25 V.Inc.A.Pdf

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25 V.Inc.A.Pdf Sommario 1INTRODUZIONE p. 4 2 RIFERIMENTI NORMATIVI p. 6 3 FONTI BIBLIOGRAFICHE DEI DATI p. 10 4 FASE 1 - VERIFICA DELLA NECESSITÀ DI SOTTOPORRE IL PIANO ALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE p. 13 5 FASE 2 – DESCRIZIONE DEL PIANO 5.1 Inquadramento generale p. 16 5.1.1 Localizzazione p. 16 5.1.2 Subsidenza p. 17 5.1.3 Clima p. 18 5.1.4 Geologia p. 22 5.1.5 Sistema Idrogeologico p. 25 5.1.6 Uso del Suolo p. 27 5.2 Cartografia di Piano p. 29 5.3 Aree interessate e caratteristiche dimensionali p. 33 5.4.1 A.T.O. 1 – Ambiti del sistema residenziale p. 37 ATO 1.1 – ARIANO CAPOLUOGO ATO 1.2 – SANTA MARIA IN PUNTA ATO 1.3 – CROCIARA – CROCIARONE ATO 1.4 – GRILLARA ATO 1.5 – PIANO – MONTI – RIVÀ 5.4.2 A.T.O. 2 – Ambiti del sistema produttivo p. 43 5.4.3 A.T.O. 3 – Ambiti del territorio aperto p. 46 5.4.4 A.T.O. 4 – Ambiti del sistema archeologico p. 48 5.4.5 A.T.O. 5 – Ambiti di carattere naturalistico fluviale p. 49 5.5 Durata dell’attuazione del Piano di Assetto del Territorio p. 51 5.6 Illustrazione delle NTA che possono generare incidenze p. 52 5.7 Indicazioni da strumenti di pianificazione superiore p. 69 5.7.1 Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento p. 72 5.7.2 Il Piano di Tutela delle Acque p. 72 5.7.3 Il Piano regionale delle attività di cava (P.R.A.C.) p. 74 5.7.4 Il Piano d’Area del Delta del Po p. 75 5.7.5 Il Piano Ambientale del Parco del Delta del Po p. 77 1 5.7.6 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale p. 81 5.7.7 Il Piano faunistico venatorio della Provincia di Rovigo p. 84 5.8. UTILIZZO DELLE RISORSE p. 85 5.8.1 Fabbisogno nel campo dei trasporti, della viabilità e delle reti infrastrutturali p. 85 5.8.2 Emissioni, scarichi, rifiuti, rumori, inquinamento luminoso p. 86 5.8.3 Alterazioni dirette e indirette sulle componenti ambientali p. 90 5.8.4 Identificazione di tutti i piani, progetti e interventi che possono interagire congiuntamente p. 94 6 FASE 3 - VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ DELLE INCIDENZE p. 103 6.1 Definizione dei limiti spaziali e temporali dell’analisi p. 104 6.2 Identificazione dei Siti Natura 2000 interessati e descrizione p. 110 6.3 Distanze da altri siti Rete Natura 2000 e influenze su di essi p. 119 6.4 Specie floristiche significative e Habitat di riferimento p. 120 6.5 Specie faunistiche significative p. 124 6.6 Identificazione degli aspetti vulnerabili del sito considerato p. 136 6.7 Identificazione degli effetti con riferimento agli Habitat, Habitat di specie e specie (analisi dei fattori perturbativi) p. 141 6.8 Valutazione degli effetti in relazione alle aree di previsione p. 143 6.9 Identificazione degli effetti sinergici cumulativi p. 154 6.10 Identificazione dei percorsi attraverso i quali si producono p. 158 6.11 Valutazione della significatività degli effetti per quanto riguarda la perdita di habitat, frammentazione, perturbazione e formulazione di prescrizioni operative e di metodo p. 159 7.0 FASE 4 – VALUTAZIONE CONCLUSIVA p. 162 7.1 Esito finale della procedura di screening e dichiarazione di competenza dei professionisti p. 177 Allegati TAVOLA FUORI TESTO: “AZIONI ED INTERVENTI DI PIANO IN RELAZIONE ALLE CARTOGRAFIE DEGLI HABITAT E HABITAT DI SPECIE DELLA REGIONE VENETO”. COPIA RICHIESTA DI PARERE AVANZATA ALL'ENTE GESTORE DELL'AREA PROTETTA "PARCO REGIONALE DELTA DEL PO", COSI' COME PERVENUTA ALL'ENTE. 2 GRUPPO DI LAVORO Progettista PAT DOTT. ARCH. MARIETTO LAURENTI via Roma, n°47/B1 - 45014 Porto Viro (RO) tel./fax 0426 1902459 Email: [email protected] Valutazione Incidenza Ambientale DR. ANDREA GASTALDO Via Granze, n°460 – 35040 S. Margherita d’Adige (PD) tel. 349-3437337 – [email protected] DR. URB. MATTIA TOFFANIN Via Decima, n° 11 - 45020 Villanova del Ghebbo (RO) Tel. 347 – 9814537 – [email protected] Valutazione Ambientale Strategica DOTT. ARCH. ENRICO MARIA CREPALDI Via G. Mazzini, n°8 - Rovigo tel.0425-21423 ÷ fax 0425-21424 - [email protected] DOTT. GEOL. ALBERTO DACOME STUDIO ADGEO via Molette n°32 - 35040 Ponso (PD) tel. 0429-659293 - [email protected] 3 1. INTRODUZIONE La Legge Regionale 11/2004 “Norme per il governo del territorio”, del 23 aprile 2004, stabilisce criteri, indirizzi, metodi e contenuti degli strumenti di pianificazione, e rinnova completamente il quadro di riferimento urbanistico introducendo un duplice livello di programmazione per i comuni, in ottemperanza al concetto di sussidiarietà. Il nuovo Piano Regolatore Comunale (P.R.G.) viene quindi sostituito dal Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) ed il successivo Piano degli Interventi (P.I.). Il P.A.T. è lo strumento urbanistico che individua e programma le linee strategiche di gestione del territorio comunale, in coerenza con gli indirizzi e le scelte sovra comunali (P.T.R.C. - P.T.C.P. - P.A. del Parco regionale Veneto del Delta del Po) e per questo viene concertato e approvato dalla Regione. Il P.I. entra operativamente nel dettaglio delle scelte urbanistiche con riguardo alla puntuale progettazione di dettaglio e viene approvato dal Comune in completa autonomia e responsabilità. Pertanto il P.A.T. è un Piano Strategico in cui vengono delineate le macro-scelte attraverso le quali viene definito l'impianto generale delle azioni di organizzazione e trasformazione del territorio comunale a livello di inquadramento spaziale e temporale, e rappresenta l'espressione e la sintesi delle necessità e delle priorità espresse dalla comunità locale, in sintonia sia con gli indirizzi programmatici previsti dagli enti sovra comunali, sia in rapporto con le esigenze di compatibilità e tutela delle risorse paesaggistiche ed ambientali. Il Comune di Ariano nel Polesine (RO) ha dato avvio al procedimento di formazione del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.), in conformità a quanto previsto dalla Legge Regionale n°11/2004. Obiettivo precipuo del P.A.T. è “delineare le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale, individuando le specifiche vocazioni e le invarianti di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, ambientale, paesaggistica, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livello superiore ed alle esigenze dalla comunità locale”. Su incarico del Comune di Ariano nel Polesine (RO) viene redatta la presente Selezione Preliminare (Screening), relativa alla procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (Vin.C.A.) del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) sui siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) potenzialmente coinvolti dagli effetti delle azioni di trasformabilità del Piano. 4 Scopo del presente Screening è di individuare e quantificare i possibili od eventuali danni o alterazioni che le azioni relative alle previsioni urbanistiche del P.A.T., ed eventuali effetti sinergici e cumulativi, possono determinare sullo stato di conservazione delle funzioni ecosistemiche dei Siti della rete Natura 2000, in termini di Habitat, habitat di specie e Specie. Pertanto l'obiettivo è quello di fornire un quadro esauriente delle caratteristiche ambientali dell'area interessata, nonché una descrizione adeguata delle opere in progetto, e di verificare la coerenza di queste in relazione agli obiettivi di conservazione per i quali sono stati istituiti dalla Comunità Europea i siti SIC e ZPS. Tutti i siti della rete Natura 2000 hanno l'obiettivo di garantire la conservazione degli Habitat d'importanza comunitaria , elencati nell'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE, nonché le specie di flora e fauna d'importanza comunitaria, riportate nell'Allegato II della stessa norma e nell'Allegato I della Direttiva 79/409/CEE, presenti nei siti stessi. Dopo aver attraversato quasi tutta la Pianura Padana, il Po in prossimità della foce si suddivide in diversi rami di cui il principale è il Po di Venezia che nella parte conclusiva del suo tragitto assume il nome di Po di Pila, il quale a sua volta sfocia in mare suddividendosi in altri tre rami (da Nord a Sud): Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco. Le altre diramazioni che costituiscono il Delta sono il Po di Goro, il Po della Donzella, il Po delle Tolle e il Po di Maistra. Il territorio comunale di Ariano nel Polesine occupa la porzione di isola più meridionale del sistema deltizio, delimitato a sud dalla diramazione del Po di Goro . 5 2. RIFERIMENTI NORMATIVI Il Consiglio delle Comunità Europee ha approvato il 2 aprile 1979 la Direttiva 79/409/CEE, meglio nota col nome di Direttiva "Uccelli", concernente la conservazione dell'avifauna selvatica, recepita nella legislazione italiana con la legge 157/1992 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio". La Direttiva prevede, tra l'altro che gli Stati membri, al fine di garantire la sopravvivenza e la riproduzione della propria area di distribuzione delle specie di uccelli segnalate negli appositi negli elenchi allegati o, comunque, delle specie migratrici regolarmente presenti, classifichino come Zone di Protezione Speciale (ZPS) i territori più idonei per la conservazione di tali specie, adottando idonee misure di salvaguardia (Art. 4, c.1,2, e 4). Il 30 novembre 2009, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno approvato la nuova versione di questa Direttiva sulla conservazione degli uccelli selvatici: la Direttiva 2009/147/CE, che viene pubblicata sulla G.U. Della Comunità Europea il 26.01.2010. Nell'Allegato VII è fornita una Tabella di Concordanza che elenca i cambiamenti rispetto alla precedente Direttiva del 1979, annunciata nell'art. 18. Successivamente,
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