IRMO SASSONE

Le lotte storiche delle mondine e dei braccianti vercellesi Gli scioperi per il salario e le libertà democratiche dal 1927 al 1945

I primi anni del terzo decennio del nostro secolo segnaro- Nel 1926 l’alluvione colpì i comuni di Quinto, , no il riflusso del movimento operaio vercellese, anche se nel - Cappuccini e (e, si disse, “si studia da an- 1921 ci fu una lotta sindacale durata 90 giorni, alla Pettina- ni, ma non si costruisce mai l’arginatura adeguata”). tura Lana di Vercelli. Questa situazione si ripercosse anche Nel 1927 si costituì la provincia di Vercelli. nelle campagne. Nel 1922 si ridussero del 12% le tariffe dei Sempre nel 1927, un piccolo proprietario di Rive chiese lavori agricoli, rispetto al concordato del 1921. un diverso sistema di affitto, proponendo di non pagare più Intanto avevano luogo le devastazioni e gli incendi delle in denaro fisso, perché le gare andavano deserte e, calando Leghe e Camere del lavoro, dei Circoli dei lavoratori e l’oc- il prezzo del risone da lire 150 al quintale a lire 130, il cano- cupazione dei municipi a Vercelli e in diversi comuni del ne di affitto di 8 quintali per giornata si riduceva a 6,93 circondario vercellese. Lo sciopero generale di protesta con- quintali di risone. tro la reazione a Vercelli riuscì solo parzialmente, perché - si Un altro contratto di affitto, col pagamento di 6 quintali scrisse allora - caduto nei giorni della festa patronale. Si di- di risone per giornata di terreno, senza diritto d’acqua che misero forzatamente le amministrazioni comunali di: Ver- doveva essere pagata dall’affittuario, prevedeva la consegna celli, Quinto, , Tronzano, , , Asi- annuale dei seguenti appendizi: Kg. 56 di burro puro di gliano, San Germano, Santhià, Rive, , , Ca- prima qualità; Kg. 15 di carne di maiale ben condizionata resanablot, Motta, Caresana, Prarolo, , , ed insaccata; Kg. 25 di formaggio gorgonzola; Kg. 100 di , , Palazzolo, , Oldenico, frumento di bella qualità, crivellato; Kg. 900 di granoturco , Albano, , Arborio. bresciano rosso; Kg. 1800 di mezza grana; Kg. 600 di pula di riso; Kg. 200 di riso bianco schiuma; 18 polli non inferio- Lo sciopero a San Damiano di nel 1923 ri ai 5 mesi, forniti in ceste o gabbie speciali; 2 anitre; 2 tac- chini; 8 condotte di 2 cavalli, provvisti di fieno e di persona- Nel 1923 ebbe luogo uno sciopero di braccianti a San Da- le a disposizione del proprietario ed a semplice sua richiesta miano di Carisio, per ottenere il saldo delle mercedi in qualsiasi tempo dell’anno. Il proprietario abitava a Tori- dell’annata 1922-23. Il latifondo di San Damiano, per lun- no. go tempo considerato modello del Vercellese, era, in quegli anni, ridotto nella più squallida condizione per l’allontana- mento dei fittavoli per realizzare maggior reddito. La vertenza sindacale per il patto monda del 1927 Questa fu la prima vertenza di un certo rilievo non più trattata dall’organizzazione sindacale di classe dei lavoratori Nel 1927, dopo che si erano insediati il nuovo dirigente agricoli vercellesi. del sindacato dei lavoratori Pagnone e il commissario degli II contratto monda del 1924 venne stipulato dai sindacati agricoltori on. Olmo, si stipulò il patto monda alle seguenti fascisti con 15 lire nette per le lavoratrici locali e 14,50 lire tariffe: monda lire 18,90, premonda lire 15 per ogni giorna- giornaliere per le forestiere per otto ore di lavoro al giorno. ta lavorativa. Vennero poi detratte 3 lire per le spese generali di manteni- La monda doveva iniziare il 1° giugno, di conseguenza, mento. Il vitto consisteva in 0,500 Kg. di pane, 0,400 Kg. entro tale data si doveva applicare la tariffa concordata. I la- di riso, oppure 0,250 Kg. di farina di meliga, 0,150 Kg. di voratori che, nel periodo premonda, avevano percepito di fagioli, e 30 grammi di lardo e 15 di conserva. Furono ridot- meno della tariffa concordata di 15 lire, dovevano farsi rim- te del 5% le tariffe salariali per i paesi della “baraggia ver- borsare la differenza. cellese” e dell’8% da novembre a gennaio. Fu confermato In una corrispondenza romana della “Gazzetta del popo- il salario dell’anno precedente per la raccolta del riso. lo” si fa riferimento a una discussione presso la Confedera- zione Agricoltori di Roma tra i rappresentanti dei lavorato- L’orario di lavoro a 9 e 10 ore ri, dalla quale emerge l’apertura di una vertenza sindacale. Si era cioè praticamente iniziata la discussione sulle tariffe Nel 1925, nel nuovo concordato agricolo, si abolì la diffe- del lavoro delle mondariso, anche in considerazione della renza di salario per la “baraggia vercellese”. Dal 29 giugno diminuzione subita sul mercato del riso. Infatti, dopo il pri- si concordò che l’orario di lavoro nella monda del riso venis- mo accordo intervenuto tra le parti, avvenuto durante la fe- se portato a 9 ore per i lavoratori locali e a 10 ore per i fore- sta di Carisio, e che si chiamò “Patto di Carisio”, essendo stieri, col 25% sullo straordinario. Venne anche aperta una intervenuto un nuovo ribasso del risone, un gruppo di agri- sottoscrizione di una giornata di lavoro per la Casa di Ripo- coltori, con una delegazione accompagnata dall’on. Olmo, so di Vercelli. Le tariffe per gli avventizi dal 1 marzo 1926 al chiese al Prefetto una riduzione del prezzo dei lavori di 28 febbraio 1927 registrarono poi un aumento del 15%. monda e premonda.

26 Non essendo stato possibile giungere ad un nuovo accor- do, la Federazione provinciale degli agricoltori si rivolse a Abbasso il Brigantaggio Agrario-Fascista ! Roma. La richiesta degli agricoltori vercellesi trovò rispon- denza anche negli agricoltori delle altre provincie risicole li- mitrofe e la vertenza venne deferita alla Magistratura del la- MONDIN E ! voro, non solo per il Vercellese, ma per tutte le zone risicole d’Italia. Gli agrari, per mezzo dei loro bravacci e servi dei sindacati ta- Nel frattempo, al delinearsi del movimento dei ribassi scisti, n o e s o n o ancora soddisfatti delle diminuzioni di tariffa impostevi dei salari in generale, i risicoltori proposero di ridurre il sa- per la mon d a di quest’anno in confront o dell’anno scorso, lario della monda del riso di 5 lire al giorno: significava ri- Ricordate, per esempio, che il patto nazionale 1026 stabiliva per la m o n d a in provincia di Vercelli un salario giornaliero di L. 21,80, durre quasi del 30% i salari concordati di 18-19 lire, ridu- mentre quest’anno vi si promette solamente L. 18,90, e diciamo vi si zione evidentemente troppo alta nei confronti di quelle promette perchè gli agrari .hann o intenzione di npn pagarvi ciò c h e operate sui salari delle altre categorie di lavoratori. hann o concess o all’atto del vostro ingaggio Alla fine di giugno, in una riunione, con la partecipazio- Oli agrari vogliono ridurvi ancora il salario, e lo faranno se voi in tempo non vi preparate a resistere ! ne del Prefetto, dei rappresentanti degli agricoltori e del Gli agrari tenteranno di rubarvi nel vitto e nell’alloggio infliggen- sindacato dei lavoratori si approvò il seguente manifesto, dovi un trattamento da bestie, se non vi preparale ad esercitare un che porta la data del 29 giugno 1927: “Agricoltori, contadi- controllo diretto ni, constatato che nelle campagne vercellesi il lavoro di monda viene svolto con larga partecipazione di mano MONDIN E ! d’opera e con la diligenza richiesta dalla tecnica colturale, Il Salario che vi è stato promesso non si tocca! per cui non si risente disoccupazione, in attesa della pro- Sia questa la vostra parola d’ordine di lotta nei confronti degli nuncia della Magistratura del lavoro davanti alla quale è sta- agrari ingordi e affamatori ta rimessa la vertenza circa la definizione della mercede del- Esigete che il vitto sia cornspondente . com e qualità e quantità, a la monda così per i mondatisi locali che per i forestieri, si è quello promessovi e eleggete vostre commissioni di controllo in ogni convenuto tra i rappresentanti, perché l’andamento del la- cascina ; pretendete che gli alloggi siano igienici Considerate com e vostre com pagn e di sfruttamento le mondin e voro non abbia ad essere turbato da alcun malinteso, quan- locali ed evitate di mettervi in conflitto tra di voi, se no il padrone ne to segue: salvo sempre il conguaglio in più o in meno, in profitta p e r sfruttarvi di più. confronto della pronuncia della Magistratura, è consentita all’agricoltore una ritenuta al lavoratore per i lavori di mon- Rifiutatevi di lavorare di più delle otto o r e ! da nella misura di L. 2 giornaliere per i forestieri per l’intero periodo di monda e di L. 1,50 da lunedì 20 corrente fino a Esigete le ore di riposo promessevi ; resistete alle prepotenze dei lavoro ultimato per i locali. capi squadra ! L’importo della ritenuta dovrà essere depositato presso il Viva la gioventù lavoratrice rivoluzionaria d’Italia! Abbasso la dittatura agrario-fascista ! Podestà del Comune. S’intende che tale ritenuta viene ap- Le mondariso comuniste plicata, salvo sempre il conguaglio di importo e di decorren- za, in conformità con la sentenza della Magistratura [...]. Riproduzione fotografica del manifesto lanciato tra le mondine alla vigilia Ai rappresentanti delle due organizzazioni è data facoltà di dello sciopero di fine giugno 1927 controllare i versamenti dei depositi”. La vertenza dei mondariso, la prima a carattere naziona- parlò esclusivamente della necessità di riorganizzare le mas- le, venne discussa davanti alla Corte di Roma l’8 luglio e se in base al programma della Confederazione fissato dal venne rinviata al 14 luglio, dopo aver sentito le parti. Nella Convegno di Milano del 20 febbraio; si spiegarono i compi- sentenza si affermò che i prezzi del riso erano scesi dalle 120 ti che sarebbero spettati alla Federazione dei lavoratori della lire dei primi di marzo a quota 90 ai primi di giugno (feno- terra e all’Associazione di difesa dei contadini poveri; si af- meno a carettere transitorio per la concorrenza straniera) e fermò la necessità di disporre, in vista dell’offensiva agrario- che per superare la situazione occorreva migliorare la tecnica fascista contro i salari, l’agitazione per la campagna della di coltivazione, ma ridurre altresì le spese della mano monda del riso; si concertarono gli accordi e i collegamenti d’opera, quindi si accoglieva la richiesta padronale di ridu- da prendere con le forze disponibili nell’Emilia, nel Friuli e zione dei salari. in Valle d’Aosta, regioni dove viene reclutato l’esercito del- Fu così decisa la riduzione di 60 centesimi al giorno per le mondariso; si deliberò la ripresa della pubblicazione de tutti: Vercelli, Novara, Pavia, Milano, dal giorno 7 giugno La Risaia organo dei contadini vercellesi. Durante il mese di fino al termine della monda, col compenso delle spese di aprile si svolsero sette Convegni di zona precisamente quat- giudizio. Per il patto di lavoro per la raccolta del riso la re- tro in provincia di Novara e tre in quella di Vercelli per svi- tribuzione restò inalterata per gli uomini nella misura di luppare l’azione fissata dal Convegno generale del marzo. un’emina di riso, che corrisponde a 16 Kg. (venti litri); in Alla fine di aprile si ebbe il primo risultato dell’azione con- caso di ragguaglio in denaro il minimo doveva essere di lire federale: uno sciopero durato tre giorni nelle campagne del 21,60 pari a 1,35 Kg. Mandamento di Granozzo, nel Basso Novarese. In maggio viene pubblicata e diffusa in 3.500 copie La Risaia che spie- ga i caratteri della dittatura fascista e quelli della crisi eco- Uno scritto di Li Causi nomica conseguente alla dittatura fascista stessa; sottolinea Girolamo Li Causi, che ebbe una funzione dirigente nel- la necessità del fronte unico operaio e contadino, per salda- la lotta delle mondariso, così riassunse le vicende del 1927: re l’azione del proletariato di fabbrica di Vercelli e Novara “Il primo Convegno per affrontare il problema della orga- con quello dei campi; espone il programma d’azione imme- nizzazione e dell’azione immediata di tutte le categorie di diato della Federazione dei lavoratori della terra e dell’As- lavoratori agricoli delle provincie di Novara e Vercelli, con sociazione di difesa dei contadini poveri; lancia la parola la partecipazione di 27 contadini, fra obbligati avventizi e d’ordine di lotta e di resistenza all’offensiva degli agrari: il piccoli proprietari, ebbe luogo alla metà di marzo 1927; si salario non si tocca!

27 La campagna della monda del riso ha il suo inizio ufficia- A proposito dei salari si afferma che la mano d’opera è ri- le il primo giugno. Le notti del 30 e del 31 maggio sono bassata, ma è ancora lontana dall’adeguarsi al prezzo del ri- consacrate a Convegni di contadini e contadine che si spo- so. Si scrive che bisognerebbe studiare come andare incon- stano dai loro villaggi per essere presenti il primo giugno tro per altre vie indirette alle famiglie dei lavoratori con “si- nelle cascine sparse in tutta la provincia, in qualità di mon- stemi di compartecipazione, di interessenza, di cottimi; alla dariso. Si assicurano in tal modo i collegamenti per cascina concessione di una determinata superficie di terreno per di tutti gli elementi attivi della organizzazione di classe; e ogni contadino”. siccome, intanto, erano pervenuti i nomi dei compagni e compagne delle altre regioni impegnati nel lavoro della ri- Si diffonde “La Risaia” clandestina saia, si ha il modo di collegare per cascina la forza locale con quella forestiera. Nella prima settimana di giugno, quando Circa le tariffe per la monda del riso per il 1931 al mini- i giornali annunziano i propositi degli agrari per la riduzio- stero delle Corporazioni non si approdò a nessun accordo e ne di 1,50 giornaliere, la Confederazione generale del lavo- la Corte di Appello di Torino in sede di Magistratura del la- ro prende contatto con i capizona e affida all’organizzazio- voro fu investita della vertenza che interessava 33.000 brac- ne comunista locale, d’accordo con la quale fissa i termini cianti agricoli, e per riflesso anche i 100.000 lavoratori della del manifesto da lanciare alle masse, il compito di stampar- terra di Pavia e Novara. I dirigenti nazionali dei lavoratori lo e distribuirlo. Il 15 giugno il manifesto è stampato in fecero presente che dal 1927 le tariffe per la monda del riso 20.000 esemplari e, nelle notti dal 20 al 30 giugno, diffuso erano scese da 21 lire a 14 lire nel 1930. Vi fu un nuovo ten- nella maniera più rapida, razionale e completa, nelle Pro- tativo di conciliazione l’8 giugno alla Corte d’Appello di vincie di Novara e Vercelli e in parte delle provincie di Pa- Roma, senza esito, e il 17 giugno la Magistratura del lavoro via, Milano e Alessandria, Alta Lomellina, Alto Casalese. decise che le tariffe della monda del riso fossero diminuite [...]. Il 28 giugno si ha notizia del primo sciopero scoppiato del 24% . Per i lavoratori locali la paga fu stabilita in lire 11 alla Cascina inglese nel Trecatese (Novara); il 29 e 30 gli al giorno, e per i forestieri in lire 10,64; tariffe stabilite an- scioperi scoppiano dappertutto, con particolare intensità che per il 1932. nel Mandamento di Granozzo (Novarese), Trino, e Tricerro Nel 1931 si costituì anche l’Ente Nazionale Risi, che di- (Vercelli). Il movimento ebbe tale portata che la Magistra- venterà lo strumento di difesa del prezzo del risone per i ri- tura del lavoro, che si occupò della vertenza qualche giorno sicoltori, con la partecipazione degli industriali e dei com- prima della fine dei lavori di monda, dovette tenerne conto mercianti. e la riduzione sui salari fu di 0,60 invece che di 1,50 come chiedevano i padroni. Gli arresti e i fermi, nei giorni della lotta più viva, ammontarono a centinaia; gli arresti mante- nuti furono sette: 4 contadini di Tricerro e 3 di Trino, trova- ti in possesso di qualche copia del manifestino; deferiti al tribunale ordinario di Novara, furono giudicati per direttis- sima il 22 luglio: la massima condanna fu di due mesi e ciò significa che i fascisti si preoccuparono di non sottolineare troppo, anche nella vicenda giudiziaria, il moto popolare che si era svolto senza di essi e contro di essi”. 1 Negli anni che seguirono fino al 1931, proseguì la mano- vra di riduzione dei salari. Nel 1928 la vertenza per il sala- rio della monda venne deferita al ministero delle Corpora- zioni perché non si intendeva rinnovare il contratto del 1927 e si concluse con una riduzione del 5% . Per il 1930 il patto di lavoro per la monda del riso venne concluso a Roma ed il salario venne portato da una media di 17,65 lire alla media di 16,20 lire giornaliere per nove ore di lavoro. Risale al medesimo anno la consegna dei primi libretti di pensione ai contadini (il più vecchio, Giovanni Conti fu Giuseppe era nato a Caresana il 27 luglio 1855). Le condizioni di vita dei braccianti e delle mondine ver- cellesi dell’epoca sono descritte in una relazione che affer- ma fra l’altro: “le malattie che maggiormente colpiscono i contadini sono le malattie acute delle vie respiratorie, le malattie reumatiche, le malattie intestinali, dovute all’abu- so di carni di maiale insaccate. La tubercolosi fornisce la maggior parte delle cause di morte della Provincia di Ver- celli. Essa trova larga diffusione fra le donne ed i fanciulli, che vivono spesso in abitazioni ristrette. La maggior parte degli inconvenienti igienici delle abitazioni rurali consiste nell’umidità che si riscontra di frequente nelle zone risicole, e nella ristrettezza delle abitazioni rispetto al numero degli abitanti”.

I Elio TERMINI [GIROLAMO LI CAUSI] Crisi e lotta di classe in risaia, in “Lo Stato Operaio”, Paris, a. II, n. 1-2, gennaio-febbraio 1928.

28 Negli anni 1931 e 1932 vennero diffusi alcuni numeri del Liberazione Nazionale provinciale a sostegno dello sciope- giornale La Risaia, a cura della Federterra e della Confedera- ro: “Il Comitato di Liberazione Nazionale della Provincia zione Generale del Lavoro d’Italia, con appelli alle mondi- di Vercelli preso atto che oggi, 22 giugno 1944, in parte no- ne allo sciopero per il salario di 14 lire e le otto ore. tevole del territorio vercellese è scoppiato lo sciopero dei Nel mese di marzo 1933, all’assemblea annuale dei lavo- braccianti agricoli al fine di ottenere l’aumento delle merce- ratori agricoli, dopo la relazione del segretario Pozzi e del di in denaro, e, particolarmente, la corresponsione integra- rappresentante nazionale, Francesco Costa di Olcenengo tiva degli indispensabili prodotti alimentari in natura, con- presentò un ordine del giorno che faceva voti per l’istituzio- siderando più che legittime le richieste avanzate dagli scio- ne della Cassa Mutua per le malattie; perché i lavoratori dei peranti, approva pienamente il loro atteggiamento energico campi venissero posti sullo stesso livello degli altri operai di lotta. E perciò il Comitato mentre invita tutto il proleta- per quanto riguardava la assicurazione invalidità, vecchiaia riato agricolo vercellese sia ad essere solidale con i suddetti e tubercolosi; perché le paghe relative alla mietitura, treb- compagni d’avanguardia affinché lo sciopero assuma un ca- biatura cereali estivi e falciatura prati fissate nel 1931 venis- rattere deciso e totalitario, sia a persistere nell’astensione sero aggiornate alla maggior fatica del lavoro stesso. dal lavoro fino a quando le richieste non siano state accolte A maggio l’accordo per le paghe alle mondariso, che ri- nella loro integrità, assicura per parte sua il più ampio e fra- marranno immutate nel 1934 e 1935, prevedeva lire 9,75 terno appoggio morale e materiale ai lavoratori stessi”. per le locali e 9,50 al giorno per le forestiere. Per le lavora- trici forestiere si prevedevano i dormitori con le brande, si Non conferire il grano agli ammassi escludevano il pagliericcio, le lenzuola e coperte che dove- vano essere portati dalle lavoratrici, ad eccezione della pa- Anche in direzione degli agricoltori e dei contadini furo- glia fornita dall’agricoltore. no rivolti inviti a partecipare alla resistenza al fascismo e al tedesco invasore in diverse forme. Negli anni 1936 e 1937 i salari per la monda del riso furo- “Il Comitato di Liberazione Nazionale della Provincia di no stabiliti rispettivamente a lire 10,25 e 11,20 al giorno, ed a lire 11,60 per il trapianto del riso; nel 1938 il salario per la monda fu di lire 13,22 per i lavoratori locali e lire 12,93 per i forestieri; per il trapianto lire 13,68 per i locali e 13,39 per i forestieri; nel 1939 furono aumentati salari e stipendi in seguito al mutato costo della vita dell’ultimo decennio, e per l’agricoltura l’aumento fu del 6,50%. Nel 1941 l’orario di lavoro in agricoltura venne aumenta- to di due ore; i salari per la monda vennero aumentati di 3 lire al giorno per i lavoratori locali e di 1 lira per i forestieri. Nel 1943 le tariffe per la monda furono fissate nel mese di marzo a lire 25,06 per i locali e 21,40 per i forestieri; per il trapianto a lire 25,80 per i locali e 22,15 per i forestieri, più 1 Kg. di riso al giorno, in conto salario e mezzo litro set- timanale di vino. I salari vennero adeguati a settembre con un aumento del 50% e a novembre con un premio di lire 500 agli uomini e di lire 250 alle donne, esclusi i lavori di monda e raccolta riso. Con l’occupazione della provincia da parte dei nazifasci- sti ci furono arresti per favoreggiamento a prigionieri inglesi evasi dai campi di concentramento e per connivenza con i “ribelli”; arresti di genitori per i figli non presentatisi alle armi; chiusure di esercizi e negozi. Nel marzo 1943 l’eco degli scioperi della classe operaia, in particolare delle fabbriche di Torino e Milano, si ebbe anche a Vercelli, con scioperi brevi in alcuni reparti della Chatillon, con una vivace partecipazione delle operaie, e ci furono alcuni arresti. Successivamente si giunse ad iniziative unitarie e incontri tra comunisti, socialisti, rappresentanti del Partito d’Azio- ne, della Democrazia Cristiana e del Partito Liberale, che portarono alla costituzione del Comitato di Liberazione Na- zionale (C.L.N.) di Vercelli, e alla costituzione di una cin- quantina di Comitati comunali, di fabbrica o rionali. Si co- stituirono anche il Fronte della Gioventù, i Gruppi di difesa della donna, e le S.A.P. (Squadre di Azione Patriottica).

Gli scioperi del 1943-1944 e 1945 e i manifesti del C.L.N. Nel giugno 1944 venne dichiarato lo sciopero generale per ottenere l’aumento dei salari in denaro e per la corre- sponsione di alimenti integrativi a quelli decisamente insuf- ficienti previsti dal razionamento. Questo il testo di un manifesto diffuso dal Comitato di

29 Vercelli vista la circolare dell’analogo Comitato Alta Italia È con questo nobile intendimento di salvare il salvabile (Governo del popolo dell’Italia ancora occupata dai tede- per il presente e per l’avvenire che ci rivolgiamo ai contadini schi); sentiti gli organi tecnici competenti; considerando e agli agricoltori perché insieme cerchino coi mezzi a loro che il conferimento del grano agli ammassi equivale al suo invio in Germania e, quindi, a provocare l’affamamento disposizione di procurare il pane e col pane salvare l’onore e del Popolo Italiano, ordina a tutti gli agricoltori e contadini la libertà”. della Provincia di Vercelli, dei quali sono note le beneme- renze per il notevole contributo che hanno già dato alla lot- Il primo contratto monda dopo la liberazione ta comune, di non conferire il grano agli ammassi, adottan- Alla fine del mese di maggio 1945 vennero concordate le do a questo scopo gli accorgimenti che seguono: seguenti tariffe salariali per i lavori di monda e trapianto del a. Ritardare al massimo la trebbiatura del grano. In difet’ riso, approvate anche dal Governatore Alleato (il contratto to, usare di preferenza gli antichi mezzi di fortuna e non fu redatto in inglese). le macchine, le quali, se necessario, devono essere op- “Tariffe salariali per la monda e il trapianto del riso per il portunamente danneggiate onde renderle inservibili per raccolto del 1945. un certo tempo. I seguenti signori in rappresentanza della Camera del La- b. Nei casi in cui non risultasse possibile evitare la trebbia- voro di Vercelli e degli Agricoltori (proprietari) sono addi- tura a macchina, bisogna eseguire questa operazione venuti al seguente accordo per quanto riguarda la paga per senza che risulti comunque sottoposta a controllo. la monda ed il trapianto del riso: c. Distribuire subito il grano trebbiato a tutti coloro che da 14 a 15 anni L. 128 per giornata di otto ore sono in grado di impiantare, in luogo adatto, un piccolo da 15 in poi L. 145 per giornata di otto ore magazzino segreto. Più il grano sarà disperso, meno dif- più Kg. 1 di riso, esente da spese, per ogni giornata lavora- ficile ne risulterà la requisizione. A questo fine il Comi- tiva di 8 ore più una razione di minestra secondo le consue- tato Provinciale garantisce fin d’ora il pagamento del tudini locali. grano al prezzo che verrà stabilito qualora il ritiro venis- Lavoratori da altre regioni se effettuato da chi non fosse in grado di soddisfarlo im- da 14 a 15 anni L. 114,40 al giorno (8 ore) mediatamente, e ciò contro la consegna della merce al da 15 anni in poi L. 130 al giorno (8 ore) Comitato stesso al momento in cui sarà dichiarato neces- più un Kg. di riso, esente da spese, per ogni giornata lavo- sario ed opportuno. rativa, più distribuzione di cibo secondo le consuetudini lo- d. Quando sussistessero ostacoli nell’attuazione delle nor- cali (accordo degli addetti alla monda del riso 1944). me su esposte è lasciata facoltà agli agricoltori e ai conta- Per lavoro straordinario (con un massimo di due ore al dini di valersi di quegli accorgimenti che la loro stessa giorno) c’è un 25% di aumento del salario e un 50% per i pratica potrà caso per caso suggerire, purché siano sem- giorni festivi. pre tendenti ad assolvere nel migliore dei modi all’alto Tutti i lavoratori dei comuni della Provincia di Vercelli e dovere civico che il momento e le circostanze impongo- comuni vicini ad essa, ma in altre provincie, che possono ar- no”. rivare sui luoghi di lavoro con propri mezzi sono considerati Anche nel febbraio 1945 venne effettuato uno sciopero locali. da parte dei braccianti della “bassa” per l’aggiornamento Le spese di viaggio dei lavoratori non locali devono essere dei salari per i lavori primaverili. pagate dal datore di lavoro. A sostegno dello sciopero venne diffuso il seguente mani- Questo è sottoposto all’approvazione del A.M.G. festo: “Agricoltori, le condizioni anormali dell’ora presente Per i Proprietari Per la Camera del Lavoro non consentono le libere discussioni come sarebbe stato no- f.to Saviolo f.to Ferraris stro intendimento per la stipulazione di un patto di lavoro Approvato dal Commissario Provinciale per la prossima primavera; ma bisogna pur riconoscerlo che G.B. Moore Maggiore F.A. Ufficiale d’Amm. i vigenti contratti non corrispondono più ai bisogni della 1 giugno 1945”. classe lavoratrice. È quindi indispensabile che essi siano ag- giornati. Le tariffe che qui sotto riportiamo senza avere potuto ave- Da queste cronache emergono alcuni dati caratteristici re il vostro consenso, ma che vi preghiamo ugualmente di della situazione dell’agricoltura vercellese negli anni consi- accettare per il bene comune, sono esse pure inadeguate ai derati, relativamente alla riduzione dei salari e alla persi- bisogni sempre crescenti per la maggioranza dei consumato- stente scarsa occupazione delle mondine e dei braccianti, ri, per il continuo svalutamento della moneta come potere all’infuori dei lavori stagionali di monda e di raccolta del ri- d’acquisto. Ma che per voi possono apparire ugualmente so. esagerate giudicandole si intende non dal punto di vista dei Anche in questo periodo non sono mancate le lotte dei bisogni che devono affrontare, ma bensì dalle condizioni fi- braccianti e delle mondine, organizzate clandestinamente, nanziarie delle vostre aziende. particolarmente negli anni dal 1927 al 1932, e negli ultimi Riconosciamo completamente le vostre ragioni, senza che tre anni di guerra, oltre all’appoggio dato alla Resistenza. esse siano state discusse in contraddittorio con noi, in difesa Bisognerebbe considerare anche altri aspetti, soprattutto dei vostri interessi, assicurandovi fin d’ora che appena sarà dal punto di vista economico, quali la costituzione dell’En- possibile ogni cosa sarà appianata in base alla ragione e al te Nazionale Risi e, prima, dell’Associazione di irrigazione buon senso. Ovest-Sesia, e altri, ma saranno presi in esame in successive Per ora è indispensabile provvedere al lavoro con paghe analisi, dopo aver raccolto le cronache fino ai tempi attuali, corrispondenti ai bisogni della vita per tutti coloro che trag- per avere una visione di insieme della situazione agricola gono dal lavoro giornaliero il sostentamento alla vita stessa; vercellese e dei suoi sviluppi, così come si è determinata e nel tempo stesso coltivare nel miglior modo possibile la nell’ultimo secolo. terra, la sola nostra fonte di ricchezza. Se vogliamo evitare mali peggiori. (3 - continua)

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