Sovranità Dell'occidente
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COVER_187.qxp_copertina 15/01/19 17:33 Pagina 1 2018 AFFARI I R E T ESTERI S E I RIVISTA TRIMESTRALE R A F F A 187 ANNO LIX - NUMERO SPECIALE - INVERNO 2018 - N. 187 •• AFFARI_ESTERI_187_OK.qxp_Layout 1 15/01/19 17:32 Pagina 1 AFRFIVAISTRA TIR IMEESTTRALEE RI ANNO LIX - INVERNO 2018 - N. 187 •• AFFARI_ESTERI_187_OK.qxp_Layout 1 15/01/19 17:32 Pagina 2 •• AFFARI_ESTERI_187_OK.qxp_Layout 1 15/01/19 17:32 Pagina 3 AFFRIAVISRTA TIR IEMESTRTALEE R I ANNO LIX - NUMERO SPECIALE INVERNO 2018 - N.187 Stati Uniti, Russia, Cina. La necessità di un accordo Achille Albonetti 5 Sovranità dell’Occidente Ferdinando Salleo 19 Se il campo del vicino è in fiamme... Giuseppe Cucchi 28 La fine del Trattato INF Carlo Jean 32 La “tela di fondo” del problema debitorio italiano Adriano Benedetti 47 Lo Stato dell’Unione Europea Giovan Battista Verderame 55 Il Partenariato strategico UE-GB Flavio Mondello 65 L’era nucleare, la fine dell’Europa e l’Italia A. A. 79 Per un’Unione Europea a più felicità Maria Grazia Melchionni 107 Una politica estera per la sinistra Guido Lenzi 112 La Libia e le Nazioni Unite 115 L’Afganistan dall’invasione americana ad oggi Edoardo Almagià 123 Come i “Mezzi - americani” vinsero Geoffrery Wawro 142 la Prima guerra mondiale Pechino - Vaticano - Taiwan Chiara De Gennaro 142 L’innovazione tecnologica Michele Nones 147 nei settori civile e militare: Oltre il dual use La fine della Storia. Dove e quando A.A. 157 La Repubblica di San Marino Giovanni Armillotta 182 Nuovi aspetti dei conflitti armati; Giorgio Bosco e Umberto Montuoro 192 il problema delle armi autonome La Politica e i Sentimenti Annalisa Chirico 199 Intervista sulla Cina Luca Ciarrocca 202 Luigi Vittorio Ferraris Guido Lenzi 209 Grazie a Luigi Vittorio Ferraris Stefano Pilotto 213 Direttore Responsabile ACHILLE ALBONETTI Direzione, redazione e amministrazione: Via Riccardo Zandonai 11, 00135 Rom a - Telefono e fax 06/36306635, Cellulare 335/6873326, e-mail: [email protected] Una copia Euro 11 - Ab - bonamenti per l’interno Euro 44, abbonamenti per l’estero Euro 50 Versamenti sul c/c banca - rio Intesa San Paolo, Viale Regina Margherita, 47, 00198 Roma IBAN IT56K0306905048003082780191 . 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Il Consiglio Direttivo dell’AISPE è così composto: Presidente VIRGINIO ROGNONI ACHILLE ALBONETTI LUIGI GUIDOBONO CAVALCHINI GAROFOLI GIOVANNI ASCIANO GIANNI LETTA MASSIMO D’A LEMA SERGIO MARCHISIO LAMBERTO DINI GIAN GIACOMO MIGONE GIANFRANCO FINI FIORELLO PROVERA FRANCESCO PAOLO FULCI GIULIO TREMONTI Segretario GIOVANNI ASCIANO I fondatori storici dell’Associazione Italiana per gli Studi di Po li tica Este - ra (AISPE) e della Rivista “Affari Esteri ” sono: Giuseppe Medici, Attilio Cat - tani, Michele Cifarelli, Aldo Garosci, Guido Gonella, Attilio Piccioni, Pie tro Quaroni, Carlo Russo, Enrico Serra, Giovanni Spadolini e Mario Zagari. Il Comitato “Amici della Rivista Affari Esteri” è così composto: Edoardo Almagià, Gabriella e Niccolò d’Aquino, Sandro Buzzi, Angiolo Ceroni, Marco Giaconi, Maria Grazia Perna, Giancarlo Pezzano, Domenico Pio Riitano, Ma - rio Sancetta e Guglielmo Spotorno. L’AISPE ha sede in Via Riccardo Zandonai 11, 00135 Roma. La Rivista “Affari Esteri” mette a disposizione dei suoi lettori nella rete internet questo numero sul sito del Ministero degli Esteri http:// www.esteri.it/mae/doc/ministero.pdf I lettori possono consultare sul sito www.affari-esteri.it, oltre a que - sto numero : – i numeri precedenti dall’Estate 2004 all’ Estate 2018; – gli indici generali 1969-2018 per volumi e per autori, completi degli indici dei documenti e delle rubriche. Il sito Internet di “Affari Esteri” è stato creato ed è aggiornato dal pro - fessor Giovanni Armillotta. La Direzione della Rivista e il Consiglio Direttivo dell’AISPE gli esprimono la loro gratitudine e desiderano estenderla a Fran - ca Ceroni per la sua collaborazione nella messa a punto redazionale dei testi e nella realizzazione grafica. “Affari Esteri” ha l’esclusiva per tutti gli articoli che stampa. La loro pubblicazione non implica necessariamente il consenso della Rivista con le opinioni e i giudizi che vi sono espressi. •• AFFARI_ESTERI_187_OK.qxp_Layout 1 15/01/19 17:32 Pagina 5 Il Trimestre STATI UNITI RUSSIA CINA La necessità di un accordo di Achille Albonetti 1. St ati U niti . Il 19 Dicembre 2018, all’antivigilia di Natale, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un tweet ha dichiarato: “Abbiamo sconfitto l’ISIS in Siria, che, a mio avviso, è l’unico motivo per stare in quel Paese durante la mia Presidenza”. Con - temporaneamente, ha ordinato il rimpatrio dei duemila militari delle Forze speciali americane presenti nel Nord Ovest della Siria. 2.Il Pentagono, fermamente contrario alla decisione, ha di - chiarato, tuttavia, che “gli Stati Uniti continueranno a collaborare nella regione con i nostri amici”. 3.Il Ministro della Difesa, il Generale dei Marines Mattis, il giorno dopo la decisione di Trump di ritirarsi dalla Siria, ha dato le dimissioni con una lunga lettera, nella quale ha illustrato la sua ferma opposizione alla decisione del Presidente americano. 4.Le dimissioni del Generale Mattis avrebbero dovuto essere operative nel Febbraio 2019. Trump, tuttavia, infuriato, lo ha di - missionato a partire dal 1° Gennaio 2019 e lo ha sostituito con il Vice, un ex dirigente della società area Boeing. 5.Dopo le dimissioni nel 2017 del Consigliere per la Sicurezza Nazionale Generale Mc Master e quelle recenti del Capo di Gabinetto Generale Kelly, Mattis è il terzo Generale, che lascia il Presidente Trump. 6.Numerosi esponenti del Senato e della Camera – anche del Partito Repubblicano – hanno manifestato la loro sorpresa e op - posizione all’improvvisa decisione di Trump di abbandonare mili - tarmente la Siria. Così hanno fatto anche la May, Macron e la Merkel. Occorre ricordare che gli Stati Uniti erano a capo di una Coalizione militare internazionale contro il terrorismo, della quale facevano parte il Regno Unito, la Germania, la Francia, l’Italia e molti altri Paesi. 7.Il Presidente della Russia Putin si è congratulato pubblicamente •• AFFARI_ESTERI_187_OK.qxp_Layout 1 15/01/19 17:32 Pagina 6 6 AFFARI ESTERI per la decisione di Trump di ritirarsi militarmente dalla Siria. Probabilmente, ne era stato preavvertito. 8.Sembra che, sia il Ministro degli Esteri americano Pompeo, sia il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Ambasciatore Bolton, abbiano sostenuto la decisione di Trump, malgrado le loro recenti dichiarazione a favore della presenza militare americana in Siria per sconfiggere il terrorismo e l’ISIS. Lo stesso aveva fatto l’Inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, che ha dato le dimissioni contemporaneamente al Generale Mattis. 9.Probabilmente, sia Trump, sia Pompeo, sia Bolton hanno avuto assicurazioni da Putin e da Erdogan che non si approfitte - ranno della decisone americana di abbandonare militarmente la Siria. Con Erdogan Trump si era intrattenuto a lungo il 30 Novembre 2018, durante la Conferenza del G.20 a Buenos Aires e si era sentito al telefono anche dopo. 10.Da segnalare il silenzio di Israele, dell’Egitto e dell’Arabia Saudita. L’Iraq ha dichiarato che manterrà il suo contingente mi - litare nel Nordest della Siria in appoggio delle truppe curde. A sorpresa, il Presidente Trump, alla vigilia di Natale, si è recato in Iraq ed ha dichiarato che i 5.000 militari resteranno nel Paese per combattere il terrorismo. È la prima volta che Trump, dopo due anni al potere, visita truppe americane all’estero. 11.La tregua in Siria continua nella zona demilitarizzata di Idlib, probabilmente è garantita dalla Russia e dalla Turchia. 12.Si vedrà nei prossimi giorni quali conseguenze avrà l’im - provvisa e straordinaria decisione di Trump, poiché la presenza militare degli Stati Uniti in Siria aveva un’importanza fondamentale sia per la lotta contro il terrorismo internazionale – tutt’altro che sconfitto – sia per i rapporti con l’Iran, l’Iraq, il Libano, la Gior - dania, Israele ed anche l’Afganistan, cioè tutto il Medio Oriente. 13.Trump, contemporaneamente alla decisione di ritirarsi mi - litarmente dalla Siria, ha deciso di ritirare 7.500 soldati dall’Af - ganistan, cioè la metà del contingente americano, che, a sua volta, fa parte di una Coalizione internazionale. 14.Ricordiamo, infine, che la decisione di Trump di portare a casa tutti i militari americani all’estero – in particolare, quelli nelle zone combattenti – è nel suo programma elettorale e lo •• AFFARI_ESTERI_187_OK.qxp_Layout 1 15/01/19 17:32 Pagina 7 IL TRIMESTRE 7 favorirà notevolmente nelle elezioni presidenziali del 2020. Lo stesso obiettivo, del resto, era nel programma del suo predecessore, Barack Obama, che non si è mai voluto impegnare militarmente in Siria, nemmeno allorquando il Presidente Assad ha usato armi chimiche. 15.Il 6 Novembre 2018 hanno avuto luogo negli Stati Uniti le elezioni di Medio termine. Tra due anni ci saranno le elezioni pre - sidenziali. 16.La maggioranza degli osservatori ha notato che né il Partito Repubblicano al potere con il Presidente Donald Trump, né il Partito Democratico all’opposizione hanno vinto. 17.Il Partito Democratico ha, però, ottenuto quaranta seggi in più alla Camera dei Rappresentanti, passando dalla minoranza alla maggioranza. Il Partito Repubblicano ha ottenuto due seggi in più al Senato. 18.La maggioranza del Partito Democratico alla Camera dei Rappresentanti potrebbe rendere difficile l’approvazione delle leggi presentate dal Governo in carica. Potrebbe, inoltre, essere tentata dall’avviare la procedura dell’impeachment , sulla base del Rapporto del Procuratore Speciale Muller, ove contenesse accuse all’operato del Presidente Trump.