e MILANO nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti

Il Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti (PRMT) prevede importanti interventi per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi di trasporto di interesse per la provincia di Brescia e la Città Metropolitana di Milano, mirati ad incrementare l’accessibilità e la competitività del territorio.

Le azioni previste nelle singole province completano gli interventi che interesseranno l’intero territorio regionale: - attuazione della l.r. 6 del 2012, con la piena operatività delle Agenzie per il Trasporto Pubblico (sui territori trattati, la compentenza è dell’Agenzia di Brescia e dell’Agenzia di Città metropolitana di Milano-Monza e Brianza-Lodi-Pavia) che hanno il compito di programmare, organizzare, monitorare, controllare e promuovere i servizi di trasporto in maniera integrata e ottimizzata in tutto il bacino di competenza;

- investimenti sul servizio di trasporto pubblico regionale con acquisti di materiale rotabile ferroviario e auto-filo-metro-tranviario per complessivi € 2 miliardi tra il 2016 e il 2025;

- sviluppo dell’integrazione tariffaria ad effettivo beneficio di chi si sposta e può farlo con titoli di viaggio validi su più mezzi di trasporto, accompagnata da un’immagine coordinata, semplificata e riconoscibile del servizio di trasporto (uniformità delle informazioni, omogeneo stile per mappe e legende, riconoscibilità pensiline, etc);

- diffusione della bigliettazione elettronica: sistemi interoperabili per biglietti e lettori elettronici;

- interventi di promozione della mobilità sostenibile, anche attraverso la diffusione di veicoli a minor impatto emissivo (cfr. Allegato 3 del Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti e il Documento di attuazione della Strategia regionale per lo sviluppo della mobilità elettrica approvato a marzo 2017 dalla Giunta);

- interventi sulla ciclabilità, richiamando quelli specificamente previsti dal Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC) che definisce gli indirizzi per l’aggiornamento della pianificazione degli Enti locali e le norme tecniche per l’attuazione della rete ciclabile di interesse regionale con l’obiettivo di favorire e incentivare approcci sostenibili negli spostamenti quotidiani e nel tempo libero.

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Focus su BRESCIA

Viabilità

Il Programma conferma lo sviluppo della rete stradale primaria (la maglia infrastrutturale su cui poggiano le relazioni di carattere macroregionale, nazionale e internazionale, e i collegamenti ritenuti di particolare rilievo da Regione Lombardia - cfr approfondimento) con il miglioramento della messa in rete dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano (BreBeMi), attraverso la realizzazione dell’interconnessione A4/A35, e con la realizzazione della cosiddetta ‘Corda Molle’ (-/SP19) e del raccordo autostradale della Valtrompia. Hanno particolare rilevanza per i collegamenti stradali della provincia anche il potenziamento della Tangenziale Sud di Brescia, la variante alla SS 42 “del Tonale e della Mendola”, la variante alla ex SS 237 “del Caffaro” (tratta -Idro e tratta Barghe-Vestone), gli adeguamenti della S.S. 45 bis “Gardesana Occidentale” e la cosiddetta variante di .

Trasporto pubblico

In tema di infrastrutture ferroviarie, il territorio di Brescia è interessato dal tracciato della linea Alta Velocità/Alta Capacità Treviglio-Brescia-Verona di cui è già entrata in esercizio la tratta da Brescia Ovest a Milano, in progettazione la tratta Brescia Ovest – Verona, con le correlate opportunità di miglioramento dei servizi regionali sulla linea storica e di sviluppo di servizi di tipo suburbano tra Brescia e Desenzano. Rispetto al nodo ferroviario di Brescia, il Programma Regionale anticipa l’opportunità di analizzare diverse opzioni con i conseguenti interventi infrastrutturali. Gli interventi potranno essere principalmente funzionali ad attivare servizi suburbani lungo gli itinerari Brescia- -Iseo, Brescia-Palazzolo-Sarnico, Brescia-S.Zeno--Montichiari e Brescia- Desenzano, a potenziare la relazione di tipo regionale veloce tra Milano-Verona e il suo parziale prolungamento verso il Trentino Alto Adige e il Veneto. Si segnalano come di interesse rilevante anche gli interventi sulla linea ferroviaria Brescia- Cremona e il potenziamento della linea ferroviaria Brescia-Parma, oltre che dei collegamenti con Montichiari e la Fiera (da valutare anche in relazione allo sviluppo dello scalo aeroportuale di Montichiari, da valorizzare). In prospettiva, la possibile apertura di un collegamento (ferroviario e/o stradale) tra Valcamonica e Valtellina, con la realizzazione del traforo del Mortirolo, può rappresentare un elemento di riorganizzazione del sistema delle relazioni territoriali e uno stimolo per la competitività delle aree interessate. Il Programma prevede inoltre il rafforzamento del sistema dei trasporti pubblici di Brescia anche attraverso il potenziamento del Metrobus di Brescia, con il suo prolungamento verso nord (fino a ed eventualmente, a seguito di specifico approfondimento volto a verificarne la fattibilità tecnico ed economica, fino a ) e verso ovest fino alla Fiera.

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Sistema aeroportuale Il Programma Regionale conferma il ruolo dell’aeroporto di Montichiari all’interno del sistema aeroportuale lombardo considerandolo come un’ importante riserva di capacità, sia passeggeri sia merci, per la sua favorevole collocazione territoriale in un’area ancora non densamente urbanizzata.

Intermodalità merci

Il Programma riprende i contenuti dell’accordo internazionale tra Ferrovie dello Stato e Hupac siglato nel 2012 per un nuovo assetto terminalistico per il Nord Italia, tenendo in considerazione le evoluzioni del Corridoio Reno-Alpi, definendo interessanti prospettive di sviluppo per il terminal intermodale di Brescia anche con interventi di riassetto degli impianti ferroviari interni allo scalo.

Navigazione

Sono di rilevante interesse per il contesto territoriale del Lago d’Iseo, le iniziative regionali per la valorizzazione del demanio lacuale e per l’ammodernamento ed il rinnovo della flotta di linea per il servizio di navigazione. Sono contemplate dal programma le valutazioni sulla possibile prossima regionalizzazione della gestione, attualmente governativa, della navigazione sul Lago di Garda.

Mobilità ciclistica Per la promozione della mobilità attiva, e lo sviluppo del turismo, sono di rilievo regionale i percorsi previsti dal Piano Regionale della Mobilità Ciclistica e richiamati dal Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti sul territorio di Brescia: ‐ Percorso n. 2 “Pedemontana Alpina” - 292 Km: parte della rete nazionale Bicitalia 12 “Ciclovia Pedemontana Alpina”, ha inizio a Sesto Calende (VA) e arriva a Ponti sul Mincio (MN). Una diramazione costeggia il Lago di Garda e arriva fino al di , al confine con la Provincia di Trento. ‐ Percorso n. 4 “Brescia – Cremona” - 64 Km: da Brescia arriva a Cremona. ‐ Percorso n. 6 “Villoresi” - 223 Km: da Somma Lombardo (VA) arriva a Brescia. ‐ Percorso n. 12 “Oglio”- 310 Km: dalla stazione ferroviaria di Tirano, passando per il Comune di Aprica (SO) raggiunge il fondovalle della Valcamonica. Da il percorso si affianca al fiume Oglio per tutto il territorio della provincia di Brescia per poi raggiungere il Po a Marcaria (MN).

Nell’ambito del Sistema delle ciclovie turistiche nazionali è stato inoltre finanziata la Ciclovia del Garda che costeggerà il lago.

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Focus su MILANO

Viabilità

Il Programma conferma lo sviluppo della rete stradale primaria (la maglia infrastrutturale su cui poggiano le relazioni di carattere macroregionale, nazionale e internazionale, e i collegamenti ritenuti di particolare rilievo da Regione Lombardia - cfr approfondimento) con la finalità principale di ridurre i fenomeni di congestione nel nodo autostradale di Milano. In questo senso saranno fondamentali, oltre agli interventi di potenziamento della rete autostradale esistente (in particolare con la Quarta Corsia Dinamica nella tratta urbana della A4, con il completamento degli interventi della Quinta Corsia Lainate-Milano della A8 e dell’ammodernamento della A4 nella tratta Novara Est-Milano e la Quarta Corsia della A1 Milano-Lodi), anche il completamento della Tangenziale Nord di Milano/Rho-Monza e, nel medio periodo, del Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo. Si potrà inoltre considerare, in prospettiva, il possibile potenziamento dell’anello tangenziale esterno di Milano, da valutare in termini di utilità pubblica con analisi costi/benefici e di sostenibilità tecnico-finanziaria: ove le analisi diano esiti positivi sarà da valutare l’eventuale attivazione anche per le parti funzionali ad esempio prolungando verso nord la Tangenziale Est Esterna (A58) e valutando il potenziamento e la riqualificazione della Strada Provinciale 40 dalla A1/A58 alla A7. Un ulteriore possibile elemento utile per la riduzione dei carichi di attraversamento est-ovest del nodo di Milano lungo la A4 potrà essere il corridoio alternativo che si verrà a definire con la realizzazione delle autostrade regionali Cremona-Mantova e Broni-Pavia-Mortara. Hanno particolare rilevanza, per i collegamenti stradali della Città Metropolitana, anche il completamento della Viabilità Speciale di Segrate, il completamento della riqualificazione della Strada Provinciale ex SS 415 “Paullese”, le opere del cosiddetto “Comparto Sud- Ovest”, la “Cassanese bis” e il potenziamento della SP 14 “Rivoltana”, la Variante alla SP e x SS 233 “Varesina” e la realizzazione, in prospettiva, della Terza Corsia della Milano- Meda.

Trasporto pubblico

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, il Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti considera con grande attenzione:

‐ gli interventi tecnologici e infrastrutturali sul nodo di Milano capaci implementarne la funzionalità;

‐ il potenziamento delle direttrici o verso Genova e verso Brescia/Verona (con collegamenti ad Alta Velocità) o verso Como e la Svizzera (con l’adeguamento della Linea Milano-Chiasso o verso Pavia (con il quadruplicamento della Milano Rogoredo-Pavia) o verso Malpensa (con, in particolare, il potenziamento della Rho-Gallarate e il collegamento T2-Sempione)

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o verso Cremona/Mantova (con la riqualificazione della Milano-Codogno- Cremona-Mantova) o verso la Brianza (con, in particolare, gli interventi sulla Milano-Seveso-Asso) e verso la Lomellina (con il completamento del raddoppio della Milano-Mortara).

Tali interventi sono funzionali a implementare il servizio ferroviario regionale e a sviluppare il sistema delle linee suburbane secondo precisi filoni di azione:

‐ prolungare i sistemi suburbani oggi attestati nel nodo di Milano fino ad un capolinea differente, interno o esterno al nodo, per migliorare le interconnessioni; ‐ attivare nuove linee suburbane di “corto raggio” che permettano di snellire la gestione delle linee principali e incrementare i servizi sulle direttrici con maggiore domanda; ‐ potenziare alcuni corridoi di servizi sfruttando anche tratti di linea urbana oggi sottoutilizzati per il servizio viaggiatori (es. cintura nord) che permettono anche di moltiplicare le connessioni di rete tra il Servizio Ferroviario Regionale e le linee di forza del sistema urbano milanese (metropolitane e tranvie).

Il Programma prevede inoltre lo sviluppo della rete metro-tranviaria extraurbana (linea Milano Parco Nord-Seregno e linea Milano-Limbiate) e l‘implementazione della rete delle metropolitane di Milano. In particolare è esplicitata nel documento la realizzazione della linea M4 Lorenteggio-Linate e il prolungamento della linea M1 fino a Monza Bettola, della M2 fino a Vimercate e della M3 fino a Paullo. Sono inoltre indicati come meritevoli di specifici approfondimenti tecnici ulteriori prolungamenti delle metropolitane, tra i quali si citano in particolare quelli della linea M5 fino a Monza e fino a Settimo Milanese.

Sistema aeroportuale La strategia regionale mira a creare un unico sistema aeroportuale, aperto a sinergie con gli aeroporti del Nord Italia in una logica di sistema macroterritoriale, ma con ruoli ben distinti per i singoli scali. Gli scali di interesse per il territorio della Città Metropolitana di Milano sono:

‐ Malpensa con la valenza di gate internazionale e intercontinentale; ‐ Linate con il ruolo di city airport; ‐ Orio al Serio specializzato per la domanda turistica, in particolare con vettori low cost e courier.

La valorizzazione degli scali citati passa anche dallo sviluppo del loro sistema di connessione su strada e su ferro, come previsto anche dalla programmazione regionale: per Malpensa sono pensate le opere stradali di cui al relativo Accordo di Programma Quadro e gli interventi ferroviari già richiamati nella sezione relativa al trasporto pubblico, mentre per Linate la linea M4, e per Orio al Serio il collegamento con la tangenziale sud di Bergamo - in corso di completamento - e la realizzazione in prospettiva di un collegamento ferroviario diretto con Milano e con Bergamo.

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Intermodalità merci

Il Programma valorizza il ruolo del Corridoio Reno- Alpi, riprendendo i contenuti dell’accordo internazionale tra Italia e Svizzera siglato nel 2012 per un nuovo assetto terminalistico per il Nord Italia nella prospettiva di AlpTransit, e valutando con interesse le prospettive di crescita delle relazioni con il sistema portuale ligure.

In questo contesto risultano fondamentali il potenziamento della funzionalità del terminal intermodale di Melzo, la riqualificazione del terminal intermodale di Milano Smistamento e il decongestionamento del nodo di Milano dai traffici di attraversamento anche, in prospettiva, con la realizzazione della cosiddetta “Gronda Est”.

Mobilità ciclistica Per la promozione della mobilità attiva, e lo sviluppo del turismo, sono di rilievo regionale i percorsi previsti dal Piano Regionale della Mobilità Ciclistica e richiamati dal Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti sul territorio di Milano:

- Percorso n. 1 “Ticino” - 158 Km - parte dal confine con la Svizzera e dal Lago Maggiore, si snoda nel Parco del Ticino, poi lungo le alzaie del Naviglio Grande e del Naviglio di Bereguardo e lungo l’area golenale del Ticino fino a Pavia; - Percorso n. 3 “Adda” - 290 Km - coincide con la ciclovia nazionale Bicitalia n. 17. Parte da Bormio (SO), percorre il sentiero Valtellina fino a Colico da dove piega verso sud, costeggiando il lago di Como sul versante lecchese; prosegue, poi, lungo il corso del fiume Adda fino alla confluenza con il fiume Po in comune di Crotta d’Adda (CR); - Percorso n. 5 “Via dei Pellegrini - Via per l’Expo” - 162 Km - fa parte della rete EuroVelo 5 “Via Romea Francigena” e della rete nazionale Bicitalia 3 “Ciclovia dei Pellegrini”. Il percorso parte dal confine svizzero in comune di Maslianico (CO), arriva a Como, attraversa i Parchi del Lura e delle Groane, prosegue da un lato seguendo il tracciato del progetto preliminare Expo-Villoresi fino alla stazione di Rho-Fiera, dall’altro passa a sud dell’insediamento fieristico arrivando fino alla Darsena di Milano; da qui prosegue lungo il Naviglio Pavese fino a Pavia e prosegue in provincia di Lodi dirigendosi verso Piacenza attraversando il ponte sul Po a San Rocco al Porto (LO); - Percorso n. 6 “Villoresi e prosecuzione fino a Brescia” - 223 Km - attraversa la Pianura Padana dal Parco del Ticino, in comune di Somma Lombardo (VA), fino a Brescia. Da Nosate prosegue lungo il canale Villoresi, quindi lungo il canale della Martesana ed attraversa il Parco del Serio e il Parco dell’Oglio Nord; - Percorso n. 9 “Navigli” - 66 Km - parte da Abbiategrasso e giunge fino a Cassano d’Adda lungo le ciclopedonali del Naviglio Grande e del Naviglio della Martesana, attraversando il capoluogo lombardo;

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- Percorso n. 10 “Via delle Risaie” - 308 Km - attraversa la bassa Lombardia passando per i territori agricoli dedicati principalmente alla coltivazione del riso. Costeggia il fiume Sesia, arriva a Mortara, attraversa il Parco del Ticino ed il fiume stesso proseguendo fino a Castel d’Ario (MN); - Percorso n. 15 “Lambro, Abbazie ed Expo” Anello intorno all’area metropolitana milanese - 114 Km - parte da Costa Masnaga (LC) e arriva a Pero. Interessa le province di Lecco, Como, Monza Brianza e Milano; - Percorso n. 16 “Valle Olona” - 54 Km - parte dal confine svizzero - in comune di Bizzarone (CO) e si dirige verso sud seguendo il tracciato della ex-ferrovia della Valmorea. Il percorso termina a Milano in località Figino.

Per lo sviluppo del turismo, anche internazionale, è infine importante la Ciclovia Turistica Nazionale “VenTo” che, lungo gli argini del fiume Po, collegherà Venezia a Torino: una dorsale di 679 chilometri che dal Piemonte attraverserà la Lombardia, con una diramazione verso Milano, Emilia Romagna e Veneto.

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