UNIONE COLLINARE: COLLI DIVINI

Città di

Moncalvo risultava già fortificata nel 1164, quando Barbarossa confermò il possesso della città a Guglielmo V il Vecchio e il luogo era tra quelli meglio difesi del Marchesato. Alterne vicende portarono questa terra di frontiera a passare sotto l’influenza di diversi signori sino al Settecento quando, ad opera dei Savoia, la poderosa fortezza di un tempo fu ridotta a un rudere. Il toponimo Moncalvo deriverebbe dal latino mons, che può indicare sia un’altura rispetto a una zona pianeggiante, sia una porzione di altura destinata a pascolo e selva . Mentre il termine calvus, può essere tradotto in brullo, nudo. L’abitato si estende sul crinale di tre colli e il nucleo originario, che coincide in sostanza con il centro storico, si sviluppa su una dorsale che a sud, in corrispondenza del sito fortificato, offre i maggiori spazi insediativi. Tutto il nucleo, di impianto medievale, è strutturato a gradoni sul versante ovest, con assottigliamento in direzione nord ed è costituito dall’alternanza di scalinate e vicoli. Sul colle a sud, sede di un altro nucleo storico, sorge la Parrocchiale con attiguo Parco. Moncalvo è riconosciuta quale patria di adozione del più importante artista del Monferrato Astigiano , Guglielmo Caccia , detto il Moncalvo , il quale con le sue figlie creò una scuola, le cui opere arricchiscono molti edifici religiosi dell’area.

Elementi urbani Piazza Garibaldi e strade Piazza Garibaldi costituisce il centro del paese e limitrofe l’ingresso diretto al nucleo originario sia nella direzione principale di attraversamento sia nella direzione del quartiere di fronte al sito del Castello. Essa è considerata il salotto della città per la sua conformazione e per i pregevoli affacci degli edifici, tra i quali il Teatro Comunale. Oggi viene utilizzata anche come area per i mercati e per le fiere. La Fracia è l’accesso pedonale da sud, che prolungandosi fuori dal nucleo originario, porta al nucleo ad esso contrapposto e che ospita la Parrocchiale. Porta Cicogna L’accesso nord al nucleo originario rappresenta un esempio significativo di porta recinto , che permetteva l’accesso carraio alla città. Questo immetteva immediatamente sull’asse principale, che, prima di addentrarsi nel tessuto urbano, passava sul panoramico sagrato della Chiesa di San Marco, eretta in posizione periferica sui bastioni del borgo.

Frazioni Castellino Moncalvo, nonostante la sua dimensione Gessi urbana appartiene alla tipologia di paese Moncalvo Stazione diffuso , con presenza di importanti frazioni e Patro nuclei abitati. Santa Maria La frazione di Castellino assurge al ruolo di Contea nel 1705 quando il Duca Ferdinando Carlo di Gonzaga la distaccata da Moncalvo. In frazione Gessi è ubicata la Chiesa della Pieve distrutta e ricostruita sotto il titolo di San Pietro in Vincoli. Moncalvo Stazione era il luogo ove sorse la stazione della linea ferroviaria Asti-Casale, distante circa due chilometri dall’abitato di Moncalvo. Fino al secondo dopo guerra, la frazione era il polo dei trasporti della zona ove avveniva la compravendita dei bovini e del

1 pollame e dei pregiati tartufi e da dove partivano i traslochi. A metà della collina dominata dalla Madonna dei Monti, sorge la frazione di Patro. Famosa per l’artigianato dei subiet’d Patro , cioè statuine di terracotta policroma, a soggetto generalmente satirico, molto diffuse perché ritenute di buon auspicio. Recentemente si è reintrodotta in quest’area la coltivazione degli ulivi, già presenti anticamente. La frazione Santa Maria è situata in posizione panoramica. Nella zona centrale è posta la chiesetta di Santa Maria, di proprietà degli abitanti del luogo che la fecero costruire nel XVII secolo e l’ampliarono nei periodi successivi. Nei tempi passati la frazione fungeva da luogo di villeggiatura per le famiglie benestanti di Moncalvo.

Elementi singoli Municipio, ex Convento Nel 1611 il pittore Guglielmo Caccia comperò una Monache Orsoline, con casa da adibire a residenza per le sue cinque annessi Biblioteca Civica e figlie suore, appartenenti all’ordine di Sant’Orsola. Museo Civico Dopo vari ampliamenti, ottenuti per aggregazione di edifici contigui, fu costruito ex novo il monastero. Nel 1802 fu soppresso e venduto a privati e nel 1883 il Comune lo acquistò dalla famiglia Minoglio, riadattandolo per ospitare gli uffici comunali. L’originaria funzione conventuale del complesso è oggi rilevabile solo negli spaziosi corridoi, nelle sale allineate e scarne di particolari decorativi e nel medaglione in stucco sopra la porta d’ingresso con la figura di Sant’Orsola reggente la palma del martirio. Fruizione: rivolgersi al Municipio (+390141917505) Teatro Comunale Il Teatro Comunale, in stile neoclassico, fu eretto nell’Ottocento. Si affaccia sull’ampia piazza Garibaldi, porticata, incorniciandone il lato a nord. Fruizione: in occasione di rappresentazioni Parrocchiale di San La Parrocchia di San Francesco è posta in cima Francesco al più alto colle panoramico di Moncalvo, sede di un nucleo storico contrapposto al nucleo urbano e del parco Comunale. Essa fu edificata a partire dal 1272 ad opera dei Padri Francescani. Verso la metà del XVII secolo parte della Chiesa crollò, per essere poi ricostruita. Le ristrutturazioni si protrassero sino al 1932 quando fu terminata l’attuale facciata. Nell’interno, diviso in tre navate, sono conservate alcune tele del Caccia , confessionali ottocenteschi, un organo a conduzione elettrica e spoglie di illustri esponenti della dinastia dei Paleologi che succedettero agli Aleramici nella Signoria del Marchesato. Oggi a testimonianza della primigenia costruzione rimane l’abside in stile gotico. Fruizione: dalle 15 alle 18 tutti i pomeriggi

2 Chiesa della Madonna delle La Chiesa della Madonna delle Grazie è uno dei Grazie capolavori dell’architetto conte Ottavio Francesco Magnocavalli, costruita nell’arco di due anni, tra il 1756 e il 1758. La facciata è a due ordini di colonne ioniche separate da una trabeazione e quella del secondo ordine termina con un timpano triangolare. L’interno si presenta ad una sola navata, con quattro piccole cappelle laterali e rilevanti decorazioni in stucco. Nell’area absidale vi è il coro semicircolare con stalli in legno, sopra i quali è conservata un’icona tardomedioevale. Si tratta di un particolare affresco su tufo del XV secolo proveniente dalla distrutta Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Piazza. Fruizione: rivolgersi al Municipio (+390141917505) Palazzi: Casa Lanfrancone è un edifico con facciate Lanfrancone tardomedievali e prende il nome, nel 1900, dai Manacorda proprietari dell'esercizio posto al piano terra. Testafochi Essa si affaccia sulla strada detta la Fracia , l’antica via che risale al Quattrocento, età d’oro per Moncalvo, e che nel corso dei secoli ha mantenuto sempre vocazione commerciale. Palazzo Manacorda è una costruzione rinascimentale di grandi dimensioni, ricca di ornati. All’interno sui soffitti a cassettoni sono rappresentati personaggi e stemmi. Oggi è sede di un Istituto di Credito. Il Palazzo Testafochi è conosciuto anche come Palazzo Magnocavalli. Il primitivo nucleo cinquecentesco dell’edificio occupava la manica lungo l’attuale Via Testafochi. Successivamente al palazzo vennero accorpati altri edifici, mediante acquisti effettuati da Francesco Ottavio Magnocavalli. In seguito l’intero complesso fu da lui ristrutturato con la costruzione del voltone, che si appoggia alla Chiesa della Madonna delle Grazie. Fruizione: tutti di proprietà privata

Elementi particolari Strade panoramiche Moncalvo fa parte dell’area di fruizione turistica denominata Colline del Marchesato , di cui costituisce il principale accesso dal Casalese, e di cui si propone come polo territoriale e turistico. E’ un’area di grande interesse paesaggistico e ambientale, con strade che si addentrano verso le Colline del Po e della Val Cerrina , in direzione di Odalengo Piccolo, Villadeati e Alfiano Natta La strada di dorsale conduce, attraversando piccoli borghi e vigneti, verso e offre continui scorci panoramici sui suggestivi tortuosi fondovalle. Parco della Rimembranza Sul colle posto di fronte al borgo attiguo alla Parrocchiale di San Francesco si trova il Parco della Rimembranza, che si estende al di sopra dei resti delle antiche mura del nucleo storico contrapposto al nucleo originario. Fruizione: sempre visitabile

3 Linea ferroviaria Asti-Casale Moncalvo costituisce una delle tappe della storica linea ferroviaria Asti-Casale, opera risalente all’ultimo ventennio dell’Ottocento su progetto dell’ingegner Roero . Ancora oggi Moncalvo è servita dalla stessa linea ferroviaria. Bottega del Vino La Bottega del Vino ha sede nell’antico torrione tondeggiante del Castello, con ingresso dall’ampia area sottomuro ai piedi della piazza Carlo Alberto. Nei suoi locali, vetrina dei prodotti di un’area fortemente caratterizzata dalla viticoltura, tra le aree di eccellenza del Monferrato Astigiano , è possibile degustare gli eccellenti vini della zona, nonché l’olio, prodotto in Frazione Patro. Fruizione: è aperto in qualità di esercizio pubblico sabato e domenica

Avvenimenti Festa patronale di Sant’Antonino, 3 a domenica di maggio Sagra delle Cucine monferrine, 3 a domenica di giugno Concerti jazz in piazza Carlo Alberto, luglio Sfilate storiche in costume , in occasione della partecipazione al Palio di Asti, settembre Fiera del Tartufo, ultime due domeniche di ottobre Rassegna di teatro dialettale, ottobre-novembre Rassegna teatrale di prosa in collaborazione col Teatro Stabile di Torino, novembre-marzo Fiera del Bue grasso, 1 a quindicina di dicembre Mercatino dell’antiquariato, 1 a domenica di ogni mese Concerti di musica classica e organistica, in periodi diversi dell’anno Mostre storiche e d’arte , in periodi diversi dell’anno Convegni, conferenze, presentazioni librarie , in periodi diversi dell’anno

Siti Internet www.comune.moncalvo.asti.it www.provincia.asti.it/hosting/moncalvo/index.html

Bibliografia A. ALLEMANO, A. BARBATO, A. SOLIGO, Gli Statuti di Moncalvo (1565), Moncalvo 2005 C. BOBBA, L. VERGANO, Antiche zecche della provincia di Asti: Asti, Cisterna, , Incisa, Moncalvo, , Passerano, Rocca d'Arazzo, Asti 1971 G. BURRONI, Antichi conventi francescani in Moncalvo (Casale Monferrato), notizie storiche, in Rivista di storia, arte, archeologia della sez. di Alessandria della deputazione subalpina, 50, 1-2 gennaio-giugno 1941 A. DI RICALDONE, Monferrato tra PO e , vol I, Savigliano 1999 Gruppo Giovani Vicaria di Moncalvo, Guida alla città di Moncalvo, Moncalvo s.d. M. FERRIO, Il mercato di Moncalvo ed i suoi buoi grassi, Moncalvo1935 S. FOA, L'istituzione del ghetto a Moncalvo (1732), in Scritti in onore di Riccardo Bachi. La Rassegna Mensile di Israel , vol. 16., 6-8, 1950 G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani , Torino 1997, p.403 Il Piemonte paese per paese, vol. IV, Firenze 1994, p.289-292 C. LUPANO, Moncalvo sacra, Moncalvo 1899 F. Magnocavalli(1707-1788), Architettura, Letteratura, e cultura europea nell’opera di un casalese ; Atti del Congresso 11-12-13 Ottobre 2002 E. MERLO, L a comunità di Moncalvo: fonti e metodi per la storia ebraica , Tesi di laurea, Università del Piemonte orientale, Facoltà di Scienze Politiche, a.a. 1998-1999 G. MINOGLIO, Moncalvo: brevi cenni storici, Torino 1877 G. MINOGLIO, Brevi notizie storiche ed archeologiche su Moncalvo, Torino 1885 Moncalvo: arte e storia , Asti s.d.

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