La corriera di Giusvalla di Dialma Ottazzi

Era il lontano 1947 quando il giusvallino Gino Porro decise di comprare, di seconda mano, una Fiat Ardita tipo ministeriale (Balilla) e, dopo aver ottenuto la licenza, iniziò a fare servizio pubblico. La sua prima corsa la fece il 19 marzo di quell,anno, era il giorno che si correva la corsa ciclistica Milano-Sanremo e Gino, portò alcuni appassionati a Capo Berta per vedere passare i corridori e poi fino a Sanremo ad assistere all'arrivo. Anch'io ho avuto il piacere di fare un viaggio sulla Balilla: avevo circa 7 anni e un mattino presto io, mia madre e zia Gemma andammo a con Gino a comprare il vestito bianco della mia prima comunione. Fu un giorno davvero emozionante per me: primo, non ero mai andata in automobile; secondo, non ero mai stata in città; terzo, non avevo mai visto il mare, tutto questo in un solo giorno... fu davvero memorabile. Nel luglio del 1950, Gino pensò di trovare un mezzo più grande e, sempre di seconda mano, acquistò un autobus: era un Isotta Fraschini D65 bleu di 40 posti con il quale cominciò a fare servizio sulla linea Giusvalla - Cairo M.. Per il paese fu un avvenimento importante: grazie alla corriera, Giusvalla aveva accorciato le distanze, la gente si sentiva meno isolata e la possibilità di spostarsi comodamente in autobus migliorò la qualità di vita dei Giusvallini. Io allora abitavo in Barbiella, una località lontana dalla strada provinciale, e quando sentivo il clacson della corriera che arrivava, correvo sul bricchetto per vederla passare; anche da lontano mi sembrava grande! E non vedevo l'ora di salire a bordo e andare a fare un giro... In poco tempo il pullman divenne un punto di riferimento, era come una diligenza nel West! la gente, stanca di camminare a piedi, la prendeva anche per piccoli tratti: sapere che c'era dava sicurezza, era il "salotto buono" dei Giusvallini; sulla corriera ci si incontrava e lungo il tragitto si conversava, si facevano nuove conoscenze e il viaggio diventava un piacevole momento di evasione. Alla guida c'era quasi sempre Gino, però aveva assunto anche Gigino Ligi, un autista di Giusvalla, per avere il cambio nelle varie corse; a svolgere il lavoro di bigliettai erano la sorella di Gino, Ines e suo padre Luigi ed erano sempre tanti i biglietti che staccavano. Con gli autisti e i bigliettai della corriera si era creato un bel rapporto di fiducia e collaborazione e venivano a loro affidate commissioni come il ritiro di medicinali, consegna di pacchi ecc. E la gente sicura diceva: "Al posh mandè a piè con ra curiera". Nel 1951 ci fu il prolungamento della linea fino a Ferrania: c‘era anche una corsa domenicale che partiva da Giusvalla alle sette di sera per Cairo e tornava a mezzanotte. Era importante soprattutto per i giovani che volevano andare al cinema o a divertirsi in città. Una domenica sera mio padre accompagnò anche me e mia sorella al cinema; ricordo che la corriera era strapiena perché proiettavano un film con Marcella Marini, una giovane attrice emergente che in quei giorni aveva perso la vita in un incidente aereo sul monte Terminillo... Il giovedì, invece, era giorno di mercato e la corriera delle 9,30 per Cairo si riempiva sempre, salivano anche gruppi di ragazzi che andavano anche loro a fare "shopping", si sedevano in fondo e il loro allegro vociare sovrastava tutti, però erano rispettosi del mezzo e a nessuno veniva in mente di scarabocchiare o strappare i sedili. Nel 1960 Gino assunse un altro autista del paese, era Gino Baccino che con la moglie andò ad abitare nell'appartamento sopra il deposito e divenne titolare della linea di Giusvalla. Nel giugno 1967 ci fu ancora un prolungamento della linea fino a che diventò Piana - Dego - Cairo - Ferrania e nello stesso anno, venne collegata anche : tutte le corse facevano coincidenza per Savona. Naturalmente con l'aumento dei percorsi aumentava anche il numero dei mezzi e la ditta Porro arrivò ad avere sette autobus e un organico di 6-7 autisti che si alternavano nei vari servizi. Nel luglio del 1975, dopo quasi 30 anni di attività, Gino cedette la sua azienda alla SABA S.p.A.. Con la fine delle autolinee Porro si chiudeva un epoca e anche un pezzo di stroria importante del nostro paese. Oggi la corriera dell'ACTS che passa da Giusvalla non ha più il fascino di un tempo, sembra un autobus fantasma, sempre vuoto, con solo il conducente, transita nella speranza di prendere a bordo qualcuno ma i passeggeri sono sempre meno, tutti si spostano con la macchina.. Però è sempre importante sapere che il servizio pubblico c'è.

Pubblicato sul numero di luglio 2004 de " Valbormida & Dintorni"