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BENE IN VISTA <DNXOWB3XEOLUHGD]6G/B[75LQGG Il Salone 2014 Un Salone bene in vista Nel corso degli anni, il Salone Internazionale del Libro è diventato la casa di tutti quelli che continuano a riconoscere nel libro un valore primario e irrinunciabile, quale che sia il supporto con cui si offre, cartaceo o digitale. Editori, autori, traduttori, librai, bibliotecari, lettori ci si muovono a loro agio, come tra mura domestiche. È anche grazie a loro che il programma del Salone può dispiegare tutta la gamma delle sue attrazioni. Ci sono le star, certo: ma anche le sorprese, gli emergenti, i personaggi magari meno noti al grande pubblico ma capaci di coinvolgerci sempre. Come il !nanziere e !lantropo George Soros, il critico d’arte Jean Clair, il fotografo-narratore Steve McCurry, il pianista Alfred Brendel, e Douglas Hofstadter, un logico-matematico che si occupa di intelligenze arti!ciali ma è capace di saldare in sé le due culture, la letteraria e la scienti!ca. Filo conduttore di questa 27a edizione è il Bene. Il Bene nell’era digitale, nelle sue implicazioni !loso!che, etiche, storiche, letterarie e neuroscienti!che. Un tema che esplora i nuovi con!ni dell’etica pubblica e privata, a cominciare da Susanna Tamaro che terrà la prolusione inaugurale. E un tema legato a doppio !lo all’Ospite d’onore: la Santa Sede: una presenza storica, frutto di un cammino partito da lontano ma sorprendentemente coincidente con le novità del ponti!cato di Papa Francesco. La Santa Sede porta a Torino, in un padiglione di forte suggestione, i tesori di una cultura che ha nutrito di sé l’Occidente, e protagonisti di grande rilevanza come il segretario di Stato cardinale Pietro Parolin e il cardinale Gianfranco Ravasi.
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