M VKNKZIA diserta Venezia, la notizia e ufficiale E Madonna e pone cosi fine .1 uno dei tormentoni («arriva o non arriva''») della cinquantesima Mostra del Cinema. La popstar america­ non viene al Lido na ha fatto sapere, tramite il suo ufficio stampa, di essere trop­ 10.00 Cinema Astra. Settimana: Moonlight boy di Yu Wei La scena-simbolo di «Boxino Helena». po impegnata con le prove del tour europeo che debutta il 18 Yen (Taiwan) (replica alle 21). Troppo occupata settembre, per poter presenziare alla proiezione di Snake 11.00 Sala Volpi. Immagine e Musica, con la partecipazio­ In basso. «L'albero, il sindaco e la mediateca». ne di Giuliano Montaldo. A destra, «La prossima volta il fuoco» * eyex, il film di Abel Ferrara che la vede protagonista al fianco di Harvey Keitel. 11.30 Palagalileo. Finestra: Pearl's dìnner di Lynn Smith, con il nuovo tour No place like home di Kathryn Hunt. Let's ask the experts e m 'JVi.V.'sWSi^ff^U» «>'«*»« *<,'-*«> CirfJnM »yi.!«ff, t ^ ,'< >"'* '* ""'f ,^- -

IH VENEZIA. Effetto-esodo •• VENEZIA. Un supplizio più con fischi finali in Sala Grande che un Supplì. Sarà una battu­ per Portagli 1 miei saluti, il film ta facile, ma non è che si siano di Gianna Maria Garbelli che tanto più sforzati gli autori del non ha risollevato le sorti del terzo titolo, il primo italiano, tnste «Panorama italiano». Si sceso in campo alla Settimana possono lodare gli intenti della della critica. Non era proprio giovane regista-attrice milane­ da prendere in considerazione se, ma il cinema abita davvero una fesseria simile: e infatti pa­ da un'altra parte. Abbonda di recchi spettaton se ne sono ralenti estenuanti, musiche andati l'altra sera prima della tappabuchi e dialoghi dida­ fine, mentre sul viso dei restan­ scalici questo film dalla parte ti (a parte la claque locale) si Metti in scatola Venere degli «avanzi di galera», come leggeva uno sconsolato «boh!». recita il sottotitolo. Appartiene Trattasi di «articolo 28», nel­ alla categoria Alessandra Al­ l'accezione peggiore del termi­ bano, ox tossica condannata ne: non ha proprio niente da Delude Boxing Helena. Doveva essere la bomba del­ M VENEZIA. I sogni e gli in­ è*-' che alla Playboy, molto patina­ per spaccio di droga alle prese raccontare e lo racconta male. la Mostra, dopo mesi di fotografie e interviste incen­ cubi di sono 11, te ma anche spinte per un film con il regime di semilibertà do­ C'è un giovane barbone trie­ nel suo libro e ora nel suo film Slitti Usa, e poi. non appena può, trate sulla morbosa vicenda inventata dalla figlia di Boxing Helenache non ha nul­ eccola sognare l'armonia fa­ po sette anni di galera. Di gior­ stino che impreca a Roma David Lynch, Jennifer un chirurgo pazzo d'amore no lavora in un laboratorio contro tutto e tutti. Introdottosi la a che vedere con la Sim- miliare. odontotecnico, di notte dorme su una macchina nottetempo, che sequestra la donna dei suoi sogni tagliandole menlhal. Ecome Flaubert scel­ Jennifer Chambers Lynch parla del suo primo film È come l'interpreto del suo in prigione. per dormire, viene scoperto mani e piedi per farla assomigliare alla Venere di se una donna, Emma Bovary, film, Sherilyn Fenn, bellezza dal proprietario e scaricato in per rappresentare se stesso, prorompente anni Cinquanta, Speranzosa ed entusiasta, la aperta campagna. Debole e Milo. E invece s'è rivelato poco più di un petardo. cosi la figlia maggiore di David, che audacemente si concede donna riabbraccia la vita salu­ Ben girato, feticista quanto serve, ma tanto banale. tando la terrorista lesbica ama­ febbricitante, sviene nel cortile celebre impasto di morbosità e «La mia ossessione? sullo schermo al voyeurismo di una villa lussuosa per risve­ violenza, confessa: «Nick sono deRli spettaton e ora, langui­ ta in carcere; ma non ha fatto i conti con l'arroganza sospetto­ gliarsi poco dopo tra le braccia DA UNO DEI NOSTRI INVIATI io». E si riferisce al protagonista damente adagiata su una pol­ di una sventolona bionda che della sua storia che: con abilità trona, si concentra nel suo sa del mondo là fuori. Al lavo­ lo lava, lo rifocilla e infine se lo MICHELE ANSELMI da chirurgo e con meticolosità ruolo di mamma in attesa: ro la prendono per una putta­ da psicopatico, priva la riotto­ Amo troppo gli uomini» na, un pusher romanaccio la porta a letto. Quell'angelo in «Macché sex-symbol, vorrei •1 VENEZIA. Eccolo qui, fi­ corpi femminili sotto i colpì sa amata di gambe e braccia. " insidia, 1 poliziotti la tartassano forma di donna è una puttana nalmente, questo Boxing Hele­ dell'amplesso, citazioni d'ope­ DA UNO DEI NOSTRI INVIATI soltanto una famiglia e tanti fi­ russa, soprannominata appun­ gli, almeno tre, e se dovessi con i controlli: e rome se non to «Supplì». Figuratevi la sor­ na di cui si fa un gran parlare ra lirica (La Boheme, furan­ trastormandoid 111 uno splendi­ MATILDE PASSA scegliere tra la carriera e la fa­ bastasse, il fratello beota, con da mesi. L'autorevole Selle, do!) che fanno sempre tanto do busto per poterla avere tut­ presa dell'uomo, che tra l'altro miglia, sceglierei quest'ultima. Non cre­ precedenti penali, nemmeno viene da una famiglia di comu­ supplemento del Corriere della i chic, e flashback di sapore edi­ ta per se. Ovvio che siamo nel regno protagonista in una sorta di Venere di quei film terribili, è, viceversa, una crea­ do però che si porrà mai l'alternativa». la vuole in casa. L'unica nota Sera, l'ha addirittura sponsoriz­ pico. Perché è chiaro da subito della metafora, o meglio dentro la fan­ Milo, priva anche delle gambe, le ven­ tura dolcissima». Dopo il racconto nisti «doc» (alla segreteria tele­ Per Jennifer, invece, la prospettiva di gentile viene da un farmacista fonica della madre c'è registra­ zato, presentandolo ai suoi let­ che il biondo chirurgo, straor­ tasia perversa di Nick, ma Jennifer, pel­ ne per liberarsi di un'ossessione: «Una ognuno veniva invitato a scrivere o di­ mettere su famiglia è ancora lontana: innamorato cui Alessandra rifi­ tori come l'avvenimento cine- le diafana, occhi di un limpido celeste, riproduzione di quella statua era a casa segnare i propri sogni, anche quelli a ta Bandiera rosso) e quindi dinario in sala operatoria, è ri­ «Sono appena reduce dalla fine di una la un sacco di bugie, per paura trova nelle qualità erouche- erotico dell'anno. Dappertutto masto un bambino nella sfera bocca dipinta di scuro, non esita a con­ dei miei nonni, e mi ha sempre perse­ occhi aperti, coltivando una passione, storia che 6 durata cinque anni e mi ha d'essere mollata. Cosa che risalta il «logo» del film: Julian sessuale. Affetto ora da impo­ fessare le sue fantasie: «SI, ho voluto guitato. Forse perchè io non amo le quella della pittura che, sia David, sia la puntualmente accade quando umane della fanciulla una rappresentare una parte di me, un mo­ mie braccia e le mie gambe, le prime sua prima moglie, avevano in comune. massacrata. Ora vivo a Hollywood con conferma degli antichi ideali. Sands steso nudo sopra una tenza ora da eiaculazione pre­ tre uomini, solo amici, però. Ho voluto lei si decide a dirgli la verità, un Poi irrompono nella villa due scatola dentro la quale è dol­ coce, il poveretto sbava dietro do eccessivo, cannibalico con il quale sono troppo muscolose, le seconde La separazione di David e signora, attimo prima di farci l'amore. amo gli uomini, da sempre». Per sua troppo tozze. Mi inquietava, inoltre, la quando Jennifer aveva 7 anni, non fu condividere la mia casa con tre uomini orrendi individui, il protettore cemente adagiata l'oggetto del l'orgogliosa Helena, che ai particolarmente traumatica «perché si perché volevo riconciliarmi col sesso Quanti film abbiamo visto di «Supplì» e il suo tirapiedi ar­ desiderio Sherilyn Fenn. Ovve­ suoi occhi appare, appunto, ammissione la biondissima Jennifer - grande femminilità che promanava da che nasconde il suo corpo, da lei non quella statua, evocava qualcosa di trop­ separarono con amore e mio padre re­ maschile». sul difficile reinscrimento so­ mato di telefonino, e il gioco ro Helena, la donna da insca­ come l'incarnazione di una stò ad abitare vicino a noi, cosi non l'ho ciale di un detenuto appena degli equivoci si incupisce, an­ tolare. ••? — - - troppo amato, infagottandosi in un ab­ po potente dentro dime». La «donna che ama troppo» è consa­ dea scesa in terra da rapire. bigliamento grunge tutto nero, con del­ Jennifer nasce come scrittrice, se­ perduto». Ma per 1 bambini Jennifer ha pevole che la rapidità con la quale 6 ar­ uscito dal carcere! La Garbelli che perché di 11 a poco ci scap­ Si va a vederlo alle 8 di mat­ Anche a costo di ridurla a un le enormi scarpe Camber boots sopra guendo le orme della madre, prima una passione particolare. Vorrebbe rivata al successo 6 legata alla sua sto­ non sfugge alle regole del ge­ pa il morto. tina (ieri sera è passato in Sala moncone umano da insediare dei calzerotti quasi da montagna - ap­ moglie di David «che scrive delle storie che ci si occupasse più di loro per evi­ ria familiare, «a volte me ne sorprendo nere, come nell'episodio della Volgarotto, banale, stirac­ Grande e presto sarà nei cine­ su un lugubre tronetto per ve­ partiene alla folta schiera di «donne di famiglia, viste con gli occhi dei bam­ tare che «diventino oggetto di risenti­ anch'io», ammette, per aggiungere che •ncaduta» nella droga per di­ chiato. Anche se la fotografia ma distribuito dalla .Lucky nerarla meglio. che amano troppo» e ha frequentato bini. Mia madre è una grande narratri­ mento e di scambio tra, 1 genitori. Biso­ preferisce stare dietro la macchina da sperazione; anche se il regime butta sull'arancione (fa tanto Red) con la sensazione di sa­ Naturalmente c'è una sor­ per un certo periodo dei gruppi di auto­ ce di storie, è la mia ispirazione. Ma tut­ gnerebbe fare dei corsi per insegnare presa piuttosto che davanti «anche se introdotto dalla «legge Gozzi- d'autore), il contesto resta pere già tutto. E, del resto, la presa finale che sarebbe ingiu­ alle persone come essere dei buoni ge­ ni» offre uno sfondo inedito al­ coscienza proprio su questo tema. ti e due i miei genitori sono stati meravi­ nitori», conclude. - ... mio padre mi vorrebbe nel suo prossi­ squallidotto: basti pensare che trama del film è un segreto di sto svelare, ma basta leggere le «Amo come un'ossessione, ma mi ren­ gliosi. Una delle cose che ricordo con mo film» e non ha voglia di riaprire la la storia. Ma è l'insieme a non il regista Vincenzo Verdecchi Pulcinella. Sin da quando Kim Che strano impasto di trasgressione reggere: • urlato e ingenuo, note scritte dalla venticinquen­ do anche conto che quando si ottiene maggior fascinazione erano le colazio­ e normalità sono queste ragazze ameri­ querelle con , la quale, cerca l'applauso facendo mu­ Basinger rifiutò lo sconvenien­ ne cineasta per capire l'antifo­ l'amore dell'altro a prezzo della sua ne­ ni del mattino. A casa mia ognuno rac­ scntturata per il ruolo di Helena, ha da­ spesso scontato nella rappre­ gugnare al protagonista cane. Prendiamo Jennifer. Figlia di tan­ sentazione di un pregiudizio te ruolo di Helena. stracciando na. Laddove Jennifer Lynch gazione come persona ci si sente in contava il suo sogno, perché mio padre to padre scrive il Diario di Laura Pal­ to forfait all'ultimo momento provo­ «idenski» al posto di «idea». Per il contratto già firmato (caro spiega che «queste amputazio­ colpa. Non si può trasformare un esse­ e mia madre dicevano che la fantasia è cando uno scandalo che ha portato al razzista che umilia ogni volon­ non dire degli interpreti, che mer, dove mescola abilmente incesti, tà di riscatto, Portagli i miei sa­ gli è costato il gesto), il tam­ ni sono vere ed accurate meta­ re umano in un animale domestico». un'altra forma di realtà e che racconta­ violenza sessuale, omicidi, torbide pas­ film più fortuna di quanta probabil­ sembrano amici di famiglia tam mediologico gridò all'e­ fore» e che «solo nei momenti Il soggetto del film lo aveva scritto al­ re i propri incubi 6 un modo per liberar­ sioni, gira un film hard con scene eroti­ mente ne avrebbe suscitata la sua se­ luti è un film senza"stile. Sotto­ transitati per caso sul set. Rida­ vento. Pensate: Jennifer Lynch, in cui sogniamo e nel nostro l'età di 18 anni e l'idea di trasformare la sene. D'altra parte mio padre, che fa ducente presenza. linea invece di descrivere, teci Bombolo & Cannavate, al­ figlia maledetta di David Lynch potere far agire la gente, farla componendo uno sdegno di meno facevano ridere. e già autrice der Diario di Lau­ parlare, amare, toccare, sus- maniera. OMiAn. OMiAn. ra Palmer, racconta la storia di un chirurgo ' pazzo d'amore che taglia gambe e braccia alla donna che lo rifiuta. C'è niente L'albero, il sindaco e la mediateca In concorso. La prossima volta.. di più morboso e titillante? . Va detto, a onore della regi­ sta, che la scena non si vede, ma non per questo Boxing He- Rohmer, lezioni Com'è gelido lenaè un film riuscito, all'altez­ za della leggenda autorizzata. Tanto per essere chiari, la pri­ ma inquadratura si apre su una copia della Venere di Mi­ y di politica questo teorema lo. Quella statua senza braccia DA UNO DEI NOSTRI INVIATI DA UNO DEI NOSTRI INVIATI ossessiona sin da bambino ALBERTO CRESPI Nick, figlio di una madre piut­ tosto puttana e genio del bistu­ •• VENEZIA. cese voglia costruire un'(ipotetica) mediateca ••VENEZIA. Gli accoppia­ niti in una splendida villa di ri capace di riattaccare una Eric Rohmer vicino alla scuola, dotata di piscina e parcheg­ menti dei titoli, nei programmi campagna. Amedeo, da bravo mano a un bambino senza le­ si é preso una gio gigante. Ma per farlo bisogna abbattere un dei festival, creano effetti strani professore arrivato a una certa dere nessuna funzione. Ma vacanza. Nel secolare albero, vanto della zona, e su quell'op­ e persino sgradevoli. Lunedi età, comincia a dar fuori di te­ l'uomo, peraltro ricco, bello e senso che zione si apre il dibattito, sempre ipotetico: con il pomeriggio, ad esempio, pas­ sta e a inlerrogarsi sui significa­ ben fidanzato, ha un proble- questo nuovo sindaco che deve misurarsi con le esigenze con­ sare dalle due ore abbondanU ti delle parole. Che cosa rap­ mino con Helena. una vamp . L'albero, il traddittorie dei vari personaggi. di Jurassic Park agli 80 minuti presentano vocaboli come fi­ con cui amoreggiò una notte e sindaco e la In realtà Rohmer non devia dal suo tradizio­ scarsi di La prossima volta il glia, madre, moglie, estraniali dalla quale fu scaricato. Quan­ mediateca, nale stile. Lieve e ironico, pronto a cogliere 1 fuoco è stato come scendere dalle persone e dal contesto do la rivede casualmente in un già uscito in granelli d'assurdo che insaporiscono la condi­ da una Ferrari Testarossa e sa­ familiare? L'invecchiamento bar, perde la testa: comincia a patria da me­ zione umana, il settantenne regista si concentra lire su una 500 ingolfata. Le im­ sempre più fastidioso della spiarla nei suoi rituali sessuali, si, presentalo su quattro figure, le segue nelle rispettive funzio­ magini del film di Carpi, già vecchia Lila, e poi la sua mor­ te, fanno si che Amedeo (accia la inonda di fiori e la invita ad sussare esattamente come vo­ a Locamo nel quadro di un seminario sul cine­ ni e le mette a confronto, lasciando che alla fine lente di per sé, rimanevano li e irripetibili (le ha scntte. as- , categorie ormai sepolte e di una festa. Dove lei. per ricam­ «slittare» le generazioni: in Ele­ gliamo». Insomma, avete capi­ ma a basso costo, e finalmente approdato alla lo spettatore si faccia un'opinione. Il film si di­ inerti. Gli 80 minuti (78, per la na vede una madre, in Gloria sieme a Carpi, lo scrittore Luigi darne una lettura di classe: di biare la gentilezza, si fa rimor­ to il trucco. Mostra tra le «proiezioni speciali», non appartie­ verte dapprima a raccontare l'infatuazione precisione: il film più corto del una moglie-amante con tanto Malerba: e proprio di un ecces­ affermare, cioè, che 1 perso­ chiare da un amico del chirur- ' Pur fischiato sonoramente ne al ciclo dei Racconti delle quattro stagioni. A campagnola del sindaco Pascal Gregory e della concorso) ci sono sembrati in­ di incesto suggento e forse so letterario è ammalato il co­ naggi perdono tempo nel n- go. Il giorno dopo, innervosita alla proiezione stampa, Bo­ suo modo e un film politico, anche se non a tesi, moglie Arielle Dombasle: due ricchi parigini, va­ terminabili. consumato, in Gertrude una fi­ pione) . Rispetto a L'amore ne­ mescolare le generazioni per­ dal sempre • più imbranato xing Helena e uno di quei film forse un pamphlet sulla crisi dei socialisti france­ cui e ciarlieri, convinti della bontà di quell'ope­ Non è questo, naturalmente, glioletta da allevare. cessario (visto anch'esso a Ve­ ché, vivendo da nullafacenti in Nick, la donna finisce sotto già sottratti al giudizio crìtico, si mascherato da dialoghetto ecologico. Gran razione culturale. Poi c'è la giornalista Clemen­ il modo giusto di valutare i nezia, e anch'esso sovraccari­ quella villa mega-galattica, una macchina con le gambe come Proposta indecente o Ju- successo al Palagalileo, a testimonianza di una tine Amouroux, incaricata di scrivere un repor­ film. Anche se va detto che l'ir­ La prossima volta il fuoco, ti­ co di dialoghi impossibili) le non sanno come riempire le spappolate: all'esperto del ra­ vitalità creativa che non accusa stanchezze. tage sulla polemica, ascoltando le opinioni del­ tolo che allude alla minaccia rassic Park, per fare due esem­ ruzione di un velociraptor affa­ che Dio rivolse a Noè dopo il battute risultano meno imtanti giornate. Il problema, naturai- ' mo non resta che finire il lavo­ pi recenti. A che serve stron­ Dietro alla sua cinepresa a 16 millimetri, con la gente del posto, per lo più agricoltori. Infine il mato, nel bel mezzo di La solo perché pronunciate in mente, non è questo: è la fred­ ro, in modo da rinchiuderla in diluvio, è per certi versi il film- carlo? Impacchettati nell'im­ una troupe ridotta all'osso, questo grande vec­ maestro Fabrice Luchira, il più deciso avversario prossima volta il fuoco, avreb­ simbolo di Venezia '93, perché francese, lingua in cui il film è dezza di una storia concepita a casa e ricreare cosi, dal vivo e presa come Helena, i due atto­ chio del cinema povero continua a sfornare le della mediateca, a suo avviso un'invenzione be sfoltilo il cast e semplificato il tema della «sostituzione» nei girato per motivi di cast e di co­ tavolino e rimasta tragicamen­ su carne, la purezza della Ve- ri protagonisti Sherilyn Fenn e sue storie di gente comune: ritagliate dalla vita cretina di quel signorotto di campagna sensibile molto le cose. Perché é tutto rapporti di parentela, e della produzione: ma se saranno te sulla carta. Le attrici (Marie- . nere. Julian Sands stanno al gioco ma avvolte in una chiacchiera brillante che e or­ al richiamo dellagrandeurmitterrandiana. un problema di elementi in famiglia in genere, percorre tradotte nel consueto italo-ro­ Christine Barrault, Lila Kedro- La lezioncina psicoanalitica morboso-cannibdlistico insce­ mai un marchio di fabbrica. Ancora una volta 6 la fitta tessitura dei dialo­ gioco, e di possibilità combi­ quasi tutti 1 film del concorso. Il manesco dei doppiatori, c'è va, Jacqueline Lustig) recitano e schematica, ma non sta qui il nato dalla regista, si mormora Il titolo lungo ed espositìvo corrisponde all'in­ ghi, qui associata a uno sguardo finto-docu­ natorie. In breve: c'è un uomo problema è che Carpi si limita da aspettarsi il peggio. tutte malissimo, Jean Roche- problema: anche Hitchcock sulla scorta di dolorose espe­ tento pedagogico del progetto. Costruito sul pe­ mentaristico dai risvolti satirici, a fare la qualità - Amedeo, professore di se­ ad enunciare un teorema sen­ Carpi è un bravo regista, ha fort, nel molo di Amedeo, le triturava il vecchio Freud per rienze sentimentali. Certo lei è riodo ipotetico, come una spiritosa estensione di questa commedia ecologica più lunga del so­ mantica alla Sorbona - e ci so­ za dargli alcuno spessore fatto film assai belli, ma i tempi scruta con lana sorniona che speziare i suoi thriller a sfondo bella, ma il tono feticistico di della lezioncina che un maestro di campagna lito (dura 105 minuti) che si conclude con un no quattro donne. Sua madre. drammatico. Anche nella sud­ di Quartetto Basileus e di Bar­ aveva già nel Marito della par- sessuale. È che Boxing Helena certe sequenze la riducono ad tiene ai suoi allievi nell'incipit del film. Si imma­ appello al buon senso lancialo da due bambi­ Lild. Sua moglie, Elena. Sua fi­ detta brevi.à di 78 minuti, rie­ bablù Barbablù sembrano dav­ ruccliiera: ma là aveva a che fa­ risolve la stuzzicante storiella una macchietta sexy; mentre gina, allora, che un (ipotetico) sindaco sociali­ ne. Sar.inno loro le politiche di domani? glia, Gloria. E la sua nipotina sce a dilungarsi mortalmente vero lontani. Di fronte all'estre­ re con una donna di carne e di in chiave tutta esteriore, voyeu- lui resta davvero un mistero, sta di un (.ipotetico) paesino della Vandea Iran- '~ Mi Ari appena nata, Gertrude (non si in sequenze in cui 1 personaggi mo, esangue intellettualismo sangue (Anna Galiena), qui ristica e didascalica, largheg­ anche se debuttò con Ivory e sa chi sia il padre, Gloria non si aggirano con aria attonita, di La prossima volta il fuoco, si può occhieggiare solo dei fan­ giando in vellutate riprese dei fece un film con 1 Taviani. lo vuole confessare). Tutti mi- pronunciando frasi memorabi­ prova la voglia di riesumare tasmi.