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Salerno e il

106 107 è una sintesi affascinante di quanto il Mediterraneo possa offrire a coloro che vogliano i conoscerlo più da vicino. La città si propone sempre più come una comunità accogliente per i turisti e i visitatori di tutto il mondo. La sua provincia è la più estesa della e, assieme alla divina Costiera Amalfitana, all’area archeologica di Ente Provinciale per il e al Cilento incontaminato, comprende Turismo di Salerno anche l’ampia piana attraversata dal fiume Sele e dai via 15 suoi affluenti, e il . tel. 089 230411 www.eptsalerno.it [email protected] informazioni e acc. turistica 089 231432 numero verde 800 213289

Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Salerno Lungomare Trieste 7/9 tel. 089 224744

Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni Corso Umberto I 208 tel. 089 341572 www.cavaturismo.sa.it

Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo di Paestum via Magna Grecia 887 tel. 0828 811016 www.infopaestum.it

Ente Parco del Cilento e del Vallo di Diano via O. De Marsilio tel. 0974 719911 www.pncvd.it

Comunità Montana Monti Picentini via Santa Maria a Vico tel. 089 866160 Cala D’Arconte Cava de’ Tirreni Velia. Nel XIII secolo la Bologna. La Scuola Complesso dell’Abbazia Scuola ottenne continuò a funzionare sino della SS Trinità - via Morcaldi 6 dall’imperatore Federico II il al 1812, quando fu tel. 089 463922 privilegio di essere l’unica soppressa da Gioacchino Paestum la Scuola Medica facoltà medica del Regno: Murat. Parco Archeologico Salernitana questo fu il periodo di maggior fioritura scientifica. via Magna Grecia 919 La Scuola di Salerno vanta Il declino cominciò nel XIV tel. 0828 811023 Museo Arch. Nazionale origini antiche, risalenti secolo, quando in Italia via Magna Grecia 919 forse al VI secolo d.C., alla furono fondate importanti tel. 0828 722654 scuola medica operante a università quali Padova e Generale_ITA 25-03-2008 13:06 Pagina 108

da non perdere salerno e il cilento salerno e il cilento shopping in giro con i bambini Centro storico di Salerno in 1 giorno in 3 giorni Ceste in vimini di castagno Castello di Arechi Passeggiate notturne tra i Paestum Salerno Salerno Grotte di e intrecciato Museo Narrante di Hera templi di Paestum Punta Paestum Paestum di / Oggetti in rame e ferro battuto Argiva Spiagge tra e Marina Palinuro Punta Licosa Certosa di Vini e prodotti tipici Parco Nazionale del Cilento e di Scavi di Velia Vallo di Diano Palinuro e Marina di Camerota

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eventi gennaio-dicembre agosto _Mercatino dell’antiquariato e _Festival delle Torri degli antichi mestieri Rassegna internazionale di musica e folklore (II week end di ogni mese) Cava de’ Tirreni _Negro marzo-luglio Festival di musica e cultura _Antichità spettacolari etnica Area Archeologica di Paestum Grotte di Pertosa/Auletta _Laurino Jazz Festival marzo-ottobre _Progetti d’autore _Finestra Jazz Provincia di Salerno Vallo della Lucania _Sagra del pesce azzurro marzo-dicembre _Itinerari mediterranei _Rievocazione dello sbarco di Arte, saperi e sapori di qualità Carlo Pisacane Provincia di Salerno Sapri

aprile agosto-settembre _Festa del carciofo _Passeggiate notturne Paestum tra i templi di Paestum _Festival delle culture giovani Paestum Salerno _Velia Teatro Area archeologica maggio di Elea-Velia _Salerno Porte aperte _Villammare Festival Festival cinematografico luglio _Gusta Minori _Giffoni Film Festival (enogastronomia, cultura e Giffoni Valle Piana spettacolo) _Concerti d’estate Minori Villa Guariglia, Raito _Giornate garibaldine _Festival dei Mozartini Incontro internazionale _Festival degli Antichi Suoni giovanile di musica d’insieme Rassegna di musica popolare strumentale _Over Jazz Salerno novembre luglio-settembre _Festival Internazionale del Grotta degli Infreschi _Estate a Salerno Cinema di Salerno Salerno _Sagra del fagiolo arte e archeologia natura e parchi per i giovani sapori e aromi terme e benessere Duomo di Salerno Parco Nazionale del Cilento Lungomare di Salerno Pomodoro San Marzano dicembre Paestum e Vallo di Diano Mozzarella di bufala Dop Montesano sulla Marcellana _Esposizione di presepi Santuario di Hera Argiva Oasi Diecimare Marina di Camerota Alici di menaica Cava de’ Tirreni Velia Oasi di Persano Palinuro Carciofo di Paestum Certosa di Padula Riserva Naturale Foce Sele e Fagioli di Controne Fichi secchi del Cilento Grotte di Castelcivita Vino Doc e di Pertosa/Auletta Vino Cilento Doc Generale_ITA 25-03-2008 13:06 Pagina 110

Salerno viaggiatori illustri Quant’è bello guardare, come Ulisse, in un giorno chiaro il Golfo di Salerno verso sud-est, con sullo sfondo la ripida costa afosa e le montagne cristalline. Si abbandonano gli dei di oggi e si scopre un nuovo se stesso perduto, mediterraneo, anteriore. David H. Lawrence, 1920

110 111 Dall’alto, nell’abbagliante cornice del mare e del Da non perdere il vicino Museo Archeologico cielo, Salerno è come aggrappata ai fianchi della Provinciale, nel complesso monumentale di San montagna, in una posizione spettacolare sul golfo. Benedetto, uno dei musei topografici più interessanti della La città divenne il centro più fiorente del Campania. Fulcro della vita commerciale cittadina sono i quartieri Mezzogiorno con la conquista dei Longobardi ottocenteschi nei pressi del bel lungomare Trieste, uno nell’VIII secolo, in particolare con il duca Arechi II. dei più lunghi d’Italia, fiancheggiato da palme, dal quale si Sede del Principato, Salerno conobbe un periodo di può godere la bella vista sul golfo. splendore, diventando anche un importante centro di Il Teatro Verdi, inaugurato nel 1872, con ambienti studi con la celebre Scuola Medica Salernitana, traboccanti di decorazioni ispirate a motivi rinascimentali la più antica istituzione medica dell’occidente. e ai modelli dell’antichità classica, è uno dei poli culturali Dopo i Longobardi, furono i Normanni e poi gli della città. Un’oasi di verde è la Villa Comunale, il bel giardino Svevi a favorire la crescita della città, che si arrestò pubblico; alzando gli occhi verso le colline che sovrastano solo nel XVI secolo, quando il potere passò nelle la città si vede l’imponente Castello di Arechi, da cui si mani degli Spagnoli. Nel settembre 1943 Salerno fu gode di un incantevole panorama. teatro dello sbarco degli alleati. Oggi Salerno è una città in piena rinascita, teatro di una trasformazione in città-laboratorio, modello di rilancio urbano di rilievo internazionale.

Cuore della città è il quartiere medievale, la cui arteria principale è via dei Mercanti. Le strade strette, oggi ricche di negozi, seguono le tracce dell’impianto urbanistico medievale conservando splendidi palazzi d’epoca e gran parte dell’architettura religiosa. Il Duomo (XI secolo), dedicato a san Matteo, è il monumento più importante della città, capolavoro dell’architettura normanna. Bellissimo è il vasto atrio porticato: al di sopra delle colonne antiche si snoda un’elegante loggia con decorazioni a intarsio. L’atrio è dominato dal poderoso campanile romanico. Nell’interno spiccano due magnifici amboni decorati riccamente a mosaico del XII e XIII secolo e numerosi dipinti cinque- settecenteschi. Rivestita di marmi policromi, la cripta barocca risale al Seicento. Numerosi i monumenti sepolcrali, il più importante dei quali è quello della regina Margherita di Durazzo. Adiacente alla cattedrale è il Museo del Duomo, che offre una panoramica dell’arte salernitana attraverso i secoli.

portici che le hanno fatto barocche e il monastero L’abbazia della meritare il soprannome di accolgono importanti opere SS. Trinità a Cava de’ Tirreni “Bologna del Sud”, sorge in d’arte medievale. Annesso l’abbazia della SS. una posizione pittoresca, al complesso anche il Salerno Trinità a Cava incuneata in una cerchia di Museo della Badia della SS. de’ Tirreni monti, la celebre abbazia Trinità di Cava, che della SS. Trinità (XI secolo), raccoglie testimonianze A pochi chilometri dalla una delle fondazioni provenienti dal monastero. dinamica cittadina di Cava monastiche più importanti de’ Tirreni, il cui centro è del Mezzogiorno. La chiesa caratterizzato da pittoreschi dalle eleganti forme Generale_ITA 25-03-2008 13:06 Pagina 112

La piana del Sele

112 113 Vicinissima a Salerno è Pontecagnano, prima Siamo nell’area della Riserva Naturale Sele- località balneare della costa salernitana. Qui si trova Tanagro, che offre scorci paesaggistici e l’interessante Museo Nazionale dell’Agro Picentino, naturalistici di eccezionale interesse. In questo dove sono conservati materiali relativi alla storia territorio ricchissimo di verde sgorgano le fonti di dell’area dall’età del Ferro fino al IV secolo a.C. Contursi Terme, nota per le sue acque e soprattutto Più a sud si apre la vasta pianura creata dal Sele. per i fanghi bianchi che vengono utilizzati nelle cure La zona intorno alla foce del grande fiume (in estetiche e dermatologiche. Numerosi gli particolare e Paestum) è famosa per la stabilimenti dove rigenerarsi con le cure termali. produzione di uno dei prodotti campani più amati Interessanti sono dal punto di vista artistico la nel mondo: la mozzarella di bufala Dop. Lungo le chiesa di Santa Maria degli Angeli (IX sec.), e la strade più tranquille qua e là è possibile vedere le chiesa del Carmine, oltre ai siti archeologici: una bufale al pascolo. villa di epoca romana e una tomba neolitica in Qui è stato ritrovato l’Heraion del Sele, uno dei più prossimità del fiume Tanagro. importanti santuari dell’antichità, un vasto complesso dedicato alla dea Hera, veneratissima in queste zone. Il santuario risale al VII a.C. ed era costituito da molti ambienti di cui sono visibili i resti. Vicina è l’Oasi di Persano, un tempo tenuta di caccia dei Borbone, dove si conserva un ambiente naturale ancora integro. Il Sele crea qui ambienti unici e preziosi, dominati dal fitto bosco. Simbolo dell’oasi è la lontra; questo è uno dei suoi principali rifugi in Italia.

La piana del Sele

rosso” della terra campana, internazionale, fondata nel ricoperte da fitti boschi di trovano due Oasi tutelate apprezzato in tutto il mondo 1971 dal diciottenne faggio, a tratti quasi dal WWF e Siti di interesse non solo per il sapore Claudio Gubitosi. All’ultima impenetrabili, si celano comunitario: l’Oasi del squisito: l’elevato contenuto edizione hanno partecipato il Parco Naturale verdi vallate, canaloni Monte Polveracchio e Valle il Pomodoro di minerali e vitamine ne Giffoni Film Festival film provenienti da oltre Regionale dei Monti profondamente incisi con della Caccia e l’Oasi del San Marzano fanno un vero toccasana per cento paesi. Picentini fiumi e cascate, angoli di Monte Accellica. la salute. È uno dei prodotti natura incontaminata rifugio Il Pomodoro San Marzano più legati al concetto di A Giffoni, ai piedi dei Monti Il Parco si estende per oltre di rare specie di uccelli. dell’agro-nocerino-sarnese “dieta mediterranea”, intesa Picentini, si tiene da anni 80.000 ettari tra le province Qui nascono i fiumi Calore, Dop (Denominazione di come alimentazione sana una rassegna di cinema per di Avellino e Salerno. Sele, e Ofanto. Origine Protetta) è l’ “oro ed equilibrata. ragazzi di carattere Tra alte cime montuose All’interno del Parco si Generale_ITA 25-03-2008 13:06 Pagina 114

Paestum

114 115 Ai margini della piana del Sele, all’inizio del Cilento, Sono conservati qui anche i corredi eneolitici della Templi di Paestum s’incontra Paestum, uno dei più preziosi gioielli necropoli del Gaudo, oltre a reperti di epoca arcaica (la archeologici d’Italia, celebre in tutto il mondo statua di terracotta raffigurante Zeus), classica ed ellenistica Tomba del soprattutto per i suoi spettacolari templi dorici. (la statua bronzea del Sileno Marsia). Nel Museo è tuffatore ricostruita la tomba a camera di Agropoli, nella quale erano Museo La leggenda ne attribuisce il merito agli Argonauti, sepolti un uomo e una donna, del cui corredo fa parte un Archeologico di Paestum ma nella realtà furono gli abitanti di Sibari a fondare vaso famoso, l’hydria firmata da Assteas col mito di Paestum nel VII secolo a.C. La città, prima chiamata Bellerofonte. Sono conservati qui anche i materiali Poseidonia, divenne ben presto uno dei centri più provenienti dal vicino santuario di Hera Argiva, l’Heraion floridi del Mediterraneo. La sua decadenza cominciò del Sele. con la caduta dell’impero romano. Gli edifici furono spogliati per la costruzione di chiese e palazzi, Le rovine di Capaccio Vecchio dominano la piana e le rovine furono dimenticate fino al XVIII secolo, di Paestum. La cittadina, florida in età normanna, quando i viaggiatori ricominciarono a spingersi fin fu distrutta nel 1248 da Federico II per aver ospitato qui. dei cospiratori. Oltre ai ruderi del castello, è da visitare il santuario della Madonna del Granato, La grande meraviglia del Parco Archeologico sono i tre costruito nel XII secolo e restaurato nel ‘700, tuttora templi dorici del V secolo a.C., tra i meglio conservati meta di un intenso pellegrinaggio di devoti. dell’antichità, che si ergono maestosi sulla piana davanti al mare: il Tempio di Nettuno, la Basilica, il Tempio di Cerere. I primi due sono in realtà legati al culto della dea Hera. Le mura costituiscono uno dei circuiti fortificati meglio conservati di tutta la Magna Grecia, lungo quasi 5 chilometri. D’estate le Passeggiate notturne tra i templi di Paestum permettono di visitare di sera l’area archeologica. Nell’area della città romana, oltre al Capitolium, ci sono altri resti significativi: il Foro, l’Anfiteatro, e i resti di molti edifici religiosi. A ovest dei templi corre la via Sacra, la strada delle processioni, il cui tracciato risale all’epoca greca. Non lontano dagli scavi c’è il Museo Archeologico di Paestum, che conserva alcune tra le opere più importanti dell’Italia meridionale. Il pezzo forte del museo sono gli affreschi della tomba del Tuffatore (fine del V secolo a.C.). È una tomba a cassa dipinta, costituita da quattro lastre laterali decorate con scene di banchetto. Il coperchio raffigura un giovane che si tuffa: la scena simboleggia probabilmente il passaggio al mondo dei morti. Importanti le metope scolpite, elementi decorativi dai templi dell’area, e gli affreschi delle tombe lucane del IV secolo, con la tipica scena del “ritorno del guerriero” in armi.

immutate nei secoli. Oltre al casertano, la piana del Sele è l’altro polo di questa produzione caratteristica. mozzarella di Bufala Ci sono molti caseifici artigianali nell’area della foce del Sele: in alcuni è La squisita mozzarella di possibile assistere alla bufala viene prodotta solo fabbricazione della in Campania, secondo mozzarella ed assaggiarla procedure artigianali appena fatta. Generale_ITA 25-03-2008 13:06 Pagina 116

Il Cilento viaggiatori illustri Quelle colline formano le ultime pendici dei monti del Cilento, e son tutte coperte di ulivi, di fichi, di viti. Cosimo De Giorgi, 1882

116 117 Una terra dai forti contrasti, di bellezza Dall’alto si ammirano i caratteristici tetti con tegole incomparabile. Il Cilento affascina con le sue rosse di Santa Maria di , centro scogliere vertiginose che affondano nel mare peschereccio e balneare dotato di belle spiagge cristallino, le spiagge candide, i piccoli borghi e situato nell’insenatura tra Punta Tresino e Punta medievali arroccati sulle colline, i paesaggi luminosi Licosa. in una natura intatta. Una costa fra le più belle Splendida e incontaminata la pineta di Punta d’Italia: un centinaio di chilometri di spiagge, Licosa. Qui le calette, nascoste e riparate, sono dei scogliere modellate dal sole e dal vento, calette piccoli paradisi che incorniciano uno dei mari più segrete, grotte misteriose. limpidi d’Italia. Queste acque sono infatti state La costa cilentana comincia da Paestum e finisce dichiarate Parco Marino Subacqueo, e sono un vero a Sapri, con un’offerta balneare di grande varietà: paradiso per gli amanti delle immersioni. per chi cerca grandi spiagge sicure e mare La strada costiera s’inoltra in questa natura da limpidissimo, come per chi ama un turismo incanto, regalando panorami mozzafiato: da balneare più sportivo, fatto di esplorazioni in cale e , con gli splendidi dirupi delle Ripe grotte, di immersioni in fondali incontaminati. Tutto Rosse a picco sul mare, si giunge ad , con questo fra colline e montagne a picco sul mare, il bel borgo antico e una meravigliosa spiaggia. dove si annidano paesini incantevoli. Siamo lontani Si dice che da un pescatore locale lo scrittore Ernest dalle affollate metropoli: qui si ritrova un mondo in Hemingway abbia tratto ispirazione per il romanzo cui si vive ancora all’antica, un universo i cui ritmi Il vecchio e il mare. seguono quelli delle stagioni. Inerpicandosi per una stradina tortuosa in collina si Inoltre, tutto il Cilento è famoso per la gustosa arriva a , fresca oasi di silenzio, tra i cui cucina tradizionale, basata sui molti prodotti tipici, vicoli il tempo sembra essersi fermato. Da qui il elaborati sulla base di ricette tramandate di madre in colpo d’occhio sulla costa è strepitoso. figlia: si è creata così una varietà di piatti che sarà divertente confrontare nei vari paesini e nei Il Cilento, oltre a Paestum, conserva anche un altro moltissimi centri di agriturismo e bed & breakfast gioiello archeologico: le rovine della città greca di attivi nell’area. Velia, la cui fama è legata ai grandi filosofi Parmenide e Zenone e alla celebre Scuola di Con Agropoli si entra nel cuore del Cilento più medicina, ereditata poi da Salerno. Elea, l’antico marinaro e dei suoi borghi di pescatori. nome di Velia, fu fondata nel VI sec. a.C. dai Focei, Dominata dal Castello, costruito in epoca bizantina, attratti dalla bellezza del luogo, e divenne in breve Agropoli ha un bellissimo borgo medievale che uno dei centri più importanti per i traffici marittimi sovrasta la selvaggia costa sottostante. nel Tirreno meridionale. L’area archeologica si Ancora tracce di Medioevo si trovano a estende su un promontorio che un tempo lambiva il Castellabate. Il borgo, intatto e pieno di fascino, mare, in seguito interrato; il monumento più famoso si presenta come un gomitolo di vicoli, archi e è la Porta Rosa, magnifica struttura che si apre nella ripide scalinate, incorniciati da una vegetazione ricca cinta delle antiche mura. di colori e profumi.

la costruzione delle torri di Moltissime colline sono Isolotto avvistamento e di difesa che interamente rivestite di di Licosa punteggiano frequentissime queste piante. L’olio Marina di le coste del Cilento. prodotto è uno dei migliori Camerota le torri del Cilento Queste fortificazioni l’olivo cilentano d’Italia, e ha guadagnato la continuarono ad essere denominazione Olio d’oliva utilizzate fino al ‘700, extravergine Cilento Dop. A partire dal IX secolo d.C., quando finalmente cessò Lo splendido olivo, con le pirati saraceni cominciarono la minaccia dei pirati. sue foglie verdi e argentee, ad effettuare incursioni sulle è una costante del coste tirreniche. Iniziò allora paesaggio cilentano. Generale_ITA 25-03-2008 13:07 Pagina 118

viaggiatori illustri viaggiatori illustri

In quel mentre, mentre passiamo di fianco a , ... Mi feci ardita, e, presol per la mano, ci appare, penetrato nel mare, Palinuro, come uno gli chiesi: - dove vai, bel capitano? - squalo smisurato, cariato d’oro. Guardommi e mi rispose: - O mia sorella, Eugenio Montale, 1932 vado a morir per la mia patria bella. - Luigi Mercantini, 1857

118 119 Si possono ammirare rovine di abitazioni disposte La costa prosegue poi fino a Policastro e Sapri, Arco Naturale su terrazze ed edificate con blocchi poligonali di attraversando graziosi centri balneari come . arenaria. Sul promontorio sorgevano edifici pubblici Al centro del golfo a cui dà il nome, Policastro e sacri; rimangono resti di un Tempio ionico e del Bussentino conserva interessanti resti del castello Teatro del III secolo a.C., di un edificio a pianta e delle mura medioevali. Un’escursione affascinante rettangolare e di una strada pavimentata; alle pendici è quella alla Grotta del Bussento, imponente meridionali era l’Agorà del IV-III secolo a.C. Sono fenomeno creato dal fiume, tra i più suggestivi della visitabili inoltre resti di monumenti funerari romani Campania. e di un edificio termale, del porto, il pozzo sacro e, All’estremità meridionale della Campania, Sapri è più in alto, l’Anfiteatro, la chiesa paleocristiana, uno dei centri più importanti del Cilento, con il suo la Torre Angioina; oltre la Porta Rosa si trova il bel lungomare panoramico. Qui la costa presenta santuario di Poseidon Asphaleios. ampie spiagge sabbiose, e all’interno troviamo i colli coperti di boschi della zona di . Lasciati alle spalle i fasti del mondo greco e romano, la costa continua tra lunghe spiagge Anche se sedotti da uno dei mari più belli d’Italia, sabbiose, grappoli di case e antichi borghi: , non bisogna trascurare l’altro Cilento, quello di origine medioevale, con la sua stupenda marina dell’entroterra, che pure riserva sorprese e Pisciotta, caratterizzata dalle case incastonate nel stupefacenti. La natura ancora intatta di questa zona, verde. come quella della costa, è protetta dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Seguendo la litoranea è un susseguirsi di panorami Gli itinerari alla scoperta della parte interna di di bellezza magica, fino al leggendario promontorio questo Parco costellato di alture, fiumi, selve e di Palinuro. Si dice che debba il suo nome allo sentieri che si inerpicano nella natura selvaggia, sfortunato timoniere di Enea che, come racconta sono innumerevoli. Virgilio nell’Eneide, proprio qui cadde in mare Vallo della Lucania, centro più importante del perdendo la vita. Cilento dal punto di vista commerciale e Palinuro è un centro balneare noto a livello amministrativo, è al centro delle principali vie di internazionale; molto frequentato, offre bellissime comunicazioni sia stradali che ferroviarie, ed è una spiagge, notevoli attrezzature ricettive e sportive, buona base per le gite nel Parco. campeggi e villaggi vacanze. Gli amanti del trekking potranno fare lunghe Il segreto di Palinuro sono le grotte marine da passeggiate sui Monti (detti “Dolomiti del scoprire in barca: la Grotta Azzurra, le cui acque Sud” per il colore chiarissimo delle pareti calcaree), assumono le trasparenze dello zaffiro, la Grotta sul Monte Cervati (la più alta vetta della Campania d’Argento e quella di Sangue. Il giallo e il verde con i suoi 1,900 metri) o sul Monte Gelbison (detto sono invece i colori dominanti della Cala Fetente, anche Monte Sacro, molto popolare per la presenza così detta per la presenza di una fonte sulfurea in vetta del santuario della Madonna di Novi Velia). dall’odore sgradevole. La Baia del Buondormire Si rimarrà affascinati dall’ambiente circostante: qui dalle acque cristalline ha la spiaggia più romantica fenomeni carsici hanno scavato nelle rocce ampie della costa. Capolavoro plasmato dalla natura è poi gole (gli inghiottitoi carsici) e misteriose grotte, l’Arco Naturale, con la lunga spiaggia e la vicina favorendo anche la nascita di piccoli specchi foce del fiume Mingardo. d’acqua. Scogliere imponenti, calette inaccessibili dove Una sosta va fatta alle famosissime e suggestive arrivare in barca, grotte di interesse eccezionale si Grotte di Castelcivita, un impressionante sistema a un’insurrezione Capo Palinuro trovano anche a Marina di Camerota, meta di sotterraneo di caverne. antiborbonica. I patrioti grande rilievo per il turismo estivo. Consigliabili gite La zona interna del Cilento è caratterizzata dalla furono però sterminati dalle in barca alla Punta degli Infreschi, con cale presenza di piccoli borghi, tra cui ricordiamo la truppe. Alla spedizione è suggestive e acque limpidissime, e via terra a suggestiva Vecchia, antico villaggio “eran trecento, eran dedicata la famosa poesia Camerota, su colline coperte di ulivi. abbandonato a causa di ripetute frane. giovani e forti…” risorgimentale di Luigi Mercantinidi Sapri La spigolatrice Nel 1857 un gruppo di circa , e ogni anno a trecento giovani guidati da Sapri, in agosto, uno Carlo Pisacane sbarcò sulla spettacolo in costume costa di Sapri, per dare inizio rievoca la sfortunata impresa. Generale_ITA 25-03-2008 13:07 Pagina 120

Il Vallo di Diano

120 121 Ancora natura e arte sono protagoniste nel Vallo di La cittadina di Padula ospita il maggiore Diano (che fa parte del Parco Nazionale del monumento monastico del Meridione d’Italia, Cilento e Vallo di Diano), con le meravigliose la Certosa di San Lorenzo. La maestà grotte di Pertosa/Auletta, il borgo di Teggiano e la dell’impianto di questa vera e propria cittadella magnifica Certosa di Padula. conventuale e l’esuberanza degli apparati decorativi Nel verde della catena degli Alburni, in un rendono imperdibile la visita: la grandiosità del suggestivo anfiteatro naturale sono situate le Grotte complesso non finisce di stupire. dell’Angelo di Pertosa/Auletta. Si snodano per circa 2.500 metri attraverso gallerie, cunicoli e Fondata nel 1306, la Certosa rispetta la regola dell’ordine, caverne immense: un vero incanto per la bellezza che prevedeva la separazione fra gli alloggi dei monaci, delle stalattiti e stalagmiti, per l’imponenza delle sale disposti intorno ai chiostri, e gli spazi comuni, vicini alla chiesa. La chiesa di San Lorenzo è divisa in due zone da sotterranee, e perché, uniche in Italia, per visitarle una parete. Nella prima, all’ingresso, sedevano i conversi, occorre attraversare in barca un laghetto originato dalla parte prossima al presbiterio sedevano i monaci di dal fiume sotterraneo. clausura. Due sono anche i cori. Singolare è l’antica Tra i centri storici più rilevanti del Cilento è cucina, dove domina la grande cappa della fornace Teggiano, nell’antichità capitale del Vallo col nome centrale, e alla quale sono collegate la cantine e il frantoio. di Dianum: in cima a una collinetta rotonda, domina Vero gioiello del convento è l’Appartamento del priore, l’altipiano che ai tempi dei Romani era composto da dieci stanze che affacciano su uno splendido giardino. La Biblioteca ha uno stupendo pavimento pericolosamente paludoso. Si sono conservati begli maiolicato. Impressionante il Chiostro grande, su cui esempi di architettura romanica, come la Cattedrale affacciano le celle dei monaci. Con quasi quindicimila e la chiesa di Sant’Andrea, spesso fondati su edifici metri quadrati di superficie, è tra i maggiori in Europa: della fase romana di cui riutilizzano strutture. i due livelli che lo costituiscono sono collegati da un L’abitato con le sue strade strette e tortuose si grandioso Scalone ellittico a doppia rampa. raccoglie intorno al Castello, fondato nel 1285 e ricostruito nel XIX secolo.

stimolante occasione per e genuina nei numerosi materiali, i metodi e le Grotte dell’Angelo di conoscere i prodotti tipici centri di agriturismo usanze che hanno Pertosa/Auletta del territorio nei centri (www.sito.regione.campania.it accompagnato la storia di Chiostro della storici e tra le bellezze /agricoltura/home.htm). queste popolazioni. Certosa di Padula la Strada del vino dell’ambiente naturale: la cucina del Cilento Le ricette tramandate cantine, ristorantini tipici, oralmente sono basate sui Cucine della Cilento sapori e storia Certosa di Padula artigianato caratteristico, fra prodotti tipici della zona, La Strada percorre tutta la paesini pittoreschi ricchi di La gastronomia cilentana è dal pesce agli ortaggi costa da Salerno a Marina storia e vigneti affacciati sul un vero esempio di cultura squisiti, dalla carne ovina di Camerota, con brevi mare; ma anche godendo contadina: la composizione alla pasta fatta a mano. deviazioni, ed è una dell’accoglienza semplice di ogni piatto riflette i