Henning Larsen, il ‘maestro della luce’ danese

L’architetto danese Henning Larsen è scomparso lo scorso 22 giugno a all’età di 87 anni. Ad annunciarlo è una nota ufficiale dello studio Henning Larsen Architects, fondato dall’architetto nel 1959.

Annoverato tra le figure di riferimento dell’architettura danese contemporanea, Larsen ha firmato in più di cinquant’anni numerose opere in Danimarca e nel resto del mondo. Uno dei suoi più recenti lavori, la Sala concerti e conferenze Harpa a Reykjavík in Islanda, è stato recentemente insignito con il premio più ambito dell’architettura europea, il Mies van der Rohe Award.

“L’importanza di Henning Larsen per l’architettura va oltre i suoi progetti”, spiega la nota stampa dello studio. “Larsen ha ispirato generazioni di architetti danesi e internazionali con iniziative come il giornale d’architettura Skala, pubblicato per oltre 10 anni. Il suo approccio unico all’architettura, che combina un occhio analitico con un raffinato gusto artistico, gli ha permesso di porre l’esatta questione da cogliere in ogni progetto. I suoi strumenti sono stati lo spazio e la luce naturale”.

Sono moltissimi i riconoscimenti che ha conquistato Larsen nel corso della sua carriera. Tra i più recenti, si ricorda il Praemium Imperiale nel 2012, il cosiddetto “Nobel delle arti” giapponese, vinto in passato da personalità come Toyo Ito, Peter Zumthor e Zaha Hadid.

Tra i molti progetti curati, due strutture storiche a Riyadh in Arabia Saudita, il Ministero degli affari esteri (1984) e l’ambasciata danese (1987), la Malmö City Library (1997), la Copenhagen Business School Dalgas Have (1989), la Enghøj Church (1994), il (1996) e la Royal Danish Opera (2004).

Sebbene non fosse più coinvolto direttamente nei lavori dello studio da lui fondato, Larsen ha continuato fino alla fine a seguire l’evoluzione dei progetti e a discuterne i dettagli con il suo team. Tra i suoi ulteriori contributi, la costituzione della Henning Larsen Foundation nel 2001, con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’architettura nel senso più ampio. Notevole anche il suo impegno da docente, presso la scuola di architettura della Royal Danish Academy of Fine Arts di Copenhagen, dal 1968 al 1995.

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