Galleria Sabauda Torino Mostre Conferenze Dispense Didattiche Dossier - Stampa

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Galleria Sabauda Torino Mostre Conferenze Dispense Didattiche Dossier - Stampa No.1 Febbraio 2009 GALLERIA SABAUDA TORINO MOSTRE CONFERENZE DISPENSE DIDATTICHE DOSSIER - STAMPA UN’INIZIATIVA NATA DAL LAVORO CONGIUNTO TRA IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI LE AUTRICI DI QUESTO NUMERO CARLA ENRICA SPANTIGATI, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte PAOLA ASTRUA, Direttore della Galleria Sabauda ANNAMARIA BAVA,Vice-direttore e Responsabile dei Servizi Educativi NICOLETTA GARAVELLI, SOFIA VILLANO, collaboratori della Galleria Sabauda CHIARA LANZi collaboratore per la didattica Fotografie a cura di RENATO DI GAETANO Archivio Fotografico della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte Grafica ed impaginazione FEDERICI & MOTTA SRL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI MINISTERO PER I BENIELEATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE E LA COOPERAZIONE CULTURALE PER I BENI ARCHITETTONICI, STORICO-ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI GHERARDO LA FRANCESCA ROBERTO CECCHI DIRETTORE GENERALE DIRETTORE GENERALE MAURO MARSILI MARIA ANTONELLA FUSCO CAPO UFFICIO II DIRIGENTE SERVIZIO IV REDAZIONE REDAZIONE ADRIANA ARCANGELI ISABELLA CIANFARANI MICHELE ROSSI COORDINAMENTO ENRICO VATTANI GIUSEPPINA ARRU RITA BERNINI PATRIZIA DE SOCIO LAURA FORESTA UFFICIO STAMPA UFFICIO STAMPA ALESSANDRO RUGGERA CRISTIANO BRUGHITTA OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SULLA GALLERIA SABAUDA OFFICINE INTERNAZIONALI È UN QUADERNO DIGITALE DISPONIBILE ON-LINE, UNO STRUMENTO DIDATTICO CHE AC- COMPAGNERÀ I GRANDI EVENTI ARTISTICI INTERNAZIONALI E CHE CONSENTIRÀ DI COMUNICARE A COSTI MOLTO RIDOTTI UN PATRIMONIO DI INESTIMABILI CONOSCENZE. RIECHEGGIANDO LA FORMULA DI ROBERTO LONGHI, STORICO DELL’ARTE E LINGUISTA RAFFINATO, CHE VOLLE RIAS- SUMERE IN OFFICINA FERRARESE IL PARTICOLARE LINGUAGGIO ARTISTICO EMERSO GRAZIE AI MAESTRI ATTIVI A FERRARA NEL QUATTROCENTO, SOTTO IL GOVERNO DEL DUCA BORSO D’ESTE, LA TESTATA NASCE GRAZIE ALLA RAFFORZATA COLLABORA- ZIONE TRA IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA ITALIANA ALL’ESTERO, SECONDO GLI INTENTI DEL MEMORANDUM FIRMATO DAI MINISTRI FRANCO FRATTINI E SAN- DRO BONDI NELL’ESTATE DEL 2008. OBIETTIVO COMUNE È QUELLO DI VALORIZZARE IL LAVORO DI ENTRAMBI I MINISTERI: DA UNA PARTE QUELLO DELLA DI- PLOMAZIA CHE CONOSCE E RICONOSCE I PERCORSI ATTRAVERSO CUI VEICOLARE LA CULTURA ITALIANA; DALL’ALTRA IL LA- VORO ATTENTO E PAZIENTE, E SPESSO POCO CONOSCIUTO, DEI TECNICI, DEGLI ARCHEOLOGI, DEGLI ARCHITETTI, DEGLI STORICI DELL’ARTE E DEI RESTAURATORI. ALL’INTERNO DI OFFICINE INTERNAZIONALI NASCONO LE DISPENSE DIDATTICHE, CONCEPITE COME AUTENTICI QUA- DERNI OPERATIVI, SECONDO GLI STANDARD OCSE: I CONTENUTI, PURI SPUNTI DI RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO, RUO- TANO ATTORNO AL TEMA CENTRALE, SPESSO MONOGRAFICO. ATTENZIONE È STATA RIVOLTA ALLA STESURA DEI TESTI, ACCURATI E COMPRENSIBILI ANCHE PER QUANTI SI ACCOSTINO ALL’ARTE PER LA PRIMA VOLTA, E SOPRATTUTTO TRADUCIBILI NELLA LIN- GUA MADRE DEGLI STUDENTI D’ITALIANO, PRESENTI IN 114 PAESI, SU 5 CONTINENTI. L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA ALL’ESTERO È POSSIBILE GRAZIE ALLE ESPERIENZE DIDATTICHE DEI 90 ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA, DELLE 111 SCUOLE ITA- LIANE, DEI BEN 263 LETTORI DI ITALIANO NELLE UNIVERSITÀ STRANIERE, DELLE 63 RAPPRESENTANZE DIPLOMATICO-CONSOLARI E DEGLI OLTRE 300 COMITATI DELLA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI. LA TRADUZIONE DA PARTE DI DOCENTI DI ITALIANO E STU- DENTI DEL QUADERNO È UNA DELLE POSSIBILI SOLUZIONI DIDATTICHE A DISPOSIZIONE E SI POTRÀ COSÌ DAR VITA PARTENDO DALL’ORIGINALE AD UN TESTO BILINGUE. ROBERTO CECCHI GHERARDO LA FRANCESCA DIRETTORE GENERALE BASAE DIRETTORE GENERALE CCP MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SULLA GALLERIA SABAUDA MUSEI E GALLERIE D’ITALIA LA COLLANA DEDICATA AI MUSEI E ALLE PINACOTECHE ITALIANE, NEL CONTESTO DELLA RIVISTA OF, NASCE DALL’ESIGENZA AT- TUALISSIMA DI DISTINGUERE, ALL’INTERNO DEI 3500 MUSEI ITALIANI, LE STRUTTURE CHE DA SECOLI HANNO RAPPRESENTATO DAPPRIMA GLI STATI ITALIANI PREUNITARI, COSTITUENDO IN SEGUITO IL SISTEMA MUSEALE NAZIONALE. SI TRATTERÀ PREVA- LENTEMENTE DI MUSEI DI PROPRIETÀ STATALE, PERCHÉ IN ESSI DAL 1861 IL NUOVO STATO UNITARIO IDENTIFICÒ E ACCREBBE L’IMMAGINE DELLA PROPRIA KOINÈ LINGUISTICA E CULTURALE, COLTIVANDO - SUL CEPPO DELLE PRIMITIVE COLLEZIONI PRIN- CIPESCHE - L’ARTICOLAZIONE DELLE SCUOLE PITTORICHE E DELLE PRODUZIONI ARTISTICHE ITALIANE. MA SARANNO TRATTATI ANCHE MUSEI DI NATURA E PROPRIETÀ DIFFERENTI, PURCHÉ DI RILEVANZA NAZIONALE: LA STESSA NA- TURA DIDATTICA DELLE DISPENSE DI OF COMPORTERÀ LA SCELTA DI MUSEI DALL’IDENTITÀ STORICA CHIARA, CONFERMATA DA UNA PRESENZA FORTE SULLA SCENA MUSEOLOGICA CONTEMPORANEA. LA SCELTA È CADUTA, PER IL 2009, SULLA GALLERIA SABAUDA DI TORINO, CHE, IN PROCINTO DI TRASFERIRE LA PROPRIA SEDE, E DUNQUE DI RIVISITARE IL PROPRIO ALLESTIMENTO, HA SCELTO DI PRESENTARE A BRUXELLES I CAPOLAVORI DELLE COLLEZIONI SABAUDE; E SULLA PINACOTECA DI BRERA, CHE CELEBRA IL BICENTENARIO DELLA SUA FONDAZIONE, AVVENUTA IN ETÀ NA- POLEONICA, IN PIENA SINTONIA CON L’IMPOSTAZIONE DIDATTICA DI MATRICE ILLUMINISTA: GALLERIE D’ARTE COME EXEMPLA PER GLI ARTISTI DELL’ACCADEMIA, FONDATA CONTEMPORANEAMENTE. EBBERO STORIA ANALOGA LE GALLERIE DELL’ACCADE- MIA DI VENEZIA, MUSEO ANCH’ESSO IN RIALLESTIMENTO, AL QUALE SARÀ DEDICATO UN NUMERO SUCCESSIVO DI OF. MARIA ANTONELLA FUSCO OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SULLA GALLERIA SABAUDA INDICE 1. LA GALLERIA SABAUDA - STORIA DELL’ISTITUZIONE E SUOI ALLESTIMENTI ..............................7 2. ATTUALE ORDINAMENTO MUSEOLOGICO DELLA GALLERIA ................................................13 3. IL PERCORSO DI VISITA ........................................................................................................15 4. IL PROGETTO DI TRASFERIMENTO DELLA GALLERIA SABAUDA NELLA MANICA NUOVA DI PALAZZO REALE ..............................................................................................................19 5. LE “MAGNIFICHE” OPERE DELLA GALLERIA ..........................................................................23 6. I SERVIZI EDUCATIVI DELLA GALLERIA ..................................................................................39 7. MOSTRA “DA VAN DYCK A BELLOTTO. MAGNIFICENZA ALLA CORTE DEI SAVOIA” BRUXELLES, PALAIS DES BEAUX-ARTS, 20 FEBBRAIO – 24 MAGGIO 2009 ..............................40 8. BIBLIOGRAFIA ......................................................................................................................44 OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SULLA GALLERIA SABAUDA STORIA DELL’ISTITUZIONE E SUOI ALLESTIMENTI SEDE ATTUALE. LA GALLERIA SABAUDA SI TROVA AL SECONDO PIANO DEL PALAZZO DELL’AC- CADEMIA DELLE SCIENZE, EDIFICIO BAROCCO INIZIATO ALLA FINE DEL SEICENTO SU IDEE AR- CHITETTONICHE DEL GUARINI, PER OSPITARE IL COLLEGIO DEI NOBILI RETTO DAI PADRI GESUITI. L’ISTITUZIONE MUSEALE, CHIAMATA IN ORIGINE REALE GALLERIA DI TORINO, FU ISTITUITA PER VOLONTÀ DEL RE CARLO ALBERTO E VENNE INAUGURATA CON CERIMONIA UFFICIALE NELLE SALE AL PIANO NOBILE DI UN ALTRO EDIFICIO STORICO TORINESE, PALAZZO MADAMA, IL 2 OT- TOBRE 1832, GIORNO DEL COMPLEANNO DEL SOVRANO, CON IL PROGRAMMATICO COMPITO DI “SERVIRE ALL’INCREMENTO DELLE BELLE ARTI”. IL PRIMO DIRETTORE DEL MUSEO FU IL MARCHESE ROBERTO D’AZEGLIO, NOMINATO NEL 1832 GENTILUOMO DI CAMERA ONORARIO CON DIREZIONE DELLE GALLERIE E DEGLI OGGETTI D’ARTE DELLA CORONA. LE SCELTE, DA QUESTI OPERATE, AVEVANO ATTRIBUITO MAGGIORE PESO ALLA CELEBRATA COLLEZIONE DINASTICA DEGLI ARTISTI FIAMMINGHI E OLANDESI, SEGUITI DAGLI ARTISTI ITALIANI, DAI DIPINTI CON ATTRIBUZIONE AD INCOGNITO E DAI PREZIOSI SMALTI DEL GINEVRINO ABRAHAM COSTANTIN, COPIE DEI CAPOLAVORI DEL RINASCIMENTO ITA- LIANO, GIÀ PARTE DELLA RACCOLTA PRIVATA DI CARLO ALBERTO PRINCIPE DI CARIGNANO. NEL 1836 ROBERTO D’AZEGLIO DIEDE INIZIO ALLA PUBBLICAZIONE DE LA REALE GALLERIA DI TO- RINO ILLUSTRATA, IN CUI ERANO RIPRODOTTI NUMEROSI DIPINTI AD OPERA DEI PIÙ CELEBRATI INCISORI DEL TEMPO. H. Vernet, Carlo Alberto a cavallo, inv. 742, cat. 1 7 OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SULLA GALLERIA SABAUDA NEL 1848 IL SENATO DEL REGNO STABILIVA LA PROPRIA SEDE IN PALAZZO MADAMA E TRASFERIVA I PROPRI UF- FICI NEGLI AMBIENTI IN CUI ERANO ESPOSTI I DIPINTI DELLA REALE GALLERIA, CONDIZIONANDONE L’ATTI- VITÀ: DURANTE LE SESSIONI PARLAMENTARI IL MUSEO ERA CHIUSO AL PUBBLICO E L’INCURIA DEGLI IMPIEGATI CON IL CALORE DELLE STUFE IN INVERNO CONCOR- REVANO A DANNEGGIARE LE OPERE. INIZIAVA COSÌ UN TORMENTATO PERIODO PER L’ISTITUZIONE. UN REGIO DECRETO DEL DICEMBRE 1850 (DIVENUTO LEGGE NEL 1860) NE SANCIVA LA CESSIONE ALLO STATO ED IL PASSAGGIO ALLE DIPEN- DENZE DEL MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA. NEL 1854 ROBERTO D’AZEGLIO, IN SEGUITO ALLE POLEMICHE SULL’INADEGUATEZZA DELLA SEDE MUSEALE E DELLE NUOVE SISTEMAZIONI PROPOSTE, RASSEGNAVA LE PROPRIE DIMISSIONI. VENIVA ALLORA DESIGNATO A SUCCEDERGLI IL FRATELLO PIÙ GIOVANE MASSIMO D’AZEGLIO, IMPEGNATO IN PRIMO PIANO NELLA POLITICA ATTIVA. NEL 1860 LA GALLERIA ASSUMEVA IL TITOLO DI REGIA PINACOTECA NAZIONALE. NEL 1864 GRAZIE AL LASCITO TESTAMENTARIO DEI MARCHESI TANCREDI E GIU- LIA FALLETTI DI BAROLO LE SUE COLLEZIONI SI ARRICCHIVANO DI IMPORTANTI OPERE. FINALMENTE FRA 1865 E 1866 LA PINACOTECA VENIVA TRASFERITA IN UNA NUOVA SEDE ALL’INTERNO DEL PALAZZO DELL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE, DOVE ERANO GIÀ COLLOCATI I MUSEI DI SCIENZE NATURALI. Palazzo dell’Accademia
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