– 33 – Senato della Repubblica — 591 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DE LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

L'onorevole Gioia ha ritenuto di potersi appartamenti del costruttore Vassallo. Non difendere con l'argomento che gli affari tra è lecito il sospetto che il Vassallo avesse con- Vassallo e Cusenza per l'edificio in via Duca cordato, mentre il Cusenza era in vita, di della Verdura sono precedenti alla nomina cedergli degli appartamenti e, essendo so- del Cusenza a presidente della Cassa di Ri- pravvenuta la morte di costui, si siano sti- sparmio (ma i due si erano già conosciuti pulati gli atti con gli eredi? D'altro canto bene per la fognatura di Tommaso Natale... tutti gli uomini di Gioia si trovano ad ac- quando Cusenza era sindaco di ). quistare appartamenti di Vassallo. Il che Sempre secondo Gioia le vendite di apparta- lascia intravvedere che si è trattato di ven- menti Vassallo alla famiglia di Cusenza (com- dite di favore. Va sottolineato, infine, come presa la moglie dell'onorevole Gioia) per un la personalità di Vassallo è di chiara estra- prezzo di quasi 200.000.000 (in lire 1963!), sa- zione mafiosa come si può ricavare dagli rebbe avvenuto dopo la morte del Cusenza e quindi ad iniziativa autonoma delle fi- elementi a suo carico forniti dalla Polizia glie (9). e dai Carabinieri (10). Resta il fatto che, negli stessi giorni, quat- D'altra parte la vicenda del sequestro del tro giovani signore, sposate e residenti in figlio di Vassallo ha messo in evidenza, an- zone diverse della città, ebbero la felice idea cora una volta, il comportamento di tipo di investire cospicue somme nell'acquisto di j mafioso del Francesco Vassallo (11).

(9) Dagli atti esistenti presso la Commissione Maria in Luigi Di Fresco, nata il 12 dicem- risultano altresì le seguenti vendite di immobili bre 1937: effettuate dal Vassallo alle fàglie del professar — locali terranei, lotti A) e B) dell'edificio di Cusenza: via Lazio, con atto del notaio Angilella del 13 ot- Teresa in Francesco Sturzo, nata il 3 apri- tobre 1963, per la somma di lire 13.650.000; le 1927: — tre appartamenti, siti al 7° piano del palazzo — piani terreni, lotti A) e B) dell'edificio di via di via Malaspina, con compromesso del 5 luglio Lazio; con atto del notaio Angilella del 13 ottobre 1963, per la somma di lire 14.000.000. 1963 per lire 27.500.000; (10) Nel Doc. 737, agli atti della Commissione, — porzione dello stesso edificio in via Lazio, si legge: « Appare, perciò, in chiara evidenza come al piano scantinato, con atto del notaio Angilella tutta l'attività del Vassallo (compresa anche quel- del 14 ottobre 1963, per lire 28.000.000; la di commerciante e speculatore in cereali degli anni 1942-1946 e di cui sarà, .poi, anche detto in Dorotea in Giuseppe Curalo, nata il 25 apri- le 1929: particolari) sia stata, sin dagli inizi, legata a ben determinati interessi mafiosi (operanti prima nel — tre appartamenti del 6° piano del palazzo di modesto ambito della borgata di Tommaso Na- via Malaspina con compromesso del 5 luglio 1963, tale .e poi nella stessa città di Palermo, ove il Vas- per la somma di lire 14.000.000; sallo aveva stabilito la propria sede di lavoro nel — l'appartamento al 4° piano, a destra salendo, settore edilizio) e che la sua -posizione economica del palazzo di via Vincenzo Di Marco, n. 4, con trasse appunto l'iniziale ossigeno dal fiancheggia- atto del notaio Angilella del 25 agosto 1958, per mento diretto e non di una mafia spregiudicata- la somma di lire 10.000.000; mente inserita — come altrove — nelle specula- Giovanna in , nata il 23 marzo zioni dell'immediato dopoguerra ». 1933: (11) Occorre ricordare che, a carico del Vassal- — l'appartamento al 3° piano, a destra salendo, lo, sussistono i seguenti precedenti penali: dello stesso palazzo di via Vincenzo Di Marco, n. 4, 20 maggio 1933: Pretore di Palermo, ammenda con atto del notaio Angilella del 25 agosto 1958, lire 60 per contravvenzione stradale; per la somma di lire 10.000.000; 22 febbraio 1934: con verbale n. 7 dell'Arma — locali terranei, lotti A) e B) dell'edificio di di Palermo Molo, denunziato per oltraggio e re- via Lazio, con atto del notaio Angilella del 13 ot- sistenza a pubblico ufficiale; tobre 1963, per la somma di lire 23.500.000; 24 gennaio 1935: Pretore di Palermo, Nxl.p. per — porzione dello stesso edificio e stessi lotti A) remissione di querele per tentata violenza privata e B) per mq. 850, con atto del notaio Angilella del e lesioni. Assoluzione per insufficienza di prove 14 ottobre 1963, per la somma di lire 28.000.000; per ingiurie; – 34 – Senato della Repubblica — 592 Camera dei Deputati

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CARICHI PENDENTI 1) In seguito ad esposto a firma di rappresen- (segue nota 11). tanti della sedicente unione per la moralità pub- 20 maggio 1935: Pretore/ lire 60 ammenda per blica di Palermo, la Procura della Repubblica pro- contravvenzione all'articolo 672 C. P. Pena amni- muove azione penale nei confronti di Vassallo Francesco, Ciancimino Vito ed altri per concorso stiata; in falsità ideologica in atti pubblici. 28 novembre 1935: Tribunale appello Palermo, — Dal 22 giugno 1973 il procedimento è in fase reclusione giorni 15 e lire 300 multa per furto. istruttoria presso la 10° Sezione (G. I. dot- Pena sospesa anni 5; tor Tessitore). 5 marzo 1937: Pretore Palermo, estinto il reato 2) Con rapporto giudiziario n. 15049 del 16 di- per amnistia da contravvenzione articolo 1 legge cembre 1970, denunciato dalla Guardia di finanza 30 marzo 1893, n. 184; alla Procura della Repubblica di Palermo, quale ti- 31 luglio 1938: Pretore Palermo, lire 50 am- tolare della società « San Francesco », per viola- menda per contravvenzione articolo 672 C: P. Pena zione dell'articolo 55 del codice navale. amnistiata; — Dal 19 gennaio 1971 il processo si trova in 27 gennaio 1942: Tribunale Palermo, mesi tre fase istruttoria presso la Pretura di Carini arresto e lire 500 ammenda per omesso conferì- j investita del caso per competenza territoriale. mento Kg. 80 olio. Condanna confermata in ap- 3) II 26 giugno 1971 denunziato con altri 16 (ca- pello il 25 giugno 1942; polista Riggio Antonino) dall'Assessorato allo svi- 3 febbraio 1942: Tribunale Palermo, assolto luppo economico dalla Regione Siciliana per con- per non aver commesso il fatto dal reato di falso corso nel reato di interesse privato in atti di uf- e truffa; ficio e per violazoine dell'articolo 221 testo unico 17 luglio 1942: con verbale n. 43 dell'Arma di regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265. Tommaso Natale, dichiarato in contravvenzione per — Dal 22 aprile 1975 il processo è in fase istrut- inosservanza decreto prefettizio dell'I 1 giugno 1940 toria presso la 1* Sezione (G. I. dottor Fra- circa l'oscuramento notturno (art. 650 C. P.); tantonio). 25 settembre 1946: Tribunale Palermo, mesi 4) Con rapporto giudiziario 1674/5 del 26 feb- otto reclusione e lire 8.000 multa per furto. Pena braio 1972 denunciato dal Nucleo investigativo Ca- condonata; rabinieri di Palermo, con altre 7 persone (capoli- 26 febbraio 1952: Comandante Porto Palermo, sta Cavallaro Nicolo), per associazione per delin- ammenda lire 6.000 per abusiva estrazione sabbia. quere e concorso in ricettazione. Non trascrizione nel casellario giudiziale; — Dal 20 settembre 1975 il procedimento è pen- 31 dicembre 1956: Pretore Palermo, lire 10,000 dente presso il sostituto procuratore della ammenda per inosservanza ordine di sgombro di Repubblica dottor Grasso per la requisitoria. suolo pubblico di materiale; 5) Con rapporto giudiziario n. 5934/21 del 20 ot- 24 giugno 1957: Pretore Palermo, lire 50.000 tobre 1972 denunciato dal Nucleo di polizia giudi- multa per omissione contributi INA-Casa; ziaria Carabinieri di Palermo per concorso in cir- convenzione di incapaci in danno di De Caro Ca- 14 ottobre 1966: Tribunale di Palermo, N.djp. terina. per amnistia

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to dell'illuminazione pubblica (di cui ci oc- 6. — Cassina e il sistema di potere mafioso cuperemo più avanti quando parleremo del- a Palermo. l'onorevole Giovanni Matta) e l'appalto della numerazione civica e toponomastica citta- Un altro pilastro del sistema di potere dina, con la truffa operata con l'appalto alla mafioso a Palermo è rappresentato dall'im- società Contacta. presario Arturo Cassina che ha gestito, inin- Abbiamo già sottolineato come il caso terrottamente, per ben 36 anni, il servizio Ciancimino non possa essere isolato dal con- di manutenzione delle strade e delle fogne testo del sistema di potere mafioso a Paler- del comune di Palermo. Si è verificato, inin- mo. Occorre pertanto soffermarsi su altre terrottamente, alla scadenza del contratto, figure di protagonisti. Vogliamo trascurare che il Coin'si'gilio comunale sia stato messo i personaggi che sono scomparsi dalla scena di fronte al fatto compiuto del rinnovo auto- politica e amministrativa e soffermarci in- matico dell'appalto alla ditta Cassina. E vece su quelli che mantengono posizioni di ciò nonostante le vivaci proteste dell'oppo- spicco per suffragare così la nostra tesi del sizione di sinistra. Il Cassina, infatti, ha permanere, ancora oggi, di un rapporto fra legami ben saldi a destra (basti ricordare mafia e potere a Palermo. la vicenda del giornale filofascista Telestar Dopo le elezioni del 15 giugno scorso è di cui il Cassina era -l'editore...). Il servizio stato eletto Presidente dell'Amministrazione di manutenzione delle strade a Palermo è provinciale di Palermo il dottor Ernesto Di stato gestito dall'impresa Cassina in ma- Fresco del gruppo Gioia. Il Di Fresco è un niera indecente. Il Cassina ha sempre dato personaggio emblematico di tutto il sistema in subappalto, a piccali mafiosi dei vari di potere mafioso a Palermo, così come è rioni, i iavori da eseguire. stato edificato sotto la guida dell'onorevole Lo stesso metodo egli ha seguito per la Giovanni Gioia. Egli è uno degli ex monar- gestione della cava di pietre in JlocaiMtà Boc- chici che confluì nella Democrazia cristiana cadifalco. Il Cassina si è accaparrato, avva- sulla base dell'operazione politica pilotata lendosi di metodi mafiosi, vaste aree at- da Gioia nella seconda metà degli anni cin- torno alla città e particolarmente nella zona quanta. di monte Caputo dove i piccoli proprietari Il Di Fresco era molto legato al noto don sono stati minacciati dai mafiosi per cedere Paolino Bontà, capo della mafia di Palermo il terreno a Cassina. est. Quando il Di Fresco fu eletto consiglie- Il sequestro del figlio di Cassina, ingegner re comunale alle amministrative del maggio Luciano, come quello del figlio di Vassallo, 1956 nella lista del Partito nazionale monar- si spiega proprio nell'ambito dello scontro chico, il capomafia don Paolino Bontà lo fra cosche mafiose. accompagnava alle sedute del Consiglio co- Sistemi analoghi vengono adottati per la munale e gli dava precise indicazioni (fra gestione della manutenzione stradale alla cui quella di passare alla Democrazia cri- provincia. (Basti ricordare la denunzia do- stiana.) Per la verità il Di Fresco non era cumentata fatta all'Assemblea Regionale sici- un'eccezione in quanto don Paolino Bontà liana a proprosito degli appalti alla ditta a quell'epoca dava direttive anche a parla- mentari nazionali democristiani, come l'ono- Patti della manutenzione delle strade pro- revole Francesco Barbaccia. Don Paolino vinciali che ha visto implicati alcuni degli Bontà ostentava questi suoi rapporti pas- uomini di fiducia di Gioia, quali l'ex presi- seggiando ogni mattina davanti all'albergo dente dallla Provincia Amtonino Ràggio). Centrale in corso Vittorio Emanuele a Paler- Tutti i servizi del Comune e della Provin- mo tenendo a braccetto l'onorevole Barbac- cia vengono appaltati con criteri mafiosi e cia. Anche il Di Fresco e la sua consorte Mai- con risultati rovinosi per l'interesse pub- dani Peppina hanno acquistato appartamenti blico. In questo ambito si collocano l'appal- dal costruttore Vassallo. Allorché il Di Fresco

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LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI era assessore al patrimonio stipulò gran par- sione. Fu necessario ricorrere alla dimis- te dei contratti di affitto degli appartamenti sioni della maggioranza della Commissione Vassallo per adibirli a scuole o altri servizi per arrivare alla sostituzione del Matta. Ma comunali. La grande stampa, d'altro canto, perché il gruppo di potere dell'onorevole ha scritto che quando il Vassallo venne giu- Gioia, di cui il Matta è un esponente, arrivò dicato davanti alla Sezione misure e preven- a simile sfida? Forse perché si pensava di zione, perché proposto per il soggiorno ob- arrivare al discredito definitivo della Com- bligato, nella piccola folla che lo accompa- missione. gnava c'era l'assessore comunale Ernesto In una drammatica seduta della Commis- Di Fresco. sione, che precedette le dimissioni di prote- Ma l'episodio più clamoroso è quello del- sta dei Gommissari comunismi, l'onorevole La l'affitto dell'edificio per la caserma dei Vi- Torre documentò le ragioni della incompa- gili urbani. Venne affittato un intero palaz- tibilità nei confronti dell'onorevole Matta. zo di otto piani e di 114 vani (in via Dogali Giovanni Matta è un prodotto tipico del nella borgata Passo di Rigamo) per adibirlo sistema idi potere mafioso al Comune di Pa- a caserma dei Vigili urbani con la spesa di lermo. Egli ha fatto carriera da gregario del oltre 50 milioni all'anno (vedere allegati 6 gruppo di potere che fa capo all'onorevole e 7). Gioia. Egli è stato per qualche tempo sinda- Il costruttore dell'edificio preso in affit- co della società BOA che certamente è stata to è tale Piazza Giacomo legato alla una fonte di finanziamento del gruppo. In- mafiosa di Uditore-Passo di Rigano come fatti oltre a Matta figuravano come ammi- risulta dalla documentazione in possesso nistratori della BOA altri « giovani » di fi- della Commissione. Ebbene l'appartamento ducia del Gioia. La BOA gestisce numerosi in cui abita la famiglia del Di Fresco in via rifornimenti di benzina ed ha un deposito del Quarnaro, composto di 7 stanze, 2 stan- a . zette e accessori è stato venduto alla moglie L'onorevole Matta ha iniziato la sua atti- del Di Fresco proprio dal costruttore Piaz- vità pubblica come segretario dell'onorevole za (12). Salvo Lima. Nel momento in cui Lima di- ventava assessore ai lavori pubblici del Co- mune di Palermo nel 1956, Matta veniva as- 7. — // caso Matta. sunto come impiegato straordinario assol- vendo alla funzione di tecnico legale del- Come è noto, all'inizio di questa Legisla- l'assessore Lima. Nel 1960 Matta si dimette tura l'onorevole Giovanni Matta era stato da impiegato comunale per potersi presen- nominato membro della nostra Commis- tare candidato alle elezioni amministrative.

(12) Nel Doc. 692, agli atti della Commissione, complessive 6 stanze ed accessori acquistati in data sono riportate le seguenti notizie: 19 ottobre 1965 da Quatra Attilio, per la somma indicata in atti di lire 6.750.000; « La moglie, Maidani Pappina possiede: un appartaménto sito in Palermo, via privata un appartamento sito in Palermo via Aquileia Arioldi, piano rialzato, composto di 2 stanze ed n. 10 piano 5°, di sei stanze ed accessori, acquista- accessori, acquistato il 18 gennaio 1966, da Cric- to in data 10 febbraio 1964 dal noto costruttore chio Giuseppe per la somma descritta in atti di Francesco Vassallo, per la somma indicata in atti lire 6.000.000; di lire 9.000.000; un appartamento (dove il Di Fresco abita con un appartamento sito in Palermo, in via Aqui- leia n. 34, piano 8°, composto di 4 stanze ed ac- la famiglia) sito a Palermo in via del Quarnaro cessori, acquistato in data 26 agosto 1965, dal co- n. 11, piano attico, composto di 7 stanze, 2 stan- struttore Francesco Vassallo, per la somma indi- zette ed accessori, acquistato in data 27 dicembre cata in atti di lire 7.500.000; 1968 dal costruttore Piazza Giacomo, nato a Pa- 2 appartamenti siti in Palermo via A/44 n. 2, lermo il 6 gennaio 1927, per la somma descritta costituenti un intero primo piamo, composti di in atti di lire 11.500.000 ». – 37 – Senato della Repubblica — 595 — Camera dei Deputati

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Viene eletto e diviene assessore, prima al dai dipendenti del Nucleo di polizia giudi- patrimonio e poi ai lavori pubblici. Vi sono ziaria di Palermo circa il rilascio della li- numerosi documenti su tutto questo periodo cenza edilizia a favore di Mercurio Giovan- che vanno dal rapporto Bevivino a quelli dei na, moglie ddMWvocato Malta, assessore al- Carabinieri, Pdlizia e Finanza. l'urbanistica del Comune di Palermo, per la Dopo questo quindicennio di partecipa- costruzione già avvenuta del villino sito in zione, in vario modo, alla gestione del set- fondo Catalano nella contrada... di Paler- tore dei lavori pubblici di Palermo, l'onore- mo, sono emerse inosservanze all'articolo 50 vole Matta, interrogato dalla Commissione delle norme di attuazione del piano regola- nel 1970, ha fatto le seguenti affermazioni tore, approvato dal Presidente della Regione (pagina 62 della deposizione ohe verrà suc- siciliana il 28 giugno 1962, pubblicato sulla cessivamente pubblicata, aliila 'Stregua dei cri- Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio 1963... ». teri stabiliti dalla Commissione): «Ritengo E conclude: « I fatti, con rapporto giudizia- si debba panlare non specificamente di mafia, rio n. 158 del 20 marzo 1972, del predetto ma di delinquenza organizzata in -genere. Una Nucleo di polizia giudiziaria, sono stati de- volta eliminate dalla circolazione determina- feriti alla Procura della Repubblica di Pa- te persone, abbiamo vissuto in tranquillità ». lermo, che vi ha ravvisato gli estremi del Asseriva quindi: « II caos urbanistico non reato di interesse privato in atti d'ufficio esiste ». E poi ancora, a pagina 74: « Non a carico del Matta ». Questo è agli atti della esistono legami tra delinquenza organizzata Commissione! e amministrazione ». C'è poi tutta la vicenda che riguarda l'ap- Questo è il succo dell'interrogatorio, del palto della manutenzione della illuminazio- tutto reticente, anche se durato ore, dello ne a Palermo. Erano corse voci che l'onore- onorevole Matta. Questo interrogatorio veni- vole Matta sarebbe stato socio della società va immediatamente preceduto da quello del ICEM, nel momento in cui si decideva di dottor Guarraci, che era stato, per breve indire la gara di appalto per questo servi- periodo, assessore di parte socialista. Il Guar- zio, che coinvolge una spesa di qualche mi- raci assumeva wi atteggiamento dell .tutto liardo all'anno. diverso, aperto alle risposte a tutti i quesiti Ebbene, dalla relazione conclusiva di co- posti e dava elementi che avrebbero dovuto loro che hanno fatto l'inchiesta (funzionar! essere approfonditi. dalla Questura, Carabinieri, Guardia di fi- Perché, invece, l'onorevole Matta tacque? nanza), «i ricavano le seguenti conclusio- Perché questo atteggiamento omertoso in ni: « che l'onorevole Matta, pur essendo as- sede di Commissione? La cosa si capisce sessore all'urbanistica, volile fare di presi- dalla lettura dei dossìers in possesso della dente della Commissione, che spettava inve- Commissione, perché da essi si ricavano una ce all'assessore ai lavori pubblici. Non risul- serie di elementi che riguardano aspetti vari ta sia socio dell'ICEM, ma il titolare uffi- dell'attività dell'onorevole Matta come asses- ciale della suddetta società è stato magna sore e dei funzionar! dell'assessorato che da pars del comitato elettorale dell'onorevole lui dipendevano. Egli non ha detto niente Giovanni Matta, in occasione delle elezioni, di questo apparato corrotto, mentre si trat- ta di gente che nei documenti della Polizia immediatamente successive al conferimen- e dei Carabinieri viene descritta in maniera to del suddetto appalto ». Esiste un'ampia molto efficace. Ci limitiamo ad alcune cose documentazione sull'Assessorato ai lavori essenziali. La prima riguarda il modo in cui pubblici durante la gestione Matta. Purtrop- Matta utilizzava l'attività di assessore anche po certe indagini non sono state mai com- ai fini di arricchimento personale. pletate per le note difficoltà in cui si è tro- C'è un rapporto del colonnello dalla Chie- vata la Commissione. Risultano, però, pro- sa in data 27 aprile 1972, nel quale si legge: vate le responsabilità anche penali di nu- « Nel corso di recenti accertamenti svolti merasi funzionari dell'Assessorato. – 38 – Senato della Repubblica — 596 — Camera dei Deputati

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1) Ingegner Biondo Salvatore direttore nali n. 10047/68 P.M. e n. 2083/68 G.I. per presso la ripartizione .urbanistica dal Comu- interesse privato in atti di ufficio per l'ap- ne di Pallermo. Assunto nel 1959 al Comune provazione di tre progetti del costruttore senza concorso dall'assessore Lima e favo- Vassallo. rito successivamente dagli assessori Cianci- I documenti dei Carabinieri offrono un mino e Matta fino a diventare direttore del- quadro impressionante del rapporto fra al- la ripartizione urbanistica. (Biondo è coim- cune imprese (Vassallo, Piazza, Moncada, ec- putato con Ciancimino nel procedimento pe- cetera) e alcuni capimafia (Torretta, Nicola nale n. 2109/69 P.M. e n. 623/69 G.I.); Di Trapani, Buscemi) e amministratori co- 2) ingegner Salvatore Corvo — vice di* munali di Palermo, come Ciancimino, Di rettore della ripartizione urbanistica; Fresco, Pergolizzi e Matta (13). D'altro canto l'onorevole Gioia è chiamato 3) avvocato Filippo Vicarii — direttore in causa in numerosi documenti ufficiali del servizio amministrativo della ripantiaiane agli atti della Commissione a proposito dei urbanistica; legami personali e diretti con singoli boss 4) ingegner Melchiorre Agnello — di- mafiosi. rettore dalla sezione edile della ripartizione Vogliamo richiamare alcuni di questi rap- urbanistica. (Imputato di interesse privato porti con mafiosi intrattenuti da Gioia e in atti di ufficio « per avere abusato della suoi collaboratori come risultano dai docu- sua qualità di ingegnere presso l'Ufficio tec- menti ufficiali. nico e di componente della Commissione edi- lizia approvando progetti a sua firma o alla 1) Nella sentenza del G.I. Tribunale di Paler- realizzazione dei quali aveva collaborato »). mo del 23 giugno 1964 contro La Barbera (Vedere allegato n. 8); + 42 (Doc. 236) si legge: 5) avvocato Niccolo Maggio — capo uf- « Restando nell'argomento delle relazio- ficio affari legali del comune di Palermo. (È ni è certo che Angelo e Salvatore La Bar- imputato di truffa aggravata nel procedi- bera, nonostante il primo lo abbia negato, mento penale n. 5209/P.M.).

I suddetti funzionari hanno compiuto tut- (13) Sull'argomento, esiste agli atti della Com- ta la loro carriera nel periodo in cui asses- missione, una vasta documentazione (Doc. >nn. 950, sori ai lavori pubblici sono stati rispettiva- 951, 952, 953, 954, 955, 956, 957, 958 e un. 714, 715, 716, 717, 718, 719, 720, 721) che verrà successiva- mente Lima (diventato sindaco), Ciancimi- mente pubblicata, alla stregua dei crateri che la no (poi diventato sindaco) e Matta. Ad essi Commissione ha fissato all'atto della conclusione è stato consentito di trafficare nelle forme dei suoi lavori. più ignobili e di arricchirsi. Per quanto riguarda specificamente il Piazza, Nei rapporti citati si mette in evidenza nel Doc. 951, agli atti della Commissione, si legge che egli: « ... da avvio all'attività edile che lo pone anche la losca attività svolta dall'architetto in contatto diretto con il noto capomafia Torretta Barraco Antonio — membro della Com- Pietro e con Bonura Salvatore, che in primis ap- missione edilizia comunale dal 1956 al 1964 prontano i loro capitali. e della Commissione urbanistica comunale Nacque così, come è notorio nella borgata Udi- dal 1965. tore, il connubio Piazza-Torretta-Bomura, che diede l'avvio alla realizzazione di svariati edifica, anche Dalle indagini della Questura a seguito di se sotto -le mentite spoglie di ditta individuale in- una denuncia pervenuta alla Commissione testata al solo Piazza Vincenzo. è emerso che il Barraco è sindaco supplente Infatti l'impresa Piazza Vincenzo risulta iscrit- della s.p.a. « S. Francesco Residenziale Pi- ta alla locale Camera del commercio in data 6 no- vembre 1961, al n. 40335 n/ 35394 n., con at- raineto » di proprietà di Vassallo e Ferruz- tività dichiarata: « Costruzioni edili e stradali », za. Egli è imputato insieme a Ciancimino, con sede in Via Lo Monaco Giaccio, n. 6, Uditore, Pergolizzi e Nicoletti nei procedimenti pe- attuale domicilio di ». – 39 – Senato della Repubblica -597- Camera dei Deputati

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conoscevano l'ex sindaco ed si interessò per fargli erano con lui in rapporti tali da chiedergli ottenere la licenza di una pompa di benzina, favori. dicendogli: « il sindaco (Lima) è una cosa « Basti considerare che Vincenzo D'Accar- mia, lei avrà quello che desidera e poi avrà di, il mafioso del capo ucciso nell'aprile 1963, a vedere con me ». non si sarebbe certo rivolto ad Angelo La Dopo un giorno Salvatore La Barbera ot- Barbera per una raccomandazione al sin- tenne la licenza per Imperiale e gli dice: daco Lima, se non fosse stato sicuro che « Lei sa tutte queste cose come sono! Man- Angelo e Salvatore La Barbera potevano in gia e fai mangiare! » Poi pretese di entrare qualche modo influire su Salvatore Lima. in società nella gestione della pompa. La « Del resto quest'ultimo ha ammesso di pompa fu gestita in piazza Giacchery (ben- avere conosciuto Salvatore La Barbera, pur zina API) per sei mesi, perché la società attribuendo a itale conoscenza carattere pura- API, allorché si diffuse la notizia che Sal- mente superficiale e casuale. vatore La Barbera era ricercato, disdisse il « Gli innegabili contatti dei mafiosi La Bar- contratto ed affidò ad altri la gestione. bera con colui che era il primo cittadino da Palermo, come pure con persone social- 4) I fratelli Taormina, implicati nel se- mente qualificate, o che almeno pretendono questro di persona dell'industriale Rossi di di esserlo, costituiscono una conferma di Montelera, esponenti del gruppo di mafia quanto si è già brevemente detto sulle infil- dominante un tempo (e oggi?) a Cardillo, trazioni della mafia nei vari settori della risultarono, all'epoca delle indagini per ra- vita pubblica ». pine ed estorsioni svolte verso il 1966 (pro- E ancora: «... Data la sua latitanza, non cesso contro Grado + 32), legati o molto è stato possibile chiarire la reale natura vicini al comunale locolano, in dei suoi rapporti con l'ex sindaco Lima e particolare Taormina Giacomo. con gli onorevoli Gioia e Barbacela, a cui ha fatto allusione Giuseppe Annaloro. Certo 5) Una relazione della Legione dei Carabi- è che con l'asserito "autorevole" intervento nieri di Palermo (a firma del generale dalla di , Giuseppe Annaloro Chiesa del 30 luglio 1971) nel descrivere la ottenne la integrale approvazione di un pro- personalità del dottor Giuseppe Lisotta, cu- getto di costruzione e compensò il Buscetta gino di , mette in evidenza per il suo interessamento, con la somma di come questo personaggio, esponente delle lire 5.000.000 destinata, a dire sempre del cosche mafiose di , abbia avuto in- Buscetta, aigli "amici" idei Comune di Pa- carichi in numerosi enti: lermo ». 1) Istituto provinciale antirabbico; 2) Nel processo contro Pietro Torretta 2) Cassa soccorso dipendenti AMAT; + 120 (Doc. 509) sono documentate le irrego- 3) INADEL. lari assegnazioni di case popolari fatte a ma- fiosi come Nicola Gentile, Gaetano Filippone Se ne può dedurre che le assunzioni del e Marsala Giuseppe (capomafia di Vicari) dottor Lisotta presso i suddetti enti siano e congiunti, da Salvatore Lima ed Ernesto state caldeggiate da Ciancimino quanto da Di Fresco, con l'interessamento di Vito Cian- Gioia. Quest'ultimo, in particolare, attra- cimino, Giuseppe Brandaleone ed Ernesto verso il cognato dottor Sturzo, all'epoca Pivetti. Il figlio di Marsala era autista di Presidente della Provincia di Palermo. Ciancimino e di Di Fresco. 6) Nella « Scheda informativa s>ul conto 3) Imperiale Cioè Filippo (ucciso recen- di Nicoletti Vincenzo fu Vincenzo » capoma- temente) interrogato nel processo penale fia riconosciuto dalla zona di PaMavicino, contro Caratalo + 20 (Doc. 400) dichiara che redatta il 30 settembre 1963 dal locale Co- – 40 – Senato della Repubblica — 598 — Camera dei Deputati

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mandante della Stazione dei Carabinieri, Ce- resa allora dal Presidente della Commissio- sare Frainchiraa, si (legge: ne provinciale idi conitrollo di Palermo, ili Al punto 10: « nel passato ha svenite atti- magistrato Di Blasi, che sa dimise per pro- vità politica in favore ideila Democrazia cri- testa dall'incarico definendo quanto era ac- stiana ». . caduto « un atto di mafia »). Al punto 11 : « nel passato mantenne rela- Il clamore suscitato da quell'episodio con- zioni con l'ex sindaco di Palermo, dottor Li- vinse il gruppo di potere che domina ila città ma, e con l'onorevole Gioia ». di Palermo che nel 1971 (alla scadenza del- Al punto 16: « per il suo ascendente tal- l'appalto!) non sarebbe stato possibile ripre- volta ha provveduto a collocare giovani in sentare l'operazione di rinnovo puro e sem- impieghi aiutando anche economicamente i plice alla ditta Cassina e che occorresse esco- bisognosi ». gitare qualcosa di nuovo. È stata così inven- tata la LESCA che si è aggiudicata l'appalto- concorso della manutenzione stradale a Pa- 8. — / fatti più recenti. lermo, subentrando all'impresa Cassina. Ma la cittadinanza palermitana ha potuto con- statare: 1) che la LESCA conservava tutte I fatti più recenti mettono in evidenza le strutture e le attrezzature e gli uomini un processo di « razionalizzazione » del si- stema di potere mafioso nella città e nella dell'impresa Cassina; 2) che a dirigere l'at- provincia di Palermo che certamente richie- tività della nuova impresa era l'ingegner Pa- de la guida di personalità politiche in gra- squale Mistico, genero di Arturo Cassina, as- do di controllare gli atti e le decisioni di sistito dall'ingegner Luciano Cassina, figlio enti pubblici diversi. Vogliamo riferirci, in del titolare della vecchia ditta; 3) che nelle particolare, alla conquista dell'appalto del- quattro zone in cui è divisa la città opera- la manutenzione stradale da parte dell'im- no ancora i vecchi subappaltatori mafiosi presa LESCA e alla entrata in scena della con funzione ufficiale di capi zona. CONSEDIL. Ci si è domandato, allora, quale era il rap- Abbiamo già illustrato la funzione assolta porto fra la LESCA e Cassina. Si è scoperto dall'impresa Arturo Cassina che ha gestito così che la famiglia Cassina ha in realtà il ininterrottamente, per oltre 36 anni, il ser- controllo della società Arborea che possiede vizio di manutenzione stradale del comune il 95 per cento delle azioni della LESCA. di Palermo. Ogni volta alla scadenza noven- Ebbene il gruppo di potere che domina nale, ila Giurata comunale era riuscita ad im- Palermo ha compiuto la beffa di indire un porre al Consiglio il rinnovo del contratto appalto-concorso dove alla fine sono rimaste alla ditta Cassina senza regolare gara di in gara solo 3 ditte: la Cassina, la LESCA e appalto. la ICES di Roma. Quest'ultima non viene L'ultima volta in cui si adottò quella scan- ammessa perché la Commissione aggiudica- dalosa procedura fu nel 1962, quando il con- I trace (nominata dalla Giunta comunale!) non tratto alla Cassina venne rinnovato ancora giudica sufficiente la fidejussione bancaria. per 9 anni. Restano in lizza Cassina e LESCA: Cassina L'approvazione di tale irregolare delibera- contro Cassina. zione provocò il ricorso del gruppo consi- Su questa grottesca vicenda il gruppo co- liare comunista di fronte alla Commissione munista ha presentato un ampio e documen- provinciale di controllo. Anche in quella tato ricorso alla Regione, chiedendo un'in- sede si verificò un colpo di mano per ratifi- chiesta parlamentare dopo che l'assessore care la delibera. Su quella vicenda esiste regionale agli Enti locali Giacomo Murato- un'ampia documentazione presso la nostra re (uomo di fiducia dell'onorevole Gioia!) Commissione. (In particolare la deposizione aveva approvato l'operato della Giunta co- – 41 – Senato della Repubblica — 599 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI munale di Palermo. Copia dì tale ricorso Raisi. su cui si è concentrato lo scontro viene pubblicala tra gli allegati. (Allegato i sanguinoso fra le cosche mafiose!). n. 9). Negli ultimi anni, incalzato dall'opinione Per capire la « posta in gioco » occorre pubblica e dall'opposizione di sinistra, il mi- tenere presente che l'appalto della manu- nistro Gioia ha assunto in prima persona tenzione stradale e delle fognature costa al l'iniziativa del « risanamento » dei quartieri Comune di Palermo olltare 100 miliardi per i popolari promuovendo la stipula di una con- 9 anni di durata del contratto. (150 se si venzione Ira Comune di Palermo, Cassa per tiene conto della inevitabile revisione dei il Mezzogiorno e Italstat. Tale convenzione prezzi in aumento!). Esiste un divario scan- era chiaramente finalizzata a scopi specula- daloso tra i costi previsti dall'appalto e quel- tivi verso il versante di Palermo Est (oltre li accertati in altre città. (Per la manuten- Greto) dove, fra l'altro, esistono cospicui in- zione di strade e piazze è prevista a Paler- teressi immobiliari delle famiglie Gioia e mo una spesa annua di 4 miliardi e 400 Cusenza. Sta di fatto che, avendo l'opposi- milioni, mentre a Bologna il costo comples- zione di sinistra in Consiglio comunale im- sivo è di 498 milioni. Per la manutenzione posto profonde modifiche alla convenzione, delle fogne a Palermo è prevista una spe- che limitano fortemente i margini di mano- sa annua di 5 miliardi e 900 milioni, men- vre della speculazione, il « risanamento » di tre a Bologna il costo complessivo è di 200 Palermo non si realizza. milioni circa). Si sta, invece, manovrando per realizzare Altro grande settore di dominio incontra- i progetti della speculazione fuori dalle aree stato del gruppo di potere diretto dall'ono- da risanare. Le opere di contenimento del revole Gioia è l'Ente porto di Palermo. La fiume Oreto sono già in convenzione alla impresa che opera in esclusiva nel porto Italstat con uno stanziamento di 5 miliardi di Palermo è la SAILEM di cui è titolare circa (progetto avviato già da 4-5 anni). Inol- l'ingegner D'Agostino che, grazie alla prote- tre, sono già stati stanziati 10 miliardi circa zione del ministro Gioia, è diventata una per un tronco della circonvallazione di Pa- delle più grandi imprese portuali del Me- lermo che si riferisce a questa zona. Sono diterraneo. Presidente dell'Ente porto è l'av- previste ulteriori opere per quello che do- vocato Santi Cacopardo che fu protagonista vrebbe diventare il « Progetto speciale Pa- di primo piano dello scempio di Palermo ne- lermo » che attualmente è fermo al CIPE: gli « anni ruggenti » della speculazione edi- — un asse di aggancio « Circonvallazione- lizia in qualità, allora, di Presidente dell'Isti- Porto » che dovrebbe correre lungo il fiume tuto autonomo case popolari di Palermo. La Oreto (previsti 12 miliardi circa); Commissione possiede una documentazione — risanamento idrico-fognante lungo il enorme sulle gesta di tale personaggio che fiume Oreto (20 miliardi circa); ha fatto assolvere all'IACP la funzione di battistrada della speculazione edilizia, par- — altro tronco circonvallazione (10 miliar- di circa). ticolarmente attraverso la costruzione dei cosiddetti villaggi satelliti dove il Comune. Come avviene la speculazione? Attraver- era costretto a fare le opere di urbanizza- so la scelta delle priorità delle opere da ese- zione, valorizzando le aree limitrofe che ve- guire. Il risanamento idrico-fognante verrà nivano occupate dai mafiosi in combutta fatto fra le ultime cose. Risulta che inquilini con gli uomini politici del gruppo di potere del quartiere interessato vengono già manda- dominante. Invece di provvedere al risana- ti via. Il giorno che verrà fatto il risana- mento dei vecchi quartieri fatiscenti si è fa- mento il quartiere sarà già pronto per es- vorito per venti armi l'espansione della città sere trasformato da popolare in quartiere in una direttrice preordinata (l'asse via Li- « bene ». bertà, viale Lazio, circonvallazione verso L'ultimo capolavoro del gruppo di potere Tommaso Natale e l'aeroporto di Punta dominante di Palermo è la costituzione del – 42 – Senato della Repubblica — 600 — Camera dei Deputati

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consorzio di imprese CONSEDIL. La (legge pia copertura politica che potrà permettere n. 166 consente alle imprese o loro consorzi la massima agevolazione a tutti i livelli, ma di realizzane interventi edilizi a .tasso agevo- soprattutto a quello comunale (approvazio- lato (5 per cento) con la concessione di con- ne progetti, convenzioni, eccetera); tributi sugli interessi per mutui fino al 75 per 2) la maggior parte delle imprese del cento della spesa ai sensi dell'articolo 72 CONSEDIL e soprattutto le più consisten- della legge m. 865 e della legge n. 1179, pre- ti (SAILEM e Cassina) non si sarebbero mai vedendo ad hoc stanziamenti per gli anni sognate di entrare nell'attività edilizia, in 1975-1976. quanto i "settori in cui esse agiscono, opere Il 7 giugno 1975 (giorno della pubblica- marittime e strade, consentono ad esse con- zione nella Gazzetta Ufficiale odia legge sistenti profitti. Pertanto la loro presenza n. 166), sii costituisce in Palermo un consor- denota che sono sicuri di condurre un vero zio di imprese CONSEDIL con la sdla ed e proprio « affare »; esclusiva finailità di operare interventi ai 3) il CONSEDIL, per le precedenti con- sensi delll'articolo 72 della legge n. 865. Le siderazioni, non sarà in grado di affronta- imprese sono le seguenti: SAILEM (D'Ago- re con le proprie strutture tecniche ed indu- stino), Gaissima, Tosi, ABC (Pisa), Reaile, Ra- striali l'intero intervento e quindi si porterà nieri. Direttore tecnico del canso'rzio è l'in- al di sopra della piccola e media imprendi- gegne-r Giuseppe Miainmino che, vedi caso, è toria in posizione di pura e semplice finan- amche direttone tecnico della LESCA, la dit- ziaria, spostando così il rischio di impresa ta che si è aggkundicaito il servizio di manu- dal momento manageriale industriale al tenzione strasdaile a Palermo. Sino ad oggi momento politico e finanziario. Tale mono- la maggior paxite di queste imprese hanno polio assumerà una pesantezza insopporta- operato in settori diversi dall'edilizia quali bile per la media e piccola imprenditoria, in opere marittime (SAILBM), strade (Cassina, quanto si instaurerà inevitabilmente una Reale, ABC); solo Tosi e Ramieri vi han- intermediazione oltre che politica e clientela- no operato e quest'ultima in misura molto re, anche mafiosa. Alla mafia delle aree si ridotta. aggiunge così la mafia dei subappalti. Il CONSEDIL è l'unico ad avanzare ri- chiesta alla Regione per l'ottenimento dei Si fa notare che per il CONSEDIL non contribuiti ad sensi dell'articolo 72 della legge esistono problemi finanziari, non esistono n. 865 per un intervento di grosse dimensiona esitazioni nella fase decisionale, esiste un nel Comune di Palermo. Contemporaneamen- rapporto politico per cui gli uffici comunali te, come prescritto dalla legge, chiede rasse- e delle banche saranno a completa disposi- gnazione di aree ali Comune e indica quale zione per rendere agevole la strada alla rea- istituto finanziatore la sezione di credito fon- lizzazione, mentre potranno renderla piena diario del Banco di Sicilia. L'assessore re- di ostacoli alle altre componenti in gioco. Si gionale ai lavora pubblici concede ali CON- ricordi in proposito in quali enormi diffi- SEDIL l'intera franche di contributi agli in- coltà si è sempre dibattuto l'IACP di Paler- teressi destinata ai privati; il che consente mo, che dopo anni non riesce ad ottenere un intervento di circa 25 miliardi, per la cui dal Comune le opere di urbamizzaizione. Ve- realizzazione non resta che l'assegnazione dremo, invece, con quale celerilà verranno dell'area da parte del Comune. fatte per il CONSEDIL dove Cassina è un Il disegno di legge n. 376 del 13 agosto 1975 membro dei più importanti. Conseguente- con l'articolo 6 stanzia altri fondi per gli mente si verificherà che le prime case ad anni 1975-1976, raddoppiando il finanzia- essere pronte saranno proprio quelle del mento. CONSEDIL. Da qualche parte si è avanzata Da quanto sopra emergono le seguenti l'ipotesi che in seguito, di fronte a pressio- considerazioni: ni popolari per l'ottenimento della casa o 1) i nominativi dei componenti il CON- per la oggettiva situazione di carenza di al- SEDIL non lasciano dubbi che esiste un'am- loggi in Palermo, si potrebbe arrivare alla – 43 – Senato della Repubblica — 601 — Camera dei Deputati

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vendita diretta all'IACP o alle cooperative spinto tutti i suoi candidati, il Banco di Si- svuotandone così le funzioni istitutive. cilia è da molti anni con il consiglio di am- Si ripeterebbe così l'esperienza degli edi- ministrazione non rinnovato, con conseguen- fici costruiti dalla famosa impresa Vassallo ze catastrofiche per la vita di questo impor- o affittati al Comune e alla Provincia per tante istituto e per l'intera economia sici- scuole e agli altri enti pubblici per uffici. liana. Abbiamo voluto soffermarci su alcuni fat- ti più recenti per mettere in evidenza come si evolve il sistema di potere mafioso a Pa- lermo. 9. — // sistema di potere mafioso a Trapani. Vogliamo ricordare ancora la grande in- fluenza che il gruppo di potere palermitano ha sul sistema bancario grazie al controllo Il sistema di potere mafioso continua a del Banco di Sicilia. L'attuale presidente dominare la vita di altre zone della Sici- del Banco, Ciro Di Martino, fu sostenuto da lia occidentale. Dopo Palermo possiamo dire Gioia che, inoltre, ha imposto come vice che la situazione più preoccupante esiste in presidente il suo uomo di fiducia Ferdinan- provincia di Trapani. La Democrazia cistia- do Alicò. na trapanese, infatti, è oggi in mano ad un Nella « lottizzazione » del potere fra le gruppo di potere che è dominato dalla fa- varie correnti della Democrazia cristiana miglia dei Salvo di Salemi, che, come è noto, l'onorevole Gioia ha preteso ancora il Ban- controlla le famose esattorie comunali di co di Sicilia. Ma, avendo sino ad oggi il cui si è tanto occupata la nostra Commis- Ministero del tesoro e la Banca d'Italia re- sione (14).

(14) La materia delle esattorie ha formato og- esattori, inducono al legittimo convincimento che getto nella V legislatura di un'ampia indagine da l'apparato esattoriale possa configurarsi come una parte di un Sottooomiitato del Comitato per l'in- colossale organizzazione di intermediazione paras- dagine sugli Enti locali, la cui relazione di mas- sitarla che danneggia gravemente i contribuenti sima non è stata, peraltro, mai sottoposta alla di- siciliani, l'economia siciliana e lo stesso sviluppo scussione ed all'approvazione formale della Com- econornico-sociale dell'Isola. missione. I dati emersi da quell'indagine consen- Causa fondamentale dello strapotere dell'appa- tono, però, di delineare un impressionante quadro rato esattoriale siciliano è stato l'esercizio distor- di carenze, di anomalie e di irregolarità nel servi- to della legislazione tributaria da parte della Re- zio esattoriale. gione, a sua volta indubbiamente condizionata dal- L'aggio concesso a favore degli esattori per le la spinta potente del formidabile gruppo di pres- somme riscosse in Sicilia, notevolmente e ingiusti- sione di quell'apparato, praticamente nelle inani ficatamente superiore a quello vigente nel restan- di poche famiglie (i Salvo, appunto, di cui sd par- te territorio nazionale (a fronte di un aggio aggi- la nel testo, i Cambiia, a Corleo) che ne detengo- rantesi, sul territorio nazionale, intorno ad una no il monopolio. aliquota media del 3,30 per cento, l'aggio sicilia- Il concreto esercizio da parte della Regione del- no giunge a toccare sino al 10 per cento circa); la potestà tributaria, che l'articolo 37 dello Sta- le ulteriori cospicue agevolazioni quali le cosid- tuto attribuisce alla sua autonoma competenza co- dette « tolleranze » sui tempi di versamento dei ca- me fondamentale strumento per la realizzazione pitali riscossi, che vengono concesse fino alla mi- di un programma regionale di sviluppo democra- sura del 20 per cento ed oltre del carico dei ruoli tico, anziché realizzare semplici ed economici mec- (e che si traducono sostanzialmente nella messa canismi impositivi tali da tradursi in congrui stru- a disposizione degli esattori di ingenti somme di menti di perequazione fiscale, ha modificato in peg- denaro senza interesse, che possono essere rein- gio il macchinoso sistema di riscossione già vi- vestile in altre più lucrose attività); i non trascu- gente nel resto del Paese ed ha reso obiettivamente rabili profitti assicurati agli esattori attraverso i più facile nell'Isola l'incrostarsi nelle maglie di particolari istituti dei diritti di mora e delle par- esso di privilegi, favoritismi ed abusi. tite inesigibili; i rimborsi spese eccedenti l'aggio Non appare difficile qualificare tali incrostazio- che sono in taluni casi previsti a favore degli ni come un classico terreno di coltura di degene- – 44 – Senato della Repubblica — 602 — Camera dei Deputali

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II congresso provincialle della Democrazia del gruppo trapanese si rivolgono, però, non cristiana trapanese, tenutosi nel 1972, è con- solo all'edilizia ma anche all'agricoltura e sideralo il punto di arrivo della scalata da- alla speculazione finanziaria. ta dal gruppo Salvo alla direzione della De- L'accordo raggiunto per alcuni anni dai mocrazia criisitiana di quella provincia. In Buccellato e dai Navarra di Castellammare, quel congresso avvenne la saldatura, at- dai Rimi nell'alcamese, dai Minore a Tra- torno al gruppo doroteo dell'onorevole Gril- pani, dai Salvo e Zizzo a Salemi, dai Taor- lo, di una vasta maggioranza alla cui forma- mina a , eccetera si consolida zione concorrevano non solo i tradizionali di fronte alle nuove possibilità finanziarie gruppi salernitani e marsalesi, ma anche for- che l'espansione nel campo delle esattorie ze di Trapani e di . di Salvo e Corico ha messo a disposizione In quell'occasione il moroteo Culicchia, di questi gruppi. Si creano nuove condizioni segretario provinciale uscente e sindaco di e si costruisce un nuovo gruppo dirigente Partanna, accusò pubblicamente i Salvo di che, chiusa la parentesi cristiano-sociale, rien- aver « acquistato » i voti dei delegati inin- tra pienamente nella Democrazia cristiana terrottamente per tutta la durata del con- e ne assume il controllo senza, tuttavia, al- gresso e fino al seggio elettorale dove si vo- cuna guerra a fondo contro il tradizionale tava per il rinnovo delle cariche. La chiave gruppo moroteo di Mattarella (l'unico trau- interpretativa fondamentale del rapporto tra ma è forse il sequestro Caruso cui da più gruppi mafiosi e potere politico negli ulti- parti si attribuisce un emblematico valore mi dieci anni in provincia di Trapani va ri- politico). In quegli anni si espande la pre- cercata, infatti, nella scalata del gruppo Sal- senza in provincia di Trapani di Lima e di vo e nella crisi conseguente a questo proces- Gioia e Attilio Ruffini diviene il punto di so che pare averli colpiti negli ultimi mesi riferimento di vasti gruppi non solo dorotei, (si veda il sequestro Corico). ma anche della corrente fanfaniana di Tra- Con i Salvo debuttava un nuovo impegno pani. In sostanza il rapporto privilegiato imprenditoriale in prima persona, dinamico, delle nuove forze dirigenti della Democrazia cristiana trapanese è verso Gioia-Lima-Ruf- dei gruppi mafiosi. In parte è un processo fini. Il gruppo Salvo, contemporaneamente, analogo a quello legato all'emergere, in que- tende ad assicurarsi una serie di contatti gli anni, di nuovi gruppi dirigenti mafiosi e di rapporti con altri partiti individuando legati alla speculazione edilizia nei grandi uomini da appoggiare al momento elettora- centri urbani dell'Isola. Le scelte prioritarie le o da usare come tramiti per costruire ac- cordi politici su determinate operazioni eco- nomiche. (segue nota 14). Alla fine degli anni '60 si aprono una se- razione mafiosa, soprattutto se si guardi all'essen- rie di scontri tra i Salvo ed altri gruppi za del fenomeno mafioso inteso come smodato ed che pure avevano avuto un ruolo importante ostentato abuso di potere. nella costruzione del gruppo dirigente post- Ciò spiega il rilevante contributo che il gruppo comunista ha dato all'elaborazione delle proposte mattarelliano. Questi scontri attorno al con- per il riordinamento del settore, impegnandosi vi- trollo dei consorzi agrari e delle zone di gorosamente perché alla recente legge 2 dicembre sviluppo turistico sono accompagnati da una 1975, n. 576, contenente disposizioni in materia di vera e propria « presa di potere » all'interno imposte sui redditi e sulle successioni, che riduce delta Democrazia cristiana del nuovo grup- notevolmente l'area di intervento delle esattorie permettendo al contribuente, con un sistema di au- po di maggioranza, la cui ottica diviene sem- totassazione, di versare direttamente i tributi, sen- pre più esclusiva fino al tentativo di un anno za il tramite degli esattori, sia affiancata, per la fa di modificare in proprio favore il rap- Sicilia, una misura che affidi le funzioni esatto- porto territoriale tra le sezioni di partito riali solo alle banche pubbliche o a consorzi di della Democrazia cristiana e le sezioni elet- banche, in cui quelle pubbliche abbiano la maggio- ranza del capitale sociale. torali al fine di tagliare fuori nelle elezioni – 45 – Senato della Repubblica — 603 — Camera dei Deputati

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amministrative del giugno scorso l'intera componente morotea. Il tentativo fallì per 10. — // potere malioso a . l'intervento diretto della Direzione democri- stiana e con la sospensione del già convocato Le cosche maliose dei-la provincia di Cal- congresso provinciale. Gli altri partiti di tanissetta hanno avuto sempre «n ruolo poli- centro-sinistra erano oggetto di una penetra- tico di primo piano. Basti ricordare i nomi zione di questi gruppi impegnati nel quadro di don e di Giuseppe Genco politico provinciale anche per la rilevanza Russo. La mafia nissena si è sempre caratte- economica della ricostruzione del Belice, e rizzata per ila sua capacità di garantire « l'or- della costruzione dell'autostrada. Negli ulti- dine » in quella provincia. L'assenza di gravi mi anni, si è avuta una prevalenza netta del fatti di sangue e di altri clamorosi reati ha gruppo Salvo sugli altri e il delinearsi di consentito a determinati uomini politici e una loro volontà di controllo della provin- funzionaci « responsabili » di affermare che cia. Questo, indiipendentemente dia tutte 'le la mafia a Caltanissetta sarebbe ormai scom- analisi, evidentemente non comprovate, sul parsa. Improvvisamente, iaivece, nella seduta del 12 settembre 1972 del Consiglio comuna- traffico della droga che li avrebbe visti fi- le dii GaJitaniiSisetita il sindaco, professar Rai- nanziatori di una rete distributiva nella qua- mondo Collodoro, denuncia di aver subito le sarebbe stato rilevantissimo il ruolo di intimidazioni mafiose. Quell'episodio ripro- Zizzo e di gruppi alcamesi (oltre ai Rimi pone il problema dello scontro fra diversi anche Guarraisi e Melodia). A questo propo- gruppi di potere nei 'Settori dell'urbanistica, sito pare rilevante la supposizione che fa dell'attività edilizia e del mercato ortofrut- la Polizia, dopo 'l'accertamento pataimaniaile ticolo. su Guarrasi (l'assessore ali Comune di Aloa- mo, assassinato alla vigilia delle elezioni del Il Comune di Caltamissetta in qual mo- 15 giugno il cui patrimonio si è rivelato mento doveva predisporre i programmi per l'approvazione della legge per la casa con la insospettatamente cospicuo e sicuramente cessione delle aree dei piani zonali alle coo- superiore al miliardo), che egli sia stato perative già finanziate. L'intimidazione ma- ucciso in un tentativo di sequestro che ri- fio,sa nasceva dalla volontà di gruppi di spe- manda logicamente al oaiso Corleo. Hi Guar- culatori privati di impedire la creazione di rasi, ex sindaco di Alcamo ed esponente di un mercato competitivo di aree. Contempo- rilievo provinciale della corrente dorotea, raneamente, manovrando gli organi di con- non poteva certamente aver costruito una trollo, si cercava di vanificare una delibera fortuna di queste proporzioni solo attraver- del Consiglio comunale che poneva un vin- so la speculazione edilizia ad Alcamo. colo a vende nel Parco Testasecca che un Alla morte del vecchio Rimi fu reso più gruppo di speculatori manosi intendeva, in- evidente l'indebolimento del vecchio gruppo vece, accaparrarsi. Si sono poi avute le con- dirigente mafioso; con ciò si spiega il fio- ferme clamorose della presenza maliosa in rire di una serie incontrollata di attentati provincia di Caltanissetta con il caso Di Ori- ai cantieri edili promossi da una mafia al- stima, i suoi rapporti con l'Ente minerario camese di secondo grado, come i fratelli e i suoi legami elettorali con l'onorevole Minore, che oggi rivendica spazi propri. Que- Gunneìla. sti fatti hanno preoccupato forze e gruppi Ma le cosche mafiose hanno manifestato mafiosi. Si è determinata così una situazione la loro presenza anche nel polo di sviluppo industriale di . Ecco, a questo propo- di tensione nella provincia che sta, probabil- sito, quanto è stato denunciato nell'interro- mente, alla base dei numerosi assassini degli gazione che gli onorevoli La Marca, Mancuso ultimi mesi tra i quali alcuni rilevanti (Rus- e Vitali hanno rivolto in data 26 marzo 1975 so a Castelvetrano, Guarrasi e Piscitelli ad ai Ministri delle partecipazioni statali, 'inter- Alcamo, i due scomparsi di Paceco e Trapani no e lavoro: legati ai rami minori del gruppo mafioso di « I sO'ttosoritti chiedono di interrogare i Paceco) e del clamoroso sequestro di Corleo. Ministri delle partecipazioni statali, dell'in- – 46 – Senato della Repubblica — 604 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI terno e del .lavoro e del'la previdenza sociale "guardaspalle" dei dirigenti delle stesse im- per sapere: prese e di informatori del locale Commissa- 1) se sono a conoscenza del pesante cli- riato di Pubblica sicurezza; ma di tensione esistente attornio al comples- 3) se, dopo la scoperta della costruzione so petrolchimico di Gela e, più specificata- di due villini da parte dell'impresa MECOS mente, nell'ambito delle imprese appaltatrici per conto di due tecnici dall'ANIC, abbia di lavori e servizi dell'ANIC, dove episodi di trovato conferma la voce, secondo la quale brutale sfruttamento di lavoratori (spesso la stessa impresa sta costruendo a Caltanis- culminati in infortuni anche mortali), di cor- setta un villino per conto di un funzionario ruzione, di connivenza tra imprese appalta- di quell'Ispettorato provinciale del lavoro; trici ed alcuni tecnici dell'azienda di Stato, 4) se, alla luce dei fatti sopra riportati, nonché di intimidazioni maliose contro le i Ministri non ritengono di dover interve- organizzazioni sindacali CGIL-GISL-UIL si nire, con un'azione concertata, per rompere vanno verificando con un crescendo impres- l'intreccio sviluppatosi, all'ombra del rigo- sionante, fimo al punto, non soltanto di tur- glioso bosco degli appalti-ANIC, tra alcuni bare la tranquillità necessaria all'ambiente tecnici dello stabilimento petrolchimico, le di lavoro, ma amene di mettere in serio peri- imprese appaltatrici, il Commissariato di colo la stessa incolumità dei lavoratori e dei Pubblica sicurezza e lo stesso Ispettorato dirigenti sindacali. provinciale del lavoro. Significativi di tale grave situazione sono gli episodi verificatisi negli ultimi mesi e pre- In particolare si chiede al Ministro delle cisamente: partecipazioni statali se non sia giunto ar- mai il momento di affrontare il grave pro- a) la costruzione di due villini in con- blema del'la pratica degli appalti ancora re- trada Desusiino, di proprietà di due tecnici centemente, e noe soltanto a seguito dei gra- dell'ANIC addetti all'ufficio manutenzione vi fatti sopra denunziati, sollevato dalle orga- edile dello stabilimento, eseguita dall'impre- nizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL, con la sa MECOS, appaltatrice di lavori dell'ANIC, precisa richiesta di abolire la concessione a mezzo di operai dipendenti da detta im- in appalto di servizi e lavori all'interno dello presa, costruzione denumziata daflla Camera stabilimento che potrebbero essere condotti del lavoro di Gela l'8 febbraio 1975 e confer- direttamente dall'azienda di Stato ». mata dalla ispezione effettuata dall'Ispetto- E a completare il quadro ecco scoppiare rato provinciale del lavoro il 12 febbraio lo scandalo della Cassa rurale « S. Giuseppe » 1975; di Mussameli. b) l'intimidazione di pretta marca ma- Trattasi della Cassa rurale che ha favorito fiosa contro il segretario della Camera del le operazioni bancarie intese a sostenere l'at- lavoro dd Gela al quale, la sera dell'I 1 feb- tività del gruppo di mafiosi guidato da Gen- braio 1975, veniva incendiata l'auto; co Russo per impadronirsi del feudo Poliz- e) la sparatoria (8 colpi di pistola) ad zello. A Genco Russo la Commissione ha opera di un pregiudicato non nuovo ad ag- dedicato un ampio profilo, nella « Relazione gressioni del genere contro il direttore del- sull'indagine riguardante casi di singoli ma- l'impresa SMIM (anche questa appaltatrice fiosi » (Doc. XXIII, n. 2-quater - Camera dei di lavori dell'ANIC), per fortuna rimasto il- deputati - V Legislatura). Presidente di taile leso insieme coin altri operai che si trova- Banca è l'avvocato Vincenzo Noto, ex sinda- vano dietro la macchina del citato direttore, co di Mussameli, noto capo elettore di Calo- presa di mira dallo sparatore all'interno del gero Volpe. Il suo nome ricorre negli atti petrolchimico il 7 marzo 1975; relativi al profilo di Genco Russo. 2) se risulta a verità che noti delinquen- In atto i soci della Cassa sono 237. Nel ti comuni, assunti come operai dalle imprese 1940 erano 1.500, nel 1945 erano 1.050, nel MECOS e SMIM e da queste regolarmente 1954 erano scesi a 500 per raggiungere il retribuiti, svolgono la duplice mansione di numero attuale di 237. La raccolta di fondi – 47 – Senato della Repubblica — 605 — Camera dei Deputati

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è valutata a circa sei miliardi di lire e ri- Hanno intrapreso azione legale dinanzi al guarda piccoli depositi di circa un migliaio Tribunale di Calttarassetta soltanto sei dei di piccoli risparmiatori. Il presidente avvo- piccali risparmiatoti depositanti, che hanno cato Noto ha utilizzato >la Cassa ad esclusivo avanzato istanza di liquidazione giudiziaria. vantaggio di un ristretto gruppo familiare Il Tribunale di Calitanissetta ha già richiesto comprendente: la informativa alla Banca d'Italia, die non l'ha ancora inviata. Nelle settimane antece- 1) Noto Angelo, nipote di Vincenzo; denti al crac pare che sia stata tentata una 2) dottoressa Scozzari, moglie dell'avvo- operazione di camuffamento della situazio- cato Vincenzo Noto. ne economica, costruendo crediti vantati dal- Le operazioni di investimento (almeno la Banca e nient'affatto esistenti. Infatti quelle che si conoscono) portate a termine qualche ex cliente della Banca che aveva da tale clan familiare riguardano le seguenti estinto da diverso tempo ogni pendenza debi- iniziative: toria e chiuso ogni conto si è visto arrivare una lettera raccomandata con la quale la 1) « Pastifici riuniti Valle dei Platani », Banca lo invita a sanare un debito finanzia- di cui l'avvocato Vincenzo Noto è stato am- rio effettivamente non esistente. ministratore delegato; 2) « Laterplatani », industria di manu- Vogliamo segnalare la struttura giudiziaria fatti per l'edilizia, di proprietà di Angelo di . Noto, nipote dell'avvocato Vincenzo; 3) acquisto di abitazioni in Mussomeli, Da diversi anni risulta non coperto il po- Palermo, Erma, Ckiisello Balsamo; sto di Pinetore. Le funzioni della Pretura 4) acquisto di aree fabbricabili nel ter- sono affidate ad un vice pretore onorario: ritorio urbano di Mussomeli. Tali aree costi- l'avvocato Giuseppe Sorce. il quale è con- tuiscono una notevole percentuale delle aree temporaneamente vice presidente della Ban- disponibili nel piano regolatore di Musso- ca popolare di Mussomeli. meli. La elencazione di tali beni è ricavata L'avvocato Giuseppe Sorce è suocero di un da un atto in notaro Telo di Caltanissetta in figliuolo dell'avvocato Vincenzo Noto, presi- data 25 maggio 1975, con il quale i proprie- dente della « S. Giuseppe » di Mussomeli. tari di tali beni chiedono ed" ottengono l'ac- L'avvocato Sorce è lo stesso che coprì la ca- censione di ipoteca su di essi a garanzia di rica di sindaco di Mussomeli dal 1946 al 1956. un debito con il Banco di Sicilia per circa Esiste una dichiarazione apologetica in fa- un miliardo e settecento milioni. vore di Giuseppe Genco Russo, sottoscritta dal Soiree nella sua qualità di sindaco (15). Non si conosce se, oltre a quelli elencati in tali atti, siano presenti altri beni intestati (15) L'Ora del 12-13 febbraio 1964 recava la seguente notizia: « L'inviato del quotidiano torine- al suddetto clan familiare capeggiato dal se La Stampa a sua volta riferisce che anche Noto. La sofferenza dell'Istituto pare che l'avvocato Giuseppe Sorce, nella sua qualità di ex ascenda a ed rea sei miliardi, di cui è docu- sindaco di Mussomeli, ha rilasciato a Genco Rus- mentabile in beni solo la suddetta quota di so un attestato di civismo, disinteresse e laborio- 1.700 milioni circa, peraltro coperta da ipo- sità ». Lo stesso inviato riferisce poi le varie argo- mentazioni difensive divulgate dal difensore di teca del Banco di Sicilia. Non si conosce la Genco Russo tra cui le seguenti significative espres- destinazione degli altri quattro miliardi. sioni testuali dal tono minaccioso: « II cavaliere Qualche settimana prima dello scoppio Genco Russo è vittima dalle correnti interne del suo partito (.la DC ndr.). Sa chi lo ha proposto dello scandalo il reverendo Giuseppe Mule, per la riabilitazione e lo fece nominare cavaliere vice presidente della Cassa, ha ritirato un nel 1945? Quegli stessi suoi compagni di partito suo deposito personale di 1 milione e 700 che ora lo accusano come violento capomafia. Si mila lire per depositarlo in altro Istituto. vuole colpire Genco Russo per soddisfare l'opinio- ne pubblica italiana e per salvare i veri capoma- Analoga operazione è stata condotta dall'ar- fia. Condannando Genco Russo si lasciano in pace ciprete di Mussomeli per circa 37 milioni. gli altri ». – 48 – Senato della Repubblica — 606 — Camera dei Deputati

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Oltre a quella di Mussameli ile Preture dal- anni '60) di vera e propria esplosione che la provincia di Gaitanissetta che da anni sono aveva visto le cosche mafiose protagoniste rette da vice pretori reggenti sono: di una lunga catena di delitti culminati nel- l'assassinio del commissario di Pubblica si- 1) Villalba: da tempo immemorabile curezza Cataldo Tandoj. La Federazione agri- non c'è uin Pretore (titolare. Il mandamento gentina del PCI ha già espresso il proprio della Pretura di Vililalba comprende anche il giudizio sul fenomeno mafioso, con una pun- comune di Val'lelunga, anche quest'ultimo tuale e documentata analisi contenuta nel centro di mafia (i Madama, i Sinatra sono « memoriale » consegnato alla Commissione di Vallelunga). Detta Pretura è sempre retta antimafia, che ancora oggi conserva la sua da un avvocato del luogo il quale, come reg- validità e attualità, confermata da episodi e gente, è regolarmente stipendiato, e natu- rivelazioni successivamente verificatisi. Per- ralmente si mette al servizio di chi lo fa tanto ci limitiamo ad alcune sintetiche con- nominare '(chi si 'muove per le nomine è siderazioni aggiornatd've delle caratteristiche l'onorevole Volpe ! ) ; e delle dimensioni che allo stato attuale as- 2) Butera: anche qui il titolare della sume il fenomeno mafioso. Pretura manca da tempo immemorabile. Il Le cause della sua attenuazione scino do- vice pretore reggente è sempre stato un av- vute alla crisi delle .tradizionali attività pro- vocato del gruppo di potere che fa capo al duttive: miniere di zolfo oggi in fase di com- commendatore Guido Scichilone, capo della pleta smobilitazione, la crisi grave che inve- DC più volte sindaco del Comune, e consi- ste la pesca e, per altri versi, il settore delle gliere della Cassa di Risparmio, impresario costruzioni edilizie. Nella città di , di .trasporti extraurbani; dopo la frana del luglio 1966 a causa del 3) : attualmente è senza titolare e caos urbanistico, si è determinata la paralisi il reggente è un avvocato del luogo, nono- quasi completa delle attività di costruzione. stante sia centro di mafia (patria dei Di Cri- Nel rimboschimento le lotte bracciantili han- stina); no costretto l'azienda forestale a gestire di- 4) Sommatine: da circa 10 anni è retta rettamente i lavori di forestazione, lasciando da un avvocato del luogo, Giuseppe Pappa- uno spazio marginale agli appalti di cui soli- landò (uomo di Volipe), benché ci sia un tito- tamente sono stati e sono titolari elementi lare che, però, non appena nominato nel notoriamente legati alla organizzazione ma- 1973, è stato applicato alila Pretura di Calta- fiosa. Nel settore del vigneto la costituzione di un forte movimento cooperativo di can- nissetta per sette gio'nni la settimana! Si dice tine sociali (di orientamento cattolico, socia- che l'operazione sia stata fatta per favorire lisite e comunista) ha sottratto molto terreno il Pappalardo « ben protetto ». all'opera mafiosa di intimidazione e di ri- Tutte quesite Preture sono in generate an- catto a 'Scopo di lucro, specie nella fase di che senza cancelliere titolare e si rimedia commercializzazione dell'uva e poi del mo- con qualche cancelliere a scavalco o col se- sto, ed ha impedito il diffondersi su vasta gretario comunale che per legge deve fare il scala della sofisticazione (che invece dilaga canceldiere in assenza di questi. nel trapanese e nel palermitano). Si è avuta contemporaneamente la crescita del livello di istruzione e della coscienza ci- vile e democratica delle popolazioni. I gran- 11. — Le caratteristiche attuali del fenome- di movimenti di lotta, guidati dai partiti di no mafioso in provincia di Agrigento. sinistra, dai sindacati e da alcuni settori im- portanti del mondo cattolico e della stessa In provincia di Agrigento gli atti e le mani- Democrazia cristiana, in tutti questi anni festazioni tipiche del fenomeno mafioso han- hanno contribuito notevolmente a fare matu- no subito una graduale, ma costante atte- rare una nuova coscienza nelle nuove gene- nuazione, rispetto al periodo (1943 - inizio razioni, riducendo l'area di omertà e di pau-