Simone Weil Durante Il Soggiorno a New York, Tra Luglio E Ottobre Del 1942 - Ec­ Cetto Le Annotazioni Raccolte in Un Taccui­ No a Londra Negli Ultimi Mesi Di Vita

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Simone Weil Durante Il Soggiorno a New York, Tra Luglio E Ottobre Del 1942 - Ec­ Cetto Le Annotazioni Raccolte in Un Taccui­ No a Londra Negli Ultimi Mesi Di Vita I testi che compongono questo quarto e ul­ timo volume dei Quaderni furono scritti da Simone Weil durante il soggiorno a New York, tra luglio e ottobre del 1942 - ec­ cetto le annotazioni raccolte in un taccui­ no a Londra negli ultimi mesi di vita. Pub­ blicati nel 1950 da Gallimard con il titolo La connaissance surnaturelle, vengono ora ri­ proposti per la prima volta in una sequenza rigorosa e completa. Dato il carattere la­ cunoso dell’edizione francese, nella quale fra l’altro non ci si è preoccupati di segna­ re il passaggio da un quaderno all’altro, né di rispettarne la successione cronologica, si è infatti preferito fondare la traduzione su un accurato studio dei manoscritti. Questi testi si presentano, anche formal­ mente, come la continuazione dei quaderni di Marsiglia. Ma ora la riflessione tende a concentrarsi progressivamente intorno ad alcuni nuclei tematici spesso svolti in an­ notazioni piuttosto lunghe, con un proce­ dimento di scrittura più prossimo a un’ar­ ticolazione per brevi capitoli che non al­ l’andamento frammentato dei precedenti quaderni. In particolare, mai come in que­ sto periodo il pensiero della Weil si appun­ ta sul significato della favola e dei miti, esercitandosi su testi delle più svariate tra­ dizioni — e proprio in questa zona si in­ contreranno alcune intuizioni folgoranti, per esempio sulla simbolica zodiacale. Il volume si chiude con un completo ap­ parato di indici relativi all’intera compa­ gine dei Quaderni: degli autori e opere cita­ ti e commentati; dei personaggi storici e leggendari, luoghi, popoli, entità, esseri di­ vini; delle figure, immagini, parole. Que­ st’ultimo indice, che per la prima volta ac­ compagna i Quaderni, sarà un aiuto prezio­ so per qualsiasi lettore voglia aprirsi una strada all’interno di questa imponente «ar­ chitettura dell’anima». www.scribd.com/Mauritius_in_libris «Il fondamento della mitologia è che l’u­ niverso è una metafora delle verità divine». Di Simone Weil (1909-1943) Adelphi ha pub­ blicato: Quaderni, I (1982), II (1985), III (1988); Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sodale (1983); Venezia salva (1987); Sulla Germa­ nia totalitaria (1990); Lettera a un religioso (1996); Lezioni di filosofia (1999). In copertina: disegno di Simone Weil sulla coperti­ na del quattordicesimo quaderno. www.scribd.com/Mauritius_in_libris BIBLIOTECA ADELPHI 264 www.scribd.com/Mauritius_in_libris www.scribd.com/Mauritius_in_libris titolo originale: La connaissance surnaturelle Prima edizione: marzo 1993 Seconda edizione: marzo 2005 © 1950 ÉDITIONS GALLIMARD PARIS © 1985 CAHIERS SIMONE WEIL PER « SULLA NOZIONE DI LETTURA » © 1993 ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO www.adelphi.it ISBN 88-459-0927-1 www.scribd.com/Mauritius_in_libris INDICE IL LINGUAGGIO SIMBOLICO DI DIO 9 di Giancarlo Gaeta Bibliografia weiliana 39 QUADERNI QUADERNO XIII 49 QUADERNO XIV 153 QUADERNO XV 201 QUADERNO XVI 237 QUADERNO XVII 309 TACCUINO DI LONDRA 361 APPENDICE A. SULLA NOZIONE DI LETTURA 403 I. Lettura 403 II. Saggio sulla nozione di lettura 407 www.scribd.com/Mauritius_in_libris B. FRAMMENTI SULLA NOZIONE DI VUOTO 415 C. NOTE DI LETTURA SUL FOLKLORE 419 INDICI I. Autori e opere citati e commentati 443 II. Personaggi storici e leggendari, luoghi, popoli, entità, esseri divini 469 III. Figure, immagini, parole 491 www.scribd.com/Mauritius_in_libris IL LINGUAGGIO SIMBOLICO DI DIO DI GIANCARLO GAETA www.scribd.com/Mauritius_in_libris www.scribd.com/Mauritius_in_libris I testi che compongono questo quarto e ultimo vo­ lume dei Quaderni, furono scritti da Simone Weil du­ rante il soggiorno a New York, tra luglio e ottobre del 1942, eccetto le annotazioni raccolte in un tac­ cuino a Londra negli ultimi mesi di vita. A New York essa utilizzò cinque quaderni che in parte le erano già serviti per note di lettura e trascrizioni di testi, risalenti ancora per lo più al periodo di Marsiglia.1 Di questi quaderni, Simone Weil ha avuto cura di in­ dicare la sequenza, seppure con qualche incertezza,2 nonché la data di composizione, che risulta essere sem­ pre la stessa: ottobre 1942. In realtà indizi interni e dati biografici suggeriscono un periodo un po’ più 1. È questo precisamente il caso per i quaderni quattordicesimo, quindicesimo e sedicesimo. 2. A tal fine Simone Weil ha posto un numero sulla copertina di ciascun quaderno, eccetto uno, corrispondente al nostro tredicesi­ mo, che porta il numero 2 in copertina e il 3 sulla quarta di co­ pertina, e un altro che non risulta numerato (si veda al riguardo "Diciassette quaderni e un taccuino", in Quaderni, I, 24 sgg.). Il quaderno che porta il numero 1 è stato da noi inserito al termine del terzo volume, in quanto chiaramente risalente al periodo di Mar­ siglia (si veda Quaderni, III, 9-10). 11 11 www.scribd.com/Mauritius_in_libris ampio; si può infatti far risalire la stesura della pri­ ma parte del quaderno tredicesimo all’inizio del sog­ giorno americano,1 e collocare la ripresa della scrittu­ ra intorno alla metà di settembre,2 dopo una lunga pausa probabilmente dovuta all’impegno, fìsico e psi­ cologico, profuso da Simone Weil nel tentativo di farsi assumere nelle file di «France Combattante», l’organizzazione in esilio della Resistenza francese, e quindi trasferirsi a Londra. Alla partenza da New York, il 10 novembre, questi quaderni furono affidati da Simone Weil ai genitori che, per loro stessa testimonianza, provvidero a farne delle copie dattiloscritte subito dopo la morte della figlia e, rientrati a Parigi nel 1949, si occuparono della loro pubblicazione.3 Il volume, contenente anche il taccuino scritto a Londra, fu edito nel 1950 da Galli­ mard nella collana « Espoir » diretta da Albert Ca­ mus, con il titolo La connaissance surnaturelle.4 Si tratta di una edizione, l’unica finora disponibile, mol­ to affrettata, priva com’è di un qualche tentativo di stabilire un ordine nella sequenza dei quaderni, non­ ché di una qualche annotazione almeno per dar con­ to degli stacchi tra un quaderno e l’altro e delle parti omesse, in particolare dell’ampio materiale di ricerca e documentazione accumulato tra Marsiglia e New York accanto ai testi originali? A queste carenze si è 1. Le prime pagine furono probabilmente scritte durante il viaggio verso l'America, come è suggerito dall’annotazione: "Annotato sul­ la nave, in pieno oceano" (qui di seguito, p. 58). Per il resto questa parte del quaderno testimonia soprattutto del lavoro di ri­ cerca sul folklore svolto nelle biblioteche di New York. 2. Si potrebbe cercare qui la ragione della doppia numerazione del quaderno tredicesimo, a marcare l’inizio nella sua seconda parte, scritta a partire dal fondo, di una nuova riflessione. 3. Testimonianza offerta da un appunto di pugno della madre di Simone conservato presso la Bibliothèque Nationale. 4. Furono questi i primi quaderni ad essere pubblicati; quelli scrit­ ti a Marsiglia e affidati a Thibon iniziarono ad apparire solo l’an­ no successivo. 5. Nella succinta nota editoriale premessa al volume si afferma piut­ tosto che "è impossibile ricostruire la sequenza originaria dei qua- 12 www.scribd.com/Mauritius_in_libris cercato di ovviare con uno studio dei manoscritti,1 di cui questa edizione è il risultato, in attesa che ulte­ riori approfondimenti vengano dai curatori francesi delle Oeuvres complètes. Per quanto concerne la sequenza originaria di que­ sti cinque quaderni, l’unica difficoltà è rappresentata dal fatto che uno di essi non risulta numerato; si è così pensato in un primo momento che esso potesse essere l’ultimo della serie. Ma lo studio dei mano­ scritti consente di collocarlo con sicurezza di seguito al quaderno quattordicesimo, sia per la stretta con­ tinuità di contenuto sia grazie alla datazione offerta da Simone Weil stessa per questi due quaderni: dal­ l’inizio a metà ottobre il primo, metà ottobre il se­ condo.2 Va inoltre tenuta presente un’ulteriore signi­ ficativa indicazione dell’autrice che tende a stabilire una sequenza pressoché continua dalla seconda parte del tredicesimo quaderno fino alla fine. Si tratta dell’e­ spressione « seguito » posta all’inizio dei quaderni quattordicesimo, quindicesimo e diciassettesimo, raf­ forzata al termine del quaderno sedicesimo e ancora all’inizio del diciassettesimo da: «segue nel quader­ no n... » e « seguito del n... ». In quest’ultimo caso l’annotazione serve evidentemente ad avvertire che non vi è soluzione di continuità nella riflessione sulla demi, malgrado i numeri segnati da Simone Weil sulle loro co­ pertine, né si può affermare che i frammenti in essi contenuti siano stati effettivamente scritti nell’ordine in cui si presentano all’interno dei quaderni" (CS, 7). 1. Studio a cui ha dato significativi apporti Mme Florence de Lussy, Conservatrice presso la Bibliothèque Nationale e condirettore delle Oeuvres complètes di Simone Weil in corso di pubblicazione. 2. Otteniamo cosi una datazione piuttosto precisa per questi qua­ derni: XIIIa (segnato da S. Weil col numero 2, senza data) tra giugno e settembre; XIIIb (numero 3, datato ottobre ’42), fine set­ tembre-inizio ottobre; XIV (numero 4), datato inizio-metà ottobre ’42; XV (non numerato), datato metà ottobre '42; XVI (numero 5, senza data), seconda metà di ottobre; XVII (numero 6, datato otto­ bre ’42), fine ottobre. Va in questo senso corretta la sequenza dei « Quaderni d’America » proposta nell’introduzione al primo volume e quindi nel « Prospetto dei ‘Quaderni’ » (Quaderni, I, 26 nota e 100). 13 www.scribd.com/Mauritius_in_libris spiritualità del lavoro agricolo che occupa le ultime pagine del sedicesimo quaderno e le prime del dicias­ settesimo. Ma anche negli altri casi possiamo inten­ dere quel « seguito » come avvertenza che la sequenza non ha più solo valore cronologico, come nel caso dei «Quaderni di Marsiglia», bensì anche tematico.1 Come si è detto, accanto ai testi originali in alcuni di questi quaderni, precisamente nel quattordicesimo, quindicesimo e sedicesimo, si trovano, scritti in senso inverso, una quantità di note di lettura, di estratti da varie opere, di copie di testi poetici, di brevi annota­ zioni.
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