Il personaggio

Per la prima volta il noto imprenditore lumezzanese si «confessa» Giampietro Ghidini: la vita è tutta un’impresa di Egidio Bonomi

iampietro Ghidini, ovvero, la del vocabolo, mai cedendo alle ten- G vita è tutta un’intrapresa. Col tazioni dei facili (insidiosi) guadagni piacere di farlo quotidianamente, della Borsa e della finanza, anche assiduamente, non certo per appaga- nei momenti in cui bastava mettere re il senso di ricchezza - per questo lì un bel mucchietto di “palanche” avrebbe potuto mettersi in assoluta per vederlo trasformato rapidamen- tranquillità da decenni - ma per as- te in collina. Solo e sempre voglia secondare l’irrefrenabile istinto che di fare industria, vederla crescere, gli viene da una terra d’imprendito- come creatura che si fa di giorno in ri come , terra che può giorno, grazie alle specifiche capaci- vantare, senz’ombra di smentita, tà, all’intuizione, alla previsione, al d’avere “prodotto” i maggiori indu- coraggio, spesso, perché il rischio è striali bresciani. companatico giornaliero di chi ma- Giampietro Ghidini è forse l’im- neggia lavoro per sé e per gli altri. prenditore che più di tutti ha segnato Oggi il comm. Giampietro veleggia il mezzo secolo trascorso con la sua verso i 69 anni (a fine anno), portati molteplice, variegata, variata attività. con energia, come del resto è stata Pochi, o forse nessuno, è passato con tutta la sua vita. E’ coadiuvato dai successo dalla produzione iniziale di figli Giacomo e Pieralberto ai quali posateria, al sifoname, ai tubi e alle la- ha saputo infondere lo stesso spiri- miere di rame, alla siderurgia, all’agri- to d’intrapresa suo e la dedizione coltura in grande stile, all’alberghiero al lavoro che vuole il “padrone”, di lusso, all’attività immobiliare, alla com’era chiamato fino a non molto produzione d’energia elettrica. tempo fa con sfumatura dispregiati- Imprenditore allo stato puro, ossia va, in fabbrica prima dei dipendenti Giampietro costruttore d’impresa nel pieno senso Ghidini e ultimo ad andarsene. Certo, l’atti-

43 Villa Fenaroli - Palace Hotel vità del Gruppo ha assunto propor- dopoguerra ha saputo ricostruire arriva in fabbrica uno dei più grossi zioni vaste, per cui è fondamentale l’Italia, pur non avendo avuto l’op- commercianti di metalli dell’epoca, la schiera dei collaboratori. portunità d’assecondare anche con Tonoli di Milano per proporre un or- Giampietro Ghidini ha mostrato lo studio le innate virtù d’intrapresa. dine. Papà Faustino lo dirotta con un d’avere occhio, come si suol dire, an- E’ per questo, come narra con uno rapido: “Vada da mio figlio”, e To- che qui: grande l’imprenditore, gran- spillo di giusto orgoglio, che “inco- noli torna poco dopo, quasi smarrito di i presidenti, soprattutto se sanno mincia a lavorare” - perché così si dicendo: “Ma in ufficio c’è un ragaz- avvalersi di collaboratori validi. Il dice per tutti nella Lumezzane del zino”. “Vada, vada, non si preoccu- comm. Giampietro è saldamente in fare - nel 1952, a tredici anni (ma io pi”. Giampietro era già in plancia. plancia alle sue attività ed è sempli- so che anche a undici già armeggia- A tredici anni s’occupava del deli- cemente straordinario come riesca a va con le macchine di pressafusione) catissimo settore - e non soltanto di seguirle capillarmente, grazie anche nella piccola fabbrica di papà Fausti- quello - degli acquisti della materia ad una memoria... industriale fuori no, ricordato sempre da lui con gra- prima. Cosa che fa ancora oggi, nel del comune, ad un’attenzione al par- titudine ed un velo di commozione. bailamme delle borse metalli, in pe- ticolare che sa di prodigioso, fino al Allora produceva posate in ottone, renne fibrillazione, alle prese con pezzetto di carta da far raccogliere, sei operai alle dipendenze. acquisti di rame, ottone, zinco, rot- alla bottiglietta lasciata su un tavolo Il ragazzo Giampietro era già in sta- tami di ferro a migliaia di tonnellate e fatta rimuovere, all’angolo da ripu- to di responsabilità elevata: “Devo ogni giorno. lire perché le aziende siano specchio molto a mio papà Faustino - dice Lo incontro in uno degli uffici, so- d’ordine e d’efficienza. ricordandolo con un sospiro - Lui briamente… sobri, lindi, in ordine Giampietro Ghidini appartiene alla mi ha lasciato fare, dandomi piena perfetto, delle Trafilerie Ghidini di razza, in via d’estinzione, degli im- fiducia”. E a questo proposito vale Lumezzane. La storia del suo Grup- prenditori fatti da sé, quella che dal un episodio ad illuminare: un giorno po comincia a correre nel 1957 -

44 come narra - con il nuovo stabili- l’Imperiale di S. Margherita Ligure menti sono una ricchezza industriale”. mento di Lumezzane per produrre e, gioiello autentico, il Villa Fena- Per questo non ti sei mai fatto tenta- sifoni. Non più posate, dunque. roli Hotel Palace, di , tutti re dalla finanza e dalla Borsa? Nel 1963 altra fabbrica, sempre in cinque stelle. Nel settore energetico “L’industriale deve fare l’industria- valle, con una concezione moderna, figura l’acquisizione della centrale le. Il finanziere il finanziere. La re- tanto che a Lumezzane gli davano del elettrica sul Mella a Gardone VT. gola aurea, seguita anche dai miei matto: “Ghidini vuole costruirsi una Ampio anche il patrimonio immo- figli - bravi davvero a seguirmi nel chiesa”, dicevano, perché l’altezza biliare. Oggi il Gruppo Ghidini dà sacrificare tempo e divertimento - è era di sette metri per consentire alla lavoro ad oltre mille dipendenti. quella che non devi mai ipotecare il gru ponte d’operare spaziosamente. C’è di che farsi una testa così… dico futuro mettendo a rischio quello che Non solo, ma la fabbrica (come tut- a Piero (come confidenzialmente è hai creato”. te le costruzioni successive) aveva, chiamato). La più grande soddisfazione? come connotato indispensabile, la “Amo diversificare. E’ il mio carat- “Il lavoro! Non mi pesa. Devo rin- solidità del cemento armato senza tere innovativo. Non faccio fatica a graziare il padre eterno, oltre a quel- risparmio. Nel 1972 la costruzione cambiare settore”. lo mio terreno, che mi ha dato capa- della Silmet di Torbole Casaglia Qual è quello che oggi ti dà più sod- cità di capire alla svelta, e quindi di (oggi 100 mila metri quadrati co- disfazione? decidere velocemente”. perti) e l’entrata nel settore minato “La siderurgia. Ha richiesto grandi in- Il tuo gruppo non ha praticamente dei tubi di rame. Accanto ai tubi, vestimenti, ma è in sviluppo continuo”. soci che non siano i familiari. più recentemente, la produzione di Il segreto del successo? “Sono sempre stato leader. Non posso lamiera di rame da 2,50 metri, una “Al primo posto l’umiltà, poi la farmi condizionare da soci estranei”. nicchia, unica in Europa. Nel 1983 partecipazione alla creatività... Il momento attuale? Ghidini rileva la Eredi Gnutti di devi esserci, insomma, tu devi dare “E’ difficile in sé, ma anche per la Lumezzane (35 mila metri quadrati l’input… poi le cose vanno”. mancanza di materia prima. Siamo coperti), divenuta Ghidini Trafilerie Come sei finito nell’alberghiero? all’assurdo: in siderurgia c’è tanto e la riporta all’antico splendore. “Per caso. Nell’84 avevo accom- lavoro, ma manca la materia prima”. Nel 1997 realizza a Rodengo Saiano pagnato un cliente al Vittoria, Ia- In questo settore hai investito re- lo stabilimento della Ghidini Fausti- chim Hatta Beregasi, libanese, ed centemente ad una cifra no Bosco, per tubi e sifoni in plasti- ero rimasto colpito dalla bellezza astronomica per ricavare una nuova ca, filiata dall’originaria Casa madre architettonica dell’albergo. Il clien- trafileria di 600 metri per 40… di Lumezzane, tuttora viva. ti mi dice: ti piace? Sì, rispondo. E “Mi ha sempre spaventato l’infla- Nel 2000 il debutto nella siderurgia lui: vedo che sei impressionato, e zione, per questo investo immedia- con l’acquisizione dell’acciaieria io ti dico che lo comprerai. Profezia tamente tutte le risorse prodotte”. Stefana di Nave ed Ospitaletto, se- avveratasi non molto tempo dopo, Il futuro? guita, l’anno scorso, dall’acquisizio- quando l’albergo, ormai chiuso, fu “Difficile. La concorrenza cinese ne della Profilati Nave. E qui siamo messo in vendita”. avanza a ritmi impressionanti nel alla parte strettamente industriale. E l’acquisto di Paullo? campo manifatturiero. Si salvano Nel frattempo Ghidini avava spaziato “Era il ’73. Sul Sole 24 Ore vedo quelli che fanno tecnologia ed han- in agricoltura, con l’azienda “Paullo” che c’è l’asta per quell’azienda che no pochi oneri finanziari. Poi c’è la di Fiorenzuola (Piacenza) 700 ettari era stata di Arrigoni, quello dei fa- burocrazia, vera palla al piede delle e quasi mille capi di bestiame d’alta mosi pelati. Non ho i soldi, ma la imprese e non soltanto di quelle: si va selezione. Più recentemente con altri mia banca, o meglio, il signor Bar- dalle concessioni edilizie in industria, 700 ettari a Montespertoli (Firenze) tolini, direttore d’allora del Credito ai lacci d’ogni sorta, alle scartoffie da per produrre vino ed olio pregiati, Italiano, mi finanzia al 60% sulla fi- produrre, alla mancanza di decisioni foraggio e cereali, nonché riserva di ducia… ed eccomi agricoltore, subi- rapide per le infrastrutture, ai tempi caccia ed agriturismo. to con investimenti massicci, come infiniti di realizzazione… in Europa Altra azienda agricola, un centinaio l’acquisto di 600 capi di bestiame vanno molto più veloci di noi”. di ettari, a S. Pietro in Cerro (Piacen- con pedigree dal Canada”. Pessimista? za). Nel settore alberghiero, accanto La vita passata ad investire, posso “No, realista. Poi, come sempre, chi all’Hotel Vittoria, suo primo amore, dire così? ha filo da filare, fila!”. sono giunti, via via, il Villa Cortine “E’ vero, ma bisogna avere la forza d’in- Egidio Bonomi di , il Savoia di Campiglio, vestire per ammortizzare. Gli ammorta- Giornalista

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