Anno 17 n° 11 -EDIZIONE GRATUITA Domenica 27 ottobre 2019

Dea alle prese col fortino bianconero I nerazzurri ospitano un’Udinese che subisce pochissimi gol. Serve super Muriel

CLASSE 1991 - Muriel, sei presenze e cinque gol in questo campionato FOTO MORO 2 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019

Atalanta, al via un altro tour de force LA PARTITAOggi l’Udinese, mercoledì trasferta a Napoli e poi al Gewiss Stadium arriva il Cagliari

Mettiamola così: Atalanta 21 gol fatti, 13 su- 3-5-2 quello presentato da Tudor che, spesso e do un po' troppo. E questo è il limite attuale. E' tina e Lazio e tre vittorie con , Sassuolo e biti, Udinese 4 gol fatti (nessuno in trasferta) e 6 volentieri, si trasforma in 5-3-2 grazie alle co- inevitabile chiedersi che tipo di squadra sarà l'A- Lecce). Quindi niente logorìo della vita moder- subiti. Numeri che non ammettono discussioni e perture di Sema eOpoku, i tre di centrocampo talanta dopo la delusione dell'Olimpico e la cin- na, anzi l'aver spaventato per quasi mezzora la che bastano a presentare le difficoltà della for- Mandragora, Jajalo e il ritrovato De Paul, che quina di Manchester. Non sarà certo un proble- formazione di Guardiola è certamente un vanto mazione nerazzurra, terza in classifica a quota se si mette a giocare è sempre un pericolo, in at- ma di schieramento, seppur con gli uomini con- per i giocatori nerazzurri. Si riparte da quei spet- 17, nel confronto con l'Udinese, all'undicesimo tacco il duo Okaka-Lasagna. In questa felice tati in difesa, ma di atteggiamento. Del resto le tacolari minuti, un'inezia per l'eternità, un valore posto con 10 punti. Archiviata la terza sconfitta fase di stagione l'Atalanta non ha fatto sconti a partite prima e dopo Champions hanno portato immenso per la contemporaneità. in Champions con i supergalattici del City, dopo nessun avversario, segnando a raffica ma suben- in casa atalantina 11 punti (due pari con Fioren- Giacomo Mayer averli spaventati per un po', l'Atalanta torna in campionato per un altro trittico impegnativo. Dopo la partita di oggi i nerazzurri giocheranno mercoledì (ore 19) al San Paolo col Napoli, oggi ospite della Spal, nel primo vero confronto di- retto per i vertici della classifica, quindi dome- nica prossima all'ora di pranzo (12.30) al Gewiss Stadium la partita con il Cagliari, che attualmen- te rappresenta la vera sorpresa della stagione. In- somma il tour de force continua a ritmi serrati tra campionato e Champions, eppure l'Atalanta non ha patito più di tanto scorie, difficoltà e stan- chezza varie. Certo ha perso per noie muscolari il superbomber Duvan Zapata, un ex che nella scorsa stagione castigò (3 gol) pesantemente i bianconeri, e anche Kjaer ePalomino. Dunque Atalanta-Udinese sarà una sfida soprattutto tat- tica e sicuramente l'attesa riguarda i minuti che serviranno agli atalantini per scardinare il bun- ker dei friulani. Affermare che il confronto sarà arcigno non è un eufemismo. L'Udinese propone una formazione fisica, a tratti dura in modo par- ticolare in difesa dove annovera uno dei migliori portieri in circolazione, l'argentino Juan Mus- so, e un trio tosto composto dai due brasiliani Becao eSamir, nazionale verdeoro, e al centro il capitano della Nigeria Troost-Ekong. E' un

La formazione schierata dal Gasp nella vittoria col Lecce, primo match giocato a Bergamo in questa stagione Foto Francesco Moro Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019 Dea in Europa, non tutto è perduto LA SITUAZIONE Battere Dinamo e Shakhtar sperando che gli inglesi non facciano regali

La corsa europea resta Shakthar che salirebbero a 5 aperta. La strada è compli- punti: a quel punto se il City cata, difficile, ma non im- proseguisse a punteggio possibile. Anzi paradossal- pieno alla Dea basterebbe mente è meno difficile di vincere i confronti diretti quanto si possa pensa- per scavalcarle entrambe, re.Perché l’Atalanta, ultima salendo a quota sei, senza dopo tre partite con zero l’incognita della differenza punti e un saldo negativo di reti.Ne caso di vittoria di meno nove nella differenza una tra Dinamo e Shakthar tra reti segnate, due, e reti l’asticella del secondo posto subite, undici, non è affatto salirebbe a sette punti, ergo spacciata e può ancora gio- l’Atalanta dovrebbe neces- carsela.“Abbiamo tre parti- sariamente fare punti contro te e due sono in casa, fare- il City e poi in caso di arrivo mo il massimo per conqui- in parità ci sarebbe la diffe- stare il maggior numero renza reti. Difficile, molto possibile di punti”, ha spie- difficile…Per il terzo posto gato il tecnico atalantino cambia poco, nel senso che nel se l’Atalanta dovesse fare 4 dopo gara a Manchester. Ri- punti quasi certamente sa- cordando che il destino eu- rebbe eliminata per la diffe- ropeo dell’Atalanta è anco- renza reti, salvo clamorosi ra tutto da scrivere e tutto risultati, altrimenti con sei sommato è ancora nelle ma- punti, come già spiegato, ni di Gomez e compa- sarebbe certamente terza gni.Grazie al rullo compres- salvo regali del Manchester sore Manchester City, che alle dirette concorrenti.Dif- ha travolto lo Shakthar 0-3 ficile che la squadra di in Ucraina e ha poi battuto Guardiola, con la mentalità 2-0 la Dinamo Zagabria al- cannibale che la contraddi- l’Etihad. E grazie al pareg- stingue, possa regalare pun- gio 2-2 tra Shakthar e Dina- ti facili.Dopo la visita a San mo.Ora ucraini e croati sono Siro alla Dea il City ospiterà appaiati a quattro punti e tra lo Shakthar e il pronostico due settimane si incroceran- dei bookmakers è uno fis- no nuovamente a Zaga- so.Meno scontata l’ultima bria.E qui si apre il bivio in gara a Zagabria dove un cui potrebbe incamminarsi Manchester già artimetica- la Dea.Quello per il secondo mente sicuro del primo po- posto che qualifica al suc- sto potrebbe concedere cessivo turno di Champions qualcosa, magari un pareg- o quello per il terzo che apre gio, alla Dinamo, compli- le porte all’Europa League cando tutti i calcoli fatti so- da febbraio, partendo dai se- pra.Per questo, in ottica ter- dicesimi di finale.Per il se- zo posto, sarebbe auspicabi- condo posto la strada più le un successo della Dinamo semplice è sperare in un al- contro lo Shakthar… tro pareggio tra Dinamo e Fabrizio Carcano Duvan Zapata festeggiato da Gosens e De Roon: il Gasp punta anche sul ritorno del colombiano per giocarsi le ultime chance europee Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019

«Ko pesante ma ho visto cose buone» DOPO L’ETIHAD Gasp vede positivo. Malinovskyi: “Noi molto bene nella prima mezzora”

Un’altra lezione europea di in campionato dove ci porte- minuti abbiamo giocato mol- cui far tesoro. Nell’Atalanta remo qualcosa. Questo tipo to bene”. la netta sconfitta per 5-1 al- di partite ci aiuteranno per il Mentre per il veterano R a- l’Etihad Stadium è stata ac- futuro”. fael Toloi, in nerazzurro dal- colta con la consapevolezza Anche per il migliore tra l’estate 2015, uno dei pochi del debuttante che sul palco- gli atalantini nella disfatta insieme a Gomez, De Roon e scenico più importante sa di dell’Etihad Stadium, Ruslan Masiello ad aver fatto la sca- dover ancora imparare. E tan- Malinovskyi, autore su rigo- lata dalla parte sinistra della to. Per crescere e migliora- re del temporaneo e illusorio classifica fino alla Cham- re.La pensa così il tecnico vantaggio, occorre archiviare pions, bisogna guardare al di Gian Piero Gasperini, che il City e sintonizzarsi sull’U- là del risultato.“Prendere nel dopo gara all’Etihad Sta- dinese.“In Champions Lea- cinque gol –ha ammesso il dium è stato lapidario: “R i- gue–ha spiegato il trequar- difensore brasiliano - lascia sultato pesante, certo, ma ci tista ucraino al sito ufficiale un sapore amaro, sono dav- sono state delle cose molto dell’Atalanta - non è andata vero tanti. L’Atalanta da buone per noi, cose buone come sperato, ma ci troviamo questa gara ha imparato che che ci porteremo dietro in in questa situazione e dobbia- ci sono tanti giocatori forti in campionato e nelle prossime mo analizzare questa partita, Europa e l’Atalanta deve la- partite di Champions. Prefe- prendere le cose positive e vorare di più su questo, risco però giocare così, a vi- vedere su cosa lavorare nei quando giochi con avversari so aperto, senza chiuderci, prossimi giorni, per prepa- di qualità in Europa capisci che venire qua a giocare bas- rarci per la prossima partita, che c’è tanta differenza col si, coperti e a creare poco. che sarà in casa. Il City è una campionato, dobbiamo cam- Abbiamo fatto la nostra par- squadra fortissima, il livello biare e migliorare questo tita e tante buone cose. Que- delle loro individualità è mol- aspetto”. sto ci può aiutare certamente to alto, ma nei primi trenta Fabrizio Carcano

Terzo posto in classifica per l’Atalanta del Gasp Foto Francesco Moro Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019 Avanti spediti per il terzo posto I PROSSIMI IMPEGNI Attenzione alle sfide con il Napoli (30 ottobre) e col Cagliari (3 novembre)

BERGAMO -Il rendez-vous col Manchester City, per provare a risalire la china in una Champions da Cenerentola scalza sui chio- di, porta la data del 6 novembre. Più che una rivincita, per un'A- talanta fin troppo bastonata fuori confine, la necessità di fare punti per acciuffare almeno il terzo posto nel Group Stage C, che si- gnificherebbe Europa League e ritorno ai giovedì sera magici, con più chances di cavarsela. Intanto, però, c'è da camminare spe- diti anche nel poker di impegni in campionato da qui alla prossima pausa. Perché oltre, alla cinquina, c'è il vertice. Va difesa la terza piazza, che vorrebbe dire qualificarsi di nuovo alla regina di cop- pe, con la prospettiva di dover mettere fieno in cascina per la tran- sizione fra l'autunno e l'inverno, un ulteriore settebello che sigil- lerà il girone continentale. Pronti, partenza, via. Il cerchio del mini ciclo si chiude il 10 novembre a Marassi, con la martoriata Sam- pdoria della faccia amica Manolo Gabbiadini che ha ripudiato Eusebio Di Francesco optando per il tappabuchi di lusso Claudio Ranieri (staffetta uguale in giallorosso a marzo), esattamente alla stessa ora della sfida di oggi contro l'Udinese per il secondo ap- puntamento stagionale con il Muro Nerazzurro dopo il vernissage del 6 ottobre col Lecce. Un classico, le tre della domenica po- meriggio, bestia in via d'estinzione in un calcio televisivo maciul- lato dallo spezzatino. Il problema, visti gli acciacchi, Duvan Za- pata in primis, sembra essere, più che il Napoli da visitare mer- coledì 30 ottobre a Fuorigrotta per l'apericena potenzialmente in- digesto, proprio il turno infrasettimanale in sé. Benché il prece- dente, il 25 settembre sempre alle 19, nella tana della Roma, sia stato un successone. L'esordio del perno Simon Kjaer, Duvan a sbloccarla da subentrato, il bis di . La differenza è netta: la Lupa versione Lupetta era imballata, i Ciucci sono invece in risalita e dovranno bruciare un'altra tappa per riavvicinarsi al duo Juve-Inter in cerca di fuga. Massima attenzione per la Dea per le prossime sfide all’orizzonte Fo t o M o r o Ma anche le partite "minori", su tutte col Cagliari domenica 3 novembre, ultima del trittico settimanale nel Ponte lungo dei Mor- casomai i blucerchiati, il nemico alle soglie della terza interru- Paul e Kevin Lasagna tra i piatti forti e Stefano Okaka terminale, ti, sono da prendere con le pinze. Se in riva al Golfo gli spauracchi zione della massima serie per la carneficina di muscoli e artico- leggerete altrove su questo free press. Le Zebrone, alias la Ju- sono Callejon, Mertens, Fabian Ruiz e Milik, gli ultimi due killer a lazioni delle rappresentative di bandiera. Poco da dire, la clas- ventus, saranno la seconda vera "grande" da saltare in dribbling, Bergamo il 3 dicembre 2018 mentre al ritorno il 2-1 si ribaltò per- sifica piange da sola: è rimasto il vegliardo Fabio Quagliarella, alla ripresa del 23 novembre. Ecco perché si diceva del fieno in ché oltre a Duvan fu Mario Pasalic a rispondere al belga, Casteddu che da terza punta alla Dea da turnover di coppa avrebbe fatto cascina. Un altro maledetto sabato alle 15, come con la Lazio nel a 'sto giro ha aggiunto il volto noto Radja Nainggolan insieme al stracomodo, ma sono partite pietre miliari dalla difesa in su come pre Cityzens e come per i due impegni successivi. CR7 più Aaron mediano nuovo di trinca Nahitan Nandez (uruguagio ex Boca) in Joachim Andersen, Lorenzo Tonelli, Jacopo Sala, Denis Praet, Ramsey, Adrien Rabiot, Matthijs de Ligt, Merih Demiral e Da- un reparto che aveva già il trequartista-seconda punta-goleador Riccardo Saponara, Dawid Kownacki e Gregoire Defrel. Per nilo. E solo l'olandese oltre al portoghese è titolare fisso. La prova Joao Pedro, pensierino estivo dei nerazzurri. Davanti, poi, un adesso mal sostituiti dai vari Julian Chabot (tedesco dal Gronin- del nove. La corazzata di Maurizio Sarri viaggia a vele spiegate in Cholito Simeone in più per ovviare ai sette mesi di quarantena di gen), Fabio Depaoli (esterno destro clivense), il prestito valen- Italia e in Europa. Ma guai a distrarsi prima. Dopo, aspettando il Leo Pavoletti, con l'ex di turno Luca Cigarini ancora rombo nel ciano Jeison Murillo, l'altro ex Chievo Mehdi Leris, i misteri Mor- 2020 col sovrappiù della (ottavo, 15 o 22 gennaio), motore. La cifra della serie A è il rafforzamento globale, non solo ten Thorsby (Heerenveen, il club che lanciò Marten de Roon: i due da Madama in avanti ci saranno Dinamo Zagabria (26 novembre, della compagine dell'ottimo Rolando Maran, bravo a Catania - il hanno giocato insieme) e Gonzalo Maroni (fantasista del Boca), 21), Brescia fuori casa, Hellas a Bergamo (7 dicembre), Shakhtar Papu lo sa - e col Chievo, adesso in odore d'Europa dopo una car- oltre all'ex di turno Emiliano Rigoni di cui lo Zenit non sa più a (11; 18.55), Bologna (15) e infine Milan il 22 nel rin- burazione lenta. La smentita al refrain, anche gasperiniano, se- come disfarsi. Delle Zebrette, lo scoglio da aggirare oggi pome- novato stadio amico. condo cui le concorrenti sarebbero più forti dell'anno scorso, sono riggio, 3-5-2 di Igor Tudor pressoché immutabile con Rodrigo de Simone Fornoni , il Duracell della Dea IL PERSONAGGIO Ritrovato e ora in gran forma, è ormai una pedina fondamentale dell’undici nerazzurro

Come confermare la propria rinascita nella se- rata storta in cui la tua squadra prende la manita in faccia. Succede, quando ti chiami Remo Freuler e a ogni inizio di preparazione sei con- dannato al rodaggio, facendo serpeggiare malu- more tra i tifosi con la puzza sotto il naso. Perché costretto per debito di professione a correre su e giù, partendo dal vivo del gioco, senza posa e senza arrenderti mai, appoggiando l'attacco e rientrando in aiuto alla fase difensiva, altrimenti l'uomo in panchina ti richiama con la sua vocina soffiata e in genere sono brutti quindici secondi. Flash dall'Etihad Stadium. Quel tap-in sul palo di Josip Ilicic vanificato dal fuorigioco, sotto di tre gol, e quella botta servita nel recupero dal tac- co di con Ederson a volare all'in- crocio. E poi la sentinella su Kevin De Bruyne, perso di vista solo due volte, ovvero un tiro e il penultimo passaggio - Foden l'assistman - sullo start sotto porta del triplettista Raheem Sterling, anche perché quei mostri del Manchester City non davano mai punti di riferimento facendo ruotare tutti dalla mediana in avanti. Lo svizzero, pur nella batosta, può finalmente dire di aver ritrovato se stesso. Un interno, ex mezzala, dal movimento inesauribile, il comple- mento ideale di Marten de Roon, difensore ag- giunto dall'elmetto calato. Una coppia che solo Mario Pasalic e il turnover possono mettere in crisi. Contro Torino, Fiorentina e Shakhtar il '92 di Ennenda, in Canton Glarona, è rimasto a guar- dare dal sedile, a fianco di Gian Piero Gasperini, che lo stima ma ne conosce anche tempi ed esi- genze. Col Genoa e col Sassuolo, invece, riposo per il tulipano, nondimeno sbocciato a Marassi per gli ultimi 40 minuti al posto del croato, salvo subentrare con la Lazio giusto per il patatrac allo scadere per il rigore-bis su Immobile da 3-3. Ep- Remo Freuler, una delle pedine più importanti della rosa di mister Gasperini pure i tre, quando sono in campo insieme, sanno combinare sfracelli: nella tana della Roma, mer- cupato dai tifosi nerazzurri. Forse la data della giorni dopo, al Mapei Stadium nel 4-1 al Sas- un compagno, Freuler non ne ha sbagliate mica coledì 25 settembre, ecco la punizione dalla de- palingenesi freuleriana è proprio quella, l'infra- suolo, porgendola al Papu per restare ad ammi- tante. A Zagabria, rimpiazzato da Pasalic nella stra al novantesimo di Remo per la torre di Su- settimanale aperto da Duvan Zapata sul suo as- rarne lo slalom da metà campo verso il rompi- ripresa per la virata del Gasp al 4-2-3-1, non ci ha perMario, subentrato al Papu, e zuccata del rad- sist, un filtrante di collo pieno cogliendo di pri- ghiaccio. capito niente come chiunque altro. Ma un alter doppio di Martino, corso a esultare a pugni stretti ma l'apertura di Gomez. Il sostegno alle grandi Delle sue 139 partite in maglia Dea, condite ego di quest'atalantino ad altissima fedeltà, una con gli altri due sotto il settore dell'Olimpico oc- manovre, appunto. Da molto più lontano tre da 14 palloni nel sacco e 13 servizi vincenti per duracell umana, non sembra ancora nato. Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019 I tifosi nerazzurri sono una meraviglia LA TRASFERTA DI MANCHESTER I supporters della Dea hanno colorato l’Etihad Stadium

Non esiste risultato che possa fermare il loro entu- siasmo, non esiste gol subito o grave errore che possa smorzare le loro grida di gioia. I tifosi atalantini sono una meraviglia. Martedì scorso per le strade di Manche- ster e all’Etihad Stadium l’atmosfera creata dai suppor- ters della Dea ha avuto un alone magico prima durante e dopo la partita. In un complesso ammutolito, quasi da sembrare un teatro, i più di 2700 tifosi orobici arrivati nella città inglese hanno regalato al calcio europeo una lezione di passione e attaccamento alla propria squadra. Una formazione, quella atalantina, che vive in completa simbiosi con il suo pubblico, creando un risultato ine- guagliabile per le altre squadre. Potremmo definirla co- me una famiglia allargata e legata da un sentimento in- dissolubile di amore eterno. A tratti pare una maledi- zione, qualcosa da cui non puoi sottrarti perché lei è lì e sai che senza non potrai stare. Invece no. Tifare Atalanta e far parte della tifoseria nerazzurra è un grande inse- gnamento di vita e trasmissione di valori. Passione, fra- tellanza, sostegno incondizionato e aiuto reciproco. La squadra non sarà mai sola, che perda 5-1 o vinca 3-0. Il calcio europeo si è levato il cappello di fronte alla marea nerazzurra. Durante il pomeriggio i tifosi bergamaschi hanno colorato Manchester e scaldato l’ambiente con le loro voci che mai si sono estinte, neanche dopo il triplice Due immagini della tifoseria atalantina durante la trasferta all’Etihad Stadium, casa del Manchester City fischio finale. Il presidente Percassi stesso ha voluto complimentarsi personalmente per la grande lezione di tifo dei supporters della Dea. Un amore incondizionato che ha stregato gli inglesi, tantissimi i video dei tifosi orobici all’Etihad Stadium che circolano in rete, a cui va ad aggiungersi l’incredibile mentalità sviluppata dal tifo organizzato bergamasco. È fondamentale sottolineare quanto la Curva Nord sia stata in grado di elevarsi pro- prio come l’Atalanta stessa, dimostrando di meritarsi palcoscenici importanti come quello della Champions League. Con al seguito tifosi così si vince sempre. Non perché non si voglia dare importanza ai risultati nega- tivi, ma perché nonostante sia giusto analizzare la scon- fitta è altresì importante essere motivati per la battaglia successiva. La Dea sa quanto sia amata dai suoi tifosi. Questa è la vera forza del popolo bergamasco che avan- za imperterrito e supera qualsiasi difficoltà grazie alla forza dell’amore incondizionato, della passione e dei sogni. Comunque vada la Champions League non si di- menticherà di quei “pazzi”bergamaschi che sul 5-1 can- tavano con più voce per sostenere la propria squadra del cuore, il proprio amore. Mattia Maraglio Difesa da scudetto, attacco asfittico GLI AVVERSARI L’Udinese vanta la retroguardia meno battuta della Serie A ma non segna quasi mai

Sarà l'Udinese la seconda quattro occasioni, su un totale squadra che, dopo il Lecce, fa- di otto partite. Una difesa gra- rà visita al Gewiss Stadium in nitica, impreziosita dal rendi- questo scorcio iniziale di sta- mento super di Rodrigo Be- gione. La formazione allenata cao (tra l'altro in gol contro il dal croato Igor Tudor occupa Milan, ndr) e dall'esperienza momentaneamente l'undicesi- di Samir. Specchio fedele di mo posto in classifica. Suc- ciò che Tudor era da calciato- cesso di prestigio all'esordio re, quando indossava il bian- contro il Milan, prima di ina- conero Juventus: difensore nellare tre ko consecutivi ri- roccioso e adattabile a diversi spettivamente contro Parma, sistemi di gioco. Crismi tra- Inter e Brescia. Serie negativa smessi anche ai suoi ragazzi, interrotta dal pari di Verona sin qui tatticamente vicini alla contro l'Hellas, a cui seguiran- perfezione. no le vittorie interne contro Bologna e Torino, inframez- I DIFETTI zate dal ko di Firenze. Un solo punto conquistato lontano Ad una difesa bunker, fa da dalla Dacia Arena, non certo il contraltare un attacco alta- miglior biglietto da visita con mente asfittico. Il capocanno- il quale presentarsi a Berga- niere è Stefano Okaka con la mo, al cospetto di un' Atalanta miseria di due gol realizzati e bramosa di rimediare alla ri- basta questo dato per capire monta beffa di una settimana quanto l'Udinese faccia fatica fa contro la Lazio. in fase di produzione offensi- va. Peggio di lui ha fatto Ke- I PREGI vin Lasagna, inchiodato a quota un gol da inizio stagio- In questo primo segmento ne. Tra le cause è impossibile di stagione l'Udinese ha dimo- non citare il pessimo inizio di strato una straordinaria solidi- stagione del fantasista Rodri- tà difensiva, concedendo sol- go De Paul che, dopo il rosso tanto 6 gol che valgono la mo- contro l'Inter, ha saltato di fat- mentanea palma di miglior di- to tre partite. Un'assenza pe- fesa del torneo, davanti alla santissima quella dell'argenti- Juventus di Bonucci e de Ligt no. Il giusto compromesso tra e all'Inter di Skriniar, Godin e difesa da Scudetto e attacco da De Vrij, e anche di Cagliari e zona retrocessione non per- Hellas, che hanno subito 7 gol mette ancora di inquadrare al da inizio anno. Tra i protago- meglio un'Udinese che come nisti c'è sicuramente il portie- al solito punterà a raggiungere re Musso, tra le rivelazioni del il prima possibile la quota sal- campionato, capace di mante- vezza. nere la porta inviolata in ben Michael Di Chiaro Igor Tudor, classe 1978, è nato a Spalato Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019 Ma quant’è forte Ruslan Malinovskyi? PRIMO PIANO L’ucraino sta entrando nel cuore dei tifosi nerazzurri a suon di prestazioni

Lo chiamano il tuttofare, il genio del centrocampo, il Co- lonnello. Ha avuto bisogno di tempo prima di adattarsi al gioco di Gasperini, come dar- gli torto d’altronde quando an- che Zapata ha faticato ad in- serirsi appena sbarcato a Ber- gamo, ma ad oggi è un’arma che Percassi ha il dovere di cullarsi. Parliamo di Ruslan Malinovskyi e quel suo sini- stro violento che sta facendo sognare i tifosi atalantini. L’u- craino non solo sta stupendo positivamente tutta la Serie A, ma anche in nazionale ha di- mostrato di poter fare la dif- ferenza grazie al suo potenzia- le tecnico-fisico invidiabile. Gasperini parla di lui come un ragazzo dalle grandi poten- zialità e per ora il mondo del calcio non può dargli che ra- gione. Gli stessi compagni di squadra di Ruslan parlano be- ne di lui dicendo che la sua personalità in campo si fa sen- tire. Insomma segnali inequi- vocabile che vanno presi in considerazione. Ottime le pre- stazioni che il centrale classe ‘93 ex Genk sta sfornando. Ul- tima quella contro il Manche- ster City in Champions Lea- L’ucraino Ruslan Malinovskyi in azione contro il Lecce Foto Francesco Moro gue dove il rigore calciato in maniera impeccabile aveva certo passare inosservate sotto ramente continuando di que- trato nei loro cuori. Al mo- quindi che attendere che il va- pleto e dall’esperienza inter- fatto toccare il cielo con un di- la lente del calcio europeo. sto passo l’ucraino difficil- mento però ci siamo goduti te Gasperini lo plasmi a suo nazionale di cui la Dea avrà to a tutta Bergamo. Malinov- Così pare che niente meno del mente avrà il via libera dalla solamente un antipasto delle piacimento, per fare in modo bisogno. skyi ha dimostrato di poter da- Chelsea abbia già chiesto di società orobica per partire. sue vere capacità e non resta che diventi il giocatore com- Mattia Maraglio re al sistema di gioco gaspe- lui per la prossima sessione Malinovskyi è di fatto la pe- riniano ancora più intensità e estiva di mercato. Un interes- dina vincente che mancava pericolosità in fase offensiva. samento che deve fare onore nello scacchiere di mister Ga- Sì, perché Ruslan si muove all’Atalanta che si dimostra sperini, poiché in grado di re- prettamente sulla trequarti ancora una volta in crescita galare soluzioni alternative in rendendosi pericoloso sia da esponenziale a livello globale mezzo al campo e nella co- Cinquina dei Citizens lontano, con il suo tiro vele- sotto tutti gli aspetti. I rapporti struzione della fase offensiva noso e violento, che in veste di con i Blues sono ottimi, vedi oppure di subentrare a metà assist man con i suoi passaggi l’operazione magistrale con- partita scombussolando gli L’ULTIMA SFIDA Il sogno nerazzurro dura solo 6’ al bacio per il reparto avanza- dotta da Luca Percassi per il equilibri creatisi. I tifosi ne- to. Tanta classe, personalità e prolungamento del prestito di razzurri lo adorano e in poco Manchester City –Atalanta 5-1 (2-1) stra tirando debole e centrale, il forcing locale doti tecniche non potevano di Pasalic di un anno, ma sicu- tempo il giovane ucraino è en- però sforna tre chances per Agüero, che al 22 MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Ederson; Walker, non aggancia sull’asse a sinistra Foden-Ster- Rodri (41 pt Stones), Fernandinh5, Mendy (26 st ling, al 23 si fa intercettare il destro nell’a n- Cancelo); De Bruyne (22 st Otamendi), Gündo- golo basso dal portiere ospite e dopo il corner gan; Mahrez, Foden, Sterling; Agüero. A disp.: 1 tira alle stelle senza sfruttare lo scarico da de- Bravo, 21 David Silva, 20 Bernardo Silva, 9 Ga- stra di Foden, bravo a prendere la riga a Ma- Muriel in rampa di lancio briel Jesus. All.: Guardiola 7,5. siello. Al 26 la svolta, col contropiede rifinito ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti, Ma- da Malinovskyi e Ilicic a puntare dal vertice siello (1 st Pasalic); Castagne, De Roon, Freuler, destro un Fernandinho che lo stende: è rigore, LE ULTIME Difesa obbligata, Ilicic probabile titolare Gosens; Malinovskyi, Gomez (1 st Muriel); Ilicic che l’ex Genk trasforma spiazzando Ederson. (27 st Hateboer). A disp.: 57 Sportiello, 41 Iba- Sogno che dura pochino, perché in sei minuti La sfida tra Atalanta e Udinese rappresenta ñez, 13 Arana, 99 Barrow. All.: Gasperini. Sterling scava per l’inserimento con tocco sot- una sorta di scontro tra filosofie calcistiche che Arbitro: Grinfeld 6,5 (Israele; Hasan-Yarkoni, IV to di Agüero, bravo a bruciare sul tempo Djim- si possono tranquillamente definire agli antipo- Shmuelevitz. Var Pinheiro –Portogallo -, Avar siti. Al 37 la doccia fredda è la sterzata con cui di. Da una parte il calcio verticale e di aggres- Reinshreiber). Sterling mette in trappola Masiello: piede a sione degli spazi di Gasperini, dall’altro il prag- RETI: 28 pt rig. Malinovskyi (A), 34 e 38 pt (rig.) piede, stavolta il penalty è di casa ed El Kun matismo e l’organizzazione difensiva dell’e- Agüero (M), 13, 19 e 24 st Sterling (M). firma il sorpasso. Guardiola torna a quattro mergente tecnico croato, Igor Tudor. I numeri, Note: serata fresca e uggiosa, spettatori 50 mila dietro, come avrebbe dovuto essere, quando come al solito, parlano chiaro: alla voce gol fatti circa di cui 3 mila bergamaschi. Ammoniti Men- Rodri si rompe lasciando il posto a Stones, la supremazia nerazzurra è schiacciante, con un dy, Masiello, De Bruyne, Foden e Otamendi per centrale difensivo puro. Al 45 De Bruyne su parziale di 21 a 6. Basti pensare che il solo Za- gioco scorretto. Espulso Foden al 37 st per som- schema da angolo serve il piattone a Walker, il pata ha segnato più gol dell’intera formazione ma di ammonizioni (gioco scorretto). Occasioni Gollo si tuffa e salva sulla deviazione di Ca- friulana, peggiore attacco dopo le prime otto 10-9, nello specchio 8-7, legni 0-1. Corner 7-6, stagne. Nella ripresa Gasperini opta per una giornate di questo campionato. Discorso oppo- recupero 2 e 3. mezza rivoluzione con Pasalic (De Roon nei sto, invece, per quanto riguarda le reti incassate: tre dietro) e Muriel per Masiello e Gomez, ma l’Udinese, a sorpresa, è per ora la difesa meno MANCHESTER -Mai svegliare il can che dor- il confronto sembra chiuso. Al decimo Mendy perforata con soli sei gol concessi. Addirittura me. Se ne accorge l’Atalanta, che nella tana crossa, l’olandese allontana e De Bruyne im- meglio di Juventus e Inter. L’Atalanta sotto que- del Manchester City tiene botta fino all’i n t e r- pegna l’estremo in arancione. Chiusura della sto aspetto paga dazio incassando più del doppio vallo e perde di schianto in rimonta nella terza pratica col 13 calato sotto la traversa da tre (13) rispetto alla compagine bianconera. Sarà partita del girone C di Champions League che passi da Sterling, liberato da De Bruyne e Fo- quindi miglior attacco contro miglior difesa. Fa- ha chiuso il girone d’andata. Ora per sperare di den. Prova a riaprirla Ilicic al 17, prima di de- cile prevedere il canovaccio tattico di una partita schiodarsi da 0 e ottenere almeno il terzo posto stro sull’apertura di Malinovskyi e poi di si- che per la Dea sarà importantissimo sbloccare al per farsi ripescare in Europa League serve ini- nistro sulla ribattuta di Ederson, ma non ce più presto. Davanti al proprio pubblico i neraz- ziare a vincere fin dal prossimo 6 novembre n’è. Perché Sterling ne fa altri due: al 19, rien- zurri prenderanno in mano il pallino delle ope- Il colombiano Luis Muriel nel retour match di San Siro: Shakhtar e Di- trando sul destro sul filtrante di Gündogan e al razioni, puntando sull’ampiezza e sugli alti ritmi namo Zagabria, oggi 2-2, sono a 4. Alla cin- 24, in spaccata su lancio da destra di Mahrez, per stanare la retroguardia bunker dell’Udinese. Davanti a Musso, già autore di quattro clean quina cronometrica il pallone delizioso di Ma- dopo il salvataggio di Gollini sul solito Agüe- Dopo la Champions, è possibile che Gasperini sheet, ci sarà la muraglia composta da Becao, linovskyi è vanificato dal controllo imperfetto ro. Al 22 Freuler aveva insaccato riprendendo opti per qualche rotazione: con Kjaer ePalo- Troost-Ekong eSamir. Nel centrocampo a cin- di Ilicic, un altro pokerino e la ripartenza secca il palo di Ilicic, ma in offside. Al 28 Pasalic mino ancora ai box, il terzetto offensivo sarà que spazio per ter Avest eSema sulle fasce, innescata da Gomez, punta pura insieme allo spunta in mischia dall’angolo da destra di Ma- composto da Toloi, Djimsiti e Masiello, a pro- mentre al centro sono confermati Jajalo, Man- sloveno, innesca discesa e cross radente di Go- linovskyi chiamando Ederson al grande inter- tezione di Gollini. Sulle fasce spazio ai cavalli di dragora e l’attesissimo De Paul. In avanti Oka- sens troppo arretrato perché l’unica punta ef- vento, due minuti e a fallire l’obiettivo in so- Hateboer eGosens, sorretti dalla coppia in me- ka eLasagna come terminali offensivi del 3-5-2 fettiva (Duvan Zapata ko come Kjaer e Pa- litario è il mancato pokerista della serata. Fo- diana composta da Freuler ede Roon. Potrebbe di Tudor, con il dichiarato intento di migliorare lomino) possa raccoglierlo. Al 12 il tedesco den spreca il secondo giallo su De Roon (Ha- toccare a Malinovskyi, autore dell’illusorio il tristissimo score di tre gol realizzati in due. prende il fondo e sgancia per il Papu, ma Ca- teboer lo avanza facendo il terzo di destra) che vantaggio in quel di Manchester, il compito di Modulo camaleontico quello dei friulani, pronti stagne in corsa ci arriva di testa prima di tutti butta via lo schema da fermo di Malinovskyi agire alle spalle del tandem Ilicic-Muriel, con a ridisegnarsi in fase non possesso nel più clas- sovrastando Mendy e spedendo alto. Entro due (39) sparacchiando da dentro l’area. Ultimi Gomez inizialmente in panchina, ma pronto a sico 5-3-2, con quasi tutti gli effettivi dietro la minuti Agüero costringe Gollini al dribbling sussulti al 1 e al 2 di recupero, quando Ederson fare la differenza a gara in corso. Il modulo, co- linea della palla. La sensazione è che a Muriel e per spazzare via per poi non poter raggiungere alza in corner su Freuler, smarcato di tacco da me sempre, sarà il confermatissimo 3-4-1-2, vo- compagni servirà tanta, tantissima pazienza per il lancio fuori misura di Sterling, che al 16 Muriel, opponendosi poi al piazzato del co- tato all’attacco. In casa Udinese, tutti arruolabili scardinare il fortino ospite. azzecca il filtrante per Foden fermato col cor- lombiano. ad eccezione dell’infortunato Stryger Larsen. MDC po da Djimsiti. Al 19 Ilicic si accentra da de- S.F. Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 13

L’EVENTO Presentata in anteprima al BATIK di Orio al Serio la nuova BMW Serie 1 BMW LARIO BERGAUTO “THE 1” 14 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019 Cosa sarebbe un’Atalanta senza Papu? IL PERSONAGGIO L’argentino, fresco di traguardo delle 200 presenze, è l’icona della Dea

Sono di una di quelle persone che mia vita ho imparato che tante cose 10 l’ha sofferto, e gli è andata anche di LA DEA A MANCHESTER nonostante non sia più una bambina non sono la stessa cosa senza quel pic- lusso che al 45esimo ha dovuto dare continua ad andare pazza per il Natale: colo particolare che le rende belle, bel- forfait per un affaticamento muscola- Ecco i 360 secondi quell’atmosfera da film d’amore di 2 o le davvero, o per lo meno più belle ai re. 3 ora in cui succede tutto e niente e in nostri occhi: prendi Bergamo ad esem- Quel Papu che quest’anno gioca ar- più belli di sempre cui comunque tutti finiscono a volersi pio, Bergamo è un sogno, ma non sa- retrato rispetto ai suoi compagni del tanto tanto bene, pieni di spirito nata- rebbe la stessa cosa senza le sue mura. reparto offensivo, con libertà di muo- Il vantaggio dell’Atalanta in casa del lizio e tacchino della nonna. E se non ci fossero le mura almeno ri- versi su tutto il fronte, legando le gio- Manchester City è durato sei minuti, Cosi quando fuori inizia a far fred- marrebbe l’Atalanta, perché Bergamo cate tra centrocampo e attacco. Esper- che sono trecentosessanta secondi, do, cosa sempre più difficile in questo senza l’Atalanta per me, non sarà mai to nella ricerca di ampiezza cosi da al- davvero pochini se si considera una folle 2019 che alle stagioni preferisce bella, ma bella davvero dico. largare il gioco creando un lato debole vita, la mia ad esempio, che ho già 42 un mare in tempesta pieno di onde cal- E l’Atalanta non sarebbe l’Atalanta dove incalzare l’avversario e cercare la anni e sono stato a vedere la partita in de, fredde, poi ancora calde, dentro di forse senza quell’ometto alto 1 metro e porta con una di quelle magie a cui so- redazione, o quella dei ragazzi berga- me cresce quello spirito da bambina di 67 che domenica dopo domenica fa so- no ormai abituati i tifosi della Dea, ma maschi che erano sulle tribune dell’E- 6 anni che davanti alla tv si appresta a gnare i tanti bergamaschi, quelli veri, che ancora sorprendono il resto del bel tihad Stadium, o, ancora, dei tanti al fare la lista dei regali da mandare al che non si perdono nemmeno una par- paese. Blu Puro davanti al maxischermo con buon Babbo Natale, o meglio, quello tita. Quel Papu che contro la Lazio ha la maglietta nerazzurra, ubriachi e fe- spirito da brava bambina bergamasca Alejandro Dario Gomez, il Papu per collezionato 200 presenze con la ma- lici per essere arrivati dopo più di un che la letterina la scrive alla Santa Lu- tutti noi, Ale per la sua bella Linda. Un glia neroblu, e che per 200 volte ha fat- secolo nel paradiso del pallone. Mar- cia. bomber per tutta Italia. Quello che la to andar fuori di testa il popolo atalan- tedì sera è stato il sogno quando di- Il Natale è magia, e per me non è na- partita te la svolta non con i goal, ma tino, a volte anche in negativo, non è venta realtà: la nostra piccola guerrie- tale senza il cenone dalla Fernanda, con delle giocate da pelle d’oca, con perfetto, sbaglia, ti fa incazzare, ma ra, la meravigliosa e scapigliata Dea, a l’amica della mia mamma, che ogni delle azioni cosi incredibili che sembra poi te ne dimentichi perché piazza una giocarsela in casa della squadra più anno, almeno da quando ho memoria, sia comandato da un ragazzino in tri- palla di tacco a Ilicic e ti sembra di so- Alejandro Papu Gomez Foto Moro forte d’Europa, la più ricca, quella con ci invita con 3 mesi di anticipo il 24 di- buna col joystick in mano, uno di quel- gnare. l’allenatore migliore, Guardiola, e che cembre a casa sua per aspettare la mez- li che invece di fare i compiti passa i Quel Papu che di goal fino ad oggi con una semplicità assurda, quasi co- schiera uno dei cinque calciatori che zanotte in compagnia, come si fa in pomeriggi a giocare a Fifa, e al suo gio- ne ha messi dentro 4 in campionato, e me stesse ballando, la sua Papu dance potrebbero vincerla, o quantomeno Brasile, sua terra madre, oltre che della catore fa fare una carriera che quella di in Champions ancora nulla perché in magari, che a Manchester ancora se la pareggiarla, anche giocando in Betty, la mia mamma appunto. L’anno Cristiano Ronaldo in confronto sem- Europa va ad alti e bassi, ma quando va ricordano tanto da farla riecheggiare Champions insieme a dieci zoppi. scorso non ci siamo stati, perché erano bra una piccola parentesi in serie B. ad alti non ce n’è per nessuno, e anche nella VIP lounge dell’Etihad prima Parlo del supersonico Sterling, che venute dal Brasile la nonna e la zia con Quel Papu che è velocita, che salta chi non lo conosce al 90esimo non se lo della partita. però va in campo con la stessa casac- sua figlia Amanda, e non potevamo l’avversario come stesse bevendo un scorda più, e penso che un certo Fekir E quel Papu senza il quale l’Atalan- china che vestono parecchi altri at- mica colonizzare la casa della Fernan- bicchier d’acqua, o di Fernando (Coca questo lo sa molto bene. ta non sarebbe mai la stessa cosa, per- tuali santi del dio del football. In quel- da, cosi abbiamo optato per un cenone Cola e Fernet) come piace tanto a lui da Quel Papu che da ragazzino si ve- ché sarebbe bella sì, ma non così tanto. l’attimo, dal gol di Malinovskyi al pari in famiglia, bello sì, ma diverso da buon argentino, che mette in difficoltà deva i video di Maradona, e che come Un po' come il mio Natale senza la ce- di Aguero, dal 28’al 34’del primo tem- quello a cui sono abituata. anche le migliori difese della serie A, e lui ora scatta, dribbla e fa goal dal li- na dalla Fernanda, bello sì, ma non al po, abbiamo vissuto il momento più Per me quindi il Natale non è natale non, perché anche la difesa migliore mite dell’area, che manco ti accorgi completo. alto della centenaria storia nerazzur- senza il cenone dalla Fernanda. E nella d’Europa martedì all’Etihad il nostro che lo ha fatto davvero, perché lo fa Simona Marcelli ra, con il suo straordinario valore sim- bolico, quello spesso assaporato nei nostri anni gasperiniani, ovvero che le favole possono succedere, a patto di metterci coraggio e passione. L’ho già scritto, lo rifaccio ora, credo che il pallone nei suoi momenti migliori rie- sca a diventare una perfetta metafora della nostra esistenza. Così, dal rigo- re conquistato da Ilicic, per sei minuti il nostro mondo si è capovolto, noi, poveri, spaventati, guerrieri di questa pazza pazza Italia di tasse, abbiamo sentito nel profondo dell’anima che non è poi così vero quello che ci rac- contano, ossia che arriva primo quel- lo che ne ha di più nel portafoglio. A volte può accadere che basti il cuore. Proprio come l’Atalanta e il suo popo- lo, tutta Bergamo ha chiuso gli occhi e ha iniziato a sognare l’impossibile. Monica ha smesso di pensare ai conti della cooperativa Bergamo & Sport e si è messa a organizzare il suo canile extralusso in grado di ospitare i cen- tinaia di randagi che vivono sulle no- stre strade, Manuel si è scordato di passare i suoi giorni a fare lo schia- vo-stagista e ha cominciato a guarda- re su internet le sedie da comperare per il ristorantino che vorrebbe aprire nel centro di Londra, Costanza si è di- menticata dei due lavori che fa per mantenere i suoi figli e si è immagina- ta sul lettino di una spiaggia in Costa- rica a prendere il sole con un bel mo- jito in mano e un giovane e aitante mu- latto a massaggiarle la schiena, Stefa- no ha mandato il messaggio alla figo- na a cui da anni regala il mi piace gior- naliero trovando all’improvviso il co- raggio di chiederle di uscire, Fall si è visto fuori dalla Questura con in tasca il permesso di soggiorno, Claudio a ti- rare bordate dal limite dell’area con le ginocchia solide e scattanti che aveva dieci anni fa. E io, che sto scrivendo questo pezzo, ma che ormai in ufficio faccio a tempo pieno il giovane (e mo- desto) grafico, con la testa ero a Fop- polo, a brindare con una coppa di champagne leggendo e rileggendo l’ultima pagina del mio capolavoro da Premio Nobel, quello che da un anno a questa parte ha sempre e solo il titolo, “Un secolo infinito”. Poi il City ha pa- reggiato, quindi ne ha fatti altri quat- tro, riportandoci bruscamente sulla terra. Ma Gasperini, Gollini, Freuler, De Roon e gli altri nostri eroi nerazzur- ri vanno ringraziati perché ancora una volta sono andati oltre la nostra im- maginazione. Per trecentosessanta secondi, pochini, ma anche immensi. Matteo Bonfanti Domenica 27 Ottobre 2019 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Domenica 27 Ottobre 2019