<<

1

Cari ragazzi, osservate attentamente la copertina….

….è il frutto del lavoro dei vostri compagni degli anni passati.

Gli elaborati sono stati scelti senza meriti particolari, salvo il fatto che fossero in bianco e nero: strappati e ricomposti secondo il collage per ottenere una composizione poetica.

Ci pare che sia riuscita soprattutto perché dove non sia leggibile…

…è il FUMO… DEI… SEGNALI!!!

2

DAI MISSIONARI MONFORTANI PER INIZIARE IL NUOVO ANNO Martedì 29 Settembre, tutte le classi medie hanno effettuato con gli insegnanti una visita a Redona presso i Missionari Monfortani per l’apertura del nuovo anno scolastico. Lo scopo era quello di scoprire che cosa significa essere missionari e quali sensazioni si provino. Verso le ore 8.15, abbiamo preso il pullman e siamo andati a Redona: lì Padre Angelo ha celebrato la S. Messa. Successivamente, abbiamo fatto merenda e abbiamo giocato un po’ tirandoci le castagne “genge”. Dopodiché, siamo rientrati in Chiesa, dove ci hanno spiegato la nascita dell’Ordine dei Monfortani. Innanzitutto, i Missionari sono dei predicatori che annunciano il Vangelo. Il termine “Monfortani” deriva dal paese in cui è nato questo ordine, ovvero Monfort, in Francia. Nel 1673, nacque il fondatore Luigi Maria Grignan de Monfort, il quale sentì il desiderio di consacrare la sua vita: così nel 1700, il 5 giugno diventò prete. Egli voleva diventare Missionario in Canada, così decise di chiedere udienza a Papa Clemente IX. Partì dal Nord della Francia ed arrivò a Roma a piedi. Il Papa gli rispose però che il luogo della sua missione era la Francia stessa. Egli allora obbedì ed andò a predicare la buona novella nella sua patria. Si era impegnato così tanto, che morì a quarantatre anni, durante una missione nel 1716. Dopo questa spiegazione, è venuto Padre Mario, un missionario che ha girato per quattro continenti ed ha predicato per quasi quarantun anni. All’inizio del suo cammino è andato in India per nove anni. Ci ha spiegato che è molto diversa da come la immaginiamo. Infatti, lì ha imparato molti valori: ad esempio, l’apprezzamento delle diversità, oppure la preghiera. Padre Mario in quel paese ha conosciuto gente semplice che fa sempre un rito di adorazione al proprio dio, prima di iniziare le varie attività. È evidente che quelle persone hanno un senso religioso molto profondo e anche una forte costanza nelle difficoltà. Poi è stato per altri nove anni nelle Filippine: lì ha osservato che la gente del posto è sempre gioiosa, anche di fronte alla sofferenza. Ci ha raccontato ad esempio che un giorno aveva visto una persona che era caduta e gli altri si erano messi a ridere: quelle risate però, non erano segno di mancanza di rispetto, ma significavano che la persona che era caduta non si era fatta tanto male, quindi doveva essere ottimista, rimanere felice e cercare di vedere cosa c’era oltre l’oscurità di quell’incidente. Padre Mario ha anche notato che le persone erano molto legate e fedeli, quindi ha saputo cogliere il valore dell’amicizia. Dopo è andato per cinque anni negli Stati Uniti per la formazione dei giovani laici e sacerdoti. In questo continente, ha imparato la libertà, ovvero il rispetto dell’opinione dell’altro, la responsabilità comune, il senso della collettività e il rispetto della propria Nazione. Infine, è andato in Africa, dove ha notato che la gente vuole sentire il contatto con la terra: infatti, gli Africani utilizzano delle zappe corte per accudire bene il terreno e rispettare l’ecologia in quanto hanno un buon rapporto con il Pianeta e amore verso di esso. Padre Mario ci ha raccontato un’altra storia che ci ha veramente colpito: un professore un giorno era entrato in classe e aveva portato delle scatolette e un’anfora di vetro. Dalle scatolette aveva tolto delle rocce e le aveva messe nell’anfora; dopodiché, aveva messo della ghiaia, ci aveva aggiunto della sabbia e infine vi aveva vuotato due lattine di birra. Ci ha spiegato che le rocce indicavano i valori che contano, la sabbia le cose meno importanti, il divertimento e la birra voleva significare prendere una Coca o un gelato e gustarseli insieme ad un amico, cioè gustare le cose

3 belle dopo aver rafforzato i valori. Ci ha poi spiegato che, se il professore avesse messo prima la sabbia, non ci sarebbe stato lo spazio per i valori. Questa esperienza a Redona ci è piaciuta tantissimo e abbiamo imparato un sacco di cose. Per ricordarci di questa mattinata, ci hanno regalato un piccolo sandalo, perché il fondatore, Monfort, si è fatto guidare dal Vangelo, infatti è anche chiamato “Profeta dei Sandali di Vento”. Questa è stata una mattinata piena di attività, per me davvero indimenticabile. Elisabetta Federici 2^B

LA GERMANIA A MILANO Il giorno 9 ottobre 2015, le classi seconde della scuola “Suore Sacramentine” si sono recate a Rho, in provincia di Milano, per una visita all’Expo, la mostra universale. L’Expo è un ambiente enorme e colorato, dove nessuno può essere triste, perché ci sono sempre delle bellissime sorprese. La mostra è organizzata in padiglioni ed ognuno di questi rappresenta una nazione. Appena arrivati, abbiamo visitato il padiglione dell’Italia, dove abbiamo compreso come sarebbe l’Europa senza il nostro fantastico Paese. Successivamente, abbiamo visitato il padiglione della Germania, che, secondo me, è stato il più bello, perché è stato come essere nel futuro con tecnologie avanzate. Il padiglione tedesco si chiama “Fieldes”. Appena entrati, c’è una stanza buia, dove viene fatta una presentazione generale sulle principali attività della Germania, quindi l’agricoltura, l’apicoltura e la pesca. Dopo la presentazione, si sono aperte delle porte che hanno dato il “via” al padiglione. L’interno è spettacolare! Ci hanno dato dei cartoncini che si sono rivelati apparecchi elettronici, perché, se si appoggiavano su delle piattaforme, diventavano come dei tablet. La prima piattaforma spiegava che, quando noi cambiamo l’acqua al nostro pesce rosso, questa può essere usata per irrigare le piante, perché i pesci nell’acqua lasciano una sostanza che fa crescere le piante più velocemente. In un’altra installazione, abbiamo imparato che più della metà della superficie Tedesca è occupata dai campi e la coltivazione principale è la mela. Inoltre, gli scienziati tedeschi hanno scoperto che “mischiando” il DNA di alcune piante, se ne possono ottenere altre che uccidono i parassiti. Il piatto tipico della Germania sono i Wurstel con crauti, il padiglione infatti ha dedicato una parte ai prodotti alimentari tipici tedeschi: sulle pareti c’è un carrello della spesa elettronico con vari prodotti e le loro caratteristiche. Salendo al secondo piano del padiglione, si notano delle piante tipiche della Germania e sono presentate varie ricette come lo sciroppo di sambuco. Proseguendo, si vedono delle porte nere che suscitano curiosità: ad un certo punto, queste si aprono e si entra in una stanza buia con un palco, dove si tiene un concerto sui suoni della campagna tedesca e il cartoncino si trasformerà in uno strumento musicale. Il padiglione mi è piaciuto molto, perché mi ha fatto capire che la Germania è una nazione innovativa ed originale, ma mi è piaciuto ancora di più l’Expo, perché ho conosciuto colture e culture di tutto il mondo. Magari, quando si va in giro, si guardano con pregiudizi gli extracomunitari, ma l’Expo mi ha insegnato che siamo tutti uguali ed infatti, là, tutti sono amici, che siano italiani, africani o cinesi, tutti si vogliono bene. Stella Zanardi 2^B

IL QATAR ALL’EXPO: UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE

4

Il giorno 9 di ottobre le classi seconde della nostra scuola hanno effettuato una gita presso “Expo Milano 2015” per approfondire la propria conoscenza e per scoprire nuovi Paesi, oltre che tecniche produttive e agricole sviluppatesi nel mondo. Tra i padiglioni visitati, quello del Qatar mi ha interessato maggiormente, perché mi ha permesso di conoscere molto chiaramente la cultura di questo popolo . Appena entrati, si trovava una tavola apparecchiata con alcuni dei piatti tipici, dove grazie a degli schermi posti vicino ad essi si potevano vedere le varie ricette come la Bajlla che consiste in un antipasto di fave bollite in acqua salata, spesso servite con altri legumi come fagioli o ceci ricchi di proteine. Ricordo anche l Mehammar a base di riso basmati condito con miele di datteri, molto diffusi nel Qatar. Oppure l’ Aseeda, dolce in cui la farina viene fatta friggere nel ghee (burro chiarificato) fino a quando non assume un colore dorato, successivamente viene aggiunto lo zafferano, polvere di cardamomo e zucchero, il tutto irrorato da profumata acqua di rose. Ci spiegarono che una delle usanze tipiche del Qatar è quella di offrire agli ospiti de tè e, quando non se ne vuole più, si deve alzare il bicchiere e muoverlo da destra verso sinistra, altrimenti continuano a servirne. Successivamente, arrivammo in una stanza dove con dei plastici ci spiegarono la struttura delle varie città, porti e serre del Qatar. Lo sapevate che una delle fonti di energia usate maggiormente in questo Paese è quella solare o che lì si producono ottimi pannelli fotovoltaici? Inoltre, è un Paese importante per la produzione di gas naturale e per il petrolio. In seguito, entrammo in una stanza tutta buia al cui centro c’ era un albero realizzato con teli bianchi che si coloravano con le immagini proiettate, lo spettacolo veniva ammirato girandogli intorno attraverso una rampa a chiocciola. Mi è piaciuta molto questa gita, perché è stata istruttiva ed emozionante, ogni padiglione raccontava la storia del suo Paese. Inoltre, mi ha fatto imparare che non siamo soli nel mondo e che si può imparare giocando. Il Qatar mi è piaciuto, perché quando vi siamo entrati, abbiamo visto la tavola tutta apparecchiata e mi è venuta voglia di sedermi e assaggiare quelle squisite pietanze, inoltre, mi è sembrato un Paese ricco di cultura e ben organizzato. Perricone Diletta 2^B

…VACANZE STUDIO! Cari amici, vogliamo raccontarvi di un viaggio spettacolare che abbiamo compiuto. Era il 19 luglio e noi, Sofia N., Sofia P. e Agostino, con la nostra professoressa di inglese e altri nostri compagni, eravamo in partenza per una magnifica “Vacanza Studio” in un college inglese. Lo sappiamo, l’espressione “Vacanza Studio” sembra contraddittoria, perché un viaggio o è una vacanza di puro divertimento o un’esperienza nel corso della quale si studia e basta; questa vacanza era come un miscuglio, infatti avremmo svolto delle lezioni in lingua inglese, ma allo stesso tempo avremmo visitato Londra in tutta la sua bellezza. Appena atterrati, ci siamo recati in un parco vicino al nostro college, nel quale ci siamo sfogati, dopo un lungo volo, giocando a nascondino tutti insieme. Come vi abbiamo spiegato nell’introduzione, questa non era solo una vacanza di divertimento ma anche di studio, infatti Martedì 21 era il nostro primo giorno di British School. Possiamo dire che le tre ore di lezione con molti ragazzi di altre nazioni (russi,cinesi,turchi,ecc.) ci hanno aiutato ad aprirci di più, facendo nuove amicizie, e a superare le nostre paure e insicurezze. Come a ogni ragazzo, anche a noi tra le lezioni e le gite, sono piaciute di più le gite. In particolare, le nostre due esperienze preferite sono state il giro in traghetto sul Tamigi e l’escursione in barca sul fiume di Cambridge, una

5 cittadina nei pressi Londra. Il giro in traghetto è stato emozionante in molti momenti, per esempio quando siamo arrivati davanti al maestoso Big Ben, precisamente al rintocco delle 10.00. Anche l’escursione a bordo delle barchette di Cambridge è stata interessante, perché queste venivano fatte condotte da dei ragazzi, che usavano un apposito bastone che veniva ancorato al letto del fiume, per dare una spinta in avanti alle barche. Vogliamo, inoltre, descrivere i nostri negozi preferiti, come Hamleys, un negozio di ben sette piani, dedicati solo e unicamente ai giochi, come peluches, Lego, gadget di Harry Potter e del Signore degli anelli. Poi c’è il negozio di Harrods, dove si può trovare di tutto, partendo da dolci fino ad arrivare alle attrezzature sportive. Spero che il nostro racconto invoglierà molti di voi a vivere la nostra stessa indimenticabile avventura. Con affetto Agostino Suardo, Sofia Nembrini, Sofia Pelizzari 2^C.

ATTENTATO A PARIGI Il 13 novembre 2015, tra le strade di Parigi si è diffuso il terrore, ed ancora oggi i parigini hanno paura. Ora vi raccontiamo. Otto terroristi hanno colpito contemporaneamente in punti diversi della città: in alcuni bar e ristoranti, tra cui il famoso Carillon, dove hanno ucciso con delle mitragliatrici molte persone; allo Stade de France, dove era in corso la partita Francia-Germania e sono state fatte esplodere 3 bombe, che inizialmente sono state scambiate per petardi dai tifosi all’interno dello

6 stadio; poi al teatro Bataclan, dove c’erano molte persone che stavano assistendo ad un concerto. Tra le vittime c’è Valeria Solesin, una studentessa italiana che era a Parigi per ragioni di studio. I terroristi responsabili sono stati quasi tutti uccisi dalla polizia, uno solo è scappato ed è ora ricercato in tutto il mondo. L’Isis ha dichiarato che vuole colpire a Milano, Roma, Londra, Washington. Ora in tutte le città hanno rafforzato le misure di sicurezza, anche se la paura è forte. Noi pensiamo che non si debba avere paura e che LA VITA debba andare AVANTI; non ci dobbiamo abbattere, ci DIFENDEREMO ed aiuteremo la Francia in questa tragedia e le staremo accanto, perché il CORAGGIO è più FORTE DELLA PAURA. Chiara Mangili , Ambra Zanardi 2^A

IL BLITZ E DIESEL, IL CANE-EROE. Grazie al telefono di un terrorista, ritrovato all’ interno di un bidone, gli inquirenti sono riusciti a capire dove si trovava la residenza della mente dell’attacco terroristico. Alle 4:20 del mattino del 18 Novembre 2015, le teste di cuoio francesi hanno fatto irruzione in una abitazione a circa 800 metri dallo Stade de France. Il primo ad entrare nell’ appartamento è stato Diesel, un coraggioso cane poliziotto utilizzato dalle forze speciali francesi. Appena i terroristi si sono accorti della presenza della polizia, hanno iniziato ad aprire il fuoco, uccidendo Diesel, il quale è diventato famoso in tutto il mondo perché, pur essendo stato colpito da più pallottole, è uscito dall’ abitazione per morire fra le braccia del proprio addestratore. Poi i militari hanno fatto irruzione, anche se rallentati dalla porta blindata e dall’esplosione di un kamikaze. In questo blitz sono stati feriti quattro poliziotti e sono morte circa otto persone fra terroristi e passanti.

LE REAZIONI: L’AMERICA, LA RUSSIA E L’ ITALIA Il presidente della Russia Putin ha affermato: “ Nessuno sa cosa sta succedendo e nessuno sa se la vita è peggiore o migliore . Perciò – aggiunge il presidente – stiamo pensando di agire in modo attento ed equilibrato almeno in Siria.”. Il ministro degli interni italiano Angelino Alfano dice che l’Italia è un probabile bersaglio dell’ISIS, ma ribadisce che l’esercito italiano in collaborazione con forze armate estere sta cercando di fermare quello che si è autoproclamato Califfato Islamico. Barack Obama afferma che gli USA hanno intenzione di distruggere piano piano l’ISIS, indebolendolo finché non cederà.”

BASTA MORTI Come sapete, durante la notte tra venerdì 13 e sabato 14 novembre, Parigi è stata vittima di un attentato davvero crudele da parte dell’ ISIS, il gruppo terroristico islamico che in questi mesi ha compiuto azioni davvero terribili. Durante quella notte di dolore, sofferenza e agonia, un gruppo di uomini ha attaccato lo stadio dove si svolgeva la partita di calcio tra la squadra della Francia e quella della Germania, facendo esplodere delle bombe. L’orrore non finisce qui: altri individui hanno anche ucciso le persone presenti alla sala concerti del Bataclan a colpi di kalashnikov. Al teatro vi erano bambini e persone di tutte le età, tra cui una ventenne italiana che era con i suoi amici a godersi lo spettacolo ed è morta tra le braccia del suo ragazzo. Dall’interno dell’edificio, molte persone, per salvarsi, si gettavano dalle finestre nel vuoto oppure si nascondevano nei camerini; un bambino che si era nascosto all’interno di un armadio, si è salvato la vita, ma molti altri non ce l’hanno fatta.

7

Dopo questi due attentati, avvenuti contemporaneamente, i terroristi hanno iniziato a sparare per le strade della città al grido “ALLAH AKBAR”. In questi mesi, inoltre, i membri dell’Isis hanno compiuto azioni davvero terribili. Per esempio, hanno iniziato a distruggere le opere d’arte di molti musei e siti archeologici dell’era preislamica oppure, il 31 ottobre 2015, hanno fatto esplodere un aereo, che, partito da Sharm elSheik, stava sorvolando l’Egitto diretto a san Pietroburgo. Io non comprendo questi terroristi e non accetto la loro crudeltà verso coloro che non credono nel loro stesso dio. Bolis Matteo 2^C

RIFLESSIONI Eccoci qui…A parlare di questo fatto. A diffondere le nostre semplici opinioni riguardo a questa comune violenza. Già violenza, forse piccola rispetto a reali problemi che attualmente padroneggiano la nostra quotidianità, ma pur sempre offensiva nei confronti di una persona che ha solo il desiderio di essere accettata per quello che è! Spesso giungono nelle nostre case notizie sconvolgenti riguardo a giovani che vengono estraniati o ancor più gravemente picchiati o insultati da altri solo perché considerati diversi e che spesso non riuscendo a difendersi da questo terribile odio restano in silenzio, subendo quest’ingiustizia. Quando infatti si osserva una persona, non si vuole mai andare oltre il proprio sguardo, conoscendola; ci si ferma infatti al vedere di apparenze che condizionano il nostro superficiale giudizio. Solo pregiudizi padroneggiano il nostro comportamento, al pensare che “tu” è sempre l’equivalente di sbagliato e che “io” è sempre uguale a giusto. Ciò vorremmo ora smentire con queste semplici parole, dicendo che NESSUNO dovrebbe vergognarsi di ciò che è, che nessuno dovrebbe voler cambiare per un giudizio altrui. Bisogna sentirsi fieri di ciò che si è e mai permettere a qualcuno di disprezzarci. Vediamo il continuo verificarsi di fenomeni come il bullismo, soprattutto in scuole, dove spesso vengono considerati importanti abiti firmati o modernità che non tutti possono permettersi, ma che molte volte condizionano le amicizie. A parer nostro nessuno dovrebbe essere disprezzato o scherzato perché non possiede queste inutili apparenze, ma dovrebbe essere giudicato per la vera persona che è! Speriamo vivamente che questi nostri pareri possano avervi fatto riflettere; ricordate di rimanere sempre le persone meravigliose che siete e non permettete mai a nessuno di giudicarvi in base a sciocche apparenze! Barbieri Francesca e Fumagalli Sofia 3^A

STOP ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE! Il 25 novembre è stata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A Bologna è stato organizzato un flash mob: le donne sono andate in giro con una lunga sciarpa colorata formata da tanti pezzi di lana larghi mezzo metro, che sono stati successivamente uniti per testimoniare che solo “tutte e tutti insieme riusciremo a sconfiggere la violenza di genere e costruire una società più giusta”. A Roma, fino al 29 novembre, c’è stata un’esposizione che raccoglieva immagini e contributi condivisi da tutti coloro che hanno aderito alla campagna a supporto dell’associazione nazionale “Donne in Rete contro la violenza”. Quest’iniziativa è nata per ricordare che ancora oggi la violenza sulle donne è molto diffusa. Anche a Napoli c’è stato un flash mob in occasione di questa giornata: a Palazzo San Giacomo, le dipendenti e i dipendenti portavano tutti un simbolo rosso. Al Pan invece c’è stata un’esposizione di ritratti femminili e di sorrisi.

8

Infine a Firenze un altro flash mob: alcune associazioni hanno sensibilizzato sul tema i passeggeri presenti alla stazione di Santa Maria Novella attraverso letture, immagini e animazioni. NoaLugiai e Carlotta Gerardi 2^A

LA FORMICA PIGRA C’era una volta, una piccola formica che non volle più lavorare nel formicaio dicendo che era troppo faticoso per lei. Così cominciò a fare passeggiate lungo la via, sempre allegra e spensierata senza rendersi conto dei pericoli che poteva subire. Un giorno, una sua amica provò a farle cambiare idea dicendole:”Senti, forse per te è dura lavorare così tanto, ma non sei l’unica ad essere stanca: lo siamo tutti noi! Noi ci procuriamo il cibo per le provviste dell’inverno, lavoriamo tanto per ottenere tanto, ma solo insieme riusciremo a farcela.” Però, la formica non l’ascoltò e le rispose:”Credo che me ne andrò di qui per sempre perché voglio scoprire se tutti i formicai lavorano così tanto.” Il giorno dopo, la formica, dopo aver preparato i bagagli, partì. Viaggiò per molto tempo e un giorno vide delle formiche sdraiate nell’erba e chiese loro:” Scusate, voi nel formicaio lavorate tanto? Le formiche le risposero: ” No, noi non lavoriamo quasi; dato che la formica capo è morta, noi non riceviamo ordini e perciò possiamo fare ciò che ci piace!” La piccola formica restò un po’ con loro ma, quando arrivò l’inverno, erano rimasti senza provviste! Allora la povera formica rossa provò ad incitarle: “Dai, forza! Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo raccogliere cibo al più presto”. Le formiche però non le diedero ascolto; allora, vedendo la pigrizia delle compagne, la nostra formica tornò al vecchio formicaio e lo vide mezzo distrutto a causa delle forti piogge e grandine grossa come noci. Le sue amiche intanto cercavano di ricostruirlo e così chiese loro: “Serve aiuto?”. Le sue amiche la riconobbero e accettarono volentieri. In men che non si dica, il formicaio era ricostruito e anche più resistente di prima. Quando arrivò la primavera, la formica disse all’amica: “Avevi ragione sul valore del lavoro di squadra: guarda il formicaio!”. “lo so, ricordati: l’unione fa la forza!”. Giulia Leghissa 1^B

LA VERA RICCHEZZA Un giorno, una bella gattina trovò dietro ad un cespuglio una cassa piena di gioielli con sopra una targa dove era scritto: “Chi troverà questo baule, avrà ricchezza per sempre!!”. A queste parole, la gattina, fu molto felice ed da quel giorno non parlò più con nessuno, non diede più niente e non aiutò più nessuno. Gli altri animali si stancarono della tirchieria della gattina, perciò smisero di considerarla. Un cagnolino sapeva però che così non la avrebbero aiutata, perciò andò in un bosco dove venne anche la felina.

9

Ad un certo punto, la gatta rimase incastrata tra degli alberi. Il cane la aiutò ad uscire e lei ne fu felice: “Grazie mille! Nessuno avrebbe fatto questo dopo il mio comportamento!”. Da quel giorno, i due animali furono amici, lei smise di ignorare gli altri, divenne generosa con tutti ed ebbe molti altri amici. Ricordate che la vera ricchezza sono gli amici e solo chi ha molti amici si può definire “ricco”. Marta Foglio 1^B

UNA FAMIGLIA DI TOPI IN VACANZA C’era una volta, una bella famiglia di topi, che volle andare alle Hawaii. La famiglia era composta dal padre Tomas, la madre Silvia, il figlio Robert, la figlia Anais, lo zio Carlo e la zia Beatrice. “Casa dolce casa! Noi però partiamo per andare alle Hawaii.” Esclamò Tomas. Però, i topolini non avevano nessun mezzo per andare in vacanza. Carlo, visto che era un mastro costruttore, costruì con un mattone, due caciotte fresche, una ruota staccata da una macchinina, qualche pezzo di vetro e un sasso piatto, un’automobilina per andar via con tutta la sua famiglia.Robert e Anais non vollero salire, perché l’auto puzzava di spazzatura mista fogna; quando inoltre giravano “le ruote”, si sentiva uno scricchiolio fastidiosissimo e a vederla sembrava proprio un catorcio su due ruote. “Noi non saliremo mai su quell’auto – esclamarono i due cuccioli – Capito!?!”. Allora allo zio venne in mente un’idea: “E si ci mettessimo un po’ d’olio sulle ruote, la spalmassimo con il gorgonzola e la riverniciassimo? Ci state?”. “Ok!” disse Robert “D’accordo”, esclamò Anais. In men che non si dica, l’auto era pronta, ma i due gemellini non vollero ancora salire, perché dicevano che si sarebbero annoiati durante il viaggio. “Se volete, potete portare i vostri gameboy” propose loro la madre. Robert e sua sorella però non vollero ancora salire: “Con chi dormiremo la notte? Noi vogliamo i nostri peluches! E poi, vogliamo anche leggere! Capito!?!”. Così li accontentarono, portando i gameboy, i loro peluches preferiti e alcuni libri e fumetti e partirono.Dopo un’ora e trentasette minuti di viaggio, ai due venne fame, però i genitori e gli zii non comprarono loro il cibo, li portarono a casa e buttarono via i peluches, i fumetti e i gameboy. “Che vi sia di lezione!”, esclamarono i familiari indignati. “Siete cattivi, cattivi, cattivi!”, urlarono i due piccoli imbronciati. “Ah sì, siamo cattivi?”, ribatterono gli adulti. “Si! Lo siete!”, risposero i piccoli. “Bene – dissero i grandi – Voi non andrete in vacanza! E noi sì!” Così succede anche tra le persone, perché, chi troppo vuole nulla stringe.

Riccardo Colleoni 1^B

UN GRAN PREMIO TRA ANIMALI Un giorno, la tartaruga e la volpe fecero una gara per vedere chi fosse più veloce, ma con una variante insolita: entrambe avrebbero guidato la Formula 1. Si erano iscritte infatti al Gran premio di Formula 1, ma era incerto chi avrebbe vinto! Arrivò il grande giorno e la lepre e la tartaruga erano vicine alla linea di partenza. Durante la gara, erano praticamente appiccicate l’una all’altra, ma subito la tartaruga accelerò e superò la lepre di due giri. La lepre furba, però, non accelerò, perché sapeva che la tartaruga prima o poi avrebbe dovuto fare pit stop. Mentre la tartaruga cambiava le

10 gomme e faceva benzina, la lepre era passata in testa, ma quando ebbe finito, la tartaruga sfrecciò sulla pista. La lepre, avendo recuperato, rallentò, perché pensava che la tartaruga non l’avrebbe più raggiunta. Infatti, mentre la lepre stava per vincere il Gran Premio, la tartaruga era ancora dietro la coda. La lepre allora spense l’auto per non sprecare il carburante. La tartaruga non si era arresa e, quando mise il turbo (circa 355 km/h), superò tutti e persino la lepre che non ebbe neanche il tempo per riavviare l’auto, perché subito la tartaruga raggiunse il traguardo e vinse il Gran Premio. E mi raccomando: non arrendetevi mai! Luca Signorelli 1^B

GUERRA DEL GRANO In un mondo dominato dai pigalien vivevano dei piccoli esserini un po’ socievoli un po’ bellicosi. Il pianeta si chiamava Shuttle Bomb e la caratteristica principale era la consistenza gelatinosa e il color verde. Questo popolo era in guerra contro il pianeta più vicino, distava mille anni luce, e che voleva conquistarlo. Quest’ ultimo era comandato dai cowminator, uno spietato dittatore. I due combattevano per la conquista del pianeta non popolato, situato fra i loro mondi, Grano site. Il popolo dominato da Cowminator infatti stava vivendo un periodo di carestia. I pigalien, invece lo difendevano perché era sotto il loro dominio. La guerra sembrava volgere a favore dei Pigalien, ma non si sentivano rumori. Le navicelle nemiche si stavano esaurendo e i soldati dovevano andare a combattere senza, ma così, eranomolto più vulnerabili. I Pigalien stavano aspettando il momento giusto per la nave centrale. L’occasione si presentò quando i soldati si divisero per attaccare ai lati. Un contingente di 100 navi AX1 era partito per attaccare. -i missili sono agganciati!- disse un soldato alla radio- Tutto pronto per l’attacco!!!- disse un altro. I primi missili colpirono il bersaglio, disattivando lo scudo energetico, mentre quelli successivi colpirono la nave distruggendola. La vittoria era ormai vicina. Alla fine cowminator venne imprigionato e i pigalienpoterono vivere nella ricchezze offerte dal nuovo pianeta! Nozza Filippo e Trovesi Filippo 3^A

LA MARATONA DEL DESERTO Finalmente ce l’avevano fatta! Kevin e Josh erano riusciti ad iscriversi alla maratona del deserto delGobi, la più estenuante gara a tappe di running, che si svolgeva ogni dieci anni e che percorreva tutto il deserto del Gobi in venticinque tappe. Riuscire ad iscriversi a questa gara era già un evento eccezionale, poiché solo quindici coppie tra tutte coloro le quali si sono iscritte avevano questa opportunità. Erano anni che si allenavano per quella manifestazione e gli estenuanti esercizi a cui si erano sottoposti avevano fatto di loro due esperti di corse del deserto. Per quella tremenda avventura, avevano dovuto procurarsi un’attrezzatura particolare: oltre ad un abbigliamento molto leggero per affrontare il caldo torrido e uno per affrontare la forte escursione termica notturna, si sono forniti di bussola, cartine, altimetri e un kit di sopravvivenza costituito da

11 acciarino, cotone, disinfettante, bende e garze, punti di sutura, mini fornelletto portatile, siero antivipera del deserto, coltello e borracce. Tutto ciò era stato messo negli zaini da portarsi in spalla per tutta la gara. Dopo una lunga attesa, era finalmente arrivato il primo ottobre, il giorno della partenza della maratona. Le prime otto tappe si erano svolte senza nessuna difficoltà, eccetto la lunghezza del percorso: circa duecento chilometri in otto giorni! La nona tappa, dopo un giorno di riposo, prevedeva il superamento di un passo posto a duemilaseicento metri di altitudine; era la tappa più complessa, poiché era previsto un pernottamento all’aperto. La prima parte, che portava al raggiungimento dell’altopiano si era svolta senza intoppi, così pure il pernottamento ad alta quota. Durante la notte, Josh e Kevin avevano pensato di anticipare la partenza rispetto agli avversari, per raggiungere per primi il posto di ristoro situato a valle dell’altopiano. Si erano svegliati alle tre di notte e erano partiti di corsa, scendendo a valle il più velocemente possibile. Mentre correvano al buio, Kevin era inciampato in un masso, era rotolato a valle per qualche metro e si era ferito alla gamba, in modo però non grave. Mentre Josh lo soccorreva, era stato morso da una vipera del deserto e Kevin, accortosene, aveva preso dal suo zaino l’antidoto e glielo aveva iniettato immediatamente salvandogli la vita. Ripartiti, quando Kevin aveva tolto dallo zaino la bussola, si era accorto che era rotta, molto probabilmente a causa del rotolamento a valle. A questo punto, si erano resi conto di essersi persi. Era ormai l’alba, il sole illuminava il pendio e riscaldava i due atleti infreddoliti dalla notte trascorsa in altitudine e impauriti dalla scoperta di essersi perduti. L’ansia li aveva assaliti, ma facendosi coraggio l’uno con l’altro, avevano cominciato a pensare a come risolvere il loro problema. Si erano allora ricordati di avere nel kit di sopravvivenza un acciarino e un coltello, perciò, poiché la fame li stava assalendo, Kevin si era seduto vicino ad una roccia, protetto dal freddo vento, mentre Josh era partito alla ricerca di qualcosa da mangiare. Si era inoltrato in una bassa vegetazione secca, nella speranza di trovare qualche piccolo animaletto. In lontananza, aveva visto una specie di piccolo topo, aveva lanciato il coltello e, per sua fortuna, era riuscito a colpire l’animale. Tornato con la preda catturata nei pressi di Kevin, accesero un fuoco e la cucinarono. L’odore della carne attirò uno sconosciuto animale simile ad una iena, che cercò di aggredirli. Spaventati, cercarono di difendersi lanciando il loro piccolo coltellino e pietre, ma invano: infatti, il loro nemico non era stato colpito e non aveva intenzione di andarsene. Allora gli lanciarono dei rami infuocati e, mentre l’animale arretrava, fuggirono a gambe levate dimenticandosi di spegnere il fuoco. Corsero per tantissimo tempo, fino a cadere a terra esausti per poi addormentarsi. Per loro fortuna, però, gli elicotteri dell’assistenza di gara individuarono il fuoco e intuirono che i due runner dispersi si trovavano nei dintorni. Calatisi dagli elicotteri, i soccorritori, dopo una lunga ricerca, trovarono i due ragazzi assetati, assiderati per il freddo, ma ancora vivi. Portati in ospedale, i nostri eroi si ripresero in breve tempo e, nonostante il loro ritiro dalla gara, furono soddisfatti per l’avventura vissuta durante la maratona nel deserto del Gobi. Chiara Di Ceglie 2^B

MA…SARÀ VERO? ESISTONO LE SIRENE?

12

Quando qualcuno chiede se esistono le sirene, la maggior parte delle persone risponde:”Ma che domande mi fai? E’ ovvio che non esistono!” Anche io fino a poco tempo fa credevo che non esistessero, ma un giorno ho visto in televisione filmati ed immagini che sembrano reali . Eccone alcune.

Si dice che i biologi Roberts e Schmidt abbiano ritrovato dei resti di corpi di sirena, durante un’esplorazione del fondale marino in Groenlandia. Entrambi sostengono di essere stati privati delle prove raccolte dal Dipartimento di giustizia e che l’unica prova che sono riusciti a salvare è il suono prodotte da quelle creature, che avrebbero registrato. Per dimostrare che le sirene esistono, inoltre, il biologo Schmidt, a bordo di un sottomarino, avrebbe propagato un richiamo nel mare e, dopo qualche minuto, avrebbe potuto filmare una sirena comparsa, anche se la si può appena intravedere, come dimostra l’immagine soprastante. Ci sono molti video che potete trovare, cliccando nella stringa di google ‘ comparse di serene vere’ oppure ‘ sirene il mistero è svelato’ o ‘ sirene nuove prove’. …Un salto nel passato Degli archeologi hanno scoperto sui muri di alcune caverne immagini di uomini con la coda, che pensano siano sirene, che cacciano con l’aiuto dei delfini. Questo potrebbe spiegare perché i delfini aiutano i pescatori a prendere i pesci, spingendo i banchi verso gli uomini che danno poi qualche pesce come premio.

Come si può ben vedere, anche in passato si parlava delle sirene, ma sarà vero? Valeria Rodriguez 2^C

CARO GIACOMO “MAINAGIOIA” LEOPARDI, “Perchè?” Questa è la domanda che mi sorge spontanea ogni volta che leggo le tue poesie. Per carità, sarai anche bravo, ma un po’ di allegria no eh? Capisco che i tuoi genitori non ti hanno mai apprezzato, non ti capivano, non ti facevano mai uscire di casa, che ti è morta la ragazza ( che, in verità, non lo era neanche ), che sei stato sempre malato, che non hai mai avuto nessun amico, però non farne un dramma! Insomma, cosa vuoi che sia? Tutti hanno dei problemi, ad esempio io, proprio ieri, sono andata all’Apple Store per comprare il nuovissimo “iphone 6 plus” ma, pensa un po’, avevano solo un normalissimo “iphone 6” e mi sono dovuta accontentare! Nonostante questo, non mi sono barricata in casa a scrivere poesie in modo da contribuire alla tortura di poveri futuri studenti! Nelle tue composizioni sostenevi che la giovinezza è l’unica età in cui è possibile sognare e sperare in un mondo migliore, ma, grazie a te, per i giovani d’oggi non è più così: al posto di sognare, sperare, gioire e giocare ci ritroviamo chiusi in casa a studiare a memoria quell’atrocità chiamata “A Silvia”. Ma, dopo tutto, ti vogliamo comunque bene, perchè dopo tanto studio ci siamo affezionate a te e alle tue poesie. Con affetto. Due studentesse stressate 3^A

IL PASSATO: NON…. MAI… La protagonista di questa storia si chiamava Chloe, aveva 16 anni e si era appena trasferita a New 13

York perchè nella città dove prima viveva, veniva costantemente presa in giro. Aveva un fratellino di 3 anni a cui voleva molto bene, che si chiamava Marry. Sua mammma era morta quando lei era piccola. Chloe oltre a studiare, lavorava in un bar perchè suo padre non guadagnava molto e non riusciva a mantenere la famiglia. Era il suo primo giorno di scuola a New York e stava camminando verso l'edificio, quando si scontrò con un ragazzo alto, muscoloso con i capelli marroni e gli occhi verdi. Lui le porse la mano e le disse:"Scusami tanto, piacere sono Cameron". Chloe era incantata dai suoi occhi e dopo un po' rispose:"No, scusami tu, ciao sono Chloe". Cameron, incuriosito, le chiese:"Non ti ho mai visto qui, se nuova?". Chloe, che era ormai diventata rossa come un peperone, gli rispose:"St, oggi è il mio primo giorno qui...". Una ragazza abbastanza magra, bionda con gli occhi color azzurro, con tanto strato di eyelainer e di mascara corse ad abbracciare Cameron. Cameron le sorrise, salutò Chloe e se ne andò con questa ragazza di nome Tiffany. Chloe arrivò a scuola e rivide Cameron, si stava avvicinando a lui quando Tiffany le rovesciò tutta la cioccolata sui vestiti... E da lì, per tutta la mattinata, iniziarono le prese in giro... Chloe, disperata, nella sua mente si ripeteva di non piangere e ci riuscii. Quando suonò la campanella Chloe corse a casa da suo fratello Marry e giocò con lui per un bel po'. Poi alle cinque andò a lavorare nel bar vicino a casa sua e quando entrò Tiffany, Chloe cercò di far finta di non averla vista, ma la ragazza si avvicinò a lei e le disse:"Ciao sgualdrina! Portami un bel bicchiere di birra!". Quando Chloe glielo portò, Tiffany aggiunse:"Non avvicinarti mai più al mio ragazzo, è chiaro?". Chloe si sentiva distrutta, provava qualcosa per Cameron, ma le possibilità di uscire con lui erano decisamente diminuite. Cameron intanto era a casa sua con dei suoi amici e giovavano con la playstation e parlavano di quello accaduto a scuola... Chloe, visto ce non si poteva permettere molte spese, non aveva molti vestiti così si rimise quelli del giorno precedente, lavati, anche se il segno di cioccolata sulla maglietta si vedeva ancora. Entrata a scuola la ragazza si avviò nel suo armadietto e poi entrò in classe; quando tutti furono arrivati Tiffany iniziò a dire:"Poverella! Ma guardati! Hai gli stessi vestiti di ieri, non li hsi neppure lavati! Quelli come te stanno per strada, anzi, sotto i ponti. Ti dovresti nascondere perchè così... " non riuscì a terminare la frase che Chloe le si scaraventò addosso, allora Cameron intervenne e diede uno spintone a Chloe, che, arrabbiata e delusa dal comportamento di Cameron, si alzò e gli diede uno schiaffo forte in faccia e poi raccolse le sue cose e corse in bagno. Per tutta la mattinata Chloe rimase lì a piangere e a deprimersi perchè non era cambiato niente rispetto all?altra scuola. Cameron era ancora arrabbiato e alla fine della scuola aspettò furioso Chloe e qundo arrivò la prese per unpolso e le disse:"Non azzardarti più a toccare la mia ragazza e non osare più a rivolgermi la parola". Detto questo aggiunse:"Ah, non sei nessuno, sei solo un errore che sta rovinando la vita di tutti, me compreso!". Chloe con gli occhi pieni di lacrime corse ma Tiffany la fece cadere e sporcare di terra, ridendo e prendendola in giro!!! Passarono i giorni e Chloe era sempre sotto tiro da Tiffany, Cameron e dei loro amici, quando un giorno a scuola un ragazzo di nome Jason, biondo con gli occhi marroni le si avvicinò e la protesse dalle prese in giro. Chloe aveva trovato la sua arma contro questo atto di bulllismo: Jason. Ora Cameron provava qualcosa per Chloe ma non lo voleva ammettere, perciò decise di continuare con le prese in giro. Il giorno seguente Cameron arrivò in ritardo a scuola ed entrando nel corridoio vide Chloe e Jason abbracciarsi. Sentì qualcosa al petto che li provocò dolore, così diede una spallata a Jason e si scusò, facendo finta di non averlo fatto apposta. Dopo due settimane di amicizia Chloe si fidanzò con Jason, ma il loro amore si interruppe quando Jason dovette partire per Roma, perché i suoi si dovevano trasferire... Ecco che la tristezza e la depressione di Chloe ritornarono e ritornò la Chloe di prima, fatta di paure e incertezze e non più coraggiosa e allegra. Tiffany la prendeva costantemente in giro così un giorno di autunno si sedette su una panchina in un parco e pensò a tutte le cose belle della sua vita, i momenti passati con Jason, e le cadde una lacrima che le fu asciugabile da una mano. Sedette di fianco a lei un ragazzo familiare, quel profumo lo sentiva nei

14 corridoi e in classe... Era Cameron, che la abbracciò e si scusò con lei per tutto il male che le aveva fatto. Cameron negli occhi di Chloe vedeva solo tristezza e depressione, ma poi vide un sorriso spuntarle sulle labbra e lo abbracciò con affetto. Tiffany, che passava di lì fece cadere a terra Chloe e la riempì di calci... Cameron, assistendo alla scena, prese in braccio Chloe e la difese. Questo comportamento lasciò Tiffany ancora più furiosa e arrabbiata di prima, ma se ne andò. Cameron abbracciò Chloe e le chiese di essere la sua ragazza...lei esitò un po' ma pi pensò che se fosse stata con lui, tutte le prese in giro sarebbero terminate, così accettò. Passarono molti giorni e si avvicinava la gara di basket di Cameron, intanto Chloeassistiva ad alcune partite del suo ragazzo. Non ci poteva ancora credere di stare con lui... Alcune sere uscivano in discoteca s si divertivano a giocare con Marry. Lei, un giorno, ebbe il coraggio di raccontare a Cameron la sua difficoltà economica e lui la ascoltò attentamente e, alla fine, le disse:"Sta' tranquilla che qui ci sono io..." Chloe annuì e gli sorrise. Chloe andò a dormire e Cameron andò a casa sua perchè il giorno dopo avrebbe avuto la partita di basket. Chloe si svegliò, andò a scuola e si recò in palestra, dove, dopo pochi minuti tutti gli studenti si riunirono. Entrarono le cheerleader con a capo Tiffany e iniziò la partita. La squadra di Cameron vinse, allora quando vide Chloe le disse:"Ci vediamo fuori". lei era fuori ad aspettarlo, passarono 40 minuti,ma Cameron non si vedeva ancora; allora decise di andare nello spogliatoio e vide Cameron baciarsi con Tiffany: distrutta, fece un singhiozzo e Cameron si accorse di Chloe, ma lei corse verso casa tra i singhiozzi e si scontrò con un ragazzo che d'instinto abbracciò piangendo, poi si scostò e lo guardò e non ci poteva credere!!!!! Era Jason ed era tornato da lei... lo abbracciò ed insieme andarono a casa e lei tristemente gli raccontò quello che era appena accaduto. Jason per questo motivo andò a casa di Cameron e gli chiese spiegazioni. allora lui gli disse:"E' stata Tiffany! Io le ho specificato che la storia tra noi era finita,ma lei non voleva e, quando è arrivata Chloe, lei mi ha baciato. Chloe per diverse settimane non volle saperne di Cameron, ma poi Jason la fece ragionare e così Cameron venne perdonato da Chloe. Cameron e Chloe ridiventarono fidanzati e dopo tre anni ebbero la prima figlia, che chiamarono Sophia ed erano una coppia molto felice. Una sera Chloe tornava a casa con Sophia, Cameron la chiamò al cellulare, lei lo prese rispondendo, ma le scivolò sotto il sedile, così lo raccolse, ma quando alzò gli occhi verso la strada ormai non poteva più fare nulla e un camion la centrò in pieno. Chloe morì sul colpo mentre Sophia non ebbe conseguenze.

Ecco questa è la mia storia, anzi la storia di mia madre e di mio padre. Dal giorno dell'incidente papà ogni sera continuò a piangere, ora ho 5 anni e oggi è il compleanno di mamma, perciò andiamo a farle visita al cimitero. Domani continuerò a leggere il diario di mamma e della sua vita. Elisa Bonazzi e Daniela Rota 3A

15

IL DIARIO DELL’ OMBRA INNAMORATA Caro diaro, finalmente è spuntato il sole, erano due giorni che non lo vedevo! Oggi speravo di poter rivedere la mia amata, ma Giacomino (il mio padrone) non si è neanche avvicinato alla sua padrona, Lucrezia. Sono molto deluso e ho deciso di ribellarmi alle leggi del Sacro Sole che dicono che non ci si può staccare dal proprio padrone, stanotte con l’aiuto della luna, mia complice, fuggirò per cercare la mia amata. Caro diario, cel’ ho fatta, sono scappato! Sono andato a scuola a cercare Lucrezia, sulla via ho incontrato Giacomino che mi ha sorpassato indifferente; io per sicurezza mi sono nascosto, sotto ad un’auto e per poco non sono stato investito! A scuola c’ era molta confusione e tutti gli alunni mi calpestavano; a un certo punto, ho visto Lucrezia e, dietro di lei, la mia amata, che triste mi la seguiva; le sono corso incontro, a rallentatore come nei film, per rendere la scena più emozionante; lei, vedendomi, è corsa subito verso di me, infrangendo la regola del Sacro Sole. Abbiamo deciso di scappare insieme e di andare alle Hawaii per vivere una vita da sogno. Adesso vado a dormire perché è arrivata la luna, a domani!

Caro diario, subito dopo essere arrivati alle Hawaii, sono venuto a sapere che quella spiona della Luna aveva spifferato tutto al Sacro Sole che, infuriato, ci è venuto a parlare: “ Voi, come avete osato infrangere le mie Sacre regole! Sarete puniti, vivrete una settimana senza di me e non vi potrete vedere!” Disse questo con tono minaccioso e noi, disperati, ci rassegnammo a passare questa settimana in solitudine. Trascorsa una settimana, ci ha riunito ai nostri padroni che, nel frattempo, erano diventati amici. Siamo molto felici di ciò ed abbiamo capito che l’ amicizia non si può forzare e che, per maturare, ha bisogno dei suoi tempi. Tuo… Beatrice Salamina e Federica Alestra 2^ A

DIARI DI VIAGGIO Caro diario… ti scrivo dalla cima del monte Bianco, un monte altissimo sul quale vado a sciare tutti i pomeriggi d’inverno, dopo la scuola. Di solito ci vado con lo snowboard insieme ai miei amici, specialmente Giacomo, Giulia e Marta. E’ una sensazione indescrivibile scendere da questa vetta, avendo la consapevolezza di praticare la propria passione in compagnia

16 delle persone a cui tengo di più, sentendomi pienamente libera e soddisfatta della vita e del momento che sto vivendo. Solitamente, salgo sempre per prima sulla funivia perciò, una volta arrivata in cima, ho quei pochi istanti che mi sembrano un’eternità, per ammirare questo spettacolare paesaggio che mi sembra sempre più bello, ogni volta che lo vedo. E così è accaduto anche questa volta; sto aspettando i miei favolosi “colleghi di discesa” per poi ascoltare musica insieme a loro, pranzare velocemente e poi scendere insieme. Ora sta accadendo quello che aspettavo da tutta la giornata: il momento in cui posso innamorarmi della vista che ho davanti agli occhi! Alla mia destra, vi è la vecchia funivia, un po’ arrugginita, dalla quale posso ammirare i luoghi in cui ho vissuto i momenti più importanti della mia vita, dove sono stata felice o piena di gioia. Essa nasconde appena le vette, un altro elemento della natura montana, del quale mi sono innamorata del tutto. E’ bellissimo vedere queste alture, che mi paiono così familiari, ricoperte da macchie bianche che sembrano batuffoli di nuvole scese dal cielo, che mi ricordano che sto praticando il più bello sport che si possa mai immaginare. Sui pendii vedo vari professionisti che scendono fuori pista, facendomi sognare ad occhi aperti. Sopra questi monti s’innalza un cielo completamente blu, o meglio, io lo definirei di un azzurro che si incontra solo nel mare estivo siciliano. Sopra di esso non ci sono nuvole. Guardandomi da lontano, vedreste una minuscola creatura vestita con pantaloni azzurri e una giacca bianca con qualche sfumatura di colori qua e là. Questo esserino terrebbe in mano uno snowboard verde acqua, ovviamente abbinato alla tuta, e ad esso si starebbero avvicinando altre 3 personcine simili. Ebbene, queste personcine sono proprio Giacomo, Giulia e Marta. Ecco, siamo pronti per ascoltare musica, mangiare panini preparati dalla nonna, che tra l’altro hanno un profumo che tenta molto, e di scendere in pista. La pista più ripida, pericolosa e divertente che io abbia mai affrontato. Bene, ora devo proprio andare, ci sono i miei “colleghi” preferiti che stanno aspettando me e i panini gustosi della nonna. Spero di scriverti nuovamente domani. Un caloroso abbraccio. Rachele Spada e Julia Szewczyk2^C

Caro diario, sono ormai in viaggio da un paio di settimane. Alla partenza ero molto agitato, non sapevo cosa mi aspettava al mio arrivo… Durante il viaggio in aereo ero abbastanza stanco e in me permaneva l’agitazione. Durante il mio itinerario ho potuto visitare diverse città: tra cui New York, dove ho ammirato diversi palazzi e musei importanti e molto famosi. Tra gli ultimi quello che mi ha colpito di più è stato il Moma, qui ho potuto girare all’interno del museo ed è sempre qui che ho potuto osservare un quadro, a mio parere, bellissimo: rappresentava una donna addolorata, e del dipinto mi ha colpito la tecnica e l’originalità che si chiama “Browling Girl”. Dopo di che mi sono diretto verso “l ‘Empire State Building”: guardandolo dal basso è immenso, caro diario, dovevi esserci anche tu! Dovevi vedere l’immensità e la spettacolarità di questi palazzi. Sono salito fino all’ultimo piano in ascensore saranno stati una novantina di piani ma sono arrivato su in un attimo, appena sceso dall’ascensore ho visto un panorama mozzafiato: mi sembrava di dominare gli altri palazzi intorno a me; una volta sceso mi sono diretto verso “Time Square”, che con le sue insegne e i suoi pannelli luminosi attira l’attenzione di tutti. Per la notte mi sono sistemato in un B&B, nel centro della città. Il mattino seguente sono salito su un traghetto che mi ha portato sull’isola Ellis, una piccolissima isola, se cosi si può definire, molto verde, molto rilassante, ma mancavi tu, caro diario. Dopo di che ho fatto un giro in barca sul fiume Hudson, qui sono riuscito a ammirare la Statua della Libertà, che raffigura una donna con in una mano una fiaccola e un libro nell’altra, in testa porta una corona con 7 punte che rappresentano i sette continenti, mentre i piedi della donna son cinti da catene spezzate. 17

Dopo di che ho cambiato città e mi sono recato a Miami, che, a mio parere, è stupenda. Qui ho visitato “Villa Vizcaya”, “OletaRivers State Park” dove ho potuto fare un giro in canoa, mi sono divertito moltissimo! Poi sono andato al “Orange Bowl” uno stadio dove, di sera ho visto una partita. Quindi, mi sono recato da mio cugino che risiede là fin da piccolo e conosceva la città come il palmo della sua mano; Fernando una persona molto socievole e in gamba, è stato molto emozionante poterlo vedere dopo molti anni, l’ho conosciuto quando ero molto piccolo, e rivederlo è stato come rivivere tutti i dispetti e le marachelle che facevamo quando era ancora in Italia. Ora lavora nel settore finanziario come impiegato in banca, ha una moglie, Linda e 3 figli di 9,11 e 13 anni mentre sua moglie, una donna dalla corporatura minuta e con i capelli castano chiari e gli occhi verdi, lavora in un negozio di alimentari nel centro di New York. Mi hanno ospitato a casa loro per circa 5 giorni, dopo di che sono partito per tornare in patria dai miei cari. Mi è dispiaciuto dover salutare Fernando e la sua famiglia, con loro mi sono divertito tantissimo, insieme ai loro 3 figli che sono dei giocherelloni…nonostante non mi conoscessero. Caro diario quanto vorrei che tu ci fossi stato! È stato bellissimo ed indimenticabile! Papis Matilde e Sacchi A. Valeria 3^A

RECENSIONE “VEDE OLTRE GLI ALBERI” “Vede oltre gli alberi”, scritto da MichealDorris (Battello a Vapore) è stato uno dei pochi libri che, davvero, mi abbia coinvolto nella storia. Noce, il protagonista, è arrivato ormai all’età in cui deve dimostrare alla tribù di poter essere considerato un uomo. Sa però di non essere in grado di superare la prova di tiro con l’arco a causa di un difetto visivo. Mentre i suoi amici sapranno scagliare le frecce, Noce dimostrerà di saper vedere oltre gli alberi, dove si trova una terra meravigliosa e sconosciuta, la Terra dell’Acqua, in cui conosce e affronta emozioni che lo portano a diventare uomo. L’autore intende comunicare un messaggio universale utile soprattutto a noi ragazzi: crescere è difficile, ma appassionante. Accettare di essere simili agli altri pur sapendo di non esserlo, è difficile, così come, per Noce, è difficile mirare con l’arco a qualcosa che non vede. MichealDorris con questo messaggio vuole sottolineare che si cresce attraverso le difficoltà che ognuno di noi affronta in modo diverso, ma che diventano degli aiuti, dei rinforzi per passare dall’infanzia all’età adulta, Il linguaggio è chiaro e ricco di immagini poetiche che introducono al meglio nei luoghi della natura presenti nei racconto. Grazie alla narrazione e descrizione di questi ambienti, il lettore può immedesimarsi nel fantastico mondo di Noce e viverlo attraversole emozioni che il protagonista prova. Ho pienamente apprezzato questo libro, per cui non saprei evidenziare una parte preferita rispetto ad un’altra. È comunque un bel libro che consiglio ai ragazzi della mia età sulla soglia dell’età giovanile. Irene Sala 1^B

18

Cari lettori, voglio parlarvi del mio idolo Favij, uno youtuber famoso, che vive a Torino. Favij è solo un nickname, il suo vero nome è Lorenzo Ostuni, si è diplomatico all’Istituto Tecnico Grassi di Torino e il suo obiettivo è quello di far ridere la gente con i suoi video buffi e con le sue battute. I suoi video iniziano con una frase che viene ripetuta in continuazione: <>. In indie horror, ad esempio, si spaventa e cade dalla sedia, rompe cose e corre via dalla stanza. I video si concludono con il seguente messaggio: <> Non solo realizza video divertenti, ma ha anche girato un film grandioso (il mio preferito), dal titolo game therapya cui hanno partecipato altri tre youtubers: Leonardo De Carli, Jzoda e Federico Clapis. Elisa De Jesus 2^C

U.S. NOSARI CALCIO La U.S. Nosari calcio è nata nel 1945 (ha da poco compiuto 70° anni), a Bergamo, presso l’Oratorio dell’Immacolata, in via Greppi. Appena creata, questa societá era piuttosto povera: il campo era in terra, le tribune in legno e le porte senza reti. Grazie alle vittorie riportate per tre volte consecutive nel 1978, l’ oratorio venne migliorato fino ad ospitare altre squadre come la Stella celeste. Oggi anche il personale è stato incrementato e accorrono da ogni dove giovani volenterosi che desiderano allenare bambini e ragazzi. Grazie ai duri allenamenti a cui vengono sottoposti i giocatori, la Nosari calcio diventa sempre più forte. Inoltre il nostro oratorio ospita tanti tornei ogni anno, come ad esempio il torneo Sprint vinto, nel novembre nel 2014, dai giovanissimi dalla nostra scuola calcistica. Per iscriversi alla squadra, se non si inizia dalla scuola calcio, bisogna conoscere almeno i fondamenti di questo sport. Il nostro allenatore Fabrizio Sinopoli ci ha sempre aiutato a migliorare. Se la squadra è promettente, a fine campionato si va tutti insieme, per tre giorni, a Sirmione dove si dorme in alcuni bungalow e di giorno si praticano diverse attivitá. Gli allenamenti si svolgono due giorni alla settimana, piŭ la partita al sabato. La societá pretende rispetto, impegno ed educazione prima di tutto. Anche se non si è molto bravi non importa, ma bisogna sempre dare il massimo per il bene della squadra. Se qualcuno si comporta male viene cacciato, mentre se non si ci impegna si viene esonerati dalla partita. Per esempio, l’anno scorso, un nostro compagno di squadra è stato espulso. Iscrivetevi alla societá e vedrete che vi divertirete un sacco, coltiverete nuove amicizie, e diventerete fortissimi! Lorenzo Maglia, Federico Casali, Thomas Barberi 3^B IL TENNIS Il tennis è uno sport molto famoso nel mondo, ma soprattutto è il mio sport preferito. Tutto iniziò sei anni fa, quando mio fratello, andava ad allenarsi, mentre io stavo seduta su una piccola panchina ad ammirare come una racchetta potesse colpire una pallina, mandandola al di là di una rete con tanta velocità e precisione. Più mio fratello proseguiva gli allenamenti e partecipava ai tornei e più io mi innamoravo di questo sport, fino a quando, un giorno, mia mamma, vedendomi così affascinata, mi chiese se volevo incominciare anche io a fare qualche lezione. Iniziai con delle

19 prove di allenamenti “singoli” e poi mi trasferii subito in un gruppo formato da tre persone, tutte con un anno in più di me: Carolina, Emma e Tommaso. Mi divertivo un mondo a giocare con loro. Un giorno, però, decisi di cambiare circolo. Mi trovai subito accolta e, visto il livello alto, mi misero in un gruppo di ragazze con due anni in più di me. Ora mi alleno con lo stesso gruppo, le mie compagne, e amiche, si chiamano Chiara ed Elisa. Insieme ci divertiamo tantissimo!!! In questo periodo di tempo, il tennis è passato dall’essere uno sport che potevo solo ammirare a distanza ad un’attività che mi consente di sfogarmi, divertirmi e giocare insieme alle mie amiche. Spero che ognuno di voi possa guardare il tennis con occhi diversi dopo aver letto questo articolo e, magari, voglia provare a praticarlo! Questo è solo un consiglio che vi do, perché, se ancora non fosse chiaro, il tennis è il mio sport preferito! Federica Montaruli 2^C

NOVITÀ SU…CLASH OF CLANS Clash of Clans è uno dei giochi online, su mobile, più amati e redditizi al mondo, inventato da una delle più grandi case editrici di giochi: la supercell. E’ un gioco di strategia in cui devi fortificare il municipio e vari edifici, come per esempio le mura che serviranno per difendere il tuo villaggio dagli avversari di tutto il mondo, inoltre si può attaccare gli altri giocatori con schemi di attacco a tua scelta. I diversi giocatori si distinguono in leghe: la peggiore è la Bronzo poi Argento, Oro, Cristallo, Master, Campione, Titano e, per il migliore giocatore al mondo, Leggenda. Queste leghe si distinguono in trofei. Nel Clashcon, un’assemblea annunciata dalla supercell, ci sarà un nuovo grande aggiornamento, che comprende il TH11(taun hall: Municipio in inglese). Il primo SneakPeek riguarda lo scudo, il quale serve per fare in modo che, quando non sei online, i nemici non ti attacchino; prima, con lo scudo attivo, non si poteva attaccare per ore, ora si può attaccare, anche se ti vengono tolte delle ore in base a quanti attacchi fai con lo scudo attivo. Con il nuovo aggiornamento, potrebbe essere introdotta una nuova truppa, che serva per attaccare e guadagnare trofei e risorse con le quali si possono migliorare i diversi edifici. Ci sarà inoltre un eroe che si impone difendendo il villaggio: re mago. Nel nuovo aggiornamento sarà introdotta, inoltre, una “new entry”: la guardia villaggio. Quest’ultima, definita Il tuo piccolo fratellino, consentirà di avere altri quindici minuti di difesa, una volta finito lo scudo, di cui stavamo parlando prima. Per la protezione del villaggio sarà introdotta una “nuova” importante difesa: il cannone falco. Essa emana un fascio di laser che colpisce i nemici disintegrandoli. Questa è la nostra presentazione del nostro passatempo preferito: clash of clans. Andrea Brivio e Francesco Toffanin 2^A

CANE DA PASTORE TEDESCO Il cane da pastore tedesco, comunemente abbreviato in pastore tedesco, appartiene al primo gruppo di razze canine (cani da pastore e bovari). Il nome originale dei questa razza è DeutscherSchaferhund a pelo corto. La lunghezza varia da maschio a femmina, la distanza dalla punta del naso fino all’ estremità della coda varia dai 60-68cm nei maschi, ai 55-63 cm nelle femmine. Il pastore tedesco è un cane di taglia medio–grande, dalla struttura leggermente allungata, di buona robustezza e muscolatura. La testa vista dall’ alto è cuneiforme, la fronte, leggermente convessa, presenta un solco mediano appena accennato. Le rime labiali devono essere

20 preferibilmente tese e di colore scuro. La forma degli occhi è a mandorla, il colore varia dallo scuro sino al marrone chiaro, in casi eccezionali sono anche azzurri. Le orecchie sono di forma triangolare e rivolte in avanti. La varietà del pelo va dal nero focato al bianco e, nella maggior parte dei casi, è lungo e folto. Una malattia di tipo ortopedico che si verifica spesso è, purtroppo, la displasia dell’anca o quella del gomito. Il carattere è equilibrato, dai nervi saldi, sicuro di sé, di indole normalmente tranquilla e buona con i famigliari. E’ docile, ma, al tempo stesso, caratterizzato da buona combattività, da tempra e coraggio, doti che lo rendono facilmente addestrabile a tutti gli impieghi, dalla guardia alla difesa, dalla pastorizia all’accompagnamento (utilizzato soprattutto da persone affette da cecità).

LA TOELETTATURA Il cane va abituato alla toelettatura fin dalla tenera età, per facilitarne lo svolgimento in età matura, ma anche per abituarlo al contatto con il compagno umano. Inoltre, il rassetto giornaliero del manto rappresenta un‘ottima occasione per verificare le condizioni generali di salute del cane per mezzo di un‘attenta osservazione delle varie parti del corpo, durante l’operazione di pettinatura o spazzolatura del mantello. Ad esempio, nei primi mesi caldi, al ritorno da una passeggiata nei prati sarà cura del proprietario verificare che le zecche non siano presenti sul pelo del cane.

IL PASTORE TEDESCO COME CANE DA LAVORO Il pastore tedesco è una razza estremamente versatile, quindi questi cani sono eccellenti compagni dell’uomo in varie discipline cinofile. Sono conosciuti soprattutto come cani poliziotto (il commissario Rex): efficienti nel rintracciare criminali e sostanze illegali grazie al fiuto. Anche nell’ esercito sono preziosi nell’individuare esplosivi e altri pericoli per i soldati. Nella seconda guerra Mondiale sono stati impiegati come cani messaggeri, cani da salvataggio e da protezione. Il pastore tedesco è una delle razze preferite per fiutare tracce: dal ritrovamento e salvataggio di persone scomparse , fino a fiutare tracce di droghe, esplosivi, mine antiuomo. Questo per il loro fiuto sensibile e la loro capacità di concentrazione durante il lavoro. Paola Ferrabue e Iris Giavazzi 2^C

L’ABBANDONO DEI CANI L’Abbandono dei cani è un fenomeno che si manifesta nella nostra società e di cui molte persone ne sono colpevoli. La gente adotta un cane considerandolo pari a un giocattolo; tuttavia nel momento in cui il cucciolo entra in famiglia,ci si rende conto della responsabilità e dell’impegno di accudirne un cane. Il cucciolo di qualsiasi animale ha bisogno di spazio per muoversi liberamente, di nutrirsi regolarmente, di giocare ma,soprattutto, è di essere curato. Quando il nostro amico è malato è necessario portarlo dal veterinario e, a volte, somministrare diversi farmaci per periodi di tempo più o meno lunghi. I bambini spesso convincono i propri genitori a comprar loro un cucciolo e mamma e papà ne soddisfano le richieste. Così una volta entrato in famiglia il cucciolo svela tutti i suoi problemi e i padroni a volte non sanno più come risolverli e ricorrono a drastiche soluzioni: nei casi migliori questi animali vengono lasciati presso i canili dove amorevolmente persone se ne prendono cura, anche sostenendone i costi, nei casi peggiori, vengono lasciati lungo strade od in aperta campagna , abbandonandoli al loro triste destino, le più delle volte con finale tragico. Enrico Piavani e Stefano Epis 3^A

21

MARTIN GARRIX MartishedGarrished, meglio conosciuto come , è un dj diventato famoso nel 2013 con la sua prima canzone Animals. Egli, all’età di 17 anni, caricò questo brano su Youtube, non pensando di avere tante visualizzazioni e like e, quindi, di diventare così celebre. Oggi Martin Garrix è uno dei più famosi dj al mondo. Egli, proveniente dai Paesi Bassi, con il passare degli anni, conobbe altri grandi dj come Dimitri Vegas, e molti altri, che collaborarono con lui per produrre diverse canzoni. Essendo uno tra i più famosi dj al mondo, viaggia di continuo per partecipare a diversi concerti. Ha composto diverse canzoni, tra le quali Tremor, con Dimitri Vegas, uno dei suoi più grandi successi. Sempre con quest’ultimo ha composto e anche questa è stata una delle più ascoltate. Tuttavia ci sono anche canzoni meno famose come Bouncy Bob, ascoltata e conosciute da un minor numero di persone. I fan del dj sono molti, circa 2 milioni in tutto il mondo. Martin Garrix,per i tour, è stato molte volte in Europa, specialmente in Inghilterra e in Italia, raggiungendo il Sold out in parecchi dei suoi concerti. Per i dj, è solito esibirsi in compagnia di altre star, infatti in quelli di Martin c’è quasi sempre un ospite speciale che lo aiuta nell’esibizione. Infatti lui non collabora solo con altri dj, ma anche con cantanti famosi, come ad esempio , con cui ha inciso una canzone. Egli ha partecipato come ospite a diversi eventi, tra i quali gli Mtv EMA, Milano 2015. Anche se non ha partecipato come concorrente, gli hanno dato comunque il premio EMA. Martin, grazie alle vendite dei dischi e alle visualizzazioni su Youtube dei suoi fan, è riuscito a vincere il disco di platino. I fan lo possono seguire su molti social network come Instagram, Facebook, Tsu e Youtube. Le canzoni di Martin sono“sponsorizzate”dallaSpinning tv, infatti all’ inizio di ogni suo video è presente la sigla Spinning. Il genere musicale trattato da Martin è un misto di technohouse e electromix music, uno stile che coinvolge diverse età. Alessandro Rota e Filippo Belotti 3^B

L’inverno arriverà, e il gelo porterà. Tanta neve al suolo cadrà E i bambini da casa usciran Per fare pupazzi di neve con nasi di carota, e con palle di neve una bella lotta! Tante luci in città si accenderan, e i bambini i regali apriran. Questo Bianco Natale porterà felicità Ai bambini che bravi saran BUON NATALE A TUTTI!!! Emma Veneziani e Elisa Re 3^A

S.Natale nel mondo…

RICETTE….

Paesi Bassi Russia Gli Speculaassono dei biscotti alla cannella Piatto tipico russo della tradizione natalizia.

22 tipici del periodo natalizio. Ingredienti Ingredienti . 250 gr di farina tipo 00 . 1 bicchiere di grano (o di riso); . 100 gr di burro freddo a pezzi . 100 g di semi di papavero; . 300 gr di zucchero di canna . 100 g di gherigli di noce; . 1 gr di bicarbonato . 2-3 cucchiai di miele; . 4 gr di cannella . zucchero quanto basta. . 5 gr di spezie miste ( cardamomo, noce moscata, zenzero, chiodi di garofano ) . 30 ml di latte Ricetta Ricetta 1. Mescolare tutte le spezie. Lavorare a lungo nel mortaio di legno con il 2. Mescolare la farina con il burro fino ad pestello il grano (o il riso) aggiungendo ottenere una consistenza sabbiosa. ripetutamente acqua tiepida, finché i chicchi 3. Aggiungere lo zucchero di canna. non saranno ben puliti e separati tra loro. 4. Aggiungere bicarbonato, spezie, Setacciate, lavate e mettete sul fuoco basso, cannella e mescolare. mescolando e addolcendo progressivamente 5. Mettere il latte e mescolare fino ad con il miele o lo zucchero a seconda dei gusti. ottenere un panetto compatto. Nel frattempo, battete accuratamente i semi 6. Coprire il panetto in una pellicola di di papavero con il miele e aggiungete il plastica e metterlo in frigorifero per 3 composto alla pappa. Se questa risulterà ore. troppo densa, allungatela con acqua bollita ma 7. Stendere il panetto e tagliare i biscotti. fredda. Da ultimo aggiungete le noci e servite. 8. Mettere i biscotti nel forno a 150°C per Una variante consiste nell’aggiungere anche 25 minuti. uva passa.

Beatrice Salamina 2^A Nembrini Sofia 2^C

E USANZE…

Polonia Il Natale è la festività più sentita dal popolo polacco, che è molto religioso. Nel periodo dell’ Avvento, tutti i giorni, alle ore 6 del mattino, si celebra uno speciale tipo di messa chiamata RORATY. Si costruisce l’albero di Natale, detto CH0INKA, che rimane nelle case e nei luoghi pubblici fino al 2 febbraio ed è abbellito con noci, piccole mele, cioccolatini ecc. La sera, vengono accese delle candele, per allontanare l’inverno e gli spiriti malvagi dalle proprie case. Vengono creati dei PAJAKI, che sono delle piccole ragnatele costruite con carta e stoffa. Durante la cena, si lascia un posto in più a tavola per accogliere Gesù bambino. In Polonia, sono presenti diversi piatti natalizi, visto che, la sera della vigilia, si mangiano dodici piatti, tutti senza carne. I seguenti sono alcuni esempi: - L’OPLATEK è una pagnotta pressata, dove, sulla crosta, è presente una figura natalizia; è scambiata tra i famigliari come simbolo di perdono e augurio. - Il PIERNIKI è un dolce al miele a forma di animali, cuori, stelle, san Nicola ecc. - Il BARSZCZ è una zuppa di colore rosso; è una delle zuppe polacche più famose. Gli ingredienti sono barbabietole alla julienne, lievito, sale, pepe e succo di limone. Fabio Bolis e Riccardo Testa 2^A

23

Caro Thomas, in questi anni ci hai fatto ridere anche nelle lezioni più noiose! Sei buffo e divertente, amato dagli alunni e quasi “odiato” dai professori. Cara Federica B., all’inizio non ti conoscevamo bene, ma ora possiamo dire che sei divertente e simpatica e riesci a fare sempre battute spiritose. Caro Filippo, sei il nostro dj preferito! Sei sempre divertente e allegro e fai ridere sempre tutti anche prima di un’interrogazione. Cara Chiara B., sei intelligente e attenta in classe, ma allo stesso tempo sei molto simpatica. Sei sempre sorridente e disposta ad aiutare tutti. Cara Arianna, sei una delle più in gamba della classe, studiosa e simpatica. Sempre dolce e piena di abbracci. Cara Chiara C., la tua risata è contagiosa, ti vesti sempre alla moda e sei dolce . Caro Federico, non ci si può sedere dietro di te, se vuoi vedere; sei simpatico e divertente. Hai tanti ricci dorati, non troppo pettinati. Cara Chiara F., sei molto intelligente, altruista e generosa. Riesci a essere sempre sorridente, anche appena entrata in classe. Caro Lorenzo, sei molto estroverso, spiritoso e allegro. Ti giudicano tutti una persona scherzosa. Caro Cristiano, sei molto disordinato e lasci le tue cose dappertutto, però sai essere allegro e disponibile. Cara Monica, sei sempre comprensiva, originale, unica e certe volte anche un po’ spensierata. Caro Alessandro, sei un ragazzo intelligente, ma alcune volte della tua scrittura non si capisce niente. Sei vivace e in classe ti piace cantare. Cara Federica R. N., sei chiacchierona e basta darti un’occhiata, che subentra la risata. Caro Nicholas, sei un ragazzo attivo e vivace, ma adoriamo il tuo lato dolce e la tua vocina è fantastica. Cara Valentina, sei adorabile, fantastica e unica. Sei una carica di energia e di positività e riesci a sollevare d’umore tutti, persino dopo un brutto voto. Cara Gaia, hai lo spirito del divertimento dentro di te, la tua voce è spettacolare ma anche le tue battute non sono niente male. Margherita Keim e Benedetta Defendi Ferremi 3^B

FRIENDSHIP IN LETTERS In questo testo, vogliamo raccontare la storia della nostra amicizia, che dura da sette 7 anni , attraverso le lettere dell’alfabeto inglese: la cosiddetta “FRIENDSHIP IN LETTERS”. A come AVVENTURE, infatti molto spesso ci capita di dover risolvere i guai in cui ci siamo cacciate o solamente facciamo qualcosa di divertente e spericolato. B come BARATTOLO (di Nutella): molti pomeriggi li abbiamo passati mangiando la Nutella a cucchiai, per poi la sera avere dolori alla pancia. C come CHIACCHIERE: tutte le professoresse, tutte le maestre, tutte le catechiste e qualche don ci hanno richiamato almeno una volta per le nostre chiacchiere sottovoce o per i gesti che ci scambiamo per intenderci

24 a distanza. D come DA BAMBINE a ragazze, perché ci siamo viste crescere e siamo maturate insieme. E come EMOTICON: abbiamo attribuito moltissimi significati, che ovviamente sappiamo solo noi alle faccine di Whatsapp. F come FEDERICA. G come GELATO, in estate ci cibiamo solamente di gelati: ne compriamo 4/5 al giorno.. H come HOTEL, l’unico in cui abbiamo soggiornato insieme è stato un piccolo albergo in Trentino dove abbiamo passato il Capodanno alcuni anni fa. I come IRONIA: spesso facciamo delle battute che capiamo solo noi e che non hanno mai molto successo. J come JEANS: odiamo tutti quelli che abbiamo perché sono troppo corti o aderenti e non facciamo altro che criticarli e lamentarci di non avere vestiti. K come KUCINARE, perché eravamo indecise se scrivere “chiacchiere” o “cucinare” nella lettera C, alla fine abbiamo optato per questa scelta. Fino a due anni fa ci piaceva tantissimo preparare dolci e ogni volta che ci incontravamo cucinavamo torte, biscotti e muffin. L come LETTO, perché, se potessimo, staremmo 24h su 24h con lui. M come MAIALE, infatti adoriamo i maialini piccoli e rosa e nella rubrica ci siamo salvate entrambe con una emoji di questo animale. N come NERO, per ragioni troppo personali… O come ORO, perché siamo due ragazze d’oro (…..) P come PERDI TEMPO: non riusciamo mai a studiare insieme perché ci distraiamo e ci perdiamo in chiacchiere. Q come “QUANDO?”, perché Federica non si ricorda mai quello che è successo… R come RISCHIARE, perché in ogni cosa che ci è accaduta abbiamo sempre rischiato e spesso abbiamo sbagliato. S come SUMMER, perché ci manca troppo ed è la nostra stagione preferita, T come TELEPATIA: spesso, senza volerlo, quando parliamo tra di noi, ci capita di dire la stessa cosa nello stesso momento. U come UNITE, perché siamo sempre più affezionate l’una all’altra. V come VACANZE: ne vogliamo due all’anno che durino sei mesi!! W come WELL, che significa bene e noi ci vogliamo BENE. X come xilofono, perché è l’unica cosa che ci viene in mente. Y come YOUTUBE: condividiamo questa passione da qualche anno. Voi vi chiederete cosa ci troviamo nel parlare davanti a una telecamera, beh noi riusciamo ad esprimerci e a condividere tutte le nostre emozioni senza alcun imbarazzo. Giriamo ed editiamo video e challenge senza però pubblicarli, sperando in futuro di aprire un nostro canale. Z come ZUPPA, perché è una parola bella da pronunciare (lol). Federica Begni e Chiara Carminati 3^B

LETTERA AI CONDOMINI DELLA SCUOLA Caro membri del popolo scolastico, come state? La scuola è ormai cominciata da un po’, siete ancora spaventati o la tensione si sta allentando?! Siamo due ragazze della 3^B e “abitiamo” questa scuola da otto anni. Possiamo quindi dire di essere delle veterane e proprio per questo, possiamo darvi molti consigli su come affrontare i prossimi mesi. Una volta arrivati in terza, non aspetterete altro che andare al liceo, ma godetevi al meglio questi tre anni, non vanno sprecati. Dovete essere sempre sorridenti e entusiasti, anche se una zanzara non vi ha fatto dormire la notte o se il cane del vostro vicino ha abbaiato fino a tardi per colpa di un croccantino scaduto. Infatti una faccia sveglia e “luminosa” fa sempre una buona impressione. Capiamo che le cartelle sono stracolme di libri, ma la vostra felicità deve “galleggiare” e non essere sotto i piedi. A proposito di cartelle pesanti, potete lasciare i vostri libri negli armadietti, ma soprattutto non portate gingilli o amuleti portafortuna, che il vostro tesoro personale sta comodo comodo anche nel cassetto della vostra cameretta , oltre al fatto che il risultato di un’interrogazione o di una verifica

25 dipende da quanto voi abbiate studiato, non da cianfrusaglie comprate da ciarlatani in Via XXSettembre. Un consiglio per lo studio è quello di ascoltare attentamente le soavi parole uscenti dalle labbra dei professorie di evitare di far prendere ai vostri occhi la forma di cuoricino, stile emoticons, fissando la ragazza o il ragazzo del vostro cuore. Se poi volete apparire sempre al meglio e con un fisico perfetto e scolpito, allora evitate merendine e patatine della macchinetta: un buon the al limone può darvi la carica per le ultime tre ore. Durante educazione fisica, non fatevi troppi problemi sull’aspetto estetico, ma pensate più al mal di gambe che vi verrà dopo aver corso i 400 metri. Siate sempre ordinati e curate la vostra scrittura, altrimenti i professori dovranno perdere ore a decifrare caratteri arabi e voi non avrete ben chiari tutti i concetti scritti tra i vostri pasticcini vari. Se lavorate in gruppo, evitate di “ciacolare” con i vostri amici e condividete le vostre idee, ascoltando e rispettando i pareri degli altri, anche se, magari, non siete d’accordo e li trovate non adatti. Non piangete e non “buttatevi giù” se un brutto voto vi perseguita, siate forti e impegnatevi sempre, dando il massimo; non preoccupatevi se non raggiungete sempre la lode, anche un voto meno ambito vi fa passare all’anno successivo ;)! Non sprecate il vostro tempo libero: “non rimandare a domani quello che potresti fare oggi”, portatevi avanti con i compiti e lo studio, soprattutto se avete impegni importanti o se sapete che il giovedì sera vi aspetta una bella puntata di XF9. Ricordate che serve sempre un’attività da svolgere oltre alla scuola, non importa se danza, nuoto, calcio, basket o pallavolo, l’importante è trovare un po’ di tempo per se stessi e per far “riposare” la mente. Trattate con cura i vostri strumenti scolastici: avere squadrette evidenziate e quaderni o libri decorati con Uniposca non aiuta il vostro ordine mentale. Un altro consiglio utile è quello di lasciare tutti i vostri problemi fuori dalla porta della classe: se avete litigato con un compagno, durante la lezione, non urlategli contro in 25 lingue diverse, fate finta di niente e continuate tranquilli la vostra attività (all’intervallo potrete anche saltargli al collo), facendo finta di niente. Vi auguriamo davvero buona fortuna, con la speranza che voi possiate vivere al meglio questi tre anni, come noi, che ci siamo sempre divertite con i nostri compagni. Con gli amici passerete e condividerete momenti fantastici che vi porterete sempre nel cuore. Speriamo che questi consigli vi siano stati utili e d’aiuto, divertitevi e in bocca al lupo!! Federica Rota Nodari e Arianna Camera 3^B

OROSCOPO ARIETE ( 21 marzo – 20 aprile ) Se siete il numero 4 del registro, state attenti: la scatolina non è dalla vostra parte. Non vi preoccupate, però, perché la vostra dolcezza e gentilezza verso gli altri renderanno speciali le vostre giornate. TORO ( 21 aprile – 20 maggio ) Giorni molto snervanti vi attendono, ma mantenete la pazienza, magari mentre bevete una camomilla per attenuare i vostri sbalzi d’umore. GEMELLI ( 21 maggio – 21 giugno ) Avete un animo pessimista, ma non preoccupatevi, questo svanirà nel momento in cui troverete una persona con cui instaurerete un legame molto forte. CANCRO ( 22 giugno – 22 luglio ) Siete dei piccoli teppistelli e avete un buon senso dell’umorismo, magari però diminuite le domande che fate alla gente che incontrate. LEONE ( 23 luglio – 23 agosto ) L’ordine non è il vostro forte, nella vostra cartella di Mary Poppins avete di tutto, ma mai quello che vi serve. VERGINE ( 24 agosto – 22 settembre ) Siete amanti degli animali e come loro avete uno spirito libero, per questo non avete paura di mostrarvi come siete veramente e non vi importa dei giudizi degli altri. 26

BILANCIA ( 23 settembre – 23 ottobre ) Siete sempre in equilibrio con voi stessi, la ragione e l’amore sono allo stesso livello. A volte siete indecisi sulla scelta da prendere, ma non vi preoccupate, sarà quella giusta: ringraziate il vostro segno! SCORPIONE ( 24 ottobre – 22 novembre ) Giornata stancante, ma non temete, ci sarà sempre un compagno alto dietro cui nascondersi per fare un pisolino. SAGITTARIO ( 23 novembre – 21 dicembre ) Prestate attenzione alle persone che vi circondano, donare un po’ di affetto le renderà felici, ma senza esagerare… CAPRICORNO ( 22 dicembre – 20 gennaio ) Vantarsi a volte non è la cosa migliore, riuscirete a farvi amare lo stesso anche non essendo al centro dell’attenzione. ACQUARIO ( 21 gennaio – 19 febbraio ) La gentilezza e l’ordine sono il punto forte di questo segno, ma a volte è necessario lasciarsi andare e seguire il proprio istinto. PESCI ( 20 febbraio – 20 marzo ) Il vostro elemento è l’acqua, vi sentirete più a vostro agio in una bella piscina che in una stanza piena di parenti.

P.S. ci teniamo a informarvi che questo oroscopo non è riferito a persone in particolare. Chiara Bertazzoli e Chiara Frigeri3^B

27