C U L T U R A MONS. AGOSTINO FELICE ADDEO Il più giovane Vescovo d’Italia a Nicosia (1913-1942):una fiaccola di bontà e di fede cristiana; pro- fondamente legato alla terra natia. A 60 anni dalla sua morte la cittadina siciliana riabbraccia il suo Vescovo. Gemellaggio fra Palma e Nicosia. - Giuseppe Allocca -

Le figure insigni che emergo- richetto nella Chiesa Parrocchiale Canonico fu Lettore in Filosofia no per ingegno in un’antica terra di Vico insieme a tanti suoi coeta- nel Collegio Internazionale di S. sono componenti essenziali nel nei; frequentò le scuole elementari Monica in Roma;venne subito recupero della memoria storica nel centro storico di Palma, ove trasferito nel nuovo Collegio della di un paese, da sole nobilitano ogni mattina si recava a piedi. SS. Trinità a Viterbo, ove inse- un luogo. Aveva 13 anni quando scelse la gnò matematica, fisica, chimica nella sua sto- via ecclesiastica. Tra i numerosi e scienze naturali fino al 1907. ria può annoverare senza dubbio sacerdoti di Palma, vi erano due Il prof. Addeo era stimato dalla illustri personaggi in ogni campo Padri Agostiniani i fratelli P. classe dirigente locale per la sua della vita sociale, culturale, poli- Beniamino e P. Andrea Carbone, vasta cultura. Preparava gli alun- tica, religiosa. quest’ultimo Priore Provinciale ni nelle materie scientifiche agli A partire dal ‘600 con Seba- esami di Stato, inoltre insegnava stiano Delli Franci, della nobile Storia dell’Arte nel Seminario famiglia Delli Franci da secoli Vescovile. I circoli culturali di a Palma, nominato Vescovo di Viterbo lo invitavano spesso Cariati nel cosentino il 9 agosto a tenere conferenze su temi 1688 e in quella Cattedrale se- artistici, scientifici e religiosi.Si polto nel 1724. Nel Novecento occupò anche di meteorologia e emerge su tutti (anche se nato di astronomia, tanto che pubbli- nel secolo precedente) la figura cò alcuni suoi studi specifici:”La illuminata di Mons. Agostino previsione del tempo” e “La Felice Addeo, Vescovo di Ni- Cometa di Halley”. I viterbesi cosia, in terra di Sicilia, per non solo apprezzavano le sue 30 anni. doti di insegnamento, furono Felice Addeo nacque il 17 colpiti dalla sua bontà, santità di maggio 1876 a Palma Campa- sacerdote.A Viterbo fu pregato nia, precisamente nella casa di supplire, per qualche tempo, paterna di Vico di Palma, da come cappellano delle carceri, Carlo e Lauretta Carbone.Era l’allora D. Pietro La Fontaine il penultimo di sei figli:Teresa che sarebbe stato poi Cardinale e Mario Elio - morti in giovane Patriarca di Venezia, e conqui- età – Francesca Giuditta, Teresa, stò subito la fiducia dei reclusi. Mons. Agostino Addeo Felice e Filippo. subito dopo l’Ordinazione Episcopale Padre Agostino Addeo fu Carlo Addeo era chiamato “il Reggente del Collegio di Viterbo tenente” perché era stato ufficiale dell’Ordine. Furono questi dotti dal 1904 e poi Rettore della Chie- della Guardia Nazionale dopo sacerdoti, amici del padre Carlo, sa del Convento della SS. Trinità, l’Unità d’Italia. Molto religio- a consegnare il ragazzo all’Ordine ove diresse personalmente note- so era stimato da tutti.Piccolo Eremitano di S. Agostino.Felice voli lavori di restauro.Nel 1911 proprietario, potè mantenere completò gli studi ginnasiali nel la fiducia dei superiori lo chiamò dignitosamente la sua famiglia, Collegio di Carpineto Romano nel a reggere il famoso convento di soprattutto far studiare sua figlia 1889.Indossò l’abito agostiniano S. Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, Teresa, perché aveva un’industria l’anno successivo.Al nome Felice dove il grande re longobardo di latticini di tipo familiare (i suoi fu aggiunto quello di Agostino. Liutprando aveva fatto conservare freschi prodotti erano venduti a Dopo l’Ordinazione andò a Vico il corpo di S. Agostino riscattato Palma e nei paesi vicini). Lauretta a celebrare la sua Prima Messa so- dai mussulmani di Sardegna.Il Carbone, nipote di un parroco e lenne nella Chiesa di S. Martino, Priore Addeo trascorre tre anni sorella di un santo sacerdote, don dov’era parroco don Manfredi, a Pavia, reggendo la numerosa Giuliano Carbone, educò con suo padrinodi Cresima che tanto Comunità Agostiniana con ammi- amore i figli orientandoli verso venerava.Trascorreva le vacanze, razione dell’intera cittàdinanza. il bene. predicando e dando lezioni di Intanto il Patriarca di Venezia La Felice, circondato dall’affetto matematica e filosofia. Fontaine seguiva con interesse dei suoi familiari, faceva il chie- Nel 1899 laureatosi in Diritto (Continua a pag. 2)

IL FOGLIO - 1 C U L T U R A

palmese nella storia locale n.d.r.). parrocchiale di Vico, dove si svolse Il vecchio padre si dolse del silen- una solenne funzione.Mancava, zio del figlio, il quale si giustificò anche questa volta, il vecchio don scrivendo che la notizia non era Carlo che attendeva con pazienza ancora ufficiale, dovendosi aspetta- sul portone di casa sua, affiancato re ancora il “regium exequatur”.La da alcuni familiari e dal medico di consacrazione avvenne in Roma, famiglia, dott.Del Genio. nella chiesa di S.Agostino.Vescovo L’incontro tra padre e figlio fu Consacrante fu, per un segno di quanto mai commovente. Il Vesco- particolare predilezione da parte vo fece l’atto di baciare la mano al del Sommo Pontefice, l’allora Segre- caro vecchio, ma questi lo prevenne tario di Stato Card. Merry del Val. tentando di inginocchiarsi dinanzi a Dei suoi familiari assistettero al rito lui per avere la benedizione. Il figlio la sorella Teresa, e i nipoti Carlo e commosso lo rialzò e se lo strinse Laura Addeo. Il padre, ormai vec- al cuore in un lungo abbraccio(...). chio e afflitto da molti mali, non Poi partì alla volta della sua diletta potè intervenire. Qualche giorno diocesi, alla quale sentiva ormai dopo il novello Vescovo ed i suoi di appartenere anima e corpo, per familiari furono ricevuti in udienza sempre”. dal Santo Padre. In quell’occasione A Nicosia, cittadina di origine Pio X gli offerse in dono la Croce romana, eretta nel 1817 a sede di pastorale, e l’anello, che egli portò Diocesi (dodici comuni), l’elezio- Cappella Agostiniana nel cimitero sempre con venerazione. ne di Mons. Addeo a Vescovo (il del Verano in Roma A Vico e a Palma ci fu un delirio settimo nella storia diocesana) l’attività del Priore Addeo, che di gioia quando giunse la notizia suscitò grande entusiasmo nell’in- già conosceva negli anni in cui dell’ alto incarico conferito al loro tero territorio, ricco di boschi era a Viterbo. Lo stesso nel corso figlio migliore.Squillarono a lungo e di valli coltivate a vigneti e a di una udienza pontificia, illustrò festosamente le campane in tutti mandorleti. al Pontefice Pio X la figura di P. i cuori si fece ansiosa l’attesa del Sin dal primo giorno Mons. Agostino Felice Addeo. Il Papa Presule. L’Amministrazione Comu- Addeo spese tutte le sue energie a Santo annotò con cura quel nome nale si fece interprete dell’unanime suscitare vocazioni, a circondarsi e dispose che venissero raccolte le sentimento della cittadinanza di dotti sacerdoti. dovute informazioni; il giudizio organizzandogli un solennissimo Nicosia non aveva una resi- degli informatori fu unanime ed il incontro. denza vescovile e mons. Addeo Santo Padre comprese di trovarsi Alla stazione di Palma erano ad dimorò nel Seminario. dinanzi ad una creatura eccezio- attenderlo il Sindaco, ing.Salvatore Lì trascorse 24 anni di lavo- nale.Il 15 maggio 1913 gli inviò il Ferrara, le altre autorità, il clero ro fino a quando si trasferì nel Biglietto di nomina a Vescovo di e una fitta folla di popolo.Tutti nuovo Palazzo Vescovile, donato Nicosia in terra di Sicilia. s’aspettavano di vedere il Vescovo dall’Amministrazione Comunale Agostino Felice Addeo aveva vestito di paonazzo, e certamente dell’epoca.Svolse un’attività pa- 37 anni;era il più giovane Vescovo non fu lieve la loro meraviglia storale molto intensa, seguirono d’Italia.Senza dubbio erano state quando videro dal treno il solito conferenze, riunioni e in vari le sue qualità pastorali, morali, agostiniano, che portava soltanto, convegni culturali incontrò Don intellettuali a determinare la sua come segni indispensabili, lo zuc- Luigi Sturzo tra i fondatori del Ordinazione Episcopale.Ripor- chetto rosso in testa, la croce sul Partito Popolare Italiano.Si im- tiamo quanto scrive Salvatore petto, e l’anello al dito.La grande pegnò molto per la costruzione Mammana nel suo libro “L’anima semplicità di Mons. Addeo non si di un nuovo Seminario e solenni di un Vescovo”- Catania 1979, suo smentiva nei momenti più solenni furono le manifestazioni per il suo Segretario negli ultimi anni, rap- della sua vita.Il grande vescovo Giubileo Episcopale (13 luglio presenta una pagina importante rimase sempre legato al suo abito 1913-1938). anche di storia locale.” …La sua monacale, come l’uomo alla sua Fu reso pubblico l’atto del discrezione giunse al punto di non pelle. La carrozza scoperta, sulla Sommo Pontefice con il confe- fargli comunicare la notizia neppure quale avevano preso posto il Vesco- rimento a Mons.Addeo dell’Alta alla sua famiglia.Questa e il Sindaco vo e il Sindaco, percorse lentamente Onorificenza di Vescovo Assi- di Palma ne vennero informati da le vie del paese pavesate a festa, stente al Soglio con il titolo di un giornalista concittadino, l’avv. mentre la folla osannava e dai bal- Conte. Re Vittorio Emanuele Francesco De Crescenzo, redattore coni cadeva una pioggia di fiori.Il III lo insignì dell’onorificenza di capo de “Il Mondo” (altro esimio corteo si fermò dinanzi alla chiesa Commendatore dell’Ordine della

2 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 3 C U L T U R A

Luglio 1928 - Seminario Vescovile di Nicosia

Corona d’Italia. Le celebrazioni amici il Card. Montini, futuro di sentimento e di vita agostiniana si conclusero con il pontificale di Pontefice.Nell’anno giubilare del’ in me, lo debbo certo alla mia Mons. Addeo e il discorso del Ve- 50 incontrò spesso, con viva emo- Campania, ove San Paolino da scovo dal balcone del Municipio. zione, comitive di ex diocesani. ha cantato le glorie del suo Nel giugno 1942 Mons.Addeo Si recava ogni anno a Vico di amico Agostino” ebbe a dire in una raccolse i ragazzi del seminario Palma, circondato dai suoi fa- Lettera pastorale. in Chiesa e parlò a loro con com- miliari, in particolare dal nipote A Palma Campania la nuova mozione, comunicando la sua de- Carlo, e da tanti concittadini; strada che scende dal borgo natio cisione di ritornare in Convento. trascorreva ore di meditazione e di Vico al piano è intitolata a questo Il ritiro, dopo 30 anni, di preghiera nella chiesa parrocchia- illustre figlio. Mons. Addeo dalla guida della le, recitava il rosario con i fedeli. Nel 2017, in occasione del Diocesi di Nicosia colpì profon- Nel 1953 volle ritornare a bicentenario della Diocesi e del damente sacerdoti e fedeli di Nicosia e visitò tutti i paesi della 60.mo anniversario della scom- questa terra. Diocesi tra l’entusiasmo genera- parsa di Mons. Agostino Felice Partì a luglio, lasciando tristez- le. Nel 1957 fu operato a Roma, Addeo è prevista la solenne tra- za in tanti; a Roma riprese tra i assistito dai suoi diletti nipoti, slazione delle sue Spoglie dal confratelli la vita di semplice mo- dott. Carlo Addeo e dott.Agostino Verano a Nicosia nella splendida naco, al Collegio Internazionale Alfano; si spense nel corso dell’in- Cattedrale, ove riposeranno in un di S. Monica. tervento il 7 febbraio. apposito sarcofago marmoreo. Il Papa lo nominò Consultore La venerata salma fu sepolta La Pro Loco Palma Campa- della S. Congregazione del S. Uf- nella Cappella cimiteriale dei Pa- nia, unitamente all’Amministra- fizio e gli affidò delicate missioni dri Agostiniani al Verano. zione Comunale di Palma, per fuori Roma. Durante la seconda Autore di scritti su temi spe- onorare l’illustre palmese, sarà guerra mondiale insegnava ai cifici, dall’arte alla scienza, alla presente allo storico evento e av- Professi dell’Ordine, lavorava religione e di trenta pa- via un’azione di gemellaggio tra in archivio e si prodigava per i storali fu un grande pastore di Palma Campania e Nicosia: due perseguitati politici rifugiati nel anime, un uomo di profonda comunità che hanno fortemente Collegio di S. Monica, che gode cultura, un semplice, umile padre amato Monsignor Addeo, fiaccola dell’extraterritorialità; tra gli agostiniano: “…se qualche cosa c’è di bontà e di fede cristiana.

2 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 3 C U L T U R A DALLA VERDE COLLINA AL PIANO Il territorio dell’antica Palma, scelto dagli Aragonesi come riserva di caccia al falcone,centrale fra tre province, altamente produttivo nei secoli. Una comunità di antiche tradizioni,legate alla religiosità popolare e al folklore (le Quadriglie in maschera), che oggi guarda al futuro con realismo senza illusioni. - Giuseppe Allocca - “Palma in provincia di Terra di Lavoro, in diocesi di Nola, lontano da Napoli miglia 14, dal mare 8, e 4 da Nola.Un tempo fu sotto la diocesi di Sarno, essendo permutata colla terra di tra il 1123 e il 1125 ad avviso del Remondini. Questa terra vedevasi edificata alle falde di un monte.Il suo territorio confina con Nola, Sanpaolo, , Lauro, Sarno, Striano, Ottajano. Le produzioni consistono in grano, granone, legumi, lini, vini in abbondanza e legnami di castagno da far botti, e travi da edilizia e similmente carboni. Nei suoi boschi vi si trova la caccia di lepri, e volpi, e più Il Piano di Palma specie di pennuti.I suoi naturali nel superbo Palazzo, eretto quale legna, paglia….” riporta il docu- ascendono a circa 6500. Essi sono dimora di villeggiatura, ai piè mento “Il capitolare dei Privilegi per lo più addetti all’agricoltura della collina (oggi a due passi concessi da Carlo V Imperatore e alla negoziazione delle loro dalla piazza, centro della vita alla Terra di Palma-1552”. sovrabbondanti derrate, tenendo cittadina palmese). Frutteti, oliveti, vigneti, ap- commercio con molti paesi della L’antica Terra di Palma ricca partenenti al feudatario nei topo- provincia e con Napoli ancora…” di testimonianze strettamente nimi Pizzorummolo, Montetto, E’ la descrizione di Palma legate alle vicende di illustri fami- la Piana, Fusaro, forniscono una a fine ‘700 da parte del grande glie, in primo luogo a re Alfonso gran quantità di prodotti e di viaggiatore-geografico Lorenzo d’Aragona e suoi discendenti, buona qualità.L’uva catalanesca è Giustiniani. accoglie palafrenieri, bracconieri, diffusa a Palma fino alle pendici Il paese ha una storia docu- falconieri ed altre persone del del Monte Somma, dagli spagnoli mentata antichissima, il suo ter- seguito reale (è la prima immi- presenti a Napoli. Fitti castagneti ritorio fu abitato da popolazioni grazione, la seconda si registra e querce sono a monte e a valle dedite all’agricoltura e alla pasto- negli anni duemila con ucraini del centro abitato. Intensa è l’at- rizia addirittura nella preistoria e bengalesi), e questi costrui- tività nell’area boschiva del casale (Età del Bronzo Antico) e più vol- scono intorno al Palazzo case e Carbonara per la produzione del te coperto da eruzioni vesuviane. chiese;nella comunità si rafforza carbone e del legname per la can- Palma, sorta originariamente in la devozione popolare per San tieristica, tanto che sono vivissimi collina, tra il verde degli ulivi, si è Biagio, e dopo la grave epidemia i rapporti con la gente sorrentina. sviluppata, nel tempo, nella plaga di peste del 1656 (a Palma le vitti- All’inizio del XIX secolo (il fino alle falde del Monte Somma. me furono oltre mille), ne diventa Casale Carbonara si era staccato Nel piano, dalla fine del 1400, per sempre il suo Protettore. dal paese perché elevato a Co- si teneva la caccia al falcone per Nelle campagne si producono mune nel 1809) Palma conserva i la presenza dei reali Aragonesi “nucelle, nuce, uve, lupini, rape, casali di Vico e Castello e il quar-

4 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 5 C U L T U R A

tiere San Gennaro (conquisterà (la figlia diciannovenne Raffaela Aiello popolate di castagni e la l’autonomia comunale nel dicem- sposò il giovane avvocato Cre- contrada Cupa o San Giovanni bre 1840).Al di là del centro sto- scenzo Allocca), per garantire popolata di castagni e di querce. rico, ormai sviluppato con palazzi l’assistenza sanitaria su tutto il Nell’ultimo periodo borbonico di grandi portali;ampi cortili e territorio, assegna ad ogni zona alcune opere contraddistin- giardini profumati di fiori e di il medico con una spesa varia guono il territorio:a monte, la agrumi, le aree periferiche e le di ducati annui. Palma contava sistemazione di canali e vasca di raccolta per l’acqua torrentizia, a valle, l’apertura della stazione ferroviaria e la trasformazione in viale alberato della vecchia via dal Quadrivio San Felice fino ad , allo stesso modo della via Nazionale delle Puglie, che partiva da Napoli-Poggioreale, attraverso il nolano e l’Irpinia, per raggiungere la Capitanata (scomparsi entrambi come viali, tra il 1960 e il 1970). Verso la fine dell’Ottocento, in virtù di una legge nazionale, sorgono a Palma le Società di Mutuo Soccorso per venire in Raccolta di nocciouole aiuto alle famiglie, ai contadini e campagne (lo storico Giuseppe su tre medici:il dottor Giuseppe agli artigiani.Nascono la Società Maria Galanti si era scandalizza- Tavassi assisteva parte della po- Operaia”Sen.Antonio De Mar- to nel vedere il villaggio San Gen- polazione appartenente alla par- tino”, la Società “Vincenzo Rus- naro di Palma, lontano appena 15 rocchia di San Michele e quanti so”, la Società Agricola di Vico miglia dalla Capitale del Regno, dimoravano nelle strade Barone “Sen. Pietro Compagna”. Nelle con duemila contadini dimoranti Mauro, Corridoio, Casalauri, nel- campagne si coltiva la canapa nelle pagliaie) sono abitate da la piazza Ferrari e nel sito Vascio; (nelle case, sono tante le donne grossi nuclei familiari in piena il dottor Giuseppe De Martino si palmesi filatrici), nocciuole e miseria: il lavoro quotidiano occupava della popolazione della noci (il solo legname costituisce che coinvolge uomini e donne, stessa parrocchia, non assegnata a un ricco patrimonio, data la sua adulti, giovani e adolescenti, non Tavassi;il dottor Filippo Casalino lavorazione per la costruzione e è sufficiente a sfamare l’intera era responsabile sanitario di Casa l’arredamento della casa);si av- famiglia, costretta ad un solo Carrella, San Felice, Casalicchio, via un processo industriale nel pasto serale.La denutrizione e le fino alla strada l’Arco.A Vico e settore agroalimentare, la prima frequenti epidemie colpiscono a Castello operavano i dottori azienda nel territorio è della fa- per prima i più piccoli, si assiste Angelo e Filippo Carbone, il miglia Besana, poi seguita da altri alla decimazione di tante famiglie quartiere San Gennaro era affi- operatori locali ed extraregionali. numerose. Queste condizioni, dato alle cure del dottor Michele La Cirio di Signorini favorisce in senza prospettive, spingeranno, Casalino. loco la produzione di pomodori nei decenni successivi, molti In periferia i boschi dema- e di barbabietole da zucchero; palmesi ad emigrare negli Stati niali, presentano le contrade si trivellano pozzi nell’area sud, Uniti d’America. Crocelle, Torricelle, Boscariello verso Sarno, per l’irrigazione Nell’ottobre 1820 il Decurio- o San Michele popolate di quer- dei terreni;si raccolgono meloni nato di Palma, presieduto dal Sin- ce, le contrade Vado del Lupo, al Fiume e in alcune masserie si daco notaio Eustachio Tribucchi, S.Angelo, Piano di coltiva la pianta medicinale di ri-

4 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 5 di Palma Campania per vendere le sue nocelle: ‘e nucelle ‘e San giuvanne, le avellane. In due versioni:tostate oppure fresche, bianche e croccanti…”. L’auspicio è che “il ritorno alla terra” di molti giovani, anche nel Sud, possa segnare una ripresa del mondo agricolo, per troppo tempo trascurato. Del resto lo stesso boom dell’ agriturismo nella nostra regione va inquadrato nel nuovo contesto di un’agricoltura moderna e ben mirata, per non parlare della pro- Foglie di Tabacco liferazione dei punti di vendita cino e il tabacco.Molti proprietari coperto da nocelleti, i soli in diretta dei prodotti tipici locali dei fondi importano piante da grado di fornire reddito. nelle città.Il territorio palmese, frutta, via ferrovia, dalla grande La nocciuola, da secoli presen- nonostante “alcune violenze su- azienda agricola Maccarese, una te nella direzione nord del paese bite”, è tuttora pronto a produrre delle prime in Italia. (ai primi ‘900 professori della redditi significativi per tante La cultura contadina del- Facoltà Agraria di Portici studia- famiglie. la popolazione emerge anche rono in quest’area il coeliodes ru- Il lavoro nei campi è anche nei tradizionalipellegrinaggi a ber, insetto poco noto, che tanto una medicina contro ozi e “ca- Foce, a Montevergine, nonché danno arrecava ai noccioleti della dute personali pericolose”; molti nella festa carnevalesca delle Campania), è oggi il prodotto più pensionati curano con passione Quadriglie;musiche e canti, ora diffuso di Palma. gli orticelli concessi da centinaia sacri, ora profani, di gente spon- Il noto giornalista scrittore di Comuni in tutta Italia;e allora? tanea e semplice. Dopo la secon- Pietro Gargano nel suo libro “I Negli anni duemila è possibile da guerra mondiale nei grandi mestieri di Napoli”, vero affresco conservare e valorizzare un ter- frutteti, in collina e in pianura, è del lavoro quotidiano parteno- ritorio, da parte di una comunità prevalente l’albicocca (per i con- peo, così scrive:”…la nucellara che, senza tante illusioni, guarda tadini crisòmmola o libbèrgena). veniva dalle campagne di Nola e però con fiducia al proprio futuro. Si realizza il mercato orto- frutticolo, punto di riferimento per tutti gli operatori economi- ci dell’agro.Purtroppo la forte concorrenza di altri Paesi del MEC ed una certa concezione “feudale” del mercato dei prezzi aggravano negli anni la situazione del settore, solo pochi operatori, già buoni esportatori in Europa, hanno la possibilità di continuare .Alla fine la produzione agricola diversificata di un tempo viene meno e gran parte del territorio (terreno di prima classe per la produzione di frutta e ortaggi) è Pianta di ricino

6 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 7 C U L T U R A UNA STORIA VERA L’emigrazione degli Italiani all’estero nel secondo dopoguerra. - Antonio Ferrara -

Alla fine del secondo con- flitto mondiale l’emigrazione dell’Italia riprende con vigore. Si va via perchè non c’è lavoro e il paese è distrutto dalla guerra. Si arriva nei paesi di desti- nazione perché questi hanno bisogno di manodopera, ac- cettano i “profughi” per motivi umanitari. In circa trent’anni il 68% dell’emigrazione si muo- ve in Europa, mentre il 12% raggiunge il Nord America, il 12% il Sud America e il 5% l’Australia. Si tratta di vicende indivi- duali e collettive che sanno di sofferenze e disagi, di sfrutta- mento e di emarginazione, nelle quali però si scopre sempre, per coraggio e determinazione, il carattere della nostra gente. La storia che è espressione vera e autentica della volontà di superare le difficoltà e le con- seguenze dell’immane conflitto mondiale. Nel mese di maggio scorso, durante una breve vacanza Carmela Reserchi con i suoi figli. in Inghilterra, incontro nella bellissima città di Worthing su di un piccolo colle ai piedi l’ultimo conflitto mondiale si una signora italiana, minuta del monte Camino. La fortezza trovò al centro degli opposti ma di aspetto bellissimo, fiero, arroccata in cima al Borgo di schieramenti subendo violenti che da oltre cinquantanni vive Rocca d’Evandro domina l’am- rastrellamenti da parte delle all’estero dove si è realizzata pia vallata del Garigliano tra i truppe tedesche e devastanti grazie al suo coraggio ed alla Monti Aurunci, il monte Cairo bombardamenti alleati che pro- sua tenacia. e le Mainarde. vocarono la morte e il ferimento Carmela Reserchi di Cesare Il è insignito della di numerosi cittadini e la quasi e Marianna Di Gennaro nasce medaglia d’argento al merito ci- totale distruzione dell’abitato. il 12/1/1938 a Rocca d’Evan- vile con la motivazione: “Comu- La popolazione, costretta allo dro, in provincia di Caserta. ne strategicamente importante, sfollamento e all’abbandono di Rocca d’Evandro è collocato posto sulla linea Gustav, durante tutti i beni personali, dovette

6 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 7 trovare rifugio nelle località vi- rimane altro che un pezzo di posseduta in quel momento da cine, tra stenti e dure sofferenze. carta con i nomi e l’indirizzo Carmela. Ammirevole esempio di spirito dei due coniugi. Nel dramma la consolazione di sacrificio ed amor patrio”. Arrivata a Dover trova ospi- dell’accoglienza nella casa dei Tre sorelle (Antonia, Lidia talità presso la famiglia Morelli coniugi di origine italiana. Que- e Marianna, quest’ultima figlia dove presta servizio per quattro sti si preoccupano, tra l’altro, di della seconda moglie di Gen- settimane senza alcuna retri- trovarle un lavoro , mettendola naro trasferitosi poi in Canadà buzione. addirittura nella condizione di assieme al padre) e due fratelli La situazione si fa estrema- scegliere tra il servizio in un (Angelo e Luigi) completano mente difficile tanto da indurla pubblico ospedale o quello in la modesta famiglia di operai alla decisione di rientrare in un’avviata trattoria “da Adelina del piccolo Borgo. La madre Italia. e Joe Valenti”. Carmela opta Marianna muore durante uno Per attuare questo proposi- per questa seconda soluzione dei tanti bombardamenti degli to, Carmela, sola e senza soldi si anche perché le consente di alleati mentre si recava fuori rivolge alla polizia della dogana risparmiare sul vitto e sull’al- casa a raccogliere acqua con per il rimpatrio, ma qui trova loggio giornalieri. La paga è di il piccolo Angelo. Il bambino comprensione ed accoglienza 5 sterline a settimana per 18 ore viene salvato da un soldato tanto che le vengono donati sol- lavorative al giorno. tedesco che accortosi dell’ar- di e indicazioni per raggiungere Con il lavoro, i sacrifici im- rivo dell’ordigno si lanciò sul Londra. mensi, con la magra retribu- piccolo facendo scudo con il Proprio nel primo giorno zione integrata fortunatamente proprio corpo. Da allora Ange- di vita a Londra, uscita di casa dalle mance, Carmela riesce a lo va soggetto a frequenti crisi alla ricerca di lavoro, la ragazza mettere da parte, in sette anni, epilettiche che lo condurranno che non conosce la lingua e oltre 1000 sterline. E’ il primo alla morte all’età di 50 anni. gli ambienti della città, causa sudato gruzzolo di denaro che La giovane Carmela che vive anche la nebbia, si smarrisce le consentirà di avviare, corag- di stenti e sacrifici dedicandosi e, presa dal panico, si abban- giosamente, una modesta attivi- soprattutto ai lavori di casa, dona in un pianto disperato in tà di ristorazione “Bar e Food”. decide di andare via di casa mezzo alla strada. Una signora In questi anni si sposa con ribellandosi al suo triste de- impetosita le si avvicina mossa Roberto Riccio, originario stino cui si aggiunge un certo dal desiderio di aiutarla e la di Piedimonte Matese, e dal risentimento nei confronti del giovane donna, al momento matrimonio nascono due figli padre per le seconde nozze con straniera in quella città, riesce Dino e Jason. Maria Cenci. a malapena a far capire la sua Il marito di Carmela è morto Il 6 novembre del 1960 parte situazione. Non potendo e nel 1992; i figli si sono rea- dalla stazione di Cassino per sapendo dare indicazioni circa lizzati e lei, settantasettenne, raggiungere la famiglia Morelli la sua residenza, frugando nelle vive in una bella casa, di sua che le ha offerto lavoro nella sue tasche, Carmela trova il proprietà, a Worthing. Adele, città di Dover in Inghilterra. bigliettino con l’indicazione novantaduenne, vedova, vive a Durante il tragitto, in treno dell’indirizzo dei coniugi Mar- Modena. incontra Marcello e Adele, cello e Adele, quelli incontrati Una storia vera, una storia una coppia di coniugi di Ca- sul treno da Cassino a Roma, che va raccontata per il suo stelvolturno che rientrano in all’inizio della sua avventura. esempio e per i suoi contenuti: Inghilterra dove risiedono La signora soccorritrice la proprio conoscendo il passato abitualmente per motivi di conforta e l’accompagna alla riusciamo a prendere coscienza lavoro. Di questo incontro residenza di Marcello e Adele del presente per costruire il alla giovanissima Carmela non seguendo lo scritto, unica cosa futuro.

8 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 9 C U L T U R A IV CONVEGNO NAZIONALE GEPLI Successo dell’incontro a Ruvo di Puglia tra storia, cultura ed arte. Nella primavera del 2016 la Pro Loco Palma Campania ospiterà l’evento nazionale. - Antonio Ferrara - Nei giorni 20 e 21 giugno scor- so in Ruvo di Puglia,si è svolto il quarto “Convegno Nazionale dei Giornali Editi dalle Pro Loco”. Chi scrive vi ha partecipato nella sua qualità di Presidente della Pro Loco Palma Campania, portando il contributo della sua esperienza con la testimonianza,che è possi- bile leggere in altra parte di questa pubblicazione, della validità e del- la proficuità de “Il Foglio”, edito dalla nostra Pro Loco. L’incontro, che ha vista la pre- senza, tra gli altri, del Presidente Nazionale, dell’UNPLI, Claudio Nardocci che ha illustrato il cuore Il Presidente UNPLI Claudio Narducci con i delegati del progetto “I cammini italiani” riferito alle Vie Francigene, per- listi della Puglia, del giornalista Pro Loco in quanto determinata corsi di fede e di arte, legati alla Felice De Santis e della Dirigente dalla propria capacità di presenza promozione turistica, sostenuto da regionale di promozione Turistica sul territorio e di operatività in Federico Ceschin Vice Presidente Antonietta Riccio. ambito sociale e civile, è stata dell’Associazione Europea Vie Nella bella cittadina di Ruvo, espressa, con apprezzata sintesi, Francigene, di Nadia Spinelli, con la sua splendida cornice di dal presidente dell’ UNPLI Puglia presidente dell’UNPLI di Bari, arte e di storia,in un clima di Angelo Lazzari che, concludendo di Pino Gallo, Coordinatore edi- piena convivialità, favorita dalle i lavori del convegno pugliese ha toriale di Puglia e Basilicata e di condizioni di ottima ospitalità esaltato il coraggio e la fortuna Gabriele Di Francesco, docente consentite e prodotte dalla or- di essere “testimoni del proprio di sociologia all’Università di ganizzazione curata dalla Pro territorio grazie alla proprietà di Chieti-Pescara, è stato occasione Loco di Ruvo, si sono incontrate un giornale”. di confronto di idee, di analisi le testate delle Pro Loco (a parte Nel convegno di Ruvo di Pu- di iniziative e di verifica delle si riferisce l’elenco). Queste sono glia la nostra città è stata prescelta condizioni operative,in relazione state le protagoniste prime e l’im- come sede del quinto Incontro appunto,alle attività delle nostre magine indicative dell’impegno Nazionale dei Giornali delle Pro Associazioni che nelle perio- e degli sforzi non comuni,delle Loco.L’informazione è stata data,a diche pubblicazioni di stampa rispettive Associazioni,nonché conclusione del Convegno da locale,riescono a farsi interpreti voce ed espressione di contesti Paolo Ribaldone,attivo Coordi- degli interessi culturali e sociali locali diversi per condizioni e natore GEPLI, che non ha man- della collettività,in nome dei co- consuetudini di vita, caratteristi- cato di evidenziare con puntuale muni valori di storia e di civiltà. che ambientali, artistiche e pae- incisività il ruolo e le dimensioni Il convegno “Comunicazione saggistiche; ma accomunati per dell’editoria delle Pro Loco. Nel locale e cittadinanza attiva” aperto modalità di associazione, organiz- darne notizia,esprimiamo tutta dal Presidente della Pro Loco di zazione e di espressione. Questa la nostra soddisfazione per una Ruvo Rocco Lauciello,si è arric- consapevolezza, frutto di espe- scelta che premia il nostro impe- chito del contributo del Sindaco rienze individuali, legate alla fun- gno e riconosce l’importanza del Ottombrini,di Valentino Losito, zione dei vari periodici,ritenuta periodico “Il Foglio”,destinato Presidente Regionale dei Giorna- sempre essenziale alla vita delle a essere voce della vita sociale e

8 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 9 GIORNALI PRESENTI AL CONVEGNO Non presenti ma che non hanno Arcobaleno d’Italia – UNPLI Nazionale mancato di dare la loro adesione UNPLI Puglia con il contributo scritto Il Rubastino - Ruvo di Puglia (BA) L’Ape - Mortegliano (UD) 39° Parallelo - Tiggiano (LE) Pro Loco Bellunesi Il Punto . San Vito dei Normanni (BA) UNPLI Belluno (BL) Locus Andre – Andria (BT) La Barrozza – Ruscio (PG) Cose Nostre – Caselle Torinese (TO) Interessante anche il contributo, per Il Foglio - Palma Campania (NA) Centopaesi e UNPLI Trentino che Artemisia - Castroreale (ME) ha presentato Fuori, un’applicazio- Il Gaudino - Cervinara (AV) ne gratuita che consente di visualiz- Frintinu me - Ferentino (FR) zare l’elenco degli eventi organizzati Sant’Omero – Sant’Omero (TE) dalle pro loco della regione.

testimonianza del valore culturale e della tradizione storica della nostra terra.

RELAZIONE DEL PRESI- DENTE FERRARA

Nel portare il saluto della Pro Loco Palma Campania consenti- temi di esprimere la mia soddisfa- zione per il soggiorno in questa bella terra con cattedrale romani- ca nota anche per la devozione a San Biagio nostro comune Santo Patrono, il Museo Jatta e senza escludere, nella vicina Andria, il Castel del Monte di risonanza europea per la sua effige sulla moneta da 1 centesimo di euro. Di fronte ad un atteggiamento di rifiuto sempre più convinto di partecipazione alla vita della Comunità ed allo sviluppo della democrazia – considera l’aumen- to sempre più esponenziale della astensione di partecipazione al voto- si impone una riflessione seria e sincera sulla presenza, sul ruolo e sulla finalità della comuni- cazione, base e fondamento delle sente di guardare alla realtà nella contesto, si rivela essenziale e fon- relazioni sociali. sua diversificata composizione per damentale sulla organizzazione e La comunicazione, dai quo- cogliere ed analizzare le tensioni sulla crescita delle singole realtà tidiani ai magazine, dalle testate sociali, economiche e politiche. perché a contatto diretto e vivo locali, alla radio, ai siti web, con- L’editoria locale, in questo con i problemi e le aspirazioni

10 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 11 gnifica esprimere una condivisa appartenenza alla comunità che poi si manifesta nell’agire sociale (individuale e collettivo) volto pro- prio alla ricerca del bene comune. Il giornale locale ed il nostro lo è, diventa il contenitore naturale di quanto la società esprime, dei suoi bisogni e dei suoi fatti, dei suoi limiti e delle sue aspirazioni. Intende stimolare ed incitare di “prendere parte” ed a “sentirsi parte” per costruire i legami, man- tenere vive le passioni, alimentare le speranze, stabilire le relazioni, attivare le esperienze. Con questo intendimento pro- poniamo di ospitare il prossimo convegno con la indicazione di un itinerario storico-culturale comprendente, proprio perché insistenti nel nostro territorio, le località di con il com- plesso Basilicale Paleocristiane, Nola per le sue origini etrusche e, quindi più antica di Roma, Ruvo di Puglia - Museo Jatta con la Villa Augustea, di recente portata alla delle comunità. E l’informazione con l’indicazione di idee e progetti luce, fino a con gli scavi locale si rivelerà, soprattutto in di interesse sociale e culturale (il archeologici e luogo di fede per la tempi di crisi dell’editoria, sempre binomio tradizione e cultura è re- presenza del Santuario Mariano. più necessaria ed indispensabile: gola per la comunicazione locale). Un significativo itinerario sto- per la sua immediata utilità per chi Ed è questo l’obiettivo che noi rico culturale alla scoperta del si sente profondamente radicato Pro Loco di Palma Campania ci mondo Romano e della antica nella propria comunità, per la siamo posti da tempo e che cer- Cristianità. caratteristica della sua esclusività; chiamo sempre di perseguire con Noi, di Palma Campania, sia- per la sua affidabilità. consapevolezza e determinazione. mo già attivati per la prossima pri- La stampa locale rimane stru- Nonostante le tante difficoltà, mavera a percorrere a piedi questo mento ed occasione per ricostru- ci aiutano la conoscenza e la vici- suggestivo e splendido itinerario ire e consolidare un rassicurante nanza alla nostra gente, la costante proprio in sintonia con quanto rapporto con il proprio territorio rilevazione dei problemi della col- proposto dal nostro Presidente di riferimento. Noi esistiamo per lettività, l’analisi delle loro cause Nardocci con la riscoperta della il territorio e nel territorio. Noi di e l’individuazione di soluzioni via Francigena, percorso di storia, esso siamo espressione e cassa di positive stabili e durature. arte, fede e cultura non a caso risonanza Noi ad esso ci riferiamo Le esperienze positive locali i fondamenti e gli obiettivi del e siamo voce con la precisa finalità investono, nel nostro caso, soprat- nostro impegno come Pro Loco. di realizzare un servizio di serena tutto l’ambito turistico e paesag- In conclusione desidero rivolge- e non faziosa informazione, in gistico cui si riferisce il “nostro” re un vivo e sentito ringraziamento funzione della crescita, culturale e Il Foglio che non manca mai di a Paolo Ribaldone per la sua prezio- materiale, dello sviluppo economi- sottolineare e seguire eventi dalla sa azione ed il non comune impegno co e sociale. Si tratta, pertanto, di precisa caratterizzazione di storia, di promozione e di coordinamento individuare nuove strategie di ag- di folklore o tradizione. delle “nostre” testate. gregazione per persone e gruppi, Collaborare e partecipare si-

10 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 11 C U L T U R A UNA BELLA GIORNATA DI SPORT - Mauro Ferrara -

Il 6 giugno scorso si è svolto il 1° Otto le squadre partecipanti: Pro- mente toccati dal ricordo,che hanno Memorial di calcio “Bruno Ferrucci” getto Giovani di -Palmese ringraziato Società e tutti i ragazzi ai – Un calcio di speranza- organizzato Soccer di Palma Campania-Virtus quali hanno donato medaglie e trofei. dalla Scuola Calcio Virtus Palma del Palma 1 – Virtus Palma 2 –Eden Il volo dei palloncini, a chiusura, complesso sportivo “Della Gala” di Accademy di -ASD tra gli applausi dei presenti, ha saluta- Domicella,dedicato ad un ragazzo che Oasi di S.Anastasia-A.C.Baiano e New to “l’angelo” che non c’è più. praticava calcio, deceduto lo scorso Sporting Center. Visto il successo della manifesta- anno. La manifestazione, patrocinata I ragazzi,ai quali sono stati offerti zione l’organizzazione è intenzionata a dal Comune di Domicella,dalla Pro gadgets vari,pranzo,bibite,hanno riproporla a scadenza annuale perché Loco Palma Campania e con la colla- dato vita ad un torneo che ha visto l’unico modo di dar valore alla vita borazione dell’Associazione Monellì protagonista lo sport come momento è darle un senso, e,questo si ottiene e, si è svolta in una bellissima cornice di aggregazione,di leale incontro e di impegnandosi alla correttezza nei di pubblico con tanti giovanissimi che aperto confronto tra varie possibilità comportamenti,al rispetto degli altri con il loro entusiasmo hanno animato individuali e di gruppo. ed alla generosità nel donarsi. le varie iniziative della competizione La cerimonia di premiazione, In ossequio a siffatti convincimenti di calcio e dei vari giochi organiz- sobria e commovente,si è svolta sul una parte dei contributi raccolti è stata zati anche all’esterno dell’impianto bellissimo prato verde con la presenza donata all’Associazione di volontaria- sportivo. dei familiari di Bruno, particolar- to Martina Santella “Sorridi alla Vita”.

L’ABBAZIA DI CORAZZO S’ILLUMINA DELL’ARTE TEATRALE PALMESE - Antonio Carbone - La Compagnia Teatrale “L’ HA- nienti da tutta Italia. In particolare, REM DI FLETCHER”, gruppo di la Compagnia Teatrale “L’ HAREM attori filodrammatici di Palma - Cam DI FLETCHER” ha avuto l’onore pania, ha debuttato, il 12 luglio scorso di inaugurare le manifestazioni con il a Carlopoli (CZ), portando in scena proprio spettacolo, seguito, nell’oc- l’opera di Luigi Pirandello “L’uomo casione da oltre 500 persone. dal fiore in bocca”. Sul palcoscenico, collocato nel- L’occasione è stata offerta dalla lo spazio occupato un tempo dal Associazione “Progetto Gedeone chiostro dell’Abbazia, i due attori e Abbazia di Corazzo”, il cui presi- palmesi, Giuseppe Alfano e Lucia- dente Antonio Mangiafave, ha pre- no Carbone, hanno dato prova delle sentato l’evento, del “Primo Festi- loro capacità attoriali, apprezzati, tra val Teatrale –Abbazia di Corazzo-“. l’altro, dalla poetessa Rosarita Be- L’abbazia di Santa Maria di Corazzo rardi, protagonista di un altro even- Lo spettacolo di Bianchi, tenu- è un’abbazia fondata dai benedetti- to successivo a “L’uomo dal fiore in tosi nella Piazza antistante la Casa ni nell’ XI secolo, in prossimità del bocca”, da Anna Mauro, giornalista Comunale, ha visto la partecipazione fiume Corace. Ricostruita successiva- e critica teatrale, da Francesco Ma- di numerosissimo pubblico, anche in mente dai cistercensi, fu seriamente rano, critico ed agente teatrale, da coincidenza con la Festa Patronale. danneggiata dal terremoto del 1638 e Raffaele Arcuri, poeta e giornalista e La Compagnia Teatrale “L’ HA- ancora dopo, da quello del 1783. Pasquale Taverna, giornalista de “La REM DI FLETCHER” ha in pro- Dopo tale evento, il monastero Gazzetta del Mezzogiorno”, il quale, gramma uno spettacolo, incentrato fu progressivamente abbandonato e nell’edizione regionale del giorna- sulle due novelle di Pirandello “L’ spogliato delle opere artistiche, che, le, ha parlato della performance de uomo dal fiore in bocca” e “La pa- originariamente, vi erano allocate. “L’HAREM DI FLETCHER”, come tente”, da tenersi entro ottobre a Di fatto, per festeggiare i mille di un evento straordinario, che ha Palma Campania. Giuseppe Alfano, anni dalla fondazione dell’Abbazia emozionato le centinaia di presenti. poi, sta lavorando, anche in qualità di Corazzo, i cui ruderi insistono E’ stato tale il successo, che la di regista, alla riproposizione della sul territorio del piccolo comune di Compagnia Teatrale palmese ha avu- sacra rappresentazione della vita di Carlopoli, l’associazione “Progetto to l’onore di essere invitata per una San Biagio. Lo spettacolo, che vede Gedeone e Abbazia di Corazzo” ha replica, tenutasi il 23 agosto, sempre la partecipazione di numerosi “at- organizzato il festival, al quale han- negli stessi luoghi della prima e per tori” palmesi, verrà messo in scena, no presenziato anche diversi altri uno spettacolo a Bianchi, bellissimo dopo oltre 65 anni, considerato che gruppi e compagnie teatrali, prove- paesino in provincia di Cosenza. l’ultimo allestimento risale al 1949.

12 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 13 C U L T U R A

CENTENARIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Palma ha ricordato con varie manifestazioni lo storico anniversario:l’inizio della Grande Guerra che per l’Italia fu il completamento dell’opera di unificazione nazionale con un costo enorme di vite umane. - La Redazione - Eventi diversi, articolati in Grande Guerra, rivelando tra più contese, prodigò il suo coraggio vari mesi, hanno richiamato l’at- l’altro, dopo attenta ricerca, che nelle più cruenti battaglie e cadde tenzione della comunità locale l’elenco riportato, negli anni ’30 combattendo senz’altro premio sugli anni 1915-18, tumultuosi dal Nappi, era incompleto (alcuni sperare che la vittoria e la grandezza ma molto significativi per l’intero palmesi caduti al fronte sono stati della patria”. nostro Paese. già individuati ed altri sono anco- Ricordare la guerra, fonte di Comune, associazioni, scuole ra ignoti);la stessa Commissione lutti e distruzioni, è senza dubbio, sono stati coinvolti nell’impe- culturale s’impegna a pubblicare a dir poco, singolare, occorre inve- gno di riscoperta della memoria quanto prima l’elenco definitivo ce “leggere” gli eventi dal punto di storica: assemblee fra i giovani, dei caduti palmesi. Lo storico- vista storico; è fondamentale per proiezioni di filmati, compilazione Antonio Alvino ha ampiamente le nuove generazioni la memoria di elaborati da parte degli alunni relazionato sul primo conflitto storica di un Paese e in questa sul tema specifico, pubblicazione mondiale, sottolineandone causa direzione tale commemorazione di un volumetto, concerti del coro ed effetti; il prof. Giuseppe Le- è stata vissuta. e della giovane banda musicale. one ha illustrato nei particolari il Una interessante Mostra, allestita poster artistico, manifesto ufficiale nei locali del Teatro Comunale, delle manifestazioni “Memorie di grazie alla concreta collaborazione Guerra” a Palma. RINGRAZIAMENTI dell’Associazione culturale FEU- Il prof. Geremia Paraggio si è In relazione all’articolo DO RON ALFRE, ha riscosso un soffermato a lungo sul Milite Igno- “Quelle giornate sul Pia- notevole successo di pubblico. Nel to, il soldato simbolo di un con- ve…” apparso nell’ultimo Convegno conclusivo, aperto dal flitto che riposa dal 1921 all’Al- numero del nostro periodico Sindaco dott. Vincenzo Carbone e tare della Patria in Roma.Nella ci è pervenuta una lettera dall’Assessore alla Cultura Elvira Cattedrale di Aquileia furono da parte del Presidente Na- Franzese, è intervenuto il Preside esposte 11 bare di caduti ignoti e zionale dell’Associazione Virginio Ferrara, il quale ha ricor- fu la madre di un caduto triestino, Artiglieri d’Italia,Gen.Rocco dato tutti i caduti palmesi nella Maria Bergamas, ad inginocchiarsi Viglietta,di vivo apprezza- davanti ad una di esse, mento per quanto pubblica- così fu scelto il Milite to.La stessa ci ha informa- Ignoto (gli altri dieci to altresì di una prossima furono sepolti nella pubblicazione,a cura dell’As- Cattedrale).Il lungo sociazione Nazionale,dedicata pellegrinaggio da agli Artiglieri che – dalle Aquileia fino a Roma guerre d’Indipendenza in poi durò tre giorni, tra – hanno ricevuto decorazioni centinaia di migliaia al Valor Militare. di persone lungo la Ringraziamo vivamente strada ferrata. il Gen.Viglietta per l’atten- A Lui fu conferita zione e le parole espresse.Il la Medaglia d’Oro al direttore Giuseppe Allocca V.M. con la seguente e il presidente Antonio Fer- motivazione:“Degno rara della Pro Loco,editore figlio di una stirpe pro- del periodico,inviano i più de e di una millenaria cordiali saluti al Presidente civiltà, resistette in- Viglietta e all’intera famiglia flessibile nelle trincee degli Artiglieri d’Italia. Mostra nel Teatro Comunale

12 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 13 C U L T U R A

PALMA CAMPANIA – VALLO DI LAURO NEI LORO RAPPORTI DI VICINANZA - Pasquale Moschiano - Palma Campania,Vallo di Lau- Indubbiamente un momento que gli eventi si presentano. Qual- ro due terre a pochi passi dall’Ager d’arte e di cultura nelle terre am- cosa che impaurì e colpì le nostre Nolanus. Due terre che sembrano ministrate dai Pignatelli! popolazioni accadde infatti, al stringersi la mano nell’incontrar- E ciò è lodato con entusiasmo tempo della Repubblica Napole- si ai confini dell’una con l’altro; dal Costo attraverso lettere ad tana del 1799,quando in Lauro fu confinanti dunque, e che tradizio- amici invitandoli a visitare Lau- approntata una truppa sanfedi- ni, costumi ed usi avranno pure in ro di cui tratta “Dell’amenità del sta di insorgenti del Vallo contro comune. sito… della bellezza e ornamento repubblicani e francesi. Truppa Entrambe di origine romana, dei giardini… del mirabile artifi- che spesso batteva la strada per sebbene divise da alcuni secoli cio delle Fontane… di questi su- Palma a sorvegliare movimenti le loro fondazioni.Teglanum sa- perbi edifici lascerò la cura di lo- di forze francesi provenienti da rebbe sorta intorno al 500 d.C. darli alla fama stessa che per tutto Sarno,eventualmente dirette ver- secondo il Nappi. Laurinium già ne vola”. so Lauro. In quegli eventi le no- presente al primo secolo dell’im- E quel che segue è un momen- stre terre vennero colpite, Lauro pero di cui dà certezza una fa- to particolarmente suggestivo e con la spedizione punitiva france- mosa epigrafe incisa su un’ara fascinante. E’ la narrazione con- se che cagionò al paese una ven- pagana rinvenuta in territorio del tenuta in altra lettera ancora del tina di vittime. E Palma, sebbene Vallo, che recita “Augusto sacrum Costo che il 16 novembre 1582 per vie diverse, fu provata dalla restituerunt Laurinienses pecunia scriveva da Palma a Camillo de’ impiccagione del suo illustre cit- sua Cultores”. Dati i rapporti di Franci in Napoli a proposito di tadino Vincenzo Russo,voluta dal vicinanza delle due terre è eviden- una gita organizzata da un grup- Tiranno Coronato che in odio alla te la comunanza della medesima po di signore di Palma Campania: libertà dei popoli osò distruggere storia. Così dal medioevo all’età “Venne voglia a queste Signore col capestro e la mannaia nobili moderna siamo stati spesso gover- d’andare infino a Lauro a spasso e intelletti del Regno. nati dagli stessi Signori. La terra benchè lo dicessero sabato sul tar- Frate Angelo Peluso, nativo di Palma infatti, passa a Scipione di, pure il Signor Marchese mandò palmese, qual tratto di unione tra I Pignatelli Marchese di Lauro a fare quel preparamento… postici le due terre in tempo di risorgi- la cui famiglia esercita la sua Si- tutti in cammino cioè quelle Signo- mento.Un frate patriota, cospira- gnoria su Lauro dal 1541 al 1632, re e lor damigelle tra in carrozza tore che aspirava alla libertà e alla perciò Palma e Lauro vassalli dei e in su mansueti asinelli… giunsi- indipendenza della patria.Costi- Pignatelli. Periodo culturalmente mo a Lauro, il primo ingresso fu in tuita una insurrezione,con pochi fiorente. giardino… si godè l’ornamento del fedelissimi si spinse con questi sui Il Marchese ha per segretario giardino e la meraviglia delle Fon- monti di Lauro a far proseliti por- Tommaso Costo scrittore e sto- tane che vi sono. Quindi salitine il tando con sé proclamazioni co- rico, autore del “Fuggilozio” e castello s’andò rivedendo il palaz- stituzionali da depositare in con- “Delle Lettere”. Alla Corte de’ zo ove con suoni e corteggiamenti venuti pagliai. Ma qui il frate fu Pignatelli è spesso presente Asca- di gentiluomini e gentildonne pa- tradito da un tal Pietro Romano nio figlio di Scipione, noto lette- esane si desinò”. di Taurano che svelò i suoi piani rato e poeta e amico del Tasso il Non si può negare la visione alla polizia. poeta sorrentino. Merito dei Pi- allettante della scena idillica che Giunse poi il brigantaggio del gnatelli furono la creazione dei si alterna tra arte e natura, tra il 1861 che infierì nel nostro Sud famosi giardini in Lauro, opere al trottorellare di miti asinelli e il ove un po’ tutti i paesi ne ebbe- Castello, i dipinti a Grottesche in godimento delle Signore palme- ro a soffrire. Sui monti di Palma Palazzo Pignatelli dipendenza del si appagate dall’ottimo risultato scorrazzava la banda di Crescen- Castello, e così nel Palazzo ducale della desiderata gita. zo Gravina di Carbonara contro di Palma affrescato nello stesso Ma la storia convoglia tutti gli cui si mossero le Guardie Nazio- periodo con decorazioni a grot- avvenimenti umani.Non selezio- nali di Quindici, di Domicella, di tesca, probabilmente della stessa na, né cerne le pagliuzze dal gra- Palma con scontri tra le parti. Dai mano di quelle che adornano le no. La storia non fa partiti,essa rapporti di Gabinetto di Prefettu- sale di Lauro. narra quel che accade e comun- ra intanto si apprendeva come il

14 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 15 C U L T U R A

Sindaco di Palma, Carmine Lauri, Ma dopo quanto qui detto di vigilasse sulle persone sospette di colto, di civile,di artistico,di eroi- alleanza con la banda. co, di storico, come far tacere Avvenne poi l’invasione di quella popolarità, quel contatto Moschiano il 17 luglio 1861, da familiare che scaturiva da quei parte della banda di Cipriano gridi dei venditori palmesi che della Gala di San Paolo Belsito di con “trainelle” e “calessi” percor- ben quattrocento briganti nel cui revano i nostri paesi? Li ricordo scontro caddero tre militi della tutti: “Aniello ‘o stoccaiuolo” G.N. di Moschiano e due brigan- che richiamava le casalinghe ti di cui uno ignoto, l’altro indi- gridando:”ca’ pummarola ‘o stoc- viduato quale controbandiere di co”- e Ngiulinella e Palma “ ten- tabacco di Palma Campania. Nel go chelle da Foce rosse u chi belli “Liber Mortuorum” parrochialis garuofini”-Vicienzo ‘o capillaro Ecclesiae Sanctae Mariae Incoro- col cestone di vimini appeso al natae Moschiani-si legge alla pag. braccio,colmo delle sue mercan- 81 “Morirono di morte violenta zie che invitava: “Piettini e pette- due ignoti fuggiaschi in mezzo nesse, Signò facitev ‘a spesa!”. Santuario della Carità - Trono della alla piazza di Moschiano (Deus Madonna E ancora Vicienzo ‘o pannaz- misereatur illorum requiemque zaro col calesse colmo di stoffe, concedat, parroco Francesco compositore architettonico in con “tovaglie e copertini,rrobbe Aschettino. Ricordiamo infine gesso. Appassionato di archeo- co’ merlette e seta fine-Allora Pal- che nello scontro avvenuto a Ca- logia le cui ricerche hanno fatto ma era tra noi sentita con mag- sola tra guardie e briganti il 14 luce sulle zone circostanti e sulle gior vicinanza, come trasferitasi aprile 1861 fu ferito il brigante origini del Castello di Palma.Ha più vicina al Vallo. Le donne di Aniello Peluso di Migliano e ar- dipinto in chiesa del Vallo,ma il casa affacciate spesso sull’uscio restato fu associato alle carceri di suo nome è molto legato al san- si chiedevano:” E’ passata ‘Ngiu- Palma. tuario della Madonna della Carità linella?- E’ venuto o stoccaiuol?- Siamo alla guerra del 1940 in Moschiano ove per mesi lavo- Forse questi aspetti partico- quando anche i paesi prossimi rò nel 1828 alla ricostruzione del larmente paesani, o rustici, se alle grandi città solevano sfollare volto della statua della Madonna vogliamo, rendevano più vivace perché minacciati dai bombar- incendiatosi per via di un cero il rapporto che non attraverso damenti aerei notturni. Allora votivo che diede fuoco al manto aspetti più distinti o sofisticati.La sfollarono dalle loro città anche e al volto.Costruì il trono della complicità, l’originalità facilitano gruppi di palmesi, parte dei qua- Madonna di cui fu ideatore del la comunicazione. li trovarono ricovero in Pignano bozzetto alla maniera di tempiet- Nel concludere questo grade- di Lauro. Ormai a settanta anni to composto di quattro colonne vole itinerario mi torna alla mente dalla guerra rimane il ricordo di corinzie con arco variamente de- qualcosa che particolarmente mi quanto familiarizzassero i pal- corato, ove emerge sull’apertura colpiva nella mia infanzia e che mesi con i pignanesi da salire in- (dell’arco) il gruppo statuario in ricordo godendone ancora:Era il sieme alla grotta di San Michele gesso della SS. Trinità con Ange- canto dei palmesi nel cuore della a Pietracupa sui nostri monti,a li.Di quel periodo si conserva in notte che passavano a piedi per rendere devotamente omaggio Moschiano anche qualche ritratto Moschiano in pellegrinaggio per al Santo.Ma finita la guerra non a matita del Caliendo che in pau- Montevergine.Tra le usanze tra- dimenticarono i palmesi l’Arcan- sa di riposo soleva ritrarre alcu- dizionali delle nostre popolazioni gelo della roccia, ove,per un cer- ni moschianesi che gli tenevano si ricordano infatti i pellegrinag- to periodo,memori del loro sog- compagnia nel Santuario. gi a piedi dal Vallo fin sulla vetta giorno in Pignano,vi ritornavano La storia, come già accennato della montagna ove si innalza il devoti il 29 settembre ricorrenza avanti,è fatta di tutti. Ricordiamo Santuario,pellegrinaggi praticati della seconda festività liturgica di con piacere rapporti di cultura fin verso gli anni ’55 del trascor- San Michele.Bravi Palmesi! e studio tra Lauro e Palma per i so secolo,di solito in un sabato E vogliamo ricordare ora un molti studenti della zona che, spe- tra il 15 agosto e il 15 settembre. illustre artista. Il prof. Salvatore cie nel passato, hanno frequenta- Si radunavano i pellegrini in un Caliendo di Castello di Palma, to l’Istituto del Liceo Classico di pittore, esperto di storia d’Arte, Palma conseguendone il diploma. (Continua a pag. 17)

14 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 15 C U L T U R A

ON THE ROAD IL MISTERO DEL SOGGIORNO DI DOMENICO CIMAROSA A SAN PAOLO - Pasquale Iorio - La scorsa settimana ricevo della Scuola musicale napoletana di questa superba costruzione l’invito di un’amica a visitare un abbia trascorso un po’ della sua arrivano le prime risposte alle simpatico comune del nolano (il vita da queste parti, componen- nostre domande. Fu costruita suo) custode di un racconto stra- dovi anche il famoso Matrimonio tra il XVII e il XVIII secolo dai ordinario che pochi conoscono. Segreto, ce ne passa. La storia gesuiti, giunti a Nola nel 1558 Accetto volentieri. Anche perché cammina a braccetto con Villa per opera della Contessa Maria la mia attività giornalistica si fonda Montesano, una delle opere più Sanseverino, moglie di Enrico proprio sulla voglia di incontrare belle di questo paesino che deve Orsini. A seguito dell’espulsione il territorio per svelarne squisiti il suo nome a San Paolo di Tebe, dei gesuiti dal regno di Napoli per segreti e deliziose curiosità. Par- un egiziano eremita di vocazione volere di Ferdinando IV di Bor- to dal termine «leggenda». Mi cristiana (l’appellativo Bel Sito bone, la villa divenne proprietà è d’aiuto il dizionario: della famiglia Della Valle tipo di racconto molto e, successivamente, della antico che fa parte del famiglia Contieri. «Dottò patrimonio culturale dei ‘ncopp ‘a internet trovate popoli, appartiene alla la conferma ufficiale di tradizione orale e, nel- tutto, sentite a me», dice la narrazione, mescola un signore sulla sessanti- il reale al meraviglioso. na a bordo di una vissuta Quindi un fatto storico utilitaria. Entro nel web che, per la sua antichità, con il mio iPhone. Con le assume i caratteri propri parole chiave giuste e un del mito. Sono a San Pa- pizzico di fortuna Google olo Bel Sito, alle porte di scova un blog: CittàFu- Nola, dove pare abbia tura. Proprio qui c’è un soggiornato a lungo il paragrafetto che getta compositore italiano Do- luce sulla leggenda. Ne menico Cimarosa, figura estrapolo, virgolettandole, centrale dell’opera del le parti che più ci interes- Settecento. «È proprio sano. Vediamo: «Ad oggi la mancanza di una testi- non esistono prove tali da monianza certa a rendere permetterci di attestare ancora più affascinante che Domenico Cimarosa questa storia» mi spiega abbia soggiornato a San Rossella che, armata di Paolo Bel Sito. Ancora foglietti volanti, cerca di più improbabile è che qui tracciare le linee guida. Domenico Cimarosa abbia composto Il Matri- Quando usciamo dal bar, monio Segreto, famoso me- dopo un veloce caffè, Felice e sua è stato poi aggiunto per distin- lodramma giocoso ripetuto due moglie ci liquidano subito: «altro guerlo da altri paesi omonimi). volte al teatro imperiale di Vienna che racconto leggendario, questa Somiglia ad un fortilizio merlato per volontà dell’imperatore Leo- è una storia vera». Un loro amico Villa Montesano. È appena fuori poldo II che lo ebbe a battesimo. prima di mettersi in macchina dal centro abitato poggiata su di È certificato che esso fu composto aggiunge: «c’è anche una strada un rilievo che le conferisce un a Vienna dove il compositore a ricordarlo, più chiaro di così!». fascino particolare. Da qualche soggiornò dopo il suo rientro da Beh, effettivamente al famoso mu- anno è stata ristrutturata e inse- Mosca». «Che le orde sanfediste sicista è dedicata la strada da via rita nel circuito delle residenze abbiano distrutto il clavicembalo Casavisciano corre verso via Nola. d’epoca che ospitano raffinati di Cimarosa conservato, pare a Ma da qui ad affermare che uno ricevimenti. Quando poggia- villa Montesano, appare in contra- degli ultimi grandi rappresentanti mo il naso all’enorme cancello sto con le cronache della restau-

16 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 17 C U L T U R A

necessari agli artisti per la loro carriera. Per certi versi l’ospi- talità e l’accoglienza al grande artista assurgeva a mecenatismo. Probabilmente quei concerti e il canto (Cimarosa aveva anche una bella voce) offerti durante la sua permanenza impressionarono così tanto gli abitanti da rimanere nella storia locale». Dimenticavo: Villa Montesano, durante l’ultimo conflitto mondiale, ha custodito la parte più preziosa dell’Archivio di Stato. I continui bombardamenti cui era sottoposta la città di Napoli preoccuparono non poco il Mini- stro dell’Interno che si attivò per S. Paolo Bel Sito - Villa Montesanto cercare una sede idonea e sicura. Nel dicembre del 1942 furono razione borbonica che narrano la conclusione. E seppur il dubbio trasportate - e nascoste - a Villa dell’arresto del Cimarosa: la sua sulla presenza del compositore Montesano 866 casse di legno con- casa venne saccheggiata per ordine rimane, c’è da dire che viene tenenti la pregiata documentazio- del Cardinale Ruffo e della stessa contestualizzato in uno spazio ne. La villa e il suo tesoro restarono Regina Maria Carolina, il suo temporale capace di rendere più al sicuro solo fino al 28 settembre clavicembalo fu distrutto (sembra attendibile la leggenda. «Certa- del 1943 quando alcuni militari gettato dalla finestra), nonostante mente le famiglie aristocratiche tedeschi in ritirata, per fornirsi il tentativo di un cambio di rotta che dimorarono a San Paolo erano di cibo, fecero irruzione nella la del Cimarosa che compose, per molto influenti. È probabile che villa e scoprirono i documenti. La entrare nelle grazie del Re, l’in- dopo il ritorno dalla Russia, nel mattina del 30 settembre sistema- no Bella Italia e una Cantata in periodo di maggior successo, Ci- rono agli angoli di ogni sala e nel occasione del bramato ritorno di marosa abbia villeggiato qui non centro paglia e polvere pirica. Alle Ferdinando. Cimarosa finì poi in solo perché passare un periodo in 9,45 appiccarono il fuoco: in pochi carcere. Fu liberato dopo quattro questo luogo era di moda, ma an- minuti la villa venne divorata dalle mesi per intercessione della Chiesa, che per il fatto che qui si potevano fiamme e, con essa, i pregevoli o secondo alcuni della Russia». Poi trovare quei contatti blasonati documenti dell’Archivio. (Segue da pag. 15)

PALMA CAMPANIA – VALLO DI LAURO NEI LORO

RAPPORTI DI VICINANZA punto stabilito del paese donde in qualche locanda di Mercoglia- vo cantare nel dormiveglia come si prendeva il via col canto alla no. In questo cammino venivano in sogno. Un canto triste come un Madonna al segnale dato dalla un po’ rivissuti gli antichi pelle- lamento che lentamente mi pene- “caporalessa” la donna organiz- grinaggi penitenziali del Medio- trava nell’anima. Un coro fuso di zatrice e guida del pellegrinaggio. evo diretti ai grandi Santuari per voci di uomini e donne, un coro di Di solito tutti i gruppi passava- acquisti di indulgenze e per rice- penitenza o forse narrante drammi no per Moschiano puntando su vere il perdono. Il viaggio affidato umani che nel buio della notte s’in- Santa Cristina donde attraverso soltanto alle proprie forze fisiche fittiva sempre più di mistero. sentieri boscosi raggiungevano la era considerato segno di peniten- Lentamente si allontanava, e via del Conciaturo che li portava za e di mortificazione del proprio sempre più fioco diveniva uscen- a Monteforte. corpo. Ne seguivano canti espia- do dal paese fino a dissolversi nel Di qui a Mercogliano, infine tori di invocazione e di omaggio buio della notte. alla salita di Montevergine: Si tra- alla Vergine. E qui la memoria Quel canto dei palmesi resta in scorreva la notte in veglia di pre- mi porta al canto dei palmesi me come un capitolo delle memo- ghiera nella chiesa del Santuario o come ho detto innanzi. Li senti- rie della mia infanzia.

16 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 17 C U L T U R A

LA COMUNITA’ DI STRIANO RINNOVA LA TRADIZIONE DEI MADONNARI 10° Concorso piccoli madonnari e artisti in piazza - Raffaele Massa -

STRIANO, 5-6 settembre 2015. 4mila presenze, 250 bambi- ni, 10mila gessetti, 10 artisti e 16 premi. Sono questi i numeri della 10° edizione dei Piccoli Madonnari ed Artisti in Piazza, il concorso ideato nel 2003 dalla pittrice Lucia Fiore e che ogni anno ravviva il centro storico di Striano. Gli artisti grandi e pic- coli si sono dati appuntamento il 5 e il 6 settembre, armati di gessetti colorati e tanta fantasia. I giovani artisti hanno dato sfogo alla propria creatività rea- lizzando originali opere, dipinte su strada. Colombe, le imman- cabili effigi del Cristo, abbracci intensi e soprattutto tante im- magini religiose che hanno rav- vivato la città, non dimentican- do il tema scelto: le Beatitudini. Anche in questa occasione, per il quinto anno consecuti- vo, ai giovanissimi madonnari si sono affiancati artisti profes- sionisti, provenienti da tutta la Regione Campania, che hanno meravigliato i presenti con le loro opere dipinte su tela. Le opere sono state poi valutate, Molti hanno seguito il tutto Ad organizzare la manife- sulla base di criteri tecnici da da casa tramite i social e il pho- stazione è stato il Laboratorio una giuria di esperti selezionati. tocontest, novità di quest’anno. d’arte “Creativity”, in collabo- L’organizzazione, da sempre at- La manifestazione si è conclusa razione con la Parrocchia San tenta all’ambiente, ha realizzato con i concerti degli strianesi: Giovanni Battista e con il patro- magnifici addobbi con bottiglie Nico Zero, Denny Celenta- cinio del Comune di Striano. di plastica e scarti sartoriali. no, Umberto Terry.

L’antica tradizione dei madonnari si è rafforzata negli ultimi decenni,soprattutto per la grande manifestazione di Curtatone,nei pressi di Mantova;la riscoperta di quest’arte antica ha visto nascere molte manifestazioni in Italia e all’estero.A questi semplici artisti si sono aggiunti, spesso,anche pittori qualificati,artisti di varie tendenze e semplici appassionati che elaborano Madonne e altri temi sacri.(n.d.r.)

18 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 19 C U L T U R A

CARNEVALE PALMESE 2016 PREMIO SPECIALE “Crescenzo Allocca” VI Edizione - Antonio Ferrara -

In memoria dell’indimenti- tazzulell e’ cafè” dell’Associa- cabile amico Crescenzo Allocca, zione ‘A Livella con la seguente appassionato cultore della Storia motivazione “Per la varietà dei e delle Tradizioni locali, la nostra costumi con la ricchezza delle Pro Loco è lieta di realizzare la forme e la vivacità dei colori,e sesta edizione del premio specia- per la curata esibizione musicale le a lui intitolato. viva e coinvolgente, nel continuo Il premio, nell’ambito delle rinnovarsi dell’antica tradizione, manifestazioni del “Carnevale sempre sentita e partecipata”. Palmese 2016” sarà assegna- Inoltre la Pro Loco ha asse- to alla Quadriglia che riesce gnato un premio particolare alla Antonio Basilicata,una sua sim- meglio ad interpretare la no- Quadriglia degli Studenti per patica composizione (un lungo stra tradizione di folklore e di i 50 anni della costituzione del papiello) dedicata al Carnevale cultura.L’artistico Trofeo –Piatto Gruppo Storico con la seguente Palmese. d’Argento al cui centro viene ri- motivazione “La Quadriglia de- I riconoscimenti sono stati portata un’opera grafica dell’ar- gli Studenti:nel valore unico ed apprezzati dalla folta platea pre- tista palmese Carmine Iannone autentico, vivo e presente da cin- sente che ha riconosciuto, ancora (rappresenta la Quadriglia in quant’anni. Grazie una volta, la validità di un’inizia- cerchio con tutti gli elementi ca- Nel corso della premiazio- tiva a ricordo di un concittadino ratteristici)-, quest’anno è stato ne è stata presentata,da uno dei affezionato ai valori della nostra assegnato alla Quadriglia “Nà maestri storici di Quadriglie, tradizione di folklore.

La Pro Loco Palma Campania partecipa al Servizio Civile Nazionale con il progetto

TRADIZIONE E CULTURA DEL PRESEPE NAPOLETANO

18 - IL FOGLIO IL FOGLIO - 19 C U L T U R A

www.camminitaliani.it da Cimitile a Pompei:itinerario di fede e storia

Nell’intento di concorrere alla promozione turistica, come è nelle caratteristiche della nostra attività, è in via di definizione un percorso di “fede e arte” interessante: il Vesuvio, con il suo Parco Nazionale; Cimitile, con il complesso delle Basiliche Paleocristia- ne; Nola etrusca, sede della Diocesi, con la cattedrale San Felice e San Paolino (in onore del Santo a fine giugno la famosa festa dei Gigli, riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’UNESCO); , con il Santuario di San Giuseppe, a venera- zione del Santo Patrono; Pompei, con gli Scavi archeologici e il Santuario Mariano. Si tratta di un progetto voluto dalla nostra Associazione e che vedrà l’interessamento e la partecipazione delle Pro Loco e di altre Associazioni presenti lungo l’itinerario interessato.

IL FOGLIO Periodico di informazione e cultura

Edito dalla PRO LOCO Via L. Michele Coppola, 25 Palma Campania (Na) Tel. 081 8241603 www.prolocopalmacampania.it [email protected] Direttore Responsabile GIUSEPPE ALLOCCA Progetto Grafico Antonio Ferrara Autorizzazione del Tribunale di Nola n. 8 del 9 dicembre 1994 Impaginazione e stampa: ARTEGRAM - (Na) Tel. 0818272119

20 - IL FOGLIO