1 PERUGIA 1 NOTIZIE AT PERIODICO D’INFORMAZIONE • AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA ATC PERUGIA 1 • AGOSTO 2008 • EDITRICE PUNTO UNO Srl Caccia & Territorio

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GestioneGestione speciespecie cinghialecinghiale

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DanniDanni allealle produzioniproduzioni agricoleagricole

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RegolamentoRegolamento RegionaleRegionale 3030 NovembreNovembre 1999,1999, n.n. 3434 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC L’editoriale nche quest’anno ci ap- tra molte difficoltà, all’asse- fine di migliorare e snellire la vole decurtazione dei fondi as- prontiamo ad illustrare la gnazione dei settori alle squa- gestione dei risarcimenti, nella segnati all’A.T.C. da parte della Anostra attività, che è stata dre di caccia al cinghiale. Tale stesura della modifica al testo Amministrazione Provinciale, come sempre multiforme ed risultato è stato raggiunto di Legge attualmente vigente cui abbiamo comunque fatto impegnativa, poiché le deleghe dopo tante riunioni, rendendo (L.R. 23/96), ha previsto di af- fronte grazie ai fondi resi dispo- che la Provincia attribuisce agli partecipi tutte le squadre inte- fidare interamente agli A.T.C. nibili da una oculata gestione A.T.C. risultano di anno in anno ressate e le Associazioni Vena- l’intera procedura, dall’accerta- negli anni precedenti, compen- più numerose e di maggiori torie Provinciali, il tutto con la mento fino alla liquidazione dei sando tuttavia con la dedizio- contenuti. A fronte di questo massima trasparenza e garan- danni riconosciuti. ne, l’impegno e l’alta profes- maggiore impegno, purtroppo, tendo professionalità e serie- 5. Gestione delle Z.R.C.: la no- sionalità dimostrata dai nostri soprattutto in questo ultimo tà. L’assegnazione in via defini- stra attività è stata sempre più Collaboratori d’ufficio interni. periodo, in merito all’aggiorna- tiva di tutto il territorio vocato accurata e specialistica; a Nel futuro i nostri programmi mento del Regolamento Regio- alla specie cinghiale, è volta a parte qualche zona con proble- saranno sempre ispirati agli nale n. 19/95, che disciplina creare un legame tra i cacciato- mi specifici, nelle Z.R.C. sono obiettivi primari posti: figura la gestione degli A.T.C.,siamo ri appartenenti alle squadre ed stati raggiunti, rispetto agli del cacciatore e qualità della ripetutamente criticati, talvolta il distretto di propria competen- anni precedenti, dei notevoli in- caccia, obiettivi d’altra parte addirittura con eccessiva vee- za, in maniera tale da consenti- crementi degli animali cattura- già perseguiti nelle precedenti menza, tanto da far pensare ad re un più agevole controllo ti, come facilmente desumibile annate attraverso innumerevoli attacchi premeditati, spesso sulle popolazioni del selvatico, dai dati riepilogativi riportati ed ormai “tradizionali” attività personali e mai costruttivi, con indubbio vantaggio sia per nelle tabelle. Ovviamente le promosse per coinvolgere cac- solo finalizzati alla nostra de- le altre forme di caccia che per condizioni climatiche, non sem- ciatori e cinofili. La socializza- stabilizzazione. State tranquilli, l’annoso problema dei danni pre favorevoli, influiscono ne- zione è stata favorita in modo nonostante tutto ciò lavoriamo provocati alle colture agricole. gativamente sulle fasi riprodut- pressoché uniforme in tutti i e lavoreremo con la consueta Il risultato finale, per quanto ci tive, soprattutto della specie settori, partecipando con le passione ed il solito impegno, riguarda, ha consentito di rag- fagiano, condizionando le rela- Pubbliche Amministrazioni alla guardando avanti, sempre nel- giungere un apprezzabile equi- tive catture. stesura dei nuovi regolamenti l’interesse della caccia e dei librio tra i vari distretti, con con- Non va infine dimenticato il attuativi e della normativa ve- cacciatori. Certi che tali attac- seguente soddisfazione da fatto che le Z.R.C. svolgono pa- natoria, alle riunioni periodiche chi ed atteggiamenti ostili, in parte della quasi totalità delle rimenti una insostituibile fun- sia con i direttori tecnici della ogni caso incentrati in poche n. 104 squadre iscritte al regi- zione di irradiamento nei terri- Z.R.C. che, nel territorio, con le persone (che ci viene a questo stro del nostro ATC. L’assegna- tori circostanti a beneficio dei squadre dei cinghialisti ed i punto il dubbio che siano effet- zione del territorio alle squa- cacciatori. Tali risultati sono cacciatori di selezione. Con tivamente cacciatori!), deriva- dre, non implica in nessun stati conseguiti soprattutto piacere inoltre si segnala che no da una scarsa conoscenza modo l’attività venatoria degli grazie all’infaticabile e compe- la nostra professionalità ed im- delle complesse attività che altri cacciatori, in quanto la tente azione dei Direttori Tecni- pegno hanno ricevuto largo ap- l’organismo svolge, anche que- squadra dovrà attenersi scru- ci e Guardie volontarie, che prezzamento in occasione di st’anno dettaglieremo tutte le polosamente a quanto previsto hanno raggiunto ormai livelli di un recente Convegno naziona- problematiche ed i settori di in- dal R.R. 34/99 e successive conoscenza ed esperienza no- le, incentrato sulle attività degli teresse venatorio-ambientale modifiche ed integrazioni. tevoli, frutto anche dei numero- A.T.C.,promosso dalla Regione che ci hanno riguardato. Il noti- 4. Prevenzione ed accertamen- si incontri con il coordinamento Emilia Romagna a Bologna, al ziario, quindi, si interesserà di to dei danni alle produzioni dell’A.T.C. svolti presso la no- quale siamo stati invitati in tutte le attività di competenza agricole: anche in questo set- stra sede. qualità di relatori, scelti per illu- dell’A.T.C.,con specifiche rela- tore sono state seguite con in- 6. Sono state riproposte, con strare l’esperienza maturata in zioni illustrative, ed in partico- teresse le misure di prevenzio- grande successo, le misure questi ultimi anni. lare, per questo numero, sono ne, soprattutto nelle Zone di Ri- ambientali, attraverso un Proprio in virtù di ciò è ferma la stati presi in considerazione i popolamento e Cattura e nei bando a favore degli agricoltori. nostra convinzione che a gesti- seguenti aspetti: territori in cui la presenza mas- Occorre anche precisare che si re tali ambiti siano chiamate fi- 1. Attuale composizione del siccia di cinghiali, ogni anno, è provveduto regolarmente e gure professionali e tecnica- Comitato di Gestione ed appar- rende particolarmente eviden- celermente, nel periodo previ- mente preparate, poiché di tenenza dei singoli consiglieri. te l’entità dei danni alle coltu- sto dal bando, alla liquidazione certi politicanti e ciarlatani per- 2. Dati statistici sul numero re. Il nostro A.T.C. si è conte- agli agricoltori del contributo ditempo la caccia ed i cacciato- degli iscritti e paganti l’A.T.C. stualmente impegnato a se- spettante. ri non sanno proprio che farse- Perugia 1 nella stagione vena- gnalare agli organi competenti 7. Ripopolamento: selvaggina ne! toria 2007/2008 e loro distri- tutte le problematiche emerse immessa in base ad appositi A tutti i cacciatori, per l’immi- buzione ripartita per Comuni di in zone “difficili” dove l’ecces- piani di ripopolamento. nente apertura della stagione residenza. siva presenza del cinghiale 8. Gestione caccia di selezione venatoria, il nostro più sincero 3. Gestione della specie cin- crea conflittualità tra gli agricol- cervidi e bovidi: numero iscritti in bocca al lupo! ghiale: proseguendo nel lavoro tori ed i cacciatori. Si prende e censimenti effettuati. già iniziato con la costituzione atto con soddisfazione del Tutta questa attività è stata Il Presidente dei distretti, si è proceduto, pur fatto che la Regione , al possibile nonostante una note- Quartilio Ciofini

2 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC L’Ambito Territoriale di Caccia l Regolamento Regionale del 3 - Collegio dei Revisori dei conti. Sul Trasimeno, Passignano, Magio- aprile 1995 n. 19, stabilisce le La Regione dell’Umbria è suddivisa ne, , , I norme per la gestione degli Ambiti in tra Ambiti Territoriali di Caccia. , Città della Pieve (compre- Territoriali di Caccia, al fine di orga- L’A.T.C. Perugia 1 ha una superficie sa l’isola amministrativa del comu- nizzare la gestione programmata Agro Silvo Pastorale di Ha 316.032 ne di Fabro), e . della caccia. Ciascun A.T.C. com- e comprende 26 comuni della Pro- prende territori appartenenti intera- vincia di Perugia che sono: mente a singoli comuni o delimitati , , Monte Santa da evidenti confini fisici. Maria Tiberina, Città di Castello, Pie- Ogni A.T.C. è dotato dei seguenti or- tralunga, , , gani: , , Co- - Comitato di Gestione; stacciaro, , , - Presidente; , , Perugia, Val- - Ufficio di Presidenza; fabbrica, , Tuoro Albo cacciatori COMUNE ‘07-’08 Comitato di gestione CITERNA 159 NOME INCARICO RAPPRESENTANZA SAN GIUSTINO 492 MONTE S. MARIA TIBERINA 153 QUARTILIO CIOFINI PRESIDENTE PROVINCIA CITTA’ DI CASTELLO 1.952 GUIDO VIVARELLI VICE-PRESIDENTE FEDERAZIONE 157 COLONNA REGIONALE MONTONE 116 AGRICOLTORI UMBRIA GUALDO TADINO 543 MAURIZIO ANTONELLI MEMBRO KRONOS GUBBIO 1.339 DIEGO BACCARELLI MEMBRO PROVINCIA SCHEGGIA E PASCELUPO 49 GIUSEPPE BARBETTI MEMBRO UFF. PRESID. COLDIRETTI 54 GIANFRANCO MEMBRO FEDERCACCIA SIGILLO 113 BAZZUCCHI FOSSATO DI VICO 85 MASSIMO BORGHESI MEMBRO WWF UMBERTIDE 769 GIUSEPPE BROZZI MEMBRO ARCI CACCIA CORCIANO 583 PROVINCIA CORRADO MEMBRO PERUGIA 4.143 CAPACCIONI 218 CARLO CRISTINI MEMBRO UFF. PRESID. LIBERA CACCIA LISCIANO NICCONE 35 IGOR CRUCIANI MEMBRO CONFAGRICOLTURA 160 GIOVANNI CURLI MEMBRO ENTE PRODUTTORI SELVAGGINA PASSIGNANO 205 MAGIONE 692 SERGIO ERCOLI MEMBRO PROVINCIA STEFANO FACCHINI MEMBRO CONFEDERAZIONE ITA- CASTIGLIONE DEL LAGO 607 LIANA AGRICOLTORI PACIANO 41 CORRADO FRASCATI MEMBRO EKOCLUB PANICALE 276 MASSIMO FELICI MEMBRO CONFEDERAZIONE ITA- CITTA’ DELLA PIEVE 334 LIANA AGRICOLTORI PIEGARO 254 LUIGI GRASSINI MEMBRO FEDERCACCIA MARSCIANO 758 MARIO RUBECA MEMBRO ENALCACCIA A.T.C. PERUGIA 2 2.071 MARCO SCRIBANO MEMBRO COLDIRETTI A.T.C. 3 ORVIETANO TERNANO 580 GIAMPAOLO ZANDRINI MEMBRO LEGA AMBIENTE FORMA DI CACCIA B 252 TOTALE CACCIATORI UMBRI 17.190 287 Collegio revisori dei conti TOSCANA 633 NOME INCARICO LAZIO 341 ALTRE REGIONI 225 GIANNI SCALAMONTI PRESIDENTE TOTALI FUORI REGIONE 1.486 GUIDO SAVINI REVISORE TOTALE GENERALE 18.676 GIULIANO MONTAGNOLI REVISORE PAGANTI

3 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC

Ambito Territoriale di Caccia A.T.C. Perugia 1

Informazioni utili

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

GIORNI MATTINO POMERIGGIO LUNEDI 9:00 - 13:00 16:00 - 18:30 MARTEDI 9:00 - 13:00 16:00 - 18:30 MERCOLEDI 9:00 - 13:00 16:00 - 18:30 GIOVEDI 9:00 - 13:00 16:00 - 18:30 VENERDI 9:00 - 13:00 CHIUSO SABATO CHIUSO CHIUSO

Numeri utili: REGIONE DELL’UMBRIA ENALCACCIA EKOCLUB Piazza Partigiani, 1 Via M. Angeloni 1/b Via Settevalli, 133 06121 Perugia 06100 Perugia 06123 Perugia -Tel. 075/50411 Tel. 075/5004591 Tel. 075/5056962 Fax. 075/5005826 Fax. 075/5056947 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PERUGIA COLDIRETTI CORPO FORESTALE STATO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE Via Settevalli, 133 COORDINAMENTO PROVINCIA- E GESTIONE FAUNISTICA 06121 Perugia LE DI PERUGIA Centralino 075/36811 Tel. 075/506761 Tel. 075/5005977 Via Palermo 21/C Fax 075/5067650 Fax 075/5008650 06129 - Perugia Via Mario Angeloni C.I.A. 06100 - Perugia FEDERAZIONE ITALIANA Via M.Angeloni, 1 DELLA CACCIA 06121 Perugia CORPO FORESTALE Via Settevalli, 133 Tel. 075/5002953 DELLO STATO - Tel. 1515 06121 Perugia Fax 075/5002956 Tel. 075/5056962 COMUNITA’ MONTANA Fax 075/5056947 CONFAGRICOLTURA Tel. 075/582941 Via S. Bartolomeo, 79 Fax 075/5829471 ARCICACCIA 0608 Ponte S.Giovanni Via S. Calindri, 1 Tel. 075/597071 CARABINIERI 06123 Perugia Fax. 075/5970740 Tel. 112 Tel/Fax. 075/46748 WWF Tel. 075/46433 POLIZIA ASSOCIAZIONE NAZIONALE Tel. 113 LIBERA CACCIA LEGA AMBIENTE UMBRIA Via L. da Vinci, 62 Tel. 075/5720312 PRONTO INTERVENTO 06100 Perugia Fax. 075/5722083 Tel. 118 Tel. 075/33322 Fax. 075/34036 KRONOS VIGILI DEL FUOCO Via Collisola, 3 Tel. 115 06049 Tel. Fax. 0743/220744

4 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Gestione del territorio Ripopolamenti: ra le competenze, l’A.T.C. annualmente predispone un Piano di Ripopolamento invernale della sel- vaggina delle specie Lepre, Fagiano, Starna e Pernice Rossa da immettere nel territorio a caccia Tprogrammata. Per quanto attiene le specie lepre e fagiano, vengono immessi sia capi di cattura, provenienti dalle ZRC, sia di acquisto, questi ultimi ai fini del completamento del piano predisposto.Per l’anno 2008 sono stati catturati in 15 ZRC, numero 1.044 capi della specie lepre e n. 2.203 capi della specie fagiano.

Riepilogo SPECIE LEPRE anno 2008 immessa in ciascun Comune

COMUNE TOTALE CAPI ACQUISTO CATTURA

PERUGIA 185 0 185 VALFABBRICA 45 20 25 GUALDO TADINO 61 10 51 FOSSATO DI VICO 20 20 0 SIGILLO 16 16 0 COSTACCIARO 16 16 0 SCHEGGIA E PASCELUPO 20 20 0 GUBBIO 231 38 193 PIETRALUNGA 40 40 0 MONTONE 32 0 32 CITTA' DI CASTELLO 150 40 110 SAN GIUSTINO 40 40 0 CITERNA 20 20 0 M.S.M. TIBERINA 24 16 8 UMBERTIDE 88 0 88 LISCIANO NICCONE 18 0 18 TUORO 24 24 0 PASSIGNANO 28 0 28 CASTIGLIONE DEL LAGO 67 0 67 MAGIONE 48 0 48 CORCIANO 28 0 28 PANICALE 27 0 27 PACIANO 16 0 16 CITTA' DELLA PIEVE 28 0 28 PIEGARO 32 0 32 MARSCIANO 60 0 60 TOTALE 1.364 320 1.044

5 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC

Riepilogo SPECIE FAGIANO anno 2008 immessa in ciascun Comune COMUNE TOTALE CAPI ACQUISTO CATTURA

PERUGIA 622 204 418 VALFABBRICA 156 156 0 GUALDO TADINO 181 114 67 FOSSATO DI VICO 90 90 0 SIGILLO 90 90 0 COSTACCIARO 90 90 0 SCHEGGIA E PASCELUPO 99 99 0 GUBBIO 568 342 226 PIETRALUNGA 180 180 0 MONTONE 105 21 84 CITTA' DI CASTELLO 488 321 167 SAN GIUSTINO 117 117 0 CITERNA 63 63 0 M.S.M. TIBERINA 102 87 15 UMBERTIDE 305 33 272 LISCIANO NICCONE 63 63 0 TUORO 90 90 0 PASSIGNANO 90 90 0 CASTIGLIONE DEL LAGO 291 0 291 MAGIONE 185 27 158 CORCIANO 120 33 87 PANICALE 98 24 74 PACIANO 63 63 0 CITTA' DELLA PIEVE 135 72 63 PIEGARO 129 33 96 MARSCIANO 185 0 185 TOTALE 4.705 2.502 2.203

Riepilogo SPECIE PERNICE ROSSA anno 2008 Riepilogo SPECIE STARNA anno 2008 COMUNE ACQUISTO COMUNE ACQUISTO PERUGIA 120 PERUGIA 180 VALFABBRICA 24 108 GUBBIO GUALDO TADINO 102 PIETRALUNGA 24 FOSSATO DI VICO 30 MONTONE 12 SIGILLO 30 30 CITTA' DI CASTELLO 78 COSTACCIARO SCHEGGIA E PASCELUPO 30 S. GIUSTINO 24 GUBBIO 156 CITERNA 18 PIETRALUNGA 42 M.S.M. TIBERINA 18 MONTONE 18 CITTA' DI CASTELLO 126 UMBERTIDE 24 S. GIUSTINO 30 LISCIANO NICCONE 12 CITERNA 30 TUORO 12 M.S.M. TIBERINA 30 PASSIGNANO 24 UMBERTIDE 36 LISCIANO NICCONE 18 36 MAGIONE TUORO 24 CORCIANO 24 PASSIGNANO 18 PANICALE 18 CASTIGLIONE DEL LAGO 42 54 PACIANO 12 MAGIONE CORCIANO 30 CITTA' DELLA PIEVE 36 PANICALE 30 PIEGARO 24 PACIANO 18 MARSCIANO 36 CITTA' DELLA PIEVE 42 PIEGARO 24 MARSCIANO 60 TOTALE 660 TOTALE 1.254

6 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Zone di ripopolamento e cattura

a Regione Umbria ha desti- stessi per l’immissione ed il L’obiettivo principale che si è in- nato una quota che va da loro irradiamento sul territorio. teso perseguire è quello di ri- Lun minimo del 20% ad un I capi appartenenti alle suddet- durre al minimo la modalità di massimo del 25% del territorio te popolazioni nell’ambito di ap- ripopolamento con animali ac- agro-silvo-pastorale per gli am- positi piani di assestamento e quistati, in quanto tale pratica, biti protetti pubblici e privati, di cattura vengono prelevati per nel corso degli anni non ha dato comprendendo anche le Zone l’immissione sul territorio in risultati soddisfacenti, favoren- di Ripopolamento e Cattura. tempi e condizioni utili al loro do con maggiori finanziamenti L’Amministrazione Provinciale ambientamento ai fini del ripo- lo sviluppo delle Zone di Ripo- di Perugia ha assegnato la ge- polamento (almeno il 40% im- polamento e Cattura. stione delle Zone di Ripopola- messa nei Comuni ove ricado- In tali ambiti è importante che mento e Cattura agli A.T.C. e gli no le zone di ripopolamento). la gestione sia particolarmente stessi hanno provveduto a sti- Le zone di ripopolamento e cat- curata, tenendo continuamente pulare convenzioni con le Asso- tura, oltre che per le suddette fi- sotto controllo l'equilibrio pre- ciazioni Venatorie. nalità, sono istituite anche per datore-preda, intervenendo co- Le Zone di Ripopolamento e la salvaguardia, la sosta duran- stantemente a limitare la pre- Cattura sono porzioni di territo- te la migrazione, lo sviluppo e la senza dei predatori che sono il rio destinate alla riproduzione riproduzione di soggetti appar- principale fattore di disturbo per allo stato naturale di soggetti tenenti a specie migratrici, le popolazioni di selvaggina pre- appartenenti a popolazioni di anche attraverso il migliora- senti nella Zona. uccelli e mammiferi di specie mento delle caratteristiche am- Di concerto con la Provincia di stanziali ed alla cattura degli bientali del territorio. segue a pag. 8

7 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC segue da pag. 7 Perugia, all'interno delle Zone, vengo- tali attività è costituito all’interno delle fagiano, al fine di valutare la program- no effettuati prelievi selettivi alle spe- ZRC dai rispettivi direttori tecnici e da mazione del piano delle catture e dei cie critiche quali volpe, corvidi e nutria, un numero variabile di collaboratori vo- lanci di selvaggina nel territorio a cac- nel corso di tutti i mesi dell’anno e ciò lontari, tutti di provata esperienza vena- cia programmata. Tenuto conto di sta assicurando risultati oltremodo in- toria. Al fine di consentire una gestione quanto sopra, è importante evidenzia- coraggianti, considerato comunque corretta ed un prelievo equilibrato della re i risultati delle catture di selvaggina che deve essere rispettato il numero fauna presente all’interno degli Ambiti, nell’ultimo triennio della specie Lepre massimo di specie critiche prelevabile vengono inoltre predisposti monitorag- e Fagiano, ottenuti all’interno delle annualmente. Il personale preposto a gi notturni e diurni delle specie lepre e Zone di Ripopolamento:

Prospetto pluriennale di cattura selvaggina Z.R.C.

DENOMINAZIONE Z.R.C. ANNO 2006 ANNO 2007 ANNO 2008 E COMUNI INTERESSATI Ha LEPRE FAGIANO LEPRE FAGIANO LEPRE FAGIANO

01 - BUCHIGNANO 820,89 56 160 57 142 48 87 Corciano - Magione 02 - CASTEL DEL PIANO 1024,24 79 218 102 348 111 306 Perugia - Marsciano 03 - LE VILLE Perugia 627,06 37 123 42 135 33 112 04 - PIETRAFITTA 930,45 20 97 27 107 24 96 Piegaro 05 - POGGIO AL PAPA 1.007,75 36 213 41 210 47 186 Castiglione del Lago 06 - POGGIO AL SOLE 728,03 41 208 50 224 48 168 Castiglione del Lago 07 - POGGIO AL PIANO 567,62 Non inserita nei piani di cattura Città della Pieve

08 - POGGIO MANENTE 1.050,45 67 150 70 208 72 152 Umbertide - Gubbio 09 - POGGIO MONTORIO 655,73 58 108 61 124 54 158 Perugia - Magione - Panicale 10 - MONTECAMERA 718,87 Non inserita nei 45 80 51 67 Gua Gualdo Tadino piani di cattura 11- S. APOLLINARE 639,00 74 18 54 82 44 80 Marsciano 12 - S. FORTUNATO 961,93 56 108 56 128 45 105 Marsciano 13 - TORRE CERTALTA 1.391,71 52 200 73 353 76 204 Umbertide - Montone 14 - VALDIPETRINA 1.013,96 111 202 118 260 118 182 C. Castello - M.S.M. Tiberina 15 - S. CIPRIANO Gubbio 1.676,09 90 240 115 282 141 226 16 - MONTELABATE 1.203,30 26 Perugia - Gubbio Non inserita nei piani di cattura 17 - MISSIANO Panicale 532,9 32 48 37 68 39 74 18 - LA ROMITA 469,66 Non inserita nei Valfabbrica piani di cattura 27 25 19 - MONTE ACUTO 326,59 Non inserita nei piani di cattura Umbertide 20 - VILLAMAGNA Gubbio 682,99 Non inserita nei piani di cattura 42 TOTALE 17.029,22 809 2.093 975 2.751 1.044 2.203

8 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Gestione specie cinghiale llo stato attuale, l’au- prietari a concedere in “frui- mento della popolazione zione” i fondi per l’attività ve- A del cinghiale in Umbria è natoria. uno dei rapporti tra uomo ed Ad oggi il territorio a caccia ambiente naturale, sempre programmata e protetto della più complesso e necessita di Provincia (A.T.C. PG1 ed adeguati momenti di rifles- A.T.C. PG2 per un totale di sione e attente politiche di 342.325,38 ha) risulta sud- gestione. diviso in area vocata biologi- Il cinghiale esercita un forte ca-economica alla presenza collettiva. impatto negativo sulle attivi- del cinghiale dove è possibi- Le squadre iscritte all’albo tà agricole e ciò determina il le la caccia in forma colletti- dell’A.T.C. nell’anno 2007 sorgere di contrasti tra cac- va ed area non vocata biolo- erano 107, le stesse hanno ciatori ed agricoltori, in quan- gica-economica alla presen- effettuato 2.706 battute, con to non favorisce di certo la za del cinghiale dove non è un prelievo di 5.044 capi. buona disponibilità dei pro- possibile la caccia in forma

Dati relativi alla caccia al cinghiale in battuta anni 2005-2006-2007 A.T.C. Perugia 1

COMPRENSORIO N. CINGHIALI N. BATTUTE CAPI AVVISTATI ABBATTUTI EFFETTUATE OLTRE QUELLI ABBATTUTI 2005 2006 2007 2005 2006 2007 2005 2006 2007 Comprensorio A 1483 2094 1544 800 977 890 1759 1967 1475 Comprensorio B 872 1198 926 494 652 454 737 1018 528 Comprensorio C 746 953 1013 486 596 618 457 541 573 Comprensorio D 951 1241 1561 526 713 744 1181 1084 1197 TOTALE 4052 5486 5044 2306 2938 2706 4134 4610 3773

N. SQUADRE ISCRITTE NEL 2005 133, NEL 2006 110, NEL 2007 107

Per la stagione venatoria quindi dei danni ed interventi – localizzate ai margini del 2008/2009, al fine di attua- di prevenzione). bosco, o addirittura al suo in- re in ogni sua parte il R.R. Sono stati utilizzati diversi terno, ed in prossimità delle 34/99 e successive modifi- metodi di prevenzione dei zone di rimessa degli anima- che ed integrazioni si è reso danni (olfattiva, acustica, li. necessario assegnare i set- meccanica, elettrica) procu- tori alle squadre, ove ciascu- rati dal cinghiale alle coltiva- na esercita in modo esclusi- zioni agricole e forestali. vo la propria attività. I sistemi che hanno eviden- In tal modo si intende legare ziato risultati migliori in ter- i cacciatori iscritti alle squa- mini di efficienza sono le re- dre di caccia al cinghiale al cinzioni meccaniche o elettri- territorio in cui le stesse ope- che di porzioni di territorio in rano, elemento indispensabi- modo da rendere impossibile le per responsabilizzare di- l’accesso ai cinghiali. rettamente le squadre in Altra soluzione è la destina- tutti gli aspetti che interessa- zione di piccoli appezzamen- no la gestione (caccia, con- ti di terreno agricolo alla col- trollo della popolazione e tivazione – colture a perdere

9 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC Accertamento e stima danni alle produzioni agricole provocati dalla fauna selvatica Le richieste di risarcimento danni causati alle colture agricole dalla fauna selvatica ed inselvati- chita, negli ultimi anni risultano i seguenti: - ANNO 2004 675 pratiche - ANNO 2005 535 pratiche (- 140 richieste rispetto al 2004) - ANNO 2006 524 pratiche (- 11 richieste rispetto al 2005) - ANNO 2007 539 pratiche (+ 15 richieste rispetto al 2006)

TIPOLOGIA NUMERO DANNI ACCERTATI (ANNO 2007) (ANNO 2007) TERR. LIBERO 404 Euro 355.787,64 TERR. PROTETTO 79 Euro 127.310,10 PROTETTO/LIBERO 9 Euro 22.152,22 TOTALE DA LIQUIDARE 492 Euro 505.249,96

DANNO INFERIORE Euro103,29. 3 - DANNO "0" 43 - NON AMMISSIBILI 1 - TOTALE 539 Euro 505.249,96

L’erogazione dei risarcimenti Regionale 23/96 che si sta solo soggetto, riguardo: purtroppo ha subito decurta- approfondendo la discussio- - la nomina dei tecnici accer- zioni, oltre a quelle stabilite ne in merito ad alcune modifi- tatori; dalla L.R. 23/96, in funzione che sostanziali da apportare - le procedure di accertamen- dei fondi messi a disposizio- alla stessa, soprattutto rico- to e stima del danno causato ne dalla Regione. noscendo che esiste una pro- dalla fauna selvatica alle pro- È proprio parlando di Legge fonda insoddisfazione degli duzioni agricole e zootecni- agricoltori presenti nel territo- che; rio a caccia programmata che - la liquidazione a favore degli si vedono risarcire i propri agricoltori. danni fino ad un massimo del Tale proposta di modifica per- 70 % rispetto agli altri agricol- metterebbe di migliorare l’at- tori presenti nelle zone pro- tività svolta all’interno degli tette che invece si vedono ri- uffici, ma soprattutto consen- sarciti i propri danni fino al tirebbe all’agricoltore di 100 %. avere come interlocutore un A tale proposito è già in fase solo referente, e quindi non di avanzata elaborazione l’au- come si verifica fino ad oggi spicata modifica della sud- che è costretto a richiedere detta legge, che andrà ad eli- chiarimenti e spiegazioni in minare le problematiche so- alcuni casi alla Provincia ed pradette. in altri all’A.T.C.. Va definito inoltre, il ruolo In tale ottica la nostra attività che ad oggi vede impegnati è stata incessante, tanto da congiuntamente la Provincia indurre gli Organi Regionali a e gli A.T.C.,nella gestione dei rivedere la legislazione e a danni causati dalla specie rendere più snella la procedu- cinghiale: è razionale trasferi- ra di accertamento e la fase re l’intera gestione ad un di liquidazione del danno.

10 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Regolamento Regionale 30 Novembre 1999, n. 34 e successive modifiche ed integrazioni

Prelievo venatorio della specie cinghiale

Art. 1 - Finalità. Art. 2 - Verifica della consistenza della specie. Art. 3 - Metodi di prelievo venatorio. Art. 4 - Pianificazione del territorio. Art. 5 - Registro delle squadre. Art. 6 - Prelievo in forma collettiva. Art. 7 - Responsabile della cacciata. Art. 8 - Appostamento. Art. 9 - Segnalazione. Art.10 - Prelievo venatorio individuale. Art.11 - Mezzi di caccia. Art. 12 - Abbattimenti ed interventi di conteni- mento. Art. 12 bis - Piano di gestione della specie. Art. 13 - Sanzioni. Art. 14 - Norme finali.

Art. 1 (Finalità) 1. Il presente regolamento disciplina la caccia al cinghiale al fine di regolare le presenze dei cacciatori sul territorio, il prelievo sulla specie e le modalità di svolgimento del prelievo degli A.T.C.,provvedono, a suddividere ciascun venatorio. A.T.C. in Comprensori di gestione della specie, individuando i territori vocati ed i territori non vo- Art. 2 cati per la presenza del cinghiale. (Verifica della consistenza della specie) 2. Abrogato. 1. I Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali 3. Ai fini della caccia al cinghiale in forma collet- di Caccia - A.T.C.,provvedono, anche ai fini del- tiva i Comitati di Gestione degli A.T.C. propongo- l’attività dell’Osservatorio Faunistico Regionale, no all’approvazione delle Province la individua- a stime annuali della consistenza e della distri- zione, mediante cartografia dei distretti e, nelle buzione della specie cinghiale, al fine della reda- aree vocate per il cinghiale, dei settori dove con- zione dei piani di gestione della specie. sentire lo svolgimento del prelievo in forma col- lettiva. L’individuazione dei distretti o dei settori Art. 3 deve comunque garantire la copertura di almeno (Metodi di prelievo venatorio) il 65% dell’area vocata di ogni A.T.C.. 1. Il prelievo venatorio della specie può avvenire in Dalla stagione venatoria 2008-2009 le squadre forma collettiva ed individuale esclusivamente nelle possono effettuare il prelievo in battuta unica- giornate settimanali previste dal calendario venato- mente all’interno dei settori ad esse assegnati rio per la caccia in forma collettiva. in forma esclusiva. 1bis. Tutti i capi abbattuti, sia in forma collettiva che 4. Al di fuori delle aree vocate, la caccia al cin- individuale, devono essere sottoposti ai controlli ghiale è consentita solo in forma individuale, previsti dalla vigente normativa igienico-sanitaria. salvo eccezionali prelievi in forma collettiva ef- fettuati da squadre autorizzate dal Comitato di Art. 4 Gestione dell’A.T.C.,per esigenze gestionali. (Pianificazione del territorio) 5. Le Province, prima dell’entrata in vigore del 1. Le Province, sentiti i Comitati di Gestione presente regolamento, approvano l’apposita car- segue a pag. 12 11 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC

segue da pag. 11 tografia che individua le zone vocate ed i settori l’iscrizione di cacciatori non residenti anagrafica- di cui al comma 3, nonché le aree specificate nel mente fino ad un massimo di dieci. precedente comma 4, garantendo, in particola- 6. I Comitati di Gestione degli A.T.C. provvedono re, il rispetto delle norme di sicurezza fissate ad iscrivere le squadre al registro di cui al dall’art. 21 della legge 11 febbraio 1992, n. comma 1 assegnandole ai comprensori, ai di- 157. stretti o ai settori tenendo conto, nell’ordine, dei seguenti criteri di priorità: Art. 5 a) rispetto degli accordi tra Regioni, Province ed (Registro delle squadre) A.T.C.; 1. E’ istituito presso ciascun A.T.C. il registro b) anzianità di iscrizione della squadra nei regi- delle squadre ammesse a praticare la caccia al stri di cui al comma 1; cinghiale. c) residenza della squadra nel distretto richie- 2. L’iscrizione della squadra per la caccia in bat- sto; tuta al cinghiale è richiesta per gruppi non infe- d) residenza della squadra nel comprensorio ri- riori a 35 cacciatori, in regola con il pagamento chiesto; della tassa di concessione, dal caposquadra de- e) residenza della squadra nell’A.T.C.; signato al Comitato di Gestione dell’A.T.C. com- f) residenza della squadra in Provincia; petente, tra il 15 aprile ed il 31 maggio di ogni g) residenza della squadra nel territorio della Re- anno, indicando la denominazione assunta dalla gione Umbria. squadra stessa, l’indirizzo ed il distintivo adotta- Si assume come comune di residenza della to nonché l’elenco nominativo dei componenti squadra quello di residenza anagrafica della tra i quali sono indicati coloro che possono svol- maggioranza dei componenti. gere il ruolo di capobattuta. La domanda indica 6 bis. L’assegnazione di cui al comma 6 è effet- uno o più comprensori, distretti o settori in ordi- tuata, nell’ordine, a partire dalla stagione vena- ne di preferenza, a cui la squadra chiede di esse- toria 2007/2008, al distretto ed al settore e re ammessa per prestare la propria collaborazio- deve trovare applicazione uniforme sull’intero ne alla gestione e per l’esercizio del prelievo ve- territorio dell’A.T.C.. natorio. A decorrere dalla stagione venatoria 6 ter. Le squadre attuano il piano annuale, di cui 2007/2008 la qualifica di capobattuta si ottiene all’art. 12 bis, del distretto a cui sono state as- attraverso la partecipazione ad appositi corsi di segnate. formazione organizzati dai Comitati di Gestione 7. Possono esercitare la caccia al cinghiale in dell’A.T.C. competente. Il ruolo di capobattuta forma collettiva esclusivamente le squadre che può essere esercitato esclusivamente a favore abbiano ottenuto l’iscrizione al registro di cui al della squadra in cui si è iscritti al momento della comma 1. partecipazione al corso di formazione. 8. Ogni cacciatore può iscriversi ad una sola 2 bis. Il caposquadra viene eletto o sostituito squadra. Tutti i cacciatori iscritti alle squadre de- dalla maggioranza dei componenti la squadra. Il vono essere iscritti all’A.T.C. di iscrizione della verbale relativo alle elezioni o alla sostituzione squadra. del caposquadra è inviato all’A.T.C. di iscrizione. 9. I Comitati di Gestione degli A.T.C. assegnano Per le squadre iscritte nella precedente stagione ad ogni squadra un numero distintivo, un modu- venatoria, l’elettorato attivo spetta agli iscritti lario per i verbali, una tabella di iscrizione ripor- alla squadra contenuti nell’elenco depositato tante il numero della squadra e le fascette da presso l’A.T.C. nella stagione precedente. apporre ai capi abbattuti. 3. Le Province, sentiti i Comitati di Gestione degli A.T.C. competenti,determinano annual- Art. 6 mente il numero massimo di squadre ammissibi- (Prelievo in forma collettiva) li in ciascun ambito territoriale di caccia. 1. La caccia al cinghiale in forma collettiva può I Comitati di Gestione degli A.T.C. ripartiscono essere effettuata da gruppi composti ciascuno per ciascun comprensorio di gestione, distretto da non più di 70 e non meno di 20 cacciatori, o settore il numero complessivo di squadre am- battitori, bracchieri e conduttori con l’ausilio di missibili sulla base di un adeguato rapporto tra non più di quaranta cani. territorio vocato e squadre. 2. In ciascuna cacciata possono essere inseriti 4. L’iscrizione ai registri delle squadre prevalen- partecipanti non appartenenti alla squadra in temente costituite da cacciatori non residenti in misura non superiore al 20 per cento dei parteci- Umbria può essere consentita a quelle prove- panti arrotondato all’unità superiore. nienti da regioni e province con le quali sussisto- A tali partecipanti non appartenenti alla squadra no accordi per l’accesso e secondo le modalità non è richiesta l’iscrizione all’ambito in essi previste. 5. E’ comunque consentita nelle squadre umbre segue a pag. 13 12 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC segue da pag. 12 territoriale di caccia in cui si svolge la cacciata. possono cacciare nel medesimo territorio finché 3. Le squadre non possono effettuare congiunta- i primi occupanti non lo abbandonino. mente l’esercizio venatorio. 5. Abrogato

Art. 7 Art. 9 (Responsabile della cacciata) (Segnalazione) 1. Per ogni cacciata è designato un capobattuta 1. Almeno un’ora prima dell’inizio della cacciata, tra quelli indicati nell’elenco nominativo dei com- devono essere apposti cartelli di avviso ben ponenti la squadra di cui al comma 2 dell’art. 5. visibili lungo le vie di accesso alle zone interes- Il verbale di battuta, contenente a fianco dei no- sate indicanti anche la denominazione della minativi dei partecipanti alla battuta la firma di squadra. ciascuno, nella parte relativa a luogo, data ed 2. I cartelli di segnalazione devono essere ri- elenco dei partecipanti è compilato e sottoscrit- mossi al termine della stessa. to dal capobattuta prima dell’inizio della stessa 3. Ciascun partecipante alla battuta deve indos- ed esibito su richiesta degli organi di vigilanza, sare giacchetti di colore arancione o rosso ad al controllo presso il punto di presa di possesso alta visibilità nonché il distintivo della squadra del settore. che l’ha organizzata. 2. Il capobattuta organizza e dirige il prelievo in 4. L’inizio della battuta non può avvenire prima forma collettiva ed è direttamente responsabile: delle ore 9.30 e deve essere segnalato con avvi- a) della redazione del verbale di cacciata e delle so acustico udibile in tutta la zona occupata. relative schede allegate; 5. Nel rispetto delle prescrizioni ministeriali in b) del controllo del numero e dell’elenco dei par- materia ed al fine di garantire sicurezza e tempe- tecipanti; stività di comunicazione, è consentito durante la c) dell’apposizione e rimozione delle prescritte caccia al cinghiale, svolta nelle forme previste segnalazioni; dal presente regolamento, l’uso di radio o appa- d) del rispetto delle distanze di cui all'art. 4; rati ricetrasmittenti. e) della comunicazione prevista dall’art. 12 rela- tiva ai capi abbattuti; Art. 10 f) del controllo sanitario dei capi abbattuti; (Prelievo venatorio individuale) f bis) dell’apposizione ad ogni capo abbattuto, 1. La caccia al cinghiale in forma individuale è alla fine della cacciata, delle fascette inamovibili consentita: assegnate ad ogni squadra; a) all’interno dell’area vocata, solo all’interno f ter) dell’inserimento di ulteriori partecipanti so- dei settori non occupati dalle squadre e sul terri- praggiunti durante lo svolgimento della battuta, torio non interessato dai settori; previa annotazione sul verbale. b) sul rimanente territorio dell’A.T.C..

Art. 8 Art. 11 (Appostamento) (Mezzi di caccia) 1. La squadra prende possesso del settore 1. La caccia al cinghiale è consentita con i mezzi esponendo, sul luogo previsto dalla cartografia, previsti dall’art. 13 della legge 11 febbraio la tabella di iscrizione fornita dal Comitato di Ge- 1992, n. 157. stione degli A.T.C.. I bracchieri ed i conduttori dichiarati nel verbale 2. Ciascuna squadra non può prendere posses- di cacciata possono usare anche le cartucce a so contemporaneamente di più settori ed occu- salve. pare lo stesso settore per due giorni consecutivi 2. Abrogato. di caccia alla specie. La disposizione non si ap- 3. Per accedere alle poste o alle località ove libe- plica ai settori che sono stati assegnati alle rare i cani i partecipanti devono tenere l’arma squadre. scarica. 3. La presa di possesso del settore non potrà 4. Sono vietati: avvenire prima del tramonto della giornata prece- a) l’uso di sostanze repellenti o altri materiali co- dente a quella prescelta per la battuta e la tabel- munque inquinanti; la di cui al comma 1 è essere rimossa al termine b) l’accensione di fuochi al di fuori dei luoghi di della battuta stessa. presa di possesso dei settori; 3 bis. Qualora nello stesso momento due o più b bis) l’uso e la detenzione di cartucce a salve, squadre vogliano prendere possesso dello stes- ad esclusione dei bracchieri e dei conduttori di- so settore o cacciare nella stessa zona, si proce- chiarati nel verbale di cacciata; de mediante sorteggio tra i capibattuta ad indivi- b ter) l’uso e la detenzione di cartucce con muni- duare la squadra che effettuerà la battuta. zione spezzata. 4. Coloro che arrivano successivamente non segue a pag. 14 13 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC

segue da pag. 13 Art. 12 c) sia stato accertato da parte degli organi di vi- (Abbattimenti ed interventi di contenimento) gilanza competenti, l’abbattimento di ungulati 1. Il Comitato di Gestione dell’A.T.C. può propor- non appartenenti alla specie cinghiale, durante re alla Provincia competente: lo svolgimento delle battute, o la mancata appo- a) la predisposizione di piani di abbattimento al sizione ai capi abbattuti delle previste fascette fine di razionalizzare il prelievo venatorio della inamovibili. specie cinghiale, ai sensi della lett. b), comma 1 1 ter. Il Comitato di Gestione dell’A.T.C. compe- dell’art. 8 del Regolamento Regionale 3 aprile tente, previa diffida, può rifiutare l’iscrizione di 1995, n. 19; una squadra al registro delle squadre ammesse b) la realizzazione di interventi di contenimento a praticare la caccia al cinghiale se: della specie nel territorio a caccia programmata a) non sono state rispettate le direttive emanate da effettuarsi prioritariamente con le squadre dalle Province, d’intesa con i Comitati di Gestio- iscritte nel distretto dove sono proposti gli inter- ne degli A.T.C. competenti per territorio, ai fini venti. della gestione e del contenimento della specie 2. L’abbattimento del cinghiale, avvenuto duran- cinghiale; te la caccia esercitata in forma collettiva o indivi- b) sono state rilevate gravi e ripetute inosservan- duale dovrà essere segnalato entro trenta giorni ze degli obblighi previsti; al Comitato di Gestione dell’A.T.C. competente c) non sono state osservate le norme di sicurez- per territorio, indicando la data, la località, non- za previste dal presente regolamento. ché il peso e l’età presunta del capo abbattuto. 3. Le squadre collaborano con l’Osservatorio 1 quater. Ogni cacciatore iscritto deve partecipa- Faunistico Regionale, con le Province e con i Co- re per ogni stagione venatoria ad almeno cinque mitati di Gestione degli A.T.C. ai programmi di ri- delle battute effettuate dalla propria squadra, cerca sulla specie cinghiale anche attraverso la qualora la stessa effettui un numero di battute fornitura di campioni di sangue o di organi di superiore a cinque, pena la non iscrizione alle capi abbattuti, la compilazione di schede di rile- squadre ammesse a praticare la caccia al cin- vamento dati morfometrici e la partecipazione ghiale nell’anno successivo, fatti salvi comprova- ad attività di monitoraggio e censimento. ti impedimenti. 3 bis. I concessionari di Aziende Faunistico Ve- natorie (AFV), Aziende Agrituristico Venatorie Art. 14 (AATV) e Centri Privati di Riproduzione Fauna Sel- (Norme finali) vatica sono tenuti a collaborare con le Province 1. E’ abrogato il R.R. 11 agosto 1988, n. 29 e al contenimento della specie. successive modificazioni ed integrazioni.

Art. 12 bis Modificazione al R.R. 22 maggio 2007, n. 4 (Piano di gestione della specie) (Norma transitoria) 1. Il Comitato di Gestione degli A.T.C. adotta,per 1. Per le stagioni venatorie 2008/2009 e ogni distretto, il piano annuale di gestione della 2009/2010 ciascun A.T.C. non può iscrivere al specie finalizzato al raggiungimento e al mante- registro delle squadre ammesse a praticare la nimento di una presenza delle popolazioni di cin- caccia al cinghiale altre squadre oltre a quelle ghiale compatibile con le esigenze di salvaguar- iscritte nel registro della stagione venatoria pre- dia delle colture agricole, dell’ambiente e della cedente. fauna, anche in applicazione dell’art. 19 della L. Sono escluse dalla limitazione le squadre prove- 157/1992. nienti da fuori regione a seguito di accordi inter- regionali e le squadre risultanti dall’accorpamen- Art. 13 to di due o più squadre iscritte nel registro della (Sanzioni) stagione venatoria precedente, con relativa e 1. Per l’inosservanza delle disposizioni contenu- contestuale cancellazione delle stesse dal me- te nel presente regolamento si applicano le san- desimo. zioni previste dagli artt. 30 e 31 della Legge 11 febbraio 1992, n. 157, e dall’art. 39 della Legge Il presente regolamento è pubblicato nel Bolletti- Regionale 17 maggio 1994, n. 14. no Ufficiale della Regione ed entra in vigore il 1 bis. Il Comitato di Gestione dell’A.T.C. compe- giorno successivo alla sua pubblicazione. tente può rifiutare l’iscrizione di una squadra al E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e registro delle squadre ammesse a praticare la di farlo osservare come regolamento della Re- caccia al cinghiale se nella stagione precedente: gione Umbria. a) non ha effettuato alcuna battuta; b) non ha abbattuto alcun capo; Perugia, 21/05/2008

14 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Bando annuale pubblico per interventi a favore degli agricoltori a diffusione dei metodi e scio, ecc. Oltre a ciò sono stati prioritarie di intervento: quelle delle tecniche dell’agricol- incentivati veri e propri miglio- vocate alla presenza della spe- L tura intensiva hanno porta- ramenti ambientali, intenden- cie cinghiale e quelle incluse to nella nostra Regione da un do tutti gli interventi che sot- all’interno delle Zone di Ripo- lato all’abbandono di vaste traggono superficie utile alle polamento e Cattura. aree marginali, nelle quali non colture agrarie, sostituendole Per le prime la realizzazione di è più risultata conveniente la con interventi realizzati a colture a perdere viene finaliz- realizzazione di colture agrico- scopo faunistico-ambientale. zata al contenimento dei danni le, dall’altro alla “monotoniz- Bisogna comunque tener prodotti dalla specie cinghiale, zazione” dell’ambiente (una conto che allo stato attuale fornendo fonti di alimentazio- sola coltura) su grandi superfi- l’A.T.C. Perugia 1 dispone di ne preferenziali che minimizzi- ci e scomparsa di alberature e stanziamenti regionali specifi- no o limitino i danni alle coltu- siepi, con conseguente impo- ci di limitata entità, da riparti- re agricole. Nelle Z.R.C., inve- verimento di siti di rifugio e ni- re su di un territorio molto ce, la realizzazione di colture a dificazione, nonché drastica vasto e caratterizzato da mol- perdere ha lo scopo prioritario diminuzione delle fonti trofiche teplici e variabili esigenze, alle di incrementare la presenza per la selvaggina. quali, quindi, è opportuno dare della piccola selvaggina stan- Per salvaguardare ed incre- risposta con interventi diversi- ziale (fagiano, starna, lepre) mentare il patrimonio faunisti- ficati di agevole ed economica sopperendo alle carenze ali- co è dunque indispensabile in- realizzazione, dei quali valuta- mentari che si determinano trodurre pratiche agricole ad re, anno per anno, ricaduta e inevitabilmente nell’ambiente esso favorevoli e realizzare in- benefici sulla fauna di interes- agrario, segnatamente nei terventi di miglioramento am- se venatorio. mesi autunnali ed invernali, bientale così da soddisfare le In questa ottica si è ritenuto soprattutto nei casi di vaste esigenze della fauna selvatica che l’intervento più idoneo e aree a monocoltura con ciclo di interesse venatorio in ogni rispondente alle esigenze con- primaverile-estivo od in am- periodo dell’anno. tingenti fosse la realizzazione bienti marginali (media ed alta Nel contempo l’abbandono di colture “a perdere” - cioè la- collina). La richiesta di finan- della gran parte delle aree a sciate in campo al termine del ziamento è stata sempre dis- seminativo localizzate nelle ciclo colturale produttivo - a tribuita tra le varie tipologie di zone più marginali dell’Umbria beneficio della fauna di inte- intervento, tenendo conto e, nella fattispecie, del com- resse venatorio. delle peculiari finalità e, in prensorio dell’A.T.C. Perugia 1, Ovviamente tale intervento è parte, delle diverse condizioni fa sì che l’impatto dannoso stato adattato alle varie situa- e caratteristiche dell’ambiente esercitato dalla specie cin- zioni ed alle diverse finalità fisico ed agricolo nelle quali le ghiale sulle colture agricole si apportandovi idonei adegua- varie tipologie di intervento concentri su pochi appezza- menti ed accorgimenti: infatti verranno realizzate. menti di terreno rimasti colti- nella fattispecie umbra e nel Per tanto in base a quanto vati, amplificandone così a dis- caso dell’A.T.C. Perugia 1 si è sopra ed in conformità con misura gli effetti negativi. pensato di applicare la pratica quanto previsto dal Regola- Finalità dell’A.T.C. Perugia 1 è della semina delle colture a mento Regionale 3 aprile stata quella di incrementare le perdere anche con la finalità 1995 n. 19 – l’A.T.C. Perugia 1 pratiche agricole utili alla di limitare l’impatto dannoso istituisce ogni anno un bando fauna quali aumento superfi- della specie cinghiale a carico pubblico per interventi a favo- cie coltivata a frumento, aratu- delle colture agricole. re degli agricoltori nei mesi di ra tardiva dei residui colturali Con riferimento al territorio di aprile-maggio. previo taglio rialzato delle pertinenza dell’A.T.C. Perugia Nel territorio a caccia program- stoppie, inerbimento del set- 1 occorre soffermare l’atten- mata sono attualmente previ- aside, semina di prati da sove- zione su due tipologie di aree sti i seguenti interventi: segue a pag. 16

15 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC

segue da pag. 15 a) mantenimento delle stoppie Nelle ZRC (Zone di Ripopola- 105 giorni), favino, girasole, di cereali (esclusi mais e mento e Cattura) sono previsti saggina, sorgo o miscugli di sorgo), con taglio rialzato non i seguenti interventi: essi. inferiore a 20 cm a) mantenimento delle stoppie Nella corrente stagione è pre- b) mantenimento e realizzazio- di cereali (esclusi mais e visto uno stanziamento pari ad ne di colture a perdere di ce- sorgo), con taglio rialzato non Euro155.000,00 su terreni de- reali autunno-vernini, mais (va- inferiore a 20 cm stinati alla caccia programma- rietà classe 300, massimo b) mantenimento e realizzazio- ta e pari ad Euro 52.000,00 105 giorni), favino, girasole, ne di colture a perdere di ce- a favore di terreni ricompresi saggina, sorgo o miscugli di reali autunno-vernini, mais (va- all’interno delle Zone di Ripo- essi. rietà classe 300, massimo polamento e Cattura.

16 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC CACCIA DI SELEZIONE La gestione del Capriolo e del Daino el corso delle ultime stagio- La normativa vigente non preve- ni venatorie è notevolmen- de alcuna indagine sanitaria ob- N te aumentato il numero bligatoria a carico dei capi ab- delle persone interessate alla battuti, tuttavia, in campo vete- caccia di selezione (corretta- rinario, le interazioni fra fauna mente inteso come prelievo selvatica e domestica, sono at- programmato sostenibile) e la tualmente oggetto di notevole superficie di “territorio libero” interesse. Per questo, a seguito ad esso dedicato, in considera- di contatti intercorsi fra l’A.T.C. zione della crescita e della diffu- Perugia 1, il Servizio Faunistico sione degli ungulati, nel conte- e l’Istituto Zooprofilattico del- sto CAPRIOLO e DAINO. l’Umbria e delle Marche di Peru- nella nostra Regione. Dobbia- Piani di prelievo gia si sono avviate (con la colla- mo anche tener conto del fatto Si rende così necessario l’inter- borazione volontaria dei sele- che con l’introduzione di questa vento regolare dell’uomo con la controllori) alcune indagini preli- forma gestionale, che vede im- pianificazione di piani di prelie- minari sui caprioli prelevati, in pegnati sul territorio per una vo che viene effettuato su un particolare riguardo a tubercolo- gran parte dell’anno i cacciatori numero di animali proporziona- si, paratubercolosi ed altre ma- abilitati, ne circoscrive il prelie- to alla densità rilevata con i lattie. vo illegale. censimenti, su determinate Fattori limitanti Esiste ancora, questa forma di classi di età e di sesso. Un Due dei principali problemi alla prelievo illegale che va combat- ruolo centrale anche per quanto salvaguardia delle popolazioni tuto con ogni mezzo, anche per- riguarda la gestione della spe- di Ungulati selvatici sono costi- ché il fenomeno del bracconag- cie daino è da attribuire ai cen- tuiti dal bracconaggio e dal ran- gio ha risvolti sociali pericolosi. simenti che permettono di valu- dagismo canino: quest’ultimo Gli illeciti in merito riguardano tare il numero di individui della non appare tuttavia di così note- la macellazione, il consumo e la popolazione e predisporre il re- vole impatto quanto il bracco- commercializzazione clandesti- lativo piano di prelievo. Gli stes- naggio, almeno nella nostra na di selvaggina non controlla- si vengono effettuati da posta- Provincia. Le ridotte risorse dis- ta, che hanno un impatto enor- zioni fisse tra fine marzo e inizio ponibili in termini di uomini e me sull’ecosistema e sulla aprile, prima della caduta dei mezzi per la vigilanza venatoria, fauna selvatica. palchi, momento in cui i daini l’uso di cani non adeguatamen- Il bracconaggio dovrebbe esse- prediligono gli ambienti aperti te addestrati e l’isolamento (in re considerato un reato grave e rendendo più attendibile e faci- senso di vie di comunicazione come tale perseguito con deci- le il conteggio. In questi primi agevoli e/o prossimità di case sione da tutti gli organi compe- anni, infatti, si è proceduto ad abitate) di molte zone dove tenti presenti sul territorio, pre- assegnare piani di prelievo pru- sono presenti nuclei di capriolo cisando che di fatto, non esiste denziali (“conservativi”) vista la e daino sono solamente alcuni una vigilanza efficace né sul probabile dinamica di espansio- dei motivi per cui è relativamen- piano della prevenzione né su ne in atto (sia numerica che ter- te facile bracconare le suddette quello della repressione. Con ritoriale) dei nuclei di capriolo e specie. Il risultato del prelievo ciò vorrei stimolare una rifles- daino presenti. illegale non è solo quello di ri- sione e una sensibilizzazione Tuttavia, i dati ad oggi rilevati, durre le consistenze (che local- che possa contribuire a contra- inducono a ritenere una presen- mente, con alte densità, posso- stare il fenomeno in maniera za ben affermata almeno per al- no anche essere “sopportate” più incisiva. cuni distretti in cui l’IPA (Indice dalle popolazioni) quanto di li- La caccia, in generale, dovrebbe Puntiforme di Abbondanza, rap- mitare fortemente i processi di essere praticata in base ai prin- porto fra i capi avvistati in una colonizzazione di nuovi territori, cipi di salvaguardia e di rispetto singola sessione ed il numero cosa che per una specie autoc- per un patrimonio che deve ga- di postazioni di censimento uti- tona così rilevante dal punto di rantire risorse anche per il futu- lizzate) è in crescita nel corso vista gestionale e conservazio- ro, quindi importante è il rispet- degli anni di censimento. nistico come il capriolo non è to di semplici valori etici dell’an- Monitoraggio sanitario assolutamente auspicabile tica arte venatoria. Le suddette

17 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC

questioni, dovrebbero legare il 186 capi per il daino nella sta- to assegnati ai singoli cacciato- cacciatore di selezione nel terri- gione venatoria 2008/2009. ri. In questa direzione l’operato torio ove lo stesso risiede ana- Dai 2.087 ettari di superficie dell’A.T.C. Perugia 1 non può graficamente, al fine di impo- dell’unico distretto del 2000 che definirsi ampiamente posi- stare un equilibrato rapporto tra (1A), interessato alla gestione tivo e unicamente finalizzato il distretto di competenza e il venatoria del Capriolo e daino, agli interessi dell’ambito in patrimonio da proteggere e ren- si è arrivati ai 99.723 ettari ri- opera. derlo fruttuoso, in maniera tale cadenti nell’A.T.C. Perugia 1, in- I cacciatori di selezione hanno da ottenere una corretta gestio- teressati al prelievo del daino ben individuato e inteso i diver- ne venatoria della specie ca- sono i distretti 1A, 1Q e 1W, si vantaggi che derivano da una priolo e daino. mentre nei restanti si caccia il corretta gestione della risorsa Allo stato attuale, il numero di capriolo. faunistica e ciò diventa impor- cacciatori abilitati è di 800, di È indiscutibile il fatto che una tante come patrimonio culturale cui 470 iscritti ai distretti e pra- gestione così specifica e parti- spendibile nel restante mondo ticanti questo tipo di caccia nel colarmente impegnativa è pos- venatorio. territorio dell’A.T.C. Perugia 1. sibile grazie alla collaborazione Una corretta gestione venatoria Parallelamente all’aumento del di Tecnici dell’Amministrazione del capriolo e del daino è il risul- numero dei cacciatori, anche i Provinciale, della Regione del- tato dei censimenti che favori- censimenti sono aumentati, si l’Umbria, dell’URCA, oltre ai se- scono il raggiungimento di è passati dai 67 caprioli censiti lecontrollori interessati. obiettivi di conoscenza sia in nel 2000 ai 4.255 conteggiati Nonostante le critiche ingiustifi- termini di qualità sia in termini nell’anno in corso, cosi come si cate e prive di qualunque fonda- di quantità delle suddette popo- è passati dai 49 daini censiti mento concreto espresse da al- lazioni. nel 2002 ai 225 conteggiati nel cune parti, i risultati riferiti alla Importante è la partecipazione 2008. gestione, ottenuti in otto anni, attiva del cacciatore nelle varie È da precisare che annualmen- sono soddisfacenti e incorag- operazioni di gestione, inten- te aumenta il piano di prelievo gianti: l’interesse per questa dendo con ciò un suo coinvolgi- che da 22 capi della specie ca- caccia è andato progressiva- mento volontario nelle diverse priolo, assegnati nel primo mente aumentando e sono mi- fasi, oltre all’accettazione dei anno, si è giunti ai 1.079 capi gliorate le percentuali di realiz- principi che sono alla base di per quanto riguarda il capriolo e zazione dei piani di abbattimen- questa attività.

DENOMINAZIONE DISTRETTI COMUNI ISCRITTI SUPERFICIE 1 A S. GIUSTINO S. Giustino – Città di Castello 25 3.106 1 B CANTONE S. Giustino – Città di Castello 26 2.185 1 C SCALOCCHIO S. Giustino – Città di Castello 27 2.465 1 D CASTELGUELFO Pietralunga – Città di Castello 19 2.423 1 E SERRA DI BURANO Gubbio – Pietralunga 19 2.719 1 F MONTE FAVALTO M.S.M. Tiberina – Città di Castello 20 7.114 1 G MONTONE Montone – Pietralunga 26 4.575 1 H F. SELVATICA Perugia – Valfabbrica – Gubbio 22 2.861 1 I GUALDO TADINO Gualdo Tadino 17 5.764 1 L SIOLI Pietralunga – Umbertide – Gubbio 25 3.656 1 M LIPPIANO M.S.M. Tiberina – Città di Castello 26 6.099 1 N CASTIGLIONE Perugia- Umbertide – Gubbio 28 4.447 1 P PIETRALUNGA Pietralunga 23 4.089 1 Q LISCIANO NICCONE Lisciano Niccone 30 5.542 1 R CITTA’ DI CASTELLO Città di Castello 22 4.303 1 S CITTA’ DELLA PIEVE Città della Pieve 10 4.787 1 T MIGLIANO Marsciano 8 4.854 1 U MONTANALDO Gubbio 18 6.572 1 V VALLERUBANA Città di Castello 17 3.027 1 X CANDEGGIO Città di Castello 16 6.489 1 W LA GOGA Magione 13 4.560 1 Y LUGNANO Città di Castello 11 4.003 1 Z FRATTICIOLA Gubbio – Perugia - Valfabbrica 22 4.083 ANNO 2008 470 99.723

18 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Gestione recinti di ambientamento

- SPECIE FAGIANO E STARNA in territori inibiti all’attività ve- terra della specie suddetta; al - ALLO STATO SEMINATURA- natoria e pertanto in Fondi fine di ottenere un maggior ri- LE (A CIELO APERTO): Chiusi, Tartufaie …. sultato si è scelto di posiziona- L’A.T.C. Perugia 1 sta utilizzan- re tali strutture esclusivamente do recinti a cielo aperto mobili all’interno delle Zone di Ripopo- destinati all’ambientamento - SPECIE LEPRE – RIPRODU- lamento e Cattura. di selvaggina delle specie fa- ZIONE A TERRA: La bontà di tale scelta è stata giano e starna, con immissio- Al fine di integrare la consisten- dimostrata dall’andamento ne della stessa nel periodo za faunistica della specie lepre, delle catture nelle ZRC in cui è tardo primaverile – primo esti- si è proseguito nella gestione stato realizzato detto interven- vo e posizionati per la totalità dei recinti per la riproduzione a to.

Aspetti relazionali ed iniziative dell’A.T.C. Perugia 1 nostri programmi sono verso le sue forme più classi- nico e di miglioramento per stati ispirati e lo saranno che ed autentiche. tutti i cacciatori, è con queste I ancor di più se la maggior Facciamo riferimento alle iniziative che il “filo diretto” parte dei Cacciatori collabo- gare cinofile che hanno avuto creato deve rafforzarsi e cre- rerà nelle nostre iniziative, a notevole successo, uniche scere, in maniera tale da es- due obiettivi principali che iniziative del genere, aggre- sere i veri protagonisti della pongono la figura del “caccia- ganti e qualificanti. Poi con- gestione del territorio, delle tore” su un piano moderno e vegni sui problemi e temati- sue risorse faunistiche e conciliatore di tutte le esigen- che più importanti (es. danni della tradizione più classica ze ambientali e cioè la colla- causati dai cinghiali, ecc.) e dell’attività venatoria, in linea borazione con le migliori partecipazione con la Pubbli- con le altre esigenze sociali forze del mondo venatorio e ca Amministrazione nella ste- ed ambientali.Nel futuro i no- l’importanza della qualità sura del Nuovo Piano Fauni- stri programmi saranno sem- della caccia. Tutto ciò è stato stico Regionale, dei regola- pre ispirati agli obiettivi pri- perseguito in maniera punti- menti attuativi e della norma- mari posti: figura del caccia- gliosa e coerente in vari set- tiva venatoria; riunioni perio- tore e qualità della caccia, tori di competenza: basti pen- diche sia con i Direttori tecni- obiettivi d’altra parte già per- sare alle innumerevoli iniziati- ci delle Z.R.C., che, nel terri- seguiti nelle precedenti anna- ve promosse per coinvolgere torio, con le squadre dei cin- te, attraverso innumerevoli cacciatori ed appassionati ci- ghialisti e della caccia di se- ed ormai “tradizionali” attivi- nofili in modo da “socializza- lezione. Insomma vorremmo tà promosse per coinvolgere re” ed indirizzare la caccia diventare un riferimento tec- cacciatori e cinofili.

19 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC 5° Trofeo A.T.C.

on la collaborazione In tale manifestazione è pre- ripopolamento di selvaggina delle Associazioni Vena- vista l’immissione di selvag- sul territorio a caccia pro- C torie è stato organizzato gina sul territorio interessato grammata e salvaguardare anche per l’anno 2008, il Tro- alle prove, ma non l’abbatti- l’attività ludico sportiva, coin- feo dell’A.T.C. PERUGIA 1 di mento della stessa, costi- volgendo i soggetti interessa- caccia pratica, senza abbatti- tuendo Zone Cinofile di tipo ti e soprattutto i cacciatori mento su selvaggina stanzia- A. L’intento di tali gare infatti quali protagonisti determi- le liberata per cacciatori e ci- è quello di raggiungere un du- nanti per la gestione del terri- nofili. plice obiettivo: potenziare il torio.

Il 5° TROFEO A.T.C. PERUGIA 1 si articola in 5 prove (di cui 4 eliminatorie e 1 finale) che verranno organizzate in territori a caccia programmata realizzando Zone Cinofile di tipo A.

Calendario delle prove - Domenica 6 luglio 2008 1° ELIMINATORIA Loc. Gualdo Tadino - Domenica 13 luglio 2008 2° ELIMINATORIA Loc. Mantignana di Corciano - Domenica 20 luglio 2008 3° ELIMINATORIA Loc. Umbertide - Domenica 27 luglio 2008 4° ELIMINATORIA Loc. Gubbio FINALE 3 AGOSTO 2008 – Loc. Città di Castello

20 Caccia & Territorio PERUGIA 1 ATC Censimento Lepre nelle ZRC dell’ATC Perugia 1 ome ogni anno l’A.T.C. Pe- ni pianificate di Tab. 1 – IPA 2006 e 2007 rugia 1 ha condotto le ope- monitoraggio C razioni di censimento fau- faunistico effet- ZRC IPA 2006 IPA 2007 variazione nistico all’interno delle Zone di tuate per stimare Buchignano 2,2 2,0 -0,2 Ripopolamento e Cattura del il trend delle po- territorio di sua competenza. polazioni di Castel del Piano 3 3,7 0,7 Durante questi interventi si va- lepre. La Romita 0,6 0,9 0,3 lutano lo status delle metapo- La finalità degli Le Ville 3 2,3 -0,7 polazioni di lepre (Lepus euro- interventi è quel- Missiano 1,7 2,4 0,7 paeus), al termine del periodo la della program- Monte Acuto 0 0 0 riproduttivo e la presenza di mazione delle Montecamera 2,4 1,7 -0,7 specie competitrici e di preda- catture calibran- Montelabate 1,1 2,6 1,5 tori. dole, oltre che in Pietrafitta 1,6 1,1 -0,5 Sotto il profilo ambientale le funzione delle ZRC insistono su territori carat- necessità vena- Poggio al Papa 2,2 1,8 -0,4 terizzati da un mosaico am- torie, anche in re- Poggio al Piano 0,4 0,9 0,5 bientale di tipo agricolo, in cui lazione all’anda- Poggio al Sole 2,2 3,1 0,9 si alternano appezzamenti di mento delle po- Poggio Manente 2,4 3,2 0,8 piccola e media dimensione, polazioni monito- Poggio Montorio 1,5 1,1 -0,4 macchie boschive a latifoglie e rate. S.Apollinare 3,9 2,0 -1,9 conifere, invasi e canali, spes- Tra novembre e S.Cipriano 2,9 2,7 -0,2 so recanti siepature e vegeta- dicembre 2007 zione arbustiva, e corsi d’ac- sono state effet- S.Fortunato 1,3 1,3 0 qua, ricchi di vegetazione ripa- tuate le operazio- Torre Certalta 2,4 2,8 0,4 riale, spesso di pregio. Da ciò ni di censimento Valdipetrina 4,7 4,2 -0,5 emerge l’importanza di tali am- applicando il me- Villa Magna 1,1 1,3 0,2 biti per la salvaguardia della todo del campio- MEDIA 2,0 2,3 0,3 Fauna nel suo complesso, e in namento per in- modo particolare per quella di dici puntiformi di interesse venatorio, per la abbondanza, messo a punto Come si può leggere dal con- quale le zone sono state istitui- dall’Ufficio Programmazione fronto delle tabelle 2 e 3, du- te, come destinate alla riprodu- Faunistica della Provincia di Pe- rante il monitoraggio relativo zione allo stato naturale, e cat- rugia, per i monitoraggi fauni- alla passata sessione sono tura della selvaggina per la stici delle Aziende Faunistico- state avvistate complessiva- successiva immissione sul ter- Venatorie della Provincia. mente 1.565 lepri di cui 1.359 ritorio a caccia programmata, Ogni anno le osservazioni sono dai punti di osservazione, e in tempi e condizioni utili al- condotte dalle stesse stazioni pertanto valide ai fini del calco- l’ambientamento. Citando in- di avvistamento in modo da lo dell’IPA, e 206 fuori dalle fatti l’articolo 16 della L.R. n. consentire il confronto tempo- stazioni di avvistamento, pas- 14/94, queste zone sono fina- rale dei dati, che vengono ela- sando cioè da un punto ad un lizzate alla salvaguardia locale borati rapportando il totale altro o percorrendo tratti di della specie lepre, così come delle lepri avvistate sul totale strada ricadenti al di fuori degli di altra selvaggina stanziale e delle stazioni visitate. Nella ta- ambiti stessi. Le Tabb. 2 e 3 ri- migratoria, all’irradiamento na- bella 1 sono riportati i risultati portano inoltre il numero delle turale e alla cattura degli ani- dei censimenti della scorsa lepri che sono state avvistate mali autoctoni o naturalizzati sessione di monitoraggio (no- durante gli interventi di conteg- per destinarli al ripopolamento vembre-dicembre 2007), con- gio sul campo. È importante dei territori di caccia. frontati con quelli della prece- sottolineare come i risultati Il presente articolo riporta alcu- dente stagione (novembre-di- ni dei dati rilevati alle operazio- cembre 2006). segue a pag. 22 21 PERUGIA 1 Caccia & Territorio ATC segue da pag. 21 mostrino un ulteriore incre- frutto anche dell’impegno pro- gnate nella gestione delle ZRC. mento del numero di animali fuso dalle associazioni venato- avvistati, indicando pertanto rie e agricole che operano sul Dott.ssa Roberta Mazzei una condizione di buona riusci- territorio e della collaborazione Osservatorio Faunistico ta degli interventi di gestione, di tutte le forze che sono impe- Regione Umbria

Tab. 2 Lepri avvistate nelle ZRC dell’ATC PG1. Anno 2006

ZRC Lepri avvistate nei P.O. Lepri avvistate al di fuori dei P.O. Totale lepri avvistate Buchignano 61 8 69 Castel del Piano 148 16 164 La Romita 15 3 18 Le Ville 63 5 68 Missiano 32 7 39 Montecamera 72 6 78 Montelabate 39 9 48 Pietrafitta 39 3 42 Poggio al Papa 64 7 71 Poggio al Piano 9 1 10 Poggio al Sole 48 3 51 Poggio Manente 67 12 79 Poggio Montorio 37 2 39 S.Apollinare 94 5 99 S.Cipriano 216 24 240 S.Fortunato 36 4 40 Torre Certalta 72 9 81 Valdipetrina 176 18 194 Villa Magna 21 3 24

totale 1.309 145 1.454

Tab. 3 Lepri avvistate nelle ZRC dell’ATC PG1. Anno 2007

ZRC Lepri avvistate nei P.O. Lepri avvistate al di fuori dei P.O. Totale lepri avvistate Buchignano 56 5 61 Castel del Piano 197 19 216 La Romita 23 2 25 Le Ville 39 2 41 Missiano 67 0 67 Montecamera 62 13 75 Montelabate 77 2 79 Pietrafitta 50 12 62 Poggio al Papa 18 2 20 Poggio al Piano 66 22 88 Poggio al Sole 93 16 109 Poggio Manente 23 7 30 Poggio Montorio 28 3 31 S.Apollinare 52 7 59 S.Cipriano 208 30 238 S.Fortunato 37 8 45 Torre Certalta 83 32 115 Valdipetrina 155 21 176 Villa Magna 25 3 28 totale 1359 206 1565

22 Ambito Territoriale di Caccia Perugia 1

Spazio Comune - Registrazione Tribunale Tr 5/2004 euro 2,00 - Anno V n. 5 - Agosto 2008 - Speciale Ambito Territoriale di Caccia ATC Perugia 1 - Direttore Responsabile Monica Petronio Editore: Editrice Punto Uno Srl - Largo Elia Rossi Passavanti, 13 - 05100 Terni - Tel. Fax 0744/1920763 - 1920764 - Stampato per Editrice Punto Uno Srl da Tipolitografia Visconti (Terni)