Comune di Vigo Rendena. Inventario dell'archivio storico (1610; 1800 - 1942) e degli archivi aggregati (1839 - 1994)

a cura di Cooperativa ARCoop, Nadia Mattivi

Provincia autonoma di . Servizio per i Beni librari e archivistici 2000

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa A.R.Coop di e di Nadia Mattivi; il lavoro è stato ultimato nel 2000. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del è stata curata dalla Soprintendenza per i beni librari e archivistici, con la collaborazione della Cooperativa Arcadia, nel corso del 2008, con l'obiettivo di garantire un livello minimo di coerenza rispetto alle regole di descrizione contenute nel manuale "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale per gli operatori", Trento, 2006.

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Albero delle strutture

Comune di Vigo Rendena, 1610 - 1942 Comune di Vigo Rendena, 1610 - 1942 Comunità e Comune (ordinamento italico e austriaco) di Vigo Rendena , 1610 - 1923 Verbali delle sedute della Rappresentanza comunale, 1868 - 1922 Carteggio e atti degli affari comunali, 1610 - 1923 Protocolli degli esibiti, 1882 - 1895 Catasti e mappe, 1860 - 1881 Quinternetti, 1887 - 1917 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1832 - 1923 Giornali di cassa e libri mastri, 1859 - 1916 Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1823 - 1923 Liste di leva e ruoli matricolari, 1896 - 1923 Registri diversi, 1800 - 1890 Pii legati di Vigo Rendena, 1834 - 1922 Carteggio e atti, 1834 - 1922 Quinternetti, 1840 - 1922 Conti entrata ed uscita, 1839 - 1911 Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1837 - 1902 Comune di Vigo Rendena (ordinamento italiano), 1923 - 1942 Deliberazioni del Consiglio comunale, 1924 - 1944 Indici deliberazioni del Consiglio comunale, 1924 - 1942 Deliberazioni del Consiglio comunale - copie vistate -, 1926 - 1940 Carteggio e atti degli affari comunali, 1923 - 1946 Protocolli degli esibiti, 1928 - 1942 Contratti, 1926 - 1943 Imposte di consumo, 1930 - 1939 Ruoli comunali, 1924 - 1942 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1924 - 1942 Libri mastri, 1926 - 1942 Giornali di cassa, 1924 - 1928 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo - Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1924 - 1942 Liste di leva e ruoli matricolari, 1924 - 1942 Stato civile, 1924 - 1942 Stato civile: indici decennali, 1924 - 1932 Registro di popolazione, 1932 - 1955 Movimento della popolazione, 1933 - 1939

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Registri diversi, 1930 - 1960 Registri diversi: cat. IV, 1930 - 1934 Registri diversi: cat. XV, 1938 - 1960 Congregazione di carità poi Ente comunale assistenza di Vigo Rendena, 1839 - 1993 Deliberazioni del Comitato d'amministrazione, carteggio e atti e contabilità, 1839 - 1993 Inventari e compravendite, 1935 - 1985 Comprensorio Ischia di Vigo Rendena, 1850 - 1909 Carteggio e atti, 1850 - 1909 Quinternetti, 1853 - 1878 Documenti giusitificativi del conto consuntivo, 1869 - 1869 Registri diversi, 1855 - 1855 Consiglio scolastico locale di Vigo Rendena, 1893 - 1924 Protocolli delle sessioni, 1893 - 1896 Carteggio e atti, 1893 - 1924 Ufficio del giudice conciliatore di Vigo Rendena, 1929 - 1995 Affari civili, 1989 - 1994 Protocolli degli esibiti, 1929 - 1947 Avvisi di conciliazione, 1929 - 1942 Citazioni, 1935 - 1939 Carteggio e atti, 1929 - 1995 Ruolo generale degli affari civili, 1942 - 1973 Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili, 1942 - 1973 Ruolo di udienza, 1929 - 1989 Registro cronologico dei provvedimenti e degli atti originali, 1929 - 1992 Repertorio delle sentenze soggette a tassa di registro, 1930 - 1973 Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1942 - 1973 Registro delle spese di giustizia prenotate a debito per le cause ammesse al beneficio del gratuito patrocinio avanti al giudice conciliatore, 1931 - 1942 Registro dei proventi di cancelleria e spedizione delle copie, 1929 - 1942 Registro delle spese prenotate a debito, 1942 - 1966 Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili, 1943 - 1965 Registro del discarico dei depositi in carta bollata, 1931 - 1965 Registro depositi giudiziari, 1931 - 1941 Registro mandati vincolo depositi, 1931 - 1941 Registro processi verbali, 1931 - 1942 Repertorio dell'usciere, 1929 - 1961 Registro procedimenti per ingiunzione, 1931 - 1938 Decreti di ingiunzione, 1931 - 1936 Registro convocazioni deliberazioni consigli di famiglia e di tutela, 1931 - 1942 Registro originali delle sentenze, 1931 - 1942

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Verbali di conciliazione, 1929 - 1943 Sentenze, 1929 - 1940 Amministrazione separata usi civici (ASUC) di Vigo Rendena, 1945 - 1947 Verbali delle deliberazioni del commissario frazionale e del comitato d'amministrazione - originali -, 1945 - 1947 Carteggio e atti, 1946 - 1946 Contratti, 1945 - 1946

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Albero dei soggetti produttori

Comunità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, [1384]- 1810 agosto 31 Successori: Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31 Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 gennaio 13 -

Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31 Predecessori: Comunità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, [1384]- 1810 agosto 31 Successori: Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 gennaio 13 - Si separa in : Comune di , Pelugo, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Assorbe : Comunità di Pelugo, Pelugo, [1571] - 1810 [agosto 31] Assorbe : Comunità di Darè, Darè, [1324 agosto 4] - 1810 [agosto 31]

Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Predecessori: Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31 Comunità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, [1384]- 1810 agosto 31 Successori: Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 gennaio 13 - Si separa in : Comune di Darè, Darè, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 gennaio 13 - Predecessori: Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31 Comunità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, [1384]- 1810 agosto 31 Si separa in : Comune di Pelugo, Pelugo, 1946 novembre 1 - Si separa in : Comune di Darè, Darè, 1946 ottobre 31 - Assorbe : Comune di Pelugo, Pelugo, 1923 gennaio 13 - 1928 maggio 5 Assorbe : Comune di Darè, Darè, 1923 gennaio 13 - 1928 maggio 6 Concorre alla gestione di : Amministrazione separata usi civici di Pelugo, Pelugo, [1945] - [1946]

Congregazione di carità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, [1839]-1923 Successori: Congregazione di carità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 - 1937 giugno 30 Ente comunale di assistenza di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Ente comunale di assistenza di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1 Predecessori: Congregazione di carità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 - 1937 giugno 30 Congregazione di carità di Vigo Rendena, Vigo Rendena, [1839]-1923

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Comprensorio Ischia di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1853 ottobre 3- 1909 gennaio 3

Consiglio scolastico locale di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1893 - 1924 Alla cui gestione concorre : Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Ufficio del Giudice conciliatore di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1929 - 1995 Alla cui gestione concorre : Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 gennaio 13 -

Amministrazione separata usi civici di Vigo Rendena, [1928 maggio 6] - 1947 Alla cui gestione concorre : Comune di Vigo Rendena, Vigo Rendena, 1923 gennaio 13 -

7 superfondo Comune di Vigo Rendena, 1610; 1810 - 1942

Storia archivistica Nel corso dei secoli le comunità rurali trentine riservavano sempre una particolare cura alla custodia e alla conservazione dei documenti perché ad essi era legata la tutela dei loro diritti. Numerose carte di regola contenevano specifiche norme riguardanti la custodia degli atti documentari e prevedevano pene pecuniarie molto severe per gli ufficiali comunitari che non le avessero rispettate.(2) Purtroppo tutti gli atti più antichi dell'archivio comunale sono andati distrutti o dispersi in seguito ad incendi, traslochi, vicende belliche e così a noi è pervenuta solamente la documentazione più recente.(3) Infatti il materiale presente nell'archivio - tranne un unico atto amministrativo risalente al 1610 - è quasi tutto otto-novecentesco e presenta vistose lacune soprattutto per quanto riguarda la documentazione risalente ai cento anni della dominazione austriaca (1817 - 1923). Scorrendo l'inventario si potrà osservare che nella serie 'Carteggio e atti' il materiale relativo agli anni 1800 - 1869 assomma ad una sola busta; la serie "Protocolli degli esibiti" comprende un unico registro risalente agli anni '80 dell'Ottocento. Tale situazione non riguarda solo la documentazione amministrativa, ma anche quella contabile (Bilanci di previsione e conti consuntivi; Giornali di cassa; Documenti giustificativi del conto consuntivo) altrettanto esigua e lacunosa. Diversa la situazione della documentazione posteriore al 1923 - anno in cui alle nuove province venne esteso il regolamento comunale italiano- che ci è pervenuta pressoché al completo e in buono stato di conservazione. Tale circostanza molto probabilmente è ascrivibile al fatto che il materiale più recente non è stato fatto oggetto di traslochi - se si eccettua quello del 1956, anno in cui venne edificata la nuova sede del municipio - ed è stato conservato in maniera più accurata. Il materiale prodotto dall'amministrazione comunale fu ordinato su incarico del Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento dalla Società cooperativa "A.R.COOP" di Rovereto, che, a completamento del lavoro svolto, redasse un inventario nel quale figura tutta il materiale esistente dal 1610 al 1942. Il terminus a quo fu stato scelto in considerazione del fatto che i lavori effettuati riguardarono i documenti relativi ad affari esauriti da più di quarant'anni (quindi entro il 1942, considerando che i lavori vennero connclusi nel gennaio 1982).

Modalità di acquisizione e versamento L'art. 3 della Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, conformemente all'art. 18 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409 stabilisce che gli archivi che appartengono alla Provincia o ai comuni della provincia di Trento sono soggetti al regime del demanio pubblico. Inoltre stabilisce che sono inalienabili i singoli documenti che appartengono alla Provincia o ai comuni, nonché gli archivi e i singoli documenti che appartengono agli altri enti pubblici locali.

Contenuto La sezione separata dell'archivio comunale di Vigo Rendena copre l'arco cronologico 1610 - 1942 e consiste in metri lineari 40 circa. Oltre alla documentazione prodotta dall'ente comune è presente anche quella prodotta da altre istituzioni e uffici che, "sebbene formalmente indipendenti dai comuni, sono tuttavia in rapporto così stretto con loro da derivare la stessa possibilità di funzionamento materiale, ivi compreso il breve spazio archivistico necessario alla coservazione della propria documentazione amministrativamente esaurita"(1). Accanto all'archivio principale si 8 trovano i seguenti fondi aggregati: Congregazione di carità poi Ente comunale assistenza (E.C.A.); Consorzio Ischia; Consiglio scolastico locale; Ufficio del giudice conciliatore; Amministrazione separata usi civici (A.S.U.C.). La documentazione dell'archivio storico del comune si trova suddivisa in due subfondi, il primo dei quali è stato denominato 'Comunità e comune di Vigo Rendena (ordinamento italico e austriaco)' mentre l'altro assume il nome di 'Comune di Vigo Rendena (ordinamento italiano)'. Il primo dei due subfondi raccoglie tutta la documentazione prodotta dalla comunità di antico regime di Vigo Rendena (1610 - 1800), dal comune di ordinamento italico (cioè dall' amministrazione vigente tra il 1810 - 1817 durante il periodo della dominazione napoleonica) e dal comune di ordinamento austriaco (1817 - 1923). Le tre partizioni storico - istituzionali appena delineate rientrano tutte nel periodo anteriore all'annessione del Trentino all'Italia (Periodo preunitario), in quanto, da un punto di vista amministrativo, tale annessione è avvenuta soltanto con l'estensione alle nuove province del regolamento comunale e provinciale italiano, sancita con R.D. 11 gennaio 1923, n. 9. La produzione documentaria successiva all'entrata in vigore del Regio decreto rientra invece nel Periodo postunitario, che va dal 1923 al 1942. Nel corso dei lavori di riorganizzazione dell'archivio di deposito del comune effettuati nel giugno del 2000 è stata ritrovata documentazione appartenente ad enti ormai estinti (Congregazione di carità poi E.C.A; Comprensorio Ischia; Consiglio scolastico locale; Ufficio del giudice conciliatore; A.S.U.C.). La consistenza del materiale rinvenuto postulava la necessità di procedere all'aggiornamento dell'invnetario redatto diciotto anni prima, mediante l'aggiunta di una sezione relativa agli archivi aggregati.

Criteri di ordinamento e inventariazione L'intervento di ordinamento dell'archivio di Vigo Rendena ha riguardato i documenti relativi ad affari esauriti da più di quarant'anni (quindi entro il termine del 1942, considerando che i lavori effettuati sulla documentazione dell'ente comune furono conclusi dalla Società cooperativa "A.R.COOP" nel 1982) e il materiale degli archivi aggregati. L'ordinamento si è svolto secondo le seguenti fasi:

- schedatura delle singole unità archivistiche delle quali sono stati rilevati il titolo, gli estremi cronologici, la tipologia fisica (registro, quaderno, busta, fascicolo, carte sciolte)

- ordinamento del materiale: il carteggio è stato ordinato all'interno di ogni annata in base al numero di protocollo oppure alla classificazione presenti sulle carte e, in mancanza di questi elementi, in ordine cronologico; i documenti contabili in base alle rubriche di appartenenza; i contratti in base al numero di repertorio, etc.

- separazione delle schede in base all'ente produttore (se diverso dall'ente comune) della documentazione e in base alla periodizzazione storico - istituzionale sopra descritta e, infine secondo le serie documentarie presenti. La serie è costituita dal raggruppamento, per ordine cronologico, di unità archivistiche di contenuto omogeneo, nel senso che raccolgono un tipo particolare di documentazione riflettente un medesimo aspetto dell'attività dell'ente cui la'rchivio nel suo complesso si riferisce (ad ese. serie delle deliberazioni, serie dei bilanci, serie dei registri di stato civile, etc.) Per la distribuzione delle serie in inventario ci si è attenuti ai criteri enunciati dal Casanova, che fanno riferimento a categorie direttive, esecutive e consuntive.(4) Così si sono poste in testa le decisioni degli organi deliberanti (ad esempio le deliberazioni del Consiglio comunale, Verbali delle sedute della Giunta) poi gli atti amministrativi e infine quelli contabili.(5)

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-condizionamento del materiale in scatole chiuse, ad eccezione dei registri di grande formato;

- numerazione delle unità archivistiche.

INVENTARIAZIONE:

Come già accennato poc'anzi, all'inventario della documentazione prodotta dall'ente comune redatto dalla Società cooperativa "A.R.COOP" di Rovereto nel gennaio 1982 è stata aggiunta nel giugno del 2000 una sezione relativa agli archivi aggregati. I dati relativi all'inventario del 1982 sono stati trasferiti nel programma informatico Sesamo, attualmente messo a disposizione dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento. Per la redazione della nuova sezione dell'inventario sono state seguite le norme dettate dalla Circolare del Ministero dell'interno, direzione generale degli Archivi di Stato, n. 39/1966. Come già detto sopra, si è fatto uso del programma informatico Sesamo in base al quale l'archivio è strutturato su più livelli: fondo, subfondo, subsubfondo, serie e sottoserie. Ad ogni livello corrisponde un numero e l'intera stringa numerica così composta costituisce il codice di classificazione. Per ogni unità di descrizione all'interno della serie compaiono in inventario:

- il numero di unità scritto in grassetto sopra il titolo. Giova ricordare che la numerazione è chiusa e progressiva nel caso in cui non siano possibili accrescimenti di documentazione, cioè per il periodo preunitario, comprendente il Subfondo 'Comunità e Comune di Vigo Rendena' e per i cinque archivi aggregati, che appartengono ad enti ormai soppressi. In questo caso la numerazione delle unità parte da uno all'inizio del periodo preunitario o del singolo archivio aggregato e si chiude alla fine degli stessi. Diversa la soluzione adottata per il materiale facente parte del Subfondo 'Comune di Vigo Rendena (ordinamento italiano)' che è stato impostato per serie 'aperte' alle accessioni di materiale provenienti dall'archivio di deposito. Questo significa che ogni serie riparte da 1.

- il titolo originale o attribuito, scritto in grassetto. Si sono riportati tra virgolette i titoli originali, riportando all'uso moderno i segni di interpunzione, i segni diacritici, le maiuscole e le minuscole. Nel caso in cui il titolo originale non fosse completo o non rispecchiasse la natura della documentazione, si è data una descrizione più accurata nel campo contenuto;

- gli estremi cronologici (anno, mese, giorno). Per quanto riguarda i livelli gerarchici superiori (sottoserie, serie, subfondo, fondo) si sono riportati gli estremi cronologici della documentazione presente;

- eventuali descrizioni del contenuto dove si riportano le notizie ritenute significative;

- la descrizione estrinseca: si è specificato di volta in volta se l'unità archivistica in questione fosse un registro, un quaderno, un fascicolo, una busta, etc.

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- il numero arabo che compare in alto, nel margine destro, è un marcatore associato a ciascuna unità e alle schede introduttive al fine di consentire i rimandi alle voci dell'indice;

- ad ogni unità è stata associata una segnatura, scritta in grassetto nel margine destro in basso e preceduta dall'indicazione b. (busta). La segnatura, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno dell'archivio, è composta di due elementi: la classificazione (corrispondente al numero della serie cui il pezzo appartiene) e il numero di corda. Tali elementi compaiono anche sulle unità di condizionamento (buse o registri).

Criteri di selezione Lo scarto degli atti inutili è un'operazione che si rende necessaria per evitare che all'interno dell'archivio la concentrazione di un quantità di carte prive di interesse storico e culturale costituisca un ostacolo alla buona conservazione e al corretto ordinamento di quelle che rivestono invece carattere di importanza. In particolare le operazioni di scarto costituiscono la premessa indispensabile alla istituzione e all'incremento della sezione separata d'archivio in cui debbono confluire solo atti interessanti dal punto di vista dello studio e della ricerca in generale. Per compiere la delicata e complessa operazione dello scarto ci si è basati sulle disposizioni contenute nella L.P. 14 febbraio 1992, n. 11, art. 16 e sul massimario ivi allegato. (6) Nel corso del riordinamento sono stati eliminati i formulari in bianco in più esemplari, i registri di carico e scarico dei bollettari, i registri delle spese postali, le copie non vistate delle deliberazioni del consiglio e della giunta, le copie e le matrici delle reversali, dei mandati e degli allegati, le copie dei preventivi e dei consuntivi, conservando il progetto di bilancio, e caso per caso, i carteggi ad esso relativi. Si sono poi scartati i bollettari delle imposte di consumo e loro contravvenzioni, conservando i registri e i prospetti delle contravvenzioni. Relativamente al materiale elettorale sono state eliminate le matrici dei certificati elettorali in bianco, gli atti relativi alla costituzione e all'arredamento dei seggi, conservando il prospetto delle sezioni e della loro ubicazione, nonché i verbali di consegna del materiale elettorale.

Incrementi previsti Ai sensi dell'art. 2 "Tenuta degli archivi e dei documenti degli enti pubblici locali", comma 21 della Deliberazione della Giunta provinciale 29 marzo 1993, n. 3962 la sezione separata e il relativo inventario devono essere periodicamente aggiornati con l'iserimento di documenti relativi ad affari esauriti da oltre un quarantennio. Tale operazione dovrà essere effettuata preferibilmente ogni anno.

Condizioni di accesso La consultabilità dei documenti degli archivi comunali è disciplinata dal combinato disposto dal'art. 7 della Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11 "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'Archivio provinciale" e dall'art. 21 del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409 "Norme relative all'ordinamento e al personale degli Archivi di Stato", modificato e integrato con D.P.R. 30 luglio 1999, n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica". In base a tale normativa i documenti sono liberamente consultabili, ad eccezione di quelli di carattere riservato relativi alla politica estera o interna dello Stato che divengono consultabili cinquanta anni dopo la loro data. I documenti relativi a situazioni di carattere privato o personale atti a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni ed organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico, sindacale, nonché quelli relativi a

11 rivelare i provvedimenti di cui all'art. 686 del Codice di procedura penale (relativo alle "iscrizioni nel casellario giudiziale") sono liberamente consultabili quaranta anni dopo la loro data. Il termine è di settanta anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare. Anteriormente al decorso di questi termini, i documenti restano accessibili ai sensi della disciplina sull'accesso ai documenti amministrativi. I documenti dell'archivio storico comunale sono liberamente consultabili, previa presentazione di una richiesta motivata al sindaco, che potrà accoglierla se l'archivio non si trova in fase di ordinamento, salvo eccezioni che dovranno essere valutate caso per caso. La consultazione della sezione separata dell'archivio viene negata a persone incorse nel provvedimento di esclusione dagli Archivi di Stato, oppure se si rileva la mancanza di un preciso progetto di ricerca. Le ricerche da parte di persone che non hanno compiuto i sedici anni di età devono compiersi con la collaborazione dell'archivista. Gli esperimenti didattici devono avvenire sotto la guida e la responsabilità dell'insegnante, e comunque devono essere concordati con l'ente. In ogni caso è esclusa la possibilità di ottenere in prestito i documenti. Gli atti della sezione separata non devono essere asportati dalla stessa, neppure per uso interno dell'ente, se non pre breve tempo e sotto controllo del segretario o dell'archivista, che deve poi provvedere alla loro ricollocazione. Se il comune è dotato di un servizio continuativo di consultazione al pubblico, i documenti debbono essere consultati presso la sala studio.

Condizioni di riproduzione La fotoriproduzione sostitutiva è ammessa nei limiti e con le cautele stabilite dall'art. 25 della legge4 gennaio 1968, n. 15, dal decreto del Presidente del consiglio dei ministri 11 settembre 1974 e dal decreto del ministro per i beni culturali e ambientali 29 marzo 1979. La fotoriproduzione di sicurezza, di completamento e di integrazione è eseguita in conformità alla normativa tecnica disposta dalla circolare del ministero per i beni culturali e ambientali - ufficio centrale per i beni archivistici di data 1 febbraio 1988, n. 12. L'ente pubblico può rifiutare la fotoriproduzione (microfilmatura e fotografia) dei documenti solo per comprovati motivi, quali, ad esempio, l'impossibilità di procedere alla stessa a causa del cattivo stato di conservazione dei documenti. Lo stesso può richiedere che le riproduzioni fotografiche siano eseguite con luce naturale. Nei procedimenti vanno comunque evitate quelle manovre che potrebbero compromettere l'integrità dei documenti o delle unità archivistiche che li contengono. Con le stesse cautele è ammesso l'uso saltuario della fotocopiatrice.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda ANTONIELLA A., L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979 CARUCCI P., Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, 1983 CASANOVA E., Archivistica, Torino, 1979 MASTELLOTTO E., L'archivio comunale trentino, Trento, 1986

Note

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(1) La presenza di altri fondi accanto all'archivio principale è una circostanza che condiziona tutte le fasi del percorso operativo: dalla redazione del progetto di intervento, all'ordinamento, all' inventariazione, alla redazione degli indici. Per quanto riguarda complessa problematica inerente gli archivi aggregati cfr. A. ANTONIELLA, "L'archivio comunale postunitario", Firenze 1979, p. 85; cfr. inoltre P. CARUCCI, "Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione", Roma 1983, p. 200 (2) Cfr. E. MASTELLOTTO, "L'archivio comunale trentino", Trento 1986, pp. 29 - 30 (3) Cfr. A. CASETTI, "Guida storico - archivistica del Trentino", Trento 1964. (4) Cfr. E. CASANOVA, "Archivistica", Torino 1979 (rist. anast.), pp. 215 - 218. (5) Cfr. P. CARUCCI, "Le fonti archivistiche: ordinamento e inventariazione", Roma 1983, p. 32 (6) Tale massimario sostituisce quello ministeriale del 1917, aggiornato al 1931.

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Ente Comunità di Vigo Rendena [1384] - 1810 agosto 31

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Comune di Vigo Rendena, 01/01/1610 - 31/12/1942 Fondo Documentazione dell'archivio della Comunità di Vigo Rendena, 01/01/1384 - 31/12/1810

Storia Il comune di Vigo Rendena, situato nella parte meridionale della valle a 614 metri di altitudine sul livello del mare, è disposto lungo la strada statale e in parte sulle pendici orientali del monte Calvèra (1). L'abitato di Vigo si trova proprio nel punto in cui la valle si allarga con maggiore decisione; la Rendena è infatti una valle piuttosto stretta, che si trova al punto di sutura di due grandi blocchi montuosi, il Brenta e l' Adamello. La sua estensione in lunghezza, dalla stretta della chiesa di san Vigilio vicino a Tione fino all'ultimo paese della valle () è di circa 17 chilometri e in uno spazio così ristretto e poco propizio agli insediamenti umani sono sorti ben 19 paesi (2). La val Rendena, assieme alla busa di Tione e alle valli di Bono e del Chiese forma le Giudicarie Interiori (3). Esse fin dai tempi più remoti godevano di particolari condizioni all'interno della complessa compagine del principato vescovile: erano infatti governate da un vicario episcopale e da un capitano, che aveva poteri politico - amministrativi. Fondamentale nella storia istituzionale della Giudicarie era stato lo statuto emanato nel 1407 dal principe vescovo Giorgio di Hack. Tale provvedimento stabiliva "l'adeguamento agli 'statuta' et 'decreta' della città di Trento come testo base per l'amministrazione della giustizia, la definizione degli obbligi in materia fiscale e di fazioni militari, le larghe franchigie commerciali" (4). Gli statuti e privilegi di cui la vallata nel suo complesso godeva non escludevano rapporti diversi tra vescovo e le singole comunità. L'organizzazione interna di queste ultime si basava sull'osservanza dei capitoli contenuti negli statuti o carte di regola. Esse sancivano le norme per la convivenza civile nella comunità, codificando le antiche usanze e consuetudini del paese (5). Il fulcro centrale, l'organo cui dovevano far capo tutte le decisioni importanti era l'assemblea generale annuale, la regola, che aveva il potere di fissare le norme dello statuto e di eleggere ogni anno le persone preposte alle varie cariche; le regole minori o piccole potevano essere convocate ogni qual volta lo avessero richiesto degli affari di un certo rilievo. In entrambi i casi, le assemblee erano formate da tutti i capifamiglia, chiamati quasi sempre 'vicini', residenti nel villaggio con stabile dimora e in possesso dei diritti comunitari (6). Sicuramente anche l'organizzazione istituzionale di Vigo Rendena era simile a quella delle altre comunità di villaggio trentine, ma non è possibile conoscerne nel dettaglio la struttura amministrativa dal momento che nell'archivio non si è rintracciata la relativa carta di regola. Modificazioni radicali nell'ambito del secolare assetto delle comunità trentine si verificarono tra il 1796 e il 1810, allorquando le riforme attuate dalle amministrazioni bavarese e napoleonica spazzarono via le antiche 'consuetudines', creando una frattura sostanziale rispetto agli ordinamenti comunitari che, attraverso una serie di disposizioni, vennero a cessare definitivamente.

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Dopo la breve occupazione francese (1797 - 1801), con la pace di Luneville (9 febbraio 1802) i principati vescovili di Trento e Bressanone furono secolarizzati in quanto i loro territori dovevano servire per indennizzare i principi tedeschi delle perdite subite al di là del Reno (7). La prospettiva che il principato potesse andare, in base al complesso sistema delle indennizzazioni al granduca di Toscana, fu smentita dal trattato di Parigi concluso tra la Francia e Francesco I d'Austria, in forza del quale il principato venne annesso alla Contea del Tirolo (8). L'amministrazione austriaca attuò una serie di interventi, che nel loro complesso miravano a uniformare gli ex - principati vescovili alle altre province asburgiche. Dal punto di vista amministrativo il territorio trentino venne diviso nei due circoli di Trento e Rovereto, dipendenti dal governo provinciale di Innsbruck, che il 5 gennaio 1805 emanò una circolare mediante la quale si subordinava la convocazione delle regole all'assenso preventivo delle autorità superiori. Un'ulteriore novità si ebbe il 4 gennaio 1807 quando il governo del Regno di Baviera, al quale erano stati ceduti i due ex - principati dopo la sconfitta subita dall'Austria ad opera di Napoleone, emanò una legge volta ad abolire le regolanie maggiori e minori (cioè essenzialmente le competenze giudiziarie in prima e seconda istanza dei regolani maggiori e minori nelle cause civili riguardanti la gestione dei beni della comunità e dei vicini). Frattanto le intricate vicende belliche determinarono un nuovo cambiamento di carattere politico - istituzionale per il Tirolo meridionale, che con il decreto di Le Havre del 28 maggio 1810 venne annesso al Regno d'Italia napoleonico e assunse il nome di Dipartimento dell'Alto Adige. Con decreto vicereale 24 luglio 1810 il territorio venne suddiviso in cinque distretti: Trento, Rovereto, Riva, e Bolzano, mentre con quello del 23 agosto si organizzarono capillarmente le strutture amministrative del Dipartimento dell'Alto Adige, introducendo la legislazione comunale vigente nel Regno d'Italia.

Fonti normative Ordinanza del cesareo regio Giudizio provinciale ed unitovi Capitaniato circolare ai Confini d'Italia del 5 gennaio 1805, che estende a tutto il territorio la circolare dell'i. r. Uffizio capitaniale del Circolo ai Confini d'Italia del 10 maggio 1787, che proibisce la convocazione delle regole generali senza preventiva autorizzazione delle autorità Legge 4 gennaio 1807, Abolizione delle Regolanie maggiore e minore Ordine sovrano del re di Baviera 30 dicembre 1807, concernente l'amministrazione generale della facoltà delle fondazioni e comunale nel Regno Ordine generale del re di Baviera, 24 febbraio 1808, concernente l'amministrazione generale della facoltà delle fondazioni e comunale nel Regno di Baviera, Foglio del Governo n. 5 Editto del re di Baviera 24 settembre 1808, sul sistema comunale

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia BENVENUTI S., Storia del Trentino. Antologia di documenti e letture, vol. III, Trento, 1996 CAPUZZO E., Carte di regola e usi civici nel Trentino, IN: "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 CORSINI U., Il Trentino nel secolo XIX, Rovereto, 1963 GARBARI M., Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e la sovranità italiana, IN: Storia del Trentino, a cura di Lia De Finis, Trento, 1996

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GIACOMONI F. (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano, 1991 MASTELLOTTO E., L'archivio comunale trentino, Trento, 1986 NEQUIRITO M., Le carte di regola delle comunità trentine, Mantova, 1988

Note (1) Cfr. GORFER A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Trento 1959, pp. 533-534. (2) Cfr. TOMASINI R., Il dialetto della Val Rendena, Trento 1990, pp. I-III. Per ulteriori notizie sulla val Rendena cfr. inoltre CRISTEL C., La verde valle, Trento 1983. (3) Le Giudicarie sono divise in Giudicarie Interiori e Giudicarie Esteriori dallo spartiacque del Gruppo del Brenta a nord e dalle Alpi ledrensi a sud. Nelle Giudicarie Interiori la val Rendena occupa la parte settentrionale delimitata a nord dal passo Campo Carlomagno (m. 1681) e a sud dalla confluenza del torrente Finale nel Sarca (m. 587). Cfr. ANTOLINI M., Giudicarie, Trento 1983, p. 18. (4) Cfr. VARANINI G., Il vescovo Hinderbach e le comunità rurali trentine, IN: Il principe vescovo Johannes Hinderbach (1465-1486) tra Medioevo e Umanesimo, a cura di ROGGER I. e BELLABARBA M., Trento 1989, p. 187. (5) Cfr. NEQUIRITO M., Le carte di regola e le comunità rurali trentine. Introduzione storica e repertorio bibliografico, Mantova 1988, p. 9 e seg.; cfr. inoltre CAPUZZO E., Carte di regola e usi civici nel Trentino, IN: "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), pp. 383-389. (6) Cfr. GIACOMONI F., Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, vol. I, Milano 1991, p. XVIII. (7) Cfr. CORSINI U., Storia del Trentino nel secolo XIX, Rovereto 1963, p. 65 e seg. (8) Cfr. KOEGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento 1964, pp. 393-403.

16 fondo Comune di Vigo Rendena, 1610; 1810 - 1942

Soggetti produttori Comunità di Vigo Rendena, [1384] - 1810 agosto 31 Comune di Vigo Rendena, 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31 Comune di Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di Vigo Rendena, 1923 gennaio 13

Fonti normative Circolare del Ministero dell'interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, 'Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali' Circolare della Giunta provinciale della Contea principesca del Tirolo 31 agosto 1914, n. 2157/VI/1, 'Custodia degli atti d'archivio dei comuni del Tirolo italiano'. Circolare dell'Ufficio del registro di Trento, 20 aprile 1924, riguardante la tenuta del repertorio degli atti soggetti a registro Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali

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Ente Comune di Vigo Rendena 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Comune di Vigo Rendena, 01/01/1610 - 31/12/1942 Subfondo Comunità e Comune (ordinamento italico e austriaco) di Vigo Rendena , 01/01/1610 - 31/12/1923

Storia Le vicende belliche determinarono un cambiamento di carattere politico - istituzionale per il Tirolo meridionale, che con il decreto di Le Havre del 28 maggio 1810 venne annesso al Regno d'Italia napoleonico e assunse il nome di Dipartimento dell'Alto Adige. Con decreto vicereale 24 luglio 1810 il territorio venne suddiviso in cinque distretti: Trento, Rovereto, Riva, Cles e Bolzano, mentre con quello del 23 agosto si organizzarono capillarmente le strutture amministrative del Dipartimento dell'Alto Adige, introducendo la legislazione comunale vigente nel Regno d'Italia. Le antiche regole vennero aggregate in comuni maggiori, retti da un sindaco, assistito da due anziani (la giunta) e dal consiglio, eletto dalla popolazione. Gli "anziani" venivano scelti fra i consiglieri eletti dalle ville (frazioni) ove risiedevano. Da quanto detto poc'anzi risulta evidente che le riforme napoleoniche colpirono l'autonomia dei piccoli comuni, ma questo non fu il caso di Vigo Rendena, che venne elevato al rango di municipio. A Vigo, che dipendeva per gli affari politico-amministrativi dal Cantone di Tione e per quelli militari dal distretto di Riva, vennero aggregati Pelugo, Darè, Iavrè e Verdesina.(1) Nell'anno 1815 con risoluzione sovrana del 7 aprile, l'Austria incorporava il dipartimento dell'Alto Adige, provvedimento che diventò esecutivo il 1° maggio. In virtù di questo decreto furono ripristinati i capitanati circolari di Trento, Rovereto, Bolzano, Brunico, Imst, Schwaz e Bregenz, direttamente dipendenti dal governo di Innsbruck e la cui estensione doveva coincidere con quella esistente fino all'anno 1805. Ad essi competeva la direzione degli affari amministrativi e avevano la funzione di raccordo tra i comuni e il governo di Innsbruck.(2) Nel circolo di Rovereto, cui apparteneva anche Vigo, le istituzioni comunali italiche cessarono il 31 dicembre 1820 e con il 1° gennaio 1821 entrarono in vigore quelle austriache. In seguito a tali disposizioni Pelugo, Iavrè, Darè, Verdesina, le quattro comunità aggregate a Vigo in epoca napoleonica, riconquistarono la loro autonomia amministrativa.

Fonti normative "Costituzione della Repubblica italiana adottata per acclamazione nei Comitati nazionali di Lione", 26 gennaio 1802, n. 1. Decreto 30 ottobre 1802, n.109 "per la Guardia nazionale" Decreto 24 gennaio 1803, n.12 "riguardante la conservazione de'boschi per i legnami necessari al servizio dell'artiglieria e della marina"

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Decreto 8 giugno 1805, n.46 "sull'amministrazione pubblica e sul comparto territoriale del regno" Decreto 6 maggio 1806, n.73 "riguardante la sistemazione ed amministrazione generale delle acque e strade" Decreto 25 luglio 1806, n.147 "riguardante i beni comunali incolti" Decreto 4 dicembre 1806, n.230 "relativo alla rinnovazione e completazione dei consigli distrettuali e comunali" Decreto 12 gennaio 1807, n.16 "sulle finanze per il 1807" Decreto 5 giugno 1807, n.95 "con cui sono concentrate nel podestà e nel sindaco le funzioni attribuite alle municipalità dal decreto dell'8 giugno 1805" Decreto 5 giugno 1807, n.46 "sull'amministrazione pubblica e sul comparto territoriale del regno" Decreto 1 maggio 1807, n.70 "riguardante le aste negli appalti delle opere d'acque, ponti e strade" Decreto 4 agosto 1807, n.125 "che istituisce una Direzione generale dell'amministrazione dei comuni" Decreto 4 agosto 1807, n.128 "relativo ai modi di estinguere le passività dei comuni colle attività che si possono impiegare a tale uso" Decreto 9 febbraio 1808, n.59 "diretto ad impedire ai creditori dei comuni l'escussione sulle attività annoverate nei prospetti preventivi" Decreto 18 maggio 1808, n.129 "relativo ai boschi del regno" Decreto 10 febbraio 1809, con cui si dispone che ogni comune deve avere il suo estimo e conseguentemente i suoi registri censuari particolari in cui siano descritti i possessori attuali dei fondi posti nel territorio del comune. Decreto 18 marzo 1809, n.39 "con cui sono applicate anche ai comuni di seconda classe le disposizioni del decreto 11 corrente mese, relativo alle sovrimposte comunali" Decreto 19 aprile 1809, n.65 riguardante l'attivazione del nuovo sistema dei dazi di consumo nei comuni e territori aperti Decreto 19 maggio 1810, n.89 "con cui vengono provvisoriamente mantenute in vigore nel Tirolo meridionale le attuali leggi e i regolamenti di amministrazione" Decreto 28 maggio 1810, n. 94 relativo alla definitiva riunione al Regno d'Italia del Tirolo meridionale Decreto 15 giugno 1810, n.106 "che ordina la pubblicazione ed attivazione nel dipartimento dell'Alto Adige del codice Napoleone, dei regolamenti sui registri delle nascite, dei matrimoni e delle morti e dei decreti analoghi, del decreto sul diritto di albinaggio e di quello sulla tutela, emancipazione e cura degli abbandonati e degli esposti" Decreto 16 giugno 1810, n.111 "contenente diverse disposizioni di finanza e per la tutela delle corporazioni di culto e di beneficenza e dei comuni nel Dipartimento dell'Alto Adige" Decreto 8 luglio 1810, n.129 "che determina i gradi di parentela che escludono i membri dei consigli comunali dal votare, allorchè trattasi di cause in cui sono interessate persone di aderenza reciproca" Decreto vicereale 24 luglio 1810, con cui viene sancita la divisione del Dipartimento dell'Alto Adige in 5 distretti e si propone la loro suddivisione in 121 comuni e in 20 cantoni Decreto 10 agosto 1810, n.163 "relativo all'organizzazione giudiziaria del Dipartimento dell'Alto Adige e dalla parte del Tirolo da unirsi al Dipartimento della Piave" Decreto 10 agosto 1810, n.161 "che prescrive un nuovo metodo per la compilazione de' conti preventivi e consuntivi dei comuni" Decreto 23 agosto 1810, n. 194, che estende al Dipartimento dell'Alto Adige il sistema d'amministrazione

19 dei comuni del regno Decreto del viceré Eugenio Napoleone 15 febbraio 1811, n. 49, "che estende al dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti" Decreto vicereale 22 aprile 1811, n.101 "con cui si estendono al Dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e di Primiero i due decreti del 25 luglio 1806 e 4 agosto 1807; il primo intorno ai beni comunali incolti ed il secondo sull'estinzione dei debiti comunali" "Codice dei podestà e sindaci del Regno d'Italia", 1811 settembre 17 Decreto 28 settembre 1811, n.236 "relativo all'amministrazione de'boschi" Decreto vicereale 10 dicembre 1811, n.278 "che estende ai comuni del Tirolo meridionale componenti il Dipartimento dell'Alto Adige od aggregati al Dipartimento della Piave, la legislazione del regno relativa a debiti e crediti del comune"

Note (1) Cfr. S. BENVENUTI, "Storia del Trentino. Antologia di documenti e letture", vol. III, Trento 1996, pp. 102 - 109. (2) L'azione di controllo esercitata da parte degli organi politici sui comuni era assai contenuta. Essa aveva l'aspetto più di un'assistenza e di un affiancamento; la legislazione austriaca parlava solo di vigilanza e non di tutela e quindi il controllo riguardava la legittimità, non tanto il merito delle delibere sulle quali lo Stato generalmente si asteneva dal sindacare in ossequio al principio di non operare una sostituzione del potere centrale a quello periferico. Cfr. M. GARBARI, "Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e quella italiana", in "Storia del Trentino" a cura di L. De FINIS, Trento 1996, p. 537.

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Ente Comune di Vigo Rendena 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Comune di Vigo Rendena, 01/01/1610 - 31/12/1942 Subfondo Comunità e Comune (ordinamento italico e austriaco) di Vigo Rendena , 01/01/1610 - 31/12/1923

Storia Nell'anno 1815 con risoluzione sovrana del 7 aprile, l'Austria incorporava il dipartimento dell'Alto Adige, provvedimento che diventò esecutivo il 1° maggio. In virtù di questo decreto furono ripristinati i capitanati circolari di Trento, Rovereto, Bolzano, Brunico, Imst, Schwaz e Bregenz, direttamente dipendenti dal governo di Innsbruck e la cui estensione doveva coincidere con quella esistente fino all'anno 1805. Ad essi competeva la direzione degli affari amministrativi e avevano la funzione di raccordo tra i comuni e il governo di Innsbruck.(1) Nel circolo di Rovereto, cui apparteneva anche Vigo, le istituzioni comunali italiche cessarono il 31 dicembre 1820 e con il 1° gennaio 1821 entrarono in vigore quelle austriache. In seguito a tali disposizioni Pelugo, Iavrè, Darè, Verdesina, le quattro comunità aggregate a Vigo in epoca napoleonica, riconquistarono la loro autonomia amministrativa. Dal momento che la cellula di base dell'amministrazione asburgica era il comune, per definirne funzioni e competenze il 26 ottobre 1819 fu emanato il "Regolamento delle Comuni e de' loro Capi" per il Tirolo e il Vorarlberg. In base a tale regolamento, il comune veniva considerato un ente territoriale autonomo, dotato di attribuzioni naturale e delegate, e soggetto al controllo dell'autorità politica distrettuale o provinciale. L'articolo 5 stabiliva che nei comuni di campagna, categoria cui apparteneva anche Vigo come la quasi totalità dei paesi trentini, i censiti dovessero eleggere un capocomune, due deputati, un cassiere comunale, un esattore steorale e alcune guardie con compiti di polizia; la nomina di questi rappresentanti doveva essere successivamente confermata dal Giudizio distrettuale competente. Una definizione più accurata degli organi e delle competenze del comune si ottenne con la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849. Essa prevedeva, tra l'altro, l'istituzione della Rappresentanza e della Deputazione, che avevano rispettivamente funzioni deliberanti ed esecutive.(2) La successiva legge comunale del 1866, con aggiunte norme relative al patrimonio e ai redditi del 1882 e del 1892, non determinò nessun cambiamento sostanziale nell'assetto delle strutture amministrative periferiche. La situazione mutò alla fine della prima guerra mondiale con la dissoluzione della monarchia asburgica: con legge del 26 settembre 1920, n. 1322 veniva convertito in legge il R.D. 6 ottobre 1919, n. 1804 riguardante l'approvazione del trattato di pace tra l'Italia e l'Austria concluso a San Germano il 10 settembre 1919. In base ad esso la Venezia tridentina veniva annessa al Regno d'Italia e si autorizzava il governo a pubblicare nei territori annessi lo statuto e successivamente le altre leggi.

Fonti normative 21

Patente 24 giugno 1814, "relativa alla presa di possesso del Tirolo e Vorarlberg" Convenzione 28 giugno 1814 "relativa alla cessione da parte del Tirolo e del Vorarlberg, che altre volte apparteneva alla Baviera, a sua maestà l'imperatore d'Austria". Ordinanza 24 aprile 1815 "relativa al tempo in cui hanno da entrare in attività le autorità politiche organizzate definitivamente sotto la direzione di sua eccellenza il conte Fernando di Bissingen governatore" Circolare governatoriale 23 marzo 1816, "Spese e debiti della concorrenza militare" Circolare del Governo dei 3 aprile 1816, n. 7624 "Conti arretrati, non che debiti delle Giurisdizioni, e delle Comuni" Circolare governatoriale 16 luglio 1816, n. 16232, Ripristinazione dei giudizi patrimoniali Patente sovrana 14 marzo 1817 , n. 51, "Organizzazione dei giudizi distrettuali" Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760 "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale" Circolare dell'Imperial Regio Capitaniato del Circolo di Trento 4 novembre 1817, n. 11135/3818 "Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione dei comuni nel Circolo di Trento" Regolamento 18 giugno 1888, n. 3992 per i comuni italiani del Tirolo Legge 8 giugno 1892, n. 17, Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali Legge 10 marzo 1895, n. 16, concernente l'istituto della difesa del paese per la contea del Tirolo e pel Vorarlberg Legge 9 giugno 1909, n. 61, valevole per la contea principesca del Tirolo, sulla divisione dei terreni comuni e la regolazione dei diritti di godimento e di amministrazione che vi si riferiscono

Note (1) L'azione di controllo esercitata da parte degli organi politici sui comuni era assai contenuta. Essa aveva l'aspetto più di un'assistenza e di un affiancamento; la legislazione austriaca parlava solo di vigilanza e non di tutela e quindi il controllo riguardava la legittimità, non tanto il merito delle delibere sulle quali lo Stato generalmente si asteneva dal sindacare in ossequio al principio di non operare una sostituzione del potere centrale a quello periferico. Cfr. M. GARBARI, "Le strutture amministrative del Trentino sotto la sovranità asburgica e quella italiana", in "Storia del Trentino" a cura di L. De FINIS, Trento 1996, p. 537. (2) Cfr. E. MASTELLOTTO, "L'archivio comunale trentino", Trento 1986, pp. 88 - 98

22 subfondo 1 Comunità e Comune (ordinamento italico e austriaco) di Vigo Rendena , 1610; 1800 - 1923

Soggetti produttori Comune di Vigo Rendena, 1821 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di Vigo Rendena, 1810 settembre 1 - 1820 dicembre 31

23 serie 1.1 Verbali delle sedute della Rappresentanza comunale, 1868 - 1922

1.1. 1 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1868 gennaio 19 - 1869 dicembre 15 Italiano Registro

1.1. 2 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1870 gennaio 5 - 1871 ottobre 31 Italiano Registro

1.1. 3 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1871 novembre 22 - 1872 ottobre 19 Italiano Registro

1.1. 4 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1872 dicembre 26 - 1876 maggio 25 Italiano Registro

1.1. 5 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1876 giugno 14 - 1879 ottobre 16 Italiano Registro

1.1. 6 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1879 ottobre 15 - 1883 ottobre 27 Italiano Registro

1.1. 7 Verbali delle sedute della Rappresentanza 24

1883 ottobre 29 - 1889 settembre 16 Italiano Registro

1.1. 8 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1889 settembre 29 - 1892 maggio 29 Italiano Registro

1.1. 9 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1892 giugno 12 - 1897 agosto 22 Italiano Registro

1.1. 10 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1897 settembre 8 - 1901 marzo 31 Italiano Registro

1.1. 11 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1901 maggio 16 - 1909 aprile 25 Italiano Registro

1.1. 12 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1909 maggio 16 - 1914 novembre 15 Registro

1.1. 13 Verbali delle sedute della Rappresentanza 1914 novembre 26 - 1922 febbraio 22 Italiano Registro

25 serie 1.2 Carteggio e atti degli affari comunali, 1610; 1800 - 1923

1.2. 14 Carteggio e atti 1610; 1800 -1869 Italiano Busta

1.2. 15 Ampliamento della chiesetta di San Valentino 1866 Italiano Busta

1.2. 16 Carteggio e atti 1870 - 1895 Italiano Busta

1.2. 17 Cartegio e atti 1896 - 1906 Italiano Busta

1.2. 18 Carteggio e atti 1907 - 1908 Italiano Busta

1.2. 19 Carteggio e atti 1909 - 1911 Italiano Busta

1.2. 20 Atti relativi al consorzio sanitario 26

1911 - 1927 Italiano Busta

1.2. 21 Carteggio e atti 1912 - 1913 Italiano Busta

1.2. 22 Progetto di miglioramento della malga Calvera 1913 - 1928 Italiano Busta

1.2. 23 Categgio e atti 1914 Italiano Busta

1.2. 24 Carteggio e atti 1915 Italiano Busta

1.2. 25 Carteggio e atti 1916 Italiano Busta

1.2. 26 Carteggio e atti 1917 - 1918 Italiano Busta

1.2. 27 Carteggio e atti 1919 27

Italiano Busta

1.2 . 28 Carteggio e atti 1920 - 1921 Italiano Busta

1.2 . 29 Istituzione e costruzione asilo infantile 1921 - 1943 Italiano Busta

1.2. 30 Carteggio e atti 1922 Italiano Busta

1.2. 31 Carteggio e atti 1923 Italiano Busta

28 serie 1.3 Protocolli degli esibiti, 1882 - 1895

1.3. 32 Protocollo degli esibiti 1882 agosto 27 - 1895 settembre 15 Italiano Registro

29 serie 1.4 Catasti e mappe, 1860 - 1881

1.4. 33. b. 33 - 36 Protocollo delle particelle dei terreni 1860 Italiano Registro

1.4. 34. b. 33 - 36 Protocollo delle particelle degli edifici 1860 Italiano Registro

1.4. 35. b. 33 - 36 Elenco alfabetico dei proprietari 1860 Italiano Registro

1.4. 36. b. 33 - 36 Mappa catastale 1860 Italiano Mappa

1.4. 37 "Libro fondiario del Comune di Vigo" 1881 Italiano Registro

30 serie 1.5 Quinternetti, 1887 - 1917

1.5. 38. b. 38 - 51 Quinternetto imposta casatico a classi 1887 Italiano Registro

1.5. 39. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di maggio 1887 Italiano Registro

1.5. 40. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di ottobre 1887 Italiano Registro

1.5. 41. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di maggio 1893 Italiano Registro

1.5. 42. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di ottobre 1893 Italiano Registro

1.5. 43. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di maggio 1902 Italiano Registro

1.5. 44. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di ottobre 31

1902 Registro

1.5. 45. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di ottobre 1903 Italiano Registro

1.5. 46. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di maggio 1905 Italiano Registro

1.5. 47. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di ottobre 1905 Italiano Registro

1.5. 48. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di maggio 1906 Italiano Registro

1.5. 49. b. 38 - 51 Quinternetto del mese di ottobre 1906 Italiano Registro

1.5. 50. b. 38 - 51 Quinternetto d'esazione degli incendi dei fabbricati 1905 Italiano Registro

1.5. 51. b. 38 - 51 Quinternetto tassa guardia campestre 1917 Italiano 32

Registro

33 serie 1.6 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1832 - 1923

1.6. 52. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1832 Italiano Registro

1.6. 53. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1833 Italiano Registro

1.6. 54. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1833 Italiano Registro

1.6. 55. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1838 - 1839 Italiano Registro

1.6. 56. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1842 - 1843 Italiano Registro

1.6. 57. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1843 - 1844 Italiano Registro

1.6. 58. b. 52 - 84 Conto consuntivo 34

1843 - 1844 Italiano Registro

1.6. 59. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1858 - 1859 Italiano Registro

1.6. 60. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1859 - 1860 Italiano Registro

1.6. 61. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1874 Italiano Registro

1.6. 62. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1882 Italiano Registro

1.6. 63. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1887 Italiano Registro

1.6. 64. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1912 Italiano Registro

1.6. 65. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1913 35

Italiano Registro

1.6. 66. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1913 Italiano Registro

1.6. 67. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1914 Italiano Registro

1.6. 68. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1914 Italiano Registro

1.6. 69. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1915 Italiano Registro

1.6. 70. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1915 Italiano Registro

1.6. 71. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1916 Italiano Registro

1.6. 72. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1916 Italiano 36

Registro

1.6. 73. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1917 Italiano Registro

1.6. 74. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1917 Italiano Registro

1.6. 75. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1918 Italiano Registro

1.6. 76. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1919 Italiano Registro

1.6. 77. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1919 Italiano Registro

1.6. 78. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1920 Italiano Registro

1.6. 79. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1920 Italiano Registro 37

1.6. 80. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1921 Italiano Registro

1.6. 81. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1922 Italiano Registro

1.6. 82. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1922 Italiano Registro

1.6. 83. b. 52 - 84 Bilancio di previsione 1923 Italiano Registro

1.6. 84. b. 52 - 84 Conto consuntivo 1923 Italiano Registro

38 serie 1.7 Giornali di cassa e libri mastri, 1859 - 1916

1.7. 85 "Giornale di cassa del comune di Vigo" 1859 - 1903 Italiano Registro

1.7. 86 "Giornale di cassa e partitario debitori e creditori del comune" 1871 marzo 11 - 1911 ottobre 9 - Giornale di cassa (1885 febbraio 1 - 1888 maggio 27) - Partitario debitori e creditori del comune (1871 marzo 11 - 1911 ottobre 9) Italiano Registro

1.7. 87 Giornale di cassa 1913 Italiano Registro

1.7. 88 Registro dei mandati 1892 marzo 3 - 1901 giugno 23 Italiano Registro

1.7. 89 Libro mastro 1907 - 1916 Italiano Registro

39 serie 1.8 Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1823 - 1923

1.8. 90 Documenti giusitificativi del conto consuntivo 1823 - 1869 Italiano Busta

1.8. 91 Documenti giusitificativi del conto consuntivo 1874 - 1883 Italiano Busta

1.8. 92 Documenti giusitificativi del conto consuntivo 1887 - 1915 Italiano Busta

1.8. 93 Documenti giusitificativi del conto consuntivo 1916 - 1923 Italiano Busta

40 serie 1.9 Liste di leva e ruoli matricolari, 1896 - 1923

1.9. 94. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1896 Italiano Registro

1.9. 95. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1897 Italiano Registro

1.9. 96. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1898 Italiano Registro

1.9. 97. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1899 Italiano Registro

1.9. 98. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1900 Italiano Registro

1.9. 99. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1901 Italiano Registro

1.9. 100. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 41

1902 Italiano Registro

1.9. 101. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1903 Italiano Registro

1.9. 102. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1904 Italiano Registro

1.9. 103. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1905 Italiano Registro

1.9. 104. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1906 Italiano Registro

1.9. 105. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1907 Italiano Registro

1.9. 106. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1908 Italiano Registro

1.9. 107. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1909 42

Italiano Registro

1.9. 108. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1910 Italiano Registro

1.9. 109. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1911 Italiano Registro

1.9. 110. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1912 Italiano Registro

1.9. 111. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1913 Italiano Registro

1.9. 112. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1914 Italiano Registro

1.9. 113. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1915 Italiano Registro

1.9. 114. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1916 Italiano 43

Registro

1.9. 115. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1917 Italiano Registro

1.9. 116. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1916 Italiano Registro

1.9. 117. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1919 Italiano Registro

1.9. 118. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1920 Italiano Registro

1.9. 119. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1921 Italiano Registro

1.9. 120. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1921 Italiano Registro

1.9. 121. b. 94 - 124 Lista di leva 1922 Italiano Registro 44

1.9. 122. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1922 Italiano Registro

1.9. 123. b. 94 - 124 Lista di leva 1923 Italiano Registro

1.9. 124. b. 94 - 124 Ruolo matricolare 1923 Italiano Registro

45 serie 1.10 Registri diversi, 1800 - 1890

1.10. 125 Causa civile tra la comunità di Vigo e quella di Darè per le spese di Val Cava 1800 aprile 30 - 1801 settembre 17 Italiano Registro

1.10. 126 Registro dei confini del territorio comunale 1844 settembre 18 - 1883 ottobre 2 Italiano Registro

1.10. 127 "Registro da cui appariscono tutti i confini del suolo comunale di Vigo Redena" (1) 1844 ottobre 18 - 1890 maggio 6 Italiano Registro Note (1) Questo registro è una copia postuma e in alcuni punti errata del precedente

1.10. 128 "Ruolo della popolazione di Vigo" 1890 dicembre 31 Italiano Registro

46 subfondo 2 Pii legati di Vigo Rendena, 1834 - 1922

Storia archivistica Nell'archivio comunale di Vigo Rendena è stata ritrovato, frammisto alla documentazione prodotta dall'ente comune, del materiale relativo a legati pii. Essi consistevano in beni mobili o immobili disposti dai testatori in favore della comunità, che provvedeva alla loro amministrazione mediante persone che venivano direttamente nominate dal Consiglio comunale. Dalla consultazione dei "Quinternetti per la distribuzione delle rendite legatarie" si evince che usufruivano delle rendite una settantina di "fuochi fumanti", che "usano il fuoco per la maggior parte dell'anno", vale a dire famiglie che risiedevano stabilmente in paese. Dal momento che la gestione amministrativa e contabile delle rendite legatarie era di spettanza comunale, i "Legati pii" sono stati considerati dal punto di vista archivistico non come un fondo a sé stante ma come un 'subfondo', vale a dire una sottopartizione del fondo 'archivio comunale'.

47 serie 2.1 Carteggio e atti, 1834 - 1922

2.1. 129 Carteggio e atti 1834 - 1922 Italiano Busta

48 serie 2.2 Quinternetti, 1840 - 1922

2.2. 130. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione per la decima 1840 Italiano Registro

2.2. 131. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione per la decima 1841 Italiano Registro

2.2. 132. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1842 Italiano Registro; pergamena

2.2. 133. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1844 Italiano Registro

2.2. 134. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1845 Italiano Registro

2.2. 135. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1846 Italiano Registro

2.2. 136. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 49

1847 Italiano Registro

2.2. 137. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1864 Italiano Registro

2.2. 138. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1865 Italiano Registro

2.2. 139. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1866 Italiano Registro

2.2. 140. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1867 Italiano Registro

2.2. 141. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1868 Italiano Registro

2.2. 142. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1869 Italiano Registro

2.2. 143. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1870 50

Italiano Registro

2.2. 144. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1871 Italiano Registro

2.2. 145. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1872 Italiano Registro

2.2. 146. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1874 Italiano Registro

2.2. 147. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1875 Italiano Registro

2.2. 148. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1876 Italiano Registro

2.2. 149 . b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1877 Italiano Registro

2.2. 150. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1878 Italiano 51

Registro

2.2. 151. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1879 Italiano Registro

2.2. 152. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1880 Italiano Registro

2.2. 153. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1881 Italiano Registro

2.2. 154. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1882 Italiano Registro

2.2. 155. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1883 Italiano Registro

2.2. 156. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1884 Italiano Registro

2.2. 157. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1885 Italiano Registro 52

2.2. 158. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1886 Italiano Registro

2.2. 159. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1887 Italiano Registro

2.2. 160. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1888 Italiano Registro

2.2. 161. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1889 Italiano Registro

2.2. 162. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1890 Italiano Registro

2.2. 163. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1891 Italiano Registro

2.2. 164. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1892 Italiano Registro

53

2.2. 165. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1893 Italiano Registro

2.2. 166. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1894 Italiano Registro

2.2. 167. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1895 Italiano Registro

2.2. 168. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1896 Italiano Registro

2.2. 169. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1897 Italiano Registro

2.2. 170. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1898 Italiano Registro

2.2. 171. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1899 Italiano Registro

54

2.2. 172. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1900 Italiano Registro

2.2. 173. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1901 Italiano Registro

2.2. 174. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1902 Italiano Registro

2.2. 175. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1903 Italiano Registro

2.2. 176. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1904 Italiano Registro

2.2. 177. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1905 Italiano Registro

2.2. 178. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1906 Italiano Registro

55

2.2. 179. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1907 Italiano Registro

2.2. 180. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1908 Italiano Registro

2.2. 181. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1909 Italiano Registro

2.2. 182. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1910 Italiano Registro; pergamena

2.2. 183. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1911 Italiano Registro

2.2. 184. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1912 Italiano Registro

2.2. 185. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1913 Italiano Registro

56

2.2. 186. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1914 Italiano Registro

2.2. 187. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1915 Italiano Registro

2.2. 188. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1916 Italiano Registro

2.2. 189. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1917 Italiano Registro; pergamena

2.2. 190. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1918 Italiano Registro

2.2. 191. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1919 Italiano Registro

2.2. 192. b. 130 -1 94 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1920 Italiano Registro

57

2.2. 193. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1921 Italiano Registro

2.2. 194. b. 130 - 194 Quinternetto d'esazione e distribuzione delle rendite legatarie alle famiglie del comune 1922 Italiano Registro

58 serie 2.3 Conti entrata ed uscita, 1839 - 1911

2.3. 195. b. 195 - 201 Conto entrata - uscita 1839 - 1840 Italiano Registro

2.3. 196. b. 195 - 201 Conto entrata - uscita 1840 - 1841 Italiano Registro; pergamena

2.3. 197. b. 195 - 201 Conto entrata - uscita 1841 - 1842 Italiano Registro

2.3. 198. b. 195 - 201 Conto entrata - uscita 1842 - 1843 Italiano Registro

2.3. 199. b. 195 - 201 Conto entrata - uscita 1844 Italiano Registro

2.3. 200. b. 195 - 201 Conto entrata - uscita 1845 - 1911 Italiano Registro

59 serie 2.4 Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1837 - 1902

2.4. 201. b. 195 - 201 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1837 - 1902 Italiano Busta

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Ente Comune di Vigo Rendena 1923 gennaio 13

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Comune di Vigo Rendena, 01/01/1610 - 31/12/1942 Subfondo Comune di Vigo Rendena (ordinamento italiano), 01/01/1923 - 31/12/1942

Storia La situazione mutò alla fine della prima guerra mondiale con la dissoluzione della monarchia asburgica: con legge del 26 settembre 1920, n. 1322 veniva convertito in legge il R.D. 6 ottobre 1919, n. 1804 riguardante l'approvazione del trattato di pace tra l'Italia e l'Austria concluso a San Germano il 10 settembre 1919. In base ad esso la Venezia tridentina veniva annessa al Regno d'Italia e si autorizzava il governo a pubblicare nei territori annessi lo statuto e successivamente le altre leggi. Il R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 estese alle nuove province la legge e il regolamento comunale italiano.(1) Anche a Vigo dopo tale data cominciarono la loro attività gli organi elettivi del consiglio comunale e della giunta, che sostituirono la rappresentanza comunale e la deputazione; il capocomune mutò la sua denominazione in quella di sindaco. Successivamente la legge del febbraio 1926 riguardante l'istituzione del podestà e della Consulta municipale, nominati dall'esecutivo nei comuni non eccedenti i 5000 abitanti, e il R.D. del settembre 1926 estendente atutti i comuni del Regno l'ordinamento podestarile operavano la completa cancellazione del passato tessuto amministrativo trentino. I comuni vennero infatti ridotti da 384 a 127. Con R.D. 6.5.1928, n. 1172 a Vigo Rendena vennero aggregati i comuni di Pelugo e Darè, i quali riconquistarono l'autonomia amministrativa con decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 31.10.1946, n. 422. (2)

Fonti normative Regio decreto 14 dicembre 1865, n. 2641 'col quale è approvato il regolamento giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario'. Regio decreto del 9 gennaio 1887, n. 4311, "che approva un nuovo ordinamento del servizio statistico" Regio decreto 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Legge 7 aprile 1921, n. 457, "concernente il VI censimento generale della popolazione del regno" Regio decreto 23 ottobre 1921, n. 1530, "che estende ai territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778, la legge 7 aprile 1921, n. 457 sul censimento generale della popolazione nei comuni del Regno" Regio decreto 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778"

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Regio decreto 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale" Regio decreto 21 gennaio 1923, n. 93, "che istituisce la provincia di Trento, con capoluogo Trento" Regio decreto 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile" Regio decreto 31 gennaio 1924, n. 151, "Norme per l'attuazione del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, riguardante la riforma della legge comunale e provinciale" Regio decreto 31 gennaio 1924, n. 151, "Norme per l'attuazione del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 2839, riguardante la riforma della legge comunale e provinciale" Regio decreto 23 maggio 1924, n. 824, "Regolamento per l'esecuzione della legge sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello stato" Regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2113, "Istituzione del servizio ispettivo sui comuni e sulle provincie, e modificazioni alle disposizioni della legge comunale e provinciale" Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti" Regio decreto 6 maggio 1926, n. 760, "Determinazione per alcune provincie del regno, della data della cessazione delle amministrazioni ordinarie e straordinarie e dell'inizio delle funzioni del podestà e delle consulte municipali nei comuni di cui all'art. 1 della legge 4 febbraio 1926, n. 237" Regio decreto legge 9 maggio 1926, n. 818, "Modificazioni alla legge 4 febbraio 1926, n. 237, sulla istituzione del podestà e della consulta municipale" Regio decreto legge 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno" Decreto legge 17 marzo 1927, n. 383, "Facoltà al governo del re di provvedere ad una revisione generale delle circoscrizioni comunali" Regio decreto 28 marzo 1929, n. 499, "Disposizioni relative ai libri fondiari nei territori delle nuove province" Regio decreto 23 aprile 1929, n. 551, "Fissazione della data di cessazione delle amministrazioni straordinarie e dell'attuazione del nuovo ordinamento dell'amministrazione provinciale in 17 provincie" Regio decreto 26 luglio 1929, n. 1361, "Modifica alla tenuta dei registri dello stato civile" Legge 14 settembre 1931, n. 1175, Testo Unico delle leggi sulla finanza locale Regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, "Approvazione del testo unico della legge comunale e provinciale" Legge 16 giugno 1938, n. 1075, "Conversione in legge del r. decreto-legge 28 aprile 1938, n. 482, concernente la prescrizione, come requisito essenziale ad amministratore dei comuni e delle provincie, dello stato di coniugato o di vedovo con prole" Regio decreto 28 ottobre 1940, n. 1443, "Codice di procedura civile" Regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, "Disposizioni per l'attuazione del Codice di procedura civile e disposizioni transitorie" Regio decreto legge 28 dicembre 1943, n. 29-B, "Defascitizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale" Regio decreto legge 4 aprile 1944, n. 111, "Norme transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle

62 provincie" Regio decreto legge 12 aprile 1944, n. 101, "Norme integrative dei r. decreti-legge 28 dicembre 1943, n. 29- B e 6 gennaio 1944, n. 9, sulla defascistizzazione delle amministrazioni dello stato, degli enti locali e parastatali, degli enti comunque sottoposti a vigilanza o tutela dello stato e delle aziende private esercenti servizi pubblici o di interesse nazionale e sulla riammissione in servizio degli appartenenti a dette amministrazioni, enti ed aziende già licenziati per motivi politici" Decreto legge luogotenenziale 27 luglio 1944, n.159, "Sanzioni contro il fascismo" Decreto legge luogotenenziale 1 febbraio 1945, n. 23, "Estensione alle donne del diritto di voto" Decreto legge luogotenenziale 7 gennaio 1946, n. 1, "Ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 4 marzo 1946, n. 68, "Modificazioni alle norme per la ripartizione dei comuni in sezioni elettorali" Decreto legge luogotenenziale 10 marzo 1946, n.76, "Modificazioni ed aggiunte al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1, sulla ricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge luogotenenziale 15 marzo 1946, n. 83, "Modificazioni al D.L.L. 7 gennaio 1946, n. 1, sulla ricostruzione delle amministrazioni comunali su base elettiva" Decreto legge del Capo provvisorio dello Stato 23 dicembre 1946, n. 574, "Norme sull'assetto della legislazione nei territori liberati, per i provvedimenti adottati dagli enti locali sotto l'impero del sedicente governo della repubblica sociale" Legge 9 giugno 1947 n. 530, "Modificazioni al testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934 n. 383, e successive modificazioni" Legge 29 aprile 1949, n. 264, Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro e di assistenza dei lavoratori involontariamente disoccupati Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1951, n. 574, "Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige" Decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1958, n. 136, "Regolamento di esecuzione della legge 24 dicembre 1954, n. 1128 sull'ordinamento delle anagrafi della popolazione residente" Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige Legge 17 agosto 1974, n. 386, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 8 luglio 1974, n.264, recante norme per l'estinzione dei debiti degli enti mutualistici nei confronti degli enti ospedalieri, il finanziamento della spesa ospedaliera e l'avvio della riforma sanitaria" Decreto del Presidente della Giunta Regionale 12 luglio 1984, n. 12/L, "Approvazione del regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi regionali sull'ordinamento dei comuni di cui al D.P.G.R. 19 gennaio 1984 n. 6/L" Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale" Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali

63

Note (1) Cfr. M. GARBARI; "Le strutture amministrative nel Trentino", p. 548. (2) Cfr. A. CASETTI, "Guida storico-archivistica del Trentino", Trento 1964, p. 1015

64 subfondo 3 Comune di Vigo Rendena (ordinamento italiano), 1923 - 1942

Soggetti produttori Comune di Vigo Rendena, 1923 gennaio 13

65 serie 3.1 Deliberazioni del Consiglio comunale, 1924 - 1944

Contenuto In questa serie archivistica sono state inserite anche le deliberazioni del Podestà, che non hanno continuazione data la soppressione di quesa figura e la successiva ripresa dell'attività del Consiglio comunale, ripristinata con D.Lgs. Luogotenenziale 7 gennaio 1946, n. 1.

3.1. 1 Deliberazioni del Consiglio comunale e poi del Podestà 1924 febbraio 6 - 1932 marzo 5 Italiano Registro

3.1. 2 Deliberazioni del Podestà 1934 aprile 27 - 1936 marzo 21 Italiano Registro

3.1. 3 Deliberazioni del Podestà 1936 aprile 4 - 1938 aprile 9 Italiano Registro

3.1. 4 Deliberazioni del Podestà 1938 maggio 5 - 1941 marzo 26 Italiano Registro

3.1. 5 Deliberazioni del Podestà 1941 marzo - 1942 aprile 7 Italiano Registro

3.1. 6 Deliberazioni del Podestà 1942 aprile 11 - 1944 gennaio 26 66

Italiano Registro

67 serie 3.2 Indici deliberazioni del Consiglio comunale, 1924 - 1942

3.2. 1 Indice deliberazioni del Podestà 1924 gennaio 1 - 1934 aprile 9 Italiano Registro

3.2. 2 Indice deliberazioni del Podestà 1934 aprile 10 - 1940 dicembre 31 Italiano Registro

3.2. 3 Indice deliberazioni del Podestà 1941 gennaio 9 - 1942 dicembre 31 Italiano Registro

68 serie 3.3 Deliberazioni del Consiglio comunale - copie vistate -, 1926 - 1940

Contenuto La serie è impostata per le deliberazioni del Consiglio comunale, analogamente alla serie degli originali (cfr. Serie 1.1 "Deliberazioni del Consiglio comunale"). In inventario figurano solo quelle del Podestà, dal momento che mancano le copie del Consiglio comunale dal 1924 al 1926.

3.3. 1 Deliberazioni del Podestà 1926 ottobre 9 - 1931 dicembre 31 Italiano Registro

3.3. 2 Deliberazioni del Podestà 1932 agosto 27 - 1935 dicembre 24 Italiano Registro

3.3. 3 Deliberazioni del Podestà 1936 gennaio 4 - 1937 dicembre 23 Italiano Registro

3.3. 4 Deliberazioni del Podestà 1938 gennaio 22 - 1940 dicembre 31 Italiano Registro

69 serie 3.4 Carteggio e atti degli affari comunali, 1923 - 1946

Contenuto Le categorie che figurano nella descrizione si riferiscono al titolario stabilito dalla Circolare del Ministero dell'interno- direzione generale dell'amministrazione civile del 1° marzo 1897 n. 17100 -2:, attualmente in vigore e così articolata:

I AMMINISTRAZIONE; II OPERE PIE E BENEFICENZA; III POLIZIA URBANA E RURALE; IV SANITA' E IGIENE; V FINANZE; VI GRAZIA, GIUSTIZIA E CULTO; VIII LEVA E TRUPPA; IX ISTRUZIONE PUBBLICA; X LAVORI PUBBLICI, POSTE, TELEFONI E TELEGRAFI; XI AGRICOLTURA, INDISTRIA E COMMERCIO; XII STATO CIVILE, CENSIMENTO E STATISTICA; XIII ESTERI; XIV OGGETTI DIVERSI; XV PUBBLICA SICUREZZA.

3.4. 1 Carteggio e atti: catt. I - XV 1924 Italiano Busta

3.4. 2 Carteggio e atti: cat. II (spedalità) 1924 - 1940 Italiano Busta

3.4. 3 Debiti del comune per mutui passivi: cat. V 1923 - 1942 Italiano Busta

3.4. 4 Carteggio e atti: catt. I - XV 1925 Italiano Busta

3.4. 5 Carteggio e atti: catt. I - XV 1926 Italiano 70

Busta

3.4. 6 Carteggio e atti: catt. I - X 1927 Italiano Busta

3.4. 7 Carteggio e atti: catt. XI - XV 1927 Italiano Busta

3.4. 8 Carteggio e atti: catt. I - VII 1928 Latino Busta

3.4. 9 Carteggio e atti: catt. VIII - XV 1928 Italiano Busta

3.4. 10 Carteggio e atti: catt. I - VIII 1929 Italiano Busta

3.4. 11 Carteggio e atti: catt. IX - XV 1929 Italiano Busta

3.4. 12 Piano regolatore 1929 - 1942 Italiano Busta 71

3.4. 13 Carteggio e atti: catt. I - XV 1930 Italiano Busta

3.4. 14 Carteggio e atti: catt. I - VI 1931 Italiano Busta

3.4. 15 Carteggio e atti: catt. VII - XV 1931 Italiano Busta

3.4. 16 Carteggio e atti: catt. I - IX 1932 Italiano Busta

3.4. 17 Carteggio e atti: catt. X - XV 1932 Italiano Busta

3.4. 18 Carteggio e atti: catt. I - X 1933 Italiano Busta

3.4. 19 Carteggio e atti: catt. XI - XV 1933 Italiano Busta

72

3.4. 20 Carteggio e atti: catt. I - X 1934 Italiano Busta

3.4. 21 Carteggio e atti: catt. XI - XV 1934 Italiano Busta

3.4. 22 Atti statistica demografica 1934 - 1942 Italiano Busta

3.4. 23 Carteggio e atti: catt. I - VIII 1935 Italiano Busta

3.4. 24 Carteggio e atti: catt. IX - XV 1935 Italiano Busta

3.4. 25 Carteggio e atti: catt. I - VI 1936 Italiano Busta

3.4. 26 Carteggio e atti: catt. VIII - XV 1936 Italiano Busta

73

3.4. 27 VII Censimento della popolazione 1936 Italiano Busta

3.4. 28 Carteggio e atti: catt. VI - XV 1937 Italiano Busta

3.4. 29 Carteggio e atti: catt. I - XV 1938 Italiano Busta

3.4. 30 Atti censimento industriale e commerciale (1937 - 1940) 1938 Italiano Busta

3.4. 31 Carteggio e atti: catt. I - X 1939 Italiano Busta

3.4. 32 Carteggio e atti: catt. XI - XV 1939 Italiano Busta

3.4. 33 Atti assisetnza connazionali rimpatriati 1939 - 1946 Italiano Busta

74

3.4. 34 Carteggio e atti: catt. I - X 1940 Italiano Busta

3.4. 35 Carteggio e atti: catt. XI - XV 1940 Italiano Busta

3.4. 36 Carteggio e atti: catt. I - X 1941 Italiano Busta

3.4. 37 Carteggio e atti: catt. XI - XV 1941 Italiano Busta

3.4. 38 Carteggio e atti: catt. I - IX 1942 Italiano Busta

3.4. 39 Carteggio e atti: catt. X - XV 1942 Italiano Busta

75 serie 3.5 Protocolli degli esibiti, 1928 - 1942

3.5. 1 Protocollo degli esibiti 1928 aprile 29 - 1929 ottobre 30 Italiano Registro

3.5. 2 Protocollo degli esibiti 1933 gennaio 22 - 1935 gennaio 31 Italiano Registro

3.5. 3 Protocollo degli esibiti 1935 gennaio 31 - 1936 maggio 1 Italiano Registro

3.5. 4 Protocollo degli esibiti 1936 maggio 1 - 1937 luglio 1 Italiano Registro

3.5. 5 Protocollo degli esibiti 1937 luglio 1 - 1938 marzo 15 Italiano Registro

3.5. 6 Protocollo degli esibiti 1938 marzo 16 - 1938 dicembre 31 Italiano Registro

3.5. 7 Protocollo degli esibiti 76

1939 gennaio 1 - 1939 dicembre 31 Italiano Registro

3.5. 8 Protocollo degli esibiti 1939 dicembre 4 - 1940 agosto 7 Italiano Registro

3.5. 9 Protocollo degli esibiti 1940 agosto 2 - 1941 ottobre 10 Italiano Registro

3.5. 10 Protocollo degli esibiti 1941 ottobre 10 - 1941 dicembre 29 Italiano Registro

3.5. 11 Protocollo degli esibiti 1942 gennaio 1 - 1942 giugno 27 Italiano Registro

3.5. 12 Protocollo degli esibiti 1942 giugno 27 - 1942 dicembre 31 Italiano Registro

77 serie 3.6 Contratti, 1926 - 1943

3.6. 1. b. 1 - 2 Contratti 1926 - 1934 Italiano Busta

3.6. 2. b. 1 - 2 Registro spese e diritti 1933 - 1943 Italiano Registro

3.6. 3 Contratti: nn. 1 - 33 1935 - 1940 Italiano Busta

3.6. 4 Contratti: nn. 35 - 54 1940 - 1941 Italiano Busta

3.6. 5 Contratti: nn. 55 - 64 1941 - 1942 Italiano Busta

3.6. 6 Contratti: nn. 65 - 85 1942 Italiano Busta

78 serie 3.7 Imposte di consumo, 1930 - 1939

3.7. 1 Imposte di consumo 1930 - 1939 Italiano Busta

79 serie 3.8 Ruoli comunali, 1924 - 1942

3.8. 1. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1924 Italiano Registro

3.8. 2. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1925 Italiano Registro

3.8. 3. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1926 Italiano Registro

3.8. 4. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1927 Italiano Registro

3.8. 5. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1930 Italiano Registro

3.8. 6. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1931 Italiano Registro

3.8. 7. b. 1 - 11 Ruolo comunale 80

1932 Italiano Registro

3.8. 8. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1933 Italiano Registro

3.8. 9. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1934 Italiano Registro

3.8. 10. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1935 Italiano Registro

3.8. 11. b. 1 - 11 Ruolo comunale 1936 Italiano Registro

3.8. 12. b. 12 - 17 Ruolo comunale 1937 Italiano Registro

3.8. 13. b. 12 - 17 Ruolo comunale 1938 Italiano Registro

3.8. 14. b. 12 - 17 Ruolo comunale 1939 81

Italiano Registro

3.8. 15. b. 12 - 17 Ruolo comunale 1940 Italiano Registro

3.8. 16. b. 12 - 17 Ruolo comunale 1941 Italiano Registro

3.8. 17. b. 12 - 17 Ruolo comunale 1942 Italiano Registro

82 serie 3.9 Bilanci di previsione e conti consuntivi, 1924 - 1942

3.9. 1 Bilancio di previsione 1924 Italiano Registro

3.9. 2 Conto consuntivo 1924 Italiano Registro

3.9. 3 Bilancio di previsione 1925 Italiano Registro

3.9. 4 Conto consuntivo 1925 Italiano Registro

3.9. 5 Bilancio di previsione 1926 Italiano Registro

3.9. 6 Conto consuntivo 1926 Italiano Registro

3.9. 7 Bilancio di previsione 83

1927 Italiano Registro

3.9. 8 Conto consuntivo 1927 Italiano Registro

3.9. 9 Bilancio di previsione 1928 Italiano Registro

3.9. 10 Conto consuntivo 1928 Italiano Registro

3.9. 11 Bilancio di previsione 1929 Italiano Registro

3.9. 12 Conto consuntivo 1929 Italiano Registro

3.9. 13 Bilancio di previsione 1930 Italiano Registro

3.9. 14 Conto consuntivo 1930 84

Italiano Registro

3.9. 15 Bilancio di previsione 1931 Italiano Registro

3.9. 16 Conto consuntivo 1931 Italiano Registro

3.9. 17 Bilancio di previsione 1932 Italiano Registro

3.9. 18 Conto consuntivo 1932 Italiano Registro

3.9. 19 Bilancio di previsione 1933 Italiano Registro

3.9. 20 Conto consuntivo 1933 Italiano Registro

3.9. 21 Bilancio di previsione 1934 Italiano 85

Registro

3.9. 22 Conto consuntivo 1934 Italiano Registro

3.9. 23 Bilancio di previsione 1935 Italiano Registro

3.9. 24 Conto consuntivo 1935 Italiano Registro

3.9. 25 Bilancio di previsione 1936 Italiano Registro

3.9. 26 Conto consuntivo 1936 Italiano Registro

3.9. 27 Bilancio di previsione 1937 Italiano Registro

3.9. 28 Conto consuntivo 1937 Italiano Registro 86

3.9. 29 Bilancio di previsione 1938 Italiano Registro

3.9. 30 Conto consuntivo 1938 Italiano Registro

3.9. 31 Bilancio di previsione 1939 Italiano Registro

3.9. 32 Conto consuntivo 1939 Italiano Registro

3.9. 33 Bilancio di previsione 1940 Italiano Registro

3.9. 34 Conto consuntivo 1940 Italiano Registro

3.9. 35 Bilancio di previsione 1941 Italiano Registro

87

3.9. 36 Conto consuntivo 1941 Italiano Registro

3.9. 37 Bilancio di previsione 1942 Italiano Registro

3.9. 38 Conto consuntivo 1942 Italiano Registro

88 serie 3.10 Libri mastri, 1926 - 1942

3.10. 1 Libro mastro: entrata 1926 Italiano Registro

3.10. 2 Libro mastro: uscita 1926 Italiano Registro

3.10. 3 Libro mastro: entrata 1927 Italiano Registro

3.10. 4 Libro mastro: uscita 1927 Italiano Registro

3.10. 5 Libro mastro: entrata 1928 Italiano Registro

3.10. 6 Libro mastro: uscita 1928 Italiano Registro

3.10. 7 Libro mastro 89

1929 Italiano Registro

3.10. 8 Libro mastro 1930 Italiano Registro

3.10. 9 Libro mastro 1931 Italiano Registro

3.10. 10 Libro mastro 1932 Italiano Registro

3.10. 11 Libro mastro 1933 Italiano Registro

3.10. 12 Libro mastro 1934 Italiano Registro

3.10. 13 Libro mastro 1935 Italiano Registro

3.10. 14 Libro mastro 1936 90

Italiano Registro

3.10. 15 Libro mastro 1937 Italiano Registro

3.10. 16 Libro mastro 1938 Italiano Registro

3.10. 17 Libro mastro 1939 Italiano Registro

3.10. 18 Libro mastro 1940 Italiano Registro

3.10. 19 Libro mastro 1941 Italiano Registro

3.10. 20 Libro mastro 1942 Italiano Registro

91 serie 3.11 Giornali di cassa, 1924 - 1928

3.11. 1 Giornale di cassa: entrata 1924 - 1928 Italiano Registro

3.11. 2 Giornale di cassa: uscita 1924 - 1928 Italiano Registro

92 serie 3.12 Allegati al bilancio di previsione e al conto consuntivo - Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1924 - 1942

3.12. 1 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1924 - 1928 Italiano Busta

3.12. 2 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1929 Italiano Busta

3.12. 3 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1930 Italiano Busta

3.12. 4 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1931 Italiano Busta

3.12. 5 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1932 Italiano Busta

3.12. 6 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1933 - 1934 Italiano Busta

93

3.12. 7 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1935 - 1936 Italiano Busta

3.12. 8 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1937 Italiano Busta

3.12. 9 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1938 Italiano Busta

3.12. 10 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1939 Italiano Busta

3.12. 11 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1940 Italiano Busta

3.12. 12 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1940 Italiano Busta

3.12. 13 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1941 Italiano Busta

94

3.12. 14 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1941 Italiano Busta

3.12. 15 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1942 Italiano Busta

3.12. 16 Documenti giustificativi del conto consuntivo 1942 Italiano Busta

95 serie 3.13 Liste di leva e ruoli matricolari, 1924 - 1942

3.13. 1 Lista di leva 1924 Italiano Registro

3.13. 2 Ruolo matricolare 1924 Italiano Registro

3.13. 3 Lista di leva 1925 Italiano Registro

3.13. 4 Ruolo matricolare 1925 Italiano Registro

3.13. 5 Lista di leva 1926 Registro

3.13. 6 Ruolo matricolare 1926 Italiano Registro

3.13. 7 Lista di leva 1927 96

Italiano Registro

3.13. 8 Ruolo matricolare 1927 Italiano Registro

3.13. 9 Lista di leva 1928 Italiano Registro

3.13. 10 Ruolo matricolare 1928 Italiano Registro

3.13. 11 Lista di leva 1929 Italiano Registro

3.13. 12 Ruolo matricolare 1929 Italiano Registro

3.13. 13 Lista di leva 1930 Italiano Registro

3.13. 14 Ruolo matricolare 1930 Italiano 97

Registro

3.13. 15 Lista di leva 1931 Italiano Registro

3.13. 16 Ruolo matricolare 1931 Italiano Registro

3.13. 17 Lista di leva 1932 Italiano Registro

3.13. 18 Ruolo matricolare 1932 Italiano Registro

3.13. 19 Lista di leva 1933 Italiano Registro

3.13. 20 Ruolo matricolare 1933 Italiano Registro

3.13. 21 Lista di leva 1934 Italiano Registro 98

3.13. 22 Ruolo matricolare 1934 Italiano Registro

3.13. 23 Lista di leva 1935 Italiano Registro

3.13. 24 Ruolo matricolare 1935 Italiano Registro

3.13. 25 Lista di leva 1936 Italiano Registro

3.13. 26 Ruolo matricolare 1936 Italiano Registro

3.13. 27 Lista di leva 1937 Italiano Registro

3.13. 28 Ruolo matricolare 1937 Italiano Registro

99

3.13. 29 Lista di leva 1938 Italiano Registro

3.13. 30 Ruolo matricolare 1938 Italiano Registro

3.13. 31 Lista di leva 1939 Italiano Registro

3.13. 32 Ruolo matricolare 1939 Italiano Registro

3.13. 33 Lista di leva 1940 Italiano Registro

3.13. 34 Ruolo matricolare 1940 Italiano Registro

3.13. 35 Lista di leva 1941 Italiano Registro

100

3.13. 36 Ruolo matricolare 1941 Italiano Registro

3.13. 37 Lista di leva 1942 Italiano Registro

3.13. 38 Ruolo matricolare 1942 Italiano Registro

101 serie 3.14 Stato civile, 1924 - 1942

3.14. 1 Atti di nascita 1924 Italiano Registro

3.14. 2 Atti di morte 1924 Italiano Registro

3.14. 3 Atti di matrimonio 1924 Italiano Registro

3.14. 4 Atti di cittadinanza 1924 Italiano Registro

3.14. 5 Atti di nascita 1925 Italiano Registro

3.14. 6 Atti di morte 1925 Italiano Registro

3.14. 7 Atti di matrimonio 102

1925 Italiano Registro

3.14. 8 Atti di cittadinanza 1925 Italiano Registro

3.14. 9 Atti di nascita 1926 Italiano Registro

3.14. 10 Atti di morte 1926 Italiano Registro

3.14. 11 Atti di matrimonio 1926 Italiano Registro

3.14. 12 Atti di cittadinanza 1926 Italiano Registro

3.14. 13 Atti di nascita 1927 Italiano Registro

3.14. 14 Atti di morte 1927 103

Italiano Registro

3.14. 15 Atti di matrimonio 1927 Italiano Registro

3.14. 16 Atti di cittadinanza 1927 Italiano Registro

3.14. 17 Atti di nascita 1928 Italiano Registro

3.14. 18 Atti di morte 1928 Italiano Registro

3.14. 19 Atti di matrimonio 1928 Italiano Registro

3.14. 20 Atti di cittadinanza 1928 Italiano Registro

3.14. 21 Atti di nascita 1929 Italiano 104

Registro

3.14. 22 Atti di morte 1929 Italiano Registro

3.14. 23 Atti di matrimonio 1929 Italiano Registro

3.14. 24 Atti di cittadinanza 1929 Italiano Registro

3.14. 25 Atti di nascita 1930 Italiano Volume

3.14. 26 Atti di morte 1930 Italiano Registro

3.14. 27 Atti di matrimonio 1930 Italiano Registro

3.14. 28 Atti di cittadinanza 1930 Italiano Registro 105

3.14. 29 Atti di nascita 1931 Italiano Registro

3.14. 30 Atti di morte 1931 Italiano Registro

3.14. 31 Atti di matrimonio 1931 Italiano Registro

3.14. 32 Atti di cittadinanza 1931 Italiano Registro

3.14. 33 Atti di nascita 1932 Italiano Registro

3.14. 34 Atti di morte 1932 Italiano Registro

3.14. 35 Atti di matrimonio 1932 Italiano Registro

106

3.14. 36 Atti di cittadinanza 1932 Italiano Registro

3.14. 37 Atti di nascita 1933 Italiano Registro

3.14. 38 Atti di morte 1933 Italiano Registro

3.14. 39 Atti di matrimonio 1933 Italiano Registro

3.14. 40 Atti di cittadinanza 1933 Italiano Registro

3.14. 41 Atti di nascita 1934 Italiano Registro

3.14. 42 Atti di morte 1934 Italiano Registro

107

3.14. 43 Atti di matrimonio 1934 Italiano Registro

3.14. 44 Atti di cittadinanza 1934 Italiano Registro

3.14. 45 Atti di nascita 1935 Italiano Registro

3.14. 46 Atti di morte 1935 Italiano Registro

3.14. 47 Atti di matrimonio 1935 Italiano Registro

3.14. 48 Atti di cittadinanza 1935 Italiano Registro

3.14. 49 Atti di nascita 1936 Italiano Registro

108

3.14. 50 Atti di morte 1936 Italiano Registro

3.14. 51 Atti di matrimonio 1936 Italiano Registro

3.14. 52 Atti di cittadinanza 1936 Italiano Registro

3.14. 53 Atti di nascita 1937 Italiano Registro

3.14. 54 Atti di morte 1937 Italiano Registro

3.14. 55 Atti di matrimonio 1937 Italiano Registro

3.14. 56 Atti di cittadinanza 1937 Italiano Registro

109

3.14. 57 Atti di nascita 1938 Italiano Registro

3.14. 58 Atti di morte 1938 Italiano Registro

3.14. 59 Atti di matrimonio 1938 Italiano Registro

3.14. 60 Atti di cittadinanza 1938 Italiano Registro

3.14. 61 Atti di nascita 1939 Italiano Registro

3.14. 62 Atti di morte 1939 Italiano Registro

3.14. 63 Atti di matrimonio 1939 Italiano Registro

110

3.14. 64 Atti di cittadinanza 1939 Italiano Registro

3.14. 65 Atti di nascita 1940 Italiano Registro

3.14. 66 Atti di morte 1940 Italiano Registro

3.14. 67 Atti di matrimonio 1940 Italiano Registro

3.14. 68 Atti di cittadinanza 1940 Italiano Registro

3.14. 69 Atti di nascita 1941 Italiano Registro

3.14. 70 Atti di morte 1941 Italiano Registro

111

3.14. 71 Atti di matrimonio 1941 Italiano Registro

3.14. 72 Atti di cittadinanza 1941 Italiano Registro

3.14. 73 Atti di nascita 1942 Italiano Registro

3.14. 74 Atti di morte 1942 Italiano Registro

3.14. 75 Atti di matrimonio 1942 Italiano Registro

3.14. 76 Atti di cittadinanza 1942 Italiano Registro

112 serie 3.15 Stato civile: indici decennali, 1924 - 1932

3.15. 4 Indice decennale: atti di cittadinanza 1924 - 1932 Italiano Registro

3.15. 3 Indice decennale: atti di matrimonio 1924 - 1932 Italiano Registro

3.15. 2 Indice decennale: atti di morte 1924 - 1932 Italiano Registro

3.15. 1 Indici decennali: atti di nascita 1924 - 1932 Italiano Registro

113 serie 3.16 Registro di popolazione, 1932 - 1955

3.16. 1 Cartelle di casa 1932 Italiano Busta

3.16. 2 Cartelle toponomastiche 1936 Italiano Busta

3.16. 3 Cartelle toponomastiche 1936 Italiano Busta

3.16. 4 Fogli di famiglia eliminati 1940 - 1955 Italiano Busta

3.16. 5 Schede individuali del registro della popolazione eliminate 1926 - 1950 Italiano Busta

3.16. 6 Schede individuali del registro di popolazione eliminate (lett. A - Z) 1926 - 1950 Italiano Busta

114 serie 3.17 Movimento della popolazione, 1933 - 1939

3.17. 1 "Comune di Vigo Rendena. Immigrazioni" 1933 - 1939 Italiano Registro

115 serie 3.18 Registri diversi, 1930 - 1960

116 sottoserie 3.18.1 Registri diversi: cat. IV, 1930 - 1934

3.18.1. 1 Registro malattie infettive 1930 Italiano Registro

3.18.1. 2 Registro denunce delle morti 1934 Italiano Registro

117 sottoserie 3.18.2 Registri diversi: cat. XV, 1938 - 1960

3.18.2 1 Registro dei forestieri che soggiornano nel Comune 1938 - 1960 Italiano Registro

118

Ente Congregazione di carità di Vigo Rendena [1839] - 1923

Luoghi Vigo Rendena (TN)

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità poi Ente comunale assistenza di Vigo Rendena, 01/01/1839 - 31/12/1993 Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di carità di Vigo Rendena, 01/01/1839 - 31/12/1937

Storia Il decreto del viceré Eugenio Napoleone, n. 49, emanato a Milano il 15 febbraio 1811, estese al Dipartimento dell'Alto Adige e ai Cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti del Regno d'Italia napoleonico. Il decreto in questione, all'art. 2 del titolo I stabiliva che in ogni comune dei territori citati "...tutti gli spedali, orfanatrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza" dovessero essere sottoposti ad un unico organismo amministrativo che avrebbe preso il nome di Congregazione di carità. Il titolo II (art. 7 e ss.) specificava poi che le Congregazioni di carità dovevano essere composte da "...probi e distinti cittadini del comune scelti fra i proprietari, i commercianti e gli uomini di legge più distinti", i quali, in numero di non più di sei e non meno di quattro, dovevavno essere nominati dal podestà o dal sindaco. Nel capoluogo del dipartimento dovevano entrare a far parte della Congregazione di carità il prefetto, il vescovo e il podestà; nei capoluoghi dei distretti doveva farne parte il viceprefetto e comunque, sia in questi che in tutti gli altri comuni, erano membri della congregazione il podestà (o sindaco) o un parroco del luogo. Il prefetto, il viceprefetto e il podestà (o sindaco) svolgevano, nei rispettivi casi, il ruolo di presidente della Congregazione di carità. L'art. 10 stabiliva che ogni congregazione fosse divisa in tre sezioni: quella degli ospitali, quella degli ospizi ed orfanatrofi e quella dei fondi elemosinieri. Ogni sezione si doveva occupare della parte esecutiva affidatale e poi renderne conto alla Congregazione. Il titolo III del decreto n. 49 dava disposizioni sull'amministrazione dei beni immobili appartenenti alle istituzioni pie controllate dalle Congregazioni di carità. Essi dovevano essere affittati mediante asta pubblica e si doveva esigere un affitto in denaro, o, in determinati casi, in generi di consumo da usare a favore degli assistiti. Le congregazioni (titolo VI, art. 34 e ss.) dovevano tenere una contabilità unica e generale, redigendo però dei registri separati che dimostrassero le attività e le passività di ciascun luogo pio posto sotto la loro amministrazione. Nel mese di febbraio di ciascun anno dovevano presentare al prefetto, per l'approvazione, il conto consuntivo dell'anno precedente (o al ministro dell'Interno se la congregazione aveva un reddito superiore alle diecimila lire). Il titolo VII, infine, contenente le disposizioni generali, stabiliva, contestualmente all'attivazione della Congregazione di carità in ogni comune, la cessazione delle "parziali amministrazioni od ispezioni che precedentemente erano attivate dalle corporazioni o dai privati". Soltanto i patronati di famiglie private conservavano i loro diritti, ma dipendevano dall'autorità tutoria che avrebbe dovuto vigilare affinché venissero rispettate le volontà dei testatori e far intervenire nella gestione la Congregazione di carità per verificare lo stato del patrimonio e prendere poi gli opportuni provvedimenti ((artt. 42, 43 e 45). Il decreto, pur incaricando della pubblica beneficenza le Congregazioni di carità, prevedeva comunque che i comuni dovessero supplire, in caso di necessità, ai bisogni degli ospitali e degli orfanatrofi, ricoveri per esposti ed istituti elemosinieri e che dovessero fornire 119 all'occorrenza impiegati ed oggetti di cancelleria della segreteria comunale. Dopo la caduta di Napoleone e l'avvento della seconda dominazione austriaca, il Provvisorio commissario in capo del Tirolo italiano ed illirico cav. de Roschmann con l'editto 1° marzo 1814 (art. 118 e ss.) confermò le Congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con rendita lorda di almeno cinquecento fiorini. Quest'ultimo provvedimento teneva conto dei reclami presentati riguardo al fatto che istituti di pubblica beneficenza di una frazione erano stati incorporati alla Congregazione di carità generale esistente nel capoluogo del comune. L'art. 120 dell'editto stabiliva poi che tutte le Congregazioni dovevano produrre i conti arretrati alle autorità e in particolare un elenco delle spese sostenute per il mantenimento delle truppe imperiali. I conti dovevano essere esaminati dal consiglio comunale che doveva redigere un verbale di revisione da spedire alle autorità insieme ai conti stessi. Entro un mese dall'emanazione dell'editto, le congregazioni dovevano presentare i prospetti delle attività e passività delle fondazioni da loro amministrate.(1) In effetti, durante la seconda dominazione austriaca, le Congregazioni di carità rimasero in vita come istituzioni con amministrazione separata da quella del comune, gestita con apposito comitato, in comuni come Trento (dove, il 25 aprile 1827, fu emanato uno statuto della congregazione che rimase in vigore fino alla caduta dell'impero), Bolzano, , Rovereto e altri mentre in comuni dove probabilmente non c'erano grossi lasciti o istituzioni benefiche da amministare, si hanno notizie dell'esistenza di un Fondo dei poveri (Armenfond) che, in taluni casi, va inteso semplicemente come una voce del bilancio del comune relativo, mentre altrove il termine "Fondo dei poveri" è usato come sinonimo di "Congregazione di carità". Esso, comunque, a parte gli eventuali lasciti o donazioni di cui beneficiava, veniva finanziato con alcune entrate straordinarie del comune stesso, come il ricavato di indennizzi forestali, multe campestri, incassi di spettacoli pubblici, quote percentuali sulle vendite di legname e sulle vendite all'incanto di oggetti confiscati(2). Inoltre il comune poteva pretendere un rimborso da parte dei poveri un tempo sovvenzionati e poi venuti in possesso di qualche bene (purché ciò non li gettasse in una situazione di ulteriore bisogno)(3). Se poi la cifra composta da tali voci non risultava sufficiente a sovvenzionare i poveri, il comune doveva provvedere devolvendo a questo scopo una somma di denaro a conguaglio delle spese, somma che risultava regolarmente iscritta fra le uscite del consuntivo comunale (4). Infatti la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849 stabiliva che i pertinenti di un comune avevano diritto al provvedimento per i poveri secondo il giustificato bisogno (§ 22 del Capo I, Sez. I) e che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli esistenti istituti, la Rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale, potendo decidere in quale modo impiegarli (§ 84 del Capo I, Sez. I). La legge del 3 dicembre 1863, n. 105 B.L.I., al Capo IV intitolato "Dell'obbligo dei comuni di provvedere per i poveri", disponeva che non cambiasse nulla nell'ordinamento e negli obblighi degli istituti esistenti e delle fondazioni di beneficenza e ribadiva l'obbligo per i comuni di provvedere ai loro pertinenti poveri. In realtà non mancarono, nelle loro lettere circolari, di sollecitare i comuni ad istituire le Congregazioni di carità dotate di una amministrazione propria ossia di una loro legale Rappresentanza, anche nei casi in cui fossero state inizialmente sprovviste di fondi. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano che la Rappresentanza della Congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale (e ciò perché si voleva che la Congregazione, per quanto possibile, potesse contare sulle offerte dei privati, sollevando in tal modo la cassa comunale dall'onere delle sovvenzioni ai poveri alle quali era obbligata per legge), da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime e il capocomune locali dovevano comunque far parte

120 dell'organo direttivo della Congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla Rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (Pretura o Giudizio distrettuale). Lo scopo del pio istituto era quello di sovvenzionare in primo luogo gli ammalati e i convalescenti poveri e quindi i poveri incapaci di procurare a loro stessi e alle loro famiglie il necessario per sopravvivere. I capitali e le donazioni di cui poteva disporre dovevano essere investiti e messi a frutto. La Rappresentanza della Congregazione si doveva occupare della conservazione del patrimonio e di decidere riguardo l'elargizione dei sussidi. Essa doveva riunirsi almeno una volta al mese e le sue deliberazioni dovevano essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere il giornale dei pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi da loro dovuti e le somme a mano a mano versate; in tale registro dovevano poi comparire gli incassi dedotti dal giornale e le spese (per sussidi o altro) dedotte anch'esse dal giornale ma divise per mese. Il cassiere era altresì autorizzato a incassare gli interessi sui capitali e le rendite dei beni immobili e a rilasciare le relative quietanze. Egli doveva inoltre, sulla base di mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata dalle relative pezze di appoggio) affinché la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla Rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva passata infine all'autorità superiore per la definitiva revisione e approvazione. Tutte queste disposizioni costitutivano le norme fondamentali da prevedere nello statuto che ogni Congregazione di carità doveva darsi.(5) In realtà, sembra che la divisione dei compiti che doveva esserci tra comune e Congregazioni di carità non abbia funzionato con la precisione che il governo di Innsbruck si aspettava. Un certo disordine nel modo di organizzare le sovvenzioni ai poveri da parte dei comuni del Tirolo e una mancanza di uniformità nella procedura relativa veniva lamentata dalla circolare del capitano provinciale n. 317/VII/9 dell'11 maggio 1912, mentre in altri casi si chiedevano chiarimenti su quali fossero i compiti effettivamente svolti dal comune e dalla Congregazione di carità, poiché non sembrava esserci un'esatta delimitazione delle competenze. In particolare, assieme alla circolare del capitano provinciale n. 317/VII/9 dell'11 maggio 1912 venivano diramati ai comuni un "questionario" ed un "registro poveri"; quest'ultimo da tenere in continua evidenza, conteneva unn prospetto di tutti i poveri sussidiati. Il primo impianto del registro doveva essere fatto entro il 1° giugno 1912 e un esemplare doveva essere inviato alla Giunta provinciale, alla quale sarebbero poi dovute pervenire trimestralmente comunicazioni sulle variazioni avvenute. Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si ebbe con il R.D. n. 976 del 26 aprile 1923 che dava facoltà al Ministero dell'Interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle Congregazioni di carità e tutte le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza esistenti in uno stesso comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni.

E' molto difficile riuscire a stabilire la data di istituzione della Congregazione di carità di Vigo Rendena. Il documento più antico, attualmente in nostro possesso, risale al 1839. E' assai probabile che la Congregazione sia stata istituita durante il Regno d'Italia napoleonico, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel decreto vicereale 15 febbraio 1811, n. 49 concernente l'istituzione delle Congregazioni di carità in tutti i comuni del Dipartimento dell'Alto Adige. Giova ricordare che Vigo Rendena durante la dominazione napoleonica era sede di un municipio al quale erano state aggregate le comunità di Darè, Pelugo, Iavrè, Verdesina. I successivi mutamenti politico - istituzionali con i relativi adeguamenti di carattere legislativo (l'avvento della seconda dominazione austriaca, l'annessione del Trentino all'Italia, la soppressione delle Congregazioni di carità e l'istituzione

121 degli E.C.A.) non determinarono delle fratture significative dal punto di vista amministrativo. Pertanto l'archivio dell'E.C.A. è comprensivo di quello della Congregazione di carità in quanto esso ne ha ereditato pienamente le competenze e quindi il loro rapporto dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunali preunitari.

Condizione giuridica La normativa austriaca in fatto di pubblica assistenza e beneficenza trattò della Congregazione di carità soltanto negli artt. 118-125 dell'editto del De Roschmann datato 1° marzo 1814. Successivamente le normative generali riguardarono l'amministrazione e l'organizzazione dei singoli enti o fondazioni pie amministrate dalle Congregazioni (cfr. B. Bortoli- C. Grandi, Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814 - 1918), Trento 1983) e la tutela dei poveri direttamente da parte dei comuni (leggi del 17 marzo 1849, del 30 gennaio 1860, n. 28, del 3 dicembre 1863, n. 105 e del 22 gennaio 1879, n. 13); l'organizzazione e la gestione delle Congregazioni venne invece regolamentata con le diverse Circolari inviate dalle autorità ai comuni e con gli statuti delle Congregazioni stesse, sottoposti all'approvazione superiore.

Funzioni, occupazioni e attività Nel corso della sua storia, indipendentemente dai passaggi di ordinamento statuale, la Congregazione di carità in Trentino ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza di persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti, donne partorienti) o fisico - psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto - generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate in apposite istituzioni di cui la Congregazione curava l'amministrazione patrimoniale. Le entrate della Congregazione provenivano da lasciti, donazioni, legati pii e, in seguito, avrebbero costituito anche una voce di bilancio del comune di appartenenza. La Congregazione teneva una contabilità unica e generale, redigendo però registri separati che davano conto delle attività e passività degli enti da essa amministrati.

Fonti normative Decreto del viceré Eugenio Napoleone 15 febbraio 1811, n. 49, "che estende al dipartimento dell'Alto Adige ed ai cantoni di Tobiano e Primiero il sistema amministrativo della pubblica beneficenza esistente negli altri dipartimenti" Editto del commissario Anton De Roschmann 1 marzo 1814, concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico Legge 3 agosto 1862, n.753 "sull'amministrazione delle opere pie" Regio decreto 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n. 6973 (serie terza), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza" Legge 29 dicembre 1901, n.538 "portante disposizioni per il personale di ragioneria dell'amministrazione provinciale dell'interno e circa la pubblicazione dei bilanci e conti delle istituzioni di beneficenza" Decreto luogotenenziale 2 dicembre 1915, n. 1847 " che semplificava alcuni servizi delle opere pie e dei manicomi"

Fonti archivistiche e bibliografia

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Bibliografia ANTONIELLA A., L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979 BORTOLI B., GRANDI C. (a cura di), Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814-1918), Trento, 1983 WALLER G., Manuale delle leggi e regolamenti comunali, distrettuali e provinciali, nonché delle altre leggi ed ordinanze ai medesimi attinenti valevoli per la Contea principesca del Tirolo, Innsbruck, 1886

Note (1) Cfr. BORTOLI B., GRANDI C., Un secolo di legislazione assistenziale nel Trentino (1814 - 1918), Trento 1983, pp. 18-20. (2) Cfr. Legge del 30 gennaio 1860, n. 28 e Legge del 22 gennaio 1879, n. 13. Cfr. WALLER G., Manuale delle leggi e regolamenti comunali, distrettuali e provinciali, nonché delle altre leggi e ordinanze ai medesimi attinenti valevoli per la Contea principesca del Tirolo, Innsbruck, 1886, p. 55. (3) Cfr., ad esempio, Archivio comunale di Romallo, periodo austriaco, serie "Sistemi preliminari, preventivi e allegati - Sommari, conti consuntivi e documenti giustificativi", in particolare "Conto consuntivo e Conto poveri" anni 1919, 1921, 1922. (4) Cfr. Archivio comunale di , Archivio della Congregazione di carità, periodo preunitario, Circolare n. 3417 del 30 novembre 1833 e Comunicazione n. 2881 dell'11 dicembre 1833 del Giudizio distrettuale di inquirente di Tione, serie "Carteggio e atti", anno 1833. Cfr. inoltre Archivio comunale di Imer, periodo austriaco, Comunicazione del Pretore di Primiero n. 1159 del 12 giugno 1861, serie "Carteggio e atti", anno 1861. (5) Cfr. Archivio comunale di Imer, periodo austriaco, serie "Carteggio e atti", anno 1912.

123

Ente Ente comunale di assistenza di Vigo Rendena 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Luoghi Vigo Rendena

Altre forme del nome ECA di Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Congregazione di carità poi Ente comunale assistenza di Vigo Rendena, 01/01/1839 - 31/12/1993

Storia Con la legge n. 847 del 3 giugno 1937 le Congregazioni di carità vennero soppresse (art. 5) sostituite dagli Enti Comunali Assistenza ai quali l'art. 1della stessa legge assegnava lo scopo di assistere gli individui e le famiglie che si trovassero in condizioni di particolare difficoltà. L'art. 2 stabiliva poi che l'E.C.A. doveva essere amministrata da un comitato presieduto dal podestà e nominato in parte dal prefetto e in parte dalle associazioni fasciste. In seguito la nomina del comitato spettò al consiglio comunale. Al nuovo ente furono trasferite tutte le attività svolte dalla Congregazione di carità oltre che tutto il suo patrimonio. Entro un anno dall'emanazione della legge si sarebbe dovuto provvedere alla fusione con l'E.C.A. delle istituzioni pubbliche assistenziali e delle altre opere pie esistenti nel comune. Così l'E.C.A. poté contare, oltre che sul patrimonio delle congregazioni e delle istituzioni pubbliche da essa amministrate, anche su alcune addizionali appositamente previste per legge e sui contributi erogati dai comuni, dalle province e da altri enti pubblici o privati. Negli archivi dell'E.C.A. le serie principali sono costituite dalle deliberazioni, dai bilanci preventivi e consuntivi, dai mandati e dalla documentazione relativa all'assistenza fornita. Tali archivi debbono considerarsi comprensivi anche di quelli delle Congregazioni di carità in quanto hanno pienamente ereditato le loro competenze e pertanto il loro rapporto, dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni a quelli comunitativi preunitari. (1) L'Ente Comunale Assistenza venne soppresso con legge regionale n. 2 del 25 febbraio 1982 "Norme per lo scioglimento degli Enti Comunali Assistenza": la soppressione doveva avere effetto a partire dal 1° gennaio 1983 e si delegava alle province autonome di Trento e Bolzano il compito di disciplinare l'assunzione delle funzioni degli E.C.A. da parte dei comuni (art. 1). Infatti il patrimonio mobiliare ed immobiliare veniva trasferito ai rispettivi comuni, conservandone la destinazione favore dei servizi sociali assistenziali (art. 2). Le funzioni di assistenza e beneficenza dovevano essere comunque esercitate dagli E.C.A. fino all'emanazione delle nuove leggi e alla riorganizzazione della materia. In effetti così avvenne fino al 1993. Nel frattempo fu emanata la legge provinciale del n. 14 del 12 luglio 1991 "Ordinamento dei servizi socio - assistenziali in provincia di Trento". Essa prevedeva che, a decorrere dal 1° luglio 1993, le funzioni degli enti appena soppressi passassero ai comuni di Trento e Rovereto e ai Comprensori nel caso si comuni con meno di ventimila abitanti. Entro la fine di giugno del 1993 si doveva procedere alla liquidazione degli E.C.A. e a questo fine vennero nominati dei commissari liquidatori per ogni comune con il compito di verificare lo stato di attuazione della

124 legge regionale del 1982 in merito al trasferimento del patrimonio degli E.C.A. ai rispettivi comuni e di prendere tutti i provvedimenti in merito allo scioglimento (con delibera della Giunta provinciale n. 8551 del 18 giugno 1993).

I mutamenti politico - istituzionali con i relativi adeguamenti di carattere legislativo (l'annessione del Trentino all'Italia, la soppressione delle Congregazioni di carità e l'istituzione degli E.C.A.) non determinarono delle fratture significative dal punto di vista amministrativo. Pertanto l'archivio dell'E.C.A. è comprensivo di quello della Congregazione di carità in quanto esso ne ha ereditato pienamente le competenze e quindi il loro rapporto dal punto di vista archivistico, è analogo a quello che lega gli archivi comunali moderni agli archivi comunali preunitari.

Note (1) Cfr. A. ANTONIELLA, "L'archivio comunale postunitario", Firenze 1979, p. 87.

125 fondo Congregazione di carità poi Ente comunale assistenza di Vigo Rendena, 1839 - 1993

Soggetti produttori Congregazione di carità di Vigo Rendena, [1839] - 1923 Ente comunale di assistenza di Vigo Rendena, 1937 luglio 1 - 1993 luglio 1

Contenuto La documentazione della Congregazione di carità poi Ente comunale assistenza di Vigo Rendena copre l'arco cronologico 1839 - 1993. L'impianto originario dell'archivio dell'E.C.A. di Vigo Rendena non prevedeva la suddivisione del materiale per serie, ma per anno o per triennio. Tutta la documentazione (deliberazioni originali e copie, atti amministrativi, contabilità) è contenuta in buste annuali o pluriennali - a seconda della consistenza del materiale - recanti sul dorso il titolo originale "Corrispondenza e conti" e gli estremi cronologici. In ottemperanza a quanto stabilito dal metodo storico (1) - in base al quale il riordinatore deve rispettare e dove necessario ripristinare l'organizzazione assegnata alle carte dall'ente generatore - si è ritenuto opportuno non modificare tale assetto.

Note (1) Per quanto riguarda la trattazione delle problematiche connesse all'utilizzo del metodo storico cfr. P. CARUCCI, "Le fonti archivistiche", pp. 131 e ss.

126 serie 1 Deliberazioni del Comitato d'amministrazione, carteggio e atti e contabilità, 1839 - 1993

Contenuto Ad eccezione delle prime tre unità archivistiche (nn. 1 - 3), le date estreme della busta coincidono con quelle della documentazione contenuta, salvo casi eventualmente segnalati.

1 . 1. E.C.A. Deliberazioni e carteggio e atti 1839 - 1937 - Protocolli sessioni del Consiglio, 1915 gennaio 16 - 1937 luglio 25 - "Copie deliberazioni", 1932 - 1933 - Carteggio e atti, 1839 - 1937 Italiano Busta

1 . 2. E.C.A. Contabilità 1850 - 1937 - Bilanci di previsione, 1925 - 1927; 1928 - 1930; 1931 - 1933 - Conti consuntivi, 1850; 1851; 1856; 1864; 1865; 1867 - Libro mastro, 1936 - Giornali di cassa, 1895 - 1931; 1936 - Documenti giustificativi del conto consuntivo, 1850 - 1937 Italiano Busta

1 . 3. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti, contabilità 1937 - 1939 (con doc. fino al 1948) - Deliberazioni del Comitato d'amministrazione - Carteggio e atti - Protocollo degli esibiti, 1937 agosto 2 - 1948 marzo 17 - Bilancio di previsione, 1937 - 1939 - Conti consuntivi - Mastro entrata: 1937 - 1939 - Mastro uscita: 1937 - 1939 - Giornale di cassa: entrata, 1937 - 1939 - Giornale di cassa: uscita, 1937 - 1940 Italiano Busta 127

1 . 4. E.C.A. Carteggio e atti e contabilità 1940 - 1942 - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 5. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1943 - 1944 - "Copie deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 6. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1945 - Copia deliberazioni - "Servizio di assistenza ai reduci" - Bilancio di previsione - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 7. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1946 - "Copia delibere" - Carteggio e atti - Bilancio di previsione - Conto consuntivo - Mastro della contabiità - Documenti giustificativi del conto consuntivo 128

Italiano Busta

1 . 8. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1947 - 1948 - "Copia delibere" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 9. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1949 - 1950 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 10. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1951 - 1952 (con doc. fino al 1986) - "Copia delibere" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi - Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro, 1952 marzo 1 - 1986 gennaio 4 Busta

1 . 11. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1953 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti 129

- Bilancio di previsione - Conto consuntivo - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 12. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1954 - 1955 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 13. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1956 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilancio di previsione - Conto consuntivo - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 14. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1957 -1958 (con doc. fino al 1980) - "Copie deliberazioni" - Carteggio e atti - Protocollo degli esibiti, 1958 gennaio 3 - 1980 marzo 31 - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

130

1 . 15. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1959 - 1960 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 16. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1961 - 1965 ( con doc. fino al 1972) - Registro dei verbali di deliberazione, 1962 ottobre 27 - 1972 agosto 7 - "Copia delibere" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 17. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1966 - 1971 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 18. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1972 - 1974 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi e tabelle di svolgimento

131

- Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 19. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1975 - 1978 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi e tabelle di svolgimento - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 20. E.C.A. Carteggio e atti e contabilità 1979 - 1984 - Carteggio e atti - Bilanci di previsione - Conti consuntivi e tabelle di svolgimento - Mastri della contabilità - Documenti giustificativi dei conti consuntivi Italiano Busta

1 . 21. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1985 - "Copia deliberazioni" - Carteggio e atti - Bilancio di previsione - Conto consuntivo - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 22. E.C.A. Contabilità 1986 - Conto consuntivo e tabelle di svolgimento - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano 132

Busta

1. 23. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1987 - "Copia deliberazioni" - "Minimo vitale" - Conto consuntivo e tabelle di svolgimento - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 24. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1988 - "Copia deliberazioni" - "Minimo vitale" - Bilancio di previsione - Conto consuntivo e schede di svolgimento - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 25. E.C.A. Carteggio e atti e contabilità 1989 - "Minimo vitale" - Bilancio di previsione - Conto consuntivo e schede di svolgimento - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 26. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1990 - "Copia deliberazioni" - "Minimo vitale" - Bilancio di previsione - Conto consuntivo e schede di svolgimento - Mastro della contabilità 133

- Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 27. E.C.A. Carteggio e atti e contabilità 1991 - "Minimo vitale" - Bilancio di previsione e allegati - Conto consuntivo e schede di svolgimento - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 28. E.C.A. Deliberazioni, carteggio e atti e contabilità 1992 - "Copia delibere" - "Minimo vitale" - Bilancio di previsione e allegati - Conto consuntivo e allegati - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

1 . 29. E.C.A. Carteggio e atti e contabilità 1993 - "Minimo vitale" - Bilancio di previsione - Conto consuntivo e allegati - Mastro della contabilità - Documenti giustificativi del conto consuntivo Italiano Busta

134 serie 2 Inventari e compravendite, 1935 - 1985

1 E.C.A.. 30 Inventari e compravendite 1935 - 1985 - Inventari del patrimonio, 1935 - 1937 - Atti relativi all'amministrazione dei fondi pii pervenuti all'E.C.A., 1935 - 1937 - Compravendite, alienazioni, affitti di fondi rustici, 1935 - 1985 Italiano Busta

135

Ente Comprensorio Ischia di Vigo Rendena 1853 - 1909

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Comprensorio Ischia di Vigo Rendena, 01/01/1850 - 31/12/1909

Storia Il 25 maggio 1790 il vicario delle Giudicarie Interiori Giuseppe Torresanelli ad istanza della comunità di Vigo Rendena stabilì che i possessori dei fondi situati in località Ischia, a ridosso del fiume Sarca, dovessero sostenere le spese per la costruzione di una rosta. In seguito ad una nuova piena avvenuta il 15 agosto 1850 il fiume straripò, distruggendo l'argine e inondando i fondi prospicienti. Il 4 novembre 1850 tutti i proprietari dei fondi all'Ischia furono unanimemente concordi sulla necessità di fare nuovi lavori di arginatura e decisero di consorziarsi per sostenere le spese necessarie. Con decreto 3 ottobre 1853, n. 4196 il Capitanato distrettuale di Tione approvò l'atto del 25 luglio, mediante il quale veniva costituito legalmente nella cancelleria comunale un comprensorio per la ripartizione delle spese dei lavori di arginatura da esegursi secondo il progetto approntato dai geometri Dorna e Catturani. I lavori si protrassero dal 1853 al 1881, ma i risultati ottenuti furono inversamente proporzionali alle somme investite dal momento che due nuove piene del fiume - verificatesi nel 1882 e nel 1885 - distrussero gli argini. Il Capitanato distrettuale nel luglio del 1886 assegnò una piccola sovvenzione per lavori di riparazione provvisori, ma la piena del 6 novembre 1906 mise in luce l'insufficienza di tali lavori. L'ultimo documento conservato presso l'archivio è una circolare del capitanato distrettuale di Tione di data 3 gennaio 1909, mediante la quale si informavano i comuni del distretto che il governo provinciale di Innsbruck aveva deciso, a seguito dei numerosi memoriali presentatigli, di far elaborare un nuovo progetto del fiume Sarca e suoi affluenti.

136 fondo Comprensorio Ischia di Vigo Rendena, 1850 - 1909 (con documenti del 1790)

Soggetti produttori Comprensorio Ischia di Vigo Rendena, 1853 - 1909

Contenuto La documentazione dell'archivio del Comprensorio Ischia copre l'arco cronologico 1850 - 1909 con antecedenti al 1790. Il materiale, frammisto a quello dell'archivio del comune, assomma a sole 10 unità archivistiche.

137 serie 1 Carteggio e atti, 1850 - 1909 (con documenti del 1790)

1 . 1. b. 1 - 9. C.I. Carteggio e atti 1850 - 1909 (con documenti del 1790) Fra l'altro: in testa alla busta "Memoriale" contenente notizie sulle origini e vicende del Comprensorio Ischia Italiano Fascicolo

138 serie 2 Quinternetti, 1853 - 1878

1 . 2. b. 1 - 9. C.I. "Quinternetto di riscossione della spesa incontratta nell'erezione dei ripari sulla destra del Sarca all'Ischia, sul territorio comunale di Vigo pel comprensorio eretto e che a termini delle basi stabilite e superiormente approvate simile spesa debba essere pagata dai proprietari dei fondi soggetti a questo comprensorio in ragione proporzionale all'estimo" 1853 Italiano Quaderno

1. 3. b. 1 - 9. C.I. "Quinternetto supplettorio per la rascossione dell'importo di fiorini 20 e gravitanti sui fondi componenti il comprensorio all'Iscla di Vigo non esposti nel primitivo conteggio, nonché gli interessi scaduti sul capitale di cadaun proprietario dal 1° gennaio 1854 a tutto maggio anno stesso in ragione del 6%" 1854 Italiano cc. 2 n.n.

1. 4. b. 1 - 9. C.I. "Quinternetto della rascossione della spes fatta pei lavori eseguiti dietro i ripari all'Ischia sulla destra sponda del Sarca a difesa dei fondi compresi in esso comprensorio negli anni 1855/56 approvata con pretoriale decreto 4 maggio prossimo passato n. 2975; la quale deve essere pagata dai proprietari dei fondi soggetti a tale comprensorio a ragione proporzionale d'estimo" 1856 Italiano Fascicolo

1 . 5. b. 1 - 9. C.I. "Quinternetto di rascossione della spesa incontrata nell'erezione dei ripari sulla destra sponda del Sarca all'Ischia sul territorio comunale di Vigo pel comprensorio eretto e che a termini delle basi stabilite e superiormente approvate simile spesa deve essere pagata dai proprietari dei fondi soggetti a questo comprensorio in ragione proporzionale d'estimo" 1866 Italiano Fascicolo

1 . 6. b. 1 - 9. C.I. "Qunternetto di rascossione della spesa incontrata nell'erezione dei ripari sulla destra sponda del Sarca, sul territorio di Vigo pel comprensorio eretto e che, a termini delle basi stabilite e superiormente approvate, tale spesa deve essere pagata dai proprietari dei fondi soggetti a questo comprensorio in ragione proporzionale d'estimo" 1867 - 1869 139

Italiano Fascicolo

1 . 7. b. 1 - 9. C.I. "Quinternetto d'incasso per una colletta di fiorini 50,50 austriaci in banconota esatta nel 1878 pel motivo entroindicato" 1878 Italiano Quaderno

140 serie 3 Documenti giusitificativi del conto consuntivo, 1869

1. 8. b. 1 - 9. C.I. Documenti giustificativi del conto consuntivo 1869 Italiano Fascicolo

141 serie 4 Registri diversi, 1855

1 . 9. b. 1 - 9. C.I. "Fabbisogno della spesa approssimativamente occorrevole per la costruzione di un pannello da farsi all'Ischia sulla destra del Sarca segnato nel piano situazione, allegato A alla lettera Z, nonché gli altri lavori sulla sinistra" 1855 Italiano Quaderno

142

Ente Consiglio scolastico locale di Vigo Rendena 1893 - 1924

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Consiglio scolastico locale di Vigo Rendena, 01/01/1893 - 31/12/1924

Funzioni, occupazioni e attività Il Consiglio scolastico locale aveva funzioni di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili. Prima della legge n. 7/1892 era in vigore il "Regolamento politico per le scuole elementari" pubblicato l'11 agosto 1805: la scuola aveva carattere conservativo -religioso - morale - politico; era affidata alla chiesa la sorveglianza scolastica, l'approvazione dei programmi e dei libri di testo, la proposta dei maestri definitivi e la nomina degli assistenti e dei supplenti; erano addossate ai comuni le spese per gli edifici e gli stipendi dei maestri. In seguito la legge del 25 maggio 1868, n. 48 recante disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema direzione e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'Istruzione, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio scolastico locale. Con la legge 30 aprile 1892, n. 7, entrata in vigore il 1° gennaio 1894, veniva nominato un Consiglio scolastico locale in ogni comunità scolastica. Il Consiglio aveva il compito di controllare l'ordinamento scolastico locale e l'osservanza delle leggi scolastiche e delle disposizioni delle autorità superiori. La sorveglianza veniva esercitata sulle scuole popolari pubbliche, gli asili infantili, i corsi speciali di perfezionamento. In particolare il Consiglio controllava la retribuzione corrisposta e i contributi, pagati con i fondi locali, ai maestri; amministrava il fondo scolastico locale, se esisteva, e il patrimonio dele fondazioni scolastiche (o ne sorvegliava l'amministrazione); vigilava sull'edificio, sui fondi e sulle suppellettili della scuola e ne teneva l'inventario; custodiva i documenti della scuola; compilava annualmente il rapporto sull'andamento della scuola; decideva l'accettazione di scolari di altri circondari scolastici e dei bambini di età inferiore ai sei anni, etc.

Struttura amministrativa Il Consiglio scolastico era composto dai rappresentanti della chiesa cattolica, della scuola, dei comuni formanti la comunità scolastica locale, dal sorvegliante della scuola, ed infine dal patrono della scuola, se c'era. Il Consiglio si riuniva di norma una volta al mese in seduta ordinaria, ma il presidente poteva convocare un'assemblea straordinaria dietro richiesta di due membri. I membri del Consiglio dovevano essere invitati ad ogni assemblea, e, perché questa fosse valida, doveva intervenire la maggioranza dei consiglieri. Le decisioni erano prese a maggioranza assoluta di voti ed in caso di parità era decisivo il voto del presidente. I Consigli scolastici locali vennero sciolti nel 1924, in seguito a circolare del 6 marzo 1924, n. 2050.(1)

Fonti normative

143

Legge del 30 aprile 1892, n. 8, valevole per la contea principesca del Tirolo concernente le scuole popolari pubbliche Legge 30 aprile 1892, n. 7, valevole per la Contea principesca del Tirolo concernente la sorveglianza sulle scuole Regio Decreto 8 febbraio 1923, n. 374, Soppressione dei consigli scolastici provinciali e delle deputazioni scolastiche Regio decreto 20 dicembre 1923, n. 3113, Disposizioni concernenti le scuole elementari nei territori annessi, in vigore dal 1 febbraio 1924 Circolare 6 marzo 1924 del regio Provveditore agli studi di Trento per la liquidazione dei consigli scolastici locali

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia ANTONELLI Q. (a cura di), Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri, Trento, 1998. LEONARDI E., La scuola elementare trentina dal Concilio di Trento all'annessione alla Patria, Trento, 1959.

Note (1) Per la storia della scuola elentare trentina cfr. E. LEONARDI, "La scuola elementare trentina dal Concilio di Trento all'annessione alla patria", Trento 1959. Cfr. inoltre Q. ANTONELLI (a cura di), "Per una storia della scuola elementare trentina. Alfabetizzazione ed istruzione dal Concilio di Trento ai giorni nostri", Trento 1998.

144 fondo Consiglio scolastico locale di Vigo Rendena, 1893 - 1924

Soggetti produttori Consiglio scolastico locale di Vigo Rendena, 1893 - 1924

Contenuto Nell'archivio comunale di Vigo Rendena la documentazione afferente al Consiglio scolastico locale è costituita da una sola busta.

145 serie 1 Protocolli delle sessioni, 1893 - 1896

1 . 1. b. 1 -2. C.S.L. Protocolli delle sessioni 1893 ottobre 4 - 1896 ottobre 20 Italiano Fascicolo

146 serie 2 Carteggio e atti, 1893 - 1924

1 . 2. b. 1 - 2. C.S.L. Carteggio e atti 1893 - 1924 Italiano Fascicolo

147

Ente Ufficio del Giudice conciliatore di Vigo Rendena 1929 - 1995

Luoghi Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Ufficio del giudice conciliatore di Vigo Rendena, 01/01/1929 - 31/12/1995

Storia In ottemperanza al R.D. 4 novembre 1928, n. 2325 "Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al Regno", a partire dal 1° luglio 1929 anche in Trentino venne estesa la normativa riguardante l'ordinamento giudiziario, già operante nel Regno d'Italia. Già dal 1865 (1) era previsto in ogni comune un Giudice conciliatore nominato dal re, su proposta del consiglio comunale, con le funzioni di comporre e giudicare le controversie. Salvo casi eccezionali, svolgeva la sua attività nella casa comunale assistito dal segretario comunale in veste di usciere. La documentazione prodotta a seguito della sua attività venne conservata nell'archivio comunale. La legge del 16 giugno 1892, n. 261 ed il relativo regolamento di esecuzione fissarono le competenze dei giudici conciliatori, riconducibili alle cosiddette controversie minori. Ulteriori disposizioni sono contenute nel codice di procedura civile del 1940 (2) e nel R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull'ordinamento giudiziario con le successive modificazioni. Con il 1° maggio 1995, in base alla nuova normativa per il processo civile (3), venne abrogato l'istituto del giudice conciliatore ed entrò in vigore quello del giudice di pace.

Fonti normative Legge 16 giugno 1892, n. 261, "sulla competenza dei conciliatori" Regio decreto 26 dicembre 1892, n. 728, "Approvazione regolamento per l'esecuzione della legge 16 giugno 1892, n. 261, sulla competenza dei conciliatori" Regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, "che approva il testo unico delle leggi relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello stato" Decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 1973, n. 49, "Norme di attuazione dello statuto speciale del Trentino-Alto Adige e delle Province di Trento e Bolzano e funzioni regionali" Legge 30 luglio 1984, n. 399, "Aumento dei limiti di competenza del conciliatore e del pretore" Decreto del Presidente della Giunta regionale 29 gennaio 1987, n. 2/L, "Approvazione del testo unico delle leggi regionali per l'elezione del Consiglio regionale" Legge 21 novembre 1991, n. 374, "Istituzione del giudice di pace"

Note (1) R.D. 6 dicembre 1865, n. 2626 "sull'ordinamento giudiziario" e "Regolamento generale giudiziario per l'esecuzione del codice di procedura civile, di quello di procedura penale e della legge sull'ordinamento giudiziario", approvato con R.D. 14 dicembre 1865, n. 2641. 148

(2) Codice di procedura civile approvato con R.D. 28 ottobre 1940, n. 1433; R.D. 18 dicembre 1941, n. 1368 "Disposizioni di attuazione del Codice di procedura civile" (3) La conversione in legge del decreto 7 ottobre 1994, n. 571, recante modificazioni delle leggi 21 novembre 1991, n. 374 istitutiva dei giudici di pace e 26 novembre 1990, n. 353, concernente provvedimenti urgenti per il processo civile ha differito al 1° maggio 1995 la data di entrata in vigore dell'istituto del giudice di pace originariamente stabilita dal decreto legge medesimo ai 19 dicembre 1994.

149 fondo Ufficio del giudice conciliatore di Vigo Rendena, 1929 - 1995

Soggetti produttori Ufficio del Giudice conciliatore di Vigo Rendena, 1929 - 1995

Contenuto La documentazione dell'archivio del Giudice conciliatore di Vigo Rendena ci è pervenuta in buono stato di conservazione.

Criteri di ordinamento e inventariazione L'impianto delle serie non rispetta quello previsto dal codice di procedura civile, ma dal momento che l'assetto originario era questo, in ottemperanza a quanto disposto dal metodo storico, si è ritenuto opportuno non intervenire sull'impianto dell'archivio.

150 serie 1 Affari civili, 1989 - 1994

1 . 1. U.C. Affari civili 1989 - 1994 Italiano Fascicolo

151 serie 2 Protocolli degli esibiti, 1929 - 1947

2 . 2. U.C. "Protocollo esibiti ufficio di conciliazione" 1929 settembre 12 - 1947 settembre 30 Italiano Registro

2. 3. U.C. "Protocollo esibiti riservato" 1934 gennaio 2 - 1945 marzo 1 Italiano Registro

152 serie 3 Avvisi di conciliazione, 1929 - 1942

3 . 4. U.C. Registro avvisi di conciliazione 1929 settembre 4 - 1942 marzo 15 Italiano Registro

153 serie 4 Citazioni, 1935 - 1939

4 . 5. U.C. Citazioni 1935 - 1939 Italiano Fascicolo

154 serie 5 Carteggio e atti, 1929 - 1995

5. 6. U.C. Carteggio e atti 1929 - 1995 Italiano Busta

155 serie 6 Ruolo generale degli affari civili, 1942 - 1973

6 . 7. U.C. Ruolo generale degli affari civili 1942 luglio 31 - 1973 gennaio 19 Italiano Registro

156 serie 7 Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili, 1942 - 1973

7 . 8. U.C. Rubrica alfabetica generale degli affari contenziosi civili 1942 - 1973 Italiano Registro

157 serie 8 Ruolo di udienza, 1929 - 1989

8 . 9. U.C. Registro delle udienze 1929 settembre 7 - 1940 settembre 10 Italiano Registro

8 . 10. U.C. Ruolo di udienza 1942 luglio 31 - 1973 gennaio 19 Italiano Registro

8 . 11. U.C. Ruolo di udienza 1989 novembre 7 Italiano Registro

158 serie 9 Registro cronologico dei provvedimenti e degli atti originali, 1929 - 1992

9. 12. U.C. "Registro cronologico atti originali" 1929 settembre 7 - 1940 luglio 22 Italiano Registro

9 . 13. U.C. Registro cronologico dei provvedimenti e atti originali 1942 luglio 31 - 1968 luglio 4 Italiano Registro

9 . 14. U.C. Registro cronologico dei provvedimenti e atti originali 1968 dicembre 28 - 1983 luglio 4 Italiano Registro

9 . 15. U.C. Registro cronologico dei provvedimenti compilati 1985 febbraio 9 - 1992 giugno 2 Italiano Registro

159 serie 10 Repertorio delle sentenze soggette a tassa di registro, 1930 - 1973

10 . 16. U.C. Repertorio delle sentenze soggette a tassa di registro 1930 luglio 23 - 1942 gennaio 31 Italiano Registro

10 . 17. U.C. Repertorio delle sentenze soggette a tassa di registro 1942 marzo 1 - 1973 maggio 2 Il registro è stato solo vidimato, ma non contiene nessuna registrazione Italiano Registro

160 serie 11 Registro delle spese di giustizia anticipate dall'erario in materia civile, 1942 - 1973

11 . 18. U.C. Registro delle spese anticipate dall'erario in materia civile 1942 maggio 18 - 1973 gennaio 19 Il registro è stato solo vidimato, ma non contiene nessuna registrazione Italiano Registro

161 serie 12 Registro delle spese di giustizia prenotate a debito per le cause ammesse al beneficio del gratuito patrocinio avanti al giudice conciliatore, 1931 - 1942

12 . 19. U.C. Registro delle spese di giustizia civile prenotate a debito per le cause ammesse al beneficio del gratuito patrocinio davanti al giudice conciliatore 1931 settembre 6 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

162 serie 13 Registro dei proventi di cancelleria e spedizione delle copie, 1929 - 1942

13 . 20. U.C. "Registro proventi cancelleria e spedizione copie" 1929 settembre 4 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

163 serie 14 Registro delle spese prenotate a debito, 1942 - 1966

14 . 21. U.C. Registro delle spese prenotate a debito 1942 luglio 3 - 1966 gennaio 17 Il registro è stato solo vidimato, ma non contiene nessuna registrazione Italiano Registro

164 serie 15 Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili, 1943 - 1965

15 . 22. U.C. Registro di carico dei depositi per spese di cancelleria nei processi civili 1943 - 1965 Il registro è stato solo vidimato, ma non contiene nessuna registrazione Italiano Registro

165 serie 16 Registro del discarico dei depositi in carta bollata, 1931 - 1965

16 . 23. U.C. Registro del discarico dei depositi in carta bollata 1931 settembre 6 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

16. 24. U.C. Registro di scarico dei depositi di cancelleria 1942 maggio 18 - 1965 gennaio 19 Italiano Registro

166 serie 17 Registro depositi giudiziari, 1931 - 1941

17 . 25. U.C. Registro depositi giudiziari 1931 settembre 6 - 1941 gennaio 15 Il registro è stato solo vidimato, ma non contiene nessuna registrazione Italiano Registro

167 serie 18 Registro mandati vincolo depositi, 1931 - 1941

18 . 26. U.C. Registro mandati vincolo depositi 1931 settembre 6 - 1941 gennaio 15 Italiano Registro

168 serie 19 Registro processi verbali, 1931 - 1942

19 . 27. U.C. Registro processi verbali e nelle cause di valore non eccedente le 150 £ 1931 settembre 6 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

19 . 28. U.C. "Registro processi verbali conciliazione cause oltre le 150 £" 1931 settembre 6 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

19 . 29. U.C. "Registro processi verbali udienza atti istruttoria cause oltre 150 £" 1931 settembre 6 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

169 serie 20 Repertorio dell'usciere, 1929 - 1961

20 . 30. U.C. Repertorio dell'usciere di conciliazione 1929 settembre 4 - 1935 febbraio 6 Italiano Registro

20. 31. U.C. Repertorio dell'usciere di conciliazione 1935 febbraio 5 - 1961 gennaio 10 Italiano Registro

170 serie 21 Registro procedimenti per ingiunzione, 1931 - 1938

21 . 32. U.C. Registro procedimenti per ingiunzione 1931 novembre 24 - 1938 luglio 30 Italiano Registro

171 serie 22 Decreti di ingiunzione, 1931 - 1936

22 . 33. U.C. Decreti di ingiunzione 1931 - 1936 Italiano Fascicolo

172 serie 23 Registro convocazioni deliberazioni consigli di famiglia e di tutela, 1931 - 1942

23. 34. U.C. "Registro convocazioni deliberazioni e consigli di famiglia" 1931 settembre 6 - 1942 gennaio 9 Italiano Registro

173 serie 24 Registro originali delle sentenze, 1931 - 1942

24 . 35. U.C. Registro originali delle sentenze 1931 settembre 6 - 1942 luglio 9 Italiano Registro

174 serie 25 Verbali di conciliazione, 1929 - 1943

25 . 36. U.C. Verbali di conciliazione 1929 - 1943 Italiano Registro

175 serie 26 Sentenze, 1929 - 1940

26 . 37. U.C. Sentenze 1929 - 1940 Italiano Fascicolo

176

Ente Amministrazione separata usi civici di Vigo Rendena 1928 - 1947

Luoghi Vigo Rendena

Altre forme del nome ASUC di Vigo Rendena

Archivi prodotti Fondo Amministrazione separata usi civici (ASUC) di Vigo Rendena, 01/01/1945 - 31/12/1947

Storia Gli usi civici sono dei diritti che gruppi di persone (ravvisabili nelle collettività degli abitanti di un comune o frazione o in una collettività di altro tipo) esercitano, "uti cives", su terreni e beni, coe pascoli, boschi e malghe, etc. appartenenti al loro comune o frazione. Tali diritti consistono in varie forme di uso o godimento dei beni e i principali fra essi sono quelli di pascolare e abbeverare il bestiame, raccogliere erba e strame o legna uso domestico, ottenere legname per la costruzione e la riparazione di case d'abitazione, cavare ghiaia, sassi o pietre da costruzione. La definizione "usi civici" deriva dal fatto che i diritti in questione spettano agli abitanti di un determinato luogo in dipendenza dalla loro qualità di cittadini (cives) e fintanto che siano tali. Nello stesso tempo questi usi hanno assunto nomi diversi a seconda di quale fosse l'oggetto del diritto esercitato: si parla perciò di legnatico, erbatico, stramatico, boscheggio, etc. Sono diritti, che, negli ultimi decenni, hanno perso progressivamente il loro contenuto economico anche per le popolazioni montane e rurali, tuttavia la loro esistenza è ormai assicurata dalla legge e comunque taluni usi, come il diritto di pascolo e alpeggio e di raccolta della legna, vengono tuttora esercitati e fatti valere.(1) Infatti i beni soggetti ad uso civico appartengono alla generalità dei cittadini di un comune o di una frazione in diritto esclusivo e perpetuo e questi cittadini vengono rappresentati dall'organo (Comitato) previsto dalla legge. Questi diritti, appartenenti collettivamente a tutti i cittadini di un luogo, sono comunque del tutto distinti e staccati dal generico diritto d'uso degli altri beni di cui il comune o la frazione dispongono a vantaggio della collettività. Essi non vanno peraltro intesi come diritto di proprietà (ius utendi atque abutendi) bensì come diritto d'uso a favore del civis nel senso indicato dall'art. 1021 del Codice civile, non essensone il civis stesso, ma la generalità degli abitanti del luogo, il titolare. Dal punto di vista tecnico-giuridico, i beni di uso civico sono classificati come beni demaniali nel senso indicato dal Codice civile (art. 822 e ss.) (2) e contrapposti a quelli che sono definiti beni patrimoniali. In passato, si riteneva che fossero demaniali i beni destinati all'immediata soddisfazione dei bisogni pubblici (e quindi beni essenziali per l'esplicazione delle funzioni proprie dell'ente pubblico), mentre la dottrina attualmente prevalente rileva come esistano anche beni non demaniali che presentano tali caratteri e ritiene quindi che il criterio distintivo tra beni demaniali e beni patrimoniali sia meramente formale. Sono demaniali i eni che la legge indica come tali, nel nostro caso i beni di uso civico, sono patrimoniali gli altri. (3) L'appartenenza al demanio pubblico comporta per i relativi beni l'assoggettamento alla disciplina prevista dall'art. 823 del Codice civile, secondo cui i beni demaniali sono "inalienabili e non possono formare oggetto di diritti in favore di terzi, se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardino" e quindi sono sostanzialmente 177 indisponibili.(4) In definitiva, appare particolarmente significativa la definizione che dei beni d'uso civico ha dato la Suprema Corte di Cassazione in data 5 gennaio 1951: "Le terre del demanio universale o comunale sono di proprietà delle popolazioni, non dell'ente pubblico. Il pascolo ed il legnatico integrano l'antichissimo uso delle popolazioni di ritrarre dalle terre le utilità essenziali per la vita, e debbono annoverarsi fra le forme sopravviventi del primitivo collettivismo agrario, che hanno permesso per secoli alle popolazioni di partecipare al godimento in natura di terre, di pascoli e di boschi. Gli usi civici trovano il loro fondamento nell'antico dominio delle popolazioni che, per soddisfare i bisogni essenziali della vita, usavano delle terre in certi modi determinati. Tali usi hanno continuato a sussistere dopo l'emanazione delle leggi sull'abolizione della feudalità" (5) Non giova in questa sede analizzare la complessa storia degli usi civici, basti ricordare l'emanazione della legge provinciale n. 1 del 16 dicembre 1952, modificata poi dalla legge n. 6del 9 maggio 1956, con relativo regolamento di esecuzione (D.P.G. n. 4 dell'11 novembre 1952). La legge disponeva che all'amministrazione dei beni comunali di uso civico doveva provvedere il consiglio comunale (art. 2), mentre i beni di uso civico appartenenti alle frazioni dovevano essere amministrati separatamente, a profitto dei frazionisti da un comitato di tre o cinque membri (a seconda che la popolazione della frazione fosse di meno o più di duecento abitanti). Questa disposizione dava finalmente una certa chiarezza alla questione di chi dovesse occuparsi dell'amministrazione degli usi civici e tendeva a disciplinare il funzionamento tecnico dei comitati, vietandone l'ingerenzasui beni patrimoniali che il comune possedesse nella frazione e stabiliva il concorso alle spese generali del comune mediante un annuo contributo obbligatorio. Alla nomina del comitato stesso si sarebbe dovuto provvedere con una consultazione a cui potevano partecipare tutti i capifamiglia titolari di uso civico sui beni frazionali. La sua durata in carica era quattro anni; ogni suo atto doveva essere concretato mediante apposita deliberazione. Tali deliberazioni erano prese a maggioranza di voti e dovevano essere pubblicate e sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale nei modi stabiliti per le deliberazioni comunali. Esso, nell'esercizio delle sue funzioni, poteva servirsi del personale addetto all'ufficio comunale ed in particolare del tesoriere comunale. Nel regolamento di esecuzione della legge provinciale 1952 si legge che l'amministrazione separata della frazione, non appena costituita, doveva provvedere a: - trascrivere su apposito registrole deliberazioni adottate dal consiglio d'amministrazione; - compilare un inventario completo dei "beni" di uso civico, risultanti dal decreto di assegnazione delle terre (art. 42 del Regolamento n. 332 del 26 febbraio 1928) e dei "diritti" risultanti dall'accertamento eseguito dal Commissario regionale per gli usi civici; - compilare un bilancio, riferito all'anno solare, dal quale risultassero entrate ed uscite; entro il primo ottobre di ogni anno i Presidenti delle amministrazioni separate avrebbero poi dovuto presentare al sindaco un bilancio per l'esercizio successivo. Parimenti, i comitati d'amministrazione avrebbero dovuto redigere il conto della loro gestione da depositare nell'ufficio frazionale e in quello comunale, dopo aver nominato un collegio di tre revisori scelti fra i frazionisti per l'esame del conto stesso; - compilare un regolamento da sottoporre all'approvazione della Giunta provinciale e della Camera di commercio; - redigere un elenco dei cittadini aventi diritti di uso civico e dei capifamiglia che li rappresentavano, elenco da tenere costantemente aggiornato; - occuparsi dell'impianto della contabilità, da tenere sempre aggiornata con un giornale di cassa, un libro mastro, un sistema di reversali e mandati, uno scadenziario delle entrate e delle spese, un ruolo di esazione delle entrate; - tenere un repertorio dei contratti e una raccolta dei contratti stessi e loro allegati. (6)

178

Con R.D. 6.5.1928, n. 1172 a Vigo Rendena vennero aggregati Pelugo e Darè. Per la gestione del patrimonio silvo - pastorale delle comunità furono costituite tre amministrazioni separate degli usi civici. Queste decaddero non appena Pelugo e Darè con D.L. del Capo provvisorio dello Stato 31.10.1946, n. 422 riconquistarono l'autonomia amministrativa

Condizione giuridica La legge del 16 giugno 1927, n. 1766 di conversione del R.D.L. 22 maggio 1924, n. 751, intitolata "Legge di riordinamento degli usi civici nel regno" e il Regolamento di attuazione approvato con il R.D. 26 febbraio 1928, era diretta ad unificare in un testo nazionale le diverse normative preunitarie. Il R.D. del 30 dicembre 1923, n. 3267 ("legge forestale") regolava le norme e le amministrazioni per i terreni utilizzati a bosco e a pascolo. La legge comunale e provinciale datata 3 marzo 1934, n. 383 trattava dell'amministrazione separata dei terreni assegnati alle frazioni. La legge provinciale del 16 settembre 1952, n.1 "Amministrazioni separate dei beni frazionali di uso civico" (B.U. 27 settembre 1952, n.20), regolamenta, nella provincia di Trento, l'art. 43 del R.D. 26 febbraio 1928, riguardante l'amministrazione dei beni comunali di uso civico. Il D.P.G.P. dell'11 novembre 1952, n. 4 (B.U. 19 dicembre 1952, n. 27) detta infine il Regolamento per la costituzione delle amministrazioni separate di uso civico, per il funzionamento ed attività delle amministrazioni separate e per i rapporti fra le amministrazioni separate e i comuni.

Funzioni, occupazioni e attività La legge tuttora vigente (L. n.1766/1927 e il Regolamento esecutivo approvato con R.D. n. 332/1928) è diretta essenzialmente ad inserire beni e diritti delle popolazioni (Proprietà e diritti collettivi), identificati in un regime di gestione programmata a destinazione vincolata e diversificata secondo la vocazione dei beni: gestione a fini produttivi e di conservazione ambientale in base a piani economici di sviluppo per i patrimoni silvo-pastorali (beni di categoria A) e ripartizione in quote da assegnarsi in enfiteusi agli aventi diritto per le terre destinate a coltura (terre di categoria B). L'art. 11 della legge n. 1766/1927 comprende sia i beni collettivi originari, intendendo per tali sia i beni delle comunità di abitanti organizzate stabilmente in un territorio e le terre acquisite attraverso ogni forma di possesso collettivo, sia i beni assegnati ai comuni, frazioni o associazioni agrarie per effetto delle operazioni di sistemazione delle terre e di liquidazione dei diritti di cui all'art. 1 della stessa legge e normative anteriori. Per risolvere una questione sorta negli ultimi decenni del XIX secolo, circa la natura dei beni della collettività intestati al comune e destinati all'esercizio degli usi, il legislatore del 1927 ha sottoposto allo stesso regime tutti i beni posseduti dai comuni (e frazioni) su cui si esercitavano gli usi, comprendendo così tra le terre collettive anche quelle gravate da usi che fossero comunque nel possesso del comune. Vi erano anche beni non di origine civica ma assimilati ad essi con leggi speciali (p.e. la legge del 1° dicembre 1971, n. 1102 "legge-montagna") oltre alle terre acquistate ai sensi dell'art. 22 della legge n. 1766/1927 per aumentare la massa delle terre da quotizzare (agevolazione per l'acquisto di nuove terre disposte dal D.L.L. del 14 luglio 1918, n. 1142). Le terre collettive, prima del 1927, erano indicate con termini diversi nelle varie località e regioni: "demani universali" nel sud, "proprietà o domini collettivi" negli ex-Stati pontifici, "terre comuni, comunanze, comunaglie, regole, vicinie" in altre zone d'Italia e nell'arco alpino. Questi beni furono in passato utilizzati dagli utenti per fini esistenziali e a scopo di commercio. L'associazione degli utenti di norma costituì il nucleo su cui si sono formati i comuni moderni, quali enti rappresentativi della comunità e dei suoi diritti. In base a ciò, in giurisprudenza è stato sempre tenuto presente il rapporto "universitas civium" - intesa come comunità di abitanti organizzata in un territorio - ed "ente-comune", quale

179 successore della prima; anche quando la gestione dei beni pubblici è passata al comune, si è mantenuta distinta la gestione degli usi civici. Il R.D. n. 332/1928 affermava che, dopo l'approvazione del piano di massima per la destinazione delle terre di uso civico, il commissario regionale doveva emanare un decreto nel quale erano indicati gli usi civici accertati sulle terre assegnate alla categoria A; il decreto veniva comunicato al comune o all'associazione agraria a cui appartenevano le terre. I comuni e le associazioni agrarie erano tenuti quindi provvedere alla compilazione dei regolamenti di uso civico (in armonia con i piani economici dei boschi) e dei regolamenti per il godimento dei pascoli montani previsti dalla legge forestale del 30 dicembre 1923, n. 3267 e dal relativo Regolamento (R.D. n. 1126/1926); i regolamenti venivano poi sottoposti all'approvazione dei consigli provinciali dell'economia. Ancora secondo il Regolamento n. 332/1928, sulle rendite delle terre gravavano delle imposizioni fiscali (oltre alle spese di amministrazione e sorveglianza); era quindi facoltà del comune o dell'associazione agraria imporre agli utenti un corrispettivo per l'esercizio degli usi consentiti. Erbe e legna esuberanti potevano essere vendute a profitto dell'amministrazione del comune o dell'associazione agraria ed era espressamente vietata la divisione del ricavato della vendita fra gli utenti.

Per quanto concerne la provincia di Trento, vige il Regolamento approvato con D.P.G.P. dell'11 novembre 1952, n.4 (B.U. 19 dicembre 1952): l'amministrazione separata della frazione, non appena costituita, deve provvedere alla compilazione di un inventario completo dei beni di uso civico, risultanti dal decreto di assegnazione delle terre, e dei diritti conseguenti all'accertamento eseguito dal commissario regionale per gli usi civici; alla compilazione di un bilancio, riferito all'anno solare, dal quale risultino le entrate ordinarie e straordinarie derivanti dall'amministrazione separata dei beni, le spese e la destinazione del complesso dei proventi della frazione; alla compilazione del Regolamento prescritto all'art. 43 del R.D. n.332/1928; alla definitiva redazione dell'elenco dei cittadini aventi diritto d'uso civico e dei capifamiglia che li rappresentano (l'elenco deve essere costantemente aggiornato mediante coordinamento mensile con l'ufficio anagrafico del comune); all'impianto della contabilità, con allestimento del giornale di cassa, libro mastro, sistema dei mandati e delle reversali, scadenziario delle entrate e delle spese, ruolo di esazione delle entrate; all'assegnazione infine del servizio di tesoreria al tesoriere comunale.

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio Fonti bibliografiche inedite GUASTALLA Anna, (a cura di), "Amministrazione separata usi civici", [profilo storico - istituzionale dell'Amministrazione separata usi civici, redatto secondo le norme internazionali ISAAR (CPF) per incarico della Provincia autonoma di Trento - Servizio beni librari e archivistici] 1999, (dattiloscritto). Il profilo storico - istituzionale riprende per la parte generale questo elaborato. Bibliografia Diritto degli enti locali, Napoli, 1988 PACE S., Usi civici nella legislazione provinciale di Trento, Trento, 1953 PACE S., Usi civici, associazioni agrarie e comunioni familiari nella Regione Trentino-Alto Adige, Trento, 1976

Note

180

(1) Cfr. S. PACE, "Usi civici, associazioni agrarie e comunioni familiari nella Regione Trentino - Alto Adige", Trento 1976, pp. 3 - 4 (2) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione provinciale di Trento", Trento 1953, pp. 5 - 6 (3) Cfr. "Diritto degli enti locali", Napoli 1988, p. 91 (4) Cfr. ivi. (5) Cfr. S. PACE, "Usi civici nella legislazione", p. 9 (6) Cfr. S. PACE, "Usi civici, associazioni agrarie", pp. 224 - 239

181 fondo Amministrazione separata usi civici (ASUC) di Vigo Rendena, 1945 - 1947

Altre denominazioni: ASUC

Soggetti produttori Amministrazione separata usi civici di Vigo Rendena, 1928 - 1947

Contenuto La documentazione appartenente all'Amministrazione separata usi civici di Vigo Rendena copre l'arco cronologico 1945 - 1947.

182 serie 1 Verbali delle deliberazioni del commissario frazionale e del comitato d'amministrazione - originali -, 1945 - 1947

1 . 1. A.S.U.C. "Registro deliberazioni" 1945 marzo 29 - 1947 febbraio 28 Italiano Registro

183 serie 2 Carteggio e atti, 1946

2 . 2. A.S.U.C. "Atti riguardanti l'amministrazione separata di Vigo" 1946 Italiano Fascicolo

184 serie 3 Contratti, 1945 - 1946

3 . 3. A.S.U.C. Contratti 1945 - 1946 Italiano Busta

185