DIDO, DIVA DELLA MUSICA BRITANNICA, SARÁ LA STAR DI UDINE VOLA 2020

DIDO

27 luglio 2019 – Dalle 20.30

UDINE, Castello

Biglietti in vendita a partire dalle 10.00 di giovedì 20 febbraio sui circuiti Ticketone e Ticketmaster. Info e punti vendita su www.azalea.it

La musica internazionale protagonista della rassegna Udine“ Vola 2020”, contenitore musicale che animerà l’estate del Castello di Udinecon una serie di concerti con protagonisti artisti italiani e stranieri, in un mix di offerta e di generi che richiamerà un pubblico transgenerazionale anche da fuori città e da fuori regione. Grande ospite della rassegna sarà la meravigliosa Dido, artista britannica che ha pubblicato a novembre una riedizione del Still“ on My Mind”. Vincitrice di numero si premi, capace di vendere decine di milioni di dischi in carriera, Dido salirà sul palco del Castello di Udine il prossimo 27 luglio, per l’unica data italiana del suo “Tour 2020”. I biglietti per l’evento saranno in vendita sui circuiti Ticketone e Ticketmaster a partire dalle 10.00 di giovedì 20 febbraio. Il concerto è inserito nella rassegna “Udine Vola 2020”, organizzata da Zenit srl, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e PromoTurismoFVG e inclusa nel calendario eventi di UdinEstate. Tutte le info e i punti vendita su www.azalea.it .

Con l’uscita del suo nuovo , Dido è stata l’artista femminile che ha venduto di più nel Regno Unito nel 2019. A questi ottimi risultati è poi seguito il suo primo tour mondiale a distanza di 15 anni, con grande risposta di critica e pubblico. L’album appena pubblicato include il singolo “Just Because”, versioni acustiche di hit celeberrime come Thank“ You” e “White Flag” ed un nuovo brano: “This Is Love”.

Dido Florian Cloud de Bounevialle O’Malley Armstrong, meglio nota come Dido, nel corso della sua meravigliosa carriera ha abbracciato svariati generi, dall’elettropop al trip hop, passando per l’alternative rock e la . Cresciuta a Londra studiando e ascoltando musica classica, grazie al fratello, futuro leader del gruppo trip hop/trance , è entrata in contatto con diversi generi musicali e sonorità, facendo esperienza come cantante in varie band locali. Nel 1999 pubblica il suo primo album “”, contenente tra gli altri i brani “Thank You” e “Here With Me”. L’album, uno dei maggiori successi discografici del Regno Unito nella prima decade degli anni 2000, ha venduto più di 20 milioni di copie in tutto il mondo, permettendo alla cantautrice di conquistare oltre 40 dischi di platino a livello globale. Fra i grandi successi della carriera di Dido troviamo certamente la collaborazione con Eminem nella fortunattissima Stan“ ” (2000). Nel 2001 Dido vince l’MTV Europe Music Award come miglior artista emergente, e nel 2002 conquista ben tre World Music Award e due Brit Award come miglior artista donna e miglior disco inglese. Nel 2003 esce il suo secondo album, “”. Il primo singolo estratto, “White Flag” viene immediatamente premiato dal pubblico, facendo balzare la canzone in vetta alle classifiche di tutto il mondo, consacrando così definitivamente Dido nell’olimpio del pop inglese e mondiale. In tutta la sua carriera ha pubblicato 5 album in studio e collaborato con i più grandi artisti internazionali, come il già menzionato Eminem, Britney Spears (nella colonna sonora del film “Crossroads – Le strade della vita”) e Carlos Santana (in “”).

Enrico Liotti

BUBBICO-FILIPPINI, ALLA VEDOVA IN JAZZ, GIOVEDI 20, OSPITA DUE DEIPIU GRANDI TALENTI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA

In molti la ricorderanno con la bacchetta in mano a dirigere Il Volo, vincitori dell’edizione 2015 del Festival di Sanremo. Fu una fra le più giovani direttrici d’orchestra della storia del festival e una delle poche donne ad averlo mai fatto. Molti altri la conoscono per aver ascoltato in radio alcuni dei suoi successi discografici. Se a tutto questo uniamo un altro musicista di grande talento capace come pochi altri di accarezzare le corde di un pianoforte, allora il giovaneduo Carolina Bubbico, voce, e Claudio Filippini, piano, si preannuncia già esplosivo.

Due dei più grandi talenti della scena musicale contemporanea, per la prima volta insieme, saranno i protagonisti, giovedì 20 febbraio alle 20, del prossimo appuntamento de Alla Vedova in Jazz, la rassegna organizzata, con la direzione artistica di Ermanno Basso, dallo storico ristorante udinese di via Tavagnacco 9, che ha deciso di abbinare alta enogastronomia con la musica jazz eseguita dal vivo da grandi artisti di fama internazionale.Una scommessa che, partita sette anni fa, ha saputo col tempo raccogliere consenso e apprezzamenti da parte di un pubblico sempre più numeroso a tal punto da diventare per molti un appuntamento irrinunciabile. E tutto grazie al coraggio e alla determinazione delle sorelle Cristina e Sandra Zamarian, con mamma Ida anime della rassegna e custodi di questo angolo di tradizione e calore familiare.

Bubbico, cantautrice, pianista e compositrice salentina, e Filippini, pianista, tastierista, arrangiatore abruzzese con all’attivo decine di dischi a suo nome, presenteranno un repertorio in duo che spazia dalla libera improvvisazione ai classici del songbook jazzistico americano, prendendo come spunto i numi tutelari della tradizione. Uno spazio privilegiato, all’interno del concerto, verrà dato anche alle composizioni nate dalla penna dei due artisti, ormai riconosciuti a livello internazionale. Il concerto sarà così un vero e proprio viaggio musicale in cui non mancheranno incursioni più sperimentali e moderne con l’ausilio di strumenti elettronici.

Ormai rodato il format dell’iniziativa che prevede alle 20 la cena (prenotazione allo 0432470291) nella storica sala al primo piano del ristorante e, alle 21.45, il concerto. Un modo per consentire di gustare appieno entrambi gli ingredienti della serata. Così come nell’edizione passata, inoltre, alla buona cucina saranno abbinati i migliori vini che il Friuli produce. E, infatti, sarà affiancato ai piatti un vino prodotto dalle più prestigiose cantine regionali come, Le due terre, Livio Felluga, Jermann, Venica&Venica, oltre a quella delle sorelle Zamarian, l’azienda agricola San Rocco.

La cena-concerto “Alla Vedova in Jazz” oltre alla direzione artistica di Ermanno Basso (SimulArte), vede come produttore esecutivo Federico Mansutti (Simularte), il supporto tecnico di Stefano Amerio e Lorenzo Crana(Artesuono), e Lorenzo Cerneaz come Tecnico Steinway. FESTIVAL DI MAJANO 2020 Il 29 luglio attesi i. DROPKICK MURPHYS – La leggendaria band di Boston

DROPKICK MURPHYS

29 luglio 2020, inizio ore 21.30

MAJANO (UDINE), AREA CONCERTI FESTIVAL

Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati dalle 11.00 di mercoledì 19 febbraio. Info e punti vendita autorizzati su www.azalea.it

Va componendosi il calendario musicale del Festival di Majano, storica rassegna musicale, culturale e gastronomica del Friuli Venezia Giulia che festeggia nel 2020 i suoi 60 anni. Dopo i concerti delle star punk rock Bad Religion e Sum 41, ecco ufficializzato oggi il terzo evento internazionale. Il prossimo 29 luglio a salire sul palco dell’Area Concerti, per un unico live estivo italiano, saranno iDropkick Murphys, band americana simbolo del celtic punk mondiale. I biglietti per questo nuovo grande appuntamento musicale dell’estate, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG e Hub Music Factory, saranno in vendita online suTiketone.it e in tutti i punti vendita del circuito dalle11.00 di mercoledì 19 febbraio. Tutte le info e l’elenco dei punti vendita su www.azalea.it . Con le loro caratteristiche fisarmoniche, cornamuse e riff di chitarra i Dropkick Murphys ci regalano live scatenati e unici; il gruppo di Boston è capace di far ballare, commuovere e cantare a squarciagola migliaia di persone con l’allegria e la potenza della propria musica. La travolgente band conquista anche le classifiche, l’ultimo lavoro discografico “11 Short Stories of Pain&Glory”, uscito nel 2017, è finito dritto nella top 10 delle classifiche di vendita americane di Billboard, confermando il gruppo come leader indiscusso del movimento celtic punk mondiale. Il recente show italiano all’Alcatraz di Milano ha fatto registrare un loro ennesimo clamoroso successo italiano; i Dropkick Murphys sono la testimonianza vivente che la musica, fatta con fiducia e passione, può avere un successo indipendentemente da sonorità alla moda. Formatisi nel 1996 nel South Boston, nel 1998 pubblicano il disco di debutto “Do or Die”, seguito negli anni successivi da The“ Gang’s All here” (1999) e “Sing Loud, Sing Proud!” (2001). Gli album evidenziano lo sviluppo del loro sound, che risente sia delle influenze tradizionali irlandesi sia dei gruppi inglesi come Stiff Little Fingers, The Pogues, AC/DC, The Clash. I Dropkick Murphys, già famosi nella scena underground punk, nel 2004 raggiungono il successo a livello planetario grazie alla loro versione di “Tessie”, l’inno della squadra di baseball dei Boston Red Sox. Nel 2005 ecco il quinto album “The Warrior’s Code”, che contiene la famosissima I’m“ Shipping Up to Boston”, il cui testo è firmato da Woody Guthrie, che parla di un marinaio che aveva perso una gamba e della navigazione fino a Boston per trovare la sua gamba di legno. La canzone, inclusa anche nel film “The Departed – Il bene e il male”, diretto da Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Jack Nicholson, ha venduto oltre un milione di copie.

Il concerto dei Dropkick Murphys a Majano si aggiunge a quelli già ufficializzati delle band simbolo del punk rock mondiale Bad Religion (12 agosto) e Sum 41 (14 agosto). Biglietti in vendita, info su www.azalea.it. Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Majano, Associazione regionale tra le Pro Loco,Comunità Collinare del Friuli, Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare.

Conta che ti conto nella Notte del Racconto” alla Casa delle Storie di Reggio Emilia 21 febbraio

Prosegue a pieno ritmo, alla Casa delle Storie di Reggio Emilia, la partecipatissima prima edizione del progetto SHOW – SaveHumanityOpenWor(l)d a cura delTeatro dell’Orsa. Il prossimo appuntamento, che funge anche da prologo a Reggionarra, è la Notte dei Racconti, in programma venerdì 21 febbraio alle ore 21 con un evento di narrazione intitolato Conta che ti conto nella Notte del Racconto: nell’anno del centenario di Loris Malaguzzi e di Gianni Rodari parte da Reggio Emilia un invito e un ascolto all’Italia, all’Europa, al mondo per riscoprire il valore e la magia del racconto. «C’è una scintilla antica che si accende ogni volta che si racconta una storia, che la si legge con qualcuno, che le si dà corpo con la voce. Questo accadrà a partire da Reggio Emilia, nello spazio intimo di ogni casa, e negli spazi pubblici di alcune scuole e biblioteche e alla Casa delle Storie» suggerisce l’ideatrice del progetto Monica Morini «Abbiamo tutti bisogno di ritrovarci sotto un tetto di storie, di allenare la nostra umanità, dentro la relazione d’ascolto. Ogni azione culturale è una piccola rivoluzione. Abbiamo bisogno di rivoluzioni che aprano pacificamente i confini delle case. Lo spazio sacro, dalla notte dei tempi, si accende intorno a un fuoco di storie». «Le storie tessono ponti tra cielo e terra, sono binocoli che fanno intravedere l’invisibile, chiamano mondo, riuniscono i vivi, ci allenano al tutto possibile» continua Monica Morini «Le storie vogliono attenzione, si aprono nel buio dell’ascolto, generano meraviglia, sono semi di “fantastica” e crescono solo se annaffiate in un terreno libero dalle potenti interferenze di cellulari, computer e televisori. Per questa notte, in ogni casa, ogni schermo si spegnerà, si farà muto: un rito nuovo, disobbediente ci chiama a invitare amici nel cerchio dell’ascolto, saremo connessi ma con i serbatoi di memoria e immaginazione di cui siamo fatti. Tutti possono raccontare, attingendo al patrimonio orale che abbiamo ereditato. Ci vuole “l’orecchio acerbo” per ascoltare, un orecchio che si fa stupire dal suono delle parole. Uno sguardo che abbraccia il nostro pianeta, le storie di terra, di alberi, di stelle. Un ronzare di parole che ci fa vivi. Quale memoria vi lega alla Terra? La memoria condivisa è parte della magia di questa notte. Alla Casa delle storie useremo un antico gioco dell’oca in caselle di vita per aprire alla partecipazione di tutti i presenti: Conta che ti conto nella Notte del Racconto. Molte città stanno aderendo in Italia e all’estero, è potente e ricostituente ristabilire la rete del racconto:non virtuale, ma tra esseri umani che si riconoscono, si ascoltano e si accendono di storie». Chiamata pubblica: ciascuno può partecipare registrando un messaggio vocale con una filastrocca nella lingua che preferisce (italiano, dialetto, lingua inventata, inglese, russo, cinese, esperanto…) specificando alla fine il proprio nome e la città di provenienza. Si potrà così contribuire a creare il Golden Record per orecchio acerbo. Occorre inviare il messaggio audio con Whatsapp al 320 7681111 oppure via mail a [email protected].

Il progetto SHOW – SaveHumanityOpenWor(l)d è realizzato, nell’ambito del Bando Europeo Shaping Fair Cities, dal Teatro dell’Orsa con la collaborazione diReMida , Dimora D’Abramo, Reggio Film Festival e Istoreco. La Casa delle Storie si trova in via Sergio Beretti 24/D, Quartiere Gattaglio, Reggio Emilia.

Info sul progetto SHOW: http://www.teatrodellorsa.com/progetti-speciali/show-sav e-humanity-open-world/.

Prenotazioni: [email protected], 351 5482101.

Polinote Music Room, Pordenone Lunedì 24 febbraio, ore 21 lab con Enrico Maria Milanesi

Il prossimo appuntamento di Polinote Music Room – lunedì 24 febbraio alle 21 in Vicolo Chiuso 5 – vedrà come protagonista il chitarrista pordenonese Enrico Maria Milanesi. Specializzato nelle tecniche del fingerpicking e del flatpicking, collabora con numerosi musicisti, cantautori, registi e compositori di livello nazionale e internazionale, nella produzione di diversi lavori discografici e teatrali, sia come turnista che come session-man. Il programma del laboratorio gratuito e aperto a tutti (strumentisti, musicisti professionisti e non, allievi e appassionati) “La chitarra acustica, tecniche e potenzialità di uno strumento poliedrico”, sarà dunque un viaggio attraverso le tecniche fingerstyle e flatpicking che permettono di suonare con un unico strumento tutti gli elementi della musica, creando l’impressione che sia un’intera band a suonare. Per informazionisi possono chiamare i numeri 0434 520754 o 347 7814863 dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00 o scrivere a [email protected].

Enrico Maria Milanesi inizia a suonare il pianoforte all’età di 8 anni; successivamente si appassiona come autodidatta allo studio della chitarra elettrica per passare poi alla chitarra acustica, catturato dal virtuosismo di grandi chitarristi quali Tommy Emmanuel (con cui avrà l’opportunità di condividere il palco), Antonio Forcione, Franco Morone. Specializzato nelle tecniche del fingerpicking e del flatpicking, collabora con numerosi musicisti, cantautori, registi e compositori di livello nazionale e internazionale, nella produzione di diversi lavori discografici e teatrali, sia come turnista che come session-man. Collabora inoltre come produttore e arrangiatore con la ditta americana “Brooks Brothers” nella realizzazione di musiche per video pubblicitari. Nel 2015 vince la dodicesima edizione di “Arrangiatevi”, concorso nazionale di composizione e arrangiamento; nel 2016 si qualifica finalista al concorso chitarristico mondiale “Guitar Masters”, ottenendo un prestigioso apprezzamento da parte dei chitarristi Martin Taylor e Preston Reed. Ha suonato in festival nazionali e internazionali dedicati alla chitarra come il Baska international guitar festival, Madame Guitar, Kastav guitar festival, Festival Acoustic Val di Scalve. È impegnato in molti progetti. Affiancato da una raffinata formazione di trio d’archi (violino, viola e violoncello) alterna brani originali e la rilettura e arrangiamento di brani jazz, rock e di musica classica, spingendo al massimo livello di sperimentazione la sua creatività. Con Michele Pucci alla chitarra flamenca e Francesco Bertolini alla semiacustica compone il Kythara Trio Collabora inoltre con Emanuele Grafitti e con i 40 Fingers (quartetto triestino di chitarre acustiche). All’attivo ha 3 album solisti: “Hanami” (2014), “In Myself” (2018) e “LIVE!” (2018). “Kythara” è l’ album di debutto dell’omonimo trio chitarristico.

Teatro Nuovo Giovanni da Udine DA VENERDì 21 A DOMENICA 23 FEBBRAIO IN SCENA “MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE”

Sono trentaquattro anni che Willy Loman viaggia da una parte all’altra degli Stati Uniti per vendere, tramite i suoi prodotti, se stesso. Sorriso smagliante, battuta pronta, abito ben stirato e scarpe sempre lucide: questo è il segreto per far colpo, perché non è tanto ciò che vendi ma come lo vendi. Arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine da venerdì 21 a domenica 23 febbraio 2020 il testo più famoso e rappresentato diArthur Miller, Morte di un commesso viaggiatore. Caposaldo della letteratura internazionale, Premio Pulitzer per la drammaturgia, fece il suo esordio sulle scene nel febbraio 1949 e da allora continua a riscuotere un successo dilagante. La pièce sarà proposta in una nuova versione firmata dal pluripremiato Leo Muscato a partire dalla traduzione e adattamento di Masolino D’Amico. Sul palcoscenico uno straordinario cast capitanato da Alessandro Haber, per la prima volta nel ruolo del protagonista, Willy Loman, dopo essersi cimentato giovanissimo in quello di Biff, eAlvia Reale (la moglie Linda). Morte di un commesso viaggiatore è un viaggio allegorico ed evocativo nelle oscure viscere del sogno americano, incarnato appieno dal protagonista, un venditore di successo ormai sul viale del tramonto, non più produttivo, non più utile e quindi condannato all’oblio. Nel 2000 il Time pose l’opera milleriana al secondo posto nell’elenco dei dieci lavori teatrali più significativi del Novecento, dietro solo ai Sei personaggi pirandelliani. “Il Commesso mischia verità e allucinazione, si svolge contemporaneamente sulla scena, sotto gli occhi del pubblico, e nella testa del protagonista – spiega Masolino D’Amico nelle note allo spettacolo- nella quale noi spettatori, a differenza dagli altri personaggi, siamo chiamati a entrare. Ne risulta una macchina teatrale che è rimasta appassionante e attuale oggi come ai giorni del suo debutto”. In scena accanto ad Alessandro Haber e Alvia Reale troveremo Alberto Onofrietti, Michele Venitucci, Duccio Camerini, Stefano Quatrosi, Fabio Mascagni, Beniamino Zannoni, Paolo Gattini, Caterina Paolinelli, Margherita Mannino e Anna Gargano. Scene di Andrea Belli, costumi di Silvia Aymonino, disegno luci di Alessandro Verazzi musiche di Daniele D’Angelo. Produzione Goldenart Production con Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile del Veneto. Sabato 22 febbraio alle 17.30 la Compagnia dello spettacolo incontrerà il pubblico in un nuovo appuntamento di Casa Teatro. Intervengono Peter Brown, direttore della British School FVG e l’esperta d’arte Alma Maraghini Berni. Conduce Antonio Caiazza, giornalista e scrittore.

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. Chiusa domenica e i gironi festivi. Biglietti acquistabili anche online suwww.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00. Per info: tel. 0432 248418 [email protected].

Enrico Liotti

Le Tappe Venete al Giro d’Italia 2020

La Regione Veneto ospiterà l’arrivo di Monselice, la cronometro del vino da Conegliano a Valdobbiadene e la partenza di Bassano del Grappa. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia con il Trofeo senza Fine, insieme a Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport, Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia e i rappresentati dei Comitati delle Tappe Venete

Verona – Sono state presentate, a CosmoBike Show a Verona Fiere, le tappe del prossimo Giro d’Italia che interesseranno la Regione Veneto. La Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport / La Gazzetta dello Sport, andrà in scena dal 9 al 31 maggio. La prima tappa veneta, in ordine cronologico, interesserà la provincia di Padova con l’arrivo a Monselice venerdì 22 maggio. Il giorno successivo impegnativa frazione a cronometro, interamente nella provincia di Treviso, da Conegliano a Valdobbiadene. È la Prosecco Superiore Wine Stage. Mercoledì 27 maggio sarà Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, ad essere sede di partenza di una delle tappe di montagna del Giro, quella che terminerà a Madonna di Campiglio. Paolo Bellino e Mauro Vegni, insieme ai vincitori della Corsa Rosa 1990, 2000 e 2010: Gianni Bugno, Stefano Garzelli e Ivan Basso, hanno discusso sul valore e sul significato della Maglia Rosa.

LE TAPPE

Cervia – Monselice Tappa di pianura con finale col botto. Dopo quasi 160 km costantemente in pianura per raggiungere la cittadina euganea si affrontano due impegnative salite dei Colli Euganei: il Roccolo (un classico del Giro del Veneto) 4 km con inizio e fine durissimi (tra il 18 e il 20%) e quindi il Muro di Calaone con 2 km che in diversi punti toccano il 18%. Segue un’ampia discesa su Este e breve tratto pianeggiante fino all’arrivo. Conegliano – Valdobbiadene

Cronometro interamente nel territorio del Prosecco Superiore ora Patrimonio dell’Umanità. É interamente caratterizzata da salite e discese a volte anche impegnative (Muro di Ca’ del Poggio pendenze fino al 19%). Un esercizio contro il tempo che costringerà a valutare bene la gestione delle energie.

Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio

Tappa di montagna dove si affrontano oltre 5000 m di dislivello concentrati in poche salite raccordate da ondulazioni senza veri tratti di respiro. In Veneto, dopo la partenza, si scala l’inedita Forcella Valbona (oltre 20 km di ascesa dalla pianura fino a quasi 1800m), il Monte Bondone dal versante inedito di Aldeno (seconda parte oltre il 10%), il passo Durone e la salita finale di Madonna di Campiglio.

DICHIARAZIONI Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha dichiarato: “Ci siamo, il Veneto torna a vestirsi di Rosa. Con rinnovato entusiasmo e con la tradizionale passione per lo sport del pedale. E sarà un Giro d’Italia frizzante, in ogni senso: per l’entusiasmo che accompagnerà sulle strade della regione atleti, carovana e organizzatori, per la chicca della crono Conegliano-Valdobbiadene nel cuore delle colline del Prosecco Patrimonio Universale dell’Unesco, per il botto che potrebbe uscire dalla Cervia-Monselice, per il fascino di Bassano del Grappa, “capitale” degli alpini, che darà il via a una delle tappe alpine per antonomasia, con arrivo a Madonna di Campiglio. Ci sarà pane per tutti i denti: per i velocisti a Monselice se sapranno passare indenni due trappole come il Roccolo e il muro di Calaone; per i passisti-scalatori tra Conegliano e Valdobbiadene: saliscendi su colline di bellezza universale con l’insidia del tremendo Muro di Cà del Poggio, capace, in certe condizioni, di fare vittime illustri, perché in quei pochi chilometri puoi perdere tempo prezioso nell’economia della classifica generale. Per gli scalatori che, partendo da Bassano, andranno verso le Dolomiti, altro Patrimonio Universale dell’Unesco che abbraccia il Giro d’Italia. Così come lo abbracciamo tutti noi veneti, grati agli organizzatori e al direttore Mauro Vegni per questo nuovo capitolo della never ending story d’amore tra il Veneto e il ciclismo”.“Veronafiere ha una forte esperienza di organizzatore di eventi passion driven e con CosmoBike 2020 possiamo dire a buon diritto di aver reso Verona la capitale della bici, con un appuntamento che apre la stagione ciclistica con i suoi protagonisti e offre tutti gli aspetti legati alle due ruote: sport, ebike, turismo, mobilità, sicurezza” – sottolinea il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. “Un evento green, giovane e social che abbiamo lanciato nel nuovo format nel febbraio dello scorso anno e già da questa edizione stiamo raccogliendo i frutti con la presenza di tutti i principali brand del settore. Nel giugno 2019 abbiamo avuto anche l’onore di ospitare l’ultima tappa a cronometro del Giro d’Italia, mentre durante i due giorni di CosmoBike Show teniamo a battesimo le tappe venete della competizione più amata dai tifosi, non solo italiani”Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha dichiarato: “Il Giro d’Italia è per il gruppo RCS un evento in continua crescita e che vogliamo sviluppare anno dopo anno. Veneto per il ciclismo vuol dire alta fedeltà alla Corsa Rosa ed eccellenza internazionale. Tanti dei nostri partner vengono da questa regione che da sempre dà lustro al nostro Paese. Anche quest’anno avremo quasi 200 televisioni collegate nei 5 continenti che ci permetteranno di raggiungere una audience potenziale di oltre 800 milioni di persone. Verranno trasmesse immagini di altissima qualità, focalizzate sia sulla parte sportiva che su quella paesaggistica, artistica e culturale che sono le eccellenze d’Italia”. Il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni ha sottolineato come “Il rapporto della Corsa Rosa con il Veneto è storico e risale agli albori. Quest’anno il rapporto con la Regione Veneto si è consolidato ancora una volta. L’arrivo a Monselice con un finale durissimo, la spettacolare cronometro del Prosecco Superiore tra Conegliano e Valdobbiadene e la partenza da Bassano del Grappa saranno alcuni momenti chiave del Giro 103. Sono certo che sarà una grande festa dello sport e del ciclismo in particolare, nella Regione che ha il numero di appassionati e praticanti più alto d’Italia”.

Photo Credit: LaPresse Press Giro d’Italia

TEATRO GIOVANNI DA UDINE OPERETTA, DOMANI 18/02/20 E’ DI SCENA “IL PIPISTRELLO” DI JOHANN STRAUSS

Il vivace intreccio della commedia degli equivoci, le irresistibili danze, le meravigliose musiche di Johann Strauss: nessun periodo è migliore del Carnevale per portare in scena Il Pipistrello, operetta fra le più celebri e rappresentate al mondo. Ritorna quindi sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 18 febbraio 2020 con inizio alle 20.45 questo grande classico nel nuovo, smagliante allestimento della sempre applauditissima Compagnia Abbati, accompagnata dall’Orchestra Città di Ferrara e dal Corpo di ballo il Balletto di Parma. Nel Pipistrello ieri e oggi si fondono alla perfezione. Com’è noto, tutta la vicenda ruota attorno ad un sontuoso ballo in maschera dove apparenza e realtà si confondono e dove tutti celano la propria vera identità fino all’epilogo, allietato da un immancabile brindisi. Mettendo in scena nel 1874 ambienti e personaggi contemporanei, Johann Strauss violava una delle più solide convenzioni del costume musicale e creava un’operetta moderna fin nel profondo. Una modernità, quella del capolavoro straussiano, che trova nuovo vigore in questo Pipistrelloinaspettatamente attuale che piacerà davvero a tutti, firmato dalla Compagnia Corrado Abbati applaudita ospite sul palcoscenico del Giovanni da Udine in diverse fortunate occasioni.

Sul palcoscenico, ad interpretare i ruoli brillanti di questa straordinaria operetta, troveremo Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Giovanna Iacobellis, Davide Zaccherini, Mariska Bordoni, Lorenzo Frola, Federico Bonghi, Cristina Calisi, Lorenzo Marchi, Alessandro Zanni e il corpo di ballo de il Balletto di Parma. Direzione musicale di Marco Fiorini, allestimento scenico di InScena Art Design, coreografie di Francesco Frola, adattamento e regia di Corrado Abbati. Produzione Compagnia Corrado Abbati in coproduzione con Fondazione Teatro A. Ponchielli di Cremona.La storia della Compagnia Corrado Abbati si snoda lungo più di venticinque anni di attività durante i quali ha realizzato oltre una cinquantina di allestimenti. Il suo repertorio spazia dai titoli più noti e “popolari” – come La vedova allegra di Franz Lehár su libretto di Victor Léon e Leo Stein,il Pipistrello di Johanna Strauss su libretto di Carl Haffner e Richard Genée, Cin-ci-làe Il paese dei campanelli della coppia artistica Carlo Lombardo/Virgilio Ranzato – alle operette meno famose ma sempre ricche di fascino come Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charel, fino alle commedie musicali: per citarne alcuneTea for Two di Vincent Youmans, My Fair Lady di Frederick Loewe, Hello, Dolly! di Jerry Herman, Can Can di Cole Porter, Bulli e Pupe di Frank Loesser, Singin’ in the rain di Nacio Herb Brown, La Principessa Sissi con le musiche originali di Alessandro Nidi, dedicato alla figura dell’amatissima Elisabetta di Baviera. Dalla grande tradizione musicale viennese alla “piccola lirica” italiana, la Compagnia Abbati continua a distinguersi per la varietà e le qualità degli allestimenti, svolgendo con entusiasmo un ruolo primario e fondamentale per la crescita e l’affermazione del teatro d’operetta in Italia. Ospite più volte del nostro Teatro, la Compagnia ha calcato per l’ultima volta il nostro palcoscenico nel febbraio 2019 con Scugnizza di Carlo Lombardo su musica di Mario Costa.

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. Biglietti acquistabili anche nei punti vivaticket e online su www.teatroudine.it ewww.vivaticket.it,. Per info: tel. 0432 248418 e [email protected].

Pari Udinese, sconfitta Pordenone!

Altra giornata non esaltante quella delle friulane in A e B, contro avversari non particolarmente semplici da affrontare però.

1 punto per i bianconeri che nel lunch match di domenica nel derby del triveneto contro l’Hellas Verona trovano uno 0 a 0 che muove una classifica resasi meno tranquilla dalle vittorie di Lecce e Genoa con il margine sulla terzultima ridotto ora a solo 4 lunghezze di vantaggio.

La gara del Friuli non si può considerare particolarmente vivace con le due squadre che pensano più a controllare il risultato che a spingersi troppo in attacco. Prima opportunità per il Verona con Borini, attento Musso in angolo. Per i bianconeri tentativi di Okaka, Mandragora, Fofana e Lasagna ma le conclusioni, non particolarmente pericolose, trovano attento il portiere Silvestre o non hanno molta precisione. Nel finale di tempo una bella percussione di Lasagna con tiro deviato in angolo, per il Verona un colpo di testa di Kumbulla su cui si supera Musso. Ripresa con lo stesso filo conduttore, partita poco spettacolare con pari che va bene ad entrambe. Tentativi bianconeri di Larsen, colpo di testa di Becao e un gol annullato per fuorigioco di Lasagna. L’azione più pericolosa della gara è sui piedi degli ospiti con Zaccagni che va al tiro a Musso battuto ma la difesa di casa fa muro e porta a casa un punto prezioso, senza subire più di tanto contro una squadra al nono risultato consecutivo e capace di fermare Milan, Lazio e Juventus.

Soddisfatto per la prestazione mister Gotti, per una partita gagliarda che i suoi hanno cercato di vincere. Manca ancora un po’ di precisione negli ultimi metri ma il lavoro che fanno gli attaccanti è prezioso per tutta la squadra e grazie a questo è migliorato il gioco dell’intera formazione bianconera.

Sconfitta per 2 a 1 del Pordenone contro la capolista, schiaccia sassi, Benevento. In Campania i neroverdi giocano una buona gara creando molto in entrambe le frazioni di gioco ma il portiere di casa e qualche imprecisione di troppo non ha permesso agli uomini di Tesser di portare a casa qualcosa di più. I padroni di casa di Inzaghi, avviati ad una scontata quanto meritata promozione in A, sbloccano la gara solo con una perfetta punizione di Viola al 37’. Ad inizio ripresa ancora padroni di casa che cercano di chiudere il match con la rete di Insigne al 60’. Il Pordenone non sta a guardare e cerca di riaprire la gara con numerose palle gol concretizzate con un colpo di testa vincente di Bocalon, al primo gol con la nuova maglia, al 91’. Troppo tardi per provare ad impattare sul pari. Terza sconfitta in 5 gare per Tesser che vede allontanarsi il secondo posto ma è saldo in zona playoff.

Immagine da www.legaseriea.it

Rudi Buset [email protected]

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MARIA AMELIA MONTI è MISS MARPLE | In scena mer. 19/2 a TOLMEZZO e gio. 20/2 a CODROIPO

Miss Jane Marple, la più famosa detective di Agatha Christie, ritorna sui palcoscenici dell’ERT nell’interpretazione di Maria Amelia Monti. Miss Marple, giochi di prestigio, testo il cui adattamento teatrale è firmato da Edoardo Erba, andrà in scena per due serate nel corso della settimana: mercoledì 19 febbraio alle 20.45 al Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo e giovedì 20 febbraio alle 20.45 al Teatro Benois-De Cecco di Codroipo. Sul palco, con Maria Amelia Monti, saliranno anche Alberto Giusta, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri e Laura Serena.

Siamo alla fine degli anni ‘40, in una casa vittoriana della campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica Caroline, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni precedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche uno strano giovane, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e odi sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell’arrivo della polizia, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un gioco di prestigio. Maria Amelia Monti ha avuto la libertà di inventarsi una ‘sua’ Marple, dando vita a un personaggio molto diverso dalla placida vecchina di campagna. La sua Jane Marple assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della Christie: dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore delle vicende. Come unfool shakespeariano in continuo contrappunto con il resto dei personaggi, Miss Marple sottolinea con ironia e leggerezza le ridicole passioni da cui nessuno è immune, restituendo al pubblico con sfrontata franchezza la natura umana per quella che è, senza lasciarsi abbindolare dalle maschere che quotidianamente indossiamo per celarla agli occhi degli altri.

Maggiori informazioni al sitowww.ertfvg.it e chiamando l’Ufficio Cultura di Tolmezzo (0433 487961) e il Teatro Benois-De Cecco (0432 908467).