Acta Ordinis 61 – 2016
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Acta Ordinis Curia Generalis O.C.D. Corso d’Italia, 38 ROMAE Anno 61 2016 A cura di P. Angelo Lanfranchi, OCD Segretario Generale 5 ACTA SANCTAE SEDIS I – ATTI DI FRANCESCO, PAPA NOMINE Il Papa ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare dell’arci- diocesi di Santo Domingo (Repubblica Dominicana), presentata da S.E. Mons. Amancio Escapa Aparicio, O.C.D., Vescovo titolare di Cene, in conformità ai canoni 411 e 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. (Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 7 luglio 2016) Nomina del Vescovo di Gospić-Senj (Croazia) Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia all’ufficio di Vescovo di Gospić-Senj (Croazia), presentata da S.E. Mons. Mile Bogović, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Papa ha nominato Vescovo di Gospić-Senj (Croazia) il Rev.do P. Zdenko Križić, O.C.D., finora Rettore della Comunità del Collegio Internazionale Teresianum in Roma. Il Rev.do P. Zdenko Križić, O.C.D., è nato il 2 febbraio 1953 a Johovac (Bosnia ed Erzegovina). Dopo aver frequentato il Liceo dai Padri Conventuali a Zagabria, ha fatto gli studi filosofici dai Padri Carmelitani a Firenze e gli studi teologici alla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum a Roma. Ha emesso la prima professione il 27 luglio 1970 e quella solenne il 16 luglio 1976 a Zagabria. È stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1977 a Zagabria. Nel 1978 ha conse- 6 ACTA SANCTAE SEDIS guito la Licenza in Spiritualità al Pontificio Istituto di Spiritualità Teresianum in Roma, con la tesi «Personaggi biblici nelle Opere di Santa Teresa d’Avila». Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoperto i seguenti uffici: Prefetto al Seminario minore dei Padri Carmelitani a Zagabria (1978-1984); Primo Consigliere del Commissario e Priore della Comunità di Remete a Zagabria (1984-1990); Professore invitato all’allora Istituto di Spiritualità Cristiana a Zagabria (1984-2012); Superiore Provinciale (1990-1996); Vicario Provinciale (1996-2002); Priore del Convento di Remete (1996-1997); Priore del Convento di Krk (1997-2002) e Maestro dei Novizi (1997-1999); Superiore Provinciale (2002-2003); Vicario Generale dell’Ordine (2003-2009); Priore del Convento di Krk e Consigliere Provinciale (2011-2012). Dal 2012 è Rettore della Comunità del Collegio Internazionale Teresianum in Roma. (Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 4 aprile 2016) Nomina del Vescovo di Chalatenango (El Salvador) Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Chalatenango (El Salvador), presentata da S.E. Mons. Luis Morao Andreazza, O.F.M., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Chalatenango (El Salvador) il Rev.do P. Oswaldo Estéfano Escobar Aguilar, O.C.D., finora Presidente della Conferenza dei Religiosi di El Salvador (CONFRES). Il Rev.do P. Oswaldo Estéfano Escobar Aguilar, O.C.D., è nato il 20 maggio 1968 nel cantón di Chiapas, diocesi di Chalatenango. Al termine degli studi elementari è entrato nel Noviziato dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi in Guatemala. Ha emesso la professione solenne nel dicembre 1995. Ha seguito i corsi di Filosofia e di Teologia all’Università “Francisco Marroquín” di Guatemala (1989- ATTI DI FRANCESCO, PAPA 7 1995). Ha ottenuto un “Master” in Mistica e Spiritualità presso il Centro Internazionale Teresiano in Ávila, Spagna (2000-2001), e la Licenza in Teologia Spirituale presso la Pontificia Facoltà del Teresianum di Roma (2007-2008). È stato ordinato sacerdote il 19 marzo 1996. Dopo l’ordina- zione è stato Priore e Formatore di Postulanti a San Ramón, Alajuela, Costa Rica (1996-1999 e 2004), Priore e Formatore degli Studenti di Filosofia, in Guatemala (2002-2003), Parroco di Lapete- rique, Honduras (2004-2006), Priore e Formatore a Lapeterique, Francisco Morazán, Honduras (2006-2010), Priore e Formatore degli Studenti della Teologia, in Guatemala (2011-2012) e Membro del Consiglio Provinciale (2001-2010). È stato eletto Superiore Provinciale dell’America Centrale per il periodo dal 2013 al 2016. Nello stesso tempo, ha ricoperto l’incarico di Presidente della Conferenza dei Religiosi di El Salvador dal 2014. (Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 14 luglio 2016) Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale del Vicariato Apostolico di Bairut (Libano), presentata da S.E. Mons. Paul Dahdah, O.C.D., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico ed ha chiamato a succedergli il Rev.do P. Cesar Essayan, O.F.M. Conv., Custode Provinciale del Libano, assegnandogli la sede titolare vescovile di Mareotes. (Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 2 agosto 2016) Nomina del Vescovo di Lismore (Australia) Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Lismore (Australia), presentata da S.E. Mons. Geoffrey Hylton Jarrett. 8 ACTA SANCTAE SEDIS Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Lismore (Australia) il Rev.do P. Gregory Homeming, O.C.D., finora Vicario regionale dei Carmelitani Scalzi in Australia. Il Rev.do P. Gregory Homeming, O.C.D., è nato il 30 maggio 1957 nello stato di Victoria, Australia. Prima di entrare nei Carmeli- tani Scalzi, ha studiato Economia e Giurisprudenza all’Università di Sydney. Ha completato gli studi sacerdotali presso la Yarra Theological Union, ed ha ottenuto un Master in Filosofia alla Melbourne University. Ha emesso la professione da Carmelitano Scalzo il 1̊ febbraio 1987 ed è stato ordinato sacerdote il 20 luglio 1991. Successivamente ha conseguito un Diploma in Teologia presso il Catholic Theological College di Melbourne. Padre Homeming ha lavorato in diverse parrocchie e si è dedi- cato al ministero di guida di ritiri spirituali. Alla morte improvvisa dell’allora Vicario regionale dell’Ordine, P. Homeming è stato nomi-nato Vicario regionale dal 1998 al 2002, e di nuovo dal 2005 al 2011. È stato Priore della comunità carmelitana presso Varroville e “St. Ives”. Attualmente è di nuovo Vicario regionale dall’agosto 2014. (Bollettino Sala Stampa della Santa Sede, 20 dicembre 2016) DISCORSI Papa Francesco, durante il Ritiro spirituale da lui predicato in occasione del Giubileo dei Sacerdoti (2 giugno 2016), durante la seconda meditazione ha ricordato l’esperienza della “misericordia preveniente” fatta da santa Teresa di Gesù Bambino (cfr. Ms A 38v°): Possiamo fare un passo ulteriore in questa misericordia di Dio, che è sempre “più grande della nostra coscienza” di peccato. Il Signore non solo non si stanca di perdonarci, ma rinnova anche ATTI DI FRANCESCO, PAPA 9 l’otre nel quale riceviamo il suo perdono. Utilizza un otre nuovo per il vino nuovo della sua misericordia, perché non sia come un vestito rattoppato o un otre vecchio. E questo otre è la sua misericordia stessa: la sua misericordia in quanto sperimentata in noi stessi e in quanto la mettiamo in pratica aiutando gli altri. Il cuore che ha ricevuto misericordia non è un cuore rattoppato ma un cuore nuovo, ri-creato. Quello di cui dice Davide: «Crea in me un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo» (Sal 50,12). Questo cuore nuovo, ri-creato, è un buon recipiente. La liturgia esprime l’anima della Chiesa quando ci fa pronunciare quella bella orazione: «O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti» (Veglia Pasquale, Orazione dopo la Prima Lettura). Pertanto, questa seconda creazione è ancora più meravigliosa della prima. È un cuore che sa di essere ricreato grazie alla fusione della sua miseria con il perdono di Dio, e per questo “è un cuore che ha ricevuto misericordia e dona misericordia». È così: sperimenta i benefici della grazia sulla sua ferita e sul suo peccato, sente che la misericordia pacifica la sua colpa, inonda con amore la sua aridità, riaccende la sua speranza. Per questo, quando, nello stes- so tempo e con la medesima grazia, perdona chi ha qualche debito con lui e commisera coloro che sono anch’essi peccatori, questa misericordia si radica in una terra buona, nella quale l’acqua non si perde ma dà vita. Nell’esercizio di questa misericordia che ripara il male altrui, nessuno è migliore, per aiutare a curarlo, di colui che mantiene viva l’esperienza di essere stato oggetto di misericordia circa il medesimo male. Guarda te stesso; ricordati della tua storia; raccontati la tua storia; e vi troverai tanta misericordia. Vediamo che, tra coloro che lavorano per combattere le dipendenze, coloro che si sono riscattati sono di solito quelli che meglio comprendono, aiutano e sanno chiedere agli altri. E il miglior confessore è di solito quello che si confessa meglio. E possiamo farci la domanda: io come mi confesso? Quasi tutti i grandi santi sono stati grandi peccatori o, come santa Teresina, erano consapevoli che era pura grazia preve- niente il fatto di non esserlo stati. Così, il vero recipiente della misericordia è la stessa miseri- cordia che ciascuno ha ricevuto e gli ha ricreato il cuore, quello è «l’otre nuovo» di cui parla Gesù (cfr Lc 5,37), il “pozzo risanato”. 10 ACTA SANCTAE SEDIS Papa Francesco ha citato santa Teresa di Gesù Bambino anche nel corso della terza meditazione del Ritiro spirituale dei sacerdoti (2 giugno 2016): La regola di Gesù è “giudicare come vogliamo essere giudicati”. In quella misura intima che si ha per giudicare se si viene trattati con dignità, se si viene ignorati o maltrattati, se si è stati aiutati a mettersi in piedi…. Questa è la chiave per giudicare gli altri. Facciamo attenzione che il Signore ha fiducia in questa misura che è così soggettivamente personale. Non tanto perché tale misura sia “la migliore”, ma perché è sincera e, a partire da essa, si può costruire una buona relazione.