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Regolamento comunale sull’ordinamento generale degli uffici e servizi

Il “Regolamento comunale sull’ordinamento generale degli uffici e servizi” è stato adottato è dalla Giunta Comunale con la deliberazione n° 69 del 18 luglio 2017 nel rispetto dei “Criteri Generali” stabiliti dal Consiglio Comunale con la deliberazione n° 36 del 17 maggio 2017.

Modificato con Del. G.M. n.2 del 08/01/2020

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CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 - Oggetto e finalità del Regolamento (Pag.10)

Art. 2 – Ambito di applicazione (Pag.10)

Art. 3 – Criteri generali di organizzazione (Pag.10)

Art. 4- Quadro generale delle competenze (Pag.12)

Art. 5 – Piano Triennale dei Fabbisogni e profili professionali (Pag.12)

Art. 6 - Segretario Comunale (Pag.13)

Art. 7 – Struttura organizzativa (Pag.13)

Art. 8 – Individuazione e articolazione delle Aree e dei Servizi (Pag.14)

Art. 9 - Responsabile del procedimento amministrativo (Pag.15)

Art. 10 – Unità di progetto (Pag.15)

Art. 11 - Mansioni individuali (Pag.15)

Art. 12 -Attribuzione temporanea di mansioni superiori (Pag.15)

Art 13 - Modalità di conferimento degli incarichi di posizione organizzativa (Pag.16)

Art. 14 – Revoca degli incarichi di posizione organizzativa (Pag.16)

Art. 15 – Retribuzione di posizione e di risultato (Pag. 17)

Art. 16 – Criteri per la valutazione delle posizioni (Pag. 17)

Art. 17 - Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) (Pag. 17)

Art. 18 – Sostituzione del Responsabile assente (Pag. 17)

ART. 19 - Conferimento responsabilità uffici ad organi di governo (Pag.18)

Art. 20 - Potere sostitutivo in caso di inerzia (Pag.18)

Art. 21 – Misure organizzative in materia di trattamento dei dati (Pag.18)

Art. 22 - Articolazione del sistema di controllo interno (Pag.19)

Art. 23- Sistema di valutazione della performance. (Pag.19)

Articolo 24 - Nucleo di Valutazione (Pag.20)

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Articolo 25 - Funzioni del Nucleo di Valutazione (Pag.20)

Art. 26– Deliberazioni (Pag.21)

Art. 27 – Direttive (Pag.21)

Art. 28 – Determinazioni (Pag.21)

Art. 29 – Semplificazione del linguaggio amministrativo (Pag.22)

Art. 30 – La Conferenza dei responsabili di area (Pag.22)

Art. 31 – Il procedimento amministrativo (Pag.23)

CAPO II LE MODALITA’ DI ASSUNZIONE ED I REQUISITI DI ACCESSO ALLE PROCEDURE CONCORSUALI

SEZIONE I PRINCIPI GENERALI

ART. 32 – Disposizioni generali di accesso all’impiego (Pag.23)

Art. 33 Accesso per posti a tempo determinato (Pag.23)

SEZIONE II MOBILITA’

Art. 34 – Assunzione per mobilità (Pag.23)

Art. 35- Procedure di mobilità (Pag.24)

Art. 36 - Requisiti (Pag.24)

Art. 37 - Esame delle domande (Pag.24)

ART. 38 - Sistema di valutazione (Pag.25)

ART. 39 - Valutazione dei titoli (Pag.25)

ART. 40- Valutazione della progressione economica (Pag.26)

ART. 41 - Colloquio (Pag.26)

ART. 42 - Assunzione (Pag.27)

art. 43– Mobilità volontaria in uscita (Pag.27)

Art. 44– Mobilità interna (Pag.27)

Art. 45 – Mobilità interna volontaria e mobilità obbligatoria (Pag.28)

Art. 46 – Mobilità interna definitiva (Pag.28)

Art. 47 – Mobilità interna temporanea (Pag.28)

SEZIONE III ASSUNZIONE TRAMITE CONCORSO

Art. 48 - Reclutamento del personale - Principi generali. (Pag.28) 3

Art. 49 - Ammissione al concorso (Pag.30)

Art. 50 - Commissione esaminatrice. (Pag.30)

Art. 51 – Incompatibilità (Pag.31)

Art. 52 – Compensi commissione giudicatrice e di concorso (Pag.32)

Art. 53- Selezione tra gli iscritti nelle liste di collocamento. (Pag.32)

Art. 54 - Copertura dei posti. (Pag.32)

Art. 55 - Requisiti generali - Limiti di età (Pag.32)

Art. 56 - Altri requisiti - Prove d’esame - Modalità di copertura posti d’organico. (Pag.33)

Art 57 – Precedenze e preferenze concorsuali (Pag.33)

Art. 58 - Bando di concorso. (Pag.33)

Art. 59 – Pubblicità del Bando (Pag.34)

Art. 60 – Riserva di amministrazione in materia concorsuale (Pag.34)

Art. 61 - Domanda di ammissione al concorso - Termini - Modalità. (Pag.34)

Art. 62 - Documenti da allegare alla domanda. (Pag.35)

Art. 63 - Ammissione ed esclusione dal concorso. (Pag.35)

Art. 64 - Regolarizzazione della domanda (Pag.36)

Art. 65 - Imposta di bollo. (Pag.36)

Art. 66 - Adempimenti della commissione esaminatrice. (Pag.36)

Art. 67 - Punteggio. (Pag.36)

Art. 68 - Valutazione dei titoli. (Pag.37)

Art. 69 - Valutazione delle prove di esame. (Pag.38)

Art. 70 - Pubblicità delle valutazioni attribuite. (Pag.38)

Art. 71 Comunicazioni ai candidati (Pag.38)

Art. 72 - Svolgimento delle prove. (Pag.38)

Art. 73 - Prove concorsuali. (Pag.39)

Art. 74 - Prova scritta (Pag.39)

Art. 75 - Prova pratica (Pag.39)

Art. 76 - Prova orale. (Pag.39) 4

Art. 77 - Criteri di valutazione delle prove d’esame. (Pag.39)

Art. 78 - Prove scritte – adempimenti preliminari (Pag.40)

Art. 79 - Accertamento dell’identità dei concorrenti. (Pag.40)

Art. 80 - Adempimenti della commissione e dei concorrenti (Pag.40)

Art. 81 - Adempimenti al termine delle prove scritte. (Pag.41)

Art. 82 - Prove pratiche- svolgimento (Pag.41)

Art. 83 - Ammissione alle prove successive. (Pag.42)

Art. 84 - Prova orale - Modalità di svolgimento. (Pag.42)

Art. 85 - Formazione della graduatoria di merito. (Pag.43)

Art 86 – Graduatoria di merito – approvazione e comunicazione (Pag.43)

Art 87 – Riduzione dei tempi concorsuali (Pag.43)

Art. 88 - Valutazione di legittimità delle operazioni concorsuali. (Pag.43)

Art 89 - Assunzione in servizio (Pag.44)

Art 90 - Periodo di prova (Pag.44)

SEZIONE IV ASSUNZIONE MEDIANTE AVVIAMENTO DEGLI ISCRITTI NELLE LISTE DI COLLOCAMENTO

Art. 91 - Procedure per l’assunzione mediante selezione. (Pag.45)

Art. 92 - Finalità della selezione - Contenuto delle prove. (Pag.45)

Art. 93 - Indici di riscontro. (Pag.45)

Art. 94 - Svolgimento e conclusione delle operazioni di selezione. (Pag.46)

Art. 95 - Tempi di effettuazione della selezione e modalità. (Pag.47)

SEZIONE V ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO

Art 96 - Rapporti di lavoro a tempo determinato (Pag.47)

Art. 97 - Contratti a tempo determinato per funzionari dell’area direttiva (Pag.47)

Art. 98 - Selezione per le assunzioni con contratto a tempo determinato. (Pag.49)

SEZIONE VI UTILIZZO GRADUATORIE DI ALTRI ENTI

Art 99 - utilizzo di graduatorie di altri enti del comparto (Pag.49)

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CAPO III DISPOSIZIONI PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI COLLABORAZIONE, STUDIO, RICERCA E CONSULENZA A SOGGETTI ESTRANEI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Art 100 – Oggetto e ambito di applicazione (Pag.51)

Art 101 Criteri per il conferimento degli incarichi (Pag.52)

Art. 102 Modalità per il conferimento degli incarichi (Pag.52)

Art 103 - Conferimento degli incarichi senza esperimento della procedura comparativa (Pag.53)

Art 104 Limiti al conferimento degli incarichi (Pag.53)

Art 105 Contratto di incarico (Pag.53)

Art 106 - Verifica dell’esecuzione della prestazione dell’incarico mediante (Pag54)

Art 107 - Pubblicizzazione dell’affidamento degli incarichi (Pag.54)

Art 108 - Controllo della Corte dei Conti (Pag.54)

CAPO IV FORMAZIONE, VIAGGI E MISSIONI

Art. 109 – Formazione del personale (Pag.54)

Art. 110 – Viaggi e missioni dei dipendenti, uso del mezzo proprio (Pag.55)

Art. 111 - Autorizzazione preventiva a trasferte e/o missioni (Pag.55)

Art. 112 - Autorizzazione all’amministratore e al dipendente all’uso del mezzo proprio (Pag.55)

Art. 113 - Rimborso delle spese (Pag.56)

CAPO V – PATROCINIO LEGALE

Art. 114 – Patrocinio e rimborso delle spese legali ai dipendenti ed amministratori locali. (Pag.56)

Art. 115 - Ambito di applicabilità: procedimento di responsabilità civile, penale e contabile (Pag.56)

Art. 116 – Soggetti (Pag.57)

Art. 117 - Condizioni per l'ammissione (Pag.57)

Art. 118 - Rapporto organico di servizio e carenza di conflitto di interessi (Pag.57)

Art. 119 - Istanza per l'ammissione (Pag.58)

Articolo 120 - Assunzione diretta ed indiretta degli oneri legali. (Pag.58)

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Art. 121 – Limiti (Pag.59)

Art 122 – Competenze (Pag.59)

Art. 123 - Conclusione favorevole del giudizio ed istanza di rimborso delle spese legali (Pag.59)

Articolo 124 — Procedimento per il rimborso delle spese legali. (Pag.60)

CAPO VI - DISCIPLINA DELLE INCOMPATIBILITA', CUMULO DI IMPIEGHI ED INCARICHI AL PERSONALE DIPENDENTE

Art. 125 – Oggetto e ambito di applicazione (Pag.61)

Art. 126 - Divieto di cumulo di impieghi (Pag.61)

Art. 127 - Incompatibilità assoluta (Pag.61)

Art. 128 - Conflitto di interessi (Pag.62)

Art. 129 - Incarichi extra-istituzionali che devono essere svolti previa autorizzazione. (Pag.62)

Art. 130 - Criteri per la concessione di autorizzazioni (Pag.63)

Art. 131 - Procedimento autorizzativo allo svolgimento di incarichi (Pag.64)

Articolo 132 - Autorizzazione di incarichi ai titolari di p.o. (Pag.65)

Articolo 133 - Incarichi extraistituzionali che possono essere svolti senza autorizzazione (Pag.65)

Art. 134 - Dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale pari o inferiore al 50% (Pag.66)

Art. 135 - Iscrizione ad albi o elenchi professionali (Pag.66)

Art. 136 - Concessione di aspettativa per attività imprenditoriale (Pag.67)

Art. 137 – Praticantato (Pag.67)

Art. 138 - Condizioni per conferimento di incarichi ai propri dipendenti (Pag.67)

Art. 139 - Criteri e procedimenti per il conferimento dell'incarico (Pag.68)

Art. 140 - Obblighi del dipendente incaricato (Pag.68)

Art. 141 - Incompatibilità concernenti ex dipendenti (Pag.68)

Art. 142 - Revoca e sospensione dell'incarico (Pag.68)

Art. 143 - Applicazione norme in materia di trasparenza (Pag.69)

Art. 144 - Violazione delle norme in materia di incompatibilità (Pag.69)

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CAPO VII – PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

Art. 145 – Ufficio per i procedimenti disciplinari (Pag.70)

CAPO VIII - DISCIPLINA DELL’ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO

Art. 146 – Definizioni (Pag.70)

Art. 147 - Orario di servizio (Pag.71)

Art. 148 - Orario di apertura al pubblico (Pag.71)

Art. 149 - Orario di lavoro (Pag.71)

Art. 150 - Orario di lavoro dei titolari di Posizione Organizzativa (Pag.72)

Art. 151 - Completamento dell’orario di lavoro (Pag.72)

Art. 152 - Sistema automatico di rilevazione della presenze (Pag.73)

Art. 153 - Timbrature, pause ed assenze (Pag.74)

Art. 154 - Obbligo di controllo e vigilanza (Pag.74)

Art. 155 - Lavoro straordinario (Pag.75)

Art. 156 Lavoro aggiuntivo e straordinario nei rapporti di lavoro a tempo parziale (Pag.75)

Art. 157 - Orario di lavoro plurisettimanale (Pag.76)

Art. 158 - Computo orario prestato in missione (Pag.77)

Art. 159 - Buoni pasto (Pag.77)

Art. 160 - Particolari esigenze di servizio (Pag.78)

Art. 161 – Ferie (Pag.78)

Art. 162 - Permessi brevi (Pag.79)

Art. 163 - Permessi per diritto allo studio (Pag.79)

CAPO IX DISPOSIZIONI FINALI

Art. 164 - Norme finali (Pag.81)

Art. 165 – Pubblicità del regolamento (Pag.81)

Art. 166 - Entrata in vigore ed abrogazioni (Pag.81)

ALLEGATI ALLEGATO A – DOTAZIONE ORGANICA – MODELLO ORGANIZZATIVO – PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI (Pag.83) 8

ALLEGATO B – PROFILI PROFESSIONALI (Pag.86) ALLEGATO C – PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE (Pag.95) ALLEGATO D - COMPETENZE DELLE AREE (Pag.100) ALLEGATO E - METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (Pag.115) ALLEGATO F – REQUISITI PER LE SELEZIONI PUBBLICHE (Pag.137)

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CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 - Oggetto e finalità del Regolamento 1. Il presente Regolamento: a. determina i principi fondamentali e le modalità operative di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 36 del 17 maggio 2017, avente per oggetto: “Approvazione criteri generali per la modifica dell'ordinamento degli uffici e dei servizi - art. 42, comma 2, - lett. A) e art. 48, comma 3, del D.LGS. n. 267 del 2000”; b. contiene norme di organizzazione delle strutture organizzative in relazione alle disposizioni del vigente Statuto ed in conformità a quanto disposto dal Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali ed ai principi dettati dal Testo Unico delle Leggi sull’Impiego Pubblico; c. disciplina le regole e i criteri per la quantificazione della dotazione organica e dei profili professionali; d. definisce le modalità di direzione e di assunzione delle decisioni e determina per ciascuno dei ruoli le responsabilità attribuite, i risultati attesi e la sostituzione dei responsabili; e. disciplina il conferimento degli incarichi di collaborazione e consulenza; f. detta le regole per l’assunzione dei dipendenti, nonché per l’effettuazione della mobilità volontaria ed obbligatorio e per l’utilizzo delle graduatorie degli altri enti; g. disciplina gli ambiti e le procedure per lo svolgimento da parte dei dipendenti di attività lavorative ulteriori, nonché il part-time; h. i principi dell'attività disciplinare

2. Le finalità del presente regolamento sono costituite dall’aumento della efficienza, efficacia ed economicità dell’attività amministrativa, dal miglioramento della qualità della attività amministrativa, in particolare per l’utenza, dallo sviluppo delle professionalità esistenti nell’ente, dal perseguimento delle pari opportunità, dalla razionalizzazione del lavoro pubblico e dal contenimento del suo costo, dall’armonizzazione degli orari e dagli altri principi desumibili dalla legislazione in vigore e, in particolare, dal DLgs n 165/2001.

Art. 2 – Ambito di applicazione

1. Il presente Regolamento: a. trova applicazione per tutti i rapporti di lavoro intrattenuti con il personale dipendente, a tempo determinato e/o indeterminato, a tempo pieno e/o parziale, nonché per gli incarichi di collaborazione, con eccezione di quelli professionali disciplinati dal DLgs n 50/2016; b. stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica e solo in assenza di professionalità analoghe presenti all'interno dell'Ente, contratti a tempo determinato di alte specializzazioni o di funzionari/responsabili dell'area direttiva. 2. Le norme del presente Regolamento si integrano con le altre disposizioni regolamentari aventi attinenza con il personale, con diversi aspetti organizzativi e, in particolare, con le disposizioni relative alla disciplina del procedimento amministrativo.

Art. 3 – Criteri generali di organizzazione

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1. La struttura organizzativa del Comune è improntata a criteri di autonomia, imparzialità, trasparenza, funzionalità, flessibilità, economicità, professionalità e responsabilità, assumendo quale obiettivo l'efficacia e l'efficienza per conseguire elevati livelli di produttività ed il miglioramento della qualità dei servizi erogati A tal fine l'Amministrazione attiva: a. il razionale utilizzo delle risorse umane e strumentali; b. il miglioramento della tempestività e della qualità dei servizi, con particolare attenzione alle esigenze degli utenti; c. il miglioramento del rapporto tra costi e benefici; d. l’adeguamento del modello di organizzazione all’evoluzione del ruolo e delle competenze del Comune nonché all’andamento della domanda della collettività, anche mediante processi di aggiornamento professionale, mobilità interna ed esperienze di lavoro presso altri Enti; e. la valorizzazione delle professionalità esistenti nell’Ente e la loro crescita professionale; f. la mobilità del personale all’interno e all’esterno dell’Ente con ampia flessibilità delle mansioni; g. l’adattamento tempestivo della struttura alle mutate necessità derivanti dalle esigenze del miglioramento della attività amministrativa; h. il raggiungimento di standard qualitativi adeguati; i. l’armonizzazione degli orari di servizio, di apertura al pubblico e di lavoro con le esigenze dell’utenza e con gli orari delle altre Amministrazioni pubbliche e del lavoro privato; j. le pari opportunità 2. I predetti criteri si collegano direttamente sia con il principio della distinzione dei compiti degli amministratori da quelli dei responsabili della gestione, affermato dal Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, sia con l'autonomia nell'organizzazione degli uffici e servizi e della gestione delle risorse proprie dei responsabili 3. Ai responsabili di area compete - nell'ambito delle direttive e degli indirizzi politici impartiti dagli Organi di Governo - l'organizzazione dei servizi e degli uffici secondo i sopra citati criteri per il conseguimento della massima produttività nonchè la emanazione di tutti i connessi atti di gestione. In particolare, agli stessi, sono attribuiti: a. la presidenza delle commissioni di gara e di concorso; b. la responsabilità delle procedure di appalto e di concorso; c. la stipulazione dei contratti; d. gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa; e. gli atti di amministrazione e gestione del personale; f. i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai Regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni, le concessioni edilizie; g. tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia, e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale; h. le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza; i. gli atti ad essi attribuiti dallo Statuto e dai Regolamenti o, in base a questi, delegati dal Sindaco 4. In presenza di atti illegittimi, inopportuni, contenenti errori di qualsivoglia natura o comunque non più rispondenti all’interesse pubblico, il soggetto che ha emanato l’atto, può procedere, in sede di autotutela, all’annullamento o alla revoca dell’atto stesso, dandone comunicazione al Sindaco ed al Segretario Comunale.

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5. In caso di conflitti di competenza e/o attribuzioni fra Responsabili di Area, decide il Sindaco su relazione del Segretario Comunale, sentita la Giunta Comunale. 6. Spetta inoltre ad essi: a. verificare che i documenti e gli atti dell'Ente siano redatti con un linguaggio semplice e chiaro; b. agevolare le modalità di accesso dei cittadini ai servizi supportando a tal fine con opportuni interventi di carattere organizzativo e strumenti di carattere gestionale gli operatori a diretto contatto con gli utenti; c. valutare con cadenza periodica l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’azione amministrativa e della gestione, nonché il grado di soddisfazione dell’utenza; d. sviluppare idonee iniziative di comunicazione integrata; e. stabilire gli standards di prestazione, generali e specifici, che si garantiscono agli utenti. 7. Il responsabile risponde nei confronti degli organi di direzione politica dell'attività svolta ed in particolare: a. del perseguimento degli obiettivi assegnati nel rispetto dei programmi e degli indirizzi fissati dagli organi politici; b. dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, anche sotto l'aspetto dell'adeguatezza del grado di soddisfacimento dell'interesse pubblico, incluse le decisioni organizzativi e di gestione del personale; c. della funzionalità delle articolazioni organizzative cui è preposto e del corretto impiego delle risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate; d. della validità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti, dei provvedimenti e dei pareri proposti, adottati e resi; e. del buon andamento e della economicità della gestione.

Art. 4- Quadro generale delle competenze 1. Il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco definiscono, secondo le rispettive competenze, i programmi e gli obiettivi da attuare e verificano la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite Attiene ad essi il potere di indirizzo e controllo politico-amministrativo, che si può esercitare anche mediante direttive. 2. Il Segretario Comunale sovrintende, con ruolo e compiti di coordinamento, alle funzioni dei responsabili, garantendo l'unitarietà operativa dell'organizzazione dell’Ente. 3. Ai responsabili compete la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa di progetti che investono la rispettiva struttura, compresa l'adozione di tutti gli atti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, mediante autonomi poteri di spesa e di organizzazione delle risorse strumentali attinenti alla propria area.

Art. 5 – Piano Triennale dei Fabbisogni e profili professionali 1. Il Comune di Stroncone adotta il piano triennale dei fabbisogni di personale, in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e della performance, nonché con le linee di indirizzo emanate dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. 2. Nell'ambito del piano, il Comune di Stroncone cura l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale. 3. Il piano triennale indica le risorse finanziarie destinate all'attuazione del piano, nei limiti delle risorse quantificate sulla base della spesa per il personale in servizio e di quelle connesse alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente. 4. I Responsabili di servizio dovranno proporre alla giunta le risorse e i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell’ufficio al quale sono preposti su base triennale; nonché individuare eventuali nuovi profili professionali.

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5. Sul Piano Triennale dei Fabbisogni va fatta l’informazione preventiva alle organizzazioni sindacali ed alla RSU ed acquisito il parere del Revisore dei Conti. 6. Il piano triennale dei fabbisogni deve essere trasmesso entro 30 giorni dalla sua adozione al Dipartimento della funzione pubblica. 7. Il profilo professionale descrive il contenuto professionale delle attribuzioni e delle mansioni proprie di ciascun dipendente nell’ambito della categoria giuridica di appartenenza. 8. I profili professionali della dotazione organica del Comune di Stroncone sono riportati nell'Allegato B.

Art. 6 - Segretario Comunale

1. Il Segretario comunale, è scelto dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente, con le modalità stabilite dalla legge. 2. Partecipa all’attività amministrativa comunale con l’esercizio di funzioni proprie, in quanto discendono direttamente dalla legge, o attribuite dallo Statuto oppure conferite dal Sindaco. 3. Al segretario oltre alle funzioni attribuite dalla legge spettano i seguenti compiti: a) fornisce, se richiesta, assistenza giuridico-amministrativa agli organi comunali ed ai titolari di Posizione Organizzativa; b) presenta agli organi collegiali, coordinandole, le proposte di deliberazione provenienti dai vari servizi; c) cura l’informazione giuridico-amministrativa all’interno dell’organizzazione comunale; d) assicura l’uniformità di applicazione nel Comune delle disposizioni normative, deci- dendo le controversie interpretative che eventualmente dovessero insorgere tra i titolari di Posizioni Organizzative, fornendo direttive interpretative vincolanti per l’attività amministrativa; e) è responsabile dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari; f) sostituisce i titolari di P.O. secondo le modalità di cui al successivo art. 18. 4. Spetta inoltre al segretario, sovrintendere e coordinare l’attività dei responsabili di servizio, svolgendo a tal fine i seguenti compiti: a)presiedere la conferenza dei responsabile del servizio; b)gestire il rapporto di lavoro dei titolari di P.O., tra cui autorizza le missioni e la fruizione delle ferie e dei permessi in modo da garantire la piena funzionalità dell’ente c)surrogare su incarico motivato del Sindaco, il titolare di P.O. che ritarda o omette di compiere un atto di sua competenza. 5.Il segretario, se incaricato dal Sindaco, può svolgere anche i seguenti compiti: a)assolvere le funzioni proprie dei titolari di P.O. quando il contenuto di tali atti o ragioni di interesse pubblico da specificare nell’atto di incarico, richiedano l’intervento della particolare professionalità o funzione del segretario comunale; b)compiere indagini amministrative; c)presiedere o partecipare in qualità di esperto a commissioni, consulte od organismi comunali; d)sostituire, previo provvedimento del sindaco, i titolari di P.O. in caso di assenza temporanea. 6. Il segretario comunale, ai sensi di quanto disposto dall’art. 99, comma 2, del T.U. 18 agosto 2000, n. 267, cessa automaticamente dall’incarico con la cessazione del mandato del sindaco, continuando ad esercitare le funzioni sino alla nomina del nuovo segretario; 7. La copertura assicurativa dei segretari comunali trova disciplina nell’art. 49 del C.C.N.L. 16 maggio 2001.

Art. 7 – Struttura organizzativa 1. La struttura organizzativa è articolata in Aree e Servizi L'articolazione della struttura non costituisce fonte di rigidità organizzativa ma razionale ed efficace strumento di gestione Deve pertanto essere assicurata la massima collaborazione ed il continuo interscambio di informazioni ed esperienze fra le varie articolazioni dell'Ente 13

2. L’Area costituisce l’unità organizzativa di massimo livello delle macro funzioni omogenee dell’Ente 3. L’Area dispone di un elevato grado di autonomia progettuale ed operativa nell’ambito degli indirizzi della direzione politica dell’Ente, nonché di tutte le risorse e le competenze necessarie al raggiungimento dei risultati, perseguendo il massimo livello di efficienza,di efficacia e di economicità complessiva, a livello di Ente ed è il punto di riferimento per: a. la pianificazione strategica degli interventi e delle attività; b. il coordinamento dei servizi collocati al suo interno; c. il controllo di efficacia sull’impatto delle politiche e degli interventi realizzati, in termini di grado di soddisfacimento dei bisogni; 4. Il Servizio costituisce un’articolazione dell’Area interviene in modo organico in un ambito definito di discipline o materie per fornire servizi rivolti sia all’interno che all’esterno dell’Ente; svolge precise funzioni o specifici interventi per concorrere alla gestione di un’attività organica; svolge le attività istruttorie 5. Possono essere istituiti all’interno dei servizi uffici Essi costituiscono una unità operativa interna al Servizio che gestisce l'intervento in specifici ambiti della materia e ne garantisce l'esecuzione; espletano inoltre attività di erogazione di servizi alla collettività 6. Per lo svolgimento di specifiche attività di supporto a valenza generale possono essere costituiti uffici in posizione di staff, disaggregati ed autonomi rispetto alla normale articolazione della struttura

Art. 8 – Individuazione e articolazione delle Aree e dei Servizi

1. Alle Aree, unità organizzative di massima dimensione, sono preposti i Responsabili titolari di posizione organizzativa e le alte professionalità. 2. I Servizi rappresentano le unità organizzative di secondo livello, ad essi sono preposti dipendenti di categoria adeguata rispetto ai compiti assegnati. 3. Sono istituite le seguenti Aree: a) Area Lavori Pubblici – Tecnico Manutentiva b) Area Economico – Finanziaria e del Personale c) Area Segreteria d) Area Urbanistica- Assetto del Territorio e) Servizio di Polizia Locale 4. Le aree sono divise nei seguenti servizi:

AREE SERVIZI SERVIZIO FINANZIARIO CONTABILE ED AREA ECONOMICO-FINANZIARIA E DEL ECONOMATO PERSONALE SERVIZIO TRIBUTI SERVIZIO PERSONALE SERVIZIO PROTOCOLLO

SERVIZIO ANAGRAFE – STATO CIVILE - AREA SEGRETERIA ELETTORALE SERVIZIO SOCIALE – CULTURA - SPORT AREA LAVORI PUBBLICI – TECNICO SERVIZIO LAVORI PUBBLICI MANUTENTIVA SERVIZIO TECNICO MANUTENTIVO - PATRIMONIO SERVIZIO CIMITERIALE AREA URBANISTICA PIANIFICAZIONE URBANISTICA

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EDILIZIA PRIVATA SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

Art. 9 - Responsabile del procedimento amministrativo

1. Il responsabile di Area provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto al servizio o ufficio facente parte dell’Area stessa, secondo il criterio della competenza per materia, la responsabilità dell’istruttoria e di ogni altro adempimento procedurale, con esclusione del provvedimento finale, inerente il singolo procedimento, nel rispetto delle funzioni svolte e delle mansioni proprie del profilo rivestito dal dipendente assegnatario 2. Fino a quando non sia effettuata l’assegnazione di cui al comma precedente, è considerato responsabile del singolo procedimento il responsabile dell’Area Il responsabile del procedimento esercita le attribuzioni contemplate dalle specifiche disposizioni della Legge n. 241/1990 e smi e dal regolamento comunale in materia di procedimenti amministrativi

Art. 10 – Unità di progetto

1. Il Segretario, sentiti i responsabili, individua con propria determinazione, sulla base di appositi indirizzi formulati dal Sindaco sentita la Giunta comunale, specifiche Unità di progetto, con il compito di curare la gestione di progetti determinati di particolare complessità, ovvero di garantire una adeguata assistenza tecnico-amministrativa per la corretta realizzazione dei progetti di competenza delle varie Aree. 2. I progetti di cui al comma precedente, unitamente all’obiettivo da perseguire, alle risorse da assegnare ed ai tempi di realizzazione del progetto o dei progetti, sono individuati con la deliberazione della Giunta comunale di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, ovvero con successive deliberazioni di variazione dello stesso. 3. Le Unità di progetto operano sotto la direzione del Segretario, nel caso di supporto a più Aree, ovvero del responsabile, nel caso di supporto ad una unica Area e si caratterizzano per: a. elevata specializzazione e complessità dei processi tecnico-funzionali; b. costante interazione con le direzioni di Area ed i Servizi.

Art. 11 - Mansioni individuali 1. Il dipendente deve essere adibito alle mansioni proprie del profilo per il quale è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell’ambito della categoria di appartenenza prevista dai contratti collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla categoria immediatamente superiore che abbia successivamente acquisito per effetto di procedure selettive (progressioni di carriera) L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla categoria di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore Dello svolgimento di mansioni superiori al di fuori degli ambiti previsti dalla normativa è direttamente responsabile il Responsabile dell’Area.

Art. 12 -Attribuzione temporanea di mansioni superiori 1. Il dipendente, per obiettive esigenze di servizio, può essere incaricato temporaneamente a svolgere mansioni proprie della categoria immediatamente superiore: a) nel caso di vacanza di posto in organico, per un periodo non superiore a sei mesi, prorogabili fino a dodici, qualora siano state avviate le procedure per la copertura del posto vacante, anche mediante le selezioni interne; b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto con esclusione dell’assenza per ferie, per la durata dell’assenza. 2. I criteri generali per l’assegnazione delle mansioni superiori sono i seguenti: a) Appartenenza del dipendente interessato alla Categoria immediatamente inferiore;

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b) Appartenenza alla stessa Area del posto per il quale si vogliono conferire le mansioni superiori. Nel caso in cui nessun dipendente della stessa Area risulti in possesso dei requisiti richiesti ovvero non intenda accettare l’incarico di mansioni superiori, l’incarico potrà essere conferito ai dipendenti appartenenti ad Aree diverse, purché in possesso degli altri requisiti richiesti (categoria immediatamente inferiore). 3. Nel caso di assegnazione di mansioni superiori è necessaria la modifica del Piano Triennale dei fabbisogni da parte della Giunta Comunale. 4. Il dipendente ha diritto alla differenza tra il trattamento economico iniziale previsto per l’assunzione nel profilo rivestito e quello iniziale corrispondente alle mansioni superiori di temporanea assegnazione, fermo rimanendo la progressione economica di appartenenza e quanto percepito a titolo di retribuzione individuale di anzianità 5. L'esercizio temporaneo di mansioni superiori non attribuisce il diritto all'assegnazione definitiva delle stesse 6. L’assegnazione di mansioni superiori è disposta attraverso la rotazione tra più dipendenti con determinazione del responsabile dell’Area presso cui il dipendente è incaricato, nell’ambito delle risorse espressamente assegnate per tale finalità, secondo la programmazione dei fabbisogni. 7. Il conferimento delle mansioni superiori di cui ai commi precedenti è disposto dal Responsabile di Area a cui appartiene il posto per il quale si intendono conferire le mansioni superiori, nell’ambito delle risorse espressamente assegnate per tale finalità secondo la programmazione dei fabbisogni, ed è comunicato per iscritto al dipendente incaricato. Nel caso in cui si tratti di un posto di Responsabile di servizio il conferimento delle mansioni superiori sarà effettuato direttamente con provvedimento del Segretario Comunale. 8. Non costituisce esercizio di mansioni superiori l'attribuzione di alcuni soltanto dei compiti delle mansioni stesse e lo svolgimento di tali attività senza il carattere della prevalenza. 7. E' di regola esclusa la mobilità verso mansioni inferiori salvo nei casi espressamente previsti dalla legge o dal contratto.

Art 13 - Modalità di conferimento degli incarichi di posizione organizzativa

1. Gli incarichi di posizione organizzativa sono conferiti dal Sindaco entro 45 giorni dal suo insediamento ai dipendenti dotati di requisiti di professionalità, capacità e attitudine adeguati alle funzioni da svolgere e valutati sulla base delle esperienze svolte. Durante i quarantacinque giorni continua ad esplicarsi l’efficacia del precedente decreto sindacale di conferimento. 2. Nell’assegnazione degli incarichi si dovrà osservare il principio di correlazione tra le caratteristiche dei programmi da attuare, i servizi da svolgere e i requisiti soggettivi dei soggetti di cui al comma precedente 3. Gli incarichi di posizione organizzativa hanno, di norma, ad oggetto il coordinamento di un’Area, di servizi, di uffici, di programmi. 4. Gli incarichi sono a tempo determinato e rinnovabili. L’incarico è di durata, di norma, non inferiore ad un anno e non può eccedere il mandato amministrativo del Sindaco in carica al momento della loro assegnazione. Il provvedimento che dispone un incarico di durata inferiore deve esplicitarne le ragioni. 5. Il Sindaco, in relazione ad esigenze organizzative o produttive, al raggiungimento di determinati risultati o alla formulazione di specifici piani e programmi da realizzare, modifica la definizione e specificazione degli incarichi 6. Nel caso di interruzione anticipata del mandato del Sindaco gli incarichi restano validi fino alla loro naturale scadenza.

Art. 14 – Revoca degli incarichi di posizione organizzativa

1. Gli incarichi di posizione organizzativa possono essere revocati prima della scadenza per inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta o dell’assessore di riferimento o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario 16

degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione previsto dall'articolo 169 TUEL o per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli altri casi disciplinati dai contratti collettivi di lavoro. 2. I provvedimenti di revoca per inadempienze sono adottati dal Sindaco con atti motivati, su proposta del Segretario, nel rispetto delle procedure previste dalla legge e dai contratti collettivi di lavoro. 3. L’incarico, prima della naturale scadenza, può essere modificato per esigenze di carattere funzionale ed organizzativo.

Art. 15 – Retribuzione di posizione e di risultato 1. La retribuzione di posizione è determinata in rapporto al valore della stessa, accertata secondo i criteri contenuti nel presente Regolamento. 2. La retribuzione di risultato è corrisposta a seguito di accertamento e valutazione del grado di raggiungimento dei risultati sulla base dei criteri stabiliti con il presente Regolamento. 3. La valutazione è effettuata dal Nucleo di Valutazione; della stessa il Sindaco prende atto con apposito provvedimento.

Art. 16 – Criteri per la valutazione delle posizioni 1. Le posizioni di Responsabile di Area sono graduate tenendo conto di parametri comuni connessi alla collocazione nella struttura, alla complessità organizzativa e alla responsabilità gestionale interna ed esterna secondo l'Allegato C al presente Regolamento 2. I parametri sono riportati in apposita metodologia di valutazione dei dipendenti e delle posizioni organizzative approvata dall’Ente nella quale sono altresì illustrata anche le modalità operative per la valutazione ed il calcolo della corrispondente indennità.

Art. 17 - Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) 1. L’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è affidato dal Sindaco, di norma al Segretario Comunale, e non è delegabile se non in caso di straordinarie e motivate necessità riconducibili a situazioni eccezionali; 2. Il Responsabile di cui al precedente comma adempie a tutti gli obblighi previsti dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, dal decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, dal Codice di comportamento, dal PNA e ad ogni altro compito previsto dal PTPC; 3. Ove l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e di Responsabile della Trasparenza non ricada sulla medesima persona, il Responsabile della prevenzione della corruzione agisce in stretto coordinamento con il Responsabile della trasparenza.

Art. 18 – Sostituzione del Responsabile assente

1. Il Responsabile del’Area, può individuare tra il personale assegnato di categoria D un dipendente, in possesso delle necessarie competenze, che lo sostituisca in caso di assenza o impedimento temporaneo. 2. In caso di mancata individuazione, alla sostituzione provvede il Sindaco con apposito provvedimento. Resta ferma la possibilità del Sindaco di affidare ad interim la responsabilità di un area ad un altro Responsabile o al Segretario comunale. 3. L’esercizio di funzioni vicarie non comporta trattamento economico aggiuntivo a quello posseduto, salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva. 4. Eccezionalmente, in caso di impossibilità del conferimento ad altro Responsabile, e per un periodo di tempo determinato, l’incarico può essere conferito ad un componente la giunta comunale o assunto dal Sindaco.

ART. 19 - Conferimento responsabilità uffici ad organi di governo 17

1 Eccezionalmente, in caso di impossibilità del conferimento ad altro Responsabile, e per un periodo di tempo determinato, l’incarico può essere conferito ad un componente la giunta comunale o assunto dal Sindaco. 2 Con uno o più provvedimenti del sindaco, in relazione al disposto dell’art. 53, comma 23, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, come modificato dall’art. 29, comma 4, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, possono essere attribuite, ai componenti dell’organo esecutivo: a) la responsabilità degli uffici e dei servizi; b) il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale. 4. I provvedimenti di cui aL precedente comma individuano: a) l’assessore cui viene attribuita la responsabilità degli uffici e dei servizi in uno con il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale; b) compiutamente, gli uffici ed i servizi cui la competenza si riferisce; 5. I provvedimenti di cui al precedente comma, da assumere per ogni singolo assessore, dovranno: a) fissare la decorrenza; b) revocare, con la decorrenza di cui al precedente lettera a), il provvedimento con il quale sono state attribuite, al dipendente o ai dipendenti interessati, le funzioni di cui all’art. 107, commi 2 e 3, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; c) sospendere, sempre con la decorrenza di cui alle precedenti lettere a) e b), la corresponsione, al dipendente o ai dipendenti interessati, delle retribuzioni di posizione e di risultato; d) prevedere il divieto di assumere, fino al 31 dicembre successivo, qualsiasi impegno di spesa per consulenze esterne riconducibili all’espletamento delle funzioni accollate all’assessore interessato.

Art. 20 - Potere sostitutivo in caso di inerzia

1. Gli atti di competenza dei responsabili sono esclusivi 2. Il Sindaco e gli Assessori non possono revocare, riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare, provvedimenti o atti di competenza dei responsabili. 3. Ai sensi dell’articolo 2, commi 9-bis, 9-ter e 9-quater, della legge 7 agosto1990, n. 241, il Sindaco individua, nell'ambito delle figure apicali dell'amministrazione, il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo in caso di inerzia. 4. Nel caso di mancata individuazione il potere sostitutivo è attribuito: a) in caso di inerzia di responsabili di procedimento non apicali, al Responsabile di Area di competenza; b) in caso di inerzia di un Responsabile di Area, al Segretario comunale. 5. Il soggetto che esercita i poteri sostitutivi, se competente, valuta l’avvio del procedimento disciplinare, o, se non competente, ne dà comunicazione all’UPD.

Art. 21 – Misure organizzative in materia di trattamento dei dati

1. Il Comune di Stroncone garantisce la tutela della riservatezza dei soggetti che conferiscono informazioni di natura personale nei procedimenti amministrativi e per le attività di competenza dell’ente attraverso i propri organi di direzione politica e amministrativa e i propri uffici e servizi L’ente assicura che il trattamento dei dati personali sia lecito, legittimo, proporzionale e non eccedente rispetto alle finalità della raccolta. 2. I responsabili del trattamento dei dati sono costituiti dai responsabili delle direzioni e sono nominati formalmente con decreto sindacale contestualmente al conferimento dell’incarico di Responsabile dell’Area I responsabili del trattamento per le Aree di competenza provvedono, con determinazione , alla nomina degli incaricati e delle altre figure gestionali indicate nel documento programmatico sulla sicurezza. 18

3. Gli incaricati del trattamento sono costituiti dal personale di qualsiasi categoria professionale nonché dai consulenti e/o collaboratori esterni che per ragioni del proprio incarico sono legittimati al trattamento delle informazioni personali contenute negli archivi, banche dati, atti o documenti del Comune di Stroncone.

Art. 22 - Articolazione del sistema di controllo interno 1. Il sistema di controllo interno del Comune è disciplinato da apposito regolamento, conformemente a quanto previsto dal DL 10 ottobre 2012, n 174, convertito in l 7 dicembre 2012, n 213

Art. 23- Sistema di valutazione della performance. 1. Presupposti del sistema di valutazione sono la definizione degli obiettivi e delle fasi del ciclo di gestione delle performance, per come previsti dal D. Lgs n. 150/2009 e dal Regolamento dell’ente, nonché la effettuazione in via preventiva della attività di misurazione delle performance, sia organizzativa che individuale. 2. Elemento centrale del sistema di valutazione è costituito dalla comunicazione, sia nelle fasi iniziali (in particolare per la indicazione delle aspettative di risultato e di prestazione), che nel periodo intermedio (in particolare per la individuazione degli elementi di criticità), che nei colloqui finali (in particolare per la comunicazione degli esiti delle valutazioni). 3. Una importanza rilevante assume il rispetto dei vincoli di trasparenza dettati dal legislatore e dal regolamento, sia nella forma della pubblicazione delle informazioni sul sito internet sia nella forma della rendicontazione agli utenti, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli organi di governo etc. 4. I soggetti che intervengono nel processo di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale sono: a) Il Sindaco; b) la Giunta; c) il NUCLEO DI VALUTAZIONE; d) i titolari di posizione organizzativa; e) i cittadini/utenti e le loro associazioni. 5. In particolare: a) il Sindaco valuta il Segretario Comunale, anche per le eventuali funzioni di responsabile di un Servizio, tenendo conto dei rispettivi contratti di riferimento e con il supporto del NUCLEO DI VALUTAZIONE; b) Il NUCLEO DI VALUTAZIONE valuta, tenendo conto del contratto di riferimento, i titolari di posizione organizzativa; la valutazione è effettuata sulla concreta applicazione dei criteri di valutazioni; c) i Titolari di Posizione Organizzativa valutano i dipendenti assegnati al Settore. La valutazione rappresenta un momento informativo e formativo al tempo stesso e pertanto avverrà in forma diretta: d) tra il NUCLEO DI VALUTAZIONE e titolari di Posizione Organizzativa; e) tra i titolari di Posizione Organizzativa ed i dipendenti.

6. La valutazione è comunicata in contraddittorio ai dipendenti che possono muovere rilievi alla stessa e/o chiedere approfondimenti. Di tali rilievi e/o richieste di approfondimento devono tenere espressamente e formalmente conto i titolare di posizione organizzativa nella valutazione finale. 7. In ogni caso il valutatore dovrà motivare i singoli elementi di valutazione su cui il valutato ha espresso perplessità o contrarietà. 8. Le metodologie, gli obiettivi assegnati e gli esiti della valutazione dei titolari di posizione organizzativa saranno pubblicati sul sito internet del Comune. 9. Il valutatore comunica al valutato la valutazione, prima che essa sia formalizzata, anche nella forma della proposta. Il valutato può avanzare una richiesta di revision parziale o totale e chiedere di essere ascoltato. Il valutatore deve convocare il valutato 19

prima della formalizzazione della valutazione e deve tenere motivatamente conto delle sue indicazioni nella formulazione della valutazione definitiva. 10. Il Segretario comunale, i titolari di posizione organizzativa ed i dipendenti sono valutati secondo il sistema di misurazione e valutazione allegato al presente regolamento con la lettera E.

Articolo 24 - Nucleo di Valutazione 1. Il Nucleo di Valutazione tiene luogo, ad ogni effetto, all’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) della performance di cui all’art. 14, comma 1, del D. Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. 2. Non possono far parte del Nucleo di Valutazione soggetti interni al Comune, nonché soggetti che rivestano incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali ovvero che abbiano rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni, ovvero che abbiano rivestito simili incarichi o cariche o che abbiano avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la designazione. 3. Il nucleo di valutazione è composto da un membro, nominato dal Sindaco sulla base della presentazione del curriculum e della valutazione dell'esperienza in possesso del soggetto valutato. Non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 7 comma 6 del D.lgs. n. 165/2001. Il componente deve possedere un’esperienza di almeno cinque anni, in posizioni di responsabilità, anche presso aziende private, nel campo del management, della pianificazione e controllo di gestione, dell’organizzazione e del personale, della misurazione e valutazione della performance e dei risultati ovvero in possesso di una esperienza giuridico organizzativa, di almeno cinque anni, maturata anche in posizione di istituzionale autonomia e indipendenza. 4. Il Nucleo di Valutazione resta in carica per la durata del mandato del sindaco, salvo revoca. Per la revoca nonché per la cessazione della carica per qualsiasi altro motivo, si applica la disciplina prevista per l’organo di revisione contabile, dall’art. 235 del D. Lgs. 18/08/2000, n. 267. 5. Il Nucleo di Valutazione può essere costituito, previa stipulazione di apposita convenzione, in forma associata, con altri enti del comparto delle autonomie locali.

Articolo 25 - Funzioni del Nucleo di Valutazione

1. Il Nucleo di Valutazione: a) monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza ed integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso; b) comunica tempestivamente le criticità riscontrate al Sindaco; c) valida la relazione sulla performance e ne assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell’amministrazione; d) garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché dei premi di cui al Titolo III del D. Lgs. 150/2009, secondo quanto previsto dal medesimo decreto legislativo, dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all’amministrazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità; e) propone la valutazione annuale dei responsabili di servizio e del Segretario Comunale limitatamente agli obiettivi e l’attribuzione ad essi dei premi di cui al Titolo III del D. Lgs. n. 150/2009; f) promuove e attesta l’assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità; g) verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità; h) cura annualmente la realizzazione di indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale, e ne riferisce al Sindaco.

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Art. 26– Deliberazioni

1. Le deliberazioni sono i provvedimenti assunti dagli organi collegiali del comune nell’ambito della competenza loro attribuita dalla legge o dallo Statuto 2. Le deliberazioni del consiglio e della giunta comunale sono assunte su proposta del Segretario o del responsabile di area, se il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d’ufficio Negli altri casi, le deliberazioni sono assunte su proposta del sindaco o dell’assessore competente per materia, ovvero dei consiglieri comunali nei casi previsti dalla legge e dal regolamento 3. Le proposte, una volta predisposte, devono essere trasmesse al Segretario, provviste di tutti gli allegati, della firma del Responsabile di Area e del Responsabile del procedimento. Sulle proposte di deliberazione, che non siano mero atto di indirizzo, deve essere espresso il parere in ordine alla regolarità tecnica del responsabile del servizio interessato. Qualora la proposta comporti anche riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico finanziario o sul patrimonio dell'ente è necessario altresì che la proposta abbia il parere del responsabile del servizio finanziario in ordine alla regolarità contabile. 4. Qualora l’organo competente intenda apportare modificazioni alla proposta di deliberazione, sono acquisiti nuovi pareri di regolarità tecnica e, ove occorra, contabile.

Art. 27 – Direttive

1. Il Sindaco e la Giunta possono impartire direttive ai responsabili di area. 2. Tali direttive hanno carattere generale e contengono l’indicazione delle priorità politico, programmatiche e/o metodologiche assunte dall’amministrazione. 3. Il Segretario Comunale vigila sulla loro attuazione e riferisce al Sindaco o alla Giunta 4. L’inosservanza di tali direttive può determinare la revoca dell’incarico di responsabilità. 5. Il Segretario può impartire direttive di carattere operativo ai responsabili di area Informa il Sindaco della loro eventuale inosservanza.

Art. 28 – Determinazioni

1. Gli atti amministrativi, aventi efficacia obbligatoria, esterna o interna all’Ente, adottati dai Responsabili o dai loro delegati, assumono la denominazione di “determinazione” 2. La determinazione reca gli elementi formali e sostanziali, previsti dalla legge, in relazione alla concreta tipologia provvedimentale adottata Questa deve essere pertanto costituita di una parte recante la motivazione e di una parte recante il dispositivo, che sia conseguente alla motivazione, e chiaramente formulato sia per quanto concerne il contenuto dell’atto sia per quanto riguarda la eventuale parte finanziaria 3. La determinazione reca l’intestazione della struttura organizzativa che adotta e deve inoltre essere corredata, ove ne consegua l’assunzione di un impegno di spesa, dell’attestazione della relativa copertura finanziaria. Le determinazioni sono esecutive con l’apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria. 4. La proposta di determinazione è predisposta dal Responsabile del procedimento che, se soggetto diverso dal Responsabile di area, la sottopone a quest’ultimo per l’adozione, fatti salvi i casi in cui il responsabile di area abbia delegato il Responsabile del procedimento 5. Nel caso in cui il responsabile di area non convenga sulla proposta presentata dal responsabile del procedimento, deve darne espressamente atto nel provvedimento e motivare le ragioni

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6. Nel caso che la proposta di determinazione o qualsiasi atto istruttorio venga predisposto dal responsabile del procedimento, lo stesso deve essere opportunamente sottoscritto 7. Le determinazioni sono atti definitivi e non sono suscettibili di ricorso gerarchico. 8. Anche ai fini della pubblicità degli atti e della trasparenza amministrativa, le determinazioni sono affisse, all’albo pretorio on line, per 15 giorni consecutivi e sono immediatamente eseguibili, con la eccezione di cui al precedente comma 3, ultimo periodo.

Art. 29 – Semplificazione del linguaggio amministrativo 1. I provvedimenti devono essere elaborati con linguaggio semplice e facilmente comprensibile Tale previsione costituisce regola di comportamento volta a facilitare i rapporti tra l’amministrazione e i propri interlocutori abituali od occasionali, pubblici o privati. 2. Qualora non sia possibile fare a meno di utilizzare termini tecnici, la redazione dei documenti dell’amministrazione è impostata in modo tale da guidare i lettori degli stessi alla migliore comprensione degli elementi trattati.

Art. 30 – La Conferenza dei responsabili di area 1. La Conferenza dei responsabili di area è composta dal Segretario, con funzioni di coordinamento, e da tutti i responsabili. 2. La Conferenza dei responsabili è convocata e presieduta dal Segretario. 3. La Conferenza esercita un ruolo di impulso operativo e di supporto organizzativo Su richiesta degli Organi di Governo, avanza suggerimenti ed esprime valutazioni su problematiche concernenti il funzionamento della struttura comunale, l'ambiente di lavoro e la formazione professionale Svolge funzioni consultive e propositive in ordine all'assetto organizzativo ed alle problematiche gestionali di carattere intersettoriale. 4. In particolare la Conferenza: a) Verifica l'attuazione dei programmi ed accerta la corrispondenza dell'attività gestionale con gli obiettivi programmati e definiti dagli organi di governo; b) Decide sulle semplificazioni procedurali che interessano più articolazioni della struttura; c) Propone l'introduzione delle innovazioni tecnologiche per migliorare l'organizzazione del lavoro; d) Esprime valutazioni in merito a problematiche di carattere generale riguardanti il personale ed i servizi; e) Può rilasciare pareri consultivi in relazione all'adozione e modificazione di norme statutarie e di regolamento che hanno rilevanza in materia di organizzazione, ivi compresa la proposta di programmazione del fabbisogno di personale; f) Esamina ed esprime pareri su ogni altra questione di carattere organizzativo ad essa demandata da regolamenti comunali, ovvero su richiesta degli organi di governo dell'Ente; g) Svolge inoltre un ruolo di collegamento delle strutture organizzative con gli Organi di Governo. 5. La partecipazione del Segretario e dei responsabili alla Conferenza è obbligatoria; della convocazione viene data comunicazione anche al Sindaco che vi può partecipare. 6. Il responsabile dell’Area Segreteria è incaricato della redazione dei verbali delle riunioni e cura gli adempimenti conseguenti alle decisioni assunte, direttamente o tramite suo delegato.

Art. 31 – Il procedimento amministrativo 1. Ai procedimenti amministrativi di competenza della struttura organizzativa, sia che conseguano obbligatoriamente ad iniziativa di parte, sia che debbano essere promossi d'ufficio, si applicano le norme dell'apposito regolamento comunale. 2. Nello svolgimento di ciascun procedimento amministrativo sono disposti solo gli adempimenti strettamente necessari per il compimento dell'istruttoria e per 22

l'emissione del provvedimento, indispensabili per l'adozione di decisioni motivate o espressamente prescritte da leggi o da regolamenti. 3. I procedimenti devono essere conclusi con l'adozione di un motivato provvedimento nel termine stabilito, per ciascun procedimento, dall'apposito speciale regolamento In esso sono indicati, altresì, le aree o i servizi responsabili dell'istruttoria e l'organo competente all'adozione del provvedimento finale. 4. Quando non siano prescritte obbligatoriamente forme procedimentali, l'attività amministrativa del Comune deve svolgersi con modalità semplici ed economiche e con esiti immediati.

CAPO II LE MODALITA’ DI ASSUNZIONE ED I REQUISITI DI ACCESSO ALLE PROCEDURE CONCORSUALI

SEZIONE I PRINCIPI GENERALI

ART. 32 – Disposizioni generali di accesso all’impiego Accesso per posti a tempo indeterminato 1. La copertura a tempo indeterminato dei posti disponibili avviene mediante: a) mobilità nazionale ai sensi dell’art. 34 bis del D. Lgs. 165/01; b) mobilità esterna volontaria ai sensi dell’articolo 30, comma 1, del D.Lgs. 165/2001; c) utilizzo graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato; d) concorso pubblico, anche di cui all’articolo 4; e) avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento tenute dai Centri per l’Impiego; f) contratto di formazione e lavoro come previsto dai vigenti CCNL; g) chiamata numerica degli iscritti nelle apposite liste costituite dagli appartenenti alle categorie protette di cui alla Legge 68/1999.

Art. 33 Accesso per posti a tempo determinato 1. L’assunzione di personale a tempo determinato avviene mediante: a. selezione pubblica in forma semplificata; b. avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento tenute dai Centri per l’Impiego; c. utilizzo di graduatorie di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato; d. utilizzo di graduatorie di altre Amministrazioni di cui al successivo art. 99; e. selezione per il conferimento di incarichi di cui agli articoli 90 e 110 del TUEL.

SEZIONE II MOBILITA’

Art. 34 – Assunzione per mobilità 1. In sede di programmazione del piano triennale dei fabbisogni o con successivi atti programmatori, si può prevedere la copertura di uno o più posti presenti nella propria dotazione organica con assunzione a tempo indeterminato, a tempo pieno o part- time, attraverso la mobilità obbligatoria e volontaria da altre Amministrazioni, da effettuarsi ai sensi degli art. 34 e 30, del D.lgs.165/2001.

Art. 35- Procedure di mobilità 1. La copertura di posti, tramite mobilità volontaria ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs.165/01, potrà avvenire in uno dei seguenti modi: a. mediante accoglimento diretto di richiesta di interscambio con altre Amministrazioni Pubbliche tra personale appartenente alla medesima Categoria e Profilo professionale. b. mediante emanazione di apposito Bando di mobilità da pubblicizzare per almeno 30 giorni sul Sito Istituzionale dell’Ente e all’Albo Pretorio. 23

2. Nell’ipotesi di cui al punto a) del comma 1 del presente articolo si procederà all’assunzione diretta del dipendente in mobilità volontaria in entrata, con contestuale trasferimento del personale in mobilità volontaria in uscita. 3. Nell’ipotesi di cui ai punti b) del comma 1 del presente articolo si procederà ai sensi delle presenti disposizioni . In tale ipotesi non saranno prese in esame le eventuali domande di mobilità pervenute, in data anteriore all’indizione del bando.

Art. 36 - Requisiti 1. Sono ammessi a partecipare alle procedure di selezione finalizzate alla mobilità di cui trattasi i lavoratori che siano in servizio, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato (a tempo pieno o part-time), presso Pubbliche Amministrazioni appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento e con possesso di uguale profilo professionale o comunque profilo equivalente per tipologia di mansioni. Per il personale proveniente da comparti diversi da quello degli enti locali si farà riferimento alla tabella di equiparazione di cui all’art. 29-bis del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come inserito dall’art. 48, c.1, del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. Il responsabile del servizio, prima di procedere all’espletamento concorsuale per la copertura di posti vacanti in organico, con apposito avviso, rende pubbliche le disponibilità dei posti da ricoprire attraverso il passaggio diretto di personale da altre amministrazioni pubbliche. 2. L’avviso di cui al precedente comma 1, deve contenere: a) il numero dei posti da ricoprire, distintamente per ogni categoria e profilo professionale; b) il tempo entro cui gli aspiranti debbono presentare la domanda di trasferimento; c) i criteri di scelta degli aspiranti. 3. In via prioritaria, si provvede all’immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, che prestano servizio presso questo Comune in posizioni di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, qualifica e/o categoria, che presentano domanda di trasferimento nei ruoli di questo Comune. 4. Se le richieste di trasferimento sono in numero superiore ai posti da ricoprire, il responsabile del servizio procede alla formazione ed alla approvazione di apposite graduatorie secondo i seguenti criteri di scelta: a) Titolo di studio, di formazione e di aggiornamento professionale; b) le condizioni di famiglia con particolare riferimento alla esigenza di ricongiungimento al coniuge; c) le eventuali necessità di studio del dipendente, del coniuge e dei figli; d) l’anzianità professionale di servizio; e) presenza di invalidi nella famiglia. A parità di punteggio si dà precedenza ai dipendenti del comparto enti locali.

Art. 37 - Esame delle domande 1. Le domande di mobilità volontaria, saranno esaminate dall’ufficio personale che verificherà l’ammissibilità delle stesse alla luce dei requisiti richiesti. 2. L’ufficio personale in sede di istruzione del procedimento di ammissione dei candidati può richiedere chiarimenti e documenti ad integrazione della domanda presentata. Se entro i termini assegnati non verranno forniti i chiarimenti e/o le integrazioni richieste, l’Istanza si considererà come non presentata. 3. In ogni caso non saranno considerate validamente pervenute le domande di mobilità volontaria prive di firma. 4. I richiedenti, le cui domande siano state ammesse, saranno convocati presso l’ente per sostenere un colloquio alla presenza di apposita Commissione nominata dal Responsabile Area Economico Finanziaria ,contestualmente all’avvio delle procedure, ed è composta da: a) Responsabile dell’Area cui appartiene il posto da ricoprire; b) n. 2 componenti interni/esterni all’Ente e, se dipendente pubblico, di categoria almeno pari a quella del posto da coprire.

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ART. 38 - Sistema di valutazione 1. La scelta dei lavoratori da assumere per mobilità viene effettuata sulla base di apposita selezione per titoli e colloquio, con le modalità esplicitate nel prosieguo del presente regolamento. 2. A ciascun candidato ammesso alla procedura selettiva è attribuibile il punteggio massimo di punti 100 così ripartiti: a) Max punti 35 per titoli di studio e curriculum professionale; b) Max punti 5 per i dipendenti inquadrati nella posizione iniziale e senza RIA e/o indennità ad personam e con un punteggio inferiore per i dipendenti inquadrati nelle successive posizioni di progressione orizzontale e/o con in godimento RIA ovvero assegni ad personam; c) Max punti 60 per colloquio. 3. Non saranno comunque considerati idonei i candidati che riporteranno al colloquio un punteggio inferiore a 42/60.

ART. 39 - Valutazione dei titoli 1. Per il personale di Cat. C e D sono valutabili i seguenti titoli, secondo i punteggi appresso indicati: a) Titolo di Studio, max. punti 14, da attribuire in proporzione alla votazione riportata così come specificato: 1. posti per i quali è richiesto il diploma di laurea: ▪ 110 con lode punti 14 ▪ da 99 a 110 punti 10 ▪ da 88 a 98 punti 6 ▪ da 77 a 87 punti 2 2. posti per i quali è richiesto il diploma di scuola media superiore: ▪ 100/100 ( 60/60) punti 14 ▪ da 90 a 99 (54-59) punti 10 ▪ da 80 a 89 (48-53) punti 6 ▪ da 70 a 79 ( 42-47) punti 2 b) Curriculum professionale max punti 21. Nel curriculum formativo e professionale, sono valutate: ▪ le attività professionali e gli altri titoli di studio e specializzazioni, formalmente documentabili, idonee ad evidenziare ulteriormente il livello di qualificazione professionale acquisito nell’arco dell’intera carriera attinenti la specifica posizione funzionale da conferire con attribuzione dei punteggi di seguito elencati per un max di punti 14:  punti 1 per ogni titolo di studio e specializzazione aggiuntiva;  punti 0,5 per ogni altro titolo di qualificazione professionale acquisito con esame finale;  punti 0,5 per ogni attività professionale derivanti da specifici e qualificati incarichi diversi dalle prestazioni rientranti nel profilo professionale di appartenenza.  il servizio prestato presso altre Amministrazioni Pubbliche appartenenti al Comparto Regioni ed Autonomie locali con collocazione nella medesima Categoria e stesso Profilo professionale ( o equivalente), con attribuzione di un punteggio di 0,05 punti per ogni mese intero di servizio, con un max di punti 7. 2. Per il personale di Cat. A e B sono valutabili i seguenti titoli secondo i punteggi appresso indicati: a) Titolo di Studio, max. 14 punti, la votazione conseguita anche se espressa per giudizio sintetico sarà rapportata al punteggio in decimi come di seguito sviluppato: ▪ ottimo ( votazione 9-10/10) punti 14 ▪ distinto ( votazione 8/10) punti 10 ▪ buono ( votazione 7/10) punti 6 ▪ sufficiente ( votazione 6/10) punti 2

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b) Curriculum professionale max punti 21. Nel curriculum formativo e professionale, sono valutati: ▪ eventuali altri titoli culturali e/o di specializzazioni, anche tecniche, nell’utilizzo di mezzi, macchine, computer ecc. purchè attinenti lo specifico profilo da ricoprire con attribuzione dei punteggi di seguito elencati per un max di punti 14: ▪ punti 1 per eventuali titoli di studio aggiuntivi e/o qualificazioni professionali acquisite con esame finale; ▪ punti 0,5 per ogni attività lavorativa qualificata (es: coordinatore ecc.) non rientrante nelle normali mansioni del profilo professionale di appartenenza. ▪ il servizio prestato presso altre Amministrazioni Pubbliche appartenenti al Comparto Regioni ed Autonomie locali con collocazione nella medesima Categoria e uguale profilo professionale (o equivalente), con attribuzione di un punteggio di 0,05 punti per ogni mese intero di servizio, con un max di punti 7.

ART. 40- Valutazione della progressione economica 1. Max punti 5 per posizione di progressione economica posseduta, da valutare nel modo seguente: a) per i dipendenti inquadrati nella posizione iniziale della categoria di inquadramento: punti 5; b) ai dipendenti inquadrati nelle successive posizioni di progressione orizzontale, viene attribuito un punteggio inferiore a punti 5, determinato dividendo i suddetti 5 punti per il numero di progressioni possibili (non va conteggiata la posizione iniziale) nella categoria di inquadramento, secondo le previsioni contenute nel CCNL vigente e detraendo dai 5 punti il valore attribuito alle singole posizioni di sviluppo successive a quella iniziale, fino ad arrivare alla posizione della progressione economica posseduta. Eventuali risultati decimali verranno arrotondati all’unità per difetto qualora il primo decimale sia pari od inferiore a 5 e per eccesso qualora il primo decimale sia superiore a 5.

ART. 41 - Colloquio 1. Il colloquio per le categorie C e D, consisterà in una discussione argomentata sul curriculum professionale presentato ed in particolare, su approfondimenti tematici, attinenti l’ordinamento degli Enti Locali e la specifica normativa di settore, nonché sulle specifiche metodologie professionali concernenti il posto da ricoprire. Il colloquio dovrà altresì verificare l’attitudine personale del candidato all’espletamento delle attività proprie del posto da ricoprire, in relazione alle specifiche esigenze professionali dell’amministrazione. 2. Il colloquio per le Cat. A e B consisterà in una discussione tendente alla verifica delle attitudini personali e motivazionali del lavoratore, con esplicito riferimento alle attività proprie del posto da coprire. Il colloquio potrà consistere anche in una prova pratico- operativa con esecuzione di un lavoro o nell’effettuazione di una operazione artigianale e/o di mestiere tendente a dimostrare l’eventuale qualificazione o specializzazione posseduta. 3. La Commissione alla fine del colloquio attribuirà al candidato un punteggio massimo di 60 punti (max 20 punti per ciascun membro della Commissione). 4. La procedura di mobilità volontaria termina con un provvedimento espresso del Responsabile dell’Area economico Finanziaria con il quale si procede all’assunzione o viene dichiarata l’infruttuosità della procedura di mobilità volontaria o la mancanza dell’autorizzazione alla cessione del contratto di lavoro.

ART. 42 - Assunzione 1. Il candidato ritenuto idoneo sarà invitato, secondo i termini previsti negli atti di programmazione, a stipulare il contratto individuale di lavoro ai sensi del vigente C.C.N.L. del comparto regione ed Autonomie locali. 2. In caso di diniego al trasferimento da parte dell’Ente di provenienza o di rinuncia al trasferimento da parte del vincitore, si procederà allo scorrimento della graduatoria.

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3. Qualora dallo scorrimento della graduatoria non dovessero presentarsi candidati disposti alla stipula del contratto individuale di lavoro il Comune dichiarerà conclusa la procedura di mobilità volontaria e non procederà ad assunzione, qualora il posto fosse destinato alla sola mobilità volontaria, o continuerà con le normali procedure di assunzione qualora la procedura di mobilità volontaria sia stata attività prioritariamente ad una procedura concorsuale per l’accesso dall’esterno ed esperita prima delle procedure previste dall’art. 34 bis del D. L. gs. 165/2001. 4. Il dipendente conserva la posizione giuridica e il relativo trattamento economico previsto per la posizione economica di inquadramento acquisiti fino all’atto del suo trasferimento, ivi compresa l’anzianità già maturata. Il salario accessorio del dipendente sarà oggetto della contrattazione decentrata integrativa del Comune. Il dipendente non potrà vantare diritti in merito ad eventuali responsabilità od indennità accessorie godute nell’ente di provenienza. 5. All’atto dell’assunzione, il Comune provvederà ad acquisire dall’amministrazione di provenienza, in copia conforme, gli atti essenziali contenuti nel fascicolo personale del dipendente, nonché l’autorizzazione al trasferimento in mobilità dello stesso Ente. 6. La graduatoria formatasi in seguito all’espletamento delle singole procedure potrà essere utilizzata esclusivamente per le finalità previste dallo specifico bando e non potrà essere utilizzata per assunzioni programmate con successivi atti.

art. 43– Mobilità volontaria in uscita

1. La mobilità volontaria in uscita potrà essere concessa con determinazione del Responsabile del Servizio a cui il dipendente appartiene, che ne abbia fatto richiesta, se in servizio a tempo indeterminato presso l’ente da almeno cinque anni. 2. Qualora la richiesta provenga da un dipendente titolare di posizione organizzativa l’autorizzazione alla mobilità viene concessa dal Segretario comunale.

Art. 44– Mobilità interna

1. Per mobilità interna si intende il cambiamento del lavoro svolto, l’eventuale modifica del profilo professionale e/o l’assegnazione ad altra area. 2. La mobilità interna, come previsto dalla vigente disciplina contrattuale, va attuata secondo i criteri indicati nel presente Regolamento. 3. La mobilità interna deve rispondere ad esigenze di servizio ed è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) razionalizzazione dell’impiego del personale; b) riorganizzazione dei servizi; c) copertura dei posti vacanti; d) inidoneità fisica del dipendente al posto ricoperto; e) perseguimento di specifici programmi e/o progetti dell’Organo Politico

Art. 45 – Mobilità interna volontaria e mobilità obbligatoria

1. La mobilità è volontaria quando, avendo l’amministrazione deciso di coprire un posto con personale interno, vi sono uno o più dipendenti interni disponibili volontariamente a coprire quel posto 2. La mobilità è obbligatoria allorché, dovendosi comunque coprire un posto e non essendovi candidati interni volontari, si assegna comunque il posto ad un dipendente 3. L’assegnazione tra diversi Servizi della stessa Area non costituisce mobilità interna, ma esercizio dei poteri datoriali da parte del responsabile, che vi provvede con proprio atto

Art. 46 – Mobilità interna definitiva 27

1. Alla mobilità interna a carattere definitivo tra le diverse Aree provvede, sentiti i responsabili interessati, il Segretario, in conformità ai criteri stabiliti nel presente regolamento. 2. In caso di più richieste, la mobilità può essere disposta tenendo conto dei criteri previsti dal contratto collettivo ed in sua assenza dei seguenti, in ordine di priorità: a) motivi di salute; b) motivi familiari; c) motivi personali. 3. La mobilità a richiesta è concessa, secondo le modalità di cui al comma 2, soltanto se non comporta intralcio all’attività dell’servizio di appartenenza e sia conforme alle assegnazione di risorse nel PEG. 4. Nel caso la mobilità comporti la necessità di acquisire nuove competenze si provvederà alla formazione del dipendente. 5. Gli atti sono altresì comunicati al Servizio Economico Finanziario per i conseguenti adempimenti del quadro di assegnazione del personale in servizio.

Art. 47 – Mobilità interna temporanea 1. Alla mobilità interna temporanea tra diverse Aree provvede sempre il Segretario Comunale , sentiti i responsabili delle Aree interessate. 2. Degli atti di cui al comma precedente viene data informazione alla RSU nonché al Servizio Economico Finanziario. 3. La mobilità di cui al presente articolo può essere attivata per far fronte a eccezionali carichi di lavoro, o alla straordinarietà di particolari adempimenti.

SEZIONE III ASSUNZIONE TRAMITE CONCORSO

Art. 48 - Reclutamento del personale - Principi generali. 1. L’assunzione avviene con contratto individuale di lavoro: a) tramite procedure selettive, conformi ai principi del comma 3, volte all’accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano l’accesso dall’esterno in misura che viene, di volta in volta, fissata con la deliberazione di approvazione della programmazione triennale dei fabbisogni del personale di cui al successivo comma 4, tenendo conto, in particolare, delle professionalità esistenti all’interno; b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le categorie e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità. 2. Le assunzioni obbligatorie degli appartenenti alle categorie protette di cui alla legge 19 marzo 1999, n. 68, ivi comprese le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata di cui alla legge 23.11.1998, n. 407 e successive modificazioni e alla circolare del Dipartimento della funzione pubblica 14.11.2003, n. 2/2003, saranno disposte con determinazione del responsabile del servizio nel rispetto delle procedure di cui agli articoli da 29 a 32 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 e secondo i principi di cui all’art. 35, comma 2, del D.Lgs. n. 30 marzo 2001, n. 165. 2. Le assunzioni obbligatorie dei soggetti di cui alla legge 19 marzo 1999, n. 68, avvengono: a) tramite concorso pubblico che deve essere espletato per i profili professionali per i quali è previsto il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e/o laurea b) tramite avviamento da parte del Centro per l'impiego con chiamata numerica (per i profili per i quali è necessario il solo requisito della scuola dell'obbligo); c) tramite le convenzioni per l'inserimento lavorativo, procedendo, quindi, solo in questo caso, con chiamata nominativa. 3. Le procedure di reclutamento di cui al comma 1, lett. a) e b), si conformano ai seguenti principi: a. adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l’imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all’ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione;

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b. adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; c. rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori; d. composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari di pubblica amministrazione, docenti, ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. 4. Le determinazioni relative all’avvio di procedure di reclutamento sono adottate sulla base della programmazione triennale dei fabbisogni di personale deliberata ai sensi dell’articolo 91 del T.U. n. 267/2000. 5. Il comune, nel rispetto delle disposizioni sul reclutamento del personale di cui ai commi precedenti, si avvale delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa. Sarà data applicazione ai contratti collettivi nazionali per la disciplina della materia dei contratti a tempo determinato, dei contratti di formazione e lavoro, degli altri rapporti formativi e della fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo. 6. In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego di lavoratori, non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. L’amministrazione ha l’obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo nei confronti dei responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. 7. Le procedure per l’assunzione, sono stabilite dal presente regolamento, ai sensi di quanto dispone l’art. 35 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, integrando e modificando le disposizioni contenute nel D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, recante «Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi», come modificato dal D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693. In mancanza di disciplina regolamentare sull’ordinamento degli uffici e dei servizi o per la parte non disciplinata dalla stessa, si applica la procedura di reclutamento prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487. 8. Nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni del personale di cui all’articolo 91 del T.U. n. 267/2000, le nuove assunzioni sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità iscritto nell’apposito elenco, qualora sia stata attivata la mobilità collettiva di cui agli artt. 33 e 34 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Art. 49 - Ammissione al concorso

1. La verifica del possesso dei requisiti e dell'osservanza delle condizioni prescritte dalla vigente normativa e dal bando per l'ammissione al concorso avviene a cura dell’Area Economico Finanziaria e del Personale. 2. Salvo quanto disposto al comma 4, l'istruttoria deve essere completata entro trenta giorni dal termine ultimo previsto dal bando per la presentazione delle domande e della relativa documentazione 3. Nel periodo istruttorio sono compresi i tempi per la regolarizzazione degli atti da parte del concorrente che deve avvenire entro dieci giorni dalla data di notifica della richiesta di regolarizzazione. 4. Per i concorsi ai quali prende parte un numero di oltre cento concorrenti, il tempo a disposizione per l'istruttoria è elevato a sessanta giorni 5. Il responsabile dell’Area Economico Finanziaria e del Personale con proprio provvedimento dichiara l’ammissione e l’esclusione dei candidati dal concorso; il provvedimento deve indicare:  le domande presentate; 29

 i candidati ammessi;  i candidati esclusi 6. In applicazione del principio di economicità e speditezza la verifica dei requisiti di ammissione può essere fatta esclusivamente per i candidati che hanno superato le prove, in tal caso l’ammissione al concorso è disposta con riserva.

Art. 50 - Commissione esaminatrice. 1. La commissione esaminatrice, unica per le prove di selezione e la eventuale preselezione, sarà nominata con determinazione del responsabile dell’Ufficio Personale (Artt. 7 e 107, c. 3, lettera e del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267, e art. 17, c. 1, lettera e del D.Lgs. 30.03.2001, n. 165) nel rispetto delle norme di cui all’art. 9 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, come modificato dall’art. 9 del D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693, nonché degli articoli 35 e 57, comma 1, lett. a), del D.Lgs. n. 30 marzo 2001, n. 165. 2. La commissione sarà così composta: a) dal responsabile dell’area cui appartiene il posto da ricoprire - presidente di diritto; b) 2 membri effettivi, se dipendenti da ente locale di posizione non inferiore a quella dei posti a concorso, esperti nelle materie oggetto del concorso stesso oppure apicale nell’ente da cui dipendono; c) 2 membri supplenti, se dipendenti da ente locale di posizione non inferiore a quella dei posti a concorso, esperti nelle materie oggetto del concorso oppure apicale nell’ente da cui dipendono. 3. La presidenza della commissione in caso di incompatibilità o rinuncia del responsabile dell’area di cui al comma 2, lettera a), sarà assegnata, con provvedimento motivato del sindaco al segretario comunale o al responsabile di altro servizio, anche di altro ente territoriale. 4. Alla commissione possono essere aggregati membri aggiunti per gli esami di lingue straniere e per le materie speciali. 5. Il posto di presidente o di un componente effettivo, salva motivata impossibilità, è riservato alle donne. 6. Con la stessa determinazione il responsabile dell’Ufficio Personale provvederà alla nomina del segretario della commissione nella persona di un dipendente di categoria superiore o pari a quella del posto oggetto di selezione. 7. Per la eventuale suddivisione della commissione in sottocommissioni, trova applicazione l’art. 9, comma 3, del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, come sostituito dall’art. 9, comma 4, del D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693. 8. Il responsabile dell’Ufficio Personale, con atto motivato, potrà integrare la commissione con personale di istituto o scuola specializzata, quando una delle prove consiste nella risoluzione di quiz. 9. La disciplina del presente articolo trova applicazione anche per le assunzioni stagionali. 10. Non possono far parte, anche con compiti di segreteria, delle commissioni esaminatrici coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel capo I del titolo II del libro secondo del codice penale.

Art. 51 – Incompatibilità 1. I membri della Commissione non devono essere componenti degli organi di governo del Comune di Stroncone, non devono ricoprire cariche politiche e non devono essere rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali né designati dalle associazioni professionali. L’assenza di incompatibilità deve essere dichiarata dall’interessato prima della nomina da parte del Comune. 2. I componenti della Commissione ed il segretario non devono trovarsi in situazione di incompatibilità tra di loro e tra essi ed i candidati. Costituiscono cause di incompatibilità: a) il trovarsi in situazione di grave inimicizia; b) l’essere unito da vincolo di matrimonio o convivenza; c) l’essere unito da vincolo di parentela o affinità fino al 4° grado compreso, come risulta dalla seguente tabella:

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TABELLA DI GRADI PARENTELA PARENTI GRADI IN LINEA RETTA IN LINEA COLLATERALE 1° i genitori e il figlio 2° l’avo o l’ava e il nipote i fratelli e le sorelle 3° il bisavolo o la bisavola lo zio o la zia ed il nipote da (bisnonni) ed il pronipote fratello o sorella

4° il trisavolo o la trisavola il prozio (prozio è il fratello (trisavi) e dell’avo) o la il trinipote (abnipote) prozia e il pronipote da fratello a sorella; i cugini di 1° cioè di figli di fratelli e sorelle

TABELLA GRADI AFFINITÀ AFFINI GRADI 1° I suoceri con generi e le nuore. Il patrigno e la matrigna con i figliastri

2° I cognati (va notato che il coniuge del cognato non è affine, per esempio non sono affini i cognati e le cognate del coniuge, né sono affini tra loro i mariti di due sorelle),

3° La moglie dello zio, il marito della zia, la moglie del nipote e il marito della nipote 4° La moglie del pronipote ed il marito della pronipote; la moglie del prozio ed il marito della prozia; il marito della cugina e la moglie del cugino

3. I componenti della Commissione, inoltre, devono fornire le seguenti ulteriori dichiarazioni ai fini dell’assunzione dell’incarico: - che il rapporto di servizio con l’Ente non è mai stato risolto per motivi disciplinari e/o decadenza dall’impiego - di non essere stato condannato, con sentenza anche non passata in giudicato, per delitti contro la pubblica amministrazione (Libro II, Titolo II, Capo I codice penale). 4. Chi sia venuto successivamente a conoscenza di trovarsi in una qualsiasi delle condizioni di impedimento sopraccitate, è tenuto a dimettersi immediatamente. 5. Qualora emerga nel corso dei lavori la sussistenza "ab origine" di uno dei citati impedimenti, le operazioni di selezione effettuate sino a quel momento sono annullate. 6. Nel caso di incompatibilità intervenuta nel corso della procedura di selezione si procede unicamente alla surrogazione del componente interessato.

Art. 52 - Compensi commissione giudicatrice e di concorso A tutti i componenti esterni della Commissione viene corrisposto un compenso base differenziato come segue: a) per concorsi relativi all’accesso alla categoria D, Euro 600,00 oltre rimborso spese di viaggio;

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b) per concorsi relativi all’accesso alle categorie C e B3, Euro 500,00. oltre rimborso spese di viaggio; 2. Agli eventuali membri aggiunti ed al membro aggregato esperto nella materia psicoattitudinale è dovuto il solo compenso di cui al comma 1 ridotto del 50%. 3. In caso di decadenza dall’incarico sono dovuti i soli compensi base di cui al comma 1, in misura proporzionale al numero di sedute della Commissione i cui commissari decaduti hanno parteci-pato. 4. I compensi indicati nel presente articolo sono aggiornati in relazione alle variazioni del costo della vita, rilevate secondo gli indici ISTAT.

Art. 53- Selezione tra gli iscritti nelle liste di collocamento. 1. La selezione tra gli iscritti nelle liste di collocamento trova disciplina nel successivo capo IV.

Art. 54 - Copertura dei posti. 1. Ferme restando le riserve di legge, si considerano posti disponibili sia quelli vacanti alla data del bando, sia quelli che risulteranno tali per effetto di collocamenti a riposo previsti nei tre anni successivi. (Art. 91 comma 4 Dlgs. 267/2000).

Art. 55 - Requisiti generali - Limiti di età. 1. Per accedere all’impiego dall’esterno, gli interessati dovranno essere in possesso di tutti i requisiti previsti dall’art. 2 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato dall’art. 2 del D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693; la partecipazionpe alle selezioni non è soggetta ai limiti di età, ai sensi di quanto disposto dall’art. 3, comma 6, della legge 15 maggio 1997, n. 127. 2. Per i profili professionali di cui al seguente prospetto, ai sensi dell’art. 3, comma 6, della legge n. 127/1997, il limite di età massimo è fissato come a fianco di ciascuno indicato:

LIMITE MASSIMO DI ETÀ N.D. CAT. PROFILO PROFESSIONALE MOTIVO (comprese eventuali elevazioni) Natura del servizio in materia di AGENTE DI POLIZIA tutela dell’ordine e della C 35 LOCALE sicurezza pubblica, nonché di protezione civile

3. Il limite massimo di età di cui al precedente comma 2, è elevato di un periodo pari all’effettivo servizio prestato, comunque non superiore a tre anni, per i cittadini che hanno prestato servizio militare. 4. Nessun limite di età massima è fissato per il personale interno nel’ipotesi delle progressioni di carriera .

Art. 56 - Altri requisiti - Prove d’esame - Modalità di copertura posti d’organico.

1. Nell’allegato A) al presente regolamento è riportato il Piano triennale dei fabbisogni, nell’allegato F), sono indicati gli specifici requisiti da possedersi, per l’accesso dall’esterno ai singoli posti di organico, nonché le modalità di loro copertura. Tali specifici requisiti, nonché quelli generali di cui al precedente articolo 55, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando di concorso per la presentazione delle domande di ammissione.

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Art 57 – Precedenze e preferenze concorsuali 1. La precedenza è la condizione concorsuale che comporta il diritto all’assunzione indipendentemente dall’ordine di classificazione nella graduatoria del candidato valutato idoneo ed appartenente a particolari categorie indicate dalla legge. 2. La preferenza è la condizione concorsuale che produce effetti solo nel caso di parità di punteggio dei candidati e dopo aver considerato le precedenze di cui al comma 1. Nei concorsi indetti dal Comune di Stroncone è preferito il candidato, che a parità di merito e di titoli, abbia la minore età anagrafica

Art. 58 - Bando di concorso. 1. Il bando di concorso pubblico, indetto con provvedimento del responsabile del servizio Personale, deve contenere, oltre alle indicazioni prescritte dall’art. 3, comma 2, del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487: a) il numero dei posti messi a concorso, il profilo professionale, l’area e la categoria di appartenenza con il relativo trattamento economico; b) il numero dei posti riservato al personale interno per le progressioni di carriera; c) le dichiarazioni da farsi nella domanda a cura dell’aspirante; d) i documenti ed i titoli da allegarsi alla domanda; e) l’ammontare della tassa da corrispondere per la partecipazione al concorso e le modalità di versamento; f) la dichiarazione relativa al rispetto delle norme di cui alla legge 19 marzo 1999, n. 68; g) i termini per l’assunzione in servizio dei vincitori; h) le modalità che saranno seguite per convocare i concorrenti ammessi alla prova concorsuale; i) ogni altra notizia ritenuta necessaria o utile; l) eventuale limite di età ai sensi del precedente art. 55, comma 2; m) l’indicazione di una lingua straniera fra le seguenti: francese, inglese, tedesco. n) l’indicazione delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche in uso nell’ente. 2. Le prescrizioni contenute nel bando sono vincolanti per tutti coloro che sono chiamati ad operare nella procedura concorsuale e non possono essere variate se non prima della scadenza del termine per la presentazione della domanda e con contestuale protrazione del termine di presentazione dell’istanza per un periodo di tempo pari a quello già trascorso dalla data del bando. Alla variazione dovrà essere assicurata la stessa pubblicità osservata per il bando.

Art. 59 – Pubblicità del Bando 1. Il bando di concorso deve essere pubblicato all'albo pretorio on line del comune e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, anche per estratto contenente gli estremi del bando e l'indicazione della scadenza del termine per la presentazione delle domande.

Art. 60 – Riserva di amministrazione in materia concorsuale 1. Il fabbisogno organico che si intende coprire con l’indizione del concorso deve permanere fino alla costituzione del rapporto di lavoro. 2. Il Comune di Stroncone ha facoltà di annullare, revocare, sospendere, prorogare o di riaprire i termini del concorso indetto nei seguenti casi: a) preclusioni normative intese come disposizioni di legge che comportino il blocco delle assunzioni o fanno venir meno l’esigenza stessa del concorso o dell’assunzione; b) preclusioni organizzative intese come provvedimenti di riordino della dotazione organica che comportino la soppressione della struttura interessata alla copertura; c) preclusioni finanziarie sopravvenute; d) necessità procedurali di prorogare o riaprire i termini del concorso qualora il numero dei concorrenti sia ritenuto insufficiente per il buon esito e, comunque, sia inferiore al numero dei posti messi a concorso, o nel caso in cui si debbano apportare modifiche od integrazioni al bando di concorso In tali casi, si procede alla "riapertura dei termini" di scadenza del concorso per un periodo di

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tempo ritenuto congruo in relazione ai motivi che hanno condotto alla proroga o alla riapertura dei termini, fatta salva la validità delle domande di ammissione già pervenute ed in regola anche con le nuove disposizioni Le domande presentate in precedenza restano valide, ed i candidati hanno la facoltà di integrare, entro il nuovo termine, la documentazione allegata.

Art. 61 - Domanda di ammissione al concorso - Termini - Modalità. 1. La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice conformemente allo schema approvato con il bando, dovrà essere inviata per posta a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento ovvero presentata a mano entro il termine fissato dal bando. Ai sensi dell’art. 4 del d.P.R. 11 febbraio 2005, n. 68 e dell’art. 16-bis, comma 5, del D.L. 29.11.2008, n. 185, la domanda di ammissione può essere presentata per via telematica mediante posta elettronica certificata (PEC). 2. La data di spedizione della domanda è stabilita e comprovata dal timbro a data apposto dall’ufficio postale accettante ovvero dalla posta elettronica certificata. Il termine per la presentazione della domanda, ove cada in giorno festivo, sarà prorogato di diritto al giorno seguente non festivo. 3. Non saranno comunque prese in considerazione le domande che, anche se spedite nei termini, pervengano al comune oltre il decimo giorno dalla data di scadenza del termine stabilito dal bando o dall’avviso di concorso. 4. Il comune non assume alcuna responsabilità per la mancata ricezione della domanda dovuta a cause non imputabili al comune stesso. 5. Nella domanda gli aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità, pena l’esclusione: a) il cognome, il nome, la data e il luogo di nascita; b) il codice fiscale; c) la residenza; d) l’indicazione del concorso; e) di essere in possesso di tutti i requisiti necessari per l’assunzione nel pubblico impiego alla data di scadenza del termine stabilito dal bando e precisamente dovranno dichiarare: – il possesso della cittadinanza italiana; tale requisito non è richiesto per i soggetti appartenenti alla Unione europea, fatte salve le eccezioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 1994, serie generale n. 61; – iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; – di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali pendenti. In caso contrario, in luogo di tale dichiarazione, devono essere specificate tali condanne o devono essere precisamente indicati i carichi pendenti; – di essere in posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva e nei riguardi degli obblighi del servizio militare; – l’idoneità fisica all’impiego; – il possesso di eventuali titoli preferenziali o di precedenza alla nomina previsti dall’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, nonché dalla legge 19 marzo 1999, n. 68; – la non destituzione o la non dispensa dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento ovvero la non decadenza dall’impiego stesso ai sensi dell’art. 127, lettera d), del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3; – la non interdizione dai pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato; f) il possesso del titolo di studio richiesto; g) i servizi eventualmente prestati come impiegato presso pubbliche amministrazioni ivi compresi gli eventuali servizi militari di cui all’art. 2050 del D.Lgs. 15.03.2010, n. 66; h) il possesso di ulteriori titoli culturali e di qualificazione professionale ritenuti utili ai fini della valutazione;

34 i) l’indirizzo al quale recapitare eventuali comunicazioni se differente dalla residenza, con l’esatta indicazione del numero di codice di avviamento postale nonché del numero telefonico; l) la scelta della lingua straniera fra quelle indicate nel bando. 7. I candidati portatori di handicap dovranno specificare l’ausilio necessario in relazione al proprio handicap nonché segnalare l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi. 8. La domanda deve essere sottoscritta dal candidato. Non è richiesta l’autenticazione della sottoscrizione.

Art. 62 - Documenti da allegare alla domanda. 1. I concorrenti dovranno allegare alla domanda, in carta semplice: a) il documento comprovante l’avvenuto pagamento della tassa di concorso se richiesto dal bando (Art. 23 della legge 24.11.2000, n. 340); b) eventuali altri documenti e titoli la cui produzione sia esplicitamente prescritta dal bando di concorso; c) eventuali titoli ai fini della riserva, della precedenza o della preferenza nella nomina così come individuati dall’art. 5 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, come modificato dall’art. 5 del D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693, nonché dall’art. 3, comma 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127, come modificato dall’art. 2, comma 9, della legge 16 giugno 1998, n. 191; d) tutti i titoli che ritengano utile presentare ai fini della formulazione della graduatoria, quali, a titolo esemplificativo, recensioni, certificati di servizio, certificati di idoneità a precedenti concorsi ovvero relative dichiarazioni sostitutive, curriculum professionale. 2. La presentazione del curriculum professionale è facoltativa. Lo stesso, che deve comprendere solo dichiarazioni formalmente documentate, deve essere debitamente sottoscritto.

Art. 63 - Ammissione ed esclusione dal concorso. 1. Scaduto il termine per la presentazione delle domande il funzionario responsabile procede all’esame delle stesse e della documentazione allegata ai soli fini dell’ammissibilità dei concorrenti. 2. Delle operazioni di cui al comma 1 sarà redatto apposito verbale contenente3. l’accertamento dell’ammissibilità di tutti i concorrenti. 3. Lo stesso funzionario responsabile notificherà il provvedimento di esclusione ai non ammessi.

Art. 64 - Regolarizzazione della domanda 1. Qualora la domanda di ammissione presenti imperfezioni comprese tra quelle di seguito tassativamente elencate, il concorrente viene invitato a regolarizzarla entro il termine accordato, a pena di esclusione dal concorso: a. incompletezza di una o più dichiarazioni di quelle richieste dal bando circa il possesso dei requisiti di accesso; b. mancata allegazione della ricevuta attestante l'avvenuto versamento della tassa di ammissione al concorso (la tassa deve, comunque, essere stata pagata entro i termini previsti dal bando). 2. La sanatoria delle irregolarità di cui al precedente comma, deve avvenire entro il termine massimo di dieci giorni dalla comunicazione della richiesta di regolarizzazione da parte dell'ente, a pena di decadenza, a mezzo di: a. presentazione di una nuova domanda, considerata integrativa di quella già acquisita agli atti, di tutte le dichiarazioni omesse od imperfettamente formulate; b. produzione della ricevuta attestante l'avvenuto versamento della tassa di ammissione al concorso, entro i termini previsti dal bando.

Art. 65 - Imposta di bollo. 1. L’istanza di partecipazione ai concorsi, nonché la documentazione allegata, sono esenti dal bollo (D.M. 20 agosto 1992, Tariffa, parte 1a, art. 3, note).

Art. 66 - Adempimenti della commissione esaminatrice. 35

1. La commissione esaminatrice di cui al precedente art. 60 delibera a maggioranza di voti palesi e con la presenza, a pena di nullità, di tutti i suoi componenti. 2. In relazione: – alla cessazione dell’incarico di componente di commissione esaminatrice; – agli adempimenti della commissione; – alla trasparenza amministrativa nei procedimenti concorsuali; – agli adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte; – agli adempimenti dei concorrenti e della commissione al termine delle prove scritte; – al processo verbale delle operazioni d’esame e formazione delle graduatorie; trovano applicazione, gli articoli 10, 11, 12, 13, 14 e 15 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, e successive modifiche e integrazioni. 3. La composizione della commissione rimane inalterata durante tutto lo svolgimento del concorso, salvo in caso di decesso, incompatibilità od impedimenti sopravvenuti ovvero per perdita della qualifica di base per i funzionari salvo il caso di cessazione dal servizio per collocamento a riposo. 4. Verificandosi una di tali evenienze, subentra il corrispondente supplente. 5. La seduta di insediamento della commissione esaminatrice è convocata dal presidente della stessa entro 30 giorni dalla partecipazione della nomina. 6. Il segretario della commissione consegna alla stessa, in copia: – il bando di concorso; – il provvedimento di costituzione della commissione esaminatrice; – il provvedimento che approva le operazioni di ammissione; – il presente regolamento e, in originale, le domande di ammissione ed i documenti relativi.

Art. 67 - Punteggio. 1. La commissione dispone, complessivamente, dei seguenti punteggi: a) punti 30 per ciascuna prova scritta; b) punti 30 per ciascuna prova pratica; c) punti 30 per ciascuna prova orale; d) punti 10 per i titoli.

Art. 68 - Valutazione dei titoli. 1. Ai fini della valutazione, i titoli sono suddivisi in quattro categorie ed i complessivi 10 punti ad essi riservati dal precedente art. 67, sono così ripartiti: I Categoria - Titoli di studio . . ……………………. . . . punti: 2,5 II Categoria - Titoli di servizio ………………………. . . punti: 4,5 III Categoria - Curriculum formativo e professionale punti: 3

2. La valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri, è effettuata dopo le prove scritte e prima che si proceda alla correzione dei relativi elaborati.

4. L’attribuzione dei punteggi avviene con le seguenti modalità: a) CLASSIFICAZIONE DEI TITOLI DI STUDIO E SPECIALIZZAZIONE PROFESSIONALE: punteggio totale 2,5

Titolo di studio richiesto per l’accesso alla qualifica: punti da 0 a 1,5 proporzionalmente alla media riportata, secondo la seguente tabella:

TITOLI DI STUDIO Diploma in 60/60 Diploma in 100/100 Laurea in 110/110 Voto 36 – 40 : punti 0 Voto 60- 66 : punti 0 Voto 66-73: punti 0 Voto 41 – 48 : punti 0,5 Voto 67-80 : punti 0,5 Voto 74 –88 : punti 0,5 Voto 49 – 54 : punti 1 Voto 81-90 : punti 1 Voto 89-99: punti 1 36

Voto 55 – 60 : punti 1,5 Voto 91 – 100 : punti 1,5 Voto 100 – 110:punti 1,5

– Diploma di specializzazione professionale attinente al profilo professionale: 0,25 punti per titolo, con un massimo di 0,50 punti. – Titoli di studio superiori a quello richiesto per l’accesso alla qualifica o altro diploma di laurea: punti 0,25 per titolo, con il massimo di punti 0,50. – Nessun punteggio sarà attribuito ai titoli di studio inferiori a quello richiesto per l’ammissione al concorso. – Sono valutati unicamente i titoli di studio rilasciati da scuole statali o legalmente riconosciute e i corsi di formazione professionale di durata superiore al semestre con valutazione finale.

b) CLASSIFICAZIONE DEI TITOLI DI SERVIZIO: punteggio totale 4,5 I punti disponibili per i titoli di servizio saranno ripartiti in relazione alla natura ed alla durata del servizio: Servizi prestati in Ente pubblico nello stesso servizio di attività del posto messo a concorso: -categoria superiore a quella messa a concorso: 0,038 punti per mese; -categoria uguale a quella messa a concorso: 0,030 punti per mese; -categoria inferiore a quella messa a concorso: 0,015 punti per mese. Servizi prestati presso ente pubblico in servizio diverso da quello del posto messo a concorso: -50% del corrispondente punteggio assegnato per i servizi prestati nelle categorie del servizio operativa del posto messo a concorso. I periodi superiori a 15 giorni consecutivi vengono arrotondati ad un mese; quelli pari o inferiori a 15 giorni non vengono tenuti in considerazione. Non sono valutati i servizi che eccedano, anche cumulativamente, i 10 anni. In caso di servizi contemporanei, il servizio cui è attribuito il maggiore punteggio è considerato assorbente di quello con punteggio inferiore. Qualora non sia possibile identificare le mansioni o la natura del servizio non viene attribuito alcun punteggio. c) CLASSIFICAZIONE DEL CURRICULUM PROFESSIONALE: punti 3; I titoli non compresi nelle categorie precedenti e che abbiano attinenza con il posto messo a concorso e che concorrono nel loro complesso alla preparazione tecnica e professionale del singolo candidato, vengono valutati come curriculum professionale, con le seguenti modalità: -servizi resi presso aziende private: vengono valutati nella misura del 80 % dei corrispondenti servizi presso enti pubblici per un periodo massimo anche cumulativo di cinque anni; -incarichi professionali presso Amministrazioni pubbliche: a di-screzione della commissione con un massimo di 0,25 punti; -abilitazioni professionali ed esercizio di libere professioni: a di-screzione della commissione con un massimo di 0,30 punti; -pubblicazioni: a discrezione della commissione con un massimo di 0,50 punti; -iscrizione da almeno 9 mesi nelle liste di collocamento: punti 0,25.

5.La valutazione dei titoli dei singoli concorrenti deve aver luogo dopo l’effettuazione delle prove scritte e pratiche e prima dell’inizio della correzione delle prove d’esame. Saranno valutati i titoli dei candidati che avranno sostenuto tutte le prove scritte e pratiche. Il punteggio attribuito ai titoli sarà pubblicato all’albo pretorio del Comune e comunicato ai singoli candidati unitamente al risultato delle prove scritte e pratiche ai sensi del successivo articolo 73.

Art. 69 - Valutazione delle prove di esame.

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1. Il superamento di ciascuna delle previste prove di esame è subordinato al raggiungimento di una valutazione di almeno 21/30. 2. Le prove di esame dovranno svolgersi nel seguente ordine: – prove scritte; – prove pratiche; – prove orali.

Art. 70 - Pubblicità delle valutazioni attribuite. 1. Giornalmente, la commissione, dovrà esporre, nella sala delle prove, prima di chiudere i lavori, l’elenco dei concorrenti che hanno sostenuto la prova orale o pratica con a fianco di ciascuno il punteggio attribuito in tutte le prove.

Art. 71 Comunicazioni ai candidati 1. Entro otto giorni dalla data della riunione in cui viene stabilito il calendario delle prove scritte e/o pratiche, il segretario della commissione provvede ad informarne i candidati, con avvertenza che il superamento di dette prove, con la votazione minima di ventuno/30 o equivalente, in ogni prova, costituisce condizione indispensabile per l'ammissione alla successiva prova orale. La comunicazione deve avvenire secondo una delle forme cartacee o telematiche consentite, diretta al recapito indicato dai concorrenti nella domanda di partecipazione al concorso, almeno quindici giorni prima di quello fissato per la prima prova in programma. 2. Nella convocazione deve essere altresì precisato se, e quali, testi o manuali tecnici, possono essere consultati durante lo svolgimento delle prove, purché privi di commento e/o massime di giurisprudenza. 3. Qualora espressamente previsto dal bando, le comunicazioni che interessano tutti i candidati possono essere effettuate mediante pubblicazione sul portale istituzionale del Comune.

Art. 72 - Svolgimento delle prove. 1. Ai candidati che conseguono l’ammissione alla prova orale deve essere data comunicazione con l’indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove precedenti. 2. Le prove orali devono svolgersi in un’aula aperta al pubblico di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione. 3. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale, la commissione giudicatrice forma l’elenco dei candidati esaminati con l’indicazione dei voti da ciascuno riportati, elenco che sarà affisso nella sede degli esami. 4. Nel fissare le date delle prove concorsuali, la commissione terrà conto dell’esigenza del rispetto del riposo sabbatico e delle festività ebraiche, ai sensi dell’art. 5 della legge 8 marzo 1989, n. 101 e del decreto ministeriale emanato per l’anno di riferimento.

Art. 73 - Prove concorsuali. 1. Le prove concorsuali si distinguono in prova scritta, prova pratica e prova orale, idonee a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla funzione da ricoprire, ai sensi di quanto previsto dall’art. 35, comma 3, lett. b), del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.

Art. 74 - Prova scritta. 1. La prova scritta può essere teorica, teorico-pratica o pratica. Si intende: a) per prova scritta teorica: 38

– quella che chiama il candidato ad esprimere cognizioni di ordine dottrinale, valutazioni astratte e costruzione di concetti attinenti a temi tratti dalle materie oggetto della prova; b) per prova scritta teorico - pratica: – quella che, oltre a chiamare il candidato alle prestazioni di cui alla prova teorica, sollecita valutazioni attinenti a concreti problemi di vita amministrativa corrente mediante applicazione delle nozioni teoriche sollecitate; c) per prova scritta pratica: – quella che si basa principalmente sull’analisi e risoluzione di problematiche di gestione attiva mediante l’uso di casi simulati e nella quale l’aspetto dottrinario e teorico è considerato meramente propedeutico.

Art. 75 - Prova pratica. 1. La prova pratica tende ad accertare la maturità e la professionalità dei candidati con riferimento alle attività che i medesimi sono chiamati a svolgere.

Art. 76 - Prova orale. 1. Per prova orale si intende quella nella quale si tende, attraverso interrogazioni sulle materie oggetto delle prove scritte e sulle altre indicate nel bando, a conoscere la preparazione, l’attitudine, e l’esperienza dei concorrenti, il loro modo di esporre ed ogni altro aspetto relazionale.

Art. 77 - Criteri di valutazione delle prove d’esame. 1. Ciascun commissario dispone di 10 punti per la valutazione di ciascuna prova d’esame. 2. Qualora la valutazione delle prove d’esame non ottenga voto unanime da parte di tutti i commissari, ognuno di essi esprime il proprio voto - da verbalizzare - e viene assegnato al concorrente, per ciascuna prova, il punteggio risultante dalla somma dei voti espressi da ciascun commissario.

Art. 78 - Prove scritte – adempimenti preliminari 1. La commissione, immediatamente prima dell'ora fissata per l'inizio delle prove, si riunisce nella stessa sala, ove i candidati sono chiamati a svolgere i loro elaborati, per individuare tre tracce da mettere a disposizione dei concorrenti 2. Ogni commissario ha diritto di presentare una o più proposte alla presenza di tutti i commissari Qualora non risulti possibile pervenire a decisioni unanimi, il presidente sottopone al voto della commissione le varie proposte avanzate dai commissari e risultano approvate le tre proposte che ottengono la maggioranza dei consensi. 3. La commissione decide, altresì, per ciascuna prova, il tempo assegnato per lo svolgimento e la sua durata viene annotata in calce al testo della traccia e comunicata, contestualmente alla lettura della prova, ai concorrenti. 4. Nessun componente della commissione può uscire dalla sala ove la stessa ha iniziato la riunione ed ha formulato le tracce sino al momento in cui non sia avvenuta la dettatura della traccia prescelta dai candidati. 5. Le tracce, appena formulate, sono chiuse in pieghi suggellati e firmati esteriormente sui lembi di chiusura dai componenti della commissione e dal segretario.

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6. La commissione procede, quindi, all'autentica dei fogli sui quali saranno accolti gli elaborati, con apposito timbro dell'ente e firma di almeno due commissari sul lato destro in alto del frontespizio del foglio 7. I fogli possono essere autenticati da coppie di commissari diversi, purché la composizione resti la stessa per tutta la durata dell'autentica 8. Insieme ai fogli autenticati vengono predisposte: a) le schede per l'indicazione, da parte del concorrente, delle proprie generalità; b) le buste di formato normale, per l'inserimento delle schede di cui alla precedente lett a); c) le buste di formato grande, per includervi gli elaborati e la busta di cui alla precedente lett b).

Art. 79 - Accertamento dell’identità dei concorrenti. 1. La commissione, prima dell’inizio di ciascuna prova di esame, accerta, per conoscenza diretta l’identità personale dei concorrenti ovvero in relazione al disposto dell’art. 35 comma 2 del d.P.R. 28.12.2000, n. 445, in base alla carta d’identità o ad uno dei seguenti documenti equipollenti: a) passaporto; b) patente di guida; c) patente nautica; d) libretto di pensione; e) patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici; f) porto d’armi; g) tessere di riconoscimento, purché munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciata da un’amministrazione dello Stato; h) ogni altro documento personale di riconoscimento, munito di fotografia, che sia ritenuto idoneo da parte della commissione esaminatrice.

Art. 80 - Adempimenti della commissione e dei concorrenti. 1. Per le prove di esame trovano applicazione gli artt. 11, 12 e 13 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, come modificato dal d.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693.

Art. 81 - Adempimenti al termine delle prove scritte. 1. Gli adempimenti dei concorrenti e della commissione al termine delle prove scritte trovano disciplina nell’art. 14 del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487. 2. Nel giorno fissato per la correzione delle prove scritte, la commissione procede all'apertura del plico affidato al segretario, nel quale sono racchiuse le buste contenenti gli elaborati, dopo averne constatata la integrità. 3. Le buste contenenti gli elaborati vengono aperte in modo casuale, provvedendo a contrassegnare la busta aperta, i fogli in essa contenuti, scritti e non scritti, e la busta contenente le generalità del candidato, che deve restare chiusa, con un unico numero progressivo per ogni candidato. 4. Terminata, da parte di un commissario, la lettura ad alta voce dell'elaborato, si procede, contestualmente, alla sua valutazione, che viene espressa dalla somma dei voti attribuiti da ciascun commissario, e all’annotazione del voto sull’ultima pagina dell’elaborato, con l’apposizione della firma da parte del presidente e di tutti i commissari 5. Il segretario tiene un elenco degli elaborati nel quale, accanto al numero progressivo degli stessi, annota il voto attribuito 6. La commissione non può interrompere i lavori fino a quando non siano state compiute interamente le operazioni per ciascuna busta aperta 40

7. Terminate le operazioni per tutti gli elaborati, la commissione procede all'apertura delle buste contenenti la scheda con le generalità dei candidati 8. Sulla scheda viene annotato il numero progressivo già apposto sugli elaborati ed il nominativo risultante dalla medesima viene registrato, in corrispondenza del numero di contrassegno, sull'elenco dei voti tenuto dal segretario, in modo che dallo stesso risultino: a) il numero progressivo attribuito agli elaborati; b) la votazione assegnata ai medesimi; c) il nominativo del concorrente che ne è risultato l'autore 9. L'elenco viene firmato, al termine delle operazioni, da tutti i componenti della commissione e dal segretario. 10. La commissione, conclusi i lavori di valutazione delle prove scritte, individua i concorrenti ammessi alla prova orale.

Art. 82 - Prove pratiche- svolgimento 1. Per lo svolgimento delle prove pratiche, i candidati dovranno disporre, in egual misura, di identici materiali, macchine o attrezzi dello stesso tipo e marca, di eguale spazio operativo e di quanto altro necessario allo svolgimento della prova, sempre in posizione paritaria. 2. La commissione stabilisce, prima dell'inizio della prova, le modalità di espletamento della stessa, in modo che siano uguali per tutti i concorrenti, ed il tempo massimo di realizzazione consentito. 3. Stante il carattere di detta prova, non sono prescritte terne da estrarre da parte dei candidati, riservando al giudizio della commissione l'applicazione di tale modalità, ove la stessa sia ritenuta possibile in rapporto anche all'allestimento dei mezzi per effettuare la prova. 4. La commissione prende nota del tempo impiegato da ciascun concorrente nell'effettuazione della prova e ne tiene conto nella sua valutazione, comparativamente con la qualità del risultato conseguito dal medesimo 5. In dipendenza della natura della prova pratica, l'assegnazione delle votazioni avviene da parte della commissione subito dopo che ciascun concorrente, effettuata la stessa, si è allontanato dal luogo in cui essa ha avuto svolgimento, e prima dell'ammissione di altro candidato 6. La commissione effettua, su apposita scheda, una descrizione sintetica del modo in cui il concorrente ha effettuato la prova, del tempo impiegato ed attribuisce il voto spettante. 7. Le schede vengono firmate da tutti i membri della commissione e dal segretario 8. I voti sono riepilogati in apposito elenco a fianco dei nomi dei concorrenti, che viene anch'esso firmato nel modo suddetto ed allegato al verbale, unitamente alle predette schede.

Art. 83 - Ammissione alle prove successive. 1. Sono ammessi alla prova successiva a quelle scritte i concorrenti che abbiano riportato, in ogni singola prova, una votazione non inferiore a 21/30. 2. I candidati che conseguiranno l’ammissione alla prova orale riceveranno comunicazione con l’indicazione del voto riportato nelle prove scritte. 3. L’avviso per la presentazione alla prova orale sarà dato ai singoli candidati almeno venti giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerla.

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Art. 84 - Prova orale - Modalità di svolgimento. 1. La prova orale è pubblica. 2. L’ammissione alla prova orale è subordinata al conseguimento della valutazione minima prescritta nelle prove precedenti. 3. Immediatamente prima dell'inizio della stessa, la commissione procede alla individuazione delle domande da rivolgere ai candidati, in modo da richiedere a tutti i concorrenti un livello oggettivamente uniforme di impegno e di conoscenze, prevedendo, per quanto possibile, una equilibrata utilizzazione del tempo complessivamente previsto per la prova. 4. I quesiti sono posti a ciascun candidato previa estrazione a sorte. 5. L'identificazione dei concorrenti che partecipano alla prova orale viene effettuata dal segretario della commissione allo scadere del termine fissato nella lettera di convocazione, in base ad un documento legalmente valido dallo stesso esibito. 6. Il concorrente che non risulta presente nel giorno ed ora prestabiliti, si considera rinunciatario e viene escluso dal concorso. 7. I candidati vengono sottoposti alla prova orale, secondo un ordine estratto a sorte, prima dell'inizio della prova stessa. 8. Qualora il numero dei candidati è tale da non poter esaurire la prova orale nella stessa giornata, la commissione procede, al termine della valutazione della prova scritta, all'individuazione, mediante sorteggio, di una lettera alfabetica, da cui partire per la suddivisione dei candidati elencati in ordine alfabetico di cognome, ai fini della loro chiamata alla prova orale in giornate diverse. 9. Anche in tal caso, nell'ambito della stessa giornata, l'ordine di interrogazione da parte della commissione è determinato sulla base di estrazione a sorte all'inizio della giornata stessa. L'individuazione delle domande da rivolgere ai candidati deve ripetersi all'inizio di ciascuna giornata. 10. Nel giudizio inerente alla prova orale, si dovrà tener conto, in particolare, oltrechè della precisione concettuale, anche del modo di esprimersi. 11. Terminata la prova orale di ciascun candidato, la commissione procede alla valutazione della stessa, attribuendo il voto conseguente, che è pari alla somma dei voti attribuiti dai commissari. 12. Il voto è registrato dal segretario, a fianco del nome di ciascun concorrente. 13. Alla fine di ciascuna giornata di esami, la commissione giudicatrice forma l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione dei voti da ciascuno riportati, e lo affigge nella sede degli esami.

Art. 85 - Formazione della graduatoria di merito. 1. Ultimata la valutazione dei titoli e le operazioni d’esame la commissione, tenute presenti le norme di cui all’art. 5 «Categorie riservatarie e preferenze» del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, come modificato dall’art. 5 del D.P.R. 30 ottobre 1996, n. 693 e all’art. 3, comma 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127, come modificato dall’art. 2, comma 9, della legge 16 giugno 1998, n. 191, formula una unica graduatoria di merito che rassegna all’amministrazione comunale per i conseguenti provvedimenti. 2. La graduatoria di cui al precedente comma 1 è pubblicata sul sito web istituzionale del Comune per 15 giorni consecutivi.

Art 86 – Graduatoria di merito – approvazione e comunicazione 1. Sono dichiarati vincitori, nei limiti dei posti complessivamente messi a concorso, i candidati utilmente collocati nelle graduatorie di merito, formate sulla base del punteggio

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riportato nelle prove di esame, tenuto conto di quanto disposto dalla vigente normativa in materia di riserve a favore di particolari categorie di cittadini 2. Il procedimento concorsuale termina con l’approvazione della graduatoria di merito con determina del responsabile Area Economico Finanziaria e del Personale. 3. La graduatoria di merito ha una validità triennale decorrente dal primo giorno successivo alla pubblicazione all'albo pretorio e può essere utilizzata per far fronte al fabbisogno organico di personale avente il medesimo profilo professionale. 4. I concorrenti dichiarati vincitori del concorso vengono invitati a far pervenire all'amministrazione, nel termine di quindici giorni, decorrenti dalla data di ricezione dell'invito la dichiarazione di accettazione della nomina in prova nel posto di ruolo.

Art 87 – Riduzione dei tempi concorsuali 1. Nei casi di urgente necessità di copertura dei posti messi a concorso, per le assunzioni a tempo determinato e per le procedure relative a progressioni verticali i tempi delle fasi concorsuali possono essere ridotti fino alla metà

Art. 88 - Valutazione di legittimità delle operazioni concorsuali. 1. Il responsabile dell’Ufficio personale provvede all’approvazione delle operazioni concorsuali sulla base dei verbali trasmessi dalla commissione esaminatrice del concorso. Qualora non venga riscontrato alcun elemento di illegittimità, approva con atto formale la graduatoria presentata e dispone la stipulazione del contratto individuale di lavoro. 2. Qualora vengano riscontrate irregolarità, il responsabile del servizio procede come segue: a) se l’irregolarità discende da errore di trascrizione o di conteggio nell’applicazione dei criteri definiti dalla commissione, tale cioè da apparire - ad evidenza - errore di esecuzione, procede direttamente con apposita determinazione alla rettifica dei verbali e alle conseguenti variazioni nella graduatoria di merito; b) se l’irregolarità è conseguente a violazione di norma di legge, delle norme contenute nel bando, delle norme contenute nel presente regolamento ovvero, rilevata la palese incongruenza o contraddittorietà, rinvia con proprio atto i verbali alla commissione con invito al presidente di riconvocarla entro dieci giorni perché provveda, sulla base delle indicazioni, all’eliminazione del vizio o dei vizi rilevati, apportando le conseguenti variazioni alla graduatoria di merito. 3. Qualora il presidente non provveda alla convocazione della commissione o la stessa non possa riunirsi per mancanza del numero legale o, se riunita, non intenda accogliere le indicazioni ricevute, si procede con atto formale alla dichiarazione di non approvazione dei verbali, all’annullamento delle fasi delle operazioni concorsuali viziate e conseguenti e alla nomina di una nuova commissione che ripeta le operazioni concorsuali a partire da quella dichiarata illegittima con formulazione di nuova ed autonoma graduatoria.

Art 89 - Assunzione in servizio 1. Con successiva comunicazione viene indicata al vincitore la data in cui lo stesso dovrà assumere servizio. 2. La stipula del contratto individuale di lavoro con l’ente è comunque subordinata al previo controllo delle dichiarazioni prodotte dal candidato, da effettuare anche attraverso l’esibizione dei relativi documenti da parte del medesimo. Ai fini di tale riscontro il responsabile dell'Area Economico Finanziaria e del Personale provvederà a richiedere direttamente alla competente amministrazione la seguente documentazione: a. titolo di studio; b. certificato di cittadinanza italiana; c. certificato di godimento dei diritti politici; 43

d. estratto dell'atto di nascita; e. stato di famiglia 3. Ove a seguito del controllo di cui al comma precedente risultino situazioni o stati non conformi a quanto dichiarato dal candidato ovvero non assuma servizio nel giorno stabilito, il candidato medesimo viene dichiarato decaduto

Art 90 - Periodo di prova 1. La durata del periodo di prova, il cui inizio è subordinato alla stipula del contratto individuale di lavoro, è stabilita dalla contrattazione collettiva 2. Compiuto il periodo di prova, senza che il rapporto sia stato risolto, il dipendente consegue la nomina in ruolo 3. Il periodo di prova, per il dipendente nominato in ruolo, è considerato a tutti gli effetti come servizio di ruolo 4. Ai fini del computo del tempo richiesto per la maturazione del periodo di prova, si considerano esclusivamente i periodi di servizio effettivo 5. L'interruzione del servizio stesso per qualsiasi motivo (congedi, aspettative, ecc) comporta la sospensione del periodo di prova, che riprenderà a decorrere, per la rimanente parte, quando cessa la causa che ha dato luogo alla sospensione 6. La disciplina di cui al presente articolo si applica sia ai dipendenti di prima nomina, sia a quelli interni in caso di passaggio a diverso profilo o categoria 7. Il personale interno, in caso di giudizio negativo, viene ricollocato, anche in soprannumero, nella categoria e profilo di provenienza.

SEZIONE IV ASSUNZIONE MEDIANTE AVVIAMENTO DEGLI ISCRITTI NELLE LISTE DI COLLOCAMENTO

Art. 91 - Procedure per l’assunzione mediante selezione. 1. Le assunzioni mediante selezione sono disposte con l’osservanza delle disposizioni del capo III del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, come modificato dal D.P.R. del 30 ottobre 1996, n. 693, in relazione a quanto disposto dall’art. 35, comma 1, lett. b) del D.Lgs. n. 30 marzo 2001, n. 165. 2. Data la finalità della selezione che tende all’accertamento dell’idoneità, la commissione deve seguire costantemente l’esecuzione delle prove pratiche o sperimentazioni con la permanente presenza di tutti i suoi componenti. 3. La commissione decide a maggioranza con la presenza di tutti i suoi componenti.

Art. 92 - Finalità della selezione - Contenuto delle prove. 1. Il giudizio reso dalla commissione nei confronti del concorrente o dei concorrenti alla procedura di selezione deve consistere in una valutazione di idoneità o non idoneità a svolgere le mansioni connesse al posto da ricoprire. 2. Le prove di selezione consistono nello svolgimento di attività pratiche - attitudinali ovvero nella esecuzione di sperimentazioni lavorative; le prime possono essere definite anche mediante test specifici consistenti in domande, preventivamente elaborate, a risposta chiusa e/o aperta; le seconde possono riguardare l’effettiva esecuzione di un lavoro di mestiere o della professionalità non altamente specializzata, se richiesta. 3. I contenuti delle prove pratiche o delle sperimentazioni lavorative sono determinati dalla commissione subito prima dell’inizio delle prove o

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sperimentazioni lavorative o nella giornata precedente qualora sia necessario l’approntamento di materiale e mezzi.

Art. 93 - Indici di riscontro. 1. Per il riscontro dell’idoneità dei partecipanti alla selezione si osservano rigorosamente specifici indici di valutazione. 2. Gli indici di valutazione sono riferibili a ciascuna categoria e sono definiti sulla base di elementi fissi. 3. La commissione stabilisce, tenuto conto di detti elementi fissi, una o più prove pratiche attitudinali o di sperimentazioni lavorative per la figura professionale interessata alla procedura. 4. Per ogni categoria gli elementi fissi sono rappresentati dagli indicatori di valore previsti e cioè: complessità delle prestazioni, professionalità, autonomia operativa, responsabilità e complessità organizzativa ove considerata, ciascuno dei quali per il contenuto contrattualmente attribuito. 5. Ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, le commissioni per le selezioni si conformano ai criteri seguenti:

CATEGORIA “A” Ottima Sufficiente Scarsa 1.Capacità di uso e manutenzione degli strumenti 6 4 1 e arnesi necessari alla esecuzione del lavoro 2.Conoscenza di tecniche di lavoro o di 6 4 1 procedure predeterminate necessarie alla esecuzione del lavoro 3.Grado di autonomia nella esecuzione del proprio 6 4 1 lavoro, nell’ambito di istruzioni dettagliate 4.Grado di responsabilità nella corretta esecuzione 6 4 1 del lavoro 5.Grado di autonomia nella esecuzione del lavoro 6 4 1

CATEGORIA “B” Ottima Sufficiente Scarsa 1.Capacità d’uso di apparecchiature e/o 6 4 1 macchine di tipo complesso 2.Capacità organizzativa del proprio lavoro 6 4 1 anche in con-nessione di quello di altri soggetti facenti parte o non della stessa U.O. 3.Preparazione professionale specifica 6 4 1 4.Grado di autonomia nella esecuzione del 6 4 1 proprio lavoro nell’ambito di istruzioni di carattere generale 5.Grado di responsabilità nella corretta 6 4 1 esecuzione del proprio lavoro

6. Dall’esito della prova o sperimentazione dovrà scaturire ed essere formulato, per ciascuno degli indici sopraindicati per qualifica, il giudizio di «scarso», «sufficiente» o «ottimo» ai quali corrisponderanno rispetti-vamente i punti 1, 4 e 6. 7. I giudizi finali saranno così determinati: 45

PUNTEGGIO Giudizio CATEGORIA Fino a da a Finale

Non idoneo A 19

20 30 Idoneo A

Non idoneo B 19

B 20 30 Idoneo

Art. 94 - Svolgimento e conclusione delle operazioni di selezione. 1. Le operazioni di selezione sono curate dalla stessa commissione fino alla individuazione dei soggetti idonei, nella quantità indicata dalla richiesta di avviamento. 2. Ove i lavoratori avviati non abbiano risposto alla convocazione ovvero non abbiano superato le prove, il responsabile del procedimento, su segnalazione dell’organo selezionatore, comunica alla competente sezione circoscrizionale l’esito dell’avviamento e chiede un successivo avviamento di lavoratori in numero doppio ai posti ancora da ricoprire. Alla ricezione della nuova comunicazione di avviamento lo stesso organo selezionatore rinnova le operazioni di selezione.

Art. 95 - Tempi di effettuazione della selezione e modalità. 1. La commissione esaminatrice, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di avviamento, convoca i lavoratori interessati alle prove selettive indicando: a) il giorno e l’ora di svolgimento delle prove; b) il luogo, aperto al pubblico, ove saranno effettuate le prove. 2. Gli elementi di cui sopra sono resi noti al pubblico mediante apposito avviso da affiggersi all’albo dell’ente il giorno stesso della diramazione degli inviti e fino a prove avvenute. 3. Le operazioni di selezione sono effettuate, a pena di nullità, nel luogo aperto al pubblico indicato nell’avviso. 4. La selezione è effettuata seguendo l’ordine di avvio indicato dalla sezione circoscrizionale. 5. Prima di sottoporre a selezione il lavoratore avviato, la commissione ne verifica l’identità. 6. Per l’effettuazione delle prove di selezione la commissione stabilisce un termine che non può essere superiore, di norma, ai 60 minuti. 7. Per le sperimentazioni lavorative il tempo è fissato in relazione alle loro caratteristiche. 8. Allo scadere del termine dato, la commissione provvede immediatamente a valutare gli elaborati nel caso che la prova sia consistita nella compilazione di un apposito questionario, o a giudicare il risultato della sperimentazione nel caso in cui la prova sia consistita nell’esecuzione di un lavoro di mestiere. 9. Il giudizio della commissione è reso con il giudizio complessivo di «idoneo» o «non idoneo».

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SEZIONE V ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO Art 96 - Rapporti di lavoro a tempo determinato 1. Le assunzioni a tempo determinato, subordinate anche esse alla stipula del contratto individuale di lavoro, sono effettuate dall'ente nel rispetto della normativa vigente e con procedure semplificate rispetto a quelle previste per le assunzioni a tempo indeterminato, utilizzando, tenendo conto anche dell’eventuale urgenza, una delle seguenti modalità: a) titoli e colloquio; b) titoli, una prova scritta consistente nella redazione di un elaborato o in quesiti a risposta sintetica o in quiz a risposta multipla e colloquio; c) titoli, una prova teorico-pratica sulle mansioni da svolgere e colloquio 2. La valutazione del candidato per i titoli e per le prove selettive verrà effettuata in base ai criteri previsti dal presente regolamento, salvo quanto previsto in materia di incarichi per funzioni dell’area direttiva e alta specializzazione ex art. 110, TUEL.

Art. 97 - Contratti a tempo determinato per funzionari dell’area direttiva

1. In relazione a quanto disposto dall’art. 110 comma da 1 a 5, del Decreto legislativo n. 267/2000, l’Amministrazione può stipulare contratti per funzionari dell’area direttiva e alte specializzazioni. 2. I contratti di cui al comma 1 possono essere stipulati al di fuori della dotazione organica ed in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’Ente. 3. I soggetti cui conferire l’incarico debbono possedere i requisiti richiesti dal presente regolamento e dalle vigenti disposizioni contrattuali per la qualifica da ricoprire. 4. I contratti di cui al presente articolo non possono avere durata superiore al mandato del Sindaco in carica al momento del perfezionamento del contratto. 5. Non possono essere stipulati contratti in misura superiore ad una unità. Per il trattamento economico trova applicazione quanto previsto dal comma 3 del citato art. 110. 6. Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’Ente dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie. 7. Il contratto è revocato nel caso di inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta o degli Assessori o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi loro assegnati nel piano esecutivo di gestione o per responsabilità particolarmente grave o reiterata. 8. Il conferimento di incarichi può avere luogo al verificarsi delle seguenti condizioni: a. in presenza di oggettive, concrete e puntuali situazioni di fatto rispecchianti carenze organizzativo- funzionali di specifiche aree di attività, tali da non poter essere risolte mediante interventi amministrativo-gestionali normali posti in essere dall’interno dell’Ente con l’ausilio delle figure professionali già presenti; b. quando le necessità esposte al precedente corrispondano a specifica ed urgente domanda di servizi qualificati da parte della cittadinanza o di una rappresentanza istituzionale, tale da non poter essere soddisfatta in tempi accettabili mediante assunzione operata con contratto di diritto pubblico previo espletamento di pubblico concorso. 9. Oltre ai casi di incompatibilità previsti da specifiche disposizioni di legge, non possono essere conferiti gli incarichi: a. ai conviventi, parenti fino al quarto grado civile od affini fino al secondo grado del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri comunali;

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a. ai rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo o alla vigilanza del Comune; b. ai dipendenti del Comune, delle sue aziende speciali e delle società con prevalente capitale del Comune, anche se collocati in aspettativa; c. ai soci di società (anche di fatto), aventi per legge o per contratto societario la legale rappresentanza delle stesse od il controllo delle società medesime mediante la detenzione di quote rilevanti del capitale, nonché i direttori tecnici delle società in parola, alle quali il Comune abbia affidato appalti di lavori, forniture o servizi o incarichi di natura diversa, che siano in corso di esecuzione al momento dell’affidamento dell’incarico. 10. Gli incarichi, sono conferiti con provvedimento del Sindaco motivato in ordine alla sussistenza delle condizioni previste dallo stesso articolo e vengono attribuiti a persone che possiedano i necessari requisiti sia sotto il profilo del titolo di studio posseduto, sia di eventuale iscrizione ad albi professionali richiesta dalla legge, sia, infine, sotto il profilo di precedenti e qualificanti esperienze lavorativo- professionali svolte nel medesimo settore per il quale si vuole conferire l’incarico. 11. Alla stipulazione del contratto provvede il responsabile dell’Area Economico- Finanziaria e del Personale. Nel contratto, oltre alle generalità delle parti, complete di codice fiscale, dovranno essere previsti: a) le funzioni; b) i programmi da realizzare, con indicati i tempi di esecuzione; c) gli organi preposti alla verifica dei risultati; d) la previsione della facoltà di revoca dell’incarico in caso di inosservanza delle direttive del Sindaco o del Presidente della Provincia, della Giunta o dell’Assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi loro assegnati nel piano esecutivo di gestione o per responsabilità particolarmente grave; e) l’entità del compenso; f) la durata dell’incarico e la facoltà di proroga da parte del Comune per la durata massima consentita; g) l’obbligo di rispettare il segreto d’ufficio e la specifica menzione della sussistenza di responsabilità civili, penali e contabili nell’espletamento dell’incarico; h) l’obbligo di un minimo fisso di giorni di presenza presso la sede comunale e la fissazione dei giorni e delle ore nei quali l’interessato dovrà rendersi disponibile al ricevimento del pubblico; i) l’obbligo di non svolgere, contemporaneamente, altre attività lavorative di carattere subordinato alle dipendenze di datore di lavoro pubblico, nonché l’obbligo di non svolgere contemporanea attività di lavoro libero- professionale in conflitto di interessi con il Comune.

Art. 98 - Selezione per le assunzioni con contratto a tempo determinato. 1. A seguito della deliberazione della Giunta di procedere ad assunzioni a tempo determinato per la copertura di posti di cui al precedente articolo, viene pubblicato un avviso di selezione sul sito istituzionale dell’Ente, nonché all’albo pretorio on-line, in via ordinaria per almeno 30 giorni consecutivi 2. L’avviso deve indicare :  l’oggetto dell’incarico  la durata dell’incarico;  la presumibile decorrenza;  il corrispettivo proposto, anche eventualmente entro un minimo ed un massimo;

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 i requisiti richiesti, che comunque non possono derogare da quelli previsti per l’accesso dall’esterno;  eventuali criteri di priorità nella scelta del candidato;  il curriculum del candidato. 3. La selezione sarà effettuata da apposita commissione formata da almeno tre componenti nominati con provvedimento del responsabile del Servizio Personale. La Commissione Giudicatrice provvederà a convocare i candidati per un colloquio conoscitivo, con facoltà di prevedere una prova volta a dimostrare l'attitudine a sostenere il ruolo di responsabile richiesto. 4. Al termine della valutazione, la Commissione Giudicatrice provvederà a selezionare un numero ristretto di candidati al fine di individuare n. 3 idonei a ricoprire il ruolo di responsabile - qualora presenti - da sottoporre alla scelta del Sindaco. 5. Il Sindaco, con proprio decreto motivato, conferirà al candidato prescelto l'incarico di responsabile ammesso a selezione.

SEZIONE VI UTILIZZO GRADUATORIE DI ALTRI ENTI

Art 99 - utilizzo di graduatorie di altri enti del comparto 1. Il Comune di Stroncone, tramite la Giunta Comunale, può decidere l’utilizzazione di graduatorie di altri enti dello stesso comparto nell’ambito della programmazione annuale e triennale dei fabbisogni del personale e nel rispetto dei vincoli dettati alle assunzioni sia come capacità, sia come condizioni. 2. L’utilizzazione di graduatorie può essere disposta sia per assunzioni a tempo indeterminato sia per assunzioni a tempo determinato. Nel caso di assunzioni a tempo determinato possono essere utilizzate per scorrimento le graduatorie a tempo indeterminato di un altro ente del comparto. 3. La deliberazione di utilizzazione di graduatorie di altri enti deve essere adeguatamente motivata in relazione alla presenza di interessi pubblici, quali ad esempio contenimento dei costi, la riduzione del carico di lavoro e degli adempimenti, la riduzione dei tempi, l’assenza di contenziosi etc. Tale deliberazione, nel rispetto dei vincoli di cui al presente regolamento, può essere disposta sia per concorsi da bandire, sia per concorsi in fase di espletamento, sia per concorsi le cui graduatorie siano già state approvate. 4. L’intesa si concretizza con la stipula di una convenzione in cui sono in particolare disciplinate le modalità di utilizzo delle graduatorie ed in cui può essere previsto che l’ente utilizzatore corrisponda all’ente che ha approvato la graduatoria un rimborso per una quota delle spese dallo stesso sostenute per la indizione e lo svolgimento del concorso stesso. 5. La utilizzazione delle graduatorie di altro ente è possibile per le assunzioni di dipendenti della stessa categoria e posizione iniziale di inquadramento giuridico, con riferimento alla duplicità di inquadramenti giuridici attualmente prevista per le categorie B e D. Il profilo deve essere lo stesso o, quanto meno, deve essere coerente, anche alla luce dei requisiti richiesti come titolo di studio. Deve esserci inoltre unicità di durata dell’impegno lavorativo richiesto, cioè essere sia la graduatoria sia la volontà dell’ente utilizzatore riferiti ad assunzioni a tempo pieno e/o a part time, senza in questa seconda ipotesi la necessità della medesima durata percentuale dell’impegno orario e/o delle modalità di svolgimento (part time verticale, orizzontale, misto). 6. Per assunzioni a tempo parziale, potranno essere utilizzate anche graduatorie a tempo parziale, purchè per una percentuale pari o superiore a quella per la quale è prevista l’assunzione. 7. Il Comune di Stroncone, con determinazione del Responsabile dell’Area Economico Finanziaria e del Personale, una volta decisa l’utilizzazione della graduatorie di un 49

altro ente, invia a tutti gli enti dello stesso comparto che hanno sede nel territorio della Regione Provincia di tramite pec la richiesta di utilizzazione della graduatoria fissando il termine per la risposta di 10 giorni dalla ricezione della richiesta. Qualora l’indagine dell’esistenza di graduatorie nelle Amministrazioni della Provincia di Terni non abbia esito positivo l’Amministrazione può decidere di verificare l’esistenza di altre graduatorie valide presso le Amministrazioni della Regione Umbria della Provincia di successivamente presso le Amministrazioni della Regione secondo l’ordine di seguito: della Provincia di , della Provincia di Viterbo, della Provincia di Roma, della Provincia di Frosinone, della Provincia di Latina ed a seguire presso le Amministrazioni della Regione Marche secondo l’ordine Comuni della Provincia di Ascoli Piceno, Comuni della Provincia di Macerata , Comuni della Provincia di Pesaro Urbino ,Comuni della Provincia di Fermo , Comuni della Provincia di Ancona ed a seguire le Amministrazioni della Regione Toscana secondo l’ordine della Provincia di Arezzo, della Provincia di Grosseto , della Provincia di Siena , della Provincia di Firenze, della Provincia di Prato, della Provincia di Pistoia , della Provincia di Lucca , della Provincia di Pisa, della Provincia di Livorno, della Provincia di Massa Carrara .

I contenuti di tale richiesta, in relazione ai criteri di scelta di cui al successivo comma 9 sono determinati dal responsabile. 8. Nel caso di una sola risposta positiva, il comune con determinazione del responsabile dell’Area Economico-Finanziaria e del Personale, stipula la convenzione per la utilizzazione della graduatoria di questo ente. 9. Nel caso di più risposte positive si utilizzano i seguenti criteri di scelta: a. la graduatoria dell’ente che ha la sede più vicina; b. la graduatoria che consenta di attingere all’idoneo collocato nella posizione più alta c. la graduatoria più recente formazione; d. la graduatoria che è stata meno utilizzata in relazione al numero di vincitori; e. la graduatoria contro la quale non siano stati presentati ricorsi; f. la risposta che è pervenuta all’ente per prima; g. il sorteggio. h. Tali criteri possono essere utilizzati anche in forma combinata. 10. Una volta operata la individuazione dell’ente di cui utilizzare la graduatoria, il comune di Stroncone con determinazione del responsabile dell’Area Economico-Finanziaria e del Personale, stipula la convenzione per la utilizzazione della graduatoria di questo ente.

CAPO III DISPOSIZIONI PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI COLLABORAZIONE, STUDIO, RICERCA E CONSULENZA A SOGGETTI ESTRANEI ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Art 100 – Oggetto e ambito di applicazione 1. Il presente capo disciplina le procedure comparative per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo quali le collaborazioni di natura occasionale o coordinata e continuativa ai sensi dell’articolo 7, commi 6, 6-bis, 6-ter e 6-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n 165. Rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi conferiti a persone fisiche con riferimento alle ipotesi individuate dagli articoli 2222 e seguenti e 2229 e seguenti del codice civile, e pertanto incarichi affidati a soggetti esercenti l’attività nell’ambito di rapporti di collaborazione coordinata, occasionale e continuativa; incarici affidati a soggetti esercenti lavoro autonomo; incarichi di studio, ricerca, consulenza affidati a persone fisiche, salvo quanto di seguito precisato 2. Gli incarichi di collaborazione esterna, studio, ricerca e consulenza sono conferiti nel rispetto delle disposizioni del presente capo del Regolamento esclusivamente a soggetti esterni all’amministrazione comunale ed esperti di particolare e comprovata 50

specializzazione anche universitaria, salvo il caso in cui la prestazione richiesta deve essere svolta da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali 3. Ai fini dell’applicazione delle presenti disposizioni: a) per studio si intende quell’attività caratterizzata da studio e soluzioni di questioni per il raggiungimento di obiettivi indicati dall’amministrazione; b) per ricerca si intende quell’attività speculativa collegata direttamente alla preventiva definizione di un programma da parte dell’amministrazione; c) per consulenza si intende l’attività finalizzata alla resa di pareri, valutazioni, espressioni di giudizio su specifiche questioni poste dall’amministrazione; d) per collaborazione si intende ogni attività di supporto esterno all’amministrazione per lo svolgimento di attività che non rientrano nelle precedenti lettere a), b) e c) 4. Le presenti disposizioni non si applicano: a) agli incarichi conferiti per il patrocinio e la difesa in giudizio dell’amministrazione comunale; b) agli incarichi professionali di progettazione e di direzione dei lavori; c) alle prestazioni di servizio rientranti nell’ambito della disciplina del codice dei contratti pubblici; d) agli incarichi per gli organismi di controllo interno, dei nuclei di valutazione o degli organismi indipendenti di valutazione; e) alle collaborazioni meramente occasionali che si esauriscono in una sola azione o prestazione, caratterizzate da un rapporto “intuitu personae” che consente il raggiungimento del fine e che comportano, per loro stessa natura, una spesa equiparabile ad un “rimborso spese” inteso come compenso di modica entità sebbene congruo a remunerare la prestazione svolta Rientrano in questi casi gli incarichi di componenti di commissioni di gara o di concorso, gli incarichi per docenza o per la predisposizione di relazioni per convegni o seminari, per la traduzione di pubblicazioni e simili 5. Le presenti disposizioni non si applicano agli incarichi dirigenziali, di alta specializzazioni e a quelli di supporto alle funzioni politiche. 6. Gli incarichi possono essere conferiti solo in via straordinaria, per motivi eccezionali e per esigenze temporanee Non devono riguardare attività generiche o comunque riconducibili alle mansioni proprie dei dipendenti dell’ente

Art 101 Criteri per il conferimento degli incarichi

1. Per esigenze cui non è possibile far fronte con il personale in servizio, possono essere conferiti incarichi individuali nel rispetto dei seguenti criteri: 1. l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ordinamento all’amministrazione; 2. l'affidamento della prestazione deve essere originata dalla necessità di dare attuazione a obiettivi e progetti specifici e determinati o a programmi approvati dal Comune; lo stesso deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'Ente e quindi deve essere previsto nell'ambito delle previsioni di cui al programma approvato dal Consiglio Comunale ai sensi dell'art 42 del D Lgs 267/2000; 3. l’amministrazione deve avere preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili all'interno del servizio istituzionalmente deputato alla relativa attività, sia in termini qualitativi che in termini quantitativi A tal fine la bozza del programma annuale delle collaborazioni esterne, prima di essere approvata, deve essere verificata dai responsabili delle Aree per accertare l’inesistenza, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, di figure professionali 51

interne all’ente, idonee allo svolgimento dell’incarico La permanenza della carenza deve essere accertata dal Responsabile dell'Area competente anche prima della pubblicazione dell’avviso per il conferimento dell’incarico; 4. la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; 5. devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione 2. Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione autonoma, indipendentemente dall'oggetto della prestazione, è fissato nel bilancio preventivo approvato dal Comune

Art. 102 Modalità per il conferimento degli incarichi 1. Gli incarichi sono conferiti tramite procedure di selezione con comparazione dei curricula professionali, delle proposte economiche e, ove ritenuto opportuno, delle proposte progettuali e/o di un successivo colloquio. 2. Ai fini di cui al comma 1, il responsabile dell'Area interessata provvede alla predisposizione di apposito AVVISO, da pubblicare all’albo pretorio e sul sito istituzionale dell’amministrazione per almeno 15 giorni, e comuque per l’intero periodo in cui è possibile presentare le candidature, nel quale sono indicati: a. l’oggetto dettagliato delle attività richieste, nonché il luogo; b. l’importo del corrispettivo posto a base di gara; c. i requisiti di ordine generale, culturale e professionale che il candidato deve possedere; d. il termine entro cui devono essere presentate le domande di partecipazione, corredate dei curricula, dell’offerta economica e delle eventuali ulteriori informazioni ritenute necessarie in relazione all’oggetto dell’incarico Il termine di presentazione delle candidature non può essere inferiore a quindici giorni consecutivi dalla data di pubblicazione dell’Avviso; e. i criteri di valutazione dei curricula, delle eventuali proposte progettuali e delle offerte economiche, con i relativi punteggi massimi attribuibili, nonché le materie dell’eventuale colloquio; f. le modalità di realizzazione dell’incarico e la durata dello stesso; g. il tipo di rapporto per la formalizzazione dell’incarico 3. Il Responsabile dell'Area competente procede alla selezione del professionista cui sarà conferito l’incarico sulla base della valutazione comparativa dei curricula, delle eventuali proposte progettuali, delle offerte economiche e dell’eventuale colloquio, applicando dei criteri fissati nell’avviso Il Responsabile dell'Area si può avvalere anche di una Commissione eventualmente costituita 4. Il Responsabile o la Commissione predisporrà apposita graduatoria ed il conferimento dell'incarico avverrà con provvedimento del Responsabile 5. Di seguito si riportano i criteri di valutazione dei curricula: a) abilità professionali riferibili allo svolgimento dell’incarico; b) precedenti esperienze documentate relative a progetti e attività di contenuto analogo a quello richiesto dall’amministrazione; c) altri criteri ritenuti idonei all’accertamento della professionalità richiesta

Art 103 - Conferimento degli incarichi senza esperimento della procedura comparativa 1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 101, il responsabile dell'Area può conferire gli incarichi in via diretta, senza l’esperimento della procedura di selezione, quando ricorrono i seguenti casi:

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a) quanto sia andata deserta la selezione di cui all’articolo 102 a condizione che non vengano modificati gli elementi essenziali dell’avviso e che non vi siano i tempi per procedere ad una seconda pubblicazione dell’AVVISO; b) in casi di particolare urgenza, adeguatamente motivata, dovuta a cause non imputabili all’amministrazione comunale, tale da non rendere possibile l’esperimento della procedura comparativa di selezione; c) incarichi relativi a prestazioni tecniche o artistiche infungibili, come individuati sulla base di specifica e adeguata motivazione.

Art 104 Limiti al conferimento degli incarichi

1. La competenza all’affidamento degli incarichi è dei responsabili di Area che possono ricorrervi nell’ambito delle previsioni di bilancio, nel rispetto del programma annuale per gli incarichi di collaborazione esterna, di studio, ricerca e consulenza. 2. La spesa annua complessiva per tutte le tipologie di incarico di cui al presente capo è fissata nel bilancio di previsione.

Art 105 Contratto di incarico 1. Il Responsabile di Area formalizza l’incarico conferito mediante stipulazione, in forma scritta, di apposito contratto, contenente i seguenti elementi essenziali: a. l’oggetto della prestazione; b. le modalità specifiche di realizzazione e di verifica delle prestazioni; c. la durata della collaborazione; d. il compenso 2. Il compenso è calcolato in correlazione alla tipologia e alla qualità della prestazione richiesta. Il pagamento è, comunque, condizionato alla effettiva realizzazione dell’oggetto dell’incarico La corresponsione avviene al termine dell’incarico, salvo diversa pattuizione del contratto in relazione alle eventuali fasi di sviluppo del progetto o delle attività oggetto dell’incarico. 3. La prestazione è espletata senza vincolo di subordinazione, non comporta osservanza di un orario di lavoro né l’inserimento del collaboratore nella struttura organizzativa dell’ente, fatte salve le eventuali esigenze di coordinamento concordate in sede di contratto 4. Il contratto non è efficace e non è ammessa la liquidazione delle competenze se non si è proceduto alla pubblicazione di cui all'articolo 107.

Art 106 - Verifica dell’esecuzione della prestazione dell’incarico mediante 1. Il Responsabile dell'Area verifica il corretto svolgimento riscontro delle attività svolte dall’incaricato e dei risultati ottenuti 2. Il collaboratore è, comunque, tenuto alla presentazione di una relazione finale illustrativa delle attività svolte e dei risultati raggiunti 3. Qualora i risultati delle prestazioni fornite dal collaboratore risultino non conformi a quanto richiesto sulla base del contratto di incarico, il Responsabile può chiedere al collaboratore di integrare i risultati entro un termine stabilito, in relazione alle caratteristiche della prestazione, ovvero può risolvere il contratto per inadempimento

Art 107 - Pubblicizzazione dell’affidamento degli incarichi 1. L’Amministrazione rende noti tutti gli incarichi mediante pubblicizzazione sul proprio sito istituzionale dei collaboratori di cui si è avvalsa

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2. Per ogni incarico deve essere pubblicato il nome e cognome dell'incaricato, il codice fiscale, l’oggetto e la durata dell'incarico, l'ammontare del compenso dovuto e il provvedimento di conferimento

Art 108 - Controllo della Corte dei Conti 1. Gli atti di spesa di importo superiore a € 5.000,00 (euro cinquemila/00) per gli incarichi di cui al presente capo devono essere sottoposti al controllo della sezione regionale della Corte dei Conti, secondo le modalità fissate dalla sezione medesima, ai sensi dell’articolo 1, comma 173, della legge 23 dicembre 2005, n° 266 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)". 2. Le disposizioni regolamentari in materia di applicazione dei principi in materia di collaborazioni esterne sono trasmesse, per estratto, alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti entro trenta giorni dalla loro adozione ai sensi dell’articolo 3, commi 56 e 57, della legge 24 dicembre 2007, n° 244 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)”.

CAPO IV FORMAZIONE, VIAGGI E MISSIONI Art. 109 – Formazione del personale 1. La formazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti costituiscono strumenti di carattere permanente per la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità presenti nell'Amministrazione 2. L’ammontare delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo delle attività formative del personale, nel rispetto delle effettive capacità di bilancio verrà determinata in osservanza delle norme contrattuali 3. L’Area Economico-Finanziaria e del Personale elabora annualmente, sulla base delle richieste pervenute dai responsabili delle aree, il Piano di Formazione dei dipendenti, che farà parte del PEG. 4. In assenza del Piano di Formazione, la partecipazione a congressi, convegni, corsi o seminari di aggiornamento e/o formazione professionale è autorizzata dai responsabili di Area. 5. La partecipazione dei responsabili di Area ad iniziative di formazione è autorizzata dal Segretario. 6. La partecipazione del Segretario è autorizzata dal Sindaco.

Art. 110 – Viaggi e missioni dei dipendenti, uso del mezzo proprio 1. Il presente capo disciplina l’uso del mezzo proprio per ragioni di servizio fuori dalla sede comunale. 2. E’ consentito l’utilizzo del mezzo proprio solo al ricorrere dei presupposti e delle condizioni indicati negli articoli seguenti in caso di missioni e trasferte autorizzate agli amministratori ed ai dipendenti.

Art. 111 - Autorizzazione preventiva a trasferte e/o missioni 1. Qualora gli amministratori ed i dipendenti per ragioni di servizio debbano recarsi fuori dalla sede comunale per missioni e trasferte, devono essere preventivamente autorizzati, rispettivamente, dal Sindaco o dal proprio titolare di P.O. nell’ordine che segue: a) all’uso del mezzo di trasporto di proprietà comunale, se disponibile; b) in caso di indisponibilità del mezzo di trasporto di proprietà comunale, all’uso del mezzo di trasporto pubblico o all’uso del mezzo proprio. 2. Si potrà derogare all’autorizzazione preventiva nei soli casi di:

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a) attività efferenti stati di necessità e pubblica incolumità; b) per chiamate in servizio durante il turno di reperibilità. In detti casi l’amministratore ed il dipendente dovrà comunque produrre autocertificazione vistata, rispettivamente, dal Sindaco o dal competente dal titolare di P.O.

Art. 112 - Autorizzazione all’amministratore e al dipendente all’uso del mezzo proprio 1. Gli amministratori ed i dipendenti comunali, preventivamente autorizzati ai sensi del comma 1 del precedente articolo 111, possono fare ricorso all’utilizzo del proprio mezzo di trasporto solo in presenza di una delle seguenti condizioni: a) attività efferenti stati di necessità e pubblica incolumità; b) per chiamate in servizio durante il turno di reperibilità; c) per attività investigative; d) quando non risultino disponibili mezzi di proprietà comunale per lo svolgimento della trasferta; e) quando, l’uso del mezzo proprio risulti per l’Ente più conveniente del mezzo pubblico in termini economici e/o organizzativi, evitando, altresì, il ricorso al noleggio auto, o quando, a causa della natura della prestazioni da porre in essere, l’uso del mezzo pubblico non risulti con le stesse compatibile per una delle seguenti ragioni: - gli orari dei servizi pubblici siano inconciliabili con gli orari di servizio e di svolgimento degli adempimenti che motivano la trasferta; - il luogo della trasferta sia difficilmente raggiungibile con il mezzo pubblico o manchi del tutto; - in caso di trasferte prolungate, per le quali l’utilizzo del mezzo proprio permetta un più rapido rientro in servizio e un sensibile risparmio di spesa per pernottamento e pasti, nonché l’espletamento di un numero maggiore di interventi. 2. In nessun caso è possibile il trasporto di persone non autorizzate a bordo del mezzo di proprietà dell’Ente o del mezzo proprio utilizzato per ragioni di servizio. 3. In mancanza di autorizzazione preventiva il Servizio competente alla liquidazione non darà luogo al rimborso previsto al successivo art. 113.

Art. 113 - Rimborso delle spese 1. All’amministratore ed al dipendente inviato in trasferta spettano il rimborso delle spese sostenute per il raggiungimento del luogo della missione e relativo rientro nella sede di servizio, debitamente documentate e dettagliate, di seguito specificate: a) in caso di uso del mezzo pubblico: i. rimborso del biglietto, ivi compreso il costo della prenotazione ove prevista; ii. rimborso della spesa del taxi e di altri mezzi di trasporto urbani. b) in caso di uso del mezzo di proprietà comunale: i. pagamento dell’eventuale pedaggio autostradale e delle altre spese eventualmente sostenute per carburanti, lubrificanti ed altre occorrenze; ii. pagamento del parcheggio e della custodia del mezzo. c) in caso di autorizzazione all’uso del mezzo proprio: i. pagamento di un indennizzo corrispondente alla somma che l’amministratore o il dipendente avrebbe speso ove fosse ricorso ai trasporti pubblici di linea;

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ii. pagamento dell’eventuale pedaggio autostradale; iii. pagamento del parcheggio e della custodia del mezzo. 2. Le presenti norme sono applicabili anche alle trasferte effettuate dal Segretario comunale.

CAPO V – PATROCINIO LEGALE

Art. 114 – Patrocinio e rimborso delle spese legali ai dipendenti ed amministratori locali.

1. Le norme di cui al presente Capo disciplinano le condizioni, i presupposti, le modalità e le procedure per l'ammissione e il riconoscimento del patrocinio legale, per l'assunzione a carico dell'Ente degli oneri di difesa connessi all'assistenza processuale e per il conseguente rimborso delle spese legali a favore dei dipendenti nei procedimenti di responsabilità civile o penale o contabile aperti nei confronti degli stessi.

Art. 115 - Ambito di applicabilità: procedimento di responsabilità civile, penale e contabile 1. Il dipendente comunale ha diritto ad essere tutelato quando si verifica l'apertura di un procedimento di responsabilità civile e penale nei suoi confronti per atti o fatti connessi direttamente all'espletamento del servizio ed all'adempimento dei compiti di ufficio. 2. La stessa tutela è accordata al Segretario Comunale con le condizioni e la procedura per il riconoscimento del patrocinio legale indicate ai dipendenti. 3. Le condizioni e la procedura per il riconoscimento del patrocinio legale agli Amministratori Locali sono quelle indicate per i Dipendenti. 4. Analoga tutela deve essere assicurata ove si verifichi l'apertura di un procedimento di responsabilità contabile innanzi alla Corte dei Conti. 5. Il patrocinio può essere concesso, per ogni grado e per ogni fase del processo e per tutte le eventuali procedure. Nel caso di condanna in primo grado, per la concessione del patrocinio nel giudizio di secondo grado, dovrà essere posta in essere una nuova valutazione secondo i criteri previsti nei successivi articoli. 6. La stessa tutela, ove si verifichi l'apertura a loro carico di un procedimento per fatti connessi all'esercizio della funzione pubblica, è accordata agli Amministratori locali.

Art. 116 - Soggetti 1. Non possono essere rimborsate le spese legali a favore di: a) soggetti esterni all'Ente, anche se componenti di commissioni ed organi consultivi, ancorché obbligatori per legge. b) a collaboratori esterni, lavoratori interinali, consulenti dell'Ente e comunque a coloro che non siano legati da un rapporto di immedesimazione organica con il Comune di Stroncone. c) chi, ancorché dipendente, abbia intrapreso azione giudiziaria o procedimento nei confronti dell'Ente.

Art. 117 - Condizioni per l'ammissione 1. Indipendentemente dal fatto che il dipendente dell'Ente ricopra la qualifica di "pubblico ufficiale", la tutela opera solo in presenza di capi di imputazione il cui nesso di causalità è legato all'esercizio di una attività resa in nome e per conto dell'Ente e direttamente connessa all'espletamento di un servizio o all'adempimento di compiti d'ufficio.

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2. I fatti e gli atti che costituiscono oggetto del procedimento giudiziario devono essere imputabili direttamente all'Amministrazione nell'esercizio della sua attività istituzionale. 3. Affinché possa procedersi al riconoscimento del patrocinio legale, deve essere preventivamente verificata la sussistenza dei seguenti presupposti, che devono ricorrere congiuntamente: a. rapporto organico di servizio per il dipendente; b. assenza di conflitto di interessi con l'Ente; c. tempestività dell'istanza; d. scelta preventiva e concordata del legale e/o gradimento preventivo del Comune.

Art. 118 - Rapporto organico di servizio e carenza di conflitto di interessi 1. In ordine alla sussistenza dei rapporto organico di servizio, deve essere accertata la diretta connessione del contenzioso processuale con l'Ufficio rivestito dal dipendente. Pertanto, gli atti ed i fatti che hanno dato origine al procedimento giudiziario devono essere in diretto rapporto con le mansioni svolte dal dipendente e devono essere connessi ai doveri di ufficio. L'attività deve inoltre essere svolta in diretta connessione con i fini dell'Ente ed essere imputabile all'Amministrazione. Non è invece prevista la tutela in caso di interessi diretti ed esclusivi del pubblico dipendente. 2. In ordine alla carenza di conflitto di interessi tra gli atti compiuti dal dipendente e il Comune di Stroncone, deve essere accertata una diretta coincidenza degli interessi dell'Ente e di quelli in capo al dipendente, anche con riferimento alla rilevanza della condotta del dipendente sotto il profilo disciplinare, con specifico riguardo all'avvio del procedimento disciplinare ed all'esito dello stesso. 3. In ogni caso, la carenza di conflitto di interessi tra gli atti compiuti dal dipendente e l'Ente potrà essere valutata anche ex post, ossia alla conclusione del procedimento penale. 4. Il conflitto di interessi deve ritenersi comunque sussistente: a) in presenza di fatti e/o atti compiuti con dolo o colpa grave; b) quando il procedimento civile, contabile o penale sia attivato dall'Ente; c) quando, a prescindere dal rapporto tra procedimento disciplinare e procedimento penale, il fatto contestato sia rilevante disciplinarmente. 5. La costituzione in giudizio dell'Ente, quale parte civile anche nei confronti dei dipendente imputato, integra automaticamente l'ipotesi dei conflitto di interesse.

Art. 119 - Istanza per l'ammissione 1. Il dipendente, per poter essere ammesso al patrocinio legale ovvero al rimborso delle spese legali nei casi previsti dal presente regolamento, deve farne apposita istanza al Sindaco, comunicando l’avvio del procedimento giudiziario nel più breve tempo possibile e, comunque, nel termine massimo dì quindici giorni dalla notifica dell'atto, salvo comprovato legittimo impedimento. 2. L'istanza di cui al comma precedente è redatta in carta semplice e, a pena di inammissibilità, deve precedere la sottoscrizione del mandato al legale prescelto e deve contenere: a) copia dell'atto giudiziario e di ogni altra documentazione in merito al procedimento giudiziario dì cui trattasi; b) ovvero dichiarazione di volersi avvalere di un legale di propria fiducia, con indicazione del relativo nominativo. In tale caso, la richiesta dovrà essere corredata dall'impegno dei professionista a contenere la parcella entro i valori minimi previsti dal D.M. n. 140 del 20.07.2013, e da un preventivo della stessa, al fine di consentire la valutazione in merito alla congruità della spesa prevista e l'adozione dei provvedimenti di competenza dell'Ente; c) dichiarazione dell'impegno a comunicare all'Ente, alla definizione della causa, l'esito dei giudizio, trasmettendo copia dei provvedimento finale in copia conforme ed integrale. 57

Articolo 120—Assunzione diretta ed indiretta degli oneri legali. 1. Il Comune di Stroncone, sussistendo le condizioni di cui al presente regolamento, procede alternativamente: a) all'ammissione e riconoscimento del patrocinio legale; b) al rimborso delle spese legali; 2. Il "patrocinio legale" opera allorquando l'Amministrazione Comunale, sin dall'apertura del procedimento di responsabilità civile o penale o contabile/amministrativa nei confronti del dipendente, ritenendo la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 117 del presente regolamento, assume a proprio carico gli oneri di difesa dei dipendente medesimo, mediante il conferimento dell’incarico ad un legale di comune gradimento. 3. Nell'ipotesi di patrocinio legale ogni rapporto economico con il difensore così individuato sarà tenuto direttamente dall'Ente fin dall'apertura del procedimento giudiziario e per tutti gli eventuali gradi del giudizio. II dipendente, ammesso al patrocinio con assunzione diretta degli oneri da parte del Comune di Stroncone, condannato con sentenza passata in giudicato, in conseguenza dei fatti a lui imputati, per averli commessi con dolo o colpa grave, e comunque in tutti i casi di esito non favorevole del giudizio, sarà tenuto a rifondere all'Ente gli oneri sostenuti per la sua difesa. 4. Il "rimborso delle spese legali" opera invece quando, essendo possibile solo ex post la valutazione della sussistenza dei presupposti di cui al presente regolamento, l'Amministrazione, non avendo riconosciuto il patrocinio legale, procede al pagamento delle spese processuali successivamente al passaggio in giudicato del provvedimento che conclude favorevolmente per il dipendente il procedimento. 5. Parimenti, si darà luogo al rimborso delle spese legali, nel caso in cui, in ossequio al principio della libera scelta del legale, il dipendente intenda nominare un difensore di sua fiducia, a norma articolo 119, comma 2, lett. b), del presente regolamento. In tali casi, il Dipendente sarà ammesso al rimborso degli oneri difensivi, nella misura dei minimi tabellari, e solo all'esito favorevole del procedimento, definito con sentenza passata in giudicato. Pertanto, sino a tale momento, ogni rapporto economico intercorre direttamente tra dipendente e difensore. 6. L'Ente si riserva comunque la facoltà di assumere l'onere di difesa del dipendente in tutti quei casi in cui non sia possibile compiere anticipatamente, ma soltanto a definizione della controversia, l'accertamento relativo alla sussistenza del conflitto di interessi, e in tal senso darà comunicazione al dipendente.

Art. 121 - Limiti 1. L'ammissione al patrocinio e il conseguente rimborso delle spese legali è sempre limitato ai minimi tariffari come disciplinati dal D.M. 02.04.2014 n. 55. 2. Ai fini della liquidazione del rimborso, dovrà essere presentata parcella professionale quietanzata e corredata, in copia, di tutti gli atti giustificativi delle varie voci che la compongono, a comprova dell'attività svolta. 3. Nel caso di assoluzione con vittoria di spese il dipendente è tenuto a rivalersi sulla controparte. Eventuali somme eccedenti le spese legali, diritti ed onorari liquidate in sentenza dal giudice, potranno essere liquidate solo se facenti parti di un accordo preventivo e formale tra l'Ente ed il dipendente. 4. Il patrocinio è limitato, comunque, ad un solo difensore.

Art 122 - Competenze 1. Il provvedimento di riconoscimento del patrocinio legale ovvero di diniego è di competenza della Giunta Comunale, con atto predisposto dall’Area Segreteria che procederà a seguito dell'acquisizione dell'istruttoria riservata svolta dal responsabile 58

dell'Area cui afferisce il dipendente che richiede la concessione del patrocinio, o nel caso il dipendente sia un responsabile di Area, dal Segretario Comunale.

Art. 123 - Conclusione favorevole del giudizio ed istanza di rimborso delle spese legali

1. Il dipendente che abbia scelto un legale di propria fiducia, ovvero che non sia stato inizialmente ammesso al patrocinio legale e ritenga di avervi diritto, per ottenere il rimborso delle spese legali, a conclusione definitiva favorevole del procedimento giudiziario deve presentare all'Area Segreteria apposita istanza di rimborso, allegando, a pena di inammissibilità, la seguente documentazione: a) copia conforme ed integrate del provvedimento giudiziario, con indicazione certificata della data in cui esso è passato in giudicato (ultimo grado di giudizio/scadenza termini per ricorso in appello) o, comunque, in cui si è concluso in via definitiva; b) parcella quietanzata dal difensore, con indicazione dettagliata dell'attività svolta e delle voci tabellari applicate, con espressa indicazione dello scaglione di valore della causa considerato; c) documentazione probante l'attività svolta dal legale (copia dei verbali di udienza, comparse, note, etc...). 2. Per "conclusione definitiva favorevole del procedimento giudiziario" deve intendersi: a) in materia penale, quando il processo penale sia definito con provvedimento di assoluzione ex art. 530, comma 1, c.p.p. ovvero: perché il fatto non sussiste; perché l'imputato non lo ha commesso o perché è stato compiuto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima, per stato di necessità, di legittima difesa; perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato; perché il fatto è "stato commesso da persona non imputabile o non punibile”. Nelle ipotesi assolutorie nelle quali il fatto non costituisce reato, ma possano residuare addebiti in sede disciplinare, l'Area Segreteria procederà ad una valutazione sulla possibile sussistenza del conflitto di interessi e, comunque, sui presupposti di legge per l'ammissione al patrocinio ovvero al rimborso delle spese. Le sentenze di proscioglimento con formule meramente processuali non liberatorie (es. amnistia, prescrizione) non legittimano il rimborso delle spese legali. Parimenti non è ammesso il rimborso delle spese legali nei casi di patteggiamento ovvero nei casi di estinzione del reato per intervenuta oblazione. II dipendente è altresì ammesso al rimborso delle spese legali sopportate in sede di indagini preliminari concluse con l'archiviazione della notitia criminis: in tal caso è però necessario che la formulazione del decreto di archiviazione risulti completamente assolutoria e non collegata a cause che inibiscano l'accertamento dell'insussistenza dell'elemento psicologico del reato. Non potrà darsi luogo al rimborso delle spese legali in caso di procedimenti penali, che, pur conclusisi con esclusione di responsabilità diretta del dipendente, sono sorti a seguito di comportamenti illegittimi o in violazione di legge o che hanno creato danno patrimoniale o d'immagine all'Ente. b) in materia civile: la fattispecie in cui il dipendente venga ritenuto esente da ogni e qualsivoglia responsabilità, sia contrattuale che extracontrattuale ovvero a conclusione della causa ex art. 309 c.p.c. La definizione vale anche per le controversie rientranti nell'area della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, nelle quali questi sia tenuto a compiere accertamenti in ordine alle eventuali responsabilità risarcitone ed, eventualmente, ad emettere le relative sentenze di condanna. La stessa definizione si applica, infine, anche nelle controversie dinanzi al giudice del lavoro; c) in materia contabile: la fattispecie in cui il giudice contabile abbia accertato che il danno non è stato causato da comportamenti (omissivi o commissivi) posti in essere dal 59

dipendente, in violazione dei suoi doveri d'ufficio, o comunque colposo, conseguentemente ritenendolo esente da ogni possibile responsabilità per danno erariale.

Articolo 124 — Procedimento per il rimborso delle spese legali. 3. Il Comune di Stroncone, qualora non abbia ammesso il dipendente al patrocinio legale, rimborsa gli oneri della difesa a procedimento concluso e previa istanza dell'interessato, da proporsi a norma dei precedente articolo 123 del giudizio ed istanza di rimborso delle spese legali, sempreché il dipendente abbia comunicato, sin dall'inizio, l'apertura dei procedimento nei suoi confronti. 4. L'Area Segreteria, acquisita la detta istanza, provvede alla relativa istruttoria, anche ai finì della verifica ex post dei requisiti e delle condizioni previsti dal presente regolamento. 5. Il provvedimento di ammissione del dipendente al rimborso delle spese legali, di competenza del Responsabile dell’Area Segreteria, è soggetto a pubblicazione, nei termini di cui al D.lgs. 196/2003.

CAPO VI - DISCIPLINA DELLE INCOMPATIBILITA', CUMULO DI IMPIEGHI ED INCARICHI AL PERSONALE DIPENDENTE

Art. 125 – Oggetto e ambito di applicazione 1. Il presente Capo disciplina, ai sensi dell'art.53, comma 5, del D. Lgs. n.165/2001, come modificato dall'art.1, comma 42, della Legge n.190/2012, l'assunzione di incarichi esterni ed il conferimento di incarichi interni al personale dipendente del Comune di Stroncone. 2. I criteri previsti rispondono alla necessità di escludere casi di incompatibilità, sia di diritto che di fatto, nell'interesse del buon andamento dell'amministrazione o situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi, che pregiudichino l'esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente, tenendo tuttavia presente che lo svolgimento di incarichi extra-istituzionali rappresenta per il dipendente un'opportunità di arricchimento professionale e culturale utile a determinare una positiva ricaduta sull'attività istituzionale ordinaria. 3. Il presente Capo si applica al personale dipendente con rapporto di lavoro a tempo determinato e indeterminato, a tempo pieno e a tempo parziale, con le precisazioni ivi contenute in caso di prestazione lavorativa pari o inferiore al 50%. 4. Esso si applica anche ad eventuale personale incaricato ai sensi dell'art.110 D.Lgs. n.267/2000 (TUEL).

Art. 126 - Divieto di cumulo di impieghi 1. Ai sensi dell'art. 65, comma 1, D.P.R. n. 3/1957, il personale dipendente non può assumere altri impieghi pubblici, fatte salve le eccezioni previste da leggi speciali. 2. L'assunzione di altro impiego nel caso in cui la legge non ne consenta il cumulo comporta di diritto la cessazione dell'impiego precedente.

Art. 127 - Incompatibilità assoluta 1. Fatte salve le eccezioni previste da leggi speciali, il dipendente comunale con prestazione a tempo pieno (o a tempo parziale superiore al 50%) non può in nessun caso:

a. esercitare attività di tipo commerciale, artigianale, industriali o professionale (art.60 D.P. R. n.3/1957). Sono considerate tali le attività imprenditoriali di cui all'art. 2082 codice civile e le attività libero professionali per il cui esercizio è necessaria l'iscrizione in Albi o Registri. E' equiparata allo svolgimento di attività

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imprenditoriale la qualità di socio nelle società in nome collettivo, nonchè la qualità di socio accomandatario nelle società in accomandita semplice e per azioni, in quanto presuppongono un ruolo attivo.

b. esercitare attività di imprenditore agricolo professionale (art.1 del D.Lgs. n.99/2004);

c. instaurare, in costanza di rapporto di lavoro con il Comune di Stroncone, altri rapporti di impiego, sia alle dipendenze di Enti Pubblici che di privati, fatto salvo quanto previsto dall'art.1, comma 557, della legge n.311/2004;

d. assumere cariche in società con fini di lucro, con esclusione di quelle a prevalente capitale pubblico che gestiscono servizi pubblici locali costituite o partecipate dal Comune di Stroncone;

e. esercitare attività di agente, rappresentante di commercio o agente di assicurazione;

f. stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa (CO.CO.CO.) e di collaborazione continuata a progetto (CO.CO.PRO).

2. Al personale con funzione dirigenziale (Responsabili di Settore Incaricati di Posizione Organizzativa), si applicano, altresì, i casi di incompatibilità assoluta di cui agli artt. 9 e 12 del D.Lgs. n.39/2013.

Art. 128 - Conflitto di interessi 1. Fermo restando il divieto di cui all'art.127, non possono essere conferiti nè autorizzati incarichi o cariche in Società ed Enti, che generano ovvero siano idonee a generare, conflitto di interessi con le funzioni svolte dal dipendente comunale presso il Servizio/Settore di assegnazione, ovvero, più in generale, con i compiti istituzionali del Comune di Stroncone.

2. In particolare sono incompatibili, ai sensi del comma 1:

a) gli incarichi da soggetti privati che abbiano avuto nel triennio precedente, o abbiano in atto, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti l'Ufficio (art. 4, comma 6, D.P.R. n.62/2013);

b) gli incarichi da soggetti privati nei confronti dei quali il dipendente svolge funzioni di controllo o di vigilanza;

c) gli incarichi da Enti nei confronti dei quali il dipendente svolge funzioni relative alla concessione e alla erogazione di finanziamenti. Il dipendente che svolge l'istruttoria su un atto di finanziamento non può svolgere incarichi a favore del beneficiario del finanziamento, intendendosi quest'ultimo il destinatario finale del finanziamento. Non rientrano nel divieto i soggetti "intermedi" che ricevono il finanziamento solo per ridistribuirlo ad altri soggetti senza alcuna discrezionalità nè gli incarichi resi a favore di soggetti che beneficiano di un finanziamento predeterminato in forma generale e fissa;

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d) gli incarichi di collaudo, di progettazione,di direzione lavori o di componente di commissioni preposte all'aggiudicazione di appalti-concorso, da rendere a favore di soggetti pubblici o privati, qualora l'Amministrazione Comunale abbia finanziato o, comunque, preso parte ai lavori a cui si riferisce l'incarico o comunque rilasciato atti o espresso pareri in ordine alla loro progettazione e/o esecuzione.

3. Sono fatte salve le altre incompatibilità specifiche previste dalla legge.

Art. 129 - Incarichi extra-istituzionali che devono essere svolti previa autorizzazione. 1. Previo rilascio dell'autorizzazione da parte dell'Ente, è consentito al dipendente con rapporto di lavoro a tempo pieno (o parziale superiore al 50%):

a. l'attività derivante dalla partecipazione in società agricole a partecipazione familiare, qualora la stessa richieda un impegno modesto e non continuativo durante l'anno;

b. la partecipazione a cariche sociali presso società cooperative (art.61, comma1, del D.P.R. n.3/1957).

c. la partecipazione in qualità di socio nelle società in accomandita semplice e a responsabilità limitata, purchè il dipendente si limiti all'apporto di capitali senza rivestire in alcun modo un ruolo attivo

d. lo svolgimento dell'incarico di amministratore di condominio relativamente all'immobile ove è fissata la propria residenza;

e. lo svolgimento di incarichi temporanei ed occasionali retribuiti a favore di soggetti sia pubblici che privati in qualità di docente, perito, arbitro, Revisore dei Conti, membro del Nucleo di Valutazione o O.I.V., membro (o consulente o esperto) di commissioni giudicatrici di concorso o di gare d'appalto, Commissario ad Acta, Consulente tecnico (per il quale è richiesta l'iscrizione nell'Albo Speciale dei consulenti tecnici formato presso il Tribunale ai sensi dell'art.61 c.p.c.)

Art. 130 - Criteri per la concessione di autorizzazioni 1. L’ autorizzazione di cui all'art. 131 è concessa qualora l'incarico esterno da autorizzare: a) sia di carattere temporaneo ed occasionale, definito nella sua natura e nella sua durata temporale; b) si svolga totalmente al di fuori dell'orario di lavoro; c) non comprometta per l'impegno richiesto e/o per le modalità di svolgimento, un completo, tempestivo e puntuale assolvimento dei compiti e dei doveri d'ufficio da parte del dipendente o comunque influenzarne negativamente l'adempimento; d) non assuma un carattere di prevalenza economica rispetto al lavoro dipendente. A tal fine l'incarico non può prevedere un compenso lordo che, nè complessivamente, nè rapportato pro quota e sommato con altri compensi per incarichi di qualsiasi tipo percepiti nel corso dell'anno solare, risulti superiore al 40% della retribuzione annua lorda percepita dal dipendente nell'esercizio precedente. Resta applicabile l'art.1, comma 123, L. n. 662/1996; e) non produca conflitto, anche potenziale, di interesse con le funzioni svolte dal dipendente all'interno della struttura di assegnazione o, comunque, con 62

l'Amministrazione Comunale, in conformità a quanto previsto dall'art.128 del presente Regolamento. f) non comprometta il decoro ed il prestigio dell'Amministrazione Comunale e non ne danneggi l'immagine; g) non comporti l'utilizzo di beni, strumentazioni o informazioni di proprietà dell'Amministrazione Comunale; h) non venga svolto per soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel triennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti l'Ufficio di appartenenza. (art.4, comma 6, D.P.R. n.62/2013- art.2, comma 6, Codice di Comportamento integrativo). i) comporti un arricchimento professionale per il dipendente o per l'Ente; j) non si riferisca all'esercizio di una libera professione.

2. L'autorizzazione non può superare l'arco temporale di 12 mesi, fatti salvi gli incarichi che, per la loro natura, hanno una durata pluriennale comunque predeterminata.

Art. 131 - Procedimento autorizzativo allo svolgimento di incarichi 1. Il dipendente, o il soggetto pubblico o privato che intendono conferire l'incarico, deve presentare domanda di autorizzazione al Responsabile del Servizio personale. 2. Nella domanda deve essere indicato: - tipologia dell'incarico (specificare l'oggetto dell'attività); - soggetto a favore del quale svolge l'incarico con indicazione del luogo di svolgimento dell'attività, nome o ragione sociale del soggetto conferente indicandone il codice fiscale o partita IVA e la sede legale; - se si tratta di incarico da conferire in base ad una normativa specifica; - la data iniziale e finale prevista.

3. La domanda contiene la dichiarazione, sotto la propria responsabilità, da parte del dipendente: - che l'incarico ha carattere temporaneo ed occasionale e che non rientra tra i compiti e doveri d'ufficio; - che non sussistono situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi o motivi di incompatibilità, di diritto o di fatto, secondo le indicazioni del presente Regolamento; - che l'incarico verrà svolto al di fuori dell'orario di lavoro; - che l'incarico non prevede un compenso lordo che, nè complessivamente, nè rapportato pro quota e sommato con altri compensi per incarichi di qualsiasi tipo percepiti nel corso dell'anno solare, risulta superiore al 40% della retribuzione annua lorda percepita dal dipendente nell'esercizio precedente; - che l'incarico non compromette il decoro ed il prestigio dell'Amministrazione Comunale e non ne danneggia l'immagine; - che l'incarico non viene svolto per soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel triennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'Ufficio di appartenenza ( art.4, comma 6, D.P.R. n.62/2013- art.2, comma 6, Codice di Comportamento integrativo); - che non si riferisce all'esercizio di una libera professione; - che si impegna ad assicurare il tempestivo, puntuale e corretto svolgimento dei compiti d'ufficio; - che si impegna a non utilizzare beni, mezzi ed attrezzature del Comune per lo svolgimento dell'incarico;

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- che si impegna infine a fornire immediata comunicazione al Responsabile del servizio personale di eventuali incompatibilità sopravvenute provvedendo all'immediata cessazione dell'incarico.

4. Alla domanda deve essere allegato il nulla osta del Responsabile dell’area di assegnazione, attestante l'assenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi, di incompatibilità di diritto o di fatto con l'attività istituzionale svolta dal dipendente (accertabili sulla base della dichiarazione fornita e sulla conoscenza dei propri uffici) e non sussistenza di esigenze organizzative tali da impedire l'autorizzazione, tenuto conto delle necessità di servizio e dell'impegno richiesto dall'incarico. Nello stesso nulla osta il Responsabile dell’area può esprimere le proprie osservazioni riguardo ai vantaggi che l'autorizzazione all'incarico può recare all'Amministrazione in conseguenza dell'accrescimento della professionalità del dipendente. 5. Al fine di verificare le caratteristiche dell'incarico o della carica da autorizzare, il Responsabile del Servizio personale può richiedere ulteriori elementi di valutazione all'interessato, al soggetto a favore del quale la prestazione è diretta o al Responsabile dell’Area di assegnazione del dipendente. In tal caso i 30 giorni per l'istruttoria decorrono dalla data in cui vengono acquisiti tutti gli elementi necessari all'autorizzazione. 6. Decorsi 30 giorni dal ricevimento dell'istanza, qualora non vengano richieste ulteriori informazioni ai sensi del comma 6, la domanda di autorizzazione s'intende accolta per incarichi presso altre pubbliche amministrazioni e negata per incarichi presso altri soggetti (art.53, comma 10, ult. cpv, D.Lgs. n.165/2001) 7. Salvo i casi di cui sopra, il procedimento si conclude entro 30 giorni dal ricevimento dell'istanza con apposita determina del Responsabile del Servizio Personale. L'autorizzazione è comunicata all'interessato e, per conoscenza, al Responsabile dell’Area cui il dipendente è assegnato.

Articolo 132 - Autorizzazione di incarichi ai titolari di p.o. 1. L'autorizzazione all'assunzione di incarichi esterni da parte dei Responsabili di area con funzioni dirigenziali (Incaricati di P.O.) viene concessa solo ove si tratti di incarichi di carattere occasionale e temporaneo, in considerazione del fatto che ad essi è richiesto di destinare ogni risorsa lavorativa a tempo pieno ed in modo esclusivo all'espletamento dell'incarico dirigenziale affidato. 2. L'Amministrazione, in ogni caso, anche ai sensi dell'art.7, comma 2, del D.Lgs. n.165/2001, favorisce lo svolgimento di attività che comportino un considerevole arricchimento professionale, quali quelle didattico- scientifiche e di ricerca. 3. Le autorizzazioni ai Responsabili di area con funzioni dirigenziali sono rilasciate dal Segretario Comunale, previa istruttoria finalizzata alla verifica del rispetto delle disposizioni degli artt. 128 e segg.

Articolo 133 - Incarichi extraistituzionali che possono essere svolti senza autorizzazione 1. Non necessita di autorizzazione nè di comunicazione lo svolgimento delle attività, anche a titolo oneroso, riconducibili alle categorie di cui all'art.53, comma 6, del D.Lgs. n.165/2001 e precisamente: ◦ la collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili quando tali prestazioni non si traducano in attività continuativa o professionale implicante rilevante impegno operativo e costante applicazione; ◦ l'utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali svolta in forma non professionale; ◦ la partecipazione a convegni e seminari in qualità di relatori svolta in forma non professionale; 64

◦ gli incarichi per i quali viene corrisposto all'interessato solo il rimborso delle spese documentate (viaggio- vitto-alloggio) ove l'attività non sia di intensità tale da costituire attività prevalente o, comunque, pregiudizievole per l'attività svolta nell'ambito del rapporto di lavoro con l'Amministrazione; ◦ gli incarichi per il cui svolgimento il dipendente venga posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo senza oneri per l'Ente; ◦ gli incarichi conferiti dalle Organizzazioni Sindacali a dipendenti distaccati presso le stesse oppure posti in aspettativa non retribuita; ◦ le attività di formazione diretta ai dipendenti della Pubblica Amministrazione nonchè di docenza e di ricerca scientifica, ove esercitate in forma occasionale e non professionale.

2. Necessita di comunicazione al Responsabile dell’area di appartenenza lo svolgimento delle attività a titolo gratuito che il dipendente è chiamato a svolgere in considerazione della professionalità che lo caratterizza all'interno dell'Amministrazione (art. 53, comma 12, D.Lgs. n.165/2001- P.N.A.- D.P.R. n.62/2013 ). 3. Entro 5 giorni dalla comunicazione, il Responsabile dell’area di appartenenza deve valutare l'eventuale sussistenza di situazioni di conflitto di interesse, anche potenziale e, se del caso, comunicare al dipendente il diniego allo svolgimento dell'incarico. 4. Ove non ravvisi situazioni di conflitto di interesse, anche potenziale, il Responsabile del’area di appartenenza con propria determinazione prende atto dello svolgimento dell'incarico entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione. A titolo esemplificativo e non esaustivo rientra nell'obbligo di comunicazione lo svolgimento delle seguenti attività rese a titolo gratuito: - attività che siano espressione dei diritti della persona costituzionalmente garantiti, quali la libertà di associazione e di manifestazione del pensiero (partecipazioni ad associazioni ricreative, sportive, culturali) i cui ambiti di interesse possono interferire con lo svolgimento dell'attività dell'Ufficio (art.5 D.P.R. n.62/2013- art 3, comma1, Codice di Comportamento integrativo); - attività presso associazioni di volontariato e società cooperative a carattere socio- assistenziale senza scopo di lucro (es: Assistente Sociale) (art.1, comma 61, Legge n. 662/1996).

Art. 134 - Dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale pari o inferiore al 50% 1. Ai sensi del D.P.C.M 17 marzo 1989 n.117 "Norme regolamentari sulla disciplina del rapporto di lavoro a tempo parziale", il dipendente con rapporto di lavoro a tempo parziale pari o inferiore al 50% di quella a tempo pieno, previa motivata autorizzazione dell'Amministrazione di appartenenza, può esercitare altre prestazioni di lavoro a condizione che le stesse a) non arrechino pregiudizio alle esigenze di servizio e b) non siano incompatibili o in conflitto, anche potenziale, con gli interessi dell'Amministrazione. 2. Per il rilascio dell'autorizzazione si rinvia agli artt. 130 e 131 del presente Regolamento. 3. Ai sensi dell'art.1, comma 56, della Legge n.662/1996, i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione pari o inferiore al 50% possono iscriversi agli Albi Professionali, essere titolari di Partita Iva ed esercitare attività professionale purchè non intercorrente con Pubbliche Amministrazioni (art.1, comma 56 bis, Legge n.662/1996 e parere Funzione Pubblica n.6156 del 13.02.2012 ).

Art. 135 - Iscrizione ad albi o elenchi professionali

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1. E 'incompatibile con la qualità di dipendente con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale superiore al 50% l'iscrizione ad Albi professionali qualora i relativi ordinamenti professionali richiedano come presupposto dell'iscrizione l'esercizio dell'attività libero professionale. 2. Qualora la legge professionale consenta, comunque, al pubblico dipendente l'iscrizione in speciali elenchi (es. avvocati impiegati presso i servizi legali), o in albi professionali (es. ingegneri e architetti), o qualora l'iscrizione rientri in un interesse specifico dell'Amministrazione Comunale, resta fermo il divieto di esercitare la libera professione, pure essendo consentita tale iscrizione. 3. Ai dipendenti non è consentito di essere titolari di Partita Iva, mentre è consentita l'iscrizione al Registro dei Revisori.

Art. 136 - Concessione di aspettativa per attività imprenditoriale 1. Al fine di favorire e facilitare il passaggio del personale dipendente pubblico a forme di lavoro alternative, quali forme di lavoro autonomo o imprenditoriale, l'art.18 della L.n. 183/2010 (Collegato Lavoro) prevede che i dipendenti a tempo indeterminato, a tempo pieno o parziale superiore al 50%, possono chiedere all'Amministrazione un periodo di aspettativa non retribuita per avviare un'attività autonoma o imprenditoriale. 2. Tale periodo di aspettativa è autorizzato su domanda documentata del dipendente dal Responsabile del servizio personale e può essere usufruito anche per periodi inferiori all'anno purchè non superi la durata complessiva di un anno nella vita lavorativa del dipendente

Art. 137 - Praticantato 1. Nel caso di praticantato obbligatorio previsto dalla legge, il dipendente a tempo pieno o con prestazione superiore al 50% deve formulare richiesta corredata dal parere del Responsabile dell’area di assegnazione e dell'impegno a rispettare le seguenti condizioni: a) che l'impegno richiesto non sia incompatibile con lo svolgimento dei compiti d'ufficio; b) che le eventuali assenze dal servizio siano preventivamente autorizzate; c) che il dipendente si astenga dal curare pratiche e dal fornire prestazioni nelle quali possa ravvisarsi un conflitto d'interesse con l'Amministrazione; d) che l'attività di tirocinio non dissimuli l'esercizio di una libera professione e sia finalizzata esclusivamente al sostenimento dell'esame di abilitazione.

2. Previo nulla osta del Responsabile dell’area di assegnazione, il Responsabile del servizio personale adotta il provvedimento di autorizzazione entro 30 giorni dal ricevimento della domanda

Art. 138 - Condizioni per conferimento di incarichi ai propri dipendenti

1. L'Amministrazione può conferire ai propri dipendenti incarichi per particolari tipi di attività non rientranti tra i compiti e doveri d'ufficio, qualora ricorrano le seguenti condizioni: a) l'incarico non deve avere ad oggetto compiti o mansioni rientranti nei normali doveri d'ufficio del dipendente o che comunque rientrino tra i compiti dell'Ufficio e/o Area di assegnazione; b) l'attività oggetto dell'incarico richiede elementi di forte professionalizzazione rinvenibili in determinati soggetti dipendenti dell'Ente ed acquisiti dagli stessi in virtù di esperienze condotte internamente ed esternamente all'Ente stesso; c) il dipendente non deve trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interesse nello svolgimento dell'incarico;

66 f) l'incarico deve essere compatibile con il corretto e tempestivo espletamento dei doveri d'ufficio del dipendente. 2. Sono fatte salve le condizioni ostative previste dall'art.35 bis del D.Lgs. n.165/2001, come introdotto dalla Legge n.190/2012 per la partecipazione a commissioni di concorso o di gara.

Art. 139 - Criteri e procedimenti per il conferimento dell'incarico

1. Nel rispetto dei criteri di cui all'art. 137, l'incarico al dipendente è autorizzato dal Responsabile dell’area di assegnazione, previa ricognizione delle professionalità presenti nell'Ente così da selezionare quella maggiormente rispondente al contenuto dell'incarico da conferire. 2. Alla autorizzazione dovrà essere allegato il curriculum del dipendente individuato e lo schema di disciplinare dal quale devono risultare natura ed oggetto dell'attività e compenso lordo previsto, determinato sulla base delle tariffe professionali o delle normative di riferimento; per le attività prive di tariffe professionali il compenso è determinato dall'atto di conferimento dell'incarico sulla base di criteri oggettivi attinenti alla professionalità e all'impegno richiesti. 3. Copia della autorizzazione dovrà essere tempestivamente trasmessa al Responsabile del Servizio Personale ai fini indicati nel successivo art.140 del presente Regolamento.

Art. 140 - Obblighi del dipendente incaricato

1. Il dipendente cui sia conferito un incarico ai sensi del presente Regolamento ha l'obbligo: a) di svolgere l'attività al di fuori dell'orario di lavoro e comunque al di fuori del complesso di prestazioni rese in via ordinaria e straordinaria all'Ente in virtù del rapporto di pubblico impiego; b) di non utilizzare per lo svolgimento dell'attività locali, mezzi o strutture dell'Ente se non previa espressa autorizzazione; c) di rendere pienamente compatibili lo svolgimento dell'attività oggetto dell'incarico con quella resa in forza del rapporto di pubblico impiego e con quelle eventualmente rese a favore di altri soggetti pubblici o privati in ragione di altri incarichi assegnati ai sensi dell'art.53 D.Lgs. n.165/2001; d) di non utilizzare i risultati dell'attività oggetto dell'incarico conferito dall'Amministrazione per fini personali o in relazione ad altri incarichi esterni.

Art. 141 - Incompatibilità concernenti ex dipendenti 1. Ai sensi dell'art.5, comma 9, D.L. n.95/2012 (Spending Review) convertito nella Legge n.135/2012 non possono essere attribuiti incarichi di studio e di consulenza a soggetti, già appartenenti ai ruoli del Comune e collocati in quiescenza, che abbiano svolto, nel corso dell'ultimo anno di servizio, funzioni e attività corrispondenti a quelle oggetto dello stesso incarico di studio e di consulenza. 2. Ai sensi dell'art.53, comma 16 ter, D.Lgs. n.165/2001 come introdotto dalla Legge n.190, art.1 comma 42, i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi e negoziali per conto di pubbliche amministrazioni, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti ed accertati ad essi riferiti. 67

Art. 142 - Revoca e sospensione dell'incarico

1. L'Amministrazione comunale si riserva la facoltà di revocare l'incarico conferito o autorizzato al dipendente qualora risulti compromesso il buon andamento della stessa o sopravvengano condizioni di conflitto, anche potenziale, di interessi o di incompatibilità di fatto o di diritto o qualora vengano contestate violazioni alle norme che disciplinano il regime degli incarichi. 2. Grava sul dipendente l'onere di comunicare tempestivamente al Responsabile dell’Area di appartenenza (al Segretario Comunale per i Responsabili di Area) il sopravvenire di condizioni di incompatibilità o di conflitto di interessi o qualsiasi altra causa ostativa alla continuazione dell'incarico. 3. In caso di revoca dell'incarico il dipendente ha diritto al compenso per l'attività svolta fino a quel momento. 4. L'autorizzazione allo svolgimento di incarichi esterni concessa e gli incarichi conferiti ai sensi del presente Regolamento può essere temporaneamente sospesa o definitivamente revocata per gravi esigenze di servizio che richiedono la presenza dell'interessato in orario di lavoro ordinario o straordinario coincidente con lo svolgimento delle prestazioni esterne.

Art. 143 - Applicazione norme in materia di trasparenza 1. L'Amministrazione, una volta conferito o autorizzato un incarico, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti comunica in via telematica, nel termine di quindici giorni, al Dipartimento della Funzione Pubblica gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi, con l'indicazione dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo, ove previsto. La comunicazione è accompagnata da una relazione nella quale sono indicate le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati, le ragioni del conferimento o dell'autorizzazione, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati e la rispondenza dei medesimi ai principi di buon andamento dell'amministrazione, nonchè le misure che si intendono adottare per il contenimento della spesa (art.53, comma 12, D.Lgs. n.165/2001).Tale relazione deve essere predisposta dal Responsabile del Area di assegnazione del dipendente. 2. La dichiarazione negativa va fatta con le stesse modalità entro il 30 giugno dell'anno successivo. 3. L'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti del Comune, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico deve essere pubblicato a cura del Responsabile del servizio personale nel sito internet del Comune, Sezione "Amministrazione Trasparente", sotto sezione livello 1" Personale", sotto sezione livello 2 "Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti", denominazione singolo obbligo "Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti".

Art. 144 - Violazione delle norme in materia di incompatibilità 1. Il Responsabile dell’area (e per essi il Segretario Comunale) vigila sul rispetto delle regole in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi ed incarichi di lavoro da parte dei propri dipendenti, al fine di evitare pratiche illecite di doppio lavoro. Pertanto, ove il Responsabile dell’area accerti che il proprio dipendente ( a tempo pieno ovvero a tempo parziale con prestazione lavorativa superiore al 50% ) svolge altra attività lavorativa senza la prevista autorizzazione e accertati l'incompatibilità dell'attività stessa, procede a diffidare il dipendente a cessare, ai sensi dell'art.63 D.P.R. n.3/1957, la situazione di incompatibilità entro 15 giorni, pena la decadenza dall'impiego. Contestualmente alla

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diffida, il Responsabile dell’area provvede all'avvio del procedimento disciplinare, informando l'Ufficio Procedimenti disciplinari. 2. Ai sensi dell'art.53 del D.Lgs. n.165/2001, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte senza la preventiva autorizzazione o che eccedono i limiti regolamentari deve essere versato dal dipendente sul conto della tesoreria comunale per essere destinato al fondo di produttività. Nel caso il dipendente non provveda al versamento, l'Amministrazione procederà al recupero delle somme dovute mediante trattenuta sulla retribuzione. 3. Ai sensi dell'art.1, comma 61, della Legge n.662/1996 la violazione del divieto di svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo (tranne che la legge o altra fonte normativa ne prevedano l'autorizzazione rilasciata dall'Amministrazione di appartenenza e l'autorizzazione sia stata concessa), o la mancata comunicazione di inizio di attività o di diversa attività da parte di chi usufruisce del part-time in misura pari o inferiore al 50% del tempo pieno, o le informazioni non veritiere in materia comunicate dal dipendente, costituiscono giusta causa di recesso dal rapporto di lavoro. 4. Le violazioni di minore gravità al presente Regolamento sono sanzionate con il divieto di assumere incarichi di qualunque tipo per un periodo da uno a tre anni.

CAPO VII – PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

Art. 145 – Ufficio per i procedimenti disciplinari 1. L'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari e del contenzioso del lavoro ai sensi dell'art. 55/bis, comma 2, del D. Lgs. 165/2001, è una struttura monocratica individuata nel Segretario Comunale. 2. Il Segretario comunale individuerà di volta in volta uno o più dipendenti di cui avvalersi per gli accertamenti istruttori e per tutto l'iter procedurale riguardante i procedimenti disciplinari, nonché per la verbalizzazione delle sedute. 3. Il responsabile dell’ufficio per i procedimenti disciplinari ha facoltà di strutturarsi, per i procedimenti più complessi o comunque quando lo ritenga opportuno, in forma di organismo collegiale composto, oltre che dal responsabile dell’U.P.D. che lo presiede, da due componenti, dallo stesso selezionati all’esterno e/o all’interno della struttura comunale, con obbligo in questo caso di partecipazione per i designati. 4. Per la validità delle riunioni dell’organismo collegiale, convocate dal suo presidente, è necessaria la presenza di tutti i componenti e le delibere sono assunte con voto unanime. 5. Gli atti finali dei procedimenti sono sempre sottoscritti dal solo responsabile dell’U.P.D., sia nella sua forma di organo monocratico, sia in quella di organismo collegiale. 6. In caso di assenza, impedimento o di qualsivoglia ragione che renda di fatto impossibile la costituzione dell'Ufficio, o in caso di conflitto di interessi del Segretario Comunale, il Sindaco provvederà, con proprio atto, ad individuare altro Responsabile di Area con qualifica idonea cui affidare temporaneamente le suddette funzioni; 7. I responsabili apicali, titolari i posizione organizzativa, sono competenti ad irrogare al personale dipendente della struttura cui sono preposti, la sanzione del solo rimprovero verbale.

CAPO VIII - DISCIPLINA DELL’ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO Art. 146 - Definizioni 1. Ai fini del presente Regolamento alle sottoelencate espressioni si attribuisce il significato a fianco di ciascuna indicato:

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a) orario di servizio: il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità degli uffici comunali e l’erogazione dei servizi all’utenza; b) orario di apertura al pubblico: il periodo di tempo giornaliero che, nell’ambito dell’orario di servizio, costituisce la fascia oraria ovvero le fasce orarie di accesso ai servizi da parte dell’utenza; c) orario di lavoro: il periodo di tempo giornaliero durante il quale, in conformità all’orario d’obbligo contrattuale di 36 ore settimanali, ciascun dipendente assicura la prestazione lavorativa nell’ambito dell’orario di servizio.

Art. 147 - Orario di servizio 1. L’orario di servizio si articola, di norma, su sei giorni alla settimana (dal lunedì al sabato) fatte salve le eccezioni di cui al seguente comma 3. 2. Non è consentito rimanere nei locali comunali oltre all’orario di servizio, ad esclusione dei casi di autorizzazione allo straordinario. 3. I Responsabili del Servizio individuano servizi ed uffici con diversa articolazione dell’orario di servizio nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco. 4. In coerenza con le direttive impartite dal Sindaco per l’armonizzazione degli orari di erogazione dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti, fino a diversa determinazione, l’orario di servizio settimanale per tutte le attività e i servizi si articola, di norma, dal lunedì al sabato ed è così individuato: a. Uffici Comunali - dalle ore 8,00 alle ore 14,00; - dalle ore 14,30 alle ore 19,00. b. Servizio di Polizia Locale - dalle ore 07,00 alle ore 21,00 c. Personale Operaio ed Autisti - dalle ore 06,00 alle ore 20,00 5. E’ prevista una fascia di flessibilità che consente di posticipare l’entrata di massimo 45 (quarantacinque) minuti nelle ore antimeridiane e di posticipare l’entrata e l’uscita fino a un massimo di 45 (quarantacinque) minuti nelle ore pomeridiane, che si protrarrà obbligatoriamente per un eguale numero di minuti dell’orario di lavoro giornaliero. La flessibilità può essere usufruita, senza bisogno di richiesta alcuna. Si precisa che fra l’orario prestato al mattino e l’orario prestato deve essere osservato un intervallo di almeno trenta minuti e di massimo quarantacinque minuti. 6. La flessibilità per il personale della polizia locale e per il personale operaio ed autista dovrà essere verificata e concordata con il responsabile del servizio, su indicazione dell’amministrazione, onde evitare disservizi e problematiche organizzative del lavoro.

Art. 148 - Orario di apertura al pubblico 1. L’orario di apertura al pubblico degli uffici comunali e di espletamento dei servizi ai cittadini, finalizzati ad armonizzare gli stessi con le esigenze complessive e generali degli utenti, è definito con provvedimento sindacale, ai sensi dell’articolo 50 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Art. 149 - Orario di lavoro 1. L’orario di lavoro, fermo restando l’obbligo dell’effettuazione delle 36 ore settimanali, è articolato dal Responsabile di Area secondo le direttive del presente Regolamento. 2. Salvo quanto previsto per i permessi brevi, costituisce ritardo l’ingresso in servizio fino a 15 minuti oltre il termine dell’orario flessibile. Salvo i casi di imprevedibilità, i ritardi devono essere immediatamente comunicati e formalmente giustificati per iscritto al

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Responsabile dell’Area di appartenenza. I ritardi devono essere occasionali, se perpetrati fanno scattare l’applicazione di sanzioni disciplinari. 3. Peculiari articolazioni di orario di lavoro, per esigenze di servizio, sono definite con proprio provvedimento dai Responsabili di Area, sentito il dipendente, nell’ambito delle rispettive competenze, ivi comprese concessioni diverse di flessibilità e/o di orari di lavoro differenziati, nonché dell’orario plurisettimanale, anche per periodi limitati e compatibilmente con le esigenze di servizio. Di norma le variazioni dell’orario di lavoro dovranno essere comunicate al dipendente con un preavviso di 10 giorni. 4. Specifiche articolazioni di orario di lavoro, per esigenze personali e/o familiari, possono essere autorizzate, nel rispetto della funzionalità del servizio prestato, dal Responsabile dell’Area competente e per questi dal Segretario Comunale, su richiesta dell’interessato. Ai dipendenti che manifestano esigenze legate alla necessità di accudire genitori, suoceri e genitori del/la proprio/a convivente con problemi di disabilità temporanea o permanente, è concessa la deroga alle fasce rigide dell’orario di lavoro, previa richiesta con allegata documentazione dell’effettiva esigenza e, in caso di non convivenza, purché sia possibile coprire la distanza fra l’abitazione del dipendente che richiede la deroga e del soggetto che riceve assistenza in non più di un’ora. 5. La prestazione individuale di lavoro a qualunque titolo resa non può, in ogni caso, superare, di norma, un arco massimo giornaliero di 10 ore. 6. L’orario di lavoro del dipendente che opera in regime di tempo parziale è definito specificatamente dal Responsabile dell’Area competente, in accordo con il dipendente stesso in relazione alla sua natura e durata.

Art. 150 Orario di lavoro dei titolari di Posizione Organizzativa 1. L’orario di lavoro dei Responsabili del Servizio titolari di Posizione Organizzativa è definito secondo le seguenti prescrizioni: - al dipendente è concessa la flessibilità necessaria nella gestione del suo tempo di lavoro, idonea al raggiungimento degli obiettivi assegnati, fermo restando il limite minimo di 36 ore settimanali; - ai fini di assicurare il necessario e dovuto coordinamento con le esigenze della struttura, del Segretario Comunale e degli organi politici, i Responsabili delle Posizioni Organizzative dovranno comunque assicurare la presenza giornaliera corrispondente alla fascia rigida dell’orario di lavoro, fatte comunque salve le cause di legittima assenza (convegni, riunioni, malattia, ferie, ecc.); - nell’ambito di tale ampia possibilità di organizzare e gestire il proprio lavoro, non saranno riconosciuti recuperi di eventuali ore eccedenti rilevate a fine anno solare di riferimento. 2. La fascia rigida dell’orario di lavoro è così individuata: Dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 per coloro che effettuano un orario articolato su 5 giorni a settimana e dal lunedì al sabato dalle ore 09,00 alle ore 13,00 per coloro che effettuano un orario articolato su 6 giorni a settimana. 3. La fascia rigida dell’orario non è individuata per il Responsabile del Servizio Polizia Locale data la particolarità del servizio prestato.

Art. 151 - Completamento dell’orario di lavoro 1. Le normali eccedenze orarie non costituiscono prestazione di lavoro straordinario, ma sono contabilizzate dal programma delle gestione presenze per compensare nello stesso mese debiti analoghi nell’orario di lavoro, per i quali si è usufruito dei premessi brevi (36 ore annue). Il permesso breve deve essere sempre autorizzato, mentre la compensazione viene effettuata su richiesta del dipendente e direttamente dall’Ufficio Presenze.

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2. Salvi i casi di cessazione a qualsiasi titolo dal servizio, il completamento dell’orario deve avvenire entro il mese successivo a quello in cui si è verificato il saldo positivo o negativo, con le seguenti precisazioni: i. saldi positivi (eccedenze): si azzerano; ii. saldi negativi: potranno essere recuperati secondo le suddette regole. 3. Al fine di un puntuale rispetto delle regole sull’orario, i dipendenti sono tenuti a verificare le effettive ore di lavoro svolte nonché a controllare i dati definitivi contenuti nei riepiloghi mensili elaborati. Sono tenuti inoltre a presentare tempestivamente, anticipatamente per le assenze dal servizio, eventuali giustificati debitamente firmati dai responsabili dei rispettivi servizi.

Art. 152 - Sistema automatico di rilevazione della presenze 1. La presenza in servizio di tutto il personale comunale, compresi i Responsabili, deve essere registrata in sistemi automatici di rilevazione mediante il passaggio in entrata ed in uscita di badges magnetici individuali, assegnati dal Servizio Personale, tramite appositi terminali/dispositivi di rilevazione installati nelle sedi comunali. 2. Non è consentita alcuna deroga all’obbligo di registrazione sopra stabilita ad eccezione del personale comunale affetto da documentate e riconosciute forme di disabilità visiva assoluta. 3. Tutte le sedi decentrate devono, salvo motivate eccezioni, essere dotate dei dispositivi tecnici necessari ed idonei alla registrazione automatica delle presenze. 4. In caso di malfunzionamento e/o disservizio del sistema di rilevazione automatica, la presenza dei dipendenti deve essere temporaneamente registrata tramite personale sottoscrizione degli addetti su appositi fogli di “entrata” ed “uscita” realizzati dall’Ufficio del Personale, numerati e vidimati dal Responsabile di Area. 5. Il Servizio Personale provvederà a ritirare i fogli di presenza di cui al comma precedente all’atto del ripristino della funzionalità del sistema automatico; provvederà, quindi, alla tempestiva registrazione dei dati risultanti dai fogli stessi al fine di consentire l’aggiornamento delle posizioni individuali correnti nel relativo software di gestione. 6. Al dipendente che ne faccia formale richiesta può essere concesso dal Responsabile di Area di appartenenza il permesso di assentarsi dal posto di lavoro per un breve periodo, comunque, di norma, non superiore alla metà dell’orario di lavoro giornaliero 7. Le ore di permesso breve devono essere compensate mediante recupero compensativo per la durata minima di un’ora alla fine dell’orario di lavoro ordinario giornaliero 8. Il sistema informatico delle rilevazione delle presenze deve essere programmato in maniera idonea a consentire l’agevole e corretto utilizzo dei rilevatori di lettura dei badges da parte dei dipendenti al fine di registrare tutti i movimenti in entrata ed in uscita del personale con le relative causali. 9. In caso di omessa timbratura riconducibile esclusivamente a motivi di forza maggiore e/o di caso fortuito il dipendente interessato è tenuto a trasmettere tempestivamente all’Ufficio del Personale l’apposita dichiarazione sostitutiva. 10. In caso di smarrimento, malfunzionamento o rottura del badge il dipendente interessato deve tempestivamente farne formale denunzia al Responsabile dell’Area di appartenenza ed all’Ufficio del Personale che provvederà alla sostituzione. 11. Nelle more della consegna del nuovo badge le rilevazioni delle presenze del dipendente di cui innanzi devono essere effettuate con le modalità stabilite ai precedenti commi 4 e 5. 12. L’Ufficio del Personale è tenuto a segnalare tempestivamente al Responsabile dell’Area interessata le eventuali anomalie riscontrate dall’elaborazione del programma delle presenze, per gli accertamenti e le verifiche conseguenti. 72

Art. 153 - Timbrature, pause ed assenze 1. Il rispetto dell’orario di lavoro viene accertato mediante rilevazione automatizzata che deve essere registrata attraverso il passaggio, in entrata e in uscita, del tesserino magnetico personale (cd. badge). La registrazione dell’entrata e dell’uscita deve essere effettuata personalmente dal dipendente. Qualora l’Ente si doti di appositi dispositivi in grado di abbinare alle timbrature le relative causali, anche le uscite/entrate effettuate per motivi di servizio dovranno essere soggette ad apposita timbratura. 2. L’orario di lavoro decorre dall’ora risultante dalla timbratura. Dal momento dell’entrata in servizio non sarà possibile effettuare timbrature in uscita prima che sia trascorsa almeno un’ora da quella in entrata, se non per impellenti motivi di servizio debitamente documentati oppure per gravi esigenze personali. Il mancato rispetto delle predette disposizioni comporterà una responsabilità disciplinare ed in caso di omesso controllo, una responsabilità disciplinare anche da parte del Responsabile. 3. Qualora la prestazione di lavoro giornaliera ecceda le sei ore di lavoro continuative, anche nei casi di attività per prestazioni di lavoro straordinario o per recupero, il personale è tenuto a beneficiare di una pausa di almeno 10 minuti. Qualora non venga effettuata la dovuta timbratura il sistema di rilevazione delle presenze procederà in ogni caso a decurtare i dieci minuti previsti per la pausa dall’orario di lavoro effettivo. 4. Qualora la prestazione di lavoro giornaliera preveda il rientro pomeridiano il personale può beneficiare di un intervallo con una pausa non superiore a quarantacinque minuti e non inferiore a trenta minuti, risultante da apposite timbrature, al fine del recupero delle energie psicofisiche e della eventuale consumazione del pasto. La pausa è funzionalmente collocata fra le ore 14:00 e le 15:15, fermo restando le norme sulla flessibilità. 5. Il dipendente che si assenta dalla Sede Comunale è obbligato ad effettuare le previste timbrature. La presente disposizione non si applica al personale svolgente servizio esterno. 6. Il dipendente che, a causa di attività lavorativa esterna alla propria sede di servizio non è in grado di timbrare a certificazione della propria attività lavorativa deve presentare entro il giorno successivo apposito giustificativo debitamente controfirmato dal Responsabile del Servizio, o in caso sia quest’ultimo il soggetto interessato, dal Segretario Comunale. 7. Il dipendente che eccezionalmente omette la timbratura di entrata o di uscita, è tenuto a regolarizzare, entro il primo giorno lavorativo utile successivo o comunque dalla segnalazione dell’ufficio personale, la propria posizione mediante sanatoria, autorizzata da parte del Responsabile del Servizio o del Segretario Comunale per le P.O., da consegnare tempestivamente al Servizio Personale. In mancanza di regolarizzazione entro i termini di cui sopra, il dipendente è considerato assente ingiustificato. In tal caso, oltre alla trattenuta sullo stipendio, nei confronti di quest’ultimo si procederà all’attivazione del procedimento disciplinare. 8. Anche ai fini della comunicazione prevista dalla L. n. 146/1990, in caso di sciopero organizzato per l’intera giornata, il Servizio Personale procederà entro le ore 11.00 del giorno successivo, alla rilevazione delle presenze. I dipendenti che non hanno timbrato o giustificato l’assenza del giorno precedente entro tale ora sono considerati aderenti allo sciopero. In caso di sciopero organizzato ad ore, verrà adottato lo stesso metodo.

Art. 154 - Obbligo di controllo e vigilanza 1. Ogni Responsabile di Area dovrà controllare dalla propria postazione di lavoro, in sola lettura, le registrazioni in ingresso ed in uscita dei dipendenti assegnati ai servizi di competenza. I Responsabili di Area, nell’esercizio delle attribuzioni loro assegnate ex art. 107, comma 3, lett. e) del D.Lgs. n. 267/2000, sono responsabili del controllo e dell’osservanza dell’orario di lavoro del personale loro assegnato.

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2. Il controllo, reso possibile dal software di gestione delle timbrature, consente al Responsabile di Area Servizio di esercitare direttamente e quotidianamente l’attività di vigilanza, di cui è responsabile in qualità di datore di lavoro, consentendo altresì di poter sanare nel minor tempo possibile eventuali anomalie che possano verificarsi.

Art. 155 - Lavoro straordinario 1. La gestione delle prestazioni di lavoro straordinario è di competenza dei Responsabili di Area che possono autorizzarle esclusivamente per fronteggiare situazioni di lavoro eccezionali, tenuto conto che tale istituto non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione del lavoro del personale dipendente. 2. Per prestazioni di lavoro straordinario si intendono tutte le prestazioni giornaliere superiori ai 30 minuti rese dal personale al di fuori dell’ordinario orario di lavoro previa autorizzazione del Responsabile di Area. 3. Le prestazioni di lavoro straordinario danno diritto alla relativa retribuzione, salvo l’ipotesi in cui il dipendente richieda di essere autorizzato al recupero. Il recupero dovrà avvenire, di norma, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione; in difetto, i successivi permessi richiesti a titolo di “ferie” verranno commutati in “recupero di lavoro straordinario”. 4. Non si dà luogo alla retribuzione per lavoro straordinario se non risulta recuperato tutto il monte orario mensile derivante dalla flessibilità o da permessi. 5. Il lavoro straordinario, computato ad ore, viene liquidato solo in presenza delle seguenti condizioni: a) preventiva autorizzazione dei Responsabili di Area; b) rilevazione delle presenze tramite sistemi automatizzati con la causale “lavoro straordinario”. 8. Ai Responsabili di Area Servizio, titolari di P.O., non si applica la disciplina del presente articolo.

Art. 156 Lavoro aggiuntivo e straordinario nei rapporti di lavoro a tempo parziale 1. Al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale, e solo con l’espresso consenso dello stesso, può essere richiesta l’effettuazione di prestazioni di lavoro aggiuntivo di cui all’art. 1, comma 2, lett. e) del D.Lgs. n. 61/2000, nella misura massima del 10% della durata dell’orario di lavoro a tempo parziale riferita a periodi non superiori ad un mese e da utilizzare nell’arco di più di una settimana come riassunto nella sottostante tabella:

tipologia di part-time limite mensile 30 ore 13 ore 24 ore 10 ore e 24 minuti 20 ore 8 ore e 40 minuti 18 ore 7 ore e 48 minuti

2. Il ricorso al lavoro aggiuntivo è ammesso per specifiche e comprovate esigenze organizzative o in presenza di particolari situazioni di difficoltà organizzative derivanti da concomitanti assenze di personale non prevedibili ed improvvise quali: - in occasione di appuntamenti elettorali o referendari; - per l’organizzazione e la gestione di manifestazioni culturali, sportive, sociali di particolare rilevanza; - in presenza di particolari punte di attività; - per assenze di personale non prevedibili ed improvvise.

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3. Le ore aggiuntive sono retribuite con un compenso pari alla retribuzione oraria globale di fatto di cui all’art. 10, comma 2, lett. d) del C.C.N.L. 09/05/2006 (escluso il salario accessorio) maggiorata di una percentuale pari al 15%. 4. Il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale può effettuare prestazioni di lavoro straordinario nelle sole giornate di effettiva attività lavorativa, entro il limite massimo di cui al comma 1. Tali ore sono retribuite con un compenso determinato maggiorando del 15% la base oraria di cui all’art. 10, comma 2, lett. b) del C.C.N.L. 09/05/2006. 5. Qualora le ore di lavoro aggiuntivo o straordinario svolte siano eccedenti rispetto a quelle fissate come limite massimo mensile, la percentuale di maggiorazione di cui al precedente comma è elevata al 50%. 6. L’effettuazione di prestazioni di lavoro aggiuntivo o straordinario deve essere sempre formalmente e preventivamente autorizzata, con conseguente assunzione di responsabilità, da parte del Responsabile del Servizio. Il ricorso ripetuto ad orario di lavoro aggiuntivo o straordinario, nonché il superamento del limite massimo mensile, costituisce fonte di responsabilità erariale e sarà valutato ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato. 7. I compensi di cui ai precedenti commi 3, 4 e 5 sono a carico delle risorse destinate ai compensi per lavoro straordinario.

Art. 157 - Orario di lavoro plurisettimanale 1. Ferma restando la disciplina relativa agli orari di apertura al pubblico dei singoli Uffici e Servizi, al fine di limitare il ricorso a prestazioni di lavoro straordinarie, ai Responsabili del Servizio, previa periodica programmazione delle attività del/i servizio/i affidatigli è consentito, in relazione a ciclici, ovvero straordinari purché prevedibili, picchi di attività dei servizi di competenza, modulare l’orario di servizio di tutti o parte dei propri collaboratori, tra le 24 e le 48 ore di lavoro settimanali, su base mensile, plurimensile e/o annuale, con la più ampia facoltà di articolazione nell’arco della giornata/settimana/mese, in relazione alle esigenze del servizio e delle attività programmate, fermo restando l’obbligo, contrattualmente previsto delle 36 ore di lavoro settimanali su base annua dei singoli dipendenti a tempo pieno assegnatigli. L’arco temporale di impegno giornaliero non potrà, di norma, superare le 10 ore. 2. I singoli Responsabili del Servizio dovranno comunque garantire la presenza contemporanea in servizio, sia numericamente che per tipologia delle attività di competenza, di personale in grado di fornire un servizio efficace ed efficiente all’utenza, sia esterna, durante gli orari di apertura al pubblico, che interna. 3. I Responsabili del Servizio concordano con i propri collaboratori le concrete modalità di effettuazione delle prestazioni lavorative dei medesimi, settimanalmente e/o mensilmente, tenendo conto delle assenze programmate per congedo ordinario e, nei limiti del possibile, delle altre assenze impreviste e imprevedibili, in relazione al programma di attività del periodo. 4. Ai Responsabili del Servizio spetta la periodica verifica della funzionalità dei servizi affidatigli, le conseguenti ed eventuali opportune correzioni e il rispetto dell’orario plurisettimanale dei propri collaboratori. 5. Nel caso di attività per il cui svolgimento si rende necessaria la collaborazione di personale appartenente ad Aree diverse, di competenza di più Responsabili del Servizio, la programmazione delle predette attività avverrà di concerto ed, analogamente di concerto, interverranno le opportune conseguenti decisioni in merito agli orari plurisettimanali da autorizzarsi ai dipendenti interessati.

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6. Le forme di recupero, nei periodi di minor carico, possono essere attuate sia mediante riduzione giornaliera dell’orario di lavoro ordinario sia attraverso la riduzione del numero di giornate lavorative. 7. L’istituzione dell’orario plurisettimanale, in presenza di una efficace ed oculata programmazione delle attività da parte del Responsabile del Servizio, nei servizi e nei periodi dell’anno nei quali viene istituito, deve tendenzialmente rendere eccezionale e possibilmente comportare una riduzione stabile del monte ore annuo per prestazioni di lavoro straordinario del personale assegnato. La relativa autorizzazione all’effettuazione di ore di lavoro straordinario può comportare la necessità di rivedere l’articolazione oraria plurisettimanale dei collaboratori interessati in funzione della programmazione delle attività. La modifica dell’orario può comunque essere attivata soltanto dopo il completamento delle ore dovute nel modello di articolazione dell’orario di lavoro in precedenza adottato. 8. La modulazione dell’orario di lavoro plurisettimanale avviene, sentito il dipendente, tramite la redazione di un prospetto, consegnato al dipendente interessato con un preavviso minimo di 10 giorni e, contestualmente, al Servizio Personale e, per conoscenza, alle R.S.U. Al fine del completo monitoraggio e della verifica dell’orario plurisettimanale fa fede la registrazione giornaliera ed il controllo automatizzato delle presenze con l’indicazione di un tabulato, in caso di riduzione delle giornate lavorative per il recupero, di apposito riscontro fornito dal Servizio Personale. 9. A livello di Ente, su iniziativa dell’Amministrazione o della RSU dell’Ente e/o delle OO.SS. rappresentative, si realizzano incontri fra le parti, almeno una volta all’anno, finalizzati al monitoraggio dei provvedimenti concernenti orari plurisettimanali istituiti e dell’andamento delle attività e del ricorso alle prestazioni di lavoro straordinario. 10. Rimane ferma, in ogni caso, la possibilità di adottare una distribuzione dell’orario di lavoro improntata a criteri di flessibilità secondo la disciplina normativa vigente.

Art. 158 - Computo orario prestato in missione 1. L’orario di lavoro effettuato in missione viene computato per intero, compreso il tempo effettivamente impiegato per raggiungere la sede della trasferta e per il rientro in sede o alla località di dimora, solo ai fini del completamento del debito orario giornaliero. 2. Il tempo impiegato per il viaggio non può dar luogo in nessun caso al compenso per lavoro straordinario o ad eccedenza oraria.

Art. 159 - Buoni pasto 1. E’ istituito il servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto, ai sensi dell’art. 46 C.C.N.L. 14/09/2000, in occasione dei rientri pomeridiani dei dipendenti comunali. 2. Hanno diritto al buono pasto tutti i dipendenti che osservano l’orario di lavoro con rientro. Per maturare il diritto al servizio sostitutivo di mensa il dipendente deve prestare servizio, come minimo per 3 ore dopo la pausa pranzo, con un intervallo di almeno 30 minuti e non superiore a due ore. 3. Non può usufruire dei buoni pasto il personale che effettua esclusivamente orario unico o rientri pomeridiani inferiori alle tre ore. 4. Ai sensi degli artt. 45 e 46 del C.C.N.L. 14/09/2000 (“Code contrattuali”), in caso di assenza non si avrà diritto al buono pasto nelle giornate di rientro obbligatorio se il dipendente è in missione, nell’orario in cui ricade la pausa pranzo, ha diritto al servizio sostitutivo di mensa solo se non fruisce del rimborso delle spese sostenute per il pasto. 5. Ai sensi dell’art. 45, comma 6, del C.C.N.L. 14/09/2000, è esclusa ogni forma di monetizzazione indennizzante.

Art. 160 - Particolari esigenze di servizio 76

1. In relazione alle esigenze funzionali dell’Ente, volte ad assicurare l’organizzazione dei servizi ed il servizio pubblico anche in occasione di particolari ricorrenze ed eventi locali, può essere prevista una particolare articolazione dell’orario di servizio che dovrà essere assicurato, secondo necessità, nell’arco temporale intercorrente dalle ore 06:00 alle ore 24:00, anche nelle giornate non lavorative e /o festive quali, a titolo esemplificativo: a) Manifestazioni sportive, culturali e teatrali: inaugurazioni, convegni ed eventi civili e religiosi; b) Vigilanza ed assistenza alle riunioni degli organi collegiali; c) Situazioni di necessità di vigilanza per l’ordine pubblico non espressamente previste. 2. In dette giornate l’orario di lavoro da assicurare sarà programmato dal Responsabile del Servizio, sentito il dipendente, nel rispetto dei criteri generali per le politiche dell’orario di lavoro stabilite ai sensi dell’art. 4 C.C.N.L. 01/04/1999, secondo necessità nell’arco temporale sopra indicato, dandone comunicazione al personale interessato di norma con almeno 10 giorni di anticipo rispetto alla data dell’evento. 3. Salvo casi eccezionali, nel rispetto dei diritti e doveri dei lavoratori, la Conferenza dei Responsabili del Servizio, all’inizio dell’anno, programma l’orario di servizio relativamente a tutti gli eventi prevedibili. Detto programma sarà trasmesso a cura del Servizio Personale, alle OO.SS. ed alla R.S.U. interna. 4. Qualora per motivate esigenze di servizio il personale sia tenuto ad effettuare rientro in giornata diversa da quella indicata per il rientro obbligatorio, tale rientro, su autorizzazione dei Responsabili del Servizio, potrà essere ritenuto sostitutivo di quello obbligatorio, ciò al fine di contenere al massimo il ricorso a prestazioni straordinarie. 5. La diversa articolazione del servizio di cui al presente articolo costituisce elemento di apprezzabilità del dipendente in occasione della valutazione del personale. 6. A livello di Ente, almeno due volte all’anno ed ogni qualvolta vi sia richiesta da parte RSU dell’Ente e/o delle OO.SS. rappresentative, si realizzano incontri fra le parti finalizzati al monitoraggio del corretto utilizzo dell’istituto, della verifica in merito all’efficiente programmazione preventiva in relazione agli eventi prevedibili e del rispetto del termine di preavviso di 10 giorni.

Art. 161 - Ferie 1. L’istituto è disciplinato dall’art. 18 del C.C.N.L 06/07/1995, i giorni di ferie maturati vanno consumati, di norma, entro il 30 aprile dell’anno successivo all’anno cui si riferiscono. 2. Ai fini della fruizione del congedo ordinario è necessario presentare il prospetto delle ferie al Responsabile del Servizio Personale entro il mese di aprile di ogni anno, comprovato e firmato da parte di ogni Responsabile del Servizio, tenuto conto: a. delle relative sostituzioni; b. della funzionalità del servizio; c. della necessità di fruire delle ferie residue entro il 30 giugno se la mancata fruizione sia imputabile ad indifferibili esigenze di servizio, entro il 30 aprile se questa sia imputabile a motivate esigenze di carattere personale; d. della necessità di assicurare comunque al dipendente che ne abbia fatto richiesta, il godimento di almeno due settimane continuative di ferie nel periodo 1° giugno – 30 settembre. La mancata presentazione del piano ferie comporterà la collocazione in congedo ordinario d’ufficio in termini ritenuti più opportuni per l’Amministrazione. 3. L’autorizzazione alle ferie, la cui richiesta deve essere presentata almeno 5 giorni prima della fruizione delle stesse, deve essere concessa tenendo conto delle possibili sostituzioni come indicato nel comma precedente e deve essere firmata: a. per il personale addetto agli uffici e servizi, dal Responsabile del Servizio; 77

b. per i Responsabili del Servizio, dal Segretario Comunale. 4. In casi eccezionali, per comprovati motivi di urgenza, l’autorizzazione alla fruizione delle ferie potrà essere concessa fino allo stesso giorno della richiesta e comunicata tempestivamente al Servizio Personale. 5. L’omissione o il ritardo della comunicazione al Servizio Personale o all’Area di appartenenza qualifica l’assenza come ingiustificata e, in quanto tale, come fonte di responsabilità disciplinare mediante l’attivazione del relativo procedimento. 6. Nei giorni di chiusura dell’Ente, stabiliti con ordinanza sindacale, il dipendente sarà considerato automaticamente assente per ferie.

Art. 162 - Permessi brevi 1. Ai sensi dell’art. 20, comma 1, del C.C.N.L. 06/07/1995, i dipendenti a tempo pieno hanno diritto a 36 ore annue di permesso breve. 2. In caso di rapporto di lavoro a tempo parziale, il numero delle ore è proporzionato in misura consequenziale. 3. Il dipendente, a domanda, può assentarsi dal lavoro su valutazione del Responsabile del Servizio preposto al servizio presso il quale presta l’attività lavorativa. Tali permessi non possono essere di durata superiore alla metà dell’orario di lavoro giornaliero, purché questo sia costituito da almeno quattro ore consecutive. 4. La richiesta del permesso deve essere effettuata in tempo utile e, comunque, non oltre un’ora dopo l’inizio della giornata lavorativa, salvo casi di particolare urgenza o necessità, valutati dal Responsabile del Servizio. 5. Le ore non lavorate devono essere recuperate entro il mese successivo, secondo modalità individuate dal Responsabile del Servizio, sentito il dipendente, pena la proporzionale ed automatica decurtazione della retribuzione. 6. Qualora il dipendente dovesse interrompere il servizio, per motivi di salute, prima di aver completato l’orario obbligatorio di presenza e trasmetta certificazione medica decorrente dal giorno stesso, si vedrà riconosciuta come malattia l’intera giornata di lavoro e le ore di servizio prestate non saranno in alcun modo computabili né ai fini retributivi né ai fini di eventuali recuperi. 7. E’ vietato l’utilizzo combinato del permesso breve con qualsiasi altra tipologia di permesso al fine di giustificare l’assenza del dipendente per l’intera giornata.

Art. 163 - Permessi per diritto allo studio 1. Ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato sono concessi – in aggiunta alle attività formative programmate dall’Amministrazione – permessi straordinari retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato all’inizio di ogni anno, con arrotondamento all’unità superiore. 2. I permessi di cui al comma 1 sono concessi per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali o attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico e per sostenere i relativi esami. 3. Il personale interessato ai corsi ha diritto all’assegnazione a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi stessi e la preparazione agli esami e non può essere obbligato a prestazioni di lavoro straordinario né al lavoro nei giorni festivi o di riposo settimanale. 4. Qualora il numero delle richieste superi il limite massimo del 3% di cui al comma 1, per la concessione dei permessi si rispetta il seguente ordine di priorità:

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a) dipendenti che frequentino l’ultimo anno del corso di studi e, se studenti universitari o post-universitari, che abbiano superato gli esami previsti dai programmi relativi agli anni precedenti; b) dipendenti che frequentino per la prima volta gli anni di corso precedenti l’ultimo e successivamente quelli che, nell’ordine, frequentino, sempre per la prima volta, gli anni ancora precedenti escluso il primo, ferma restando, per gli studenti universitari e postuniversitari, la condizione di cui alla lettera a); a) dipendenti ammessi a frequentare le attività didattiche, che non si trovino nelle condizioni di cui alle lettere a) e b). 5. Nell’ambito di ciascuna delle fattispecie di cui al comma 4, la precedenza è accordata, nell’ordine, ai dipendenti che frequentino corsi di studio della scuola media inferiore, della scuola media superiore, universitari o post-universitari. 6. Qualora a seguito dell’applicazione dei criteri indicati nei commi 4 e 5 sussista ancora parità di condizioni, sono ammessi al beneficio i dipendenti che non abbiano mai usufruito dei permessi relativi al diritto allo studio per lo stesso corso e, in caso di ulteriore parità, secondo l’ordine decrescente di età. 7. Per la concessione dei permessi di cui ai commi precedenti i dipendenti interessati debbono presentare, prima dell’inizio dei corsi, il certificato di iscrizione e, al termine degli stessi, l’attestato di partecipazione e quello degli esami sostenuti, anche se con esito negativo, che dovranno essere almeno due in un anno solare. In mancanza delle predette certificazioni, i permessi già utilizzati vengono considerati come aspettativa per motivi personali. 8. Per sostenere gli esami relativi ai corsi indicati nel comma 2 il dipendente può utilizzare, per il solo giorno della prova, anche i permessi per esami previsti dall’art. 19, comma 1, primo alinea del C.C.N.L. del 06/07/1995. 9. A completamento delle disposizioni di cui sopra, si specifica che: qualora vi siano ancora disponibilità nell’ambito del 3% sono ammessi al beneficio:

- il dipendente nell’utilizzo delle 150 ore non potrà prescindere da una pianificazione, con il Responsabile del Servizio di competenza, delle assenze relative a tali permessi. Il permesso potrà essere negato, anche solo parzialmente, per esigenze di servizio; - il periodo minimo dei permessi per studio non può essere inferiore ad un’ora; - i Responsabili non autorizzeranno la fruizione dei suddetti permessi nei periodi di ordinaria chiusura delle scuole (chiusura estiva, vacanze natalizie e pasquali) e delle università; - in caso di contratto di lavoro part-time le 150 ore vanno proporzionate in ragione dell’impegno lavorativo ridotto; - il personale che non intenda fruire del beneficio, o che comunque senza idonea giustificazione non frequenti i corsi, è tenuto a darne tempestiva comunicazione. La rinuncia ai permessi consentirà al personale in lista di subentrare al beneficio; - sono esclusi dalla fruizione del beneficio delle 150 ore i dipendenti assunti con contratti a tempo determinato; - i permessi per il diritto allo studio sono concessi anche ai dipendenti-studenti fuori corso purché siano rispettate le priorità del comma 4. 10. Le domande di concessione dei permessi di 150 ore dovranno essere presentate al Protocollo dell’Ente tramite il modulo disponibile presso il Servizio Personale, con il visto del Responsabile dell’Area, entro e non oltre il 15 dicembre di ogni anno. Entro il mese di gennaio dell’anno successivo il Servizio Personale, tramite determinazione, provvederà ad individuare i dipendenti aventi diritto ai permessi in base alla normativa citata. Il 79

dipendente, una volta ottenuta l’autorizzazione alla fruizione del diritto allo studio, è tenuto a richiedere il permesso sulla base di una programmazione mensile al proprio Responsabile. A. CORSI DI SCUOLA DI ISTRUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA: L’utilizzo delle ore non potrà essere autorizzato durante i mesi di luglio (salvo per esami di maturità), agosto e prima metà di settembre. Alla domanda deve essere allegato il certificato di iscrizione alla scuola o all’istituto che si intende frequentare. Al termine dell’anno scolastico il dipendente dovrà presentare un certificato di frequenza. B. CORSI UNIVERSITARI: Le domande devono essere corredate dal certificato di iscrizione all’anno universitario in corso. Coloro che risultano iscritti al 1° anno di corso potranno iniziare ad utilizzare le 150 ore dal momento del rilascio dell’autorizzazione da parte del Servizio Personale. Gli iscritti ad anni di corso successivi al primo dovranno allegare, oltre al certificato di frequenza e al certificato degli esami sostenuti, il piano di studio dell’anno a cui sono iscritti. Qualora il dipendente debba sostenere l’esame di laurea nella ultima sessione utile, notoriamente ricadente nell’anno solare successivo a quello dell’iscrizione, e non abbia utilizzato tutte le 150 ore, potrà utilizzare le rimanenti ore studio senza dover iscriversi al successivo anno accademico, producendo in seguito l’attestazione del sostenimento del relativo esame, altrimenti le ulteriori ore utilizzate saranno considerate come aspettativa per motivi personali. C. CORSI PROFESSIONALI E POST-UNIVERSITARI: I permessi sono concedibili per la frequenza (1° gennaio – 31 dicembre) ai corsi di 16 qualificazione professionale e post- universitari adeguatamente documentati. Qualora gli stessi corsi abbiano una durata inferiore a quella annuale le 150 ore saranno proporzionalmente ridotte.

CAPO IX DISPOSIZIONI FINALI Art. 164 - Norme finali 1. Il presente Regolamento abroga ogni altra precedente disposizione regolamentare in materia di organizzazione, nonché ogni altra precedente disposizione in materia di personale ove in conflitto con le norme in esso contenuto.

Art. 165 – Pubblicità del regolamento 1. Copia del presente Regolamento, sarà tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento e sarà a tal fine pubblicato sul sito internet dell’Ente. Copia sarà altresì trasmessa ai Responsabili di Area e alle Rappresentanze Sindacali.

Art. 166 - Entrata in vigore ed abrogazioni 1. Il presente Regolamento si applica al personale dipendente del Comune di Stroncone. 2. Il presente Regolamento entra in vigore una volta esecutiva la deliberazione di approvazione, da parte della Giunta. 3. Dalla data di entrata in vigore del presente regolamento è da ritenersi abrogata ogni altra disposizione precedentemente prevista contraria od incompatibile con la disciplina del presente Regolamento. 4. Per quanto non specificatamente regolamentato si rimanda, previa verifica e confronto tra la conferenza dei responsabili e il servizio personale:

80

Allegato “A”

DOTAZIONE ORGANICA E MODELLO ORGANIZZATIVO

D3 TEMPO PIENO PART-TIME

FUNZIONARIO AMMINISTRATIVO -

FUNZIONARIO TECNICO -

D1

ISTRUTTORE DIRETTIVO AMMINISTRATIVO 3

ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTABILE 1

ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO 3

C1

ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO 4

ISTRUTTORE CONTABILE 2

ISTRUTTORE TECNICO 2

ISTRUTTORE DI VIGILANZA 3

B3

COLLABORATORE AMMINISTRATIVO -

COLLABORATORE TECNICO -

B1

ESECUTORE OPERATIVO SPECIALIZZATO 3

TOTALE 21

81

MODELLO ORGANIZZATIVO

SINDACO

SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

SEGRETARIO COMUNALE

AREA ECONOMICO AREA LAVORI PUBBLICI AREA URBANISTICA FINANZIARIA E DEL – TECNICO AREA SEGRETERIA ASSETTO DEL PERSONALE MANUTENTIVA TERRITORIO

SERVIZIO SERVIZIO SERVIZIO LAVORI CONTABILITA’ - EDILIZIA PRIVATA PROTOCOLLO PUBBLICI ECONOMATO

SERVIZIO ANAGRAFE – SERVIZIO TECNICO PIANIFICAZIONE SERVIZIO TRIBUTI ELETTORALE – STATO MANUNTENTIVO URBANISTICA CIVILE PATRIMONIO

SERVIZIO SERVIZIO CULTURA – PERSONALE SERVIZIO CIMITERI SPORT - SOCIALE

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PIANO TRIENNALE DEI FABBISOGNI DEL PERSONALE. ANNI 2017-2018-2019.

Profilo modalità di anno posti tipologia Cat. professionale copertura Mobilità volontaria e successiva Istruttore 2017 1 Tempo indeterminato C selezione Amministrativo pubblica riservato categorie protette L. 68/99 Mobilità obbligatoria e volontaria – Istruttore Direttivo verifica 2017 1 Tempo indeterminato D1 Tecnico graduatoria di altri enti – concorso pubblico/ Mobilità obbligatoria e volontaria – verifica 2017 2 Operatore Tecnico Tempo indeterminato B1 graduatoria di altri enti – concorso pubblico/ Mobilità obbligatoria e volontaria – verifica 2017 1 Istruttore Contabile Tempo indeterminato C graduatoria di altri enti – concorso pubblico/ Copertura posti vacanti a seguito di 2018 / / / / dimissioni dal servizio Copertura posti vacanti a seguito di 2019 dimissioni dal servizio

83

Allegato ”B” PROFILI PROFESSIONALI

CATEGORIA A

PROFILO

ADDETTO AI SERVIZI AUSILIARI E DI SUPPORTO

Svolge attività di carattere ausiliario, di tipo operativo, manuale e manutentivo la cui esecuzione comporta l’uso di strumenti di lavoro e la loro ordinaria manutenzione. Può svolgere attività di pulizia, custodia e sorveglianza di locali e uffici, portierato e ricevimento del pubblico. Movimentazione corrispondenza interna ed esterna e trasporto di materiali di diversa natura. Può condurre automezzi o macchine semplici e svolge ogni attività di supporto Ha responsabilità limitato alla corretta esecuzione del proprio lavoro. Le relazioni organizzate ve sono di tipo prevalentemente interno e limitate all'interazione tra pochi soggetti.

CATEGORIA B

PROFILI

OPERATORE TECNICO E MANUTENTIVO

OPERATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI

OPERATORE TECNICO MANUTENTIVO

Sono richieste buone conoscenze specialistiche (la cui base teorica è acquisibile con la scuola dell'obbligo, generalmente accompagnato da corsi di formazione specialistici) e un discreto grado d'esperienza diretta nelle mansioni che hanno contenuto di tipo operativo con responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi. Provvede all'esecuzione di operazioni tecnico manuale di tipo specialistico quale installazione, montaggio, controllo, riparazione e utilizzo di apparecchiature, attrezzature, arredi, automezzi e impianti, messa a dimora del verde pubblico, manutenzione ordinaria degli stessi, conduzione di motomezzi, automezzi e macchine operatrici per il trasporto di materiali e/o persone. Possono inoltre essere richieste specifiche abilitazioni o patenti. Può coordinare l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni di lavoro inferiori. L'attività è caratterizzata da discreta complessità dei problemi da affrontare e discreta ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, quelle estreme (con altre istituzioni) sono di tipo indiretto e formale, quelle con l'utenza sono di natura diretta.

OPERATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI

Sono richieste buone conoscenze specialistiche (la cui base teorica è acquisibile con la scuola dell'obbligo, generalmente accompagnato da corsi di formazione specialistici) cd un discreto grado di esperienza diretta nelle mansioni che hanno contenuto di tipo amministrativo con 84

responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi. Provvede all’esecuzione di mansioni di carattere esecutivo quali utilizzi di fotocopiatori e centraline telefoniche, protocollazione c classificazione di corrispondenza, notifica atta, vigilanza di locali cd uffici, prime relazioni all'utenza. Può coordinare l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni di lavoro inferiori. L’attività è caratterizzata da discreta complessità dei problemi da affrontare con discreta ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo indiretto e formale, quelle con l'utenza sono di natura diretta.

CATEGORIA B3

PROFILI

COLLABORATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI

COLLABORATORE TECNICO - MANUTENTIVO

COLLABORATORE AI SERVIZI AMMINISTRATIVI

Sono richieste buone conoscenze specialistiche (la cui base teorica è acquisibile con la scuola dell'obbligo, generalmente accompagnato da corsi di formazione specialistici) c/o un discreto grado d'esperienza diretta nelle mansioni che hanno contenuto di tipo operativo con responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi. Provvede alla copiatura di testi c alla predisposizione di prospetti e/o tabelle con l'ausilio di strumenti informatici, all’utilizzo, gestione, conservazione e aggiornamento degli archivi nell’ambito del sistema di automazione dell’Ente, rilascia certificazioni e documenti, notifica atti, utilizza centraline telefoniche complesse e provvede, comunque, all'inserimento di dati di qualsiasi genere (protocollo, altro software. Coordina l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni di lavoro inferiori. L'attività è caratterizzata da discreta complessità dei problemi da affrontare e discreta ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo indiretto e formale, quelle con l'utenza sono di natura diretta.

COLLABORATORE TECNICO - MANUTENTIVO

Sono richieste buone conoscenze specialistiche (la cui base teorica è acquisibile con la scuola dell'obbligo, generalmente accompagnato da corsi di formazione specialistici) e/o un discreto grado d'esperienza diretta nelle mansioni che hanno contenuto di tipo operativo con responsabilità di risultati parziali rispetto a più ampi processi produttivi/amministrativi. Provvede all’'esecuzione d’interventi di tipo manutentivo e risolutivo su apparecchiature, attrezzature, immobili, verde pubblico, arredi, 85 automezzi e impianti, alla conduzione e ali 'utilizzo di macchinari complessi, motomezzi, automezzi e macchine operatrici per il trasporto di materiali e/o persone. Controlla gli interventi manutentivi sia di ditte appaltatrici sia gestiti in amministrazione diretta. Possono inoltre essere richieste specifiche abilitazioni o patenti. Coordina l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni inferiori. L'attività è caratterizzata da discreta complessità dei problemi da affrontare c discreta ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo indiretto e formale, quelle con l'utenza sono di natura diretta.

86

CATEGORIA C

PROFILI

ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO

ISTRUTTORE TECNICO

ISTRUTTORE CONTABILE

AGENTE DI POLIZIA LOCALE

ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO

Sono richieste approfondite conoscenze mono specialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la scuola media superiore) c/o un grado d'esperienza pluriennale, con necessità d'aggiornamento, le attività svolte hanno contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi. Svolge attività di carattere istruttorio in campo amministrativo, rilascia certificazioni c documenti. L'attività è caratterizzata da media complessità dei problemi da affrontare, basata su modelli estremi predefiniti c significativa ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni interne sono anche di natura negoziale ed anche con posizioni organizzative al di fuori dell’unità organizzativa d'appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono anche di tipo diretto, quelle con l 'utenza sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

ISTRUTTORE TECNICO

Sono richieste approfondite conoscenze mono specialistiche, (la base teorica di conoscenza è acquisibile con la scuola media superiore) e/o un grado d’esperienza pluriennale, con necessità di aggiornamento) le attività svolte hanno contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi. Provvede a svolgere attività istruttoria in campo tecnico, amministrativo e contabile; propone interventi manutentivi, collabora alla progettazione o progetta direttamente opere di discreta rilevanza; può essere incaricato della direzione dei lavori. Effettua sopralluoghi in cantieri, fabbricati e aree pubbliche. L'attività è caratterizzata da media complessità dei problemi da affrontare, basata su modelli esterni predefiniti e significativa ampiezza delle soluzioni possibili.

87

Le relazioni interne sono anche di natura negoziai c cd anche con posizioni organizzati ve al di fuori dell’unità organizzative di appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono anche di tipo diretto, quelle con l'utenza sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

ISTRUTTORE - CONTABILE

Sono richieste approfondite conoscenze mono specialistiche (la base teorica di conoscenza è acquisibile con la scuola media superiore) e/o un grado di esperienza pluriennale, con necessità d'aggiornamento. Le attività svolte hanno contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi. Svolge attività di carattere istruttorio sia in campo amministrativo che in quello economico-finanziario, rilascia certificazioni e documenti. L'attività è caratterizzata da media complessità dei problemi da affrontare, basata su modelli esterni predefiniti e significativa ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni interne sono anche di natura negoziale e ed anche con posizioni organizzative al di fuori dell'unità organizzative di appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono anche di tipo diretto; quelle con l’utenza sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

AGENTE DI POLIZIA LOCALE

Sono richieste approfondite conoscenze mano specialistiche, (la base teorica di conoscenza è acquisibile con la scuola media superiore) e/o un grado d'esperienza pluriennale, con necessità di aggiornamento, le attività svolte hanno contenuto di concetto con responsabilità di risultati relativi a specifici processi produttivi/amministrativi. Svolge attività in materia di polizia amministrativa e commerciale; vigilanza sulle stesse materie e in materia Stradale, Giudiziaria, Regolamenti di Polizia Locale e quant'altro afferente la sicurezza pubblica, nei limiti e nel rispetto delle leggi e dei Regolamenti. E' inoltre richiesta specifica patente. L'attività è caratterizzata da media complessità dei problemi da affrontare, basata su modelli esterni predefiniti e significativa ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni interne sono anche di natura negoziale ed anche con posizioni organizzative al di fuori dell’unità organizzative di appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono anche di tipo diretto, quelle con l'utenza sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

CATEGORIA D l

PROFILI

ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO

ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTABILE

ISTRUTTORE DIRETTIVO AMMINISTRATIVO

ISTRUTTORE DIRETTIVO DEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenza è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) e/o un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessità di aggionamento; le attività svolte comportanti un'alta specializzazione professionale hanno contenuto tecnico, gestionale o direttivo con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi. Provvede alla ricerca, acquisizione, elaborazione ed illustrazione di dati e norme tecniche, imposta elaborati tecnici o tecnico- amministrativi; propone gli interventi manutentivi, collabora alla progettazione di opere, o le progetta direttamente, può essere incaricato della direzione lavori: nell'espletamento dell'attività di controllo effettua sopralluoghi di cantieri, fabbricati, aree pubbliche, Può inoltre progettare e curare la relazione grafica e i contenuti di materiale pubblicitario, Può coordinare l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni di lavoro inferiori. Le attività possono essere caratterizzate da elevata complessità dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono quelle di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quelle d’appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo diretto, anche con rappresentanza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

ISTRUTTORE DIRETTIVO CONTABILE

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) e/o un grado d'esperienza pluriennale, con frequente necessità d'aggiornamento; le attività svolte hanno contenuto amministrativo- contabile, con responsabilità di risultati ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi. Svolge attività istruttoria sia in campo amministrativo che contabile, predispone e redige atti, espleta mansioni inerenti ad attività di ricerca, studio ed elaborazione dati in funzione della programmazione e della gestione economico-finanziaria. Può coordinare l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni inferiori. Le attività possono essere caratterizzate da elevata complessità di problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella d’appartenenza

89 istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse, e negoziabile.

ISTRUTTORE DIRETTIVO AMMINISTRATIVO

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) e/o un grado d'esperienza pluriennale, con frequente necessità d'aggiornamento; le attività svolte hanno contenuto amministrativo-contabile, con responsabilità di risultati ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi. Svolge attività istruttoria in campo amministrativo, predispone e redige atti, espleta mansioni inerenti ad attività di ricerca, studio ed elaborazione dati in funzione della programmazione amministrativa. Può coordinare l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni inferiori. Le attività possono essere caratterizzate da elevata complessità di problemi da affrontare basata su modelli temi ci non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella d'appartenenza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

ISTRUTTORE DIRETTIVO DEL SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) c/o con un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessità di aggiornamento. Le attività svolte, comportanti un'alta specializzazione professionale hanno contenuto tecnico, giuridico, gestionale e direttivo come specialista dell'area di vigilanza, con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi, amministrativi e giuridici. Provvede alla ricerca, acquisizione, elaborazione ed illustrazione di dati e di norme tecniche e giuridiche, imposta e collabora alla redazione c alla realizzazione di progetti riguardanti la viabilità, la sicurezza e l'educazione stradale e la tutela del territorio comunale, effettua sopralluoghi di cantieri, fabbricati e aree pubbliche, esegue ispezioni presso le attività produttive, negli esercizi pubblici e anche nel privato domicilio, ha rapporti diretti con l'autorità giudiziaria. Ha il comando del personale inquadrato nelle posizioni inferiori e ne coordina l'attività. Le attività possono essere caratterizzale da elevata complessità di problemi da affrontare, basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. le relazioni organizzative interne sono di natura negoziale c complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quelle di appartenenza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complessa e negoziale.

CATEGORIA D3

PROFILI

SPECIALISTA TECNICO

SPECIALISTA CONTABILE

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SPECIALISTA AMMINISTRATIVO – E DI SUPPORTO

SPECIALISTA DI POLIZIA LOCALE

SPECIALISTA TECNICO

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenza è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) c/o un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessità di aggiornamento: le attività svolte comportanti un'alta specializzazione professionale hanno contenuto tecnico, gestionale o direttivo con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrati vi. Espleta attività di studio, ricerca, acquisizione, elaborazione e illustrazione di dati e norme tecniche al fine della predisposizione di progetti cd elaborati tecnici o tecnico-amministrativi di particolare rilevanza inerenti la realizzazione c/o manutenzione di edifici, impianti c infrastrutture; gestisce l'inventario dei beni immobili. Coordina l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni inferiori. Le attività possono essere caratterizzate da elevata complessità dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono quelle dì natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quelle d’appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo diretto, anche con rappresentanza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

SPECIALISTA CONTABILE

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) e/o un grado d'esperienza pluriennale, con frequente necessità d'aggiornamento; Le attività svolte hanno contenuto amministrativo- contabile, gestionale o direttivo,con responsabilità di risultati relativi ad importanti c diversi processi produttivi/amministrativi. Svolge attività di analisi, studio e ricerca con riferimento alle discipline giuridico, amministrative ed economico finanziarie; istruisce, predispone e redige atti e documenti di particolare rilevanza riferiti all'attività amministrativa e contabile dell'ente, Coordina l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni inferiori. Le attività possono essere caratterizzate da elevata complessità di problemi da affrontare basata su modelli Teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella d'appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo diretto, anche con rappresentanza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse, e negoziali.

SPECIALISTA AMMINISTRATIVO E DI SUPPORTO

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea)

91 e/o un grado d'esperienza pluriennale, con frequente necessità d'aggion1amento; le attività svolte hanno contenuto amministrativo- contabile, con responsabilità di risultati ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi. Svolge attività istruttoria in campo amministrativo, predispone e redige atti, espleta mansioni inerenti ad attività di ricerca, studio ed elaborazione dati in funzione della programmazione amministrativa. Può coordinare l'attività di altro personale inquadrato nelle posizioni inferiori. Le attività possono essere caratterizzate da elevata complessità di problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili. Le relazioni organizzative interne sono di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella d'appartenenza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse, e negoziale.

SPECIALISTA DI POLIZIA LOCALE

Sono richieste elevate conoscenze plurispecialistiche (la base teorica di conoscenze è acquisibile con la laurea breve od il diploma di laurea) e/o con un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessità di aggiornamento. Le attività svolte, comportanti un’alta specializzazione professionale hanno contenuto amministrativo, gestionale o direttivo, con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi. Svolge attività di studio e ricerca per lo sviluppo di innovazioni nel settore di appartenenza; cura la formazione e l'aggiornamento professionale del personale assegnato, svolgendo anche attività didattica nei corsi o seminari interni. Coordina i vari campi di intervento a cui fanno capo le figure professionali assegnate al corpo appartenenti alle categorie inferiori, Le attività sono caratterizzate da elevata complessità dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili, Le relazioni organizzative interne sono di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unità organizzative diverse da quella di appartenenza, quelle esterne (con altre istituzioni) sono di tipo diretto, anche con rappresentanza istituzionale e quelle con gli utenti sono di natura diretta, anche complesse e negoziali.

92 ALLEGATO C

SCHEDA TECNICA DI PESATURE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Gli artt. 8,9,10 e 11 del CCNL Enti locali 01.04.1999 consentono anche agli Enti locali privi di personale dirigenziale, di istituire posizioni di lavoro con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato, chiamate a svolgere: a) Funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzata da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa; b) Attività con contenuti di alta professionalità e specializzazione, correlate a diplomi di laurea e/o di scuole universitarie e/o all’iscrizione in albi professionali; c) Lo svolgimento di attività di staff e/o di studio, ricerca, ispettive, di vigilanza e controllo caratterizzate da elevate autonomia ed esperienza; I fattori di valutazione di ciascuna posizione organizzativa saranno: professionalità, responsabilità, complessità tecnico-operativa, complessità direzionale. I fattori di valutazione verranno suddivisi in fattori di graduazione per ciascuno dei quali verrà prevista una valutazione da 6 a 10 moltiplicata per la percentuale di incidenza di ciascun fattore di graduazione, il tutto come da prospetto che segue:

93

94 VALUTAZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 6 7 8 9 10

Professionalità 30% 10% conoscenze tecnico-giur. 60 70 80 90 100 15% conoscenze gestionali 90 105 120 135 150 5% Esperienza 30 35 40 45 50 Totale 180 210 240 270 300

Responsabilità 30% 10% economica 60 70 80 90 100 10% giuridica 60 70 80 90 100 10% organizzativa 60 70 80 90 100 Totale 180 210 240 270 300

Complessità tecnico-operativa 15% Articolazione attività 90 105 120 135 150 30% 15% Relazioni interne-esterne 90 105 120 135 150 Totale 180 210 240 270 300

Complessità direzionale 5% Rilevanza strategica 30 35 40 45 50 10% 5% Problem solving 30 35 40 45 50 Totale 60 70 80 90 100 TOTALE GENERALE

95 Il punteggio conseguibile per l’attribuzione della posizione organizzativa è da 600 a 1000. Al di sotto di tale punteggio non sussistono le condizioni per l’individuazione della posizione organizzativa e quindi relativa attribuzione dell’indennità. All’interno del punteggio conseguibile, si ritiene opportuno individuare cinque fasce di graduazione cui corrisponderà un diverso importo della retribuzione come da prospetto che segue:

GRADUAZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE da 600 a 699 FINO A € 5.500,00 da 700 a 800 FINO A € 6.500,00 da 801 a 850 FINO A € 7.500,00 da 851 a 900 FINO A € 8.500,00 da 901 a 950 FINO A € 9.500,00 da 951 a 1000 FINO A € 12.911,42

All’importo della retribuzione così determinato verrà aggiunta, a norma dell’art. 10 comma 3 del nuovo ordinamento professionale, la retribuzione di risultato per un minimo del 10% ed un massimo del 25% della retribuzione di posizione attribuita.

96 AREA VALUTAZIONE 6 7 8 9 10

Professionalità 30% 10% conoscenze tecnico-giuridiche 60 70 80 90 100 15% conoscenze gestionali 90 105 120 135 150 5% Esperienza 30 35 40 45 50 Totale 180 210 240 270 300

Responsabilità 30% 10% economica 60 70 80 90 100 10% giuridica 60 70 80 90 100 10% organizzativa 60 70 80 90 100 Totale 180 210 240 270 300

Complessità tecnico-operativa 15% Articolazione attività 90 105 120 135 150 30% 15% Relazioni interne-esterne 90 105 120 135 150 Totale 180 210 240 270 300

Complessità direzionale 10% 5% Rilevanza strategica 30 35 40 45 50 5% Problem solving 30 35 40 45 50 Totale 60 70 80 90 100

TOTALE GENERALE

97 ALLEGATO D

COMPETENZE DELLE AREE

AREA SEGRETERIA

 Esercita l'attività di supporto all'organo consiliare ed alla giunta comunale  Gestione iter degli atti consiliari: deliberazioni, mozioni, ordini del giorno, interrogazioni etc...  Gestione dell'attività contrattuali dell'Ente relativa alla forma pubblico-amministrativa  Gestione del contenzioso in materia penale, civile e amministrativa  Gestione del protocollo informatico e dei flussi documentali dell'Ente.  Attività di supporto e collaborazione con il Sindaco  Gestione dei servizi anagrafici  Gestione dei servizi di stato civile  Gestione delle funzioni di statistica  Gestione dei servizi elettorali – Organizzazione consultazioni elettorali  Gestione dei servizi di leva  Tenuta della toponomastica in collaborazione con Ufficio Tecnico e Polizia Locale.  Tenuta Albo Pretorio.  Gestione del sito istituzionale dell'Ente.  Comunicazione istituzionale dell'Ente  Promozione ed organizzazione dei servizi e degli interventi sociali sul territorio  Coordinamento servizi e interventi di assistenza sociale rivolti a maternità, infanzia, età evolutiva, famiglia e interventi prestati a favore dei disabili adulti in esito a programmi di integrazione socio-sanitaria.  Istruttoria procedimenti per l'erogazione di contributi per conto di altri Enti pubblici (contributi per acquisto libri di testo, trasporto scolastico, canoni di locazione, bonus gas ed elettrico, assegni di maternità e nucleo familiare etc...)  Assistenza educativa e rapporti con le istituzioni scolastiche; Rapporti con Tribunale Minorile e con i servizi specialistici dell'ASL; assistenza ai portatori di handicap e tossicodipendenti psichici; assistenza anziani; segretariato sociale; gestione rapporti con l'ASL. Gestione rapporti con volontariato nel campo sociale. Attuazione Legge n. 285/1997. Rapporti con l'Autorità d'Ambito sociale e gestione convenzione servizi socio-assistenziale con gli

98 altri Comuni.  Si occupa di iniziative rivolte a garantire l'effettiva attuazione del diritto allo studio.  Organizzazione e gestione del servizio di refezione scolastica e del servizio di trasporto scolastico nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado.  Rapporti con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado  Promozione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività culturali proprie del Comune, nonché del sostegno e coordinamento delle attività culturali promosse da enti nell'ambito cittadino. Il coordinamento delle attività culturali cittadine comporta lo svolgimento di: attività di sostegno all'associazionismo che comprendono l'attività legata all'erogazione di contributi, la collaborazione per la realizzazione di singole iniziative; studio, promozione ed organizzazione di iniziative culturali e di espressione artistica, sia gestite in proprio dall'amministrazione, sia in collaborazione con enti ed associazioni; attività finalizzate a favorire la conoscenza, l'incontro e il confronto tra la popolazione cittadina ed altre realtà socioculturali.  Assicura la disponibilità di locali comunali per enti ed associazioni varie.  Cura i rapporti con le associazioni e i gruppi organizzati sul territorio.  Cura la tenuta dell’albo dei volontari del Comune.  Gestione dell'archivio corrente, di deposito e storico e gestione della biblioteca.  Gestione piattaforma di certificazione del credito di competenza del settore.  Gestione Fatturazione elettronica di competenza dell'Area.  Gestione del sistema di conservazione sostitutiva Halley.  Cura la pubblicazione sul sito istituzionale dell'Ente nella sezione Amministrazione Trasparente i dati di competenza della propria Area.

SERVIZIO POLIZIA LOCALE

 Vigilanza e controllo sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti, delle ordinanze e di ogni altra disposizione emanata dallo Stato, dalla Regione o dall’Amministrazione comunale, con particolare riferimento alle norme concernenti la polizia stradale, la polizia amministrativa in materia di edilizia, commercio, tutela dell’ambiente, igiene e pubblici esercizi.  Servizi di polizia stradale ai sensi del Codice della Strada;  Adozione dei provvedimenti in materia di viabilità e

99 traffico;  Istruttoria procedimenti relativi a permessi di transito e sosta invalidi, passi carrai, archetti parapedonali, paletti metallici, danneggiamenti, sopralluoghi per pareri tecnici, relative proprie materie di competenza o di supporto altri Uffici.  Funzioni di pronto intervento in caso di incidenti stradali con rilevazione degli incidenti e redazione dei relativi rapporti.  Controlli per il Servizio Commercio. Controlli per il commercio in sede fissa. Controlli Pubblici esercizi di somministrazione. Controlli di attività regolamentate da leggi varie e di strutture ricettive. Controlli per il commercio all'ingrosso - Controlli di commercio su aree pubbliche.  Attua attività informativa su richiesta dei settori comunali, quali verifica residenze, attività informative nei confronti delle attività produttive richieste da altri Enti, cessazioni o variazioni di attività, accertamenti per rilascio di certificazioni diverse e su richiesta di altre Amministrazioni, come per es. informazioni sulla solvibilità, e non, di cittadini morosi per conto di Tribunali, Agenzia delle Entrate, ecc.  Comunicazioni di ospitalità.  Rilascio autorizzazione occupazione spazi ed aree pubbliche relativamente agli eventi ed alle richieste provenienti dai pubblici esercizi.  Rilascio licenze spettacoli pubblici previo sopralluogo; comunicazioni manifestazioni sportive; rilascio licenze temporanee per spettacoli viaggianti, rinnovo iscrizione registro mestieri girovaghi;  Gestione piattaforma di certificazione del credito di competenza del settore;  Gestione Fatturazione elettronica di competenza dell'Area.  Cura la pubblicazione sul sito istituzionale dell'Ente nella sezione Amministrazione Trasparente i dati di competenza del proprio Servizio.  Collaborazione assegnazione toponomastica con Ufficio Anagrafe e ufficio Tecnico.  Istruttoria e rilascio delle relative autorizzazioni, ove previsto, pervenute tramite SUAPE, nonché controllo delle SCIA relativamente alle attività produttive in collaborazione con Ufficio Tecnico.  Cura la notifica ai cittadini di tutti gli atti interni del Comune e, a richiesta, di altri enti ed uffici pubblici secondo la normativa vigente.  Cura l'affidamento e controllo della gestione dell'imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni, nonché del canone per l'occupazione di suolo

100 pubblico  Cura la gestione dei procedimenti per la riscossione di tutte le entrate patrimoniali di competenza dell’ente compresi i canoni provenienti da locazioni di immobili.

101 AREA ECONOMICO – FINANZIARIA E DEL PERSONALE

 Struttura a supporto delle funzioni di indirizzo e controllo degli organi di governo nell'ambito delle tematiche economico- finanziarie.  Supporta il Segretario comunale e i Responsabili di Servizio nella realizzazione, programmazione ed organizzazione dei Programmi e nella redazione del DUP del P.E.G.  Adempimenti a carico del Comune quale datore di lavoro, soggetto attivo, passivo o responsabile d'imposta.  Paghe e stipendi  Gestione fascicolo del dipendente  Trattamento economico del personale  Adempimenti a carico del comune per i trattamenti previdenziali ed assicurativi in materia di personale  Relazioni sindacali e gestione contrattazione decentrata  Programmazione della dotazione organica e dell'organizzazione del personale, dell'analisi dei fabbisogni e delle verifiche di qualità.  Gestione delle operazioni per assunzioni di personale attraverso selezioni e concorsi.  Gestione centralizzata controllo e registrazione presenze/assenze personale dell'Ente.  Certificazioni e dichiarazioni fiscali e rendicontazioni pareggio di bilancio.  Gestione patto di stabilità, monitoraggio semestrale certificazioni e adempimenti connessi, DAP.  Reperimento mezzi finanziari straordinari (mutui e prestiti)  Gestione fatturazione elettronica. Split Payment. Tenuta Registro Unico.  Gestione piattaforma di certificazione del credito di competenza del settore.  Gestione adeguamento archivi armonizzazione contabile D. Lgs. 118/2011  Riscossioni e pagamenti di debiti e crediti del Comune  Relazioni con la tesoreria  Gestione dei tributi dell'Ente  Gestione del contenzioso tributario  Gestione rapporti con il revisore dei conti.  Gestione e stipula polizze assicurative.  Coordina le attività di pianificazione, approvvigionamento, gestione contabile, controllo delle risorse economiche e finanziarie, in attuazione degli obiettivi definiti dai programmi e dai piani annuali e pluriennali.  Sovrintende alla regolarità dei procedimenti contabili e delle modalità di gestione delle risorse economiche nel rispetto

102 delle norme di legge e del regolamento di contabilità.  Cura gli adempimenti fiscali e tributari del Comune e quelli relativi alle altre gestioni autonome, la raccolta e l'elaborazione dei dati necessari per la predisposizione periodica delle varie denunce fiscali ed atti connessi con la tenuta delle relative contabilità.  Attua la tenuta sistematica delle rilevazioni contabili attinenti alle entrate ed alle spese di parte corrente nelle varie fasi, con gestione degli adempimenti connessi, compresi i rapporti con la Tesoreria Comunale.  Attua la gestione delle risorse in conto capitale sia sul versante delle entrate che delle spese, con svolgimento di tutti i relativi adempimenti quali rilevazioni, emissioni di documenti, gestione dei relativi rapporti.  Gestisce le procedure per l’assunzione dei mutui e delle altre forme di ricorso a finanziamento per gli investimenti.  Gestione delle utenze relative agli immobili ed ai servizi comunali, relativamente a pagamento fatture, stipula contratti e verifica delle condizioni contrattuali migliori, limitatamente a telefonie e utenze idriche.  Verifica degli adempimenti necessari per la corretta liquidazione dei pagamenti disposti dai vari uffici.  Gestione dei rapporti con la tesoreria.  Gestisce i fascicoli del personale e le pratiche previdenziali relative al personale in servizio e al personale cessato.  Partecipa alla gestione dei procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti;  Acquisto cancelleria e materiale di uso comune;  Gestione inventario beni mobili;  Gestione del patrimonio mobiliare dell’Ente;  Gestione Fatturazione elettronica di competenza dell'Area.  Cura la pubblicazione sul sito istituzionale dell'Ente nella sezione Amministrazione Trasparente i dati di competenza della propria Area.

ECONOMATO  Approvvigionamento beni e servizi per tutti gli Uffici Comunali, secondo quanto previsto nel relativo regolamento.  Gestione del servizio di cassa.  Distribuzione di materiali in dotazione all’Economato.  Tenuta della contabilità economale.  Gestione buoni sostitutivi del pasto.

103 AREA LAVORI PUBBLICI – TECNICO MANUTENTIVA

a) Attività tecniche dei lavori pubblici; b) Attività progettuali di realizzazione di opere pubbliche e di conservazione del patrimonio immobiliare dell’Ente; c) Cura delle pratiche relative alla morosità derivante dall’espletamento delle funzioni della propria area. d) Procedimenti e presidenza commissioni di gara e di concorsi inerenti l’area. e) Elaborazione regolamenti e contratti (ivi compresa stipula) relativi all’area. f) Tenuta archivio corrente dell’area. g) Collaborazione assegnazione toponomastica con Ufficio Anagrafe e Polizia Locale. h) Cura i procedimenti di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. i) Istruttoria e rilascio delle relative autorizzazioni, ove previsto, pervenute tramite SUAPE, nonché controllo delle SCIA relativamente alle attività produttive in collaborazione con Polizia Locale.

PROGETTAZIONE - DIREZIONE LAVORI E MANUTENZIONE OPERE PUBBLICHE

PROGETTAZIONE  Redazione progetti preliminari e definitivi di opere pubbliche, infrastrutture, sistemazioni urbane;  Redazione progetti definitivi di edifici e di sistemazioni urbane;  Redazione progetti planovolumetrico in attuazione delle previsioni urbanistiche generali ed attuative.  P.U.C. (Piani Urbani Complessi)

DIREZIONE LAVORI  Progettazione, D.L. e contabilità, sia diretta che coordinata con professionisti esterni per la realizzazione di OO.PP..  Istruttoria di atti e di pratiche relative per i successivi adempimenti tecnico - amministrativi finalizzati alla esecuzione delle opere nelle varie fasi attuative fino al collaudo, ivi compresa la predisposizione di elaborati per attivare procedimenti espropriativi.

104  Programmazione e studi per la redazione di bilanci annuali dell’Ente.  Espletamento pratiche e pareri per quanto di competenza secondo i regolamenti vigenti in ordine alle mansioni di Ufficio.  Determinazione dei criteri d’intervento con predisposizione degli atti tecnici ed amministrativi per l’affidamento in appalto, elaborazione di capitolati, direzione, assistenza, contabilizzazione e liquidazione dei lavori, collaudi e certificati di regolare esecuzione.

SERVIZI INTERVENTI MANUTENTIVI  Direzione e coordinamento per interventi manutentivi urgenti e non di tutti gli immobili;  Sopralluoghi tecnici e predisposizione e/o adozione atti amministrativi conseguenti.  Gestione cantieri di lavoro; e pronti interventi;  Rapporti con altri Enti pubblici o privati quali ANAS, ENEL, TIM, Provincia ed altri esercenti di pubblici servizi, ai fini di una gestione programmata dei rispettivi interventi.  Attuazione D.Lgs. 81/2008 per la parte di competenza.  Cura pratiche compra-vendita beni immobili e sottoscrizione relativi atti.  Gestione lavoratori di pubblica utilità

MANUTENZIONE EDIFICI E MONUMENTI  Istruttoria di atti e pratiche finalizzati alla esecuzione di opere pubbliche, manutenzione degli impianti e strutture ed immobili;  Corrispondenze varie;  Archivio atti e documenti;  Tenuta contabilità di settore;  Fornitura carburante;  Gestione traslochi attrezzature e materiali;  Gestione attività di medicina del lavoro ed igiene nei luoghi di lavoro.  Corsi di formazione e di informazione D. Leg. 81/2008.  Compilazione delle schede di autodenuncia degli impianti, richiesta collaudi ed omologazione degli impianti stessi.

105  Approvvigionamento materiale antinfortunistico o che abbia attinenza con la sicurezza e di tutto il materiale per il funzionamento dei servizi dell’ente.  Gestione delle utenze relative agli immobili ed ai servizi comunali, relativamente a pagamento fatture, stipula contratti e verifica delle condizioni contrattuali migliori, limitatamente ad energia elettrica e Gas.

SISMA  Gestione pratiche per eventi sismici edifici pubblici

IMPIANTI SPORTIVI.  Manutenzione ordinaria e controllo degli impianti sportivi.  Fornitura delle attrezzature e dei materiali occorrenti per gli impianti e le strutture sportive.

VIABILITA’  Rapporti funzionali con il servizio inventario.  Ordinaria e straordinaria manutenzione rete viaria esterna ed interna.  Pronto intervento.  Nulla osta per lavori edilizi su fascia di rispetto stradale

GESTIONE CIMITERI  Progettazione, direzione, contabilizzazione e liquidazione dei lavori di manutenzione delle strutture ed infrastrutture nei cimiteri comunali;  Prelievo ed allontanamento materiali di risulta e pulizia viali;  Cura e manutenzione del verde.  Smaltimento rifiuti cimiteriali derivanti da esumazione ed estumulazioni.  Manutenzione impianto luce votiva.  Concessione aree cimiteriali e loculi. Stipula contratti.

IMPIANTI ELETTRICI

106  Gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di pubblica illuminazione e degli impianti elettrici di edifici e strutture comunali.

RISPETTO E TUTELA DELL’AMBIENTE R.S.U. - RACCOLTA DIFFERENZIATA - VERDE PUBBLICO  Coordinamento dei servizi;  Pulizia del suolo e dell’abitato, controllo e cura sotto l’aspetto igienico-sanitario delle discariche;

VERDE PUBBLICO  Determinazione criteri di intervento generali ed individuazione delle priorità;  Redazione di piani di intervento manutentivi annuali e pluriennali;  Programmazione delle tipologie del verde e delle essenze arboree;  Predisposizione di atti tecnici e amm.vi per l’affidamento in appalto (elaborazione capitolati, aggiornamento periodico dei prezzi unitari, direzione, assistenza, contabilizzazione, liquidazione e collaudo);  Gestione e controllo sulle convenzioni con privati per la manutenzione e mantenimento del verde  Piantagione di alberi, arbusti, cespugli e fiori;  Cura e salvaguardia del verde e degli alberi contro i parassiti;  Manutenzione, potatura, abbattimento alberi;  Tenuta dell’inventario del patrimonio arboreo;  Organizzazione del lavoro per zone intercircoscrizionali.

EDILIZIA SOCIALE  Programmazione e manutenzione del patrimonio edilizio sociale;  Accordi di programma con l’A.T.E.R.;  Provvedimenti tecnico-amministrativi dal finanziamento fino alla fase di appalto;

107 AREA URBANISTICA - ASSETTO DEL TERRITORIO

Fanno capo ad essa: A) Attività tecniche dell’urbanistica, di gestione del territorio e di tutela del paesaggio. B) Cura delle pratiche relative alla morosità derivante dall’espletamento delle funzioni della propria area. C) Procedimenti e presidenza commissioni di gara e di concorso attinenti alla propria area. D) Predisposizione e redazione regolamenti e contratti inerenti l’area. E) Tenuta archivio corrente dell’area.

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE – EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA PROGRAMMAZIONE E RECUPERO URBANISTICO  Redazione dei programmi di settore e specifici con valenza territoriale.  Redazione ed aggiornamento programmi integrati, programmi di recupero urbano, programmi per il risanamento delle parti comuni degli edifici.  Redazione Piani Urbanistici (particolareggiati, recupero, ecc.) riferiti ai centri storici.  Studio e proposte di convenzionamento edilizio per il recupero.  Provvedimenti per gestione ed assegnazione finanziamenti agevolati e non.  Coordinamento uffici comunali per attuazione programmi di recupero dei centri storici.  Progetti e studi per sistemazione spazi pubblici. o Progetti Speciali  Coordinamento e gestione della cartografia automatica, dei dati territoriali e dello sportello urbanistico.  Attività di informazione, di promozione e ricerca, in collegamento con Commissione della Unione Europea, riferita all’ambiente urbano. o Pianificazione territoriale ed urbanistica.  Coordinamento per la redazione del Piano Regolatore Generale e sue varianti.  Coordinamento per la redazione dei Piani Particolareggiati e loro varianti.  Coordinamento per la redazione del Piano per l’Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P.).  Coordinamento per la redazione del Piano per gli Insediamenti Produttivi (P.A.I.P.).  Coordinamento per la redazione dei Piani di recupero ad iniziativa pubblica.  Redazione programmi e studi urbanistici.  Archivio cartografico - coordinamento.

108  Progetti grafici dell’A.C..

PROGETTAZIONE  Redazione studi e progetti preliminari alla elaborazione dei piani urbanistici.

CONTROLLI ED ISTRUTTORIA PIANI ATTUATIVI DI INIZIATIVA PRIVATA.  Elaborazione schemi convenzioni.  Procedura di approvazione di Piani di lottizzazione e Piani di recupero convenzionati.  Controllo sulla realizzazione delle opere di urbanizzazione dei piani attuativi convenzionati.  Rilascio documentazione urbanistica.

PIANI URBANISTICI DI INIZIATIVA PUBBLICA  Procedura di approvazione dei piani regolatori generali e delle loro varianti.  Procedura di approvazione dei piani particolareggiati, piani di recupero e delle loro varianti.  Pubblicazione dei piani urbanistici generali ed attuativi e delle relative varianti.  Notificazione a tutti gli interessati di vincoli derivanti da strumenti urbanistici attuativi, di decreti di occupazione d’urgenza, espropri, ecc.  Informazioni e certificazioni sulle destinazioni urbanistiche delle aree.  Certificazioni deposito frazionamenti catastali.  Uso civico  Affrancazione aree occupate abusivamente  Gestione catasto aree percorse dal fuoco.

PERMESSI DI COSTRUIRE  Istruttoria procedimenti permessi di costruire relativi a:  nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie, ampliamenti, varianti, varianti in corso d’opera, sanatoria, opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ristrutturazioni urbanistiche, opere sottoposte ai vincoli delle leggi D. Lgs. 42/2004;  Procedure per determinazione contributo di costruzione;  Procedure Convenzioni e atti d’obbligo per interventi edilizi;  Procedure rilascio permessi di costruire;  Certificazioni, Volture, Rapporti utenze, Autentiche;  Gestione segreteria commissione edilizia.

109 SCIA – C.I.L./CILA  Istruttoria procedimenti SCIA – C.I.L./CILA relative a:  manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazioni edilizie, pertinenze ed impianti tecnologici, occupazione di suolo pubblico per depositi materiali, esposizioni di merci a cielo aperto, demolizioni, rinterri e scavi, sanatorie ai sensi della Legge 47/85, variazioni di destinazione d’uso senza opere, recinzioni, muri di contenimento, pozzi, autorizzazioni per completamenti;  Istruttoria e prese d’atto art. 19 Legge 241/90;  Certificazioni, Volture, Rapporti utenza, Autentiche.

CONTROLLI  Istruttoria e procedimenti per sanatoria D.P.R. 380/01 e l.r. 1/2015;  Accertamenti art. 7 L. 47/85 per acquisizione opere abusive;  Perizie di spesa per affidamento lavori di demolizione opere abusive;  Procedure per demolizione opere abusive;  Verifiche adempimenti e conformità opere e progetti alla L. 13/89 (barriere architettoniche);  Verifica denuncia inizio e fine lavori;  Procedimenti di accesso documentale dell’intero settore;  Archivio e protocollo di settore;  Gestione contributi regionali portatori handicap.  Gestione pratiche condoni edilizi (legge 47/85 – 724/94 – L.R. 21/2004)  Collaborazione ufficio tributi per accertamento di congruità dei valori delle aree edificabili ai fini ICI-IMU

AGIBILITA’  Istruttoria e procedimenti per Agibilità  Accertamenti adempimenti L. 46/90 (impianti);  Accertamenti adempimenti L. 10/91 (isolamento termico) sia di progetto che di opere eseguite;  Redazione statistiche ISTAT per permessi di costruire;  Certificazioni, rapporto utenze.  Attestazione idoneità abitativa

EDILIZIA SOCIALE

110  Analisi sulla conoscenza della composizione sociale nella città;  Coordinamento delle fasi per la realizzazione degli interventi di Edilizia Sovvenzionata;

ESPROPRI  Espropriazioni, acquisizioni, alienazioni, permute e donazioni patrimoniali di aree per patrimonio pubblico di pubblica utilità (PRG e Piani Attuativi PEEP - PAIP).  Predisposizioni di tutti gli atti tecnico-amministrativi, ivi compresi quelli ipotecari e catastali, necessari per gli accertamenti preliminari in ordine alla proprietà e libertà degli immobili.  Valutazione degli stessi in base alla legislazione vigente.

SISMA  Gestione pratiche per eventi sismici edifici privati

111

112 ALLEGATO E ______METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE - CRITERI DI VALUTAZIONE DEL SEGRETARIO

Sono elementi oggetto di valutazione i seguenti: A) La funzione di collaborazione, intesa come partecipazione attiva, svolgendo, quindi, un ruolo non solo consultivo ma anche propositivo, anche se nell’ambito delle competenze proprie del segretario comunale. Punteggio massimo attribuibile: punti 10 Parametri di valutazione:

PARAMETRI PUNTEGGIO Scarsa 2 Largamente migliorabile 4 Sufficiente 6 Buona 8 Ottima 10

B) La funzione di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione giuridico-amministrativa alle leggi, allo statuto, ai regolamenti, intesa come "aiuto che si presta attraverso una serie di interventi diretti". L’attività si esplica attraverso lo svolgimento di consulenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente, per l'individuazione degli strumenti "giuridico amministrativi" più idonei per consentire l’ottimale conseguimento dell’obiettivo voluto dall’amministrazione. Punteggio massimo attribuibile: punti 10 Parametri di valutazione:

PARAMETRI PUNTEGGIO Scarsa 2 Largamente migliorabile 4 Sufficiente 6 Buona 8 Ottima 10

C) La funzione di partecipazione con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio comunale e della Giunta, che si sostanzia nello svolgimento delle funzioni consultive, referenti, di assistenza e di verbalizzazione nei confronti della Giunta e del Consiglio comunale. Punteggio massimo attribuibile: 5

Parametri di valutazione: PARAMETRI PUNTEGGIO Scarsa 1 Largamente migliorabile 2

113 Sufficiente 3 Buona 4 Ottima 5

D) Le funzioni aggiuntive attribuite dal Sindaco, intesa come attività svolta dal segretario comunale su specifica attribuzione con decreto sindacale svolgendo i compiti assegnati con la corretta valutazione di tutti gli interessi coinvolti, garantendo l’attuazione dei principi di imparzialità, di buon andamento ed efficienza. Punteggio massimo attribuibile: punti 10 Parametri di valutazione:

PARAMETRI PUNTEGGIO Scarsa 2 Largamente migliorabile 4 Sufficiente 6 Buona 8 Ottima 10

E) La funzione di rogito di tutti i contratti dei quali l’ente è parte, che si sostanzia nel rogito di tutti i contratti nei quali l’ente è parte, con effetti positivi per l’ente in quanto è venuta meno la necessità di rivolgersi per la stipula di qualsiasi contratto ad un professionista esterno abilitato (notaio) con rilevanti risparmi di spesa. Punteggio massimo attribuibile: punti 5 Parametri di valutazione: PARAMETRI PUNTEGGIO Scarsa 1 Largamente migliorabile 2 Sufficiente 3 Buona 4 Ottima 5

F) Grado di conseguimento degli obiettivi istituzionali, per un peso complessivo pari a 60. TITOLO OBIETTIVO GRADO DI QUOTA OBIETTIVO CONSEGUIMENTO 1 100 2 75 OBIETTIVO 3 50 4 0

In caso di più obiettivi, il punteggio finale si ottiene sommando la “quota” di ciascun obiettivo e dividendo per il numero di obiettivi assegnati. LEGENDA 1) OBIETTIVO CONSEGUITO

114 2) OBIETTIVO PARZIALMENTE CONSEGUITO 3) OBIETTIVO SUFFICIENTEMENTE CONSEGUITO 4) OBIETTIVO NON CONSEGUITO

Se il Segretario assume anche il ruolo di responsabile di servizio, come nominato dal Sindaco, si farà riferimento al peso dei diversi obiettivi assegnati ed il grado di raggiungimento.

FUNZIONI SVOLTE PUNTEGGIO MAX ATTRIBUIBILE A Collaborazione 10 B Assistenza 10 C Partecipazione Consiglio e Giunta 5 D Altre funzioni assegnate 10 E Rogito 5 F Obiettivi 60 Totale punteggio 100

VALUTAZIONE FINALE La valutazione finale è effettuata entro il mese di marzo dell'anno successivo a quello oggetto della valutazione sulla base degli elementi acquisiti in corso dell'anno e, in particolare, sulla base del punteggio ottenuto dal segretario comunale. La valutazione, per gli elementi da A ad E, verrà effettuata dal Sindaco, invece per quanto riguarda gli obiettivi (F) verrà effettuata dal nucleo di valutazione, unitamente alla valutazione dei Responsabili di servizio. La retribuzione di risultato è conseguenza del punteggio complessivo ottenuto sommando i punteggi ottenuti in riferimento alle singole funzioni svolte, nonché agli obiettivi conseguiti (punteggio massimo realizzabile pari a 100), ed è attribuita secondo le percentuali di seguito indicate: · fino a 40 punti = valutazione negativa - nessuna retribuzione · da 41 a 50 punti = 4% del monte salari · da 51 a 70 punti = 6% del monte salari · da 71 a 84 punti = 8% del monte salari · da 85 a 89 punti = 9% del monte salari · da 90 a 100 punti = 10% del monte salari CONCLUSIONI Retribuzione di risultato da corrispondere: pari a ____% del monte salari; Si dispone che la presente venga trasmessa al Segretario Comunale, che può presentare le contro deduzioni entro 10 giorni dalla notifica, nonché al responsabile del servizio competente affinché predisponga gli atti conseguenti.

Sulle contro deduzioni decide, comunque, il Sindaco in maniera inappellabile.

115

CRITERI DI VALUTAZIONE DEI TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA

La retribuzione individuale di risultato è articolata su tre elementi di valutazione oltre ad un elemento di correzione finale :

[A] elemento di valutazione legato alle performance organizzativa della struttura e valutata per un massimo di 16 punti; [B] elemento di valutazione legato al conseguimento degli obiettivi e valutata per un massimo di 60 punti; [C] elemento di valutazione legato alle capacità espresse nella direzione (punti 18) e valutazione (punti 6) per un massimo di 24 punti.

Elemento di valutazione [A]- Performance gestionali della struttura (punti 16)

La valutazione della performance organizzativa è posta in essere in funzione:

 del rispetto degli adempimenti in materia di Trasparenza (3 punti)  del rispetto degli adempimenti in materia di Anticorruzione (3 punti)  la verifica dell’andamento della gestione delle entrate ed uscite correnti della struttura facente capo ad ogni singolo Responsabile, utilizzando una serie di rapporti di seguito indicati (punti 10):

116 per l’Entrata

Capacità di riscossione dei residui attivi ∑residui iniziali – residui finali(parte corrente) (tit. 1 + tit 3) l’Ente è riuscito a ------x 100 riscuotere i residui che aveva ad inizio ∑ residui iniziali anno Grado di precisione nella quantificazione delle previsioni d’entrata ∑ previsioni iniziali (parte corrente) ------X100 l’Ente ha confermato in pieno le previsioni ∑ previsioni definitive iniziali Capacità di trasformare le previsioni in ∑ accertamenti (parte corrente) Accertamenti ------X100

∑ previsioni definitive tutte le previsioni di entrata si sono trasformate in accertamenti Capacità di trasformare gli accertamenti in riscossioni ∑ riscossioni (parte corrente)

------X 100 ∑ accertamenti la riscossione di tutti gli accertamenti consente una perfetta gestione della liquidità

per la Spesa

Capacità di pagamento dei residui iniziali di ∑residui iniziali – residui finali(parte corrente) parte corrente ------x 100 ∑ residui iniziali l’Ente è riuscito a pagare tutti i residui che aveva ad inizio anno Grado di precisione nella quantificazione delle ∑ previsioni iniziali (parte corrente) previsioni d’uscita ------X 100

∑ previsioni definitive l’Ente ha confermato in pieno le previsioni iniziali Capacità di trasformare le previsioni in impegni ∑ impegni (parte corrente) di parte corrente ------X 100

∑ previsioni definitive tutte le previsioni di uscita si sono trasformate in impegni Capacità di trasformare gli impegni in ∑ pagamenti (parte corrente) riscossioni ------X 100

∑ impegni capacità di onorare tutti gli impegni presi con i fornitori

117 Il calcolo del valore finale della capacità gestionale complessiva del Responsabile sarà dato dalla sommatoria delle medie aritmetiche delle 8 differenti capacità di ciascun servizio/settore, che verrà divisa per il numero di servizi/settori presi in considerazione

∑ (medie aritmetiche degli n servizi)

------

N° servizi

La ripartizione dei 10 punti avverrà in base alla seguente tabella:

valore compreso tra 81% e 100% 10 punti

valore compreso tra 61% e 80% 8 punti valore compreso tra 41% e 60% 4 punti valore inferiore al 40% 0 punti

[A] Quota Performance gestionale della struttura = punti

118 Elemento di valutazione [B] – Performance individuale - Conseguimento degli obiettivi (punti 60) Per obiettivo si intende l’indicazione, in forma sintetica, di un risultato che sia identificabile e misurabile in termini di quantità o qualità di prodotto che si vuole ottenere o di tempo necessario al raggiungimento del risultato stesso. Per prodotto può intendersi anche l’attività di erogazione di un servizio; rientrano pertanto negli obiettivi anche lo snellimento dei procedimenti. Nel negoziare gli obiettivi da raggiungere entro l’anno, il Nucleo di Valutazione e il Responsabile definiscono il criterio di misurazione (uno o più indicatori di risultato in base ai quali sarà valutata la percentuale di raggiungimento dell’obiettivo). Gli obiettivi negoziati debbono riferirsi alle priorità indicate dagli obiettivi degli organi di governo (il Sindaco e la Giunta comunale, i singoli Assessori), come espressi nei documenti programmatici. In linea di massima il numero degli obiettivi sarà limitato a non più di cinque, e, comunque dovranno essere congrui con le risorse assegnate al responsabile e funzionali all’attività svolta dalla struttura interessata.

Obiettivi assegnati Peso Grado di Valore conseguimento conseguito % N. 1 N. 2 N. 3 N. 4 N. 5 Totale 100

Il Nucleo di Valutazione indicherà nella colonna del “Peso” quello negoziato per i singoli obiettivi (come riportato nella scheda apposita), nella successiva colonna, una percentuale che sia indicativa del “Grado di conseguimento” del singolo obiettivo, scegliendo un valore all’interno dell’intervallo prescelto sulla base della seguente parametrazione:

Obiettivo totalmente (100-91%) conseguito Obiettivo conseguito in gran (90 - 71%) parte Obiettivo conseguito per (70 – 51%) metà Obiettivo conseguito in (50 – 31%) minima parte Obiettivo non conseguito (30 - 0%)

119

Il “Valore conseguito” è uguale al prodotto delle colonne “Peso” x “Grado di conseguimento”. Valutazione complessiva del conseguimento degli obiettivi: media dei valori indicati nella colonna “Valore conseguito” = Totale / n. obiettivi assegnati [B] Quota raggiungimento obiettivi = (Valore medio conseguito /100) x 60 = punti

Elemento di valutazione [C] – Capacità di Direzione – PUNTI 18

Tipologie che connotano la capacità di direzione %

1. Capacità di rispettare i tempi di consegna dei dati e/ documenti necessari al Nucleo di Valutazione per lo svolgimento dell’attività 2. Capacità di introdurre innovazioni e semplificazioni procedurali compresa la capacità di adeguamento ai cambiamenti tecnologici. 3. Capacità di misurare la qualità dei servizi resi e il grado di soddisfazione degli utenti. 4. Capacità di motivare, coinvolgere, far crescere professionalmente il personale affidato stimolando un clima organizzativo favorevole alla produttività, attraverso un’equilibrata individuazione dei carichi di lavoro e una corretta applicazione degli istituti previsti dal contratto di lavoro. 5. Contributo al coordinamento e all’integrazione tra le diverse strutture al fine di migliorare la comunicazione interna. 6. Capacità di programmare l’attività, dimostrando flessibilità nell’affrontare i cambiamenti, e di risolvere i problemi.

Totale

Media aritmetica

Il Nucleo di Valutazione potrà decidere quali tipologie di capacità saranno oggetto di valutazione ed assegnerà per tutte le tipologie individuate della “capacità di direzione”, una percentuale che sia indicativa del grado di eccellenza, sufficienza o insufficienza dimostrato dal responsabile valutato, scegliendo un valore all’interno dell’intervallo come sotto indicato:

Eccellenza tra 81% e 100%

120

Sufficienza tra 46% e 80%

Insufficienza inferiore al 46%

La somma delle percentuali, diviso il numero delle tipologie espresse, definirà la percentuale media di attribuzione dell’indennità di risultato legata al raggiungimento di tali capacità.

Valutazione complessiva delle capacità (media delle capacità manifestate) =

Totale / n. tipologie espresse

[C1] Quota Capacità Direzionale = (media capacità manifestate) x 18 punti = Punti

[C2] Quota Capacità di valutazione – PUNTI 6 1. Capacità di valutare i propri collaboratori –art. 9 del 150/2010, verificando che vi sia un’effettiva differenziazione dei giudizi, attribuendo valutazione ai dipendenti in modo da valorizzare i più meritevoli.

La capacità di valutare attraverso una significativa differenziazione dei giudizi consiste enll’attribuire le valutazioni ai dipendenti in modo da valorizzare I più meritevoli, facilitando la costituzione delle fasce valutative previste, mediante:

1. l’annullamento o il contenimento al minimo possible di valutazioni ex aequo; 2. rispetto delle percentuali teoriche di dipendenti ascrivibili alle varie tipologie di fasce. La valutazione della capacità di valutazione dei collaborator è effettuata dall’Organismo di valutazione.  nel caso di mancata differenziazione (cioè utilizzazione di una sola fascia rispetto a quelle previste ovvero assegnazione di uno stesso punteggio a tutti I dipendenti) il punteggio finale sarà pari a 0 punti.  Nel caso di insufficient (cioè utilizzazione di un numero ridotto di fasce rispetto a quelle previste ovvero mancato rispetto delle percentuali previste per le fasce ovvero differenziazione limitata ed insufficient dei dipendenti) il punteggio finale sarà fino a 3 punti.  Il rispetto delle fasce di merito in ogni singolo settore, ovvero la valutazione in modo adeguatamente differenziato – cioè coerente con le fasce di merito istituite nell’Ente – dei dipendenti errà valutato con un punteggio fino a 6 punti. Nel caso in cui il responsabile non abbia collaboratori o ne abbia una sola unità, non si tiene conto di questo fattore ed il relative punteggio viene ripartito proporzionalmente tra gli altri fattori di valutazione.

Quota Capacità di valutare= Massimo 6 punti

121

Dalla somma dei 3 elementi di valutazione [A] + [B] + [C1]+ [C2] si ottiene il punteggio finale utile ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato.

Di seguito viene riportata la tabella indicante i parametri di valutazione in rapporto alla valutazione finale complessiva conseguita dal titolare di posizione organizzativa con i relativi scaglioni di erogazione risorse per la corresponsione dell’indennità di risultato.

SCAGLIONI DI EROGAZIONE RISORSE INDENNITA’ DI RISULTATO

Da 85 a 100 25%

Da 70 a 84 20%

Da 50 a 69 10%

122

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Le risorse destinate dalla contrattazione decentrata integrativa, nell’ambito del fondo per le risorse decentrate, alla incentivazione delle performance individuali sono assegnate ai singoli Settori in proporzione al numero dei dipendenti assegnati allo stesso ed alle rispettive categorie di inquadramento secondo la seguente tabella di equivalenza:  Categoria B1: 1  Categoria B3: 1,06  Categoria C1: 1,13  Categoria D1: 1,23  Categoria D3: 1,41

Dove ponendo pari a 1,00 il valore tabellare-base più piccolo dello stipendio di ingresso relativo alla categoria B1 (€ 18.681,76) calcolato con riferimento a 13 mensilità, tutti gli altri rapporti sono ottenuti dividendo i singoli valori tabellari delle altre categorie superiori per il suddetto valore-base della categoria B1. I valori tabellari sono desunti dal CCNL del 31.7.2009 e cambieranno al cambiare dei contratti. Per calcolare la quota di produttività che deve essere attribuita a ciascun dipendente si individua l’ammontare delle risorse assegnate al singolo settore, sommando i valori a cui corrispondono i dipendenti assegnati a quel settore e si divide l’ammontare complessivo delle risorse per il totale punti, si ottiene così il valore punto che si moltiplica per il valore di ognuno.

Esem pio: Dipendenti Area X 1 B1 – 2 C1 – 1 D1 = 1+ (1,13 x 2) + 1,23 = 4,49 Dipendenti Area Y 1 B3 – 3 C1 – 1 D1 = 1+ (1,13 x 3) + 1,23 = 5,62 Totale 4,49+5,62= 10,11

Risorse da distribuire € 5.000,00 € 5.000,00/10,11= € 494,55 valore punto che corrisponde al massimo della produttività erogabile ad un dipendente di categoria B1. Se il dipendente ha conseguito una valutazione pari a 80 avrà diritto ad una produttività pari ad € 395,64

Dipendente di categoria D1 € 494,55 x 1,23 = € 608,30 massimo produttività erogabile ad un dipendente di categoria D1. Se il dipendente ha conseguito una valutazione pari a 90 avrà diritto ad una produttività pari ad € 547,47

La valutazione del personale dipendente, ai fini della retribuzione del salario accessorio relativo all’istituto della produttività per le performance individuali, è data dalle seguenti due parti: a) Nella misura di 60 punti per i risultati raggiunti (PARTE I) b) Nella misura di 40 punti per i comportamenti organizzativi (PARTE II).

123 Le economie derivanti dalla valutazione del personale andranno a costituire un fondo che premierà i dipendenti che avranno conseguito una valutazione superiore a 90 punti. Il punteggio minimo per accedere all’erogazione della produttività è di 60 punti.

124

(PARTE I) – VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI - RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI INDIVIDUALI

Gli specifici obiettivi individuali non possono riguardare astratte “capacità” o “idoneità”, ma concernere effettive prestazioni di risultato connesse alla categoria di appartenenza ed al profilo professionale del dipendente, come esemplificati nella seguente scheda:

Descrizione Indicatori di Peso Grado di Valore dell’obiettivo/azione misurabilità ponderale valutazione conseguito operativa

Ciascun obiettivo individuale avrà una pesatura tale che la somma di essi dia sempre come totale 60.

La valutazione del grado di conseguimento degli obiettivi individuali spetta al titolare di posizione organizzativa, che tiene conto di eventuali cause esogene ostative al conseguimento.

La valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi/azioni operative si articola secondo il seguente prospetto:

Obiettivo totalmente conseguito (100-91%) Obiettivo conseguito in gran parte (90 - 71%) Obiettivo conseguito per metà (70 – 51%) Obiettivo conseguito in minima (50 – 31%) Obiettivo non conseguito (30 - 0%)

Per l’assegnazione del punteggio si tiene conto del peso degli obiettivi e del giudizio.

Il punteggio finale sui risultati raggiunti sarà dato dalla somma dei valori conseguiti in ciascun obiettivo/azione operativa.

(PARTE II) – VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI

Per qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza, si intende l’effettiva incidenza dell’attività del dipendente, ai fini del risultato attribuito all’unità organizzativa di appartenenza, per le ore teoriche lavorative svolte allo scopo di conseguire detto risultato. Per comportamenti professionali ed organizzativi, il modo concretamente posto in essere nello svolgere le funzioni e le attività di propria spettanza.

Essa si misura non mediante astratte “capacità” e “idoneità”, bensì avendo riguardo a concrete attività e funzioni, determinate dal titolare di posizione organizzativa attraverso atti di gestione (ordini di servizio, determinazioni organizzative) della prestazione lavorativa collettivi o individuali, adottati ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del d.lgs 165/2001 quali, esemplificativamente: 125 a. ruolo rivestito nell’organizzazione: a. guida di gruppi di lavoro; b. componente di gruppi di lavoro, con funzioni plurime; c. componente di gruppi di lavoro, con funzioni fisse; b. rapporto quantità atti ricevuti in incarico/quantità di attività o atti assegnati alla struttura di appartenenza ai fini della realizzazione degli obiettivi del Peg; c. rapporto quantità atti svolti/quantità di attività o atti assegnati alla struttura di appartenenza ai fini della realizzazione degli obiettivi del Peg; d. intensità di incarichi operativi anche non connessi a funzioni del Peg, utili per lo svolgimento delle attività gestionali; e. svolgimento di funzioni di controllo sull’andamento della gestione; f. interventi sostitutivi o sussidiari nei confronti dei funzionari o titolari di funzioni e responsabilità specifiche, finalizzate ad evitare scostamenti nei risultati della gestione di natura endogena;

La valutazione dei comportamenti organizzativi si articola secondo il seguente prospetto:

N. Fattori di valutazione Peso % grado Punti di 1 Impegno valutazione Capacità di coinvolgimento attivo nelle esigenze della struttura 2 Qualità Capacità di garantire la qualità negli esiti delle proprie attività 3 Autonomia Capacità di dare risposta da solo alle specifiche esigenze 4 Attenzione all’utenza Capacità di assumere come prioritarie le esigenze dell’utenza 5 Lavoro di gruppo Capacità di lavorare in modo positivo con i colleghi

PUNTEGGIO TOTALE MASSIMO ATTRIBUIBILE 40 PUNTI

Dove le percentuali stanno a significare che: - 20% sono stati manifestati comportamenti organizzativi insufficienti; - 40% non sono stati manifestati comportamenti organizzativi significativi; - 60% sono stati manifestati comportamenti organizzativi significativi; - 80% sono stati ampiamente manifestati comportamenti organizzativi adeguati al ruolo ricoperto; - 100% sono stati manifestati comportamenti organizzativi in maniera ottimale.

126 Il titolare di posizione organizzativa individua gli indicatori e i pesi ponderali. La valutazione dei comportamenti organizzativi dimostrati spetta al titolare di posizione organizzativa, che tiene conto di eventuali cause esogene ostative al conseguimento. Il punteggio relativo ai comportamenti organizzativi (PARTE II) si ottiene sommando i punti* di tutte le valutazioni dei 5 comportamenti organizzativi. * = peso x % grado di valutazione

127 SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL SEGRETARIO

A) La funzione di collaborazione, intesa come partecipazione attiva, svolgendo, quindi, un ruolo non solo consultivo ma anche propositivo, anche se nell’ambito delle competenze proprie del segretario comunale. Punteggio massimo attribuibile: punti 10

B) La funzione di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione giuridico- amministrativa alle leggi, allo statuto, ai regolamenti, intesa come "aiuto che si presta attraverso una serie di interventi diretti". L’attività si esplica attraverso lo svolgimento di consulenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente, per l'individuazione degli strumenti "giuridico amministrativi" più idonei per consentire l’ottimale conseguimento dell’obiettivo voluto dall’amministrazione. Punteggio massimo attribuibile: punti 10

C) La funzione di partecipazione con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio comunale e della Giunta, che si sostanzia nello svolgimento delle funzioni consultive, referenti, di assistenza e di verbalizzazione nei confronti della Giunta e del Consiglio comunale. Punteggio massimo attribuibile: 5

D) Le funzioni aggiuntive attribuite dal Sindaco, intesa come attività svolta dal segretario comunale su specifica attribuzione con decreto sindacale svolgendo i compiti assegnati con la corretta valutazione di tutti gli interessi coinvolti, garantendo l’attuazione dei principi di imparzialità, di buon andamento ed efficienza. Punteggio massimo attribuibile: punti 10 Parametri di valutazione:

E) La funzione di rogito di tutti i contratti dei quali l’ente è parte, che si sostanzia nel rogito di tutti i contratti nei quali l’ente è parte, con effetti positivi per l’ente in quanto è venuta meno la necessità di rivolgersi per la stipula di qualsiasi contratto ad un professionista esterno abilitato (notaio) con rilevanti risparmi di spesa. Punteggio massimo attribuibile: punti 5 Parametri di valutazione:

128 OBIETTIVI ISTITUZIONALI massimo punti 60.

Obiettivi assegnati Peso Grado di Valore conseguimento conseguito % N. 1 N. 2 N. 3 N. 4 N. 5 Totale 100

129 SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEI TITOLARI DI POSIZIONE

ORGANIZZATIVA

[A] LA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA (fino a 16 punti)

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI CON I QUALI SI VERIFICA L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLE ENTRATE E DELLE USCITE CORRENTI DELLA STRUTTURA : fino a 10 punti

RISPETTO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI TRASPARENZA

fino a 3 punti RISPETTO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI

ANTICORRUZIONE fino a 3 punti

[B] LA PERFORMANCE INDIVIDUALE (fino a 60 punti)

Obiettivi assegnati Peso Grado di Valore conseguimento conseguito % N. 1 N. 2 N. 3 N. 4 N. 5 Totale 100

[C1] Capacità di Direzione (fino a 18 punti)

Tipologie che connotano la capacità di direzione %

1. Capacità di rispettare i tempi di consegna dei dati e/ documenti necessari al Nucleo di Valutazione per lo svolgimento dell’attività 2. Capacità di introdurre innovazioni e semplificazioni procedurali compresa la capacità di adeguamento ai cambiamenti tecnologici. 3. Capacità di misurare la qualità dei servizi resi e il grado di soddisfazione degli utenti. 4. Capacità di motivare, coinvolgere, far crescere professionalmente il personale affidato stimolando un clima organizzativo favorevole alla produttività, attraverso un’equilibrata individuazione dei carichi di lavoro e una corretta applicazione degli istituti previsti dal contratto di lavoro. 5. Contributo al coordinamento e all’integrazione tra le diverse strutture al fine di migliorare la comunicazione interna. 6. Capacità di programmare l’attività, dimostrando flessibilità nell’affrontare i cambiamenti, e di risolvere i problemi.

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Totale

Media aritmetica

[C2] Capacità di valutazione – PUNTI 6 1. Capacità di valutare i propri collaboratori –art. 9 del 150/2010, verificando che vi sia un’effettiva differenziazione dei giudizi, attribuendo valutazione ai dipendenti in modo da valorizzare i più meritevoli.

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SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

1) VALUTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI - RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

INDIVIDUALI

Descrizione Indicatori Peso Grado Valore dell’obiettivo/azione d ponderale d conseguito operativa i misurabilità i valutazione

2) LA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI

N. Fattori di valutazione Peso % grado di Punti valutazione 1 Impegno Capacità di coinvolgimento attivo nelle esigenze della struttura 2 Qualità Capacità di garantire la qualità negli esiti delle proprie attività 3 Autonomia Capacità di dare risposta da solo alle specifiche esigenze 4 Attenzione all’utenza Capacità di assumere come prioritarie le esigenze dell’utenza 5 Lavoro di gruppo Capacità di lavorare in modo positivo con i colleghi

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134

ALLEGATO F – REQUISITI PER LE SELEZIONI PUBBLICHE

ACCESSO DALL’ESTERNO TITOLI DI STUDIO REQUISITI DI ACCESSO ART. 56

PROFILI PROFESSIONALE CAT. REQUISITI NECESSARI REQUISITI EVENTUALI

ADDETTO AI SERVIZI A Scuola dell’obbligo Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni AUSILIARI E DI SUPPORTO (es. patente di guida di tipo B, esperienza lavorativa, attestato di qualifica specifico, ecc)

OPERATORE TECNICO E B Scuola dell’obbligo Particolari requisiti professionali necessari alle MANUTENTIVO mansioni (es. esperienza lavorativa, attestato di qualifica specifico, attestato di specializzazione, ecc)

OPERATORE AI SERVZI B Scuola dell’obbligo Particolari requisiti professionali necessari alle AMMINISTRATIVI mansioni (es. esperienza lavorativa, attestato di qualifica specifico, attestato di specializzazione, ecc)

COLLABORATORE B3 Scuola dell’obbligo o Diploma di Qualifica Professionale Particolari requisiti professionali necessari alle TECNICO/MANUTENTIVO triennale specifico in relazione alla professionalità mansioni (es. esperienza lavorativa, attestato di specializzazione, abilitazione professionale, attestato professionale, patente di guida, ecc)

COLLABORATORE AI SERVIZI B3 Scuola dell’obbligo o Diploma di Qualifica Professionale Particolari requisiti professionali necessari alle AMMINISTRATIVI triennale specifico in relazione alla professionalità mansioni (es. esperienza lavorativa, attestato di specializzazione, abilitazione professionale, attestato professionale, patente di guida, ecc)

135

PROFILI PROFESSIONALE CAT. REQUISITI NECESSARI REQUISITI EVENTUALI

ISTRUTTORE C Diploma di Istruzione secondaria superiore (eventualmente Particolari requisiti professionali necessari alle AMMINISTRATIVO specifico in relazione alla professionalità richiesta). mansioni (es. patente di guida, esperienza lavorativa, attestato di specializzazione, ecc)

ISTRUTTORE CONTABILE C Diploma di Istruzione secondaria superiore (eventualmente specifico in relazione alla professionalità richiesta

ISTRUTTORE TECNICO C Diploma di Istruzione secondaria superiore eventualmente Particolari requisiti professionali necessari alle specifico in relazione alla professionalità richiesta mansioni (es. patente di guida, esperienza lavorativa, attestato di specializzazione, ecc)

AGENTE DI POLIZIA LOCALE C Diploma di Istruzione secondaria superiore Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni (es. patente di guida, esperienza lavorativa, attestato di specializzazione, ecc) ISTRUTTORE DIRETTIVO D1 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni TECNICO 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. patente di guida, esperienza lavorativa, ecc) Specialistica/Magistrale eventualmente specifica in relazione alla professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea eventualmente specifica in relazione alla professionalità richiesta. ISTRUTTORE DIRETTIVO D1 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni CONTABILE 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. abilitazione, patente di guida, esperienza lavorativa, Specialistica/Magistrale specifica in relazione alla attestato di specializzazione, ecc) professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea specifica in relazione alla professionalità richiesta.

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PROFILI PROFESSIONALE CAT. REQUISITI NECESSARI REQUISITI EVENTUALI

ISTRUTTORE DIRETTIVO D1 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni AMMINISTRATIVO 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. abilitazione, patente di guida, esperienza lavorativa, Specialistica/Magistrale specifica in relazione alla attestato di specializzazione, ecc) professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea specifica in relazione alla professionalità richiesta.

ISTRUTTORE DIRETTIVO DEL D1 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. abilitazione, patente di guida, esperienza lavorativa, Specialistica/Magistrale specifica in relazione alla attestato di specializzazione, ecc) professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea specifica in relazione alla professionalità richiesta.

SPECIALISTA D3 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni AMMINISTRATIVO E DI 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. patente di guida, esperienza lavorativa, attestato di SUPPORTO Specialistica/Magistrale eventualmente specifica in specializzazione, ecc) relazione alla professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea eventualmente specifica in relazione alla professionalità richiesta. SPECIALISTA DI D3 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni POLIZIA LOCALE 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. patente di guida, esperienza lavorativa, ecc) Specialistica/Magistrale. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea.

SPECIALISTA CONTABILE D3 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. esperienza lavorativa, patente di guida, abilitazione, Specialistica/Magistrale eventualmente specifica in ecc) relazione alla professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea eventualmente specifica in relazione alla professionalità richiesta.

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PROFILI PROFESSIONALE CAT. REQUISITI NECESSARI REQUISITI EVENTUALI

SPECIALISTA TECNICO D3 Titolo universitario ai sensi dell’Ordinamento vigente (D.M. Particolari requisiti professionali necessari alle mansioni 509/99 e D.M. 270/04): Laurea o Laurea (es. abilitazione, patente di guida, esperienza Specialistica/Magistrale specifica in relazione alla Lavorativa,abilitazione , ecc) professionalità richiesta. Titolo universitario ai sensi degli ordinamenti previgenti: Diploma universitario o Diploma di Laurea specifica in relazione alla professionalità richiesta.

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