domenica 18 gennaio 2004 lo sport 19

SCI DI FONDO, COPPA DEL MONDO SCI, DISCESA LIBERA FEMMINILE BASKET, ANTICIPI 17ª GIORNATA CICLISMO, PRESENTAZIONE “FASSA” Gabriella Paruzzi vince ancora A Cortina Gerg davanti a tutte A Varese passa la Scavolini I propositi di Petacchi per il 2004 Sua la 10 km a tecnica classica Renate Goetschl prima in Coppa Cantù qualificata per la Coppa «Meno volate e qualche classica» flash Gabriella Paruzzi (nella foto) ha vinto La tedesca Hilde Gerg, con il tempo di Grazie alla prova di Alphonso Ford (29 Alessandro Petacchi, capace di vincere a Nove Mesto (Repubblica Ceca) la 1'17”57, ha vinto la discesa di Cortina punti) la Scavolini Pesaro passa 92-82 a 15 tappe tra Giro, Tour e Vuelta nel 2003 10 km a tecnica classica precedendo davanti all'austriaca Renate Goetschl Varese. Per la Metis si interrompe così la (record assoluto), alla presentazione la tedesca Claudia Kuenzel e la ceca (1'17”87) e alla francese Carole Montillet striscia vincente di 9 successi in della Fassa Bortolo ha dichiarato: «Mi Katarina Neumannova. Per l’azzurra è (1'17”96). Appena discreta la prova delle campionato, per la Scavolini la gioia del ritengo più un passista veloce che un la seconda vittoria della stagione in azzurre, la migliore è stata Isolde momentaneo primo posto in classifica. A velocista, e non mi dispiacerebbe Coppa del mondo dopo quella del 25 Kostner, settima con 1'18”26 . Cantù Oregon-Air Avellino 81-67, rinunciare a qualche volata nei grandi ottobre della gara sprint di Quattordicesima Daniela Ceccarelli con brianzoli alle Final Eight di Coppa Italia. Giri in cambio di qualche bella classica». Duesseldorf. Grazie a questo nuovo 1'18”71. Con 789 la Goetschl è la nuova Oggi: Skipper-Breil, Montepaschi- Per il team manager Giancarlo Ferretti successo la Paruzzi sale al 2˚ posto leader della Coppa con una lunghezza di Lottomatica, Pompea-Coop Nordest, «Petacchi ha qualcosa in più di un della classifica generale con 132 punti vantaggio sulla svedese Anja Paersson, Lauretana-Benetton, Snaidero-Tris, velocista, non in meno, e può continuare di ritardo dall’estone Kristina Smigun, Tra gli uomini è stata annullata la libera Sicilia Me-Mabo alle 18,15. Alle 20,30 a vincere nelle grandi corse a tappe e ieri giunta al quinto posto. di Wengen. Euro Roseto-Teramo Basket. puntare anche a qualche classica». Tf 104, la globalizzazione fatta auto La nuova di F1 è giapponese, ma progettata in Europa e realizzata da un team di 32 nazionalità

DALL’INVIATO Salvatore Maria Righi La Toyota Tf 104 palla a terra durante COLONIA C'erano i bolidi che "sguazzavano ai la presentazione limiti del disastro", nessuno ha spiegato meglio a Colonia CALCIATORE di Stirling Moss il senso di spararsi a trecento all'ora con un volante in mano, e ci sono bolidi UANTO come la Toyota TF104 che escono dal mouse di Q un computer e già dal nome algido danno un taglio netto al romanticismo dei pionieri. Qua- SEI SOLO rantatrè anni dopo la schiettezza dell'asso ingle- Darwin Pastorin se, la Formula Uno è un circo hi-tech che non parla più di emozioni e sempre meno ne rila- l calcio è anche solitudine. Per scia, tutta presa a compitare e allineare regola- questo, da sempre, si è vestito menti, budget e merchandising. Assomiglia sem- Idi letteratura. La solitudine dell' pre più agli hamburger, ai maglioni e ai videore- ala destra, ad esempio. Il fantasista gistratori, anzi va oltre e globalizza a tutto vapo- che inseguiva un pallone e la vita re. A Colonia, nel cuore della Germania, quindi lungo la fascia laterale. Il numero nella pancia di Schumacher, alzano i veli su una sette: il ribelle, l'anticonformista, macchina giapponese disegnata da un poker di triste solitario y final. Come Gigi cervelli europei e realizzata da un plotone di Meroni, la farfalla granata, che gira- gente che mette insieme 32 passaporti. Al gran va sotto i portici antichi e misterio- completo, nelle loro camice immacolate con le si di Torino con una gallina al guin- cravatte ed i giubboni rosso fuoco, ieri c'erano le zaglio. Come Mané Garrincha, l'an- oltre seicento persone che compongono la Toyo- gelo dalle gambe storte, che si smar- ta Motorsport GmbH, vale a dire la costola spor- rì nel labirinto di un sogno dispera- tiva del terzo gruppo automobilistico al mondo. to e crudele. Come George Best, Una trentina di anni fa c'era la 24 ore di Le che non riuscì soltanto a dribblare Mans e c'erano i rally, quattro anni fa a Tokyo i fantasmi di un'esistenza troppo hanno spazzato via tutto per scendere in campo, piena. La solitudine del portiere. Il anzi in pista, dove osano i migliori. E i più più arduo - nelle odierne Reggio Emilia o Poten- alla platea di giornalisti, fotografi e ospiti invitati una rivoluzione". Progettisti, ingegneri, dirigen- posto. , uno dei talenti del ruolo più poetico. Fu Vladimir Na- ricchi, soprattutto. Hanno costruito una cittadel- za. Qui invece, dove pure è Formula Uno, è per questa anteprima dentro un anfiteatro ultra- ti e piloti dicono tutti la stessa cosa, quei 900 circo, si accontenta - testualmente - di «ridurre bokov a parlare dell'aquila solita- la dei motori che da fuori sembra un immenso business e molto pelo sullo stomaco, c'è un rin- moderno e tecnologico: faretti da discoteca, pe- cavalli messi dentro un motore da 10 cilindri e il o azzerare il gap con le migliori». I gran capi ria, dell'uomo del mistero. Saba ce- lego, capannoni bianchi accatastati con ordine corrersi della parola progresso. Per primo lo dana girevole, pareti di cotone bianco e rosso ben di Dio tecnologico che gli sta intorno sono giapponesi nelle loro giacche scure, con le cravat- lebrò il portiere caduto alla difesa, geometrico, dentro è una specie di base spaziale dice Tsutomu Tomita, il responsabile della sezio- come gli atelier delle firme a Palazzo Pitti. La frutto di un lavoro severo. «È tutto nuovo, diver- te che sembrano fette di cocomero maturo, strin- Alfonso Gatto recuperò la memo- dove si intrecciano cavi dei computer, gallerie ne sportiva Toyota che macina l'inglese delle quarta Toyota che sarà buttata nella mischia so, anche se a vederla sembra la stessa dell'anno gono sorrisi dietro alle lenti spesse. Tecnologici, ria di Fininzio, numero uno della del vento, apparecchiature meccaniche ad altissi- grandi occasioni con le accomodanti sonorità a governata dall'ineffabile e impareggiabile Bernie scorso» ha sorriso Marmorini, come un padre internazionali, ma pur sempre nipoti di samu- Salernitana: «Fininzio era l'eroe. ma precisione e inflessioni di tutto il globo. Sta- mandorla. Lo ripetono tutti quelli che parlano Ecclestone è "l'evoluzione della precedente, non della figlia che ha messo finalmente la testa a rai: vorrebbero vincere presto, loro. Basso piuttosto, ma agile come un vano nella giungla, nelle storie di guerra e nelle gatto si dava e si sdava a far tutte barzellette feroci del dopo, i samurai mai domi. difficili le sue parate, a tirare ap- Stanno qui ora, e da qui lanciano la sfida alla A Madonna di Campiglio di scena il ds della Ferrari che rievoca i contatti con il campione brasiliano. «Il 2004? Col vento in poppa» plausi, facendosi magari perdonare Ferrari e altre sorelle della Formula Uno, i giap- a furia di lavoro proprio quel gol ponesi che hanno scelto come base una città che che rimandava agli spogliatoi scon- di suo è già una mappa del mondo: pizzerie fitta la sua squadra». La solitudine italiane, "Da Nuccio" e "Castello Romano", infi- del centravanti narrata da Osvaldo late in mezzo a untuose tavole calde messicane Soriano, che fu attaccante di valore di tacos e sgargianti insegne che promettono Todt: «Senna e la tentazione del Cavallino» in Patagonia: «Il pallone era un'al- l'autentico kebab orientale. In mezzo scorre il tra cosa: avevo l'impressione di gua- Reno, in questi giorni gonfio di acqua a separare Lodovico Basalù re l'interesse di Senna verso la Ferrari, spe- corso: "Se nel 2004 non dovessimo andare su Barrichello: "Abbiamo rinnovato quasi dagnarmi qualche attimo di paradi- una città dove i grattacieli si specchiano in una cie in un periodo difficile per il team - la bene (ieri è stato reinserito ufficialmente il automaticamente il suo contratto. Sa resiste- so ogni volta che entravo in area e maestosa cattedrale gotica. Un mago dei motori precisazione di Todt -. Capimmo come Ayr- Gp di Francia ndr) nessuno potrà dirci, co- re come nessun altro alla pressione imposta mi ritrovavo tra due disperati che italiani preso alla Ferrari, Luca Marmorini; un MADONNA DI CAMPIGLIO "Un ricordo bello? ton avesse comunque una grande considera- me prima del 2000, che sono 21 anni che dal suo compagno di squadra, il miglior si credevano macellai e assassini. gran capo svedese che non ride mai, ma ha un Quello dell'incontro con Ayrton Senna. Si zione del Cavallino". non vinciamo. Da quando sono arrivato al- pilota al mondo. E non parlatemi del "dopo Ricordo un numero 2 che poteva viso buffo, di quelli che facevano compagnia a era alla fine del '93, io ero da poco alla Cosa sarebbe successo se Ayrton avesse la Ferrari, il primo luglio del '93, mi ero 2006", che comunque pianificheremo. Mas- avere ventisei anni, con il fazzolet- Pippicalzelunghe, Gustav Brunner; un pilota Ferrari, e il brasiliano venne a trovarmi per davvero firmato per Maranello? Cosa avreb- posto l'obiettivo di resistere fino alla fine del sa e Fisichella? Non è mio compito pensare to legato alla fronte e la medagliet- francese, due brasiliani, un collaudatore austra- un possibile accordo a partire dalla stagione be proposto la F1 senza il suo terribile inci- '95. Sono andato ben oltre ed oggi posso al loro futuro. Di giovani promettenti ce ne ta della Vergine, che per intimorire liano. Perfino una via dedicata, la "Toyota Al- 1995. Poi purtroppo successe quello che suc- dente dopo che ci aveva regalato 41 vittorie dire che è molto importante tornare la sera sono tanti, ma dipende anche dalla macchi- gli attaccanti raccontava di dover lee", che nella zona industriale della città si spa- cesse e il corso della storia cambiò". Così e 64 pole position in meno di dieci anni di a casa felice e contento, oltretutto con un na che guidano. Alonso, Raikkonen, Monto- scontare un omicidio nella provin- lanca improvvisamente sull'Atlantide dei bolidi Jean Todt in una Madonna di Campiglio attività? È una bella domanda. La quale me- passaporto straniero in tasca". ya, , Massa, Webber. Trulli cia di La Pampa (...) Io mi morde- biancorossi, ma in realtà dei colori uniti. Per presidiata dalle truppe della Scuderia Ferra- rita una sola risposta: Schumacher non sa- Poi Todt rende nota la disposizione del- è bravo, ma ha quasi 30 anni. Ho sentito vo le labbra, laggiù nella solitudine farsi un'idea basta dare un'occhiata ai nomi sul- ri Marlboro per il consueto "ritiro in bian- rebbe probabilmente approdato alla corte le truppe di Montezemolo nel mondiale alle parlare bene di Klien, l'austriaco della Ja- del numero 9». la macchina dove si timbra il cartellino: Zepca, co" firmato anche dagli altri principali spon- delle "rosse" per una convivenza impossibile porte. A parte il numero del progetto della guar. Sapete che vi dico? La cosa importante Il numero 7, il numero 1, il Danowsky, Pezzando, Kham, Marchetti, Bucko- sor della squadra più famosa del pianeta con un altro campione del suo calibro. È nuova monoposto, nome in codice "655", nella vita è non essere usurati, altrimenti è numero 9. Il calcio, un tempo, mil- vic. Tutta Europa dai Balcani a Gibilterra, idea Terra. Dopo le esternazioni di Michael Schu- fantascienza, a questo punto, ma è bello che sarà presentata il prossimo 26 gennaio, meglio cambiare mestiere. Noi della Ferrari le anni fa, sapeva raccontare gli uo- fin troppo meravigliosa in Italia dove la Bossi macher del giorno precedente una "confes- sognare: perché fa bene all'umore e all'intel- c'è il deciso ritorno in pista dell'ingegnere siamo come una barca a vela onesta, non mini, non soltanto i calciatori. Era- Fini è un colino inesorabile. Chissà, un progetto sione-ricordo" a proposito di un grande pi- ligenza. Luca Baldisserri come responsabile di tutti sofisticata, che ha però sempre il vento in no loro i nostri eroi, il conforto alla Toyota del genere, senza confini e senza passa- lota che avrebbe potuto cambiare la storia Come fa bene a Todt ricordare una ma- gli uomini impegnati nei vari circuiti al fian- poppa. A che serve una tecnologia sofistica- nostra dolce, malinconica solitudi- porti, sarebbe forse impossibile - certo molto della F1 di questi ultimi anni. "Ci fece piace- gnifica avventura, un'avventura ancora in co di Ross Brawn. Ovvio poi un commento ta con il vento contrario?". ne.

Le verità sull'Heysel. za di questi ultimi dopo la vittoria, Cronaca di una strage annunciata come sembrarono fuori luogo le pa- Francesco Caremani role di Bruno Pizzul il quale, al ter- Libri di Sport Edizioni Heysel, la notte in cui morì lo sport mine di una faticosissima telecrona- pagine 160, euro 13,00 ca, disse che il significato sportivo della gara era riuscito, per qualche Perdere la vita per assistere a una Roberto Carnero minuto, a far dimenticare la trage- partita. Questo assurdo paradosso si dia. è realizzato tante, troppe volte. E caduto, decisero di giocare comun- quella giornata e di quanto ne seguì. materiali e documenti, è nata l'idea suo essere stato in vita". donato lo stadio senza giocare, la "Ma quale significato sportivo?", si per cause diverse: molto spesso que la partita. Esultando, alla fine, Poi dalla ricostruzione scaturisce, ni- del volume. Un libro-inchiesta, un Rispetto che, nel caso dell'Heysel, è tragedia avrebbe potuto essere anco- chiede Caremani. E conclude, riassu- quando la tifoseria dello stadio ha per la vittoria della Coppa da parte tida, una riflessione su tutta la vicen- libro-denuncia, scritto, come si dice- parso essere stato negato. Una delle ra più grande. mendo il senso del suo lavoro: "La finito con il trascendere, senza alcun della squadra bianconera e festeg- da. E in questa felice dialettica tra va, per ricordare e per far ricordare: questioni aperte e più controverse è "Giochiamo per voi, giochiamo per- mia vuole essere una fotografia, co- senso della misura, i propri limiti. giando il risultato con i cadaveri dei scrupolo documentario e coinvolgi- "Per questo - afferma Caremani - il quella relativa all'opportunità di far ché ci hanno chiesto di farlo", disse me quelle in bianco e nero, quelle Quella dell'Heysel - Bruxelles, 29 tifosi ancora caldi. Per non parlare mento emotivo risiede il pregio prin- libro ha un senso, perché solo la giocare la partita dopo quanto era rivolto ai tifosi Gaetano Scirea. E che raccontano la storia delle perso- maggio 1985, quando, prima della di quelli che, antijuventini nel mi- cipale del libro: l'autore era adole- memoria restituisce dignità al dolo- successo. Sappiamo che l'allora pre- pare che furono le autorità e il dele- ne comuni, proprio quando il cal- finale di Coppa dei Campioni Juven- dollo, gioirono per quei morti. Ma scente, all'epoca dei fatti, e ricorda re, l'oblio lo scolpisce e la rabbia sidente del consiglio italiano, Betti- gato UEFA a insistere affinché i gio- cio, l'ambiente calcio, ha cercato di tus-Liverpool, morirono 39 tifosi ita- davvero con queste cose lo sport lo shock della perdita, all'Heysel, di l'inaridisce con tutto quello che vi no Craxi, non voleva farla disputa- catori, al termine della partita, si re- cancellare ogni ricordo di quella not- liani attaccati dagli hooligans inglesi non ha nulla a che vedere. una persona che conosceva bene, sta intorno. Capisco anche che per re, ma che il ministro belga oppose cassero sotto la curva dei loro tifosi te, di quella sera di maggio in cui, - è una vicenda esemplare ed emble- Utile a rinverdire la memoria, per un amico di famiglia, Roberto Lo- molti l'Heysel è ormai una tragedia motivi di ordine pubblico. Craxi, a per "festeggiare". Insomma, una probabilmente, lo sport è morto per matica. Una storia che però si è cer- fare i conti con quanto è accaduto, rentini, il cui padre, Otello, alcuni lontana dai cuori e dalle menti, ma sua volta, opponeva le ragioni di or- commedia portata avanti per neces- sempre". Ma - aggiungiamo noi - cato di dimenticare in fretta, forse giunge ora un libro firmato da Fran- mesi dopo, sarebbe stato il promoto- ci sono drammi che non dovrebbe- dine morale. Col senno di poi, forse, sità, a denti stretti e con prova di un libro come questo, scritto da anche perché pesava come un maci- cesco Caremani. Giornalista sporti- re dell'Associazione delle vittime. ro essere mai dimenticati, perché la celebrazione, fino in fondo, del professionismo da parte degli atleti uno juventino doc, eppure lucido e gno sulla coscienza di coloro che, vo e storico dello sport, Caremani ci Proprio dal rapporto con Otello Lo- dietro a ogni dramma c'è una perso- rito sportivo, rappresentò il male mi- bianconeri. Eppure - nota Carema- impietoso perché onesto, può aiutar- nonostante si sapesse quanto era ac- offre una ricostruzione precisa di rentini, che ha fornito a Caremani na e il rispetto per la sua vita, per il nore: se i giocatori avessero abban- ni - davvero fu dissonante l'esultan- lo a rivivere.