Parco del Lura
Parco locale d’interesse sovraccomunale
Piano Particolareggiato d’attuazione
Relazione tecnica
Comuni di: Consorzio Parco Lura Guanzate sede Cadorago (CO) Cadorago Cermenate Lomazzo Bregnano Rovellasca Rovello Porro Saronno Caronno Pertusella
Progetto preliminare: Ing. Riccardo Colombo, Arch. Fabio Lopez Nunes, Consorzio Mitelwa
Progetto esecutivo: Arch. Fabio Lopez Nunes Arch. Francesco Occhiuto
Adottato dall’Assemblea consortile con deliberazione AC n. del
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Relazione tecnica
1 - Introduzione
Nel 1975, tra i Comuni di Guanzate, Cadorago, Cermenate, Lomazzo, Bregnano, Rovellasca, Rovello Porro, Saronno e Caronno Pertusella, si è costituito il Consorzio Interprovinciale per il risanamento idrico del bacino del Lura.
Una volta realizzato e attivato l'impianto di depurazione delle acque reflue provenienti dalle fognature dei territori comunali, il Consorzio, d'intesa con i Comuni consorziati, con lungimiranza ed accortezza, si è posto il problema della gestione del territorio del bacino del Lura, anche sotto il profilo ambientale e paesistico.
Ne è derivata la proposta di un parco sovraccomunale della Valle del torrente Lura: tale ambito è costituito da una vallata che si snoda, in un ambiente piuttosto antropizzato, tra gli insediamenti urbani e industriali di una zona densamente abitata e urbanizzata, per la quale la presenza di un'area boscata e agricola costituisce un valore primario da tutelare.
Il parco del torrente Lura costituisce inoltre un ponte tra il verde del parco regionale della Pineta d’Appiano Gentile e Tradate, ad ovest, e quello del Parco della Groane, ad est.
A differenza d’altri casi in cui la popolazione locale ha osteggiato la costituzione di parchi, nell'ambito territoriale in oggetto, si è avuta, gradualmente, una generalizzata adesione da parte delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini.
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2 - Il riconoscimento del Parco locale d’interesse sovraccomunale
Sulla base di studi preliminari e di una specifica proposta elaborata dai tecnici dott. ing. Riccardo Colombo e dott. arch. Silvio Del Sante per conto del Consorzio, i Comuni hanno formalizzato l'adesione all'Istituendo Parco del Lura, con deliberazione dei Consigli comunali:
Guanzate C.C. n. 39 del 08.07.1986 Saronno C.C. n. 168 del 24.07.1986 Lomazzo C.C. n. 48 del 30.06.1988 Cadorago C.C. n. 52 del 07.08.1989 Bregnano C.C: n. 97 del 21.12.1989 Rovellasca C.C. n. 2 del 12.01.1990 Cermenate C.C. n. 13 del 27.02.1990 Rovello Porro C.C. n. 21 del 12.03.1990
Il Consorzio ha così potuto inoltrare alla Regione formale richiesta di riconoscimento del Parco locale d’interesse sovraccomunale, ai sensi della L.R. 30 novembre 1983 n. 86, con istanza prot. n. 1355 in data 19.11.1990.
Da allora si sono susseguite verifiche e adempimenti burocratici richiesti dalla Regione, con specifiche varianti agli strumenti urbanistici comunali, che hanno dilazionato sensibilmente i tempi per il riconoscimento del Parco.
Detto riconoscimento è finalmente avvenuto con delibera della Giunta regionale n. 5311 del 24.11.1995, avente per oggetto: Riconoscimento del parco locale d'interesse sovraccomunale " Valle del torrente Lura " nei Comuni di Bregnano, Cadorago, Cermenate, Guanzate, Lomazzo, Rovellasca, Rovello Porro (Co), Saronno (Va) - L.R. 30 novembre 1983 n. 86.
L'allungamento dei tempi per il riconoscimento del Parco è stato in parte connesso anche alla emanazione d’appositi criteri e procedure da parte della Giunta regionale, con deliberazione 30.06.1992 n. 5/24483: dette disposizioni sono, infatti, intervenute mentre era già da tempo in corso la procedura per il parco Lura, avviata sin dal 1990.
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Il 14 luglio 1998, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale DPGR . 3775 (1° suppl. str. BURL n.3 del 19 gennaio 1999) è stato emanato il provvedimento che detta i criteri per la formazione del piano attuativo. La prima fase d’impostazione è stata esercitata dal Consorzio Interprovinciale per il risanamento idrico del bacino del Lura. Tale Consorzio è stato trasformato in Società per Azioni Lura Ambiente, per cui non ha potuto più emettere atti pubblici.
Per questo motivo, la formazione degli uffici e dei servizi è stata affidata, in una prima fase, al Comune di Cadorago, fino a formare lo specifico Consorzio Parco Lura fra i nove comuni citati, il cui statuto è stato pubblicato sul BURL n. 11 bis del 15 marzo 2000.
3 - Il Piano particolareggiato
La sopra citata delibera della Giunta Regionale n. 5/24483 del 1992 fornisce anche disposizioni per le modalità di pianificazione e gestione dei parchi locali d’interesse sovraccomunale.
Al punto 7 della stessa delibera è prevista la formazione del " Piano particolareggiato " relativo all'area del parco, il quale costituisce il vero e proprio " Piano del parco ".
L’elaborazione tecnica del Piano particolareggiato è affidata al Consorzio, affinché costituisca un progetto unitario, ma la competenza ad adottare il piano spetta ai singoli Comuni, per il rispettivo territorio.
A tale scopo il Consorzio si è attivato sin dal dicembre 1993 conferendo l'incarico per la redazione della prima fase (analisi) della proposta di Piano particolareggiato del parco ai tecnici dall'arch. Fabio Lopez Nunes e dott. ing. Riccardo Colombo, nonché al Consorzio Mitelwa (scuola di Minoprio).
L'incarico è stato successivamente integrato anche per la seconda fase (proposta progettuale di piano), con deliberazione n. 101 del 18.11.1994.
La stesura definitiva è stata affidata dalla Assemblea del nuovo Consorzio Parco Lura all’arch.Fabio Lopez Nunes nel 2001, nel quadro delle funzioni di direttore del Consorzio stesso.
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Il presente documento è frutto, pertanto, delle elaborazioni preliminari degli anni ’90, a cui si aggiungono le attività svolte dal Consorzio di gestione nella sua prima fase d’organizzazione, nonché le prescrizioni regionali del DPGR 3775/98, fra cui si cita:
“Il piano particolareggiato del parco: 1. articola i territorio in aree aventi diverso regime di tutela; 2. conserva gli ambienti naturali e seminaturali esistenti; 3. salvaguarda gli ambiti agricoli e il paesaggio agricolo tradizionale, definendo anche gli interventi atti al recupero conservativo e alla valorizzazione del patrimonio rurale, storico e architettonico comprensivo delle aree di pertinenza; 4. individua le emergenze geologiche , in particolare quelle geomorfologiche e idrologiche, rimandando a successive ricerche gli aspetti biologici (zoologici – microteriofauna, erpetofauna, ittiofauna, invertebrati -, floristici e vegetazionali) al fine di adottare appropriati strumenti di tutela e di orientare correttamente eventuali interventi di miglioramento ambientale; 5. recupera dal punto di vista ambientale e ricreativo le aree degradate o abbandonate; 6. stabilisce le modalità e i tempo per la cessazione d’eventuali attività incompatibili con gli interventi e gli utilizzi programmati; 7. rileva la rete idrica naturale e artificiale, con particolare riferimento alle sorgenti; 8. identifica la rete di viabilità a servizio dell’attività agricola; 9. identifica la rete di viabilità a servizio della fruizione, con i relativi punti di sosta e/od osservazione, da realizzarsi solo con materiali e manufatti a basso impatto ambientale; è comunque vietato l’allestimento d’impianti, percorsi e tracciati per attività sportive da esercitarsi con mezzi motorizzati.”
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4 - Le caratteristiche del territorio e le analisi effettuate
4.1 - Inquadramento territoriale
La vallata del torrente Lura è collocata prevalentemente nel territorio della provincia di Como, a partire dal territorio di Bizzarone - Uggiate Trevano, a nord, sino a Rovello Porro, per proseguire nel territorio della provincia di Varese su Saronno e Caronno Pertusella, sino a confluire nel fiume Olona, in territorio di Rho, in provincia di Milano.
Il tratto oggetto di studio per il Parco in esame si estende per una lunghezza di circa 13 km. e interessa i territorio dei Comuni in provincia di Como: Guanzate, Cadorago, Lomazzo, Bregnano, Cermenate, Rovellasca, Rovello Porro, oltre alla parte nord del territorio di Saronno, in provincia di Varese.
L'ambito di parco, come riconosciuto dalla Regione Lombardia, ha un’estensione pari a circa 924 Ha ed è collocato nella zona intermedia tra il Parco regionale della Pineta d’Appiano Gentile - Tradate ad ovest (a circa 2 km.) ed il Parco delle Groane ad est (a circa 3 km.).
L'area del Parco è attraversata dalla linea ferroviaria F.N.M. Saronno-Como ed è raggiungibile attraverso l'autostrada Milano-Como (uscite di Saronno - Turate - Lomazzo), la strada statale dei Giovi S.S. n. 35 Milano-Como e le strade provinciali S.P. n. 30 Fino Mornasco, S.P. n. 32 di Novedrate, S.P. n. 23 Lomazzo-Bizzarone.
4.2 - I vincoli
L'area del Parco non è interessata da vincoli ambientali, artistici-monumentali, né idrogeologici, apposti con specifici provvedimenti.
Vi sono taluni vincoli determinati dall’ordinamento generale. Fra questi, quello derivante dalla Legge 8.8.1985, n. 431 come modificato dal decreto legislativo 490/99 corrispondente a: - fascia laterale al torrente - 150 m. dalle sponde (art. 152 D.L.vo 490/99, lettera c) - aree boscate (art. 152, lettera g) per cui detti ambiti sono sottoposti alla tutela ambientale del decreto stesso. Inoltre lungo il fiume Lura sussiste anche la fascia di rispetto assoluto di dieci metri, di cui al Testo Unico sulle acque del 1904.
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I vincoli urbanistici sono quelli dettati dalle fasce di rispetto stradale, ferroviario, elettrico, gasdotti e cimiteri. Vanno inoltre segnalati due nuovi vincoli in fase di determinazione (che pertanto non vengono riportati in cartografia):