N. 37 • 1 novembre 2015 • € 1,00

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VITA ECCLESIALE «È stato faticoso,

Il Cardinale Sepe per ma porterà sicuramente l’anniversario di fondazione della Comunità di Sant’Egidio 2 molto frutto» PRIMO PIANO DIOCESI

La Famiglia Paolina in festa per i cento anni 3

VITA DIOCESANA

Al via gli incontri interdecanali con l’Arcivescovo 5

VITA DIOCESANA Papa Francesco ha concluso il Sinodo sulla famiglia invitando i 270 padri si - nodali a “tornare a camminare insieme”. E al termine dell’Angelus del 25 ottobre scorso dice: «È stato faticoso, ma è stato un vero dono di Dio, che porterà sicura - mente molto frutto». La Relazione finale del Sinodo è stata approvata con una maggioranza estremamente ampia e ha ricevuto in ognuno dei 94 paragrafi - a dif - ferenza di quanto era avvenuto l’anno scorso - la maggioranza qualificata dei due L’Archivio storico terzi, che sui 265 padri sinodali presenti era pari a 177 voti. del Banco di Napoli alle pagine 8 e 9 si apre alla Città 11

Il dizionario dei Canonici della Cattedrale 4 Gli interventi Arriva a Grumo Nevano il corpo del beato Modestino 10 Rosanna Borzillo • Angelo Cirasa Antonio Colasanto • Eloisa Crocco Alfonso D’Errico • Stefania Falco Mcl: quarta edizione del Premio Sepe 5 Salvatore Farì • Virgilio Frascino Documento Ucsi per l’ambiente 13 Francesco Antonio Grana • Rosaria La Greca Emanuele La Veglia • Antonio Mattone Mons. Angerami a S. Maria delle Grazie a Capodimonte 6 Lorenzo Montecalvo • Anna Maria Parenzan Verso il Convegno Ecclesiale di Firenze 14 Mariangela Tassielli 2 • 1 novembre 2015 Vita Ecclesiale Nuova Stagione Il Cardinale Crescenzio Sepe ha celebrato APPUNTAMENTI l’anniversario di fondazione della Comunità di Sant’Egidio

Piccole Ancelle di Cristo Re Missionari della carità Lectura Patrum di Antonio Mattone Neapolitana Sabato 14 novembre, alle ore 17, presso la Casa di Portici, in corso Garibaldi 197, Tavola Rotonda su Progetto Por Fesr 2007-2013. Lectura Patrum Neapolitana digitale. Coordina: Giovanna de Pascale, presiden - te dell’Aib Campania. Interven - gono: G. Alifuoco; D. Finoja; A.V. Nazzaro. Segue una visita guidata al Centro Bibliotecario dedicato a padre Giacinto Rug - giero ofm e alle sue postazioni interattive.

Chiesa del Gesù Nuovo Terzo mercoledì del mese, incontro mensile di preghiera dei malati con San Giuseppe Moscati. Il prossimo appunta - mento è per mercoledì 18 novembre, a partire dalle ore 16. Alle ore 17, celebrazione della Santa Messa. I padri sono disponibili ad accogliere i fedeli che desiderano ricevere il sacra - mento della Penitenza. Nel giorno in cui la chiesa ricorda San Giovanni Paolo II, la Comunità, che nel 2007, proprio a Napoli organizzò il meeting in - Comunità di Sant’Egidio ha festeggiato a Napoli il quarantasettesi - terreligioso di preghiera per la pace che vide confluire nella città Associazione mo anniversario della sua fondazione. Una felice coincidenza, come imam, patriarchi, rabbini, cardinali e uomini e donne di ogni reli - Figli in Cielo ha sottolineato il Cardinale Crescenzio Sepe, che nella Cattedrale gione per pregare insieme per la pace. Le famiglie aderenti all’Asso - ha celebrato la Liturgia Eucaristica di ringraziamento. «Nel corso «Tornare al Vangelo – ha concluso il Cardinale Sepe – per tornare ciazione “Figli in Cielo” si del pontificato di San Giovanni Paolo II – ha ricordato l’Arcivescovo alle origini e tornare a quel mare di Galilea dove tutto ebbe inizio. incontrano, il terzo sabato del – ho potuto constatare l’affetto e la stima che aveva per la vostra L’appuntamento che Gesù risorto diede ai suoi discepoli in quella mese, presso la Basilica dell’In - Comunità. Su quante strade del mondo e delle periferie vi siete ritrova - Galilea che era come una periferia, da cui tutto è iniziato, tutto ha avu - coronata a Capodimonte. Pros - ti con il Papa!». simo appuntamento, sabato 21 Tra i tanti intervenuti nel Duomo, il Vescovo di Sant’Angelo dei to origine. Ed è anche questa origine, care amiche ed amici della novembre, alle ore 17. L’incon - Lombardi S. E. Mons. Pasquale Cascio, autorità politiche, civili e Comunità di Sant’Egidio, questa periferia che costituisce anche la vo - tro sarà guidato da mons. Nico - militari, esponenti ecumenici e del laicato ecclesiale, amici e soste - stra storia: portare il Vangelo nelle periferie delle nostre città. Avete ini - la Longobardo. nitori della Comunità. Ma erano soprattutto i poveri ad affollare la ziato a Roma e subito dopo Napoli, così, andando poi nel mondo, di chiesa. Anziani provenienti da vari quartieri della città e dagli isti - periferia in periferia, per incarnare il Vangelo dell’amore e della mise - * * * tuti, bambini rom e adolescenti che frequentano le Scuole della ricordia, soprattutto per i nostri fratelli nella necessità. Il Vangelo na - Chiesa Cattedrale di Napoli Pace, gli amici disabili molti dei quali proprio in Cattedrale hanno sce da una periferia e torna alle periferie perché il Vangelo è sempre un ricevuto in questi anni il sacramento della cresima. Ma anche senza inizio nuovo, un qualcosa che ci sradica da noi stessi e ci spinge ad an - fissa dimora, stranieri e un gruppetto di detenuti provenienti dalle dare verso i nostri fratelli più bisognosi». carceri di Poggioreale e Carinola, che proprio, per questa occasio - Papa Francesco visitando la Comunità di Sant’Egidio nel giugno Norme ne, hanno ricevuto un permesso premio di due giorni. 2014 affermò che “Preghiera, Poveri, Pace” sono le tre parole che La Comunità di Sant’Egidio è presente a Napoli dal 1973. Era sintetizzano meglio di ogni altro discorso la presenza della Comunità l’anno del colera, un fatto gravissimo, impensabile in una città occi - per la dentale. Un piccolo gruppo della Comunità di Roma si trasferì a di Sant’Egidio nel mondo. «Andate avanti su questa strada – esortò il Napoli e così cominciò la storia dell’organizzazione nella nostra Pontefice – Preghiera, poveri e pace. E camminando così aiutate a far città. «Oggi devo ringraziarvi a nome della Chiesa di Napoli – ha riba - crescere la compassione nel cuore della società, a far crescere l’amici - celebrazione dito il Cardinale – perché la Comunità di Sant’Egidio in questi anni zia al posto dei fantasmi dell’inimicizia e dell’indifferenza» . ha risposto fattivamente, con opere di misericordia, alla domanda di Oggi questa storia continua, nei quartieri della periferia, come del amore di Gesù. Siete diventati missionari della carità, la carità verso i nel cuore della città, nelle Scuole della Pace, nelle case degli anzia - poveri, la solidarietà verso gli abbandonati, verso i bambini, verso gli ni, negli istituti, nelle carceri e nei tanti servizi che la Comunità svol - anziani, di tanti, per cui vi fate incarnazione di questa missionarietà, ge a Napoli e in Campania. Un segno di speranza per tanti che aspet - sacramento di questa carità, di questa solidarietà che è propria del cristiano. tano un futuro migliore. Perché, poi, da dove nasce, come nasce la comunità di Sant’Egidio, questo carisma, soprattutto per i poveri, per gli abbandonati. Nasce, e della lo dice Papa Giovanni Paolo II nella “Novo millennio ineunte”: nasce dal Vangelo, non c’è programma che non possa non riferirsi alla fonte da cui scaturisce poi qualsiasi attività caritativa, sociale, solidale. Ed Cresima è questa strada che indica oggi pure Papa Francesco, che ha raccolto l’eredità di Giovanni Paolo II e che con la sua predicazione, i suoi ge - Il sacramento della Cresima o sti, i suoi esempi, non fa altro che ricordarci la necessità assoluta per Confermazione si celebra solo il cristiano, di mettere al centro della propria vita il Vangelo della per coloro che appartengono Misericordia». all’Arcidiocesi di Napoli, due L’Arcivescovo ha anche ricordato il carisma ecumenico della volte al mese, previa prenotazione. Per la prenotazione occorre presentare i seguenti documenti: certificato di battesimo; certificato di avvenuta partecipazione al corso di Cresima presso la propria parrocchia; certificato di idoneità, del padrino o madrina, rilasciato dal parroco della parrocchia di appartenenza. Questo il calendario delle prossime celebrazioni: 8 novembre; 22 novembre; 13 dicembre; 27 dicembre. L’Ufficio Cresime per le prenotazioni è aperto tutti i giorni, in Cattedrale, dal lunedì Nuova Stagione Primo Piano Diocesi 1 novembre 2015 • 3

La Famiglia Paolina in festa per il centenario dalla Fondazione Evangelizzare attraverso i media

Il logo del centenario

Che cosa sono cento anni di vita di una congregazione religio - bile; e, dopo di lei, in tante paoline che nei vari Paesi del mondo sa in confronto alla storia dell’intera umanità o anche soltanto del - hanno donato il meglio di se stesse, affrontando precarietà di va - la storia bimillenaria della Chiesa? Un piccolo “segmento”, fatto di rio genere, consapevoli della propria povertà, assumendo l’ideale La fiamma persone e di eventi, di progetti e di realizzazioni, di sogni e di aspi - dell’Apostolo Paolo: «... annunciare il Vangelo non è per me un van - Simboleggia la presenza dello razioni... Don Alberione , allorché si accinse a far memoria della to, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non an - Spirito Santo, che ha ispirato don sua intuizione carismatica per narrarla ai figli spirituali, disse che nuncio il Vangelo!» (1Cor 9,16). E con l’inno di lode a Dio per quan - si sarebbe dovuta «raccontare una duplice storia : la storia delle to ha compiuto in cento anni di vita e di apostolato, anche la richie - Alberione a fare di noi apostole del Divine Misericordie per cantare un bel “ Gloria in excelsis Deo et in sta di perdono per l’«incorrispondenza all’eccesso della divina ca - Vangelo con i mezzi della comunica - terra pax hominibus ”. Inoltre, la storia umiliante della incorrispon - rità», per la scarsa fiducia nella sua presenza e nella sua compa - zione sociale, coinvolgendo nella denza all’eccesso della divina carità e comporre un nuovo e dolo - gnia, per la poca fede in lui che porta a compimento quanto ha ini - realizzazione del carisma Maestra roso “ Miserere ”» ( Abundantes divitiae 1 ). ziato in noi e attraverso di noi. Tecla, collaboratrice sapiente e fede - Cento anni moltiplicati per migliaia di vite, migliaia di donne Cento anni per fare memoria del cammino percorso, avendo le. di ogni condizione sociale e di ogni età, che nei cinque continenti chiara la meta: «... un lavoro più intenso di santificazione per con - hanno dedicato le loro migliori energie spirituali, fisiche e intellet - tinuare successivamente e con maggior fervore. (...) Noi siamo na - tuali per dare corpo e continuare nel tempo il sogno di Don ti per dare Gesù Cristo Via, Verità e Vita, la dottrina dogmatica, la L’ombra della fiamma Giacomo Alberione. morale e insegnare all’umanità la via per arrivare a Gesù Cristo. Rappresenta l’azione dello Cento anni di evangelizzazione con la stampa e via via con i Noi siamo venuti per compiere un apostolato, con lo spirito e con Spirito che, nei cento anni della no - mezzi di comunicazione che il progresso metteva a disposizione, la forza di san Paolo, e dobbiamo fare questo » (FSP50-53, n. 42). stra storia, ha continuamente ravvi - fino a oggi, con rinnovato impegno a far risuonare il Vangelo e i va - Un anno dedicato alla celebrazione del centenario di fondazio - lori umani e cristiani nella cultura della comunicazione. In cento ne è una bella opportunità per rinnovare la coscienza della nostra vato in noi l’ardore missionario, nel - anni sono cambiati i mezzi e i linguaggi, ma il progetto è rimasto vocazione specifica : «Sorelle di tutti i continenti, parliamo il lin - la sequela del Maestro, sui passi di inalterato: «vivere e dare al mondo Gesù Maestro Via, Verità e guaggio che lo Spirito ha posto sulle nostre labbra e nel nostro cuo - Alberione e Tecla. Vita », per far giungere a ogni uomo e ogni donna di buona volontà re, attraverso il carisma che ci ha donato. È il linguaggio della fe - il Vangelo, che ci narra la missione di Gesù: rivelare il mistero del - de che si affida, ogni giorno, alla grazia del Patto . È il linguaggio Le due fiamme l’amore di Dio Padre per l’umanità. dell’amore che ci rende, come Paolo, “tutto a tutti”. È il linguaggio Una festa di famiglia, di Chiesa , per cantare il Gloria al Signore della gioia che narra, al mondo di oggi, la bella notizia del Vangelo. Intrecciandosi, ci spingono verso il per tutto il bene che come Figlie di San Paolo abbiamo fatto in È il linguaggio della riconoscenza, che contempla le meraviglie di futuro perché, illuminate dalla Italia, nel mondo, con l’apostolato della stampa e dei mezzi di co - Dio. È il linguaggio che valorizza le conquiste del progresso per in - Parola, irradiamo la luce del municazione, a servizio della Parola che salva, della promozione dicare, a tutti, “la via luminosa della vita”» Vangelo nel mondo. della cultura; per i semi di santità che ha sparso in mezzo a noi, se - Anna Maria Parenzan mi che sono diventati frutti maturi in Maestra Tecla , oggi venera - Superiora generale La celebrazione in Cattedrale Il Cardinale Arcivescovo ha ricordato l’impegno nelle due case dei Colli Aminei e di via Duomo

Lo scorso 25 ottobre nella Chiesa Cattedrale di Napoli, stragrande maggioranza della gente. Eppure la luce era «Cristo passa – ha ribadito il Cardinale Sepe – ed a vol - con una concelebrazione eucaristica presieduta dal stata accesa, prima nella Chiesa locale, poi a Roma, in te lo si incontra leggendo la Bibbia, leggendo la vita dei Cardinale Crescenzio Sepe, la Congregazione delle Figlie Italia e nel mondo. Santi, leggendo qualcosa che ci commuove e ci fa scoprire di San Paolo ha ricordato il Centenario della propria fon - Oggi le Paoline sono presenti in tutti i continenti, con la bellezza. Le Suore Paoline sono strumenti nelle mani di dazione. La Congregazione, nota anche come Suore oltre duemila consacrate riunite in più di duecento comu - Dio e della Chiesa per far conoscere il Signore anche utiliz - Paoline, si costituisce ad Alba, in Piemonte, per volontà di nità. Oltre a elogiare dunque il loro «apostolato nel mondo zando gli strumenti comunemente usati per conoscere, im - un giovane sacerdote, il beato Giacomo Alberione, in si - intero» il Cardinale ha ringraziato in particolare le sorelle parare ed approfondire». nergia con suor Tecla Merlo, cofondatrice e prima supe - delle due Case di Napoli, in via Duomo ed ai Colli Aminei, La capacità di sognare «vie nuove» deriva dall’esempio riora generale dell’Ordine. In rappresentanza della Casa per la loro azione di evangelizzazione sul territorio come apostolico di San Paolo, a cui l’ordine si ispira, e dalle sue Provinciale delle Paoline d’Italia, ha parlato all’inizio del - «strumento nelle mani di Dio e della Chiesa» che «attira il particolari doti comunicative. Non a caso monsignor la celebrazione, suor Paola Fosson, responsabile della ca - popolo di Dio col carisma dell’evangelizzazione attraverso i Wilhelm Emmanuel von Ketteler, arcivescovo di Magonza sa editrice “Paoline Editoriale Libri”. Presente anche il mezzi di comunicazione sociale verso un gusto nuovo, vie dal 1850 al 1877, affermò: « Se San Paolo vivesse al giorno Vicario Episcopale per la Vita Consacrata, padre nuove e un nuovo stile di vita, di comunicare e di evangeliz - d’oggi farebbe il giornalista» , un motto frequentemente ci - Salvatore Farì. zare». tato dalle prime generazioni della Famiglia Paolina. L’arcivescovo, partendo dal Vangelo del giorno, la gua - Inoltre l’Arcivescovo ha ricordato che le Figlie di San L’opera di Don Alberione ha aperto la strada a riviste rigione del cieco Bartimeo, ha messo in risalto il passag - Paolo sono a Napoli dal 1931 trovando ospitalità in via cartacee, librerie, centri di produzione cinematografica, e gio dalle tenebre alla luce ponendolo in parallelo con la Duomo in un locale già occupato da un ciabattino, tutte negli ultimi anni anche siti online, web radio, web tv e al - missione degli ordini religiosi: « Ogni fondazione è come se insieme in una stanzetta: « Una storia fatta di tanti sacrifi - tri canali attraverso cui poter diffondere la conoscenza Dio accendesse una luce per illuminare la Chiesa e le diffi - ci e di altrettanta fede, con quello spirito di preghiera che delle Sacre Scritture: una comunicazione dunque di tipo coltà che la Chiesa si trova a vivere in quel determinato mo - contraddistingue la vostra vita di consacrate. Lo spirito che sociale, che si differenzia dalla stampa e dall’editoria ge - mento storico». aiuta a scoprire il Signore, ad incontrarlo, perché il Signore neralista perché annunciare al mondo Gesù, rivelatosi co - In questa direzione, ha ricordato il Cardinale Sepe, si cammina per le nostre strade, si ferma e ascolta il nostro gri - me Via, Verità e Vita. pone anche “il cammino secolare” delle Figlie di San Paolo do di dolore. Prende su di sé questa sofferenza dell’uomo, «Il Signore – ha concluso l’Arcivescovo – benedica tutta iniziato con una nascita senza nome, in quanto l’appella - delle nostre famiglie, dei nostri giovani che brigano senza la famiglia Paolina, tutte voi, care sorelle, per il vostro apo - tivo “Figlie di San Paolo” non fu coniato all’interno dell’or - poter avere un minimo di fiducia per il loro futuro, le grida stolato nel mondo intero. Ed anche a nome della Diocesi vo - dine, ma dato dal popolo, senza casa, ed infatti a Napoli di sofferenza dei bambini che stanno negli ospedali, di tan - glio ringraziarvi per il bene che fate qui, nella nostra bella furono inizialmente ospitate dalla contessa Marigliani, ti anziani abbandonati, di tanti carcerati che vivono il Napoli». amica del Cardinale Ascalesi oltre che sconosciuta alla dramma della pena e della solitudine». Emanuele La Veglia 4 • 1 novembre 2015 Vita Diocesana Nuova Stagione La memoria della Chiesa nel dizionario biografico dei Canonici Con l’intervento del Cardinale Sepe e del Vescovo ausiliare Mons. Lemmo, Presidente del Capitolo Metropolitano, presentato in Santa Restituta il volume di Monsignor Ugo Dovere

di Rosaria La Greca La storia del Capitolo metropolitano della diocesi di Napoli nel 1900 raccontata in 175 profili biografici e un ’attenta raccolta icono - grafica dei prelati che ne hanno fatto parte: è la nuova opera di Mons. Ugo Dovere, dal tito - lo Dizionario biografico dei canonici della Cattedrale di Napoli (1900-2000) ”. Volta a tute - lare su carta la memoria storica dei “senatori del Vescovo ” contro l ’effimera digitalizzazio - Guida ne delle informazioni, quest ’opera si preoccu - pa di fissare la verit à sulla vita privata e pasto - rale dei canonici partenopei del secolo breve, Liturgico affinch é non venga distorta nei potenziali rac - conti futuri. «Il dizionario – riporta l ’autore Ugo Pastorale Dovere, storico diocesano di Napoli e docente di storia del Cristianesimo presso l ’universit à Suor Orsola Benincasa - è il frutto di un certo - il Giovagnoli - ma la partecipazione dell ’autore zioni umane. Viene fuori palesemente la con - 2015-2016 sino lavoro di ricerca tra archivi diocesani e che riesce a mettere in rilievo caratteri persona - catenazione che da sempre esiste tra Chiesa, Vaticani, tradizione orale e ricordi di famiglia. li e umani dei canonici partenopei» .A partire Capitolo e C itt à. Ed è, in particolare, sulla figu - È in vendita presso le seguenti Un lavoro durante il quale ho trovato piena di - dalle biografie dei prelati si dipana dunque nel ra del Cardinale Ascalesi che si incarna que - sponibilit à da parte di parroci e diretti famiglia - dizionario, la storia novecentesca del capitolo sta realt à. librerie cattoliche la Guida ri nel rivelarmi informazioni private sui cano - metropolitano e della Chiesa di Napoli. Uomo brillante e rilevante nel dibattito po - nici, dai soprannomi usati in famiglia agli scat - Dall ’intesa decisionale sul codice tra il litico, contraltare alla Democrazia Cristiana di Liturgico-Pastorale 2015-2016: ti fotografici che li ritraggono anche da bambi - Vescovo e i canonici nel 1917, passando per il De Gasperi, il porporato portava i tratti di un – Paoline, via Duomo; ni» . difficile tratto storico della seconda guerra tessuto sociale in cui la vita di nobili e popolo Per Agostino Giovagnoli , presidente della mondiale, e fino al periodo post conciliare, si finiva con l ’intrecciarsi. – Ldc, via Duomo; societ à italiana per lo studio della S toria con - assiste al cambiamento e al ridimensionamen - Un rapporto tra Chiesa e C itt à, è la prezio - tem poranea , invitato a commentare l ’opera to dell ’organo ecclesiale che cede il passo ad un sa eredit à che Cardinal Sepe ha saputo racco - – Paoline, Colli Aminei; lo scorso mercoledì durante la sua presenta - arricchimento in spessore spirituale delle per - gliere ed egregiamente riportare nel suo mini - – Ler, Pompei zione, moderata dal direttore TGR Campania sone che ne fanno parte. stero – dice Giovagnoli - «guidando Napoli ver - Antonio Perillo, presso la Basilica di Santa Molti canonici del Capitolo napoletano di - so il dialogo ed aiutandola a non ripiegarsi su se * * * Restituta nel Duomo di Napoli, « questo è un li - vengono Vescovi presso altre diocesi. stessa» . bro da sfogliare, da leggere e rileggere, dove si in - Emblematica in questo senso è la figura di «Siamo tutti figli di una storia che ci ha for - Ufficio contrano figure che fanno riflettere e protagoni - Mons. Antonio Pagano chiamato ad Ischia co - mati ed arricchiti. - c ommenta il Cardinale sti di una grande vita ecclesiale, nominati ca - me Vescovo Ausiliare che ha scelto di ammini - Crescenzio Sepe- t utti eredi di quanto la Chiesa Predisposizione nonici dai Vescovi novecenteschi a partire dal strare la vita della diocesi all ’insegna della mo - ha saputo tramandare. Cardinale Prisco e fino al Cardinale Michele destia e dell ’umilt à. Uomo devoto ed ascetico, Ogni memoria ecclesiale è memoria vivente Modelli PO1 Giordano. rifiuta le comodit à della carica che ricopre e e storia vivente è quella che troviamo nel dizio - Un ’opera che diventa a sua volta fonte di stu - usa i mezzi pubblici per i suoi spostamenti. nario di mons. Dovere. Tutti i canonici formano dio e di informazioni preziose» . «Non vi è solo Dall ’opera emerge chiaramente la capacit à un unico corpo e a nostra volta siamo chiama - Avviso la mano dello storico, dello scrittore – prosegue dei canonici nell ’intessere e mantenere le rela - ti a tramandare la nostra storia» . ai Inaugurata dall’Arcivescovo la lapide in memoria del Cardinale Giordano, apposta nella Basilica di Santa Restituta parroci Il dovere Si comunica che la scadenza per la presentazione della domanda di riduzione della di ricordare quota capitaria, a carico di Francesco Antonio Grana della parrocchia, per l’anno

2016, è venerdì 6 novembre Coltivare la memoria è doveroso. Ma non è scontato. E l’inaugu - ze attuali”. Ciò che, invece, vale la pena ricordare, a 5 anni dalla mor - 2015. razione della lapide in memoria del cardinale , ap - te del porporato, è il suo intenso impegno pastorale in particolare a posta nella Basilica di Santa Restituta nel Duomo di Napoli, è sicu - favore della famiglia, dei poveri e dei giovani. Quella sua pacifica, La domanda va consegnata ramente un evento storico. Un gesto carico di gratitudine per il por - quotidiana e fruttuosa lotta, prima nella sua natia Basilicata e poi in porato che dal 1987 al 2006 ha guidato l’arcidiocesi partenopea e pre - Campania, contro quella che oggi Bergoglio chiama “cultura dello presso l’ufficio di don sieduto la Conferenza episcopale campana. In tempi in cui Papa scarto”. Francesco richiama la Chiesa a una “conversione del papato” e a una Il cardinale Giordano, infatti, come si legge nella lapide nel Duomo Alessandro Maffettone o di “salutare decentralizzazione” a favore degli episcopati locali, si può di Napoli, ha insegnato a impegnarsi per i problemi del lavoro, della don Raffaele Grosso. affermare che anche in questa prospettiva il cardinale Giordano è casa e dello sviluppo sociale del Mezzogiorno d’Italia. Un impegno di stato lungimirante. Lo si vede con grande chiarezza nel documento cui è testimone privilegiato e autorevole monsignor Salvatore Si invitano i reverendi della Cei “Sviluppo nella solidarietà. Ardesini, per ventitré anni segretario particolare del porporato, custo - Chiesa italiana e Mezzogiorno”, datato 18 ottobre 1989, di cui il de fedele della sua memoria e dei suoi insegnamenti pastorali. parroci, qualora non porporato fu il principale promotore oltre che il coordinatore della Un tesoro prezioso non custodito in vasi di creta, per ribaltare la l’avessero ancora fatto, a stesura. Un testo profetico e non superato a distanza di oltre un quar - metafora paolina, ma incarnato nella quotidianità di chi lo ha ama - to di secolo dalla sua pubblicazione. Ma è inutile soffermarsi sui ri - to ed è stato da lui amato, beneficiando della sua paternità e della sua presentare il bilancio conoscimenti in vita del cardinale Giordano, culminati con la por - bonomia. Qualità tipiche del pastore con “l’odore delle pecore”, se - pora per volere di san Giovanni Paolo II che lo omaggiò a Napoli del - condo l’ormai celebre espressione di Bergoglio, perché, come sotto - consuntivo 2014 e a versare la più lunga visita pastorale in Italia del suo pontificato, nel novem - linea il Papa, l’unzione sacerdotale “non è per profumare noi stessi e bre 1990. Su tutti basterebbe citare due prestigiose nomine pontifi - tanto meno perché la conserviamo in un’ampolla, perché l’olio di - il relativo contributo come cie: quella di membro della II sezione della Segreteria di Stato vati - venterebbe rancido e il cuore amaro. Il buon sacerdote si riconosce previsto dal can. 1263 del cana, in termini laici il “ministero degli Esteri” della Santa Sede, da come viene unto il suo popolo; questa è una prova chiara”. E di scuola di altissima diplomazia; e quella di padre sinodale nel Sinodo ciò, per il cardinale Giordano, la chiesa di Napoli è chiamata a dare Codice di Diritto Cano nico. dei vescovi del 1990 su “La formazione dei sacerdoti nelle circostan - testimonianza. Nuova Stagione Vita Diocesana 1 novembre 2015 • 5 Il 24 ottobre nella parrocchia Quarta edizione del Premio Sepe di San Gennaro al Vomero l’incontro Cattedrale di Napoli promosso dal Movimento interdecanale con il Cardinale Sepe Cristiano Lavoratori Messa Migranti Gesù, l’unica acqua per le e nuovo che disseta vittime umanesimo Hanno partecipato il terzo, quarto e quinto decanato innocenti di Angelo Cirasa Martedì 3 novembre, alle ore di Rosanna Borzillo 18.30, in Cattedrale, il Ai piedi dell’altare un grande pozzo con tante anfore: è il segno principale. Cardinale Crescenzio Sepe È lì che laici, sacerdoti, religiosi hanno scelto di abbeverarsi, come accadde a presiederà la Concelebrazione Sicar dove Gesù, al pozzo di Giacobbe, avvicinò la Samaritana per preparare una nuova alleanza. Il segno del pozzo diventa il centro di tutta l’incontro di sa - Eucaristica in suffragio di bato 24 ottobre nella chiesa di San Gennaro al Vomero. Qui il cardinale tutte le vittime innocenti della Crescenzio Sepe incontra il terzo, quarto e quinto decanato della diocesi per il primo incontro interdecanale, con tutti i consigli pastorali, ed inizia il percor - violenza criminale. so di preparazione al Giubileo della Misericordia. Alla base della riflessione la Parteciperanno i familiari Lettera pastorale “Dar da bere agli assetati” che accompagna il cammino pro - gettuale del nuovo anno nella Chiesa napoletana. delle vittime con le Comunità Con l’Arcivescovo, il vescovo ausiliare monsignor Lucio Lemmo, i decani parrocchiali di appartenenza. don Carlo Ballicu, don Giuseppe Carmelo, don Massimo Ghezzi, accompagna - Sarà presente una ti dalle comunità dei loro territori. Presenti i vicari episcopali - e parroci in que - sti decanati - mons. Francesco Piccirillo, mons. Mario Cinti e don Aldo Scatola. rappresentanza di detenuti ed Il tema della misericordia guida l’intero incontro, ma i decanati parlano di ex detenuti. misericordia concreta che diventa opera-segno. L’incontro, infatti, - si legge nel - la Lettera dell’Arcivescovo – è invito a diventare protagonisti del proprio desti - Migranti e il nuovo umanesimo di Papa Francesco al no e di un futuro migliore. Il popolo napoletano deve diventare consapevole del - * * * centro del Premio Sepe promosso dal Movimento cri - le sue possibilità, del suo destino, delle sue responsabilità storiche, sociali, cul - stiano lavoratori. La IV edizione del Premio Sepe pro - turali. Dar da bere agli assettati diventa “sete di giustizia”: toccante la prima te - mosso dal Movimento cristiano lavoratori è stato vinto stimonianza del presidente dell’associazione antiracket del Vomero-Arenella Fondazione Pietà de’ dall’associazione “Mille colori” rappresentata da (quartiere che ha visto vittime di camorra, taglieggiamenti e violenze metropo - Patrizio Oliva, dall’artista Sal da Vinci e dal direttore di litane). Turchini Rai Vaticano Massimo Milone per l’impegno profuso in Ma ecco la sete di misericordia: l’incontro prosegue, intervallato da canti e attività sociali e culturali. lettura di stralci della lettera pastorale, con la testimonianza di un’operatrice Il riconoscimento, dedicato al cardinale Crescenzio della Caritas del centro città che racconta del suo servizio agli immigrati. Con Chiaroscuri Sepe, si è svolto nell’ambito del convegno “Verso Firenze lei due fratelli stranieri condividono la loro esperienza di sofferenza e acco - glienza. Nella lettera l’arcivescovo ha infatti ribadita la sempre più ampia schie - per un nuovo Umanesimo” per tracciare un filo di colle - ra di chi non ha il necessario nel quotidiano: il lavoro, la casa, il vitto. gamento con il prossimo convegno ecclesiale che sarà Entusiasmante la testimonianza della famiglia Coppola, del decanato di Musicali concluso da Papa Francesco e, seguendo le sue orme, Chiaia-Posillipo: due coniugi con i loro bambini che raccontano la gioia di es - Venerdì 6 novembre, alle ore con una forte attenzione rivolta al tema dei migranti e sere genitori e incarnano la “sete di amore”. Al termine del loro intervento, cor - della necessità di operare concretamente anche attra - redato dalle gioiose domande dei bambini al Cardinale (dallo scudetto del 20.30, e sabato 7 novembre, verso la campagna “Dal seme al cibo”. Dopo il saluto del Napoli fino al contenuto della sua preghiera giornaliera) la famiglia con i bam - alle ore 12, nella chiesa di presidente provinciale di Mcl Michele Cutolo sono inter - bini prendono l’Evangeliario e la lampada: spetta al decano del II decanato don venuti, tra gli altri, il direttore regionale scolastico Luisa Carlo Ballicu proclamare il Vangelo. «E’ la Parola che ci illumina – dice Sepe – Santa Maria delle Anime del Franzese, l’assessore regionale Lucia Fortini, il presi - e che deve guidare i nostri passi. L’acqua che viene dal pozzo – commenta Purgatorio, in via dei dente Bcc Amedeo Manzo, il direttore della Fondazione l’Arcivescovo, nel ripercorrere il Vangelo della Samaritana - è un’acqua che dis - Migrantes Giancarlo Perego, il giornalista Antonio seta e che sazia per sempre. Il Signore ci invita a non fermarci sui nostri limiti Tribunali 39, si terrà il Manzo e per la giuria il vicepresidente Ainc Giampiero ma ad avere fiducia in lui –prosegue il Pastore - anche nei momenti di sfiducia, concerto inaugurale della de Cesare, Gennaro Famiglietti, Ciro Avallone, Alfonso sofferenza, scoraggiamento». stagione 2015-2016 della Ruffo, Antonio Sasso. Ha moderato il giornalista Rai «Chi ha sete di Dio – prosegue Sepe – di carità, giustizia e misericordia at - Guido Pocobelli Ragosta. tingerà a questa sorgente e verrà dissetato. Spetta a noi contagiare con il nostro Fondazione Pietà de’ entusiasmo chi non ne ha. Sognare per chi non sogna. Essere missionari e sti - Tantissimi anche i migranti presenti alla manifesta - Turchini: “Chiaroscuri zione di cui sono stati tra i protagonisti. molare un percorso di crescita e responsabilità per gli altri, senza dimenticare la misericordia – come dice il Papa – senza la quale, c’è poco da fare». «La giornata di oggi è la dimostrazione della bellezza Musicali”. Prima esecuzione In diverse occasioni Papa Bergoglio ripete: «Preferisco una Chiesa acciden - che Napoli può mostrare al mondo. Un percorso per risco - tata, ferita, sporca per essere uscita per le strade piuttosto che una Chiesa ma - in tempi moderni di inediti di prire quanto c’è di buono nell’uomo proprio nell’ottica di lata per la chiusura e le comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze». Francesco Feo Gaetano e un nuovo umanesimo con la Chiesa che si sta sempre più Al termine dell’incontro l’Arcivescovo Serpe ed il Vescovo Lemmo consegna - aprendo alla società, ai problemi che oggi vi sono e che van - no, con i tre decani, ad ogni comunità parrocchiale le anfore «segno – dice Gennaro Manna. no affrontati concretamente, perché l’uomo deve essere l’Arcivescovo – dell’impegno ad essere vasi di acqua viva che attingono da Gesù, sempre al centro, non ci sono differenze tra di noi e il vero Parola ed Eucarestia, per dissetare la sete di ogni fratello che incontriamo sul * * * cristiano deve calare nella sua azione quotidiana i valori nostro cammino». di Gesù», ha dichiarato il cardinale Sepe nel rappresen - Sull’altare, le reliquie di San Giovanni Paolo II portate dalla comunità di S. tare l’importanza del lavoro che viene svolto dal Maria di Montesanto e dal parroco don Michele Madonna, “segno tra i segni”: Movimento che ha consegnato al cardinale una raccolta il santo che invitò ad «un rinnovato impegno– come ha ricordato il decano don Deputazione fondi effettuata in favore della casa di Tonia. Massimo Ghezzi – a spalancare le porte a Cristo, a non avere paura». Così ogni «Anche quest’anno l’MCL ha voluto organizzare il comunità ha portato nella sua parrocchia l’anfora che disseta per un cammino di San Gennaro Premio Cardinale Sepe, che premia personalità della città di rinnovamento e di speranza. che si siano distinte nei rispettivi campi», ha spiegato Michele Cutolo presidente provinciale di Mcl che ha sot - Concerto tolineato «il messaggio forte che proviene da questa città unica e piena di energia che merita attenzione essendo la capitale del Mezzogiorno, anche sul piano della cultura per dell’essere propositivi e positivi». «Noi intendiamo riaffermare i valori non negoziabili della fratellanza, della solidarietà, della famiglia indissolu - bile e come costruita nel Vangelo e nella sua parola, e la pre - la Pace senza di una delegazione del nostro centro immigrati alla Domenica 8 novembre, alle manifestazione vuole essere un segnale tangibile e di pre - ore 16, nella Cappella del senza verso le persone in difficoltà. Altrettanto vogliamo premiare coloro che nonostante tante difficoltà di Napoli e Tesoro di San Gennaro, si della sua provincia hanno fatto emergere la positività con terrà il tradizionale “Concerto le loro opere, le loro azioni, i loro sforzi anche sportivi e rin - per la Pace”. L’evento graziamo sempre e comunque il Cardinale Sepe, per aiu - tarci in questo evento propositivo e che vuole essere non il inaugura la Rassegna solito premio, ma qualcosa di più di un premio, un mo - Culturale “Autunno in mento di attenta e profonda riflessione sulla società napo - letana», ha concluso il presidente Cutolo. Cappella 2015”. 6 • 1 novembre 2015 Vita Diocesana Nuova Stagione La catechesi di Papa Francesco all’udienza generale del mercoledì Hanno La promessa: cambiato il fondamento della famiglia mondo di Antonio Colasanto «Nella scorsa udienza generale abbiamo ri - San Giovanni XXIII e San flettuto sulle importanti promesse che i geni - Giovanni Paolo II - ha più tori fanno ai bambini, fin da quando essi sono pensati nell’amore e concepiti nel grembo. volte ricordato il Santo Padre Possiamo aggiungere – ha detto Papa - hanno avuto il coraggio di Francesco - che, a ben guardare, l’intera realtà guardare le ferite di Gesù di familiare è fondata sulla promessa : l’identità toccare le sue mani piagate e familiare è fondata sulla promessa; si può dire il suo costato trafitto. che la famiglia vive della promessa d’amore e Non hanno avuto vergogna di fedeltà che l’uomo e la donna si fanno l’un della carne di Cristo, non si l’altra. Essa comporta l’impegno di accogliere sono scandalizzati di Lui, ed educare i figli; ma si attua – ha sottolineato della sua croce; non hanno il Papa - anche nel prendersi cura dei genitori anziani, nel proteggere e accudire i membri avuto vergogna della carne più deboli della famiglia, nell’aiutarsi a vicen - del fratello, perch é in ogni da per realizzare le proprie qualità ed accetta - persona sofferente vedevano re i propri limiti. E la promessa coniugale si al - Gesù. larga a condividere le gioie e le sofferenze di Sono stati due uomini tutti i padri, le madri, i bambini, con generosa li. Infatti, pensiamo ai danni che producono, personale fra amore e generazione non la scri - coraggiosi, pieni della apertura nei confronti dell’umana convivenza nella civiltà della comunicazione globale, l’in - ve nella nostra carne. parresia dello Spirito Santo, e e del bene comune. Una famiglia che si chiude flazione di promesse non mantenute, in vari Fratelli e sorelle, è necessario restituire hanno dato testimonianza in sé stessa – ha ricordato Papa Francesco - è campi, e l’indulgenza per l’infedeltà alla paro - onore sociale alla fedeltà dell’amore! … E’ ne - alla Chiesa e al mondo della come una contraddizione, una mortificazione la data e agli impegni presi! cessario sottrarre alla clandestinità il quotidia - della promessa che l’ha fatta nascere e la fa vi - bont à di Dio, della sua Sì, cari fratelli e sorelle, la fedeltà è una pro - no miracolo di milioni di uomini e donne che vere. Non dobbiamo dimenticare, mai: l’iden - messa di impegno che si auto-avvera, crescen - rigenerano il suo fondamento familiare, del misericordia. tità della famiglia è sempre una promessa che Giovanni XXIII e Giovanni do nella libera obbedienza alla parola data. La quale ogni società vive, senza essere in grado di si allarga, e si allarga a tutta la famiglia e anche fedeltà è una fiducia che “vuole” essere real - garantirlo in nessun altro modo. Non per caso, Paolo II hanno collaborato a tutta l’umanità. mente condivisa, e una speranza che “vuole” questo principio della fedeltà alla promessa con lo Spirito Santo per Ai nostri giorni, l’onore della fedeltà alla essere coltivata insieme … La fedeltà alle pro - dell’amore e della generazione è scritto nella ripristinare e aggiornare la promessa della vita familiare appare molto in - messe è un vero capolavoro di umanità! Se creazione di Dio come una benedizione peren - Chiesa secondo la sua debolito. Da una parte, perché un malinteso guardiamo alla sua audace bellezza, siamo in - ne, alla quale è affidato il mondo. fisionomia originaria, quella diritto di cercare la propria soddisfazione, a timoriti, ma se disprezziamo la sua coraggiosa Se san Paolo - ha ricordato Papa Francesco che hanno dato i Santi nel tutti i costi e in qualsiasi rapporto, viene esal - tenacia, siamo perduti. Nessun rapporto d’a - avviandosi alla conclusione - può affermare tato come un principio non negoziabile di li - corso dei secoli. Non more – nessuna amicizia, nessuna forma del che nel legame familiare è misteriosamente ri - bertà. D’altra parte, perché si affidano esclusi - dimentichiamo che sono voler bene, nessuna felicità del bene comune – velata una verità decisiva anche per il legame vamente alla costrizione della legge i vincoli giunge all’altezza del nostro desiderio e della del Signore e della Chiesa, vuol dire che la proprio i Santi che mandano della vita di relazione e dell’impegno per il be - nostra speranza, se non arriva ad abitare que - Chiesa stessa trova qui una benedizione da cu - avanti e fanno crescere la ne comune. Ma, in realtà, nessuno vuole esse - sto miracolo dell’anima. E dico “miracolo” – ha stodire e dalla quale sempre imparare, prima Chiesa. re amato solo per i propri beni o per obbligo. soggiunto il Papa - perché la forza e la persua - ancora di insegnarla e disciplinarla. La nostra Nella convocazione del L’amore, come anche l’amicizia, devono la lo - sione della fedeltà, a dispetto di tutto, non fini - fedeltà alla promessa è pur sempre affidata al - Concilio Giovanni XXIII ha ro forza e la loro bellezza proprio a questo fat - scono di incantarci e di stupirci. L’onore alla la grazia e alla misericordia di Dio. L’amore per dimostrato una docilit à allo to: che generano un legame senza togliere la li - parola data, la fedeltà alla promessa, non si la famiglia umana, nella buona e nella cattiva Spirito Santo, si è lasciato bertà. L’amore è libero, la promessa della fami - possono comprare e vendere. Non si possono sorte, è un punto d’onore per la Chiesa! Dio ci glia è libera, e questa è la bellezza. Senza li - condurre ed è stato per la costringere con la forza, ma neppure custodi - conceda di essere all’altezza di questa promes - bertà non c’è amicizia, senza libertà non c’è re senza sacrificio. sa. E preghiamo anche per i Padri del Sinodo: Chiesa un pastore, una amore, senza libertà non c’è matrimonio. Nessun’altra scuola può insegnare la verità il Signore benedica il loro lavoro, svolto con fe - guida-guidata dallo Spirito Dunque, libertà e fedeltà non si oppongono l’u - dell’amore, se la famiglia non lo fa. Nessuna deltà creativa, nella fiducia che Lui per primo, Santo. Questo è stato il suo na all’altra, anzi, si sostengono a vicenda, sia legge può imporre la bellezza e l’eredità di que - il Signore - Lui per primo! -, è fedele alle sue grande servizio alla Chiesa; nei rapporti interpersonali, sia in quelli socia - sto tesoro della dignità umana, se il legame promesse». per cui piace ricordarlo come il Papa della docilit à allo Spirito Santo. Parrocchia Santa Maria delle Grazie a Capodimonte In questo servizio al Popolo di Dio Giovanni Paolo II è stato il Papa della famiglia. Dar da bere agli assetati Così lui stesso, una volta, disse che avrebbe voluto S. E. Mons. Salvatore Angerami all’assemblea degli operatori parrocchiali essere ricordato come il Papa della famiglia. È bello «Ci troviamo all’inizio di un nuovo anno pastorale ricco e bello, so - la meditazione della Parola, dell’incontro intimo e personale col sott olinear lo mentre stiamo prattutto per noi della Chiesa di Napoli» : con queste parole si è aperto Signore. Siamo chiamati a riscoprire il primato di Dio come primo vivendo un cammino sulla l’intervento del Vescovo ausiliare di Napoli, mons. Salvatore Angerami, impegno concreto per il nostro commino comunitario. Mons. famiglia e c on le famiglie che , alla consueta Assemblea degli operatori della parrocchia di Santa Angerami ha rilevato come l’evento giubilare trovi piena corrispon - sicuramente , dal Cielo lui Maria delle Grazie a Capodimonte, alla riapertura dell’Anno Pastorale. denza nella tappa di quest’anno pastorale del percorso proposto dal Il perché di quest’affermazione è legato a due eventi importantissimi: Cardinale Sepe: “Dar da bere agli assetati”. Il senso biblico del accompagna e sostiene. la visita del Papa a Napoli, lo scorso mese di marzo e il Giubileo straor - Giubileo ha anche una valenza sociale che spinge la società civile a La loro santit à si iscrive nel dinario della Misericordia che avrà inizio il prossimo 8 dicembre. ripristinare come suo fondamento la giustizia e la dignità. E in que - contesto del Concilio Non si può non tener conto, nell’impostare la programmazione sto senso vanno le esortazioni a lavorare per il bene comune come Vaticano II. Papa Roncalli lo per le future attività, degli stimoli provenienti dalle parole che il Papa cittadini attivi e cristiani coerenti. intuì e con sereno coraggio lo ha pronunciato nelle intense ore di presenza fra il popolo napoleta - Il primo invito è quello di far conoscere Cristo e il suo Amore. Ma aprì. Papa Woityla lo visse no; parole che hanno certamente «rinvigorito la nostra fede spronan - a questo se ne aggiungono altri egualmente significativi, a partire appassionatamente da doci a viverla e a professarla con sempre maggiore consapevolezza», proprio dalla sete di acqua intesa come risorsa naturale che diventa come ha affermato il Cardinale Sepe. Ma questo sprone si inserisce l’emblema del nostro essere cattivi custodi della natura, mentre do - Vescovo. Il gesto del loro nell’evento fondamentale rappresentato dal Giubileo straordinario vremmo essere promotori di vita per il nostro pianeta. E poi emerge successore Francesco, primo dedicato alla Misericordia. I documenti pastorali dell’Arcivescovo, ancora la consapevolezza che molti sono quelli che hanno sete del Vescovo di Roma che con in questi anni recenti hanno preso come riferimento proprio la mi - necessario, sete di conoscenza, sete di senso. Questi bisogni ci inter - convinzione ha accolto il sericordia, realizzata concretamente nelle “sette opere”, come pro - pellano e noi non possiamo ignorarli, per esprimere e vivere la di - Concilio senza avervi getto portato avanti dal faticoso impegno della comunità civile ed ec - mensione della misericordia e come possiamo dare risposte profon - partecipato, indica non solo clesiale napoletana. de e di verità per essere la Chiesa della misericordia. l’esemplarit à di due cristiani Mons. Angerami si è soffermato innanzitutto sulla valenza tipica L’intervento si è concluso con l’evocazione di due immagini che divenuti Papi, ma anche il di ogni ricorrenza giubilare e sul significato che il Papa ha inteso dar - rappresentano anche un’esortazione e un augurio agli operatori par - le. In particolare, va riscoperto il senso del termine “misericordia” rocchiali: che la parrocchia diventi un’oasi di misericordia e funga cammino comune, da loro che noi spesso intendiamo solo come perdono delle colpe, dei torti da fontana del villaggio. Essa è chiamata a diventare un’oasi per tut - segnato, del rinnovamento e subiti. «In realtà – ha ricordato il Vescovo – il contenuto della miseri - ti coloro che nel deserto della vita sono affannati e bisognosi di mi - della simpatia per le donne e cordia divina diventa amore, accondiscendenza, tenerezza, compas - sericordia, offrendo loro come una fontana, l’acqua viva del Vangelo, gli uomini del nost ro tempo. sione, affetto, premura, dolcezza, perdono» . E la via per ottenere ciò è l’acqua viva dell’amore di Dio. Virgilio Fascino quella indicata dal Papa e dal Cardinale: quella della preghiera, del - Federico Mazzone Nuova Stagione Pastorale e Domenica 1 novembre 2015 • 7 1 novembre. Domenica XXXI del Tempo Ordinario – Solennità di Tutti i Santi Beati La triplice comunione noi… Ap 7, 2-4. 9; Sal 23; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12 oggi! Come cristiani siamo chiamati ad es - Diventati perfetti nell’amore, grazie tità, cioè amore perfetto. Ecco perché la sere prima di tutto in comunione con la all’intima comunione con ogni Persona santità si fonda e cresce sulla Parola di Beati voi! È la promessa di Santissima Trinità. L’unione divina con della Santissima Trinità, in questo mon - Dio, sull’Eucaristia e sulla comunione felicità che ha varcato la storia il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo ci ren - do operiamo nell’amore, che è un amore con i fratelli che condividono lo stesso ed è la speranza che tutti de partecipi della loro natura, che è amo - soprannaturale. Ma cos’è quest’amore Spirito. portiamo dentro; ma è anche re eterno e immutabile. soprannaturale? I segni della santità non sono i mira - ricerca e anelito, dramma Per essere partecipi del loro amore, È un amore che si fa mettere in croce, coli e i prodigi che si compiono nel nome umano e sconfitta. bisogna che noi ci purifichiamo da tutto così come Gesù Cristo si è fatto mettere del Signore, ma gli atti d’amore compiu - Beati voi afflitti, semplici, ciò che non è amore, nel sangue in croce, per la nostra salvezza. L’amore ti per glorificare il Signore e beneficare il disarmati. dell’Agnello. Se vogliamo comprendere soprannaturale non ci divide dal prossi - prossimo. Gli atti continui d’amore, poi, Beati voi perseguitati, giusti, cos’è l’amore dobbiamo ascoltare e met - mo, anche quando questi ci mette in cro - conducono l’uomo ad uno stato natura - profeti. tere in pratica la Parola di Dio, che ha un ce. L’amore nella dimensione della croce le e permanente d’amore. Beati voi capaci di diventare prossimi, di ascoltare il dolore nome: Gesù Cristo. Gesù Cristo è la voce è proprio dei figli di Dio, che «fa sorgere La santità è possibile. Ce lo dicono i dietro un sorriso, di accarezzare e il volto del Padre celeste. Infatti, Gesù il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni beati che già vedono il volto della Trinità il peccatore ferito. disse a Filippo: «Chi crede in me, non cre - e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiu - Santissima perché, qui in terra, «hanno Beati voi che, puri nel cuore, de in me, ma in colui che mi ha sti» (Mt 5, 45). Non vive e non opera da lavato le loro vesti, rendendole candide nel riuscite e vedere l’invisibile; mandato; chi vede me, vede colui che mi figlio di Dio chi disprezza il prossimo, sangue dell’Agnello» (Ap 7, 14). Noi sia - beati voi misericordiosi che non ha mandato...» (Gv 12, 44-45). odia il nemico, non prega per i suoi per - mo in comunione con loro e veneriamo misurate l’opportunità e i Il cristiano che vive come figlio di Dio secutori perché si salvino. (non adoriamo) la loro memoria per la vantaggi del bene, ma lo fate. Uno e Trino è colui che, grazie allo Solo il compiere opere buone verso loro fedeltà verso Gesù Cristo, Re e Beati voi che, con il duro lavoro, Spirito Santo, incarna il discorso della tutti, in maniera gratuita e incondizio - Maestro, e chiediamo la loro intercessio - la fatica del discernimento, le montagna. Il cristiano che vive e opera nata, rende l’uomo santo davanti alla ne perché ci aiutino a camminare nella scelte rischiose e svantaggiose, secondo le beatitudini è santo come Dio Santissima Trinità. verità e carità del Vangelo, affinché un ogni giorno, vi schierate dalla parte del più debole e costruite il è santo. Sì, l’amore nella dimensione della giorno possiamo unirci anche noi a loro Bene. Ecco perché il discorso della monta - croce non è opera umana, ma divina. È nel cantare eternamente il canto della Beati voi che accettate di vivere gna esorta noi cristiani ad essere perfet - lo Spirito Santo che testimonia in noi la gloria alla Trinità Santissima: “Santo, lo smacco quotidiano della ti nell’amore, come è perfetto il Padre ce - vita di Gesù Cristo. Senza l’unzione del - Santo, Santo”! delusione e il duro sforzo della leste. lo Spirito Santo non ci può essere san - Lorenzo Montecalvo sdv determinazione che non si arrende allo scoraggiamento e al fallimento. Beati voi, figli del Padre-Dio, che SANTI, BEATI E TESTIMONI a immagine del Figlio-Gesù RECENSIONI nutrite la rivoluzionaria ambizione di diffondere qui e Santa Silvia ora il regno di Dio e i suoi Parabole di uomini e donne Madre di San Gregorio Magno – 3 novembre criteri, lontani tanto dalla mentalità di chi vive solo per se Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità di Bose in que - Prima di tutto una mamma: tenera, affettuosa, premurosissima. stesso, quanto da quella di chi, sto bel libro sceglie quattro parabole dal Vangelo di Luca e ne fa una Silvia nasce intorno al 520 in una famiglia di condizioni modeste. schierandosi per Dio, uccide rilettura muovendosi tra passato e presente, riportando il loro mes - Verso i 18 anni va sposa a Gordiano, della gens Anicia: un personag - l’uomo. saggio ai giorni nostri. Sono: Il samaritano (Lc 10,30-37); le tre pa - gio in vista con rilevanti cariche pubbliche. Questa promessa oggi squarcia rabole della misericordia di Lc 15 ( La pecora smarrita, La moneta per - Un amore vero e una profonda intesa spirituale aiutano la cop - la nostra incredula fede e si fa duta, Il figliol prodigo ), che Bianchi considera come una sola; Il ric - pia a costruire una famiglia veramente cristiana, illuminata anche co e il povero Lazzaro (Lc 16,19-31); Il fariseo e il pubblicano (Lc 18,9- dall ’esempio delle due sorelle di Gordiano, che vivono in casa una per noi proposta di vita 14). vita ritirata e mortificata, quasi monastica., intessuta di preghiere alternativa e paradossale, ma Esse ci mostrano la misericordia, l’amore di Dio, e ci fanno ren - e di penitenza. Non sappiamo quanti figli ebbero, perch é la storia possibile e necessaria per questo dere conto della nostra inadeguatezza a vivere il loro insegnamen - ha conservato solo il ricordo del primogenito, Gregorio, destinato a mondo. to.Questo prezioso libro, frutto della meditazione personale del diventare famoso. Priore di Bose, ci aiuta a comprendere meglio la misericordia di Dio La scelta di Gregorio fa capire a Silvia che ormai può considera - e le debolezze dell’uomo. Bianchi conclude sottolineando la “gran - re esaurita la dimensione domestica della sua vita e quasi in punta Una preghiera dezza d’animo di Dio”, che mostra infinita pazienza con noi e non si di piedi, discretamente, si ritira in una localit à dell ’Aventino per po - da condividere stanca di aspettare la nostra conversione. tersi dedicare anche lei liberamente alla meditazione e alla preghie - «Beati voi!»… Giuseppe Foria ra. Ma non dimentica di essere mamma: pensando alla salute gra - Continua a ripeterlo, Signore! cile del figlio e alla scarsa mensa monastica, con gesto di premura Sali, anche oggi, Enzo Bianchi squisita che solo una mamma sa fare, ogni giorno prepara un piat - sulla montagna alta e scoscesa Raccontare l’amore . Parabole di uomini e donne to di legumi freschi o altra verdura del suo orto per farla recapitare della nostra indifferenza Rizzoli Editore 2015 a Gregorio. Che intanto, per volere del papa, è stato ordinato diaco - e urla per noi questa pagine 177 - euro 16,00 no e sta servendo la Chiesa mettendo a frutto la sua vasta esperien - nuova possibilità di vita za civile ed ecclesiastica, fino a che nel settembre 590 viene eletto e di pienezza. papa. Insegnaci a desiderare Madonna degli Angeli La storia gli attribuir à il titolo di “magno ”, la Chiesa lo canoniz - la tua felicità, fuori zer à e noi oggi lo conosciamo e veneriamo come San Gregorio dalle logiche comuni, Il coro dei Laudesi Umbri si è costituito nel 1975 sotto la guida di Magno. Sua mamma fa in tempo a vederlo papa, perch é muore un troppo oltre i bisogni naturali padre Antonio Giannoni, come gruppo spontaneo, a voci miste. paio d ’anni dopo. Il culto di Santa Silvia, che nelle varie fasi della della nostra umanità. Pervaso dall’amore per il canto corale, il gruppo ha approfondito il sua vita di sposa, mamma e vedova sempre aveva saputo dare a Dio Insegnaci a scegliere proprio originale interesse per alcuni generi di musica, quali il can - il primo posto, si è andato pian piano affermando nella Chiesa, che di costruire una felicità che to gregoriano, la polifonia sacra e profana e in particolare la lauda ne celebra la memoria il 3 novembre. sia per tutti, per sempre; medioevale, da cui il nome Laudesi Umbri, senza tuttavia trascura - per il mondo, re il repertorio barocco e romantico, i canti popolari regionali e i ne - prima che per noi stessi; gro-spirituals. Con concerti e incontri musicali ha ricercato l’affina - per il futuro di tutti, mento vocale, l’impasto timbrico dei suoni, il linguaggio musicale San Carlo Borromeo d’insieme e lo stile interpretativo, ottenendo lusinghieri riconosci - Vescovo - 4 novembre prima che per il nostro menti di critica e di pubblico. Attualmente il coro è diretto da padre personale presente. Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era Amen Matteo Ferraldeschi. il secondo figlio del Conte Giberto. Studente brillante a Pavia, ven - Nel disco il coro interpreta 15 canti popolari mariani tra i più co - ne poi chiamato a Roma, dove venne creato Cardinale. Fondò a nosciuti e amati (tra questi l’inno ufficiale di Santa Maria degli Roma l ’Accademia delle “Notti Vaticane” . Inviato al Concilio di Un sms da inoltrare Angeli di Assisi). Brani antichi e più recenti che ancora oggi risuo - Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di Essere beati non è una pro - nano dalla voce della Chiesa, presentati in una veste polifonica adat - Sant ’Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva messa di felicità futura, ma una ta alle esecuzioni delle Scholae Cantorum, che li rende senza dub - su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. reale possibilità che ognuno può bio più solenni, festosi e coinvolgenti. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoc - generare, qui e ora, scegliendo di Una proposta musicale che valorizza questo patrimonio di canti cupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. costruire amore… vero! liturgici e devozionali dedicati a Maria, sia per voce di popolo che a Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di fa - Mariangela Tassielli, fsp più voci, per salvaguardare e incrementare, specialmente nelle par - miglia in favore dei poveri. Impose ordine all ’interno delle struttu - rocchie e nei santuari, anche questa parte importante del repertorio re ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. della musica sacra. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Su www.cantalavita.com pre - Laudesi Umbri Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le ghiera la si può scaricare e condi - Madonna degli Angeli forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas ». videre sui social. Mor ì a 46 anni, consumato dalla malattia. 8 • 1 novembre 2015 Speciale Nuova Stagione

La Relazione finale della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si è svolta in Va contemporaneo”, è stata approvata con una maggioranza estremamente ampia e ha ricevuto in ognuno dei Indicata la strada del “discernimento” per i divorziati risposati. L’attenzione agli omose «È stato faticoso, ma porterà

Papa Francesco ha concluso il Sinodo bilità matrimoniale: anzi, la Chiesa espri - sulla famiglia invitando i 270 padri sinoda - me proprio in questa cura la sua carità». Foto: Gennari/Siciliani/Sir li a “tornare a camminare insieme”. E al ter - Nel testo, al numero 85, si ricorda quin - mine dell’Angelus del 25 ottobre scorso di - di la Familiaris Consortio di San Giovanni ce: «È stato faticoso, ma è stato un vero do - Paolo II, che ha offerto un criterio comples - no di Dio, che porterà sicuramente molto sivo, che rimane la base per la valutazione frutto». La Relazione finale del Sinodo è di queste situazioni: «“Sappiano i pastori stata approvata con una maggioranza che, per amore della verità, sono obbligati estremamente ampia e ha ricevuto in ognu - a ben discernere le situazioni - scriveva il no dei 94 paragrafi - a differenza di quanto Pontefice polacco -. era avvenuto l’anno scorso - la maggioran - C’è infatti differenza tra quanti sincera - za qualificata dei due terzi, che sui 265 pa - mente si sono sforzati di salvare il primo dri sinodali presenti era pari a 177 voti. Non matrimonio e sono stati abbandonati del sono mancati paragrafi particolarmente tutto ingiustamente, e quanti per loro gra - controversi, già oggetto di vivace dibattito ve colpa hanno distrutto un matrimonio ca - al Sinodo, come i numeri 84-85-86 che af - nonicamente valido. Ci sono infine coloro frontano la questione dei divorziati rispo - che hanno contratto una seconda unione in sati all’interno delle “situazioni complesse” vista dell’educazione dei figli, e talvolta so - delle famiglie. Di seguito i punti più salien - no soggettivamente certi in coscienza che il ti, divisi per argomenti, della Relazione fi - precedente matrimonio, irreparabilmente nale. distrutto, non era mai stato valido” (FC, 84)». Quindi, si ribadisce nella Relatio fyna - Divorziati risposati: lis , «compito dei presbiteri è accompagna - discernimento “caso per caso” re le persone interessate sulla via del discer - Tre, in particolare, i paragrafi dedicati nimento secondo l’insegnamento della alla questione dell’accesso ai sacramenti Chiesa e gli orientamenti del Vescovo. In questo processo sarà utile fare un esame di per divorziati risposati civilmente: 84, 85 e scernimento - si legge infine al numero 86 - con disabilità, «in cui l’handicap, che ir - 86. Il primo (84), ha ricevuto 178 voti a fa - coscienza, tramite momenti di riflessione e di pentimento». orienta questi fedeli alla presa di coscienza rompe nella vita, genera una sfida, profon - vore e 80 contrari (il numero più alto di non della loro situazione davanti a Dio. Il collo - da e inattesa, e sconvolge gli equilibri, i de - placet ). Passa quindi per due voti. In esso si Gli stessi divorziati risposati vengono invitati a «chiedersi come si sono compor - quio col sacerdote, in foro interno, concor - sideri, le aspettative». «Ciò - affermano i legge: «I battezzati che sono divorziati e ri - re alla formazione di un giudizio corretto Padri - determina emozioni contrastanti e sposati civilmente devono essere più inte - tati verso i loro figli quando l’unione coniu - gale è entrata in crisi; se ci sono stati tenta - su ciò che ostacola la possibilità di una più decisioni difficili da gestire ed elaborare, grati nelle comunità cristiane nei diversi piena partecipazione alla vita della Chiesa mentre impone compiti, urgenze e nuove modi possibili, evitando ogni occasione di tivi di riconciliazione; come è la situazione del partner abbandonato; quali conseguen - e sui passi che possono favorirla e farla cre - responsabilità. L’immagine familiare e l’in - scandalo. La logica dell’integrazione è la scere. Dato che nella stessa legge non c’è tero suo ciclo vitale vengono profondamen - chiave del loro accompagnamento pastora - ze ha la nuova relazione sul resto della fa - miglia e la comunità dei fedeli; quale esem - gradualità, questo discernimento non po - te turbati». Grande ammirazione viene le, perché non soltanto sappiano che appar - trà mai prescindere dalle esigenze di verità espressa per «le famiglie che accettano con tengono al Corpo di Cristo che è la Chiesa, pio essa offre ai giovani che si devono pre - parare al matrimonio. Una sincera rifles - e di carità del Vangelo proposte dalla amore la difficile prova di un figlio disabi - ma ne possano avere una gioiosa e feconda Chiesa». Perché questo avvenga, secondo i le»: esse - si legge - «danno alla Chiesa e al - esperienza. Sono battezzati, sono fratelli e sione - è scritto nel testo - può rafforzare la fiducia nella misericordia di Dio che non Padri «vanno garantite le necessarie condi - la società una testimonianza preziosa di fe - sorelle, lo Spirito Santo riversa in loro doni zioni di umiltà, riservatezza, amore alla deltà al dono della vita. La famiglia potrà e carismi per il bene di tutti». viene negata a nessuno». Inoltre, «non si può negare che in alcu - Chiesa e al suo insegnamento, nella ricerca scoprire, insieme alla comunità cristiana, «La loro partecipazione può esprimersi sincera della volontà di Dio e nel desiderio nuovi gesti e linguaggi, forme di compren - in diversi servizi ecclesiali: occorre perciò ne circostanze l’imputabilità e la responsa - bilità di un’azione possono essere sminuite di giungere ad una risposta più perfetta ad sione e di identità, nel cammino di acco - discernere quali delle diverse forme di essa». glienza e cura del mistero della fragilità. Le esclusione attualmente praticate in ambito o annullate a causa di diversi condiziona - menti». Di conseguenza, «il giudizio su una persone con disabilità costituiscono per la liturgico, pastorale, educativo e istituzio - Omosessuali: famiglia un dono e un’opportunità per cre - nale possano essere superate», è scritto nel - situazione oggettiva non deve portare ad un giudizio sulla “imputabilità soggettiva”. In accoglienza, no matrimoni scere nell’amore, nel reciproco aiuto e nel - la Relatio . Essi - prosegue il documento - l’unità». «non solo non devono sentirsi scomunica - determinate circostanze le persone trovano Sulla questione degli omosessuali, «la grandi difficoltà ad agire in modo diverso». Chiesa - recita la Relazione finale al nume - La Chiesa, famiglia di Dio, desidera ti, ma possono vivere e maturare come quindi essere «casa accogliente» per le fa - membra vive della Chiesa, sentendola co - Perciò, «pur sostenendo una norma gene - ro 76 - conforma il suo atteggiamento al rale», il Sinodo reputa «necessario ricono - Signore Gesù che in un amore senza confi - miglie con persone disabili, collaborando me una madre che li accoglie sempre, si «a sostenere la loro relazione ed educazio - prende cura di loro con affetto e li incorag - scere che la responsabilità rispetto a deter - ni si è offerto per ogni persona senza ecce - minate azioni o decisioni non è la medesi - zioni». Nel concreto, nei confronti delle fa - ne familiare», e offrendo «cammini di par - gia nel cammino della vita e del Vangelo». tecipazione alla vita liturgica della comu - Quest’integrazione, secondo il Sinodo, è ma in tutti i casi. Il discernimento pastora - miglie che vivono l’esperienza di avere al lo - le, pure tenendo conto della coscienza ret - ro interno persone con tendenza omoses - nità». Per diversi disabili «abbandonati o «necessaria pure per la cura e l’educazione rimasti soli le istituzioni ecclesiali di acco - cristiana dei loro figli, che debbono essere tamente formata delle persone, deve farsi suale, «ribadisce che ogni persona, indi - carico di queste situazioni. Anche le conse - pendentemente dalla propria tendenza ses - glienza costituiscono spesso l’unica fami - considerati i più importanti. Per la comu - glia», anche se «tale processo di integrazio - nità cristiana, prendersi cura di queste per - guenze degli atti compiuti non sono neces - suale, vada rispettata nella sua dignità e ac - sariamente le stesse in tutti i casi». colta con rispetto, con la cura di evitare ne risulta più difficile in quelle società in sone non è un indebolimento della propria cui perdura lo stigma e il pregiudizio – per - fede e della testimonianza circa l’indissolu - «Il percorso di accompagnamento e di - ogni marchio di ingiusta discriminazione». Una specifica attenzione è richiesta dunque sino teorizzato in chiave eugenetica». per l’accompagnamento di queste famiglie. Un’attenzione ancora più speciale - si legge Mentre circa i progetti di equiparazione al nel documento sempre al numero 21 - «va matrimonio delle unioni tra persone omo - rivolta alle persone disabili che sopravvivo - sessuali, viene rimarcato che «non esiste no ai loro genitori e alla famiglia più ampia fondamento alcuno per assimilare o stabi - che li ha sostenuti lungo la vita. La morte di lire analogie, neppure remote, tra le unioni coloro da cui sono stati amati e che essi omosessuali e il disegno di Dio sul matri - hanno amato li rende particolarmente vul - monio e la famiglia». In tal ottica, il Sinodo nerabili. La famiglia che accetta con lo ritiene «del tutto inaccettabile» che «le sguardo della fede la presenza di persone Chiese locali subiscano delle pressioni in con disabilità potrà riconoscere e garantire questa materia e che gli organismi interna - la qualità e il valore di ogni vita, con i suoi zionali condizionino gli aiuti finanziari ai bisogni, i suoi diritti e le sue opportunità. Paesi poveri all’introduzione di leggi che Essa solleciterà servizi e cure, e promuo - istituiscano il “matrimonio” fra persone verà compagnia ed affetto, in ogni fase del - dello stesso sesso». la vita».

Disabili: dono prezioso Tecnica e procreazione umana per crescere nell’amore Lo sguardo dei vescovi, al numero 33, si posa anche sulla rivoluzione biotecnologi - Uno sguardo speciale, al numero 21, vie - ca nel campo della procreazione umana Foto: Gennari/Siciliani/Sir ne chiesto anche per le famiglie di persone che «ha introdotto la possibilità di manipo - Nuova Stagione Speciale 1 novembre 2015 • 9

aticano dal 4 al 25 ottobre sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo 94 paragrafi la maggioranza qualificata dei due terzi, che sui 265 padri sinodali presenti era pari a 177 voti. ssuali che vivono in famiglia. La cifra complessiva dell’accoglienza e della misericordia à sicuramente molto frutto»

na e il diritto all’obiezione di coscienza da afferma che «l’adozione e l’affido rettamen - Foto: Gennari/Siciliani/Sir parte degli educatori». Al contempo, riba - te intesi mostrano un aspetto importante disce che «la famiglia, pur rimanendo spa - della genitorialità e della figliolanza, in zio pedagogico primario non può essere l’u - quanto aiutano a riconoscere che i figli, sia nico luogo di educazione alla sessualità». naturali sia adottivi o affidati, sono altro da Occorre, per questo, «strutturare veri e pro - sé ed occorre accoglierli, amarli, prender - pri percorsi pastorali di supporto, rivolti sia sene cura e non solo metterli al mondo». ai singoli sia alle coppie, con una particola - re attenzione all’età della pubertà e dell’a - Abusi sessuali: tolleranza zero dolescenza, nei quali aiutare a scoprire la «Prevenzione e cura» viene chiesta nei bellezza della sessualità nell’amore». casi di violenza familiare che - si legge al nu - In questa luce, è necessario ricordare mero 78- «richiedono una stretta collabora - «l’importanza delle virtù, tra cui la castità, zione con la giustizia per agire contro i re - condizione preziosa per la crescita genuina sponsabili e proteggere adeguatamente le dell’amore interpersonale. L’itinerario for - vittime». Inoltre, «è importante promuove - mativo - si legge nel testo finale - dovrebbe re la protezione dei minori dall’abuso ses - assumere la fisionomia di un cammino suale». Ribadita quindi la «tolleranza zero» orientato al in questi casi, «insieme all’accompagna - discernimento vocazionale personale e di mento delle famiglie». coppia, curando una migliore sinergia tra i vari ambiti pastorali». Unioni civili e convivenze Deciso il punto di vista dei Padri sinoda - Gender: li sulle «situazioni che non corrispondono maschio e femmina li creò ancora o non più ad esso». «In molti Paesi Sul tema, la Relazione dei vescovi del un crescente numero di coppie convivono, Sinodo al numero 58 è netta: «Il cristiane - senza alcun matrimonio né canonico, né ci - lare l’atto generativo, rendendolo indipen - zazione» della responsabilità delle donne simo proclama che Dio ha creato l’uomo vile», osservano i Padri al numero 70: «in al - dente dalla relazione sessuale tra uomo e nella Chiesa: «il loro intervento nei proces - come maschio e femmina, e li ha benedetti cuni Paesi esiste il matrimonio tradiziona - donna». In questo modo, scrivono i Padri, si decisionali, la loro partecipazione al go - affinché formassero una sola carne e tra - le, concertato tra famiglie e spesso celebra - «la vita umana e la genitorialità sono dive - verno di alcune istituzioni, il loro coinvol - smettessero la vita. La loro differenza, nel - to in diverse tappe. In altri Paesi invece è in nute realtà componibili e scomponibili, gimento nella formazione dei ministri or - la pari dignità personale, è il sigillo della crescita il numero di coloro che, dopo aver soggette prevalentemente ai desideri di sin - dinati». buona creazione di Dio. Secondo il princi - vissuto insieme per lungo tempo, chiedono goli o di coppie, non necessariamente ete - pio cristiano, anima e corpo, come anche la celebrazione del matrimonio in chiesa». rosessuali e regolarmente coniugate». Un Preparazione al matrimonio: sesso biologico ( sex ) e ruolo sociale-cultu - «La semplice convivenza - si legge anco - fenomeno, questo, che si è presentato negli rale del sesso ( gender ), si possono distin - ra - è spesso scelta a causa della mentalità a volte povera di contenuti guere, ma non separare». ultimi tempi come una novità assoluta sul - Tre paragrafi sono dedicate alla prepa - generale contraria alle istituzioni e agli im - la scena dell’umanità, e sta acquistando pegni definitivi, ma anche per l’attesa di razione del matrimonio cristiano (57,58 e Adozione di bambini, una sempre maggiore diffusione anche 59) che - precisano i partecipanti al Sinodo una sicurezza esistenziale (lavoro e salario «nella dinamica delle relazioni, nella strut - al numero 57 - «non può ridursi ad una tra - orfani e abbandonati fisso). tura della vita sociale e negli ordinamenti dizione culturale o a una semplice conven - Sono questi «accolti come propri figli, In altri Paesi, infine, le unioni di fatto di - giuridici». zione giuridica», ma «è una vera chiamata nello spirito della fede assume la forma di ventano sempre più numerose, non solo per di Dio che esige attento discernimento, un autentico apostolato familiare, più vol - il rigetto dei valori della famiglia e del ma - Ruolo della donna, preghiera costante e maturazione adegua - te richiamato e incoraggiato dal trimonio, ma anche per il fatto che sposar - sfruttamento, disuguaglianza ta». Per questo vengono chiesti «percorsi Magistero», affermano i Padri sinodali al si è percepito come un lusso, per le condi - A questa riflessione si lega quella sulla formativi che accompagnino la persona e numero 65. «La scelta dell’adozione e del - zioni sociali, così che la miseria materiale donna che il Sinodo, al numero 27, ribadi - la coppia in modo che alla comunicazione l’affido esprime una particolare fecondità spinge a vivere unioni di fatto». Ci sono an - sce: «ha un ruolo determinante nella vita dei contenuti della fede si unisca l’espe - dell’esperienza coniugale, al di là dei casi in che «pregiudizi o resistenze» nei confronti della persona, della famiglia e della so - rienza di vita offerta dall’intera comunità cui è dolorosamente segnata dalla sterilità. dell’unione sacramentale, «da situazioni cietà». «La madre - si legge nella Relatio - ecclesiale». L’efficacia di questo aiuto ri - Tale scelta è segno eloquente dell’acco - culturali o contingenti». custodisce la memoria e il senso della na - chiede anche un miglioramento della cate - glienza generativa, testimonianza della fe - Tutte queste situazioni vanno affrontate scita per una vita intera», peranto «la di - chesi prematrimoniale, talvolta - è scritta de e compimento dell’amore. Essa restitui - quindi in maniera costruttiva, «cercando di gnità della donna ha bisogno di essere dife - nella Relatio - «povera di contenuti». sce reciproca dignità ad un legame interrot - trasformarle in opportunità di cammino di sa e promossa». «Non si tratta semplice - Anche la pastorale dei nubendi deve inse - to: agli sposi che non hanno figli e a figli che conversione verso la pienezza del matrimo - mente di un problema di risorse economi - rirsi nell’impegno generale della comunità non hanno genitori». Vanno pertanto «so - nio e della famiglia alla luce del Vangelo». che, ma di una diversa prospettiva cultura - cristiana e vanno tenute «ben presenti le stenute tutte le iniziative volte a rendere più In molte circostanze, infatti, si legge al nu - le, come evidenzia la difficile condizione tre tappe indicate da Familiaris Consortio : agevoli le procedure di adozione. Il traffico mero 71, «la decisione di vivere insieme è delle donne in vari paesi di recente svilup - la preparazione remota, che passa attra - di bambini fra Paesi e Continenti va impe - segno di una relazione che vuole realmente po». In numerosi contesti, infatti, ancora verso la trasmissione della fede e dei valo - dito con opportuni interventi legislativi e orientarsi ad una prospettiva di stabilità. oggi, «essere donna suscita discriminazio - ri cristiani all’interno della propria fami - controlli degli Stati». Questa volontà, che si traduce in un legame ne: il dono stesso della maternità è penaliz - glia; la preparazione prossima, che coinci - A fronte di «quelle situazioni in cui il fi - duraturo, affidabile e aperto alla vita può zato anziché valorizzato. D’altra parte, es - de con gli itinerari di catechesi e le espe - glio è preteso a qualsiasi costo, come dirit - considerarsi un impegno su cui innestare sere sterile per una donna, in alcune cultu - rienze formative vissute all’interno della to del proprio completamento», il Sinodo un cammino verso il sacramento nuziale». re, è una condizione socialmente discrimi - comunità ecclesiale; la preparazione im - nante. Non bisogna nemmeno dimenticare mediata al matrimonio, parte di un cam - i fenomeni crescenti di violenza di cui le mino più ampio qualificato dalla dimen - donne sono vittime all’interno delle fami - sione vocazionale». glie. Lo sfruttamento delle donne e la vio - lenza esercitata sul loro corpo sono spesso Sessualità, obiezione unite all’aborto e alla sterilizzazione forza - di coscienza per programmi ta». di indottrinamento sessuale A ciò - è evidenziato nel testo - si aggiun - «Nel cambiamento culturale in atto gono le conseguenze negative di pratiche spesso vengono presentati modelli in con - connesse alla procreazione, quali l’utero in trasto con la visione cristiana della fami - affitto o il mercato dei gameti e degli em - glia», riflette il Sinodo al numero 58. E «la brioni. «L’emancipazione femminile ri - sessualità è spesso svincolata da un pro - chiede un ripensamento dei compiti dei co - getto di amore autentico». In alcuni Paesi niugi nella loro reciprocità e nella comune vengono addirittura «imposti dall’autorità responsabilità verso la vita familiare. Il de - pubblica progetti formativi che presenta - siderio del figlio ad ogni costo non ha por - no contenuti in contrasto con la visione tato a relazioni familiari più felici e solide, umana e cristiana». Rispetto ad essi il ma in molti casi ha aggravato di fatto la di - Sinodo afferma con decisione «la libertà seguaglianza fra donne e uomini». In tal della Chiesa di insegnare la propria dottri - Foto: Gennari/Siciliani/Sir senso viene chiesta una «maggiore valoriz - 10 • 1 novembre 2015 Attualità Ecclesiale Nuova Stagione Lo scorso 18 ottobre S. E. Mons. Angelo Spinillo con Mons. Sossio Rossi e con il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, hanno consegnato alla città di Grumo Nevano il corpo del Beato Modestino Il dono della disponibilità Dopo il discorso del sindaco di Grumo Nevano, Pietro Chiacchio, il Beato è tornato nel convento a custodire il territorio

di Alfonso D’Errico

La dedizione agli altri, fino al supremo al figlio Gesù, sapeva che se il figlio era sta - sacrificio, il dono della sua vita spesa per i to additato come il “Consigliere mirabile” fratelli, in gioiosa offerta di amore e di gra - (Is. 9, 5), la Madre partecipò di questo dono titudine verso Dio e la Vergine, il senso di vivendo tutta la sua vita nello “Spirito del una disponibilità quotidiana verso tutti, Consiglio”. E sapeva pure che la Madre di senza riserve e senza misura, sul modello tutti noi è sempre pronta a donarci il consi - dello stesso Signore Gesù, “dives in miseri - glio e la sapienza, lei che dice: «A me appar - cordia”, ricco di misericordia, e fine di ogni tiene il consiglio e la saggezza, mia e la pru - momento e azione della propria vita: questo denza, mia la fortezza». Devoto della il carisma del Padre Modestino: figura così “Madonna del Buon Consiglio” ne istituì il cara alla coscienza popolare e cosi impressa culto da giovanetto a Frattamaggiore prima ancora nel cuore e nella mente di quanti lo e nella Diocesi di Aversa, da religioso nelle conobbero e lo amarono. Nella nostra ci - varie residenze infine nella Chiesa di Santa viltà cosi febbrilmente preoccupata dell’a - Maria della Sanità di Napoli, nel 1838. Non vere, perduta dietro valori effimeri e di - avendo, all’inizio, mezzi sufficienti, comin - straenti dal vero fine dell’uomo, in un’epoca ciò con l’esporre alla venerazione del popo - di violenza e di paura, all’insegna della pre - lo una stampa: poi riuscì ad ottenere un qua - carietà, padre Modestino di Gesù e Maria, dro ad olio che espose nella Basilica. Da quel ossia consacrato a Gesù e a Maria, dedicato momento l’altare della Madonna del Buon tutto ai valori dell’assoluto e del trascenden - Consiglio fu l’altare di padre Modestino; lì te, insegna a mirare ai valori dell’essere, che celebrava la Santa Eucarestia, lì pregava per sono i valori che non muoiono. E per fare ore, traendo conforto ed ispirazione alla sua questo, il segreto del Nostro: quello di pas - opera pastorale e ottenendo miracolo di be - sare attraverso il prossimo beneficando, os - ne, mediante la devozione alla Madonna. sia donando tutto di se stesso, in ogni mo - Con la sua fede e il suo amore verso la Beata mento della propria esistenza, per il bene Vergine, quell’altare divenne centro di irra - degli altri: avvertiti e sofferti, in gioiosa ca - diazione verso la Madonna e verso Gesù. pacità di comunione e partecipazione. Tutti paradiso per chi ha la forza e la capacità i di sentante di una giustizia umana fatalmente Perché l’amore di padre Modestino verso la fratelli in Gesù e Maria, ricorda, con la sua mettersi nella stessa scia di lui, di affermar - inadeguata, ma, l’apostolo del rione Sanita: Vergine era cristocentrico: attraverso Maria vita, questo umile fraticello, consacratosi ne e comprenderne il carisma, di farsi coin - non il capo, ma il fratello che rida ad ognu - portava a Gesù. E così da ogni parte della giovanissimo al bene dell’umanità. Un dono volgere dalla sua personalità ricca e intensa, no il volto e il nome stesso di Gesù e Maria. città accorrevano devoti a impetrare grazie ed una scelta di totale e definitiva consacra - quanto più semplice e senza pose, umile e Cosi i poveri e i disperati si sentono di nuo - e a riconciliarsi con Dio e con gli uomini. zione agli altri che comporta una disponibi - cosciente dei propri limiti, ma consapevole vo protagonisti, acquistano coscienza della Due volte all’anno, in aprile e in novembre, lità assoluta e piena: uno spirito di sacrificio di potere tutto in nome di Cristo e di Maria. loro dignità di figli di Dio e ritrovano il sen - padre Modestino celebrava silenziosamen - che non conosce soste e remore, che sa do - Gesù e Maria, appartengono ormai al nome so generoso della propria fede. La fede e la te la festa della ricorrenza della Madonna narsi pienamente senza darlo a vedere, in stesso di Modestino, ne indicano il nuovo generosità sono il vero oro di Napoli che pa - del Buon Consiglio, con grande afflusso di ogni circostanza della propria esistenza: esaltante casato, a cui tutti possono apparte - dre Modestino riscopre nell’animo di tanta popolo e conversione di anime. Anche Papa giorno e notte, preghiera e azione, desideri nere: sulla scia, appunto, di questo esempio gente, nei loro gesti e nei loro comportamen - Pio IX, con la corte pontificia, volle recarsi e volontà, sacerdozio e amore, predicazione raro di donazione vivo e palpitante. Perciò i ti, richiamandole alla bontà, donando tutto al Santuario di Santa Maria della Sanità per e testimonianza, azione caritativa ed esorta - giovani e il popolo sono i più sensibili all’a - se stesso, per aiutare i poveri come lui. venerare la Madre del Buon Consiglio l’11 zione, aiuto materiale e atteggiamento inte - scolto e alla pratica del messaggio che padre Attraverso l’opera e l’esempio di padre dicembre 1849. Per lo zelo di pader riore, azione apostolica come partecipazio - Modestino lascia oggi alla nostra civiltà con - Modestino, il cuore di Napoli diventa vero Modestino, per la sua fede illimitata nella ne alla vita degli umili, degli emarginati, dei sumistica e smarrita dietro i falsi valori del - oro di Napoli, perché alimentato nella fede e poveri, dei miserabili. Sempre apostolo e Vergine Madre, per la sua azione pastorale l’avere. I giovani di oggi vogliono essere pie - nella carità verso Dio e verso i fratelli, a co - consolatore, amico e fratello, maestro e gui - il Santuario del Buon Consiglio fu un punto namente se stessi, contro le mistificazioni minciare da coloro che soffrono nel corpo e da, testimone di Cristo e umile figlio del po - di riferimento di devozione cristiana testi - dell’egoismo contemporaneo, cosi come la nello spirito. In questo mondo padre polo; sacerdote e missionario nei quartieri moniata e vissuta. gente umile e semplice del popolo mira alla Modestino diventa l’apostolo facendosi voce più poveri, come nei vicoli dei rioni tristi, e La Madonna dispensatrice di grazie di sostanza delle cose, vuole amore e coerenza, di quanti soffrono. Questa moltitudine di rappresentante di Dio e degli umili nelle ca - consigli, operava attraverso lo zelo e la pa - sacrificio e bontà, senso di Dio e rispetto dei emarginati, gli toglie la pace dal cuore, an - se dei re, cittadino di un mondo che soffre e, rola di padre Modestino, consacrato alla fratelli, soprattutto degli umili e bisognosi. che se lo spirito resta sereno e fiducioso in amico di gente che in noi moderni può su - Vergine fin da bambino, sempre: dalle gior - Il dono della disponibilità, fiore raro dei no - Dio. Egli intreccia rapporti con tutti gli scitare anche un senso di repulsione, ma che nate passate al Seminario e poi nella sua at - stri tempi, viene cosi ad essere rinnovato e a sfruttati: ognuno di loro diventa fratello, so - per padre Modestino era espressione viven - tività pastorale, sotto le varie forme del suo suscitare nuova presa di coscienza oggi, tra - rella, padre e madre. Sono proprio i poveri te del dolore e della miseria di un’umanità zelo, sempre illuminate e sorrette dalla sua mite la testimonianza e l’esempio di una vi - ad obbligarlo a diventare elemosiniere della che aveva più bisogno di Dio e della quale devozione alla Madonna, di cui si sentiva fi - ta totalmente spesa per Dio e i fratelli. È il principessa Jannaria; sono i poveri che lo egli si sentiva Fratello in Cristo. Consolatore glio e di cui era pazzamente innamorato. dono che padre Modestino lascia in eredità spingono a salire le scale dei grandi per leni - nel nome di Dio e del Vangelo, consigliere fe - Una devozione tenera e profonda, convinta re le pene e le sofferenze degli umili e biso - dele, in ogni circostanza della vita con la pa - a noi: nel segno di Gesù e Maria. e testimoniata sempre: perché padre gnosi. La grazia di Dio scava profondamen - rola e con l’esempio, ispirato sempre, con te - Modestino riusciva a inculcarla e a trasmet - te nello spirito di padre Modestino, trovan - nera fede e sollecitudine, da una fiducia fi - terla in quanti lo avvicinavano. E la Vergine L’apostolo del Rione Sanità do in lui un terreno adatto per la fecondità, liale e assoluta nella Madonna del Buon lo assistette sempre: gli fu sempre accanto, Il rione Sanità, cuore e ventre di Napoli, la germinazione e lo sviluppo dei nuovi se - Consiglio. dove dall’alba alle due di notte, si vendeva soprattutto nei momenti di tribolazione e di mi. Ogni iniziativa è sempre un dono di Dio prova, durante il suo cammino apostolico di ogni sorta di commestibili e dove capitava di elargito per il bene della Chiesa e dell’uma - Profeta della misericordia tutto, nascondeva un mondo ed un popolo pastore di anime, come nel momenti di si - nità, ma che deve trovare un terreno fecon - lenzio e di raccoglimento. Allora avvertiva Per fare questo, per essere pienamente che campava di commercio spicciolo, alla do e disponibile. testimone di Dio in ogni situazione della giornata, un brulicare di scugnizzi, di garzo - di più il segno della presenza della divina propria vita del mondo in cui è vissuto, se - ni, di fattorini, di ragazzi e di adolescenti, di Maternità della Vergine al fondo della sua gnato da drammatiche vicende, come il co - sbandati e di straccioni, di poveri commer - L’innamorato della Madonna anima, sentiva la Madonna accanto a sé, lera di Napoli ed un mondo sociale che veni - cianti e di nobili decaduti, sparsi nelle piaz - Papa Pio IX chiamava il nostro padre pronta ad aiutarlo, a ridargli fervore e fidu - va evolvendosi, attraverso prove ed espe - zette e vicoli della zona sin dalle prime ore Modestino “Pazzo d’amore per Maria” ed cia. E riversava la sovrabbondanza del suo rienze negative padre Modestino, nell’eroi - del mattino, invadevano atri, vicoli e portici. era vero. Egli era innamorato della fervore negli altri, portando le anime a Gesù smo delle sue virtù ebbe un dono particola - Non mancavano sfaccendati e sfruttatori di Madonna, cui aveva consacrato se stesso, fin mediante la devozione alla Vergine. Il devo - re, che ne contraddistinse la figura e l’opera, ogni tipo: un mondo destinato ad esprimere da bambino. Era devoto dell’Ave Maria; di - to diffusore della devozione alla Madonna la dedizione e l’apostolato, la preghiera e l’u - ogni sorta di contraddizioni e di ingiustizie. nanzi ad una edicola della Vergine, chinava del Buon Consiglio, trovava allora le parole manità, la presa sulle coscienze come sul - Un mondo ed una realtà triste, in cui il tea - il capo e recitava l’Ave Maria, e invitava tut - adatte per raggiungere il cuore dell’uomo, l’intero popolo con cui venne a contatto: tro di Eduardo De Filippo ha tentato di por - ti a fare lo stesso, specialmente il popolo e i per dare i giusti consigli a convertire le ani - umili, borghesi, cardinali, Papi, Re, ma an - tare una luce di giustizia e di pietà attraver - giovani. Ma un titolo di Maria lo attirava più me. L’apostolo della vita nascente ritrovava, che povera gente, emarginati e sofferenti nel so un celebre lavoro “Il sindaco del rione degli altri: la Madonna del Buon Consiglio. nel nome della Maternità di Maria corpo e nello spirito. La connotazione che Sanità”. Ma su questo fondale di miseria, pa - Sentiva bisogno lui stesso di essere “consi - Santissima Madre di Dio e Madre dell’uo - meglio lo distingue e configura e quella di dre Modestino non innesta solo un velario di gliato” dalla Vergine Madre soprattutto nel mo, la forza per sostenere le partorienti ed una disponibilità totale e senza misura: giustizia umana, destinato a perire, ma suo ministero sacerdotale, ma sentiva anche invitarle ad accogliere con fede e con gioia il Verso tutti, sempre, giorno e notte, con tut - scende nell’anima della povera gente, si fa che tutti dovevano invocare il consiglio di dono di Dio. L’innamorato “pazzo d’amore ta la sua vita. Alla civiltà contemporanea, fratello tra fratelli, ne condivide gioie e dolo - Maria per vivere una vita secondo il piano di per Maria”, diveniva più sacerdote, trasmet - che costringe spesso a chiuderci in noi stes - ri, e vicino a chi soffre, aiuta a credere e a Dio. Agli incerti, ai tribolati di fronte a una tendo il fervore della sua paternità pastora - si, per paura degli altri, padre Modestino di sperare, a rialzarsi dal male e dal bisogno, a scelta importante, agli scoraggiati perché le nelle anime, per convertirle al bene e ritor - Gesù e Maria lascia in eredità il dono di vi - ritrovare fiducia in Dio e in sé stessi, attra - senza via di uscita, a tutti coloro che deside - nare a Gesù, Perché, come esprime bene il vere ed essere tutto per gli altri: quegli altri verso la solidarietà, e riesce a riscattare que - ravano discernere la volontà di Dio, padre nome con cui la fede e la tradizione cristia - che, nella dimensione di fede e carità ste anime, riportandole alla loro dignità di Modestino additava Maria, Madre del Buon na lo ricorda e come egli volle chiamarsi, pa - Cristiana tutta modestiniana, sono il vero persone, diventando non il sindaco rappre - Consiglio. Contemplando la Madre accanto dre Modestino era tutto di “Gesù e Maria”. Nuova Stagione Città 1 novembre 2015 • 11 L’Archivio del Banco di Napoli si apre alla città con opere teatrali e corsi di scrittura basati su documenti d’archivio L’attualità Il Mezzogiorno raccontato di San Luigi Guanella

attraverso i documenti storici Grande partecipazione al Convegno che l’opera don di Eloisa Crocco Guanella di Napoli ha organizzato e dedicato alla L’Archivio storico del Banco di Napoli, figura di San Luigi Guanella. Ad che ha sede nel cinquecentesco Palazzo introdurre i lavori Lucio Pirillo, Ricca in via Tribunali (sede dell’Istituto Uneba Napoli, che ha Banco di Napoli – Fondazione che dal 1991 confermato quanto l’impegno lo gestisce), apre le porte alla città, presen - profuso negli ultimi anni abbia tandosi non più solo agli studiosi ma all’in - risolto una situazione stagnante. tera popolazione. Si tratta del più grande ar - “Resta, in ogni caso, l’esigenza chivio storico bancario del mondo, che in di continuare a lottare per 330 stanze disposte in uno spazio di 14mila mantenere sempre acceso metri quadrati ospita documenti che vanno l’interesse delle istituzioni verso dal Cinquecento ai giorni nostri, e che da la lotta all’abbandono scolastico”. Un aspetto luogo deputato allo studio e alla ricerca di - condiviso dal Cardinale Sepe che viene oggi anche luogo dell’arte, dalla scrit - ha sollecitato le autorità ad tura, alla drammaturgia, alle rappresenta - avere maggiore attenzione per zioni teatrali. realtà così attente a difendere i Le iniziative di valorizzazione del- minori elogiando l’opera don l’Archivio sono state presentate il 27 ottobre Guanella Napoli per le tante alla stampa da Daniele Marrama, presiden - attività volte a rilanciare il te dell’Istituto Banco di Napoli-Fondazione: territorio. “Accolgo sempre con «Siamo ai primi passi – ha spiegato – ma vo - entusiasmo gli inviti di Don gliamo che la Fondazione divenga un punto Enzo, non capita spesso di di partenza in città per la cultura, e che trovare una comunità così l’Archivio sia davvero un luogo aperto». dinamica e laboriosa. Un punto La prima iniziativa è la rassegna teatrale nevralgico per la difesa della “Scene d’Archivio”, che si comporrà di tre persona e una speranza per i spettacoli originali, organizzati dalla coope - giovani”. Attento alle dinamiche rativa En Kai Pan, coprodotti dalla con le varie attività politiche anche Maurizio Giordano Fondazione e messi in scena dalla compa - presidente Uneba Nazionale. “Il gnia Aisthesis, un gruppo di quattro giovani ruolo dell’uneba è sempre più attori formati e diretti dal regista Luca rilevante nel Paese grazie alle Gatta. Gli spettacoli nascono da un accura - 3396235295 o all’indirizzo mail coop.enkai - “causali di pagamento” delle fedi di credito ( continue sollecitazioni a cui to lavoro di ricerca sulle fonti contenute [email protected]. i nostri assegni di oggi), storie di personaggi sottoponiamo le istituzioni. proprio nell’Archivio, e saranno rappresen - La seconda iniziativa in programma si in - noti, come Caravaggio o Mattia Preti, e di Soprattutto a Napoli dove sono tati nelle sue sale, in linea con la mission del - titola “L’Archivio narrato”, e comprende ot - uomini e donne che la storia non ricorda, ma tanti i minori a rischio e gli la cooperativa che, come ha spiegato il regi - to stages di scrittura e drammaturgia (da no - che comunque della storia fanno parte. istituti che assistiamo”. sta, è quella di «portare il teatro fuori dai luo - vembre 2015 a giugno 2016) che si svolge - L’Archivio è ricchissimo, conserva infatti i È necessario produrre ghi normalmente deputati alle rappresenta - ranno nelle stanze dell’archivio e prenderan - documenti degli otto banchi pubblici napo - un’alternativa e creare una zioni, in luoghi quindi non canonici, ma che no spunto dai suoi documenti per creare sto - letani nati per aiutare le fasce più deboli del - possibilità lavorativa concreta, siano simbolo della storia e della cultura di rie, trasformarle in testi narrativi o dramma - la popolazione, e che ebbero poi un ruolo ha confermato Don Enzo Bugea Napoli» . Dopo l’esordio il 29 e 30 ottobre con turgici, e poi provare a pubblicarli e a met - fondamentale per lo sviluppo economico Nobile, superiore Odg Napoli Crudele d’amor , rappresentazione del pro - terli in scena, per rappresentazioni che si della città; gli otto banchi si unirono all’ini - attivo anche sul fronte Uneba cesso per l’omicidio di Maria D’Avalos e del - svolgeranno ancora nell’archivio stesso. Gli zio dell’Ottocento nel Banco delle Due regionale. “Le attività che l’amante Fabrizio Carafa, per cui vi è un uni - stages sono una novità assoluta nell’ambito Sicilie, trasformato poi dopo l’Unità d’Italia svolgiamo nell’istituto provano a rompere il muro di omertà e co imputato, il madrigalista Carlo Gesualdo del laboratorio di scrittura creativa nel Banco di Napoli. Di queste storie, studia - disagio del territorio. E i risultati principe di Venosa, marito di Maria, gli spet - Lalineascritta, ideato e curato dalla scrittri - te dagli storici dell’arte e dagli storici econo - positivi sono già visibili”. Il tacoli in programma sono La Repubblica di ce Antonella Cilento, a cui quest’anno si mici negli ultimi cinquant’anni, «si vuole – rilancio del territorio parte Utopia (19 e 20 novembre, due storie d’amo - unirà per la sessione dedicata alla dramma - come spiega Sergio Riolo, il responsabile del anche dal forte legame che l’Odg re che hanno per protagoniste due donne, turgia Stefania Bruno, autrice del progetto progetto di valorizzazione dell’Archivio- ti - sta creando con l’Unione Luisa Sanfelice e Serafina Vargas, sullo teatrale. Il primo stage è in programma ve - rare fuori e far emergere, attraverso le iniziati - Europea. In questo senso sfondo delle vicende della Repubblica nerdì 6 e sabato 7 novembre, e sarà dedicato ve presentate, ciò che può essere raccontato, fondamentale la presenza Partenopea del 1799) e Commedia in tempo alle storie della peste del 1656 a Napoli; per ciò che può diventare racconto o essere messo dell’on. Cozzolino contento di di peste (17 e 18 dicembre, la vicenda di una informazioni sul programma e sulle moda - sulla scena e trasmesso così al pubblico». Il poter riportare a Bruxelles compagnia di comici dell’arte che attraver - lità degli stages è possibile consultare il sito tutto in un’ottica di apertura alla città di que - l’esempio guanelliano. sa la città di Napoli devastata dalla peste del www.lalineascritta.it. sto che è sicuramente uno dei luoghi simbo - Tra i relatori Don Umberto 1656 sfruttando ogni occasione per recita - Nel corso di questo lavoro, emergeranno lo della sua storia, poco conosciuto e che me - Brugnoni, vicario generale re). Gli spettacoli sono gratuiti ma con ob - alcune tra le migliaia di storie che l’Archivio rita di essere valorizzato e promosso nel suo Opera don Guanella, che ha bligo di prenotazione, al numero storico del Banco di Napoli conserva nelle essere luogo di cultura. raccontato il percorso educativo e pedagogico disegnato da San Luigi Guanella nei suoi anni di servizio pastorale sottolineando l’attualita del suo messaggio, una visione capace di plasmare Una pizza per l’Arcivescovo la vita delle case guanelliane sparse per il mondo. La In occasione della ce - dottoressa Teresa Naldi, attenta conoscitrice della realtà rimonia di consegna del guanelliana partenopea, ha colto “Premio Sepe” il con entusiasmo l’invito al Cardinale ha benedetto convegno ribadendo la alcuni ristoranti del lun - vicinanza della sua famiglia agli gomare ricevendo in do - eventi dell’OdG Fondazione no la pizza con la scritta Elisa Fernandes e sottolineando “Viva Sepe”, realizzata il contributo propositivo che dal maestro pizzaiolo l’istituto riesce ad infondere Bruno Savio. sulla comunità. Le conclusioni sono state Artefici della gradita affidate al coro di bambini sorpresa Antonino Della dell’odg napoli che hanno Notte e Patrizio Franco, intonato un canto per il loro proprietari del ristoran - fondatore, ricordando quanto te “Acquolina” aperto di sia una figura sempre presente recente in via Partenope. nelle loro attività quotidiane. Stefania Falco 12 • 1 novembre 2015 Città Nuova Stagione All’Università di Salerno il convegno su vecchie e nuove povertà Crescono con la partecipazione del Cardinale Sepe i voli Recuperare la dignità di easyJet per Napoli e il turismo

EasyJet, compagnia aerea leader in Europa, ha annunciato oggi la crescita dell’investimento a Napoli, dove a partire dalla fine di marzo 2016 sarà dislocato il quarto aeromobile Airbus A319, per far volare Napoli e la Campania verso sette nuove destinazioni italiane ed europee. La scelta arriva a distanza di poco più di un anno dall’avvio delle operazioni della base, a conferma dell’importanza che riveste la Regione Campania nei piani di espansione a supporto del rilancio del territorio. Nel primo anno delle operazioni della base, la compagnia ha Il 14 ottobre 2015 si è tenuto presso Cristiani ma tutti gli uomini di buona vo - o con risorse insufficienti, le gravi e numero - registrato due milioni di l’Università degli Studi di Salerno il lontà si adoperino, in un impeto di solida - se problematiche che conseguono da queste passeggeri trasportati da e per Convegno sul tema “Vecchie e nuove po - rietà fraterna, anzitutto per contrastare le nuove emergenze sociali, ma soprattutto di Napoli. Di questi, sono stati più vertà”, organizzato dalla prof.ssa Ornella De cause che danno origine alle vecchie e nuo - contribuire in prima persona alla realizza - di un milione i turisti che hanno Rosa, Direttrice dell’Osservatorio ve povertà, oltre che ovviamente per cercare zione di una rete di relazioni intersoggettive scelto easyJet per raggiungere la Internazionale sul Gioco, per ricordare il di alleviare la situazione di coloro che si tro - che rappresentino il tessuto di un sistema Campania, da sempre una delle prof. Giuseppe Imbucci, storico, scomparso vano in queste situazioni di disagio. sociale ispirato ad una effettiva e vera solida - mete di vacanza preferite dai dieci anni or sono. In particolare, l’alto prelato si è sofferma - rietà che riesca così a rimediare efficace - viaggiatori europei. Nello stesso L’interessante tematica è stata affrontata to a riflettere con i numerosi intervenuti fra mente, se non addirittura in qualche caso a periodo, i napoletani hanno sotto l’aspetto storico, sociologico e giuridi - gli studenti e i docenti dell’ateneo salernita - prevenire, l’insorgere e l’evolversi delle cau - scelto easyJet per i propri viaggi co nell’ambito di un proficuo dibattito con no sulle cd. nuove povertà e soprattutto sul - se che danno origine alle ricordate situazio - verso alcune delle destinazioni l’intervento di numerosi relatori provenien - la estrema vulnerabilità di alcune persone ni di povertà». di vacanza più rinomate come ti da varie università italiane e alla presenza causata da meccanismi economici e sociali Disagio e povertà rappresentano, infatti, Ibiza, Palma di Maiorca e Nizza del Cardinale Crescenzo Sepe, Arcivescovo non improntati ad equità e giustizia e sulla delle lacerazioni dell’essenza stessa della tra le mete Europee, oppure Catania e Olbia in Italia. Coloro Metropolita di Napoli, al quale il Magnifico facilità con la quale talune categorie di sog - persona in quanto tale e pertanto ledono che invece viaggiano per lavoro rettore dell’Università, prof. Aurelio getti possono passare da una situazione di gravemente la dignità di ogni essere umano: rappresentano ormai un terzo di Tommasetti ha consegnato la medaglia d’o - “normalità” ed autosufficienza ad una di po - non si può tollerare, come ha sottolineato chi vola con easyJet a nore dell’Ateneo in segno di riconoscenza vertà relativa (anziani soli, persone con disa - l’arcivescovo, ricordando anche il magistero dimostrazione di quanto anche per l’intensa e proficua attività pastorale bilità, genitori separati, persone con occu - di papa Giovanni Paolo II, che ci si rassegni la domanda d’affari ormai svolta e del suo grande impegno nel campo pazioni precarie o saltuarie, e così via). a considerarle quasi un male necessario, sa - apprezzi viaggi semplici e a del sociale che ha spesso travalicato i confi - «E’ compito di ciascuno, pertanto - ha ri - crificando così l’essere umano sull’altare di prezzi convenienti. Dal 2016, ni della Diocesi napoletana. cordato il Cardinale Sepe - non soltanto sol - idoli moderni quali la ricchezza a tutti i co - saliranno a 32 le destinazioni Il cardinale Sepe nel suo intervento ha lecitare le istituzioni competenti ad affron - sti e l’efficientismo privo di solidarietà verso raggiungibili da Napoli: sottolineato l’esigenza che non soltanto i tare, organicamente e non sporadicamente i più deboli. Amsterdam, Barcellona, Minorca, Cagliari, Praga e Vienna e Lione si aggiungeranno ai 25 collegamenti già oggi operati, per arricchire la scelta La moda napoletana nel mondo sia per coloro che viaggiano per piacere, sia per coloro che si Serata di festa al Teatro San Carlo, promossa dall’Istituto Commercio Estero spostano per lavoro. Grazie alle sette nuove destinazioni, con di Eloisa Crocco prezzi a partire da 29,50 euro, diventano 13 i Paesi europei Dal 21 al 23 ottobre si è svolta a Napoli la manifestazione prio a Pompei l’UNIC ha finanziato il restauro di una antichissi - collegati, facilitando quindi “ meets the World. International fashion players get to - ma conceria). A inaugurare la serata al San Carlo e l’intera mani - flussi turistici e di affari anche gether”, promossa dall’ICE (l’Agenzia per la promozione all’este - festazione i saluti del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che verso Olanda, Repubblica Ceca, ro e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e dal si è dichiarato «orgoglioso di questa realtà, l’eccellenza del mani - Austria. Complessivamente, i Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con fatturiero e della cultura di Napoli, perché competenza, qualità, passeggeri dell’aeroporto l’Unione Industriali di Napoli. L’iniziativa nasce con l’intento di creatività, sono cultura ed emozioni, e il nostro futuro sta proprio Capodichino avranno a far conoscere sempre meglio il sistema moda napoletano, l’indu - nel preservare le nostre tradizioni aprendoci però all’innovazione». disposizione fino a 25 partenze stria del fashion partenopea, ricca di tradizione e di eccellenze, A rappresentare il presidente della regione Campania al giorno. all’estero. Vincenzo De Luca è intervenuto il suo portavoce Emilio Di «La crescita del nostro Ai tre giorni dell’evento hanno preso parte delegazioni di 19 Marzio, che ha esaltato l’iniziativa che «non è solo un insieme di investimento costitusce un paesi tra Europa, Asia, Medio Oriente e Usa. scambi commerciali e incontri, ma espressione del “genius loci” modo concreto per celebrare il I rappresentanti di 60 aziende del nostro territorio hanno po - napoletano, dello spirito della città» . successo delle nuove operazioni tuto incontrare operatori del settore e giornalisti specializzati Una città, Napoli, che attraverso le sue eccellenze vuole affac - presso l’aeroporto Capodichino - provenienti da questi paesi, selezionati dalla rete estera dell’ICE, ciarsi sempre di più verso il resto del mondo, dove il made in ha commentato Frances Ouseley, direttore di easyJet per e dialogare e confrontarsi con loro. Naples è già molto apprezzato, motivo per cui, nonostante il pe - l’Italia - la nostra terza base Serata di festa al teatro San Carlo per inaugurare la manife - riodo difficile per la nostra economia, Riccardo Maria Monti, italiana inaugurata lo scorso stazione, con l’esibizione applauditissima di Linda Airoldi e dei presidente dell’ITA (Italian Trade Agency, l’Istituto italiano per il anno. Con questo investimento maestri del Quintetto d’archi del San Carlo, e la proiezione di fil - Commercio con l’estero), può affermare che «da Napoli possia - contribuiremo a imprimere un mati su Napoli e le sue meraviglie paesaggistiche, artistiche, an - mo ripartire cavalcando l’onda della globalizzazione». impulso allo sviluppo del che gastronomiche. Alla serata inaugurale di Naples meets the world erano presen - turismo, dell’occupazione e dei Protagonista in queste proiezioni la città, ma soprattutto la ti in particolare i rappresentanti di dieci marchi partenopei del - flussi di interscambio con moda come in città viene creata da decenni, grazie alla creatività l’industria del fashion che sono considerati gli Ambasciatori del - l’estero. Con questa operazione e all’abilità degli artigiani; a questo proposito sono stati presen - la moda napoletana nel mondo: Amina Rubinacci, Barba, saliranno a 140 le persone tati alcuni spezzoni del film di Gianluca Villarotti “E poi c’è Cesare Attolini, Finamore, Isaia, Kiton, Marinella, Portolano, assunte presso la base di Napoli, Napoli”, dedicato alla sartoria e alla pelletteria partenopee cele - Russo di Casandrino, Tramontano di Napoli. Tutti marchi di senza contare i benefici bri in tutto il mondo, e un filmato realizzato dall’UNIC (Unione grande tradizione, e di grande qualità, attraverso i quali, come ha sull’indotto in termini di crescita Industria Conciaria Italiana), ambientato nella Pompei romana, spiegato Maurizio Marinella , «vogliamo trasmettere al mondo l’i - di occupazione». dove affonda la storia della concia delle pelli in Campania (pro - dea di una bella Napoli, che si impegna e che lavora» . Nuova Stagione Città 1 novembre 2015 • 13

Aperitivi d’arte alla Bottega Ab ovo Premio Napoli

di Eloisa Crocco I vincitori Sabato 17 ottobre Ab ovo- Bottega d’Arte e Bellezza, a Napoli in via Vincenzo Bellini incontrano 17, ha presentato il primo degli “Aperitivi d’arte” della nuova stagione, dedicato a un’analisi del dipinto di Andrea Mantegna la città “Il Parnaso”, creato nel 1497 per lo studiolo di Isabella d’Este a Mantova. I quattro vincitori della 61esima La bottega è nata nel 2011 da un’idea di edizione del Premio Napoli per Gianfranco Troccoli, pittore ed ex manager, la lingua e la cultura italiana - e della moglie Cherubina Habetswallner, ar - Serena Vitale, Roberto Paci tigiana anche lei con un passato da mana - Dalò, Bianca Pitzorno e Paolo ger, insieme con altri tre soci. Poli - saranno protagonisti di L’intento è stato fin dal principio quello una rassegna di incontri di provare a ricreare l’atmosfera delle botte - pubblici a ingresso libero dal 28 ghe d’arte rinascimentali, creando un luogo ottobre all’11 dicembre 2015 in in cui artisti di diverse discipline possono diversi luoghi della città per incontrarsi, lavorare - prenotando uno spa - testimoniare la bellezza della zio per un mese, una settimana, anche solo lingua italiana in tutte le sue per un giorno, come una sorta di mini-ate - declinazioni, dal teatro lier in cui lasciare il materiale ed esporre poi sperimentale a quello comico, le proprie opere- , dialogare. In bottega si or - dalla letteratura per l’infanzia ganizzano corsi, laboratori, workshop, che all’arte della traduzione. spaziano tra diverse discipline artistiche, Prima tappa è stata con Serena dalla Pittura a olio a quella ad acquerello, Vitale (28 - 30 ottobre 2015) dal Trucco teatrale alla Realizzazione di ma - schere in lattice, alla Fotografia, per arriva - La scrittrice e traduttrice Serena re al nuovo corso in programma quest’anno, Vitale sarà al centro di una quello di Make up. conferenza/confessione al Convento di San Domenico Lo spazio di oltre 150 metri quadrati è ne ha avuto come tema “Guardare un qua - moderne di personaggi noti, per imparare a Maggiore mercoledì 28 ottobre inoltre disponibile per presentazioni di li - dro, capire un quadro”, e nel corso della se - decifrare quelle antiche. In questo modo, la (evento aperto al pubblico, bri, reading, mostre, anche per prove di rata Gianfranco Troccoli, prendendo spunto grande arte del passato diviene accessibile a gruppi teatrali di professionisti o amatoria - dal “Parnaso” di Mantegna, e da altri capo - tutti, comprensibile, e un quadro non è più ingresso gratuito - ore 18 – li e per prove musicali. lavori del pittore, ha invitato i presenti a ri - solo un oggetto bello da ammirare, ma un’e - piazza San Domenico Maggiore, Gli “Aperitivi d’arte” sono nati nel 2015 flettere sui contenuti visibili di un quadro spressione del vissuto dell’autore e delle tra - 8), giovedì 29 parlerà agli da un’idea di Gianfranco Troccoli, che una del passato che risultano “invisibili” agli oc - dizioni della sua epoca da poter comprende - studenti del liceo classico volta al mese racconta, da artista, un capo - chi di chi lo guarda oggi, senza essere im - re, andando al di là dei canoni estetici, “en - “Garibaldi” mentre venerdì 30 lavoro del passato o moderno o un tema ge - merso nella cultura dell’epoca e senza riusci - trando” davvero nell’opera e nel mondo del - incontrerà i detenuti del Centro nerale legato all’arte, mentre gli ospiti si in - re a capire, se non forse grazie allo studio l’artista. Penitenziario di Secondigliano. trattengono per un aperitivo, gustando un della storia dell’arte, i significati che si cela - Il programma dei prossimi aperitivi è an - bicchiere di buon vino accompagnato da no dietro ogni immagine. La presentazione cora in via di definizione, mentre per infor - I prossimi appuntamenti stuzzichini. Lo scopo è quello di avvicinare ha coinvolto il pubblico direttamente nel - mazioni sui corsi e sui laboratori, o per affit - Dopo Serena Vitale sarà la volta un pubblico di appassionati, non necessa - l’interpretazione di una moderna allegoria, tare spazi in bottega, è possibile scrivere una di Roberto Paci Dalò che dall’11 riamente addetti ai lavori, all’arte, in manie - una sorta di collage di immagini di grandi mail all’indirizzo [email protected] o al 12 novembre incrocerà gli ra piacevole, leggera, consapevole. classici cinematografici di ieri e di oggi, chiamare i numeri 0810481550-3358103924 studenti dell’Accademia di Belle Il primo appuntamento di questa stagio - esercizio di interpretazione di immagini -3356330469. Arti per una lezione/concerto, terrà una conferenza al Museo Nitsch e incontrerà i detenuti del Centro Penitenziario di Documento dell’Unione Cattolica Stampa Italiana Secondigliano. A seguire sarà Bianca Pitzorno a confrontarsi con il pubblico partenopeo con I giornalisti cattolici per la tutela dell’ambiente un doppio incontro alla Fondazione Quartieri Spagnoli “Foqus” il 25 novembre e, il I giornalisti dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, riuniti per tre tiamo o stiamo zitti? O piuttosto siamo portati a scaricare le respon - giorno successivo, una lezione giorni a Olbia, Tempio Pausania e Porto Cervo dove hanno preso par - sabilità delle carenze informative sui nostri editori? Siamo convin - con gli ospiti della Casa te al convegno “Informazione e tutela dell’ambiente”, dopo avere centi nel mostrare modelli virtuosi di comportamenti pubblici e pri - circondariale di Poggioreale. ascoltato numerose relazioni di esperti, autorità e protagonisti sui vati, o piuttosto consideriamo ogni doverosa attenzione educativa Anche Paolo Poli farà tappa al disastri ambientali che hanno funestato questa parte della Sardegna come estranea alla nostra missione professionale? Carcere di Secondigliano il 10 negli ultimi anni e averne ricordato le vittime, e ispirandosi alle pro - Se i cittadini non controllano il potere politico – nazionale, regio - dicembre. poste e agli stimoli della Lettera enciclica di Papa Francesco Laudato nale e municipale – neppure è possibile un contrasto dei danni am - Gli incontri pubblici saranno si’, convengono sulla seguente dichiarazione. bientali. E come può esercitarsi questo potere dei cittadini in assen - tutti introdotti e moderati dal Nella odierna realtà dei sistemi di comunicazione, caratterizzata za di una informazione corretta? Come si può realizzare un dibatti - giornalista e scrittore Piero da rumore dispersivo e da mezzi personali di connessione che spin - to ampio e approfondito sulle analisi di impatto ambientale dei nuo - Sorrentino. gono all’individualismo, la professione giornalistica è in evidente vi progetti, non alterate da tentativi di corruzione o di pressioni in - crisi ma conserva un ruolo insostituibile a favore della coesione so - debite, in assenza di meccanismi trasparenti di informazione pub - ciale, della legittimazione della politica in contrasto con la regressio - blica professionalmente certificata? Per realizzare politiche condi - La cerimonia di premiazione ne populista, della possibilità concreta di reinventare le ragioni di vise, occorre che tutti siano adeguatamente informati nella prospet - Gli appuntamenti fanno da fondo della pace e del vivere civile, anche di fronte a fenomeni epo - tiva del bene comune. prologo alla cerimonia finale in cali come il riscaldamento globale e le migrazioni. Appare evidente Per diffondere la nuova cultura ecologica i giornalisti devono ap - programma venerdì 11 dicembre che pace, giustizia e salvaguardia del creato sono tre questioni del profondire le proprie competenze con un approccio interdisciplina - 2015 all’Auditorium della Rai di tutto connesse, e che la questione ambientale presenta un punto di re, e promuovere alleanze responsabili con chi analizza fenomeni Napoli. In occasione della rottura. complessi e fornisce interpretazioni e previsioni. cerimonia, come ormai da Noi siamo convinti che i giornalisti debbano svolgere un ruolo In realtà, la professione giornalistica potrà avere un futuro solo prassi, la Fondazione Premio importante nell’aiutare la società a affrontare questi problemi, e che attraverso la riscoperta della sua utilità sociale. I giornalisti devono Napoli offre alla città uno così facendo i giornalisti stessi possano trovare risposte a quella ca - maturare questa consapevolezza, impegnarsi a fondo reinventando spettacolo che vede coinvolto renza di credibilità della categoria che è forse la causa principale del - il proprio ruolo al servizio delle comunità, e imparare a far buon uso uno degli artisti insigniti la crisi professionale. di tutti gli strumenti che le nuove tecnologie mettono a loro disposi - (l’ingresso è gratuito fino a Il diritto alla terra e alla sua salvaguardia sono beni indisponibili. zione, che consentono di costruire con i propri lettori/spettatori un esaurimento posti). Quest’anno, La corruzione e l’egoismo individualistico ne ostacolano il rispetto. rapporto nuovo basato sulla fiducia e la credibilità. La tutela dell’am - in via eccezionale, gli spettacoli Gli amministratori pubblici, gli imprenditori, chiunque abbia poteri biente è un tema privilegiato in questo percorso. saranno due. Ad aprire la serata rilevanti è chiamato a operare in modo trasparente e responsabile. I Noi giornalisti Ucsi vogliamo dichiarare il nostro forte impegno sarà “Fronti”, di Roberto Paci singoli cittadini devono maturare la consapevolezza che ogni nostra a approfondire e realizzare questi obbiettivi nelle nostre scelte pro - azione ambientale avrà conseguenze sul futuro dei nostri figli. fessionali, anche attraverso nuove iniziative di formazione, e ci im - Dalò che evoca atmosfere e Noi giornalisti proviamo dunque a fare un esame di coscienza. pegniamo a fondo perché i nostri editori maturino le nostre stesse tracce di un conflitto devastante, Sappiamo svolgere il nostro ruolo di “cani da guardia” nella società convinzioni: il futuro della informazione professionale sta nella sua quello della Grande Guerra, in civile? Ci limitiamo a rincorrere la cronaca, o facciamo un giornali - utilità sociale e, in ultima analisi, nell’esercizio concreto e responsa - chiave singolare tra cori, musica smo di inchiesta, di investigazione, sui fenomeni che riguardano la bile di una mediaetica, e non nella ulteriore esaltazione di modelli elettronica dal vivo, estratti da vita di tutti? Di fronte ai fiumi che non si puliscono, ai ponti mal co - consumistici già ampiamente diffusi nelle pratiche della comunica - film originali provenienti da rari struiti, alle costruzioni erette dove non dovrebbero esserci, raccon - zione. materiali in pellicola dell’epoca. 14 • 1 novembre 2015 Provincia Nuova Stagione Le parole di Josè Barroso per la Città di Ercolano

«Sono sicuro che la scelta di Ercolano alla candidatura di Ercolano - sottolinea potrebbe rappresentare un grande contri - Marco Salvatore - rappresenta un esempio buto non solo al sistema culturale italiano, virtuoso di sinergia progettuale che è esatta - ma anche all’accrescimento della consape - mente l’obiettivo fondante del Sabato delle volezza a livello europeo e internazionale Idee che vuole proporre un modello parteci - della ricchezza del patrimonio archeologi - pativo che superi quell’individualismo fatto co, storico e culturale di Ercolano e di ostacoli reciproci che da anni costituisce dell’Italia intera». Così José Manuel Durão uno dei grandi mali che ostacolano lo svi - Barroso, presidente per un decennio della luppo della Campania e del Mezzogiorno». Commissione Europea dal 2004 al 2010, Grande soddisfazione da parte del scende in campo a favore della candidatura Sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto, che, di Ercolano come capitale italiana della cul - proprio con una lettera al Rettore del Suor tura per il biennio 2016-17. Orsola Lucio d’Alessandro, finalizzata alla Un’investitura di grande importanza per creazione di una sinergia culturale e for - il comune campano, uno degli unici due co - mativa con la più antica università libera muni del Sud rimasti in lizza nel novero del - italiana, la prima ad aver avviato dei per - le ultime dieci pretendenti (Aquileia, Como, corsi universitari sui beni culturali, aveva Ercolano, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, indicato proprio nella sinergia tra giovani, Spoleto, Taranto e Terni), in vista della scel - tra scuola e lavoro per la realizzazione di ta ufficiale ormai attesa per martedì 27 otto - progetti di narrazione del territorio, e di bre. Un’investitura arrivata con un’appas - percorsi “misti” di formazione professio - sionata lettera che l’ex presidente della nale e tirocinio lavorativo uno dei punti Commissione Europea Barroso ha indiriz - fondanti della candidatura di Ercolano, zato al Rettore dell’Università Suor Orsola per altro proprio guardando ad alcuni dei di Napoli, Lucio d’Alessandro, con il quale settori dell’innovazione sollecitata da in occasione di un incontro de “Il Sabato Barroso, come lo storytelling, il digital delle Idee” dello scorso anno era nata l’idea marketing e il social media management di un progetto internazionale proprio per la monio culturale del nostro Paese ed in par - Con grande orgoglio il fondatore del dei beni culturali. Villa dei Papiri di Ercolano. «Come cittadi - ticolare del nostro territorio - evidenzia Sabato delle Idee, Marco Salvatore, diretto - «In particolare le parole appassionate e no europeo - ha scritto Barroso - avverto for - d’Alessandro - deve rappresentare un gran - re scientifico dell’Istituto SDN di Ricerca autorevoli di Barroso - evidenzia Bonajuto – temente la consapevolezza che c’è bisogno de stimolo per le istituzioni campane per Diagnostica e Nucleare, rivendica il ruolo rappresentano la migliore investitura per il di fare molto di più per conservare, salva - raccogliere questo invito ad impegnarsi di propositivo del pensatoio che ormai da anni primo punto del nostro progetto: “Ercolano guardare e promuovere il nostro straordina - più in una valorizzazione del nostro straor - anima la progettazione culturale della Capitale Europea dell’Archeologia”, una se - rio patrimonio culturale. E sono convinto dinario patrimonio artistico, storico e ar - Campania anche con il contributo dei gran - rie di azioni pensate per valorizzare il genius che Ercolano capitale italiana della cultura cheologico, che, come indicato da Barroso, di protagonisti della scena politica e cultura - loci che viene riconosciuto a livello mondia - può rappresentare una scelta molto impor - sappia guardare all’innovazione e proiettar - le internazionale, come Josè Barroso, le ad Ercolano, ossia l’essere il luogo in cui tante per valorizzare una cultura che, orgo - si verso il futuro proprio come al Suor Jacques Attali, Edgar Morin, Jean Noel l’archeologia ha avuto inizio, e per farla di - gliosa del suo passato, sappia aprirsi alle in - Orsola facciamo con il Centro di Ricerca Schifano e i tanti ospiti di prestigio interna - ventare la città mondiale di incontro di tut - novazioni e allo sviluppo della contempora - Scienza Nuova che lavora per progettare zionale che il Sabato delle Idee ha portato a te le realtà pubbliche e private e di tutti gli neità e sappia proiettarsi verso il futuro». nuove esperienze di fruizione dei beni cultu - Napoli in questi anni. «La grande rete di ade - esperti, appassionati e curiosi, della disci - «L’entusiasmo di Barroso verso il patri - rali attraverso le nuove tecnologie». sioni istituzionali, culturali ed accademiche plina».

VERSO FIRENZE «Nella parrocchia, la Chiesa fa casa con l’uomo» di Salvatore Farì *

«C’è un tratto che la parrocchia non deve assolutamente perdere. Essa è chiamata a con l’umanità e sperimenta al mondo la medesima sorte terrena” (GS 40). rendere visibile la Chiesa “radicata in un luogo”, non soltanto in senso topografico, ma La Parrocchia, oggi assiste trasformazioni culturali nel nostro tempo definito da al - anche (e più) come rap- porto con la gente, le famiglie e il tessuto della società che vive cuni come “stagione dello smarrimento”: lo smarrimento della memoria e dell’eredità e opera in un territorio. Quando ci si chiede come mai la parrocchia sia la figura più co - cristiane, la paura nell’affrontare il futuro, la frammentazione dell’esistenza, il crescen - nosciuta della Chiesa, la risposta sta proprio nel suo carattere di vicinanza e di accoglien - te affievolirsi della solidarietà interpersonale. Tra i segnali che aprono alla speranza, la za [...]. Quando la parrocchia cerca di essere “Chiesa presente tra le case degli uomini” Parrocchia «rimane in grado di offrire ai fedeli lo spazio per un reale esercizio della vita farà bene a tener conto che, in questo modo, fa diventare realtà un sogno che, prima di cristiana, come pure di essere luogo di autentica umanizzazione e socializzazione sia in essere nostro, è di Dio: è Lui che ha pensato di prendere dimora negli uomini, e non so - un contesto di dispersione e anonimato proprio delle grandi città moderne, sia in zone lo l’ha desiderato, l’ha fatto» (dal Messaggio dell’Assemblea generale dei Vescovi italiani rurali con poca popolazione» (EE 15). [Assisi, 20 novembre 2003]). In Gesù Cristo, dunque, la forza di dare un nuovo volto alla parrocchia, un volto rin - La parrocchia appartiene a quell’insieme di segni attraverso i quali storicamente si giovanito facendo sparire quelle rughe che ne caratterizzano l’invecchiamento: lo scol - comunica la fede cristiana nel contesto della convivenza civile. È un soggetto pastorale lamento tra fede e vita, tra Vangelo e cultura, tra feriale e festivo; la dislocazione estetiz - e canonico importante perché la Chiesa si costituisca quale segno storico della comunio - zante del cristianesimo che relega l’esperienza della fede in un gioco emotivo di senti - ne degli uomini con Dio e degli uomini tra di loro. Giovanni Paolo II lo ha sottolineato, menti pur nobili, ma che non convertono l’esistenza, anzi la immobilizzano; l’irreligio - «se la parrocchia è la Chiesa posta in mezzo alle case degli uomini, essa vive e opera ne come organizzazione religiosa che esalta la bellezza e la grandezza dell’esteriorità, profondamente inserita nella società umana e intimamente solidale con le aspirazioni e mentre dentro cova miseria. i suoi drammi. Spesso il contesto sociale, soprattutto in certi paesi e ambienti, è violen - In Gesù Cristo, il coraggio di ripensare la parrocchia luogo di rinascita, comunità vi - temente scosso da forze di disgregazione e di disumanizzazione: l’uomo è smarrito e di - va, dove gli uomini e le donne, di ogni condizione sociale o culturale, di ogni colore o raz - sorientato, ma nel cuore gli rimane sempre più il desiderio di poter sperimentare e col - za, potranno “riconoscersi riconosciuti” e perciò godere della scoperta della propria tivare rapporti più fraterni e più umani. La risposta a tale desiderio può venire dalla umanità piena e felice. Parrocchia, quando questa, con la viva partecipazione dei fedeli laici, rimane coerente La parrocchia, comunità di fede , illuminata e sorretta dalla parola di Dio, comunità alla sua originaria vocazione e missione: essere nel mondo “luogo” della comunione dei di preghiera soprattutto nel Giorno del Signore, per l’azione dei sacramenti che vi si ce - credenti e insieme “segno” e “strumento” della vocazione di tutti alla comunione” (CFL lebrano e per l’Eucarestia, comunità d’amore dove la realtà della comunione è vissuta 27). nell’insieme dei gesti che, partendo dall’Eucarestia, traducono la fraternità dei discepo - La parrocchia rappresenta, quindi, un bene prezioso per la vitalità dell’annuncio e li del Signore nel servizio, nell’aiuto reciproco, nella testimonianza, sia il luogo in cui l’u - della trasmissione del Vangelo e incarna la possibilità del Vangelo di farmi prossimo ad mano trovi la propria custodia più preziosa. ogni uomo. È la parrocchia del Concilio Vaticano II, secondo cui “la Chiesa cammina *Vicario episcopale per la Vita consacrata Nuova Stagione Cultura 1 novembre 2015 • 15 Al caffè letterario Intra Moenia un ciclo di incontri sulla napoletanità Un volume promossi dallo scrittore Claudio Pennino su Paolo VI e Chiara Lubich I modi di dire Profezia di Eloisa Crocco Venerdì 16 ottobre Claudio Pennino, magari da un ufficio all’altro, senza che poeta, scrittore, cultore della lingua na - nessuno sappia risolvere il suo problema e dialogo poletana, ha inaugurato presso il caffè let - o si prenda la responsabilità di provarci, terario “Intra Moenia” il ciclo di incontri riferendosi al peregrinare di Gesù dal re I contributi raccolti nel volume sono sulla napoletanità “Tu vuò fà ‘o napulita - Erode al governatore Pilato in attesa di stati presentati in occasione delle Giornate no”, dedicati a tradizione, poesia, musica giudizio. E ancora, Pilato non è citato, ma di Studio sul tema “Paolo VI e Chiara e cultura napoletana. tutti sanno che ci si riferisce a lui quando Lubich. La profezia di una Chiesa che si fa Gli incontri del “Venerdì napoletano” si dice lavarsene ’e mmane, cioè sottrarsi dialogo”, tenutesi a Castel Gandolfo nel no - avranno cadenza mensile (un venerdì al alle responsabilità, evitare di prendere vembre del 2014, pochi giorni dopo la so - mese alle 18,30) e si svolgeranno nella sa - decisioni, come Pilato che davanti a tutti lenne cerimonia di beatificazione di Paolo letta interna del caffè letterario, in un cli - si lavò le mani nel consegnare Cristo al VI del 19 ottobre 2014. Gli studiosi analiz - ma conviviale, nell’intento di ricostruire popolo, non volendo macchiarsi del san - zano i rapporti che si sono intrecciati tra nel cuore della città l’atmosfera degli an - gue di un innocente, ma non riuscendo ad Giovanni Battista Montini-Paolo VI e il tichi salotti napoletani, molto diffusi fra il assumersi la responsabilità di lasciarlo li - Movimento dei Focolari (Opera di Maria), tardo Ottocento e i primi del Novecento. I bero dinanzi alla folla inferocita. in particolare con Chiara Lubich, sua fon - salotti erano all’epoca quelli di case priva - Tanti dunque i modi di dire che affon - datrice e prima presidente, e Igino te, dove ci si riuniva per discutere di cul - dano le loro radici nella tradizione bibli - Giordani, suo cofondatore. una storia che È tura, leggere poesie, ascoltare musica; og - ca, ma anche nella mitologia, come il no - risale a ben prima della stagione del gi tutto questo rivive da “Intra Moenia”, tissimo perdere ’o filo, molto usato anche Concilio Vaticano II e che ha avuto un se - con gli appuntamenti mensili curati da in italiano, “perdere il filo”, che vuol dire guito anche dopo la met à degli anni Sessanta, in un periodo che ha visto la cre - Claudio Pennino, durante i quali nomi perdere la continuità del discorso, e ricor - scita e l ’affermazione all ’interno della noti della cultura napoletana si intratter - da l’episodio di Teseo nel labirinto di Chiesa cattolica di numerosi movimenti ec - ranno in maniera informale con il pubbli - Creta, che uccise il Minotauro e riuscì a clesiali. co sui più svariati temi della tradizione ha spiegato il Pennino, «nuovi modi di di - tornare indietro grazie a un filo che aveva Dalla lettura dei saggi presenti nel libro partenopea, dalla poesia, alla lingua, al re nascono continuamente, a seconda de - srotolato lungo il percorso e che gli era emerge il profondo legame tra Chiara teatro, alla musica. gli episodi che accadono». Da dove nasco - stato fornito da Arianna, la figlia del re Lubich e Giovanni Battista Montini, il qua - L’incontro di apertura di venerdì 16 ot - no dunque questi modi di dire? Da episo - Minosse. le, fin dagli anni del servizio in Segreteria tobre ha visto protagonista proprio di che fanno notizia, «ma soprattutto – co - Il programma dei “Venerdì napoleta - di Stato e durante il suo pontificato, seppe Pennino, che ha intrattenuto i presenti sì l’autore del libro – da tradizioni, antichi ni” è ancora in fase di completamento, ma valorizzare e incoraggiare la dimensione parlando dei modi di dire napoletani, del - mestieri, e ancora dai miti antichi, dalla già sono stati fissati i prossimi appunta - cristocentrica, fraterna ed ecumenica del le loro origini, della loro evoluzione stori - storia, e in gran quantità dalla letteratura menti: il 20 novembre Giulio Mendozza carisma del Movimento dei Focolari. ca e del loro significato. A Napoli il lin - e dalla Sacra Scrittura». Chi non conosce, intratterrà il pubblico parlando degli Le parole pronunciate da Chiara Lubich guaggio colorito dei modi di dire è molto ad esempio, i modi di dire che derivano “Antichi mestieri napoletani”, il 18 di - dopo la morte di Paolo VI sono testimo - utilizzato, fa parte del cuore della nostra dal personaggio di Ponzio Pilato? A cembre Sergio Zazzera presenterà una nianza di questo stretto rapporto: «Per me il tradizione linguistica, e di questo tema lo Napoli si dice stà ê piede ’e Pilato quando dissertazione dal titolo “Mo vene Natale” Papa non è morto, ha cambiato sede: dalla scrittore ha parlato partendo dal suo libro si vuole indicare uno stato di disagio, fisi - dedicata a miti, storie e simbolismo del cattedra di Pietro dalla quale vigilava anche “Mettere ’a bbona parola”, vocabolario co, morale o economico, ricordando Natale a Napoli, mentre il primo incontro su di noi e ci proteggeva, alla presenza di dei modi di dire partenopei pubblicato Cristo ai piedi del governatore che era sta - del nuovo anno, fissato per il 22 gennaio, Dio dove non pu non continuare a proteg - ò proprio per i tipi di Intra Moenia nel 2011, to chiamato a giudicarlo, oppure mannà vedrà ancora protagonista il professor gerci con quell ’amore sensibile, fattivo, che di queste espressioni ne raccoglie ol - da Rode a Pilato quando qualcuno viene Mendozza che parlerà della “posteggia materno, costante di cui ci aveva colmati . quando era su questa terra » tre 5000, e non sono tutte, dato che, come mandato in giro da una parte all’altra, napoletana”. Il volume si avvale dei contributi di: Angelo Maffeis, Maria Voce, Andrea Ricciardi, Alberto Monticone, Lucia Abignente, Paolo Siniscalco, Joan Patricia Nuova Stagione Back, Alberto Lo Presti, Adriana Cosseddu, Piero Coda. SETTIMANALE DIOCESANO DI NAPOLI Edizioni Studium è una casa editrice fondata a Roma nel 1927 per iniziativa di Editore: Verbum Ferens s.r.l. monsignor Giovanni Battista Montini e di

Igino Righetti, rispettivamente assistente Organo di informazione ecclesiale e di formazione cristiana ecclesiastico e presidente della Reg. Tribunale di Napoli N. 1115 del 16.11.57 e del 22.10.68 Federazione Universitaria Cattolica Italiana. L’editrice definisce oggi il suo spa - Iscrizione Reg. Roc. N. 19131del 18.02.2010 zio nell’ambito della saggistica filosofica, Direttore Responsabile CRESCENZO CIRO PISCOPO storica, letteraria, con attenzione anche alle scienze umane e ai temi della spiritualit à Vice Direttore VINCENZO DORIANO DE LUCA cristiana. In questi anni si è proposta anche Redazione, segreteria e amministrazione: di ricostruire il profilo biografico e di pub - Largo Donnaregina, 22 - 80138 NAPOLI blicare gli scritti di grandi figure di sacerdo - Tel. 081.557.42.98/99 - 081.44.15.00 ti e di laici: da mons. Montini a mons. Fax 081.45.18.45 Emilio Guano, a mons. Franco Costa, al E-mail: [email protected] € cardinale Domenico Tardini, da Giuseppe un numero 1,00 € Capograssi a Jemolo, da Gonella a Giorgio abbonamento annuale 40 La Pira, a Aldo Moro, a Bachelet, a c.c.postale n. 2232998 Giuseppe Lazzati, a Benigno Zaccagnini. Nelle due collane, rinnovate nella grafi - Pubblicità: Ufficio Pubblicità di NUOVA STAGIONE ca e nelle sezioni interne, “Universale” e Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati “Cultura”, appaiono opere pregevoli che non si restituiscono rientrano pienamente nella tradizione di Studium ed al tempo stesso la aprono e svi - Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana luppano nei tempi nuovi. Cos ì è possibile riflettere su volumi che rientrano tra i gran - di classici della storia del pensiero francese del Novecento , come Marcel, Maritain,

Gilson, P éguy, Sertillanges, o altri che ri - Aderente alla Federazione Italiana propongono e commentano il pensiero e le Settimanali Cattolici opere di Giovanni Battista Montini – Paolo VI, fondatore dell ’editrice, o altri ancora che commentano ed attualizzano il pensie - ro del Concilio Vaticano II.

A.C.M. S.p.A. - Torre del Greco Pubblicazioni dell ’Istituto Paolo VI Paolo VI e Chiara Lubich. La profezia Stabilimento Tipo-Litografico di una Chiesa che si fa dialogo Tel. 081.803.97.46

Edizioni Studium Chiuso in tipografia alle ore 17 del mercoledì Pagine 256 - euro 22,00 16 • 1 novembre 2015 Nuova Stagione Commemorazione dei fedeli defunti

Lunedì 2 novembre 2015 ore 10.00 Chiesa Madre Cimitero di Poggioreale Mercoledì 4 novembre Celebrazione eucaristica ore 18.30 presieduta Basilica di Santa Restituta dal Card. Crescenzio Sepe Celebrazione eucaristica per i Vescovi campani, sacerdoti, religiosi e diaconi permanenti presieduta dal Card. Crescenzio Sepe P R o e s d ( t c a e z o

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