n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE L’assurdità dell’mhp Inchiesta Jaguar Land Rover Raspberry Pi e tanta e il provincialismo Ultra HD Blu-ray Tutte le tecnologie fantasia: 10 progetti tecnologico italiano Chi l’ha visto? 09 del futuro 19 tra i più folli 23 A ottobre 2004, in una conferenza convocata a Cernobbio, fu dato il via ufficiale all’era del digitale terrestre in Italia, fino ad allora poco più che una sperimentazione. Il Ministro delle Telecomunicazioni dell’epoca, Maurizio Gasparri, e il suo sottosegre- tario Giancarlo Innocenzi (già dirigente Mediaset) lanciavano la via “italiana” al digitale terrestre tutta Ecco l’anagrafe di tutti i TV a norma basata sull’interattività, una reinterpretazione che poco aveva a che fare con quanto stavano proget- tando gli altri Paesi europei. Alla stessa conferenza di Cernobbio, un rappresentante della BBC (la BBC, non TelePaesello) sostenne con forza che l’unica Da gennaio gli altri sono fuorilegge lettura valida del digitale terrestre era la moltipli- cazione dei canali e non certo l’interattività. Che all’epoca, tra l’altro, poteva contare solo sul modem Dal 1 gennaio 2017 si potranno vendere solo TV con tuner integrato nei cosiddetti decoder interattivi, una cosa che sembrava già vecchia e superata allora. DVB-T2 e codec HEVC, gli altri sono destinati all’estero Il Sottosegretario Innocenzi scriveva così: “Il Governo Italiano, in linea con la visione europea della società dell’informazione e con gli obbiettivi 03 di inclusione di tutti i cittadini nel mondo della co- municazione on-line, vede il digitale terrestre come piattaforma di fornitura di servizi interattivi anche a coloro che, mentre hanno familiarità con il mezzo Sony ZD9: finalmente un TV televisivo, sono poco inclini all’utilizzo di computer e di Internet. Ne trarranno beneficio i cittadini, che potranno usufruire, comodamente seduti nel che prende l’HDR “sul serio” proprio salotto, di molti servizi che attualmente ri- chiedono di recarsi ad uno sportello, e le pubbliche Sony ha presentato ZD9, un TV Full LED amministrazioni che potranno non solo snellire le loro procedure, ma migliorare capacità di ascolto e risposta nel rapporto con gli utenti che esse sono con sistema local dimming molto convincente chiamate a rappresentare e servire”. Parole che lette ora fanno ridere. O forse, piangere. Arriva entro l’anno, si parte da 5.000 euro Innocenzi parlava del famigerato T-Governement, 04 ovverosia la pubblica amministrazione che arriva a casa degli utenti con la TV. I cittadini non ne trassero alcun beneficio e non accadde nulla, malgrado fossero stati stanziati diversi milioni di euro per lo sviluppo di applicazioni interattive, che nessuno aveva intenzione di usare, men che meno su una Ecco la nuova gamma OLED piattaforma basata su modem. Per non parlare, poi, di altre centinaia di milioni stanziati per finanziare gli incentivi per l’acquisto dei decoder: 150 euro di LG: sono tutti TV 4K HDR per ogni box interattivo, una cifra esorbitante, che ripagava abbondantemente i produttori e che Presentata la nuova gamma OLED in arrivo permise anche a una primaria catena distributiva di offrire il decoder a zero euro. in Italia da settembre: sono quasi tutti piatti, In Italia è stata adottata la piattaforma mhp proprio per questo antefatto. Una piattaforma applicata praticamente solo in Italia e comunque con locali- solo una linea ha ancora lo schermo curvo smi e modifiche che hanno reso l’mhp italiano una 07 cosa unica. Tanto da dover costringere i produttori a realizzare prodotti sviluppati ad hoc per il nostro Paese, con i costi correlati. Oggi si è capito - ma a che così resta ancora in onda (e lo sarà per un bel ben vedere si capiva anche prima – che le uniche po’) ma con molti meno TV compatibili a scaffale. IN PROVA IN QUESTO NUMERO applicazioni con diritto di cittadinanza su un TV Insomma, l’mhp se n’è già andato e l’HbbTV deve sono quelle che permettono di vedere contenuti ancora arrivare, lasciando un vuoto che verrà video, come le app di catch-up TV: RAI Replay colmato – ora e probabilmente per sempre – da e ora anche tivùon, oltre alle app temporanee , phablet, tablet e affini. come quella sugli europei di Francia 2016 e quella 24 26 in arrivo sulle Olimpiadi di Rio. Nel frattempo, i Questo solo per ricordare come scelte “italiane” “padri standardizzatori” italiani hanno deciso che nel contesto tecnologico non possano più esistere. l’era dell’mhp volge al termine: scelta tardiva ma Abbiamo già sbagliato, facendo di testa nostra corretta, anche il fatto che a condannarci a quella e correndo dietro a questo o quell’interesse piattaforma 12 anni prima siano state più o meno le particolare; sarebbe bene non farlo più. Il Ministero stesse persone desta qualche sospetto. A sostituirlo dello Sviluppo Economico e l’AGCOM, in questa fase arriverà HbbTV, questo sì uno standard più diffuso in di grandi cambiamenti tecnologici nelle trasmissioni Europa, per il quale, però, i nostri compatrioti hanno TV, devono dare indirizzi e programmare le azioni chiesto alcune modifiche, che si cristallizzeranno future in uno scenario sì in costante mutamento ma nello standard 2.0.1. I test per la certificazione dei che ha caratteri globali. Far fare al mercato italiano, TV non arriverà prima di fine anno e quindi, se va anche quando si tratta di determinare gli standard, bene, i primi TV compatibili saranno quelli del 2017. non è quasi mai una buona cosa per il consumatore. LG OLED Signature Samsung KS9000 Nel frattempo sono sempre più i marchi – che non vedevano l’ora – ad aver levato dai propri TV mhp, Gianfranco GIARDINA Qualità assoluta Un TV tutto sostanza n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE MERCATO Una ricerca del portale Idealo svela le caratteristiche più richieste dagli utenti Amazon batte I TV 55’’ UHD sono i più acquistati in Italia tutti i record Bene 4K e schermo grande, prima in Italia si conferma Samsung con il 43% delle preferenze Nel Prime Day di Gaetano MERO in Italia venduti l portale di e-commerce Idealo ha dif- 750 mila prodotti fuso un interessante sondaggio che Il Prime Day di Amazon I fotografa le preferenze degli italiani in fatto di TV. I dati sono stati raccolti, ha segnato record in forma anonima, durante le ricerche su tutti i fronti: è stato effettuate dagli utenti sulla piattaforma il giorno con il più alto nelle fasi preliminari all’acquisto di un nuovo televisore, nei primi sei mesi del numero di vendite 2016. di sempre. In Italia L’elemento fondamentale per l’acquisto fino a 22 prodotti di un nuovo apparecchio risulta essere tecnologia 3D riscuote ancora fa- la dimensione dello schermo che costi- scino tra gli utenti tanto da trovar- venduti al secondo tuisce il 42,19% del totale delle ricerche. si al quarto posto tra le funzioni Nello specifico gli italiani sembrano pre- più ricercate con un 13,56%. di Franco AQUINI ferire i grandi pannelli da 55 e 65 pollici, Molto importante risulta inoltre il ideali per il 4K ed i contenuti in Ultra HD, brand e il rapporto di fiducia che su cui la scelta ricade rispettivamente si riesce a creare con l’utente, per il 16,13% e il 14,81% dei clienti del sito. come terza voce più consultata Segue la fascia di TV da 40 pollici con prima dell’acquisto troviamo in- il 14,73% delle preferenze mentre risulta fatti quella relativa al produtto- ancora molto richiesto il formato da 32’’ re. Tra tutti spicca Samsung che con una percentuale del 14,61. Gli scher- abbraccia una grossa fetta delle mi di piccoli dimensioni costituiscono vendite totali su Idealo con il 43%, invece il segmento più debole e in calo bene anche LG che registra il 17%. Il Prime Day di Amazon ha battu- dall’inizio dell’anno. Grande balzo in avanti per Hisen- to tutti i record precedenti. Se già La seconda caratteristica più ricercata se che supera produttori storici nel 2015 aveva registrato numeri è la tipologia di apparecchio (16,92%). come Sony (7,49%) e Panasonic da capogiro, quest’anno Amazon I clienti hanno dimostrato di sapersi (4,38%) registrando un 12,12% ha registrato a livello globale un orientare tra i vari formati e sembrano delle ricerche totali, suo il TV at- incremento del 60% nelle vendite. indirizzati verso i TV abilitati al 4K, che tualmente più venduto: il modello I numeri sono impressionanti so- difatti superano il 35% delle preferenze. M7000 da 65 pollici UHD. prattutto sui dispositivi a marchio Al secondo posto troviamo i più “classi- Nella classifica globale figurano inoltre: alla posizione numero quindici il tipo di Amazon, come i tablet Fire, le Fire ci” pannelli Full HD con un 26,22%, se- al quarto posto il prezzo dell’apparec- sistema operativo supportato, che ricor- TV e gli e-reader Kindle. guiti dai TV curvi (18,36%) che il portale chio, al decimo posto la classe di con- diamo essere fondamentale per la frui- A chi ama i numeri basti sapere considera in una categoria a parte. La sumo energetico e sorprendentemente zione di alcuni servizi streaming. che sono stati venduti, sempre a livello mondiale, più di due milioni di giocattoli, un milione di paia di MERCATO Il popolare servizio di streaming video scivola sui dati relativi ai nuovi abbonati scarpe e 90.000 televisori. Il tutto utilizzando sia il sito web che l’app Amazon. L’ App stessa ha fatto re- Netflix incrementa gli utili, ma il titolo crolla in borsa gistrare un altro record, totalizzan- do un milione di nuovi utenti che Troppo pochi i nuovi abbonati nel trimestre appena concluso, inevitabile il tonfo in borsa hanno acquistato o semplicemen- di Dario RONZONI trare le previsioni del trimestre scorso, te consultato le offerte. I numeri che parlavano di 2,5 milioni di iscritti sono impressionanti non solo a isultati contrastanti per Netflix: in più. L’incremento si è invece ferma- livello globale, ma anche in Italia, il colosso dello streaming video to a 1,7 milioni, cifra che porta il totale dove i prodotti ordinati sono stati R supera le previsioni sugli utili, ma degli abbonati a 83 milioni. Il risultato, 750.000 con un picco intorno alle la poca vitalità sul versante abbonati ne molto al di sotto delle aspettative, ha ore 14, dove la media di prodotti determina un pesante tonfo in borsa. causato così uno scivolone sui mercati, venduti ha toccato i 22 pezzi al Nel secondo trimestre del 2016 Netflix con un deprezzamento del 15% per le secondo. Notevole inoltre la quan- ha fatto segnare ricavi per 2,11 miliardi di azioni Netflix. Dall’inizio dell’anno a Wall annunciato investimenti per 6 miliardi tità di ordini effettuati già la notte. dollari, contro gli 1,65 miliardi di dodici Street le azioni di Netflix hanno perso il di dollari per la realizzazione di nuovi Baldiflex, produttore e vendito- mesi fa. I problemi emergono quando 14% del proprio valore. Per contrastare contenuti. Una dichiarazione che al mo- re di materassi e cuscini ha così si passa ad analizzare il numero degli una fase non certo brillante, già qualche mento non pare rassicurare più di tanto commentato:”Arrivare in ufficio e abbonati: il servizio non è riuscito a cen- tempo fa il CEO Reed Hastings aveva gli addetti ai lavori. trovare già ordini per 40.000 € è stata una gran soddisfazione!”.

 torna al sommario 2 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TV E VIDEO Dal 1 luglio i produttori non possono più commercializzare TV che non sono dotati di tuner DVB-T2 e di codec HEVC Ecco tutti i TV “future proof” secondo la legge Dal 1 gennaio 2017 i TV senza tuner DVB-T2 e codec HEVC saranno fuorilegge e non potranno più essere venduti nei negozi

di Gianfranco GIARDINA catta la prima scadenza prevista dalla legge che decreta il divieto di vendere in Italia TV senza Stuner DVB-T2 e codec HEVC. Infatti, dal 1 luglio 2016 i produttori non possono più introdurre nel canale distributivo (e quindi vendere a rivenditori e distributori) TV privi dell caratteristiche sopra indicate. I rivenditori a loro volta hanno sei mesi, fino al 1 gennaio 2017, per “liberarsi” dei TV che la legge ritiene obsoleti che, a partire da questa data, non potranno più essere com- mercializzati neppure al dettaglio e saranno di fatto “fuorilegge”. Va detto che i TV 2015, soprattutto nelle gamme Full HD, sono quasi tutti non rispondenti alle specifiche di legge e nei magazzini dei retailer ci sono ancora molti pezzi di un po’ tutte le marche che devo- no essere venduti entro sei mesi; l’alternativa, per chi al 1 gennaio del prossimo anno ne avesse ancora in casa, è quella di cercare sbocchi di vendita all’estero: dente che, soprattutto con uno switch off già previsto, i codici non riguardano solo i TV 2016 ma anche quel- la legge è Italiana e nulla di simile è previsto negli altri veri TV a prova di futuro sono quelli con tuner DVB-T2 li del biennio precedente e sono divisi e raggruppati Paesi comunitari. e HEVC. La scelta giusta può essere quindi diversa da secondo il marchio; questi dati ci sono stati comunicati acquirente ad acquirente: chi vuole la vita comoda e dai diversi produttori e presumiamo quindi che siano I TV “fuorilegge” sono davvero obsoleti? vuole un prodotto al passo con i tempi, è bene che si completi e corretti. Ovviamente DDay.it non può essere In realtà la legge è finalizzata a forzare uno svecchia- orienti verso gli apparecchi HEVC; chi invece cerca l’af- ritenuta responsabile per eventuali errori ed omissioni mento del parco installato tale da rendere plausibile nei fare e, pur di farlo, è disposto a future piccole scomodi- e anzi la redazione esorta i marchi eventualmente non prossimi anni un passaggio al nuovo standard televisi- tà, può andare serenamente sui modelli “fuorilegge”. Il citati ad inviare la propria lista per il relativo inserimento vo DVB-T2 HEVC senza causare un ricambio massivo vero problema è però spesso quello di riuscire a capire nell’anagrafe dei TV “future proof”. di TV in un tempo troppo breve. I tempi però si sono un se il modello che si sta prendendo in considerazione è L’anagrafe dei TV a norma di legge pubblicata in queste po’ più ristretti perché la prevista cessione della ban- effettivamente adeguato alle specifiche di legge o no; pagine è aggiornata a luglio 2016. da 700 MHz ai servizi di telecomunicazioni mobili sta ovverosia se ha sia il tuner DVB-T2 (e questo è gene- spingendo il Governo italiano a pensare a uno switch ralmente indicato sui siti dei produttori) e se dispone Attenzione, non tutti i TV a norma off delle attuali trasmissioni già nel 2022, a solo 5 anni di decodifica HEVC: quest’ultima caratteristica, pur es- sono veramente “future proof” dall’entrata in vigore dell’obbligo. sendo decisamente rilevante, non è quasi mai riportata Un’ultima cautela per i prossimi futuri acquirenti di Fino ad allora, i TV “fuorilegge” sono assolutamente nelle schede tecniche sui siti di retailer e produttori e TV: il fatto che un modello sia compreso nella lista e perfettamente funzionanti. Il rischio futuro, se ci sarà questo è effettivamente un bel problema. risponda alle specifiche di legge, non vuol dire che si effettivamente lo swtich off, è che questi TV richiedano, tratti di un TV effettivamente al riparo da rischi di ob- per continuare a funzionare, l’affiancamento di un -de L’anagrafe dei TV “future proof” solescenza. Infatti ci sono alcune caratteristiche che coder esterno, con la conseguente scomodità di ave- Senza certezze su quali siano i modelli a prova di futuro sarebbe meglio che un TV abbia e che non sempre i re due telecomandi e di dover selezionare l’ingresso e quelli che la legge dichiara obsoleti, è difficile fare un modelli “a norma di legge” prevedono. La più impor- giusto. Ma comunque non sarà necessario rottamare a acquisto consapevole. Per questo motivo DDAY.it - visto tante è la disponibilità di un tuner satellitare, che in tutti i costi un TV ancora ben funzionante. che le istituzioni non si sono mosse in tal senso - ha condizioni di carenza di risorse frequenziali sul digi- predisposto l’anagrafe dei TV che rispondono alle spe- tale terrestre, diventa sempre più importante. Tanto E quindi cosa è bene acquistare? cifiche di legge e che quindi sono più a prova di futuro per fare un esempio, le partite della fase finale di Euro Nei prossimi 6 mesi è prevedibile che ci saranno offerte degli altri. Si tratta ovviamente solo di una lunga lista 2016 sono trasmesse anche in 4K ma solamente via speciali particolarmente convincenti sui TV che da fine di codici, molto utile però per chi vuole sapere se il TV satellite: se il TV non dispone del tuner, non resta che anno non si potranno più vendere e non è affatto detto su cui ha messo gli occhi è tra quelli che si salveranno uno scomodo e costoso decoder esterno. Allo stesso che non si tratti di affari da cogliere al volo. Ma è evi- dal 2017 o che usciranno definitivamente dai negozi. I modo, per essere veramente aperti al futuro, è bene acquistare un TV 4k con il supporto pieno delle co- difiche HDR, se possibile non solo HDR10 ma anche L’anagrafe dei TV a norma di legge Dolby Vision: le specifiche di legge nulla prevedono anche in quest’ambito. Ma soprattutto, per quello che Hisense Philips DDAY.it ha compilato l’anagrafe dei TV a norma riguarda le trasmissioni 4k, è importante che il TV di legge. Selezionando il link qui a fianco, è sia in grado di decodificare i flussi a 50 fotogrammi LG Samsung possibile accedere agli elenchi suddivisi per progressivi al secondo (50p); esistono invece alcuni Loewe Sony produttore. I TV non compresi in queste liste TV dotati di DVB-T2 e HEVC (e quindi sono a norma Metz TCL potrebbero richiedere nei prossimi anni un di legge) ma non vanno oltre il 30p in 4k: questi TV, decoder esterno per poter funzionare. Le infor- malgrado i dettami di legge, non sono certo “future Panasonic Thomson mazioni sono aggiornate a luglio 2016. proof”. È quindi necessario, in alcuni casi, approfondi- re oltre le liste di questo articolo.

 torna al sommario 3 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TV E VIDEO Presentato a Londra il top di gamma Sony, lo ZD9, un TV Full LED che arriverà entro la fine dell’anno in tre dimensioni Con il TV LCD ZD9 Sony inizia a fare HDR sul serio Un TV Full LED che finalmente fa debuttare un sistema di retroilluminazione local dimming pienamente convincente

di Gianfranco GIARDINA l CES 2016 era solo un prototipo guardato a vista e con obbligo, anche per la stampa, di non fotogra- Afare: un TV con luminosità di picco di 4000 nits e un rinnovatissimo sistema di retroilluminazione diretta in grado di gestire molte più aree. Ora quel prototipo è cresciuto ed è diventato il nuovo TV top di gamma di Sony: si chiama ZD9, presentato in un evento londinese nella strana collocazione temporale di metà luglio e pre- visto in tre tagli “impegnativi”: 65”, 75” e addirittura 100”. E si sa che Sony il prefisso “Z” lo usa solo per prodotti che ritiene davvero top di gamma insuperabili. Sony sceglie quindi di smarcarsi, di non aspettare la confu- sione dell’IFA ma di anticipare l’annuncio che molti ap- passionati aspettavano, anche se gli ZD9 arriveranno più avanti, anche se comunque entro l’anno. Per fare HDR ci vuole il Full LED Ma per fare un ottimo Full LED bisogna “lottare” La grande attesa innovazione di questo ZD9 è il siste- ma di retroilluminazione Master Drive. In questo model- dai LED non vanno generalmente lo si impiega ancora una retroilluminazione cosiddetta oltre qualche centinaio e gli aloni “Full LED” o anche FALD (Full Array Local Dimming), attorno alle aree più luminose si decisamente più sofisticata e performante, ma anche fanno purtroppo sentire. l Sony molto più costosa: in pratica dietro il pannello LCD c’è ZD9, con il suo sistema Master un’intera matrice di LED che vengono modulati in ma- Drive, promette di spostare avan- niera indipendente per garantire i massimi picchi di lu- ti questo limite, con una matrice minosità là dove serve e, contemporaneamente, senza di LED totalmente indipendenti (e “ingrigire” i neri, tutte cose difficili se non impossibili da quindi non gestiti ad aree) e un ottenere ai massimi livelli con LCD in architettura LED sistema integrato di ottiche e cor- Edge, ovverosia con i LED di retroilluminazione dispo- rezioni elettroniche che – a detta sti sui bordi dello schermo. E se avere una retroillumi- dei progettisti – dà risultati incre- nazione Full LED era importante prima, ora in piena era dibili; in particolare questo ZD9 di contenuti HDR, un’architettura di questo tipo divie- non avrebbe nulla da invidiare ai ne ancora più basilare, con immagini che hanno neri super-neri degli OLED, che essen- profondi (ma leggibili) e punti di illuminazione di picco do pannelli che non necessitano Ecco una fotografia dello schermo, fatta con una buona reflex: già estremamente alti. Il problema che in passato i TV Full di retroilluminazione, non sono da questa immagine si riesce a intuire la gamma dinamica estesa di LED hanno incontrato è comunque un’impossibilità di affetti dai medesimi limiti dei pan- questo schermo e la sua grande luminosità di picco. avere luce solo e soltanto dove serve: le aree gestite nelli LCD. Resa ottima, numeri ignoti I manager di Sony, che pur al CES avevano rivelato alcuni dati relativi al prototipo dimostrato (4000 nits di picco e più di 1000 LED), non hanno voluto soddi- sfare le nostre domande e rivelare la quantità di LED e le luminosità di picco raggiunta da questo appa- recchio, il che fa pensare che, rispetto al prototipo di Las Vegas, sia stato necessario raggiungere qualche compromesso. In particolare, per quello che riguarda la luminosità, lo ZD9 è parso decisamente brillante, con la capacità di “abbagliare”; siamo certi che il TV superi ampiamente il limite dei 1000 nits fissato dalla A sinistra la modalità abituale con cui viene gestita Oltre al controllo discreto dei LED uno a uno, certificazione Ultra HD Premium ma non è dato sa- la retroilluminazione nei TV Full LED, ovverosia a l’engine Master Drive prevede anche una lente pere quale sia il dato certo: il fatto che non sia stato zone, per ridurre l’ingente mole di calcoli neces- capace di focalizzare in maniera molto più netta il fatto un annuncio specifico, però, lascia pensare che saria a gestire i singoli LED uno a uno. Cosa che raggio luminoso sullo schermo, rendendo la trama invece viene fatta nello ZD9 (schema a destra). dei chiari-scuri più definita. segue a pagina 05 

 torna al sommario 4 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE

TV E VIDEO base 4K (e non Full HD come fanno molti TV 4k); e poi Design curatissimo Sony ZD9 per distinguere gli oggetti sullo schermo e applicare Ma nei TV oramai è un fattore marginale segue Da pagina 04  un profilo di riduzione del rumore e di aumento della Le dimensioni schermo sono sempre più grosse, so- nitidezza appropriato. Lo ZD9 è stato concepito anche prattutto per lo ZD9 che parte dal 65” a salire. E la cor- l’obiettivo previsto dei 4000 nits sia stato mancato. e soprattutto per fornire ottime prestazioni “HDR-like” nice attorno allo schermo è sempre più ridotta: resta Lo stesso riserbo è stato applicato al numero di LED, anche su contenuti non HDR grazie a questa gestione poco da “disegnare” di un TV di questo tipo, se non e quindi di aree sulle quali è gestito il local dimming: “selettiva” degli oggetti a schermo: l’espansione della curare maniacalmente i dettagli. Cosa che il designer gli ingegneri hanno solo detto che in ognuno dei tre gamma dinamica dal segnale standard alle possibilità di Sony, presente all’evento, ha fatto. Tre gli aspetti tagli c’è un numero diverso di LED con una distanza di questo pannello viene gestita in maniera differenzia- base su cui si concentra il design: innanzitutto il bordo tra di essi ottimizzata (e quindi differente) a seconda ta a seconda dei soggetti, operando diversamente e laterale del TV, simile a quello delle migliori serie Sony dei polliciaggi. L’unica cosa che è stata mostrata è una con curve diverse nelle varie parti dello schermo e non (con la doppia banda metallica) che però qui diventa porzione di engine di retroilluminazione (con l’obbligo – come avviene con altri TV – imponendo una curva color oro. assoluto di non fotografare), un rettangolo più o meno unica all’intera schermata. A guadagnarci è la resa sia Lo schienale, poi, che è totalmente “estetico”, con una di 20 x 30 cm con un reticolo a nido d’ape molto fitto della basse che delle alte luci e la resa sulle sfumature, di LED, diremmo circa uno ogni 1,5 cm, sia in verticale priva di banding. segue a pagina 06  che in orizzontale. Se così fosse, per esempio nel 65”, la quantità di LED sarebbe enorme, oltre 5000 LED: sarebbe una soluzione troppo costosa e comunque ben lontana da quel “più di 1000” che era stato dichia- rato a Las Vegas per il prototipo. Ne dobbiamo de- durre che la “mattonella” di retroilluminazione che ci è stata mostrata non è una porzione reale del TV ma una ricostruzione più fitta. Ne prendiamo atto, anche se – va detto – il TV ha una gestione del local dim- ming e delle prestazioni che non ricordiamo di aver mai visto su un TV in questa tecnologia.

Confronto tra OLED LG della serie E6 (a sinistra) e il Sony ZD9 (a destra): resa del nero perfetta, nessun alone. Solo il bagliore sulla destra risulta più arrotondato e morbido nell’OLED e con qualche artefatto sulle sfumature nello ZD9. Ma sono dettagli.

Il processore “pompa” il 40% in più degli altri TV 4K Nulla di tutto ciò potrebbe essere fatto con un cuore “debole”. E il processore video è ovviamente il cuore pulsante di questo TV, che promette una cura nell’ela- borazione del segnale senza precedenti: il protagoni- sta si chiama “X1 Extreme”, una variazione potenziata Quando lo ZD9 (a destra) può mettere in gioco la sua super-luminosità, il confronto si fa duro per l’OLED dell’X1 già presente sui TV Sony 2016 e capace di (a sinistra): la schiuma è molto più brillante e vaporosa. I picchi di luminosità raggiunti, dato che siamo in gestire contemporaneamente tre tecnologie: object- una stanza semi oscurata, arrivano però a dare un po’ fastidio. based HDR remaster, dual database processing, and Super Bit Mapping™ 4K HDR, il tutto grazie a una poten- za di calcolo incrementata di oltre il 40%. In pratica, il processore è stato programmato innanzi- tutto per applicare tutti i filtri e calcolare le correzioni su

Ottima resa dello ZD9 (a destra) in questo confronto sempre con l’OLED (a sinistra): l’analisi delle diverse zone e l’applicazione di curve differenziate, fa si che il TV sia in grado di migliorare il bilanciamento delle piante sullo sfondo e della camicia bianca, migliorandone notevolmente il dettaglio, forse con un po’ di Così si presenta lo spessore del bordo schermo. incremento di troppo della nitidezza.

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TV E VIDEO Ma al di là di questi esercizi da “tester”, la Sony ZD9 resa è sensazionale: il combinato disposto

segue Da pagina 05  dell’estrema luminosità e dal controllo dei neri, risultato ottenibile solo con la retroillu- minazione diretta Full LED, è davvero note- piacevole finitura a riquadri (anche se di plastica) e che vole, con risultati sugli scuri quasi da OLED prevede una serie di vani e cavedi per non avere alcun ma brillantezza sulle alte luci irraggiungibile cavo a vista, neppure quelli delle sorgenti. o schienale per l’OLED, almeno al momento. Nessuna è completamente “finito”; addirittura gli attacchi di una particolarità è stata descritta per l’audio di eventuale staffa VESA per il fissaggio a parete sono questi TV, definito da un rappresentante di coperti da un carter per garantire una resa estetica Sony “standard”: peccato non aver puntato impeccabile anche per coloro che lo volessero usare anche su un comparto audio al di sopra di in modalità da appoggio. Ultimo aspetto è la base, in- ogni sospetto. Basato su Android 6.0.1, lo teramente metallica ricavata dal pieno: nobile nei ma- ZD9 è quindi un TV LCD allo stato dell’arte teriali ma forse un po’ troppo convenzionale e senza per quanto riguarda la qualità di immagine, In questo scatto un dettaglio dell’angolo alto dello schermo fantasia. che però non ha la certificazione Ultra HD durante un cambio di sorgente: la grafica in sovraimpres- Premium (“il TV rientra ampiamente nelle sione (HDMI3) è quanto di più difficile da gestire per un TV Resa entusiasmante specifiche richieste – ci ha detto uno rappre- Full LED, con le sottili scritte bianche su fondo nero pesto: lo Ma andrà rivisto con altri materiali sentante di Sony – ma non siamo interessati ZD9 se la cava egregiamente anche se un leggero bagliore di Va detto chiaramente che Sony, con questo ZD9 ha a questa certificazione”) e soprattutto non è troppo è comunque visibile. portato il TV LCD là dove era quasi impensabile, su- compatibile con la codifica HDR Dolby Vi- perandone ancora una volta i limiti: gli aloni chiari delle sion: non certo un problema di prestazioni scritte bianche su fondo nero sono ridotti al minimo, quanto una scelta “politica” per non sostenere – alme- materiale demo) e il confronto con l’OLED (anch’esso bisogna proprio andarli a cercare, soprattutto quando no in questa fase – i costi delle royalty. Peccato perché, in modalità vivid) è stato eccellente, potremmo dire ad la porzione chiara è molto sottile (come – per esempio visto il target “no compromise” a cui si rivolge questo armi pari. Una cosa stupefacente se si pensa alle pre- – nelle scritte a schermo quando si cambia ingresso). TV, il Dolby Vision ci sarebbe stato bene. Abbiamo messe della tecnologia LCD e della retroilluminazione, avuto modo di vedere lo ZD9 in funzione con diversi non certo un’aiuto. Giova invece la maggiore lumino- spezzoni, sia a confronto con un XD93 sempre di Sony sità a disposizione del pannello rispetto all’OLED, che che con l’atteso OLED serie D6 di LG. Contro la nostra porta il contrasto e il microdettaglio percepito più in là: volontà, tutte le demo sono state fatte con i TV in mo- nel confronto A-B (che non è mai una buona cosa nei dalità “vivid”: colori inutilmente sparati e luminosità “a TV, visto che spesso fa propendere per lo schermo più manetta”. Ovviamente, volendo dimostrare la gamma luminoso e saturo e non per il migliore) lo ZD9 vince dinamica (quasi sempre con contenuti non HDR, un a mani basse. Ma vorremmo rivedere le cose con altri piccolo paradosso se si pensa che la conferenza stam- contenuti e soprattutto con modalità non “vivid”. Sony pa si è tenuta nell’head quarter europeo di Sony Pictu- ha il merito di essere riuscita, ancora una volta, a spo- res) la modalità Vivid garantisce una resa d’effetto nei stare un po’ più in là le prestazioni dell’LCD, portandole Lo ZD9, ovviamente, non può essere super-sottile confronti, malgrado porti l’immagine ben lontana dalla a tutto tondo nell’era dell’HDR. Certo, questo sforzo Serve comunque spazio per la matrice di retroil- realtà che vuole rappresentare. Il succo è che lo ZD9 porta con sé un costo non banale: il 65” arriverà a un luminazione. Opportuni vani e passaggi occultano si è comportato molto bene nella chiusura dei neri: l’ef- prezzo di circa 5mila euro; il 75” costerà invece 8mila; alla vista tutti i cavi. fetto alone non si è praticamente visto (almeno con i e – rullo di tamburi – per portarsi a casa il poderoso 100” serviranno 70mila euro (oltre che un salotto bello grande). Aspettiamo di poter provare questo TV (nel taglio da 65”) nel nostro laboratorio e con tutti i tipi di materiali (anche standard definition e Full HD, ma so- prattutto anche materiale HDR) e capire se l’OLED da oggi ha un grattacapo in più. E insieme arrivano i rinforzi sulla gamma bassa La gamma Sony, oltre al nuovo top di gamma ZD9, si arricchisce anche nella fascia più bassa: arrivano infatti 5 serie di TV a completamento della gamma 2016. SI tratta in tutti i casi di TV 4K HDR di cui è stato detto pochissimo e tra i quali - al momento - non ci risultano differenze sostanziali nelle caratteristiche. Bisognerà però capire più avanti, sia sulla base delle informazioni ufficiali, al momento ridottissime, che sulle evidenze dei test, le vere differenze di caratteristiche e prestazioni di questi modelli. Qui di seguito le serie e le dimensioni schermo in arrivo: XD83 (49 pollici) In questa immagine si vede la porzione centrale dello schermo con la matrice LED tutta “aperta”: si può XD80 (55, 49 e 43 pollici) così osservare come si comporta la retroilluminazione e come riesca di fatto a mappare in maniera ab- XD75 (65 pollici) bastanza chiara e definita, le aree da illuminare rispetto a quelle totalmente buie. Uno speciale algoritmo, XD70 (55 e 49 pollici) poi, aiuta ad abbattere per via elettronica eventuali “sbavature” chiare su fondo scuro. SD80 (50 pollici)

 torna al sommario 6 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TV E VIDEO Presentata la nuova gamma di TV OLED che arriverà in Italia a partire da settembre. Ancora nulla sui prezzi Nuova gamma TV OLED LG: piatti e tutti 4K HDR Tutti 4K HDR (anche con Dolby Vision) e prevalenza netta di schermi piatti, con una sola linea destinata allo schermo curvo

di Gianfranco GIARDINA a carica dei 22mila. Tanti sono stati gli OLED ven- duti dal 2015 a oggi, con un incremento rispetto L alle medie di vendita precedenti di oltre il 600%. “Continuiamo settimana dopo settimana a essere lea- der di mercato – ci dice un manager di LG - nel seg- mento che più ci interessa, quello sopra i 1.750 euro. E questo è niente rispetto a quello che accadrà con la gamma nuova, dall’immediato dopo-IFA, a settembre”. E a vedere i nuovi TV in funzione ci si convince che – anche se la concorrenza non resterà a guardare - non potrà che essere un successo. LG ha presentato a Milano, presso lo show room di Rimadesio (produttore di arredamento di design con cui LG ha stretto una partnership) la line- up di TV OLED che caratterizzerà la seconda parte del 2016, i cui pezzi forti sono stati protagonisti al CES di Las Vegas lo scorso gennaio. Si tratta in buona sostanza di 4 nuovo top di gamma LG, dotato anch’esso di un’elegante linee nuove, tutte UltraHD, con una netta prevalenza per soundbar alla base (realizzata su progetto harman/kar- B6, il sogno può diventare realtà i modelli piatti, per i quali non nascondiamo la nostra pre- don) ma di dimensioni contenute in profondità, così da La novità che farà gola ai più è però la serie B6 (an- ferenza. I modelli presentati hanno molte caratteristiche risultare pochissimo invasiva in qualunque layout. che qui disponibile con schermo da 55” e 65”): si tratta in comune, come per esempio la certificazione tivùsat e di un OLED piatto sempre 4K HDR e con buona par- tivùon (quindi hanno doppio tuner DTT + sat), la certifica- te delle caratteristiche dei modelli superiori, come la zione UltraHD Premium (che garantisce le prestazioni in certificazione UltraHD Premium e la compatibilità con modalità HDR), il sistema operativo WebOs e l’audio pro- le principali codifiche HDR (sia con HDR10 che Dolby gettato da harman/kardon. Finalmente attiva anche una Vision); viene meno in questo caso la capacità di ri- nomenclatura facile e chiara da interpretare; e soprattutto produrre contenuti 3D, ma siamo certi che una grande immediata da mettere in ordine per qualità. base di utenti farà volentieri a meno di questa funzione pur di avere un OLED 4k HDR piatto a un prezzo più G6, un 77” per chi vuole il massimo accessibile e con un design ancora molto bello, sia per Si parte dall’alto con la serie G6, quella che fa parte la sottigliezza dello schermo che per l’assenza di cor- della famiglia di prodotti Signature, apparecchi esclusi- nice e la base, semplice ma elegante grazie all’utilizzo vi e totalmente senza compromessi: si tratta dell’OLED Una delle caratteristiche distintive è legata alla corni- di parti verticali in plexiglass che lasciano “volare” lo protagonista di Las Vegas, dotato di soundbar profon- ce (sottilissima) in vetro che rende il già entusiasmante schermo. da integrata nella base e che può essere ruotata di 90 design degli OLED ancora più esclusivo; ma quello che in caso di installazione a parete. più conta, la resa – almeno con le immagini dimostrati- ve – è incredibile; non possiamo invece dare alcun giu- dizio, neppure sommario, sulla qualità dell’audio, dato che la location rumorosa in cui sono stati presentati i nuovi modelli non ha permesso di fare alcuna conside- razione a riguardo. C6, a qualcuno piace curvo La serie C6 (anch’essa in 55” e 65”) invece rappresen- ta l’unica concessione al curvo e, nella gamma, sembra essere un’opzione destinata solo a chi è sedotto dai TV I prezzi? Ne parliamo a IFA non planari. In ogni caso non si tratta di un modello ai A proposito di prezzi, nulla è trapelato per ora: per avere livello della linea E6 visto che viene meno la soundbar. indicazioni certe bisognerà aspettare inizio settembre. L’OLED Signature è davvero senza compromessi: infatti Ma qualche considerazione preliminare si può anche arriverà in Italia solo nell’impegnativo polliciaggio di 77” ipotizzare: in realtà resterà in gamma anche un modello piatto, un gigante 4K HDR di assoluto prestigio e anche attuale Full HD (purtroppo curvo), che sarà importante un discreto lusso, visto che il prezzo difficilmente potrà per mantenere comunque un livello di ingresso nella tec- collocarsi sotto i 20mila euro. Per pochissimi. nologia OLED un po’ più basso. In questo senso, quindi, anche volendo, la serie B6 non ha il ruolo di “entry level” E6, quasi come il Signature (pur nella “nobile” categoria degli OLED) ma si spera pos- È perfetto per gli appassionati sa rimanere, nel taglio da 55”, sotto i 3000 euro. Ma ne La linea subito successiva è la E6, disponibile questa vol- sapremo di più all’IFA: speriamo che le vacanze portino ta in tagli da 55” e 65” in layout piatto: si tratta – se esclu- buon consiglio a chi sta ragionando sul posizionamento diamo il Signature, da cui questo E6 eredita molto – del di prezzo di queste “Ferrari” dei TV.

 torna al sommario 7 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TV E VIDEO Dopo Loewe, anche Metz anticipa il prossimo lancio (atteso per l’IFA di Berlino) di una serie di TV con pannello OLED Metz lancia l’OLED: 55” e 65”, debutto all’IFA La serie Novum, basata sul pannello LG, offre la tradizionale cura produttiva del marchio tedesco. Prezzi alti ma non assurdi

di Gianfranco GIARDINA nche Metz si prepara a salile sul carro dell’OLED e lo fa con un TV tagliato su misura sulle esi- Agenze di un appassionato: l’appuntamento è per la prossima IFA di Berlino (dal 2 settembre) dove il marchio tedesco presenterà ufficialmente la gamma Novum. Si tratta di televisori basati su pannello OLED LG 4K di ultimissima generazione, tassativamente piat- ti, disponibili nei tagli da 55 e 65 pollici (Novum OLED 65 twin R e 55 Twin R), caratterizzati dalla maniacale cura per la qualità senza compromessi tipica di Metz. Abbiamo avuto modo di dare una rapida occhiata a un esemplare di pre-produzione che però esprime già chiaramente il suo grande potenziale. Il pannello utilizzato è lo stesso che è possibile tro- vare sulla serie E6 di LG; quello che cambia, oltre al telaio interamente metallico, un classico delle produ- zioni Metz, è tutta l’elettronica, a partire dallo stadio di alimentazione. Questo occupa quasi interamente la porzione del telaio dedicato all’elettronica. “Per come patibile quindi con le specifiche UltraHD Premium. Il funziona la tecnologia OLED - ci spiega un tecnico tuner è addirittura quadruplo: digitale terrestre, sa- Metz -l’alimentazione deve essere molto generosa tellitare, cavo e anche analogico, ognuno di questi per poter gestire senza sedersi schermate molto chia- dual, ovverosia in grado di sintonizzare due canali per re”. E un vanto per i tecnici Metz è proprio l’insieme volta. La scelta di inserire anche il tuner analogico, dei circuiti che governa l’immagine sullo schermo: per apparentemente fuori del tempo, risulta invece molto quello che abbiamo potuto vedere, il pilotaggio, fatto- intelligente: in questo modo è possibile agganciare re chiave in un OLED, è ai massimi livelli. I tecnici Metz eventuali canali modulati in analogico sul segnale sono anche convinti di d’antenna cosa che può essere utile per esempio per aver spinto in avanti l’interfacciamento a sistemi di telecamere a circuito la qualità di immagine chiuso o per la distribuzione in tutta la casa di con- grazie all’implemen- tenuti video provenienti da sorgenti analogiche. I TV tazione del know how Novum integrano poi un hard disk da 1 TB da utilizzare aziendale nei circuiti per ospitare contenuti e come supporto di registrazio- e nel trattamento del- ne per la modalità PVR. I contenuti presenti sul disco, l’immagine. I Novum comprese le registrazioni, possono essere visti anche sono ovviamente HDR: su qualsiasi TV connesso di casa attraverso la con- da quanto ci è stato divisione DLNA che questo apparecchio lascia attiva detto, dovrebbe esse- anche quando è in stand-by. re verificata la compa- Particolarmente valido, poi, l’audio, ottenuto attraverso tibilità con le codifiche una soundbar integrata e posizionata alla base dello HDR10 e Dolby Vision, schermo, interamente realizzata in legno: ad un primo ma non abbiamo tro- ascolto, è parsa decisamente valida, di certo molto vato riscontri certi su meglio di quanto non facciano i TV di questi tempi. Da questo punto. segnalare poi la compatibilità 3D con occhiali passivi Aldilà della qualità e soprattutto il doppio slot Common Interface +, otti- anche la disponibilità di un collegamento Bluetooth per dell’elettronica che mo per accedere contemporaneamente ai contenuti di una cuffia o una soundbar o anche per una sorgente potremmo verificare Premium e quelli di tivùsat. Molto ben realizzato il sof- audio esterna. solo in un test di qua- tware gestione del TV che consente molte configura- Molto bello il design, sopratttto quello della base: un lità su un esemplare zioni, sia per quanto riguarda il controllo dell’immagine cerchio di metallo sul quale il TV sembra volare, tan- di produzione finale, i sia per tutte le altre funzioni. Molto interessante, per to più che ruota facilmente senza che, a prima vista, nuovi tv Novum sono esempio, la possibilità di gestire impostazioni delle im- si possa capire come possa funzionare il meccanismo. un vero concentrato magini e dei filtri differenti non solo sui singoli ingressi Da segnalare anche un piccolo display OLED posto di tecnologia: si tratta esterni ma anche sui singoli canali sintonizzati: in que- sotto lo schermo per la visualizzazione dell’ora o di al- di TV 4K HDR con ca- sto modo è possibile scegliere per esempio un tipo di tre informazioni, configurabile da menù e attivo sia a pacità di raggiungere impostazione per i canali in HD e un altro tipo per quelli TV acceso che in stand-by. luminosità di picco di in standard definition, che richiedono spesso un profilo I prezzi non sono popolari (ma non lo è neppure l’appa- 500 nits su oltre metà di correzione degli artefatti più aggressivo. Interessan- recchio): il 65” dovrebbe sfiorare i 7mila euro, mentre il dello schermo, com- te anche l’uscita cuffia, a volume indipendente, come 55” dovrebbe fermarsi subito sotto i 5mila euro.

 torna al sommario 8 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TV E VIDEO A tre mesi dal lancio il Blu-ray Ultra HD è ancora un fantasma: i dati di vendita non sono affatto incoraggianti Inchiesta Ultra HD Blu-ray: c’è, ma chi l’ha visto? Lo abbiamo cercato, si trova solo in pochi negozi, in aree specializzate. A confronto il Blu-ray è un successo planetario

di Roberto PEZZALI eil Hunt, Chief Product Officer di Netflix, non aveva tutti i torti quando definiva il Blu-ray N Ultra HD “un formato nato morto”. DVD e Blu-ray, grazie anche ai forti sconti che ormai tutti propongono, continuano a far registrare numeri tutto sommato interessanti, ma non si può dire altrettan- to del nuovo e rivoluzionario Ultra HD Blu-ray che dovrebbe, secondo la BDA Association, traghettare i consumatori verso 4K e HDR. Nessuna supposizio- ne, solamente fatti: nel corso delle ultime settimane abbiamo cercato nei principali negozi della grande distribuzione player e dischi, confidenti del fatto che una grande metropoli come Milano potesse offrire un assortimento maggiore rispetto al punto vendita del piccolo capoluogo di provincia, e i risultati non sono certo stati soddisfacenti. L’appassionato che vuole dischi in 4K a Milano deve andare da Media World in viale Certosa: senza nes- sun cartello e senza essere messi in evidenza, i evidente che è un player Ultra HD. nuovi Blu-ray Ultra HD sono esposti insieme agli altri Online le possibilità aumentano, con Amazon che ha Blu-ray in corsia e solo la custodia rossa e il picco- a catalogo quasi tutti i titoli disponibili, ma è chiaro lo logo stampato nella parte alta lasciano intendere che ad oggi il Blu-ray Ultra HD è una tipologia di pro- che siamo davanti a qualcosa di diverso. Undici titoli dotto che esiste solo per una nicchia di appassionati in tutto, nessuno imperdibile, rappresentano il mag- minuscola anche rispetto agli acquirenti di Blu-ray. gior assortimento “fisico” che abbiamo trovato. Sembra assurdo, ma passeggiando di fronte alle cor- Grossi multimedia center come ad esempio sie dell’home video all’interno di un grosso mega- Mondadori, che conta su un buon catalogo di DVD e store sono ancora tante le persone che mettono nel Blu-ray, non hanno idea di quando (e se) arrivino i di- cestino o nel carrello una novità in DVD, quando ma- schi, mentre altre catene come Unieuro confidano di gari allo stesso prezzo o ad un euro in più la versione ricevere i dischi a fine agosto inizio settembre. “Chi blu-ray è in bella mostra un paio di scaffali più avanti. vuole vedere qualcosa adesso deve accontentarsi Warner Bros ammette una distribuzione ridotta: “Ci del disco in bundle” ci dice un commesso, disco in siamo affidati soprattutto a Amazon e Media World, bundle nei lettori che quasi sempre devono essere ma i dischi sono presenti anche in qualche altro pun- ordinati perché i pezzi disponibili son pochi. to vendita di altre catene” ci dice un responsabile. Solo Samsung sembra aver distribuito nei punti ven- Quello che però impressiona maggiormente sono i dita un modesto quantitativo di lettori Blu-ray Ultra puri numeri: secondo il rapporto Univideo nel 2015 in siamo di fronte a numeri decisamente diversi: in tre HD e in questo caso, al contrario dei dischi, chi visita Italia si sono venduti, escluso il canale edicola, 16.5 mesi, dal primo di aprile al primo di luglio, ci risulta un negozio ha modo di capire di trovarsi davanti a milioni di DVD e 3.8 milioni di Blu-ray, quindi in que- siano stati venduti dai negozi 2.500 dischi 4K, con qualcosa di diverso: il lettore di BD UHD è posizio- st’ultimo caso una media di 310.000 dischi al mese. The Revenant in testa ai gradimenti. nato a scaffale in mezzo agli altri lettori ma almeno è Se prendiamo il Blu-ray Ultra HD, uscito ad aprile, E i lettori? Ad oggi ci sono disponibili solo 2 modelli, Samsung e Panasonic, che insieme hanno venduto dai 450 ai 500 pezzi dal giorno del lancio (buona parte Samsung). Un numero che combacia con il nu- mero di dischi: probabile che i primi acquirenti abbia- no acquistato una media di cinque dischi. A tre mesi dal lancio sono 15 i titoli disponibili, 500 i lettori venduti e 2500 i dischi, numeri che non giustificano neppure l’investimento necessario per stampare in Ultra HD i nuovi titoli in uscita. Ed è pro- prio “investimento” la parola chiave: nessuna major ha promosso il nuovo formato né nei negozi, né sui giornali e nemmeno in TV. Non che negli altri paesi si sia fatto qualcosa di diverso, ma almeno negli States uno spot promozionale esiste. Senza visibilità, una spinta promozionale decisa e un Tutti hanno i Blu-ray, ma dei dischi 4K neppure Tutti hanno i Blu-ray, ma dei dischi 4K neppure preciso collocamento nei negozi il formato “del futu- l’ombra in molti negozi l’ombra in molti negozi ro” non arriva a domani.

 torna al sommario 9 133_bw_CM10_pgp_ddy.qxp:- 8-03-2016 18:01 Pagina 1

Disegnata per ascoltare

I nuovi diffusori CM10 S2 sono indubbiamente belli, grazie alle loro linee pulite ed alle finiture di qualità superiore. Ma come per tutte le realizzazioni Bowers & Wilkins la forma deve seguire la funzione, grazie alla doppia cupola dell’unità alti ed alla tecnologia tweeter-on-top non crederete quanto bene la musica può suonare.

www.audiogamma.it n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE ENTERTAINMENT Svelate tutte le nuove offerte Mediaset Premium per la prossima stagione Netflix accende Ecco i nuovi prezzi di Mediaset Premium i propulsori a curvatura Lo streaming su smartphone ora si paga La licenza Si spende qualcosa in meno, ma senza il calcio e senza lo streaming su smartphone e tablet di Star Trek Mediaset ha deciso di far pagare lo streaming su dispositivi mobili a parte: 3 euro al mese è sua di Roberto PEZZALI Netflix trasmetterà in tutto il mondo (tranne ediaset Premium ha lancia- to la nuova offerta “Premium” USA e Canada) la nuova M che apre la calda stagione stagione di Star Trek 2016 / 2017. Premium cercherà di valo- La licenza da il via rizzare come sempre il suo contributo principe, la Champions, e in quest’ottica libera alla trasmissione chi non è interessato al calcio apprezze- anche dei 727 episodi rà un leggero ribasso del prezzo, con il delle prime storiche pacchetto “SERIE & DOC + CINEMA” che costerà 20 euro al mese. mese. Per tutti i pacchetti è incluso l’HD count per vedere le partite ad una amico serie. La partenza Serviranno 24 euro al mese invece per (per i pochi canali disponibili), la Smart o ad un parente sarà costretto a spende- è fissata in data i pacchetti “SERIE & DOC + SERIE A & Cam Wi-fi e l’onDemand (con Infinity re 3 euro in più al mese. Una questione astrale 01/2017 SPORT” e “SERIE & DOC + CHAMPIONS incluso per chi ha il pacchetto Cinema). questa ingarbugliata: quello che fino ad & SPORT”, differenziati ovviamente dalla Alle tariffe va ovviamente aggiunto il oggi era Premium Play si sdoppia così in di Michele LEPORI presenza nel primo caso della Serie A e corrispettivo iniziale di 69 euro, mentre onDemand e Mobilità: il primo permette- nel secondo caso della Champions Lea- il costo della tessera sarà riaccreditato in rà di accedere al catalogo di circa 9000 gue. Servono 24 euro al mese anche per fattura. Oltre all’opzione bambini, che co- contenuti (Infinity incluso) senza limiti da “SERIE & DOC + SERIE A, CHAMPIONS sterà 5 euro al mese, c’è una nuova op- TV con la Premium SmartCam, da deco- & SPORT”, perfetto per l’appassionato zione Play Mobilità che viene data gratis der abilitati, da Xbox e Chromecast ma di calcio che potrà vedere tutto: una ta- per tre mesi e poi costa 3 euro al mese. non avrà i canali in streaming, il secon- riffa che però è in promozione fino al 3 Questa è una vera novità: solo pagando do darà l’accesso ai 9000 contenuti e ai maggio 2017, poi si pagheranno 34 euro Play Mobilità di potrà accedere ai conte- 22 canali in streaming su smartphone, al mese fino alla fine del vincolo contrat- nuti onDemand e ai canali in streaming tablet e browsernarsi su un canale com- È ufficiale: Netflix ha acquisi- tuale. In promozione anche il superpac- da browser, da smartphone e da tablet. patibile per vedere comparire il “pallino” to i diritti per la trasmissione in chetto “SERIE & DOC + CINEMA + SERIE Mediaset vuole provare a fermare (tarif- verde con l’invito ad accedere a tivùon, 188 Paesi del mondo della nuova A, CHAMPIONS & SPORT“, 29,00 euro al fandola) la condivisione dell’accesso a ovviamente solo sui TV e decoder com- serie TV in partenza a gennaio e mese fino al 3 maggio e dopo 39 euro al Premium Play: chi vorrà prestare l’ac- patibili. di tutti i 727 episodi che fino ad oggi hanno dato vita alla longe- va epopea spaziale creata da Gene Roddenberry. Star Trek, ENTERTAINMENT Dopo il successo della finale di Champions, Premium pensa ad altre partite in 4K Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine, Star Trek: Voyager e Star Trek: Enter- Mediaset Premium: da settembre i big match in 4K prise arriveranno quindi sulla piat- taforma di streaming verso la fine Premium si prepara alla prossima stagione: i big match del campionato saranno in Ultra HD del 2016, giusto in tempo per la messa in onda della nuova serie di Roberto PEZZALI che verranno trasmes- in partenza a gennaio. Fra i 188 o avevamo già anticipato, ma ora al- se (spegnendo alcuni Paesi di cui dicevamo, mancano cuni produttori ci hanno confermato canali) sul digitale terre- ovviamente gli Stati Uniti ed il L che Mediaset sul 4K vuole fare sul stre, accendendo come Canada, dove CBS distribuirà tra- serio, anche guardando un po’ a quello già fatto nel corso della mite la sua piattaforma All Access che farà Sky partendo dal 2017: la finale finale di Champions un sia le serie storiche dell’equipag- di Champions League è stata solo un canale temporaneo. La gio dell’Enterprise sia la nuova antipasto. A partire da settembre i big visione sarà garantita a generazione di esploratori dello match della serie A saranno infatti tra- tutti coloro che avran- spazio. Il lancio americano vedrà smessi in 4K su Premium, anche perché no un abbonamento la trasmissione di un episodio Mediaset si è messa in tasca i diritti ac- attivo e un TV compati- speciale via CBS All Access, e poi cessori, quelli che permettono appunto bile HEVC a 60p, gli stessi che hanno Champions League: la finale appare la trasmissione seguirà la canoni- di trasmettere le partite sfruttando tutte potuto vedere finale di Champions e quasi scontata, ma non è esclusa la tra- ca messa in onda di un episodio a le ultime tecnologie disponibili. Europei. Mediaset sta valutando anche smissione anche di qualche partita dei settimana. Per quanto riguarda la Al momento si parla di circa 11/12 partite cosa trasmettere in 4K della prossima quarti e delle semifinali. trama, bocche ancora cucite.

 torna al sommario 11 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE ENTERTAINMENT È attivo tivùon, aggrega i contenuti in streaming delle reti TV pubbliche Infinity a caccia tivùon: il VOD gratis ha la sua piattaforma di Netflix Da una schermata diventano disponibili tutti i programmi on demand di RAI, Mediaset e La7 In arrivo

di Roberto FAGGIANO 4K e HDR ivùon è finalmente realtà: tutti i pos- Secondo alcune sessori di un televisore certificato indiscrezioni da noi Ttivùon possono accedere alla nuova raccolte, Infinity applicazione che raggruppa in un’unica interfaccia user friendly la programma- sarebbe pronta ad zione degli ultimi sette giorni delle reti arricchire la sua offerta generaliste italiane, Rai, Mediaset e La 7. con contenuti 4K e HDR L’applicazione è raggiungibile premen- do il tasto “verde” del telecomando da Manca una data digitale terrestre e satellite, e una grafi- precisa, ma l’autunno ca in sovraimpressione avvisa i telespet- potrebbe essere tatori della novità invitando alla prova. tivùon è davvero ben fatto e risolve un periodo propizio problema che l’MHP si porta dietro da ovviamente solo sui TV e decoder com- mentre per La7 troviamo La7 e La7D. Intanto arrivano tempo, la frammentazione: ogni broa- patibili. Questo “pallino” affianca quello Il vantaggio evidente rispetto alle appli- anche le app dcaster per accedere ai contenuti on- rosso per le altre applicazioni fornite cazioni proprietarie è che si può passare per PSVita e Hisense Demand ha creato una applicazione dalla RAI e da quello blu dedicato ad dalla programmazione di un’emittente a dedicata e l’utente era costretto ad en- applicazioni temporanee (a breve ci quella di un’altra senza cambiare am- trare e uscire dalle diverse applicazioni sarà quella dedicata alle Olimpiadi di biente e app, inaugurando così l’era di Roberto PEZZALI per cercare i vari contenuti. Le app sin- Rio). Una volta premuto il tasto verde dello zapping anche per in video on de- gole sono ancora raggiungibili tramite del telecomando appare una scherma- mand. Da segnalare, almeno per quel- il menù TivuLink, ma indubbiamente la ta che riunisce i servizi di guida ai pro- lo che abbiamo potuto vedere che RAI nuova applicazione che aggrega tutti i grammi (praticamente i palinsesti per i mette a disposizione solo le trasmissioni canali, con interfaccia semplificata e mi- 7 giorni successivi), tivùlink (ovverosia dei 7 giorni precedenti ma non quelle ni-guida, è molto più pratica. le scorciatoie alle app dei vari broadca- del giorno corrente; Mediaset e La 7, pur ster) e la vera funzione di tivùon, cioè con un certo ritardo, invece, caricano i Via libera allo zapping l’accesso alla visione in streaming de- contenuti anche durante la giornata. anche per la “catch-up TV” gli ultimi 7 giorni. Il servizio, almeno al Una volta entrati nel giorno e nel ca- Infinity è pronta con HDR e 4K: Abbiamo provato in anteprima il servi- momento, si riferisce ai canali principali nale desiderato si può scegliere il pro- ancora manca una data precisa zio tivùon sia con un decoder Humax di RAI (gli stessi che si trovano su RAI gramma da vedere e farlo partire con ma secondo alcune indiscrezioni Tivùmax Pro che con un TV OLED LG, Replay), Medisaet e La7, ma non è da un semplice clic: il contenuto arriva in da noi raccolte l’autunno potreb- in entrambi i casi con successo. Per ac- escludere che possano aggiungersene streaming via Internet con una qualità be essere il periodo propizio. La cedere all’applicazione basta andare su degli altri. generalmente “accettabile”, anche se piattaforma di video on demand un canale RAI e premere il tasto verde, Da qui basta spostarsi sulla destra per migliorabile. Altrettanto semplice inter- italiana è sempre stata molto atti- noi abbiamo provato tivùon prima del andare sul logo dell’emittente deside- rompere momentaneamente la visione. va dal punto di vista tecnico, ed è lancio ufficiale, ancora senza “inviti” a rata, cliccando su uno dei tre loghi si Poi, nella schermata principale e in tutti i anche una delle poche che oltre schermo ad accedere alla app: dal lan- entra nella sezione dedicata. Quindi per menù, rimane visibile un riquadro con il ad offrire l’app per tutti i dispositi- cio ufficiale (avvenuto lunedì 18 luglio) la RAI possiamo accedere ai contenuti programma in onda in quel momento, in vi permette anche il download in basta posizionarsi su un canale compa- disponibili degli ultimi 7 giorni di Rai 1, modo tale che mentre si cerca il conte- mobilità. Dopo aver fatto un primo tibile per vedere comparire il “pallino” Rai 2, Rai 3 e Rai 5. Per Mediaset ci sono nuto desiderato non si perde comunque tentativo in chiave 4K con la gam- verde con l’invito ad accedere a tivùon, Canale 5, Italia 1, Retequattro e La5 la visione della diretta. Per semplificare ma SUHD Samsung, Infinity è ora la visione, una volta selezionato il con- pronta ad allargare la fruizione tenuto desiderato, questo parte subito di contenuti a risoluzione “ultra” a tutto schermo, senza bisogno di pre- anche ai TV degli altri produttori, mere altri tasti come accade ora con le aggiungendo per alcuni contenuti singole applicazioni disponibili in MHP o anche la possibilità di riproduzio- su smartphone e tablet. ne HDR se il dispositivo è compa- Per accedere ai servizio tivùon è neces- tibile. Restano solo alcuni nodi da sario un televisore o un decoder certifi- sciogliere legati ai contenuti, ma cato (il bollino, tra quelli tivù, è a forma la piattaforma tecnica dovrebbe triangolare) e ovviamente un buon colle- essere in fase di test avanzato. gamento a Internet; per tutti gli altri tivù, Nel frattempo non si ferma il rila- anche se connessi, che non dovessero scio dell’applicazione per un nu- essere compatibili, semplicemente non mero sempre più ampio di device: esce l’avviso di premere il tasto verde e, Infinitysbarca infatti sui TV Smart premendolo, non accade nulla. Hisense e su PS Vita, con l’ap scaricabile dal PS Store.

 torna al sommario 12 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE ENTERTAINMENT TIM ha lanciato il decoder TIMVision, basato su Android e compatibile 4K: un’occasione per valutare anche l’offerta TIMVision è meglio di Netflix, NowTV e Infinity? Il servizio di streaming di TIM è cresciuto talmente tanto da poter essere considerato sulla carta uno dei migliori in Italia

di Roberto PEZZALI IM ha annunciato la disponibilità del nuovo de- coder TIMVision basato su Android TV. Del nuo- T vo decoder avevamo già parlato quando era stato annunciato: un piccolo cilindro con all’interno Android TV, facile e semplice da usare e dotato an- che di un tuner DVB-T2 HEVC per accedere ai conte- nuti TV di oggi e di domani. Il decoder, che abbiamo provato, funziona davvero bene e oltre ad assicurare la compatibilità con tutto l’ecosistema Android TV, quindi giochi e app (non moltissimi a dire il vero), permette an- che di accedere al servizio), integra anche una nuova app TIM Vision con il suo ampio catalogo di contenuti. TIM si dimostra inoltre molto più aperta di altri: se il set top box di NowTV permette l’accesso solo al servizio Sky, sul decoder TIM Vision ci sono le app di Premium Online e a breve arriverà Netflix, applicazioni che sono comunque già fruibili grazie a Google Cast. Il decoder, che supporta 4K, audio multicanale, ha una connessione Wi-Fi integrata e una memoria espandibi- prato del vicino credendolo più verde, sarà la partenza le (8 GB lo storage di base) sarà in vendita a 109 euro, flop (ricordate Cubovision?) ma onestamente il TIMvi- da settembre sarà disponibile per i clienti che già usa- sion di oggi non merita affatto di essere dimenticato no TIMvision e hanno un vecchio decoder ed è in pro- quando si deve sottoscrivere un servizio di streaming. mozione di lancio per i clienti TIMSMART alle stesse Anzi, per certi aspetti si potrebbe dire che è addirittura condizioni dell’attuale decoder. migliore di Netflix, NowTV e Infinity, e potremmo por- Il decoder, se qualcuno dovesse pensare di fare un af- tare un buon numero di elementi validi per avvalorare fare, funziona solo sulla rete di TIM, ma il servizio TIMvi- questa teoria. sion, proprio come Infinity, Netflix e NowTV, funziona con tutti gli operatori ed è supportato da un numero Costa 5 euro al mese davvero ampio di dispositivi. Ha un numero enorme di contenuti Si parte dal prezzo, 5 euro al mese: di fatto è il più eco- Perchè tutti parlano di Netflix nomico servizio di streaming disponibile in Italia, e con Holly e Benji, Mazinga, Il tulipano nero, Hello! Spank, i e nessuno di TIMvision? 5 euro si può accedere a circa 8.000 contenuti. Esat- Puffi, Pollon e tanti altri cartoni, contenuti che ora pos- Ci siamo quindi chiesti: ma è possibile che nessuno to: TIMvision ha più contenuti di Netflix, di Infinity e di sono essere rivisti interamente episodio per episodio. parli mai di TIMvision quando si prende in considera- NowTV. I numeri come sempre dicono poco, ma se si TIMvision ha un catalogo quindi che non è affatto male, zione un servizio di streaming? va ad analizzare il catalogo e si guarda alla qualità si e per la presenza dei classici Disney, di un numero Secondo TIM, TIMvision è leader di mercato, ha più scopre che non solo, dove disponibile, il contenuto è in enorme di cartoni e di moltissimi film in HD sicuramen- abbonati di Netflix e dei servizi di Sky e Mediaset, con HD, ma che il catalogo di TIMvision è oggi decisamente te non è inferiore ai competitor, anzi. Non abbiamo poi circa 700.000 clienti attivi: “le persone che avrebbe- ricco di serie TV, film e contenuti per bambini. Sul sito citato i documentari e i concerti, altra sezione inclusa ro accesso al servizio sarebbero di più, ma noi con- il catalogo è consultabile liberamente quindi ognu- decisamente vasta. TIMvision è anche cross-platform: sideriamo solo quelle che hanno guardato almeno no può farsi un’idea di quello che troverà, ma bisogna l’applicazione è disponibile per iOS e Android, tablet un contenuto” ci dice Daniela Biscarini, Responsabile sempre ricordare che per un questione di diritti non è e smartphone, c’è sulle principali piattaforme smart TV Multimedia Entertainment & Consumer Digital Services possibile attingere al catalogo di contenuti recenti in e funziona anche con Chromecast. C’è infine un altro di TIM. Sarà il suffisso “TIM”, poco adatto forse ad un mano alle pay TV. TIM sta arricchendo il catalogo di aspetto che rende TIMvision decisamente interessan- servizio di video on demand, sarà che si tratta di un mese in mese, e un recente accordo con NBCUniver- te, ovvero il fatto che chi utilizza una SIM TIM non paga servizio italiano e spesso gli utenti guardano sempre al sal ha portato su TIMvision molti film e serie della major il traffico dati: questo vuol dire che basta un abbona- di grande richiamo, come ad esempio buona parte mento TIM o una sim in un tablet (con l’accortezza di della filmografia di Hitchcock. TIMvision è forse un po’ abilitare i dati per la sola app TIM Vision) e godere della carente forse sulle serie TV, dove i titoli di rilievo sono visione illimitata dei contenuti in mobilità sotto rete 3G pochi, ma ogni serie disponibile è comunque completa o 4G. La scelta di un servizio di streaming è legata mol- in tutti gli episodi e in tutte le sue stagioni. to al tipo di contenuto che propone, tuttavia il TIMvision La vera sorpresa è il catalogo bambini, che non solo di oggi non ha nulla da invidiare agli altri servizi, anzi. integra tutti gli episodi dei contenuti preferiti dai piccoli Ha un catalogo di film e contenuti per bambini (3500 di oggi (Alvin, Curioso come George, Masha e Orso, film e cartoni) enorme rispetto agli altri servizi, ha una Paw Patrol, Peppa Pig etc) ma ha all’interno anche tut- interfaccia finalmente veloce, ha l’HD ed è compatibi- ti i classici Disney e molti cartoni, completi di tutti gli le con un numero enorme di dispositivi, tutto questo a Le serie TV non sono moltissime, ma sono com- episodi e stagioni, che hanno accompagnato nella loro 5 euro al mese senza vincoli. Manca il download, ma plete di tutte le stagioni infanzia i genitori di oggi. Stiamo parlando di Sampei, con una SIM TIM nel tablet non serve.

 torna al sommario 13 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE MOBILE Compaiono in rete altre foto di iPhone 7: sono molto convincenti e mostrano tre modelli Gorilla Glass 5 Gli iPhone 7 saranno tre: Standard, Plus e Pro Sempre più Tutto sembra indicare che si tratti del vero iPhone, ma sul retro c’è una poco rassicurante “s” indistruttibile di Franco AQUINI La nuova generazione di Gorilla Glass i risiamo, di nuovo foto rubate del prossimo iPhone 7. Questa volta nei test di laboratorio Cle foto mostrano chiaramente i tre ha dimostrato maggiore presunti nuovi modelli di iPhone, dalla resistenza rispetto versione standard da 4,7 pollici alla Plus alla precedente con display da 5,5’’ per finire con la new entry: l’iPhone 7 Pro con smart connector generazione, anche e dual camera. Tutto farebbe pensa- da cadute da 1,6 metri re che si tratti proprio del vero iPhone, apparso più volte in rete proprio con di Gaetano MERO l’aspetto che ricalca quello del 6 e del 6s. Se non fosse per la foto che ritrae il retro, È già in produzione la quinta su cui compare la lettera S e che Apple generazione di Gorilla Glass, il associa normalmente al restyling che cherebbe che Apple starebbe tentando vetro utilizzato dalle principali ogni due anni rivitalizza l’iPhone con ca- la strada del ciclo di vita triennale anzi- società del settore hi-tech, che ratteristiche tecniche potenziate rispetto ché biennale. Come sempre, prendete sarà montato sulla maggior parte al modello dell’anno precedente. tutto (foto comprese) con le pinze: è un dei device in uscita entro la fine Sulla carta, questo è l’anno dell’iPhone 7, rumor che arriva dall’altra parte del mon- dell’anno. Ad annunciarlo è sta- quindi del modello con un design tutto do e deve restare tale. È invece certo ta l’azienda produttrice Corning nuovo. Tuttavia è ormai da tempo che si che da qualche anno Apple non riesce che ha anche rivelato alcune parla di un probabile restyling che spia- più a difendersi dalla fuga di notizie e delle nuove caratteristiche del nerebbe la strada a novità più consistenti puntualmente i rumor dei mesi prece- prodotto. Gorilla Glass 5 andrà a in arrivo l’anno prossimo, giusto in tempo denti la presentazione si rivelano fonda- sostituire la precedente versio- per festeggiare il decennio dalla nascita ti. Staremo a vedere, manca il “classico” ne, introdotta nel 2014, rispetto del primo modello. Se così fosse, signifi- paio di mesi alla verità. alla quale è più flessibile, più robusto e due volte più resisten- te alle cadute da circa un metro MOBILE ZTE ha stretto un accordo con Media World per commercializzare i propri device d’altezza su superfici irregolari. I test effettuati hanno dimostrato inoltre che il vetro resiste mag- Da Media World arrivano gli smartphone ZTE giormente ai graffi ed è rimasto integro l’80% delle volte in cui Già disponibili gli smartphone Blade V7 e Blade V7 Lite e atri prodotti di fascia entry-level è stato fatto schiantare al suolo da 1,6 metri. La ricerca da parte Mediatek, a bordo troviamo anche 2 GB di Corning si è concentrata sulle di Gaetano MERO di RAM e 16 GB per lo storage interno cadute accidentali più frequenti: TE ha siglato un accordo con la espandibili con micro SD. La batteria è all’altezza della vita, quando ad catena di elettronica di consumo da 2.500 mAh e supporta la tecnologia esempio il telefono scivola dalla ZMediamarket S.p.A. per la commer- di ricarica rapida “Quick Charge”. Il tele- tasca, e all’altezza delle spalle, cializzazione dei propri device tramite i fono è inoltre abilitato alle linee 4G LTE posizione che assumiamo quan- punti vendita Media World e attraverso ed è già disponibile a 229€ nelle varianti do stiamo scattando un selfie o la piattaforma e-commerce della società. grigio oppure oro. una foto. John Bayne general Ciò permetterà al produttore cinese di Anche Blade V7 Lite presenta della fea- manager Corning ha dichiara- introdurre per la prima volta all’interno ture interessanti. Il display è un IPS da 5” un prezzo di listino di 179€. to a The Verge che tuttavia le del catalogo di un retailer italiano i due con risoluzione di 1280x720 pixel. La fo- Entrambi i modelli montano l’ultima ver- performance del vetro su uno smartphone top di gamma Blade V7 e tocamera principale è da 13 Mpx, quella sione del sistema operativo Android. smartphone dipendono molto Blade V7 Lite. anteriore da 8 Mpx, . Il processore a bor- ZTE proporrà tramite il catalogo Media dal design del dispositivo, dalla Blade V7 è dotato di un pannello IPS Full do è un quad-core Mediatek da 1,0 GHz, World anche altri tre smartphone di fa- presenza di una cornice soli- HD da 5.2”, bordi arrotondati, corpo in la RAM in dotazione ammonta a 2 GB, 16 scia entry-level: il Blade L5 Plus ad un da e dal livello in cui il vetro è alluminio con uno spessore di appena GB sono invece riservati alla ROM espan- prezzo di 109€, il Blade A452 a 139€, collocato rispetto alla scocca. 7,5 mm. La fotocamera principale è da dibile con scheda di memoria. Anche qui e il Blade A506 a 159€. L’operazione Corning, azienda leader che 13 Mpx con doppio flash LED dual tone il case è in alluminio con uno spessore costituisce la prima di una lunga serie possiede ormai i tre quarti del in grado di scattare foto con risoluzione di 7,9 mm, in più dietro la scocca trova di mosse strategiche di ZTE nel nostro mercato, partecipa inoltre alle 4128x3096 pixel e registrare video in Full collocazione un lettore di impronte per Paese che ha manifestato l’intenzione di fasi di progettazione dei device HD alla risoluzione di 1920x1080 pixel. La sbloccare il telefono in 0,3 secondi, la ampliare la presenza dei propri prodotti con la maggior parte dei produt- fotocamera anteriore è invece da 5 Mpx. batteria è identica al V7. È disponibile da presso i principali canali distributivi italia- tori per garantire il miglior risul- Il processore è un octa-core da 1,3 GHz subito, nell’unica colorazione silver, ad ni nei prossimi mesi. tato possibile.

 torna al sommario 14 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE MOBILE Debutta in Cina la versione compatta di Honor V8 di cui riprende diversi elementi tecnici È ufficiale Honor 8, lo smartphone con doppia fotocamera il Galaxy Note 7 È dotato di schermo da 5.2”, con processore Kirin 950 e una sezione fotografica di qualità verrà presentato

di Giulio MINOTTI il 2 agosto a gamma di Honor diventa ogni L’atteso phablet giorno sempre più ampia e inte- del colosso coreano L ressante. In un evento svoltosi a verrà mostrato Shangai è stato presentato il nuovo Honor 8, uno smartphone che riprende al pubblico in un evento vari elementi tecnici del fratello maggio- che si terrà a New York re Honor V8. A bordo di questo flagship con presentazioni troviamo un SoC octa core Kirin 950, con 4 core Cortex-A72 da 2.3 GHz e 4 anche a Rio de Janeiro del tipo A53 con frequenza di 1.8 GHz, e Londra affiancati da una GPU Mali-T880 MP4. Inoltre, è presente un display da 5.2 di Giulio MINOTTI pollici con curvatura 2.5D e risoluzione FullHD, capace di riprodurre il 96% del- 12 Megapixel (di cui uno monocromati- A bordo sono presenti anche un senso- Dopo un’infinità di rumor, Samsung la gamma colori NTSC. Honor 8 verrà co) con flash LED a doppio tono, auto- re infrarosso e quello per il riconosci- ha finalmente annunciato la data di proposto in tre diverse configurazioni, focus laser, apertura f/2.2 e pixel delle mento delle impronte digitali posiziona- presentazione del Galaxy Note 7, la prima con 3 GB di RAM e 32 GB di dimensioni di 1,76 micron; camera che to nella parte posteriore. Le dimensioni confermando inoltre la denomina- memoria interna, la seconda con 4 GB promette ottime foto anche in condi- di Honor 8 sono di 145.5 x 71 x 7.45 mm zione del suo prossimo phablet, di RAM e 32 GB di storage, mentre la zioni di bassa luminosità. Decisamente per un peso di 153 grammi e presen- che si uniforma all’attuale genera- terza offre 4 GB di RAM e 64 GB di completa la connettività con il supporto ta una scocca rivestita da una doppia zione della serie S. Il Note 7 verrà memoria integrata, con la possibilità di alle reti LTE, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac (2.4 superficie in vetro, sia sul frontale che mostrato al pubblico al Samsung espanderla ulteriormente con Micro SD GHz e 5 GHz), Bluetooth 4.2, GPS, NFC sul posteriore. Questo smartphone è Galaxy Unpacked Event, presen- fino a 128 GB. Passando al comparto e porta USB Type-C. La batteria ha una disponibile in Cina in varie colorazioni tazione trasmessa anche in strea- fotografico, anteriormente troviamo un capacità di 2.900/3.000 mAh con rica- (Pearl White, Sunrise Gold, Midnight ming, che si terrà a New York il sensore da 8 Megapixel con apertura rica rapida, mentre il sistema operativo Black, Sakura Pink e Sapphire Blue) con 2 agosto alle 11.00 ora locale (alle focale f/2.4, mentre sul posteriore è è Android in versione 6.0 Marshmallow un prezzo da 270 a 338 euro. Honor 8 17.00 ora italiana) in contempora- stato montato un doppio sensore da con interfaccia personalizzata EMUI 4.1. sarà presentato in Europa il 24 agosto. nea con altri eventi che si svolge- ranno a Rio de Janerio e Londra. Di questo smartphone sono note ormai la gran parte delle speci- MOBILE Il phablet di HP si rivolge a un’utenza business e punta a sostituire in parte PC e notebook fiche tecniche: uno schermo da 5.7 pollici con risoluzione QHD cur- vo ai lati, 4/6 GB di RAM, almeno HP Elite x3 è in arrivo in Italia a 853 euro 64 GB di storage (espandibile via Micro SD) e certificazione IP68, Il top di gamma del produttore americano ha uno schermo da 5,96” e SoC Snapdragon 820 per la resistenza all’acqua e alla polvere. Inoltre, dovrebbe esse- modalità Continuum re confermata la presenza dello di Giulio MINOTTI anche in mobilità scanner dell’iride con un prezzo di resentato in occasione del Mobile grazie a un device partenza di 849 € per la versione World Congress 2016, HP Elite x3 che ricorda un co- europea. Galaxy Note 7 monte- P arriva finalmente sullo store italia- mune notebook. rà, molto probabilmente, il SoC no a un prezzo a partire da 853 euro, Ovviamente privo di Exynos 8893 con uno Snapdragon Iva Inclusa. Una cifra importante per capacità di calcolo, 82X riservato al mercato USA. In- un phablet che si rivolge principalmen- questo accessorio fine, dovrebbe essere presente lo te a un’utenza business e che punta a include uno scher- stesso comparto fotografico del- sostituire almeno in parte PC fissi e no- mo da 12,5” Full HD, l’S7 con una camera posteriore da tebook grazie alla modalità Continuum una tastiera con 12 Megapixel (Dual Pixel) e anterio- di Mobile e alle due dock touchpad, una batte- con risoluzione di 2.560x1.440 pixel, re da 5 Megapixel. sviluppate da HP per questo device. Al ria da 46,5 WHr, porte USB Type-C e mentre la fotocamera posteriore è da momento sullo store dell’azienda è pre- Micro HDMI, per un peso limitato a un 16 Megapixel e quella anteriore da 8. sente solo la Desk Dock, al costo di 157 chilogrammo. Concludiamo ricordando Ricordiamo, inoltre, la batteria da ben euro, che consente di collegare all’Elite anche le specifiche dell’Elite x3 che in- 4150 mAh, il lettore di impronte digitali x3 un display esterno, mouse e tastiera, clude un potente SoC Snapdragon 820, e lo scanner dell’iride, oltre alla certifi- con porte USB e presa Gigabit Ether- affiancato da 4 GB di RAM e uno stora- cazione IP67 e la variante Dual SIM. HP net. Non dimentichiamo, inoltre, la Lap ge di 64 GB espandibile via MicroSD. Lo Elite x3 dovrebbe arrivare sul mercato Dock, che consente di usufruire della schermo è un generoso 5,96” AMOLED subito dopo l’estate.

 torna al sommario 15 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE MOBILE Scoperta una grave vulnerabilità in iOS e OS X: inviando una foto si può accedere al sistema MasterCard Pieno accesso a Mac e iPhone con una foto si allea con le banche Conviene aggiornare il sistema operativo per i pagamenti Apple ha già provveduto a correggere il problema nelle ultime versioni dei suoi software Contactless Mastercard di Roberto PEZZALI hacker potrebbe na- essun sistema operativo è immu- scondere all’interno offre la sua tecnologia ne, e quelli che un tempo erano di una immagine op- MasterPass direttamente N bug innocui oggi, nel mondo dei portunamente creata alle banche dispositivi connessi, si trasformano in pe- codice che viene ese- ricolose vulnerabilità che i malintenziona- guito automaticamente per integrarla ti possono sfruttare per accedere ai dati dallo smartphone o dal nelle piattaforme personali. Apple è una delle aziende più Mac quando Spotlight di pagamento e app attente alla sicurezza dei propri utenti, e o l’applicazione che proprio per questo fa sempre notizia la sfrutta la libreria prova scoperta di un pericolosissimo bug che a visualizzarla.Non ser- di Emanuele VILLA permette, semplicemente inviando una ve nemmeno “aprire” immagine, di eseguire codice maligno e il file, perché lo fa automaticamente il si- di queste versioni devono in pratica ag- avere accesso allo storage e alla cached stema operativo al posto nostro per mo- giornare all’ultima versione disponibile password di sistema, che comunque strarci in anteprima il contenuto. Inutile per stare tranquilli, gli altri (anche coloro sono criptate. La falla è simile nel princi- però creare eccessivi allarmismi: la prima che hanno ancora iOS 8 o iOS 7) non pio a quella che aveva colpito Android: cosa da dire è che Apple ha già corretto corrono alcun pericolo. La situazione è sul sistema di Google il buco era nella la falla non appena gli è stata segnalata, quindi ben diversa da quanto successo Lo smartphone come strumen- libreria di rendering dei contenuti multi- la seconda è che comunque solo alcu- con Android, dove i dispositivi in pericolo to primario di pagamento, se ne mediali, Stagefright, in iOS e OSX è nella ne versioni di iOS e OSX sono colpite erano più di un miliardo: la falla in quel parla da tanto ma, nonostante i Image I/O API, la libreria che gestisce il dal bug e sono OS X Mavericks v10.9.5, caso era un bug presente in quasi tutte molti annunci e la disponibilità di rendering e la visualizzazione delle im- OS X Yosemite v10.10.5 OSX, El Capitan le versioni del sistema operativo, e pro- dispositivi mobili NFC, i pagamenti magini. In questo specifico caso il cavallo v10.11.5 e iOS 9.3.2, watchOS 2.2.1 & tvOS babilmente nel 90% dei casi è ancora lì contactless stentano a decollare. di troia è l’immagine in formato Tiff: un 9.2.1. Gli utenti che hanno installato una pronto per essere sfruttato. Mastercard ha quindi deciso di smuovere le acque, rendendo di- sponibile MasterPass, la propria soluzione per i pagamenti in mobi- SCIENZA E FUTURO Aquila è un velivolo a energia solare progettato dal Facebook Connectivity Lab lità, direttamente alle banche che possono così integrare nelle loro app e nella loro offerta multicanale Primi test di Facebook Aquila, l’aereo progettato i nuovi strumenti senza imporre ai titolare ulteriori download e confi- per portare Internet a 1,6 miliardi di persone gurazioni. Questa integrazione tra gli strumenti online già disponibili Aquila mira a garantire l’accesso alle reti mobili a banda larga nelle zone prive di infrastrutture e il pagamento che si completa di Gaetano MERO circa 96 minuti, più del triplo del tempo semplicemente avvicinando lo previsto per il test, arrivando a 2.150 piedi smartphone a uno dei 5 milioni di acebook ha annunciato l’esito più con un consumo energetico di appena POS già abilitati presenti in negozi che positivo dei primi esperimenti 2.000 watt. Aquila ha l’apertura alare di e supermarket di 77 Paesi nel mon- F di volo con Aquila, il velivolo senza un aereo di linea, è dotato di un impianto do sarebbe, secondo Mastercard, pilota ad energia solare in grado di librar- di ricarica a pannelli solari e a progetto l’ultimo tassello per realizzare la si a 60.000 piedi d’altezza progettato per ultimato riuscirà a raggiungere 18 Km d’al- soluzione globale per l’e-payment. fornire ad oltre 1,6 miliardi di persone un tezza, circondare una regione fino a circa MasterPass al momento è disponi- accesso ad Internet nelle zone in cui non 100 km di diametro fornendo connettività bile soltanto su dispositivi NFC con esistono infrastrutture. Aquila è il frutto tramite un sistema ad onde millimetriche sistema operativo Android, perché del lavoro del Facebook Connectivity e volare autonomamente tre mesi conse- Apple, che può contare sul proprio Lab, un laboratorio nato in seguito al- cutivi. La prova è servita per raccogliere servizio Apple Pay, rimane fuori dai l’impegno preso dalla società all’interno fondamentali informazioni in merito ad re il record mondiale di volo ad energia giochi. Il servizio a disposizione del consorzio Internet.org, che ha come aerodinamica, sistema di controllo e per- solare senza pilota che si attesta attual- delle banche, per il quale Master- scopo la costruzione di nuove tecnologie, formance delle batterie. “Siamo incorag- mente a due settimane, ciò richiederà card ha realizzato vetrofania con tra cui aerei, satelliti e sistemi di comuni- giati da questo primo successo – afferma progressi significativi nel campo della logo dedicato, sarà attivato entro cazione wireless, a beneficio di quel 60% l’ingegnere responsabile del progetto scienza. Sarà inoltre necessario lavorare la fine di luglio negli Stati Uniti per della popolazione mondiale priva di qual- Jay Parikh – ma abbiamo ancora molta di concerto con operatori, governi e altri poi arrivare in Europa e negli altri siasi tipo di connessione al web. Durante strada da percorrere. Per raggiungere il partner per distribuire i velivoli nelle re- continenti tra la fine di quest’anno il primo volo il prototipo è rimasto in quota nostro obiettivo infatti dovremo supera- gioni di interesse”. e l’inizio del 2017.

 torna al sommario 16 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE GAMING Nintendo ha annunciato il ritorno dal prossimo 11 novembre di Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System NES, la storica console Nintendo a 8 bit, torna nei negozi Grazie ad una piccola console anni ‘80 si potranno riscoprire perle del calibro di Super Mario Bros, Donkey Kong e Pac Man di Francesco FIORILLO to. Nintendo NES Mini Classic si limiterà trent’anni dal suo storico debut- a includere trenta giochi e non offrirà la to e dopo aver segnato un’intera possibilità di scaricarne altri, neppure A generazione di videogiocatori, la tramite il servizio di Virtual Console pre- famosa console a 8bit di Nintendo è sente su Wii U e Nintendo 3DS. pronta per un grande ritorno. Il colos- La console, inoltre, non presenterà in- so di Kyoto ha annunciato infatti che gressi per schede SD o altri supporti dal prossimo 11 novembre, sugli scaffali e non potrà neppure essere connessa dei negozi, giungerà il Nintendo Classic alla rete. Di seguito i giochi racchiusi nel Mini: Nintendo Entertainment System, case retrò di quest’ultima trovata della una versione simile a quella originale grande N.o. degli anni ‘80, ma dotata di dimensioni Balloon Fight, BUBBLE BOBBLE, ridottissime. Castlevania, Castlevania II: Simon’s Questo nuovo esperimento nostalgico oltre al cavo HDMI, troverà posto la anche utilizzare il mini pad del nuovo Quest, Donkey Kong, Donkey Kong Jr, potrà essere collegato alle TV ad alta console, un cavo USB per alimentarla Nes per giocare su Wii e Wii U, dopo DOUBLE DRAGON II: THE REVENGE, Dr. definizione tramite il cavo HDMI incluso, e un Nintendo Classis NES Controller, averlo ovviamente collegato al Teleco- Mario, Excitebike, FINAL FANTASY, Ga- mentre i 30 giochi preinstallati, tra cui fi- anch’esso adattato alle inedite dimen- mando Wii. laga, GHOSTS‘N GOBLINS, GRADIUS, gurano gli amatissimi Super Mario Bros., sioni mini. I giocatori, ha specificato Nin- Per rivivere le emozioni del passato o, Ice Climber, Kid Icarus, Kirby’s Adventu- The Legend of Zelda, Metroid, Donkey tendo, potranno collegare un secondo magari, creane di nuove con il Ninten- re, Mario Bros, MEGA MAN 2, Metroid, Kong, PAC-MAN e Kirby’s Adventure, Mini Controller, venduto separatamente do Classic Mini: NES occorreranno circa NINJA GAIDEN, PAC-MAN, Punch- proveranno sia a far rivivere dolci ricor- al prezzo di 10 €, o utilizzare magari un 60€, mentre i trenta giochi pre installati Out!!Featuring Mr. Dream, StarTropics, di assopiti dallo scorrere del tempo, sia Controller Tradizionale o un Controller (la nuova macchina da gioco non è com- SUPER C, Super Mario Bros, Super Ma- incuriosire i giocatori di oggi. Pro per Wii. L’attacco di queste ultime patibile ovviamente con le vecchie car- rio Bros 2, Super Mario Bros 3, Tecmo Nella confezione del Nintendo Classic periferiche è infatti lo stesso presente tucce) offriranno di fatto la possibilità di Bowl, The Legend of Zelda, Zelda II: Mini: Nintendo Entertainment System, sulla nuova console e, volendo, si potrà riscoprire i vecchi capolavori del passa- The Adventure of Link

GAMING Microsoft ha annunciato un nuovo bundle: Xbox One S e Gears of War 4. Prezzo 449$ GAMING Xbox One S, svelato il bundle con Gears of War 4 Xbox One S Stile decisamente sopra le righe per la Xbox One S in edizione limitata: rosso sangue! Nei negozi di Francesco FIORILLO il 2 agosto n concomitanza con l’uscita dell’at- Esposta per la prima volta sotto teso quarto capitolo della saga di le calde luci della ribalta in occa- I Gears of War 4, lo ricordiamo atte- sione della conferenza Microsoft so per il prossimo 7 ottobre, Microsoft pre-E3 2016, Xbox One S ha distribuirà nei negozi di tutto il globo una nuova data d’uscita. Prevista una versione speciale della sua nuo- inizialmente per il 31 agosto, la va console. Il bundle a tiratura limitata bianca console, che lo ricordia- consentirà di avere, in cambio di 449 mo potrà contare su dimensioni ridotte del 40% e sulla possibilità dollari (che in Europa si tramuteran- di riprodurre video in 4K (compresi no quasi certamente in 449€), una i Blu-ray Ultra HD), apparirà sugli Xbox One Slim da 2TB in tinta “rosso scaffali dei negozi di tutto il mon- sangue”, una copia digitale del gioco do (Italia compresa) il prossimo 2 in versione Ultimate Edition (compa- agosto. Quasi con un mese di anti- tibile dunque con le funzionalità Play mani anche su un secondo controller cipo. Come già precedentemente Anywhere e comprensiva del season speciale, ispirato questa volta al desi- annunciato dalla stessa Microsoft, pass), lo stand per posizionamento gn dell’armatura indossata dal prota- in tale data sarà disponibile esclu- in verticale e un controller sempre in gonista J.D. Fenix. sivamente la versione da 2TB, tema Gears of War. Il prezzo di quest’ultimo è fissato sui commercializzata ad un prezzo di Oltre a tale particolare edizione per 74,99$, mentre il filmato pubblicato 399€. I modelli da 500GB e 1TB, collezionisti, caratterizzata tra l’altro da dal colosso di Redmond ci permettere venduti rispettivamente a 299€ e diverse serigrafie legate allo sparattut- di ammirare ogni piccolo dettaglio sia 349€, non hanno invece una data di uscita. Almeno per il momento. to di The Colaition, il prossimo ottobre della nuova Xbox One S, sia del con- i fan della serie potranno mettere le troller grigio-blu.

 torna al sommario 17 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE PC Per guardare i contenuti di Netflix sul PC a 1080p bisogna utilizzare il web browser di Microsoft Nuovo record Netflix: 1080p su PC solo con Microsoft Edge Samsung La riproduzione con tutti gli altri browser, Opera Chrome e anche Firefox, si ferma a 720p per gli SSD

di Francesco FIORILLO Arriva il disco in dai giorni successivi al lancio da 4TB di Edge, la società statunitense Finalmente il limite F si è impegnata molto per far si che il suo neonato web browser gio- di capacità degli SSD casse ad armi pari con i dominatori diventa un ricordo della scena, Chrome e Firefox in te- legato al passato sta, avviando così una guerra a colpi di proclami, annunci e app esclusive, Samsung rilascia infatti che ha comunque portato il colosso di un nuovo taglio Redmond a spendere ingenti risorse. del modello EVO 850, Giusto la scorsa settimana, tramite una nota ufficiale, Microsoft ha annun- l’unità SATA da 2,5” ciato ad esempio che fra i grandi web da ben 4TB browser, che comprendono Chrome, Il prezzo è proibitivo Firefox e Opera, solo Edge è in gra- il flusso video del noto servizio di Microsoft è poi intervenuta di nuo- ma la strada ormai do di offrire una risoluzione di 1080p streaming online on demand.I risul- vo sulla faccenda, annunciando di durante la riproduzione dei contenuti tati hanno dimostrato in effetti che essere impegnata attualmente nello è spianata di Netflix. solo utilizzando Edge si può ottenere sviluppo di codec e formati specifici Il portale PCWorld ha provato que- una risoluzione di 1920x1080, mentre per la nuova generazione di media, di Franco AQUINI st’oggi a constatare la veridicità di i restanti browser si sono fermati ai in modo da garantire la diffusione dei tale affermazione, testando proprio canonici 720p. video UltraHD.

Da Seagate APP WORLD Plex: stessa esperienza su tutti i dispositivi l’hard disk da 10TB Plex rinnova l’app per Windows 10 Seagate ha annunciato la nuova se- I dischi SSD sono la manna dal di Franco AQUINI rie di hard disk Guardian, composta cielo per qualsiasi computer, il da tre famiglie destinate a diversi l noto server multimediale Plex scrive un nuovo capitolo della sua storia: sul solo lato negativo è la capaci- segmenti di mercato. La prima, Windows Store è disponibile l’attesa Universal App per desktop, che sosti- tà di memorizzazione, almeno BarraCuda Pro, è stata pensata I tuisce la vecchia applicazione realizzata per Windows 8. Con la nuova app, fino ad oggi. Samsung intro- per l’utente consumer, la IronWolf sfogliare il catalogo di contenuti multimediale sarà più semplice su tutti i dispo- duce un nuovo taglio da 4 TB è invece destinata ai NAS, mentre sitivi, poichè il concetto stesso di Universal App consiste nel garantire la stessa dell’850 EVO, ovvero il modello la SkyHawk è stata progettata per esperienza utente sia su desktop, che su smartphone e tablet. Il condiziona- SATA da 2,5 pollici, quello più i sistemi di videosorveglianza. Al le è d’obbligo, perché la versione mobile, per ora, non è ancora disponibile. utilizzato in assoluto per rimpiaz- top della gamma troviamo versioni La nuova app di Plex sfrutterà inoltre le caratteristiche di Windows 10, come Cortana zare i dischi meccanici su note- con capacità fino a 10TB, con una e Continuum. Con la prima sarà possibile interagire con l’app tramite comandi voca- book e desktop. rotazione dei dischi di 7200RPM. In li. Continuum invece permetterà agli smartphone, collegati tramite docking station a È quindi chiusa l’epoca in cui bi- particolare BarraCuda Pro integra un monitor esterno, di visualizzare un’interfaccia molto simile a quella desktop. sognava scegliere tra capacità 256MB di cache su tutti i modelli da o prestazioni? Quasi, perché la 6, 8 e 10TB, con garanzia di 5 anni, capacità ora c’è, a patto di avere interfaccia (Sata 6Gbps) e transfer anche un portafogli abbastan- rate massimo fino a 220 MByte za capace. Il prezzo per questa al secondo. Per quanto riguarda i unità da 4 TB è di 1500$, il che prezzi negli Stati Uniti, il Seagate la rende appetibile solo a una BarraCuda Pro da 10TB viene ven- duto a 535 dollari, mentre IronWolf ristretta schiera di fanatici o tec- e SkyHawk rispettivamente a 470 e no maniaci. Tuttavia è un buon 460 dollari. segnale, perché l’introduzione di questo modello spingerà al ribasso i tagli più piccoli (esiste anche un taglio da 2 TB a 700$) e perché dimostra che i limiti tecnologici sono ormai ampia- mente superati.

 torna al sommario 18 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE AUTOMOTIVE Al momento, non si hanno informazioni certe da parte dell’azienda sul lancio sul mercato di queste tecnologie Reportage dai laboratori di Jaguar Land Rover Tutte le tecnologie per l’automobile del futuro Jaguar Land Rover ha in cantiere un’infinità di tecnologie dedicate alla futura auto (anche fuoristrada) a guida autonoma La redazione di DDay.it è andata in Inghilterra a scoprirle e possiamo tranquillamente dire che la ricerca è a buon punto

di Emanuele VILLA

iamo a Gaydon, in Inghilterra, sede del centro ricerca e sviluppo di Jaguar Land Rover. L’idea S non è tanto quella di approfondire i contenuti tecnologici delle vetture del gruppo inglese, ma di an- dare avanti nel tempo e parlare di future technology, di guida autonoma anche in classe offroad e di tutte le tecnologie che nei prossimi anni renderanno le nostre auto sempre più smart e connesse. Non che non lo siano già, tra app che aprono e chiudono le portiere e mettono in sicurezza la macchina con un tocco dello schermo, tag RFID che aprono il bagagliaio, controllo a distanza e sistemi di infotainment super evoluti, ma qui andiamo molto oltre e parliamo di convogli con- nessi, sistemi a ultrasuoni di predizione (non solo di reno, ostacoli, modalità di marcia ecc), Land Rover ha del veicolo (o dei veicoli) che precede la vettura, ma riconoscimento) del terreno, rilevamento automatico senza dubbio l’esperienza giusta per giungere a un trattandosi di una tecnologia basata su radar, la di- degli ostacoli, assistenza alla guida, videocamere 3D risultato brillante. stanza da tenere tra le due vetture è piuttosto ampia che mappano in tempo reale il terreno e soluzioni di Ma c’è una precisazione da fare: Jaguar Land Rover perchè i tempi di reazione non sono istantanei nè in sicurezza avanzata. crede fortemente nelle tecnologie di guida autonoma frenata nè in accelerazione. In questo caso il Gap tra Dal canto nostro, abbiamo avuto modo di provare e semi-autonoma ma non ha nessuna intenzione di i veicoli è di appena 6 metri. La tecnologia è appunto sul campo tutte queste tecnologie e possiamo testi- realizzare un’auto driver less, ovvero totalmente sen- nata per accorciare fortemente le distanze rispetto moniare non solo la grande attività dell’azienda sul za pilota. Vuoi per una questione di piacere di guida o all’ACC classico. La tecnologia in fase di studio nei fronte hi-tech, ma anche il fatto che alcune di queste perchè un’auto senza pilota richiede interventi norma- laboratori JLR aggiunge all’adaptive Cruise Control tecnologie saranno davvero in grado di cambiarci la tivi molto complessi e un’attenta gestione del capitolo una comunicazione wireless diretta (DSRC, Dedicated vita. Quando? Ecco, questo è il punto dolente: nes- responsabilità, il concetto emerso è che le auto dei Short Range Communication) tra i veicoli, di modo tale suno degli ingegneri e dei tecnici consultati è stato due marchi non saranno mai driver less ma metteran- che l’intervento da porre in essere sia estremamente in grado di fornirci una previsione accurata di lancio no a disposizione del pilota un arsenale di tecnologie rapido ed efficiente. L’abbiamo provato, il risultato è sul mercato, ma la certezza è che tra qualche anno i pensate per rendere la guida più rilassante, efficiente notevole: le due vetture possono tenere una distan- modelli attuali sembreranno lontani progenitori. e sicura. Sempre con le mani sul volante. za (regolabile tramite interventi software) nell’ambito della ventina di metri, ma soprattutto possono muo- Guida autonoma sì Rischio tamponamento annullato versi a velocità sostenuta; gli interventi - anche bru- ma il pilota non si tocca con C-ACC schi - sui freni della vettura che precede sono replicati Il primo tema affrontato dai dirigenti Jaguar Land Ro- Ai non addetti ai lavori, il nome potrebbe risultare in- in millisecondi di distanza da quella che segue, con ver è relativo alle auto a guida autonoma. L’azienda quietante: la tecnologia si chiama C-ACC, acronimo di un effetto di reale sicurezza aggiunta. ci crede al punto da dedicare alla futura auto a guida Co-Operative Adaptive Cruise Control ed è un siste- Certo, l’impressione iniziale è quella di un vero e pro- autonoma la stragrande maggioranza delle tecno- ma avanzato di comunicazione V2I (Vehicle to Infra- prio atto di fede, specie quando le due vetture viag- logie su cui sta lavorando, anche - e soprattutto - in structure) e V2V (Vehicle to Vehicle) capace di offrire giano a 20 metri di distanza e 80 Km/h di velocità, ambito fuoristrada. Pur essendo consapevoli delle significativibenefici sulla sicurezza di guida. Tutti co- ma (pur in condizioni di test, su una pista deserta e in enormi difficoltà nel far sposare concetti come guida noscono il Cruise Control e la sua variante Adaptive, rettilineo) possiamo testimoniarne un funzionamento autonoma e offroad (basti pensare alle variabili di ter- che regola la velocità di crociera sulla base di quella promettente. Piuttosto, abbiamo domandato all’inge- gnere JLR se si tratti di una tecnologia proprietaria e che come tale potrebbe avere limitate applicazio- ni (modelli dello stesso marchio e licenze connesse) ma fortunatamente apprendiamo che si tratta di una piattaforma sulla quale l’azienda sta lavorando di con- certo con altre aziende del settore tech ed automoti- ve, cosa che la renderà presto uno standard. Presto quanto? Anche qui, nessuno si sbilancia.

segue a pagina 20 

 torna al sommario 19 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE

AUTOMOTIVE Reportage Land Rover segue Da pagina 19  te i risultati migliori si otterranno quando entrambe le tecnologie, quella basata sugli ultrasuoni e il mapping 3D del terreno saranno integrate nel medesimo siste- ma di bordo: in questo modo, infatti, il fuoristrada a Fuoristrada, ora il convoglio è connesso guida autonoma potrà prevedere un cambio di ter- Una delle novità più interessanti per chi ama il fuori- reno e contestualmente la presenza di un ostacolo, strada è la tecnologia Off-Road Connected Convoy, regolando in autonomia modalità di guida e velocità una primizia assoluta in questo campo e una delle po- di approccio all’ostacolo. che nuove tecnologie a non essere dedicata espres- Clicca qui per il video. samente a un futuro autonomo. Qui il concetto è di- verso: in una situazione di fuoristrada impegnativo, Occhio ai lavori stradali dove le auto procedono in convoglio, chi apre la fila All’interno del centro di ricerca e sviluppo di Gaydon, deve essere il pilota migliore e con più esperienza; chi le tecnologie che Jaguar Land Rover sta sviluppan- segue, deve poter recepire informazioni in tempo rea- do e che vedranno la luce nel prossimo futuro sono le per procedere in modo sicuro e spedito. Anche se moltissime. In questo servizio ci siamo soffermati su il suo livello di esperienza e abilità è inferiore. In tutte quelle che abbiamo ritenuto più interessanti, molte le auto del convoglio viene installato un tablet (poi sulla base del tipo di terreno, ma nessuna si spinge al delle quali sono indirizzate alla futura realizzazione sarà tutto integrato nell’infotainment) che indica la punto di prevedere un cambio di terreno 5 metri prima dell’auto e del fuoristrada a guida autonoma. Ma oltre posizione delle auto dello stesso via GPS e un’infinità che la vettura ci salga sopra. Ci siamo fatti spiegare il i grandi pilastri tecnologici come il Connected Con- di altre informazioni derivanti dalla marcia del capofi- funzionamento, che si basa su un sensore a ultrasuoni voy e il riconoscimento/adattamento al tipo di terreno, la: in pratica se questo si ferma, incontra un ostacolo, posizionato sul parafanghi anteriore (poi ovviamente ci sono tante altre tecnologie in fase di lavorazione: cambia le impostazioni della modalità di guida ecc, verrà integrato per risultare trasparente alla vista): i parliamo per esempio del Safe Pullaway, che impe- tutto il convoglio viene allertato e invitato ad agire di tipi di terreno, come asfalto, ghiaia, sabbia, erba ecc, disce al conducente di accelerare da fermo quando conseguenza per non avere sorprese. Ma la tecno- rispondono in maniera molto diversa agli ultrasuoni, la distanza dall’auto che precede è troppo ristretta e logia potrebbe servire anche a scopi turistici, magari e in questo modo l’auto è in grado di gestire la mo- di effettuare manovre di sorpasso (sempre da fermo) per segnalare alle auto del convoglio il luogo migliore dalità di guida sulla base della lettura dei sensori. Il quando non c’è spazio a sufficienza per effettuarle, per scattare delle fotografie, fermarsi e scendere ad problema qui sono i dati: gli ingegneri ci comunicano ma anche dell’Overhead Clearing Assist, che calcola ammirare la natura e via dicendo. Il sistema wireless di non avere alcuna intenzione di limitare la lettura a autonomamente l’altezza di una barriera (ma anche di basato su tecnologia DSRC (Dedicated Short Range macrocategorie come quelle citate ma vogliono af- un ramo, nel caso di attività fuoristrada) per accertarsi Communications) offre un link diretto tra le auto fino a finare enormemente la sensibilità del sistema e per che l’auto ci passi senza problemi. Certo, ne abbiamo 1 Km di distanza, più che sufficiente in queste condi- questo stanno percorrendo in lungo e in largo svariati sempre fatto a meno, ma che dire del caso in cui si zioni di utilizzo e per lo scopo della tecnologia stessa. tipi di terreno per acquisire informazioni che saranno debbano portare delle biciclette sul tetto? L’altezza Gli ingegneri JLR ci hanno comunicato che è già allo indispensabili per i futuri modelli commerciali. È un dell’auto va impostata a mano, dopo di che il calcolo studio lo step successivo, che consentirà al capofila di po’ come fa Google, in pratica, ma per scopi molto di quella dell’ostacolo è gestita in autonomia dall’au- modificare (previo consenso delle auto del convoglio) diversi. Clicca qui per il video. to. Classica barriera all’ingresso di un parcheggio. le impostazioni di guida delle altre vetture. Così anche Questa tecnologia verrà poi integrata con un’altra, L’auto ci comunica che la sua altezza è di 1.8 metri, i meno esperti potranno avventurarsi in situazioni che che JLR chiama Terrein Based Speed Adaptation, ma l’auto (con le bici sul tetto) è a 2.6 metri. Frenare! normalmente richiederebbero un bel po’ di pratica per ottenere i migliori risultati nella guida autonoma. Last but not least, direbbero gli anglofoni, ci vogliamo con tutta la tranquillità di avere un istruttore esperto Quest’ultima, che abbiamo avuto il piacere di provare, soffermare su Roadwork assist, pensata per facilita- sempre con sé. Clicca qui per il video. non si basa sugli ultrasuoni ma su due videocame- re la guida attraverso una congestionata situazione re 3D capaci di mappare l’ambiente fino a 30 metri di lavori stradali e tassello importante del concetto di Previsione del tipo di terreno di fronte ad esso e di coordinare i risultati con i dati auto a guida autonoma secondo Jaguar Land Rover. grazie a ultrasuoni e 3D mapping degli accelerometri, sterzo, altezza di marcia e sen- Quando ci si trova in una situazione di lavori stradali, Una delle tecnologie che abbiamo potuto approfon- sori di parcheggio; nonostante non sia in grado di con i classici restringimenti di corsia, roadwork assist dire con gli ingegneri JLR si chiama Surface ID ed è prevedere cambi di terreno, potrà visualizzare modi- riconosce grazie al 3D mapping e a un sofisticato sof- indirizzata alla realizzazione del primo fuoristrada a fiche brusche di pendenza, restringimenti, eventuali tware di riconoscimento delle immagini, gli elementi guida autonoma. Le tecnologie attuali consentono di terreni sconnessi, buche e via dicendo, regolando in di segnalazione (tipicamente, i coni stradali e le tran- rilevare e modificare l’assetto e la modalità di guida maniera autonoma e proattiva la velocità. Ovviamen- senne) e guida l’auto al centro della corsia. Il sistema è pensato per es- sere perennemente in stato d’allerta: l’intervento è se- gnalato con un’icona sul cru- scotto e si percepisce una lie- ve assistenza allo sterzo per mantenere la vettura al cen- tro del passaggio. Il sistema funziona, ma anche qui non è ammesso distrarsi: il sistema facilita l’inserimento in stretti corridoi applicando una forza contraria ai movimenti che ritiene sbagliati, ma non fa tutto da sola.

 torna al sommario 20 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE AUTOMOTIVE L’autonomia passa a 183 km reali, oppure quasi 300 in stile di guida urbano VolksWagen 300 km per la nuova batteria per BMW i3 vuole la sua Come era nei piani, BMW ha presentato la versione aggiornata della sua auto elettrica i3 Gigafactory Chi ha acquistato la vecchia versione potrà installare la nuova batteria da 33 kWh e 300 km Magari in Cina Il gruppo tedesco di Massimilano ZOCCHI onsiderando il progetto sotto tutti ha annunciato che i punti di vista, probabilmente la entro il 2025 intende C BMW i3 è una delle migliori auto vendere fino a 3 milioni elettriche in circolazione, grazie a de- sign appositamente studiato, l’uso del di vetture plug-in carbonio nel telaio, plastica riciclata, e e elettriche, ma per interni all’avanguardia. Ha sempre sof- far ciò non basteranno ferto però come molte altre auto 100% “agli elettroni” di una autonomia che la le batterie dei partner relega ad auto urbana o poco più, ov- Spunta l’idea di vero poco meno di 200 km (oppure 130 una “Gigafactory” km nel severo standard EPA). Ora BMW, come più volte annunciato ha lanciato proprietaria e il posto la nuova versione 2017, con una batteria ria. Così, chi lo desidera può restituire ra in forse invece gli Stati Uniti. La nuo- giusto per costruirla che passa dai vecchi 21.6 kWh a 33.2 la batteria meno performante e farsi in- va batteria è grande quanto la vecchia, sembra la Cina kWh, il che porta l’autonomia a 183 km stallare quella nuova, al costo di 7.000 ma ha una densità energetica di circa il reali, oppure quasi 300 in stile di guida euro. Il pacco batterie rimosso verrà 50% in più, con le celle che passano da di Massimiliano ZOCCHI urbano. La notizia però che farà felici riutilizzato per creare storage di rete. 60 Ah a 94 Ah, mantenendo però quasi coloro i quali sono già proprietari della Al momento questa possibilità è con- lo stesso peso. Chi opterà per l’acqui- compatta elettrica è che BMW, come fermata solo per la Germania e il Regno sto direttamente del modello 2017 sarà deciso fin dalla creazione del progetto, Unito, ma è ragionevole pensare che lieto di sapere che ha un listino quasi ha previsto la possibilità per i vecchi come in passato la prassi sarà la stessa invariato, con solo 1200 euro in più, cioè clienti di passare al nuovo pacco batte- in tutti i mercati principali europei. Anco- 36.150 euro.

AUTOMOTIVE Secondo Master Plan di Tesla, il precedente era stato pubblicato dieci anni fa VolksWagen ha dichiarato un nuovo corso che punta fortissimo alla mobilità sostenibile. Entro il Pick-up, SUV, autobus e car sharing nei piani di Tesla 2025, coinvolgendo i marchi con- trollati dal gruppo, sono previsti Nei piani ci sono anche mezzi di trasporto merci, urbani e lo sviluppo di tecnologie solari fino a 30 modelli completamente elettrici, oltre a varie versioni ibri- di Giulio MINOTTI versatile e con miglio- de e plug-in. La stima di portare opo 10 anni dal primo Master Plan, ri spazi interni. Nel su strada fino a 3 milioni di vet- articolo/manifesto pubblicato nel suo Master Plan, Elon ture elettrificate porta a un altro D 2006, Elon Musk individua le pros- Musk ha sottolineato problema: come reperire la gran- sime evoluzioni dell’attività di Tesla rias- anche l’importanza di de quantità di batterie necessa- sumendole in alcuni elementi principali. incrementare rapida- rie? Fonti vicine al management Dopo l’annuncio della fusione tra Tesla mente i volumi produt- tedesco hanno raccontato ad Au- Motors e SolarCity (azienda che opera tivi, sviluppando nuovi tomotive News che l’idea di una nei sistemi fotovoltaici) l’obiettivo è crea- macchinari sempre più mega fabbrica proprietaria, in re ora un’unica piattaforma con pannelli evoluti. stile Tesla Gigafactory, è tutt’altro solari e batterie delle due compagnie Il terzo punto del manifesto è, invece, de- autonoma consentirà ai clienti di inserire che lontana. La capacità produtti- gestibili facilmente anche tramite l’app dicato ai sistemi di guida autonoma, che le proprie Tesla all’interno di una flotta va odierna è stimata in 27 GWh, dello smartphone, in grado ovviamente diventeranno più sicuri, a prova d’errore tramite la pressione di un semplice pul- per l’intera industria di settore. di alimentare abitazioni ed auto elettri- o malfunzionamento. L’evoluzione del sante sullo smartphone; auto che potrà VW calcola che avrà bisogno da che. Si passa poi ai piani di sviluppo dei software dell’Autopilot richiederà tempo essere, quindi, messa a disposizione di sola di oltre 150 GWh di batterie prossimi modelli; Tesla lancerà un nuovo ed Elon Musk, sottolineando come que- altri utenti. I proprietari di Tesla guada- al litio. Secondo la fonte sarebbe tipo di pick-up ed un SUV compatto, ma sto sia ancora in beta ha anche affermato gneranno del denaro dalla condivisione l’equivalente di circa 10 fabbriche, non ci sarà un’auto più economica del- ” una volta arrivati al punto in cui l’Autopi- della propria auto che diventerà, quindi, con un investimento da 2 miliardi la Model 3. Inoltre l’azienda americana lot sarà circa 10 volte più sicuro rispetto accessibile anche a chi oggi non può di euro ognuna. E come per mol- presenterà il prossimo anno un veicolo alla media dei veicoli degli Stati Uniti, la permettersela. Inoltre nelle città dove la ti altri settori, la Cina è estrema- pesante da lavoro ed un mezzo per i tra- denominazione beta verrà rimossa”. domanda supererà l’offerta di macchine mente attraente come possibile sporti urbani. Autobus che con l’avvento Infine viene introdotto il capitolo “Sha- di proprietà, Tesla opererà con una pro- candidata ad accogliere questo della guida autonoma, sarà più piccolo, ring”; l’arrivo della guida completamente pria flotta. progetto.

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n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE GADGET Bastano poche decine di dollari (o di euro) per portarsi a casa un Raspberry Pi, il PC in miniatura per antonomasia Un Raspberry Pi e fantasia: ecco i 10 progetti più folli Ciò che si può realizzare è davvero senza limiti: autoradio, photobooth, smartphone, audiolibri... l’unico limite è la fantasia

di Francesco TUCCI rrivato ormai alla sua terza generazione, il Rasp- berry Pi è un prodotto geniale: rispetto ad Arduino, Amolto più semplice nella sua essenza, ha a bordo una distribuzione (solitamente Linux based) che può in- teragire anche con i vari connettori di ingresso e uscita disponibili sulla board, connettori che con una serie di librerie possono quindi gestire motori, sensori, foto- camere e ogni tipo di device di input e di output. Dal lancio di questa scheda la fantasia dei makers è stata liberata e sono usciti progetti interessanti, divertenti e anche molto strani o pazzi. Ecco una carrellata dei più particolari che ci sono capitati tra le mani. Il telefono Fischer-Price Prendere una serie di funzionalità non da poco, come la visione il classico notturna aiutata da LED infrarossi, il comando vocale e ottenere una reflex molto più smart di quello che ci si telefono di l’interfacciamento con lo smartphone. Il costo è irrisorio, possa immaginare. Il rasberry può provvedere alla con- plastica del- ma per farselo ci vuole un bel po’ di pazienza... nessione della reflex con l’esterno in modo da ottenere la Fischer- funzioni sempre interessanti, come un intervallometro, Price, e con Dar da mangiare al cane con un’email il download istantaneo delle foto scattate su un PC un’operazio- Ricordate il esterno, comando remoto da qualunque dispositivo, ne a “cuore primo Ritor- Wi-Fi, un secondo display USB e via dicendo. Grant’s talking smartphone aperto” ag- no al Futu- giungere un ro, quando Il Kindle come monitor del raspberry Raspberry con la WiFi, una cassa amplificata e un servo Marty entra Un vecchio Kindle (quello con la tastiera) può esse- per far muovere gli occhi. Ed ecco che si ottiene uno in casa di re trasformato in un efficiente display per il nostro smartphone di plastica, con le ruote e gli occhi mobili Doc e c’è il Raspberry Pi, consuma meno di un monitor LCD e se che in base a come si gira il disco del selettore può av- sistema che quanto scritto non cambia, lui non consuma energia. At- viare interazioni con twitter e API di ogni genere, come Raspberry Pi webcam cane apre la sca- tenzione che la garanzia viene persa e c’è la possibilità le azioni o il meteo. Il tutto è integrato con Ptyhon e IF- toletta del di bloccarlo in modo irreversibile, fatelo a vostro rischio TTT, l’immancabile servizio causa-effetto su Internet. cibo per cani e lo versa in una ciotola già stracolma? e pericolo, ma potrebbe essere un’idea niente male. Questo progetto ci assomiglia, ma è più avanzato, Molto più di una classica autoradio presuppone che ci si possa produrre la confezione fre- La macchina del caffè a comando vocale Stanchi della solita autoradio limitata nelle funzioni e as- sata da un macchinario CNC (ci sono i disegni CAD già Un caffè, per favore. Ma non lo state dicendo al barista, solutamente non espandibile? Un Raspberry, un display pronti), ma perché non pensare a una stampa in 3D? Il lo dite alla vostra macchinetta del caffè che procederà LCD touch e un hotspot WiFi e la vostra auto non sarà dispositivo è pensato per nutrire il nostro amico a quat- a farvi il vostro caffè senza che si debba muovere un più la stessa. La difficoltà non è proprio banale, ci va tro zampe quando siamo fuori casa, magari durante la dito, tranne che per berlo. Rispetto a molti progetti presi anche un po’ di conoscenza di elettronica e di saldatu- giornata lavorativa. Ogni qual volta si invia un’email al in considerazione in questa rassegna, questo è un po’ ra per aggiungere i moduli e i pomelli che ruotano (che dispositivo, questo risponde fornendo dei dolcetti al più complesso, ma volete mettere la soddisfazione di autoradio è se non ha almeno un pomello che ruota?). cane e fotografandolo mentre si nutre, così da fornire al realizzare la prima macchina del caffè “interattiva?” Il risultato, però, può essere brillante: tra le sue possi- padrone la prova del lavoro ultimato. bili funzionalità troviamo il supporto per la stragrande Giocare con il Codice Morse maggioranza dei formati audio/video esistenti, svariate Un lettore di audiolibri mono-pulsante Il primo sistema di trasmissione remota può rivivere app come gmail, Facebook, YouTube e altre, Radio FM, La tecnologia può essere ostica a chi non è molto nel vostro Raspberry, ovviamente dovete sapere co- supporto per la camera retrovisore, navigazione offline avvezzo a queste nuove cose. Con questo sistema si s’è il Codice Morse e come si usa. Una guida sorpren- e via dicendo. Insomma, un sistema di gestione di bordo può creare un lettore di audiolibri con tutte le funziona- dentemente dettagliata vi spiega riga per riga tutte le di ultimissima generazione. lità del caso, comandate da un unico bottone. Nessuna funzioni del programma in Phyton, un ottimo spunto interfaccia complicata, nessun display difficile da capire, per imparare questo fantastico linguaggio di program- Gli occhiali smart ma non di Google una pressione avvia la lettura, un’altra la mette in pausa, mazione. Google ha montato su un hype non da poco, per anni, una pressione più lunga torna indietro: magari non sarà per poi dire quasi addio al progetto. Stiamo parlando la cosa più semplice da realizzare, ma usarlo è un gioco Polaroid su carta termica dei Google Glass, gli occhiali del futuro che purtroppo da ragazzi. Mantiene il segno e supporta un’infinità di Un Rasberry Pi, la videocamera (RPi camera module) non hanno neanche più un passato. Partendo da queste formati audio. e una stampante termica. Tutto sapientemente inse- basi abbiamo trovato un progetto per poterseli fare per rito dentro una scatola a forma di Polaroid, che molti conto proprio, un po’ di di inventiva e di fantasia ed ecco Una reflex ultra-smart assoceranno alla loro infanzia. Più che un progetto da un paio di occhiali connessi, con tanto di localizzazione Prendere un battery pack di una reflex, tenerne solo seguire, è una bella idea da cui partire per imparare a GPS integrata. L’idea del progetto è geniale e prevede l’involucro e metterci dentro un rasberry. Il tutto per far dialogare questi tre dispositivi.

 torna al sommario 23 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TEST A settembre arriveranno i nuovi TV OLED LG: abbiamo provato il G6 Signature, anche se (per ora) non arriverà in Italia In prova l’OLED Signature G6: il TV gioiello di LG Il modello G6 Signature è un TV da sogno nel vero senso della parola: la qualità delle immagini ci ha lasciati a bocca aperta

di Roberto PEZZALI n TV senza compromessi, un televisore di altis- simo livello destinato a pochi fortunati che pos- U sono portarsi a casa la massima espressione di design, prestazioni e innovazione. Il nuovo OLED LG Signature, G6 per gli amanti delle sigle, è sicuramen- te uno dei TV più belli da vedere e tra i più avanzati video dal punto di vista tecnologico mai realizzati. Superfluo parlare di prezzo: siamo davanti ad un prodotto pre- mium, un lusso per pochi che ha spinto LG a scegliere, saggiamente, di tenere a catalogo solo il modello da 77” ad un listino che probabilmente si aggirerà intor- no ai 20.000 euro. Il TV che abbiamo avuto per oltre un mese in redazione è un prodotto unico, un modello G6 da 65” che non arriverà (almeno per ora) in Italia ma che assomiglia molto al TV che invece vedremo a settembre nei negozi, il modello E6 (che proveremo lab comunque a breve): stesse funzioni, stessa elettronica, stesso pannello, cambia solo il design e la soundbar, che nel modello in prova può essere reclinata quando LG OLED65G6V si attacca il TV al muro. Siamo davanti ad un TV “spet- UN RIFERIMENTO ASSOLUTO PER LA QUALITÀ D’IMMAGINE tacolare” in tutti i sensi, sia da acceso che da spento: lo Più LG mette a punto la sua tecnologia e più ci avviciniamo al nuovo riferimento assoluto per la qualità di immagine. Il nuovo modello di OLED spessore di pochi millimetri spalmato su un 65” lascia LG è un ulteriore passo nella giusta direzione con immagini spesso semplicemente sbalorditive, specie quando il nero perfetto dell’OLED senza parole e la qualità espressa pure. incontra l’HDR del Dolby Vision. In generale il nuovo LG è ancora più pulito, definito, mentre vengono via via limate le lievi imperfezioni sulle basse luci che avevamo rilevato nelle generazioni precedenti. C’è ancora forse qualche margine di miglioramento, ma possiamo dire con confidenza che siamo finalmente di fronte a una tecnologia matura e dalla qualità impareggiabile che ha se vogliamo un solo unico vero Per chi cerca il top design… difetto: questa qualità costa ancora cara. Sotto il profilo estetico c’è davvero poco da dire: LG ha realizzato un prodotto che, per finiture e materiali, giustifica senza alcun dubbio il prezzo a cui viene pro- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo posto. Il TV nel caso del G6 coincide praticamente con 9.3 10 9 9 9 10 8 il pannello stesso, un foglio di pochi millimetri di spesso- Qualità d’immagine eccezionale Un solo slot per la CAM re incollato su un substrato in vetro che aiuta a tenerlo COSA CI PIACE Design mozzafiato ultra slim COSA NON CI PIACE Il prezzo è elevato perfettamente piatto. Il vetro è ovviamente temperato e WebOS ricco di app e veloce infrangibile, ma è indubbio che, visto di profilo, l’impres- sione è di trovarci di fronte ad un prodotto tanto bello con sistema audio harman/kardon da 60 watt e 4.2 ca- che prevede sia Premium sia Tivù Sat con due moduli di quanto comunque delicato. L’elemento caratterizzante nali è il vero plus di questa versione signature, e questa accesso condizionato separati. di questo modello è la grossa soundbar che funziona volta non siamo di fronte al classico logo messo su un Il telecomando è una versione “Premium” di quello clas- anche da base: LG ha inserito all’interno tutta la parte prodotto dopo aver sganciato qualche euro di royalty: sico LG, giroscopio all’interno per muoversi nei menù di elettronica, e il risultato è un piedistallo che non può harman ha lavorato attivamente al diffusore che dispo- WebOS con la comoda freccia ma anche tasti tradizio- essere in alcun modo rimosso neppure per attaccarlo a ne anche di un DSP per la calibrazione dell’ambiente nali per aiutare nello zapping e nella regolazione delle parete. La soluzione in ogni caso esiste, perché la base che cattura i dati con il microfono del telecomando, da opzioni più semplici coloro che sono ancorati alle tradi- può essere reclinata all’indietro scomparendo quasi del posizionare nel punto di ascolto. zioni. Lo abbiamo trovato davvero comodo e ben fatto. tutto, e con i soli diffusori a vista. Le finiture come abbia- LG non ha avuto troppi problemi nel posizionare al me- mo detto sono di alto livello e anche il gioco di cerniere glio i connettori: grazie alla larga base aveva a disposi- … e per chi vuole la sostanza è decisamente robusto: quattro grosse viti tengono an- zione circa un metro di spazio e lo ha sfruttato al meglio, Il G6 utilizza l’ultima generazione di pannello OLED LG corato il pannello alla base in entrambe le posizioni, e con 4 porte HDMI 2.0, 3 porte USB una delle quali USB da 65”: la tecnologia è sempre quella del white OLED l’unica accortezza per l’acquirente è selezionare in fase 3.0 e tutte le connessioni che servono. Unica nota il sin- con filtri colore RGB, ma LG su questa ultima versio- di installazione il tipo di posizionamento perché la resa golo slot per la CAM, su un TV di questo livello una dop- ne dovrebbe non solo aver corretto alcuni problemi di audio verrà adeguata di conseguenza. La base flottante pia cam era preferibile per soddisfare l’esigenza italiana uniformità sulle bassissime luci ma anche aumentato leggermente la luminosità per poter raggiungere la certificazione Ultra HD Premium. Per l’HDR non ci sono

segue a pagina 25 

 torna al sommario 24 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE

TEST TV LG OLED65G6V tutto sul fronte dell’uniformità. Sparisce in- fatti finalmente quella vignettatura che fino segue Da pagina 24  a oggi affliggeva in una certa misura gli OLED nelle scene meno luminose e miglio- i 1000 e passa nits dei TV LCD, ma questo LG passa ra significativamente in generale l’uniformi- senza problemi i 500 nits e riesce a generare l’incre- tà complessiva. Sotto il 5% di grigio non è dibile dinamica richiesta dall’HDR grazie al sul livello ancora perfetta, ma resta qualcosa di visi- del nero inferiore a 0,0005 nits. Restando in tema di bile unicamente in condizioni di test e non HDR siamo davanti anche a uno dei pochi TV compa- nella visione di normali contenuti. L’OLED è tibile con tutti gli standard, dall’Hybrid Log Gamma per giustamente famoso per la sua capacità di le trasmissioni a HDR-10 e Dolby Vision, quest’ultimo riprodurre il nero perfetto, visto che i pixel godibile visualizzando i contenuti HDR 4K da Netflix. si spengono completamente, ma si è sco- Una nota a parte la dedichiamo all’ultima versione perto più in difficoltà nel controllare livelli di WebOS, il sistema operativo di LG ulteriormente di luminosità appena sopra il nero. Ora LG migliorato rispetto alla versione dello scorso anno. sembra aver scoperto come intervenire su WebOS 3.0 è veloce e decisamente facile da utilizza- questo aspetto, tanto che nel menù delle re, e come nel caso di Tizen l’aspetto più apprezzabile impostazioni è anche spuntata una fun- è che non “ruba” scena all’immagine restando in se- zione apposita per “ricalibrare” il pannello condo piano, ben organizzato in una barra nella parte e ottenere una migliore uniformità (anche bassa gestibile dall’utente. Qui sono raggruppate tutte se a dire il vero noi abbiamo visto cambiamenti imper- Ma più in generale è proprio l’impressione di pulizia le applicazioni, anche se LG ha scelto di occupare la cettibili). Resta il fatto che eliminata la vignettatura, le e precisione che emerge maggiormente, specie nelle memoria interna di oltre 4 GB con poche app rispetto scene più scure sono ancora più godibili, rivelando scene luminose. Rimane da migliorare a nostro avviso a quelle presenti sullo store. Tra le app disponibili nel- l’incredibile contrasto offerto dalla capacita dell’OLED la precisione sulle ombre, dove il TV di LG continua a lo store le più interessanti sono Infinity, Mediaset Pre- nel riprodurre il nero perfetto. Di default LG ha impo- evidenziare eventuali artefatti di compressione in modo mium Play, Spotify e Plex. Le app occupano pochissimo stato la luminosità in modo da chiudere leggermente un po’ marcato, specie da sorgenti come Netflix dove la spazio, pochi Kb, essendo semplici client in linguaggio sui livelli più bassi di grigio, tra l’1 e il 3% per intenderci, compressione è più spinta. HTML5. Interessante il pannello di regolazione: tranne ma andando a ricalibrare questo parametro emerge la Parlando di Netflix, è proprio con il Dolby Vision che quando si attiva l’HDR, con il TV che carica un suo pro- tendenza in alcune scene molto scure a non spegnere questo TV rivela i passi in avanti fatti da LG sulla sua filo, si possono modificare moltissimi parametri e per la completamente i pixel sul nero, motivo per cui alla fine tecnologia. Marco Polo in Ultra HD e HDR è una vera regolazione dell’immagine il TV è in grado anche di ge- abbiamo preferito mantenere l’impostazione di default, e propria gioia per gli occhi (ottima la scelta di Netflix nerare i pattern internamente. L’interfaccia è ben fatta, con risultati comunque eccezionali e soprattutto un di scegliere questa serie come showcase della tecno- ogni opzione è spiegata nel migliore dei modi. nero sempre perfetto, nonostante qualche chiusura più logia): la bella fotografia sfrutta la maggiore gamma di- Solo due porte HDMI supportano l’Ultra HD Deep Co- marcata delle ombre. Detto questo basta poco per ac- namica, non tanto per offrire un’immagine più brillante lor, e questa opzione deve essere attivata da menù. Chi corgersi che l’OLED 2016 ha una marcia in più rispetto (che comunque lo è), bensì per lasciare respirare tutte ha un blu-ray Ultra HD deve sfruttare queste porte. ai modelli dello scorso anno. Da una parte abbiamo una le sfumature intermedie regalando una ricchezza di co- calibrazione di fabbrica (almeno impostando la modali- lori che sposta l’asticella dall’artificiale sempre più vicina Il primo comandamento di LG tà di immagine su ISF stanza scura) forse non perfetta, al reale. Una ricchezza di sfumature che emerge tanto “Non avrai altro TV migliore di me” ma comunque molto vicina ai riferimenti, che regala nelle scene più luminose che quelle più scure, mentre LG continua a sfornare una nuova generazione di TV immagini cromaticamente corrette anche per chi non spicca su tutto la maggiore fedeltà nella riproduzione OLED ogni anno che passa, andando a raffinare sem- ha tempo/voglia/risorse per effettuare una taratura più di oggetti metallici o gli elementi dorati dei bei costumi. pre più quella che è indubbiamente la tecnologia di accurata. Dall’altra LG sembra aver lavorato principal- Anche gli incarnati appaiono più realistici, ricchi di sfu- riproduzione dell’immagine più interessante degli ultimi mente su due aspetti: pulizia delle immagini e dinamica. mature e “veri”. Se c’è un limite dell’HDR, almeno come anni. I modelli dello scorso anno di OLED LG ci avevano Per quanto riguarda il primo punto, possiamo dire che visto in Marco Polo, è che forse alcune scene appaiono sicuramente entusiasmato (a cominciare dall’introdu- l’immagine di questo OLED appare ancora più definita fin troppo reali e in grado di rivelare il fatto che ci stiamo zione dei primi modelli piatti), ma avevano ancora dei e compatta rispetto ai modelli dello scorso anno. Spa- trovando letteralmente di fronte a una rappresentazio- margini di miglioramento su cui LG è andata a lavorare risce quel look forse leggermente granuloso della ge- ne in costume, tanto che a volte ci si aspetta prima o in modo encomiabile, come testimonia il modello og- nerazione precedente (intendiamoci, stiamo parlando poi di vedere comparire la troupe al lavoro, quasi stes- getto di questa prova. di sfumature), con il risultato che le immagini appaiono simo guardando il set attraverso una finestra. Per il re- Questo nuovo 65 pollici presenta infatti un netto miglio- quasi davvero dipinte sullo schermo, il tutto guardan- sto c’è davvero poco da aggiungere: quando un TV si ramento rispetto al modello dello scorso anno prima di do questo 65 pollici a non più di 2 metri di distanza. vede così bene è difficile trovare qualcosa da criticare, se non la già citata tendenza a mettere bene in mostra eventuali difetti presenti nel materiale di partenza. Una parola infine sull’audio. Questo modello si contrad- distingue per la presenza della base che funge anche da soundbar. Pur non potendo offrire una gamma bas- sa corposa, come in un sistema con casse esterne e/o un subwoofer dedicato, la soundbar offre una risposta equilibrata e tutto sommato piacevole. Il TV integra per- sino un sistema di calibrazione automatico che effettua l’analisi della risposta acustica della stanza attraverso il microfono integrato nel telecomando, applicando così un’equalizzazione in modo da ottimizzare l’ascolto in Tutte le app sono raggruppate nella parte bassa: Solo due porte HDMI supportano l’Ultra HD Deep base alla propria stanza. La resa è sicuramente interes- l’utente può modificare l’ordine e portare le app in Color, e questa opzione deve essere attivata da sante, ma non affiancare a un TV del genere un impian- primo piano menù. to dedicato è un delitto.

 torna al sommario 25 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TEST Abbiamo provato il nuovissimo TV KS9000, top di gamma dell’attuale generazione di televisori SUHD Samsung Samsung KS9000: un TV più completo non c’è Un TV completissimo e per chi bada alla sostanza, con un design impeccabile e un’interfaccia veloce e immediata

di Roberto PEZZALI amsung ha le idee chiare: “Questo è il TV”. Recita così lo spot della nuova serie K SUHD con la quale SSamsung vuole confermare, anche quest’anno, di essere il numero uno e di meritarsi il posto che occupa. Il produttore coreano è assediato da più fronti: da una parte c’è Panasonic che racconta a tutti di aver prodotto video il miglior LCD mai realizzato, dall’altra c’è l’acerrimo ne- mico, LG, che definisce l’LCD roba vecchia mostrando a tutti un meraviglioso OLED, e infine c’è Sony, che forte del suo brand ha una line-up completa e competitiva. Eravamo molto curiosi nel provare il nuovo TV di fascia alta Samsung, e se solitamente Samsung è uno dei pri- mi produttori a lanciare i TV sul mercato quest’anno è arrivata un po’ lunga, appena in tempo per l’inizio degli europei. A rendere infatti più complessi i piani è il nuovo processo produttivo che ha accompagnato il debutto lab della serie KS, una costruzione a incastro senza viti vi- sibili sul pannello posteriore che racconta come Sam- sung abbia davvero curato ogni dettaglio. Una banalità Samsung UE55KS9000 per alcuni, ma il messaggio “Questo è il TV”, come po- UN TV CHE GUARDA PIÙ AL PRESENTE CHE AL FUTURO 2.499,00 € trete leggere alla fine della prova, calza a pennello per Siamo davanti al miglior TV sul mercato per qualità video? Probabilmente no, sono prodotti che obiettivamente hanno qualcosina in più, ma un televisore davvero completo. Samsung non è solo sono anche posizionati diversamente di prezzo. L’HDR patisce la tecnologia Edge LED, soprattutto in questo caso dove i LED sono posizionati estetica, sebbene il design sia uno degli elementi fon- solo sotto, ma dobbiamo ricordare che Samsung ha in gamma un KS9500 che con la sua illuminazione Full LED sembra fatto apposta per dare damentali del messaggio che Samsung manda ai con- il massimo sotto questo punto di vista. Eppure questo Samsung ci è piaciuto, e anche tanto, perché è un prodotto incredibilmente completo che guarda soprattutto al presente. La qualità video è ottima con la TV e con i segnali HD, quindi con il 99% di quello che oggi il mondo offre, sumatori: pannello a 10 bit veri, Ultra HD, luminosità di ha un pannello privo dei classici difetti di molti altri TV posizionati sulla stessa fascia, un ottimo nero e un processore d’immagine che fa picco di 1000 nits, HDR, copertura del 90% dello spazio miracoli con l’upscaling. L’interfaccia Smart TV è la migliore che ci sia capitata di usare, per velocità, completezza e facilità d’uso, design e colore DCI-P3 e interfaccia smart di ultima generazione qualità costruttiva sono portati davvero ai massimi livelli. Il KS9000 non sarà la prima scelta per chi cerca il massimo a livello qualitativo e si è basata su Tizen sono un ottimo biglietto da visita. comprato un blu-day Ultra HD, ma per la maggior parte delle persone che cerca un TV top è uno dei migliori prodotti che si possano trovare. Elegante, raffinato e curato nei dettagli Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo Inutile girarci attorno: sarà colpa delle mogli, sarà per- 8.8 9 9 9 9 9 8 ché l’occhio vuole la sua parte, ma il design è ancora oggi uno dei motivi di vendita di un TV. Ottima qualità video con SD e HD Samsung ha costruito la sua fortuna soprattutto sul de- COSA CI PIACE Interfaccia smart intuitiva, veloce e completa COSA NON CI PIACE A non tutti piace il curvo L’HDR non rende al meglio sign, è stata la prima a lanciare un TV super sottile da Design e costruzione impeccabile appendere come un quadro ed è stata anche la prima ad eliminare le pesanti cornici dei TV favorendo l’acqui- sto di TV più grandi capaci però di occupare lo stesso base in alluminio sottile crea una sensazione di legge- sono investimenti che non portano poi risultati. Il Con- spazio. Non tutte le rivoluzioni sono state apprezzate rezza e eleganza che pochi TV riescono a trasmettere. nect Box è pratico per portare i collegamenti lontani dal pubblico, e ci riferiamo ovviamente allo schermo Samsung parla di “360 design”, e effettivamente grazie dal retro del TV, soprattutto se dobbiamo collegare una curvo, ma è indubbio che Samsung sia stata l’azienda ad un gioco di incastri è impossibile vedere una sola chiavetta con fotografie o filmati e il TV è attaccato al che negli ultimi anni ha contribuito maggiormente allo vite sul pannello posteriore, con un TV che può tran- muro. Samsung ha previsto anche un piccolo sportello sviluppo del design dei TV. quillamente essere posizionato al centro di una stanza per nascondere i connettori. Nonostante ci piacciano i Il KS9000 riesce ulteriormente a migliorare un design senza vergognarsi se qualcuno guarda il retro. L’unico telecomandi tradizionali, quelli con tutti i tasti a vista e già vincente: l’angolo di curvatura sembra essere leg- appunto è la separazione tra il parco connettori e la ben retroilluminati, dobbiamo dire che il piccolo tele- germente meno accentuato di quello del scorso anno, presa di alimentazione: Samsung ha realizzato un otti- comando che Samsung fornisce con il KS9000 è un tanto che il modello da 55” sembra quasi piatto, e la mo collegamento tra TV e base, ma non è facilissimo piccolo gioiellino. Nonostante i pochi tasti, grazie alla celare i cavi, soprattutto quello di alimentazione. Per perfetta integrazione con l’interfaccia Tizen e i quick quanto riguarda i collegamenti Samsung ha mantenu- menu che compaiono a schermo si riesce tranquilla- to la logica del box di connessione esterne, ma siamo mente ad utilizzare il TV in tutte le sue funzioni. L’assen- davanti ad un box che integra solo le connessioni e i za di retroilluminazione non impatta più di tanto sull’uso: tuner, nessuna logica né processore. Questo vuol dire dopo qualche giorno si capisce subito qual è il tasto, a che è tramontato definitivamente il progetto Evolution portata di pollice, che porta a effettuare una determina- Kit, un’ottima idea che però non ha accolto i favori del ta operazione. Non deve stupire più di tanto l’assenza pubblico: pochi erano disposti a spendere per rinno- nella confezione degli occhiali 3D: per Samsung, ma vare il TV ogni anno, segno che gli sforzi fatti dalle non solo per lei, il 3D è morto. aziende per accontentare i più appassionati spesso segue a pagina 27 

 torna al sommario 26 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE

TEST Grande resa in HD Samsung UE55KS9000 ma per l’HDR serve altro segue Da pagina 26  Samsung è uno dei maggiori produttori di pannelli LCD e sulla sua gamma di fascia alta ha usato uno dei suoi migliori pannelli VA a 10 bit. L’illuminazione, come si Interfaccia immediata, veloce e completa può sentire appoggiando una mano sul bordo, è sta- Dopo qualche anno di lavoro e di grandi cambiamenti ta inserita solo nella zona inferiore, una soluzione che Samsung sembra aver finalmente trovato la quadra nel- sulla carta potrebbe apparire come criticabile, anche la realizzazione di una interfaccia smart che non distol- perché non è più possibile oscurare le due fasce nere ga l’attenzione dal TV. Basata su Tizen, l’interfaccia che nel caso di film in formato 2.35:1 (Cinema Black). No- Samsung ha inserito sulla nuova gamma prende solo la nostante questo il KS9000 non solo riesce a sfoggiare parte bassa dello schermo con un menu a due livelli e un ottimo nero di base, ma riesce pure ad avere, no- lascia così il televisore, le immagini, in primo piano. nostante il pannello curvo, una notevole uniformità del pannello. Nella nostra stanza totalmente nera, con la luminosità calibrata, si percepisce solo una luminosità La misurazione della modalità film mette in luce leggermente più elevata ai due angoli inferiori, cosa una resa tutt’altro che accurata. Utilizzando una però percepibile solo con una schermata scura. La si- sonda e gli strumenti adeguati, e lavorando molto tuazione peggiore leggermente in modalità HDR, dove sul CMS, si riesce comunque ad arrivare ad un la maggior luminosità mette in mostra una uniformità risultato davvero soddisfacente. In ogni caso, non proprio perfetta. Utilizzando il software Calman 5 nonostante le misure non sia perfette, il 99% con la nostra sonda accuratamente profilata abbiamo delle persone resterà a bocca aperta di fronte alle misurato il profilo cinema di default, con una resa tutt’al- immagini perchè il pannello è privo di cluding, tro che perfetta e una temperatura colore Caldo 2 che banding e altri difetti ben più evidenti all’occhio vira leggermente al rosso: tutto si può sistemare con umano rispetto ad una resa cromatica imperfetta. Oltre alla velocità di navigazione, con ogni operazione gli strumenti giusti e il CMS, ma la maggior parte degli praticamente immediata, ci ha colpito anche la sem- utenti si troverà comunque di fronte ad una calibrazione plicità: le sorgenti collegate vengono riconosciute e non accuratissima. Passando alle immagini, e partiamo spostandosi dal centro si percepisce una diminuzione identificateautomaticamente, passare da una funzione proprio da un tradizionale blu-ray, ci troviamo davanti di contrasto e un cambio della resa cromatica, tuttavia all’altra richiede pochissimo tempo, le estensioni delle ad una resa davvero sorprendente: il filtro Moth Eye che quest’aspetto è stato migliorato su questo KS9000 e app facilitano la scelta di alcune opzioni senza entrare Samsung ha usato per abbattere i riflessi e aumentare anche chi non siede in posizione centrale può godere nei menu e soprattutto la parte televisiva è ben strut- il contrasto dell’immagine funziona davvero bene, con di una resa discreta. Non poteva mancare ovviamente turata, con una guida chiara e facile e il cambio canale il TV sfoggia un nero convincente e un’ottimo controllo una prova con Blu-ray Ultra HD e Netflix: il TV gestisce reattivo sia sul tuner digitale terrestre sia sul sat. delle basse luci. Il pannello è 4K, ma l’upscaler lavora ovviamente lo spazio colore esteso e grazie anche al- Il TV Samsung è compatibile ovviamente con le future davvero bene: il segnale 1080p portato a 4K è del tutto l’uso dei Quantum Dots la differenza è evidente: Mad trasmissioni DVB-T2 HEVC e riceve i segnali 4K da sa- esente da difetti di aliasing, un’ottima nitidezza genera- Max - Fury Road mette in luce una resa cromatica più tellite, sebbene non sia certificato Tivù Sat. le e un perfetto controllo degli artefatti di moto. Il pro- convincente, un’ottima saturazione e un arancione che Samsung ha rivisto leggermente, ma senza stravolgi- cessore video di questo TV, ed è possibile vederlo so- esce quasi dallo schermo. menti, anche i menù: la modifica più eclatante riguarda prattutto nel corso delle partite di calcio in programma Non esalta invece l’HDR: la presenza della illuminazio- la parte immagine, con l’accorpamento di due modalità in questi giorni, lavora davvero bene sia sul movimento ne nella sola parte bassa rende difficilissima la gestione di riproduzione speciale (game e sport) e lo sposta- orizzontale dell’immagine sia sul movimento di oggetti del local dimming, e il miglior HDR si ottiene quanto il TV mento di tutte le regolazioni secondarie in una zona veloci, ed insieme al pannello è uno dei veri punti di è in grado di concentrare una grande quantità di luce in per esperti. Le opzioni controllabili sono quelle clas- forza del TV. La misurazione della modalità film met- un punto ben preciso. La differenza c’è, soprattutto sul- siche, e oltre ai soliti filtri troviamo anche il CMS per te in luce una resa tutt’altro che accurata. Utilizzando la luminosità di picco che è davvero alta, tuttavia un TV la regolazione avanzate a 2 o 10 zone.Inutile dire che una sonda e gli strumenti adeguati, e lavorando molto come il Panasonic DX900 con la sua illuminazione Full questa soluzione è gestibile solo con gli strumenti ade- sul CMS, si riesce comunque ad arrivare ad un risulta- LED riesce ad essere più incisivo: la sensazione è che guati, e l’utente che non ha accesso a sonda e softwa- to davvero soddisfacente. In ogni caso, nonostante le l’HDR sul KS9000 riesce a dare un’immagine più dina- re di calibrazione deve per forza di cose affidarsi alla misure non sia perfette, il 99% delle persone resterà a mica e impattante alzando però globalmente la lumino- regolazione di default, che come vedremo è tutt’altro bocca aperta di fronte alle immagini perchè il pannello sità della scena, senza però creare zone di elevatissima che impeccabile. è privo di cluding, banding e altri difetti ben più evidenti dinamica che possano davvero dare quella sensazione all’occhio umano rispetto ad di “wow” che abbiamo provato osservando le scene una resa cromatica imperfet- notturne con il fuoco di Marco Polo in Dolby Vision sul ta. Nessuna sorpresa con il TV OLED di LG o i riflessi del sole sui pannelli solari in 4K: un segnale più nobile e The Martian. Samsung è riuscita comunque a migliorare più risoluto permette di spre- il già ottimo modello dello scorso anno in tutti gli aspetti, mere al meglio il pannello 4K dal nero alla resa cromatica per arrivare a interfaccia, a 10 bit e la resa è ovviamen- angolo di visione e processamento dell’immagine. E, te sorprendente: ottimo nero come se non bastasse, migliorano anche i consumi: e ottima definizione, ma que- l’eliminazione di una striscia di LED porta il consumo di sto è terreno facile e quasi questo TV in modalità standard a circa 100 Watt, ma una tutti i TV si comportano bene volta calibrato si toccano i 60 Watt, pochissimo per un quando il materiale di parten- TV da 55”. Sale ovviamente il consumo quando il pan- za è eccellente. Come per la nello, in modalità HDR, spinge oltre i 1420 nits: siamo maggior parte dei TV dotati sui 125 watt. Per chi sceglie un TV anche in base alle di pannello PVA l’angolo di prestazioni “gaming” segnaliamo un input lag bassissi- visione non è ampissimo e mo in ogni condizione, dai 20 ai 25 ms.

 torna al sommario 27 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TEST Tutti ne parlano, le notizie si moltiplicano velocemente e Pokémon GO sta assumendo rapidamente un alto tasso di viralità Pokémon GO: gioco dell’anno o moda passeggera? Dopo aver passato qualche giorno in compagnia del titolo Niantic Labs, proviamo a scoprire i motivi del suo successo

di Francesco FIORILLO er accorgersi del successo di Pokémon GO occor- rono giusto una manciata di minuti. Non solo l’app P di Nintendo sta macinando numeri da record, ma dal mare delle grande rete emerge un quantitati- vo davvero elevato di notizie, post e immagini, accom- video pagnate spesso anche da aneddoti in bilico su quella sottile linea che separa il divertimento dalla follia. In America ci sono giocatori che entrano nelle proprietà altrui solo per “catturare” un Pokémon e automobilisti che, per lo stesso fine, procedono addirittura a passo d’uomo, costringendo il Dipartimento dei Trasporti dello stato di Washington a pubblicare un avviso ufficiale.Nel Missouri alcuni criminali intraprendenti si sono appo- stati in un luogo d’interesse per derubare ignari allena- tori e fra le tante segnalazioni non è mancato neppure da tradizione, di catturare e far combattere gli iconici solitamente ubicati in prossimità di strutture rilevanti e il classico ritrovamento accidentale di un cadavere. mostriciattoli tascabili di Nintendo, ma nel farlo propone indispensabili per recuperare oggetti comelab pozioni e Certo, sono solo episodi, ma sono anche una chiara un inedito mix di meccaniche ludiche touch, realtà au- Pokéball e molte Palestre. dimostrazione dell’affermazione del progetto nato dalla mentata e ricerca nel mondo reale tramite GPS. Il problema è che attualmente in Pokémon GO manca collaborazione fra Niantic Labs e The Pokémon Com- Il meccanismo di base è di una semplicità disarmante: l’anima che da sempre caratterizza la serie, sin dal suo pany. Anche noi abbiamo passato più di qualche giorno dopo aver ospitato la creazione dell’immancabile ava- lontano debutto avvento all’epoca del primo Game con lo sguardo fisso sullo smartphone in cerca sia di tar, lo schermo visualizza una mappa reale della zona Boy. L’idea di crescere il proprio compagno preferito e Pokémon, sia dei motivi che hanno generato tanto cla- (similare a quella presente in Google Maps) con stra- la libertà di decidere come far evolvere il team, sono more. Dopo aver macinato chilometri, trovato qualche de, parchi, edifici e fiumi, mentre in basso a destra un infatti aspetti vanificati dai nuovi meccanismi del gioco, utile Pokéstop, diversi allenatori e dopo aver tentato, semplice indicatore suggerisce i Pokémon presenti nei mentre la possibilità di scambiare i propri Pokémon o di senza successo, di conquistare le palestre dislocate paraggi. Al giocatore non resta altro da fare che avven- sfidare altri allenatori sono addirittura opzioni assenti. sul territorio dell’Hinterland milanese, siamo giunti alla turarsi fra le vie e i parchetti della propria città e, dopo Le uniche battaglie avvengono nel momento in cui si conclusione che questo Pokémon GO non può proprio aver scovato un mostriciattolo, provare a catturalo me- decide di conquistare una palestra, ma anche in questi esser considerato come un buon gioco di Pokémon e, diante le solite Pokéball. casi un’eccessiva semplificazione ha portato gli svilup- molto probabilmente, neppure come un buon video- In questi specifici casi, grazie all’implementazione della patori a realizzare un sistema fin troppo approssimati- gioco nel senso più ampio del termine. Ma procediamo realtà aumentata, i Pokémon appaiono sullo schermo vo. In pratica tutto si riduce a un continuo e forsennato con ordine. dello smartphone, mentre lo sfondo resta vincolato a picchiettare sullo schermo, nella speranza che l’energia una realtà filtrata tramite la fotocamera del telefono. del Pokémon avversario arrivi allo zero prima della no- La Pokémania degli anni ‘90 è tornata Ora basta un rapido e preciso gesto col pollice per di- stra. In realtà negli scontri viene offerta anche la possi- I piccoli mostriciattoli tascabili, legati all’immaginario del rezionare la sfera verso il Pokémon visualizzato e, se bilità di schivare gli attacchi muovendo orizzontalmente “Dr. Bug” Satoshi Tajiri, sono oramai delle icone ricono- il tirò avrà rispettato i giusti requisiti di precisione, lo si l’indice sul touch screen, ma un’eccessiva presenza sciute a livello planetario e ogni gioco incentrato su di vedrà entrare a far parte della propria collezione. Una di lag, dovuta forse ai problemi di connessione, ren- loro riesce nell’intento di spopolare e divertire milioni di pratica tanto semplice quanto immediata, pronta per de ogni tentativo di difesa un vero e proprio suicidio. aspiranti allenatori. Le premesse alla base di quest’ulti- esser assimilata in una manciata di secondi. Nel mondo Passare su tali lacune comunque non è impresa ardua, mo progetto legato a Pikachù e compagni, però, sono di gioco non ci sono solo mostriciattoli da catturare, sul diverse. Il gioco sviluppato da Niantic permette, come territorio trovano posto anche diversi punti di interesse, segue a pagina 29 

 torna al sommario 28 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE GAMING I numeri dell’app Nintendo fanno impallidire l’intero mercato delle microtransazioni Pokémon GO Re Mida dei giochi: incassi super Si parla di 6.5 milioni di dollari al giorno e di una percentuale di nuovi clienti del +53% MAGAZINE di Francesco FIORILLO onostante le sue meccaniche lu- Estratto dal quotidiano online diche non brillino Pokémon GO www.DDAY.it Registrazione Tribunale di Milano continua a macinare numeri sba- N n. 416 del 28 settembre 2009 lorditivi. Sappiamo che la situazione sta divenendo alquanto ripetitiva, ma il pro- direttore responsabile blema è che il titolo mobile di Nintendo Gianfranco Giardina riesce a frantumare record su record editing con una facilità disarmante. La società Claudio Stellari, Maria Chiara Candiago, di analisi finanziaria Slice Intelligence, Alessandra Lojacono, Simona Zucca ad esempio, fa sapere i che il 10 luglio scorso Pokémon GO è riuscito nel diffici- Editore Scripta Manent Servizi Editoriali srl le intento di produrre da solo il 47% dei via Gallarate, 76 - 20151 Milano ricavi totali giornalieri del mercato mobi- veri nel gioco si sono approcciati per la a 4,99 euro. Stando a questi ultimi dati, P.I. 11967100154 le. In altre parole, in 24 ore il gioco ha prima volta al mercato delle microtransa- comunque destinati a salire (in Giappo- generato più denaro di tutte le altre app zioni e che la percentuale di nuovi clienti ne l’app non è ancora disponibile ma lo Per informazioni [email protected] messe insieme. Il noto portale online ha si aggira intorno al 53%. Il pacchetto più sarà tra 24 ore), Pokémon GO genera poi divulgato altri dettagli interessanti, acquistato è quello da cento monete, ma guadagni pari a circa 6.5 milioni di dollari Per la pubblicità specificando che molti degli utenti che sembra che il più redditizio per Niantic al giorno. Un dato davvero incredibile, [email protected] hanno speso e stanno spendendo soldi sia il bundle da 1.200 Coins, in vendita sopra ad ogni più rosea aspettativa.

TEST Pokémon GO

segue Da pagina 28 

soprattutto se si è spinti dalla curiosità o dalla voglia di recuperare i vecchi compagni di tante avventure, ma il sistema delle palestre e di crescita dei Pokémon risulta nel complesso davvero troppo punitivo nei confronti di chi comincia a giocare in ritardo o di chi, semplicemen- te, non può permettersi frequenti gite in giro per la cit- tà. Potenziare i primi Pokémon catturati sembra inoltre più uno spreco di tempo e risorse che non una pratica finalizzata al miglioramento, anche perché lo stesso mostriciattolo catturato con un avatar di livello supe- riore vanta sempre caratteristiche incredibilmente più alte. Si finisce così per morire ad ogni battaglia e dopo l’ennesima e ingiusta sconfitta molti non potranno far altro che desistere nell’impresa, abbandonando una delle poche opzioni ludiche presenti. Un sogno che si avvera Il successo dell’opera di Niantic non va dunque ricer- cato nelle sue meccaniche ludiche. I difetti abbonda- a percorrere molti chilometri in compagnia del proprio software house, presto si potranno infatti scambiare i no, i problemi tecnici e le incoerenze di design porte- cellulare. Il successo di Pokémon GO è infatti racchiu- nostri Pokémon con quelli degli altri allenatori, mentre ranno più di un utente ad aggrottare un sopracciglio, so nell’intento, tra l’altro largamente raggiunto, di con- le palestre e i Pokéstop andranno incontro a notevoli ma Pokémon GO resta ugualmente una delle espe- vincere bambini, ragazzi e adulti ad abbandonare la cambiamenti. Pokémon GO è in definitiva una sorta di rienze mobile più travolgenti degli ultimi anni. Questo comodità del proprio divano per avventurarsi in città, MMO (acronimo utilizzato per indicare i giochi online perché l’app di Nintendo riesce nel difficile intento di al mare o in montagna. In questi giorni (date un’occhia- multigiocatore in un mondo virtuale persistente) in cui combinare egregiamente innovazione tecnologica, ta in giro...) molte sono le persone in cerca nelle aree la mappa di gioco coincide con il mondo reale e l’ava- componente ludica e interazione sociale, il tutto avva- verdi cittadine, altri si incontrano nei locali più vicini ai tar collima con il corpo del giocatore ma, soprattutto, lendosi del grande richiamo che da sempre accompa- Pokéstop, mentre qualcuno organizza addirittura vere è una specie di sogno che si realizza. È uno scenario gna lo storico franchise. Bastano pochi elementi, come e proprie scampagnate in compagnia. Ovviamente nei magico, quasi distopico, paurosamente vicino alle fan- la raccolta e la collezione delle strambe creature o la mesi a venire il fenomeno potrebbe ridimensionarsi, tasie di chi vent’anni fa giocava con un Game Boy e possibilità di scattare fotografie che portano i famige- ma vi è anche la concreta possibilità che ciò non av- provava con tutte le sue forze a catturare quelle buffe rati Pokémon nel mondo reale, a spingere i giocatori venga. Stando alle parole di John Hanke, CEO della creature dipinte tramite una manciata di pixel verdi.

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*Concorso valido dall’1 al 31 luglio 2016, tot. montepremi 67.345€, estrazione premi in palio 1° settembre 2016, regolamento completo su trony.it n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE TEST Abbiamo provato il più recente esponente della serie Design di Denon, un amplificatore integrato con network player Denon DRA-100: in prova il sexy ampli “connesso” L’ampli dà il meglio di sé con la musica in alta risoluzione. Purtroppo anche il prezzo è adeguato al livello, ma non ha rivali

di Roberto FAGGIANO a figura del classico amplificatore stereo è -or mai sempre più sbiadita di fronte alle mutate L esigenze dei giovani ascoltatori, e non solo loro. Ormai un amplificatore deve avere almeno il Bluetooth per collegarsi allo smartphone o meglio ancora, deve essere connesso in rete per le fun- video zioni di streaming, proprio come il Denon DRA-100 (999 euro) che abbiamo messo alla prova in questo test. Bello e completo Come si conviene a un esponente della linea Design il DRA 100 ha un’estetica molto elegante e pulita, compatto nelle dimensioni e facilmente in- seribile in un ambiente elegante. Il suo compagno ideale è il lettore CD DCD-50 ma in questo caso lab ne abbiamo fatto a meno. Sul pannello frontale po- chi comandi essenziali a fianco del display OLED di controllo con luminosità regolabile, inoltre trovia- mo l’ingresso usb e il sensore per l’abbinamento automatico NFC del Bluetooth. Riguardo alla presa Denon DRA-100 cuffia bisogna notare che è possibile impostare il IL MEGLIO CON LA MUSICA IN ALTA RISOLUZIONE 999,00 € livello di uscita su tre valori diversi, in modo da ave- Il Denon DRA-100 è un ottimo network amplifier, nato per diffondere musica di qualità anche partendo da un semplice streaming; tuttavia le re la migliore situazione per ogni tipo di cuffia, una migliori prestazioni si ottengono con musica in alta risoluzione, dove l’amplificatore sembra voler superare i suoi limiti senza mai perdere il vera rarità non solo in questa categoria. controllo. Non ci sono molti concorrenti nella categoria e di questo il DRA-100 sa cogliere il vantaggio, tuttavia il prezzo di listino non trascura- Le dimensioni sono di poco superiori a quelle dei bile ci impone di ricordare che il concorrente più temibile di questo Denon è proprio in casa Denon e si chiama Ceol, specie per l’utente medio che non possiede musica in alta risoluzione ma si accontenta di streaming, MP3 e del buon vecchio CD. componenti Ceol perché qui la versatilità non man- ca e si è già previsto che il potenziale acquirente abbia già altri componenti da collegare. In dettaglio Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo ecco cosa è possibile sfruttare come sorgente diret- 8.3 8 9 9 8 8 8 ta o esterna per il DRA 100: Bluetooth con abbina- Prestazioni sonore con musica in alta risoluzione Prezzo elevato mento automatico NFC, Wi-fi con DLNA per server COSA COSA CI PIACE Finitura molto curata NON CI PIACE Applicazione migliorabile casalinghi, Airplay di Apple e Spotify Connect, oltre Versatilità alle radio Web con vTuner e file musicali da USB con tutte le maggiori codifiche fino ai DSD in alta risoluzione. ul retro non c’è molto affollamento di e delle uscite stereo a livello fisso o variabile per Denon ha scelto di dare in dotazione un teleco- prese ma non manca nulla di fondamentale: ci sono altri componenti oltre a un subwoofer. A voler esse- mando di tipo tradizionale, anche se volendo si due ingressi analogici, due ingressi digitali ottici e re molto esigenti mancherebbe l’ingresso USB per può usare l’applicazione Hi-Fi Remote per tutte un coassiale; poi troviamo la presa di rete cablata un PC, ma questo apparecchio privilegia le funzioni le funzioni; sicuramente è più comodo e fruibile wireless oppure rispetto alle versione carta di credito. I tasti sono la presenza di un ben distribuiti e la zona centrale con i tasti direzio- NAS dove archivia- nali è importante durante le prime impostazioni. Dal re la musica. Per punto di vista più tecnico la potenza disponibile è quanto riguarda di 2 x 70 watt (0,01% THD, 4 ohm) o 2 x 35 watt i diffusori ci sono (0,01% THD, 8 ohm) ottenuto con un amplificatore buoni morsetti a digitale DDFA della CSR, la stessa azienda che ha vite che possono sviluppato il Bluetooth aptX. Nella sezione di con- anche accettare versione D/A viene poi utilizzato l’esclusivo circuito terminali a bana- Advanced AL32 che può funzionare anche con le na. Tutte le prese sorgenti esterne. sono incassate e lasciano sporgere Un’applicazione datata ma completa dal retro solo le L’applicazione Denon hi-fi remote è da qualche anno antenne per il Wi-fi sulla breccia e con qualche aggiornamento ha sapu- quando utilizzate, l’ingombro quindi è minimo. segue a pagina 32 

 torna al sommario 31 n.138 / 16 25 LUGLIO 2016 MAGAZINE GADGET Withings allarga la sua gamma di prodotti fit e per la salute con un nuovo componente: sia chiama Thermo Withings Thermo, arriva sul mercato la rivoluzione dei termometri Promette di far diventare connessa anche la misurazione della temperatura corporea, basta avvicinarlo a 1 cm dalla pelle

Grazie all’uso della tecnologia HotSpot di Michele LEPORI Sensor, il termometro andrà a rilevare opo averlo visto al CES 2016, 4000 misurazioni in due secondi, indi- Withings annuncia l’arrivo sul viduando il punto più caldo dell’area D mercato (inizialmente solo USA) di lettura ed indicando con i LED in di un nuovo dispositivo per il controllo dotazione il valore corretto. Within- della propria salute, e nello specifico gs ci tiene a sottolineare l’approccio della temperatura corporea: Thermo, 100% igienico rispetto ai termometri questo il nome del neonato dell’affilia- tradizionali, dato che il semplice av- ta al gruppo Nokia, promette di sem- vicinamento a circa 1 cm dalla pelle plificare e velocizzare il processo di garantirà la corretta lettura, anche su lettura della temperatura garantendo neonati agitati: oltre al valore di tem- anche una tracciatura costante. peratura, altri LED colorati illumine- ranno di verde il Thermo in caso di tempe- singola misurazione sarà associata a mazioni e fornire terapie e consigli da ratura normale, quel profilo e tramite l’app scaricabile applicare su bambini affetti da febbre arancione se gratuitamente sarà possibile tenere alta. Più in generale, Thermo ha otte- elevata o ros- traccia dell’evoluzione della febbre nuto la certificazione medica FDA e si sa se critica. ed inserire anche l’eventuale assun- integra con il programma CareKit. Prima della zione di farmaci, per avere un grafico Per tutti gli interessati, Thermo si potrà misurazione, è pre e post terapia. acquistare a 99 euro sul sito Withings. richiesto solo Negli USA, e più precisamente al Bo- com, tramite il canale Retail ed Online l’inserimento ston Children’s Hospital, l’app di Ther- di Apple e sull’immancabile Amazon dell’età del mo si integra nel programma Thermia™ ma al momento la vendita è disponi- malato: ogni che aiuta i genitori ad ottenere infor- bile sul solo suolo americano.

TEST Poi la presenza del telecomando e l’ottimo display mo aspettati qualcosa di più in gamma acuta e per Denon DRA-100 aiutano anche a operare direttamente sull’apparec- quanto riguarda la precisione della tridimensionali- segue Da pagina 31  chio. tà; anche usando lo stadio di conversione interna le cose non migliorano come ci saremmo aspettati, è Un ascolto all’altezza della situazione sempre un ottimo ascoltare però per 1.000 euro di Abbiamo collegato il DRA-100 ai nostri diffusori di ri- listino la resa ci pare ancora migliorabile. Il salto di to seguire le evoluzioni della tecnologia e delle fun- ferimento, utilizzando praticamente tutte le sorgenti qualità arriva sfruttando file in alta risoluzione Flac e zioni più utilizzate, quindi anche con il DRA-100 se disponibili. Le prime impressioni con Spotify Con- DSD, dove finalmente la scena appare ben scolpita la cava bene nella maggior parte delle situazioni. nect sono molto positive, il Denon mostra personali- e i musicisti trovano una collocazione ottimale sul In aiuto vengono le compatibilità con Spotify Con- tà con una gamma bassa molto profonda e in primo palco. Su tutto comunque prevale la piacevolezza nect e Airplay che permettono di farne a meno, per- piano, ma sempre ben controllata e senza rimbom- ritmica e dinamica che sicuramente piacerà al pub- tanto le funzioni più utili sono quelle delle imposta- bi. Ottime le voci maschili e femminili, sempre con il blico più giovane. La sensazione è quella di utilizza- zioni iniziali, i controlli di tono e soprattutto quando giusto corpo e mai stridenti. Aumentando le aspet- re un amplificatore ben più potente del dichiarato e si va a riprodurre musica da server e chiavette USB. tative con un lettore CD di fascia media ci sarem- questo è sempre un bel biglietto da visita.

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