numero22009

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

Tutta colpa di Giuda di Davide Ferrario ANNO IX - NUOVA SERIE - N.2 - MARZO/APRILE 2009 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SERIE - N.2 MARZO/APRILE 2009 Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE ANNO IX - NUOVA

interviste anteprime Hayao Miyazaki Complici del silenzio Avati - Carteni di Stefano Incerti Faenza - Gray Kervern - Lodovini Libero De Rienzo Questione di cuore Rohrwacher - Scaparro è Giancarlo Siani in di Francesca Archibugi Fortapasc di Marco Risi

n.2/2009 editoriale Cover story 24 Tutta colpa di Giuda La crisi e la magia di Davide Ferrario (Barbara Corsi) In copertina: Kasia Smutniak del cinema Un auspicio più che una certezza: la natura “anticiclica” Interviste del cinema in sala, consolazione nei tempi di magra. 6 Alba Rohrwacher (Anna Maria Pasetti) 8 (Marco Spagnoli) Purché la qualità dell’offerta sia all’altezza... 10 Valentina Lodovini (Franco Montini) Quanto al cinema d’autore, non mancano le chicche 12 Hayao Miyazaki (Federico Pontiggia) 14 Francesca Archibugi (Marco Spagnoli) 16 Umberto Carteni (Marco Spagnoli) •••La federazione dei cinema d’essai guarda al 2009 con un misto di 18 Stefano Incerti (Barbara Corsi) preoccupazione e ottimismo – quanto meno della volontà. Da un lato, l’economia mondiale 20 Maurizio Scaparro (Barbara Corsi) è in stallo, quella italiana non è da meno e le prospettive di rilancio, occupazionale e dei 21 (Franco Montini) consumi, non volgono al bello. Dall’altro, come ci insegnano all’università, il consumo di cultura e spettacoli, in particolar modo del cinema che tra le arti è la più economica 22 Marco Risi (Franco Montini) (pirateria e downloading illegale a parte), è anticiclico pertanto l’attenzione del pubblico, 26 Gustave Kervern (Federico Pontiggia) come dimostrano le fasi drammatiche della storia, non dovrebbe mancare. Però... Le forme 27 James Gray (Marco Spagnoli) di concorrenza, nell’impiego del tempo libero, sono sempre di più. Inoltre, per restare Rubriche all’interno del settore, non è che la produzione induca all’ottimismo: ad Hollywood si parla 4 Notizie sempre più della sfida ormai prossima della riproduzione digitale nelle sale, di tecnologie sempre più sorprendenti (si veda il 3D, ormai arrivato anche in Italia con un film al mese – i 40 Cult dvd (Gabriele Spila) prossimi saranno il cartone della DreamWorks Mostri contro alieni e l’horror My bloody 42 Cinema di carta (Chiara Barbo) Valentine), ma purtroppo la qualità media dell’offerta d’oltreoceano è piuttosto esile, 43 Polvere di Stelle (Giovanni Maria Rossi) come si può constatare dai titoli che pure arrivano primi al botteghino nostrano grazie ad 44 Mondo d’essai uscite a tappeto nei multiplex, ma che non si ricordano più a due settimane dall’uscita. Per Luciano Sovena (Marta Proietti) fortuna abbiamo una sana, rinnovata produzione indipendente – a cominciare da due dei 45 Detour (Umberto Ferrari) migliori film degli ultimi tempi, Gran Torino e Revolutionary Road, misteriosamente 46 Colonna sonora (Mario Mazzetti) snobbati dalla competizione, non troppo esaltante, degli ultimi Oscar. Il problema sorge Schede critiche quando il meglio proveniente dagli Usa è proprio quel cinema indipendente che ieri 32 CHE – PARTE I: L’ARGENTINO alimentava le sale d’essai e che oggi viene conteso da ogni tipologia di sala: che fine ha 32 CHE – PARTE II: GUERRIGLIA fatto il cinema di genere, quello rinnovato da Spielberg e soci, oggi ripetitivamente 36 CINEMA UNIVERSALE D’ESSAI affidato a supereroi e commediole esangui? Dove è finito lo star system, dove sono finite le 29 COMPLICI DEL SILENZIO 39 DALL’ALTRA PARTE DEL MARE idee originali? Speriamo si tratti di una fase di stallo, perché se è vero che a trarne i 37 DISASTRO A HOLLYWOOD maggiori benefici è il cinema italiano, mai così forte al botteghino anche grazie al circuito 33 DIVERSO DA CHI? d’essai che vi ha creduto da tempi non sospetti, è pur vero che la diversità dell’offerta è 34 DUPLICITY 39 L’ESTATE D’INVERNO salutare per il buon andamento del mercato. Sembrerà paradossale che l’auspicio di un 39 FOCACCIA BLUES cinema commercialmente “forte” venga dalle sale d’essai, eppure è bene intendersi: The 28 FORTAPASC wrestler e The reader sono due gran bei film, ma non si può immaginare che siano 33 FROZEN RIVER 39 FUGA DAL CALL CENTER espressione del cinema statunitense in senso lato. 30 GRAN TORINO Quanto al cinema italiano, non mancano commedie, temi stimolanti e proposte autoriali; si 26 LOUISE MICHEL guarda alla selezione di Cannes ormai imminente per eventuali conferme del buon 36 NEMICO PUBBLICO N°1 momento del nostro cinema (non ci sarà un altro Gomorra ma nutriamo forti aspettative 34 OPIUM WAR 30 PONYO SULLA SCOGLIERA per Bellocchio e Placido, se saranno presenti, con possibilità di sorprese da autori meno 28 QUESTIONE DI CUORE noti). E poi, consentiteci di segnalare due colpi di fulmine provenienti rispettivamente da 37 ROCKNROLLA Cannes e da Venezia 2008: Two lovers di James Gray, non a caso amatissimo dalla critica 38 RUMORE BIANCO d’Oltralpe, e il nuovo capolavoro di Hayao Miyazaki, Ponyo sulla scogliera. Insomma, per 36 STAR SYSTEM 35 TULPAN una volta preferiamo scrivere di cinema anziché di tagli, di riforme strutturali e problemi 29 TUTTA COLPA DI GIUDA vari: un comportamento a nostra volta “anticiclico”, non per chiudere gli occhi ma per 27 TWO LOVERS vivere la magia del cinema nonostante tutto. Iniziando già a lavorare, peraltro, all’edizione 38 L’ULTIMO CRODINO 2009 degli Incontri del cinema d’essai, che la Fice organizza per la prima volta nella 38 L’ULTIMO PULCINELLA 35 LA VITA SEGRETA DELLE API splendida cornice di Mantova. Appuntamento a ottobre, ma ci sarà tempo per riparlarne. MARIO LORINI I nuovi Corti Fice a pag. 41 presidente FICE

Hanno collaborato a questo numero: Silvia Angrisani, Chiara Barbo, Domenico ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale n° 61358016 intestato a VIVILCINEMA Barone, Barbara Corsi, Umberto Ferrari, Mario Lorini, Mario Mazzetti, Franco Montini, Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - Numeri arretrati euro Bimestrale d’informazione Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Marta Proietti, Giovanni Maria 2,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. ADVERTISING srl - Via Tor de' cinematografica Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila ...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - 06.89015167 fondato da Claudio Zanchi ...Progetto grafico: Geppy Sferra ...Editore per conto della Fice: Spettacolo www.apsadvertising.it, [email protected] ... Service srl, via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 del n°2/2009 nuova serie dalla Coop. L’Atelier di Firenze, pubblicata dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Marzo/Aprile 2009 Roma, tel. 06/884.731, fax 06/440.42.55 ...e-mail: [email protected] ...web: Chiuso in redazione il 12/3/2009 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti www.fice.it ...Fotocomp. e stampa: Inprinting srl, Via Dalbono 35, Roma Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

VIVILCINEMA marzoaprile09 3 notizie fice

••• INCONTRI FICE A MANTOVA ••• OCCHINI E DE SETA PREMI FEDIC La nona edizione degli Incontri del cinema d'essai promossi Valdarno Cinema Fedic, a San Giovanni Valdarno dal 21 al 25 aprile, dalla Fice, in calendario dal 6 all'8 ottobre, si svolgerà per la omaggia Ilaria Occhini e il regista Vittorio De Seta con il premio Marzocco prima volta a Mantova, alla multisala Ariston. Invariato il alla carriera e una folta retrospettiva, che include Mar Nero di Federico cartellone, che prevede numerose anteprime, trailer, convegni Bondi, per cui l’attrice è stata premiata a Locarno, e Un uomo a metà, che e seminari e, al prestigioso Teatro del Bibiena, la consegna dei nel 1966 ha riunito i due artisti. Premi Fice per un anno di cinema d'essai (referendum per i nostri lettori sul prossimo numero). ••• CANNES SCALDA I MOTORI… Dopo la Palma d’Oro speciale consegnata a Parigi a Clint Eastwood il 25 ••• MOSAICO D’EUROPA febbraio, Thierry Fremaux prepara l’edizione n° 62 del Festival di Cannes, dal A RAVENNA 13 al 24 maggio. Il cartellone si conoscerà solo il 23 aprile ma si immaginano È in preparazione il cartellone della terza nomi altisonanti, da Francis Ford Coppola (Tetro) a Lars von Trier (Antichrist), edizione del Mosaico d’Europa Film da Michael Haneke (White ribbon) a Quentin Tarantino (Inglorious Festival, al CinemaCity di Ravenna dal 20 al basterds), e ancora Terrence Malick, Fatih Akin, Ang Lee, Jim Jarmusch, Todd ACTRICES 25 aprile. La sezione competitiva è riservata Solondz, i fratelli Coen, Cristian Mungiu, Michael Moore, Park Chan-wook, Tsai ad opere di giovani autori europei (tra i film già confermati Ming-Liang, Johnny To, Steven Soderbergh, Terry Gilliam, Danis Tanovic, Actrices, opera seconda di Valeria Bruni Tedeschi), accanto Alejandro Amenabar; i veterani Ken Loach e Pedro Almodovar e i redivivi Jane alla “Finestra sul mondo”, le anteprime e l’omaggio, Campion, Philip Ridley, Jaco Van Dormael e Margarethe Von Trotta. I francesi quest’anno dedicato all’autore polacco Jerzy Skolimowski. potrebbero schierare Jacques Audiard, Sylvain Chomet con il suo nuovo film di animazione, Bruno Dumont, Claire Denis, Gaspar Noe. Per l’Italia è lecito ••• FILM D’ESSAI: sperare in Marco Bellocchio e Michele Placido. LE QUALIFICHE Da poco riunita, la commissione John Lasseter ••• …E VENEZIA ministeriale ha attribuito le ANNUNCIA PREMIATI qualifiche d’essai ai film: Gli E PRESIDENTI amici del Bar Margherita, BEKET Per l’edizione n° 66 (2-12 settembre), la Aspettando il sole, Beket, Mostra di Venezia ha annunciato il Che fine ha fatto Osama Bin Laden, Cinema Universale Leone d’oro alla carriera a John d’Essai, Defiance, Focaccia Blues, Fuga dal call center, Lasseter e ai registi della Pixar, la Lasciami entrare, Il treno del signor Horten, Vuoti a gloriosa e pluripremiata casa che ha rendere, Mario il mago. Tra i film che aspirano all’interesse rivoluzionato il cinema d’animazione, culturale, i nuovi progetti di Giuliano Montaldo, Roberto da Toy story a Wall-E, approdando con l’imminente Up nel mondo del 3D. Faenza, Maurizio Ponzi, Paolo Virzì, Ago Panini, Daniele Vicari, Lasseter ma anche Brad Bird, Pete Docter, Andrew Stanton e Lee Unkrich Davide Marengo, Roberta Torre, Marina Spada, Saverio saranno premiati da Marco Müller. Annunciato anche il presidente della Costanzo e Sergio Rubini. giuria, il poliedrico regista taiwanese Ang Lee, due volte Leone d’oro per i recenti Brokeback Mountain e Lussuria. Negli Usa da 30 anni, Lee ha ••• PREMI CICAE A BERLINO pronto Taking Woodstock, dall’autobiografia di Elliot Tiber sul La giuria Cicae della sezione Panorama di Berlino ha premiato megaraduno rock del 1969. Sempre a Venezia, Giorgio Gosetti torna a il film spagnolo Ander di Roberto Caston, storia agreste di ricoprire l’incarico di Delegato Generale delle Giornate degli Autori, al personaggi in cerca d’amore alla conquista della propria posto di Fabio Ferzetti che ha guidato le ultime tre edizioni. identità. La giuria della sezione Forum, di cui ha fatto parte la nostra Silvia Angrisani, ha invece premiato il film romeno The ••• RASSEGNE E FESTIVAL happiest girl in the world, che mette in scena la vita Il premio Solinas ricorda la sceneggiatrice Claudia Sbarigia con una Borsa di quotidiana di una famiglia in gita a Bucarest, sullo sfondo studio dedicata ai racconti sull’universo femminile (bandi sul sito delle contraddizioni socioeconomiche della Romania di oggi www.premiosolinas.org) …XIX Festival del cinema africano, d’Asia e (www.cicae.org). America Latina a Milano dal 24 al 29 marzo, 80 tra film e video da 50 nazioni, concorso fiction e documentari, omaggi al kazako Darezhan ••• AL FARNESE TORNANO Omirbayev, all’emittente Al Jazeera e altro ancora LE DOMENICHE D’AUTORE (www.festivalcinemaafricano.org) …Fino al 27 marzo al Nuovo Aquila VIII Prima il “cine” poi il “forum” al cinema Farnese di Roma, la Roma Independent Film Festival: lunghi, corti e doc da tutto il mondo con domenica mattina a ingresso libero (si replica il martedì a 5 particolare attenzione alle opere prime (www.riff.it) …L’Archivio Storico di euro), fino al 26 aprile generazioni a confronto: per il mese di Palermo ospita dal 28 marzo al 18 aprile la mostra fotografica di Roberta marzo protagonisti Lina Wertmuller & Pappi Corsicato; Torre Ma-Donne, corpi femminili da plasmare e trasformare a evocare la Francesca Archibugi, Valeria Golino & Esmeralda Calabria; bellezza in tutte le sue forme …New Directors/New Films al MoMA di New Carlo di Carlo & Claudio Quarantotto; Carlo & Enrico Vanzina. York per talenti emergenti dal 25 marzo al 5 aprile, con opere già apprezzate I film: da Mimì metallurgico a L’albero delle pere, da La in giro per il mondo come il film di apertura Amreeka di Cherien Dabis, lo rabbia a Vacanze di Natale. stop motion australiano 9,99$, i vincitori del Sundance Push: based on a novel by Sapphire e di Berlino La teta asustada, oltre agli outsider Louise ••• 30 ANNI DI CINECLUB Michel e Home. Per l’Italia Birdwatchers di Marco Bechis e Pranzo di A VITTORIA Ferragosto di Gianni Di Gregorio …Aprile a Cesena: dall’8 al 10 Backstage Il Golden di Vittoria (Ragusa) ha festeggiato i 30 anni di Film Festival, tra gli ospiti Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon e cineclub inaugurando a fine febbraio con Lettere dalla Silvio Orlando, protagonisti a teatro de Il dio della carneficina; dall’11 al 26 Sicilia di Manuel Giliberti (che proprio a Vittoria girerà da CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena (www.sanbiagiocesena.it) settembre Donne di Sicilia con Piera Degli Esposti, Fanny …57° Trento Film Festival sul cinema di montagna dal 21 aprile al 3 maggio Ardant, Iaia Forte). Tra gli eventi previsti, l’anteprima a maggio diretto da Maurizio Nichetti: concorso, de Il cavaliere sole di Pasquale Scimeca. omaggio a Ermanno Olmi e proiezione di The blind husbands di von Stroheim ••• CINEMANIA NELLE MARCHE (1919) con musica dal vivo (www.trentofestival.it) …Tra i film Il primo ciclo 2009 della rassegna Cinemania ha preso il via dell’Estremo Oriente che saranno presentati nelle sale d’essai delle Marche: 42 film d’essai, 10 dei quali in all’11° Far East Film di Udine, dal 24 aprile contemporanea nazionale (tra cui Quell’estate felice di al 2 maggio, la prima italiana di Beppe Cino, da Bufalino) per una novantina di giornate di Departures, Oscar 2009 per il miglior film MA-DONNE cinema d’autore (www.agiscinemania.it).

4 VIVILCINEMA marzoaprile09 notizie straniero. L’autore, il giapponese Takita Yojiro, è una vecchia conoscenza Margherita Buy quarantenne single che partorisce al sesto mese del festival, che nel 2000 presentò il suo Secret (www.fareastfilm.com) …Narciso è l’ultimo film girato da Marcello Baldi prima di morire, …Festival del documentario d’Abruzzo dal 12 al 16 maggio a Pescara assieme al figlio Dario, con Roberto Herlitzka nei panni di un anziano con 5 sezioni per doc italiani, internazionali, abruzzesi, sperimentali e della Valsugana, sconvolto dal ritorno del figlio dopo 10 anni con una sguardi d’autore …Bellaria Film Festival – Anteprimadoc dal 2 al 6 moglie indiana e un figlio …Ago Panini prepara Just’us sul condannato giugno, ospite d’onore Julien Temple con l’anteprima mondiale dei nuovi a morte Derek Bernabei …Michele Placido ha annunciato un “film da doc dedicati a Dr. Feelgood e Madness …Per l’edizione n° 55 (13-20 camera” sull’eutanasia che sta scrivendo con Linda Ferri e vedrà giugno) il Taormina Film Fest, sempre diretto da Deborah Young, si protagonista Mariangela Melato …Marta Meszaros torna ad affrontare allarga all’intera Sicilia con proiezioni di rassegne e film del concorso in l’invasione sovietica dell’Ungheria con The hope, incentrato sull’incontro tante città dell’isola. Ospite d’onore la Francia: 8 film contemporanei, un tra le donne in politica Anna Kethly e Golda Meir nel ’56 …Alex de Gran Galà e l’Arte Award a Dominique Sanda. La giuria Mediterranea Rakoff dirige Dead man running su un gangster usuraio di New York in vedrà tra i membri Laurent Cantet e Ari Folman …A corto di donne, trasferta a Londra, nel cast Brenda Blethyn …Michael Shannon, Willem corti al femminile a Pozzuoli dal 19 al 21 giugno (www.acortodidonne.it) Dafoe e Chloe Sevigny nell’horror psicologico My son, my son, what …Dal 21 al 29 giugno 45^ Mostra Internazionale del Nuovo Cinema have ye done, diretto da Werner di Pesaro: retrospettiva sul cinema israeliano, concorso, anteprime in Herzog e prodotto da David Lynch piazza, Evento speciale Alberto Lattuada, omaggio a Paolo Gioli, …Il circolo Matarese di Robert proposte video e Premio Amnesty 2009 (www.pesarofilmfest.it) Ludlum diventa film per la regia di …Maremetraggio 2009 di Trieste (26 giugno – 4 luglio) avrà come David Cronenberg, con Tom Cruise e ospite d’onore Alba Rohrwacher (www.maremetraggio.com) …Festival Denzel Washington …Dopo la Internazionale del Cinema d’Arte a Bergamo dal 17 al 25 luglio, commedia Whatever works con WHATEVER WORKS concorsi Cinema d’Arte e SottoVenti, scad. 31 marzo Evan Rachel Wood (apre il Tribeca (www.teamitalia.com) …Doppio appuntamento per l’EcoVision Festival Festival il 22 aprile), Woody Allen prepara un nuovo film londinese con 2009: a Palermo dal 3 al 9 giugno e a Fortaleza (Brasile) dal 18 al 24 luglio Anthony Hopkins e Josh Brolin …Il cuore oscuro della Scandinavia nel (www.ecovisionfestival.com) …MoliseCinema per corti e doc dal 4 al 9 nuovo film di Thomas Vinterberg, Submarino …Bruce Beresford dirige agosto a Casacalenda (CB), scad. 15 giugno (www.molisecinema.it) …Dal Amanda Seyfried (“Mamma mia”) in Una donna senza importanza, da 28 agosto al 6 settembre AsoloArtFilmFestival su arte e biografie Oscar Wilde ...Una donna, un manicomio e un fantasma sono gli d’artisti, scad. 15/5, ingredienti di The ward, nuova fatica di John Carpenter …Fresco di www.asolofilmfestival.it …La Oscar per “Milk”, Dustin Lance Black ha scritto Pedro, biografia cucina tra arte e spettacolo: dell’attivista anti-Aids Zamora, morto a soli 22 anni. Dirige Nick Oceano storia, tradizioni, costume e …Di nuovo insieme Walter Hill e Mickey Rourke per il thriller St. Vincent mercato in ottobre a Piperno (PZ), …Robert Redford prepara il thriller romantico The company you keep premio cinema, audiovisivi e …Terry Gilliam dirigerà Zero theorem, con Billy Bob Thornton genio multimediale per under 40, info: informatico alle prese col senso della vita …I fratelli Mantello con la DEPARTURES [email protected]. benedizione di Jacques Cousteau inaugurano la filiale 3D della francese Wild Bunch con il film Oceans 3D, sul viaggio di una tartaruga marina: ••• SI GIRA NEL MONDO destinazione Cannes? …Naomi Watts, Annette Bening, Kerry Paolo Virzì sul set de La prima cosa bella: due fratelli negli anni '60 con Washington in Mother and child di Rodrigo Garcia, tre donne e madre emancipata (Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Stefania l’esperienza dell’adozione …In preproduzione 1066, sulla battaglia per il Sandrelli) ...La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano trono d’Inghilterra tra Guglielmo il Conquistatore e Re Aroldo …Debutto diventerà un film per la regia di Saverio Costanzo ...Valeria Golino alla regia per lo sceneggiatore di “The departed” William Monahan: protagonista del nuovo film di Sergio Rubini, L’uomo nero, commedia London Boulevard è incentrato su un’attrice e un ex carcerato, sentimentale ambientata nella Puglia degli anni ’60 …Francesca interpretati da Keira Knightley e Colin Farrell, quest’ultimo ancora in Comencini adatta il romanzo di Valeria Parrella Lo spazio bianco, con Siberia per le riprese di The way back di Peter Weir.

BERGAMO FILM MEETING 2009 Alla Mostra Internazionale del Cinema d’Essai film in anteprima

e retrospettive dedicate a Carol Reed e Bette Davis TRAMONTO IL TERZO UOMO

••• Quello di Bergamo si conferma, alla sua 27ª edizione (7-15 come suo. Invece, all’interno della filmografia dell’autore inglese, l’opera marzo), come un appuntamento vitale e utile a capire l’arte del cinema richiama e sviluppa stilemi già contenuti in film antecedenti quali Idolo nelle ramificazioni più varie, mettendo a confronto tipologie e stili lontani infranto, Night train to Munich e soprattutto Fuggiasco, con un fra loro nel tempo e nello spazio. Oltre alle pellicole in concorso, intenso James Mason protagonista di una disperata fuga verso la morte. provenienti da tutto il mondo, le retrospettive sono da sempre il fiore La regista parigina Claire Denis, invece, è stata scelta dagli organizzatori all’occhiello del festival lombardo. Protagonisti 2009 l’attrice americana come ospite e protagonista di un primo piano contemporaneo. Emersa Bette Davis e il regista inglese Carol Reed. Bette Davis è stata una delle negli anni ’90 grazie alla vittoria a Locarno di Nénette e Boni, ha interpreti più apprezzate di Hollywood, capace di sopperire al fisico proseguito una ricognizione personale fino al recente 35 rhums, minuto con una grande personalità che la portò a conquistare ben due presentato a Venezia. Novità delle ultime edizioni uno sguardo allo Oscar. La sua arte interpretativa eccelleva in special modo nel scenario internazionale, attraverso gli apprezzati reportage della sezione melodramma; tra i titoli dell’omaggio, appena restaurati dal British Film “Visti da vicino” e “Frontiera”, un percorso che si snoderà in varie tappe Institute, l’amaro Tramonto di Edmund Goulding e il dramma virato al tematiche (quest’anno la metropoli) e in cui spicca il documentario di noir Ombre malesi di William Wyler. Barbara Kopple Harlan County U.S.A. (1976), su un celeberrimo e Meritoria anche la prima integrale dedicata in Italia a Carol Reed, con cui si travagliato sciopero di minatori del Kentucky. rende finalmente giustizia a un autore raffinato e di grandi capacità Molto apprezzata, soprattutto dai cinefili più giovani, la fantamaratona espressive. Un cineasta la cui memoria è oggi un po’ offuscata nel ricordo (che quest’anno si espande, con alcuni midnight movies), una sezione del pubblico, paradossalmente proprio a causa del film che lo consacrò a dedicata a piccoli grandi classici del cinema di fantascienza e horror, con livello internazionale: Il terzo uomo (1949). Una pellicola nera, di grande titoli incentrati sulla figura dello scienziato – Dr. Cyclops, La bambola suggestione, ambientata in una Vienna spettrale e notturna, da cui del diavolo e L’esperimento del dottor K, capostipite della serie da cui emerge la sinistra silhouette del personaggio interpretato da Orson David Cronenberg ha tratto spunto per il suo celeberrimo La mosca. Welles, a tal punto carismatico che molti considerano erroneamente il film UMBERTO FERRARI

VIVILCINEMA marzoaprile09 5 intervistaAlba Rohrwacher

FILMOGRAFIA - L'amore ritrovato (2004), Melissa P. (2005), 4-4-2 - Il gioco più bello del mon- do (2006), Mio fratello è figlio unico (2007), Piano, solo (2007), Giorni e nuvole (2007), Nelle tue mani (2007), Riprendimi (2008), Caos calmo (2008), Il tuo disprezzo (2008), Non c'è più niente da fare (2008), Il papà di Giovanna (2008), Io sono l’amore (2009), Due partite (2009)

DUE PARTITE Sulla cresta dell’onda Richiestissima, celebrata a Berlino dopo l’affermazione con Pupi Avati, l’attrice fiorentina è nelle sale con “Due partite” di Monteleone e prossimamente apparirà nei film di Luca Guadagnino, Giorgio Diritti, Silvio Soldini

••• Alba ha la dote di con poesia infinita. Ho voluto fortemente spostata sempre più sulla recitazione e distinguersi con naturalezza. Questa qualità le lavorare con Giorgio dopo aver visto Il vento sempre meno sulla medicina, al punto che ho è stata riconosciuta da più voci durante il fa il suo giro. Il mio personaggio si chiama tentato di entrare al Centro Sperimentale e festival di Berlino, al quale ha partecipato Beniamina ed è la zia della piccola quando mi hanno ammessa ho lasciato come Shooting Star in rappresentanza protagonista Martina. Abbiamo tutti recitato l’università, comprendendo che il sogno italiana. Un ruolo che gradisce molto perché in dialetto bolognese, una sfida per me, ma di poteva diventare realtà, cioè la mia passione “è fondamentale l’incontro e lo scambio tra certo una scelta vincente per l’autenticità del poteva evolvere in professione. Se avessi giovani colleghi fuori dai propri confini”. Ma film. continuato gli studi di medicina, chissà, sarei alla Berlinale ha incontrato anche una Oltre a questi film in preparazione, sei diventata una dottoressa di rimpianti. “collega speciale”, che l’ha accolta a braccia attualmente nelle sale in Due partite che Quali sono i tuoi attori/attrici modelli o aperte da brava Presidente di Giuria, Tilda Enzo Monteleone ha tratto dalla fonti d’ispirazione? E quali registi Swinton. Insieme hanno condiviso il set del commedia di Cristina Comencini: non ti apprezzi tra i nomi internazionali? nuovo film di Luca Guadagnino, Io sono spaventa essere sulla cresta dell’onda? Parto da un regista che ama gli attori, John l’amore, in cui Alba interpreta Elisabetta, la Cerco di non pensare neanche un istante a Cassavetes e naturalmente penso alla sua figlia della protagonista cui dà corpo l’attrice questo timore perché altrimenti non riuscirei musa/moglie Gena Rowlands: il suo è proprio britannica. più a raccontare i miei personaggi; il modo di fare l’attore che mi corrisponde Cosa ti è rimasto più impresso nel onestamente non sento che la mia condizione maggiormente. Inoltre traggo ispirazione e lavorare con un’attrice come Tilda sia così cambiata dalle piccole partecipazioni guardo con ammirazione Isabelle Huppert e Swinton, così carismatica e versatile? ai cortometraggi o dai ruoli a teatro. Intendo Kate Winslet, specie il lavoro eccezionale che Mi hanno colpito la sua generosità e la dire che il mio approccio e il modo con cui ha fatto con Michel Gondry, ma in generale purezza del suo sguardo, che ricorda molto affronto il lavoro è identico. Certo, oggi il trovo che la Winslet sia straordinaria in tutto quello dei bambini. Tilda, inoltre, proponeva lavoro mi ha restituito tanto e ho avuto la quello che fa. con intelligenza soluzioni alternative durante fortuna di incontrare alcune Quale personaggio ti ha preoccupato la lavorazione, che permettevano a persone che hanno creduto maggiormente prima di interpretarlo? determinate situazioni di apparire vere ma in me. È un bel momento Giovanna, nel film di Avati (Il papà di mai scontate. Va da sé che lavorare con lei sia ma non voglio proprio Giovanna, ndr). C’era il rischio di stata un’importante fonte di ispirazione: si è pensarci… cadere in una serie di clichè, ma la cosa creato un clima ideale sul set, oltre al fatto Quando e come hai più difficile era raccontare un che conoscevo Luca Guadagnino già da prima capito che volevi fare personaggio attraverso il discorso di e dunque con lui è stato meraviglioso come l’attrice? altri: quando entravo in scena mi aspettavo che fosse. La Swinton è la Ho provato a fare altre dovevo corrispondere alle protagonista del film mentre io interpreto la cose ma ho capito che il descrizioni fatte appunto dagli figlia nell’arco dei 10 anni in cui è mostrata la mio lavoro sarebbe altri personaggi. La fortuna di sua storia. Il mio personaggio è stato quello dell’attrice. avere Silvio Orlando vicino e un’appassionata di fotografia e sogna di Studiavo medicina e Pupi Avati – che è veramente studiare quest’arte a Londra. contemporaneamente un maestro – hanno facilitato Di recente hai anche finito L’uomo che lavoravo con una il compito. verrà di Giorgio Diritti. Com’è andata? compagnia teatrale Su cosa stai lavorando Assolutamente bene. L’uomo che verrà è il legata ora? film drammatico più pieno di vita che io abbia all’Accademia di Sono nel cast del nuovo mai letto e interpretato: come è noto, è Teatro di Firenze, la film di Silvio Soldini, in costruito attorno alla tragedia di Marzabotto mia città natale. produzione a Milano. e dunque il finale non è una sorpresa, ma Gradualmente la mia • ANNA MARIA PASETTI nonostante questo la vita scorre in ogni scena attenzione si è

6 VIVILCINEMA marzoaprile09 IL PAPÀ DI GIOVANNA intervistaPupi Avati

Gianni Cavina e

Neri Marcorè, Paolo Fiorino e Francesco Gabriele e Laura Chiatti Luisa Ranieri La giusta prospettiva Dal dolore del precedente “Il papà di Giovanna” alla goliardia più sfrenata: “Gli amici del Bar Margherita”, in uscita il 3 aprile, parla di sogni e di amicizia nella degli anni ’50, con un cast corale e musiche di Lucio Dalla

••• Con Gli amici del Bar Margherita, di Sanremo, i rumori della strada, delle contraddistinguono la nostra professione Pupi Avati torna ancora una volta indietro, lambrette e del boom economico degli anni attraverso menu che siano sempre agli anni ’50, per raccontare la storia di un ‘50. Attraverso questo tipo di adulterio completamente diversi. Io credo che sia gruppo di persone che gravitavano su un narrativo riesci a trovare stimoli eccezionali, importantissimo mettersi sempre in gioco locale della sua Bologna. Una pellicola corale perché passi dallo struggimento, dal attraverso i generi e le scelte di cast. Nello in cui il regista dirige Diego Abatantuono, rammarico, dal dolore e dallo strazio alla specifico, inizialmente non sapevo se Laura Chiatti, Fabio De Luigi, Luigi Lo Cascio, goliardia più sfrenata di questa storia. Per rincontrare dopo tanti anni mi Neri Marcoré, Luisa Ranieri, Claudio Botosso, me il cinema fatto così è una forma di igiene avrebbe deluso, così come non avevo la Gianni Cavina, Gianni Ippoliti, Katia mentale”. certezza di come sarebbe stato Luigi Lo Ricciarelli e Pierpaolo Zizzi, cui affida il ruolo Questa è una cosa che dice anche Woody Cascio in un personaggio brillantemente del giovane se stesso che sogna di far parte Allen: “Faccio film, perché altrimenti non sgangherato, completamente diverso da tutti della comitiva che popola il bar. “L’età rende saprei cosa fare e come distrarmi. Trovo quelli in cui l’avevamo visto finora. Eppure più prolifici”, spiega il regista che lo scorso 3 che il mio caso sia simile a quello dei era un rischio da correre, perché il nostro novembre ha compiuto 70 anni; “il rapporto pazienti degli ospizi. Se li tengono lavoro ti obbliga a stupire te stesso e gli altri. con il tuo tempo è diverso: la sensazione è occupati a dipingere con le dita o ad Perché? che tutto quello che desideri raccontare intrecciare cestini di paglia è meglio per Perché il traguardo non può mai avvicinarsi, debba stare in uno spazio più breve dove tutti”. Il suo lavoro ha molti punti di bensì deve sempre allontanarsi. Non ci si può tutto si accorcia. Le storie che voglio contatto con quello di Allen: alternate sentire appagati da quello che si fa o, trasformare in film, anziché diminuire, commedie e drammi, con cast corali ed almeno, io non ci riesco affatto. La invece aumentano. Questa pellicola nasce, in entrambi suonate il clarinetto… rassicurazione ha qualcosa di tossico e un certo senso, come risposta personale al La prolificità deriva anche dalle sollecitazioni altamente nocivo. Alle volte sento i miei lavoro portato avanti per un film plumbeo derivate da contesti diversi: Woody Allen, colleghi parlare dei film che hanno fatto come Il papà di Giovanna. Ho voluto lavorando in città nuove, cerca riconoscendosi pienamente nel proprio spalancare le finestre della casa del ambientazioni stimolanti in grado di lavoro. È un atteggiamento che non capisco professore interpretato da Silvio Orlando, restituirlo al rischio e alla contraddizione. e che trovo perfino scorretto. Io, invece, vivo che abitava più o meno nella stessa zona di L’incoerenza è uno dei lussi più straordinari da sempre nella più totale insoddisfazione Bologna dove c’era il Bar Margherita, che alla nostra età ci possiamo, finalmente, rispetto a quello che è il risultato finale del lasciando entrare la luce del sole, le canzoni permettere. Credo che sia importante mio impegno come regista. Pur essendo alimentare la voracità e la bulimia che Pupi Avati

FILMOGRAFIA - Balsamus, l'uomo di Satana (1968), La casa dalle finestre che ridono (1976), Tutti defunti... tranne i morti (1977), Aiutami a sognare (1981), Dancing Paradise (1982), Zeder (1983), Una gita scolastica (1983), Noi tre (1984), Impiegati (1984), Festa di laurea (1985), Regalo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987), Sposi (1987), Storia di ragazzi e di ragazze (1989), È proibito ballare (1989), Fratelli e sorelle (1991), Bix (1991), Magnificat (1993), Dichiarazioni d'amore (1994), Storie Incredibili (1986), L'amico d'infanzia (1994), L'arcano incantatore (1996), Festival (1996), Il testimone dello sposo (1998), La via degli angeli (1999), I cavalieri che fecero l'impresa (2001), Il cuore altrove (2003), La rivincita di Natale (2004), Ma quando arrivano le ragazze? (2005), La seconda notte di nozze (2005), La cena per farli conoscere (2007), Il nascondiglio (2007), Il papà di Giovanna (2008), Gli amici del bar Margherita (2009)

8 VIVILCINEMA marzoaprile09 Tutte le foto: Franco Origlia

contento di tanti film che ho fatto, so bene scatta la foto e i fotografati, c’è l’equivalente passato, non lascio più alcuno spazio per che tutti avrebbero potuto essere meglio di dei 352 chilometri che separano Roma da l’improvvisazione, mentre invece mi dedico a quello che si vede sullo schermo. Ecco perché, Bologna. Io sono venuto via da lì, per riuscire scrivere sceneggiature sempre più curate in la volta successiva, io mi rimetto in gioco. a vedere quello che, poi, ho raccontato in ogni dettaglio. È il testo a legarmi agli Perché so che il film che avrei dovuto fare tutti questi anni. La distanza è quella che mi interpreti attraverso la scrittura, che non è la non l’ho ancora fatto e che, probabilmente, ha consentito di fare il mio cinema sceneggiatura, ma qualcosa di molto più morirò senza riuscire a girare il film che Pupi nell’incertezza di star raccontando quello ampio. Il nostro è un percorso di lavoro e Avati avrebbe dovuto o potuto fare. Questo che è accaduto, oppure quello che avrei ricerca tanto strano quanto generoso. è il limite del mio cinema, ma anche la voluto accadesse. Per farlo davvero mio, Lungo il quale ha incontrato diverse bellezza della mia carriera. Io credo che la avevo bisogno di andare dall’altra parte storie… perfezione appagante significherebbe lo della strada per guardare il Bar Margherita. Credo sia più corretto dire che ho incontrato spegnersi di ogni luce e di ogni speranza, E che cosa ha scoperto? diverse persone e personaggi. Sono questi a mentre il mio lavoro tende ad un cinema Fare del cinema è un qualcosa che è entrato raccontarti la loro storia, non viceversa. È ideale che, fortunatamente, non sarò mai in a far parte di me stesso e che è in grande stato il loro mondo psicologico ed umano, il grado di realizzare. sintonia con quello che sono. Il mio modo di loro contesto culturale a suggerirmi delle Spesso il suo lavoro ha preso spunto da raccontare mi è talmente proprio da farmi storie da raccontare e in cui inserirli in elementi biografici… sentire sempre a mio agio in quello che qualche maniera. È sempre un’identità a Credo sia inevitabile. faccio. La mia unica possibilità di crescere suggerirmi una storia, non viceversa. Non ho Al tempo stesso, però, in questo film, ancora non è data dall’affinare la tecnica del mai avuto in testa di raccontare un intreccio proprio come fa Woody Allen, lei ha linguaggio, bensì dall’avvicinarmi sempre più sul quale, poi, sviluppare i personaggi. Nel avvertito il bisogno di avere un alter al soggetto. Attraverso la disinvoltura che ho mio caso sono sempre stati gli esseri umani e ego davanti alla macchina da presa, sviluppato nel corso degli anni, il mio le persone a raccontarmi le loro vicende. interpretato da Pierpaolo Zizzi. Perché impegno è quello di scomporre sempre più Un’altra differenza tra Gli amici del Bar proprio per Gli amici del Bar Margherita nel dettaglio l’oggetto della mia attenzione. Margherita e i suoi lavori precedenti è ha sentito la necessità di qualcuno che E quale poteva essere se non quella “città che qui c’è un ampio spettro di la rappresentasse? là”: quel mondo, quel luogo, quelle persone, generazioni differenti… È la ragione per cui ho deciso di fare questo quella psicologia che hanno sempre L’elemento agglutinante era l’essere maschi. film: ogni anno i clienti del Bar Margherita si alimentato la mia curiosità? Se dovessi fare Bastava essere dello stesso sesso per sentirsi facevano una foto che restava esposta per un paragone tra il mio lavoro e quello di un uniti. Un novantenne e un diciassettenne dodici mesi. Il film si apre e si chiude con lo pittore del Novecento, lo farei con Giorgio avevano più in comune e cose da dirsi che un scatto di questa famosa fotografia. Il Morandi, un artista che ha costantemente uomo e una donna della stessa età. La personaggio interpretato da Zizzi all’inizio fissato sempre più da vicino un universo coesione, invece, riguardava solo l’essere non c’è e sogna, invece, di esserci. Alla fine espressivo. maschi e tale condizione costituiva una c’è, ma prima che la foto venga scattata si Guardando indietro, cosa pensa sia discriminante nei confronti dell’altro sesso scosta, e nonostante gli amici lo chiamino, cambiato? che veniva amato, rispettato, patito, preferisce guardare lo scatto al fianco del Io ho imparato più dai film andati male e dai sofferto, osservato a distanza ravvicinata. fotografo. In quella distanza che c’è tra chi miei errori che dai successi. Rispetto al • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA marzoaprile09 9 intervistaValentina Lodovini

FORTAPASC GENERAZIONE MILLE EURO L’arma del sorriso L’attrice lanciata da Mazzacurati è sugli schermi con “Fortapasc” di Marco Risi e a fine aprile sarà un’insegnante in “Generazione mille euro” di Massimo Venier

••• Ogni attrice possiede un potuto incontrare la vera Daniela, ma alla Tiberi, Francesco Mandelli. proprio caratteristico punto di forza, che nel fine, d’accordo con il regista, ho preferito A proposito di attori: nelle ultime caso di Valentina Lodovini è certamente il evitarlo. Risi mi ha lasciato molto libera di stagioni si è assistito in Italia naturale, radioso, indimenticabile sorriso. Un immaginare il personaggio, mi ha chiesto di all’improvvisa affermazione di un sorriso che abbiamo visto stampato sul volto fargli delle proposte. Ho cercato di entrare gruppo di giovani interpreti, soprattutto di Mara, la maestra protagonista de La nel ruolo di Daniela partendo dal dialetto, donne. Come si spiega il fenomeno? giusta distanza di ; di pensando alle donne napoletane che sono Il cinema italiano è da sempre molto attento Michela, la dottoressa di Riprendimi di Anna molto concrete ed amano sfidare la vita a al presente e alla realtà. Quindi per Negri; di Antonia, la cameriera de Il passato testa alta. Così, sullo schermo Daniela è raccontare storie di ventenni e trentenni c’era è una terra straniera di Daniele Vicari. Un diventata una ragazza in gamba, più bisogno di nuovi volti: l’affermazione di una sorriso che ritroviamo adesso sul viso di consapevole e matura di Giancarlo, il quale nuova generazione di interpreti è stata Daniela, la fidanzata di Giancarlo Siani in ama giocare ad essere originale ad ogni costo, insomma, prima di ogni altra cosa, una Fortapasc di Marco Risi, e di Beatrice, rischiando in questo modo di perdere la necessità. Poi, finalmente, si è cominciato a un’altra insegnante, protagonista di donna che gli sta accanto. Il contrasto di considerare questo lavoro un vero e proprio Generazione mille euro di Massimo Venier, questa storia d’amore diventa funzionale a mestiere e la ricerca di nuovi volti si è che arriverà nei cinema a fine aprile. Una ciò che il film vuole dimostrare, ovvero il fatto indirizzata verso attori che avessero alle spalle galleria di donne forti e volitive, accomunate, che Siani è solo un ragazzo costretto a autentiche esperienze professionali. In questo in una sorta di marchio di fabbrica d’attrice, diventare eroe suo malgrado. modo si è scoperto che esistevano tanti talenti oltre che dal sorriso, da concretezza e E invece la Beatrice di Generazione mille inespressi. Infine, anche da parte dei registi è indipendenza. “Il sorriso – dice Valentina euro che ragazza è? emersa una maggior voglia di rischiare. Tutto Lodovini – è qualcosa che mi appartiene come Beatrice, da un lato, è talmente goffa e ciò ha contribuito a determinare il fenomeno persona, prima ancora che come attrice. È un imbranata da suscitare sentimenti di e un certo ricambio generazionale. modo per mascherare le mie paure, le mie autentica tenerezza; dall’altro è determinata Insomma, per poter intraprendere il insicurezze, il terrore di apparire troppo seria e pronta ad affrontare ogni possibile mestiere d’attore servono scuole e e noiosa. Insomma, una sorta di barriera nei ostacolo. Ho immaginato che Beatrice porti preparazione. confronti del mondo, per cui qualche volta nel sangue un autentico spirito contadino: Premesso che personalmente non provo alcun tendo a sorridere anche quando sono triste. insomma è molto concreta e battagliera, non pregiudizio o fastidio nei confronti degli Io, per piangere, devo essere sola. Quanto al si arrende mai e insegue con ostinazione il autodidatti, credo tuttavia che in generale al modello di donna finora interpretato, mi suo sogno: diventare professoressa di lettere naturale talento vada applicato un metodo. sono semplicemente ispirata alla realtà: oggi al liceo. È un personaggio che Per quanto mi riguarda, non sarei mai potuta l’universo femminile è riuscito, almeno in amo molto ed amo molto salire su un palcoscenico o mettere piede su parte, ad affrancarsi dalla dipendenza nei anche il film, una un set senza aver frequentato confronti degli uomini. Il cinema italiano ha commedia dolce/amara, precedentemente il corso di recitazione al raccontato soprattutto donne fragili e basata su una Centro Sperimentale di Cinematografia. nevrotiche; a me piace proporre un altro tipo sceneggiatura di ferro, che Almeno nel mio caso l’ispirazione nasce di donna”. fa ridere e sorridere ma dalla preparazione. Credo che gli attori Nel caso di Daniela, in Fortapasc, come ti induce anche a qualche siano come i trapezisti o i ballerini: per sei comportata rispetto al fatto che si è riflessione, perché racconta potersi esibire e magari improvvisare, trattato di raccontare una storia la vita quotidiana di un è necessario essersi prima veramente accaduta e di incarnare un gruppo di trentenni alle impossessati di una tecnica personaggio reale? prese con mille difficoltà. sopraffina. Sono aumentate le responsabilità, perché si L’impianto è corale e gli altri • FRANCO MONTINI trattava di rispettare la sensibilità di persone protagonisti sono Carolina che hanno già molto sofferto. Forse avrei Crescentini, Alessandro

10 VIVILCINEMA marzoaprile09 intervistaHayao Miyazaki

FILMOGRAFIA Il castello di Cagliostro (1979), Nau- sicaä della Valle del Vento (1984), Laputa: il castello nel cielo (1986), Totoro (1988), Kiki consegne a domicilio (1989), Porco Rosso (1992), Principessa Mononoke (1997), La città incantata (2001), Il castello errante di Howl (2004), Ponyo sulla scogliera (2008)

La rivalsa della sirenetta Fiore all’occhiello del concorso veneziano 2008, approda in sala “Ponyo sulla scogliera”, ultimo gioiello dello Studio Ghibli. Questa volta adattissimo ai bambini…

••• Capelli e barba bianchi, Non solo, molti del mio staff hanno avuto dei Sosuke: il segreto è l’esperienza. sorriso sornione e sigaretta perennemente figli di recente, e questo mi ha dato ulteriori Pessimista sul futuro dell’animazione? accesa (“ho diminuito, ora ne fumo una motivazioni: sono i bambini a darmi la forza Faccio parte dell’industria dell’animazione da trentina al giorno”…), Hayao Miyazaki, 68 per andare avanti. 45 anni e lo reputo una gran fortuna. Non so anni, Leone d’Oro alla carriera nel 2005, è Se i bambini sono la spinta propulsiva, la se lo sia anche per i giovani che ci lavorano tornato alla Mostra di Venezia – e finalmente sua ispirazione accoglie anche oggi: nessuno può dire se durerà, approda in sala, sempre grazie alla Lucky Red suggestioni e tradizioni occidentali, da personalmente ne dubito, ma è lo stesso – con Ponyo sulla scogliera. Decimo La valchiria di Wagner a La Sirenetta di timore che avevo agli inizi. Comunque, mi lungometraggio per il cinema (in carnet Andersen. spiace aver consumato così tanta carta e anche corti, serie televisive e spot pubblicitari) In Giappone crediamo che gli opposti si matite in tutto questo tempo: l’animazione di uno dei maestri dell’animazione mondiale, attraggano, creando metamorfosi e sodalizi: richiede molte risorse, e non è un bene. ha per protagonista Ponyo, pesciolina- ho fatto in modo che il film potesse Meglio la grafica computerizzata? bambina scappata dagli abissi per incontrare interessare tutti. Quando Ponyo cavalca le Personalmente credo che indebolisca il piccolo Sosuke, che vive in una casa sulla onde, lo fa esattamente come le valchirie: l’immagine: la tecnologia può aiutare un film, scogliera con la madre Lisa: tra i due sboccerà Brunilde mi sembrava il nome per lei più ma l’animazione ha bisogno della mano l’amore. adatto… Viceversa, a nove anni ho letto la dell’uomo. Da dove nasce Ponyo? favola di Andersen ma non ho mai digerito Un messaggio alla Pixar? Durante una gita aziendale abbiamo visitato che le sirene non potessero avere un’anima Quando è finita la Seconda Guerra Mondiale una casa su una scogliera, dove ho deciso di come gli umani: Ponyo è la mia rivalsa. avevo 4 anni e molti film arrivavano fermarmi per un po’ a godermi il mare: una Il mare ha un ruolo centrale: come l’ha dall’America, ma nessuno mi ha influenzato. vita semplice e tramonti stupefacenti. Un disegnato? L’animazione è un mondo vasto, non siamo in giorno, ho visualizzato l’immagine di Circa l’80% del film è mare e le onde sono competizione ma in amicizia: alla Pixar ci sono qualcuno che guarda il tramonto da una protagoniste: ho voluto disegnarle tante persone care. scogliera: volevo che il mio nuovo film la personalmente, cercando il modo migliore Ritorniamo al mare: che cosa contenesse, che fosse la prima tessera del per rappresentarle, con estremo piacere. simboleggia? puzzle. All’inizio esisteva questa casa sulla Qual è il segreto? Il mare va, il mare viene: l’uomo non può farci scogliera e un bambino, ancora senza nome: Per fare animazione devi basarti sulle tue niente, solo accettarlo. C’è una ciclicità negli Ponyo è arrivata dopo… esperienze reali, i tuoi movimenti fisici. Per eventi a cui non ci si può opporre: così è per Qual è il pubblico di riferimento? questo sono preoccupato per il futuro degli me la vita. Dopo aver realizzato Il castello errante di anime: bambini e giovani vivono in un Piena di maremoti? Howl rimasi tremendamente dispiaciuto che mondo virtuale. Se non hai mai acceso un È Ponyo a causare la tempesta, perché vuole tanta gente l’avesse trovato incomprensibile. fiammifero, un fornello o un fuoco, come rincontrare Sosuke: non ha cattive intenzioni E pensare che la mia intenzione da sempre è puoi disegnare delle fiamme? Sosuke ama e non possiamo biasimarla, anzi per me è quella di fare film per bambini. Ho fatto essere innaffiato da Ponyo, mentre un altro un’eroina. D’altronde, tutto è in movimento: Ponyo sulla scogliera perché potessero bambino prova fastidio: se il pubblico non rocce, continenti, stelle, pianeti… Secondo la capirlo i bambini di cinque anni, e magari non provasse lo stesso piacere di Sosuke e non teoria di Gaia, la Terra è una creatura, vive: in i cinquantenni. Osservando i bambini alla potesse entrare in empatia, il personaggio questa prospettiva, i disastri non sono nursery dello Studio Ghibli ti rendi conto di (e il film) non funzionerebbe. Grazie ai unicamente degli eventi tragici. quanto siano intelligenti e abili già a cinque bambini della nursery, mi sono sincerato • FEDERICO PONTIGGIA anni, anche se faticano a esprimerlo a parole. della probabilità del comportamento di

12 VIVILCINEMA marzoaprile09 intervistaFrancesca Archibugi

FILMOGRAFIA - Mignon è partita (1988), Verso sera (1990), Il grande cocomero (1993), Con gli occhi chiusi (1994), L'albero delle pere (1998), Domani (2001), Lezioni di volo (2006), Una questione di cuore (2009)

Micaela Ramazzotti

Fuori dal guscio La bellezza degli incontri e la forza rivoluzionaria dell’amicizia al centro di “Questione di cuore”, che la regista romana ha tratto dal romanzo di Contarello con due personaggi agli antipodi riuniti dalla malattia: a incarnarli, Antonio Albanese e Kim Rossi Stuart

••• “Ho cercato di fare un film che di Umberto Contarello cui mi sono ispirata. diventati. La cosa strana è che in questo avesse più livelli di lettura, provando ad Al tempo stesso, però, è un film molto mondo non era tornato più nessuno a fare abbracciare pubblici diversi”. Dopo Lezioni personale in cui faccio i conti con il mio un film. In questo senso l’incontro, oggi, tra di volo, Francesca Archibugi dirige Kim lavoro e con la narrazione. L’elemento un uomo del Nord e una famiglia della Rossi Stuart e Antonio Albanese nell’intenso biografico riguarda che tipo di narratrice Roma più antica, diventata paradossalmente Questione di cuore, nel quale due uomini sono diventata: guardi una persona, la segui, quella più moderna, era una scelta che non hanno niente in comune si trovano la racconti e, in qualche maniera, ritorni a te fondamentale per il tipo di storia che volevo uniti in un’insolita amicizia dopo avere stessa con la narrazione che assume toni raccontare. Del resto, io credo che tutti i avuto, la stessa notte, una grave crisi soggettivi. grandi scrittori di tutti i tempi abbiano reso cardiaca. “In un certo senso, questo è anche Kim Rossi Stuart, invece, incarna universale ciò che conoscevano bene e che un film dalla forte vocazione politica, l’eredità di una Roma più popolare… gli era contiguo; il cosmopolitismo di incentrato sui nostri anni, sulla mancanza di I quartieri di una città rappresentano gli elezione, spesso, perde paradossalmente il appartenenza e sul desiderio di un uomo di “interni” e non i cosiddetti esterni: contatto con l’universale. Personalmente andare a guarire, partendo insieme alla raccontare di dove sei dice molto anche di sono convinta che sia molto più universale famiglia di un amico che ha appena chi sei. Di conseguenza, sono partita da Proust, che parla di una società vissuta in tre conosciuto e che, per una serie di un’idea molto semplice: Roma con le sue strade di Parigi, offrendo al tempo stesso un circostanze, è l’unica persona di cui si fida borgate storiche è stata l’asse e il cuore del diagramma politico perfetto in cui tutti ci davvero. Entrambi, infatti, condividono una cinema italiano. Quel crocicchio di strade riconosciamo. ferita profonda e la medesima, grande dove ho girato, nel quartiere Pigneto tra via Cosa la interessava in particolare di solitudine”. da Lodi e via Braccio da Montone, è questo incontro tra persone che non Il personaggio di Albanese è uno esattamente il posto dove è stato realizzato hanno nulla in comune? sceneggiatore: molte delle cose che dice Accattone da Pier Paolo Pasolini, mentre il È uno schema narrativo antichissimo, rispetto al mondo del cinema, ma non finale di Roma città aperta è stato filmato ripetuto da secoli, che risale all’Iliade: due solo, sembrano avere qualcosa di a poche centinaia di metri da dove io ho generali di schieramenti opposti che autobiografico… ambientato la mia storia. Sono voluta finiscono per caso sotto la stessa tenda e, Questione di cuore non ha però nulla di tornare lì per fare in modo che la macchina anziché provare ad uccidersi, restano autobiografico, perché è tratto dal romanzo da presa raccontasse quello che siamo affascinati l’uno dall’altro.

14 VIVILCINEMA marzoaprile09 Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese

Crede che sarebbe stato così anche se il compagne di scuola delle elementari. Il che Questione di cuore esca dopo tutto il destino non li avesse fatti incontrare? turbinio di incontri che ho da sempre nella dibattito legato alla terribile vicenda di Eluana Alberto, il personaggio interpretato da mia vita non ha mai scalzato quelli Englaro. Il mio film mette in scena la dignità e Albanese, non avrebbe mai ignorato Angelo, precedenti e, alla fine, spero che al mio la bellezza di una persona peraltro credente, ovvero Kim Rossi Stuart. Forse posso risultare funerale la chiesa sarà gremita di tutte le che accetta la possibilità di morire. Oggi, un po’ romantica, ma credo che gli occhi del persone della mia vita. Anno per anno il soprattutto chi crede in Dio sembra rifiutare poeta siano in grado di superare divisioni di nostro cuore deve ingrandirsi per fare spazio l’idea della morte come qualcosa di naturale ogni tipo. Per il lavoro che ho l’onore di fare, a qualcun altro. che fa parte della vita stessa, mentre il rispetto non mi verrebbe mai l’idea di ignorare È un film in cui si celebra idealmente la della dolcezza della morte è finito, invece, qualcuno solo perché è diverso o lontano da bellezza dell’incontro… nelle mani dei laici: una vera e propria me. Anzi. Nella vita ci piace tutto. Adoriamo Io resto un’ottimista: non credo che assurdità della nostra Italia, che si sta sempre il bene, ma siamo interessati anche a ciò che incontrarsi con chi è diverso da noi sia così più staccando dal pensiero occidentale e dal benevolo non lo è affatto. Un narratore non difficile. La solitudine delle nostre case resto del mondo. Mi sembrava importante, in può ignorare nulla. dotate di schermi televisivi sempre più un film che celebra il ritorno alla vita, dare Perché lei, nel suo cinema, è sempre grandi ci rende tristi, mentre uscire, spazio alla morte come una possibilità affascinata dagli incontri che incontrare la gente è una vera necessità. naturale. “cambiano la vita”? Tenere la casa aperta e fare in modo che i • MARCO SPAGNOLI Cerco di fare un cinema di personaggi e non propri figli abbiano dei referenti adulti che di situazioni. Per me l’inquadratura più bella non siano solo la mamma e il papà, ma che è sempre quella del volto umano che pensa siano gli amici dei genitori è fondamentale. qualcosa. Chi tenta di fare un cinema di Abbiamo bisogno di aprire le nostre personaggi, li prende inevitabilmente in un famiglie: in Questione di cuore si momento in cui questi si trovano in bilico e, racconta come la potenza spesso, diventano persone migliori. Un rivoluzionaria dell’amicizia fa saltare personaggio in difficoltà, raccontato in un gli schemi di una famiglia che, fino momento di squilibrio, diventa a quel momento, ha sempre messo narrativamente molto più interessante di i soldi sotto il mattone, aprendo una figura bilanciata che vive in maniera finalmente le finestre e serena o addirittura felice. Per me, invece, lasciando entrare l’aria. fare cinema significa raccontare storie di Questione di cuore è un persone che si trovano in bilico, proprio film che riflette anche sullo come me. Io, infatti, sono una persona che spazio che la morte può da sempre vive così la sua vita. Non sono mai avere nella nostra vita: un stata capace di essere calma e tranquilla tema che, spesso, è anche se, invece, paradossalmente sono una rimosso dalla nostra persona fedele che vive con la stessa persona società… da trent’anni e che è amica di tante sue Sono molto contenta del fatto

VIVILCINEMA marzoaprile09 15 intervistaUmberto Carteni

Claudia Gerini Orizzonti borghesi La tradizione della commedia all’italiana nell’opera prima “Diverso da chi?”, amore & politica ai tempi del PD con Luca Argentero, Filippo Nigro e Claudia Gerini versione teodem

••• Diverso da chi? segna era fatto da grandissimi registi, sceneggiatori sull’attualità senza voler tuttavia rinunciare a l’esordio alla regia di Umberto Carteni, dopo ed interpreti? Quelle commedie toccavano raccontare una storia universale. una buona esperienza nel cinema e nella argomenti spinosi e molto complessi che Il ritmo di Diverso da chi? è quello di una pubblicità, forte della sceneggiatura di Fabio andavano oltre l’orizzonte borghese fatto di commedia americana curata in ogni Bonifaci e della factory Cattleya. La storia è tradimenti e coppie. Quel tipo di cinema piccolo dettaglio. quella del politico gay Luca Argentero, che il toccava elementi umanamente più La mia storia personale e il mio gusto mi destino vuole candidato a sindaco di una città interessanti rispetto a quanto abbiamo visto fanno interessare ad un tipo di commedia del Nord per un partito che assomiglia molto di recente, quando non abbiamo saputo dinamica e al tempo stesso attinente al reale. a quello democratico. Scelta come vice la mettere lo stesso coraggio nel raccontare. Pur Il resto non mi interessa e, sicuramente, non conservatrice Claudia Gerini, i due iniziano non volendo fare paragoni, abbiamo voluto mi fa nemmeno molto ridere. Una commedia una difficile collaborazione fino a quando tentare di recuperare un po’ di quella raffinata che ritengo essere anche più vicina qualcosa scatta tra loro, facendoli diventare tradizione. alla gente. Non è stato facile, probabilmente degli improbabili compagni di letto, oltreché Basando il lavoro su un’ottima mi sono perso qualche risata in più pur di di partito. Terzo incomodo è Filippo Nigro, sceneggiatura come quella scritta da restare fedele alla linea che mi ero dato. che non accetta che il suo uomo lo tradisca Fabio Bonifaci… Credo, però, che risultasse necessario un con una donna. È stato il copione a dare il giusto equilibrio al approccio del genere per realizzare una Una commedia elegante che prende in film: solo se il pubblico percepisce come vera commedia che fin dal suo titolo vuole essere giro le vicissitudini politiche di oggi? la storia che vede sullo schermo riesce ad diversa da quello che vediamo generalmente. Alle volte la politica si dimostra tragicamente identificarsi in maniera significativa e solo così Ho preferito limitarmi pur di non involgarire il molto più divertente del mio film: la cronaca possono passare spontaneamente dei film. politica è stata fonte di continua ispirazione, messaggi. Scadere nel grottesco o nel Una novità in un genere che, a differenza abbiamo dovuto fare sempre una grande surreale, invece, non avrebbe consentito di del cinema d’autore, è rimasto un po’ più attenzione alla realtà. Detto questo, però, fare arrivare nulla di forte e credibile. classico… abbiamo dimostrato una notevole cura per Cosa volevate dire al pubblico? Stimo tantissimo, come spettatore e come evitare che Diverso da chi? potesse Sicuramente volevamo distinguerci dalla uomo di cinema, quello che hanno fatto prendere una chiave grottesca. volgarità imperante di una televisione che Paolo Sorrentino e Matteo Garrone: a parte Ad esempio come? negli ultimi anni sta producendo cose sempre pochi esempi come quello di Gabriele Abbiamo evitato che i personaggi peggiori. Noi volevamo fuggire da tutto Muccino, ci siamo persi un po’ per strada diventassero delle caricature dando alla questo, dando vita ad un racconto più quella che era la tradizione della grande nostra storia una connotazione un po’ garbato ma facendo ridere lo stesso. commedia all’italiana fatta di film stramba. Il cuore del nostro lavoro era Anche se non viene detto, il partito che elegantissimi che toccavano temi ed difendere e celebrare il più possibile si vede raccontato nel film è quello argomenti difficili. In questo l’elemento reale della storia. La messinscena democratico… senso devo molto al voleva evidenziare l’elemento più vero di Attraverso una commedia fatta di lavoro fatto in questa realtà, in modo che il pubblico potesse toni brillanti e momenti più pubblicità, dove il identificarsi di più nei personaggi e coglierne leggeri abbiamo linguaggio è da vicino sentimenti ed emozioni. raccontato cosa all’avanguardia e, La caratteristica di raccontare il presente succede dietro le spesso, puoi in maniera ironica e di fare delle quinte, soprattutto sperimentare più che in riflessioni importanti sulla società in cui quando si toccano altri settori si vive è tipica della grande commedia argomenti complessi dell’industria all’italiana… che Filippo Nigro e audiovisiva. Quel tipo di cinema ha rappresentato una riguardano Luca Argentero • MARCO grandissima influenza sul mio lavoro e sulla la vita dei SPAGNOLI mia vita. Del resto chi di noi non è stato cittadini. È influenzato, in qualche maniera, da una una stagione irripetibile in cui il cinema italiano riflessione

16 VIVILCINEMA marzoaprile09 intervistaStefano Incerti

Giuseppe Battiston e Alessio Boni

Florencia Raggi

Il regista del film Gol e torture “Complici del silenzio” è l’ultima regia del regista partenopeo, ambientata a Buenos Aires durante i mondiali del ’78 mentre si infittivano le uccisioni di massa, con Alessio Boni e affiancati da numerosi attori argentini

••• Nel 1978 due democrazie furono quella di rendere perfetto il cortocircuito tra confronto, ci si può ritrovare improvvisamente sconvolte da eventi tragici, l’Italia dal delitto calcio, violenza, guerriglia e storia d’amore, in a fare i conti con un potere dittatoriale. Moro e l’Argentina dalle uccisioni di massa modo da consentire a chi di quella storia non Fra le tue fonti di ispirazione nel lavoro del generale Videla, che quell’anno tentò di sa niente, di conoscere una tragedia che ha di regista citi Francesco Rosi, a cui hai guadagnarsi il consenso popolare e provocato più di 30.000 morti, molti dei quali dedicato anche un documentario- internazionale con i Mondiali di calcio e la di origine italiana. intervista. Qual è la lezione del suo vittoria della nazionale argentina. Questi Con che atteggiamento ti sei avvicinato cinema che hai cercato di applicare in eventi tragici sono raccontati in Complici del a eventi così tragici e delicati della storia questo o in altri film? silenzio di Stefano Incerti, che dopo L’uomo di un altro paese? Rosi mi disse due cose che ho cercato di di vetro torna ad affrontare un tema Come già era successo per L’uomo di vetro, tenere a mente: che la fatica del cinema, fisica importante, mettendo in connessione la storia all’inizio temevo di non avere gli strumenti e psicologica, passa appena il film è finito, recente italiana e argentina con l’evento adeguati per affrontare questa vicenda. come quando nasce un figlio. E che qualsiasi sportivo che fu un momento cruciale della Quello che mi ha spinto ad accettare è stata la regista che affronti un film complicato deve strategia di comunicazione del dittatore. Il possibilità di immedesimarmi nel giornalista e sempre tener presente lo spettatore. Lui la protagonista, Maurizio Gallo (Alessio Boni), è raccontare la storia con gli occhi di un chiamava la spettacolarizzazione, ovvero la un giornalista sportivo inviato nel paese estraneo. Mi attirava anche la possibilità di capacità di rendere fruibile al grande pubblico sudamericano col suo operatore (Giuseppe evidenziare come, a distanza di meno di un una storia tragica o difficile attraverso le Battiston) per seguire il Mundial. A Gallo è chilometro, mentre allo stadio si giocavano le emozioni e l’immedesimazione: un affresco stato chiesto di consegnare una busta ad Ana partite del Mundial, nei sotterranei che parta dal particolare piuttosto che (Florencia Raggi), ex moglie di un argentino dell’accademia militare si realizzavano le più dall’universale. Il cinema italiano sta andando emigrato in Italia, che si scoprirà essere assolute nefandezze. Questa vicinanza fra sempre più in una direzione di leggerezza, membro di un’organizzazione anti-Videla. dolore e gioia, morte e vita, mi sembrava un che ritengo si debba contrastare con storie L’amore che nasce tra i due porterà il soggetto straordinario, che consentiva un forti ma coinvolgenti e non didascaliche. giornalista a scoprire di persona gli orrori approccio inedito a un argomento già Per la sua ambientazione e per la perpetrati dal regime e lo spingerà a farsene trattato dal cinema. combinazione produttiva il film testimone. All’inizio solo i parenti delle persone richiedeva un mix di attori italiani e Lo spunto del giornalista italiano può scomparse denunciarono gli abusi del argentini. Come hai costruito il cast? ricordare l’episodio di Gianni Minà, regime. Tutti gli altri furono “complici Poiché il film parte con alcune situazioni espulso dopo la conferenza stampa del silenzio”? brillanti, mi piaceva che ci fosse la classica d’inaugurazione dei Mondiali per aver Molti hanno fatto finta di non vedere o coppia buddy-buddy: il bello e il buffo – Boni citato i desaparecidos. Hai avuto presente hanno evitato di farsi carico di quello che si e Battiston – che si palleggiano la battuta. Gli una storia reale nello scrivere il film? sospettava, finché la tragedia non è attori argentini, poi, rappresentano il meglio Il soggetto è di Rocco Oppedisano, un scoppiata. Questa non vuole essere una del panorama cinematografico, teatrale e giornalista italo-argentino trasferitosi in critica, ma piuttosto un monito per tutte le televisivo di quel paese. Sono entrati nel Argentina circa trent’anni fa, ed è ispirato a democrazie – anche quelle occidentali – ad progetto all’inizio con un po’ di timore, ma storie vere, anche se non direttamente a essere vigili sui diritti, perché ci vuole poi con sempre maggiore entusiasmo, perché persone reali. La storia comincia come veramente poco a scivolare in un regime sentivano che da parte mia non c’era l’avventura spensierata di due italiani autoritario. Quando si indebolisce la funzione speculazione né condanna, ma grande all’estero e gradualmente si avvita su se stessa della magistratura, non si tiene conto rispetto. diventando quasi un thriller. L’ambizione era dell’opposizione, si erodono gli spazi di • BARBARA CORSI

18 VIVILCINEMA marzoaprile09 intervistaMaurizio Scaparro

FILMOGRAFIA - Don Chisciotte (1984), Amerika (2004), Mémoires (2007), L’ultimo Pulcinella (2008)

Scaparro con Massimo Ranieri La voce dei sogni “L’ultimo Pulcinella”, da un soggetto inedito di Rossellini, segna il ritorno al cinema di un Maestro del teatro italiano, che rinnovo il sodalizio artistico con Massimo Ranieri

••• Sarebbe troppo lungo allo stesso protagonista, Massimo loro atteggiamento la verità sta nelle parole. elencare i successi che il regista Maurizio Ranieri? Salutame a soreta, dice Michelangelo e il Scaparro, oggi direttore della Biennale Teatro All’origine del progetto cinematografico c’è poliziotto, con un misto di disprezzo e di Venezia, ha accumulato nella sua lunga quasi la volontà di contraddire lo spettacolo. rassegnazione: Les italiens… carriera teatrale, sempre aperta alle Quello raccontava di un Pulcinella del ‘600 Il cinema, il teatro e le altre arti devono contaminazioni con le altre arti. Uno di questi che, dopo la morte di Masaniello, va a Parigi interpretare oggi i problemi di una è sicuramente stato Pulcinella, andato in con tutta la compagnia in cerca di avventure. società multietnica. Pensa che ci stiano scena circa quindici anni fa. Il film dal titolo Nel film la situazione è rovesciata: c’è un riuscendo? L’ultimo Pulcinella, ispirato a un soggetto ragazzo che scappa da Napoli perché non ne Per secoli abbiamo avuto contatti col inedito di Roberto Rossellini ed evento di può più, né di Napoli né di suo padre, che nel Mediterraneo e le storie che ci siamo chiusura del Festival di Roma 2008, è tuttavia 2009 continua a cantare le canzoni di scambiati sono diventate un corpus letterario un progetto completamente diverso, che cala Pulcinella per strada. Il padre rimane deluso e comune. In soli quindici anni siamo riusciti a la maschera di Pulcinella nella rovente offeso da questo rifiuto, perché per lui distruggere questo immaginario collettivo. attualità della periferia parigina, a contatto sognare e cantare è un’assoluta necessità. Non si può ridurre tutto alla cronaca degli con il malessere dei giovani immigrati. La Il Teatro nel film si trova a confrontarsi sbarchi, il problema della multietnicità va sfida, per il Pulcinella napoletano interpretato con realtà molto dure, come la camorra affrontato con calma. In questo senso il da Massimo Ranieri, è quella di riaprire un napoletana o il disagio della banlieue cinema è più avanti del teatro, perché la teatro chiuso e custodito gelosamente parigina, e anche a doversi difendere parola non è così centrale nel linguaggio dall’anziana proprietaria (Adriana Asti), con la dagli attacchi dell’autorità… cinematografico come in quello teatrale. Ma collaborazione dell’amico professore (Jean Quando venti ragazzi delle banlieue, due sicuramente la musica è il mezzo che più di Sorel) e del figlio Francesco (Domenico napoletani e una pazza si mettono insieme, tutti ha costituito un punto di incontro e un Balsamo), fuggito via da Napoli per paura di l’unica ad essere interessata è la polizia. Ma, collante fra le culture, e il film ne tiene conto. ritorsioni della camorra. Sarà il linguaggio nonostante le difficoltà, è assolutamente I protagonisti si accorgono quasi per caso che universale della musica a fare da ponte fra la necessario stabilire un contatto con persone la musica multietnica si sposa benissimo col tradizione napoletana e la cultura di strada che hanno come unici punti di riferimento il ritmo napoletano, dando vita a qualcosa di dei ragazzi delle banlieue, chiamati a fondamentalismo religioso o la religione del estremamente vitale. Se tutte le arti unissero partecipare, fra mille difficoltà, mercato, e che certo non hanno la possibilità le forze, sarebbero più forti della nicchia del a un’avventura artistica e di conoscere il teatro, né altre forme d’arte. potere, arroccato e immobile sulle sue umana. Riconoscere il bello è importante, aiuta a posizioni. Questo film vuole essere un invito a Che sciogliere il muro di impenetrabilità che questi rifiutare il concetto che la cultura sia un affare rapporto giovani si sono costruiti intorno, a liberare di nicchia. Io sono ottimista malgrado tutto, e c’è fra sentimenti quasi dimenticati. C’è ancora credo molto nei giovani. Mi accorgo però questo bisogno di chi dà voce alla poesia e ai sogni, in della funzione estremamente diseducativa film e lo qualsiasi forma siano essi espressi: questo è della televisione, che ha una responsabilità l’urlo – sommesso – che vorrei lanciare enorme nel trasmettere valori degradati, attraverso il film. come l’aspirazione a diventare veline. La maschera antica di Pulcinella riesce a Che visione di Napoli ha voluto spettacolo, dialogare con le maschere moderne, comunicare nel film? oltre calate sul volto dei poliziotti o dei Nel periodo in cui giravamo, le strade erano casseur? piene di spazzatura, ma non c’è Tutti noi indossiamo delle maschere che ci un’inquadratura dove questa si veda. Qui nascondono, ci difendono, ci danno coraggio. siamo nell’ottica opposta di Gomorra: la Le cose dette con o senza maschera sono Napoli ferita c’è, ma si dice con forza che diverse, ma la parola e il gesto fanno testo. Napoli e l’Italia possono esprimere anche Nel finale del film il poliziotto e altro. Se non accade è perché la tv non aiuta, Michelangelo si confrontano con le loro la politica è assente e al mercato non maschere – il casco antisommossa e il interessa. Ranieri e Domenico Balsamo costume da Pulcinella – ma al di là del • BARBARA CORSI

20 VIVILCINEMA marzoaprile09 Roberto Faenzaintervista

FILMOGRAFIA - Escalation (1968), H2S (1969), Forza Italia! (1978), Si salvi chi vuole (1980), (1983), Mio caro dottor Grässler (1991), Jona che visse nella balena (1993), (1996), Marianna Ucrìa (1997), L'amante perduto (1999), Prendimi l'anima (2002), (2005), I giorni dell'abbandono (2005), I Viceré (2007), Il caso dell'infedele Klara (2009)

Laura Chiatti L’autore con Iain Glen e Paulina Nemcova e Claudio Santamaria Erotica ossessione “Il caso dell’infedele Klara”, con Claudio Santamaria e Laura Chiatti, è girato a Praga città sensuale e racconta della gelosia che mina un rapporto d’amore

••• “Una commedia passionale, dell’infedele Klara; le differenze fra libro e sentimento fra i giovani nasca da una intrisa di erotismo”. Così Roberto Faenza film sono numerosissime: il personaggio di personale insicurezza. I ragazzi di oggi sono definisce il suo nuovo lavoro Il caso Luca nel romanzo non è italiano, è un uomo spaesati, privi di punti di riferimento, senza dell’infedele Klara. Una storia che parla maturo e non un giovane, è uno scrittore e valori a cui ispirarsi. La famiglia non esiste più, d’amore e soprattutto di gelosia, imperniata non un musicista. Nel libro Klara tradisce, la scuola è un disastro, le ideologie sono su cinque personaggi principali: Luca (Claudio mentre nel film è fedele a Luca. Sulla pagina tramontate. Tutto ciò aumenta il sentimento Santamaria) giovane musicista italiano scritta la storia ha uno sviluppo in Cina, di insicurezza e produce scariche di gelosia. innamorato della bellissima Klara (Laura mentre nel film prosegue a Venezia. Peraltro, oltre ad una gelosia amorosa, credo Chiatti), di cui sospetta i tradimenti. Per Tuttavia il film è rimasto fedele siano in crescita anche gelosie di altro tipo in questo si rivolge al detective Denis (Iain Glen), all’ambientazione principale: Praga. ambito familiare, aziendale e nei rapporti di affinché controlli la sua fidanzata. Denis è Ritengo Praga una città sensuale e molto amicizia. l’esatto contrario di Luca, vive con la moglie erotica. Anche ai tempi del comunismo, Praga I protagonisti del film sono Claudio Ruth (Paulina Nemcova) un rapporto molto è stata un’eccezione: ha goduto di una libertà Santamaria e Laura Chiatti. Nel suo aperto in cui nessuno dei due nasconde sessuale impossibile in altre capitali precedente film, I vicerè, c’era Cristina all’altro le proprie avventure. Ma il rigore dell’impero sovietico. Insomma, ho ritenuto Capotondi; si direbbe che da parte sua sentimentale di Luca spinge Denis a che fosse lo sfondo adatto per una storia c’è quasi la volontà di utilizzare in riconsiderare la propria posizione, mentre dove l’erotismo e la passione hanno maniera diversa le giovanissime dive del sente crescere l’attrazione nei confronti della un’importanza fondamentale. filone giovanilistico. sua assistente Nina (Kierston Wareing), una Ma torniamo all’argomento gelosia: lei È un problema che non mi sono posto. Ho giovane donna seperata e madre di due figli. crede realmente, come sostenuto scelto la Chiatti, e precedentemente la “Erano anni – dichiara Faenza – che pensavo dall’articolo del New York Times, che i Capotondi, semplicemente perché ho ad un film sulla gelosia. Confesso che avevo ragazzi di oggi soffrano di gelosia? giudicato che fossero delle ottime attrici. anche acquistato i diritti per il remake di El di Nella preparazione del film, per documentarci Sono brave, sono belle, sono di moda, ma Buñuel ma, rapidamente convintomi che non sull’argomento, abbiamo organizzato un soprattutto sono preparate. In questo caso aveva senso rifare un capolavoro, avevo sondaggio in proposito fra un migliaio di Laura Chiatti si è dimostrata particolarmente abbandonato il progetto. Poi, quasi studenti liceali di tre scuole italiane del nord, disponibile, sia a studiare l’inglese, perché la contemporaneamente, mi è capitato di del centro e del sud, ubicate a Cuneo, Roma e versione originale del film è appunto in imbattermi in un articolo del New York Times, Palermo. I risultati di quest’indagine sono questa lingua, sia a recitare scene dove si parlava di una rinascita della gelosia sorprendenti: tutti i ragazzi intervistati non particolarmente spregiudicate, che si sono fra le nuove generazioni, e nel romanzo Il hanno avuto remore nel dichiararsi gelosi. potute realizzare grazie ad una particolare caso dell’infedele Klara di Michael Viewegh, il Anzi, ritengono legittimo sorvegliare il intimità che si è creata sul set con più popolare scrittore della Repubblica Ceca: proprio partner, spiando i messaggi sui l’intervento di tecnologia così, l’idea di un film sulla gelosia è ripartita e cellulari e le e-mail e in qualche caso d’avanguardia. C’è nel film una si è concretizzata”. arrivando perfino a pedinare il sequenza molto erotica con la Insomma, ancora una volta l’ispirazione proprio ragazzo o ragazza. Chiatti e Santamaria che hanno è partita dalla letteratura. Quale spiegazione si è dato di recitato in perfetta solitudine, Non mi considero affatto un regista letterario. un fenomeno così vistoso? senza alcuna presenza fisica di Il problema è che nel cinema di oggi è venuta Premesso che ritengo la gelosia tecnici e maestranze, sotto definitivamente a mancare la figura del una componente essenziale l’occhio di una cinepresa soggettista, che è qualcosa di diverso dallo dell’amore (è difficile amare computerizzata guidata a sceneggiatore ed è colui che offre spunti per senza provare almeno distanza. Questa intimità storie da filmare. Così, per trovare soggetti mi un po’ di gelosia), credo che abbia prodotto rivolgo alla letteratura, ma ogni volta penso che una un risultato altrimenti sentendomi libero di tradire il romanzo che diffusione così estesa impossibile. ho scelto. È capitato anche per Il caso e forte di questo • FRANCO MONTINI

VIVILCINEMA marzoaprile09 21 intervistaMarco Risi

FILMOGRAFIA - Vado a vivere da solo (1982), Un ragazzo e una ragazza (1984), Colpo di fulmi- ne (1985), Soldati - 365 all'alba (1987), Mery per sempre (1989), Ragazzi fuori (1990), Il muro di gomma (1991), Nel continente nero (1993), Il branco (1994), L'ultimo capodanno (1998), Tre mogli (2001), Maradona - La mano de Dios (2007), Fortapasc (2009)

Il regista con Massimiliano Gallo

Michele Riondino e Libero De Rienzo Un eroe suo malgrado “Fortapasc” è un progetto recuperato grazie al successo di “Gomorra”: la vera storia del cronista napoletano Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985 e interpretato da un convincente Libero De Rienzo

••• “In Campania – racconta perché sono trascorsi tre mesi fra l’ordine di naufragata ed ha fatto naufragare tutta Marco Risi – ci sono sedici scuole intitolate a uccidere e la concreta eliminazione del l’operazione. Nel cinema è una cosa che Giancarlo Siani: è la testimonianza che la sua giornalista”. accade spesso. Personalmente avevo anche vicenda ha lasciato un segno e che Giancarlo In Fortapasc è adombrata l’ipotesi che rimosso il progetto, invece Rai Cinema è rappresenta il simbolo della lotta contro la Siani sia stato in qualche modo anche tornata ad interessarsene, è subentrato un camorra. Ma nel mio film, Fortapasc, ho utilizzato dalla magistratura per portare nuovo produttore molto efficiente, Angelo voluto evitare la retorica e la santificazione, allo scoperto certe verità che i Barbagallo, e a quel punto il film è ripartito. per raccontare Siani nella maniera più magistrati avevano paura di affrontare. Con il senno di poi si potrebbe dire che realistica possibile. Quella di un eroe suo In questo senso nel film la figura del è stata una fortuna, perché la malgrado; un ventenne pieno di vita, di pretore Rosone è molto ambigua. Tutto prestazione di Libero De Rienzo nel speranze, a cui piacevano le ragazze e che ciò risponde a verità? ruolo del protagonista è uno dei punti piaceva molto alle ragazze. Un giornalista o Per scrivere la sceneggiatura del film, di forza del film. meglio un aspirante giornalista, perché Siani, realizzata insieme a Jim Carrigton e Andrea Non sta a me dirlo; personalmente posso quando è stato ucciso, lavorava per Il Purgatori, abbiamo cercato di documentarci solo aggiungere che sono molto soddisfatto Mattino di Napoli senza essere stato ancora il più possibile ed abbiamo incontrato fra della prova di Libero che, pur essendo una contrattualizzato, che aspirava l’altro anche il generale Sensales, all’epoca persona completamente diversa dal semplicemente a far bene il proprio lavoro. dei fatti il capitano che arrestò Gionta. Senza personaggio interpretato, ha saputo calarsi, Giancarlo non era un cuor di leone: alcuni formulare precise ipotesi, Sensales ci ha grazie alla sua estrema sensibilità, nei panni colleghi mi hanno raccontato che, qualche raccontato che la sera dell’omicidio di Siani, di Siani in maniera perfetta. In proposito, tempo prima del suo assassinio, per scherzo, il pretore Rosone si recò da lui per chiedere con una battuta ho ricordato che anche lo avevano minacciato telefonicamente e lui protezione, come se l’assassinio del Ronald Reagan rifiutò Casablanca. Sono si era molto spaventato. La verità è che Siani giornalista fosse un avviso anche nei suoi storie che nel cinema si ripetono. non si aspettava affatto di finire nel mirino confronti. La nostra impressione è che in La cosa più difficile del film era quella della camorra; per questo non aveva preso effetti Rosone, a volte, mandasse avanti Siani di rendere emozionante e tesa una alcuna precauzione. Era un bersaglio per favorire le proprie indagini. storia dalla fine nota. È un problema facilmente individuabile, girava in Veniamo agli aspetti più strettamente che vi siete posti e come lo avete continuazione al volante della sua Mehari cinematografici: il progetto di Fortapasc risolto? verde riconoscibilissima. E del resto pare che risale al 2004, perché ci sono voluti È stato uno dei primi nodi, affrontato già in la decisione di eliminarlo sia stata molto cinque anni per realizzarlo? sede di scrittura. All’inizio ero dibattuta e sofferta. Valentino Gionta, il boss L’idea iniziale prevedeva la partecipazione effettivamente spaventato, poi mi sono di Torre Annunziata, sembra che abbia dato nel ruolo del protagonista di Stefano Accorsi. ricordato della lezione del grande Hitchcock; il proprio consenso all’uccisione solo perché Per una serie di disguidi e difficoltà, dovuti nei suoi film accade spesso che lo spettatore esasperato dalle continue richieste che gli anche alla mancanza all’epoca di un conosca molti più elementi rispetto al provenivano. Questo spiegherebbe anche produttore forte e capace, l’ipotesi-Accorsi è protagonista e pertanto sappia già cosa sta

22 VIVILCINEMA marzoaprile09 intervista

di Marco Onorato, a cui debbo moltissimo perché, senza di lui, sarebbe stato impossibile realizzare il film in otto settimane di riprese, e vi sono anche delle presenze comuni nel cast: Salvatore Cantalupo, Gianfelice Imparato, Gigio Morra. Anzi, per i ruoli minori qualche volto mi è stato suggerito proprio da Matteo Garrone. A completare il cast del mio film ci sono poi Valentina Lodovini nel ruolo di Daniela, la fidanzata di Siani; Michele Riondino in quello del suo amico fotografo e collega di lavoro, Rico; è il sindaco Cassano; è il professor Amato Lamberti, studioso di camorra; Ernesto Mahieux è Sasà, il capo della redazione de Il Mattino a Torre Annunziata; Daniele Pecci interpreta Sensales. Il suo film è girato in buona parte nelle autentiche location dove si sono svolti i fatti raccontati; quali reazioni ha potuto verificare sul set durante le riprese? Il desiderio di dare autenticità alla vicenda imponeva anche la necessità di riprese da effettuare nei luoghi vissuti e frequentati da Siani. Abbiamo cercato di attenerci il più possibile alla verità ma con qualche inevitabile licenza. Le sequenze della strage di Sant’Alessandro, quando un commando di killer rivali fa strage degli uomini di Gionta, sono state girate non a Torre Annunziata bensì a Castellammare. Invece la scena dell’arresto di Gionta è stata davvero la ricostruzione più fedele di quanto accaduto. Il boss fu portato in questura, come si vede nel film, nascosto sotto un casco da artificiere, per paura di per succedere. In questi casi la tensione nasce miracoli che possono avvenire solo attentati. È stata proprio dall’identificazione fra spettatore e attraverso il cinema e personalmente una delle sequenze personaggio. È ciò che abbiamo voluto considero l’effetto autenticamente più seguite da ricreare in Fortapasc, anche se il film è emozionante. passanti e curiosi e tutt’altro che un thriller. Qualcuno ha già definito Fortapasc il devo dire che ogni Un’altra cosa curiosa è il contrasto fra prequel di Gomorra: la cosa la volta allo stop scattava una esasperata ricerca di realismo – infastidisce? un lungo applauso. avete perfino usato la vera macchina di Essere accostato a Gomorra non mi dispiace Onestamente non so dire Siani – e l’utilizzazione della voce fuori affatto, perché ho molto amato ed se per una sorta di campo del protagonista che racconta la apprezzato il film di Matteo Garrone. Detto testimonianza contro la propria vicenda post mortem. Una scelta questo, ho l’impressione che, nonostante il camorra o che rimanda ad un altro incipit comune argomento, la camorra, si tratti di semplicemente celeberrimo: quello di Viale del due film molto diversi. Gomorra racconta per la tramonto. una storia ambientata ai nostri giorni, è un spettacolarità La scelta di utilizzare la Mehari di Siani è film dalla struttura corale, dall’andamento della scena stata un po’ casuale: ci è capitato di ritrovare narrativo rapsodico, dal ritmo forsennato e stessa. In ogni la macchina e, a quel punto, ho pensato che spezzettato. Fortapasc parla di una storia di caso accade l’attore che avrebbe interpretato Giancarlo venticinque anni fa; è centrato su un raramente che avrebbe potuto trarre da questo fatto protagonista unico e assoluto; ha uno chi segue le ulteriori emozioni. Quanto alla scelta della sviluppo narrativo molto classico. In poche riprese di un film voce narrante da morto, l’idea nasce dalla parole, i contrasti mi sembrano assai più applauda. volontà di rendere Siani vivo e vicino a noi. È numerosi delle affinità. Tutto ciò anche se • FRANCO MONTINI come se ci parlasse oggi, è uno di quei entrambi i film si avvalgono della fotografia

VIVILCINEMA marzoaprile09 23 CoverDavide story Ferrario

FILMOGRAFIA - La fine della notte (1989), Anime fiammeggianti (1994), Materiale resistente (doc., 1995), Tutti giù per terra (1997), Figli di Annibale (1998), Guardami (1999), Dopo mezzanotte (2004), Se devo essere sincera (2005), La strada di Levi (doc., 2006), Tutta colpa di Giuda (2009)

Gianluca Gobbi

L’autore del film Luciana Littizzetto Un’allegria da naufraghi “Tutta colpa di Giuda” nasce da un’ipotesi filosofico-religiosa, tradotta in “commedia con musiche” di ambientazione carceraria. Attenzione alla suora Littizzetto…

••• Nel carcere torinese delle ammetterebbe mai di essere un Giuda, un belle, si tratta di conservare quelle che Vallette una regista teatrale impegnata in infame. Non volevo fare un film sul carcere e hanno un senso, senza dimenticare mai che attività di rieducazione si trova in difficoltà neanche sulla religione, quanto piuttosto su l’altra grande forza del cinema è il nel mettere in scena lo spettacolo della una certa impossibilità della religione. montaggio, poco valorizzato dal cinema Passione di Cristo, perché nessuno dei L’ambientazione carceraria mi dava la italiano, in gran parte di derivazione teatrale detenuti vuole fare la parte di Giuda. Perché possibilità di praticare un tipo di commedia a e basato sulla psicologia. Questo film credo allora non cambiare la storia di Gesù in una me congeniale, che mescola elementi di sia la summa del mio modo di procedere: versione priva di tradimento, condanna e finzione e di realtà. Nove anni di esperienza stare dentro a una situazione quasi morte? Davide Ferrario, autore indipendente mi consentivano di entrare in carcere senza documentaria facendola funzionare come che frequenta con successo sia il cinema di averne paura e senza essere schiavo di fosse un film di finzione, e allo stesso tempo finzione che il documentario (Tutti giù per stereotipi drammatici: molti detenuti sono costruire attraverso la musica una terra, Dopo mezzanotte, La strada di dotati di un’ironia fantastica, un’allegria da dimensione che non consente mai di capire Levi), dice di amare i paradossi e lo dimostra naufraghi, che permette di raccontare la loro cosa è vero e cosa è falso. ancora una volta in Tutta colpa di Giuda, vita in toni da commedia. La musica è sempre un elemento che si potrebbe definire una commedia con Il suo modo di costruire un film è importante nei suoi film, anche come musica, dato che il lavoro teatrale dei ispirato alla pratica del documentario e partecipazione degli amici musicisti. Qui detenuti prevede canzoni e coreografie. Lo spesso fa a meno della sceneggiatura. ci sono i Marlene Kuntz… strano spettacolo è però ostacolato dalle Anche in questo caso ha lavorato così? Cristiano Godano dei Marlene Kuntz conseguenze della storia d’amore tra la Credo che i miei film siano difficili da debutta come attore facendo con molta regista (Kasia Smutniak) e il direttore del raccontare a parole, perché la storia è autoironia la parte di un Carlo Cecchi dei carcere (Fabio Troiano) e dall’opposizione di inesistente. C’è dietro un progetto di poveri, un attore di teatro d’avanguardia una suora alquanto combattiva (Luciana scrittura cinematografica che mi auguro che non capisci mai se è un artista o un cane. Litizzetto). piuttosto ricco e affascinante. Non mi fido I Marlene hanno scritto la colonna sonora Qual è il punto di incontro fra carcere e della sceneggiatura, perché è come un originale del film, compresa la canzone dei religione, che ha suscitato l’idea della teorema che deve essere dimostrato, e io titoli di coda. Altro elemento importante è storia? penso che né la vita né il cinema siano Cecco Signa, giovane cantante della scuderia L’idea del film è nata da un’ipotesi filosofico- teoremi. In entrambi i casi agisce una gran di Caterina Caselli, che è l’unico non religiosa applicata al Vangelo, mito fondante dose di assurdo e di ambiguità, che è quello detenuto a far la parte di un detenuto. Poi ci dell’Occidente: cosa sarebbe successo se che mi interessa. Il mio lavoro consiste nel sono vecchi amici come Gianni Maroccolo ex Giuda si fosse rifiutato di tradire Gesù? costruire una cornice narrativa che ho molto Csi e Fabio Barovero dei Mau Mau. Questo paradosso ha fatto cortocircuito con chiara nella testa, dentro la quale gli attori, Come è riuscito a introdurre 20 veri la mia esperienza in carcere, perché il carcere professionisti e non, interagiscono facendo detenuti nel mondo del musical e del è l’unico posto al mondo dove nessuno succedere cose imprevedibili. Non tutte sono ballo?

24 VIVILCINEMA marzoaprile09 Kasia Smutniak e Fabio Troiano

La differenza con un musical è che qua la grandissima duttilità e una personalità fuori leggerezza che permette di dire cose anche musica ha sempre una funzione narrativa dagli schemi femminili del nostro cinema. molto forti senza che siano prese a pietra forte, non è semplice esibizione. Quando ho Fabio Troiano è una vecchia conoscenza. Mi dello scandalo. Penso che si debba provare a detto ai detenuti che bisognava imparare a sento responsabile di averlo fatto debuttare ragionare insieme sulle cose con reciproco ballare e cantare, mi hanno guardato con in Dopo mezzanotte, dopo il quale gli è rispetto: non è solo un atteggiamento aria preoccupata, temevano di sembrare dei stato chiesto di fare sempre lo stesso ruolo di intellettuale, ma una pratica di civiltà. gay: è come per Giuda, in carcere bisogna brillante sciupafemmine. Ma lui è molto più • BARBARA CORSI avere una certa allure, un certo stile. Invece è bravo. Nel ruolo di direttore venuta fuori una passione, una voglia di del carcere riesce ad emanare stare al gioco che ha contagiato tutti. La autorevolezza e insieme una galera implica la privazione della possibilità grande autoironia. di muoversi, e riappropriarsene in quel Cosa pensa di questi tempi contesto è stato liberatorio. oscuri in cui l’ironia e il È riuscito a operare quasi un miracolo: paradosso su temi religiosi trasformare i detenuti in ballerini e sono fortemente censurati, Luciana Litizzetto in suora… come dimostra il caso degli Con Luciana siamo amici e lei stessa in questi slogan sugli autobus? anni era venuta in carcere con me. Mi è Sono assolutamente e sembrato naturale chiederle di partecipare al convintamente ateo e penso film, anche se è rimasta spiazzata quando le che qualsiasi religione ho detto che doveva fare una suora. Il suo organizzata sia un grosso non è un cameo, è un vero e proprio piccolo problema per la società. Però ruolo. Di solito lei usa il suo modo non penso che i film servano a provocatorio per stupire i benpensanti, qui al mostrare le idee dei registi, contrario tiene a bada i detenuti strappando quanto piuttosto a raccontare i calendari con le donnine nude, ma il suo storie, che spesso sono cariche personaggio ha anche un senso molto di ambiguità. Questo film lascia realistico di quello che significa la galera. aperti molti margini fra la Kasia Smutniak appare per la prima storia e il suo epilogo, e io volta in un ruolo brillante, mentre Fabio inviterei gli spettatori a Troiano era già in Dopo mezzanotte. pensarci. Proprio per suscitare In questo film Kasia sarà una rivelazione: è una riflessione, l’unica chiave un’attrice capace di far tutto, ha una possibile era quella della

VIVILCINEMA marzoaprile09 25 schede critiche LOUISE MICHEL

di Benoît Delépine e Gustave Kervern capitalismo è fantozzianamente Sceneggiatura: Benoît Delépine e Gustave Kervern surreale, l’irrilevanza degli umili …Fotografia: Hugues Poulain …Montaggio: Stépha- descritta con toni secchi e atroci. ne Elmadjian …Musiche: Gaëtan Roussel …Interpre- Per ammissione degli stessi autori, il ti: Yolande Moreau, Bouli Lanners, Robert Dehoux, film si pone a metà strada tra i Miss Ming, Silvie Van Hiel, Albert Dupontel, Gustave Dardenne e i Coen con l’aggiunta di Kervern, Benoit Peelvoorde …Produzione: MNP uno spirito anarchico destabilizzante Entreprise, No Money Productions, Arte France Ciné- e la capacità (alla Kaurismaki) di ma …Distribuzione: Fandango …Francia 2008 …colore 94’ mettere a nudo i personaggi, veri perdenti in un contesto ostile. La visione dell’umanità palesata dai ••• UNA FABBRICA tessile in Piccardia: registi è pessimistica e angosciata ma si preannuncia un ulteriore non teme di costruire gag ridimensionamento ma il direttore travolgenti su malati terminali, nani, rassicura le operaie regalando a tutte animali, alla faccia del politicamente un grembiule con le iniziali ricamate; corretto. Un cinema di idee e di si festeggia al bar, ma l’indomani terminale, poi a un “cliente” su L’operaia analfabeta che cerca di contrasti, camera fissa e ben poca arriva la doccia fredda: non solo la sedia a rotelle ma ogni volta spunta rimanere sobria, con molti anni di musica, che spiattella mali e fabbrica ha chiuso, ma è stata anche qualcuno più in alto e si ricomincia galera alle spalle per omicidio, e il contraddizioni del capitalismo completamente smantellata. La da capo, fino a percepire l’esistenza killer fallito sono due “ultimi della globale dalla parte di quel che “liquidazione” ammonta a poche dei paradisi fiscali… terra” raffigurati con una bella e rimane della classe operaia, senza migliaia di euro in tutto, e le operaie Dopo aver scosso i festival di San metaforica trovata come due dimenticare paranoie e misteri avvilite dopo anni di duro lavoro Sebastian, Roma e il Sundance con la mutanti, anche dal punto di vista contemporanei (l’ex-ingegnere che decidono di investire la somma: un sua dose di surreale anarchia, sessuale: un uomo/donna e una avvalora teorie poco accreditate ristorante? Una società? Louise, Louise Michel, ultima fatica della donna/uomo che cercano di riparare sull’11 settembre). Da menzionare goffa, lo sguardo smarrito, la butta lì: coppia terribile Delépine & Kervern i torti subiti dalla classe operaia l’aderenza al personaggio di Bouli assoldiamo un killer per uccidere il (già autori del fantascientifico sfidando le multinazionali con Lanners (già regista e protagonista capo. Unanimità! Ecco reclutato il Avida) si è rivelato un buon ingenua determinazione. Iperbolico, del convincente Eldorado Road) e corpulento, vile Michel, che non successo natalizio in patria. I due ricco di gag grottesche e Yolande Moreau, fresca vincitrice del riesce a sparare neanche a un cane: nomi del titolo rendono omaggio scoppiettanti impregnate di un César per il ruolo di cameriera- da Amiens a Bruxelles all’isola di all’omonima, appassionata leader umorismo malsano, Louise Michel pittrice in Séraphine e un Jersey, l’ingrato compito è affidato della Comune di Parigi, con tanto di è un film pauperista di grande curriculum di tutto rispetto. dal sicario con esiti discutibili infiammata citazione finale (il cui efficacia, incentrato su due spaesati MARIO MAZZETTI dapprima a una cugina malata succo è: fare a pezzi i padroni). e inidonei individui. La visione del

Yolande Moreau e Bouli Lanners intervistaGustave Kervern A denti stretti Esce anche in Italia il nerissimo “Louise Michel”, le disavventure di un gruppo di operaie e un sicario all’inseguimento dell’orgoglio perduto dei lavoratori…

••• Le lavoratrici di una fabbrica si svegliano con una triste notizia: Bouli Lanners (Michel) aveva già recitato in Aaltra e Avida, Yolande Moreau la lo stabilimento ha chiuso, l’attività trasferita altrove, un misero indennizzo seguivamo da tempo: nessun’altra avrebbe potuto interpretare Louise. Non di 2.000 euro per ciascuna. Riunite al pub, le operaie votano all’unanimità la teme nulla, tanto meno di apparire brutta, e si dà tutta. proposta di mettere insieme le buonuscite e ingaggiare un killer È il vostro terzo lungometraggio: perché accanto al vostro lavoro professionista, l’improbabile Michel, per uccidere il loro ex capo... televisivo, il satirico Groland su Canal +, sentite l’esigenza di fare Coprodotto da Mathieu Kassovitz, è Louise Michel della coppia francese cinema? Benoît Delépine e Gustave Kervern, commedia nerissima già premiata al Sono due processi completamente differenti. Per Groland lavoriamo in una Sundance, in cartellone all’ultimo Festival di Roma e in uscita con Fandango. logica di sketch, con l’obbligo di far ridere ogni trenta secondi per soddisfare Da dove nasce Louise Michel? una prostituta di nome audience; al cinema abbiamo molto più tempo e libertà Da un piccola serie tv che abbiamo fatto per Canal+, Don Quichote de la per esprimere le nostre idee. revolucion, protagonisti un pazzo motociclista anarchico e un Sancho È anche il vostro primo film a colori. Panza addetto alla consegna di pizze, che vanno all’assalto dei mulini a In Aaltra e Avida il bianco e nero era funzionale alla volontà di fare delle belle vento del neocapitalismo: da Bruxelles fino a un lontano paradiso fiscale immagini. Anche qui ci sono delle inquadrature significative a camera fissa, ma per uccidere il padrone. Louise Michel nasce da questa storia, ma si il contenuto è decisamente più importante della forma. Inoltre, il bianco e nero sviluppa in maniera radicalmente diversa. ti fa perdere il 50% di spettatori… Perché questo titolo? Non avete rinunciato, però, all’impronta surrealista e a un’ironia Louise Michel era un’eroina francese, un’anarchica che visse dal 1830 al caustica. 1905 e combatté per i diritti dei lavoratori, ancora oggi ricordata con Il film e i personaggi sono totalmente assurdi ma non abdicano alla credibilità. ammirazione. Poteva simboleggiare perfettamente la nostra storia: non era È importante non perdere di vista questo apparente paradosso: se i personaggi transessuale, ma una delle prime femministe, che sulle barricate si vestiva da non sono credibili, il film implode. Per rendere la storia più realistica, la uomo. recitazione è minimalista e la camera osserva senza muoversi. Operai disoccupati, transessuali, malati terminali, anziani: scegliete Quali registi vi ispirano? ai margini della società? Oltre a Chaplin amiamo Dino Risi per le stesse ragioni: lo humour nerissimo, Vogliamo combattere l’ingiustizia e preferiamo i disadattati rispetto agli crudele, ma rivolto contro le violenze della società a favore degli ultimi. Oppure artisti e agli intellettuali, di cui il cinema francese non sembra poter fare a Miracolo a Milano di De Sica. Oggi ci sentiamo vicini ad Aki Kaurismaki e ai meno. Charlie Chaplin faceva ridere, ma contemporaneamente privilegiava primi fratelli Coen, quelli di Arizona junior; da quando hanno fatto di Mister gli ultimi e stigmatizzava la meccanizzazione e il fascismo: noi vogliamo George Clooney la loro bandiera, abbiamo perso un po’ di interesse. fare la stessa denuncia sociale, ridendo a denti stretti. FEDERICO PONTIGGIA Come avete scelto gli attori?

26 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche TWO LOVERS

di James Gray un’euforica inquietudine, diviso tra le Sceneggiatura: James Gray, Richard Menello attenzioni della pacata Sandra e …Fotografia: Joaquin Baca-Asay …Montaggio: l’imprevisto rappresentato dalla John Axelrad …Interpreti: Joaquin Phoenix, Gwy- passionale Michelle, che lo vorrebbe neth Paltrow, Vinessa Shaw, Isabella Rossellini, Elias come amico ma di cui è innamorato Koteas, Moni Monoshov …Produzione: Tempesta perso. Perché miracolo? Perché su un Films, 2929 Productions, Wild Bunch …Distribuzio- impianto melodrammatico che ricalca ne: Bim …Usa/Francia 2008 …colore 109’ La signora della porta accanto o ••• SORPRENDE, dopo tre film Innamorarsi (per l’ambientazione intervallati da lunghe pause, intrisi di suburbana), innesta atmosfere e traffici illeciti e collusioni criminali, andamento da Free Cinema ritrovare James Gray a solo un anno britannico, con un ritmo dato dalle da I padroni della notte per di più intemperanze, dagli slanci emotivi, alle prese con un film che parla di dall’interazione di personalità volitive sentimenti, di senso di inadeguatezza quanto fragili, con momenti e di “paura di volare”. Non che casa Michelle (la ritrovata Gwyneth ebrea di Leonard, con Isabella godibilissimi e molto ben costruiti (la manchino fili conduttori che legano Paltrow, qui incantevole) è in effetti Rossellini mamma-chioccia notte in discoteca, i propositi di fuga) questo Two lovers, in concorso a tutt’altro che serena: all’inizio del (invecchiata per la parte, è ancora e sequenze di grande delicatezza e Cannes 2008, alle opere precedenti: film lui si getta nella baia di più somigliante alla madre), preme senza tempo (Leonard nascosto dietro uno, immediato ma decisivo, è la Brighton Beach (soprannominata perché conosca, magari si fidanzi la porta mentre Michelle avvia il presenza per la terza volta di Joaquin Little Odessa, dunque si torna ai con Sandra, figlia di amici che congedo dall’amante, le telefonate tra Phoenix come magnifico, duttile luoghi del film d’esordio), ancora potrebbero rilevare la lavanderia di dirimpettai, le chiacchierate all’alba protagonista; e poi, mutato il scosso dalla fine della precedente famiglia alleviando le crescenti sul tetto spazzato dal vento). contesto, il dubbio che pervade i relazione (per incompatibilità difficoltà finanziarie… E poi il magnifico epilogo, tutto personaggi principali, i dilemmi genetica) e da due anni di Buttati Leonardo! Con un elegante incentrato sulla maturazione, sullo esistenziali e la contrapposizione tra conseguenti disturbo bipolare, cinemascope in digitale e una scrollarsi di dosso la ruggine da parte le aspettative familiari – non depressione, brevi ricoveri e il sceneggiatura (di Gray e Richard del ragazzo, il lieto (?) fine che necessariamente coincidenti con il ritorno al focolare domestico, Menello, liberamente ispirata alle ciascuno valuterà secondo indole e “bene”, in questo caso soffocando il talento per la Notti bianche di Dostoevskij) in sulla base del proprio vissuto. Un film potenzialmente castranti – e gli slanci fotografia; lei ha problemi familiari, punta di penna, all’autore riesce il poetico e coinvolgente, che ha vitali, i salti nel vuoto per affermare si fa mantenere – casa e lavoro – miracolo di descrivere con grazia e confermato il grande amore di critica se stessi o uscire da una perdurante dall’amante sposato (Elias Koteas) e minuzia il disordine affettivo e pubblico francesi per l’autore crisi. La “coppia-non coppia” formata manifesta scarsa autostima tra dell’irruento ragazzo, ora sul punto statunitense. da Leonard (Phoenix) e la vicina di pasticche e incertezze. La famiglia di raccogliere i cocci ora sull’orlo di MARIO MAZZETTI

intervistaJames Gray Oltre le parole “Two lovers” è un esempio di cinema ad un tempo classico e personalissimo, con Joaquin Phoenix e Gwyneth Paltrow alle prese con personaggi vulnerabili

••• “Credo che nessun regista possa Nel film sembra che lei abbia obbligato gli attori a mostrarci la pensare razionalmente di realizzare un film originale e propria vulnerabilità. diverso. Certo, puoi sperare di arrivare a un simile risultato, ma se si A tutti loro, e in particolare a Gwyneth, chiedevo di essere idealmente procede con questa consapevolezza e meticolosità, il lavoro si riduce ad sempre nuda e di mostrare la propria vulnerabilità. Desideravo che non un esperimento più che a un opera d’arte nella sua completezza”. ci fossero muri tra gli interpreti e i loro personaggi. Volevo che tutti James Gray, regista de I padroni della notte e dell’ultimo, vivessero, fossero i personaggi che portavano sullo schermo. Per me straordinario Two lovers con Joaquin Phoenix e Gwyneth Paltrow, così era importante che tutti rivelassero qualcosa di sé attraverso questi descrive il suo approccio a una storia d’amore apparentemente come caratteri e non fingessero di essere qualcun altro. Una distinzione tante, che si sviluppa in un’opera intensa e minimalista ambientata nei molto chiara ai registi del cinema italiano, dal dopoguerra fino alla sobborghi di New York alla fine degli anni ‘90. “Per me la cosa metà degli anni ’70: pellicole come La strada, Le notti di Cabiria e principale è dimenticare tutte le convenzioni del genere e sentirmi in Rocco e i suoi fratelli hanno dimostrato la propria nudità dal punto obbligo di omaggiare un certo tipo di cinema. Ho provato a fare di Two di vista emotivo. La lezione di Fellini e Visconti è quella di non temere lovers un film molto personale”. mai il melodramma, ma di cercare la verità al di là di ciò che si mostra. Creando un’atmosfera molto peculiare, che caratterizza il suo Come? stile di regia… La macchina da presa non mente e il cinema è così bello perché può Il mood di un film è sempre la cosa più importante: sono convinto che ci rivelare quello che accade tra le righe di una sceneggiatura e nei siano non più di venti trame differenti e che la tragedia greca le abbia già silenzi. Il sottotesto di una scena è esplorate tutte, al punto che perfino Shakespeare ha dovuto copiare i davvero tutto, perché si può parlare greci e noi da tutti loro. L’unica maniera per immettere dell’originalità in d’amore mentre si apre una scatola un racconto cinematografico deriva dal tipo di situazione che riesci a di pomodori. Tutto deriva dal creare attraverso il tuo stile. Del resto, è ciò che il cinema sa fare meglio contesto narrativo e trascende rispetto a qualsiasi altra forma d’arte: offrire allo spettatore un’atmosfera l’eventuale banalità o intensità dei particolare. Immagini che sembrano sogni molto intimi e personali. dialoghi. Le parole non significano Personalmente provo solo a concentrarmi sulla specificità del mondo che nulla: è l’atmosfera che dà il senso desidero raccontare e sviluppare un tempo e un luogo, con la speranza di una storia. che questa peculiarità lo renda quasi mitico, autentico ma non realistico. MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA marzoaprile09 27 schede critiche FORTAPASC

ingenuità ed immaturità. d’epoca e atmosfere anni ‘80, A rendere particolarmente credibile ricostruite senza strafare e senza il personaggio è l’ottima inutili nostalgie, e per qualche flash interpretazione di Libero De Rienzo, se non proprio comico, almeno che disegna un protagonista tanto ironico, perché nella realtà deciso e irremovibile napoletana, persino nelle professionalmente, quanto candido espressioni più tragiche e terribili, e spaurito nei rapporti personali e sotto l’ombra metaforicamente soprattutto sentimentali. Tutto ciò incombente di un Vesuvio che nel contribuisce a rendere intenso ed film appare spesso, c’è sempre emozionante il risultato qualcosa di vitale, buffo, complessivo, senza che ciò snaturi o imprevedibile ed incontrollabile. annacqui il provocatorio messaggio Significativa in questo senso la politico. Perché Fortapasc suona sequenza dei killer che inseguono come un preciso atto di accusa nei un uomo il quale, per sfuggire agli di Marco Risi storia di Giancarlo Siani, il cronista confronti di una classe politica aggressori, si getta in mare Sceneggiatura: Jim Carrington, Andrea Purgatori, del quotidiano Il Mattino ucciso a strumentalizzata dalla criminalità; rischiando l’annegamento. Viene Marco Risi …Fotografia: Marco Onorato …Montag- Napoli il 23 settembre 1985 da un di un sistema di informazione che, salvato dai killer e riportato a terra gio: Clelio Benevento …Musiche: Franco Piersanti comando di killer su ordine dei per dirla con il personaggio di Sasà, per essere gambizzato, come …Interpreti: Libero De Rienzo, Valentina Lodovini, boss della camorra. capo della redazione di Torre prevedeva il progetto criminale. Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Affrontando una vicenda nota, il Annunziata de Il Mattino, Dopo il successo planetario di Mahieux, Gigio Morra, Salvatore Cantalupo, Ennio rischio era quello di un film privilegia i giornalisti/impiegati e Gomorra non era affatto semplice Fantastichini, Renato Carpentieri …Produzione: BìBì realizzare un altro film che parlasse Film, Rai Cinema, Minerva Pictures Group …Distri- cronachistico in confezione penalizza i giornalisti/giornalisti, buzione: 01 …Italia 2009 …colore 108’ paratelevisiva (in fondo come appunto Siani; di una di camorra ed anche in questo caso l’argomento offriva l’occasione per magistratura troppo pavida e la saggia scelta di Risi, il cui ••• LA CARRIERA di Marco Risi è l’ennesima biografia da piccolo impaurita. Il montaggio incrociato progetto per altro è antecedente al sempre stata volutamente schermo) ma Risi ha saputo evitare fra la riunione del consiglio film di Garrone, è stata quella di zigzagante, in un’alternanza di il tranello fin dall’avvio, utilizzando comunale di Torre Annunziata e la tenersi lontano dall’illustre commedie popolari e storie di in apertura una surreale voce riunione criminale dei boss precedente, per realizzare un film impegno civile, come se ogni volta narrante, che è quella del suggerisce quanto le due realtà che, piuttosto, rimanda alle il regista volesse quasi smentire se protagonista ormai morto il quale siano simili e come la camorra si sia esperienze classiche del cinema stesso. Non meraviglia, dunque, rivisita la propria storia. Altro infiltrata profondamente nella vita italiano d’impegno civile. In che dopo due commedie, Tre rischio evitato era quello di politica. definitiva uno dei film più riusciti di mogli e Maradona, Risi torni a confezionare un agiografico Fortapasc si fa poi apprezzare per Marco Risi: un ritorno autoriale da confrontarsi con un cinema più ritratto di Giancarlo Siani che, la precisa ambientazione con celebrare come merita. drammatico e serio, raccontando la invece, è narrato anche nelle sue colori, suoni, soprattutto canzoni FRANCO MONTINI QUESTIONE DI CUORE

di Francesca Archibugi sembra rappresentare una sorta di Sceneggiatura: Francesca Archibugi dal romanzo viatico personale per la stessa “Una questione di cuore” di Umberto Contarello Archibugi. Nel personaggio dello …Fotografia: Fabio Zamarion …Montaggio: Patrizio sceneggiatore narratore di storie Marone …Scenografia: Alessandro Vannucci …Inter- con qualche capacità divinatoria, preti: Kim Rossi Stuart, Antonio Albanese, Micaela Ramazzotti, Francesca Inaudi, Chiara Noschese, Pao- mai troppo approfondita, il film lo Villaggio …Produzione: Cattleya, Rai Cinema restituisce infatti l’eco del lavoro e …Distribuzione: 01 …Italia 2009 …colore 100’ delle convinzioni sociali e politiche della regista. Inoltre, come in ••• DUE UOMINI soffrono una seria alcuni dei suoi lavori precedenti, è crisi cardiaca la stessa notte: due l’incontro tra due persone a persone molto diverse unite dallo cambiare il corso dell’esistenza di stesso destino. Uno è un entrambe. carrozziere: un erede postmoderno Un film interessante che, della Roma sorniona e popolana. sfuggendo alla tentazione L’altro uno sceneggiatore di claustrofobica di una storia di successo che come visitatori, in malattia, ha un unico cedimento ospedale, si trova ad avere nel finale, dove quello che appare nientedimeno che , differenti se non addirittura due persone che non hanno nulla scontato sin dall’inizio si Paolo Sorrentino, Paolo Virzì e distanti per storia, educazione e in comune e che, invece, si materializza, nonostante Daniele Luchetti, tutti impegnati in aspettative, uniti improvvisamente scontrano con una realtà dei fatti un’improvvisa virata esistenzialista un piccolo cameo, così come dalla stessa solitudine e da diversi tanto severa quanto repentina. Un sembri connotare il film con qualche scena dopo lo sarà anche gradi di disperazione di fronte alla film complesso, impreziosito solidità e lungimiranza. Non tanto Ascanio Celestini. Il primo ha una possibilità di morire, lasciandosi dell’inedito duello attoriale tra una mancanza di coraggio da famiglia: una ragazza alle spalle qualcosa di Kim Rossi Stuart e Antonio parte dell’Archibugi, quanto preadolescente, un bambino di dolorosamente irrisolto. Albanese, in grado di formare una piuttosto una pellicola in linea con qualche anno più piccolo della Questione di cuore è, forse, il “strana coppia” che rende ancora i peggiori scherzi del destino in cui sorella, un terzo figlio in arrivo. Il film più maturo di Francesca più verosimile l’incontro tra due due uomini restano uniti per secondo, invece, vive una sorta di Archibugi. Una pellicola che tra culture e due modi opposti ma per sempre da eventi che non sono in blocco dello scrittore al fianco di passato e presente, tra scherzo e certi versi simili di guardare alla grado di comprendere appieno ma una giovane compagna attrice con dramma, tra ironia e profonda vita con lo stesso incantato che, nonostante tutto, desiderano cui ha anche problemi di altro serietà ci racconta un incontro distacco. vivere fino all’ultimo istante. genere. Due uomini che, fino a forzato dagli eventi, altrimenti Una pellicola difficile, generata MARCO SPAGNOLI quella notte, hanno vissuto vite davvero improbabile: quello tra dall’angoscia della morte, che

28 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche TUTTA COLPA DI GIUDA

di Davide Ferrario professionisti perfetti nei rispettivi ruoli – Kasia Smutniak (Irena), Sceneggiatura: Davide Ferrario …Fotografia: Dante Cecchin …Montaggio: Claudio Cormio …Musiche: Gianluca Gobbi (don Iridio), Fabio Marlene Kuntz …Interpreti: Kasia Smutniak, Fabio Troiano (Libero) – a cui si aggiunge Troiano, Gianluca Gobbi, Luciana Littizzetto, Ladis un cameo, per la verità un po’ Zanini, Cristiano Godano, Cecco Signa …Produzio- inutile, di Luciana Littizzetto nel ne: Rossofuoco, Fargo Film …Distribuzione: Warner ruolo di una inflessibile suora, il Bros …Italia 2009 …colore 102’ resto del cast è formato da una ventina di autentici detenuti delle ••• DICIAMOLO SUBITO: è il film Vallette di Torino. Ed è proprio la italiano più sorprendente, originale loro presenza a dare forza al film. ed innovativo apparso in questa Tutta colpa di Giuda risulta stagione. Un film “impressionista”, l’equivalente rovesciato di un altro nel senso che sembra costruito su recente e convincente film italiano situazioni colte al volo dalla di impianto corale, Si può fare di macchina da presa, come se sul set Giulio Manfredonia. Lì, nel tutto fosse improvvisato e gli attori Irena dovrebbe mettere in scena l’ambientazione, per niente massimo di finzione, degli ottimi lasciati liberi di agire secondo gli con un gruppo di detenuti. Lo drammatico; il risultato è una attori interpretavano un gruppo di estri del momento. Insomma, Tutta spettacolo è basato sulla passione commedia ricca di musica e di pazzi talmente bene da dar colpa di Giuda è uno di quei film di Gesù, ma poiché nessuno degli coreografie, la prima molto ritmata l’impressione di esserlo davvero; dove la sceneggiatura è stata scritta attori è disponibile ad interpretare e creata con strumenti improvvisati, qui, un gruppo di detenuti principalmente con la macchina da la parte di Giuda, Irena decide di le seconde semplici, molto fisiche interpretano magnificamente se presa. Procedimento che non raccontare la passione a suo modo: ma assai efficaci. Per certi versi un stessi. sempre offre garanzia di autenticità senza il tradimento, il processo, la vero e proprio musical, che mescola Come sanno benissimo coloro che e soprattutto coinvolgimento, ma condanna di Cristo. Una scelta che linguaggi ed immagini di grana hanno realizzato un film in un questa volta entrambi i risultati don Iridio non apprezza affatto. diversa, con l’aggiunta di una vero carcere, le difficoltà sono sono stati raggiunti. Il fatto è che Irena tuttavia ottiene l’appoggio di sequenza in animazione. In poche praticamente infinite; in questo Ferrario ha frequentato e frequenta Libero, il direttore del carcere, nel parole un film vagamente caso, paradossalmente, proprio i realmente il carcere e, quindi, sa frattempo innamoratosi, sperimentale ed autenticamente limiti imposti dal set hanno come muoversi e come muovere la ricambiato, della giovane regista. pop. Quanto ai contenuti, più che costretto Ferrario a ricorrere al cinepresa in una realtà molto Tutto bene? Niente affatto: dei problemi dei detenuti, si parla massimo di invenzione e creatività. particolare. complice anche l’indulto, il finale è di religione, mettendo a confronto Il regista ha dimostrato di Il film racconta la genesi di uno imprevedibile. le posizioni di fede espresse da don possederne in abbondanza e il spettacolo che, su invito di don Tutta colpa di Giuda non è un Iridio e la razionalità espressa da risultato è, come già detto, Iridio, cappellano del carcere di film sul carcere, ma al massimo nel Irena. entusiasmante. Torino, la giovane regista teatrale carcere. Un film, nonostante Accanto ad un terzetto di attori FRANCO MONTINI COMPLICI DEL SILENZIO

benestante, ignaro (ancora per dell’escalation dei soprusi, dalla poco: il cugino scoprirà a sue spese scomparsa di un prete agli arresti di la repressione ai danni degli massa, eccede in ellissi. Per contro, il universitari politicamente regista conferma l’immediatezza impegnati) ma imparentato con un dell’approccio a temi incandescenti alto funzionario invischiato nelle (l’annientamento fisico e più sporche attività di regime. psicologico), trattati con una Da bravo italico lumacone, Maurizio freddezza che evita di scivolare nel non si limita a consegnare una melodramma, cui si accompagna al busta alla splendida Ana (Florencia contrario l’enfasi della vicenda Raggi), ex moglie di un amico che sentimentale. Compattezza e vive in Italia: la seduce ignorandone fluidità subiscono qualche l’appartenenza a un gruppo inevitabile scossone allorché, nella clandestino e mettendo le autorità seconda parte, il particolare sulle sue tracce; quel che è peggio, confluisce nell’universale (i l’organizzazione dei Mondiali del se ne innamora calando entrambi in desaparecidos, le madri, l’estensione di Stefano Incerti 1978 nell’Argentina retta dal grossi guai. Mentre la nazionale della repressione) di una tragedia Sceneggiatura: Rocco Oppedisano, Stefano Incerti dittatore Videla, per trasmettere italiana approda alle semifinali, per che ha agganci nell’attualità anche …Fotografia: Pasquale Mari …Montaggio: Cecilia italiana (i processi penali, le battute Zanuso …Musiche: Pivio e Aldo De Scalzi …Interpre- un’immagine edulcorata di un Maurizio si aprono le porte delle ti: Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Jorge Marrale, paese dove i diritti civili erano carceri segrete e della tortura, e del premier) e l’attenzione si sposta Juan Leyrado, Florencia Raggi, Rita Terrenova …Pro- soppressi. L’esito del Mundial è solo l’intervento dei colleghi eviterà dal giornalista agli zii che incarnano duzione: Surf Film, Malkina, Duque Film …Distribu- noto, come pure i sospetti di il peggio: se il tentativo di portare una società civile ormai piegata – zione: Mediaplex …Italia/Spagna 2009 …colore 103’ combine: la squadra ospite vinse, con sé la donna fallisce, tanti i dilemmi morali suscitati dalla trascinando nelle strade migliaia di nell’epilogo, 20 anni dopo, troverà trama: dal silenzio del nostro paese, ••• CONFERMANDO un’idea di tifosi in festa mentre il paese il modo di fare del bene. già squassato dal rapimento Moro, cinema ambiziosamente ammantata sprofondava nel baratro. Si dispiega subito la consueta all’acquiescenza della borghesia dell’impegno civile di Francesco Rosi, Ad incarnare l’inconsapevolezza che fluidità narrativa di Incerti, efficace bairense e, perché no, dei calciatori a metà strada tra genere e denuncia lascia progressivamente posto alla nel descrivere il circo mediatico del stessi. La sequenza di massa del vibrante, dopo la famiglia mafiosa scoperta dolorosa, alla sofferenza e Mondiale, pur con un budget sottofinale, che alterna i de L’uomo di vetro Stefano Incerti alla lucida determinazione, è il ridotto, e la quotidianità minata festeggiamenti di strada, la alza il tiro e affronta in Complici giornalista sportivo Maurizio Gallo dall’oppressione. L’attrazione conclusione del calvario del del silenzio la tragedia dei (Alessio Boni), accompagnato in sessuale del protagonista per la giornalista e il sacrificio disperato di desaparecidos, da un soggetto del trasferta dal collega Ugo (Giuseppe pasionaria si rivela un ottimo chi è condannato a restare, giornalista Rocco Oppedisano. Che il Battiston): la visita alla famiglia espediente narrativo, sebbene la rappresenta egregiamente i calcio sia l’oppio dei popoli ce ne dà dello zio, da tempo trapiantata in materia risulti troppo ampia per lodevoli propositi dell’autore. ulteriore dimostrazione Argentina, ci fa conoscere un nucleo evitare le insidie: la fase centrale MARIO MAZZETTI

VIVILCINEMA marzoaprile09 29 schede critiche GRAN TORINO

di Clint Eastwood che minaccia Thao, timido e Sceneggiatura: Nick Schenk …Fotografia: Tom Stern remissivo, costringendolo a una …Montaggio: Joel Cox, Gary Roach …Musiche: Kyle prova d’iniziazione, e interviene Eastwood, Michael Stevens …Interpreti: Clint Eastwo- quando Sue viene aggredita perché od, Christopher Carley, Bee Vang, Ahney Her, John attraversa una zona di neri: in Carroll Lynch …Produzione: Double Nickel Ent., Ger- segno di gratitudine, la ragazza lo ber Pictures, Malpaso, Media Magik Ent., Village Road- show Pictures, Warner Bros …Distribuzione: Warner trascina nella sua famiglia, gli fa Bros …Usa/Australia 2008 …colore 116’ conoscere le loro tradizioni e gli spiega chi sono gli Hmong e perché ••• L’ISPETTORE Callaghan è sono in America. Grazie al rapporto tornato. O meglio, Dirty Harry è quasi paterno che instaura con invecchiato, è un ex operaio Thao e all’amicizia con Sue, con il dell’industria automobilistica di tempo – in questo senso Gran Detroit ora in pensione, è un Torino è un film mitologicamente veterano della guerra in Corea, è americano – Kowalski capisce di Walt Kowalski: egoista, essere molto più vicino a loro che ai sgradevole, razzista. È un uomo suoi avidi e indifferenti figli, ma che è invecchiato mentre il mondo misera ed individualista, ne con il suo stesso mito, la smorfia di deve fare i conti con i suoi 78 anni, intorno a lui è cambiato racconta anche i risvolti più umani, traverso, lo sguardo glaciale e la con le cose che ha visto e imparato completamente e non sa capirlo, le risorse che provengono dalle pistola puntata contro l’ennesimo in quei frammenti di vita con Thao non vuole accettarlo. È un vecchio differenze etniche e culturali, nemico. È un action hero di 78 anni, e Sue. americano sprofondato nella l’esperienza della vita e della con l’umorismo politicamente In quest’ultimo film Eastwood periferia di Detroit che cerca di morte che Walt Kowalski ha scorretto che arriva direttamente dimostra di essere in splendida mantenere dignitosamente la appreso a proprie spese. Gran dalla strada, dalla realtà. I suoi forma, come regista e come attore: propria modesta casa dopo la Torino, lontano dai film più vicini di casa sono Thao e Sue, due la messa in scena pulita, una morte della moglie, in una strada raffinati che Eastwood ha diretto teenager hmong che vivono con la narrazione scarna e cupa ma in cui lui è rimasto l’unico bianco, e negli ultimi anni, ha uno stile madre e la nonna. Kowalski detesta intervallata di frequente da felici difende con fucile e insulti le sue ruvido e diretto in cui l’attore e loro, il loro cibo (pensa che momenti di umorismo; i temi sociali proprietà: la casa, il prato e la sua regista ripropone una recitazione mangino cani), li chiama musi gialli. più attuali trattati in maniera non Gran Torino del 1972, che ha vecchio stile, portando tutto sopra Ma mentre passa le lunghe scontata e la fisicità contribuito ad assemblare quando le righe: la voce bassa e rauca, il giornate sotto il suo portico, con la dell’interpretazione fanno di Gran lavorava alla catena di montaggio. continuo ghigno di disgusto, sua preziosa Gran Torino chiusa Torino uno dei miglior film Ma se Eastwood ritrae un pezzo di talmente insistito da risultare nell’ordinatissimo garage, Kowalski americani degli ultimi tempi. America reale, razzista e violenta, comico; e infatti Eastwood gioca osserva: non può sfuggirgli la gang CHIARA BARBO PONYO SULLA SCOGLIERA

cinematografia del genio tutto per diventare umana, tra nipponico dell’animazione, l’unico onde anomale che allagano il in grado di tener testa alla Pixar a paese, pesci preistorici e la Luna che livello planetario: qua e là arriva a minacciare la Terra. Dopo affiorano nella trama riferimenti una prova di amicizia di Sosuko, che al dna e all’attrazione comporta l’attraversamento di un gravitazionale; la traccia tunnel molto simile a quello che ambientalista è fluidamente apre La città incantata (l’unico inserita in un contesto incantevole, cartone ad aver vinto Orso d’oro e a partire dal personaggio Oscar), tornerà la concordia tra principale, pesciolina rossa dalle Terra e Mare e il sogno di Ponyo sembianze umane come le potrà essere esaudito. innumerevoli sorelline nate da una Realizzata “all’antica”, divinità marina femminile, l’animazione dispiega nel tratto, nei caritatevole e affettuosa, e da un colori, nello svolgimento una “ex” umano, stregone che di Hayao Miyazaki streghe o le ragazze che fluidità e mille trovate che preferisce gli abissi agli Titolo originale: Gake no ue no Ponyo …Sceneggia- rattrappiscono in seguito a un rendono il film un vero e tura: Hayao Miyazaki …Supervisore animazione: sortilegio. Qui assistiamo anzi al scempi dei propri simili. proprio gioiello con Katsuya Kondo …Direttore Artistico: Noboru Yoshi- processo inverso, ad un gruppo di Ponyo riesce a risalire diversi momenti da …Montaggio: Takeshi Seyama …Musiche: Joe anziane che ritrova l’uso delle sulla superficie di un memorabili, a Hisaishi …Produzione: Studio Ghibli …Distribuzio- gambe e una leggerezza villaggio costiero, dove cominciare dalla ne: Lucky Red …Giappone 2008 …colore 101’ esuberante. viene catturata da trasformazione di Ponyo ••• OLTRE A confermarne il genio Ponyo sulla scogliera, che ha Sosuke, un bimbo di 5 in bambina, con tanto indiscusso, Ponyo sulla scogliera registrato l’applauso più intenso anni il cui papà è di sonnellini improvvisi consente ad Hayao Miyazaki e al della stampa a Venezia 2008 (e se capitano di un e facili entusiasmi che suo Studio Ghibli di confezionare la giuria lo ha ignorato, peschereccio e che ne faranno la un’opera finalmente adatta anche aggiungiamo, è solo perché due vive con la madre, beniamina del pubblico ai più piccoli (con tanto di anni prima avevano dato a infermiera in un più giovane, mentre gli canzoncina tormentone sui titoli di Miyazaki il Leone alla carriera), è ospizio. Tra il adulti non potranno che coda), che potranno una favola lineare, con riferimenti bimbo e la ammirare la perfezione accompagnare i genitori cinefili a modelli occidentali sia letterari pesciolina è subito dell’insieme. In patria, è senza spaventarsi per gli uomini- (La sirenetta) che cinematografici idillio, e sfidando stato uno dei maggiori ragno, i personaggi che si (Nemo o La profezia delle l’opposizione del successi di tutti i tempi. liquefanno né per le vecchine- ranocchie), ma incardinata nella padre Ponyo farà di MARIO MAZZETTI

30 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche CHE - Prima parte: L’ARGENTINO

di Steven Soderbergh misurarsi con uno dei miti dei Sceneggiatura: Peter Buchman dal “Diario della nostri tempi, è convincente, sia nei rivoluzione cubana” di Ernesto Che Guevara momenti di fragilità, durante le …Fotografia: Steven Soderbergh (alias Peter Andrews) …Montaggio: Pablo Zumarraga …Musi- lunghe marce nella Sierra, con gli che: Alberto Iglesias …Interpreti: Benicio Del Toro, attacchi d’asma e di tosse, sia nei Julia Ormond, Demian Bichir, Rodrigo Santoro momenti in cui si mostra come …Produzione: Estudios Picasso, Laura Bickford uomo affascinante e possente, Productions, Morena Films, Section Eight, Telecin- co, Wild Bunch …Distribuzione: Bim davanti alle telecamere, agli occhi …Francia/Spagna/Usa 2008 …colore 126’ degli altri rivoluzionari e dei campesinos, e agli occhi dei leader ••• MESSI momentaneamente da del mondo. Demian Bichir, nel parte film più personali, Steven ruolo di Fidel Castro, imita a tal Soderbergh si dedica a un punto l’espressività pronunciata del appassionato ritratto di Ernesto leader cubano da risultare Che Guevara, un lavoro corposo eccessivo. Il finale del film vede della durata di oltre quattro ore dietro le quinte, dalla ricostruzione apologetico da parte di molta Ernesto Che Guevara, dopo la distribuito nelle sale in due parti dell’intervento di Guevara al stampa internazionale, in verità presa di Santa Clara, in marcia dopo l’anteprima fiume, in un Palazzo di Vetro, che serve anche a non lo è affatto se si considera che verso L’Avana, e anche questo, uno montaggio provvisorio, al Festival rendere la prospettiva politica è un film su Ernesto Che Guevara, dei grandi momenti della di Cannes. Basandosi nella prima internazionale di quel momento. un gigante, sia nell’immaginario rivoluzione che si avviava alla parte del film sul Diario della In un impianto abbastanza collettivo sia considerato il ruolo vittoria finale, è smitizzato da rivoluzione cubana, il filo narrativo tradizionale, non mancano però storico e politico che ha avuto. Ed Soderbergh, col sorriso è costituito dall’intervista televisiva alcuni tratti distintivi di anzi il regista tende ad incredulo del Che di fronte ai che il Che ha rilasciato a New York Soderbergh, come i brevi spaccati inquadrarlo spesso di spalle, suoi compagni. In quel nel 1964, in occasione del suo e i momenti “privati” del Che, che in penombra, attraverso momento aveva celebre discorso alle Nazioni Unite. durante la sua visita a New York altri compagni, in campo solo trent’anni. Rispondendo alle domande della non partecipa ai pranzi ufficiali ma lungo, proprio a farne CHIARA BARBO giornalista, Guevara ripercorre i mangia in cucina con cuoche e (per quanto possibile e per suoi inizi nella rivoluzione cubana guardie del corpo; che riprende quanto indiscutibilmente un e racconta per momenti ed episodi severamente vizi e vezzi dei suoi leader) uno tra gli la rivoluzione stessa, gli uomini e collaboratori ma, con un malcelato altri, non un le donne, gli obiettivi. sorriso sornione, scherza con i capo assoluto. Il lungo flashback è intervallato, compagni. Benicio Del Toro, oltre che dall’intervista e i suoi Etichettato sbrigativamente come ritrovatosi a

CHE - Seconda parte: GUERRIGLIA

parte stranieri e comunisti, dei suoi compagni, i dubbi, la massacrati da una propaganda stanchezza, lo scoraggiamento di martellante. fronte a un compito che si Pur basandosi sul Diario della preannuncia fin dall’inizio rivoluzione in Bolivia dello stesso difficile, quasi impossibile. Che Guevara, Soderbergh sceglie Il passo del film è incerto, come è il filo umano più che politico incerto l’incedere del Che e dei della rivoluzione in Bolivia, per suoi, e la macchina da presa si raccontare un uomo che sembra perde tra i boschi e i villaggi essere rimasto l’unico a credere boliviani. Benicio Del Toro in quell’ideale che lo aveva interpreta magnificamente un portato a unirsi alla rivoluzione uomo di straordinaria levatura cubana e diventarne leader, e morale ma stanco, provato dalla negli anni successivi a portare gli malattia, il cui respiro è sempre ideali della rivoluzione per più affannoso, tanto da non un’equità sociale quanto mai permettergli di camminare, necessaria in paesi come il nemmeno di stare in piedi a volte, Congo, il Venezuela e infine la ma che non smette di sperare, di passione rivoluzionaria, questo Bolivia. Il racconto di Soderbergh combattere, di incoraggiare ed di Steven Soderbergh secondo invece ne racconta la è raffinato: nella cornice di un esortare gli altri. E soprattutto, Sceneggiatura: Peter Buchman, Benjamin A. Van der Veen dal “Diario della rivoluzione in Bolivia” di Erne- caduta, gli ultimi mesi in Bolivia, film di guerra riesce a far capire, nelle sue stesse parole, non sto Che Guevara …Fotografia: Steven Soderbergh la fine. Tanto il primo film era senza spiegare le tesi politiche smette di credere nell’uomo, non (alias Peter Andrews) …Montaggio: Pablo Zumarra- pieno di ottimismo e speranza dietro alla rivoluzione e quelle ad ci sono religioni o poteri politici ga …Musiche: Alberto Iglesias …Interpreti: Benicio quanto questo è cupo, riflessivo, essa contrarie, gli equilibri interni che tengano. Ma, come dicevamo, Del Toro, Demian Bichir, Rodrigo Santoro, Catalina intimista, a rivelare un uomo ed internazionali; riesce in una sembra essere rimasto l’unico a Sandino Moreno …Produzione: Estudios Picasso, Laura Bickford Productions, Morena Films, Section ormai solo nei suoi ideali, riflessione sociale non banale e crederci. Ed è quel suo ultimo Eight, Telecinco, Wild Bunch …Distribuzione: Bim circondato da politici codardi, non facilmente buonista, in cui le sguardo a Fidel Castro, mentre …Francia/Spagna/Usa 2008 …colore 131’ compagni di lotta poco motivati tesi comuniste rischiano di erano in viaggio per Cuba tanti e male organizzati, in un paese passare sopra le teste dei anni prima, a rivelare il pensiero e ••• SE IL PRIMO FILM di questo ostile la cui popolazione è tanto campesinos, poverissimi, stremati il cuore di Ernesto Che Guevara dittico, che raccontava la figura e soggiogata da un governo dalla dittatura e giustamente rispetto ai compromessi e al l’ascesa di Ernesto Che Guevara, oppressivo e filoamericano impauriti. L’analisi si fa complessa potere; ed è forse anche lo era intenso e vitale, calato nella quanto impaurita di fronte a e sottile quando si tratta di sguardo di Steven Soderbergh. luce gialla di Cuba e nella questi guerriglieri per la maggior delineare i tratti umani del Che e CHIARA BARBO

32 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche DIVERSO DA CHI? La storia del politico gay che il suo di Umberto Carteni stesso partito candida obtorto collo Sceneggiatura: Fabio Bonifaci …Fotografia: Marcello a sindaco della città, cui viene Montarsi …Montaggio: Consuelo Catucci …Musi- che: Nicola Tescari …Interpreti: Luca Argentero, affiancata una pasionaria di centro Claudia Gerini, Filippo Nigro, Antonio Catania, Giu- e – tra loro – improvvisamente seppe Cederna, Francesco Pannofino …Produzione: scoppia una passione che trascende Cattleya …Distribuzione: Universal Pictures …Italia l’eccitazione dei sondaggi, risulta 2009 …colore 100’ particolarmente emblematica di un cinema intelligente e raffinato in ••• DIVERSO DA CHI? è la grado di parlarci dell’Italia di oggi, commedia italiana più originale prendendosi gioco degli orridi degli ultimi anni: un film che ci neologismi e dei complicati stilemi parla della nostra realtà politica, ci che una società iper politicizzata diverte e ci commuove con la sua come la nostra si è ritrovata in mano intelligenza, ma al tempo stesso ci dopo il crollo delle ideologie. Ed è obbliga a riflettere sui temi questo che rende Diverso da chi? affrontati in un crescendo particolarmente divertente: la prima all’italiana e un’onestà tornasole degli eccessi, dei vizi e, lungimirante di colpi di scena e commedia politica e post-ideologica intellettuale degna del Frank soprattutto, della crisi di identità situazioni esilaranti. Una pellicola della storia del cinema italiano è Capra di Mr. Smith va a di gran parte della politica che prende ispirazione uno specchio sincero e disarmante Washington. Un film girato in italiana. Luca Argentero, Claudia dall’attualità, per raccontarcela della nostra quotidianità, alle prese “stato di grazia”, dove ogni Gerini e Filippo Nigro offrono la seguendo un punto di vista diverso con problemi nei cui confronti, dettaglio è curato e soprattutto si loro migliore interpretazione in e riuscendo a farci comprendere spesso, ci si trova privi di soluzioni arriva ad un finale tutt’altro che personaggi descritti in maniera cose che, altrimenti, restano ma armati soltanto di patetici banale o scontato, in maniera molto approfondita dallo inespresse tra le righe degli articoli slogan. Ottimo il cast dove, tra gli meditata e, in un certo senso, sceneggiatore Fabio Bonifaci, che di fondo e dei servizi dei altri, svettano le carismatiche perfino “sofferta”. dopo Si può fare firma un altro telegiornali. Al tempo stesso, però, presenze di Antonio Catania, Umberto Carteni, esordiente film problematico ed intelligente, Diverso da chi? pur risultando Giuseppe Cederna e Francesco dall’enorme talento visivo e dalla da apprezzare soprattutto per la esilarante è una commedia non Pannofino, Diverso da chi? lascia grandissima sensibilità comica ed sua capacità di sfuggire a facili consolatoria e tutt’altro che allo spettatore un solo rammarico: artistica, sfrutta ogni dettaglio a compromessi, a soluzioni di indulgente con i vizi e le beghe del quello di non poter votare politici sua disposizione per fare della comodo e per la sua volontà di Palazzo. Nonostante lo humour di problematici, ma onesti e degni di storia dell’elezione del sindaco di non perdere l’originalissima e fondo, sono affrontati temi fiducia come quelli interpretati da una città del Nord (Trieste, ma il significativa ambientazione rilevanti per la vita del nostro paese Argentero e la Gerini. film non lo dice…) una cartina di provinciale. con un piglio severo da commedia MARCO SPAGNOLI FROZEN RIVER

La bionda e stropicciata Melissa grande portabagagli ed è bianca, Leo è Ray, una donna di mezza età quindi meno soggetta ai controlli con due figli, uno adolescente, della polizia. Ogni viaggio riuscito l’altro più piccolo. Vivono in una sono 2.400 dollari cash. La clientela è specie di roulotte su un terreno fatta di cinesi e pachistani senza abbandonato nel freddo polare. Il documenti. Il rischio c’è, ma sembra marito di Ray, il padre dei due accettabile. ragazzi, è appena sparito nel nulla. Inizia il via vai, ma il film trattiene Ha il vizio del gioco d’azzardo e l’azione al minimo ed esplora molto probabilmente è scappato soprattutto il rapporto tra le due con il gruzzolo che doveva servire a donne: la matura Ray con il suo pagare il saldo per una casa bisogno assoluto di soldi e i principi prefabbricata. Una casa che Ray traballanti, e la più giovane Lila, che sogna da sempre e che potrebbe è rimasta vedova e che vorrebbe migliorare molto le condizioni di riavere suo figlio, allevato dalla di Courtney Hunt americano di quest’anno. Il suo vita della famigliola. Ray lavora suocera. Senza tante parole e tanti Sceneggiatura: Courtney Hunt …Fotografia: Reed primo film ha raccolto una serie di part time in un supermercato e complimenti, in un’atmosfera di Morano …Montaggio: Kate Williams …Musiche: premi prestigiosi, dal Grand Prix adesso rischia di perdere anche costante minaccia, l’amicizia tra le Peter Golub, Shahzad Ismaily …Interpreti: Melissa del Sundance, regno e trampolino quel poco che ha: le porteranno via due cresce fino a un Leo, Misty Upham, Charlie McDermott, Michael degli indipendenti, alle due il televisore se non paga la rata e il inaspettato epilogo. O’Keefe …Produzione: Frozen River Pictures, Cohen candidature all’Oscar per la CRISTIANA PATERNÒ Media Group, Harwood Hunt Prod., Off Hollywood tizio dei prefabbricati si terrà Pictures …Distribuzione: Archibald Enterprise …Usa sceneggiatura originale e per l’anticipo di mille dollari. È la vigilia 2008 …colore 97’ l’interpretazione di Melissa Leo di Natale e non c’è molto tempo (21 grammi, Le tre sepolture). per soffrire per l’abbandono, ••• “ALLA SCUOLA di cinema mi Stiamo parlando di Frozen River, giusto qualche lacrima, non ci sono dicevano spesso che nei film diretti un singolare thriller al femminile neppure i soldi per la benzina o per dalle donne manca l’avventura e girato al confine tra Stati Uniti e fare la spesa e in casa sono rimasti questo mi faceva andare fuori di Canada, su uno specchio d’acqua solo i pop corn. È a questo punto testa. Io sono cresciuta con una ghiacciato e in una riserva degli che Ray incontra Lila Piccolo Lupo madre single e pagare l’affitto indiani Mohawk. Un film amato da (Misty Upham), un’indiana ogni mese era davvero Quentin Tarantino, che l’ha Mohawk, già schedata perché un’avventura”. Ecco il manifesto definito mozzafiato e si è sentito il porta clandestini da una parte programmatico di Courtney Hunt, cuore stretto in una morsa fino all’altra del confine sul fiume San una delle rivelazioni del cinema all’ultima immagine. Lorenzo. Ray ha un’auto con un

VIVILCINEMA marzoaprile09 33 schede critiche OPIUM WAR

di Siddiq Barmak nella costruzione del racconto dalle Sceneggiatura: Siddiq Barmak …Fotografia: Georgi assurde combinazioni del destino Dzulaiev …Montaggio: Michele Hickson …Musiche: narrate da Tanovic in No man’s Daler Nazarov …Interpreti: Peter Bussian, Joe Suba, land, Opium war, disomogeneo Fawad Samani, Marina Golbahari …Produzione: Barmak Film …Distribuzione: Iguana Film …Afgha- ma inattaccabile per l’universalità nistan/Giappone/Corea del Sud 2008 …colore 90’ del tema, rimane un’opera suggestionata dall’effetto ••• I PERSONAGGI di Opium war rilassante dei semi dei papaveri, che sono silenziosi ed incolpevoli con abilità analizza l’impossibilità vittime di guerra, stritolate dalle di formare giudizi ed opinioni in differenze etniche, dalla totale autonomia, senza il contraffazione mediatica, dalla condizionamento di false opinioni coesistenza impossibile, nella e visioni parziali. Un tentativo visione d’autore sospesa tra imperfetto, anche politico, di realismo e poesia in cui il regista rielaborare la funzione di contamina, senza cinismo, gli simulazione della realtà con eccessi della commedia grottesca intuizioni filosofiche e cromatiche con i drammi quotidiani di una sulla difficoltà di vivere l’infanzia, guerra infinita. Con uno stile che unita ad una riflessione sulla rende omaggio alle intuizioni comprensione e la ricerca poetiche e visive tratteggiate dal talebano, due soldati americani della Camera d’Or al Festival di dell’armonia perduta. Premiato Maestro Makhmalbaf, Barmak sopravvissuti alla caduta Cannes, si narrava con semplicità all’ultimo Festival di Roma con il riproduce l’incomunicabilità e la dell’elicottero si lanciano ed efficacia l’angoscia e l’afflizione Marc’Aurelio d’oro della critica, distanza tra mondi paralleli che all’improbabile attacco di un di una bambina costretta a vestirsi Opium war resta un’opera intima restano lontanissimi, la fatica e il carrarmato, scoprendo che da uomo per seguire gli ed istintiva, un percorso di disagio della comprensione, all’interno vive una famiglia di insegnamenti del regime, stavolta formazione narrato con il l’intima paura della solidarietà, donne e bambini. I due uomini il regista filma esistenze disincanto e l’apparente leggerezza mettendo insieme generi diversi cominciano a comprendere i ritmi dimenticate con una costruzione della commedia ma con nella tragica rappresentazione di lenti della vita quotidiana delle narrativa complessa e surreale, un’apertura alla speranza, unico una realtà minimale e dimenticata famiglie di civili e ad osservare gli plasmando la sua vocazione punto di contatto tra culture ostili, attraverso la ricerca formale di effetti del conflitto in una simbolica per riprodurre la tra silenzi spettrali ed un’umanità immagini luminose e bellissime. prospettiva inconsueta ed labirintica, paradossale incoerenza coraggiosa e indipendente. Sulle montagne dell’Afghanistan, imprevista. di azioni e comportamenti tra DOMENICO BARONE dopo la caduta del regime Se nell’esordio Obama, vincitore Oriente ed Occidente. Influenzato DUPLICITY

della Cia, dopo essere stato appassionante, nonostante la sua drogato e derubato dei codici durata superi le due ore. Un film segreti dell’aviazione egiziana. che tiene lo spettatore in sospeso Qualche anno dopo ritroveremo fino alla fine, in virtù di una serie entrambi a New York: lei è una di meccanismi narrativi intriganti, talpa infiltrata da una esaltati da una sceneggiatura multinazionale negli uffici della piena di dialoghi ben scritti e da un principale società concorrente, lui il gusto visivo sofisticato e quasi suo contatto. d’altri tempi, vista l’ambientazione A soli dieci giorni dal misterioso esotica tra Roma e Londra, tra le annuncio che rivoluzionerà il Bahamas e Miami. business della compagnia spiata, Non un film di denuncia, certo, ma l’amministratore delegato rivale, sicuramente una storia di grande interpretato da Paul Giamatti, humour ed intrattenimento da cui entra in fibrillazione e vuole emerge in chiave satirica una critica serrata ad un mondo di Tony Gilroy cui è protagonista assoluta una conoscere a tutti i costi il grande segreto del proprio acerrimo industriale più procline a Sceneggiatura: Tony Gilroy …Fotografia: Robert carismatica coppia di ex agenti Elswit …Montaggio: John Gilroy …Scenografia: segreti, interpretati da Julia nemico. Ed è qui che si scatena una dilapidare denaro nello spiare i George De Titta Jr. …Interpreti: Julia Roberts, Clive Roberts e Clive Owen. guerra fatta di colpi bassi e azioni prodotti altrui, che investire in Owen, Tom Wilkinson, Paul Giamatti …Produzione: Estremamente elegante e brillante, illegali, apparentemente maniera oculata per sviluppare i Laura Brickford Prod., Relativity Media, MP Poseidon Duplicity è un thriller vecchio orchestrata dai due professionisti propri. …Distribuzione: Universal Pictures …Usa 2009 dello spionaggio, che scopriamo MARCO SPAGNOLI …colore 140’ stampo in cui lo stile narrativo, che ha caratterizzato il lavoro di Gilroy essere diventati nel corso del ••• A MENO di due anni di come sceneggiatore della trilogia tempo amanti clandestini. Nulla, distanza dall’interessante Michael di Jason Bourne e de L’avvocato però, è ciò che sembra in questo Clayton, il regista e sceneggiatore del diavolo, trova un momento thriller a sfondo romantico, in cui Tony Gilroy torna a dirigere un film più leggero ma non meno efficace. due spie professioniste si trovano ambientato nel mondo delle Tutto inizia a Dubai nel 2003, unite dal destino in un gioco più corporation newyorkesi, incentrato quando colui che apprenderemo in grande di loro, che entrambi sono questa volta sulla lotta senza seguito essere un agente del certi di potere riuscire a esclusione di colpi per portare servizio segreto britannico MI-6 controllare. avanti una concorrenza sleale: al seduce una donna molto Divertente e intelligente come centro del film è infatti un’intricata avvenente che lui stesso scoprirà, tutto il cinema scritto e diretto da trama di spionaggio industriale di suo malgrado, essere una collega Gilroy, Duplicity è una pellicola

34 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche TULPAN

ragazza, Asa è costretto a vivere che fanno fronte alla tempesta in con la famiglia della sorella, arrivo e al pericolo che il gregge si accanto a un cognato che non si disperda; le visite del veterinario; il fida di lui e che lo tratta come un mistero degli agnellini che bambino. muoiono al momento del parto; il La storia del film si costruisce cane che gioca da solo in mezzo al intorno a questa attesa, riempita nulla. Non a caso il regista, Sergei dalle attività quotidiane della Dvortsevoy, viene dal famiglia: la sorella di Asa che documentario e porta in questo prepara da mangiare; il marito, suo primo film di finzione Ondas, che porta il gregge al l’attenzione alla vita quotidiana, ai pascolo; il bambino più piccolo che luoghi, ai gesti di tutti i giorni. gioca all’aperto sul suo cavallo Tulpan è stato presentato immaginario; la bambina che all’ultimo festival di Cannes, dove canta a squarciagola; il figlio più ha vinto il Premio Un certain grande che ascolta il giornale regard, il Premio del Ministero dell’educazione e il Premio dei di Sergei Dvortsevoy militare. È giovane e forte e vuole radio, per poter recitare al padre giovani. Sceneggiatura: Sergei Dvortsevoy, Gennadi Ostrov- realizzare il suo sogno: sposarsi, ogni sera le informazioni del sky …Fotografia: Jolanta Dylewska …Montaggio: avere una grande iurta con giorno. Nelle dure condizioni di SILVIA ANGRISANI Petar Markovic, Isabel Meier …Interpreti: Tolepber- l’antenna satellitare e un gregge vita della steppa, il mestiere di gen Baisakalov, Ondas Besikbasov, Samal Esljamova, tutto per sé. Ma nei dintorni c’è pastore si impara nel Askhat Kuchencherekov …Produzione: Pallas Film, tempo, con pazienza e Pandora Film …Distribuzione: Bim …Germania/Ka- una sola ragazza, una soltanto, zakistan/Svizzera/Russia/Polonia 2008 …colore 100’ Tulpan, che sogna di andare a coraggio. La città resta scuola e di trovare un marito in sullo sfondo, lontana, ••• KAZAKISTAN. La steppa. città. Di sposare Asa non se ne misteriosa, punto di Spazio a perdita d’occhio. Un parla, tanto più che il ragazzo ha partenza di viaggi e cammello fa capolino dietro una orecchie troppo grandi. Il film avventure ma in realtà grande tenda – una iurta. Un comincia con questo dilemma: incapace di far sognare un gregge di pecore pascola poco più come convincere Tulpan che anche ragazzo come Asa, lontano. Il paesaggio ha i colori i principi hanno le orecchie ancorato agli affetti e alla bruni di una terra brulla dove il grandi? Asa sfoggia il suo più bel vita nomade dei pastori. bestiame stenta a trovare sorriso e vanta le sue prodezze ma Il film dedica alla vita dei nutrimento e muore per la fame. Tulpan è inespugnabile. In attesa pastori le sequenze più Asa è appena rientrato dal servizio di poter far cambiare idea alla suggestive: Ondas e Asa LA VITA SEGRETA DELLE API

di Gina Prince-Bythewood particolare riuscirà a superare il senso di colpa per la perdita della Titolo originale: The secret life of bees …Sceneggia- tura: Gina Prince-Bythewood dal romanzo omonimo madre, mentre Rosaleen, grazie di Sue Monk Kidd …Fotografia: Rogier Stoffers all’esempio delle sorelle …Montaggio: Terilyn A. Shropshire …Musiche: Mark Boatwright, scoprirà che una Isham …Interpreti: Queen Latifah, Dakota Fanning, donna nera può vivere una vita Jennifer Hudson, Alicia Keys, Sophie Okonedo, Paul Bettany …Produzione: Overbrook Entertainment, diversa da quella che pensava Donners’ Company …Distribuzione: 20th Century essere la sola. Fox …Usa 2008 …colore 110’ In un’epoca in cui un afroamericano diventa presidente ••• “NON DESIDERO altro che degli Stati Uniti, forse ci si può essere amata”. A dirlo è Lily, la interrogare sull’attualità di questo quattordicenne protagonista del film, ma La vita segreta delle api film La vita segreta delle api va comunque oltre la questione che, spinta dal vuoto sentimentale razziale, parlando con delicatezza che la circonda, cercherà con di tutti i diritti negati, anche quelli determinazione una strada e una dei bambini e delle donne. Un film realtà diversa dalla propria. Tratto divenuto un bestseller con oltre 4 mostra nei suoi confronti alcuna incentrato sul desiderio di dall’omonimo romanzo milioni e mezzo di copie vendute, gentilezza. Insieme alla sua appartenenza e di accettazione di Sue Monk Kidd, La vita segreta delle api è governante Rosaleen (Jennifer non solo all’interno della famiglia, ambientato nella metà degli anni Hudson), Lily troverà rifugio a come nel caso di Lily, ma anche ‘60 in una Carolina del Sud Tiburon nella casa delle sorelle della società, come per Rosaleen. scombussolata dai conflitti Boatwright. La maggiore delle tre, La vita segreta delle api è un razziali. August (Queen Latifah), gestisce film rassicurante, ben girato dalla Il film racconta la storia una prospera azienda di regista Gina Prince-Bythewood, che di Lily (Dakota Fanning) produzione e vendita di miele ne ha curato anche la che, perseguitata dal insieme alle altre due sorelle, sceneggiatura, con un cast di star dolore per la perdita l’indipendente insegnante di della musica prestate al mondo del della mamma, musica June (Alicia Keys) e la cinema, da Alicia Keys a Queen fugge dalla fattoria fanciullesca May (Sophie Latifah, e con una giovane attrice dove vive con un Okonedo). Sia Lily sia Rosaleen, di talento, Dakota Fanning, che padre (Paul circondate dall’affetto e dal avevamo già visto accanto a Tom Bettany) astioso e conforto delle tre sorelle, Cruise ne La guerra dei mondi. violento che non troveranno la loro strada. Lily in MARTA PROIETTI

VIVILCINEMA marzoaprile09 35 schede critiche Parte I: L’ISTINTO DI MORTE NEMICO PUBBLICO N°1 Parte II: L’ORA DELLA FUGA

guerra di Algeria, tornato in Francia sopraffazione. Padre di tre figli, evoluzione narrativa. La vita Mesrine scivola sulla strada del abbandonati ai nonni per seguire scellerata e violenta del gangster è crimine, diventando prima un una carriera di rapinatore insieme deprivata di un giudizio morale ma, criminale quasi da strapazzo, poi ad una ex prostituta, la storia di al tempo stesso, è mostrata anche uno spietato assalitore di banche in Mesrine è segnata anche dalle senza un vero approfondimento in una guerra senza regole contro lo donne della sua vita, interpretate in grado di contestualizzarla e di Stato, reo, a suo dire, di averlo maniera sensuale e prepotente da raccontarci i suoi sviluppi e le sue chiuso in carcere per tre volte, tra Elena Anaya, Cécile De France e nuances. Un film che alla fine, cui una in una prigione di massima Ludivine Sagnier. nonostante la durata, sembra sicurezza e di avergli tolto diversi Sebbene il personaggio principale lasciare allo spettatore un numero anni della sua vita. risulti estremamente intrigante, elevato di quesiti irrisolti, anche a Divisa in due, la storia di Mesrine è Nemico pubblico n° 1 è un film causa di una sceneggiatura che si di Jean-François Richet raccontata dalla giovinezza in complessivamente confuso e dilunga eccessivamente sui dettagli, Titolo originale: Mesrine: l’ennemi public n° 1 …Sce- Algeria fino all’evasione da un deludente, perché oltre a mancare trascurando elementi chiave della neggiatura: Abdel Raouf Dafri, Jean-François Richet penitenziario canadese e al un vero approfondimento narrazione. Un soggetto …Fotografia: Robert Gantz …Montaggio: Hervé tentativo, peraltro fallito, di liberare psicologico e sociale della storia, è estremamente interessante Schneid …Musiche: Marcus Trumpp …Interpreti: gli ex compagni a colpi di granate e raccontato fuori contesto, dando affrontato, purtroppo, in maniera Vincent Cassel, Gérard Depardieu, Cécile De France, di mitra. La seconda parte della vita per scontato che tutti sappiano o superficiale. Elena Anaya, Ludivine Sagnier, Mathieu Amalric MARCO SPAGNOLI …Produzione: La Petite Reine, Remstar Productions, di Mesrine, il cui assassinio da parte ricordino chi sono i tanti nomi che Novo RPI, 120 Films …Distribuzione: Eagle Pictures dei corpi speciali della polizia vengono citati nel film. Una sorta …Francia 2008 …colore 110’ (prima parte) + 130’ francese avviene di Romanzo criminale (seconda parte) sorprendentemente all’inizio del senza background primo film, ripercorre gli ultimi anni storico–politico, in cui la ••• PREMIATO con un César per la in Francia fino alla morte nel 1979. dimensione di azione è migliore interpretazione maschile di Definito come il Nemico pubblico n° enfatizzata al massimo e Vincent Cassel e uno, meno 1, Jacques Mesrine è portato sullo la storia sembra spiegabile, alla regia, Nemico schermo da Vincent Cassel in tutta improntata ad una pubblico n° 1 è un film in due parti la sua brutalità e ironia, dando un collezione di (per complessive quattro ore) ritratto affascinante di un criminale situazioni, piuttosto dedicato alla vita del gangster spietato, playboy e al tempo stesso che a seguire una Jacques Mesrine. Ex soldato della filosofo della violenza e della vera e propria STAR SYSTEM

contro l’ipocrisia del dorato mondo e scene divertenti, che hanno fatto di Robert B. Weide dei vip. Finché viene assunto dal del film di Weide uno straordinario How to lose friends and alienate Titolo originale: direttore della famosa rivista successo soprattutto nel Regno people ...Sceneggiatura: Peter Straughan dal roman- zo di Roby Young ...Fotografia: Oliver Stapleton americana Sharps, che riconosce in Unito. Il protagonista Simon Pegg, ...Montaggio: David Freeman ...Musiche: David lui la stessa incoscienza e purezza che celebre attore inglese poco noto al Arnold ...Interpreti: Simon Pegg, Kirsten Dunst, Jeff aveva vent’anni prima. pubblico internazionale e poco Bridges, Gillian Anderson, Megan Fox ...Produzione: Fortunatamente il direttore in avvezzo a questi ruoli, riesce ad Number 9 Films, Intandem Films ...Distribuzione: questione è Jeff Bridges, che con la andare oltre la pura comicità Mikado ...Gran Bretagna 2008 ...colore 110’ sua presenza e i dialoghi taglienti rivelando inaspettatamente un riempie letteralmente la scena. personaggio un po’ più complesso, ••• BASATO SUL LIBRO di Toby L’aspetto divertente, a questo punto con cui il pubblico riesce ad entrare Young, redattore di Vanity Fair, Star del film, è la collisione di culture tra maggiormente in empatia, e system è una commedia Sidney Young, un nerd imbranato, l’inglesissimo Sidney Young, simpatia, man mano che il film politicamente scorretta e vagamente coraggioso e volgare, a Londra combattente del pettegolezzo, e il procede; Kirsten Dunst è la più demenziale nella prima parte, dirige una rivista su star e starlette, professionalissimo mondo del gossip “umana” del film, mentre gli altri decisamente sentimentale seppur svelandone torbidi segreti e crude newyorkese: lui non accetta giocano sulla caricatura e l’eccesso. È non troppo romantica nella realtà. Con scuse inverosimili riesce a compromessi e non si prende troppo insomma Il diavolo veste Prada in seconda, comunque infarcita di infilarsi ai party più esclusivi da cui sul serio, loro non ammettono i suoi versione maschile, comica e humour inglese, secco, cinico e a viene puntualmente buttato fuori, metodi e non capiscono le sue politicamente scorretta. volte un po’ basso. ma non si ferma nella sua crociata battute. Da questo scaturiscono gag CHIARA BARBO CINEMA UNIVERSALE D’ESSAI

colorite o interagivano nel quartiere popolare del Pignone anche la coscienza civile. di Federico Micali direttamente con i protagonisti nel 1947, l’Universale visse il suo L’Universale oggi è una discoteca e il Federico Micali dal libro “Breve sto- Sceneggiatura: della storia, ad esempio lanciando momento d’oro dopo la cinema che c’era prima è ormai una ria del Cinema Universale” di Matteo Poggi …Foto- grafia: Yuri Parrettini, Pamela Maddaleno, Federico oggetti contro la polizia che conversione alla programmazione leggenda. Micali …Montaggio: Yuri Parrettini …Musiche: Stefa- reprime la protesta studentesca in d’essai nel 1974 quando, all’interno BARBARA CORSI no “Il Generale” Bettini …Produzione: Navicellai… Fragole e sangue. di memorabili rassegne, giovani di Italia 2008 …colore 73’ In Cinema Universale d’essai ogni ceto sociale vi si ritrovavano Federico Micali, autore di alcuni per dar vita a serate ludiche. ••• C’ERA UNA VOLTA una sala bei documentari fra cui Firenze Eppure, nonostante cinematografica che era anche uno città aperta e Nunca mais, ne quell’atmosfera psichedelica e spazio di libertà, di gioco e di rievoca la storia attraverso la voce gioiosa, che eroina e terrorismo anarchia. Al cinema Universale di degli ex frequentatori, alcune avrebbero stroncato di lì a poco, la Firenze, negli anni ’70, lo divertenti animazioni e la bellezza e la forza del cinema che spettacolo sullo schermo si nostalgia per un’epoca dove la veniva proiettato sullo schermo mescolava alle vere e proprie fantasia era al potere e il cinema arrivavano comunque alle menti e performance degli spettatori in era un’esperienza fondamentale al cuore di quegli spettatori platea, che lanciavano battute da vivere collettivamente. Aperto distratti, formandone il gusto e

36 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche DISASTRO A HOLLYWOOD

produttore non esattamente di di Barry Levinson primo pelo che si ritrova stretto tra Titolo originale: What just happened? …Sceneggia- le bizze degli artisti, i diktat degli tura: Art Linson dal suo romanzo omonimo …Foto- grafia: Stéphane Fontaine …Montaggio: Hank Cor- studios e la sua vita privata allo win …Musiche: Marcelo Zarvos …Interpreti: Robert sbando. La seconda moglie (Robin De Niro, Robin Wright Penn, Stanley Tucci, Kristen Wright Penn) l’ha lasciato perché Stewart, Bruce Willis, John Turturro, Sean Penn non sopportava quel telefonino …Produzione: 2929 Productions, Art Linson Produc- tions, Tribeca Productions …Distribuzione: Medusa perennemente acceso: ora lei ha …Usa 2008 …colore 104’ una relazione con Stanley Tucci, ma costringe comunque l’ex a una ••• UNA COMMEDIA amara – e terapia di coppia per rendere più decisamente all’antica – sul dolce il distacco, anche perché lui mondo di Hollywood, le sue non vuol saperne di chiudere. nevrosi, le sue idiosincrasie, la Intanto Bruce Willis è il divo sexy dittatura degli studios e i capricci da lui ingaggiato che si presenta delle star: intelligente, sul set con un barbone da autoironico, forse un po’ troppo predicatore e rifiuta di tagliarselo autoreferenziale, molto indicato mettendo a repentaglio le riprese però per tutti coloro che hanno il Sundance – che non deve aver bambini. E invece l’eroe agonizza, e facendo fuggire i finanziatori; mito della Mecca del cinema, un fatto impazzire di gioia gli crivellato di colpi insieme al suo John Turturro è il suo agente, luogo dove si viene giudicati in executive messi alla berlina in amato cane, facendo inorridire gli dipendente da farmaci e afflitto base al tavolo che ti danno al vario modo, mentre ha suscitato spettatori americani nelle da un tremendo mal di stomaco, ristorante del momento o alla l’entusiasmo preventivo dei vari proiezioni test ma guadagnando che non riesce a rilassarsi neanche posizione nella foto di gruppo per divi che impreziosiscono un cast al film l’anteprima al Festival di mentre due cinesi gli massaggiano Vanity Fair. Disastro a davvero di lusso, da Bruce Willis a Cannes. Il cerchio tra fantasia e i piedi. Barry Levinson, a cui a suo Hollywood è una satira firmata Sean Penn. Ed è proprio Sean realtà si è chiuso per davvero, tempo chiesero invano di dal veterano Barry Levinson Penn, fresco premio Oscar per l’anno scorso, quando l’attore e cambiare il finale di Rain man (e (Bugsy, Avalon, Rain man) e Milk, a chiudere la pellicola come regista americano era presidente aveva ragione a non farlo perché ispirata al romanzo protagonista di un film nel film, della giuria del festival e Disastro poi vinse l’Oscar), dirige il tutto autobiografico di Art Linson, intitolato Fiercely, un ambizioso e a Hollywood è stato invitato a con la mano ferma e le strizzate What just happened? Bitter costoso action movie con un finale Cannes come film di chiusura, d’occhio di uno che la sa lunga. Hollywood tales from the front “sbagliato”, almeno secondo le passando però senza tanti clamori. CRISTIANA PATERNÒ line. Un film necessariamente regole dello studio system, che Protagonista della vicenda è Bob indipendente – anteprima al vietano di far morire animali e De Niro, nei panni di un ROCKNROLLA

spregiudicatezza di una lucida pessimismo britannico, le acrobazie follia, smonta e ricombina i generi aeree di pallottole e corpi, la giocando con i paradossi, sfacciataggine e la presunzione dei velocizzando sequenze e criminali, rielaborando sparatorie, puntando tutto sulla circolarmente tutti gli stereotipi del falsificazione dell’identità e degli genere. Elegantemente affari. superficiale e stilizzato, è un film Un truffatore russo organizza la costruito sulla brillantezza falsa vendita di un terreno, rivelatrice dei dialoghi, sui cambi di scatenando la gelosia e la curiosità identità, sulla dipendenza dal di tutta la malavita londinese denaro e l’ingordigia del desiderio; coinvolta nell’intrigo, in un ironico è un ritratto di comparse della incrocio tra politici corrotti, signori truffa che rimescola e confonde del crimine e una banda di piccoli azioni e personaggi. RocknRolla ladruncoli rockettari. Rabbia e ama le caratterizzazioni, deride romanticismo con un uso anacronismi e rivelazioni amorose e scenografico della violenza ed un di Guy Ritchie RocknRolla è un fumetto prende in giro scalate sociali e disegnato sull’imprevedibilità degli beffardo e sardonico utilizzo della cerimoniali d’iniziazione con gusto Sceneggiatura: Guy Ritchie …Fotografia: David Higgs …Montaggio: James Herbert …Musiche: Ste- equivoci, sulle azioni e vendette di nevrosi, per una moderna favola surreale e nostalgia, rendendo ve Isles …Interpreti: Gerard Butler, Tom Wilkinson, malviventi di mezza tacca che metropolitana proiettata al omaggio all’energia rivoluzionaria Thandie Newton, Mark Strong, Idris Elba ...Produzio- sognano sempre il grande colpo, Festival di Roma: RocknRolla è e distruttiva del punk ed alla ne: Dark Castle Entertainment …Distribuzione: War- tratteggiato dall’energia e figlio legittimo di Lock & stock e letteratura (minore) dei gialli ner Bros …Gran Bretagna 2008 …colore 114’ spregiudicatezza di un regista che Snatch, in cui la commedia si tascabili. si è sempre divertito tra schizzi di combina con il thriller prendendo DOMENICO BARONE ••• UMORISMO NERO e comicità sangue, mutilazioni macabre e in giro virtù e debolezze di grottesca per il nuovo passatempo linguaggio scurrile in un cinema opposte etnie in un percorso firmato Guy Ritchie, un che non è mai originale ma sarcastico sul potere della mafia caleidoscopico divertimento sui rielaborazione di stili opposti e russa, filmato con eccessi cromatici piccoli ed insignificanti operai coesistenti. Senza l’ambiguità e la ed i proverbiali richiami ai duelli di quotidiani del crimine, raccontato raffinatezza formale dei fratelli Peckinpah e alle folgorazioni con un linguaggio canzonatorio e Coen, che spesso ragionano horrorifiche di Sam Raimi. parodistico che ha il merito di non sull’arte della menzogna e sulla Ritchie narra l’avidità dei gangster prendersi mai sul serio, ritmato da fragilità dei sentimenti, Ritchie, senza messaggi o insegnamenti una ricerca accurata di ogni con la baldanza e la morali, alternandola con il freddo dettaglio e inquadratura.

VIVILCINEMA marzoaprile09 37 schede critiche L’ULTIMO PULCINELLA

in seguito diventati film. In questo come propria, accompagnandola e alludendo al degrado di Napoli e a caso, però, i linguaggi delle arti – di istintivamente con i loro strumenti e quanto c’è di stantio nei suoi modelli tutte le arti delle più varie le loro danze. Questa musica, che tradizionali, non vivificati dal provenienze – sono l’oggetto stesso diventa immediatamente meticcia, contatto con le nuove realtà. E allora del racconto, e la loro unione una lingua comune per napoletani, la soluzione che Scaparro e gli possibile via di riscatto alle realtà maghrebini, africani, è elemento sceneggiatori – lo scomparso Rafael deturpate delle nostre metropoli. essenziale, poetico e travolgente del Azcona e lo scrittore napoletano Tutto nasce da un’antica maschera film, anche grazie alla magnifica Diego De Silva – indicano a questo della cultura napoletana, Pulcinella, voce di Ranieri e ai bellissimi ragazzo e a noi spettatori è che l’attore Michelangelo (Massimo arrangiamenti di Mauro Pagani. La resistenza e accoglienza: resistenza a Ranieri) incarna senza fortuna in musica segna il passaggio verso la questi tempi bui di decadenza civile qualche spettacolo di strada. In costruzione di una comunità teatrale e culturale, accoglienza dell’altro teatro non lo vogliono più perché il e un’armonia possibile fra le culture attraverso il linguaggio delle arti. Lo di Maurizio Scaparro suo repertorio è “vecchio”, l’ex del Mediterraneo, un tempo ricche fanno attraverso un racconto dal Sceneggiatura: Rafael Azcona, Diego De Silva, Mau- moglie e il figlio Francesco non gli di feconde contaminazioni, oggi in trasparente valore metaforico, solo a rizio Scaparro …Fotografia: Roberto Meddi …Mon- risparmiano il disprezzo per il suo conflitto fra loro. tratti appesantito dalla voglia di taggio: Luca Gianfrancesco …Musiche: Mauro Paga- ni …Interpreti: Massimo Ranieri, Adriana Asti, Jean inutile attaccamento alla tradizione. Il teatro diventa allora un “fatto rendere omaggio ai numi tutelari Sorel, Valeria Cavalli …Produzione: Compagnia Ita- Quando il figlio improvvisamente politico”, come dice un personaggio Roberto Rossellini (autore di un liana, Faro Film, Rai Cinema …Distribuzione: Bolero parte, Michelangelo, pensando che del film, e a riprova di questo, oltre soggetto che è alla base del film) e al Film …Italia 2008 …colore 89’ sia colpa sua, lo raggiunge a Parigi. alle note dell’Internazionale suonate Marcel Carné di Les enfants du Qui ritrova un suo vecchio amico da un anziano musicista, arriva paradis. ••• SCAPARRO non è nuovo ad (Jean Sorel), professore alla Sorbona, l’intimidazione della polizia, che per L’utopia consiste anche in questo, esperienze di contaminazione fra con il quale tenta di riaprire un due volte irrompe nell’edificio dove sembra dirci Scaparro: con un’arte linguaggio teatrale e teatro della periferia parigina, si tengono le prove. Ma il teatro antica e semplice come la commedia cinematografico e più in generale a allestendo uno spettacolo con i resiste, e accoglie tutti coloro che dell’arte si può sedurre dei ragazzi di un lavoro sui linguaggi espressivi, ragazzi delle banlieue. Dapprima sfidano il potere politico con il strada, con un gesto – teatrale – si che lo ha portato a creare in teatro scettici, i ragazzi vengono potere dell’arte. può fare la rivoluzione. spettacoli innovativi e multimediali conquistati al progetto dalla musica “Nun me piace o’ presepe”, dice BARBARA CORSI come Don Chisciotte o Amerika, di Pulcinella, che riconoscono subito Francesco al padre, citando Eduardo RUMORE BIANCO

di Alberto Fasulo pagano propiziatorio che richiama (anche direttore della fotografia) Fotografia: Alberto Fasulo …Suono: Luca Bertolin sinistramente The wicker man;le nel loro manifestarsi fortuito in …Montaggio: Johannes H. Nakajima, Fabio Nunzia- tracce di bracconieri, gli estrattori di questo documentario che nasce ta …Musiche: Riccardo Spagnol …Produzione: sassi che denudano il greto, le dalla mera osservazione: “a rischio Faber Film, Wildside Media, RTSI …Distribuzione: bombe inesplose, il temporale di annoiarlo, ho voluto mettere lo Tucker Film …Italia/Svizzera 2008 …colore 90’ maestoso, gli entomologi svizzeri, spettatore di fronte alla vita senza la demolizione di una costruzione filtri né voce fuori campo”, ha ••• UNA DISTRIBUZIONE graduale, abusiva, finalmente le chiare, dichiarato l’autore, che cita Werner sottovoce, sta facendo conoscere il fresche e dolci acque del tratto Herzog piuttosto che Piavoli come documentario Rumore bianco, rinnovarsi della natura, le attività navigabile con i tuffi spensierati dei modello di riferimento. Ne scaturisce opera d’esordio di Alberto Fasulo dell’uomo di cui il fiume si fa ragazzi. Ma anche, intrecciate, un’opera affascinante, che ci cala dedicata al Tagliamento, “re dei testimone con il suo incessante immagini d’archivio della Cineteca per 90’ in una dimensione fiumi alpini”. Otto mesi di ricerca, fluire. del Friuli: battaglie e marce della spaziotemporale di serena adesione dieci di montaggio, riprese in 35mm Il paesaggio lunare della foce, Grande Guerra, bombardamenti e ai ritmi della natura, con il benefico e registrazione analogica del l’isolamento e la fatica di sfollati della II Guerra Mondiale, le accompagnamento del suono portentoso sonoro per catturare la un’anziana contadina, la centrale piene e gli allagamenti. dell’acqua, per l’appunto il rumore vita, i lavori, i riti, gli svaghi, elettrica che ne preleva le acque, le La realtà e gli eventi, anziché bianco. insomma lo scorrere del tempo, il anziane titolari di un bar, il rito provocati, vengono colti dal regista MARIO MAZZETTI L’ULTIMO CRODINO

di Umberto Spinazzola della Val Susa che, decisi a non usare impersonato dal sempre convincente tutt’altro che irreprensibile, il film violenza e consapevoli delle , l’imperante noia di esprime nei confronti dei protagonisti Sceneggiatura: Umberto Spinazzola …Fotografia: Luciano Federici …Montaggio: Osvaldo Bargero difficoltà di rapire un vivo, decidono provincia. Anche se non mancano un’evidente simpatia e una conclusiva …Musiche: Giuseppe Fulcheri …Interpreti: Ricky di rapire un morto. Salvo poi sequenze ironiche e a tratti assoluzione. L’inconsueta Tognazzi, Serena Autieri, Enzo Iacchetti, Dario Ver- comportarsi in modo talmente folle decisamente comiche (la scena ambientazione in Val Susa, oltre a gassola, Giobbe Covatta, Marco Messeri …Produzio- ed assurdo da finire in un primo notturna del trafugamento della illustrare una parte d’Italia poco nota ne: Luna Rossa Cinematografica, On My Own momento per depistare le indagini e bara dal cimitero), predomina nel almeno al cinema, offre lo spunto per …Distribuzione: Mikado …Italia 2009 …colore 100’ successivamente per essere film un’atmosfera vagamente qualche osservazione in chiave facilmente identificati e arrestati. malinconica e patetica, prodotta ambientalista, che non guasta e non ••• UNA STORIA quasi incredibile, La sproporzione fra ambizioni ed soprattutto dal personaggio e appesantisce la storia. come accade spesso quando i film esiti, progetti e capacità criminali dei dall’imprevedibile prestazione di FRANCO MONTINI raccontano vicende realmente due protagonisti appare un tipico Enzo Iacchetti nel ruolo di Pes, accadute. Il fatto di cronaca narrato soggetto da commedia all’italiana. amorevole padre separato, geloso in questo caso è il furto, con L’ultimo crodino sembra una dell’affetto della figlia e ancora successiva richiesta di riscatto, della variazione sul tema de I soliti innamorato della moglie. Pes è il salma di Enrico Cuccia, uno dei ignoti. Pur ambientato al presente o braccio operativo della “gang” grandi nomi della finanza italiana. I quasi, il film racconta un’Italietta da criminale, dove la mente è il più sequestratori, soprannominati Pes e anni ’50, con i bar sperduti evoluto, ma non meno goffo, Crodino, sono due ingenui balordi di frequentati da nullafacenti, il Crodino (Ricky Tognazzi). Insomma, provincia, due insospettabili abitanti bonario maresciallo dei carabinieri nonostante il loro comportamento

38 VIVILCINEMA marzoaprile09 schede critiche DALL’ALTRA PARTE DEL MARE

su binari di genere troppo regista, dimostrando una certa convenzionali. I fatti: al regista Abele maturità autoriale, segue gli (Vitaliano Trevisan, il torbido sviluppi della vicenda evitando che protagonista di Primo amore) viene tanto lo scontro tra Abele e Chiara commissionata dal comune di Trieste quanto l’inserimento della parte una pièce teatrale sul Giorno della teatrale – di cui si rendono Memoria. La rappresentazione è protagonisti gli attori durante le incentrata, tra l’altro, sul personaggio prove dello spettacolo – di Tosca, una deportata di Auschwitz appesantiscano la intervistata qualche anno prima dalla rappresentazione. Interessante, FOCACCIA di Jean Sarto giornalista Clara, che proprio per la poi, la digressione di cui ad un Sceneggiatura: Monica Rapetti …Fotografia: Miche- sua conoscenza diretta dell’argomento certo punto si rende protagonista BLUES le Tarantola …Montaggio: Patrizia Ceresani …Inter- viene ingaggiata come co-autrice della Clara (un’ottima Galatea Ranzi) preti: Galatea Ranzi, Vitaliano Trevisan, Giordana De rappresentazione. Tra Abele e Clara, che, approfittando dell’impasse sul Santis, Fulvio Falzarano …Produzione: Dream Film però, affiorano ben presto divergenze lavoro, decide di partire alla di Nico Cirasola …Distribuzione: Caro Film …Italia 2008 …colore 80’ riguardo allo sviluppo della ricerca del padre, sparito quando Sceneggiatura: Nico Cirasola, Alessia Lepore …Fotografia: sceneggiatura: più orientato il regista lei era bambina. Sarà proprio il Rocco Marra …Montaggio: Maurizio Baglivo …Interpreti: ••• OPERA PRIMA di Jean Sarto, ad una visione impersonale della ritrovamento di quest’ultimo a far Dante Marmone, Luca Cirasola, Tiziana Sciavarelli …Produ- Dall’altra parte del mare mette in vicenda, maggiormente interessata la sì che la donna riesca nuovamente zione e Distribuzione: Bunker Lab …Italia 2008 …colore 78’ a guardare “dall’altra parta del scena il tragico tema dell’Olocausto giornalista a scavare nell’intimo dei ••• CHISSÀ SE i realizzatori del film si mare”, senza essere più attraverso il linguaggio teatrale. È personaggi. A pagare il conto più siano ispirati a Supersize me, il tormentata dai fantasmi del questo, senza dubbio, l’aspetto più salato di questo contrasto è la vita divertente film-denuncia del 2004 con passato. originale di una pellicola che avrebbe dello spettacolo, destinato a una cui Morgan Spurlock, sottoponendosi ad altrimenti corso il rischio di appiattirsi prolungata situazione di stallo. Il GABRIELE SPILA una dieta ricca di zucchero e grassi, denunciò gli effetti deleteri provocati dal menu offerto dall’industria dei fast food. Probabilmente sì, ma a differenza FUGA DAL CALL CENTER del film di Spurlock, però, il docu-fiction diretto da Nico Cirasola evita qualsiasi Un copione già scritto, insomma, attacco politico diretto, per raccontare di Federico Rizzo che da lì a poco costringerà il invece una storia italiana “d’altri tempi” Sceneggiatura: Federico Rizzo, Emanuele Caputo giovane ad un umiliante e come quella andata in scena qualche …Fotografia: Luca Bigazzi …Montaggio: Manuel degradante percorso anno fa ad Altamura. Nel piccolo centro Donninelli …Interpreti: Angelo Pisani, Isabella Taba- pugliese venne infatti inaugurato, tra lo rini, Natalino Balasso, Paolo Pierobon, Debora Villa professionale. L’esordiente Rizzo …Produzione: Gagarin, Ardaco …Distribuzione: Lo (numerosi corti alle spalle) stupore della gente, un grande Scrittoio …Italia 2008 …colore 95’ racconta con vena caustica ed McDonald’s: un vero e proprio irriverente gli insuccessi del spauracchio per i commercianti ••• GUARDARE un film come Fuga protagonista, con una tradizionali ma non per Luca Digesù, che dal call center in un periodo di sceneggiatura mordente (dello decise di aprire proprio accanto al recessione globale come quello stesso Rizzo con Emanuele colosso americano una panetteria attuale fa venire in mente brutti che strizza l’occhio a quanto già Caputo) e una regia dinamica, specializzata nello smercio di un pensieri: il rischio, cioè, che la raccontato da Virzì con il bellissimo impreziosita da una prodotto tipico pugliese come la preoccupazione per il lavoro Tutta la vita davanti. Ed ecco che collaborazione eccellente: il focaccia. Una concorrenza leale, precario possa essere (ma forse è già la storia di Gianfranco Coldrin, neo- direttore della fotografia Luca insomma, che contro ogni pronostico successo) sostituita dalla realtà ancor laureato a pieni voti in vulcanologia, Bigazzi. Elementi presenti vide in pochi mesi soccombere il grande più angosciante dei licenziamenti di diventa la stessa di tanti altri come soprattutto nella prima parte del fast food, costretto alfine alla chiusura. massa. Eppure, la graffiante opera lui: preparati e stimolati, ma presto film, ricca di trovate divertenti Focaccia Blues si delinea come pellicola prima del 33enne brindisino piegati alle logiche dell’attuale (come la partecipazione del strutturata su un doppio livello: alla Federico Rizzo (girata interamente mercato del lavoro. Come critico Tatti Sanguineti nei panni parte documentaristica, che racconta in digitale e presentata con successo rinunciare, allora, alla chiamata della di uno psicologo sui generis) e l’iter della vicenda attraverso le all’ultima edizione del Iper Thesis, azienda leader nel certamente più interessante di testimonianze degli abitanti del paese, Filmmaker/Doc) resta un viaggio settore dei call center che promette un finale un po’ troppo fa da contraltare quella di finzione, allucinante e “allucinato” nel al povero Gianfranco scalate di ordinario. articolata sulla complicata storia d’amore sottobosco del precariato giovanile, livello e gratificazione economica? GABRIELE SPILA tra il fruttivendolo Dante e la procace Rosa, sua cliente affascinata dall’arrivo in paese del bizzarro e pacchiano Manuel. Ironia graffiante e coralità fanno da ingredienti a una commedia genuina che L’ESTATE D’INVERNO invita a riflettere sulla difesa della propria identità, a cui danno voce, di Davide Sibaldi d’inverno intende rendere omaggio confessionale sospeso nel tempo, attraverso un’amichevole allo stile rigorosamente essenziale del dove i protagonisti sono insieme Sceneggiatura: Davide Sibaldi …Fotografia: Luca partecipazione, pugliesi doc come Fantini …Montaggio: Rita Rossi …Interpreti: Pia Lan- movimento danese del Dogma, nato confessori e penitenti, vittime e Michele Placido e il curioso duo formato ciotti, Fausto Cabra … Produzione e Distribuzione: nel ‘95 per mano di Lars Von Trier. Ed carnefici. Rabbia, solitudine, da Lino Banfi e Renzo Arbore, che Ardaco …Italia 2007 …colore 70’ è proprio una stanza d’albergo alla fantasmi del passato e paura del davanti ai fornelli esasperano il concetto periferia di Copenaghen a fare da futuro che incombe: in poco di appartenenza regionale con una ••• PREMIATO all’European cornice all’intensa storia che vede tempo emergono gli spettri e le lunga serie di disquisizioni culinarie. O Indipendent Festival di Parigi (miglior protagonisti Christian, un 19enne alla sofferenze di due vite segnate da come il governatore Nichi Vendola, nelle film e migliore attrice Pia Lanciotti), ricerca della madre, e Lulù, prostituta violenza e distruzione. Due vite vesti di un irriducibile esercente di italiana sulla quarantina giunta in L’estate d’inverno è uno dei tanti che il destino, però, ha deciso di cinema d’essai. È proprio la metafora da Danimarca dopo una serie di film provenienti dal sottobosco del riunire. lui incarnata – una piccola sala che peripezie. Il pretesto (a dire il vero cinema indipendente italiano. Un GABRIELE SPILA difende con le unghie e con i denti il non troppo originale) di scambiare panorama resosi negli ultimi anni cinema di qualità dall’assalto delle due chiacchiere anziché consumare sempre più ricco grazie anche all’uso pellicole commerciali – a descrivere il un atto sessuale è la chiave di volta del digitale, strumento oramai senso del film. E sarebbe bello se, come attraverso cui il giovane Christian prediletto per costi e praticità da la panetteria di Altamura, anche il suo riesce ad entrare in sintonia con la molti filmmaker. Come nel caso del piccolo cinema potesse vincere la sfera più intima di Lulù. In tempo giovane Davide Sibaldi, 21enne scommessa. milanese con alle spalle decine di reale, l’asettica stanza d’albergo GABRIELE SPILA cortometraggi, che con L’estate diventa così una sorta di

VIVILCINEMA marzoaprile09 39 rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA GANGSTER STORY coppia, come Marie Barrow, sorella ancora in che celebra la città di Roma come ispiratrice vita di Bonnie. Devolution! (64’) è invece dell’intensa storia d’amore e morte descritta (Bonnie and Clyde) l’interessante making-off del film. A parlare, nell’opera. Chiudono gli extra i promo dell’epoca, tra gli altri, sono Warren Beatty, che ricorda una breve introduzione di Plàcido Domingo e le di Arthur Penn note di produzione tecnica ed artistica. Usa 1967, colore 106’ come a vestire i panni del protagonista maschile sarebbe dovuto essere Bob Dylan, Audio: Italiano, Inglese e Francese mono Faye Dunaway, lo sceneggiatore David MURIEL, IL TEMPO DI UN ...Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese, Olandese, Islandese Newmann e Arthur Penn, che ammette le ...Video: 1.78:1 – 16/9 ...Extra: documentari, scene eliminate, trailer RITORNO (Muriel ou le temps ...Etichetta: Warner Bros iniziali riserve. Completano gli extra Prove di d’un retour) guardaroba (8’), special dedicato ai cambi di ••• Immagini ormai ingiallite dal tempo costume sul set, due scene eliminate in fase di di Alain Resnais scorrono sullo schermo accompagnate dal montaggio e un doppio trailer. Francia 1963, colore 111’ suono inconfondibile dello scatto di una Audio: Italiano mono, Francese mono ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 1.66:1 - macchina fotografica. Ritraggono la 16/9 ...Extra: cortometraggi, trailer ...Etichetta: Ripley’s Home Video povertà, la disperazione e, TOSCA ••• Dopo Notte e nebbia e Hiroshima mon probabilmente, la rassegnazione di chi di Giuseppe Patroni Griffi amour non poteva mancare, da parte della ha rinunciato a combattere per una Italia 1992, colore 195’ Ripley’s, la pubblicazione di Muriel, il tempo di società migliore. L’incipit di Gangster Audio: Italiano (5.1) ...Sottotitoli: Italiano, Francese, un ritorno, anch’esso incentrato sulla memoria, Story riporta subito lo spettatore Inglese ...Video: 16/9 ...Extra: special, galleria foto- tema da sempre caro ad Alain Resnais e spesso indietro nel tempo, nella profonda grafica, promo, note filmografiche ... Etichetta: 01 frequentato dal suo cinema. Se nel caso dei due provincia americana di un periodo ••• Cinque anni di preparazione e titoli precedenti al centro della storia era il difficile come quello della Grande tre mesi di prove, più di cento terribile ricordo della II Guerra Mondiale, in Depressione. Ed è proprio qui che si paesi collegati in mondovisione, Muriel il passato è quello relativamente più incontrano Clyde Barrow (Warren Beatty), trenta telecamere impiegate. recente (siamo all’inizio degli Anni ‘60) rapinatore sessualmente impotente appena Ancora, cinque satelliti usati e il dispiegamento rappresentato dalla guerra in Algeria. Ed è uscito di galera, e Bonnie Parker (Faye di una troupe in elicottero. Questi sono solo proprio il ricordo delle torture mortali subite da Dunaway), giovane cameriera insoddisfatta alcuni dei numeri della rappresentazione live una donna (Muriel, appunto), a tormentare della propria esistenza. Un’unione, la loro, della Tosca andata in scena tra l’11 e il 12 luglio Bernard, giovane reduce dal conflitto che vive che non si limita alla sfera sentimentale ma del 1992. Un evento unico, un “film vivente” – all’estremo Nord della Francia insieme alla che sfocia nell’insano progetto di rapinare come definito da Andrea Andermann, ideatore matrigna Hélène. Quest’ultima vuole rivedere il banche ed uccidere chiunque cerchi di e produttore del progetto – che, fondendo suo vecchio amante Alphonse e decide quindi di intralciare il loro cammino. Tra picnic e l’opera all’alta tecnologia, plasmò l’arte scrivergli per invitarlo a soggiornare da lei per sparatorie, la coppia – alla quale nel musicale in una forma fino ad allora alcune settimane. Un invito subito accettato frattempo si sono aggiunti il fratello di sconosciuta. I protagonisti (Plàcido Domingo, dall’uomo, che giunge a destinazione in Clyde, la moglie di questi ed un giovane Catherine Malfitano e Ruggero Raimondi), compagnia della giovante amante Françoise, che ritardato uscito dal riformatorio – avrebbero infatti abbandonato il palcoscenico spaccia però come nipote. Al quartetto si imperversa per le strade del paese, per catapultarsi negli stessi luoghi e nelle stesse aggiungeranno nei giorni successivi altri compiaciuta dalla fama attribuitagli dalla ore del giorno e della notte indicate dalla personaggi. Calati in un comune contesto di stampa e spinta dal gusto quasi infantile partitura originale di Puccini. Tutto in diretta, provincia, i protagonisti ricercano nel passato una della sfida alle autorità. Pensato inizialmente trasmesso in mondovisione, e con una platea di ragione per dare un senso al presente. Il ricordo, per un regista europeo (furono contattati, oltre un miliardo di spettatori. Ed ecco che allora, diventa il mezzo ideale per ritrovare la senza successo, prima François Truffaut e poi allora la Chiesa di Sant’Andrea (nella propria identità e, al tempo stesso, una Jean-Luc Godard), Gangster Story resta, mattinata), Palazzo Farnese (all’imbrunire) e dimensione di vita. Primo film a colori di Resnais, oltre che un caposaldo del genere, uno degli Castel Sant’Angelo (all’alba del giorno Muriel, il tempo di un ritorno si aggiudicò il esempi più cristallini di cinema seguente) furono le fedeli sedi della Premio speciale della critica e la Coppa Volpi per la indipendente. Un film voluto fortemente da rappresentazione del capolavoro di Puccini, migliore interpretazione femminile (a Delphine Warren Beatty, che dopo aver comprato i musicato per l’occasione dall’Orchestra Seyrig, già protagonista ne L’anno scorso a diritti della sceneggiatura ne affidò la Sinfonica Rai di Roma diretta da Zubin Mehta. Marienbad) alla Mostra di Venezia del 1963. direzione al grande Arthur Penn, regista La regia televisiva del progetto fu affidata ad Come di consueto, l’edizione si presenta in amico da sempre in guerra contro lo star un regista fortemente “teatrale” come un’elegante confezione, che a corredo del disco system hollywoodiano. Al tempo stesso, Giuseppe Patroni Griffi, che volle accanto a sé, propone una piccola brochure a colori Gangster Story è forse il primo film (siamo nel delicato ruolo di direttore della fotografia, contenente, oltre ai credit tecnico-artistici, una nel 1967) a scardinare quel codice di Vittorio Storaro, con cui aveva già lavorato nei scheda critica (firmata per Il Castoro Cinema dal moralità che aveva contraddistinto per lungometraggi Addio, fratello crudele (1971) critico Paolo Bertetto) ed un’introduzione alla decenni la produzione delle Major. Una e Identikit (1974). I numerosi riconoscimenti versione italiana del soggetto originale di Jean scelta vincente, visto l’enorme successo che il raccolti, tra cui l’Emmy ed il premio Bafta, sono Cayrol. Unica pecca, semmai, è la qualità della film ottenne tanto in patria quanto nel la testimonianza del successo di un evento che traccia video, che non essendo stata rimasterizzata vecchio continente, aiutato certamente dal oggi giunge sul mercato dell’home video presenta gli inevitabili artefatti del tempo. Limiti contesto sociale del periodo (guerra del attraverso un elegante cofanetto dvd intitolato che vengono comunque colmati da un comparto Vietnam e movimento studentesco). appunto Tosca, nei luoghi e nelle ore di extra di tutto rispetto, impreziosito dalla presenza L’edizione dvd proposta dalla Warner è di Tosca. Davvero di ottimo livello la qualità di due cortometraggi diretti da Resnais: Toute la grande livello, grazie ad un’opera di dell’edizione, grazie anche alla mémoire du monde (1956), una passeggiata restauro che, partendo dalla pellicola rimasterizzazione video (il cui formato è stato sentimentale che esplora la complessa struttura originale, restituisce una versione del film portato in 16/9) e al rimissaggio della pista architettonica e la gigantesca macchina completamente rimasterizzata ed esente da sonora, alla quale sono stati aggiunti in fase di organizzativa della Biblioteca ogni tipo di imperfezione. Degno di nota è restyling anche alcuni effetti. Accompagna il Nazionale di Parigi, e anche il comparto extra, estremamente ricco dvd un interessante libretto che approfondisce Le chant du Styrène per un titolo così datato. A farla da padrone le varie fasi del progetto: numerose fotografie, (1958), descrizione a sono una serie di documentari preparati in le testimonianze del giornalista del New York ritroso del processo di occasione del quarantennale del film, a Times Alan Cowell e di tanti altri, numerosi produzione di una partire da Love and death (42’), che riferimenti storiografici all’opera pucciniana e materia plastica. ripercorre la vera storia di Bonnie e Clyde le schede bibliografiche del cast artistico e attraverso foto e filmati d’epoca, in molti tecnico. Tra i bonus su disco, invece, è presente casi inediti, e le testimonianze di chi ha un’esclusiva galleria di fotografie di Storaro e vissuto in prima persona le gesta della lo special Vissi d’Arte da Tosca a Puccini (55’),

40 VIVILCINEMA marzoaprile09 I Corti della CORTOMETRAGGIche passione

X EDIZIONE

ALICE NO SMOKING COMPANY di Stefano Anselmi di Edo Tagliavini Sceneggiatura: Stefano Anselmi …Fotografia: Daniele Sceneggiatura: Massimo Lolli …Fotografia: Gianni Cigna Baldacci …Montaggio: Shara Spinella …Musiche: Mau- …Montaggio: Filippo M. Montemurro …Musiche: Blind Birds ro Buttafava …Interpreti: Isabella Ragonese, Mariella …Interpreti: Enzo Decaro, Jo Sung, Giorgia Wurth …Produ- Valentini …Produzione: Movie Factory ...Italia 2008 zione: Eskimo …Italia 2006 …colore 15’ …Premio del pubbli- …colore 12’ …Corto di “Interesse culturale nazionale” co e menzione speciale al Corto festival di Imola; Visioni Ita- ••• Come ogni domenica, Alice liane, Roma FF, Linea d’ombra, Mosaico FF, Maremetraggio (Isabella Ragonese, protagonista di ••• Il signor Ma è un giovane manager cinese, chiamato a licenziare Tutta la vita davanti di Virzì) aspetta l’orario di visita in una clinica tutti i dirigenti sopra i 45 anni di un’azienda italiana acquistata dalla psichiatrica. È di casa, le infermiere la salutano, i pazienti nel multinazionale Whang. Assediato dal caldo e dall’ironia dei corridoio pure. Quando arriva nella stanza la trova vuota, la signora colleghi, il placido Marcello (Enzo Decaro) aspetta il suo turno a tu anziana che l’attende è nel salone: la riporta a letto, ma ci per tu con lo spietato manager. Sta per partire la sfida tra vecchio e accorgiamo che qualcosa non quadra… nuovo mondo, dove anche il fumo ha la sua importanza…

AU BOUT DU MONDE STAGIONE DI CACCIA di Konstantin Bronzit di Andrea Mugnaini Sceneggiatura: K. Bronzit …Animazione: K. Bronzit, Eka- Sceneggiatura: Benni Piazza, A. Mugnaini …Fotografia: terina Krouglova …Montaggio: Hervé Guichard …Pro- Roberto Galassini …Montaggio: Arzu Volkan …Musiche: Mat- duzione: Folimage Valence Production …Francia 2000 teo Buzzanca …Interpreti: Amerigo Fontani, Fernando Mara- …colore 8’ …Primo premio o Premio del pubblico, tra gli ghini, Patrizia Ficini …Produzione: Malandrino Film …Italia altri, ai festival di: Annecy, San Pietroburgo, Potsdam, 2008 …colore 11’ …Premio FICE La Cittadella del Corto; Salen- Montréal, Castelli Animati di Genzano, Chicago, Vallado- to Finibus Terrae, Molise Cinema, Sardinia Film Festival lid, Lipsia, Clermont-Ferrand, Aspen, Tampere, Lisbona ••• Attilio ha combattuto nell’ultima Guerra Mondiale: era il settembre ••• Un cartone animato che si guarda ammirati, con la gioia del ’43 quando, alla notizia dell’armistizio, raggiunse con migliaia di tipica dell’infanzia. Le avventure di una casa dall’equilibrio fragile, situata in cima a una montagna, che ondeggia ora a soldati le linee anglo-americane per sfuggire ai tedeschi. 30 anni dopo, destra ora a sinistra con grave disappunto per i suoi abitanti. partecipa ogni anno alla stagione di caccia: si alza all’alba, si arma e Divertentissimo, una chicca. conduce la sua personale e sorprendente battaglia nel bosco.

MARADONA BABY IL SUPPLENTE di Nino Sabella di Andrea Jublin Sceneggiatura: N. Sabella …Fotografia: Cristian Alberini Sceneggiatura: A. Jublin …Fotografia: Daniele Massac- …Montaggio: Michela Amodio …Musiche: Antonio G. cesi …Montaggio: Pierpaolo Adami …Musiche: Claudio Bono …Interpreti: Accursio Bentivegna, Desirée Licata, Bresciano …Interpreti: Andrea Jublin, Arianna del Buo- Ornella Giusto …Produzione: Vertigo …Italia 2008 …colo- no …Produzione: Sky, Frame by Frame …Italia 2006 re 9’ …Premiato a: Mediterraneo Film Festival, Lago Film …colore 15’ …Candidato all’Oscar 2008 come miglior Fest, Arrivano i corti, Cortopalo, Officinema, Cortolovere. cortometraggio Festival di: Montpellier, Taormina, Marzamemi, Arese in ••• “Una storia di nostalgia dedicata a coloro che hanno difficoltà di corto, Clorofilla Film Fest, Per il cinema italiano di Bari comportamento”. Come lo stravagante supplente che sconvolge gli ••• Il mondo di Accursio è piccolo studenti di un liceo con la sua anarchia e creatività, tale da come il suo cortile e grande come i suoi sogni e i suoi affanni di risvegliare il fanciullino in ciascuno di loro. Per poi rivelarsi ben bambino: l’invidia per la sorella, il pallone, l’urgenza d’amore per diverso da come sembrava... Un inno alla fantasia, accompagnato da una mamma ad un tempo vicina e irraggiungibile, come una una pallina firmata da Del Piero. Madonna che lui cerca di conquistare con il suo talento di piccolo Maradona. UOVA MASSIMA PUNIZIONE di Alessandro Celli Sceneggiatura: A. Celli …Fotografia: Maura Morales Ber- di Filippo Macelloni, gmann …Montaggio: Clelio Benevento …Musiche: Umberto Lorenzo Garzella Smerilli …Interpreti: Katia Pietrobelli, Marta Mangiucca, Sceneggiatura: Lorenzo Garzella, Filippo Macelloni Patrizio La Bella …Produzione: Blue Suede Shoots …Italia …Fotografia: Ivan Casalgrandi …Musiche: Gianluca Lic- 2007 …colore 5’ …David di Donatello miglior corto, menzio- ciardi …Interpreti: Heriz+, Giorgio Ciccotelli, Gabriele ne speciale Nastri d’Argento; premiato a: Expresion en Corto Spinelli …Produzione: Nanof …Italia 2006 …colore 10’ Mexico City, Interfilm Berlin, Sapporo Film Festival, Capalbio …Lubiana Film Festival, Montpellier Cinéma, San Paulo Cinema, Valdarno Film Festival, Festival de Nice Film Festival ••• La bicicletta, la spesa al supermercato, la corsa a casa per ••• Una partita lunga una vita. Un calcio di rigore che diventa un duello preparare il pranzo. Una mattina come tante. Anche la burrasca reiterato nei momenti topici dell’esistenza dello “sfigato” protagonista, familiare è sempre la solita, e richiede un rimedio adeguato… sempre in cerca di riscatto, sempre deluso dall’esito del tiro. Occhio però Semplice ma efficace, ha vinto il David di Donatello 2008. ai titoli di coda… nelle sale Fice

VIVILCINEMA marzoaprile09 41 rubricheCinema di carta a cura di CHIARA BARBO continua ad esserlo, con il recente novanta pagine di splendide Einstein. Concludono il volume una fotografie precedono poi la bella filmografia, accompagnata sezione dedicata ai documenti, dalle riproduzioni delle locandine che vanno dalla cronologia del dei film, una ricca bibliografia e la bandito Giuliano a estratti di traduzione in inglese della biografia sceneggiature, atti pubblici, e delle due interviste riportate nel articoli di giornale, sentenze di volume. tribunale. E infine la filmografia, per un libro atteso da tempo, e che pochi meglio di Michel Ciment potevano realizzare.

SOUTH BY INFANTILI, GENIALI, LILIANA CAVANI SOUTHWEST STRAVOLTI: a cura di Giacomo Martini, Il cinema di Corso Salani Piera Raimondi Cominesi, a cura di Alberto Morsiani GLI ANTIEROI DI Davide Zanza. e Serena Agusto. WES ANDERSON Edizioni Falsopiano A cura di Luisa Ceretto, Editrice Il Castoro ••• Ultimo volume della collana Roberto Chiesi, Pierpaolo Loffreda ••• Corso Salani è un regista fuori curata da Giacomo Martini, è un e Alberto Morsiani. DOSSIER ROSI dagli schemi, “marginale per approfondito studio sul cinema di di Michel Ciment. Le Mani Ed. scelta e per necessità, Liliana Cavani, ricco e vario nei Editrice Il Castoro autoprodotto, che ha fatto ••• Regista e cinéphile, amante di saggi che lo compongono, ••• Questo di Michel Ciment è un dell’isolamento una virtù e della Scorsese e Truffaut, Wes Anderson nell’apparato iconografico fatto importante volume su quello che è solitudine un tema”. Oltre alla è una delle più brillanti promesse di ritratti, fotografie di scena e uno dei grandi maestri del cinema solitudine è lo spaesamento a del cinema americano. Nei suoi film fotogrammi, e anche nella contemporaneo, che analizza e caratterizzare il cinema del propone una visione tutta sua dei grafica non consueta. Dopo la racconta “con precisione e regista fiorentino, e il senso e la temi cardine della società biografia che apre il libro, ricchezza di argomentazioni ricerca dell’altrove per un autore americana, trattando temi un’intervista a Liliana Cavani ci l’originalità e il genio di Francesco che va dall’Italia al Sudamerica, e drammatici con ironia e mettendoli introduce al lavoro, all’arte e Rosi” attraverso saggi, interviste e in quell’Est Europa che è ancora in forma di commedia, evocando all’impegno umano e politico conversazioni, documenti e una oltre, lontano dai confini che “un quotidiano iperrealista e al della regista emiliana: dagli straordinaria collezione di conosciamo. È regista di un tempo stesso visionario”. Infantili, esordi negli anni Sessanta con immagini e fotografie provenienti cinema che si mostra nel suo geniali, stravolti: gli antieroi di Wes una serie di documentari prodotti dall’archivio personale del regista. svolgersi, nell’avventura del suo Anderson è pubblicato dalla casa per la Rai, che andarono subito Quello di Rosi è un cinema fatto di farsi cinema. Salani è un editrice Le Mani in collaborazione incontro a tagli e censure, al una lunga e intensa attività di viaggiatore, un profondo con il SNCCI – Sindacato Critici primo lungometraggio, documentazione, di indagine, una conoscitore dell’animo umano e Cinematografici dell’Emilia Francesco di Assisi, etichettato sorta di work in progress che delle sue solitudini; autore di film, Romagna e Marche – in occasione subito come “eretico, blasfemo e comincia con il suo primo film, La piccoli in senso produttivo ma di della retrospettiva dedicata a Wes offensivo per la fede degli sfida, nel 1958, ed è tuttora in grande intensità e forza Anderson dalla FICE Emilia italiani”. Nell’intervista, la Cavani progress, in ricerca, in progressione drammatica, che Alberto Morsiani Romagna. I curatori del libro ci ripercorre brevemente i suoi altri appunto. Scrive Alberto Barbera e Serena Agusto ripercorrono per accompagnano in un viaggio che film: Galileo, I cannibali, nella sua introduzione al libro (a il lettore. Corso Salani si racconta va dal primo film di Anderson, Un L’ospite, fino allo “straziante, cura di Lorenzo Codelli in una lunga intervista a colpo da dilettanti, a Rushmore crudele e terribile” (per usare le nell’edizione italiana): “Cineasta introduzione del libro, a cui e a I Tenenbaum, diventato parole di Luchino Visconti) della realtà, di una forza e una fanno seguito sei saggi che subito un piccolo cult, fino a Le Portiere di notte, e ancora concretezza espressiva tanto analizzano i suoi film, in avventure acquatiche di Steve Oltre la porta, Francesco, Il esemplari da aver fatto scuola, Rosi particolare i temi, i significati e lo Zissou (da noi penalizzato da un gioco di Ripley e i numerosi ha costruito la verità del suo stile di un regista anomalo, vero, doppiaggio maldestro) e al più progetti in cantiere. È un cinema cinema sul rigore delle ricerche…”, poetico, secco e struggente, ma recente Il treno per il personale ma che va dentro le ed è infatti lo sguardo lucido e anche lieve nel raccontare luoghi, Darjeeling. I capitoli del libro pieghe del mondo e razionale sulla realtà a fare di Rosi sguardi e sono brevi saggi che analizzano i dell’umanità, atto di accusa uno dei cineasti più intensi e passaggi; un temi chiave del cinema contro le atrocità del nazismo, autorevoli, con uno stile proprio autore ancora dell’originale e anticonformista cinema della fede e al tempo che non è solo stile ma è una poco visto e regista texano: un’introduzione al stesso di denuncia delle strutture chiarezza di visione e di racconto. Il troppo suo mondo e ai suoi personaggi, la ecclesiastiche che nulla hanno a pessimismo della ragione e emarginato famiglia e altre questioni, i mondi che vedere con l’intimo e l’ottimismo della volontà è il titolo dal nostro possibili di Wes Anderson, i profondo credere dell’uomo; del primo saggio presentato dal cinema. sognatori depressi, l’eroe di cinema di coscienza e Anderson come polarità libro, quanto mai appropriato a conoscenza, di identità, di indicare lo spirito e il cinema del senex/puer. Le parole dello stesso rapporti; cinema e televisione Anderson tratte da articoli e regista napoletano. Seguono altri accanto e insieme, questa è stata saggi e quindi le interviste, che interviste, un’accurata filmografia l’opera di Liliana Cavani e e bibliografia chiudono il libro. ripercorrono i film di Rosi. Oltre

Prossime uscite 15 maggio (Cannes) 28 agosto (Venezia)

42 VIVILCINEMA marzoaprile09 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

DON GIOVANNI IL SERVO SERVI E OPPRESSORI Cento anni fa nasceva Joseph Losey, autore osteggiato in vita e trascurato dopo la morte, artefice di un cinema libero, provocatorio, fino al culmine della trilogia pinteriana

Gran Bretagna dei primi anni Cinquanta, individui di classi diverse, contrapposte. E dove l’esule cercò rifugio e lavoro, se purtroppo è rimasta solo nelle pagine soltanto dopo un lustro di pseudonimi letterarie da Nobel di Pinter quella Losey poté recuperare la propria legittima sceneggiatura distillata da La recherche di firma per poter affrontare lucidamente, Proust che il drammaturgo aveva già pronto sotto la veste del giallo, temi come la pena per l’amico Losey, forse l’unico che avrebbe di morte (L’alibi dell’ultima ora, 1957), la potuto dominare quel testo monstre sullo corruzione della polizia (L’inchiesta schermo. dell’ispettore Morgan, 1959) o l’universo Ci siamo anche dimenticati di quel carcerario (Giungla di cemento, 1960). monumento a Mozart che è stato il Don Ci siamo già dimenticati la rivelazione a Giovanni (1979), dove la macchina da presa sorpresa di quel nome e di quello stile a un liberata nelle ariose architetture e nei ••• Ce lo siamo dimenticato, fin tempo civile e barocco, sull’onda d’urto del giardini delle ville palladiane ha restituito troppo presto. Nessuno che si sia preso la free cinema inglese, che aggrediva gli tutta la grandiosità perversa e tragica briga, nel centenario della nascita (gennaio schermi d’essai negli anni Sessanta con gli dell’impenitente libertino, giustificando 1909), di accennare un ricordo, un ritratto, apologhi agghiaccianti sull’incubo atomico ampiamente, tra rarissimi casi come Il flauto un ciclo televisivo. Nessuno che abbia fatto (Hallucination, 1961) o con la spietata magico di Bergman, la trasposizione filmica il tentativo, nella ricorrenza celebrativa dei versione britannica di Orizzonti di gloria di un’opera lirica. quattro secoli dalla presentazione del (Per il re e per la patria, 1964, sull’abuso E non vorremmo dimenticare, di Losey, il film contestato cannocchiale dell’astronomo ingiustificato di tutte le guerre). Ma forse ci testamento e postumo, Steaming (1985), Galilei, di recuperare per lo schermo quella siamo dimenticati anche di quella che nelle luci livide di un bagno turco trascrizione cinematografica di Vita di irripetibile, luminosa trilogia congegnata metteva in scena, senza veli, le confessioni di Galileo di Brecht (1974) che a quasi insieme alla penna asciutta e acuminata di un gruppo di donne, borghesi e proletarie, trent’anni dalla messa in scena americana Harold Pinter per mettere a nudo gli irrisolti giovani e anziane, raccolte e filmate da un (1947), con un insuperato Charles Laughton conflitti di classe che sottendono i rapporti vecchio discreto e amaro che già presagiva la nella parte dello scienziato pisano, tra gli uomini, mascherandoli con lo smalto morte. rilanciava la disanima impietosa delle convenzioni sociali. Ecco allora i Losey è stato maestro, lontano dai clamori dell’intolleranza del potere, politico come capolavori di quel periodo di fervore mondani, maestro di un cinema che anche religioso, ma anche dell’ambiguità o la creativo: Il servo (1963), che incastonava nelle punte più apertamente polemiche o codardia degli intellettuali. Sì, sto parlando negli spazi implosivi di un’abitazione didascaliche sapeva conservare la libertà di Joseph Losey, il regista del Wisconsin signorile l’enigmatica geometria delle dello stile, sperimentando generi o costretto ad abbandonare il proprio pulsioni e repulsioni anche erotiche tra movimenti di macchina con giovanile democratico Paese nel secondo dopoguerra, dominatori e dominati, fino al baldanza per poi concentrarsi sugli spazi perché il senatore McCarthy non digeriva le rovesciamento dei ruoli, facendo conoscere opprimenti, fisici e sociali, che condizionano sue simpatie comuniste, e Hollywood, che al mondo tutta la carica seduttiva e glaciale l’individuo. Un esempio fra i tanti: non non gradiva che con il pretesto di un di un attore come Dirk Bogarde; possiamo dimenticare la fuga per la libertà ribaltamento dei generi classici quel regista L’incidente (1967), teorema circolare dei due evasi di Caccia sadica (1970), quarantenne denunciasse la discriminazione sull’ipocrisia sentimentale ambientato nel braccati senza quartiere da un elicottero e l’odio razziale (Il ragazzo dai capelli chiuso pianeta di Oxford, con gli abili misterioso che li schiaccia a terra, come verdi, 1948; Linciaggio, 1950) o rimescoli pinteriani di spazio e di tempo; l’occhio della macchina da presa, in un raccontasse la storia d’amore di un Messaggero d’amore (1970), percorso di paesaggio sconfinato che li inghiotte. poliziotto criminale (Sciacalli nell’ombra, memoria a ritroso nell’Inghilterra vittoriana Quell’occhio nascosto ancora ci guarda, ci 1951) e lo aveva marchiato nella lista nera. E (“il passato è una terra straniera”) rivissuto incalza, senza più un Losey che sappia l’atmosfera non era certo migliore nella attraverso la cronaca di amori illeciti tra rivoltarsi contro, per immagini.

VIVILCINEMA marzoaprile09 43 rubricheMondo d’essai a cura di MARTA PROIETTI

LA CASA SULLE NUVOLE L’ARTISTA LUCIANO SOVENA MISSIONE: CINEMA GIOVANE Il presidente dell’Istituto Luce espone le attività del gruppo pubblico, con particolare attenzione per opere prime e seconde e documentari. Ma anche horror e road movie…

••• È il documentario riusciti a far esordire questi ragazzi con dei del Film di Roma e che è piaciuto molto alla Aethiopia, proiettato nel novembre del film che sono molto ben fatti. critica. Poi a seguire due documentari: 1924 al Teatro Augusteo di Roma, a tenere a Avete difficoltà a far uscire i film nella Sound of Marocco e Di me cosa ne sai battesimo ufficialmente l’Unione sale cinematografiche? che originariamente doveva intitolarsi Film Cinematografica Educativa L.U.C.E. Nel 1925, Grazie alla nostra partecipazione in Circuito bianco. Per quanto riguarda il primo, noi acquistato dallo Stato, l’Istituto Luce diventa Cinema, che rappresenta circa 220 schermi in abbiamo una scuola di cinema in Marocco, la prima casa di produzione cinematografica Italia dedicati al cinema di qualità, da questo finanziata dalla regione Lazio, con cui di proprietà pubblica esistente in Occidente. punto di vista siamo protetti e non abbiamo riusciamo a far studiare ragazzi che vengono Oggi il Luce è una società pubblica che si quindi difficoltà. dalle zone più povere del Paese: questi occupa di produzione e distribuzione di Producendo principalmente opere prime giovani tecnici del cinema hanno collaborato opere prime e seconde e della conservazione e seconde, quindi di autori pressoché non solo a Sound of Marocco, ma anche ad dell’archivio storico filmico e fotografico, sconosciuti al pubblico, riuscite a coprire un altro film che abbiamo in listino, l’horror compresi i famosi “Giornali Luce” che i vostri investimenti produttivi con gli di Francesco Gasperoni intitolato Smile. venivano proiettati nei cinema durante il incassi? Sound of Marocco, girato da Giuliana periodo fascista. “È questa – spiega Luciano I nostri sono tutti film a basso budget con i Gamba, è un road movie alla scoperta degli Sovena, presidente e amministratore quali fino ad ora siamo sempre riusciti a stili musicali che esprimono il mosaico di delegato dell’Istituto Luce – la missione che ci coprire le spese attraverso gli incassi in sala, i popoli e culture del Marocco. Il secondo ha affidato il ministero per i beni culturali. diritti televisivi, l’home video e il mercato documentario, Di me cosa ne sai, girato da Insieme alle opere prime e seconde stiamo estero. I film che produciamo incassano in Valerio Jalongo, racconta lo stato di salute cercando di fare anche film che abbiano un media tra i 300 e i 350 mila euro, che è del cinema italiano. forte impegno sociale, come nel caso de La comunque un buon risultato per delle opere Puntate molto, quindi, sul genere siciliana ribelle di Marco Amenta, e film di prime. documentario? genere. Abbiamo infatti nel nostro listino Com’è possibile invece accedere La mia idea per il futuro è quella di fare due film horror molto ben fatti. Non siamo all’archivio del Luce? documentari soltanto con materiale di quindi orientati esclusivamente al cinema È sufficiente collegarsi al nostro sito Internet, archivio. A questo proposito, abbiamo d’autore, ma più in generale siamo www.luce.it, e lì è possibile consultare e realizzato Hollywood sul Tevere che è un interessati a film realizzati da bravi vedere tutto l’archivio, con oltre 4.000 ore di documentario su tutti i divi americani che professionisti”. filmati. Ovviamente non si può scaricare il sono venuti a Cinecittà con, ad esempio, Nella vostra missione c’è anche la materiale, che però è possibile ordinare delle immagini inedite di Frank Sinatra che collaborazione con la Scuola Nazionale pagando un tot a minuto. Inoltre le immagini canta in italiano. Il mio obiettivo è quello di di Cinema. In che modo? dell’archivio sono molto richieste da valorizzare al meglio il nostro archivio, che è Abbiamo forti legami con la Scuola programmi come La storia siamo noi e canali un patrimonio inestimabile. Molto materiale Nazionale di Cinema. Ultimamente infatti come History Channel. sarà anche presente nel prossimo film di abbiamo dato la possibilità ai diplomati, Quali sono i film che avete in uscita da Marco Bellocchio, Vincere. invece di fare il consueto saggio di fine anno, qui all’estate? Lei è stato da poco nominato di realizzare dei film veri e propri. Per questo A maggio abbiamo La casa sulle nuvole di amministratore delegato di Cinecittà sono nati film come Ma che ci faccio qui! cui parlavo prima e che appartiene al genere Holding, che sta incorporando anche di Francesco Amato, che è già uscito in sala, e on the road: la storia di due fratelli che l’Istituto Luce. Cambierà la missione del La casa sulle nuvole, opera prima di partono alla ricerca del padre e lo Luce? Claudio Giovannesi con Adriano Giannini e il ritroveranno a Marrakesh. Poi abbiamo un Sicuramente bisognerà ridefinirne la giovane protagonista di Questo piccolo thriller italiano girato da un giovane regista, missione una volta che saremo una società grande amore, Emanuele Bosi, che uscirà Luigi Cecinelli, che si intitola Visions e che unica. La mia idea è comunque quella di ad aprile. Ne stiamo ora realizzando un terzo uscirà a Pasqua. In listino c’è anche il film rafforzare il Luce in particolare dal punto di le cui riprese stanno per finire. Grazie anche L’artista, una coproduzione italo-argentina vista produttivo, anche attraverso le alla collaborazione di Rai Cinema, siamo che abbiamo presentato all’ultimo Festival coproduzioni.

44 VIVILCINEMA marzoaprile09 a cura di UMBERTO FERRARI Detourrubriche Rassegne, retrospettive ed eventi dal mondo delle Cineteche

personaggi, che restituiva il e dei temi politici della storia rischiando a volte di punto di vista di un contemporanea più o meno diventare personaggio recente. La Grecia sotto il regime autocitazione (non ideale, venne dei colonnelli (Z – L’orgia del mancò per questo associato proprio potere), l’America Latina e le qualche critica da parte a Ozu col nome interferenze degli Stati Uniti RODOLFO della stampa). di “tatami-shot” attraverso i servizi segreti Il destino di morir (ripresa ad (L’amerikano e Missing – VALENTINO giovane e altezza Scomparso, sul colpo di stato in Museo del Cinema, Torino improvvisamente (a 31 tappeto), vista Cile), la Francia collaborazionista ••• Inaugurato il mese scorso anni, di peritonite) lo l’usanza durante la Seconda Guerra con un convegno di studi consegnò all’immortalità nipponica di Mondiale (L’affare della organizzato dall’università, si del mito: svenimenti ai sedere per terra. sezione speciale), i criminali di tratta di un vero e proprio funerali, suicidi di fans, una L’interesse per le sue opere più guerra e la Shoah (Music Box – evento, il cui titolo La misteriosa dama in nero che ad riuscite, tra cui Viaggio a Tokyo Prova d’accusa e Amen). Grazie seduzione del mito ne fa ben ogni anniversario portava un (1953, noto anche come I racconti all’apporto di attori di grande comprendere la portata. Fino a mazzo di fiori sulla sua tomba... di Tokyo) e Il gusto del sakè umanità come Yves Montand, tutto maggio una serie di Oggi, a distanza di anni, l’evento (1962), è oggi duplice. Da un lato, Jean-Louis Trintignant, Jack appuntamenti cercheranno di torinese ha tutti gli strumenti per più che una semplice trama (non è Lemmon, riesce a far arrivare la approfondire il fenomeno un’analisi equilibrata delle tanto questa ad interessare Ozu), sua denuncia in maniera diretta e Rodolfo Valentino attraverso interpretazioni dell’attore. La l’autore offre un approccio ai la critica non tarda a riconoscerne spettacoli, proiezioni, mostra sulla sua vita alla Mole personaggi e alle loro emozioni, i meriti, attraverso Oscar, Palme e conferenze. Perché quella di Antonelliana (aperta fino al 24 capace di trasmettere grande Leoni d’oro. Ma anche il pubblico Valentino è una figura chiave maggio) raccoglie vari serenità; dall’altro, questi film sono risponde ed è partecipe del suo per capire il divismo, di cui fu il documenti: canzoni, scritti e uno straordinario documento sulla impegno civile, grazie alla sua primo grande esempio soprattutto fotografie. Foto di civiltà giapponese e sulla sua capacità di utilizzare maschile, durante l’epoca del scena e immagini fuori dal set a evoluzione, soprattutto per quanto sapientemente uno stile teso e cinema muto, quando volte curiose, come quella del riguarda le tradizioni e i riti coinvolgente, non retorico. Hollywood era ancora la città tipico cliché italiano, mentre familiari. Un valore aggiunto non Negli ultimi anni Costa-Gavras – dei sogni. cucina gli spaghetti. da poco, visto che il cinema è che scrive quasi sempre anche le Nato come Rodolfo Guglielmi ancora oggi il miglior strumento proprie sceneggiature – ha deciso nel 1895 a Castellaneta in YASUJIRO OZU per la diffusione di una visione di lanciare messaggi d’allarme provincia di Taranto, passò nel sull’attualità più stretta e Cineteca di Bologna artistica e, al tempo stesso, uno dei nostro Paese oltre metà della mezzi più rapidi ed efficaci per la pressante. Da Mad City – sua breve vita, salvo una ••• Alla multisala Lumière, in reciproca conoscenza delle Assalto alla notizia che parentesi in Francia dopo il aprile, è di scena il cinema differenti culture. La retrospettiva è stigmatizza gli eccessi di certo diploma in agraria. Nel 1913 giapponese. Messo in ombra dal in programma anche al Cinema giornalismo televisivo, a s’imbarcò per New York e trovò più noto connazionale Akira Massimo del Museo di Torino. Cacciatore di teste sui tagli di presto la strada dello Kurosawa, Yasujiro Ozu è venuto personale e l’esasperata spettacolo, dapprima con il alla ribalta internazionale pian competitività nel mondo del ballo, poi col cinema dove, a piano, soprattutto grazie alla COSTA-GAVRAS lavoro, fino al recentissimo Verso Museo del Cinema, Torino causa del suo profilo etnico, critica anglosassone. Paul l’Eden su questioni come ebbe all’inizio solo ruoli Schrader, in particolare, prima di ••• Il suo vero nome è Konstantinos l’immigrazione e l’integrazione. subalterni. Il film che lo lanciò diventare sceneggiatore e regista Gavras ma tutti ormai lo conoscono La personale, in collaborazione come protagonista, nel 1921, fu si laureò con una tesi in cui con l’abbreviativo Costa-Gavras. con il Festival del Cinema I quattro cavalieri analizzava l’opera di Ozu, Classe 1933, è greco di nascita e Europeo di Lecce, si svolgerà al dell’Apocalisse di Rex Ingram. confrontandola e mettendola francese d’adozione ma apolide per Cinema Massimo dal 6 al 14 Il primo di una serie di titoli alla pari con quella di altri sommi definizione, come peraltro tutto il aprile e prevede la rimasti nella memoria collettiva: autori come Bresson e Dreyer. suo cinema: laddove è partecipazione del regista. Sangue e arena, Lo sceicco, Non c’è da stupirsi di questo necessario far luce su Aquila nera, Il figlio dello apprezzamento tardivo, vista episodi controversi o sceicco. Pellicole a base di l’estetica cinematografica da lui documentare avventure esotiche e adottata, molto spoglia e sobria, situazioni a lungo romantiche che fecero di Rudy lontana dai canoni occidentali. taciute, lui c’è. Ecco un divo idolatrato dalle donne Lo stile è connotato da stacchi fra così che, dopo di tutto il mondo, grazie agli una scena e l’altra, in l’esordio col giallo sguardi languidi lanciati oltre lo sostituzione delle usuali e classico di Vagone schermo dal suo profilo latino. codificate dissolvenze, o dalla letto per assassini Un’iconografia inconfondibile, cinepresa quasi sempre fissa, ad (1965), comincia il talmente ben costruita osservare i personaggi da una suo personale giro dall’industria hollywoodiana da posizione bassa. Quest’ultimo del mondo alla surclassare l’attore e i suoi particolare tipo d’inquadratura, ricerca dei luoghi

www.fice.it

VIVILCINEMA marzoaprile09 45 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

maniera di, come l’inedita “Once agli Electrovamp fino a Nino Rota in a lifetime” sempre per Beyonce (“La Dolce Vita”, figurarsi): e poi Solange, Mary Mary e insomma nulla si crea e tutto si Raphael Saadiq, fino ricicla, pur di promuovere un film all’inevitabile modernità hip hop con i “suoni giusti”. Le musiche affidata a Nas. In poche parole, un originali sono di David Arnold, tuffo salutare nelle origini della noto per aver musicato gli ultimi musica nera americana. James Bond.

Michael Nyman Artisti vari MAN ON WIRE WATCHMEN (DECCA) (WARNER) ••• La vertigine di una folle ••• La graphic novel di Alan Moore, impresa: legare una fune tra le affidata alla mano sapiente di Zack Torri Gemelle di New York e Snyder, ha dato vita a un film percorrerla in equilibrio fluviale dalla colonna sonora cult, sull’abisso. Nel 1974 l’ha compiuta capace di ospitare nello stesso disco Artisti vari Philippe Petit, acrobata francese, James Newton Howard “Pruit Igoe & Prophecies” di Philip immortalato da numerose foto L’ONDA Glass (da Koyaanisqatsi) e i My DEFIANCE (MILAN) mozzafiato scattate dai suoi (SONY CLASSICAL) Chemical Romance che strapazzano “complici” e inserite nel ••• La (vera) storia del nazismo “Desolation row” di Bob Dylan (c’è documentario di James Marsch ••• Le composizioni evocative e ricreato in un liceo, nell’apprezzato posto anche per lui con l’evergreen premiato con l’Oscar. Poiché molto struggenti di James Newton e immediato film di Dennis Gansel, “The times they are a-changin”); di è affidato alla rievocazione Howard, arricchite dagli assoli di si avvale di una colonna sonora accostare “Hallelujah” di Leonard (mancano riprese video violino di Joshua Bell, sono altrettanto adrenalinica, a Cohen e “I’m your boogie man” di dell’impresa), la colonna sonora percorse da una tensione cominciare dalla cover di KC & the Sunshine Band! Anche qui non poteva che rivestire un ruolo sotterranea che sfoga ora in “Rock’n’roll high school” dei la riconoscibilità degli artisti porta a essenziale per creare e mantenere crescendo dal forte impatto Ramones e da estratti degli album scelte poco coraggiose (si la tensione: quale miglior scelta emotivo ora in scrosci di d’esordio dei Subways e dei aggiungano “Unforgettable” di Nat delle sonorità ipnotiche e solenni percussioni: un Johnossi. La selezione predilige King Cole, “The sound of silence” di di Michael Nyman? Le musiche accompagnamento sonoro band emergenti (The Hives e il Simon & Garfunkel, “All along the sono in verità “riciclate” dai particolarmente idoneo a un film drum+bass dei Coldcut) e artisti watchtower” nella versione di Jimi capolavori di Peter Greenaway (da che oscilla tra una dimensione poco noti (dall’electrojazz di Hendrix) e a sfacciati ripescaggi da Compton House a Il cuoco il fiabesca – la comunità ebraica Bonobo all’alternative di Jan più blasonate colonne sonore. Ma ladro… passando per Lo zoo di bielorussa in fuga nei boschi – e la Plewka, unico a “giocare in casa”). nel calderone finiscono pure Nina Venere e Giochi nell’acqua), da strenua lotta per la sopravvivenza Completano la formazione Kilians, Simone, Billie Holiday, Janis Joplin e Lezioni di piano e dal più recente tra nazisti, fame, freddo e Ronda Ray con Markie J e le la “Cavalcata delle Valkirie” per cui The libertine, con l’aggiunta malattie. Una partitura per composizioni originali di Heiko ci arrendiamo di fronte a tanta dell’immortale Satie ed il atmosfere sospese – nel tempo, Maile. grazia, per quanto incoerente... commento originale di Josh Ralph. nello spazio, nella storia – che Insomma, un’antologia del grande rimanda alle sonorità klezmer e prende a modello Schindler’s list. compositore e pianista londinese. Artisti vari - IL PAESE È REALE (EUROPERECORDS) ••• Gli Afterhours di Manuel Agnelli hanno preso parte all’edizione più ignobile dell’italica gara canora, ma almeno il loro brano tirato e sferzante (non del loro meglio) ha il nobile compito di trainare una raccolta di 18 artisti della giovane scena musicale italiana, quelle “nuove proposte” che al festival dei fiori non si vedranno mai: materiale resistente di ogni genere, in prevalenza ballate rock; talenti da scoprire e valorizzare a cominciare da Paolo Benvegnù, che dopo l’ottimo “Le labbra” propone la trascinante “Io e il mio amore”. E poi le delicate armonie di Marco Parente, Cesare Basile sia in proprio che come coautore del pop psichedelico dei Reverendo, Marco Angelini, Amerigo Verardi con la chitarra slide di Marco Ancona; ancora, il progressive lounge dei Calibro 35, Marta Sui Tubi, Marco Iacampo e, tra i 4 brani in inglese, Artisti Vari Artisti Vari A Toy’s Orchestra e Beatrice Antolini. Una compilation variegata ed energica CADILLAC RECORDS che spinge a saperne di più dei singoli artisti (hanno tutti una pagina su (SONY) HOW TO LOSE myspace.com). Per una singolare promozione, il disco è disponibile a 10 euro in FRIENDS AND esclusiva su fnac.it e nei megastore della catena francese. ••• È la storia, in arrivo a fine maggio, del fondatore della Chess ALIENATE PEOPLE (MERCURY) Morrissey - YEARS OF REFUSAL (DECCA) Records di Detroit, artefice negli anni ’50 e ’60 di tanto buon blues ••• Una megacompilation ••• Il grande Mozza (come lo chiamano in patria) si è e poi R&B, rock’n’roll e soul. Il accompagna la commedia fatto un bel regalo per i 50 anni imminenti: un disco da film, con Jeffrey Wright/Muddy britannica con l’idolo locale Simon suonare “very loud” che restituisce sonorità e testi degni Waters, Beyonce/Etta James, Mos Pegg, in uscita da noi col titolo della band di Manchester che lo ha lanciato e che non passa mai di moda. Anche senza le chitarre di Johnny Def/Chuck Berry (tutti cantano e Star system: da un’inedita Duffy Marr è bello perdersi in una sequenza di brani che fanno bella mostra di sé nel disco) (“Enough love”) ai Kinks di “You parlano con ironia e spessore di amori impossibili o finiti, e Adrien Brody/Leonard Chess, really got me”, da Joey Ramone che affrontano argomenti torbidi e infelicità varie con lodevole ermetismo. La che rilegge “What a wonderful consente di rileggere/riscoprire band assicura suoni compatti e aggressivi, con ospiti di lusso come Mark Isham world” ai Motorhead, da Dusty classici come “I’m a man”, “At alla tromba e il lamento urlato di Kristeen Young che apre “That’s how people last”, “Hoochie coochie man” o Springfield alle Scissor Sisters, dai grow up”, uno dei momenti migliori assieme a “Black cloud”. Ma è difficile “Nadine” e ascoltare brani alla Killers (“For reasons unknown”) scegliere tra le 12 perle di un disco di sorprendente bellezza.

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REGIA DI marco risi

CON LIBERO DE RIENZO VALENTINA LODOVINI MICHELE RIONDINO MASSIMILIANO GALLO SALVATORE CANTALUPO GIGIO MORRA GIANFRANCO GALLO ANTONIO BUONOMO ROBERTO CALABRESE RAFFAELE VASSALLO KYUNG MI LEE MIMMO MIGNEMI NADIA CARLOMAGNO SALVATORE STRIANO CON LA PARTECIPAZIONE DI ENNIO FANTASTICHINI DUCCIO CAMERINI RENATO CARPENTIERI GIANFELICE IMPARATO MARCELLO MAZZARELLA DANIELE PECCI E CON ERNESTO MAHIEUX SOGGETTO E SCENEGGIATURA JIM CARRINGTON ANDREA PURGATORI MARCO RISI COLLABORAZIONE ALLA SCENEGGIATURA MAURIZIO CERINO AIUTO REGISTA DINO GIARRUSSO CASTING STEFANIA VALESTRO AMMINISTRATORE BRUNO DI BARTOLOMEI SUONO MASSIMO SIMONETTI COSTUMI ORTENSIA DE FRANCESCO MUSICA FRANCO PIERSANTI EDIZIONI EMERGENCY MUSIC ITALY MONTAGGIO CLELIO BENEVENTO SCENOGRAFIA SONIA PENG PRODUTTORE DELEGATO GAETANO DANIELE PRODUTTORE ESECUTIVO GIANFRANCO DE ROSA DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA MARCO ONORATO UNA PRODUZIONE BIBI FILM RAI CINEMA MINERVA PICTURES GROUP FILM REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA PRODOTTO DA ANGELO BARBAGALLO GIANLUCA CURTI DIRETTO DA MARCO RISI

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