SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 005-00809-02 Comune di Sessame - Località: Sessame

Frane Complesso Soliflusso/soil creep Cordone morenico Dati Interferometrici n.d. DGPV n.d. Scaricatore glaciale < 10

Crollo/Ribaltamento crolli/ribaltamenti diffusi Depressione allungata Ondulazione -10 - -5

Scivolamento rotazionale/traslativo sprofondamenti diffusi Frattura/Tincea Paleoalveo -5- -3 Colamento lento frane superficiali diffuse Margine di frattura/trincea n.d. -3- -2

Colamento rapido Settore CARG Contropendenza Settore con indizi/ fenomeni di instabilità -2 - 2 Complesso stabilizzato/relitto Orlo di scarpata principale Settore con ondulazioni 2 - 3

n.d. attivo Orlo di scarpata secondaria Campo di detrito 3 - 5

Crollo/Ribaltamento quiescente Orlo di scarpata antropica Depressione chiusa > 5 Colamento rapido Orlo di scarpata Accumulo detritico alla base del versante di erosione fluviale Interventi Complesso Elementi Morfologici Substrato affiorante Incisione troncata puntuali n.d. Settore interessato da ruscellamento n.d. Lineamento morfostrutturale Blocco mobilizzato per caduta massi diffuso/concentrato lineari Crollo/Ribaltamento a grande scala Scarpata Elemento lapideo di dimensioni rilevanti Sovrascorrimento Scivolamento rotazionale/traslativo Zona a monte del coronamento Danni Emergenza idrica Limite di accumulo secondario Espansione Settore interessato puntuali Punto di assorbimento idrico Limite di frana certo Colamento lento da erosione accelerata lineari Settore con indizi/ fenomeni di instabilità Limite di frana incerto Soliflusso/soil creep Colamento rapido Settore interessato da Direzione di transito dei blocchi Zolla relitta di planare Sprofondamento ruscellamento concentrato

Dati interferometrici ERS periodo 1992-2001 Aggiornamento: 10/2018 Scala: 1: 5000

Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 005-00809-02 Comune di Sessame - Località: Sessame

Confronto con il quadro normativo (SIFRAP - PAI) PAI SIFRAP Stato Attività Dissesti Puntuali n.d. stabilizzato/relitto Frana attiva Crollo/Ribaltamento attivo Frana quiesciente Scivolamento rotazionale/traslativo quiescente Frana stabilizzata Espansione Dissesti perimetrati Colamento lento Frana attiva Colamento rapido Frana quiesciente Sprofondamento frana Stabilizzata Complesso DGPV Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi Aree soggette a sprofondamenti diffusi Aree soggette a frane superficiali diffuse Settore CARG Aggiornamento: 10/2018

Scala: 1: 5000

Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

Codice frana: 005-00809-02 Comune di Sessame - Località: Sessame

Corografia con ubicazione degli strumenti del sistema di monitoraggio Strumentazione Frane Stato Attività Caposaldo GPS n.d. stabilizzato/relitto Caposaldo topografico convenzionale Crollo/Ribaltamento attivo Distometro a nastro Scivolamento rotazionale/traslativo quiescente Distometro laser Espansione Estensimetro a filo Colamento lento Inclinometro Colamento rapido Misuratore di giunti Sprofondamento Piezometro Complesso Spia fessurimetrica DGPV Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi Aree soggette a sprofondamenti diffusi Aree soggette a frane superficiali diffuse Settore CARG Aggiornamento: 10/2018

Scala: 1: 5000

Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino SIFraP Sistema Informativo Frane in Piemonte

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante IDFrana: 005-00809-02

GENERALITA'

Livello di approfondimento 1°si 2°si 3° no Provincia Asti Data ultimo aggiornamento 2016-01-29 Comune Sessame Sezione CTR 194090

Foglio 100k 69 - ASTI Toponimo Sessame MORFOMETRIA FRANA POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE Dati generali * Testata * Unghia Quota corona Qc (m) 370 Azimut movim. α (°) 0 In cresta Quota unghia Qt (m) 245 Area totale A (m2) 156'359 Parte alta del versante Lungh. orizz. Lo (m) 650 LarghezzaLunghezza La La (m) (m) 250 Parte media del versante Dislivello H (m) 125 Volume massa sp. (m3) 2'000'000 Parte bassa del versante Pendenza β (°)(°) 10.9 Profondità sup. sciv. Dr (m) 0 Fondovalle

DESCRIZIONE GENERALE DEL FENOMENO L’abitato di Sessame insiste su di un versante mediamente acclive esposto verso SE e delimitato a SW da un promontorio noto come Bric del Castello. Tutta l’area è interessata da un fenomeno franoso profondo di scivolamento rotazionale che interessa gran parte del concentrico, qui si inserisce il fenomeno in esame che ne rappresenta la parte maggiormente attiva. Il versante è inoltre interessato da ricorrenti fenomeni superficiali strettamente correlati con piogge intense, quali colate di fango, ruscellamenti concentrati e diffusi ed allagamenti, che hanno in più riprese interessato il centro abitato. (Fonti 303328) In un documento storico (fonte 30204) si legge che "il terreno ov'è edificato questo comune, è formato da enormi scoscendimenti staccatisi dalla montagna vicina, la quale non sembra peranco sazia di rovinare, e le spaccature che cingono le mura della chiesa parrocchiale e delle abitazioni, ne sono una comunicante prova". Il Castello del Carretto rappresenterebbe l'unico vestigio dell'antico abitato, travolto con la morte di quasi tutti gli abitanti (solo "sei anime" si sarebbero salvate, da cui l'etimologia). (fonte 16791)

DESCRIZIONE MOVIMENTO Tutta l’area è interessata dalla rimobilitazione di una porzione del corpo di una frana antica con movimento ascrivibile a uno scivolamento rotazionale, almeno in parte attivo, che interessa gran parte del concentrico. Il versante è inoltre interessato da ricorrenti fenomeni superficiali strettamente correlati con le piogge intense, quali colate di fango, ruscellamenti concentrati e diffusi ed allagamenti, che hanno in più riprese interessato il centro abitato. (Fonte 303328)

DESCRIZIONE GEOMORFOLOGICA L'area del concentrico si presenta con una morfologia anomala rispetto al territorio circostante. Gli elementi insoliti sono la natura pianeggiante dell'area su cui è stato edificato l'abitato del paese, la geometria e la posizione del Bric del Castello, l'incisione sul crinale posto a ovest del bricco stesso e la presenza di una valle posta a sud del concentrico. Lo studio geologico-strutturale svolto da Battini nel 1999 (cfr. fonte 188902) ha evidenziato la possibilità che il bricco sia "in posto". Considerando le dimensioni dell'ammasso coinvolto e la morfologia della nicchia, riconosciuta a sud-sudovest di Cascina Poggio ad una quota compresa tra 350 e 390 metri, è ipotizzabile un'evoluzione gravitativa complessa, con superficie di scivolamento profonda. Nell'evoluzione dei dissesti, l'influenza dell'assetto geologico-strutturale sembrerebbe preponderante rispetto alle caratteristiche litologiche del substrato. (fonte 188092)

NOTE

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] GEOLOGIA Inquadramento Geologico Gli strati rocciosi sono disposti a traverpoggio rispetto al pendio (fonte 188902).

* Unità 1 FORMAZIONE DI CSI * Unità 2 1 2 * Litologia rocce carbonatiche travertini marne flysch, calcareo-marnosi arenarie, flysch arenacei argilliti, siltiti, flysch pelitici rocce effusive laviche a Immersione:Immersione: °° Immersione:Immersione: °° Discont.Discont. 11 Discont. 2 11 2 2 AssettoAssetto discontinuitàdiscontinuità rocce effusive laviche basiche Inclinazione:Inclinazione: °° Inclinazione:Inclinazione: °° orizzontaliorizzontali rocce effusive piroclastiche 1 2 Struttura 1 2 * Litotecnica reggipoggioreggipoggio rocce intrusive acide massiva rocciaroccia traverpoggiotraverpoggio (generico)(generico) rocce intrusive basiche stratificatastratificata rocciaroccia lapidealapidea traverp.traverp. ortoclinaleortoclinale r. metam. poco o nulla fogliate fissilefissile rocciaroccia deboledebole traverp.traverp. plagioclinaleplagioclinale r. metam. a fogliazione p fessuratafessurata detrito franapoggiofranapoggio (generico)(generico) rocce gessose, anidritiche e saline fratturatafratturata terraterra granularegranulare franap.franap. ++ inclinatoinclinato deldel pendiopendio rocce sedimentarie silicee scistosascistosa terraterra granularegranulare addensataaddensata franap.franap. -- inclinatoinclinato deldel pendiopendio conglomerati e brecce vacuolarevacuolare terraterra granularegranulare scioltasciolta franap.inclinatofranap.inclinato == pendiopendio detriti caoticacaotica terraterra coesivacoesiva terreni prev. ghiaiosi terraterra coesivacoesiva consistenteconsistente 1 2 Degradazione terreni prev. sabbiosi terraterra coesivacoesiva pocopoco consist.consist. terreni prev. limosi 1 2 Spaziatura frescafresca terraterra organicaorganica terreni prev. argillosi leggerm.leggerm. degradatadegradata molto ampia (> 2m) unità complessa mediam. degradata terreno eterogeneo ampia (60cm - 2m) unità complessa: alternanza molto degradata terreno di riporto moderata (20cm - 60cm) unità complessa: melange completam.completam. degradatadegradata fittafitta (6cm(6cm -- 20cm)20cm) molto fitta (< 6cm)

* USO DEL SUOLO * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE aree urbanizzate seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudo N E S W aree estrattive colture specializzate bosco ceduo incolto macchia e cespugliato NE SE SW NW seminativo vegetazione riparia bosco d'alto fusto incolto prato pascolo IDROGEOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO Acque Superficiali * 1° 1 2 Movimento n.d. 1 2 VelocitàVelocità 1 2 2MaterialeMateriale liv acque assenti crollo estremamenteestremamente lento lento (< (< 5*10E-10 5*10E-10 m/s) m/s) rocciaroccia acque stagnanti ribaltamento moltomolto lento lento (< (< 5*10E-8 5*10E-8 m/s) m/s) detritodetrito terra ruscellamento diffuso scivolamento rotazionale lentolento (< (< 5*10E-6 5*10E-6 m/s) m/s) terra scivolamento traslativo moderatomoderato (< (< 5*10E-4 5*10E-4 m/s) m/s) ruscellamento concentrato espansione rapidorapido (< (< 5*10E-2 5*10E-2 m/s) m/s) 1 2 2 Cont.Cont. acquaacqua molto rapido (< 5 m/s) Sorgenti Sorgenti FaldaFalde colamento "lento" molto rapido (< 5 m/s) seccosecco colamento "rapido" estremamenteestremamente rapido rapido (> (> 5 5 m/s) m/s) assentiassenti assentassent umidoumido sprofondamento diffusediffuse freaticafreatica bagnatobagnato localizzatelocalizzate inin pressione pressione complesso moltomolto bagnato bagnato DGPV N. Prof. (m) aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi aree soggette a sprofondamenti diffusi aree soggette a frane superficiali diffuse Settore CARG

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] ATTIVITA' Stato nonnon determinatodeterminato Distribuzione StileStile attivoattivo quiescentequiescente stabilizzatostabilizzato relittorelitto costante singolo retrogressivo avanzante complesso multiplo riattivatoriattivato artificialmenteartificialmente in allargamento in diminuzione composito successivo sospesosospeso naturalmentenaturalmente multidirezionale confinato * METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL TIPO DI MOVIMENTO E DELLO STATO DI ATTIVITA' n.d.fotointerpretazione Volo Strisciata Fotogramma Fotointerpretazionerilevamento sul terreno Alluvione 2000 - Regione Piemonte 7B 11 Rilevamentomonitoraggio sul terreno Monitoraggiodato storico/archivio Datosegnalazione storico/archivio Segnalazione

* DATA STATO DI ATTIVITA' marzo 2013 ATTIVAZIONI DATAZIONE EVENTO PIU' SIGNIFICATIVO / / 1791 / 3 / 1978 Data certa Giornali ImmaginiImmagini telerilevatetelerilevate Attendibile Attendibile Data incerta min max Pubblicazioni Documenti storici / 08 / 1779 Pubblicazioni Documenti storici Anno Attendibile Testimonianze orali Lichenometria 4 / 11 / 1968 Mese Audiovisivi Dendrocronologia Attendibile Giorno / 10 / 1977 Ora Archivi enti Metodi radiometrici Attendibile Età anni B.P. precisione Cartografia Altre datazioni radiometrica ± CAUSE

Intrinseche Geomorfologiche materiale collassabile predisponente

Fisiche Antropiche precipitaz. eccezionali prolungate innescante

SEGNI PRECURSORI fenditure, fratture contropendenze inclinaz. pali o alberi variaz. portata sorgenti trincee, doppie creste cedimenti. comparsa sorgenti variaz. livello acqua pozzi crolli localizzati lesioni dei manufatti scomparsa sorgenti acqua in pressione nel suolo rigonfiamenti scricchiolio strutture scomparsa corsi d'acqua rumori sotterranei

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] STATO DELLE CONOSCENZE INTERVENTI ESISTENTI Relazioni tecniche Intervento Tipo intervento Realizzazione consolid. Edifici Mitigazione danni realizzato

canalette superf. Drenaggio realizzato

gallerie drenanti Drenaggio realizzato

Indagini e monitoraggio trincee drenanti Drenaggio realizzato

inclinometri briglie o soglie Sistemazioni idraulico-forestali realizzato piezometri palificate/palizzate Sistemazioni idraulico-forestali realizzato monitor. Topografico

indagine PSInSAR/SqueeSAR

perforaz. Geognostiche

Costo indagini già Costo previsto Costo effettivo eseguite (€) 0 interventi eseguiti (€) 0 interventi eseguiti (€) 0 DOCUMENTAZIONE ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI Archivi CARG LeggeLegge 267/98267/98 pianipiani straordinari Piano Pianipaesistico Territoriali di Coordinamento Provinciale archivio AVI SISI Legge 267/98 interventi urgenti Piani TerritorialiLegge 365/00 di Coordinamento Provincial Legge 365/00 archivio SCAI NONO Legge 267/98 PSAI Legge 267/98 RME Altro Altro archivio sopralluoghi DPC Non coperto Schemi previsionali e programmatici L.183/8 Non coperto Schemi previsionali e programmatici L.183/89 Legge 445/1908 Abitati da consolidare o traferire archivio interventi SGN Pianificazione di bacino L.183/8 altro Pianificazione di bacino L.183/89 (PAI) Piano paesistico

* DANNI n.d. Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine Persone morti n. 0 feriti n. 0 evacuati n. a rischio n. Edifici privati n. pubblici n. privati a rischio n. pubblici a rischio n. Costo (€) Beni Attività Totale Corso d'acqua Denominazione Danno: potenziale deviazione sbarramento parziale sbarramento totale Codice Danno Dettaglio Danno Grado Descrizione

411 Nuclei/centri abitati case sparse non valutabile Dal 1950 ad oggi sono stati segnalati agli Enti competenti ripetuti cedimenti di edifici pubblici e privati (Fonti: 303328).

2138 Strade comunale non valutabile Frana lungo la strada per , presso il bivio per (Sessame) (Proeff: 508178).

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] INTERFEROMETRIA SATELLITARE

Analisi SAR: Dati ARPA ERS (1993-2001) - RADARSAT (2003-2009); Dati PST ERS (1992-2000) - ENVISAT (2003-2010)

velocità di spostamento lungo LOS dataset minima massima media n° PS/DS n° PS PS/DS in movimento ratio ers_desce -1.9 1.8 -0.33 0 10 0 0 pst_envistat_asce 0.23 4.22 2.34 0 12 6 50 pst_envistat_desce -6.91 -2.67 -4.38 0 19 19 100 pst_ers_asce -2.36 2.41 0.29 0 11 2 18.2 pst_ers_desce -7.35 0.55 -4.96 0 22 21 95.5

SISTEMA DI MONITORAGGIO (RERCOMF)

Caposaldo topografic 14

Inclinometro 8

Inclinometro fisso 3

Piezometro 3

Descrizione: Il sistema di monitoraggio della frana di Sessame è affidato a una rete inclinometrico/piezometrica e a una rete di capisaldi topografici.

RETE INCLINOMETRICA Il monitoraggio inclinometrico è attivo dal mese di luglio del 1999 quando venne effettuata la misura di origine sugli strumenti S1, S2 e S3; successivamente la rete venne integrata, una prima volta nel luglio del 2003 con gli strumenti S5, S6 e S7 e una seconda volta nel marzo del 2011 con gli inclinometri S8 e S10. Dal punto di vista dell’ubicazione degli strumenti S1, S5 e S10 sono posizionati nella parte alta orientale dell’abitato; S2 e S6 nel settore mediano rispettivamente a est e a ovest; S3, S7 e S8 nella zona inferiore in prossimità delle abitazioni poste più in basso. La storia deformativa associata a ciascuno strumento è la seguente: S1: ultima misura di esercizio nel mese di marzo 2016 (successivamente non più misurato perché coperto da asfalto), nessun movimento significativo in profondità; S5, S10: ultima misura di esercizio nel mese di novembre 2017, nessun movimento significativo in profondità; S2: dopo circa 14 anni di esercizio, nel mese di marzo del 2013 l’inclinometro ha subito il taglio alla profondità di circa 27,5 metri; S6: dopo circa 10 anni di esercizio, nel mese di marzo del 2013 l’inclinometro ha subito il taglio alla profondità di circa 28 metri; S3: nel mese di giugno del 2000, a distanza di un solo anno dalla lettura di origine, lo strumento è risultato tagliato alla profondità di circa 17 metri; S7: realizzato in sostituzione di S3, dal febbraio 2007 è stato attrezzato con sonde fisse a 8 e a 4 metri di profondità; a partire dal mese di dicembre 2008 la deformazione ha subito un marcato incremento alla profondità di circa 8,5 metri, con direzione di movimento verso sudovest, che ha portato nel mese di maggio del 2009 al taglio dello strumento; S8: realizzato in sostituzione di S7, dal settembre 2011 è dotato di una sonda fissa posizionata a 14,5 metri di profondità, dove risulta incastrata; a partire dal mese di febbraio del 2014 ha evidenziato un netto incremento della deformazione, con direzione di movimento verso sud-sudovest, che si è protratto fino al mese di aprile; successivamente non sono emersi altri scalini di movimento.

RETE PIEZOMETRICA Senza prendere in considerazione i piezometri a lettura manuale, non più gestiti da Arpa Piemonte, sul sito,

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] all’interno dei piezometri S4 e S9 erano attive centraline per l’acquisizione in continuo dei livelli della falda, non più attive rispettivamente dal mese di agosto 2014 e dal mese di ottobre 2007. La rilevazione in continuo del livello di falda, a partire dal mese di novembre 2012, è affidata allo strumento S11; le misure evidenziano che le oscillazioni della falda sono comprese tra circa -8 e -9,5 metri rispetto al piano campagna.

RETE TOPOGRAFICA Il monitoraggio topografico ha preso avvio con la lettura dei primi capisaldi nel mese di maggio del 2006 e ha subito una serie di integrazioni fino all’attuale configurazione rappresentata da 8 capisaldi tutti posizionati su edifici; l’ultima misura di esercizio è stata effettuata nel mese di ottobre del 2017. Le misure topografiche hanno evidenziato per tutti i capisaldi spostamenti planimetrici verso ovest-sudovest con velocità media di circa 20-25 millimetri l’anno; gli abbassamenti complessivi sono compresi tra circa 10 e 60 millimetri.

INTERVENTI Dal 1950 ad oggi sono stati effettuati numerosi interventi di consolidamento (come alle due chiese del paese) da parte dell’ex Genio Civile di Asti e dal Settore Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico Decentrato di Asti della Regione Piemonte. Nell’area in esame, e precisamente a valle di C.na Porco, è presente una galleria drenante realizzata in passato (non si hanno informazioni circa la data di realizzazione), che si sviluppa perpendicolarmente al versante per una lunghezza di circa 34 metri. Quest’opera è stata realizzata con finalità di approvvigionamento idrico in quanto è in grado di intercettare e drenare i circuiti idrici profondi impostati in corrispondenza della superficie di scivolamento. L’opera è rivestita in mattoni per la maggior parte del suo sviluppo e conserva numerose evidenze delle riattivazioni del fenomeno franoso. Allo stato attuale la galleria è mantenuta al fine di garantire il drenaggio delle acque dalla superficie di scivolamento. Recentemente sono stati realizzati degli interventi finalizzati al mantenimento del drenaggio anche in caso di cedimento della struttura. La maggior parte degli interventi è stata finalizzata alla riduzione delle cause dell’innesco dei fenomeni dissestivi mediante lavori di sistemazione idrologica mirati alla limitazione dei fenomeni di corrivazione delle acque lungo i versanti in modo da ridurre sia i fenomeni dissestivi superficiali che l’infiltrazione delle acque nel terreno, che costituisce uno dei principali fattori di innesco del fenomeno franoso profondo. (Fonte 303328) Particolarmente evidente un canale di gronda realizzato a monte dell'abitato, in corrispondenza di un netto cambio di pendenza del versante.

IDROGEOLOGIA

Le misure piezometriche hanno consentito di monitorare la falda superficiale, caratterizzata da una soggiacenza compresa tra 6 e 10 m, nel periodo compreso tra giugno 2000 e giugno 2005. Il confronto speditivo tra i valori di soggiacenza e le precipitazioni meteoriche ha evidenziato un circuito idrogeologico sostanzialmente superficiale, alimentato direttamente, o con minimo ritardo, dalla superficie (Fonti: 303328).

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] BIBLIOGRAFIA ANNO Tipo Codice TITOLO / AUTORI

Studio 188127 Sistemazione movimento franoso nel concentrico comunale 2006 Claudio Riccabone, Stefano De Bortoli

Studio 188123 Studio, monitoraggio e risanamento della frana del concentrico 1998 Giovanni C. Ghione

Articolo 16791 Eventi alluvionali e frane nel bacino della Bormida. Studio retrospettivo 1989 Domenico Tropeano

Libro 30204 Dizionario geografico storico e artistico commerciale degli Stati di S.M. Re di Sardegna 1854 Goffredo Casalis

Tesi 188902 Analisi geologica e morfodinamica di Sessame (AT), finalizzata allo studio della paleofrana del 1999 concentrico e di altri dissesti periferici Francesca Battini

Tesi 333148 Analisi dell’influenza delle piogge d’evento, precipitazioni antecedenti e fusione nivale sull’attivazione di 2016 frane profonde - SOGLIE DI MOVIMENTO DI FENOMENI FRANOSI COMPLESSI E COLAMENTI LENTI Chiara Deangeli, Davide Tiranti, Andrea Nicastro

Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected] SIFRaP Sistema Informativo Frane in Piemonte

Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante

ALLEGATI FOTOGRAFICI

IDFRANA: 005-00809-02

Immagine 01 - 2004_11_10-Panoramica dell'area in frana

Immagine 02 - 2004_11_10-Particolare della zona in frana

Allegati fotografici Pagina 1 di 4 IDFRANA: 005-00809-02

Immagine 03 - 2007_10_01-Lesioni a strutture causate dal lento movimento della frana

Immagine 04 - 2007_10_01-Canale di gronda per il drenaggio superficiale delle acque meteoriche

Allegati fotografici Pagina 2 di 4 IDFRANA: 005-00809-02

Immagine 05 - 2016_11_09-Il settore al centro del versante è quello che nel tempo ha manifestato i maggiori segnali di movimento; la freccia indica l'inclinometro fisso

Immagine 06 - 2016_11_09-Postazione inclinometrica in acquisizione continua

Allegati fotografici Pagina 3 di 4 IDFRANA: 005-00809-02

Immagine 07 - 2016_11_09-Esempio di lesione ad un'abitazione; molto spesso le fratture sono state colmate come in questo caso

Immagine 08 - 2016_11_09-Cunettone per lo smaltimento delle acque superficiali ubicato a est di C. Porco

Allegati fotografici Pagina 4 di 4