Relazione del Consiglio di Amministrazione

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione relativa all’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2008

6 Signori soci, la presentazione di questo bilancio coincide con il cinquantenario di fondazione della nostra “Cassa Rurale ed Artigiana” oggi “Banca di Credito Cooperativo”, costituita il 28 maggio 1959 in un locale della Pro Loco di Bellegra da 13 agricoltori, 9 impiegati, 6 artigiani, 2 insegnanti e 2 commercianti.

Cinquant’anni di vita non sono pochi nemmeno per una società cooperativa ed abbracciano un periodo nel corso del quale la società e l’economia sono radicalmente cambiate.

Anche la nostra banca è profondamente mutata, seguendo l’evoluzione del contesto sociale e del sistema bancario, ma sempre fedele ai principi che l’hanno ispirata e conservando la forma cooperativa.

In tutti questi anni, lo spirito che ha animato il Consiglio è stato sempre quello di rendersi utile alla comunità e di coglierne i problemi per contribuire a risolverli.

La storia della nostra Cassa, intrecciata con quella di Bellegra e dei dintorni, è raccontata in un libro che sarà presentato nel corso del 2009.

Torniamo all’oggi e presentiamo la relazione al bilancio 2008, redatta ai sensi delle vigenti disposizioni, al fine di illustrare la situazione dell'impresa e di descrivere l'andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui la stessa opera.

Reputiamo opportuno esporre, in premessa, le linee evolutive delle più importanti variabili d'ambiente e di mercato, nonché la situazione economica generale e quella del mercato di riferimento.

L’esercizio 2008 che ci accingiamo ad analizzare è il primo del mandato del rinnovato Consiglio di Amministrazione che è stato chiamato a guidare l’Istituto per il triennio 2008-2010.

Al Presidente Fausto Gaetani e ai Consiglieri Gianfranco Ciani, Lello Spoletini e Augusta Iacovelli, che hanno inteso non ricandidarsi in occasione del rinnovo delle cariche sociali, desideriamo rivolgere un caloroso ringraziamento per l’opera svolta con grande competenza e fattiva collaborazione.

Ai nuovi amministratori il compito, non facile, di progettare il futuro, di conservare e rafforzare la nostra Banca di Credito Cooperativo, di renderla sempre più responsabilmente partecipe dello sviluppo economico, culturale e sociale del nostro territorio.

E’ con questo spirito, nel corso del 2008, la nostra Cooperativa di Credito si è ulteriormente affermata come operatore creditizio al servizio dei soci e delle comunità locali di riferimento, consolidando il proprio

7 armonico sviluppo e il suo radicamento sul territorio.

L'attività è proseguita dando sempre nuovi contenuti ad una missione che ha assunto maggiore centralità anche sul piano statutario, con un indirizzo ancora più preciso nell'azione volta a coniugare l'anima di impresa con l'anima sociale.

Significative e numerose sono state le iniziative che hanno dato spessore alla nostra responsabilità sociale, producendo sempre nuovo valore nei rapporti con i portatori di interesse della Banca: i soci, i dipendenti, i clienti, il movimento, le istituzioni e le comunità locali.

La crescita ed il progresso economico e sociale delle nostre comunità continuano ad essere la nostra guida ed il nostro percorso, consapevoli che l’intervento creditizio sia teso alla realizzazione di un beneficio cooperativo.

Costante è stato il riferimento etico nella nostra attività creditizia e finanziaria, arricchendo il capitale di conoscenza e fiducia nelle relazioni con la clientela acquisita negli anni.

La nostra vocazione valoriale è stata alla base dello sviluppo commerciale, consentendo di cogliere nuovi traguardi dal punto di vista gestionale e patrimoniale: la Banca ha conseguito una redditività positiva nonostante un contesto di mercato sempre più selettivo e concorrenziale oltre che pervaso da una crisi economica e finanziaria di natura mondiale .

Prima di entrare nella specifica trattazione degli abituali temi di bilancio, riteniamo doveroso rinnovare il nostro sentito cordoglio ai familiari dei soci che nel corso dell’anno ci hanno lasciato.

ECONOMIA IN GENERALE

Contesto macroeconomico La crisi che dall'estate del 2007 ha investito i mercati finanziari internazionali, aggravatasi nel settembre scorso dopo il fallimento della Lehman Brothers, con i conseguenti problemi di liquidità sui mercati interbancari e il crollo delle quotazioni azionarie, si sta ripercuotendo sull'attività economica internazionale.

L'economia mondiale ha registrato un progressivo deterioramento dell'attività nel corso dell'anno, risentendo della forte caduta dei prezzi delle attività finanziarie, della riduzione della disponibilità di credito, del peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese.

Anche le economie emergenti, che negli ultimi anni avevano costituito il motore della crescita internazionale, sono state profondamente investite dalla crisi, risentendo del deflusso

8 di capitali esteri, conseguente alla liquidazione di investimenti azionari e obbligazionari da parte di banche e fondi di investimento internazionali.

Conseguentemente, nel 2008, il prodotto interno lordo è cresciuto solo dello 0,7% nell’Area dell’Euro, mentre nel nostro Paese è diminuito dell’1%. L’inflazione al consumo è stata a fine anno pari al 2,4% contro l’1,6% dell’Area Euro.

Sul piano mondiale la crisi si è conclamata come la più grave dalla grande depressione del 1929. Mercati finanziari e sistema bancario L’assetto della finanza mondiale è profondamente mutato nel corso dell’anno con l’insolvenza di diverse grandi istituzioni finanziarie statunitensi ed europee: alcuni importanti istituti sono scomparsi, molti altri sono stati oggetto di vaste e inusuali operazioni di salvataggio pubblico.

I governi e le banche centrali sono intervenuti in modo coordinato a livello internazionale, assicurando liquidità e continuità dei flussi di finanziamento all’economia, ampliando le garanzie in essere sui depositi bancari e rafforzando in molti paesi la posizione patrimoniale degli intermediari in difficoltà.

Nel corso dell’anno le condizioni monetarie sono state decisamente allentate: il tasso di riferimento della BCE è diminuito dal 4,25% di inizio anno al 2,50% di fine dicembre 2008. Con due ulteriori interventi, il 21 gennaio e il 5 marzo di quest’anno, il tasso ufficiale è stato portato all’1,50%.

Le banche italiane, malgrado tutto, hanno dimostrato di essere in condizioni migliori rispetto ai maggiori intermediari internazionali, in virtù di un grado contenuto di leva finanziaria, un modello imprenditoriale saldo nel proprio ancoraggio alla tradizionale attività creditizia, un quadro regolamentare e una vigilanza prudenti.

Con riferimento all’attività bancaria, i prestiti erogati, ancora in espansione nella prima parte del 2008, sono andati decelerando nel secondo semestre.

A fine anno gli impieghi hanno registrato un aumento del 4,9% contro il 9,8% del 2007. Positivo l’andamento della raccolta diretta, cresciuta del 12,5% rispetto al 7,9% dell’anno precedente. Le sofferenze lorde sono diminuite del 12,9%. In rapporto agli impieghi esse risultano pari al 2,3%, in flessione rispetto al 3% di fine 2007. LA SITUAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO

Nel corso del 2008 si è assistito ad un forte sviluppo dell’attività di intermediazione svolta dalle BCC-CR, soprattutto con riguardo alla funzione di finanziamento.

Le BCC-CR hanno visto confermata la solidità e l’efficacia del loro modello di business e delle scelte strategiche intraprese, fondate sulla identità di banche mutualistiche del territorio. Esse 9 costituiscono un patrimonio da tutelare e valorizzare; da attualizzare e trasmettere attraverso una cultura sempre più competente e coerente e con l’utilizzo di strumenti sempre più innovativi ed efficienti.

Assetti strutturali E’ proseguita, nel corso dei dodici mesi, la crescita degli sportelli delle BCC; a fine anno 2008 si registrano 438 banche (pari al 54,3 per cento del totale delle banche operanti in Italia), con 4.044 sportelli (pari al 11,9 per cento del sistema bancario). Gli sportelli sono ora diffusi in 98 province e 2.589 comuni.

Gli sportelli delle BCC-CR sono aumentati del 4,7 per cento, misura leggermente inferiore alla crescita registrata per il resto del sistema bancario (+5,2 per cento).

A dicembre 2008 le BCC-CR rappresentavano ancora l’unica presenza bancaria in 542 comuni italiani, mentre in altri 507 comuni avevano un solo concorrente.

Il numero dei soci delle BCC-CR era pari a settembre 2008 a 925.967 unità, con un incremento annuo del 7,1 per cento.

Il numero di clienti affidati delle BCC-CR ammontava, a settembre, a 1.575.651, con un incremento annuo del 2,5 per cento, mentre il sistema bancario registra un incremento minore (+0,9 per cento).

E’ proseguita, infine, la crescita dei dipendenti all’interno della categoria (+4,4 per cento), a fronte di una riduzione registrata nell’insieme delle altre banche (-0,7 per cento): il numero dei dipendenti ammontava a dicembre ad oltre 30 mila unità; ad essi vanno aggiunti i circa 3.000 dipendenti di Federazioni Locali, società del Gruppo Bancario Iccrea, Casse Centrali e organismi consortili.

Le poste dell’attivo e del passivo Con riguardo all’attività di intermediazione, nel corso del 2008 si è assistito, come già accennato, ad uno sviluppo significativo dell’attività di impiego delle BCC-CR e ad una crescita della raccolta in linea con la media del sistema bancario.

Gli impieghi economici delle BCC-CR ammontavano a novembre a 114.742 milioni di euro, con un tasso di crescita annua del 10,3 per cento, superiore di oltre tre volte a quello registrato per il sistema bancario complessivo (+3,4 per cento).

A fronte dell’intensa attività di finanziamento descritta, l’analisi della rischiosità del credito delle banche della Categoria, nel corso degli ultimi dodici mesi, ha evidenziato l’acuirsi di alcuni segnali di criticità già evidenziati nel corso del precedente esercizio: i crediti in sofferenza sono cresciuti

10 notevolmente in tutte le aree del Paese e le partite incagliate, storicamente sovradimensionate nella Categoria, hanno segnato un ulteriore significativo incremento.

Nel dettaglio, i crediti in sofferenza risultano incrementati ad un ritmo superiore a quello degli impieghi economici, mediamente del 16,5 per cento ma con punte di oltre il +30 percento annuo in alcune Federazioni locali. A novembre 2008 il rapporto sofferenze/impieghi era pari per le BCC-CR al 2,7 per cento (2,6 per cento a fine 2007), superiore di due decimi di punto a quanto rilevato nel sistema bancario complessivo (2,5 per cento).

Le partite incagliate risultavano in crescita dell’11,3 per cento annuo a giugno 2008. Il rapporto incagli/impieghi è pari nella media della categoria al 3,1 per cento a giugno 2008 (contro l’1,5 per cento del sistema bancario complessivo), ma la situazione appare assai differenziata a livello di federazione e di singola banca.

La raccolta complessiva delle BCC si è sviluppata negli ultimi dodici mesi ad un tasso significativo (+12,3 per cento), pressoché in linea con la media rilevata nel sistema bancario se escludiamo le emissioni obbligazionarie che, nelle altre banche, sono state in gran parte riacquistate da altri istituti di credito. La quota delle BCC nel mercato della raccolta “da residenti” è pari, a novembre 2008, all’8,9 per cento.

Azioni e strumenti per una mutualità efficiente: il Fondo di Garanzia Istituzionale: acceleratore di efficienza Numerose sono state le realizzazioni di questo periodo.

Il Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo (FGI) si presenta come una straordinaria opportunità di rafforzamento della rete e di potenziamento della sua efficienza ed efficacia. Uno strumento concepito e realizzato secondo una visione e una metodologia mutualistiche.

Il FGI è stato costituito lo scorso 25 luglio dalle 15 Federazioni Locali, come prima tappa fondamentale del percorso che sta portando al riconoscimento formale da parte della Banca d’Italia. Ad oggi vi hanno aderito la stragrande maggioranza delle BCC-CR.

Si tratta di una delle più importanti tappe del processo di rafforzamento del “sistema a rete” basato sui principi dell’autonomia e della coesione delle sue diverse componenti e di una importante, forse “storica”, conquista che contribuisce in maniera determinante a rendere ulteriormente moderno e innovativo il Credito Cooperativo italiano.

11 Con il FGI si mette a frutto una lunga e positiva esperienza di gestione della nostra rete di sicurezza, finora costituita dal Fondo di Garanzia dei Depositanti (FGD) e dal Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), che insieme rappresentano un già rilevante e originale impegno delle BCC a tutela dei soci e della clientela. Il nuovo Fondo assorbirà l’attività di prevenzione del FGD e, a regime, la funzione di garanzia degli obbligazionisti propria del FGO.

L’impegno ha dato in questi anni indubbi frutti, accrescendo la reputazione e la solidità del Credito Cooperativo.

Con il FGI, oggi, si può ottenere quello che non si è potuto conseguire con i due Fondi pre- esistenti. Ovvero il riconoscimento della rete di sicurezza a fini regolamentari. Senza alcuna implicazione sul piano dell’autonomia formale e sostanziale delle singole banche partecipanti. Ma con il beneficio che l’entrata in funzione del FGI consentirà di applicare alle singole Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali alcune previsioni di Vigilanza che tendono a ridurre il peso dei requisiti prudenziali.

Alle BCC aderenti al nuovo Fondo verrà applicata una ponderazione nulla rispetto alle esposizioni interbancarie interne al network ai fini del calcolo del coefficiente di capitale di Basilea2, riducendo - a parità di altre condizioni - il requisito sul rischio di credito.

L’insieme di tali elementi configura uno scenario innovativo che porterà a ridisegnare il processo della gestione finanziaria delle BCC e delle banche di secondo livello secondo l’ottica di una vera e propria “finanza di sistema”, più orientata al mercato e certamente più aderente alle esigenze della clientela e delle comunità locali di riferimento.

Il FGI sarà, dunque, anche un acceleratore delle sinergie.

GESTIONE AZIENDALE

Criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico della Società Cooperativa ai sensi dell’Art. 2 L. 59/92 e dell’Art. 2545 Cod. Civ.

Nel corso del 2008 è stata posta la consueta particolare attenzione per il conseguimento degli scopi statutari, in conformità con il carattere cooperativo della Banca.

Collegamento con la base sociale e con i membri delle comunità locali

12 - La compagine sociale ha visto l’ingresso di n. 28 nuovi soci, e l’uscita di 6 raggiungendo a fine anno il numero di 1.231 Soci con un incremento netto di 22 unità pari al 1,79% del totale Soci. - L’informativa ai Soci è stata fornita, oltre che nel corso dell’annuale assemblea dei Soci, con la messa a disposizione dell’elaborato di Bilancio presso le filiali e sul sito internet della Banca. - Tutte le iniziative sono state diffuse, alla compagine sociale, con l’invio di una comunicazione illustrativa e attraverso manifesti affissi nei comuni ove la Banca opera. - Ulteriore informativa ai soci e ai clienti viene attuata attraverso il “sito internet”;

- A favore dei Soci sono state mantenute le agevolazioni nell’attività di raccolta del risparmio, dell’erogazione del credito e di espletamento dei servizi bancari.

- Al fine di contribuire alla crescita culturale e favorire l’aggregazione, sono state organizzate gite socio-culturali dando la possibilità ai Soci di usufruire di facilitazioni di pagamento.

- E’ stato realizzato il Bilancio Sociale e di Missione ed è stato distribuito ai Soci, sia nel corso dell’annuale assemblea che presso le filiali della Banca, oltre che pubblicato sul sito internet; in questo documento è riassunto l’impegno della Banca nel campo sociale.

Nei settori della cultura e della conservazione del patrimonio storico e artistico gli interventi più rilevanti da ricordare sono:

- Le borse di studio consegnate a soci e figli di soci, per il conseguimento di lauree specialistiche;

- L’istituzione di una borsa di studio per i figli di Soci che nel corso dell’anno otterranno il diploma di scuola media superiore con un punteggio di 100/100.

- L’istituzione di due borse di studio, consistenti in un soggiorno in Inghilterra per approfondire la lingua Inglese, riservate a due Soci o figli di Soci che nel corso dell’anno hanno conseguito una laurea specialistica in economia e giurisprudenza con il più alto punteggio (minimo 105/110).

- L’ elargizione di liberalità all’Istituto Comprensivo di per la realizzazione dell’Aula di Informatica;

13 - La donazione di personal computers all’Istituto Comprensivo di Bellegra, Rocca S Stefano e , all’Istituto Comprensivo di e e all’Istituto Comprensivo di e .

- La partecipazione anche per il 2008, insieme al di Bellegra, alla realizzazione del corso “Ceramica Verde” promosso dall’Istituto Comprensivo di Bellegra;

- La sponsorizzazione delle mostre di pittura promosse dall’Associazione Amici del Museo di Olevano Romano.

- È stato mantenuto il contributo alla diffusione della cultura informatica mediante l’iniziativa “io clikko” per la concessione di finanziamenti a tasso zero a studenti e famiglie, destinati all’acquisto di personal computer e prodotti informatici; - Il contributo per intervento conservativo della copertura della Chiesa di San Sisto a Bellegra; - Il contributo all’Associazione Apurimac (Onlus) attraverso il nostro concittadino e missionario Padre Marco Morasca per la realizzazione di strutture sociali a Picol in Perù;

Collegamento con l’economia locale e impegno per lo sviluppo Il sostegno all’economia locale è promosso in diverse forme:

- Sono stati mantenuti finanziamenti a tasso speciale per coprire le necessità finanziarie delle imprese in particolare per sostenere lo sviluppo della nuova zona artigianale del “Campo di Olevano Romano”;

- E’ stata confermata la convenzione stipulata con il Comune di Bellegra volta favorire il risanamento del centro storico;

- E’ stata eliminata, con decorrenza 1/10/2008, l’applicazione della commissione sul massimo scoperto sui conti correnti di corrispondenza;

- Eccezionalmente, per il secondo semestre 2008, per tutti i mutui a tasso indicizzato, non sono state applicate le variazioni, contrattualmente previste, in aumento del parametro euribor; - L’erogazione di finanziamenti a tasso speciale per l’acquisto di dotazioni informatiche; - E’ stata confermata l’erogazione di finanziamenti a tasso speciale a favore di agricoltori; - E’ stata confermata l’erogazione di finanziamenti a tasso speciale per favorire il rinnovo o l’apertura di nuove attività commerciali ed artigianali;

14 - E’ stata mantenuta l’erogazione di finanziamenti a tasso speciale per l’istallazione di impianti fotovoltaici; - A sostegno dei giovani che devono affrontare le spese di istruzione post-universitaria è stato confermato il finanziamento agevolato “Master”, con durata flessibile in funzione dei corsi di specializzazione; - E’ stata confermata anche per il 2008 la sponsorizzazione per l’acquisto di un macchinario da parte delle Cooperativa Olivicoltori Vitellia al fine di incentivare la produzione di olio di oliva e, conseguentemente, di incrementare la superficie agricola coltivata ad oliveto; - Sono state sponsorizzate le attività del consorzio dei produttori di “Vino Cesanese” di Olevano Romano al fine di incentivare la diffusione del prodotto anche in campo internazionale;

- L’erogazione, a titolo gratuito, della gestione del servizio di Tesoreria a 10 Comuni e due Unioni di Comuni della nostra zona di competenza.

I finanziamenti a tasso speciale, elencati nei precedenti paragrafi, rappresentano un consistente contributo indiretto al sostegno e allo sviluppo dell’economia locale anche se non è indicato e quantificato in nessuna voce del bilancio.

Nel settore della salute, dello sport e del tempo libero siamo intervenuti:

- a favore delle numerose associazioni sportive e ricreative che hanno coinvolto i ragazzi delle nostre zone nella pratica dello sport preferito. Tra le associazioni che hanno usufruito dell’intervento della Banca possiamo elencare la ASD Volley Bellegra e il Consiglio dei Giovani di Olevano Romano ecc;

- a sostegno di manifestazioni promosse da associazioni in occasione di feste e sagre paesane nell’ambito di tutto il territorio di competenza. Tra le associazioni che hanno usufruito dell’intervento della Banca possiamo elencare: La Pro-loco di Bellegra, la Pro-Loco di Rocca S. Stefano, la Pro-loco di Olevano Romano, la Pro-loco di Roiate, il Comune di Gerano per le manifestazioni estive, il Comitato Dies in Castro Olibani di Olevano Romano, il comitato festeggiamenti Madonna di Maggio, gli infioratori di Rocca S. Stefano, il Comitato Santissima Trinità di San Vito Romano, la confraternita del SS Rosario di Pisoniano;

15 - a sostegno delle attività dei centri anziani si è intervenuto a favore del Centro Anziani di Olevano Romano, del Centro Anziani di San Vito Romano, del Centro Anziani di Rocca S.Stefano e del Centro Anziani di Bellegra.

Nell’ambito delle iniziative volte a promuovere la logica della cooperazione di gruppo ricordiamo:

- la collaborazione costante con le società del Sistema del Credito Cooperativo, sia per gli aspetti finanziari-operativi (ICCREA Banca, Banca Agrileasing, Aureo Gestioni, ISIDE, CESECOOP) che per quelli organizzativi e di formazione (Federcasse, FederLUS); - Nell’ambito delle iniziative promosse dalla Federazione Umbria e Sardegna, ricordiamo che la banca ha aderito con una partecipazione di 25 mila dollari, insieme alle Bcc di Arborea, del Garigliano, G. Toniolo di Genzano, di Mantignana, dell’Agro Pontino, di Riano e della Bcc di Roma, al finanziamento in Pool a favore di “Codesarollo”. Codesarollo è l’Istituzione Finanziaria costituita per sostenere e sviluppare iniziative di microcredito in Ecuador, alla quale, attraverso il Progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador”, il sistema del Credito Cooperativo italiano fornisce un importante apporto.

La nostra Banca, che amiamo definire “la banca delle Comunità locali”, agisce nella consapevolezza di avere una responsabilità sociale ed è attenta non solo alla sana e prudente gestione aziendale ma anche ai comportamenti e alle relazioni con i diversi “portatori di interesse”.

In tal senso confermiamo il sostegno agli enti e alle associazioni che vorranno attuare iniziative di interesse comune in campo sociale ed economico.

16 Profili Organizzativi Con l’anno 2008 si è aperto, nel segno della continuità, un nuovo triennio che dovrà essere caratterizzato da un armonico sviluppo dell’azienda sotto il profilo dimensionale, commerciale ed organizzativo, secondo le linee previste dal Piano Strategico 2007-2009. Lo sviluppo commerciale delle agenzie già operative, con l’acquisizione costante di nuovi soci e clienti, hanno prodotto una positiva dinamica dei volumi intermediati e dei ricavi da servizi.

Per migliorare la struttura organizzativa della Banca il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un nuovo organigramma e funzionigramma. Il nuovo organigramma prevede la creazione di due nuove aree, l’Area Organizzazione e l’Area Mercato con al proprio interno l’Area Sviluppo.

Inoltre, al fine di migliorare i processi operativi e rendere sempre più organica la normativa interna, sono state riviste alcune normative interne (regolamento del processo delle spese, deleghe all’esecutivo ecc) e creati ex novo alcuni regolamenti come il regolamento del servizio tesoreria enti e le politiche e processi per la gestione del rischio di non conformità. Inoltre si sta proseguendo, in collaborazione con la Federazione delle BCC del Lazio Umbria e Sardegna, nel processo di revisione complessiva della normativa interna.

Con riferimento alla rete commerciale si informa che è stata acquisita la gestione della Tesoreria comunale di e sono in corso le attività per l’istallazione di un Bancomat nel comune di Cerreto Laziale.

La rete commerciale è quindi composta da 4 agenzie, 10 Tesorerie Comunali e 2 Tesorerie di “Unione di Comuni”. Tale crescita della rete commerciale è stata supportata valorizzando pienamente le risorse umane disponibili all’interno dell’azienda con sempre nuove opportunità di crescita personale e professionale .

La nostra Banca è socio del GAL (Gruppo d’Azione Locale) Aniene-Tiburtino ed è presente, con un proprio esponente, nel Consiglio di Amministrazione.

Rimane attivo il sito Internet (www.bccbellegra.com ), che costituisce un ulteriore canale di comunicazione con soci, clienti e comunità locali.

Ricordiamo che tutti i nostri soci e clienti, direttamente dal sito, possono attivare la connessione con i più importanti mercati finanziari del mondo e con i maggiori quotidiani economici italiani e stranieri.

17 Su richiesta è disponibile, inoltre, il servizio di Home-Banking per le imprese e per le famiglie. Il servizio, utilizzato al 31 dicembre 2008 da 348 clienti con un aumento del 9,78% rispetto all’anno precedente, viene continuamente arricchito nelle funzionalità e nei contenuti.

È stato attivato e reso disponibile, sempre su richiesta, il servizio di Trading on-line. Tutti i nostri soci e clienti possono attivare la connessione ad internet e accedere ai servizi di banca elettronica (Relax Banking).

Con questi nuovi strumenti si è inteso, da una parte, rafforzare il già forte rapporto mutualistico fra Banca e Soci che, consultando il mezzo informatico, possono partecipare più attivamente alla vita e alle attività della banca e, dall’altra, far arrivare lo sportello bancario a casa dei clienti.

Per queste ragioni invitiamo nuovamente i Soci e la clientela a sperimentare la comodità del collegamento internet per le operazioni bancarie.

Si segnala come nel corso dell’anno 2008 la Banca sia stata oggetto di ispezione ordinaria da parte dell’Organo di Vigilanza, Banca d’Italia che ha fornito consigli utili al miglioramento della struttura aziendale.

Sotto il profilo organizzativo l’anno trascorso ha visto, tra gli eventi più rilevanti: • l’introduzione di tre nuove risorse nell’organico della Banca; • Si sono affrontate le problematiche legate alla prima redazione del rendiconto ICAAP e alla prima applicazione delle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale e dei principi introdotti dall’accordo di Basilea 2 ; • Si è continuato a seguire lo sviluppo dei processi contabili di sintesi a seguito dell’introduzione degli IAS/IFRS; • Si è continuata l’implementazione e l’utilizzo della procedura di gestione elettronica del credito anomalo, ossia della procedura attraverso la quale l’ufficio “controllo relazioni creditizie” interagisce direttamente con i preposti di filiale per l’aggiornamento dell’archivio delle posizioni ad incaglio e di quelle con andamento anomalo; • Sul lato delle tecnologie informatiche si è provveduto a potenziare ed aggiornare l’hardware e il software aziendale in maniera di mantenerlo al passo con i tempi. • L’outsourcer del sistema informativo in uso presso la Banca ha provveduto ad implementare ed adeguare i propri programmi e procedure e a metterli a disposizione della Banca.

Sul piano delle relazioni commerciali, specifica attività ha riguardato l’azione di fidelizzazione della clientela anche attraverso la promozione di nuove linee di prodotto del Gruppo del Credito

18 Cooperativo nel comparto del risparmio, della banca assicuratrice e del leasing, in un’ottica di integrazione di categoria.

Grazie all’intesa sottoscritta tra Iccrea Holding spa, Findomestic ed Agos spa, la BCC di Bellegra offre alla propria clientela Crediper, la linea di prodotti di credito al consumo per le famiglie, tra i vari prestiti personali, spicca per innovazione, competitività ma soprattutto per flessibilità, il Prestito Flessibile.

Sul fronte della tutela del risparmio Vi comunichiamo che la Banca è aderente del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle Banche di Credito Cooperativo (FGO) e del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. In data 26 Agosto 2008, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’adesione al costituendo nuovo Fondo di Garanzia Istituzionale che è destinato ad assorbire i due Fondi sopra menzionati. Le iniziative, specifiche della nostra categoria sono state varate con l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione del clima di fiducia all’interno del mercato, e nella logica di tutelare le fasce di risparmiatori meno informate e più avverse al rischio. Si tratta di un’iniziativa assolutamente originale, come lo fu nel 1978 la costituzione del Fondo Centrale di Garanzia, che precedette di ben dieci anni l’analoga iniziativa interbancaria, resa obbligatoria dalla direttiva comunitaria sulla tutela dei depositanti. Si tratta di un progetto che si fonda sulle esperienze di solidale intesa imprenditoriale tra BCC per la tutela degli interessi della clientela, dell’immagine e dello sviluppo del sistema e sulla logica della autoregolamentazione.

I Settori operativi I settori operativi della Banca hanno dedicato la consueta cura alle esigenze dei soci e dei clienti ed hanno adempiuto a tutti gli obblighi amministrativi e statutari.

E’ iniziata l’offerta del prodotto “8000” di ICCREA Banca spa, il nuovo bancomat di categoria con il microcips che, oltre ad essere più sicuro rispetto ai tentativi di clonazione, ha tra le proprie opzioni la possibilità di aderire al servizio di avviso di prelievo avvenuto tramite SMS. Continua, da parte della Banca l’offerta della carta TASCA, il nuovo prodotto “prepagato” del Credito Cooperativo e della Carta di Credito Cooperativo.

Sempre di più la nostra clientela ricorre al mezzo informatico “Relax Banking” per svolgere le proprie operazioni in comodità.

19 La tabella che segue riassume i dati più significativi dell’operatività della Banca.

Dati sui principali servizi - importi in migliaia di euro Voce 2004 2005 2006 2007 2008 UFFICIO FIDI Pratiche di fido trattate:

• Numero nd 590 821 771 786

• Importo nd 19.017 24.013 22.975 22.829

UFFICIO PORTAFOGLIO Assegni da Corrispondenti

• Numero nd 45.866 46.526 46.212 43.088 • Importo nd 65.218 69.506 72.772 71.567 Assegni a Corrispondenti

• Numero nd 39.302 39.323 38.384 40.725 • Importo nd 77.680 81.251 79.975 88.210

UFFICIO INCASSI E PAGAMENTI Domiciliazioni pensioni 1.410 1.556 1.658 1.808 1.960 Domiciliazioni Utenze 1.077 1.162 1.268 1.340 1.354 Carte Bancomat rilasciate 2.689 2.797 2.931 3.113 3.255 Carte di Credito Rilasciate 1.225 1.394 1.522 1.664 1.814 RID 3.446 4.209 5.084 6.213 7.161 Servizi di Home Banking np 42 118 317 348 Esercenti Pos np 77 83 84 92 Bonifici Ricevuti

• Numeri 26.849 30.554 32.446 • Importi 57.763 75.250 71.286

I numeri sopra riportati mettono in evidenza gli incrementi avuti per il lavoro svolto dalle filiali e dagli uffici interni, grazie alla fiducia accordataci dalla clientela e all’assiduo impegno dei nostri Collaboratori.

La rete territoriale e le strutture tecno operative

20 La Banca può contare su 4 dipendenze, ubicate nei comuni di Bellegra, Olevano Romano, San Vito Romano e Gerano. La Banca assicura, inoltre, la propria presenza con apparecchiature Bancomat (ATM) nei comuni di Roiate, e Pisoniano.

E’ stata, inoltre, deliberata l’istallazione in un apparecchiatura Bancomat (ATM) presso il comune di Cerreto Laziale e la sostituzione delle apparecchiature, ritenute obsolete, in essere presso i comuni di Roiate e Pisoniano. Le nuove apparecchiature saranno attive nei prossimi mesi.

La presenza della Banca nel territorio è assicurata anche dai rapporti con i Comuni e le istituzioni delle quali la Banca gestisce il servizio di tesoreria o di cassa. Tra gli Enti di cui sopra ricordiamo: • Bellegra; • Gerano; • Olevano Romano; • Capranica Prenestina; • Pisoniano; • Roiate; • Rocca Santo Stefano; • ; • San Vito Romano; • ; • Unione dei Comuni Alta valle del Sacco; • Unione dei Comuni Valle del Giovenzano. • Consorzio Strade di Olevano Romano; • Istituto di Istruzione Superiore di Olevano Romano; • Istituto Comprensivo di Olevano Romano; • Istituto Comprensivo di Bellegra.

Si evidenzia che il servizio di tesoreria del comune di Capranica Prenestina è stato acquisito nel corso del 2008 con decorrenza 1/1/2009.

Nel corso dell’esercizio concluso, è proseguita l’attenzione alla tematica dell’articolazione distributiva della Banca. La politica dell’amministrazione è stata quella di affondare con forza le proprie radici nel territorio.

21 Proprio in tale ottica è proseguita l’iniziativa di una equilibrata espansione territoriale mediante lo sviluppo dei servizi automatizzati (92 sono i terminali P.O.S. istallati presso esercenti, 348 le postazioni attive di Elettronic Banking e 7 le postazioni BANCOMAT).

Per quanto concerne le strutture tecno-operative, Vi assicuriamo di aver rivolto specifica attenzione ai sistemi informatici che hanno formato oggetto di una approfondita analisi orientata alla definizione delle future linee di azione.

Le risorse umane

Si evidenzia come nel corso dell’anno, il Consiglio di Amministrazione, per far fronte alle esigenze organizzative venutesi a creare, ha provveduto ad effettuare l’assunzione di tre nuove risorse. I dipendenti della Banca sono, a fine esercizio, ventiquattro, tutti con contratto a tempo indeterminato e risultano così distribuiti:

attuale distribuzione del personale

Unità operativa Totale addetti Uffici di Sede 11 Filiale di Bellegra 4 Filiale di Olevano Romano 5 Filiale di San Vito Romano 3 Filiale di Gerano 1

La gestione del personale è stata orientata alla ricerca dell’ottimizzazione dei carichi di lavoro e alla valutazione delle vocazioni professionali tenendo conto delle esigenze commerciali e gestionali.

Ai fini di un costante miglioramento della professionalità, indispensabile per affrontare con competenza il mercato sempre più complesso, i collaboratori hanno partecipato a corsi di base e specialistici nei vari settori, presso la Banca, presso la Federazione Lazio Umbria e Sardegna, presso ISIDE spa e, quando richiesto dalla specificità dell’argomento, presso altre istituzioni esterne. I corsi nel 2008 hanno visto la partecipazione della totalità dei collaboratori per un totale di 242 giorni lavorativi.

La circolazione delle informazione interne avviene tramite riunioni del personale, con la divulgazione di circolari e informative varie tramite posta elettronica e con il sito web “bccinforma” dove ogni dipendente può trovare tutte le circolari informative ed esplicative inerenti l’operatività di ogni servizio.

Il Consiglio di Amministrazione, considerato che la Banca nel corso del 2007 ha subito tre rapine ad opera di ignoti, due presso la filiale di Bellegra e una presso la filiale di Olevano Romano, vista

22 l’esigenza di garantire sempre più la sicurezza dei clienti e dei dipendenti, ha implementato gli impianti di video sorveglianza presso tutte le filiali, ha meglio protetto le casseforti applicando sulle stesse dei temporizzatori e ha acquistato e istallato presso tutti gli sportelli delle apparecchiature dotate di un sistema antirapina temporizzato ed allarmato, le “GLORY RZ100” dalla Sitrade Italia spa. Le suddette apparecchiature permettono l’accesso al denaro solo dopo aver effettuato un’operazione e graduando il tempo di consegna secondo l’importo da consegnare al cliente, agevolano il cassiere nella contazione delle banconote, fanno il controllo del falso e forniscono denaro certificato secondo le direttive della BCE, sono state installate in tutte le filiali della Banca e su tutti i posti di lavoro dei terminalisti cassieri.

Anche gli Amministratori e i Sindaci, hanno partecipato durante l’anno a vari incontri di aggiornamento promossi dalla Federazione Lazio Umbria e Sardegna nel corso dei quali sono stati trattati da illustri relatori argomenti di viva attualità.

I nostri esponenti aziendali collaborano a vari livelli con le istituzioni regionali: Il Presidente rag. Antonio Carpentieri è membro del Consiglio di Amministrazione della Federazione Interregionale delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio Umbria e Sardegna.

La banca redige il “bilancio sociale e di missione” nel quale sono fornite ulteriori informazioni sulle risorse umane.

23 SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI E GESTIONE DEI RISCHI Il sistema dei controlli interni La Banca ha posto in essere un sistema di controllo e gestione dei rischi nel quale è assicurata la separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, articolato sulla base dei seguenti livelli di controllo, definiti dall’Organo di Vigilanza: I livello: controlli di linea, effettuati dalle stesse strutture produttive che hanno posto in essere le operazioni o incorporati nelle procedure e diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni; II livello: controlli sulla gestione dei rischi, condotti a cura di una struttura interna (Funzione di Risk Controlling), contraddistinta da una separatezza dalle funzioni operative, avente il compito di definire le metodologie di misurazione dei rischi, verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento, quantificare il grado di esposizione ai rischi e gli eventuali impatti economici; controlli di conformità normativa, da svolgersi da una Funzione indipendente con il compito specifico di promuovere il rispetto delle leggi, delle norme, dei codici interni di comportamento per minimizzare il rischio di non conformità normativa e i rischi reputazionali a questo collegati, coadiuvando, per gli aspetti di competenza, nella realizzazione del modello aziendale di monitoraggio e gestione dei rischi; III livello: attività di revisione interna (Internal Auditing), volta a valutare l’adeguatezza e la funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni e a individuare andamenti anomali delle procedure e della regolamentazione. Nel soffermarsi in particolare sui controlli di II e III livello, si evidenzia che i controlli sulla gestione dei rischi, tuttora in fase di evoluzione, hanno interessato i rischi aziendali nel loro complesso. L’operatività in argomento è stata oggetto di recente revisione a seguito dell’introduzione della nuova disciplina prudenziale e l’attivazione del processo ICAAP. Nell’ambito dell’ICAAP, la Banca definisce la mappa dei rischi rilevanti che costituisce la cornice entro cui si sviluppano tutte le altre attività di misurazione/valutazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi. A tal fine provvede all’individuazione di tutti i rischi relativamente ai quali è o potrebbe essere esposta, ossia dei rischi che potrebbero pregiudicare la sua operatività, il perseguimento delle proprie strategie e il conseguimento degli obiettivi aziendali. Per ciascuna tipologia di rischio identificata, vengono individuate le relative fonti di generazione (anche ai fini della successiva

24 definizione degli strumenti e delle metodologie a presidio della loro misurazione e gestione) e le strutture responsabili della relativa gestione.

Nello svolgimento di tali attività la Banca tiene conto del contesto normativo di riferimento, della propria operatività in termini di prodotti e mercati di riferimento, delle specificità dell’esercizio dell’attività bancaria nel contesto del Credito Cooperativo e, per individuare gli eventuali rischi prospettici, degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Amministrazione. In tale ambito sono stati presi in considerazione tutti i rischi contenuti nell’elenco regolamentare (Allegato A della Circolare Banca d’Italia 263/06), valutandone un possibile ampliamento al fine di meglio comprendere e riflettere il business e l’operatività aziendale.

Sulla base di quanto rilevato dalle attività di analisi svolte, la Banca ha identificato come rilevanti i seguenti rischi: rischio di credito; rischio di concentrazione; rischio di controparte; rischio di mercato; rischio operativo; rischio di tasso di interesse; rischio di liquidità; rischio strategico; rischio di reputazione; rischio di non conformità, rischio residuo. Le valutazioni effettuate con riferimento all’esposizione ai cennati rischi e ai connessi sistemi di misurazione e controllo sono state oggetto di analisi da parte dei vertici aziendali nella seduta del 29/09/2008.

La Funzione di Risk Controlling, preposta al controllo sulla gestione dei rischi, assume un ruolo cardine nello svolgimento di attività fondamentali dell’ICAAP. Tale Funzione ha, infatti, il compito di definire le metodologie di misurazione dei rischi, sviluppare e manutenere i modelli e gli strumenti di supporto per la misurazione/valutazione ed il monitoraggio dei rischi, individuare i rischi cui la Banca è o potrebbe essere esposta, controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree operative con gli obiettivi di rischio/rendimento, quantificare/valutare il grado di esposizione ai rischi. Le attività della Funzione sono tracciate ed i relativi risultati sono opportunamente documentati e formalizzati. La Funzione garantisce l’informativa inerente la propria operatività attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle funzioni operative, alla Direzione Generale, agli Organi di Governo e Controllo.

Riguardo alla gestione del rischio di non conformità alle norme, a seguito di un’accurata analisi organizzativa e di una valutazione costi benefici che hanno tenuto in considerazione le dimensioni aziendali, la complessiva operatività, i vincoli posti dai profili professionali in organico, è stata valutata positivamente la possibilità di avvalersi della facoltà, prevista dalla normativa per le banche di dimensioni contenute o caratterizzate da una limitata complessità operativa, di affidare lo svolgimento della Funzione di Conformità a soggetti terzi (tra i quali, gli organismi associativi di categoria), purché dotati di requisiti idonei in termini di professionalità e indipendenza e fermo restando l’obbligo di procedere alla nomina di un responsabile della funzione all’interno

25 dell’azienda. Tale soluzione presenta, tra l’altro, la possibilità di avvalersi delle competenze specialistiche multi-disciplinari presenti nella Federazione delle BCC del Lazio Umbria e Sardegna e di standard metodologici basati sulle best practice, realizzando economie di scopo e di scala. In tale accordo, in corso di formalizzazione, saranno specificati, tra l’altro, gli obiettivi dell’attività, la frequenza minima dei flussi informativi nei confronti del responsabile interno all’azienda e degli organi di vertice aziendali, gli obblighi di riservatezza delle informazioni acquisite nello svolgimento dell’attività, la possibilità di rivedere le condizioni ove ne ricorrano le necessità.

L’attività di controllo svolta dalla Funzione, sulla base di un piano delle attività annuale che dovrà essere approvato dal Consiglio di Amministrazione, poggia sulle metodologie e supporti sviluppati nell’ambito del progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli Interni.

In linea con le indicazioni del cennato progetto di Categoria la Funzione Compliance opera sulla base di un proprio approccio metodologico fondato su tecniche di identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei rischi di non conformità.

Le tecniche implementate sono coerenti con quelle utilizzate nei processi di revisione interna al fine di consentire la rappresentazione di risultati comparabili. A tale proposito, la definizione di metodologie che supportino l’interazione con altre funzioni aziendali contribuisce ad individuare, all’interno dell’azienda, azioni mirate al contenimento dei rischi di non conformità e, conseguentemente, alla definizione di processi operativi conformi alle normative vigenti. Al fine di procedere alla individuazione e valutazione dei rischi di non conformità normativa, e alla relativa valutazione dei presidi esistenti in termini di adeguatezza a ridurre entro limiti di accettabilità i rischi individuati, la Funzione si pone l’obiettivo di implementare e utilizzare nell’esecuzione delle attività di verifica pianificate, a partire dal corrente anno, la metodologia operativa “risk based” declinata nell’ambito del progetto nazionale di Categoria per l’attivazione della Funzione di Compliance. Tale impostazione metodologica supporta l'individuazione preliminare delle aree a maggior rischio e la valutazione complessiva dell’adeguatezza della gestione del rischio di non conformità.

Le analisi effettuate dalla Funzione saranno inoltre orientate a valutare la necessità di intervenire in relazione all’operatività della Banca prevedendo gli opportuni presidi per i rischi di non conformità emergenti dallo sviluppo del modello di business aziendale e dall’evoluzione del contesto normativo.

Le attività della Funzione saranno tracciate ed i relativi risultati saranno opportunamente documentati e formalizzati.

26 La Funzione di Internal Audit, che presidia il III livello di controllo, svolge la propria attività sulla base del piano annuale delle attività di auditing approvato dal Consiglio di Amministrazione o attraverso verifiche puntuali sull’operatività delle funzioni coinvolte, richieste in corso d’anno. In tale ambito effettua la verifica e l’analisi dei sistemi di controllo di primo e secondo livello, attivando periodici interventi finalizzati al monitoraggio delle variabili di rischio.

La Banca, per quanto concerne quest’ultimo livello di controlli, avvalendosi della facoltà in tal senso prevista nelle istruzioni di vigilanza e valutata l’adeguatezza ai requisiti richiesti dalle disposizioni in materia della struttura all’uopo costituita presso la Federazione delle BCC del Lazio Umbria e Sardegna con delibera del 2001 ha deciso l’esternalizzazione alla Federazione Regionale della funzione di Internal Audit e sottoscritto con la stessa un contratto triennale, con rinnovo tacito alla scadenza dei tre anni, di esternalizzazione del Servizio.

La Funzione di Internal Auditing della Federazione Lazio Umbria Sardegna ha redatto un programma di lavoro in relazione all’esposizione ai rischi nei vari processi che i vertici aziendali hanno valutato.

L’attività di controllo svolta dalla Funzione poggia sulle metodologie e supporti sviluppati nell’ambito del Progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli Interni.

Nell’esercizio in esame il Servizio Internal Audit ha sviluppato il piano dei controlli tenendo conto di quanto previsto dal progetto nazionale sul sistema dei controlli interni del Credito Cooperativo e sulla base del piano di Audit deliberato dal Consiglio di Amministrazione.

Gli interventi di Audit si sono incentrati sull’analisi dei principali processi operativi (credito, finanza, budgeting e controllo, operatività delle filiali) oltre che su altri processi quali Information Technology, Continuità Operativa, etc.).L’attività si è altresì estesa su interventi di follow-up per i processi auditati nel corso degli esercizi precedenti, nell’ottica di verificare l’effettiva implementazione ed efficacia degli interventi di contenimento del rischio proposti.

I vertici della Banca hanno preso visione dei report prodotti per ogni verifica di processo e del report consuntivo che sintetizza la valutazione dell’Internal Audit sul complessivo sistema dei controlli della Banca nonché del masterplan degli interventi di miglioramento redatto per sintetizzare gli interventi individuati al fine di riportare i rischi residui entro un livello coerente con la propensione al rischio definita dai vertici aziendali.

I suggerimenti di miglioramento, contenuti nel masterplan degli interventi, sono stati esaminati dal Consiglio di Amministrazione che ha deliberato uno specifico programma di attività per l’adeguamento dell’assetto dei controlli.

27 La gestione dei rischi La Banca nell’espletamento delle proprie attività si trova ad essere esposta a diverse tipologie di rischio che attengono, principalmente, alla tipica operatività di intermediazione creditizia e finanziaria. Tra queste, le principali categorie sono riconducibili al rischio di credito, al rischio di prezzo e di tasso, al rischio di liquidità, al rischio di concentrazione, al rischio operativo. Sulla base di quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia, specifiche informazioni di carattere qualitativo e quantitativo sui rischi sono fornite nell’ambito della “Parte E” della Nota integrativa, dedicata alle “informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” alla quale si rimanda per una più compiuta trattazione .

Come anticipato, nel corso del 2008, è stato implementato il processo di auto-valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process) che persegue la finalità di misurare la capacità della dotazione patrimoniale di supportare l’operatività corrente e le strategie aziendali in rapporto ai rischi assunti. La Banca ritiene, infatti, prioritario valutare costantemente la propria adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica.

A tal fine, nell’ambito delle attività per l’adeguamento alla nuova regolamentazione prudenziale internazionale (Basilea 2) - recepita a livello nazionale con la Circolare 263/2006 della Banca d’Italia - l’ICAAP sin dall’inizio è stato collocato nell’intersezione tra obblighi normativi e opportunità gestionali. Il pieno adeguamento a tale importante novità normativa, pertanto, è stato ed è tuttora vissuto, anche in virtù delle attività progettuali condotte a livello di Categoria, come un percorso evolutivo volto, sotto il vincolo di mantenere saldi i riferimenti valoriali alla cooperazione mutualistica, a convogliare sforzi e risorse per massimizzare la capacità di creazione di valore della Banca, anche attraverso lo sviluppo e l’adozione di modelli organizzativi e processi maggiormente strutturati e controllati.

La Banca determina il capitale interno complessivo mediante un approccio basato sull’utilizzo di metodologie semplificate per la misurazione dei rischi quantificabili, assessment qualitativi per gli altri rischi rilevanti, analisi di sensibilità semplificate rispetto ai principali rischi assunti e la sommatoria semplice delle misure di capitale interno calcolate a fronte di ciascun rischio (building block approach). Per capitale interno si intende il capitale a rischio, ovvero il fabbisogno di capitale relativo ad un determinato rischio che la Banca ritiene necessario per coprire le perdite eccedenti un dato livello atteso; per capitale interno complessivo si intende il capitale interno riferito a tutti i rischi rilevanti assunti dalla Banca, incluse le eventuali esigenze di capitale interno dovute a considerazioni di carattere strategico.

28 Il processo è articolato in specifiche fasi, delle quali sono responsabili funzioni/unità operative diverse. Il punto di partenza è costituito dall’identificazione di tutti i rischi rilevanti a cui la Banca è o potrebbe essere esposta rispetto alla propria operatività, ai mercati di riferimento, nonché ai fattori di contesto derivanti dalla propria natura cooperativa. Responsabile di tale attività è la Funzione di Risk Controlling la quale esegue un’attività di assessment qualitativo sulla significatività dei rischi e/o analisi del grado di rilevanza dei rischi, con il supporto di indicatori di rilevanza definiti distintamente per le diverse tipologie di rischio. Nell’esercizio di tale attività la Funzione di Risk Controlling si avvale della collaborazione delle altre funzioni aziendali, attraverso interviste dirette ai rispettivi responsabili (o tramite l’attivazione di un tavolo di lavoro dedicati). In questa fase vengono identificate le fonti di generazione dei rischi individuati, posizionando gli stessi in capo alle funzioni/unità operative ovvero correlandoli ai processi aziendali. I rischi identificati sono classificati in due tipologie:

- rischi quantificabili, in relazione ai quali la Banca si avvale di apposite metodologie di determinazione del capitale interno: rischio di credito e controparte, rischio di mercato, rischio operativo, rischio di concentrazione e rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario;

- rischi non quantificabili, per i quali, non essendosi ancora affermate metodologie robuste e condivise di determinazione del relativo capitale interno non viene determinato un assorbimento patrimoniale, bensì vengono predisposti adeguati sistemi di controllo ed attenuazione: rischio di liquidità, rischio residuo, rischio strategico, rischio di reputazione.

Ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi quantificabili, la Banca utilizza le metodologie di calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari per i rischi compresi nel I Pilastro (di credito, controparte, di mercato e operativo) e gli algoritmi semplificati indicati dalla cennata normativa per i rischi quantificabili rilevanti e diversi dai precedenti (concentrazione e tasso di interesse del portafoglio bancario). Più in dettaglio, vengono utilizzati:

. il metodo standardizzato per il rischio di credito;

. il metodo del valore corrente ed il metodo semplificato per il rischio di controparte;

. il metodo standardizzato per il rischio di mercato;

. il metodo base per il rischio operativo;

. l’algoritmo del Granularity Adjustment per il rischio di concentrazione;

. l’algoritmo semplificato “regolamentare” per il rischio di tasso di interesse. Per quanto riguarda invece i rischi non quantificabili, come già detto, coerentemente con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia nella citata normativa, la Banca ha predisposto adeguati

29 presidi interni di controllo e attenuazione. Nell’ambito delle attività di misurazione, sono altresì definite ed eseguite prove di stress in termini di analisi semplificate di sensibilità riguardo ai principali rischi assunti. La Banca effettua analisi semplificate di sensibilità relativamente al rischio di credito, al rischio di concentrazione sul portafoglio crediti ed al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sulla base delle indicazioni fornite nella stessa normativa e mediante l’utilizzo delle suddette metodologie semplificate di misurazione dei rispettivi rischi. I relativi risultati, opportunamente analizzati, conducono ad una miglior valutazione dell’esposizione ai rischi stessi e del grado di vulnerabilità dell’azienda al verificarsi di eventi eccezionali ma plausibili. Nel caso in cui l’analisi dei risultati degli stress test evidenzi l’inadeguatezza dei presidi interni posti in essere dalla Banca, viene valutata l’opportunità di adottare appropriate misure organizzative e/o di allocare specifici buffer di capitale interno.

Il processo sarà stato sottoposto a verifica di audit a cura del servizio di internal audit esternalizzato alla Federazione delle BCC del Lazio Umbria Sardegna.

30 INFORMAZIONI SUGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali non assumono rilevanza sull’andamento e sulla situazione economica e finanziaria dell’impresa. Viceversa l’attività della Banca, configurandosi quali prestazioni di servizi “dematerializzati” non produce impatti ambientali degni di rilievo. Tuttavia la Banca, quale ente mutualistico attento al territorio e consapevole della responsabilità socio-ambientale che hanno le imprese, persegue una politica di attenzione alle risvolti ambientali della propria attività.

La Banca si avvale del servizio di imprese specializzate per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi che sono costituiti esclusivamente da toner di stampanti e fotocopiatrici, batterie per gruppi di continuità, ecc.

La Banca ha usufruito dei servizi di BIT Energia srl, società del movimento del credito cooperativo, che ha identificato un fornitore di energia elettrica che consente un congruo risparmio economico, che fornisce “Energia Verde” e che rilascerà alla banca i certificati RECS (Renewable Energy Certificate System). Detti certificati attesteranno il sostegno della Banca alla produzione di energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili (idroelettrica, eolica, solare e biomassa).

La Banca, ove possibile, si è dotata di apparecchiature “energy saving” e lampade a risparmio energetico al fine di contenere i consumi energetici.

La Banca ha deliberato condizioni particolarmente agevolate per i Soci e Clienti che intendono usufruire di finanziamenti per l’istallazione di impianti fotovoltaici.

Ulteriori informazioni sugli aspetti ambientali sono riportate nel citato “bilancio sociale e di missione” redatto dalla banca.

31 LINEAMENTI GENERALI DI GESTIONE Aggregati patrimoniali

La Banca ha incrementato la propria attività in misura percentualmente maggiore con il sistema bancario nel suo complesso e in linea con quanto registrato dalle altre Banche di Credito Cooperativo. La vicinanza ai Soci, ai clienti, e alle comunità locali sono le principali motivazioni che stanno alla base degli incrementi dell’attività svolta e delle prospettive per gli anni futuri.

Operazioni di raccolta con clientela ordinaria Al 31 dicembre 2008, il totale dei mezzi amministrati della clientela ammonta a 118.579 migliaia di euro in incremento di 6.778 mila euro pari al 6,06%; nel 2007 l’incremento era stato del 4,13%. Di questi, 96.148 migliaia di euro hanno la forma tecnica di raccolta diretta, 21.129 migliaia di euro di titoli a custodia di terzi, 629 migliaia di euro di fondi comuni di investimento e 673 mila euro di polizze vita della Società BCC Vita SpA appartenente al Gruppo ICCREA HOLDING SPA.

I valori riferiti alle diverse forme di raccolta sono i seguenti: Tab. 1 – Raccolta allargata (Consistenze in migliaia di euro; variazioni assolute e percentuali) Variazioni 2008 2007 Assolute % Raccolta diretta complessiva 96.148 91.950 4.198 4,57 Raccolta indiretta al valore contabile 22.431 19.851 2.580 13,00 Raccolta allargata 118.579 111.801 6.778 6,06

Raccolta diretta

La raccolta diretta è iscritta in bilancio nella voce 20 – Debiti verso la clientela (comprendente come sottovoci: conti correnti, creditori diversi, depositi a risparmio, pronti contro termine, ratei e risconti passivi), e nella voce 30 – Titoli in circolazione (comprendente come sottovoci: certificati di deposito, creditori diversi, obbligazioni, ratei e risconti passivi). Nel seguito la raccolta viene esaminata seguendo lo stesso schema già adottato nei precedenti esercizi.

La raccolta diretta, alla fine dell’anno 2008, si è attestata a 96.148 migliaia di euro con un incremento del 4,57 % rispetto al 2007, inferiore sia al dato di sistema (+14,60%) sia al dato delle BCC-CR (+12,3%). L’analisi delle forme tecniche di raccolta evidenzia, rispetto al passato

32 esercizio, un buon aumento della raccolta a vista ( + 8,12%) e una diminuzione della raccolta a termine (- 3,27%).

La raccolta a vista, in valore assoluto, è aumentata di circa 5.137 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio soprattutto nella componente conti correnti passivi che aumenta di 3.604 migliaia di euro mentre la componente depositi a risparmio aumenta di 1.533 migliaia di euro, si evidenzia come, nella fotografia di fine anno una parte della raccolta a termine e in particolare quella in “Pronti contro Termine” si sia trasformata a vista per effetto della concomitante scadenza di alcune operazioni .

Nell’ambito della raccolta a termine si evidenzia la sostanziale stabilità del dato relativo ai prestiti obbligazionari che diminuiscono di 9 mila euro (-0,08%), mentre le operazioni di pronti contro termine diminuiscono di 512 mila euro (- 3,10%). In diminuzione i certificati di deposito di 418 mila euro (- 55,29%).

Tab. 2 – Raccolta diretta per forme tecniche (Consistenze in migliaia di euro; variazioni assolute e percentuali) Variazioni 2008 2007 Assolute in % Conti correnti passivi 44.224 40.620 3.604 8,87 Depositi a risparmio 24.145 22.612 1.533 6,78 Raccolta a vista 68.369 63.232 5.137 8,12 certificati di deposito 338 756 -418 -55,29 Prestiti obbligazionari 11.434 11.443 -9 -0,08 Pronti contro termine 16.007 16.519 -512 -3,10 Raccolta a termine 27.779 28.718 -939 -3,27 Altra raccolta Raccolta diretta 96.148 91.950 4.198 4,57

Per quanto riguarda la ripartizione temporale, la componente a breve termine risulta in linea con l’esercizio precedente e rappresenta l’87,75% della raccolta diretta (anno 2007 86,73%).

La raccolta diretta per saldi medi, in relazione al settore economico di appartenenza della clientela, non ha subito variazioni particolarmente significative nell’ultimo anno. Il peso del settore delle famiglie è pari al 94,28% del totale, con una leggera diminuzione rispetto all’esercizio precedente (94,93%).

Per quanto concerne il grado di concentrazione della raccolta (tab. 3 ), il 62,91 % della clientela detiene il 4,35% delle giacenze fino a 5 mila euro. All’opposto, lo 0,60% della clientela, avente

33 somme in giacenza superiori a 250 mila euro, detiene il 17,83% della raccolta totale. Dal confronto dei dati con quelli dell’anno precedente non si rilevano particolari scostamenti.

Tab. 3 – Raccolta per classi d’importo (composizione percentuale) 2008 2007 classe di importo su posizioni su giacenze su posizioni su giacenze Da 0 a 5 mila 62,91 4,35 63,58 4,67 Da 5 a 25 mila 23,41 19,85 23,45 21,01 Da 25 mila a 50 mila 6,93 17,46 6,7 17,4 Da 50 mila a 150 mila 5,4 30,47 5,03 30,35 Da 150 mila a 250 mila 0,75 10,04 0,71 9,72 Oltre 250 mila 0,6 17,83 0,53 16,85 totale 100 100 100 100

Raccolta indiretta

La raccolta indiretta (Titoli di terzi in deposito, Fondi Comuni d’investimento e polizze vita) a valori di mercato, registra un incremento di 2.580 mila euro e sì è attestata alla fine dell’anno 2008 a 22.431 mila euro con un incremento del 13,00%, inferiore alla crescita del 2007 che era del 21,58%. Tab. 4 – Raccolta indiretta (consistenza in migliaia di euro; variazioni assolute e percentuali) Variazioni 2008 2007 Assolute in % Raccolta indiretta al valore di mercato 22.431 19.851 2.580 13,00 di cui risparmio amministrato 21.129 18.010 3.119 17,32 di cui Fondi Comuni Aureogestioni 629 1.108 -479 -43,23 di cui Prodotti BCC Vita 673 733 -60 -8,19

Operazioni di impiego con clientela ordinaria

Ai sensi della nuova normativa di bilancio, i crediti verso clientela sono iscritti in bilancio al costo ammortizzato e inseriti nella voce 70 “Crediti verso clientela”.

Il totale della voce 70, al netto delle svalutazioni, ammonta a 58.353 migliaia di euro, in crescita del 11,16%, a fronte di un tasso di crescita del sistema bancario nel suo complesso del 8,70% e delle Banche di Credito Cooperativo del 10,3% (Tab. 5). 34 Si rappresenta come la componente a medio-lungo termine, come rilevabile dalla tabella 5, risulta essere il fattore principale della crescita degli impieghi a clientela, fenomeno d'altronde prevalente a livello di sistema bancario. Il comparto mutui, infatti, con un aumento di 4.026 migliaia di euro, evidenzia un incremento percentuale del 9,00%, superiore al dato di sistema (+ 4,70%) e inferiore a quello delle BCC (+ 12,80%).

Nel dettaglio per le principali forme tecniche a breve si evidenzia come:

• i conti correnti attivi abbiano registrato un incremento di 1.466 mila euro (+ 28,44%);

• gli anticipi per salvo buon fine siano aumentati di 442 mila euro (+ 29,37%);

• il portafoglio commerciale e finanziario sia aumentato di 2 mila euro (+0,86%) e le altre sovvenzioni di 5 mila euro (+4,35%).

L’incidenza del comparto a medio lungo-termine sul totale complessivo si attesta quindi al 80,82 % in calo rispetto all’ 82,09% dell’esercizio precedente, mentre quella del comparto a breve termine risulta in aumento rispetto al precedente esercizio, essendo pari al 19,18%, a fronte del 17,91% del 2007, come evidenziato nella tabella 6.

La componente a tasso fisso degli impieghi a medio/lungo termine è in controtendenza rispetto all’esercizio precedente, risultando pari al 56,91% del totale, a fronte del 51,49% del 2007.

Tab. 5 – Crediti verso clientela per forma tecnica (consistenze in migliaia di euro; variazioni assolute e percentuali) 2008 2007 Variazioni Variazioni Assolute Percentuali Conti Correnti 6.620 5.154 1.466 28,44 Anticipi sbf e su fatture 1.947 1.505 442 29,37 Mutui 48.752 44.726 4.026 9,00 Portafoglio commerciale e finanziario 235 233 2 0,86 altri Finanziamenti a breve 8 8 0 0,00 Altre sovvenzioni 120 115 5 4,35 impieghi economici al netto delle sofferenze 57.682 51.741 5.941 11,48 Crediti in sofferenza 2.637 2.741 -104 -3,79 impieghi economici a clientela 60.319 54.482 5.837 10,71 fondi svalutazione analitici sofferenze -1.740 -1.813 73 -4,03 altri fondi svalutazioni collettive -226 -174 -52 29,89 Totale Crediti a clientela 58.353 52.495 5.858 11,16

35 Tab. 6 – Ripartizione degli impieghi (Dati in percentuale)

36

2008 2007

impieghi a breve

19,18 17,91

impieghi a medio/lungo termine

80,82 82,09

Totale

100 100

impieghi a medio/lungo termine

2008 2007

a tasso fisso

56,91 51,49

a tasso variabile

43,09 48,51

Totale

100 100

Evoluzione degli impieghi netti

37 2004 2005 2006 2007 2008 Impieghi 36.982 42.102 49.045 52.495 58.353

Le famiglie e le micro imprese (famiglie produttrici) si confermano come le categorie di riferimento dell’attività della Banca. Ciò si riscontra sia nella composizione degli impieghi per tipologia di clientela sia nel ritorno economico. Nel dettaglio della Tab.7 si evidenzia la composizione percentuale degli impieghi economici per settore di attività economica.

Tab. 7 – Impieghi economici per settore di attività economica (composizione percentuale)

2008 2007 Amministrazioni pubbliche 2,27 2,4 Società non finanziarie 18,53 17,4 Istituzioni Sociali 0,22 0,24 Società Finanziarie 0,28 0,32 Famiglie 78,7 79,64 di cui Consumatori 58,97 59,68 di cui Produttori 19,73 19,96

Totale 100 100

Si conferma, anche se in maniera meno accentuata, anche per l’esercizio 2008 il frazionamento dimensionale che caratterizza gli affidamenti: l’82,50% della clientela rientra nella fascia di utilizzo fino a 50 mila euro (cui fanno capo il 31,34 % degli impieghi totali). Solo lo 1,54% della clientela presenta utilizzi superiori a 250 mila euro, anche se assorbe il 20,42% dei finanziamenti, come evidenziato nella tabella 8.

Tab. 8 – Impieghi economici per classi di importo (composizione percentuale) 2008 2007 su su totale su su totale classe di importo posizioni affidamenti posizioni affidamenti

Fino a 50 mila 82,5 31,34 83,33 32,99

Da 50 a 125 mila 12,24 29,54 12,25 21,88

Da 125 mila a 250 mila 3,72 18,7 3,31 18,29

Da 250 mila a 500 mila 1,16 11,6 0,83 9,46

38 Da 500 mila a 1 milione 0,33 6,41 0,24 4,87

Oltre 1 milione 0,05 2,41 0,05 2,79 totale 100 100 100 100

La bassa concentrazione degli impieghi, anche se in aumento rispetto al 2007, è confermata dall’importo medio dei fidi erogati che risulta pari a 33 mila euro, a fronte dei 31 mila euro del 2007. Il peso dei crediti ordinari (impieghi economici a clientela) ragguagliati ai mezzi raccolti da clientela ordinaria (raccolta diretta) risulta pari al 62,73%, in aumento rispetto al 59,25% del 2007.

I crediti di firma ammontano ad 1.482 migliaia di euro, con un incremento di 110 mila euro pari al 8,02%. I crediti di firma sono stati rilasciati per il 100,00% ad imprese non finanziarie e sono tutti di natura commerciale.

Crediti deteriorati

I nuovi principi contabili dispongono che i crediti, in base al grado di deterioramento (“impairment”) del credito stesso, vengano così ripartiti:

- crediti “in bonis” (“performing”)

- crediti deteriorati(“non performing”).

Questi ultimi vengono ulteriormente distinti in crediti in sofferenza, ad incagli, ristrutturati, scaduti e/o sconfinanti oltre 180 giorni (c.d. “past due”).

La valutazione deve essere effettuata su base individuale per i crediti di importo rilevante e in via forfetaria per le restanti posizioni.

A dicembre 2008 il comparto crediti deteriorati al lordo delle svalutazioni risulta pari a 5.229 migliaia di euro con un incremento del 22,20 % rispetto al 2007 corrispondente a 950 mila euro in valore assoluto. La variazione verificatasi nel corso del 2008 è dovuta esclusivamente alle attività di gestione del credito. La seguente tabella mette a confronto i dati dell’esercizio 2008 con quelli dell’esercizio 2007 e gli scostamenti percentuali.

Tab. 9 – Composizione crediti deteriorati (consistenze in migliaia di euro)

variazioni 2008 2007 percentuali

39 importi svalutazioni importi importi svalutazion importi importi importi lordi complessive netti lordi i netti lordi netti (***) complessive (***) Sofferenze 2.637 1.740 897 2.740 1.813 927 -3,76 -3,24 Incagli 1.971 135 1.836 1.425 112 1.313 38,32 39,83

Scaduti oltre 180 giorni 621 42 579 114 9 105 444,74 451,43

totale crediti deteriorati 5.229 1.917 3.312 4.279 1.934 2.345 22,20 41,24

impieghi economici vivi 55.090 49 55.041 50.203 53 50.150 9,73 9,75

totale impieghi economici 60.319 1.966 58.353 54.482 1.987 52.495 10,71 11,16

A fine dicembre 2008 le sofferenze lorde, pari a 2.637 migliaia di euro ( a dicembre 2007 erano pari a 2.740), erano composte da 1.681 migliaia di euro di quota capitale e 956 migliaia di euro di quota interessi.

La diminuzione di 103 mila euro è data dalla somma algebrica tra le nuove sofferenze pari a 883 mila euro, recuperi per 953 mila euro, passaggi a perdita per 118 mila euro, il restante incremento è dato dalla maturazione di interessi sulle pratiche stesse e dall’incremento delle relative spese legali.

L’incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti a clientela scende al 4,37% rispetto al 5,03% del 2007.

Le sofferenze al netto delle svalutazioni effettuate, includendo gli effetti della riclassificazione IAS, ammontano invece a 897 migliaia di euro, con un decremento rispetto al 2007 di euro 30 mila. Il rapporto sofferenze nette su impieghi netti scende al 1,54% rispetto 1,77% del dicembre 2007, mentre il rapporto sofferenze nette sul patrimonio di vigilanza passa dal 7,46% di dicembre 2007, al 6,66 % di dicembre 2008.

Di seguito si riporta la ripartizione delle Sofferenze lorde per classi d’importo:

Classi di importo numero posizioni importi importo medio (in euro) (in migliaia di (in migliaia di euro) euro)

da 0 a 25.000 119 775 6,51

40 da 25.001 a 50.000 12 394 32,83

da 50.001 a 100.000 3 220 73,33

da 100.001 a 200.000 3 461 153,67

da 200.001 a oltre 3 787 262,33

Le partite incagliate lorde sono passate, nel corso del 2008, da 1.425 migliaia di euro del dicembre 2007 a 1.971 migliaia di euro aumentando del 38,32%. L’incidenza degli incagli lordi sugli impieghi è salita al 3,27% rispetto al 2,61% di dicembre 2007.

La categoria dei crediti scaduti da oltre 180 giorni rappresenta una delle più importanti novità apportate con l’introduzione dei Nuovi Principi Contabili Internazionali. Il comparto è passato dai 114 mila euro di dicembre 2007 ai 621 mila euro di dicembre 2008 con un aumento del 444,74%.

Nel complesso l’incidenza percentuale dei crediti deteriorati sul totale impieghi è aumentata passando dal 7,85% di dicembre 2007 al 8,66% di dicembre 2008. Da evidenziare che in termini di valore assoluto il dato presenta un aumento di euro 950 mila rispetto all’anno 2007.

L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi è peggiorata rispetto all’esercizio precedente, si evidenzia che l’unico dato in controtendenza è quello relativo alle posizioni a sofferenza (Tab. 10).

Tab. 10 – Incidenza Crediti Deteriorati su impieghi totali (valori percentuali) 2008 2007

Su impieghi Su impieghi Su impieghi Su impieghi lordi netti lordi netti

Sofferenze 4,37 1,54 5,03 1,76

Incagli 3,27 3,15 2,61 2,5

Scaduti da oltre 180 1,03 0,99 0,21 0,2

Totale Crediti Deteriorati 8,67 5,67 7,85 4,47

Nell’ambito della composizione del comparto crediti deteriorati lordi per forma tecnica originaria, la parte preponderante è rappresentata dai mutui con un peso del 5,46% sulla massa totale dei crediti della banca e un peso del 69,62% sul totale dei crediti deteriorati. (Tab.7). 41 Tab. 11 – Composizione dei crediti deteriorati per forma tecnica (Valori percentuali)

Scaduti da oltre 180 Sofferenze Incagli giorni Crediti deteriorati

Conti Correnti 16,46 11,06 4,28 31,79

Mutui e prestiti pers. 33,97 23,53 7,6 65,1 anticipi sbf e port 3,1 3,11

Altro

50,43 37,69 11,88 100,00

Operazioni di investimento finanziario

I titoli del portafoglio della Banca, che ammontano a complessivi 42.699 migliaia di euro (Tab.12), vengono classificati come:

- Strumenti Finanziari detenuti per la negoziazione – “Held for Trading”

- Strumenti Finanziari disponibili per la vendita – “Available for sale”.

Strumenti Finanziari detenuti per la negoziazione

In tale categoria sono classificati i titoli di debito e i titoli di capitale, detenuti per esigenze di tesoreria e per essere successivamente rivenduti nel breve termine allo scopo di ricavarne un profitto. L’iscrizione iniziale e le misurazioni successive vengono effettuate al “Fair value”. Il valore complessivo della categoria è di euro 20.647 migliaia di euro.

Strumenti Finanziari disponibili per la vendita

In tale categoria sono iscritti i titoli che la Banca non intende movimentare nel breve periodo e che, in considerazione della natura e delle caratteristiche soggettive dei titoli, non possono essere classificati nelle altre categorie.

Nella categoria, inoltre, vengono iscritte tutte le partecipazioni detenute dalla Banca che non possono essere definite di controllo oppure di collegamento. Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita in sede di rilevazione iniziale sono iscritti in bilancio al “valore equo”.

42 Le rilevazioni successive sono effettuate applicando il “fair value” con impatto a patrimonio netto. Il comparto ammonta a 22.052 migliaia di euro.

Il dettaglio della composizione dei singoli portafogli è ampiamente illustrato nelle Sezioni 2, e 4, della Nota Integrativa.

Tab. 12 – Suddivisione titoli di proprietà per portafogli IAS (consistenze in migliaia di euro; valori percentuali) variazioni 2008 2007 assolute in %

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 20.647 22.290 -1.643 -7,37

Attività finanziarie disponibili per la vendita 22.052 21.189 863 4,07

Finanziamenti e crediti commerciali 0 0 0

Totale portafoglio di proprietà 42.699 43.479 -780 -1,79

composizione composizione percentuale del percentuale del 2008 portafoglio 2007 portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione 20.647 48,35 22.290 51,27

Attività finanziarie disponibili per la vendita 22.052 51,65 21.189 48,73

Finanziamenti e crediti commerciali 0 0 0 0,00 Totale portafoglio di proprietà 42.699 100 43.479 100

Relativamente ai rischi di mercato del portafoglio titoli di proprietà è proseguito l’affinamento del modello di calcolo del VaR (Valore a rischio). I dati disponibili giornalmente permettono di determinare, limitatamente all’investimento in titoli, con un certo grado di probabilità e in un intervallo di tempo predeterminato, il rischio massimo al quale la Banca è esposta a seguito di variazioni delle condizioni di mercato.

43 Il Consiglio di amministrazione per meglio verificare e controllare gli scostamenti del Var, ha deliberato, relativamente al portafoglio HFT, un limite in termini di Var pari al 2% del patrimonio di vigilanza, corrispondente ad un valore di riferimento di euro 248.643.

In un’ottica di trasparenza e in aggiunta alle informazioni obbligatorie vengono forniti alcuni dati di VaR, calcolato su un orizzonte temporale di 10 giorni e con un livello di confidenza del 99%.

Nel corso dell’anno è sempre stato rispettato il limite del 2% del patrimonio di vigilanza.

L’analisi dei dati relativi al 2008 evidenzia un VaR, per il portafoglio HFT, con un valore medio pari a € 59 mila (valori nel periodo: massimo € 144 mila, minimo € 19 mila) a fine periodo il VaR sul portafoglio HFT era pari a € 90 mila. Il capitale a rischio assorbito dagli investimenti del portafoglio di proprietà HFT è stato al massimo pari all’1,5157% ( nel 2007 la percentuale massima era stata dello 0,5294) e allo 0,4662 % degli impieghi in titoli di proprietà del portafoglio HFT (nel 2007 la percentuale massima era stata dello 0,2005). I dati mettono in evidenza le scelte prudenziali operate nel settore degli impieghi finanziari.

La situazione di liquidità è controllata attraverso la predisposizione di report che rappresentano l’evoluzione degli aggregati nei confronti delle controparti istituzionali.

La disponibilità liquida presso l’ICCREA Banca Spa e presso le altre aziende di credito (ROB inclusa) ammontava al 31 dicembre 2008 a 5.943 migliaia di euro contro 6.211 migliaia di euro dell’anno precedente (Tab.13 ).

Tab. 13 – liquidità aziendale (Consistenze in migliaia di euro; variazioni assolute e in percentuale)

Variazioni 2008 2007 assolute in %

depositi liberi 4.783 5.073 -290 -5,72 depositi vincolati Riserva obbligatoria 1.160 1.138 22 1,93 Liquidità aziendale 5.943 6.211 -268 -4,31 Conti correnti banche ed altro 152 547 -395 -72,21 Titoli di debito 266 266 0 0,00 Crediti verso banche 6.361 7.024 -663 -9,44

La strategia gestionale delle risorse finanziarie, intese come somma dei titoli di proprietà e della liquidità, si è sostanzialmente basata sulla ripartizione degli investimenti in due comparti tra loro complementari ed interconnessi, che rispondono ad un’ottica di gestione integrata dell’attivo e del passivo aziendale:

44 • liquidità, pari all’12,96 % del totale dei mezzi amministrati;

• investimenti a tasso variabile, o comunque con “duration” contenuta, pari al 87,04% (AFS e HFT).

Ciò al fine di contenere l’esposizione ai rischi di mercato.

Il patrimonio

Il patrimonio aziendale, determinato dalla somma di capitale, riserve ed utile da destinare a riserve (voci da 130 a 200 del passivo dello stato patrimoniale) ammonta a 13.477 migliaia di euro (tabella 14) e risulta in crescita del 7,82 % rispetto allo scorso esercizio ed è così suddiviso:

– capitale per euro: 31 mila

– Sovrapprezzi di emissione per euro: 299 mila.

– Riserve da valutazione per euro: 187 mila

– Riserve per euro: 11.920 mila

– Utile da destinare a riserva 1.040 mila

Tra le “Riserve da valutazione” figurano le riserve relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita pari a euro -115 mila, dalla riserva FTA da rivalutazione immobili (demeed cost) pari a euro 229 mila e le riserve di rivalutazione per conguaglio monetario di euro 73 mila.

Il decremento rispetto al 31/12/2008 ( - 76 mila) è connesso in maggior parte (- 76 mila euro) alle variazioni di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita contabilizzate nell’esercizio 2008.

Le “Riserve” includono le Riserve di utili già esistenti (riserva legale) nonché le riserve positive/negative connesse agli effetti della transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS non rilevate nelle “riserve da valutazione”.

Il Patrimonio di Vigilanza si attesta a 13.447 migliaia di euro (12.432 migliaia di euro nel 2007) e risulta largamente superiore al totale dei requisiti prudenziali di vigilanza, di 6.095 migliaia di euro, previsti dalla Banca d’Italia. Pertanto l’eccedenza patrimoniale si attesta a 7.352 migliaia di euro.

45 Tab. – 14 Dinamica del patrimonio netto in migliaia di euro (Composizione in migliaia di euro)

Voce 2004 senza 2005 senza 2006 con 2007 con 2008 con effetti IAS effetti IAS effetti IAS effetti IAS effetti IAS Patrimonio netto 9.957 10.493 11.638 12.499 13.477

Immobilizzazioni

Le attività materiali e immateriali (voce 110 e 120 dell’attivo) risultano iscritte in bilancio al costo. Per gli immobili è stata adottata:

- per taluni immobili strumentali, l’opzione della loro iscrizione al valore equo in sede di prima applicazione all’1.1.2005. Il nuovo valore equo, determinato sulla base di apposita perizia predisposta da un professionista esterno, rappresenta infatti il nuovo valore contabile sostitutivo del costo. A regime il criterio di valutazione di tali immobili resterà quello del costo. Non si è proceduto allo scorporo dal valore dei fabbricati della quota da attribuire ai terreni in quanto, la Banca, non detiene fabbricati “cielo/terra”. L’impatto della valutazione è stato imputato a patrimonio.

- Gli immobili non strumentali, disponibili per la vendita, non sono stati oggetto di rivalutazione.

Le attività materiali ammontano complessivamente a 740 mila euro e risultano in aumento, di euro 75 mila rispetto all’anno 2007, principalmente per effetto degli investimenti effettuati nel corso del 2008 e in particolare per l’acquisto delle apparecchiature con sistema antirapina temporizzato ed allarmato del tipo “Glory RZ100” della Sitrade Italia spa.

Le attività immateriali ammontano a 1 mila euro, sono attribuibili a spese per software, risultano in incremento di euro 2 mila per effetto degli ammortamenti.

46 Il Conto Economico

Il conto economico é redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. I raffronti sono effettuati con il conto economico 2007 anche esso redatto secondo i suddetti principi.

Tassi medi

Sul versante della politica dei tassi, il Consiglio direttivo della BCE ha effettuato, in più riprese, la riduzione del tasso di riferimento, infatti lo stesso o passa dal 4,00% di giugno 2007 al 1,50 di Marzo 2009. Conseguentemente anche i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento e sulla raccolta si sono adeguati. A livello medio, si è verificato un incremento del rendimento dei capitali fruttiferi di 50 centesimi di punto mentre il costo aziendale delle operazioni di raccolta, si è incrementato complessivamente di 14 centesimi di punto.

La forbice tra rendimento medio dell’attivo fruttifero (rappresentato dagli impieghi a clientela, titoli di proprietà e rapporti interbancari) e costo medio delle passività onerose (costituito dalla raccolta da clientela ordinaria) è aumentata di 36 centesimi di punto rispetto al precedente esercizio, attestandosi al 3,59 % rispetto al 3,23 % relativo al 2007.

Tab. 15 – Rendimenti, costi e spread 2008 2007

Rendimenti

Rendimenti impieghi vivi 6,73 6,52

Rendimento interbancario e Rob 4,00 3,04

47 Rendimento Titoli 4,20 3,85

Rendimento capitali fruttiferi 5,54 5,04

Costi

Costo Raccolta a Vista 1,09 1,02

Costo Raccolta a termine 3,68 3,41

Costo Raccolta 1,95 1,81

Forbice Attivo Fruttifero - 3,59 3,23 Raccolta Diretta

Conto economico L’esercizio 2008 si è chiuso con un utile netto di 1.105 migliaia euro, in aumento di 91 mila euro, pari al 8,96%, rispetto ai 1.015 mila euro del 2007. (Tab. 16) Tab. 16 - CONTO ECONOMICO (Valori in migliaia di euro e variazioni assolute e percentuali) Voci 2008 2007 Variazioni Assolute Percentuali 10 Interessi attivi e proventi assimilati 5.847 5.196 651 12,52 20 Interessi passivi e oneri assimilati -1.826 -1.699 -127 7,46 30 Margine di interesse 4.021 3.497 524 14,99 40 Commissioni attive 674 661 13 1,95 50 Commissioni passive -133 -141 8 -5,97 60 Commissioni nette 541 520 21 4,10 70 Dividendi e proventi simili 27 23 4 17,46 80 Risultato netto dell’attività di negoziazione -345 -76 -269 354,89 90 Risultato netto dell’attività di copertura 100 Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 0 -3 3 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 0 -3 3 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 0 -247 247 -100,00 120 Margine di intermediazione 4.244 3.714 530 14,28 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: -153 31 -184 -589,78 a) crediti -153 31 -184 -589,78 b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre attività finanziarie 140 Risultato netto della gestione finanziaria 4.091 3.745 346 9,25 150 Spese amministrative: -2.888 -2.648 -240 9,07 a) spese per il personale -1.602 -1.338 -264 19,75 b) altre spese amministrative -1.286 -1.310 24 -1,83 160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -82 -57 -25 43,85 180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -2 -2 0 0,00 48 190 Altri oneri/proventi di gestione 231 241 -10 -4,34 200 Costi operativi -2.741 -2.465 -276 11,18 210 Utili (Perdite) delle partecipazioni 220 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 230 Rettifiche di valore dell'avviamento 240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti

250 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 1.350 1.279 71 5,52

260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente -244 -266 22 -8,26 270 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 1.106 1.013 93 9,13 280 Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte 0 2 -2 290 Utile (Perdita) d'esercizio 1.106 1.015 91 8,96 Margine di interesse

Il margine di interesse, pari a 4.021 migliaia di euro, ha mostrato una crescita di 524 mila euro (+14,99%), dovuti prevalentemente all’incremento dei volumi operativi e alle differenze nella forbice dei tassi.

Gli interessi attivi complessivi sono pari a 5.847 migliaia di euro, in incremento di 651 mila euro, con una variazione del 12,52%. Tra questi 3.922 migliaia derivano da finanziamenti a clientela ordinaria e 1.925 migliaia da investimenti finanziari. Il costo complessivo per interessi passivi sulla raccolta onerosa è di 1.826 migliaia di euro, importo in incremento di 127 mila euro rispetto allo scorso esercizio (+ 7,46%).

Margine di intermediazione

Ribadendo che la nuova disciplina considera esclusivamente le commissioni attive (voce 40) e le commissioni passive (voce 50) come elementi del margine di intermediazione; pertanto i proventi di gestione (voce 190) non concorrono più alla determinazione del suddetto margine. Al solo fine di considerare il saldo complessivo dell’area servizi si ritiene opportuno menzionare in questa sezione la suddetta voce 190.

In virtù della nuova normativa va rilevato poi come le commissioni connesse alle erogazioni dei mutui non concorrano più a determinare il risultato delle gestione servizi poiché, in base al metodo del costo ammortizzato, le commissioni stesse sono conteggiate tra gli interessi e ripartite per l’intera durata del finanziamento.

Le commissioni nette (voce 60) ammontano a complessivi 541 mila euro, in incremento di 20 mila euro (+ 4,10%).

Le voci più significative sono individuate nei seguenti comparti: 49 - conti correnti 268 mila euro;

- incassi e pagamenti 296 mila euro;

- titoli di terzi 71mila euro; mentre i proventi di gestione (voce 190) sono quantificati in 231 mila euro, in diminuzione di 10 mila euro (- 4,34%). La somma delle commissioni nette e degli altri proventi di gestione hanno raggiunto, complessivamente, l’importo di euro 772 mila euro con un aumento di euro 11 mila euro rispetto all’esercizio precedente.

I dividendi e proventi simili (voce 70), rivenienti, principalmente dalle partecipazioni non di controllo detenute e dai titoli di capitale, ammontano ad euro 27 mila con un aumento di 4 mila euro rispetto all’esercizio precedente (+17,46%).

L’attività di negoziazione titoli, affidata in gestione ad ICCREA BANCA SpA, ha apportato un risultato negativo di 345 mila euro, come ampiamente illustrato nella parte C sezione 4 della nota integrativa. Mentre il risultato netto dell’attività di negoziazione titoli e valute (voce 80) presenta un valore negativo di – 345 mila euro mentre nell’esercizio precedente la voce ammontava a -76 mila euro (+ 354,89%).

La voce 100, relativa agli utili derivanti da riacquisto o cessioni di attività e la voce 110, relativa al risultato delle attività e passività valutate al “fair value”, che si compensano reciprocamente, non hanno influenzato in alcun modo il conto economico rispetto al valore negativo sul bilancio 2007 di euro 247 mila. Il margine di intermediazione è pari a 4.244 migliaia di euro, in aumento di 530 migliaia di euro (+14,28%) rispetto al dato del 31 dicembre 2007.

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte

Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (voce 130) presentano un saldo negativo di 153 mila euro. Le rettifiche iscritte nel 2008 ammontano a 285 mila, mentre le riprese di valore risultano pari a 132 mila euro, dette voci sono dettagliate nella nota integrativa, parte C, sezione 8.

Il costo del personale si è attestato a 1.602 migliaia di euro con un incremento di 264 mila rispetto al 2007 (+19,75%). Si ricorda che nelle spese del personale sono inclusi i compensi per gli amministratori e il collegio sindacale (euro 89 mila) per una completa disamina delle singole componenti si rinvia alla sezione 9 della nota integrativa.

50 Gli indicatori di produttività aziendale evidenziano un miglioramento complessivo in termini di volumi intermediati (montante medio) per unità di lavoro, in termini di raccolta diretta media per dipendente, in termini di raccolta allargata media per dipendente e. del costo del personale per addetto.

Si rileva, invece, un decremento del margine di intermediazione/costo del personale . Il tutto è meglio descritto nella Tabella 17.

Tab. 16 – indicatori di produttività Variazioni 2008 2007 Assolute in % Raccolta diretta media per 4.006 3.998 8,00 0,20% dipendente (migliaia di euro)

Raccolta allargata media per 4.941 4.860 81,00 1,67% dipendente (migliaia di euro)

Montante medio (raccolta diretta 6.519 6.367 152,00 2,39% + impieghi) per dipendente (migliaia di euro)

Margine di intermediazione/costo 2,64 2,78 -0,14 -5,04% del personale (%)

Spese del personale per addetto 67 58 9,00 15,52%

Le altre spese amministrative ammontano a 1.286 mila euro e risultano in decremento di 24 mila euro (-1,831%) rispetto a quanto registrato lo scorso esercizio. Il decremento è stato dovuto, principalmente, alla delle spese per cancelleria e stampati e delle spese legali e per consulenza.

Le imposte indirette, inserite tra le spese amministrative ammontano a 255 mila euro, con un incremento di 25 mila euro rispetto al precedente esercizio (+ 10,86%).

Gli ammortamenti operativi risultano pari a 85 mila euro, di cui 82 mila euro per immobilizzazioni materiali e 2 mila euro per immobilizzazioni immateriali, in aumento di 25 mila euro rispetto all’esercizio precedente (+ 42,37%).

51 I proventi di gestione sono quantificati in 231 mila euro, in diminuzione di 10 mila euro rispetto all’esercizio precedente ( - 4,14%).

L’utile della operatività corrente risulta pertanto pari a 1.350 mila euro, con un incremento di 71 mila euro rispetto allo scorso esercizio ( + 5,52%).

Utile d’esercizio Il risultato netto di fine esercizio è di 1.106 migliaia di euro con un incremento assoluto di euro 91 mila, pari al 8,96%, rispetto all’utile netto dell’esercizio precedente. Le imposte sul reddito (voce 260) ammontano a 244 mila euro, in diminuzione di euro 22 mila rispetto all’esercizio precedente (- 8,26%). LE ALTRE INFORMAZIONI

Informazioni sulle ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi Soci ai sensi dell’Art. 2528 del Codice

Il Consiglio di Amministrazione in ossequio alle previsioni recate dall’articolo 2528 c.c., recepito dall’art. 8, comma quarto, dello Statuto Sociale, è chiamato ad illustrare nella relazione al bilancio le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione di nuovi soci.

In particolare, il Consiglio, premesso che:

• il principio della “porta aperta” rappresenta uno dei cardini della cooperazione, come riconosciuto anche dall’ultima riforma Societaria;

• l’art. 35 del Testo Unico Bancario stabilisce che le BCC esercitano il credito prevalentemente a favore dei soci;

• le Istruzioni di Vigilanza della banca d’Italia stabiliscono che le Banche di Credito Cooperativo “possono prevedere nel proprio statuto limitazioni o riserve a favore di particolari categorie di soggetti tra i quali esse intendono acquisire i propri soci. In ogni caso le banche adottano politiche aziendali tali da favorire l’ampliamento della compagine sociale; di ciò tengono conto nella determinazione della somma che il socio deve versare oltre all’importo dell’azione.

• Gli articoli 6 e 7 dello Statuto Sociale, sulla base delle disposizioni dettate dal Testo Unico Bancario e dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, determinano i requisiti di ammissibilità a socio e le limitazioni all’acquisto della qualità di socio;

52 • Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto porre limiti all’ammissione di nuovi soci con l’obiettivo di accrescere il radicamento territoriale della banca nella propria zona di competenza ed in particolare nei comuni di presidio diretto.

Comunica che:

a) alla data del 31 dicembre 2008 la compagine sociale era composta da 1.231 soci con un capitale sociale di 31 migliaia di euro;

b) rispetto alla stessa data dell’anno precedente la compagine sociale è aumentata di 22 unità con un aumento pari al 1,82%, nell’anno precedente i nuovi soci erano stati 21 con un aumento del 1,77% . Si evidenzia che particolare incremento ha avuto la compagine sociale che fa riferimento alla filiale di Gerano;

c) la misura del sovrapprezzo attualmente richiesto ai nuovi soci è di euro 118,78 per ogni azione sottoscritta;

AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA AI SENSI DEL D.LGS N. 196 DEL 30/6/2003, ALL. B, PUNTO 19 La Banca, in ossequio a quanto previsto dall’art. 34 del Codice in materia di protezione dei dati personali, recato dal D.Lgs. n. 196/2003, ha provveduto, nel corso dell’esercizio 2008, alla redazione del documento programmatico sulla sicurezza 2008.

Nel documento, in ossequio alla regola 19 dell’allegato B del citato decreto legislativo n. 196/2003, sono contenute idonee informazioni riguardo:

- l’elenco dei trattamenti di dati personali;

- la distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati stessi;

- l’analisi dei rischi che incombono sui dati;

- le misure da adottare per garantire l’integrità e la disponibilità dei dati, nonché la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia ed accessibilità;

- la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino delle disponibilità dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento dei medesimi o degli strumenti elettronici;

53 - la previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento per renderli edotti dei rischi che incombono sui dati, delle misure disponibili per prevenire eventi dannosi, dei profili della disciplina sulla protezione dei dati personali più rilevanti in rapporto alle relative attività, delle responsabilità che ne derivano e delle modalità per aggiornarsi sulle misure minime adottate dal titolare;

- la descrizione dei criteri da adottare per garantire l’adozione delle misure minime di sicurezza in caso di trattamenti di dati personali affidati, in conformità al codice, all’esterno della struttura del titolare.

Inoltre, per quanto riguarda l’esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione sta provvedendo all’aggiornamento del predetto documento nei termini previsti dal menzionato Codice.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO Nei primi mesi dell’anno 2009 non ci sono stati fatti degni di particolare nota.

Ci fa piacere ricordare che con il mese di Marzo 2009 è diventata operativa la convenzione per il Microcredito Sociale con la Parrocchia S.Sisto di Bellegra.

Con tale convenzione, che sarà al più presto estesa a tutte le principali parrocchie dei comuni di competenza della Banca, ha lo scopo di sostenere le persone in difficoltà, stante il particolare momento economico, e di educare al credito.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Nei primi mesi dell’anno in corso, l’attività aziendale è proseguita secondo le linee programmate, in un quadro generale che è, e sarà ancora, condizionato da un significativo rallentamento dell’attività economica e bancaria, come conseguenza della recessione mondiale e della crisi finanziaria in atto. In questo contesto la Banca prevede comunque di consolidare la propria presenza sul proprio mercato di riferimento. Infatti l’andamento dei principali aggregati patrimoniali si sta mostrando coerente al raggiungimento degli obiettivi fissati per il corrente esercizio in un contesto di mercato che rimane dinamico nell’area di Olevano Romano – , mentre è sostanzialmente statico negli altri comuni di operatività della banca. Comunque ulteriori risultati potranno essere raggiunti dalla filiale di Gerano, sfruttando anche le sinergie con la piazza di Cerreto Laziale, dove sarà istallata una postazione Bancomat nel corso del mese di Aprile 2009, e dove la Banca sta man mano consolidando la propria presenza.

54 Si dovrà porre l’accento al miglioramento della qualità del credito e al suo costante monitoraggio anche alla luce dell’evoluzione del contesto nazionale. Le previsioni degli utili per il 2009, alla luce della forte diminuzione dei tassi, soprattutto del parametro “Euribor”, sono negative rispetto al 2008 e a quanto preventivato nel piano strategico 2007/2009. Sul lato organizzativo è in corso l’attuazione del nuovo organigramma/funzionigramma al fine di rendere la struttura sempre più pronta a cogliere le opportunità di un mercato in costante evoluzione e, in particolare, a recepire le nuove normative. Si perseguirà, inoltre, l’obiettivo di dare una soluzione alla situazione logistica della sede sociale. La Banca si farà, sempre con maggiore forza, portatrice di iniziative atte a sostenere le famiglie e le piccole imprese che da sempre sono la sua clientela di riferimento. Obiettivo naturale della Banca sarà quello di assistere e supportare i Soci e quello di diffondere l’identità cooperativa. A tal fine, saranno poste in essere iniziative atte a diffondere, soprattutto tra i giovani, i valori fondati sulla mutualità e sulla tradizione cooperativa. Cari Soci, in chiusura della relazione formuliamo un doveroso ringraziamento alla Banca d’Italia e in particolare al Direttore della Filiale di Roma e i suoi Collaboratori per gli autorevoli consigli riservatici.

Un sincero apprezzamento per la fattiva collaborazione va, all’Associazione Bancaria Italiana e agli organismi Federali interregionali e nazionali, a tutte le società del Gruppo Bancario ICCREA, unitamente al Presidente nazionale avv. Alessandro Azzi, al Presidente della Federazione Lazio Umbria e Sardegna Dott. Francesco Liberati e al Direttore della stessa, Dott. Paolo Grignaschi.

Agli Organi Direttivi ed al Personale di ogni ordine e grado vada, insieme ai ringraziamenti, l’apprezzamento per la collaborazione prestata nel conseguimento degli obiettivi aziendali.

Ai signori Sindaci, ai quali va ascritto il merito di aver posto particolare scrupolo nello svolgimento della propria funzione istituzionale, vada il cordiale apprezzamento per il fattivo contributo dato.

Un grazie a tutti gli Enti, Associazioni e Clienti che ci hanno scelto come partner finanziario privilegiato.

Voi tutti un grazie per la fiducia accordataci, con l’esortazione ad essere sempre fedeli sostenitori della Vostra banca, a promuoverne la crescita, ad accompagnarla nelle iniziative finalizzate alla creazione di valore per le comunità locali.

Bellegra 20 marzo 2009 Il Consiglio di Amministrazione

55 PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI DI ESERCIZIO Sulla base delle norme vigenti e dello statuto, il Consiglio di Amministrazione Vi invita ad approvare il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008, come esposto nello Stato Patrimoniale e di Conto Economico nonché nella Nota Integrativa, e propone di ripartire l’utile netto dell’esercizio chiuso come segue: ______Alla riserva legale indivisibile ai sensi della Legge 904/77 € 1.040.000 Ai fondi mutualistici di cui alla Legge 59/92 € 33.179 Ai fini di Beneficenza o mutualità € 32.800 Totale € 1.105.980 ______

Dopo l’approvazione del presente progetto, l’importo di € 1.040.000,00 destinato alla riserva legale, incrementerà le riserve patrimoniali indivisibili. Il patrimonio della Banca ammonterà pertanto a € 13.476.944,94, con un aumento rispetto all’anno precedente pari al 7,82 % e sarà così composto: ______Capitale Sociale € 31.032,24 Riserve € 12.959.513,49 Sovrapprezzi di emissione € 298.922,90 Riserve da valutazione € 187.476,31 ______

56 Il grado di adeguatezza patrimoniale ai fini di vigilanza, determinato secondo la metodologia prevista dall’accordo sul capitale Basilea 2 adottando il metodo standardizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte di rischio di credito (per il rischio di credito il coefficiente stabilito dalla Banca d’Italia per la nostra Banca è del 12,50) e di controparte, nonchè il metodo base per il calcolo dei requisiti patrimoniali, evidenzia che il Tier 1 capital ratio (patrimonio di base/attività di rischio ponderate) è pari al 17,25% rispetto al 16,43% dell’anno precedente calcolato con la precedente metodologia (Basilea 1) e un Total capital ratio (patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate) del 17,64% rispetto al 16,79% dell’anno precedente calcolato con la precedente metodologia (Basilea 1). Ciò premesso proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra approvazione il bilancio dell'esercizio 2008 come esposto nella documentazione di stato patrimoniale e di conto economico, nonché nella nota integrativa.

Bellegra 20 marzo 2009 Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente

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