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IL CARBONIO HA UNA NUOVA FORMA foto di copertina: Team Trek Segafredo

Scoppia la polemica azzurra

L’inchiesta 41 Italia sì o no? È giusto che la Nazionale schieri corridori professionisti di WorldTour alle corse italiane? O dovrebbe puntare solo su atleti Under 23 per non condizionare i risultati della classifica della Ciclismo Cup che vale un posto al Giro d’Italia? Parola a Reverberi, Pelosi, Savio, Citracca, Cassani e Ghigo

di GIULIA DE MAIO

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l’editoriale Fantini De Rosa e Willier Selle Italia tolgano il disturbo - e almeno un paio sono sul piede di partenza - qualche accorgi- mento bisogna pur prenderlo. Penso che la maglia azzurra sia la cosa più bella che ci sia, ma non voglio che resti l’unica squadra in grado di portare in giro per il mondo i nostri corri- dori per mancanza di club. E penso che questo non lo voglia nemmeno Davide Cassani.

DOPING AL CERVELLO. Che testa. È il caso di dirlo e di QUELLO CHE CASSANI NON pensarlo, nel senso che bisogna davvero avere una bella testa VUOLE. L’azzurro fa vedere rosso, e in per arrivare a farsi massaggiare anche il cervello. Gli atleti, di prospettiva anche nero. Ad alcuni team ogni sport e ad ogni latitudine, lo sappiamo che proverebbero manager di formazioni Professional non qualsiasi cosa. Sappiamo anche che se dietro a tutto c’è la piace assolutamente l’idea di veder schierati al via di corse scienza e un ottimo staff di medici che garantisce la buona valevoli per la Ciclismo Cup, la vecchia coppa Italia, anche applicazione, la cosa si può fare con maggiore serenità, perché rappresentative dell’Italia di Davide Cassani composte da cor- sono loro - i medici - che ti inducono a provare, a crederci e a ridori professionisti. In questo numero abbiamo affrontato stare tranquillo. Se ne sta parlando già da un po’ e se ne parla l’argomento, dopo aver raccolto i lamenti. Abbiamo deciso di sempre di più e in maniera compiuta. In questo numero pre- dare voce a tutte le componenti della grande famiglia del cicli- sentiamo un breve intervento di Mauro Giacca, un noto ricer- smo. Per comprendere quali strade percorrere per il futuro, catore triestino, nonché direttore generale del board che rac- era necessario ascoltare, soffermarsi su un problema che è lì coglie i maggiori istituti biotecnologici del mondo, da New sotto la cenere da un po’ di tempo e di conseguenza capire se Delhi a Cape Town, che spiega la stimolazione cerebrale o è giusto proseguire per questa strada tracciata dal Ct azzurro. neurodoping: l’ultima frontiera nel miglioramento delle pre- Tutto nasce dalla vittoria di Fabio Felline, corridore talentuo- stazioni atletiche. so della Trek Segafredo che quest’anno, in maglia azzurra, ha La tecnologia è semplice, quasi elementare: due elettrodi ven- centrato il . Bruno Reverberi è stato il primo gono posizionati su due lati opposti della scatola cranica. È a sollevare il problema e a gridare l’allarme, rilanciando l’idea una tecnica nota come stimolazione transcranica a corrente di calmierare la partecipazione professionistica in azzurro; continua (tDcs), ed è stata originariamente pensata per il recu- Francesco Pelosi ha avallato la tesi del decano dei team mana- pero delle lesioni al cervello o al midollo spinale. Differisce ger; Angelo Citracca capisce, ma si adegua; Gianni Savio pare dall’elettroshock degli anni Cinquanta sostanzialmente perché invece smarcarsi, cercando spazi come un Dybala braccato dal le correnti coinvolte sono da 500 a 1000 volte più basse; di più truce dei mediani. fatto, una batteria da 9 Volt è più che sufficiente. Come scrive Ho sempre pensato che chi vince ha ragione, e chi perde cerca Giacca, la US Ski and Snowboard Association (Ussa), la fede- scuse. Capisco Reverberi, ma credo anche che Felline, suppor- razione sciistica degli Stati Uniti, sta testando questa pratica tato dai suoi Trek Segafredo, avrebbe molto probabilmente già da tempo. I benefici? La forza aumenta del 70% così come centrato l’obiettivo ancor meglio, anche senza vestire la maglia la coordinazione che ha un picco dell’80%. Per gli sport di bianca degli azzurri. Detto questo, però, il problema c’è. Ed è resistenza come il ciclismo, ad esempio, riduce negli atleti quello che riguarda e vede impegnati gli ultimi, irriducibili e anche la percezione della fatica. Nel frattempo, la Halo, l’a- per questo eroici sponsor di casa nostra. Per come si è ristret- zienda che collabora con gli sciatori della Ussa, già vende una to il nostro ciclismo, dobbiamo trattarli con i guanti , sorta di cuffiette da collegare all’iPhone per praticare questa esattamente come se ci dovessimo trovare a maneggiare pezzi elettrostimolazione cranica a casa. Da tempo vediamo giocato- pregiati di argenteria di famiglia. Se anche gli azzurri di ri di calcio scendere dai Motorhome con le loro enormi cuffie Cassani tolgono vittorie ai team di seconda fascia, c’è davvero multicolori molto alla moda. L’interrogativo che si stanno il rischio che si sfasci tutto. Il paradosso è che Cassani cerca i ponendo in tanti è il seguente: saranno davvero cuffie per ragazzi da portare in azzurro, ma ormai poche sono le squadre ascoltare solo musica? C’è chi ipotizza che sia davvero tutta in grado di garantirglieli. Ecco che il problema si pone e un’altra musica: nella sostanza quelle cuffie non sono altro che riguarda tutte le componenti in gioco: squadre e Federazione, elettrostimolatori cutanei, come tuttoBICI può mostrarvi in egual misura. Non a caso Enzo Ghigo, presidente della (foto) in questo numero. Ma si pone anche un altro interroga- Lega, ha precisato su questo numero di tuttoBICI che è il caso tivo: questo è davvero doping? Questa va considerata a tutti di rivedere qualcosa nell’attribuzione dei punti. Qui il perico- gli effetti una alterazione fisica? Perché l’elettrostimolazione al lo è uno solo: dopo essere diventati la nazione che più di ogni muscolo può andare bene e alla scatola cranica no? Domande altra esporta nel World Tour tecnici, corridori, allenatori e alle quali dovrà fornire risposte la comunità scientifica. Ma personale, rischiamo di restare senza team. Se non vogliamo vanno date in fretta: si diano una scossa, pardon, una mossa. che anche Bardiani Csf, Androni Sidermec, Nippo Vini Pier Augusto Stagi

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 5 NewS

a cura della Redazione ANDREA MORELLI TREK SEGAFREDO PEDALA CON MAPEI SPORT Si rinnova la collaborazione tra il team statunitense e lo Sport Service Mapei: i corridori verranno seguiti per la preparazione e per le verifiche periodiche della condizione di Giulia De Maio

6 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI er il secondo anno consecutivo il Team Trek Segafredo ha scelto il Centro Ricerche Mapei Sport. Lo spagnolo FIXING Alberto Contador, tra i sei ciclisti della storia a poter Il borsino mensile di tuttoBICI Pvantare la tripla corona, l’olandese , che quest’anno punta forte al Giro d’Italia n°100, il campione ita- liano e il tedesco , che nel nzo GHIGO. Il 5 febbraio, con il Gp Costa 2015 ha firmato la doppietta Sanremo - Roubaix, vengono Ede gli Etruschi a Donoratico, gara di apertura seguiti insieme ai compagni per la preparazione e le periodi- in Italia, il nostro ciclismo ha voltato pagina. che valutazioni funzionali in laboratorio dallo staff altamente Debutta un progetto rivoluzionario, voluto dalla qualificato del centro di Olgiate Olona (VA). Lo staff di Mapei Lega del professionismo guidata da Enzo Ghigo, Sport, composto da ricercatori, medici, tecnici sportivi e per- che punta a valorizzare, commercializzare e far sonale di supporto specializzato, guidato dal direttore respon- crescere il nostro movimento in televisione e nel sabile e sanitario Claudio Pecci, giocherà un ruolo chiave mondo digitale/social. Le gare italiane si vedranno in simulcast anche per lo sviluppo del vivaio della squadra professionistica sia in tv, sia sul web. Oltre alla Rai, in Italia la diretta sarà che sta prendendo forma sotto l’occhio attento di . coperta anche da Eurosport; all’estero, in una cinquantina di Andrea Morelli, responsabile del settore ciclismo e del labora- Paesi, tra cui Fran cia (Equipe 21), Danimarca e Gran Bretagna. torio di analisi del movimento, illustra come si sviluppa nel Sul web, con la stessa durata della programmazione televisiva, dettaglio la collaborazione: «Per noi è stato un piacere rinno- le corse saranno sempre visibili sul sito della Gazzetta dello vare questa partnership. Con Luca Guercilena, team manager Sport, Repubblica.it e tuttobiciweb.it. Insomma, anche noi, nel della formazione statunitense, ho un ottimo rapporto di amici- nostro piccolo, contribuiamo a fare il ciclismo sempre più gran- zia oltre che professionale che ci lega da quando ci siamo de. conosciuti alle lezioni dell’I.S.E.F. e si è consolidato nel mo- mento in cui ci siamo ritrovati a lavorare insieme, quando Aldo iccardo MINALI. È un figlio d’arte, il 21 enne Sassi l’ha scelto come collaboratore alcuni anni dopo che il Rvelocista dell’Astana, che sin dalle sue prime centro è nato. Condividiamo gli stessi valori che sono poi quel- pedalate nella massima categoria, si è distinto, con li su cui sono fondate entrambe le aziende per cui lavoriamo. piazzamenti degni di nota. Insomma è un figlio La collaborazione si realizza sia attraverso i test di valutazione d’arte che si è messo subito a sgobbare e a fare ma - funzionale, come il test di massimo consumo di ossigeno o il ledettamente bene il proprio mestiere, perché non è test di endurance col lattato, svolti nel laboratorio per l’alta un figlio di papà. prestazione di Mapei Sport, ma anche attraverso la mia presen- za o quella dei nostri tecnici durante i training camp o le corse avide MARTINELLI. Al Dubai Tour il fi - per supportare gli atleti e lo staff del team. La grande espe- Dgliolo di mamma Anna e papà Beppe si è rienza maturata in passato, prima con lo squadrone Mapei poi fatto apprezzare e applaudire per la potenza, il supportando altre realtà di vertice come quella di colpo d’occhio, la lucidità nel tirare le volate a ca- con BMC e di Ivan Basso in Liquigas e la continua voglia di cre- pitan Marcel Kittel. Lui, il Davide, resta con i pie- scere attraverso l’aggiornamento e la ricerca scientifica appli- di ben saldi per terra. Sorride e ringrazia. Per cata, credo siano i motivi che hanno spinto Trek Segafredo ad questo è un grande. iniziare questa collaborazione e a continuarla anche nel 2017. Quella passata è stata tra l’altro l’annata che ha visto un arino BARTOLETTI. Si precipita da San re - “nostro” ex atleta - Fabian Cancellara - concludere la sua glo- Mmo - dove era per motivi di lavoro al Fe stival riosa carriera. Abbiamo voluto accompagnare Spartacus fino della canzone - a Milano, per celebrare Ernesto alla fine cercando di supportarlo al meglio delle nostre possi- Col nago, il Maestro di Cambiago che ha compiuto bilità per permettergli di chiudere in bellezza questo percorso 85 anni. «Ernesto è l’unico che sia stato capace di iniziato con Mapei». farmi lasciare il Festival per tornare a Milano». An - E ancora: «Il nuovo “progetto giovani” ci stimola parecchio. che Marino, nel suo piccolo, è unico. Un atleta che conosco bene e che ho allenato, Ivan Basso, ne è il responsabile e servirà da collegamento tra la prima squadra ance ARMSTRONG. Christopher Cooper, giudice federa- e le squadre juniores e under 23 nell’orbita di Trek Segafredo Lle degli Stati Uniti, a Washington, ha di fatto legittimato per scovare nuovi talenti, sia italiani che stranieri; un po’ un nuovo processo contro , che rischia così di come la squadra giovani che il patron Squinzi ed il Prof. Sassi essere condannato a pagare circa 100 milioni di dollari (94 hanno voluto così fortemente ai tempi del team Mapei. Ruben milioni di euro) per avere frodato lo Stato americano. Li recla- Guerreiro, atleta portoghese neo professionista della Trek ma il Ministero della Giustizia. Alla base, naturalmente, c’è il Segafredo e Jacopo Mosca, passato professionista con un altro doping (prima scoperto, poi confessato) del texano, privato dei team, ma che ha vestito come stagiare la divisa nero-bianca, 7 vinti con l’inganno e radiato. E la sponsoriz- sono alcuni degli atleti che nella passata stagione sono stati zazione alla sua squadra da parte dell’Us Postal, il servizio pub- oggetto della collaborazione con Mapei Sport. Crediamo molto blico delle poste Usa: più di 32 milioni di dollari versati (di cui in questo progetto che personalmente spero porterà a scoprire 13,5 ad Armstrong) alla società di gestione Tailwind Sports nuovi talenti, magari italiani, per il futuro del nostro movi- Corp., a cui per l’accusa vanno aggiunti danni e interessi. Per il mento. Mapei Sport augura a tutto il team Trek Segafredo giudice Cooper, ci vuole una giuria per stabilire se lo Stato ame- un’annata ricca di soddisfazioni e successi. Sicuramente con ricano ne abbia avuto un pregiudizio. Il tutto dopo le richieste atleti del calibro di Contador e Mollema nei grandi giri e di di Floyd Landis, ex compagno di Armstrong (a sua Degenkolb, Nizzolo e Fabio Felline, vincitore del Trofeo Lai- volta dopato e privato del successo al Tour 2006), gueglia, nelle classiche monumento e nelle brevi corse a tappe che poi si è rivelato il grande accusatore del texano. si potrà puntare al massimo risultato». Paul D. Scott è il legale di Landis e ha detto: «Sono soddisfatto che si vada a processo, la finish line per Armstrong si sta avvicinando velocemente».

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 7 8 NewS M un respirapolvere”? Chi hadetto“hocomprato in tv Pmg, produttrice dellegareitaliane per lebuchesignificache Se lecorseinToscana sonoarischio per leclassichevuoldireche Niente invitialleitaliane nel realityJump Con icaschiPocrischisono a Kittelconfermache La gomitatadiGrivko si dàallamtbperché Paolini dopoildopingallacoca valgono menoperché Le vittoriealDubaiTour La FlyEmiratesnelciclismodeve e d c e d c e d c e d c e d c e d c e d c e d c e d c e d c Se Wigginssirompe lagamba ARZO Gigggetto Sgarbozza un pneumologo un domestico Permetteteci dimostraregare Produzione mescolagomme Pulse mediagroup la stagionepuòandarbuca si voglionoevitareguai le stradesonopessime l’Italia nonèpiùunclassico non abbiamocorridori guarderemo glialtri più lungodellagamba il saltoèstato è megliochenonsidiaallatv è megliocheevitilaneve Poc azzerati limitati in gruppoc’èchialzailgomito duro il ciclismoèsport si lottafindalleprimegare sa comesivanelfosso nessun teamsustradal’hacercato vuol cambiaresettore sono scrittesullasabbia è unacorsadirodaggio le tappesonocorte volare stare nell’elite vincere comenelcalcio , significa • 3/2017 I dubbidi Angelo Costa Arriva ildoping L è nota come stimolazione transcranica a ni attraversati. Tecnicamente, latecnica biando illivellodieccitabilitàdei neuro- del cervellopasseràlacorrente, cam- trodi de termina attraverso quali regioni ca; ilposizionamento preciso degli elet- lizzati perscaricare una corrente elettri- lati oppostidella scatolacranica euti- due elettrodi sono posizionati sudue tecnologia èsemplice, quasi grossolana: Sembrano normalicuffie,inrealtàtrasmettonocorrenteelettrica e permettono disentiremenolafatica delle prestazioni atletiche. La frontiera nel miglioramento brale oneurodoping: èl’ultima a chiamano stimolazione cere- T UTTO al cervello:aumentanoforzaecoordinazione B ICI

ciamento percontrollare discesaesalto sci devono com di punta che praticano ilsaltocongli zione sciistica degli StatiUniti. Gliatleti Snowboard Asso mentando latDcsUS Skiand Volt èlargamente sufficiente. Stasperi- più bas renti coinvoltesono da 500a1000volte anni ‘50sostanzialmente perché lecor- nale. Dif ferisce dall’elettroshock degli delle le ginariamente pensata perilrecupero corrente continua (tDcs),edèstataori-

sioni alcervelloomidollo spi- se; difatto, una batteria da 9 di MauroGiacca ciation (Ussa), lafedera- binare potenzaebilan- c cerebrale

a più di 100 km l’ora. I primi risultati mostrano che, applicando 4 volte alla setti- mana per 2 settimane consecutive la tDcs, la forza aumenta del 70% e la coordinazione dell’80%. Un altro studio presentato questo mese in un meeting sulle basi biologiche delle prestazioni atletiche di elite a Nottingham ha indicato che la tDcs riduce anche la percezione della fatica. Stimolando la corteccia temporale di una serie di cicli- sti e poi misurando la loro capacità di peda- lare fino allo stremo delle forze, si è osser- vato che questi percepiscono meno la stan- chezza e pedalano imperterriti più a lungo. La stimolazione elettrica potrebbe agire su quei centri del cervello, la cui esistenza è già stata ipotizzata negli anni ‘90, che regolano il senso di affaticamento e impedi-

scono ai muscoli di continuare a muoversi, Institute della Cornell University di New per evitare potenziali danni. Sono soltanto York. Nel frattempo, la Halo, l’azienda che pochi gli atleti sottoposti a questi tratta- collabora con gli sciatori della Ussa, già menti, almeno per ora, e nessuna conclusio- vende una sorta di cuffie da collegare ne sicura di efficacia può essere desunta in all’iPhone per praticare la tDcs a casa. Oltre maniera definitiva. La Red Bull, nel suo cen- agli atleti, ha come obiettivo di marketing il tro di ricerca di Santa Monica in California, vasto pubblico degli utilizzatori dei video- sta sperimentando la tDcs nel contesto del giochi: stimolando la corteccia cerebrale, suo Project Endurance, in collaborazione con aumentano anche destrezza e velocità. Che neuroscienziati del Burke Medical Research mondo...

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 9 Sonny Colbrelli, bresciano della Bahrain Merida, ha vinto la sua battaglia con la bilancia e ha ben chiari gli obiettivi per la stagione

NewS a maglia - quella del Bahrain Merida - è nuova, ma nuove sono soprattutto RONTO AL ALTO le ambizioni di Sonny Colbrelli, chia- «P S Lmato a compiere un salto di qualità nella sua nuova veste di corridore di punta di un team di WorldTour. «L’inizio di stagione è stato buono: a Dubai mi sono misurato in qualche volata anche se DI UALITÀ non posso competere con i velocisti puri. Ma Q , sono in linea con le mie aspettative. E sono contento anche di come ho gestito la situa- zione peso. Sono un paio di chili sopra, co - me sempre in questo periodo. Ma finalmente sulla bilancia sono riuscito a trovare l’equili- PUNTO SU CLASSICHE brio, perché in passato con il peso ci ho litigato spesso: o ero troppo so pra o E MONDIALE» ero troppo magro».

10 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI Come è stato l’impatto con la nuova realtà? «Sono sincero, non mi aspettavo un team già così organizzato, sebbene sia al debutto. Il gruppo è già affiatato, nei due ritiri ab - biamo costruito subito un bel clima e un’ot- tima intesa. C’è molto entusiasmo». Si sente più responsabilizzato? «So che da me il team si aspetta segnali im- portanti, ma il primo a volere i risultati sono proprio io. Sarà l’anno della verità. Avrò le mie carte da giocare, sapendo di poter con- tare sull’aiuto di compagni di livello mondia- le. La Sanremo è il primo grande traguardo, poi c’è il Fiandre, anche se non ho mai corso sul pavé e quindi dovrò prendere un po’ le misure: ma non vedo l’ora, sono molto curio- so». Farà anche la Parigi-Roubaix? «È una corsa che mi affascina tantissimo, mi piacerebbe provarla, ma correrla vorrebbe dire mettere le gambe in croce in vista delle corse delle Ardenne. C’è l’Amstel, nella quale lo scorso anno sono arrivato terzo, che mi stuzzica in maniera particolare». Le Ardenne sono ideali anche per Ga- sparotto: problemi di coabitazione? «Ho sempre pensato che una squadra debba avere due cartucce da sparare piuttosto che una sola». E il Giro d’Italia? «Non è nei programmi, perché la squadra sarà tutta per Nibali. Un po’ mi spiace, ma in compenso sarò al Tour, che non ho mai cor - so. E se arrivasse una tappa...». Torniamo al mondiale in Qatar. «Mi mangio ancora le mani. Ho commesso un errore di inesperienza, quando si è accesa la corsa ero dietro e ho perso l’attimo decisivo. Ero al top della condizione». E andiamo al mondiale di Bergen: ci sta già pensando? «Sarei bugiardo se dicessi di no. È uno dei miei grandi obiettivi. Poi bisogna guada- gnarselo, chiaro. Ma farò di tutto per farmi trovare pronto. E stavolta, di sicuro, non mi farò più sorprendere».

SONNY COLBRELLI

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 11 12 NewS M ARZO • 3/2017 Addio all’uomo WALKOWIAK della sorpresa T UTTO B ICI ROGER WALKOWIAK

i è spento nei pressi di Vichy, alle soglie dei 90 anni che avrebbe compiuto il 2 marzo. Era nato a Montlucon, la cittadina francese del- Sl’Alvernia da dove, il 28 luglio 1956, scattò l’ultima tappa del Tour de France dall’esito più ina- spettato della storia. Da pochi giorni, cioè dalla morte dello svizzero Ferdi Kubler, avvenuta il 29 dicembre, Roger Walkowiak era il più anziano vinci- tore della Grande Boucle. Ma se ne è andato pure lui, ce dendo il testimone allo spagnolo Fe derico Baha- montes, oggi ottantottenne. Figlio di immigrati polacchi, conquistò quel Tour rocambolesco da vero e proprio signor nessuno, arrivando a far coniare la definizione di «Tour à la Walko», adottata poi per tutte le vittorie lotteria. Orfano per vari motivi dei grandi attori dell’epoca - Coppi, Bibet, Kubler e Koblet - il Tour del 1956 ha in Charly Gaul, fresco vincitore del Giro, e nello stesso Bahamontes i due principali favoriti. Ma alla settima tappa, da Lorient ad Angers, i due si fanno sorpren- dere da una fuga da lontano di 31 corridori, appa- rentemente innocua e senza nomi di grido, che va agli archivi con un distacco abissale: oltre 18 minuti sul gruppo, vittoria di Alessandro Fantini e maglia gialla a Roger Walkowiak, 29 anni, tre vittorie di poco conto alle spalle, portacolori della squadra più modesta tra tutte quelle al via, la selezione regiona- le Nord-Est-Centre. Nessuno crede che quel «ragazzo grassoccio, con delle guance piene e un accenno di pancetta» - così lo definisce Antoine Blondin, quasi irritato, sull’Equipe - possa passare indenne dai Pirenei e poi dalle Alpi, figuriamoci arrivare in giallo a Parigi. Infatti, dopo tre giorni, Roger cede la maglia a Voorting, scivolando a 9’04” dal nuovo lea- der. Ma a cinque tappe dalla fine, la Torino-Grenoble - con Moncenisio, Croix de Fer e Luitel - lo ricatapul- ta al comando. E nemmeno la lunghissima crono, 73 km da Saint Etienne a Lione, riesce a scardinare la sua leadership. Walkowiak trionfa così a Parigi, con 1’25” sul connazionale Gilbert Bauvin e 3’44” sul belga Jan Adriaenssens. La sua carriera conoscerà poi due vittorie di tappa alla Vuelta e poco altro, sino al ritiro a fine 1960. Poi il ritorno nell’anonimato, prima a gestire un distributore di benzina, quindi a lavorare in fabbrica, snobbato dagli stessi connazionali, che non gli han- no mai perdonato di aver «sporcato» la grandeur del Tour, di aver inserito in quell’albo d’oro dai nomi al- tisonanti anche il suo privo di pedegree. Ma la sua vittoria ha dimostrato che talvolta, pur senza essere fenomeni, conta farsi semplicemente trovare al po - sto giusto al momento giusto.

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 13 14 NewS M mondo. portare ilnomediMarco ingiro peril crescere emigliorare. Epercontinuare a Manuel adessofa il corridore, lavora per furia divederli». sulle sueimprese liabbiamo consumati a ra Marco: neera innamorato, ifilmati tare. Manuelmihasempre chiestocom’e- incrociavamo atornare indietro persalu- uscire inbiciedera luiperprimoseci cessivi, ioavevo smessomacontinuavo a un ragazzo bravo. Gentile. Negli anni suc- me laregalò perché loavevo aiutato.Era gialla comequelladelTour deFrance, e in Ca labria. Aveva lamagliadileader, era primo. DisputammolaSeiGiornidelSole, squadra diMarco. «Ioalterzoanno,lui alla RinascitaRavenna fucompagnodi l’impiegato, èstatocorridore enel1989 famiglia, perché papàLoris, cheadessofa E Pantani tornasempre neidiscorsi di vane. Vuelta Valen ciana emagliadimigliorgio- piede giusto: terzo postofinalealla con laBmcehainiziatol’annoil Senni ha24anni,èallaterzastagione nata così». ascoltavo. Lapassioneperilciclismoè va conmiopadre Loris. Iorestavo zittoe mento nellemiezone. Eognitantoparla- prendere. Lovedevo poiuscire inallena- Riviera. Marco qualchevolta laveniva a Manola. Lasquadra era laSidermec- Serena Boschetti,lafigliadellasorella tra iGiovanissimi conlanipotediMarco, tra il1998e1999,hocorso unanno E poiaggiunge:«Daragazzino, acavallo pazzo perMarco». Tonkov alGiro 1998:ero piccolomagià 2000. Ericordo benepure quandostaccò Armstrong sulMontVentoux, alTour lato allatelevisione quandovinsecontro perché avevo solodueanni,maero incol- di quandosirivelò alGiro d’Italia1994 ispirazione. Certo,nonhoricordi diretti fatto l’abitudine:«Marco èstatolamia in giro, maManuelSenniormaiciha Pantani -èunfardello pesantedaportare E «PANTANI, MIAISPIRAZIONE» LA MANUEL SENNI ARZO • 3/2017 in linead’ariadadove abitava frazione diSala,aunchilometro senatico -perlaprecisione della ssere l’unicoprofessionista diCe - T UTTO B IC I Marzo, i nostri auguri vanno a...

Questo mese i nostri migliori auguri di buon compleanno vanno a....

il... campione anni 4 Enrico Barbin 27 7 Alessandro Bisolti 32 9 Roberto Ferrari 34 11 Stefano Pirazzi 30 11 Manuel Senni 25 12 30 13 Luca Wackermann 25 17 Dario Cataldo 32 22 Enrico Gasparotto 35 27 Diego Rosa 28 29 Fabio Felline 27 30 Valerio Conti 24 30 Marco Frapporti 32

Fra i tecnici, auguri a Giuseppe Mar ti - nelli (65 anni l’11).

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 15 16 NewS M ROSA Punto tuttosul ARZO • 3/2017 T UTTO B ICI DIEGO ROSA

a “prima” è stata buona davvero: Diego quello che vuole e ciò che deve fare». Rosa all’esordio con la maglia del Team Dopo l’Andalucia dove la vedremo correre? Sky si è trovato a lottare con i grandi «Soprattuto in Italia: disputerò Strade Bian - alla Vuelta Andalucia e ha dato subito che, Tirreno-Adriatico, Volta Catalunya, Tour L of the Alps e alla fine il Giro d’Italia». dimostrazione del suo valore: quinto nella classifica finale, dopo aver colto un quarto e Come vede la corsa rosa? un sesto posto nelle due frazioni più impe- «Molto diversa dall’ultima a cui ho partecipa- gnative. to, nel 2015. Allora c’erano solo due squadre «Quella di approdare al Team Sky è la scelta che lottavano per la generale: la Tinkoff di migliore che potessi fare. «Ho firmato per tre Contador e noi dell’Astana con Aru e Landa. anni e se avessi pensato solo ai soldi avrei Stavolta ce ne saranno molte di più e sono fatto un’altra scelta. Sky è la squadra che ti convinto che affronteremo una corsa deva- mette nelle condizioni ideali per fare il corri- stante, una battaglia perenne». dore. Chiaro che poi I capitani del Team devi metterci del tuo, Sky saranno Geraint ma i presupposti so - Thomas e Mikel Lan - no ideali. La cura dei Tanta Italia nei programmi del da. Quale sarà il suo dettagli è fondamen- piemontese che è approdato ruolo? tale in tutto questo. «Battitore libero Un esempio: in altu- quest’anno al Team Sky: «Al pronto a sfruttare ra, al Teide, avevamo Giro correrò da battitore libero. occasioni particolari, anche le bici da cro- magari una fuga da no e abbiamo potuto Se vai forte lo spazio te lo crei» lontano. I capitani? allenarci al meglio». Non è un problema Com’è stato l’inseri- aiutarli. Poi, se vai mento nel gruppo? forte, lo spazio te lo crei da solo». «Facile, in molti abitiamo a Montecarlo e Sì al Giro e no alla Liegi, dove pure lo dintorni e la squadra ha una villetta-magaz- scorso anno è arrivato decimo, migliore tra zino dove ci raduniamo e partiamo per gli gli italiani. allenamenti, con il massaggiatore a disposi- «Ne ho parlato con i responsabili del team. zione. Ho pedalato spesso con Puccio, Poels, Ma andare alla Liegi anche solo al 90% della Thomas, Rowe e Froomey (a Sky tutti chia- condizione è da stupidi perché non basta. mano così il re del Tour, ndr)». Per essere davvero competitivi serve un avvi- E Froome com’è visto da vicino? cinamento ad hoc. Ne riparleremo per l’edi- «Un capitano vero. Carattere forte, serio, sa zione dell 2018».

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 17 a discesa del Colle dell’Agnel lo la ricorderà per tut ta la vita. La scivo- lata e l’impatto contro il muro di neve a bordo strada gli è costata la NewS L maglia rosa che aveva indosso e l’addio alla possibile (e vicinissima) prestigiosa vittoria nella classifica finale del Giro

d’Italia del 2016. Steven Kruijswijk, clas- se 1987, olandese di Nuenen, portacolori del Team Lotto NL-Jumbo, poche settima- ne fa è stato a Bergamo per scoprire il percorso della quindicesima tappa della corsa rosa in programma il 21 maggio del 2017. Kruijswijk ha effettuato la ricogni- zione in sella alla sua Bianchi Oltre XR4 insieme a Beppe “Turbo” Guerini, seguito RUIJSWIJK in ammiraglia dal grande . In una giornata fredda ma limpida, l’olan-

K dese ha percorso una settantina di chilo- metri della Gf Felice Gimondi affrontando le salite di Colle Gallo e Selvino per poi chiudere con la breve ascesa della Boccola che porta in Città Alta, che sarà teatro

TEVEN A scuola da S

18 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI della parte finale della tappa del Giro. degli olandesi, non solo degli appassio- Dopo la caduta al Giro sei finito per terra Cosa le è rimasto nella testa di quel giorno nati della bicicletta. Considerate che nes- alla Vuelta per via di un paletto non se - al Colle dell’Agnello? sun corridore olandese ha mai vinto il gnalato, con una clavicola fratturata. Due «La cicatrice è ancora aperta e non so se Giro d’Italia e quindi, quando ho indossa- cadute così gravi lasciano scorie? riuscirà mai a rimarginarsi. Però preferi- to la maglia rosa, si è scatenato l’entusia- «No, non direi. Almeno nel mio caso non sco ricordare i cinque giorni che ho vissu- smo. In Olanda si aspettano per il Giro porto conseguenze negative. A parte il to in maglia rosa, che per me sono stati del 2017 una mia grande prova». fatto che sono cadute diverse e nel secon- molto importanti e che hanno cambiato le Sei prof dal 2010 e al Giro d’Italia sei do caso non è avvenuta per un mio errore. cose. Ho capito che posso veramente pun- sempre andato in crescendo, dal 18° posto Mi spiace perché mi ero preparato bene all’esordio al 4° dell’ultima edizione. per la Vuelta, avevo una bella condizione «È il frutto di tanti anni di intensi alle- ed ero sicuro di poter fare una corsa di namenti che mi hanno portato ad essere vertice come avevo fatto al Giro». competitivo per le grandi corse a tappe. Hai avuto diverse offerte, ma hai scelto di La svolta è arrivata due anni fa proprio al rimanere al Team Lotto NL-Jumbo. «Questa è una fase importante della mia carriera. Ho scelto di consolidarmi in un gruppo di lavoro che già conosco e dove mi trovo bene, piuttosto che rischiare in un nuovo team, in un nuovo ambiente dove mi sarei dovuto inserire. Quest’anno poi il team Lotto si è rinforzato e quindi sono sicuro che nelle tappe di salita non rimarrò solo come lo scorso anno».

tare in alto, che ho le qualità per vincere La benedizione finale per l’olandese in il Giro d’Italia». Giro quando nella tappa Pinzolo-Aprica maglia rosa nel 2017 l’ha data Felice Un Giro che comunque ti ha dato la possi- sono rimasto sempre con i primi e con Gimondi: «Steven è un ragazzo motivato, bilità di metterti in mostra come mai Contador. Sono scollinato per primo sul semplice, diverso da me che ero nervoso, prima in carriera. È cambiato qualcosa in Mortirolo e sono arrivato secondo al tra- lui la pressione non la sente. L’ho guarda- Olanda dopo questa avventura? guardo superato solo da Landa. In quella to pedalare nella ricognizione e ho visto «C’è stata una grande reazione da parte tappa ho fatto il salto di qualità». un atleta forte ed elegante in bicicletta, alla fine nonostante il gran freddo ha voluto lo stesso andare in Città Alta per provare la parte finale della tappa del Giro che arriverà a Bergamo, e questo la dice lunga sulla sua professionalità e mentalità. Io ho vinto la 50ma edizione del Giro nel 1976, gli auguro di vincere quest’anno l’edizione numero 100». Gimondi Valerio Zeccato

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 19 rapporti& relazioni Gente così

ello scorso numero ho ese- guito (verbo opportuno, Normai interpreto il mio passato giornalistico, sicuramente bischero ma probabilmente inten- non ce n’è più so, come un tema che mi sono au- toassegnato per dovere e per pia- di Gian Paolo Ormezzano cere) una prima rassegna di “miei” giornalisti del ciclismo, visti allora corridori in azione, perché la no - anche ieraticità. Scriveva a pen na lo. Però giornalisti così non se ne con i miei poveri occhi e comme- stra auto era quella che ospitava mentre io tempestavo la Olivetti, producono più, questo voglio scri- morati adesso con il mio povero tutta la giuria. Lui preferiva i cal- eppure abbiamo vissuto collegan- verlo. E non se ne producono più cuore, entro i limiti della mia coli della media della tappa, ora za, amicizia e altro ancora, sempre come Cesare Fascetti. grammatica e della mia sintassi: li- dopo ora, alla visione delle fasi di natura nobile, come il culto miti miei ma forse non solo miei... della corsa. E se la media era bassa dello sport alto e puro, ai Giochi e eguiva il Giro d’Italia an- Non internato e neanche censura- la corsa per lui era brutta. Un gior- non solo. Aveva quattro figli e io che in motocicletta, per il to, vado avanti nello svolgimento no osai e gli dissi: «Ma avvocato ero ancora scapolo. Ho poi recu- SCorriere Lombardo, edizio- del personalissimo tema, pescando (era l’Avvocato perché sì, come perato in parte e gli sono grato ni pomeridiane e telefoni proble- altri nomi e intanto sapendo che poi fu Gianni Agnelli), se la media dell’input. matici, arrivò tardi a Tuttosport, dimenticherò tanta gente valida e è bassa perché un dinosauro ha che lui voleva trasformare in Tutto - farò dell’onanismo personale con i ostruito a lungo la strada e i corri- ino Sala, dell’Unità, riven- ciclismo. Mai visto uno così inna- ricordi. dori lo aggirano con molto corag- dicava il primato della sua morato della bicicletta, anche se gio, la corsa diventa storica: e lei la GVoghera sul resto del scriveva pure bene di Formula 1, ubito Giuseppe Ambrosi- condanna?». Mi rispose paterno: mon do prima di Valentino il sarto dove gareggiava un suo nipote. Le - ni, ci mancherebbe altro. «La media è tutto, non c’è nulla anzi lo stilista e Arbasino lo scrit- gato a Fiorenzo Magni per idee e SGrande direttore della che intacchi la sua valenza inter- tore, suoi concittadini. Si nutriva opere, intransigente e diligente, “rosea” e del Giro, dove fu mio pretativa». da fringuello, una pastina in brodo pieno di notizie che regalava a tut- compagno d’auto quando trasmi- e basta. Nel 1984, a Città del Mes - ti i colleghi, purché si scrivesse di grò a Tuttosport, mia guida di ri - i ha voluto bene e mi sico per il record dell’ora di Fran - ciclismo. Quando divenni diretto- storante in ristorante («bisogna ha ospitato alcune vol - cesco Moser, in albergo si faceva re di Tuttosport lui, collaboratore scegliere sempre fra quelli che da- Mte, chez lui, a Settecro- una minestrina all’ora del pasto di fra i primari, voleva che relegassi il vanti espongono la sagoma in car- ciari, una collina sopra Cesena, Voghera, tenendo conto del fuso calcio in ultima pagina, il giornale tone di un cuoco, ci vuole corag- Romagna totale. Il suo studio era orario. doveva essere occupato dalle vi - gio e ci vuole sicurezza dei propri in una cabina su palafitte, come Sergio Zavoli, Gianni Mura, cende dei ciclisti. Mai visto sentito piatti per fare un richiamo simi- quelle dei pescatori di Cesenatico. Adriano De Zan, Enrico Ameri, patito ammirato uno più devoto le»). Mangiava pochissimo però si Aveva un archivio sensazionale e Sandro Ciotti (gli ultimi due anche ad uno sport e più in buona fede macchiava regolarmente la giacca, poco utilizzato. A Torino - La giornalisti di ciclismo, come il loro di lui. Penso che mi abbia amato e che teneva anche a tavola (in que- Stampa - aveva inventato la prima “figlio” Bruno Pizzul) sono stati odiato, anche senza conoscere sto ho imparato da lui: mi macchio redazione sportiva vera e propria, sin troppo grandi perché io li com- Ovi dio. Se ne è andato quando però la camicia, perché non porto ci teneva a precisarlo. prima nei miei aneddoti. Idem sta vo lontano assai dall’Italia, per giacche). Nel 1963, preistoria, un Vado di corsa slalomando fra altri. Beppe Conti che da solo a Tutto- un’Olimpiade, evento che per lui dissidio forte tra federazione e lega Gianni Melidoni romano del sport faceva (mi faceva, quando valeva, in tutto il suo dipanarsi, sì privò per qualche giorno il Giro Messaggero è stato come un fratel- ero direttore, e che sempre sia lo - e no una tappa senza scosse del d’Italia dei giudici federali. La cor- lo, e “fratello” ci siamo ap pellati. dato) tutta una redazione ciclisti- . sa affidò la sua regolarità a lui, Ex nuotatori agonistici tutti e due. ca. Mura poi scrive eccome ancora gran patriarca. Fu una delle rare Era l’opposto esatto di me, per cose sue davvero speciali, e po - Gian Paolo Ormezzano, occasioni in cui vidi molto spesso i cal ma, pacatezza, riflessione, trebbe inchiodarmi al mio ridico- opinionista de “La Stampa”

20 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI Test e programmi di allenamento per sportivi di ogni livello

BIOMECCANICA 1996-2017 Oltre 20 anni di assistenza agli atleti Ricerca scientifica e divulgazione della cultura sportiva TEST DI VALUTAZIONE

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Claudio Pecci Alimentazione e ciclismo di Marco Neri e Alberto Bargossi Un libro per voi Elika Edizioni pag. 142 - € 12,50 a cura della Libreria dello Sport Gli alimenti, il calcolo della dieta, la ricerca del peso ideale e gli integratori per consentire la massima prestazione: l’im- Epopea Salvarani portanza dell’alimentazione sia per la salute che per la resa Storia di una famiglia, un’azienda sportiva è una verità ormai consolidata. Per questo motivo e una squadra che hanno scritto grandi pagine ogni ciclista deve conoscere cosa sono le proteine, i carboidrati, i nelle corse più importanti e caratterizzato grassi, le vitamine, i minerali. L’atleta deve inoltre sapere a cosa ser- vono questi elementi, in quali momenti della giornata è meglio assu- un decennio di ciclismo al livello più alto merli e come cambiano le loro proporzioni in base ai periodi di alle- namento. Questo facile testo, oltre a fornire i dati fondamentali del- l’alimentazione, aiuta anche a capire quale può essere il consumo C’era una volta calorico e da dove nascono i calcoli per la dieta personale e offre la Salvarani molti consigli che possono accompagnare la dieta. di Alessandro Freschi e Paolo Gandolfi 1001 Biciclette Kriss Editore I migliori modelli pag. 176 - € 22,00 di ieri e si oggi Pensare Salvarani di Guy Kesteven vuol dire pensare ad Gingko Edizioni € un marchio, ad una pag. 960 - 35,00 squadra, a grandi campioni e a una 1001 biciclette presenta la sto- bella fetta di storia del ciclismo vissuta con passione, professionalità ria e illustra le caratteristiche e un pizzico di giustificata follia delle biciclette più significative Nata e cresciuta attorno al piccolo paese di Baganzola, alle porte di di ogni tempo. Arricchito da Parma, l’azienda Salvarani diventa presto un simbolo di sviluppo ed una straordinaria galleria di innovazione. Alla fine del 1962, con la nascita del Gruppo Sportivo, immagini, il libro spazia dalla l’obiettivo dei fratelli Salvarani è quello di farsi conoscere sempre più strada alla mountain bike, dai in giro per il mondo. È proprio da quel momento che inizia il mito. mezzi d’uso quotidiano a quelli Tanti campioni, centinaia di vittorie, una delle squadre più blasonate da corsa, dai marchi più famosi della storia delle due ruote. Col ciclismo cresce la popolarità del mar- alle gemme nascoste in una successione cronologica di modelli che chio. Nello sport si traduce la volontà dei fratelli di eccellere. Calcio, farebbero la gioia di ogni appassionato. Rivelando ciò che sta dietro pallavolo, pallacanestro, in un decennio tante discipline parmensi alle migliori biciclette, il libro getta una luce sui personaggi che le gravitano attorno all azienda di Baganzola. A fine del 1972, dopo la hanno progettate, le fabbriche che le hanno costruite e i vittoria al Mondiale di Gap firmata da Marino Basso, Salvarani decide campioni che le hanno guidate. di abbandonare il ciclismo e di chiudere una fantastica pagina di sto- ria. A livello sportivo rimangono grandi trionfi e mille emozioni, le stesse emozioni che il pubblico dello Stadio Europeo di Parma, qual- I più letti del mese che anno dopo, avrebbe vissuto con la Germal, costola dell azienda di Baganzola. Oggi, con questo volume, quella storia che pareva per- 1 Funerale in giallo duta sembra tornare a vivere. di Riccardo Riccò (AC Editions € 12,00) 2 L’Eroica di Giancarlo Brocci (Giunti Editore €18,00) 3 O tutto o niente di Jan Ullrich (Libreria dello Sport € 18,50) 4 Galetti, un portento di AA.VV (Sport&Passione € 18,90) 5 C’era una volta la Salvarani di Alessandro Freschi - Paolo Gandolfi (Kriss Editore € 22,00) Tel. 02.80 55 355 - Fax 02.43 11 93 96

22 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI Siamo in internet e navighiamo per voi alla scoperta dei siti più è in Internet curiosi, degli indirizzi più interessanti e delle novità più accattivanti che possono interessare tutti gli appassionati delle due ruote [email protected] a cura della Redazione FSA,FSA, daidai professionistiprofessionisti nascenasce lolo svilupposviluppo www..fullspeedahead.comwww..fullspeedahead.com ull Speed Ahead (FSA) produce componenti di di altis- Fsimo livello per biciclette da strada e mountain bike e lavora a stretto contatto con le più importanti squadre del mondo. Innovazione nella progettazione e nella produzio- ne, investimenti costanti nella nostra gamma di prodotti per mettere a disposizione dei professionisti come di tutti gli appassionati i migliori componenti: questa è la filosofia che ha portato FSA ai vertici mondiali e le ha permesso di primeggiare sui traguardi più ambiti del mondo. Il lavoro a stretto contatto con i campioni e le squadre, infatti, è costante e finalizzato allo sviluppo di una gamma sempre più completa, performante e competitiva. Una gamma che non finisce mai di sorprendere.

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TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 23 Dalle strade di tutto il mondo 11 feb Vuelta a Murcia (Spa - ecco i risultati delle corse professionistiche 1.1): Alejandro Valverde (Movistar) Spa day by day a cura di Paolo Broggi 11 feb Challenges du Prince - Trophée de l’Anniversaire 31.1- 4 feb Dubai Tour (EAU - 2.1): 1a 4a tap pa: Ian Stan nard (Team (Mar - 1.2): Umberto Ma- tap pa: Marcel Kittel (Quick Step Sky) Gbr. ren go (Élite) Ita Floors) Ger; 2a tap pa: Marcel Classifica finale: Damien Kittel (Quick Step Floors) Ger; Howson (Orica Scott) Aus 12 feb Trofeo Laigueglia (Ita - a 3 tap pa: John Degenkolb (Trek 1.HC): Fabio Felline (Trek a Segafredo) Ger; 4 tap pa: annul- 3 feb Challenges de la Marche Segafredo) Ita lata per maltempo; 5a tap pa: Verte - Gp Sakia El Ham- Marcel Kittel (Quick Step ra (Mar - 1.2): Amine Ah - 12 feb Clasica de Almeria (Spa - Floors) Ger. med Galdoune (Élite) Mar 1.1): Magnus Cort Nielsen Classifica finale: Marcel (Orica Scott) Dan Kittel (Quick Step Floors) Ger 3 feb Campionato Namibia cro- no (CN): Till Drobisch (0711 12 feb Campionato sudafricano 1-5 feb Volta a la Comunitat Va - Cycling) strada (CN): Reinardt Janse lenciana (Spa - 2.1): 1a tap- van Rensburg (Dimension pa-cronosq.: BMC Racing 5 feb G Costa degli Etruschi (Ita Data) Team Usa; 2a tap pa: Tony Mar- - 1.1): (UAE Abu tin (Katusha Alpecin) Ger; 3a Dhabi) Ita 12 feb Challenges du Prince - tap pa: Magnus Cort Nielsen Trophée de la Maison Ro- (Orica Scott) Dan; 4a tap pa: Nai - 5 feb Challenges de la Marche yale (Mar - 1.2): Amine Ah- ro Quintana (Movistar) Col; 5a Verte - Gp Oued Edda hab med Galdoune (Élite) Mar tap pa: Bryan Coquard (Direct (Mar - 1.2): Ivan Balykin Energie) Fra. (Torku Sekerspor) Rus 14-19 feb Tour of Oman (Oma - Classifica finale: Nairo 2.HC): 1a tap pa: Alexan der Kri- Quintana (Movistar) Col 5 feb Campionato Namibia stoff (Katusha Alpecin) Nor; 2a strada (CN): Till Drobisch tap pa: (BMC) Bel; 1-5 feb Etoile de Besseges (Fra - (0711 Cycling) 3a tap pa: Soren Kragh Ander - 2.1): 1a tap pa: Arnaud Dema- sen (Team Sunweb) Dan; 4a tap- re (FDJ) Fra; 2a tap pa: Alexan der 5 feb Campionato uruguaiano pa: Alexan der Kri stoff (Katusha a Kristoff (Katusha Alpecin) Nor; strada (CN): Richard Ma- Al pecin) Nor; 5 tap pa: Ben a 3a tap pa: Lilian Calmejane (Di- sca rañas (Élite) Her mans (BMC) Bel; 4 tap pa: rect Energie) Fra; 4a tap pa: Ar- Alexan der Kri stoff (Katusha naud Demare (FDJ) Fra; 5a tap- 6 feb Challenges de la Marche Alpecin) Nor. pa: Tony Gallopin (Lotto Sou - Verte - Gp Al Massira Classifica finale: Ben Her - dal) Fra. (Mar - 1.2): Ahmet Orken mans (BMC Ranig Team) Bel Classifica finale: Lilian Cal- (Torku Sekerspor) Tur me jane (Direct Energie) Fra 14 feb Campionato africano cro- 7 feb Challenges du Prince - nosquadre (CC): Eritrea 1-5 feb Herald Sun Tour (Aus - Trophée Princier (Mar - 15-19 feb Volta ao Algarve (Por - 2.1): Prologo: Danny Van Pop - 1.2): Thomas Vaubourzeix 2.HC): 1a tap pa: Fernando Ga- pel (Team Sky) Ola; 1a tap pa: (Nice Cycling Tram) Fra viria (Quick Step Floors) Col; 2a Damien Howson (Orica Scott) tap pa: Daniel Martin (Quick Aus; 2a tap pa: Luke Ro we (Team 9 feb Campionato sudafricano Step Floors) Irl; 3a tap pa: Jo na- Sky) Gbr; 3a tap pa: Travis Mc- crono (CN): Daryl Impey than Castroviejo (Movistar) Cabe (Unitedhealthca re) Usa; (Orica Scott) Spa; 4a tap pa: André Greipel (Lotto Soudal) Ger; 5a tap pa: Amaro Antunes (W52 Porto) I plurivittoriosi Por. Classifica finale: Primoz Ro- Gli atleti Le squadre glic (Lotto NL Jumbo) Slo Caleb Ewan 5 Quick Step 13 Marcel Kittel 5 BMC Racing Team 11 15-19 feb Vuelta Andalucia Ruta del Alexander Kristoff 4 a Orica Scott 10 Sol (Spa - 2.HC): 1 tap pa: F. Gavria, B. Hermans, R.Porte 3 Alejandro Valverde (Movistar) Movistar 7 Rui Costa, Y. Salinas 3 Spa; 2a tap pa: Thibaut Pinot A. valverde e T. Wellens 3 Lotto Soudal 6 (FDJ) Fra; 3a tap pa: Victor Cam- Solo gare del calendario UCI - classifiche aggiornate al 26 febbraio 2017 pe naerts (Lotto NL Jumbo) Bel;

24 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI 4a tap pa: Bryan Coquard (Direct 19 feb Campionato africano stra- (Orica Scott) Aus. Energie) Fra; 5a tap pa: Tim Wel - da (CC): Willie Smit (Élite) Saf Classifica finale: Alberto Rui lens (Lotto Soudal) Bel. Costa (UAE Fly Emirates) Por Classifica finale: Alejandro 21-23 feb Tour de Provence (Fra - Valverde (Movistar) Spa 2.1): 1a tap pa: Justin Jules (WB 24 feb Campionato colombiano Veranclassic) Fra; 2a tap pa: Ale- crono (CN): Jarlison Pan - 16 feb Campionato africano cro - xandre Geniez (AG2R La Mon - tano (Trek Segafredo) no (CC): Meron Teshome diale) Fra; 3a tap pa: Mattia Cat- (Bike Aid) Eri ta neo (Androni Sidermec) Ita. 25 feb OMLOOP HET NIEUW- Classifica finale: Rohan Den - SBLAD (BEL - 1.WT): Greg 18-19 feb Tour du Haut Var (Fra - nis (BMC Racing Team) Aus Van Avermaet (BMC) Bel 2.1): 1a tap pa: Samuel Dumou- lin (AG2r la Mondiale) Fra; 2a 22-26 feb Volta ao Alentejo (Por - 25 feb Classic d’Ardeche (Fra - tap pa: Julien Simon (Cofidis) 2.1): 1a tap pa: Rinaldo 1.1): Mauro Finetto (Delko Fra. Nocentini (Sporting Tavira) Por; Mar seille) Ita Classifica finale: Arthur Vi- 2a tap pa: Johim Ariesen (Metec chot (FDJ) Fra TKH) Ola; 3a tap pa: Juan Se ba- 26 feb Kuurne-Bruxelles-Kuurne stian Molano (Manzana Posto- (Bel - 1.HC): 18-21 feb Tour de Filipinas (Fil - 2.2): bon) Col; 4a tap pa: Logan Owen (Bora Hansgrohe) Svk 1a tap pa: Daniel Whitehouse (Axeon Cycling) Usa; 5a tap pa: (Terengganu) Gbr; 2a tap pa: Juan Se bastian Molano (Manza - 26 feb Drome Classic (Fra - 1.1): Sean Whitfield (Élite) Aus; 3a na Postobon) Col. Se bastien Delfosse (WB tap pa: Fernando Grijalba (Ku- Classifica finale: Carlos Bar- Veranclas sic) Bel wait Cartucho.es) Spa; 4a tap pa: bero (Movistar) Spa Sang Hong Park (LX Cycling) 26 feb Gp Izola (Cro - 1.2): Filippo Cor. 23-26 feb ABU DHABI TOUR (2.WT - Fortin (Team Tirol) Ita Classifica finale: David Jai UAE): 1a tap pa: Mark Caven- Crawford (Kinan Cycling Team) dish (Dimension Data) Gbr; 2a 26 feb Campionato colombiano Aus tap pa: Marcel Kittel (Quick Step strada (CN): Sergio Henao Floors) Ger; 3a tap pa: Alberto (Team Sky) 19 feb Gp Laguna (Cro - 1.1): An - Rui Costa (UAE Fly Emirates) drea Toniatti (Élite) Ita Por; 4a tap pa: Caleb Ewan

TUTTOBICI MARZO • 3 / 2017 25 Fisco, così x sport La raccolta pubblica di fondi

di Umberto Ceriani

ome ben noto le ASD 51.645,69€ i proventi conse- di fondi, nel prossimo artico- tanza di celebrazioni, ricor- sono destinatarie di guiti durante lo svolgimento lo analizzeremo il caso delle renze o campagne di sensibi- C specifiche agevolazio- delle seguenti attività: attività commerciali connes- lizzazione. ni, che spesso sono ancor più - Attività di raccolta pubbli- se agli scopi istituzionali e le Si sottolinea l’importanza numerose di quelle destinate ca di fondi modalità di rendicontazione. che, per non generare reddi- in generale al settore del non - Attività commerciali con- to imponibile, l’attività deve profit. nesse agli scopi istituzionali L’attività di raccolta fondi è svolgersi massimo due volte Questo ad esempio è il caso condizionata al rispetto di all’anno e deve avvenire in delle disposizioni agevolate L’art. 143 TUIR, lett. A, regole ben precise: occasione di ricorrenze, feste previste dall’articolo 25 della comma 3, estende la decom- • deve essere pubblica, ossia di paese, patroni, celebrazio- Legge n. 133/1999 che pre- mercializzazione delle rac- deve riguardare una massa ni nazionali o campagne di vede una sostanziale decom- colte pubbliche di fondi alla indistinta di soggetti; sensibilizzazione al fine di rafforzare il requisito di pub- blicità, ossia di attività rivol- ta al pubblico.

l comma 2, articolo 2 amplia l’esenzione del- I l’attività di raccolta di fondi anche ai fini dell’impo- sta sul valore aggiunto, oltre che ai fini delle imposte sul reddito. Da ultimo si sottolinea che l’unico adempimento conta- bile, previsto all’art. 20 del DPR 600/1973 impone all’ente che ha svolto attività mercializzazione dei proven- generalità degli enti associa- • deve essere occasionale di raccolta fondi e che inten- ti che altrimenti sarebbero tivi, non limitandola alle sole (massimo due occasioni e de usufruire della decom- imponibili ai fini Ires e Iva. associazioni sportive dilet- provento 51.645,69€); mercializzazione dei proven- La norma afferma che per le tantistiche. • può avvenire anche ti, l’obbligo di redigere entro ASD che si avvalgono del- mediante l’offerta ai sovven- quattro mesi dalla chiusura l’opzione di cui alla Legge n questo speciale tori di beni o di servizi, pur- dell’esercizio un apposito 398/1991 non concorrono a affronteremo il caso ché di modico valore; rendiconto di tale specifica formare il reddito imponibi- I della raccolta pubblica • deve avvenire in concomi- attività, indipendente dal le per un numero di eventi rendiconto economico e non superiore a due per Per contattare Studio Ceriani: finanziario annuale. anno e per un importo non [email protected] superiore al limite annuo di www.consulenza-associazioni.com Umberto Ceriani dottore commercialista

26 MARZO • 3 / 2017 TUTTOBICI