GALLIPOLI COGNATO-PICCOLE DOLOMITI LUCANE

1) IL SI S T E M A DE L L E AR E E Italia esistono aree prot e t t e grande pregio (il Mas s i c c i o PR OTE TT E RE G I O N A L I : UN A la cui istituzione e corret t a del , il Sirino, le di Fedele Zaccara LE VA PER PRO M U OV E R E LO gestione ha innescato vigo- Dolomiti Lucane, il Ra- S V I LU P P O AU TO C E N T R ATO rosi processi di sviluppo p a ro, il , il E CO M P ATI B I L E 1 locale. Il Pa rco Na z i o n a l e Monte Gelbison, il Mon t e degli Abr uzzi, che interes s a Bulgheria) e costiere (la 1.1) Nu ovo modello di ar ee con caratteristiche ori- costa cilentana e marateo- sviluppo ed aree pr ot e t t e ginarie di sottosviluppo ta). Ver r ebbe a configurar- L’a t t i v azione di un nuovo forse ancora più accentuate si, così, un compre n s o r i o modello di sviluppo “au t o - di quelle della parte interna i n t e r regionale di straord i- ce n t r a t o ” e “co m p a t i b i l e ”, è della , ha innesca- naria valenza ecologica e una delle condizioni neces- to flussi turistici tali da turistica, esteso su oltre 1/3 sarie per invert i r e la dipen- pro c u r a r e, in modo diret t o del territorio lucano e denza economica della e nelle attività connesse c o m p rendente due parc h i Basilicata dai flussi econo- (ristorazione, ricettività, nazionali già istituiti (Parc o mici esterni e per fuoriusci- animazione, escursioni- Nazionale del Pollino e del re dalla economia assistita smo, sport, ecc.) migliaia Ci l e n t o - V allo di Diano) ed che ancora caratterizza la di nuovi posti di lavor o. In un Pa rco di futura istitu- regione (peraltro con livel l i queste aree il Pro d o t t o zione (Pa rco del Lagone- di consumi decre s c e n t i Interno Lordo, fino agli gr ese e Val d’A g r i ) . rispetto agli anni ’80 per anni ’70 nelle ultime posi- Una tale ricchezza di effetto della contrazione zioni della graduatoria paesaggi consentirebbe la delle risorse economiche nazionale, si colloca oggi ai co s t r uzione di offerte turi- ri n v enienti dall’e s t e r n o ) . primi posti in termini stiche talmente differen z i a - È opinione ormai larga- d’ i n c remento perc e n t u a l e . te ed attraenti da superare mente condivisa nei dibat- Sono ormai centinaia le il gap costituito dalla rel a t i - titi, e raramente nelle azio- piccole e medie impre s e va distanza di queste are e ni concrete, che una delle so r te recentemente ed ope- dai grandi bacini di utenza, le v e strategiche per l’a t t i v a- ranti nei settori turistici e cioè dai grandi agglomerati zione di questo circolo vir- dei servi z i . urbani e da porci in condi- tuoso dello sviluppo è cos- zione di competere con tituita dalla razionale val o - 1.2) Il sistema interr eg i o - l’o f f e r ta dei grandi sistemi rizzazione del sistema delle nale delle aree pr o t e t t e di aree protette nazionali risorse ambientali, naturali- me ri d i o n a l i ed internazionali. stiche e storico-culturali di La piena realizzazione del cui la nostra regione è sistema delle aree pro t e t t e 1.3) Alcune condizioni st r a o r dinariamente dotata. regionali e meridionali per il successo delle poli- Una ricerca svolta all’i n i - co n s e n t i r ebbe di costituire tiche di salv a g u a r dia e zio degli anni ’90 dalla un sistema continuo inte- va l o rizzazione economica società NOMISMA e dal ressante tre regioni (Ba- dell’ambiente WWF ha dimostrato che, silicata, Campania, Cala- Per la realizzazione di non solo in Eur opa e nelle bria) comprendente, al suo questo disegno necessitano Americhe, ma anche in interno, are e montane di varie condizioni. La pri-

— 97 — ma, senza dubbio, è una , facenti parte della più netta e decisa matura- parte più interna e depres- zione e presa di coscienza sa della Basilicata e colle- di questa potenzialità da meccanicamente dall’ a t- 2) I CARATTERI DELL’AREA gati al resto della Regione parte della classe dirigente tuazione di leggi nazionali DI GALLIPOLI-COGNATO E dalla strada di fondova l l e meridionale e lucana: i e regionali o dalla costitu- D E L L E PI C C O L E D O LO M I T I Basentana. p a rtiti, le associazioni sin- zione degli organismi di LUCANE dacali e di categoria, le gestione delle aree prot e t t e . 2.2) I caratteri percettivi stesse istituzioni mostrano La formazione professio- 2.1) I dati generali “La natura è un tempio ancora una diffusa igno- nale sta puntando da alcu- Nella delimitazione pro- dove pilastri vivi mormora - ranza delle potenzialità ni anni sull’ambiente per posta dal Disegno di Leg- no a tratti indistinte parole; che la risorsa ambiente qualificare i giovani disoc- ge regionale in discussio- l’uomo passa tra le foreste di può offrire e dei rischi cui cupati. Oc c o r re, però, ne, il territorio del futuro simboli che l’ o s s e rvano con si va incontro se non se ne m a g g i o re coord i n a m e n t o Pa rco regionale compre n- s g u a rdi familiari”. (Ch. tutelano adeguatamente i fra azioni istituzionali, de i territori dei Comuni Baudelaire). caratteri costitutivi.2 Sono, politica degli incentivi e di , Pi e t r a- Tra gli elementi percetti- pertanto, ancora titubanti formazione. pertosa, Accettura, Calcia- vi più significativi del n e l l’ a s s u m e re iniziative su La valorizzazione delle no e “così f u t u ro Pa rco regionale, si questo terre n o. Le istitu- a ree protette richiede, come compresi nel Pi a n o evidenziano principalmen- zioni, paralizzate da oppo- però, anche che si svilup- Territoriale Paesistico di te le due dorsali di ro c c i a sizioni spesso solo di pi, nel mondo delle pro- Area Vasta “Ga l l i p o l i - C o - a renacea, dive r s a m e n t e ridotte corporazioni e fessioni tecniche (architet- gnato”.4 modellate dalle meteore dalla paura in buona mi- ti, ingegneri, geometri, Nel Parco rientra la fore- idriche ed eoliche: più sura immotivata dell’ e c- agronomi, ecc.) una cono- sta di Ga l l i p o l i - C o g n a t o , dolce ed arrotondata la c e s s i vo vincolismo, ritar- scenza ed una sensibilità estesa per 4159 ha nei montagna del Caperrino dano l’applicazione delle n u ova nell’ a f f ro n t a re i comuni di Ol i veto Lu c a- che supera i 1400 mt. sul leggi nazionali e re g i o n a l i temi progettuali, al fine di no, Accettura e livello del mare, più aspre in materia. coniugare al meglio la sod- ed il caratteristico crinale e caratteristiche le guglie Ta rda, inoltre, a farsi disfazione delle esigenze montuoso delle Do l o m i t i dolomitiche delle Mu r g e strada la concezione dei umane con l’ e q u i l i b r a t o lucane che, costituita da di Castelmezzano e Pietra- Parchi e delle aree protette ed armonico inserimento “....una catena di guglie di p e rtosa (arenarie quarzo s e come “aziende ve rd i” e, nell’ambiente: molte brut- rocce arenarie, pro f o n d a - del Miocene e scisti argil- quindi, come stru t t u re da t u re che affliggono anche mente incisa nella gola sca - losi dal caratteristico re a l i z z a re ed affidare in la nostra regione si sare b- vata dal rio Caperino, svet - orientamento degli strati e gestione anche con criteri b e ro potute evitare con ta irta ed aspra nella va l l e sistema di faglie che le di efficienza aziendale. una progettazione ed una sinuosa del Basento tra acque superficiali hanno Una seconda condizione realizzazione più attenta ai Albano e Ca m p o m a g g i o - intensamente eroso) le cui è la crescita di una cultura suggerimenti che la natura re”.5 c reste principali superano diffusa della tutela am- o f f re a chi è in grado di Si tratta, quindi, di circa la quota di 1100 metri bientale e di una cultura leggerne i segni. 24.000 ettari di territorio culminando nella vetta del i m p renditoriale capace di La definizione di nuove lucano, posti a cava l l o Monte dell’ Impiso (1319 va l o r i z z a re, senza distru g- procedure, fra cui la Valu- delle province di Potenza e m) verso cui degradano le g e re, le potenzialità che tazione d’ Impatto Am- l’ambiente offre. La va l o- bientale, stà contribuendo rizzazione delle aree pro- in questi ultimi anni, a tette, anche indipendente- c re a re nel mondo tecnico mente dalla attuazione di una maggiore sensibilità a tutte le proc e d u r e istitutive questi temi. Occorrerebbe, di legge, richiede che un anche con l’ a p p o rto degli nucleo di impre n d i t o r i organismi di rappre s e n- g i ovani, colti e motiva t i tanza delle pro f e s s i o n i , sviluppino una serie di a c c e l e r a re questo pro c e s s o attività imprenditoriali da ed, ancora, curare che esi- co l l e g a r e in rete per offrire sta un rapporto fra inter- una gamma di offerte turi- venti e territorio anche nei stiche ricche e diver s i f i c a t e . p rogrammi regionali di Non si può certo atten- finanziamento delle opere 3 de r e che lo sviluppo derivi pubbliche. Località Costa La Rossa (Foto Ottavio Chiaradia)

— 98 — “d o l o m i t i”. Nu m e rosi i tà dell’ A . S . F.D., oggi re- corsi d’acqua soprattutto a gionale), estesa quasi 4200 c a r a t t e re torrentizio, indi- ettari, dominano i cerri cativi di una pro p e n s i o n e si in simbiosi con l’ a s p ro tutta la zona circo s t a n t e . g overnati ad alto fusto, all’erosione della zona, e le paesaggio circostante e che alle quote ottimali sorgenti, anche se molte posti in posizione strategi- 2.3) I caratteri biologico- raggiungono dimensioni hanno carattere stagionale. ca perché non facilmente vegetazionali ed ambien- monumentali; specie mi- Il contrasto, quindi, tra le individuabili se non da tali nori presenti sono il carpi- principali zone in cui pa r ticolari punti di visione Nella foresta di Ga l l i- no bianco, gli aceri e le l’istituendo parco può e, di contro, panoramici su poli-Cognato (ex pro p r i e- carpinelle; negli impluvi e e s s e re diviso geografica- mente appare notevo l e , essendo legato alla rapida successione spaziale di rilievi di tutto rispetto, zone dirupate, dossi ton- deggianti e dolci declivi che offrono al tempo stes- so ve rticalità di pare t i , linee verdi e riposanti con lo sfondo di un panorama vario ed immutabile. Il Basento e la sua va l l e segnano in parte il limite n o rd dell’ a rea di studio, m e n t re l’ i n vaso della Camastra, il torrente Car- pino e la fiumarella di Corleto il limite ovest. A l t ro segno “s t ru t t u r a n- t e” del Pa rco è rappre s e n- tato dal complesso boscato di Gallipoli-Cognato, per- cepibile come una massa verde, solitaria ed inconta- minata, costituita da un i n c redibile corteggio di specie sia arboree che a r b u s t i ve. St ru t t u r a l m e n t e simile al precedente è il bellissimo bosco di Mo n- tepiano costituito da seco- lari alberi di cerro e da un sottobosco di agrifoglio che conferisce al bosco in esame, per la sua peculia- rità, una visione molto suggestiva. I segni “complementari“ sono dati dagli elementi che, integrandosi ai segni s t rutturanti, completano la visione unitaria del ter- r i t o r i o. Possono tra questi a n n overarsi i nuclei di C a s t e l m ezzano e Pi e t r a- pertosa, esempi di urbani- stica spontanea sviluppati- Dolomiti Lucane (Foto Ottavio Chiaradia)

— 99 — negli alvei dei torrenti è del Monte Caperrino. p resente il frassino, men- t re il leccio vegeta su 2.4) La popolazione ed i Costa La Rossa e sui cos- centri urbani 6 toni rocciosi di Campo- Alla data dell’ u l t i m o m a g g i o re. In località Pi a n censimento del 1991 la del Giglio crescono nume- popolazione insediata nel rosi esemplari di carpino territorio del futuro Parco orientale e farnetto assie- regionale era di circa 7000 me all’ Acer lobelii, ende- abitanti, distribuiti in cin- mismo tipico dell’ It a l i a que comuni, con una den- meridionale. Più a sud è sità di appena 31 abitanti situato il Bosco di Monte- per Kmq.7 piano esteso per 864 ettari L’origine di alcuni centri (di proprietà del comune urbani è molto re m o t a , di Accettura), ricco di come testimoniano i nu- maestosi e colonnari esem- merosi ruderi e reperti sto- plari di cerro, con un cor- r i c o - a rtistici trovati in teggio di aceri, carpini zona, e la localizzazione bianchi ed agrifogli utiliz- dei siti è stata fort e m e n t e zati in occasione della tra- condizionata dall’asse flu- dizionale festa del Maggio. viale del Basento, lungo il Ricca e complessa anche la quale risalirono dalla costa c o p e rtura arborea e la verso l’interno le popola- flora delle creste dolomiti- zioni greche, romane, lon- che di Pi e t r a p e rtosa e g o b a rde, saracene, nor- C a s t e l m ezzano: oltre al manne e sveve. diffuso cerro, nel passato Nella parte alta del si è affermato un bosco Monte Croccia si scorgo- mesofilo di castagno, ti- no i resti di una città indi- glio, olmo ed acero, men- viduata nel 1884 da t re nelle stazioni più alte Francesco Mattiace di vegetano la carpinella, il Ol i ve t o. Delle mura pela- carpino, l’orniello e cespu- Castelmezzano (Pz) sgiche o ciclopiche di gli di leccio. Al contrario, (Foto Ottavio Chiaradia) Croccia Cognato è visibile la montagna del Caper- Dianthus ferru g i n e u s, un quali gli avvoltoi (Mo n a- ancora oggi l’intera platea rino è ricoperta qua e là da g a rofanino selva t i c o , co, Grifone e Av vo l t o i o di ingresso all’ Ac ro p o l i . lembi di cerreta e da gine- l’He p t a p t e ra angustifolia e degli Agnelli). Assieme alle Sono presenti, su numero- stra nelle parti ro c c i o s e , la Scorzonera trachysperma, specie re i n t rodotte dal- si blocchi parallelepipedi ma soprattutto da praterie, r i n venibili nel complesso l’uomo, come il capriolo, del muro, triangoli isosce- risultato del continuo b o s c h i vo di Ga l l i p o l i - il cinghiale e gli esemplari li, talvolta rovesciati, che disboscamento operato Cognato; l’Onosma luca - non autoctoni immessi, fanno supporre la probabi- dall’uomo. Se non manca- n u m, una borraginacea a fra i grandi mammiferi le appartenenza alla radice no i vegetali largamente c o rolla gialla esclusiva originari troviamo il lupo, sumera del popolo vissuto diffusi, elevato è il numero delle Dolomiti di Pi e t r a- la volpe, il tasso, l’istrice e intorno al 2000 a. C. La di quelli che per rarità, pertosa. rari esemplari di gatto sel- r i s e rva antropologica di localizzazione o altre carat- Se le foreste sono ricche vatico; per l’avifauna, sono Monte Croccia, divisa fra i teristiche presentano un di suggestioni e richiami, p resenti numerose specie comuni di Ol i veto Lu c a- notevole interesse. Vi sono una pre ro g a t i va del parc o di Passeriformi, Pi c i f o r m i , no, Calciano ed Accettura, innanzitutto gli “e n d e m i- è data anche dalla fauna Falconiformi e St r i g i- è stata istituita nel 1971 smi”, e cioè specie di pian- che rappresenta una ric- formi. Tra le pre s e n ze di ed è compresa nell’ e l e n c o te che non esistono altrove chezza incontestabile, seb- spicco sono da segnalare dei biotopi italiani merite- e meritano quindi di esse- bene si sia assistito, a causa forme rare o endemiche voli di conservazione e re protette come prez i o s e soprattutto dell’alterazione quali il Tritone Italico e la protezione. peculiarità: la Stachys hera - degli ambienti originari, Salamandrina dagli Oc- Il primo nucleo abitato clea, var. lucana, una labia- alla scomparsa dell’ o r s o , chiali. Complessa e va r i a di Ac c e t t u r a s o r g e va in ta dai fiori giallo rossigno, della lince, del capriolo e la Lepidotterofauna delle località denominata Raja la Knautia lucana, il di esemplari dell’ a v i f a u n a Piccole Dolomiti Lucane e (791 m s.l.m.), dove sono

— 100 — ancora visibili i ruderi di Bambino e Santi dipinto una fortificazione a pianta su tavola del XVI sec.. quadrata. Il centro, fonda- In t e ressanti i portoni a to dai longobardi nel sec. Fu feudo degli Sforza tettoniche del paese tro- vari moduli geometrici e 1272, viene distrutto da nel XVI sec. ai quali suc- viamo la Chiesa Madre, la arabesche forme lignee. un incendio e ricostru i t o cessero i Revertera. Sino al cui prima costruzione risa- Pi e t r a p e rt o s a è posto in seguito da Carlo d’ A n- 1913 ha fatto parte del le al XIII sec., che conser- a l l’ e s t remità settentrionale giò che lo affidò alla Fa- comune di . va un’ i n t e ressante scultura della dorsale del monte miglia Ba z z a n o. Pa d ro n i A l l’interno del paese la lignea della Madonna col dell’Impiso e si sviluppa a di Accettura furono in Chiesa di San Gi ova n n i Bambino detta Ma d o n n a 1088 m. s.l.m., sulla linea seguito le Famiglie De l l a Battista rimaneggiata nel dell’Olmo risalente al XIV di displuvio di due bre v i Marra (1380), Po n s i a c o XVIII sec. presenta ancora sec. affluenti del Basento. Fo- (1390), Carafa (1517), l’originaria muratura in Sulle pendici orientali tilizio saraceno, acquistò Colonna (1639) ed infine pietra del monte Croccia, ad ulteriore importanza con i gli Spinelli (fino agli inizi Di aspetto molto carat- u n’altitudine di 546 m. normanni e in part i c o l a r dell’Ottocento). teristico, tanto da poterlo s.l.m., è arroccato su uno modo con Ro b e rto il Il paese, se pur interessa- paragonare ad un presepe, s p e rone tufaceo alla sini- Gu i s c a rd o. Nel periodo to da zone di recente edifi- l’abitato di Castelmezzano stra del torrente Sa l a n- angioino, insieme a Cas- cazione, mantiene pre s s o- si adagia sulle falde orien- drella Oliveto Lucano. Le t e l m ezzano, Pi e t r a p e rt o s a ché inalterato il suo aspet- tali della Serra Ba r ruta ad origini sono molto proba- venne affidata con il suo to originario caratterizzato una quota di circa 890 m. bilmente longobarde. Ne l feudo a Guglielmo di da un’ a rchitettura di tipo s.l.m., invisibile dalla valle 1060 fu feudo dei Cava- Tournespèe. spontaneo, con la chiesa del fiume Ba s e n t o. Le lieri di Malta. Nel 1150 lo Il territorio è prevalente- d e l l’Annunziata, di rico- abitazioni sembrano ema- stesso feudo è affidato a mente montuoso e ru o t a s t ruzione barocca che nazione stessa delle ro c c e Ma re l l a ro. Con l’ a v ve n t o a n c h’esso intorno al nu- domina il centro abitato e arenarie che le sovrastano, degli Angioini, il paese cleo roccioso noto con il che, assieme alla Chiesa note con la denominazio- insieme a quello di Pietra- toponimo di “Do l o m i t i Madre di San Nicola, con- ne di Dolomiti Lucane. Le p e rtosa ve n i va affidato a Lucane”. Domina l’abitato tribuisce ad arricchire , origini di questo paese si Guglielmo Gr a p p i n o. Il il castello normanno-svevo insieme con i numero s i pensa siano da collegare possesso di questa famiglia con la torre fiancheggiante p o rtali in pietra databili c ronologicamente alla durò fino al 1382 quando la porta di ingresso ormai tra il XVIII e XIX sec., il scomparsa delle colonie Antonio, discendente della ridotta a ru d e re. Su l l a patrimonio artistico del greche di Serra di Vaglio e stessa ricca famiglia, si parte più alta è ben visibi- paese. di Anzi, che fin dal VI sec. ribellò a re Carlo perd e n- le un posto di vedetta ac- Ca l c i a n o è posto sulla a.C. ave vano dominato do così il feudo che veniva cessibile mediante una sommità di un rilievo col- tutta l’ a rea centrale della ripreso più tardi nel 1400 ripida scala scavata nella l i n a re sulla destra del Lucania circoscritta tra i da un altro esponente roccia. Nel paesino è da fiume Basento (425 m. fiumi Bradano e Ba s e n t o. della medesima famiglia: ricordare la Chiesa Madre s.l.m.). In epoche re m o t e Agli inizi del IX sec. fu Gi o z zo l i n o. Nel 1557 il di San Giacomo Maggiore il paese dove va sorgere ro c c a f o rte saracena, suc- feudo passò a Pro s p e ro del XV sec. adornata da poco più in basso del- c e s s i vamente all’ i n i z i o Su a rdo e nel 1715 ve n i va dipinti del ’600 di pre g e- l’attuale sito nella località d e l l’anno 1000 dive n n e acquistato da Ge ro l a m o vole fattura. Nella stessa ove ancora oggi sono ben p residio No r m a n n o. In De Lerma. Il patrimonio chiesa sono custoditi inol- visibili i resti di una forti- seguito fu degli Sve v i . artistico trova il suo aspet- t re un pastorale in avo r i o ficazione e ruderi di una Nelle epoche più re c e n t i to archeologico più im- del XIII sec. e delle tele antica chiesa nei pre s s i fu proprietà di diversi du- p o rtante nei resti delle del XVII sec. Si può con- d e l l’attuale campo sport i- ca e baroni. mura dell’antico centro di templare anche nella parte vo. “Calcium” secondo Caratteristico il castello, Monte Croccia. Si tratta absidale un’ a f f resco raffi- l’etimo dove va essere ubi- probabilmente normanno, dei resti di un antico inse- gurante la “Trinità” del cato in un luogo basso e di cui sono ancora visibili diamento del IV-V sec. 1700; di notevole va l o re paludoso ed il Pe n n e t t i i ruderi delle mura di a.C. abitato da popolazio- anche l’organo del Care l l i attribuisce alla cattiva aria cinta e i gradini scava t i ni lucane ma in stre t t o in legno intagliato e dipin- il motivo del trasferimento nella roccia che conduce- rapporto con i centri elle- to. In periferia è il conven- degli abitanti nei comuni vano ad un posto di vedet- nici della costa jonica. to di San Fr a n c e s c o l i m i t rofi specialmente in ta posto sulla cima di una A l l’interno del paese è da d’Assisi, fondato nel 1474 e in Garaguso. Il cresta rocciosa, in posizio- s e g n a l a re la Chiesa Ma r i a d a l l’ o rdine dei frati Mi- paese è citato per la prima ne paesisticamente strate- SS. delle Grazie. In essa si nori Os s e rvanti. Il com- volta in documenti dell’XI gica. Tra le rilevanze archi- t rova una Madonna con plesso conventuale si svi-

— 101 — luppa intorno ad un chio- s t ro di pianta quadrata con un pozzo centrale fiancheggiato da colonni- stata affidata ad En t i re reddito significhere b b e zione del parco naturale ne lisce e rastremate. Il diversi (Regione, Comuni, condannarle al fallimento, regionale della fore s t a complesso fiancheggia la Ex ASFD) e, soprattutto, mentre una gestione ed un Gallipoli Cognato e Pi c- chiesa dedicata a Sa n le opere sono state re a l i z- c o o rdinamento unitario cole Dolomiti lucane risale Francesco con pre s b i t e r i o zate senza aver approva t o potrebbero garantire suffi- al 12 luglio 1974 e costi- di pianta quadrata coperta un progetto di gestione. cienti ritorni economici e tuisce lo sbocco legislativo con volta a crociera. Così tocca oggi, a struttu- quindi maggiori capacità di una indagine finalizzata re ultimate, porsi il pro- di investimenti. alla valorizzazione delle 2.5) La dotazione infra- blema di come fare per Affidando la gestione ad risorse naturalistiche e ter- s t rutturale ed i pr o b l e m i farle funzionare e per fare un unico soggetto aumen- ritoriali dell’ a rea, svo l t a di gestione in modo che esse produca- t e rebbe notevolmente la dal gruppo conserva z i o n e La dotazione di strutture no sviluppo per il futuro facilità di coordinare tra di della Società Botanica r i c e t t i ve è di circa 200 Parco. l o ro le varie iniziative , Italiana (coordinato dal posti letto, tenendo conto, Per motivi di efficienza e l’ u t i l i z zo più elastico della p ro f. Pe d rotti, dire t t o re anche, degli interventi in dinamicità oltre che di manodopera e l’ottimizza- d e l l’ Istituto Botanico del- corso di realizzazione.8 risorse finanziarie è da zione della ripartizione dei l’Università degli Studi di Sono quasi ultimati i e s c l u d e re una gestione costi di gestione. Camerino). seguenti interventi finan- affidata all’ Ente pubblico, Inoltre, anche per l’Ente Successivamente, (1975- ziati per circa 12 miliard i quindi l’unica valida alter- pubblico, proprietario del- 1980) a seguito del defini- n e l l’ambito del Pro g r a m- n a t i va per assicurare la le stru t t u re, sarebbe più t i vo trasferimento della ma Integrato Me d i t e r- p romozione ed il funzio- comodo ave re un unico f o resta demaniale alla Re- raneo (P.I.M.) unitamente namento dei servizi turi- interlocutore cui ricondur- gione Basilicata, la Giunta ad una rete di sentieri e stici è quella di affidare re la responsabilità della r i p resenta il disegno di percorsi ciclabili: tale compito ad operatori gestione e a cui rivo l g e r s i legge istitutivo del parc o per ave re, in tempo re a l e , che, approvato dalla com- A. STRUTTURE RICETTIVE E DI RISTORO Ex Caserma Centro o l t re a degli utili suggeri- petente Commissione, 1 Calciano 20 pl Regione Cognato Equituristico menti, un quadro comple- non ha però seguito. Ex Caserma 2 Accettura Centro fauna 6 pl Regione to della situazione econo- Con i fondi FIO 1984, P. di Gilio Ex Comando mica del parco. finanziati con oltre 14 3 Accettura Ricettività 10 pl Regione Palazzo Il soggetto privato sele- miliardi, la Regione sceglie Mass. 4 Tricarico Rifugio 18 pl Comune zionato dovrà assicurare la strada della valorizzazio- Gagliardi Campeggio livelli di professionalità, di ne delle foreste del Medio 5 Castelmezzano Calcesia Ex ASFD natura competenza (anche tecni- Basento, realizzando lavori 6 Accettura Palazzo Bar ristoro ca), di capacità impre n d i- di ve rde attrezzato, re c u- toriale, di spirito di inizia- p e ro di edifici pubblici, B. STRUTTURE PRODUTTIVE Ex Comando Lab. piccoli t i va e comunicazione tali sentieristica e costru z i o n i 1 Accettura Regione Palazzo frutti da assicurare un serv i z i o di nuove strade, estesi Falegnameria, 2 Accettura Palazzo Regione altamente qualificato. anche all’ a g ro di Castel- paleria Questi dovrà essere in mezzano e al territorio del Palazzo 3 Accettura Orto botanico Regione Ex vivaio grado, infatti, di assumere comune di Tricarico. Ex scuola 4 Castelmezzano Caseificio Comune funzioni molteplici, che Nel quinquennio 1985- Arioso vanno dalla pro m o z i o n e 1990, all’interno del PI M Ex scuola 5 Caseificio Comune Abetina dell’area del parco al coor- Basilicata vengono assenti- dinamento delle offert e ti dalla CEE per il Parco C. STRUTTURE DI SERVIZIO turistiche, dalla raccolta Gallipoli-Cognato finan- Fabbricato 1 Accettura Centro visite Regione dei prodotti alla loro stessa ziamenti sull’azione turi- Palazzo Tettoie Museo c o m m e rcializzazione e smo per dodici miliard i , 2 Accettura Regione Palazzo all'aperto promozione. unitamente ad altri fondi 3 Accettura Palazzo Ecomuseo Ex ASFD per il ripopolamento fau- Museo Culti Museo e 4 Accettura Comune arborei centro visite 3) La costituzione del nistico (L.r. 21-11-1988 p a rco: una storia v e n t e n- n°40 Finanziamento PIM C o m’è purt roppo acca- p r i vati. In o l t re pensare di nale ancora senza fine Basilicata). duto spesso nella storia f r a z i o n a re la gestione di Il primo disegno di leg- In seguito l’ a rea è inte- della Basilicata, la realizza- s t ru t t u re piccole e con ge di iniziativa della Giun- ressata all’a p p r ovazione del zione di queste strutture è ridotte capacità di produr- ta Regionale per l’ i s t i t u- Piano paesistico di are a

— 102 — vasta Ga l l i p o l i - C o g n a t o del Di re t t o re del Pa rco, si (L . r . 12-2-1990 n°3). elimina la possibilità di Nel corso della V legisla- n o m i n a re dipendenti re- tura (1990-1995), una zione delle forze politiche, Potenza). In o l t re la peri- gionali. Sembra opport u- delibera della Giunta rin- p ropone alcune modifi- metrazione del p a rco po- namente pre va l e re, al ri- via ad un’apposita com- che: t rebbe estendersi a com- g u a rdo, l’ipotesi della no- missione la pre d i s p o s i z i o- • la perimetrazione vie- prendere anche il contiguo mina di un esperto con ne di un ennesimo dise- ne ridotta, escludendo la territorio di Campomag- contratto di diritto privat o ; gno di legge sulla istituzio- diga della Camastra e, g i o re, un tempo legato • si migliora notevo l- ne del Pa rco re g i o n a l e quindi, parte dei territori economicamente alle are e mente l’ a rticolato re l a t i vo Gallipoli-Cognato e Pi c- di Anzi e Trivigno e limi- del Parco e sede dell’antico al Piano del Parco, specifi- cole Dolomiti Lucane. La tando il perimetro del e suggestivo centro di cando in maniera più p roposta legislativa pre ve- Pa rco ai soli territori di C a m p o m a g g i o re Ve c c h i o , compiuta i contenuti del de l’istituzione del Pa rc o C a s t e l m ezzano, Pi e t r a- oggi abbandonato, ma che Pi a n o. Si mantiene, tutta- Ga l l i p o l i - C o g n a t o - Pi c c o l e pertosa, Accettura, Calcia- s a rebbe opportuno inclu- via, l’indicazione di una Dolomiti Lucane e ne no ed Ol i veto Lu c a n o d e re in un organico pro- g e r a rchia delle figure pro- individua l’ a rea di inci- compresi nel Piano Paesis- gramma di re c u p e ro e fessionali abilitate a predi- denza nel territorio com- tico. rilancio; sporre il Piano che appare preso nella perimetrazione Questa modifica non ci • viene ridotto, da 10 a i n o p p o rtuna nel corpo del Piano Paesistico di vede d’ a c c o rd o. La diga 7, il numero dei compo- della legge regionale, sba- A rea Vasta “Ga l l i p o l i - C o- della Camastra costituisce nenti del Consiglio diretti- gliata nell’ a t t r i b u z i o n e gnato”, con l’aggiunta del- un elemento paesistica- vo e si attribuisce ad esso a l l’ Un i versità di compiti l’invaso della Camastra. mente rilevante ed ecologi- il compito di adottare il non spettanti alla stessa e Nella VI legislatura vie- camente importante anche Piano Pluriennale di Sv i- penalizzante nei confro n t i ne istituita la Commis- in termini di pro t ez i o n e luppo (compito inizial- della libera professione (si sione Regionale sulle are e da l l ’inquinamento (l’a c q u a mente attribuito alla Co- indicano, infatti, “.. in via p ro t e t t e . La bozza del di- della Camastra viene pota- munità del parco); prioritaria esperti di piani - segno di legge, all’ a t t e n- bilizzata e serve la città di • nella individuazione ficazione territoriale, am -

Riserva statale antropologica «Croccia-Cognato»: fortificazioni (Foto Ottavio Chiaradia)

— 103 — bientale e natura l i s t i c a d e l l’ Ente Regione .... ov ve - ro, mediante conve n z i o n e , docenti dell’Università degli A.Centoducati, Angelina mi d’investimento per evitare Studi della Regione Ba s i - Martorano, Filomena Mastro- che accada, di nuovo, quanto licata e, buoni ultimi, pro - lorenzo, Patrizia Panebianco, già successo ultimamente lad- fessionisti esperti delle me - Michele Biscione, Vito Co- dove, nelle schede distribuite desime discipline” (Art.16); lella, Filomena Laragione, ai Comuni per la candidatura • si aumentano e specifi- Donato Rosa, Giuseppe Tan- dei progetti ai fondi P.O.P., cano le competenze opera- credi, Giuseppe Mancino, non si chiedeva in alcun t i ve dell’ Ente Pa rco in Maria Rosaria , punto dell’esistenza di vincoli materia di acquisizioni ed Vincenzo Contristano) nel- di natura paesaggistica ed espropri (Art.17); l’ambito di un corso di forma- ambientale. • si eliminano saggia- zione professionale per “Pro- 4 Disegno di legge d’iniziati- mente le norme di tutela gettisti in aree soggette a vin- va regionale “Istituzione del che nel precedente dise- coli paesaggistici” realizzato Parco naturale di Gallipoli- gno di legge erano mecca- dalla Regione Basilicata con Cognato-Piccole Dolomiti nicamente desunte dalla il contributo della Unione Lucane e del relativo Ente di legge nazionale sulle are e Europea e gestito dall’Ente di gestione”, aggiornamento al p rotette, richiamando in Formazione Voltaire. 28 maggio 1996 vigore, come misure di sal- 2 Leonardo Benevolo, indivi- 5 A. BAVUSI, G. SETTEM- va g u a rdia, le norme del duando una delle principali BRINO , vigente Piano Paesistico di condizioni della crisi urbani- Alfagrafica Volonnino, pag.7 Area Vasta; stica italiana rispetto agli altri 6 I riferimenti storici ai centri • si introduce un artico- partners europei nell’impre- abitati sono tratti da AA. lato che assegna al Pre s i- parazione della classe politi- VV., dente del Parco la compe- ca, cita Jacques Debrs in un , ed. Ardesia, Comunità tenza ad organizzare Con- suo intervento, nel 1995, al Montana del Medio Basento, ferenze di servizi per snel- congresso della SPD tedesca: Grafiche Paternoster, Matera lire e rendere certe le pro- “ 1989. c e d u re di rilascio di auto- 7 I dati del Censi- Accettura 2670 abitanti rizzazioni e nulla osta. mento ISTAT della Calciano 1041 abitanti Oc c o r re rebbe dare un Popolazione al impulso deciso alla discus- 1991 indicano la Castelmezzano 1065 abitanti sione ed arriva re in modo seguente popola- Oliveto Lucano 762 abitanti sollecito all’ a p p rova z i o n e zione residente: Pietrapertosa 1448 abitanti del disegno di legge, se si 8 La dotazione di desidera che la VI legisla- attrezzature ricetti- TOTALE 6986 ABITANTI tura sia quella buona per ve e di ristoro, rile- l’istituzione del Pa rco e vata al 1995, è la seguente: che questa storia ormai ALBERGHI ventennale segni una pri- ”. Aggiunge *** Hotel Croccia 16 posti letto ma tappa concreta. Poi si Benevolo: “ *** Hotel S. Giuliano 29 posti letto aprirà la fase, delicatissi- Accettura ma, dell’attuazione. Locanda Pezzolla 14 posti letto Albergo Comune 60 posti letto in costruzione ** Albergo La Guardia 20 posti letto Calciano 1 Questo articolo costituisce Motel Basentana 40 posti letto in costruzione la sintesi di una più ampia Pietrapertosa ** Il Frantoio 18 posti letto ricerca: ” (L. Castelmezzano ** Dolomiti 22 posti letto BENEVOLO, STAZIONI AGRITURISTICHE , Pietrapertosa Villa Ester in fase di Castelmezzano Fraz. Calcesia coordinata dall’arch. Zaccara ; Editori Laterza, ultimazione e condotta nel corso del 1996) RISTORANTI 3 1995 da un gruppo di 13 Questa sensibilità nuova ristoranti annessi agli alberghi sopra mensionati architetti, ingegnerie laureati deve pervadere anche le Accettura Belvedere e Garden in agraria ed in scienze fore- strutture regionali preposte Oliveto Lucano Il Nibbio stali (Carolina Alagia, Maria alla formazione dei program-

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