Epee 2.0 La Nascita Di Un Nuovo Paradigma Schermistico
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Epee 2.0 La nascita di un nuovo paradigma schermistico Johan Harmenberg con Ruggero Ceci, Geoff Pingree, e Björne Väggö Epee 2.0 - La nascita di un nuovo paradigma schermistico Titolo originale: Epee 2.0 - the Birth of the New Fencing Paradigm Copyright © Johan Harmenberg 2007 Tutti i diritti riservati Contributi addizionali: Björne Väggö, Geoff Pingree e Ruggero Ceci Traduzione italiana: Francesco Nazzani Crediti fotografici: • Fig: 1 di Lars Nyberg, 1980. Cortesemente concessa da Expressen, Stoc- colma. • Fig: 6 1974. The Tech, MIT. • Fig: 5.2 di Gunnar Lundmark, 1980. Cortesemente concessa da SCP- Fotopool, Scandia Photopress. • Fig. 5.3, 1980. Cortesemente concessa dal fotografo Hand Gedda. • Fig. 5.4, di Lars Nyberg, 1980. Cortesemente concessa da Expressen, Stoccolma. • Fig. 7.2, 1984. Cortesemente concessa dal fotografo Thore Leykauff. Altre fotografie cortesemente concesse dai soggetti. Pubblicato per la prima volta da SKA SwordPlay Books Traduzione italiana distribuita gratuitamente con il permesso dell’autore e dell’editore. SKA SwordPlay Books 3939 Victory Boulevard Staten Island, NY 10314 Web: www.swordplaybooks.com E-mail: [email protected] Indice Dedica 5 Ringraziamenti 6 Un avvertimento e un invito 7 Terminologia 8 0.1 Azioni Schermistiche . 8 0.1.1 Le posizioni e le parate . 8 0.1.2 Azioni schermistiche e vocabolario generale . 9 0.1.3 Svolgimento dei tornei . 10 0.2 Vocabolario specifico e abbreviazioni . 11 Introduzione dell’Editore 16 Gli Autori 19 Johan Harmenberg . 19 Björne Väggö . 19 Ruggero Ceci . 21 Geoff Pingree . 22 Introduzione 23 1 Antefatto e un incontro 27 1.1 Geoff Pingree: la storia di Eric Sollee . 29 1.2 Johan: le Tre Congetture . 31 2 Il Nuovo Paradigma 34 2.1 Uno schema del nuovo paradigma . 34 2.2 Qualche dettaglio in più . 35 2.3 Gestire le stoccate olimpiche . 38 2.3.1 Possibili reazioni all’AdE dell’avversario . 40 2 INDICE 3 3 Il nuovo paradigma in azione 42 3.1 Possibili Reazioni di AV alla mia AdE . 46 3.2 Conclusioni . 49 4 La nuova dimensione schermistica 51 5 Lo sviluppo della nuova dimensione 55 5.1 1975-1976: L’esercito . 55 5.2 1975-1977: gli anni di Czarnecki . 57 5.3 1975: Heidenheim . 57 5.4 1976: un Anno Olimpico, ma... 61 5.5 1977: Da Berna a Buenos Aires e oltre . 62 5.6 Un annata amara e il ritorno al MIT: 1977-1978 . 65 5.7 Geoff Pingree: il MIT avanza . 66 5.8 Joahn procede: 1978-1979 . 71 5.9 Lo sforzo finale: 1979-1980 . 72 5.9.1 Heidenheim . 74 5.9.2 Le Olimpiadi del 1980 . 75 5.10 Dopo le Olimpiadi: domande personali . 76 5.10.1 Come ci si sente a vincere un Oro Olimpico? . 78 5.10.2 Una fiaba . 81 5.10.3 Ne valeva la pena? . 81 6 Tecnica e Strategia 83 6.1 Guidare l’avversario nella tua AdE . 83 6.1.1 Parate distruttive . 83 6.1.2 Parate disorientanti . 85 6.1.3 Controllare (accorciare) la misura . 86 6.1.3.1 Saltellare . 88 6.1.3.2 Utilizzo strategico dei saltelli . 89 6.2 Resistenti compulsivi e il piede posteriore bloccato . 90 6.3 Considerazioni sul portare la stoccata . 91 6.3.1 Il braccio armato . 91 6.3.2 Velocità della punta e l’intervallo critico . 92 6.3.3 Il processo del toccare descritto matematicamente . 94 6.4 L’avversario ideale . 99 6.5 L’avversario difficile . 100 7 Björne Väggö sul nuovo paradigma 103 7.1 Saltellare . 104 7.2 Area di Eccellenza . 105 7.3 Stoccate non-olimpiche . 106 7.4 Condizioni nascoste . 106 7.5 Le Universiadi del 1981 . 107 7.6 Le Olimpiadi di Los Angeles, 1984 . 108 7.7 Nervosismo e allenamento mentale . 110 INDICE 4 7.8 Elementi chiave per una scherma efficace . 113 8 Johan: il mio approccio personale 114 8.1 Imbrogliare o non imbrogliare . 114 8.2 L’atteggiamento mentale per gli assalti . 117 8.3 Strategie per l’ultima stoccata . 119 8.4 Considerazioni tattiche . 119 8.4.1 Si dovrebbe mai deviare dal piano? . 120 8.4.2 Decidere le tattiche per un assalto . 121 8.4.3 Cosa fare se la vostra tattica migliore non funziona? . 123 8.5 Arrivare ad una competizione cruciale al picco di forma . 123 8.5.1 Due settimane di sfinimento . 123 8.5.2 Una settimana di velocità . 124 8.5.3 Una settimana di meditazione . 124 9 Conseguenze del nuovo paradigma 125 9.1 Dobbiamo cambiare il modo in cui insegniamo scherma? . 125 9.1.1 Cominciare con un repertorio vasto . 125 9.1.2 Enfatizzare la velocità nel gioco di gambe . 127 9.1.3 Accelerare l’estensione del braccio . 127 9.2 Insegnare il nuovo paradigma . 128 9.3 Il nuovo paradigma può essere contrastato? . 131 Introduzione 132 10 Postfazione 133 Appendice: Studi scientifici sulla scherma 135 Prevedere il successo nella scherma utilizzando osservazioni scientifiche di Johan Harmenberg e Ruggero Ceci . 135 Dedica Questo libro è dedicato a Eric Sollee, le cui Tre Congetture e la cui critica scrupolosa nei miei confronti nel 1973 hanno portato ai miei successivi successi schermistici e agli schemi di pensiero che sono sfociati in questo libro. 5 Ringraziamenti Ho avuto il privilegio di godere della guida, della compagnia e dello scambio di idee personali con non meno di quattro coach eccezionali: Rudolf Meckel, Eric Solle, Kaj Czarnecki e Salek Altauz. I meriti dei primi tre sono raccontati nel libro, ma Salek Altauz deve essere ringraziato per aver aggiunto gli ultimi ritocchi prima delle Olimpiadi del 1980. Indispensabile nella stesura di questo libro è stata la collaborazione con i miei co-autori Björne Väggö, Geoff Pingree e Ruggero Ceci. Il contributo di Björne non è solamente quello di essere stato un compagno di discussione per anni, ma anche di essere un carissimo amico, e dovrebbe essergli reso il merito di avermi sopportato come compagno di stanza durante tutti quei noiosi ritiri di allenamento. Anche la collaborazione del mio editore/redattore/collaboratore Steve Khi- noy è stata fondamentale per questo lavoro. Ha posto tutte le domande giuste e afferrato i concetti del nuovo paradigma in modo sorprendentemente rapido. A volte penso abbia compreso le conseguenze del paradigma meglio di quanto non abbia fatto io. Grazie anche a Malcom Fare per il suo minuzioso lavoro di revisione. Voglio anche ringraziare i giovani cadetti svedesi che mi hanno volontaria- mente permesso di cambiare il loro stile schermistico, e hanno dovuto soppor- tarmi mentre sperimentavo con diverse metodologie per insegnare il paradigma. Ho anche apprezzato le mie discussioni con Johan Bergdahl. Naturalmente voglio poi ringraziare tutti i miei amici nel mondo della scher- ma su entrambe le sponde dell’Atlantico, specialmente nei tre club che, di volta in volta, ho considerato come i miei. Questi includono il Bygdö Fäktklubb (Oslo, Norvegia) e il MIT Fencing (Cambridge, Massachusetts, USA), ma specialmente il club di scherma a Stoccolma dove ho tirato per più di 40 anni; Föreningen för Fäktkonstens Främjande (approssimativamente “L’Associazione per lo Svilup- po dell’Arte della Scherma”), chiamata anche FFF. Ho anche apprezzato la più recente collaborazione con Harvard Fencing (Cambridge, Massachusetts, USA). Per ultimi, ma non per importanza, vorrei ringraziare la mia famiglia, in special modo la mia bellissima moglie: Ulrika. 6 Un avvertimento e un invito Nello scrivere un libro sulla strategia schermistica, i concetti devono basarsi direttamente o indirettamente su concetti che si tramandano da generazioni. Ho sempre riconosciuto i contributi dei miei coach, in aggiunta, molte delle idee sono state mutuate da diverse fonti, non tutte citate nel testo. Le mie idee, in altre parole, non sono tutte originali. Credo, comunque, che una raccolta di questi concetti in un paradigma porti con sé una discreta quantità di novità. Inoltre, per presentare i concetti i maniera più chiara possibile, ho trovato necessario rendere questo libro un po’ troppo schematico (bianco o nero) per i miei gusti. Il mondo non è bianco e nero, e questo è specialmente vero per la strategia schermistica. Come scienziato non mi piace questo compromesso, ma includere tutti i distinguo, tutti i “se” e i “ma”, avrebbe allungato troppo il libro, senza aggiungere nulla in chiarezza. Se quindi ho offeso qualche lettore senza volerlo, vorrei confortarlo con il pensiero che i “se” e i “ma” potranno essere inclusi in pubblicazioni successive, mie o di altri autori. Ho provato ad essere il più onesto possibile nell’esporre le mie opinioni, e ammetto che altri possano avere le loro. Apprezzerò critiche e discussioni. Vedo questo libro solo come un primo passo nel descrivere l’attuale paradigma della strategia schermistica partendo dalla mia esperienza, e spero sinceramente che continui a svilupparsi con l’apporto di altre persone. 7 Terminologia Non è tra gli scopi di questo libro fornire un glossario completo dei termini schermistici. Comunque, la terminologia varia di paese in paese, e anche all’interno dei confini della stessa nazione. In particolare i nomi e descrizioni delle posizioni della mano hanno moltissime declinazioni, e ne abbiamo fornita una descrizione nella sezione 0.1.1. Inoltre, per molte delle azioni usuali i termini utilizzati per indicarle qui potrebbero non esserlo affatto. Alcune sono descritti nella sezione 0.1.2. La struttura dei tornei è stata sottoposta a un continuo cambiamento durante il periodo coperto da questo libro; le differenze tra quella di allora e le attuali sono riassunte nella sezione 0.1.3. Per finire, il Nuovo Paradigma Schermistico, il principale soggetto di questo libro, ha richiesto la definizione di un nuovo vocabolario. A questo proposito, il lettore dovrebbe prestare attenzione alla sezione 0.2, che include anche altre abbreviazioni e termini che potrebbero non essere familiari ad un lettore non americano.