PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE PIANO DELLA PERFORMANCE Anno 2016

Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 – (MB)

Il Piano Esecutivo di Gestione del di SEREGNO

PREMESSA

D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni" costituisce il vertice del processo di cambiamento avviato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. il D. Lgs. n. 150/2009 consente quindi alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento continuo attraverso l’introduzione del ciclo generale di gestione della performance che, basandosi sui modelli aziendalistici della direzione per obiettivi, intende assicurare elevati standard qualitativi ed economici proprio attraverso le fasi della pianificazione, della gestione, della misurazione, della valutazione e della rendicontazione della performance organizzativa e individuale. Un cambiamento epocale che offre alle amministrazioni pubbliche un quadro di azione che realizza il passaggio dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed outcome). Per facilitare questo passaggio, il decreto definisce le seguenti azioni: 1. le amministrazioni redigono un Piano triennale di performance, nel quale vengono elencati gli obiettivi strategici e quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’obbligo di fissare obiettivi misurabili e sfidanti su varie dimensioni di performance (efficienza, customer satisfaction, modernizzazione, qualità delle relazioni con i cittadini), costituisce una delle sfide della riforma, perché mette il cittadino al centro della programmazione (customer satisfaction) e della rendicontazione (trasparenza); 2. annualmente, le amministrazioni presentano una relazione sui risultati conseguiti, evidenziando gli obiettivi raggiunti e motivando gli scostamenti, il tutto nel rispetto del principio di trasparenza che implica il coinvolgimento di cittadini e stakeholders nelle modalità e nelle forme definite dall’amministrazione. E’ evidente che i momenti salienti di questo ciclo sono dati dalla definizione e dall’assegnazione degli obiettivi in armonia con quanto definito dall’amministrazione nei propri documenti di pianificazione strategica ovvero le linee programmatiche di mandato, il Documento Unico di Programmazione e il Piano Esecutivo di Gestione. La misurazione e la valutazione della performance costituiscono due fasi distintive dell’intero ciclo in quanto sono finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi offerti, nonché alla crescita delle competenze professionali, attraverso la valorizzazione del merito e l'erogazione dei premi per i risultati perseguiti dai singoli e dalle unità organizzative in un quadro di pari opportunità di diritti e doveri, trasparenza dei risultati delle amministrazioni pubbliche e delle risorse impiegate per il loro perseguimento. La misurazione e la valutazione delle performance deve avvenire con riferimento all'amministrazione nel suo complesso, alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola e ai singoli dipendenti, secondo quanto previsto dall’art.9 del decreto. Il rispetto delle disposizioni in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance è condizione necessaria per l'erogazione di premi legati al merito ed alla performance. Secondo quanto stabilito dalla deliberazione n. 112/2010 – “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) della CiVIT, il Piano della performance costituisce lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance; un documento programmatico a valenza triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Il Piano definisce dunque gli elementi fondamentali (obiettivi, indicatori e target) su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. Costituiscono principi cardine nella formulazione del Piano e nella rappresentazione della performance dell’ente: • la qualità ovvero nel Piano devono essere esplicitati il processo e la modalità con cui si è arrivati a formulare gli obiettivi dell’amministrazione, nonché l’articolazione complessiva degli stessi, nel rispetto di quanto previsto dall’art.5, comma 2 del decreto ovvero che gli obiettivi siano: 2 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

• rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie dell'amministrazione • specifici e misurabili in termini concreti e chiari; • tali da determinare un significativo miglioramento della qualità dei servizi erogati e degli interventi; • riferibili ad un arco temporale determinato, di norma corrispondente ad un anno; • commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a livello nazionale e internazionale, nonché da comparazioni con amministrazioni omologhe; • confrontabili con le tendenze della produttività dell'amministrazione con riferimento, ove possibile, almeno al triennio precedente; • correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili. Quindi, come precisato dalla deliberazione n.114/2010 della CiVIT, il processo di declinazione degli obiettivi, sia nel tempo (dagli obiettivi strategici di lungo periodo a quelli operativi di breve periodo), sia dai livelli organizzativi più elevati dell’amministrazione fino alle singole unità organizzative ed agli individui, viene comunemente definito “a cascata” (cascading). In linea generale, il meccanismo “a cascata” lega tra di loro i vari obiettivi secondo una chiara e precisa relazione causale e non costituisce un mero schema di trascrizione di obiettivi sui diversi livelli temporali ed organizzativi. Pertanto, il collegamento tra dimensione organizzativa e dimensione individuale è rappresentato come segue:

1. la comprensibilità ovvero il “legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la missione istituzionale, le priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori dell’amministrazione, secondo quanto prospettato nel percorso sotto rappresentato:

2. l’attendibilità ovvero la rappresentazione della performance è attendibile solo se è verificabile ex post la correttezza metodologica del processo di pianificazione (principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, target), attraverso l’adozione e l’applicazione di un rigoroso sistema di misurazione e di valutazione della performance, ai sensi dell’art.7 del Decreto, in grado di rilevare le dinamiche gestionali delle amministrazione aggregati come segue: a) il grado di attuazione della strategia: l'amministrazione è chiamata ad identificare, sulla base delle priorità degli organi di indirizzo, gli obiettivi strategici e la relativa articolazione;

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b) il portafoglio delle attività e dei servizi: il Sistema deve strutturarsi sulla base delle attività, incluse quelle di supporto e di regolamentazione, e dei servizi attraverso i quali l'amministrazione esplica la propria azione rispetto all'ambiente di riferimento, ai portatori di interesse (stakeholder) e, laddove le funzioni istituzionali dell'amministrazione lo prevedano, rispetto agli utenti; c) lo stato di salute dell'amministrazione: l'amministrazione è tenuta a indicare le condizioni necessarie a garantire che il perseguimento delle strategie, lo svolgimento delle attività e l'erogazione dei servizi avvenga in condizioni ottimali; a tal fine, il Sistema deve essere strutturato in modo tale da consentire di valutare ex ante ed ex post se: d) l'amministrazione è in grado effettivamente di raggiungere i propri obiettivi, garantendo un utilizzo equilibrato delle risorse, lo sviluppo delle competenze e dell' organizzazione, il miglioramento delle relazioni con interlocutori e portatori di interesse (stakeholder); e) i processi interni di supporto - i quali rendono possibile il funzionamento dell'amministrazione - raggiungono adeguati livelli di efficienza ed efficacia; f) gli impatti dell'azione amministrativa (outcome): il Sistema deve considerare gli impatti prodotti nell'ambiente esterno in termini di risposta ai bisogni.

A tal proposito è utile evidenziare l'art. 3, comma 1, lettera g-bis), della legge n. 213 del 2012) ove il legislatore ha novellato che il piano esecutivo di gestione è deliberato in coerenza con il bilancio di previsione e con la relazione previsionale e programmatica. Al fine di semplificare i processi di pianificazione gestionale dell'ente, il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, comma 1, del presente testo unico e il piano della performance di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati organicamente nel piano esecutivo di gestione.

Con l’introduzione del Documento Unico di Programmazione, si è voluto riposizionare l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali attraverso l’adozione di un specifico ed unitario documento programmatico. Esso pertanto costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.

Si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente.

La SeO contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. E’ predisposta in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS e costituisce giuda e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente. LaSeO supporta inoltre il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio e individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere.

Il presente Piano Esecutivo di Gestione costituisce pertanto la trasposizione gestionale ed operativa del Documento Unico di Programmazione. 4 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

PARTE 1^ CHI SIAMO

1. CHI SIAMO 1.1 – Carta d’identità

Scheda Servizi Superficie: 13,01 Kmq Stazione ferroviaria: a Seregno Altezza s.l.m.: 222 mt Porto: a Genova Abitanti: 44.500 (al 01.01.2015 ISTAT) Aeroporto: a Milano/Linate e a Milano/Malpensa Densità: 3.317,68 ab./Kmq Farmacia: a Seregno Latitudine: 45° 39' 11” 88 Ospedale: a Seregno Longitudine: 9° 12' 05” 04 Carabinieri: a Seregno Prefisso telefonico: 0362 Guardia di finanza: a Seregno C.A.P.: 20831 Vigili del fuoco: a Seregno Codice ISTAT: 015208 Tribunale: a Codice catasto: I625 Corte d'Appello: a Milano Gemellaggi: Comune di Sant’Agata di Esaro (CS)

Lo stemma deriva dallo stemma relativo alla "Comunità di Seregno", miniato a pagina 324 del Volume I dello Stemmario Cremosano. Tale stemma "D'azzurro, alla banda d'argento caricata di tre stelle di otto raggi d'oro" fornisce l'opportunità per qualche osservazione di carattere araldico. In primo luogo, può essere interessante notare che la "banda" araldica è una striscia che scende diagonalmente dall'angolo destro del capo dello scudo all'angolo sinistro della sua punta, e che è larga un terzo dell'altezza dello scudo. Si noti che la sinistra araldica corrisponde alla destra per chi guarda lo scudo, e viceversa. Le stelle di norma devono avere cinque raggi: se ne hanno di più, come nel caso specifico, occorre blasonarli. Infine, si può ancora notare come questo stemma rispetti in maniera perfetta la più importante regola dell'araldica: quella di non sovrapporre mai metallo a metallo, o colore a colore. Infatti, in questo caso, la banda d'argento (che è un metallo) si sovrappone, correttamente, all'azzurro del campo (che è un colore). Con D.P.R. del 26 gennaio 1979, al Comune di Seregno è stato concesso il titolo di Città.

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Un'eventuale origine romana di Seregno è stata dibattuta, anche considerando l'intensa impronta che Roma lasciò nella zona fin dai tempi della conquista avvenuta nel corso del II secolo a.C. e alla luce dei ritrovamenti, in territorio seregnese, di alcuni manufatti romani (una piccola urna cineraria, una moneta coniata sotto Lucio Vero, tracce di acciottolato romano o di centuriazione delle campagne circostanti) tuttavia, data la mancanza di riscontri in merito, si tende ad escludere quest'ipotesi e a datare l'origine della città all'età tardo-anticao all'alto medioevo.Il primo documento che citi Seregno risale al 1087: è un atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti alla canonica di Sant’Ambrogio di Milano, da cui si attendeva aiuto e protezione. Si può tuttavia ipotizzare l'esistenza di un centro del villaggio attivo già in età romana ma le notizie sono lacunose, e non esistono documenti certi. I documenti di questo secolo e del successivo si riferiscono a Seregno con il termine di locus, definendolo così come un insediamento agricolo analogo alla grande maggioranza Palazzo Municipale “Landriani-Caponaghi” degli insediamenti della zona. Il locus di Seregno, in quel tempo, era come molti altri abitati posto sotto qualche autorità superiore, che nel caso di Seregno poteva essere la Chiesa o la Città di Milano. Nell'aprile 1138, il locus di Serennio passò dall'autorità religiosa e politica del monastero di San Simpliciano a Milano a quella del monastero di San Vittore a Meda (oggi villa Anton Traversi). Una cronaca dei primi anni del XIII secolo (precisamente del 12 ottobre 1206) cita Seregno come un borgo, indicando in questo modo un certo sviluppo demografico ed economico dell'insediamento e la formazione di un embrione di ceto imprenditoriale composto da artigiani, mercanti e proprietari terrieri. Più tardi, nel corso del XIII secolo, Seregno si viene a trovare sotto la contemporanea influenza del monastero di San Vittore di Meda e del potente Ducato di Milano, che si manifestava in una serie di espropri e successive restituzioni di terre, come accaduto per le terre situate nell'odierno quartiere del Ceredo. Il borgo entra inoltre nelle lotte di potere che, in quel periodo, opponevano i Della Torre ai Visconti. Negli anni fra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo la contesa per il possesso della signoria di Milano volge a favore dei Visconti, dapprima con Ottone, poi, definitivamente, con Matteo I. In questo periodo il borgo di Seregno era diviso in una parte alta e una parte bassa, nelle quali sorgevano due chiese, una per parte, dedicate rispettivamente a San Vittore e a Sant'Ambrogio. Questa situazione, prolungatasi nei secoli, avrebbe condotto ad una sostanziale separazione di natura sociale e culturale, oltre che fiscale, che sarebbe stata risolta con metodi spicci solo nel '700 con la demolizione di entrambe le chiese e la loro sostituzione con un'unica chiesa (attuale basilica di San Giuseppe) che unificasse i cittadini seregnesi.

Personalità legate alla città • Gianni Arde (1937-2007), pittore e scultore: maestro astrattista della seconda metà del '900 (vinse il prestigioso premio di pittura "S. Fedele" nel 1963); • Paolo Angelo Ballerini, Patriarca di Alessandria d'Egitto; • Igor Cassina (1977), ginnasta, nato a Seregno ma vissuto sempre a Meda, primo italiano a conquistare una medaglia d'oro olimpica nella sbarra (Olimpiadi di Atene 2004); • Luca Crippa (1924-2002), pittore e scenografo; • Giuseppe De Feo (1914-2000), pittore e scultore; 6 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 Ettore Pozzoli 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

• Massimo Crippa, calciatore; ha militato degli anni '80 e '90 nel Napoli, Parma e Torino prima di concludere la carriera tornando al Seregno; • Luigi Gandini, Prevosto Mitrato della Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe in Seregno, dal 1964 al 1995 • Dj Angelo, disc jockey e personaggio televisivo; • Giuseppe Longoni, calciatore degli anni '60 e '70; • Roberto Mandressi, calciatore degli anni '80 e '90; • Carlo Dalmazio Minoretti, arcivescovo di Genova: prima di salire al soglio della cattedra, fu Prevosto dell'allora Prepositurale di San Giuseppe a Seregno; • Luis Molteni, attore cinematografico e televisivo; • Ettore Pozzoli (1873-1957), pianista e compositore, autore di numerose opere didattiche per pianoforte e Professore Emerito del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano;

Umberto Trabattoni

• Umberto Trabattoni (1885-1963), imprenditore. Fu presidente del Seregno dal 1922 al 1935 (lo stadio dove attualmente gioca il Seregno venne fatto costruire da lui e porta il nome del figlio Ferruccio), commissario straordinario del dal 1940 al luglio 1944 e presidente del Milan dall'aprile 1945 al 1954 (a lui si deve l'arrivo in Italia degli svedesi Gunnar Nordahl, Nils Liedholm e Gunnar Gren). • Riccardo Garifo (1981), noto anche come Roofio, produttore e componente dei Two Fingerz.

Il territorio di Seregno è caratterizzato dalle seguenti zone: • San Rocco (centro): presenza dell'antico oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano e del prestigioso teatro e cinema San Rocco; • Santa Valeria (centro ovest): presenza del rinomato santuario della Madonna di Santa Valeria; Quartiere residenziale. E' a sua volta diviso in quattro rioni: Ca' Storta, Cruseta, Numer 2 e Riun. • Bivio (centro): capitello votivo;

Santuario S. Valeria

• Ceredo: sorge nella parte occidentale della città, ai confini con il Comune di Meda. Nel quartiere si estendono ampie zone di edilizia residenziale relativamente recente (anni '70 e '80); è inoltre rilevante la presenza del Parco Centrale, ampia area verde di interesse sovracomunale. • Orcelletto: situato nella parte nordoccidentale del territorio comunale, intorno alla via omonima, è un quartiere caratterizzato da un esteso sviluppo di zone residenziali piuttosto recenti. 7 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

• Consonno (nord): piccolo Cottolengo di "Don Orione"; • Fuin: situato nella parte orientale della cittadina, è caratterizzato dalla presenza di ampie aree residenziali piuttosto recenti che si affiancano ad aree artigianali e ad aree non edificate e incolte nelle vicinanze della SS 36 che passa per il quartiere. Vi si trova inoltre una cappella votiva della Madonna della Campagna; • Sant'Ambrogio (sud ovest); • San Carlo (sud): un tempo frazione di Seregno, ospita l'oratorio di San Carlo ed una grande corte residenziale;

Basilica S. Giuseppe

• Lazzaretto: situato nella zona sudorientale della città, ha una superficie di circa 0,6 km² (60 ha) e una popolazione di circa 3.000 abitanti.[46] Nel quartiere sono presenti zone residenziali intervallate da ampie aree dedicate alle attività artigianali o produttive, oltre che di alcune residue aree non edificate. Il territorio è attraversato dalla linea ferroviaria Seregno-Bergamo; Abbazia S. Benedetto • San Giuseppe (sud est): ville di notevole prestigio; • San Salvatore (est); • Crocione (Crusun): compreso fra la linea ferroviaria Milano-Chiasso, il confine comunale di e il quartiere San Carlo. Zona prevalentemente agricola fino alla prima guerra mondiale, ospita un quartiere di edilizia economica popolare edificato dall'ALER alla fine degli anni '70. L'arrivo di numerose comunità di immigrati ha portato numerosi problemi di integrazione fra le varie comunità venute a sovrapporsi nel quartiere. Nel quartiere è presente un capitello votivo, detto del Crusun.

1.2 - Chi è l’ente locale

Il comune, ai sensi dell’art.3 del D. Lgs. n.267/2000, è l'ente locale che, godendo di autonomia statutaria, normativa, organizzativa, amministrativa, impositiva e finanziaria nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Titolari di funzioni proprie e di quelle conferite loro con legge dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà, esercita, ai sensi dell’art.13 del citato decreto, tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale: l’art. 21, comma 3, della legge 5 maggio 2009, n. 42 individua provvisoriamente tra le funzioni del comune le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, le funzioni di polizia locale, le funzioni di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonché l'edilizia scolastica, le funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti, le funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il servizio idrico integrato, le funzioni del settore sociale.

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Nell’ambito delle funzioni suddette gli enti locali definiscono, mediante atti organizzativi e secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione degli uffici ispirando la loro organizzazione ai criteri di funzionalità, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, ampia flessibilità, adeguati margini alle determinazioni operative e gestionali da assumersi a cura dei dirigenti, collegamento delle attività degli uffici, dovere di comunicazione interna ed esterna, garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, attribuzione ad un unico ufficio, per ciascun procedimento, della responsabilità complessiva dello stesso, armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell'utenza e con gli orari delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell'Unione europea, il tutto nel rispetto della disciplina in materia di trattamento dei dati personali. Sala di Rappresentanza Palazzo Landriani-Caponaghi In tale contesto, gli organi di governo sono preposti alle funzioni di indirizzo politico- amministrativo, attraverso la definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. A tale ruolo si contrappone quello dei dirigenti ai quali spetta l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.

1.3 - Il ciclo di governo e il ciclo di gestione

Il ciclo di governo è proiettato a: a) analizzare il contesto territoriale per valorizzare il sistema di governo territoriale; b) identificare gli interessi del sistema socio-territoriale, i bisogni da soddisfare e il valore pubblico da generare; c) identificare i differenti stakeholders e le reti relazionali; d) programmare le strategie definendo priorità e quadri di riferimento; e) definire le modalità e gli strumenti di governance territoriale; f) attrarre risorse e competenze; g) valutare gli effetti delle politiche sul sistema territoriale; h) sviluppare un modello sussidiario e di integrazione dei cittadini e dei differenti stakeholders. Il ciclo di gestione della performance, invece, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, sviluppa in modo sinergico quanto definito dal ciclo di governo e nell’ambito del processo di concertazione tra gli organi di indirizzo politico-amministrativo, i vertici dell'amministrazione e i dirigenti. Deve essere articolato nelle seguenti fasi: a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; b) collegamento tra gli obiettivi e l’allocazione delle risorse; c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito;

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f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Sia il ciclo di governo che il ciclo di gestione della performance di una pubblica amministrazione hanno un motivo conduttore unitario: la risposta che sono in grado di dare alle domande emergenti dal contesto socio-economico e territoriale per il quale il sistema delle autonomie locali è chiamato ad operare. Due termini possono essere utilizzati come icone di tale riflessione: mission ovvero la ragione d’essere dell’ente locale, il motivo ispiratore degli intenti strategici e vision ovvero ciò che l’ente intende diventare per il sistema territoriale di riferimento.

Sfide straordinarie che richiedono una azione sinergica, integrata e collaborativa tra le due anime dell’organizzazione pubblica locale: l’organo politico e l’organo tecnico.

2. IL CONTESTO TERRITORIALE 2.1 - Inquadramento territoriale Seregno si colloca nella porzione settentrionale della Provincia di Milano, nella cosiddetta “Brianza”, al di sotto del triangolo lariano. La sua posizione risulta essere a cavallo tra la grande conurbazione milanese e le colline brianzole in un’area densamente popolata e ricca di insediamenti industriali, artigianali e logistici.

Il Comune sorge nell’alta pianura lombarda a quota 222 m. s.l.m, dista circa 22 Km. da Milano in direzione Nord con una superficie territoriale di Kmq 13,01 e una densità popolativa di 3.100 ab/Kmq. Secondo alcuni il Seregno deriva dall'aggettivo latino siligineus che si riferisce a siligo (grano), forse per la presenza in zona di un campo coltivato a cereali. Secondo altri deriva dal Seregno latino di persona Serenius.

Il territorio è suddiviso in 7 quartieri.

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Con riferimento alle unità geologiche principali, tutto il comune insiste su un cuneo dell’alta pianura, a ridosso delle superfici terrazzate, immediatamente a valle dei rilievi morenici.

Il territorio, comunale e circostante, è interessato da importanti infrastrutture viarie e ferroviarie; in particolare Seregno viene tagliato dalla strada SS 36 Valassina, dalle ferrovie FS Milano-Como, dal ramo FS Como-Bergamo e dal ramo FNME Saronno-Seregno (oggi dimesso). In un futuro non remoto, questa porzione di pianura dovrà fare i conti anche con la pedemontana, ultima nata della rete di superstrade altomilanesi.

L’urbanizzazione del territorio comunale è piuttosto elevata, pur non raggiungendo i livelli di Milano e Monza; in questo senso, Seregno si pone nella fascia di “cuscinetto” tra la Brianza collinare e la pianura. Anche la densità abitativa ricalca questa situazione: con gradualità, man mano che ci si allontana da Milano, diminuiscono le dimensioni dei centri abitati e aumentano gli spazi aperti.

Per quanto riguarda le altre forme di utilizzazione del territorio, si nota come lo spazio riservato alle aree boscate diventi significativo solo a ridosso dei primi rilievi, mentre le aree agricole, viste come elemento differenziale (tolti cioè urbanizzato e boschi), hanno consistenza variabile, ma pur sempre bassa se riferita alla sottostante pianura irrigua.

Via Garibaldi

Un ultimo cenno ai dati del settore agricolo, pertinente vista la distribuzione delle aree a parco, vede a Seregno una presenza di aziende agricole censite discreta (quelle attive però risultano essere molte meno) a fronte di una SAU molto ridotta, con situazioni pressoché analoghe nei comuni limitrofi. Il dato può essere interpretato come segnale di una profonda crisi nel settore primario che, grazie anche all’istituzione del Parco, potrebbe trovare una boccata d’ossigeno in attività connesse all’agricoltura, collaborando alla gestione dell’area protetta.

La copertura del suolo (Fonte: Corine Land Cover) rispetto agli insediamenti agricoli e industriali risulta invece come accanto rappresentata.

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Dai dati emerge che circa il 70% di tutto il territorio è costituito da superficie antropizzata (superficie data dalla somma delle aree agricole e delle aree impermeabilizzate), segno evidente della pressione dell’uomo sull’ambiente.

Il territorio del Comune di Seregno è inserito inoltre nell’ambito paesistico-territoriale “Alta pianura asciutta” e nella sotto-unità “Alta pianura asciutta centrale”.

L’Alta Pianura asciutta è rappresentata dall’alta pianura asciutta occidentale, dei torrenti Lura e Bozzente, centrale, della Brianza, di Trezzo e dall’integrazione del terrazzo intermedio occidentale che, per le sue caratteristiche, viene fatto rientrare in questa Unità paesistico-territoriale. Nel complesso queste zone si collocano come linea di demarcazione della fascia a nord del Canale Villoresi; le superfici sono pianeggianti ma, in alcune zone, sono interessate da ampie ondulazioni (eventi deposizionali misti di natura eolica e fluviale); generalmente sono aree intensamente urbanizzate dove le caratteristiche morfologiche sono state in qualche caso cancellate da saldature urbane. Queste aree sono di regola ben drenate grazie al materiale grossolano (ghiaie e sabbie) che le costituisce. Attualmente il paesaggio è caratterizzato da un’attività agricola poco differenziata e frammentata condotta in asciutto, con zone coltivate a seminativo e a prato, frammiste a poche aree boscate. Soltanto sull’alta pianura asciutta di Trezzo il tessuto agrario risulta essere ben conservato e poco frammentato.

L’Alta Pianura asciutta centrale è il territorio a est delle Groane, interessato dalle conurbazioni della Comasina e della Vallassina, che hanno ormai cancellato le caratteristiche morfologiche dei due ambiti cui appartengono, la pianura asciutta e l’irrigua, a causa della saldatura urbana ormai uniformemente conseguita. L’urbanizzazione che si attesta lungo la scarpata morfologica delle Groane ne ha salvato alcuni tratti mantenendo sostanzialmente libere aree che da sino a Bollate costituiscono l’ultima occasione di salvaguardia paesistico- ambientale per un corretto rapporto tra le due Unità paesistico-territoriali. L’area è una delle più compromesse della provincia e le testimonianze dell’attività agricola sono limitate a rari esempi nel tessuto urbano. Si tratta in genere di superfici coltivate a seminativo asciutto e in parte ad ortive, con qualche superficie boscata nella parte settentrionale e cave di inerti. Vi è comunque una discreta presenza di aziende di piccola dimensione che contribuiscono a frenare il consumo di territorio.

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Il territorio del Comune di Seregno è inserito inoltre nell’ambito agricolo “a prevalente funzione ecologico-ambientale”. Gli ambiti agricoli a prevalente funzione ecologico-ambientale, costituiti da aree rurali produttive spesso adiacenti alle periferie urbane, se non intercluse tra aree fortemente urbanizzate, in cui prevalgono processi di trasformazione che hanno destrutturato il paesaggio agrario. Al fine di promuoverne la riqualificazione andrà posta particolare attenzione al ruolo che essi possono assumere quali aree di riqualificazione delle zone di frangia urbana, nonché quali elementi di appoggio alla struttura portante del progetto di rete ecologica provinciale. In tali ambiti sono infatti presenti varchi della rete ecologica particolarmente strategici, la cui chiusura a causa dell'espansione insediativa comporterebbe pregiudizio per la funzionalità della rete stessa.

Il Parco “Brianza Centrale” è stato istituito dal Comune di Seregno con deliberazione di Consiglio Comunale n. 31 del 30.01.2001; la Regione Lombardia, in base alla Legge Regionale n. 86/83, ha riconosciuto con deliberazione N° VII / 5139 del 15.06.2001 il Parco “Brianza Centrale” quale Parco locale d’interesse sovracomunale (PLIS). Parco “25 aprile”

Il parco si estende per 385.06 ha, costituiti da alcuni parchi urbani: 1. Parco “2 Giugno alla Porada”: costituisce una grossa porzione del Parco Brianza Centrale, occupa infatti una superficie di oltre 50 ettari se si considerano anche le aree del centro sportivo Trabattoni; 2. Parco agricolo Meredo: è l'area più grande a ovest del Parco Brianza Centrale; la superficie è di oltre 70 ettari ed è costituita prevalentemente da terreni agricoli privati, e da boschi lineri di robinie e sambuchi. 3. Parco Caduti di Nassiriya: è situato in una zona fittamente urbanizzata a nord di Seregno: l'intervento ha riguardato la riqualificazione di aree di proprietà comunale incolte, poste tra la via Carroccio, la via Parini, la via Emilia e Briantina. Si tratta di un parco con caratteristiche prevalentemente "urbane" sia per il conteso che per le funzioni e il disegno d'insieme;

4. Parco Falcone e Borsellino: è localizzato a sud di Seregno nel quartiere denominato San Carlo; 5. Parco Nuovi Boschi: con l'istituzione del Parco Brianza Centrale si sono poste in atto una serie di iniziative rivolte ad una pianificazione ambientale che mira a salvaguardare e rivalorizzare aree interstiziali attualmente indefinite; in particolare si riscontra sul territorio del Parco una scarsa presenza di aree boscate che invece risulterebbero di interesse particolarmente strategico per il miglioramento della qualità ambientale.

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Le dinamiche storiche, congiuntamente alle profonde modificazioni socio-economiche nella seconda metà del secolo scorso, hanno condotto all’attuale sistema urbano e alla sua caratterizzazione di “polo attrattore” per una pluralità di servizi e funzioni della Provincia di Monza e Brianza. Della Brianza, Seregno possiede i tratti più distintivi e peculiari: • la popolosità, cui si aggiunge il pendolarismo in entrata da lavoro dai Comuni limitrofi; • l’alta concentrazione di imprese artigianali e/o di piccole dimensioni, con una elevata specializzazione e a prevalente gestione familiare, ma con una solida esperienza imprenditoriale e manageriale;

• l’alta concentrazione di esercizi commerciali, che lo hanno reso storicamente uno dei principali poli commerciali della Brianza, in particolare a partire dal secondo dopoguerra; • una strategica collocazione geografica nella Brianza, all’interno del triangolo ideale delimitato dai Comuni di Monza, Lecco e Como.

Le caratteristiche principali del territorio di Seregno sono l’alto sfruttamento territoriale dovuto ad una forte crescita sia della popolazione che soprattutto delle piccole e medie imprese del luogo, che hanno portato, ad oggi, a urbanizzare il 65% della superficie del territorio comunale.

L’attività di impresa classificata, in base all’attività svolta, nei diversi settori economici sul totale delle imprese attive presenta indicativamente la distribuzione come riportata a lato.

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Il sottosuolo dell'area, come il resto della pianura milanese, si può suddividere in due unità litologiche principali, in cui sono presenti gli acquiferi sfruttati dai pozzi per acqua: la prima unità a partire dalla superficie è la litozona ghiaioso-sabbiosa; segue in profondità dalla litozona sabbioso-argillosa. L’assetto idrogeologico dell’area è stato ricostruito attraverso l’analisi delle stratigrafie dei pozzi, oltre che dalla consultazione dei numerosi studi geologici e stratigrafici esistenti, realizzati a scala provinciale e regionale.

Le acque dopo l’emungimento e la potabilizzazione vengono distribuite da una rete di condotte. Il Comune ha un consumo medio pro-capite di acqua pari a 315 litri al giorno (Anno 2002, fonte: Provincia di Milano), Si tratta di consumi abbastanza considerevoli se raffrontati alla media italiana, pari a circa 250 litri/giorno, e soprattutto a quella europea che riporta il consumo medio pro-capite intorno a circa 160 litri/giorno. Il Comune, situato nella regione centrale della pianura padana, presenta caratteristiche tipiche di questa zona dal peculiare clima continentale. Tale clima, moderatamente modificato dalla morfologia del territorio, è contraddistinto da ristagno di nebbie e persistenza di inversioni termiche, impedendo in tal modo la dispersione delle sostanze inquinanti.

2.2 - Dinamiche demografiche

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2.3 - Etnie e minoranze straniere Come molti altri centri dell'Italia settentrionale, a partire dalla fine del XX secolo anche Seregno è diventata una città multietnica con una presenza significativa di cittadini provenienti dall'estero. La popolazione straniera residente a Seregno al 1° gennaio 2015 è data da n.3.201 unità. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Gli stranieri residenti a Seregno al 1° gennaio 2015 sono 3.201 e rappresentano il 7,2% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 16,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Pakistan (12,4%) e dall’Ucraina (11,5%).

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2.4 – Economia insediata e livelli reddituali

La situazione a Seregno

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Confronto dati Seregno con Provincia/Regione/Italia (ANNO 2011) Nome Dichiaranti Popolazione %pop Importo Complessivo Reddito Medio Media/Pop. Seregno 25.265 43.013 58,70% 660.305.119 26.135 15.351 Provincia di Monza e della Brianza 506.377 840.358 60,30% 13.350.127.801 26.364 15.886 Lombardia 5.746.097 9.700.881 59,20% 150.386.828.514 26.172 15.502 Italia 30.754.634 59.394.207 51,80% 722.175.905.597 23.482 12.159

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2.5 – Seregno e gli interventi sociali

L’Ambito territoriale di Seregno è composto dai Comuni di , , , , Lentate sul , Meda, Misinto, Seregno e Seveso e si colloca all’estremità ovest della Provincia di Monza e Brianza. L’ingresso nell’Ambito territoriale di Seregno da parte dei Comuni di Cogliate, Misinto e Lazzate è avvenuto nel 2009 come conseguenza della costituzione della Provincia di Monza e Brianza.

I Comuni della Provincia di Monza e Brianza suddivisi per ambiti territoriali sono rappresentati a lato.

La popolazione dell’Ambito territoriale di Seregno è pari a circa 157.000 persone e si suddivide nei 9 Comuni dell’Ambito.

La media dell’Ambito di Seregno è perfettamente in linee sia con quella del Comune di Monza che con quella della Provincia, ma ha al proprio interno profonde differenze, passando dallo 0,4% di Barlassina e Lazzate allo 1,9% e 2,1% di Misinto e Seveso.

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PARTE 2^

COSA FACCIAMO E COME OPERIAMO

1. COSA FACCIAMO E COME OPERIAMO 1.1 – I servizi e il barometro della qualità Ai sensi dell’art.13 del D. Lgs. n.267/2000, spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. Per l'esercizio delle funzioni in ambiti territoriali adeguati, il Comune attua forme sia di decentramento sia di cooperazione con altri comuni e con la provincia.

Nel corso del 2012, dopo aver mappato i singoli servizi secondo quanto previsto dalla deliberazione n.88/2010 della CiVIT, si è proceduto con la misurazione degli indicatori quali-quantitativi individuati in via sperimentale sui diversi centri di costo elementare.

Le dimensioni della qualità dei servizi prese in considerazione sono state: a) Accessibilità fisica: accessibilità a servizi/prestazioni erogate presso sedi/uffici dislocati sul territorio; b) Accessibilità multicanale: accessibilità a servizi/prestazioni erogate ricorrendo a più canali di comunicazione; c) Tempestività: tempo che intercorre dal momento della richiesta al momento dell’erogazione del servizio o della prestazione; d) Trasparenza: disponibilità/diffusione di un insieme predefinito di informazioni che consentono, a colui che richiede il servizio o la prestazione, di conoscere chiaramente a chi, come, che cosa richiedere e in quanto tempo ed eventualmente con quali spese ottenerlo; e) Efficacia: rispondenza del servizio o della prestazione alle esigenze del richiedente. Ne sono sotto f) dimensioni la: g) Conformità: corrispondenza del servizio o della prestazione erogata con le specifiche regolamentate o formalmente previste nelle procedure standard dell'ufficio, h) Affidabilità: coerenza del servizio o della prestazione erogata con le specificità programmate o dichiarate al cliente/fruitore, i) Compiutezza: esaustività del servizio o della prestazione erogata rispetto alle esigenze finali del cliente/fruitore.

Occorre infine sottolineare come il raggiungimento degli standards di qualità rappresenta uno degli elementi che contribuiscono alla determinazione del livello complessivo di performance dell’amministrazione: di conseguenza la misurazione e la valutazione delle dimensioni qualitative costituisce una componente essenziale dello stesso Piano della performance.

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PARTE 3^ ANALISI DEL CONTESTO INTERNO

1.1 STRUTTURE E FORME DI GESTIONE 1.1.1 – Strutture

STRUTTURE Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Asili nido n° 1 posti n° 60 posti n° 60 posti n° 60 posti n° 60 Scuole dell'infanzia statali n° 3 posti n° 462 posti n° 462 posti n° 462 posti n° 462 Scuole primarie statali n° 4 posti n° 1791 posti n° 1791 posti n° 1791 posti n° 1791 Scuole secondarie statali n° 3 posti n° 1032 posti n° 1032 posti n° 1032 posti n° 1032 Strutture residenziali per anziani n° 0 posti n° 0 posti n° 0 posti n° 0 posti n° 0 Farmacie Comunali n° 3 (AEB S.p.A.) n° 3 (AEB S.p.A.) n° 3 (AEB S.p.A.) n° 3 (AEB S.p.A.) Rete fognaria in Km. _ Bianca 0 0 0 0 _ Nera 0 0 0 0 _ Mista 109 109 109 109 Esistenza depuratore SI SI SI SI RETE ACQUEDOTTO IN KM. ATTUAZIONE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO SI SI SI SI AREE PLIS BRIANZA CENTRALE (include sia aree di proprietà privata che pubblica) ha 425 ha 425 ha 425 ha 425 AREE A VERDE PUBBLICO ha 53,18 ha 53,18 ha 53,18 ha 53,18 PUNTI LUCE ILLUMINAZIONE PUBBLICA n° 6.927 n° 6.927 n° 6.927 n° 6.927 RETE GAS IN KM 160 160 160 160 PIATTAFORMA PER RACC. DIFF.TA n° 1 n° 1 n° 1 n° 1 RACCOLTA RIFIUTI IN Q.LI 176.653,37 177.846,31 178.000,00 178.000,00 RACCOLTA DIFFERENZIATA -%- 62,20% 62,20% 62,20% 62,20% MEZZI OPERATIVI n° 11 n° 11 n° 11 n° 11 VEICOLI n° 52 n° 45 n° 45 n° 45 CENTRO ELABORAZIONE DATI SI SI SI SI PERSONAL COMPUTERS n° 289 n° 289 n° 289 n° 289

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1.1.2 - Impianti sportivi

Il principale impianto sportivo della città è lo stadio "Ferruccio Trabattoni". Commissionato da Umberto Trabattoni (allora presidente del Seregno), venne inaugurato nel 1935; ha subito inoltre un'importante opera di restauro dal 2004 al 2009. Lo stadio ha una capienza totale di 3.700 posti, dei quali 1.700 numerati e coperti e 2.000 scoperti.

Sono presenti altri impianti sportivi tra i quali il Seregnello, dove si allena il Seregno, e il complesso sportivo municipale "La Porada", inaugurato nel 1975, che vanta due piscine olimpioniche, il campo da rugby e il palazzetto dello sport polifunzionale PalaSport Seregno, meglio conosciuto come Pala Porada inaugurato nel 2000. Stadio “Ferruccio”

1.1.3 – Organismi gestionali CONSORZI: 1. CONSORZIO PROVINCIALE DELLA BRIANZA MILANESE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI (in fase di liquidazione) Anno di costituzione: 1975 Enti consorziati: Provincia di Monza e Brianza ed i seguenti comuni: Monza – Seregno – – Giussano - - Besana Brianza – - - – Renate. Totale abitanti consorziati al 31.12.2008: 333.940.

2. CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI Comuni consorziati: n. 264

PalaPorada SOCIETÀ DI CAPITALI 1. AMBIENTE ENERGIA BRIANZA SpA Enti partecipati da AEB Spa: Comuni di Seregno, , Meda, Trezzo sull’Adda, Giussano, , Sovico, Muggiò, Cabiate, Verano Brianza, Carate Brianza, Cesate, Seveso, Bovisio Masciago, Biassono, Besana Brianza e Cesate. Le azioni del Comune di Seregno sono n. 601.132 pari al 71,40%. DURATA DELLA SOCIETA’: fissata fino al 31 dicembre 2050. 27 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

2. BRIANZACQUE S.P.A. Il Comune di Seregno è socio diretto di Brianzacque S.r.l. a decorrere dalla data del 15 maggio 2014 per effetto di quanto disposto dalla deliberazione consiliare n. 31 del 13 maggio 2014. Dalla data del 1° giugno 2014 hanno altresì avuto decorrenza gli effetti giuridici della fusione per incorporazione di Alto Lambro Servizi Idrici (ALSI) S.p.A. nella società. Pertanto a partire da tale data risulta cessata la partecipazione del Comune di Seregno in ALSI S.p.A. Alla data del 30 giugno 2014 Brianzacque S.r.l. ha un capitale sociale di 126.877.498,98 euro. Il Comune di Seregno detiene il 6,5069% del capitale sociale. Partecipazioni in Brianzacque S.r.l. sono detenute anche da AEB S.p.A. (2,5980%) e da Gelsia (0,7976%) oltre che da 47 enti locali (la Provincia di Monza e della Brianza e i comuni di , , Albiate, Arcore, , , , Biassono, Bovisio Masciago, Briosco, Burago Molgora, , , , Carate Brianza, , Cavenago, , Cesano Maderno, , , Cornate d’Adda, Desio, Giussano, , Lissone, Macherio, , Monza, Muggiò, , , Renate, , , Seveso, Sovico, , Triuggio, , Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, , nonché ASSP SpA di Cesano Maderno.

La durata della società è fissata al 31 dicembre 2100. L’oggetto sociale di Brianzacque S.r.l. è costituito dalla gestione, in via diretta e/o attraverso società totalmente controllare, del servizio idrico integrato prevalentemente a favore dei propri soci, nelle fasi di ricerca, captazione, sollevamento, trasporto, distribuzione, trattamento, fognatura e depurazione e, in generale, della commercializzazione dell’acqua per usi civili e industriali e agricoli e per altri tipi di utilizzazioni. La società svolge, in particolare, prevalentemente a favore dei propri soci, l’attività di costruzione, manutenzione e gestione della rete, degli impianti e delle dotazioni strumentali all’erogazione del servizio idrico integrato, avvalendosi di mezzi propri, di contribuzioni di enti soci e di pagamenti di enti pubblici e di soggetti privati. Brianzacque S.r.l. è affidataria del servizio idrico integrato nel territorio della Provincia di Monza e della Brianza. Biblioteca civica

SERVIZI PUBBLICI GESTITI IN CONCESSIONE Il SERVIZIO ACCERTAMENTO E RISCOSSIONE IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ e DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI è stato affidato all’ I.C.A. S.r.l. fino al 31/12/2014.

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ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA 1. PROTOCOLLO D’INTESA CON LA REGIONE LOMBARDIA, LA PROVINCIA DI MILANO E LA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL SISTEMA DI TRASPORTO DELLA METROTRAMVIA MILANO PARCO NORD – SEREGNO COMUNI PARTECIPANTI: Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Desio, Milano, Nova Milanese, Paderno Dugnano e Seregno. OGGETTO: realizzazione Metrotramvia Milano Parco Nord - Seregno.

2. CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO BRIANZABIBLIOTECHE COMUNI PARTECIPANTI:Albiate, Barlassina, Besana Brianza, Biassono, Bovisio Masciago, Briosco, Carate Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Desio, Giussano, , Limbiate, Lissone, Macherio, Meda, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Renate, Seregno, Seveso, Sovico, Triuggio, Varedo, Vedano al Lambro, Verano Brianza, Veduggio con Colzano, Villasanta. DURATA DELLA CONVENZIONE: fino al 31/12/2020 (C.C. n. 10 del 22/02/11).

3. ACCORDO DI PROGRAMMA PER IL PROSEGUIMENTO DEL PROGETTO DI AGENDA 21 LOCALE “AMICA BRIANZA” COMUNI PARTECIPANTI: Monza (comune capofila), Seregno, Lissone, Biassono e Muggiò.

4. PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE OPERE di COMPENSAZIONE AMBIENTALE ENTI PARTECIPANTI: Comune di Seregno e Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A.

5. CONVENZIONE FRA I COMUNI DI SEREGNO E DESIO PER L’ AMPLIAMENTO DEL BACINO DI UTENZA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI SEREGNO PER L’USO DEL CIMITERO SITO NELLA FRAZIONE SAN CARLO

6. PROTOCOLO D’INTESAPER LA TUTELA DELLA LEGALITA’, DELLA SICUREZZA E DELL’INCOLUMITA’ DELLA PERSONA UMANA NEI RAPPORTI E SUI LUOGHI di LAVORO NEL SETTORE EDILE ENTI PARTECIPANTI: COMUNE di SEREGNO, FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL, CGIL, CISL E UIL della BRIANZA

7. CONVENZIONE CON REGIONE LOMBARDIA PER IL “CONTRATTO di QUARTIERE LAZZARETTO DA VIVERE”

8. POLO CATASTALE BRIANZA OVEST COMUNI PARTECIPANTI: Albiate, Barlassina, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Macherio, Meda, Misinto, Seregno, Sovico e Varedo.

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9. CONVENZIONE CON I COMUNI PER IL FUNZIONAMENTO DEL CENTRO DIURNO DISABILI COMUNI PARTECIPANTI: Tutti i comuni del Distretto Socio-sanitario di Seregno, previa sottoscrizione della convenzione, con priorità per il Comune di Giussano. DURATA DELLA CONVENZIONE: anni educativi sino al 2017/2018.

10. CONVENZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA SPECIALE G. RODARI PER MINORI CON DISABILITA’ FISICO- PSICHICHE GRAVI ENTI PARTECIPANTI: Ufficio Scolastico Regionale, Istituto Comprensivo Statale G. Rodari e Comune di Seregno. DURATA: sino a 2016/2017.

11. ACCORDO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA (SIL) MEDIANTE ACCREDITAMENTO VOUCHER ENTI PARTECIPANTI: i Comuni afferenti all’Ambito territoriale di Seregno (Barlassina, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul S., Meda, Misinto, Seregno e Seveso).

12. CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI SERVIZI AFFERENTI LA TUTELA MINORI NEI COMUNI DELL’AMBITO TERRITORIALE DI SEREGNO Enti partecipanti: Comuni di Barlassina, Giussano, Lentate sul Seveso, Meda, Seveso, Cogliate e Seregno quale ente capofila.

13. ATTO DI INTESA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ ENTI PARTECIPANTI: Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza, Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate, Azienda Ospedaliera San Gerardo, A.I.A.S. Città di Monza Onlus, Fondazione Don Gnocchi Onlus, La Nostra Famiglia di Carate Brianza, Ambito Territoriale di Carate Brianza, Ambito Territoriale di Desio, Ambito Territoriale di Monza, Ambito Territoriale di Seregno, Ambito Territoriale di Vimercate, Ufficio Scolastico Territoriale XVIII-Ambito di Monza e Brianza, Provincia Monza e Brianza, Associazione Capirsi Down Onlus, Associazione Familiari Corte Crivelli. DURATA: fino al 31-12-2015, con previsione di prosecuzione.

14. ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE DELLA PROCEDURA DI GARA PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI, ASSISTENZIALI E DI SUPPORTO, IN AMBITO DOMICILIARE, SCOLASTICO E DI COMUNITA’ IN FAVORE DI MINORI E DISABILI Enti partecipanti: comuni di Barlassina, Giussano, Misinto, Seregno (comune capofila) e Seveso. Durata: in regime di proroga, in attesa completo espletamento delle procedure di gara

15. PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE OSSERVATORIO SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA E INTERVENTI DI ORIENTAMENTO A FAVORE DI ALUNNI FREQUENTANTI LA SCUOLA DELL’OBBLIGO Enti partecipanti: Comune di Seregno e gli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado di Seregno. 30 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

Durata: anni cinque a partire dall’anno scolastico 2012-2013.

16. PROTOCOLLO D’INTESA PER LA CONNESSIONE DEL PLIS BRIANZA CENTRALE AL PLIS GRUGNOTORTO VILLORESI ATTRAVERSO AREE NEL COMUNE DI DESIO Enti partecipanti: Comune di Seregno, Comune di Desio e Consorzio del Parco Grugnotorto Villoresi

17. PROTOCOLLO D’INTESA PER LA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE IN MATERIA DI DONAZIONE DI ORGANI TESSUTI E CELLULE E PER LA FACILITAZIONE DELL’ACQUISIZIONE DELLE MANIFESTAZIONI DI VOLONTA’ ESPRESSE DAI CITTADINI Enti partecipanti: Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza, ASL della Provincia di Monza e Brianza e con la collaborazione dell’Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO) – Sezione Provinciale di Monza e Brianza. Durata: Validità biennale dall’entrata in vigore, con possibilità di tacito rinnovo.

18. PROTOCOLLO D’INTESA PROGETTO ARTEMIDE PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE INTERISTITUZIONALE A SOSTEGNO DELLE DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTO Enti partecipanti: Comune di Monza (Capofila del Protocollo d’Intesa), Comune di , Comune di Villasanta, Comune di Seregno (capofila del rispettivo ambito territoriale), Comune di Besana Brianza (capofila dell’ambito territoriale di Carate Brianza), Comune di Vimercate (capofila dell’ambito del Vimercatese), Comune di Desio (capofila del rispettivo ambito territoriale), Prefettura UTG di Monza e della Brianza, Provincia di Monza e della Brianza, Procura della Repubblica di Monza, Polizia di Stato (Commissariato di Monza), ASL di Monza e Brianza, Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate, Azienda Ospedaliera S. Gerardo di Monza, C.A.DO.M. di Monza (Associazione Onlus), Novo Millennio Società Cooperativa Sociale onlus. Durata: Validità di due anni dalla data di sottoscrizione (26 novembre 2012). Scaduto il periodo si intende rinnovato tacitamente.

19. ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER L’ATTIVAZIONE DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA NOTTURNA TEMPORANEA Enti partecipanti: Comune di Seregno, Comune di Desio e Organizzazione di Volontariato C.A.N.T. (Centro Accoglienza Notturna Temporanea) onlus. Durata: rinnovo per il periodo 2015/2016.

20. PIANO di ZONA 2015/2017 DEGLI INTERVENTI SOCIO ASSISTENZIALI RIGURADANTI I COMUNI DELL’AMBITO di SEREGNO Enti partecipanti: Comune di Seregno, Barlassina, Ceriano Laghetto, Cogliate, Giussano, Lazzate, Lentate sul S., Meda, Misinto, Seveso Durata: gennaio 2015 – dicembre 2017.

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1.2 LA COMPAGINE AMMINISTRATIVA Come disciplinato dall’art.48 del D. Lgs. n.267/2000 la giunta collabora con il sindaco nel governo del comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali. La giunta compie tutti gli atti rientranti ai sensi dell'articolo 107, commi 1 e 2, nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati dalla legge al consiglio e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del sindaco; collabora con il sindaco e nell'attuazione degli indirizzi generali del consiglio; riferisce annualmente al consiglio sulla propria attività e svolge attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso. E', altresì, di competenza della giunta l'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio.

Cognome Nome Delega assessorile

Mazza Edoardo Sindaco

Vice Sindaco, Assessore alla cultura, grandi eventi, bilancio, società Mariani Giacinto partecipate

Assessore alle politiche sociali, educative, istruzione, famiglia, pari Cerqua Ilaria Anna opportunità, innovazione digitale

Formenti Marco Assessore alle politiche ambientali e della mobilità

Ciafrone Gianfranco Assessore alla protezione civile, rapporti con i quartieri, demografici

Milani Barbara Assessore alla pianificazione territoriale, edilizia privata

Maria Cadorin Assessore alle politiche produttive e commerciali Gabriella

Stefano Casiraghi Assessore alle politiche giovanili e sportive Aristide

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1.3 L’ORGANIGRAMMA DELL’ENTE

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1.4 LA SALUTE ORGANIZZATIVA 1.4.1 - Il ben-essere organizzativo L’unica certezza delle organizzazioni sono le persone che vivono l’organizzazione e in un simile contesto i pilastri portanti di sono costituiti dalla riscoperta della soggettività (per offrire risposte al sempre più diffuso problema della motivazione al lavoro), dal recupero dell’emozionalità (per favorire l’integrazione totalitaria delle persone), dalla riconsiderazione degli aspetti “invisibili” dell’organizzazione. Una nuova cultura della gestione degli uomini in contesto lavorativo non può allora che preoccuparsi del loro ben- essere, come positivo interfacciamento tra la persona e l’organizzazione, come investimento sulle sole risorse “certe” e come risposta a una vecchia cultura del lavoro, fatta più di controllo e di diffidenza che non di valorizzazione e stimolo. Sono state quindi rilevate le seguenti informative che descrivono lo stato di salute organizzativa del Comune:

1 Analisi caratteri qualitativi/quantitativi Indicatori 2011 2012 2013 2014 2015 Età media del personale (anni) 47 48 49 50 52 Età media dei dirigenti (anni) 52 55 56 55 54 Tasso di crescita di personale 0 0 0 0 0 % di dipendenti in possesso di laurea 21 22 18 20 23 % di dirigenti in possesso di laurea 100 100 100 100 100 Ore di formazione (media per dipendente) 10,48 15,48 17 8 8 Turnover del personale 73,33% 83,33% 100 0 == Costi di formazione/spese del personale 0,01 0,01 0,002 0,0037 0,005 N. di revisioni della struttura organizzativa negli ultimi 3 anni 1 1 1 1 2 Propensione all’innovazione 0 0 0 0 0 (n. iniziative di sviluppo organizzativo attivate negli ultimi 3 anni N. di personal computer/N. dipendenti 1.18 1.18 1.15 1.16 1.20 N. di postazioni dotate di accesso a Internet/N. postazioni 294/294 285/286 285/286 285/286 285/286 E-mail certificata 1 1 1 1 34 N. dipendenti dotati di firma digitale/N. totale aventi diritto 8/8 8/8 8/8 8/8 8/8 N. abitanti/N. dipendenti 176,71 180,78 180,70 183,12 189,2

2 Analisi Benessere organizzativo Indicatori 2011 2012 2013 2014 2015 Tasso di assenze 18,04% 17,97% 18,62% 20,40% 19,5% Tasso di dimissioni premature 47,22% 22,32% 0 0 57% Tasso di richieste trasferimento 2,8% 0,4% 0,2% 0,01% 3,4% Tasso di infortuni 4% 3% 4% 4% 2,5% Stipendio medio percepito dai dipendenti € 28.787,00 € 26.510,00 € 25.800,00 € 26.800,00 26.168,77 % assunzioni a tempo indeterminato 62,80 55,67 25 9 == % assunzioni art.36, comma 2 D. Lgs. n.165/2001 37,20 27,67 75 91 == 34 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

N. di procedimenti disciplinari attivati 6 3 5 4 9 N. procedimenti disciplinari conclusi 6 3 3 6 8

3 Analisi di genere Indicatori 2011 2012 2013 2014 2015 % dirigenti donne 20 0 0 0 0 % di donne rispetto al totale del personale 68 67 67 66 64,4 % di personale donna assunto a tempo indeterminato 52,33 33,33 100 0 0 Età media del personale femminile 47 48 49 50 51 % di personale donna laureato rispetto al totale personale femminile 24 21 21 20 23 Ore di formazione femminile (media per dipendente di sesso femminile) 10 15 15 8 7

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1.5 LA SALUTE FINANZIARIA 1.5.1 – Indicatori finanziari ed economico generali

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PARTE 4^ L’ALBERO DELLA PERFORMANCE

1.1 Premessa 1.1.1 - Terminologia In questa sezione si ritiene utile fornire una breve descrizione dei termini ricorrenti, che sono stati utilizzati in questo documento e in eventuali documenti citati, con lo scopo di facilitare la lettura e la comprensione del testo. • Performance: la performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita (F. Monteduro); • Ciclo di gestione della performance: il processo attraverso il quale l’amministrazione definisce gli obiettivi, i piani di attività ad essi funzionali, gli indicatori e i valori attesi e provvede alla misurazione, alla valutazione, alla premiazione e alla rendicontazione dei risultati conseguiti; • Piano della performance: è l’ambito in cui sono esplicitati gli indirizzi e gli obiettivi strategici ed operativi e, quindi, i relativi indicatori e valori programmati per la misurazione e la valutazione dei risultati da conseguire che nel caso di specie si riferiscono alla RPP, al PEG, al PDO e alla Mappa dei Servizi; • Misurazione della performance: è l’attività di rilevazione dei dati indicativi che rappresentano gli scostamenti tra valori attesi e valori conseguiti riferiti a obiettivi, processi o prodotti o impatti sui cittadini; • Valutazione della performance: è l’insieme delle attività collegate, utili per esprimere un giudizio per un fine, sulla base della misurazione della performance organizzativa e individuale, delle aspettative e del grado di soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e degli utenti; • Rendicontazione sulla performance: la descrizione periodica delle risultanze dell’attività di misurazione e valutazione della performance indirizzata agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai cittadini ed agli stakeholder; • Sistema di misurazione e valutazione della performance: il complesso dei criteri che definiscono gli ambiti, le metodologie, le fasi, i tempi ed il ruolo dei singoli soggetti coinvolti nel processo di misurazione e valutazione della performance; • Obiettivo: definizione puntuale di un traguardo che l’organizzazione o l’unità organizzativa si prefigge di raggiungere in determinato arco temporale per realizzare con successo gli indirizzi programmatici; • Risultato: è l’effetto oggettivo e/o tangibile che l’obiettivo si prefigge di raggiungere affinché questo possa dirsi realizzato; • Indicatore: aspetto o caratteristica dell’obiettivo, del processo o del prodotto, misurabile, che fornisce informazioni significative sull’efficacia, l’efficienza, l’economicità o la qualità dell’attività svolta e sul grado di raggiungimento dell’obiettivo; • Target: valore desiderato che un’entità si prefigge di ottenere rispetto ad un dato indicatore; • Stakeholder: qualsiasi gruppo qualificato di individui, formalizzato o no, che può essere influenzato direttamente o indirettamente dall’ottenimento degli obiettivi dell’amministrazione o comunque dalla sua azione; • Outcome: impatto, effetto o risultato ultimo di un’azione; nella misurazione della performance ci si riferisce agli outcome per indicare la conseguenza di un’attività o processo dal punto di vista dell’utente del servizio e, più in generale, degli stakeholder.

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1.2 Le linee strategiche Come affermato dalla deliberazione n. 112/2010 – “Struttura e modalità di redazione del Piano della performance” (articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150) della CiVIT, il “mandato istituzionale” definisce il perimetro nel quale l’amministrazione può e deve operare sulla base delle sue attribuzioni/competenze istituzionali. Definire il mandato istituzionale significa anche chiarire il ruolo degli altri attori (pubblici e privati) che si collocano nello stesso contesto istituzionale, ossia che intervengono sulla medesima politica pubblica.

La mission esprime quindi la ragion d’essere dell’Ente locale, ma anche i suoi tratti distintivi, specificando in che modo potrà realizzare la propria vision, attraverso una chiara dichiarazione di intenti strategici. La definizione della mission implica l’individuazione dei bisogni da soddisfare, delle risposte da offrire e delle relative modalità di attuazione. Alla mission dell’ente si correlano quelle delle funzioni e dei servizi in cui l’ente è impegnato. Il mission statement (manifesto della missione), definendo i motivi di esistenza dell’ente e gli obiettivi traguardati a medio termine, dovrebbe essere tale da ispirare sostegno e consenso da parte dei suoi interlocutori esterni, nonché partecipazione e motivazione da parte di coloro che operano in, con e per l’ente. Le domande a cui rispondere sarebbero: “chi siamo?”, “dove siamo?”, “perché ci siamo?”, “che cosa vogliamo fare?”” (Guida agli Enti locali n. 6/2007)

Essa pertanto deve essere chiara, sintetica e in grado di rispondere alle seguenti domande: • Why are we doing this? • What will we do? • When will we do it? • Expected Outcome? • How much time/money will it take? • Who’s Accountable? ovvero “cosa e come vogliamo fare”, “perché e quando lo facciamo”, “quali sono i risultati attesi” “quanto mi costeranno” e “chi è responsabile”.

Consapevoli che la missione scaturisce da un processo fortemente partecipativo e condiviso e che tutti gli attori interni ed esterni vi si devono identificare, si ritiene che l’individuazione dei differenti portatori di interesse e la definizione degli outcome o soddisfazione finale dei bisogni della collettività costituisca uno dei principali obiettivi di questa amministrazione e che la gradualità nell’adeguamento dell’organizzazione ai principi descritti dal D. Lgs. n.150/2009 permetterà una condivisione reale degli approcci, delle logiche, dei sistemi e delle metodologie.

Il Comune intende quindi muovere i passi con l’intento di voler imprimere sull’organizzazione una nuova cultura del servizio pubblico e del lavoro pubblico che si fonda sul miglioramento continuo e sul coinvolgimento diretto delle risorse umane e dei diversi interlocutori che direttamente e/o indirettamente interagiscono con il sistema “Seregno”.

Le linee strategiche rispetto alle quali saranno quindi identificati gli stakeholders e i rispettivi indicatori di outcome sono come di seguito rappresentati:

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Seregno, città degli abitanti: sicura, funzionale e 1 partecipata

Seregno, città della formazione: digitale, solidale 2 e integrata

Seregno, città dello sport: diffuso, partecipato e di 3 qualità

Seregno, città della cultura: plurale, partecipata e 4 seregnese

Seregno, città dove si vive bene: solidale, attenta 5 ai bisogni e capace di prevenire e promuovere

Seregno, città per il territorio: armonica, attenta 6 all'ambiente e alla qualità urbana

7 Seregno, città digitale, trasparente e smart

8 Seregno, città del commercio

Seregno, la città che cura il funzionamento, lo 9 sviluppo e la sostenibilità della macchina comunale

La strategia così definita costituisce la bussola operativa per la definizione e l’assegnazione degli obiettivi (quale prima fase del ciclo di gestione delle performance) e indica i perimetri logici entro i quali l’amministrazione intende elaborare il proprio albero della performance.

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1.3 L’albero della performance L’albero della performance è una mappa logica che rappresenta, anche graficamente, i legami tra mandato istituzionale, missione, linee strategiche, obiettivi strategici e piani operativi (che individuano obiettivi operativi, azioni e risorse). In altri termini, tale mappa dimostra come gli obiettivi ai vari livelli e di diversa natura contribuiscano, all’interno di un disegno strategico complessivo coerente, al mandato istituzionale e alla missione. Essa fornisce una rappresentazione articolata, completa, sintetica ed integrata della perfomance dell’amministrazione (Cfr. Deliberazione n.112/2010 CiVIT).

Il Comune di SEREGNO ha inteso rappresentare l’albero della performance nei suoi contenuti generali, rimandando al Piano Esecutivo di Gestione, la definizione dei programmi operativi per la realizzazione del mandato istituzionale.

Il Piano dei servizi costituisce la carta d’identità qualitativa dei servizi del Comune di SEREGNO, da realizzarsi con riferimento alle dimensioni che rappresentano la qualità effettiva dei servizi ovvero l’accessibilità, la tempestività, la trasparenza e l’efficacia.

Pertanto, l’albero della performance del Comune, discendente dalle linee programmatiche di mandato, è così definito:

LINEA AZIONE

1.1 Educare, prevenire e sensibilizzare Seregno, città degli abitanti: 1 sicura, funzionale e partecipata

Sviluppare un sistema di città 1.2 sicura

Seregno, città della formazione: 2.1 Potenziare l'orientamento scolastico 2 digitale, solidale e integrata

Sviluppare un sistema integrato 2.2 della formazione e dell'educazione

Promuovere il merito scolastico e i 2.3 servizi integrativi scolastici

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2.4 La scuol@ è digitale

Educare alla legalità e alla 2.5 solidarietà

2.6 La scuola bella e sicura

Sviluppare un sistema integrato 3.1 dello sport

Seregno, città dello sport: Garantire la qualità degli impianti 3 3.2 diffuso, partecipato e di qualità sportivi

3.3 I nostri eventi di eccellenza

Sviluppare un sistema integrato 4.1 della cultura

Garantire sostegno ad iniziative 4.2 culturali locali

Seregno, città della cultura: 4 plurale, partecipata e 4.3 I nostri eventi di eccellenza seregnese

Valorizzare il patrimonio culturale 4.4 esistente

Garantire politiche giovanili 4.5 inclusive e integrate con il territorio

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Proteggere i cittadini più vulnerabili 5.1 e agire l’inclusione sociale

Valorizzare l’impegno sociale 5.2 territoriale

5.3 Miglioriamo il mondo degli anziani

Seregno, città dove si vive bene: solidale, attenta ai Sostenere la genitorialità e la 5 5.4 bisogni e capace di prevenire e famiglia promuovere Proteggere il mondo del lavoro 5.5 anche a livello locale

Sviluppare un sistema integrato del 5.6 lavoro e delle pari opportunità

Gruppo Gelsia: qualità e 5.7 occupazione

Potenziare, tutelare e promuovere 6.1 le “aree verdi”

Produrre nuova offerta di 6.2 Seregno, città per il territorio: opportunità insediative 6 armonica, attenta all'ambiente e alla qualità urbana Favorire lo sviluppo del sistema 6.3 della mobilità

La cura della città e dell’assetto 6.4 viario

44 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

6.5 Garantire la qualità ambientale

Garantire la valorizzazione del 6.6 patrimonio

6.7 Una nuova politica della casa

Promuovere nuove tecnologie della 7.1 comunicazione Seregno, città digitale, 7 trasparente e smart Rete P.A. per la semplificazione dei 7.2 servizi

La promozione della realtà 8.1 commerciale territoriale 8 Seregno, città del commercio Il Centro Commerciale Naturale 8.2 della Brianza

Promuovere la modernizzazione e il 9.1 miglioramento qualitativo dell'organizzazione Seregno, la città che cura il funzionamento, lo sviluppo e la Potenziare l'efficienza e l'efficacia 9 sostenibilità della macchina complessiva dei processi di lavoro che hanno come finalità il comunale 9.2 funzionamento, lo sviluppo e la sostenibilità della macchina comunale

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1.4 - La catena della pianificazione operativa Gli obiettivi operativi costituiscono un traguardo che l’organizzazione o l’unità organizzativa si prefigge di raggiungere nel corso dell’anno per realizzare con successo gli indirizzi programmatici.

Agli obiettivi operativi devono essere associati uno o più indicatori, avendo cura che nel loro complesso tali indicatori comprendano, per quanto possibile, gli otto ambiti di misurazione e valutazione della performance ovvero: a) attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività; b) attuazione di piani e programmi, ovvero la misurazione dell’effettivo grado di attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse; c) la rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi anche attraverso modalità interattive; d) la modernizzazione e il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle competenze professionali e la capacità di attuazione di piani e programmi; e) lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione; f) l’efficienza nell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi; g) la qualità e la quantità delle prestazioni e dei servizi erogati; h) il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità.

Pertanto, gli ambiti di valutazione sono:

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1. Grado di attuazione della strategia: rappresentare ex ante quali sono le priorità dell'amministrazione e di valutare ex post se l'amministrazione ha saputo tradurre i propri obiettivi strategici in risultati in linea con quanto previsto; 2. Portafoglio delle attività e dei servizi: viene data indicazione, ex ante, dell'insieme programmato di attività e servizi che l'amministrazione mette a disposizione degli utenti e, comunque, della collettività, definendo per essi la qualità effettiva dei servizi 3. Stato di salute dell'amministrazione: valutare ex ante ed ex post se: • l'amministrazione è in grado effettivamente di raggiungere i propri obiettivi, garantendo un utilizzo equilibrato delle risorse, lo sviluppo delle competenze e dell' organizzazione, il miglioramento delle relazioni con interlocutori e portatori di interesse (stakeholder); • i processi interni di supporto - i quali rendono possibile il funzionamento dell'amministrazione - raggiungono adeguati livelli di efficienza ed efficacia. 4. Impatti dell'azione amministrativa (outcome): identificare ex ante gli impatti che l'attività si propone di produrre sull'ambiente di riferimento e sui bisogni della collettività per verificare ex post se gli impatti previsti sono stati realmente conseguiti.

1.5 Attori del ciclo di gestione delle performance Il Piano delle performance è frutto del contributo di più attori del sistema “Comune di Seregno”.

Il Consiglio Comunale adottando il Documento Unico di Programmazione ha messo in luce le caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell'economia locale e dei servizi dell'ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche nonché una valutazione generale sui mezzi finanziari anche attraverso l’individuazione delle fonti di finanziamento; redatta per programmi, anche in relazione con le linee programmatiche di mandato, e con espresso riferimento ai programmi indicati nel bilancio annuale e nel bilancio pluriennale, rileva l'entità e l'incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo ed a quella di investimento. Ad ogni programma è data specificazione della finalità che si intende conseguire, degli stakeholders e delle risorse umane e strumentali ad esso destinate, distintamente per ciascuno degli esercizi in cui si articola il programma stesso ed è data specifica motivazione delle scelte adottate.

La Giunta Comunale con l’adozione del Piano Esecutivo di Gestione/Piano delle performance individua per i Servizi/Centri di Costo e per gli obiettivi di gestione già identificati in sede di approvazione del Documento Unico di Programmazione, i relativi indicatori e valori programmati, le dotazioni finanziarie, umane e strumentali necessarie al raggiungimento degli stessi. Il Piano, risultato del processo negoziale interno tra componente politica e componente burocratica, rappresenta un importante documento organizzativo- gestionale che definisce gli assetti, le responsabilità e gli strumenti dell’Ente e delle sue articolazioni, utili per una sua efficace gestione e funzionalità.

Ciascun Dirigente, nell’ambito delle proprie attività, degli obiettivi specifici individuali e delle struttura assegnate declina gli obiettivi di perfomance in relazione al personale assegnato e secondo le priorità definite negli indirizzi strategici.

Nel processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale come descritta più sopra intervengono quindi: 1. Il Nucleo di valutazione della performance; 47 Servizio Controllo di Gestione Comune di Seregno – Piazza Martiri della Libertà, 1 20831 Seregno (MB) Il Piano Esecutivo di Gestione del Comune di SEREGNO

2. la Giunta Comunale, per quanto di competenza, 3. i singoli dirigenti.

1.6 Il Piano Triennale di prevenzione della Corruzione e il Programma triennale sulla trasparenza Come già rappresentato in data 10 gennaio 2014 dall’ANAC, il ciclo di gestione della performance costituisce un ambito privilegiato per l’integrazione dello stesso con gli strumenti e i processi relativi alla qualità dei servizi, alla trasparenza, all'integrità e in generale alla prevenzione della anticorruzione.

Per rendere evidente l'integrazione degli strumenti programmatori e, quindi, garantire il collegamento tra performance e prevenzione della corruzione, nei Piani della performance è esplicitamente previsto il riferimento a obiettivi, indicatori e target relativi ai risultati da conseguire tramite la realizzazione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione (PTPC) e dei Programmi triennali della trasparenza.

In tale ottica di integrazione e coerenza, si evidenzia che in occasione della approvazione degli aggiornamenti dei documenti programmatici (avvenuti con deliberazione di GC n. 14/2016) in oggetto sono già stati previsti espliciti obiettivi di mantenimento e/o di miglioramento a cui espressamente si rimanda.

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PARTE 5^ INTEGRAZIONE CON I SISTEMI DI CONTROLLO E I DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE

1.1 Modalità di raccordo e integrazione con i sistemi di controllo esistenti e con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio I controlli interni del Comune sono ordinati secondo il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione. L’attività di controllo e di valutazione della gestione operativa dell’Ente è volta ad assicurare il monitoraggio permanente e la verifica costante della realizzazione degli obiettivi e della corretta, tempestiva, efficace, economica ed efficiente gestione delle risorse, nonché, in generale, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa, con particolare riferimento all’attività assolta dagli organi tecnici, da attuarsi mediante apprezzamenti comparativi dei costi e dei rendimenti. Rientrano nell’oggetto del controllo valutativo anche le disposizioni assunte dalla funzione dirigenziale in merito alla gestione ed all’organizzazione delle risorse umane.

Il sistema di controllo interno, definito dal Regolamento comunale del sistema dei controlli interni approvato con deliberazione di C.C. n.19/2013, è strutturato in modo integrato e: • garantisce, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile del Segretario, dei Responsabili con funzione dirigenziale e del responsabile di procedimento e del Responsabile del servizio finanziario ciascuno per il proprio ambito, la legittimità, la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa; • verifica, attraverso il controllo di gestione, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati; • valuta, attraverso il controllo della Giunta, del Segretario e dei Dirigenti e il Nucleo di Valutazione ciascuno per il proprio ambito, l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti; • garantisce il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica di cui al patto di stabilità interno, mediante un'assidua attività di coordinamento e di vigilanza da parte del responsabile del servizio finanziario e comunque il contributo da parte di tutti i responsabili dei servizi; • valuta le prestazioni dei dirigenti del Segretario.

Al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse, l'imparzialità ed il buon andamento dell’ente e la trasparenza dell'azione amministrativa, è istituito il controllo di gestione, preordinato a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi. Esso è svolto in riferimento ai singoli servizi e centri di costo verificando in maniera complessiva e per ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi dei singoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e quantitativi ottenuti e, per i servizi a carattere produttivo, i ricavi. La funzione del controllo di gestione fornisce le conclusioni del controllo medesimo agli amministratori, al Segretario, ai Dirigenti e alla Corte dei conti.

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Il controllo sulla qualità effettiva dei servizi è svolto secondo modalità definite dal Sistema di misurazione e di valutazione della performance in funzione della tipologia dei servizi.

1.2 e con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio… Il Comune ha articolato la programmazione finanziaria secondo quanto previsto dal D. Lgs. n.118/2011 e ha approvato il Documento Unico di Programmazione e il Bilancio di Previsione 2016/2018 con deliberazione di Consiglio Comunale n.5 del 26.1.2016.

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PARTE 6^ IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE

1.1 IL PROCESSO SEGUITO PER DEL CICLO DI GESTIONE DELLE PERFORMANCE

10 12 15 2016 Azioni Attori

XI iX IX I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII

Approvazione Regolamento per l’ordinamento degli uffici e dei servizi, in Giunta Comunale ottemperanza a quanto previsto dal D. Lgs. n.150/2009

Nomina Nucleo di valutazione Giunta Comunale

Ri-definizione albero delle performance Giunta Comunale

Approvazione Bilancio di previsione – Consiglio Comunale Anno 2016 Giunta Comunale vs Programmazione operativa 2016 Dirigenti

Approvazione Piano Esecutivo di Gestione Giunta Comunale

Giunta Comunale, Monitoraggi intermedi Dirigenti e Nucleo di valutazione Sistema di misurazione e di valutazione delle performance Giunta Comunale

Responsabile Programma triennale per la trasparenza trasparenza - Giunta Approvato con deliberazione di G.C. n.14/2016 e l’integrità – triennio 2015/2017 Comunale Responsabile Piano triennale di prevenzione della anticorruzione -Giunta Approvato con deliberazione di G.C. n.14/2016 corruzione - triennio 2015/2017 Comunale

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1.2 LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 1. Definizione degli indicatori di outcome per la verifica degli impatti prodotti dalle politiche amministrativo-gestionali, anche al fine di introdurre il controllo strategico; 2. Attuazione di azioni finalizzate alla rilevazione della soddisfazione finale dei bisogni della collettività, anche al fine di introdurre il controllo della qualità dei servizi erogati; 3. Maggiore diffusione delle cultura della qualità e della trasparenza dei servizi; 4. Sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione.

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