Addio Chesnutt La Voce Del Dolore
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36 LA NOSTRA DOMENICA DOMENICA 3 GENNAIO 2010 Culture Foto di Bernd Thissen/Ansa-Epa canzoni una profondità poetica che aveva pochi eguali negli Stati Uniti. La sua vita non era mai stata faci- le: molti gli eccessi, con droghe e al- col (c’è un suo disco, appunto intito- lato Drunk, che ammise d’aver regi- strato ubriaco fradicio), poi un inci- dente d’auto che lo costrinse nel 1983 sulla sedia a rotelle, paralizza- to dalla vita in giù, infine la depres- sione. Oggi una grossa fetta del mondo della musica folk d’autore americana piange la sua morte. Nel- l’universo indipendente Chesnutt era un punto di riferimento: Patti Smith piange la sua morte, lei che forse meglio di altri comprendeva i mille riferimenti letterari che il can- tautore piazzava qua e là nei suoi testi (Auden, Joseph Roth, molta poesia), ma anche la sua intima ami- ca Kristin Hersh e molti altri si sono dichiarati suoi appassionati sosteni- tori. Eppure Chesnutt nel giro «gros- so» non ci era mai finito. Non era affar suo. Il suo vestito era quello dell’hobo, del poeta esistenzialista, la materia con cui aveva a che fare Il gioco con la morte «Lanciato» da Michael Stipe, di culto, ma fuori dal giro «grosso» era il dolore. Il dolore come compa- gno di vita e cifra stilistica ma sem- pre mediato da un’acuta ironia (ne- ra, ovviamente), e da una rarefatta serenità (o forse era solo fatalismo) che regalava anche alla canzone dal significato più apocalittico una straordinaria leggerezza. Vic Chesnutt Il cantautore è morto il giorno di Natale a Athens, Georgia LE CAMPANE DEL GHETTO I suoi testi erano la materia prezio- sa, e spesso bastava quella voce un po’ storta, quello strano accento e SILVIA BOSCHERO pochi altri strumenti a creare la can- zone folk o il blues perfetto. In altri [email protected] casi invece Chesnutt tradiva la sua o flirtato con te tut- perfetta semplicità con collabora- ta la vita, Flirted zioni d’eccezione come nel disco with you all of my li- Ghetto Bells del 2005 (con Van fe, cantava Vic in ADDIO Dyke Parks alla fisarmonica e Bill H una sua recente, Frisell alla chitarra) e ancor più nel splendida e dolen- suo capolavoro North Star Deserter te canzone. Una canzone d’ossessio- CHESNUTT del 2007 con la Thee Silver Mt Zion ne, di amore e odio, attrazione e re- Memorial Orchestra (ma anche pulsione, dedicata non a un’amata Guy Picciotto dei Fugazi), o ancora ma alla morte. Quella che all’ennesi- LA VOCE nei lavori più rockettari, accompa- mo tentativo è riuscito ad abbraccia- gnato dalla band degli Elf Power. re il giorno di Natale nella solitudi- Da poco era uscito l’album At the ne della sua casa. Aveva quaranta- cut, anche questo accompagnato cinque anni questo esimio scono- DEL DOLORE dall’orchestra e anche questo accol- sciuto che se ne è andato dopo aver to come un capolavoro del folk alter- A 45 anni se n’è andato il cantautore ingurgitato un cocktail di antidolo- nativo americano. Sul sito aperto ´indieÆamericano: un talento raro rifici. Era dalla metà degli anni Ot- dall’amica Hersh si possono donare e poeta del folk fuori dagli schemi tanta che faceva musica, all’inizio soldi alla sua famiglia: ancora Che- prodotto dal concittadino di Athens snutt deve alla sanità americana Michael Stipe dei Rem, che aveva 70mila dollari nonostante fosse co- letto tra le righe delle sue sghembe perto da assicurazione.●.