356,22 94.152 - - - 94.152 95.770 80 264

Piscinas Sud Sardegna 856 286,23 44.296 55.250 4.119 - 103.665 103.665 121 362

Portoscuso Sud Sardegna 5.145 2.481,17 614.685 406.891 50.599 - 1.072.175 10.000 208 432

Sadali Sud Sardegna 983 272,19 25.104 80.215 - - 105.320 103.458 107 387

Samassi Sud Sardegna 5.189 2.197,70 269.407 180.971 22.687 - 473.066 473.066 91 215

Samatzai Sud Sardegna 1.676 653,21 87.974 59.095 7.408 - 154.478 154.478 92 236

San Basilio Sud Sardegna 1.241 289,92 111.670 10.599 - - 122.269 122.269 99 422

San Gavino Monreale Sud Sardegna 8.666 3.757,06 424.991 291.545 185.689 43.973 946.198 946.199 109 252

San Giovanni Suergiu Sud Sardegna 6.048 2.118,14 372.287 - 53.630 138.463 564.380 828.322 93 266

San Nicolò Gerrei Sud Sardegna 771 180,12 70.341 6.676 - - 77.017 77.017 100 428

San Sperate Sud Sardegna 8.301 2.937,95 764.861 - 192.226 4.201 961.288 961.288 116 327

San Vito Sud Sardegna 3.664 1.075,91 294.757 290.000 36.830 - 621.587 630.587 170 578

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 18/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Sanluri Sud Sardegna 8.484 3.334,25 225.357 225.357 187.197 2.909 640.820 640.820 76 192

Santadi Sud Sardegna 3.434 1.252,38 220.546 182.484 - - 403.030 484.403 117 322

Sant'Andrea Frius Sud Sardegna 1.786 417,24 160.766 15.259 - - 176.025 176.025 99 422

Sant'Anna Arresi Sud Sardegna 2.738 1.307,93 217.625 126.094 179.784 2.711 526.214 520.000 192 402

Sant'Antioco Sud Sardegna 11.252 5.812,86 587.335 557.699 347.523 144.241 1.636.798 1.923.648 145 282

Sardara Sud Sardegna 4.070 1.904,99 180.320 132.526 110.850 17.445 441.141 453.391 108 232

Segariu Sud Sardegna 1.201 463,53 31.902 31.902 26.500 412 90.715 90.715 76 196

Selegas Sud Sardegna 1.361 436,73 38.540 86.473 3.663 - 128.676 128.676 95 295

Senorbì Sud Sardegna 4.862 1.770,70 201.393 299.428 43.974 - 544.795 544.795 112 308

Serdiana Sud Sardegna 2.646 887,19 122.567 97.116 26.869 - 246.552 246.552 93 278

Serramanna Sud Sardegna 9.172 3.857,78 476.405 320.019 40.119 - 836.543 836.543 91 217

Serrenti Sud Sardegna 4.846 2.181,85 253.158 170.056 21.319 - 444.533 444.533 92 204

Serri Sud Sardegna 653 180,90 16.677 53.287 - - 69.963 68.726 107 387

Setzu Sud Sardegna 149 57,51 3.958 3.958 3.288 51 11.254 11.254 76 196

Seui Sud Sardegna 1.292 276,74 23.425 19.767 88.130 18.995 150.316 151.788 116 543

Seulo Sud Sardegna 830 229,82 21.197 67.730 - - 88.927 87.355 107 387

Siddi Sud Sardegna 650 250,87 17.266 17.266 14.342 223 49.096 49.096 76 196

Siliqua Sud Sardegna 3.854 1.253,78 92.329 313.676 - - 406.004 480.252 105 324

Silius Sud Sardegna 1.188 277,54 107.296 10.184 - - 117.480 117.480 99 423

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 19/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Siurgus Donigala Sud Sardegna 1.990 619,76 56.555 126.895 5.375 - 188.824 188.824 95 305

Soleminis Sud Sardegna 1.864 648,80 119.561 80.922 7.985 14.488 222.956 222.956 120 344

Suelli Sud Sardegna 1.113 346,63 31.429 70.518 2.987 - 104.933 104.933 94 303

Teulada Sud Sardegna 3.593 1.749,57 97.625 302.334 345.484 52.707 798.150 798.150 222 456

Tratalias Sud Sardegna 1.084 415,15 45.771 119.666 11.000 - 176.438 183.127 163 425

Tuili Sud Sardegna 1.019 393,28 27.067 27.067 22.484 349 76.968 76.968 76 196

Turri Sud Sardegna 420 162,10 11.156 11.156 9.267 144 31.724 31.724 76 196

Ussana Sud Sardegna 4.197 1.450,19 117.864 251.671 36.600 - 406.136 399.734 97 280

Ussaramanna Sud Sardegna 544 209,96 14.450 14.450 12.003 187 41.090 41.090 76 196

Vallermosa Sud Sardegna 1.931 708,56 210.157 34.088 18.000 - 262.245 228.593 136 370

Villacidro Sud Sardegna 14.040 4.724,95 636.335 168.685 544.786 372.822 1.722.628 1.722.628 123 365

Villamar Sud Sardegna 2.725 1.051,72 72.383 72.383 60.126 934 205.827 205.827 76 196

Villamassargia Sud Sardegna 3.598 1.282,56 185.927 130.594 81.933 - 398.454 398.454 111 311

Villanova Tulo Sud Sardegna 1.096 304,42 27.990 89.437 - - 117.427 115.351 107 386

Villanovaforru Sud Sardegna 675 271,11 17.930 17.930 14.894 231 50.985 50.985 76 188

Villanovafranca Sud Sardegna 1.344 518,72 35.700 35.700 29.655 461 101.516 101.516 76 196

Villaperuccio Sud Sardegna 1.095 377,42 46.063 61.192 28.249 - 135.504 135.000 124 359

Villaputzu Sud Sardegna 4.751 1.686,52 169.985 734.415 30.247 - 934.648 1.038.729 197 554

Villasalto Sud Sardegna 1.054 246,23 94.799 8.998 - - 103.797 103.797 98 422

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 20/ Allegato 3 18° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna - Anno 2016

QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER COMUNE - ANNO 2016

Popolazione Totale Generale costo totale costo totale per Istat TOTALI costi A TOTALI costi B TOTALI costi C TOTALI costi D Totale RICAVI Comune Provincia Totale RU dei costi della procapite unità di rifiuto al (1) (2) (3) (4) (5) Gestione RU (euro/abitante) (euro/tonnellata) 31-12-2016

Villasimius Sud Sardegna 3.721 4.689,46 714.899 339.508 667.860 - 1.722.266 2.133.256 463 367

Villasor Sud Sardegna 6.926 2.700,06 359.400 241.422 30.266 - 631.087 631.087 91 234

Villaspeciosa Sud Sardegna 2.567 836,58 114.144 169.502 16.561 - 300.207 324.852 117 359

Provincia Sud Sardegna 356.014 costi medi per comune nella provincia 135 330

TOTALE 1.653.135 735.640 132.123.908 81.395.343 60.614.731 11.923.210 286.035.981 286.051.373 180 407

(1) Costi A: Costi sostenuti per la gestione dei rifiuti non differenziati (2) Costi B: Costi sostenuti e ricavi della gestione dei rifiuti differenziati (Costi di raccolta differenziata e Costi di trattamento e riciclo); (3) Costi C: Costi e ricavi dei rifiuti urbani (costi amministrativi, generali di gestione, costi comuni diversi); (4) Costi D: Costi e ricavi dei rifiuti urbani (ammortamenti, accantonamenti e remunerazione di capitale investito); (5) Ricavi: dove sono compresi i “Ricavi” provenienti dalla “ vendita di materiali e di energia da rifiuti, proventi CONAI, Tassa/Tariffa”.

Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna – ARPAS 21/ Allegato 3