le schede trentine - 26 Foto: Archvio Consorzio Turistico Valle del Chiese - Alberto Campanile del Chiese - Valle Turistico Archvio Consorzio Foto: La Val di Fumo, metà di numerosi escursionisti, dove nasce il fiume Chiese. LA VALle del chiese LA valle del chiese Bersone Bondo abitanti: 296 abitanti: 638 altitudine: m 637 s.l.m altitudine: m 841 s.l.m A monte dell'abitato di Strada, frazione di Pieve La storia di questo paese è quella tipica delle comu- di Bono, troviamo il bivio per Bersone. Il paese è nità di montagna, fatta di agricoltura povera ed piccolo e compatto, con le case raggruppate, ma non emigrazione. Ci fu un periodo in cui la tranquil- troppo vicine tra di loro e quasi tutte legate alla via lità del paese fu turbata dal passaggio di truppe, principale ed alla piazza che risulta leggermente armi e carriaggi, mentre le strade rimbombavano spostata dal centro. di ordini secchi, dati nella lingua tedesca. È il pe- All'opposta estremità del paese la casa comunale e riodo della Grande Guerra 1914-1918, quando il la chiesa, con il cimitero accanto, sono le ultime co- Fronte era a pochi chilometri e Bondo fu eletta sede struzioni prima di imboccare una stretta curva che del Comando austro-ungarico del Settore Opera- introduce alle poche e raggruppate case di Formino, tivo delle Giudicarie. A memoria di questi tragici la storica frazione, con la quale forma un'unica co- eventi rimane il Cimitero Monumentale Austro- munità. Ungarico, che raccoglie le salme di 697 soldati. Situato fuori dal flusso principale delle grandi In tutti i paesi un tempo c'era la "calchera", il luogo comunicazioni, il paese manifesta in tutti i suoi in cui si faceva la calce per l'edilizia. A Bondo ce aspetti caratteristiche di pace e tranquillità, ele- ne sono due, mantenute in ottime condizioni e menti, questi ultimi sempre più introvabili, e visitabili. quindi sempre più ricercati. Da Bondo parte la strada per la Madonna del La- res, santuario mariano ricordato già nel XIV secolo e posto in uno erboso circondato da larici nel di Bolbeno.

Il Museo della Grande Guerra a Bersone. La Valle del Chiese offre la possibilità di svariate passeggiate nel verde di prati e boschi. La località Boniprati, sopra Castel , metà di piacevoli escursioni a piedi e in mountainbike. Cimego abitanti: 422 abitanti: 237 altitudine: m 557s.l.m altitudine: m 811s.l.m Cimego si trova nel cuore della valle del Chiese. È un ridente paese alpino, situato nel cuore della Il paese è diviso in due dal rio Cimego: Quartina- Valle del Chiese. Sulle origini del paese di "Ca- go (il rione più vecchio) a destra, nella parte bassa, stello" non esistono documenti, tuttavia sembra Balbarone e Villa a sinistra, nella parte alta. È che sia molto antica, una delle più antiche della uno dei pochi paesi nei quali siano state trova- vallata. Sicuramente il paese esisteva prima del- te epigrafi romane, che fanno pensare che Cimego l'anno 1000 d.C. Si ritiene che il nome originale fosse un centro minerario fin dai tempi dell'antica di "Castello" derivasse da un castelliere piazzato a Roma. Legata a questo borgo vi è la leggenda di guardia di una strada preistorica di collegamento Frà Dolcino, l'eretico che nel Trecento si fermò a fra la Valle del Chiese e la Valle Camonica, attra- lungo a Cimego, dove fece adepti, aiutato da quel verso le montagne. Il paese è costituito da quattro mastro Albertino, di professione fabbro, che tanto contrade: "Rì", "Mez", "Nose" e "Sambe". Suggesti- ammirava il fraticello vestito di bianco dal lin- guaggio che piaceva ai poveri. ve sono le montagne che sovrastano l'abitato, in Chi arriva a Cimego visita il Sentiero Etnografi- particolar modo la località di Boniprati, nonchè le co di Rio Caino. Rappresenta una preziosa testi- malghe, alpeggiate nel periodo estivo. monianza storica, culturale, antropologica e scien- Il furioso incendio che nel 1884 danneggiò tutto tifica della zona; ad esempio è possibile trovare gli l'abitato ad eccezione di alcune case nel cantone di strumenti della civiltà contadina (zappe, picconi, "Nose" e la prima guerra mondiale allontanarono accette, martelli...) nella fucina del Sentiero Etno- intere famiglie, in un esodo verso Americhe, Fran- grafico, che usa (come nei secoli passati) l'energia cia, Germania, Svizzera. dell'acqua per far funzionare il maglio e perfino il mantice. Si narra che le fucine sul Rio Caino fossero decine nei tempi in cui la zappa e la scure erano strumenti di uso quotidiano. Condino abitanti: 1512 altitudine: m 444 s.l.m Chi giunge a Condino non può non visitare La Pieve e il Convento dei Cappuccini. La Pieve è un vero monumento ricco di storia d’arte. Il primo documento che ne tratta risale al 1192. Ma nei secoli subì molte modifiche. Hanno operato per ab- bellirla ben trentadue artisti. All’interno trovia- mo gli altari delle Confraternite, affreschi e pale di pregio, arredi ed argenteria. Non c’è tutto quel che dovrebbe esserci: l’argen- teria, per esempio, è stata venduta in larga parte all’inizio dell’Ottocento per far fronte alle spese dovute all’invasione napoleonica. La Pieve è un gioiello di arte sacra. Nell'ultimo restauro generale , conclusosi da pochissimo tempo, è tornato alla luce un nuovo e importante affresco. Domina il paese e la sua origine si perde nella notte dei tempi anche il Convento dei Cappuccini, La Casa della fauna del Parco Naturale Adamello Brenta che si abitato per secoli dai frati. Sul finire del Settecento trova a . fra i Cappuccini presenti c’era Cipriano Gnesot- ti, originario di e padre della ricerca storica Daone giudicariese. Nel 1945, quando in tutta Europa abitanti: 600 infuriava il secondo conflitto mondiale, un matti- altitudine: m 767 s.l.m no echeggiò per tutta la valle un boato terribile; era Villaggio dalla struttura urbanistica ordinata, in un aereo americano che era caduto rovinosamente cui il gusto della conservazione si fonde armoni- proprio sul Convento. La comunità condinese si camente con il nuovo. Ha il nome della splendida impegnò nella ricostruzione. Oggi è vuoto. valle che scende dalle nevi eterne e dai ghiacciai perenni, dell'Adamello, solco scavato dal Chiese e da decine di corsi d'acqua. La Val di Daone, paradiso di prati, alberi ed ac- qua, regno di animali, uccelli e pesci. Negli anni Cinquanta del secolo scorso migliaia di operai, pro- venienti da mezza Italia, costruirono le dighe di malga Bissina, di malga Boazzo e di Morandin, nonché la centrale in roccia di Boazzo e le condotte forzate per collegare le dighe a monte e le centrali a valle. Simbolo di quel periodo è la "bora", l'abete bianco di settecento anni e di dieci metri di circon- ferenza, re della piana di Boazzo, oggi in un par- co che i daonesi gli hanno dedicato: il Parco della Bora. Daone è conosciuta anche per le “Pareti di Cristal- lo” cascate di ghiaccio che si formano sugli innume- revoli rii e torrenti, quando il freddo dell'inverno rende tutto immobile molto apprezzate dagli ap- L'interno della Chiesa di Santa Maria Assunta a Condino. passionati di arrampicata. Il lago di Malga Boazzo in Valle di Daone. Lardaro abitanti: 1395 altitudine: m 514 s.l.m Lardaro è un piccolo villaggio adagiato nella par- te più stretta della valle, un ridente villaggio mo- derno che offre un indubbio vantaggio: la tran- quillità di un paesello, coniugata con la possibilità di avere sotto casa i servizi essenziali.

Pieve di Bono abitanti: 1395 altitudine: m 514 s.l.m Cinque frazioni di poche centinaia di anime cia- scuno. Questo è . I paesi che formano Pieve di Bono sono Cologna, Creto, Strada, Por in Germania (per la precisione in Baviera). Subì e Agrone. Un tempo non era così. Un tempo la perfino l'affronto di essere trasformato in un depo- Pieve di Bono si estendeva da Roncone a Prezzo sito di fieno, mentre le pietre e gli arredi venivano e dintorni, per un totale di venti "ville", di cui asportati dai contadini, che consumavano una sor- alcune sono ormai scomparse ta di vendetta postuma verso coloro che un tempo A dominare la Valle è Castel Romano. Fu costruito erano stati i potenti padroni di queste comunità. dai conti Lodron, che nella prima metà del secondo Non manca neppure la leggenda: si narra che la millennio erano i potenti feudatari della Valle del contessa Dina Lodron, bella e perversa, avesse la Chiese. Era una struttura importante dal punto poco felice abitudine di uccidere gli uomini della di vista strategico, ma andò verso un inesorabi- Pieve, dopo averli invitati a castello e sedotti. Ci le degrado da quando i conti Lodron trasferirono pensò un prete a fare giustizia ed a liberare le co- il loro potere in altre zone del (la Val munità dal maleficio, uccidendo la contessa a colpi Lagarina), in Austria (Tirolo e Carinzia) ed di archibugio.

Due immagini di Forte Larino a Lardaro. Praso Prezzo abitanti: 355 abitanti: 226 altitudine: m 789 s.l.m altitudine: m 664 s.l.m Che i nostri antenati studiassero con grande sag- Le incontri una dopo l'altra, salendo lungo i tor- gezza la collocazione dei paesi in cui avrebbero nanti che dalla pieve portano verso Boniprati, le passato la vita lo dimostra Praso, adagiato ai tre frazioni che compongono Prezzo. Sono Dos, bordi della strada che porta in val Daone, in una Cistel e Prezzo, tre gruppi di case. Salendo da posizione felice perchè il suo territorio è baciato per Prezzo per una strada tutta curve e tornanti, bo- molte ore al giorno dal sole. schi e prati aperti, superata la chiesetta dedicata Evacuato e poi distrutto nel corso della Prima alla Madonna delle Grazie, si arriva a Boniprati, Guerra Mondiale conserva sopra il paese, Forte un altipiano dal quale lo sguardo può perdersi fra Corno, uno dei più significativi e meglio conser- antiche baite ristrutturate e prati falciati. Oggi è vati edifici militari del Trentino Occidentale. Ha meta di vacanze riposanti dei paesani, i quali da un notevole valore storico, oltre che architettonico. generazioni posseggono un fienile, che negli ultimi Le polveriere sono rimaste intatte, mentre le cu- decenni ha cambiato funzione, passando da casa di cine conservano le grandi cisterne che servivano montagna per il bestiame ed il fieno ad abitazione per raccogliere l'acqua; si possono, inoltre, visitare per ferie e dei villeggianti. i cameroni per l'alloggio delle truppe, la camera D'inverno negli ultimi anni la zona si è trasfor- mortuaria, la sala per il gruppo elettrogeno ed al- mata in un piccolo paradiso per gli amanti dello tri spazi che mostrano un'organizzazione militare sci alpinismo. puntigliosa. Alla fine del XIX secolo molti lasciarono questo Molto conosciute ed apprezzate sono le castagne paese per cercare fortuna oltre l'Oceano, "de là da di Praso. l'acqua", come si diceva. Molti finirono a Solvay (Stato di New York), nella fabbrica di soda, e con- tinuarono la vita da poveri, scandita dalla sirena dell'inizio e della fine del lavoro. Altri, però, furo- no più intraprendenti come Giosuè "Gios" Maestri che nel 1889 scoprì una miniera d'oro in Tasmania La Val di Daone vista dal Carè Alto. (regione dell'Australia). Rocce verso il Carè Alto. Evoluzioni sul Lago d'Idro. Roncone Storo abitanti: 1449 abitanti: 4400 altitudine: m 842 s.l.m altitudine: m 409 s.l.m Roncone sorge fra le rive del torrente Adanà. Nel- Dove la valle del Chiese si allarga a formare una la chiesa, un monumento barocco del 1624, dedi- piana, prima di gettarsi nel Lago d'Idro si trova- cata a Santo Stefano è ospitato un gioiello di arte no quattro paesi: Storo (adagiato al riparo delle popolare. Si tratta dell'organo realizzato tre secoli montagne orientali) Darzo (centro minerario), fa. Ad intagliare la cassa dell'organo l’artsta Gio- Lodrone (culla della potente famiglia dei Conti vanni Battista Polana, che visse nel Seicento. Lodron) e Riccomassimo (un gruppo di case per Ai piedi del paese, incastonato nel fondovalle, c'è il meno di cinquanta abitanti). Storo è il comune più laghetto di Roncone. Attorno al lago è stata creata popoloso delle Valli Giudicarie e buona parte dei una passeggiata che permette di rilassarsi godendo confini comunali coincidono pure con quelli regio- la vista delle limpide acque e del faggeto che vi si nali della Lombardia. La grossa borgata è snodo specchia sulla sponda orientale. A nord del lago (a di traffico per la Valle di e quindi per il dimostrare che si tratta di un bacino incontami- bacino dell’Alto Garda. Il paese era anticamente nato in cui la natura segue il suo corso naturale) diviso in contrade il cui caratteristico nome è, per sono stati installati presso il canneto due punti alcune zone, sopravvissuto fino ai giorni nostri. di avvistamento, dai quali si possono osservare le Mantiene un centro storico a dimensione d’uomo, piccole anatre, le folaghe e i germani reali che qua conserva dei pittoreschi rioni con le viuzze, i tra- hanno trovato una dimora tranquilla. dizionali androni e le case contadine dai ballatoi di legno, cui un tempo, si appendevano le pannoc- chie di grano ad essiccare.

Tramonto sul Lago d'Idro. consorzi turistici valle del chiese Via Brescia 62 - Lrdaro (Tn) Tel. +39 0465 901217 Via XXIV Maggio 115 - Lodrone (TN) Tel. +39 0465 685033 www.valledelchiese.tn.it