Progetto Strategico Di Sottobacino Del Torrente Seveso Progetto Strategico Di Sottobacino Del Torrente Seveso Novembre 2017 Approvato Con Deliberazione N

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Progetto Strategico Di Sottobacino Del Torrente Seveso Progetto Strategico Di Sottobacino Del Torrente Seveso Novembre 2017 Approvato Con Deliberazione N PROGETTO STRATEGICO DI SOTTOBACINO DEL TORRENTE SEVESO ProgeTTO STRATEGICO DI SOTTOBACINO DEL TORRENTE SEVESO nOveMBre 2017 Approvato con Deliberazione n. X/7563 del 18/12/2017 REGIONE LOMBARDIA DG AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Viviane Iacone, Mario Clerici, Mila Campanini, Laura Anna Corbetta DG TERRITORIO, URBANISTICA, DIFESA DEL SUOLO E CITTÀ METROPOLITANA Dario Fossati, Marina Credali, Sara Elefanti DG SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE Nadia Padovan, Angela Nadia Sulis ERSAF | ENTE REGIONALE PER I SERVIZI ALL’AGRICOLTURA E ALLE FORESTE TEAM TECNICO CONTRATTI DI FIUME Enrico Calvo, Dario Kian Alessandra Gelmini, Filomena Pomilio (Officina11 Soc. Coop.) Alessandro Alì, Stefania De Melgazzi, Maddalena Leanza (UBISTUDIO S.r.l.) Claudio Calvaresi, Sara Lexuan (Avanzi Srl) – Fase preliminare Foto di copertina di Stefano Nussbaumer Foto nel testo di Franco Raimondi e Angela Nadia Sulis Grafica e impaginazione di Lalla Pellegrino | studio23esimo.it INDICE 1. Introduzione Pag. 5 Finalità e ruolo del Progetto strategico di sottobacino Pag. 5 riferimenti normativi e di pianificazione Pag. 6 elaborati progettuali Pag. 7 Metodo di costruzione del Progetto Pag. 8 2. Visione, strategia e obiettivi Pag. 9 visione e strategia Pag. 9 Obiettivi e temi Pag. 10 3. Carta di identità del sottobacino Pag. 11 Identificazione dell’ambito del Progetto Pag. 11 Quadro conoscitivo Pag. 13 Profilo territoriale Pag. 13 Idrografia superficiale Pag. 28 Inquadramento geologico Pag. 29 Capacità protettiva dei suoli Pag. 30 Reti ecologiche Pag. 31 Qualità delle acque Pag. 33 Piezometria Caratteristiche idrologico-idrauliche Stato del dissesto idraulico e idrogeologico nel bacino del Seveso Piani di emergenza e organizzazioni di volontariato Quadro interpretativo Pag. 49 effetti sulle acque dei diversi usi del suolo Pag. 49 Elementi di sensibilità e criticità Pag. 54 4. Misure Pag. 67 Misure generali e localizzate Pag. 67 Criticità e misure Pag. 93 5. Governance del Progetto Pag. 125 Percorso Pag. 125 Buone pratiche Pag. 126 Accompagnamento, comunicazione, formazione Pag. 129 Crescita della comunità locale: dallo stato di emergenza Pag. 131 allo stato di resilienza 6. Sistema di monitoraggio Pag. 133 Monitoraggio di processo Pag. 133 Indicatori per il monitoraggio dell’attuazione delle misure e dei risultati raggiunti Pag. 135 Prima fase di monitoraggio del Progetto Pag. 137 PRINCIPALI RIFERIMENTI Pag. 139 Appendice 1: Struttura del servizio mappa Pag. 140 del Progetto strategico di sottobacino del torrente Seveso Quadro conoscitivo Quadro interpretativo Appendice 2: Le misure del PTUA e del PGRA Pag. 145 INTRODUZIONE 5 1. INTroduZIONE Finalità e ruolo del Progetto strategico di sottobacino I Progetti strategici di sottobacino, definiti territoriali e normative diverse, spesso an- dall’art. 55bis della legge regionale 11 mar- che in contrasto, fondandosi su un processo zo 2005 (“Legge per il governo del territo- di governance partecipata); incidono sulla rio”), nascono come strumenti finalizzati alla pianificazione locale e sovralocale. riqualificazione dei territori dei sottobacini; Il Progetto strategico del sottobacino del essi vengono definiti “strategici” in quanto torrente Seveso ambisce a sviluppare un’a- mirano a sintetizzare le conoscenze, le po- zione sinergica tra le specifiche caratteristi- litiche, gli indirizzi e le misure riguardanti che del territorio e le progettualità sia locali tutti gli aspetti che possono concorrere alla che sovraordinate. Inoltre, attuando quanto riqualificazione dei sottobacini idrografici, e prescritto dal Programma di Tutela ed Uso devono inoltre essere l’esito di un processo delle Acque di Regione Lombardia2 (di se- di partecipazione e confronto che vede coin- guito PTUA) e dal Piano di Gestione rischio volti tutti i soggetti del territorio. Alluvioni del distretto idrografico del Po3 (di L’art. 55bis riconosce quali ambiti territoria- seguito PGrA), consegue uno degli indirizzi li adeguati per il governo delle acque e dei cardine comunitari, che chiede l’integrazio- suoli, i “sottobacini idrografici” e individua ne, ormai necessaria, tra strumenti di tute- nei Progetti Strategici di Sottobacino gli la delle acque (Direttiva 2000/60 Ce) e di strumenti idonei per il raggiungimento degli prevenzione del rischio idraulico (Direttiva obiettivi in materia di tutela e uso delle ac- 2007/60 Ce4). que e di difesa del suolo, di gestione del de- Il percorso di costruzione è nato da un im- manio idrico e di riassetto idraulico ed idro- portante processo partecipativo - quale il geologico del territorio (art. 55 comma 2)1. Contratto di Fiume Seveso - che dal 2006 I Progetti di sottobacino pertanto presenta- ha coinvolto i soggetti istituzionali e sociali no caratteristiche peculiari, ossia non sono portatori di interesse del territorio5 e rap- strumenti settoriali; si basano su geometrie presenta una proposta di assetto futuro del variabili (geografiche, morfologiche,di com- territorio del sottobacino. petenze e di governance); si occupano di un Il Progetto è interpretato come un progetto “oggetto complesso” (acque e corpi idrici, di territorio, all’interno del quale trovano qualità e sicurezza, comunità, beni culturali, modalità di integrazione le diverse com- reti ecologiche e servizi ecosistemici, bio- ponenti ambientali, le reti – materiali e im- diversità, ecc.); sono strumenti relazionali e materiali – le caratteristiche fisiche, socio- sperimentali (fanno dialogare componenti economiche e vocazionali del sottobacino 1. nel corso dell'elaborazione del presente Progetto è tuttavia risultato immediatamente chiara, come illustrato al paragrafo “Identificazione dell’ambito del Progetto” la necessità di integrare il concetto di sottobacino idrografico tenendo conto degli aspetti legati alla circolazione delle acque reflue e di drenaggio urbano, nonché gli aspetti di governance, andando in tal modo a definire un ambito territoriale con un perimetro diverso rispetto a quello del sottobacino idrografico. 2. Approvato con Delibera di Giunta regionale n. 6990 del 31 luglio 2017. 3. Approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2016. 4. Parte introduttiva, comma 17. 5. Il Contratto di Fiume Seveso, sottoscritto il 13 dicembre del 2006, conta 46 comuni del bacino, 3 Province (Como, Monza-Brianza e Milano), 6 enti Parco oltre a ATO, Agenzia Interregionale per il PO, Autorità di Bacino del Po, Ufficio Scolastico per la Lombardia, regione e ArPA Lombardia (www.contrattidifiume.it). 6 del Seveso. Propone cioè il passaggio da un di misure mirate. Le misure sono esito sia approccio alla pianificazione in cui le diver- della risposta alle specifiche esigenze del se componenti (ad esempio, quelle ambien- sottobacino a partire da analisi conosciti- tali) sono trattate e interpretate unicamente ve, scenari interpretativi, coprogettazione e come vincoli e in modo settoriale, a un ap- progettualità locali, sia dell’integrazione e proccio in cui le stesse diventano occasione dell’affinamento degli indirizzi della piani- di ripensamento delle funzioni e delle tra- ficazione sovraordinata (PTUA, PGrA, PTr – sformazioni territoriali. PPr, Piano d’Ambito, ecc.). Risponde alla richiesta di una sempre mag- L’attuazione del Progetto e delle misure pre- giore incisività dell’azione sul territorio da viste richiederà un elevato livello di coope- parte degli enti locali intervenendo median- razione in cui tutti i soggetti sono chiamati te la costruzione del quadro integrato delle a contribuire in modo attivo alla costruzione criticità e la conseguente individuazione della “comunità del Seveso”. riferimenti normativi e di pianificazione L’art. 55, comma 2, della legge regionale idrogeologico, anche al fine di migliorare la 12/2005 prevede che l’azione regionale in qualità delle acque e garantire la sicurezza materia di tutela ed uso delle acque e di di- dei cittadini e del territorio; per assicura- fesa del suolo, di gestione del demanio idrico re efficienza ed efficacia a tale azione la e di riassetto idraulico ed idrogeologico del Giunta regionale può individuare le opere territorio persegue i seguenti obiettivi, in strategiche e le aree nelle quali la manu- conformità con le politiche europee e statali: tenzione del territorio assume una valenza • promozione di un’efficace attività di rego- significativa per l’equilibrio del suolo, fa- lazione e orientamento degli usi e della vorendo la partecipazione attiva degli enti gestione del territorio per l’equilibrata locali, degli operatori del settore agricolo e composizione della molteplicità degli in- delle associazioni di volontariato; teressi presenti; • riqualificazione dei corsi d’acqua del reti- • prevenzione dei fenomeni di degrado colo principale e del reticolo idrico minore. delle acque e di dissesto idraulico e idro- In attuazione dell’art. 55 bis ex Lr 12/05, geologico perseguendo un modello inse- la DGr 22.12.2011 n. IX/2764 specifica gli diativo sostenibile, come definito dagli obiettivi del progetto strategico di sottoba- strumenti di pianificazione territoriale di cui alla presente legge e dagli strumenti cino, così riassumibili: di pianificazione di bacino vigenti; • promuovere un’efficace attività di regola- • promozione delle misure specifiche e gli zione e orientamento degli usi e della ge- interventi necessari al riequilibrio idraulico stione del territorio; ed idrogeologico del territorio, in confor- • prevenire i fenomeni di degrado delle ac- mità con i contenuti del piano di bacino di- que e di dissesto idraulico e idrogeologico strettuale
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