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L'aquilotto n. 03-2019-2020.qxp_Layout 1 27/09/19 09:56 Pagina 1 on line www.obiettivocavese.it Anno 25 - n. 3 - 29 settembre 2019 Dopo la vittoria con la Paganese Foto: Vincenzo Amore Foto: Vincenzo e il rotondo k.o. di Catania, gli aquilotti chiedono strada a un Avellino inferocito dalla doppia sconfitta interna con Bisceglie e V. Francavilla. ALTROALTRO DERBY,DERBY, SERVESERVE ILIL BIS!BIS! VoVolkswagenn Golf Jeep Renegade - 1.6 TDI 115CV - 1.6 Mjt 120 CV - 33.500 Km - 32.400 Km Viiaa GaudioMMaioori, 31 - motore diesel - motore diesel 008989 29 62 937 - cambio meccannico - cambio manuale sequenziale 17.400€ 17.900€ tua da 213,00€ al mese tua da 219,00€ al mese L'aquilotto n. 03-2019-2020.qxp_Layout 1 27/09/19 09:56 Pagina 2 29 settembre 2019 2 Sesta giornata – Catania, mercoledì 25 settembre 2019, ore 20,45 EDITORIALE CATANIA-CAVESE C’è tanto 4-0 da fare Reti: 19’ pt. e 49’ st. Lodi, 45’ pt. Di Piazza, 45’ st. aut. Marzorati Note: Gara giocata in notturna allo stadio “Massimino”. Spettatori circa seimila. Al 33’ st. De Rosa (Cav) ha fallito un calcio di rigore. Ammoniti: Matino, Nunziante, Matera (Cav). oveva essere (sulla carta) una partita proibitiva e, alla fine, così si è rivelata. DTroppo forte il Catania, nonostante un andamento a marce non proprio altis- STADIO “ANGELO MASSIMINO” sime, per questa Cavese ancora in terapia Arbitro: Enrico MAGGIO di Lodi intensiva. La vittoria con la Paganese non ci 4-3-3 3-5-2 aveva illuso, anche perché Campilongo aveva potuto lavorare appena 4 giorni col FURLAN suo nuovo gruppo, ma un po’ di (positiva) BISOGNO attesa l’aveva generata. CALAPAI PINTO Dal ‘Massimino’, invece, è arrivata la MBENDE SILVESTRI MATINO ROCCHI MARZORATI conferma che la ripresa sarà lunga e diffi- (34’ S.T. ESPOSITO) coltosa. RIZZO WELBECK MATERA FAVASULI (21’ S.T. DALL’OGLIO) LODI CASTAGNA Il tecnico di Fuorigrotta, in realtà, ha (35’ S.T. STRANGES) (15’ S.T. SAINZ-MAZA) preferito snaturare il suo credo, pur di creare qualche imbarazzo all’undici dell’ex MAZZARANI DI MOLFETTA NUNZIANTE D’IGNAZIO Camplone, passando a sorpresa dal 4-3- (22’ S.T. LLAMA) (35’ S.T. DISTEFANO) (1’ S.T. RUSSOTTO) DI PIAZZA DI ROBERTO EL OUAZNI 3 al 3-5-2. L’idea era quella di bloccare le (24’ S.T. CURIALE) (10’ S.T. ADDESSI) (10’ S.T. DE ROSA) corsie laterali, punto di forza della formazione di casa; irrobustire la difesa, fin qui troppo A disposizione di Andrea Camplone: Martinez, Co- A disposizione di Salvatore Campilongo: Kucich, tenera soprattutto lontano dal ‘Menti’; riolano, Pino, Noce, Biondi, Giuffrida. Polito, Marzupio, Galfano, Spaltro, Guadagno, Goh. proporre un centrocampo più tecnico, ma al tempo stesso capace di ‘fare legna’ di fronte agli abili palleggiatori etnei; affidare al ‘fisico’ El Ouazini, sostituto dell’infortunato Germinale, il compito di tenere impegnati i centrali di casa, Mbende e Silvestri, due marcantoni bravi sull’uomo ma non proprio velocissimi, e consentire così a Di Roberto, piazzato qualche metro più dietro, di fion- darsi negli spazi creati dal movimento del compagno di reparto. Il piano di Campilongo, elaborato, spie- gato e digerito dalla squadra in sole 24 ore, è saltato dopo appena un tempo di gioco. Ci ha pensato prima Lodi, con un magistrale calcio piazzato dai dai 25 metri, e poi Di Piazza, complice pure una difesa aquilotta in versione ‘belle statuine’, a ri- spedire dritto in soffitta il nuovo modulo. In avvio di ripresa, a risultato in buona parte compromesso, la Cavese si è subito ripresentata con il 4-3-3 e, seppur a sprazzi, qualche buona trama è pure riuscita ad imbastirla, fino a crearsi, quasi dal nulla a onor del vero, l’occasione ghiotta per riaprire clamorosamente la contesa con il rigore conquistato con abilità da Sainz-Maza, poi calciato sul palo da Claudio De Rosa. Il pesante 4-0, maturato nei 5 minuti finali della gara, ha forse mortificato ec- cessivamente i ragazzi in maglia bleufoncé, che, però, pure in terra di Sicilia hanno evidenziato le medesime carenze fisiche, tattiche e caratteriali delle precedenti uscite fuori porta. Tre aspetti su cui Campilongo dovrà lavorare duramente nei prossimi mesi, soprattutto quando ne avrà il tempo, visto che il calendario gli ha concesso tre soli giorni anche per preparare il derby di questa domenica con l’Avellino. Pochissimi per modificare il DNA della squadra, abbastanza (ci auguriamo) per cancellare le tossine della sconfitta di Catania e ricaricare le batterie mentali del gruppo, che – come contro la Paganese – ha bisogno In alto a sinistra I tifosi aquilotti presenti allo stadio 'Massimino'. Di fianco Un provvidenziale intervento come il pane dei tre punti. Al resto si potrà di Marzorati in area di rigore aquilotta. In basso a sinistra Prestazione generosa ma poco incisiva, quella di pensare da martedì prossimo. Nunzio Di Roberto, chiamato nel primo tempo a supportare l'unica punta El Ouazni. Di lato Ancora un inizio dalla panchina per Russotto, poco incisivo in questa prima parte di stagione. L'aquilotto n. 03-2019-2020.qxp_Layout 1 27/09/19 09:56 Pagina 3 29 settembre 2019 3 DAGLI SPOGLIATOI DEL ‘MASSIMINO” Campilongo non Accadde oggi DI LUCA SENATORE cerca scusanti: Derby amaro “Dobbiamo con la Salernitana lavorare tanto!” Anche questa settimana il numero magico è il 10: tanti, infatti, sono i pre- cedenti delle gare disputate di domenica 29 settembre. La prima è storica, ella sala stampa del ‘Massi- perché risale al 1919, anno di fondazione della U.S. Cavese, e fu giocata mino’, Campilongo non si contro la Salernitana. Fu quello uno dei primi derby con i poco amati Nconcede le parole al miele cugini granata, valevole per la “Giornata Sportiva di Cava” e andò in del dopo Cavese-Paganese, ma nep- scena in Piazza San Francesco. Ad avere la meglio furono gli ospiti, a quei tempi vestiti di bianco-celeste, che si imposero con un netto 1-4, colpa pure usa la frusta nell’esprimere giudizi anche della giornata non proprio felice del portiere metelliano, quello di sulla prestazione dei suoi uomini. La riserva, perché il titolare – secondo le cronache dell’epoca – era rimasto ai vittoria del Catania – lo sottolinea box a causa della febbre. subito – è giusta e limpida, sono, La sfida tra l’Unione Sportiva Cavese e l’Unione Sportiva Salernitana però, quelle proporzioni sgraziate del venne arbitrata dal metelliano Adolfo Accarino, che fu costretto a chiudere punteggio che non lo convincono. la contesa alcuni minuti prima del Eccessiva la rotondità di quel 4-0, 90' per sopraggiunta oscurità. Altra gara da ricordare giocata che mortifica l’impegno che comunque il 29 settembre è quella del 1996, lui riconosce ai suoi ragazzi; troppo disputata ancora tra le mura ami- timorosi e passivi nella prima frazione che, questa volta allo stadio “Si- di gioco, ma capaci di reagire, anche monetta Lamberti”, contro i ve- con buona personalità, in una ripresa, suviani del Terzigno. che avrebbe potuto seguire ben altri La Cavese allenata da Ezio Capuano, alle prese con la rin- percorsi e regalare ben altri finali, se corsa all’allora capolista Giugliano, non andò quel rigore di De Rosa sul 2-0 fosse oltre il pareggio a reti bianche, con i rossoneri ospiti capaci finito in rete e non sul legno della di irretire le manovre di gioco dei biancoblù con un centrocampo versione porta di Furlan. bunker e l’applicazione costante della trappola del fuorigioco. “Avevo deciso di iniziare la gara L'occasione d'oro per sbloccare la gara e conquistare i 3 punti la col 3-5-2 – spiega il tecnico di Fuori- Cavese se la costruì subito, dopo appena 4 minuti, con Massimo Scarpa, grotta – perché sapevamo che la che colpì un clamoroso squadra di Camplone lavorava molto palo devian- bene sulle catene esterne e volevamo do un perfet- bloccarne le iniziative, soprattutto to traversone sulla destra, dove Calapai spesso fa di Giovanni il bello e il cattivo tempo. Il punteggio Piemonte. finale è pesante, troppo per quanto Quel pas- visto in campo, anche perché è stato so falso casa- lingo, tutta- determinato dalla qualità balistica di via, non pre- un ragazzo (n.d.a. Francesco Lodi), giudicò il che conosco bene per averlo anche cammino di allenato, capace di trasformare in oro Prisciandaro ogni punizione che gli capita di tirare e compagni: a fine stagione arrivò la tanto sospirata promozione in Serie C2. dai 25/30 metri. La partita l’ha decisa Amore Foto: Vincenzo L'ultimo precedente che analizziamo nella rubrica di questa domenica il raddoppio subito a fine primo risale al torneo 2013/14, quando a Cava de' Tirreni arrivò l'Akragas di tempo, perché non ci ha permesso il derby con i lupi. Giovedì pomeriggio Pino Rigoli, squadra ostica e capace di reggere fino al 90' l'assalto dei di cambiare la partita con le sostitu- si è ritrovata al “Simonetta Lamberti”, padroni di casa, nonostante la doppia inferiorità numerica per le espulsioni, zioni, già programmate, di inizio ripresa. per scaricare la rabbia e ripartire a nel primo tempo, del difensore Chiavaro e di De Rossi, a venti minuti Eppure qualcosa di buono si è visto testa bassa. Allenamento e test con dalla fine del match. lo stesso, siamo stati più aggressivi la Juniores, per i calciatori non impiegati Quando il risultato sembrava ormai destinato a non schiodarsi più e propositivi con il 4-3-3 e se avessimo mercoledì sera. dallo 0-0 iniziale, gli uomini di Chietti trovarono il jolly con Rinaldi, con un tiro dal limite, che beffò l’estremo difensore siciliano Valenti. segnato il rigore qualche grattacapo Campilongo è fiducioso.