Sfogliamentosfogliamento

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Sfogliamentosfogliamento NUMERO NOVE DICEMBRE 2007 la rivista di ambiente dell’associazione Zygena SfogliamentoSfogliamento CoccoleCoccole didi NataleNatale LE SEZIONI ARTE Gli artisti hanno sempre trovato ispirazione osservando la natura, in tutte le epoche, cominciando dai primi tentativi che rappresentavano animali e caccia ed arrivando alle più alte espressioni delle emozioni e della bellezza insita nelle forme naturali. Natura ispiratrice per l'arte, arte nella natura, bellezza, perfezione, emozione: guardare l'ambiente con gli occhi dell'artista è davvero un bel modo per osservarlo BIZZARRIE Il mondo naturale è una fonte continua di simpatiche curiosità, bizzarrie e notizie che sembrano incredibili. Perchè questa sezione? Perchè l'amore per l'ambiente passa anche per la capacità di saper scoprire gli aspetti comici della difficile convivenza tra gli esseri umani e le altre forme viventi. NATURA Botanica, zoologia, etologia, ma anche turismo sostenibile, tradizioni, biodiversità.. La natura ha infiniti aspetti da approfondire, per capire un po' meglio le forme viventi che ci circondano, noi stessi compresi, in quanto parte di un unico ecosistema complesso e affascinante. LA REDAZIONE “Sfogliamento” è il periodico mensile dell’associazione di ricerca, consulenza e comunicazione ambientale “Zygena onlus”. registrazione Tribunale di Terni n.04/07 del 26/3/07 Direttore Responsabile: Fabrizio Manzione Redattori: Nicoletta Bettini Simona Capogrosso Francesco Donati Fabrizio Fulco Gisella Paccoi Alessia Vespa redazione: via del Cassero 5 - Terni [email protected] sommario Numero Nove - Dicembre 2007 ARTE ZAMPOGNA E CORNAMUSA 7 IL MISTERIOSO ULIETA 10 NOTTE SPECIALE AL GRANDE ALBERO 25 IN QUESTO NUMERO BIZZARRIE E’ arrivato anche Natale, e UN BACIO CONTRO L’ESTINZIONE 6 con lui l’inevitabile atmosfera di romanticismo e dolcezza. Ecco il perchè del titolo di QUANDO SI DICE PARASSITA... 8 questo numero: vi avvisiamo che anche noi saremo un po’ più “dolci” del solito (e per TRE QUINTALI D’AFFETTO 20 dolci non intendiamo solo d’animo.... guardate che ser- A SCIENZA IN IANCO E NERO vizio sulle nocciole e sulla L B : frutta secca che vi proponia- PERCHE’ LA LUNA HA LE MACCHIE 22 mo!). Intorno, il mondo continua a franare (mentre scriviamo, sono appena accadute - e quasi passate sotto silenzio - le due catastrofi ambientali del Mar Nero e di San Francisco, due petroliere che hanno riversato in mare il loro carico mortale), ma a Natale ci mettiamo gli occhia- li rosa e, nella letterina a NATURA Babbo Natale, chiediamo che EGALI NTELLIGENTI il prossimo anno ci sia pace in R I 5 terra, in mare ed in aria per gli esseri viventi di buona LA LUNGA STRADA DELLE NOCCIOLE 11 volontà. LA COSTELLAZIONE DEL TORO 13 La redazione UN ALIMENTO PER TUTTE LE STAGIONI 17 I FAMOSI FRUTTI DEL NOCCIOLO 18 ORO, INCENSO, MIRRA... E IL QUARTO MAGO? 24 SFOGLIAMENTO RUBRICHE i post-it del mese E' troppo buio per Le civette chiurlano comunicare, e ci sono troppi molto meno, quando piove. pesci in giro? L’umidità, infatti, Nessun problema, per le riduce di 70 volte aringhe: ci sono sempre le la possibilità di udire il flautolenze. richiamo, nella foresta. Se sono attaccati da un consimile, i bruchi di Drepana arcuata ruggiscono, ed il ruggito si sente fino a 5 metri di distanza. Il kea, Il Sole ha un uccello neozelandese, gemello, ha una vera passione per a 200 anni luce dalla la gomma... dei tergicristalli Terra, nella costellazione delle automobili. del Drago 4 DICEMBRE SFOGLIAMENTO NATURA Regali intelligenti Lo vogliamo... verde, vivo o morto? NICOLETTA BETTINI Si narra che i progenitori dei popoli baltici, gli antichi Sassoni, avevano il culto della natura, adoravano la dea Madre, la Terra, capace di esternare la sua potenza nella crescita degli alberi. Gli abeti, alti ed imponenti, erano la rappresentazione vivente della sua forza che, incontrastata, sorgeva dal terre- no per svettare verso il cielo ed unirsi ad esso. Che dire dei nostri alberi di Natale spesso privati delle radici e sacrificati in nome di una ricorrenza che, forse, nulla ha più dell'originale? Li addobbiamo e li facciamo seccare al caldo delle nostre case, corriamo dietro al consumismo. La superficialità è ormai la base del nostro quotidiano: dietro ad una agile sacralità santifichiamo appuntamenti di ogni genere quasi fossero appartenuti da sempre alla nostra cultura (Halloween ne è un tipico esempio). Da qualche anno i rimorsi che proviamo pensando all'impatto ambientale prodotto dagli alberi di Natale sollevano sempre più dubbi, alimentati dalla triste fine che li aspetta: rinsecchiti e senza aghi, abbandonati agli angoli delle strade o vicino ai cassonetti. Ogni anno ci poniamo la fatidica domanda: vero o di plastica? Gli argomenti a favore degli alberi finti sono ridimensionati dal fatto che non sempre gli abeti in plastica vengono usati "per una vita". In genere li teniamo solo cinque o sei anni prima di finire in una discarica, dove impiegano secoli prima di decomporsi. Alcuni ricercatori svedesi hanno misurato l'energia consumata da un albero di Natale "vero" e da uno "finto" nel loro intero ciclo di vita. Hanno scelto un abete artificiale di 10 kg prodotto ad Hong Kong e trasportato via nave fino in Svezia e un abete di 10 kg, 10 anni e alto 2 mt trasportato su un autocarro da un vivaio svedese fino a un negozio di Stoccolma. Hanno scoperto che l'energia consumata durante l'intero ciclo di vita dell'abete vero è pari a un quinto di quella consumata dall'albero finto, anche supponendo che l'albero artificiale sia riutilizzato una decina di volte. Inoltre gli alberi artificiali sono fatti di pvc (polivinilcloruro), un prodotto dell'industria petrolchimica. Da anni si effettuano delle campagne affinchè la produzione e l'uso di questo materiale vengano progressivamente ridotti. Durante il ciclo produttivo del pvc, e l'incenerimento dei rifiuti che lo contengono, vengono rilasciate diossine alta- mente inquinanti. Tuttavia i produttori di abeti rossi fanno notare che la coltivazione di questi alberi aiuta a bilanciare le emissioni di CO2 e che circa mezzo ettaro di alberi è in grado di assorbire la quantità di CO2 prodotta da 18 persone. A questo punto ci chiediamo quale impatto abbiano quelle schiere infinite di abeti rossi sulla biodiversità di una regione e sulla salute di chi li coltiva, poiché vengono irrorati con pesticidi nei sette-dieci anni necessari perché raggiungano le dimensioni giuste per essere venduti sul mercato. I sette milioni di abeti che i britannici acquistano ogni anno a Natale occupano complessivamente un'area coltivata di circa 1.500 ettari. Il vantaggio per chi li produce è che quasi sempre crescono su terreni poveri e scoscesi, sulle pendici di colline che altrimenti rimarrebbero incolte. Ma anche le abetaie, come tutte le altre coltivazioni, sono attaccate da afidi, acari, parassiti vari e funghi. Se comunque non volete proprio rinunciare al vostro albero di Natale, la soluzione migliore è di comprare un albe- ro con le radici, che potrete quindi conservare (vivo) anche per i prossimi anni. Oppure potete acquistarlo presso una nota azienda a cui, dopo le festività natalizie, potete restituirlo ritirando un buono-acquisto. Quest'albero verrà reimpiantato andando a rimboschire una delle tante foreste italiane. Se invece optate per un albero senza radici,controllate che il vostro comune, dopo le feste natalizie, offra un servizio di raccolta degli abeti. In tal caso potrà essere trasformato in un buon concime! 5 DICEMBRE SFOGLIAMENTO BIZZARRIE Un bacio contro l’estinzione due panda rossi hanno dato un esempio di coccole SIMONA CAPOGROSSO Il Panda rosso, o panda minore, è l'unico membro della famiglia dei procioni che non vive in America. Abita i boschi delle regioni montuose dell'Himalaya, in un territorio che comprende il Nepal, il Bhutan, il Sikkim, la Birmania settentrio- nale fino alla Cina centro-meridionale. Ha una pelliccia di color marrone-rossastro sul dorso, mentre la pan- cia è di colore scuro. Questo animale è caratterizzato da chiazze bianche sul muso, ed ha delle orecchie appuntite. E' ghiotto di bambù, ma si nutre anche di frutta, foglie, radici, licheni e, occasionalmente, di uova, insetti e piccoli roditori. Il pando rosso è attivo soprattutto di notte, e di giorno preferisce dor- mire allungato su un ramo con le zampe penzoloni. Il fatto strano che ha colpito i bambini in visita allo zoo di Kawasaki, in Giappone, è il lungo bacio che si sono scambiati i due panda rossi di nome - entrambi - YuYu. Dopo otto anni di convivenza, improvvisamente, un po' per gioco e un po' per attrazione, i due panda si sono baciati e coccolati lungamente, incuriosendo non solo l'opinione pubblica ma anche molti ecologi, perchè questo animale è da sempre considerato un essere solitario e schivo. Il panda rosso è una specie a rischio di estinzione, e... chissà: che queste affettuosità scambiate siano un augurio per la loro sopravvivenza? Chi altro si scambia tene- rezze, in natura? Ad esem- pio, la balena australe, che dà una grande importanza ai preliminari. “Prima”, infatti, il maschio e la femmina ini- ziano a coccolarsi, poi girano in tondo e si abbracciano, intrecciando le pinne. A questo punto si mettono l’uno al fianco dell’altra spruzzando acqua dagli sfiatatoi. 6 DICEMBRE SFOGLIAMENTO ARTE Zampogna e cornamusa Il “sound” del Natale FABRIZIO FULCO Ed ecco che con il Natale alle porte possiamo vedere le strade ador- nate con i classici fregi natalizi, come vuole la tradizione di questa bellissima festa. A questo punto il suono che vi aspettate di sentire, oltre i campanel- lini delle renne di Babbo Natale ovviamente, qual'è ? Ma quello delle zampogne no.....Chi non ricorda le figure degli zampognari aggirar- si per le vie con i loro strumenti, di origine antichissima, infatti è proprio in Grecia (patria delle scale musicali....) che se ne trovano le prime tracce.
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