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Mortara SS 211 Milano è il punto di partenza per ini- Lomello Castelli Isola S. Antonio Edifici storici ziare la visita del Tortonese. Sulla città, Piacenza Brescia infatti, convergono le principali vie di Architettura Religiosa comunicazione dell’Italia settentrionale Alzano A 21 Scrivia Voghera Parchi e da qui dipartono quelle che portano ai A 7 Riserve Naturali Sale SS 10 luoghi da visitare: le Colline Tortonesi e Siti Archeologici la Piana Tortonese. Le origini di Tortona, che risalgono tra l’VIII e il V secolo a.C., si possono To rino ricondurre alla presenza di popolazioni Scrivia liguri. Interessanti ritrovamenti di A 21 Castellar Guidobono materiale archeologico, risalenti all’Età To r t ona SS 35 del Ferro, portano a confermare questa Alessandria teoria. Anche l’antica denominazione Berzano di Pozzolgroppo Carbonara To r t ona “Derton” (castello) ricorda la possibile Scrivia esistenza di un castelliere, o villaggio fortificato, sulla sommità del colle che domina la città e dal quale la vista spa- Brignano Frascata zia lontano. Un vero balcone dal quale e ron si controlla la Pianura Padana fin oltre Raccordo A 26 S.Agata Fossili Castellania Cu A 7 Grue il fiume Po. Tra il III e II secolo a.C. i SS 35 S. Sebastiano Curone Genova Gavazzana Garbagna romani iniziarono la loro penetrazione Genova in questa regione e tra il 123 e il 118 nasce Dertona. Ben presto si trasformò in importante punto strategico di snodo e congiunzione di molte strade consola- UN ITINERARIO ri: la Postumia, la Fulvia, la Aemilia DA SCOPRIRE Scauri e la Vercellina. Come si può 45 III Bozza INTERNO 46/73 3-10-2003 11:10 Pagina 30

facilmente dedurre la privilegiata posi- prima metà del 500 d.C. In epoca guerra di Successione Polacca, fu unita località Fitteria mentre, poco lontano, zione dell’attuale Tortona non è altro Carolingia ospitò Imperatori, con con- al Regno di Sardegna, con il quale visse nei pressi del cimitero sono visibili alcu- che l’eredità lasciata dalla sua progeni- sorti e seguiti, e le vicende del potere di gli eventi Risorgimentali. La parte del- ne parti della cinta muraria della citta- trice Dertona. La città divenne sede di Carlo il Grosso ebbero ripercussioni l’antico nucleo cittadino e il superbo della romana scoperte nel 1999. magazzini granari, di depositi militari e anche qui. Terdona (il nome medioeva- forte, che sorgevano sulla collina, furo- Altre opere murarie, di epoca romana e centro di fiorenti commerci, sviluppan- le della città) passò in epoca successiva no distrutti dalle armate di Napoleone medioevale si trovano in via alle Fonti e do una florida economia, come dimo- al potere dei Vescovi per poi diventare nel 1801, dopo la battaglia di Marengo. sul Castello. Nel cortile dell’oratorio strano le tombe monumentali scoperte un importante libero Comune, costitui- Nonostante tutto, del glorioso passato della Chiesa di San Matteo è parzial- nella immediata periferia nord, le lapi- tosi in forma signorile, nel 1122. Strinse della città, restano tuttora importanti mente visibile il presunto sepolcro del- di, i mosaici, le suppellettili e i diversi alleanze con gli altri liberi Comuni vestigia. l’imperatore Maggiorano, ucciso a reperti che sono stati raccolti nei secoli dell’Italia Settentrionale, in particolare Dertona nel 461. Di epoca medioevale e il sarcofago di Aelius Sabinus, fra i con Milano; per questa amicizia attirò L’itinerario turistico della città può sono una casa in via Pinto, con bella pezzi migliori del genere in Alta Italia. su di sé le ire dei pavesi che, con l’aiuto iniziare con la visita del Museo Civico, finestra ad arco acuto, decorata con Il benessere acquisito venne mantenuto di Federico I Barbarossa, la distrussero presso Palazzo Guidobono, che contie- cornice in terracotta ed un edificio a a lungo, anche in epoca cristiana, tanto per ben due volte nel 1155 e nel 1165. ne pezzi importantissimi quali la lapide due piani in corso Leoniero, recente- da imporsi come una delle Diocesi più Dopo il tramonto del libero comune fu dei tre ciabattini, il mosaico del grappo- mente restaurato. Nel cortile del ampie e più importanti del settentrione. controllata, con periodi variabili, dai lo d’uva a tessere policrome, le fistule Municipio è visibile un elegante colon- La tradizione locale (non provata stori- Marchesi del Monferrato, dai plumbee dell’antico acquedotto e il sar- nato, lato superstite del chiostro del camente) vuole in San Marziano il Pallavicino, dai Della Torre, dagli cofago di Elio Sabino, oltre ad anfore, convento dell’Annunziata, con volte a primo vescovo della città, martirizzato Scotto, dagli Angioini e poi, dalle fami- lucerne, piccoli reperti ornamentali e crociera ed archi a tutto sesto. All’inizio nel 122 d.C. sotto l’imperatore Adriano. glie milanesi dei Visconti e degli Sforza. diverse suppellettili domestiche. Resti di via San Marziano si incontra il com- Altri vescovi invece hanno documenta- Francesco II, l’ultimo erede di questa di mura, acquedotto, tombe, colonne, plesso chiamato “La Trinità”, ricordo to la loro presenza con atti scritti già nel grande dinastia milanese, morendo, sono esposte nel cortile. della Chiesa e convento dei padri 381 dopo Cristo. Tortona decadde con lasciò la signoria di Tortona alla moglie All’interno dell’edificio viene ospitata Eremitani di Sant’Agostino; all’interno, l’Impero Romano, ma non perse la sua Cristierna di Danimarca. Sotto di lei la anche la Pinacoteca Civica con impor- a cornice del cortile, l’elegante portico importanza strategica; il suo ruolo le fu città conobbe anni di prosperità. tanti opere che vanno dal XVI al XX dell’antica struttura del convento con riconosciuto dallo stesso Teodorico, re Poi vennero i Francesi, gli Spagnoli e secolo. Nella zona nord dell’abitato è ampie arcate a tutto sesto, gettate su degli Ostrogoti, in una sua lettera nella gli Austriaci. Nel 1734, a seguito della visibile la Necropoli Monumentale in colonnette di granito. 46 47 III Bozza INTERNO 46/73 3-10-2003 11:10 Pagina 32

Nel centro storico sono da segnalare raffigurante la Natività e un dipinto del figura Madonna e Santi e l’altra San 1991, contiene le spoglie mortali del importanti edifici religiosi. Fiamminghino dedicato all’Annunciazione. Giovanni da Capestrano). L’Oratorio fondatore della Piccola Opera della La Cattedrale, dedicata a San Lorenzo La chiesa di San Matteo ha origini risa- di San Rocco è un altro esempio di Divina Provvidenza e quelle dei suoi e Maria Assunta, venne iniziata nel lenti al XII secolo ma è stata rifatta barocco. Fu edificato nel 1630. successori. 1574 e aperta al culto nel 1583. Al suo interamente tra il XVII e il XVIII seco- All’interno vi sono opere pittoriche del Lo splendore del passato di Tortona lo interno, oltre al coro ligneo cinquecen- lo. In essa sono conservati una XVII secolo. Poco rimane dell’antica si può trovare non solo nei monumenti tesco e gli arredi intagliati della sacre- Madonna con Bambino, attribuita a chiesa di San Michele (documentata romani o nelle chiese, ma anche nei stia, si segnalano pitture di notevole Barnaba da Modena, e un grande cro- nel XIII secolo); quello che oggi si può diversi palazzi, appartenuti a famiglie pregio realizzate da Aurelio Luini, cifisso ligneo di epoca trecentesca. San vedere non è altro che il risultato di nobili, che abbelliscono la parte vecchia Giuseppe Vermiglio, Giovan Mauro Giacomo era una chiesa, con annesso infelici restauri e rimaneggiamenti che della città. della Rovere detto il Fiamminghino, ospizio dei Templari, già esistente nel ne hanno completamente stravolto l’ori- Adiacente al Duomo si trova il Palazzo Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. 1252. Venne abbattuta nel 1770 e rico- ginale struttura. Vescovile. Pregevoli pezzi di oreficeria e argente- struita, con una rilevante architettura Il Santuario della Madonna della Fu costruito alla fine del XVI secolo, ria fanno parte del tardo-barocca su Guardia è il luogo di culto fermamente per merito del Vescovo Cesare cosiddetto “tesoro progetto di Carlo voluto dal beato don Luigi Orione. Fu Gambara, nel tipico stile della del Duomo”. La Riccardi, per volere costruito nel 1931 sul sito dell’antica Controriforma; venne ristrutturato in chiesa di Santa del cardinale Carlo chiesa della Beata Vergine delle Grazie, epoche successive prendendo la forma Maria dei Canali Alberto Guidobono davanti alla quale predicò nel 1418, attuale nel periodo barocco. (XI sec.), la più vec- Cavalchini. secondo una tradizione, San Nel suo interno sono contenute impor- chia della città, ha Interessanti opere Bernardino da Siena. Il tempio è stato tanti opere della pittura piemontese e subito nei secoli d’arte si trovano nella realizzato in stile neogotico su progetto lombarda: un trittico su tavola di diverse trasforma- Chiesa dei Cappuccini dell’architetto Chiappetta. Il 28 agosto Macrino d’Alba, una Madonna con zioni che ne hanno che risale al 1664: un 1959, Papa Giovanni XXIII illuminava, Bambino, Sant’Anna e Santa trasformato le linee polittico con Madonna mediante impulso radio, la monumenta- Margherita del Moncalvo, una Pietà romaniche originali. e Santi, una tavola le torre alta 74 metri sovrastata dalla con i Santi Francesco e Carlo Tra le navate sono del ‘400 di autore Madonna in bronzo dorato. Borromeo del Fiamminghino. Palazzo visibili una tavola di ignoto, due tele del Il Santuario, che venne solennemente Guidobono (sede del Museo e della scuola leonardesca Moncalvo (una raf- consacrato con il titolo di Basilica nel Biblioteca) è una dimora signorile del

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XV secolo, sede anche dei governatori to e pietra di notevole pregio. accettare la carica di Maestro di Canto sabaudi di Tortona, conserva un soffitto Completa il quadro delle costruzioni LORENZO PEROSI nel Seminario di Imola. Nell’estate del ligneo quattrocentesco, con motivi importanti il Teatro Civico. Venne 1894 è nominato Maestro di Cappella decorativi ed araldici, e pitture di artisti costruito su progetto di Pietro Nasce a Tortona il 21 dicembre 1872 da del Duomo di San Marco a Venezia tortonesi e non, già citati in altre parti di Pernigotti, ingegnere tortonese, tra il Giuseppe, organista e Maestro di dove stringe amicizia con il Patriarca, questo opuscolo. 1836 e il 1838. Cappella della Cattedrale locale e da Cardinale Giuseppe Sarto il quale, nel Edifici altrettanto importanti sono: Di linee sobriamente neoclassiche, è Carolina Bernardi. Inizia gli studi 1895, ordina Perosi sacerdote. Nel Palazzo Malaspina, che sorge sull’omo- costituito da tre ordini di palchi fine- musicali sotto la guida del padre e nel 1897 compone la cantata “In coena nima piazza, è una pregevole costruzio- mente decorati da fregi pittorici e stuc- 1883 incomincia a sostituire il genitore Domini”, che in seguito entrerà a far ne del XVIII secolo con ampi saloni chi. Sul sipario, importante opera di L. all’organo del Duomo, rivelando prege- parte della trilogia sacra “La Passione affrescati al primo piano; Palazzo dei Vacca, è raffigurato il mito di Orfeo e voli doti d’improvvisatore, nonostante di Cristo secondo S.Marco” che sarà Marchesi Busseti, con un bel portale e Euridice. la giovane età. Nel 1888, accompagnato eseguita, per la prima volta, il 2 dicem- balcone settecentesco, ospita una scuo- Tortona è stata, considerando anche dal padre, si reca a Roma, dove è rice- bre 1897 nella chiesa di S.Maria delle la; Palazzo Passalacqua, con cortile a solo questi ultimi centocinquanta anni, vuto da Papa Leone XIII al quale offre Grazie di Milano in occasione del colonnato, conserva al suo interno ele- la patria di illustri personaggi, quali il un album di proprie composizioni. Congresso di musica sacra. Diventa in ganti salotti ed un affresco di L. Vacca, genio della musica Lorenzo Perosi che, Tornato a Tortona, inizia un corso per poco tempo talmente famoso che il 15 “Il ratto di Europa”. nelle composizioni sacre, ha paragone corrispondenza con il M° Michele dicembre 1898 è nominato da Papa Vi è poi Palazzo Guidobono Cavalchini solo con il Palestrina. Angelo Barabino, Saladino del Conservatorio di Milano. Leone XIII Direttore Perpetuo della Garofoli, rilevante esempio di edilizia Mario Patri, Cesare Saccaggi e Gigi In seguito a cattiva salute Lorenzo Cappella Sistina. Dopo il successo otte- nobiliare dichiarato monumento nazio- Cuniolo, anche se meno famosi, sono gli lascia Montecassino e ritorna nella sua nuto a Como nel 1899 con “Il Natale nale, con la facciata realizzata, su dise- altri artisti che con il loro fertile genio città. Il 20 aprile 1892 s’iscrive al del Redentore”, propone a Milano, in gni di Carlo Riccardi, nel 1773. Nei suoi hanno dato lustro alla città. Grandi Conservatorio di Milano nella classe di una sala da concerti a lui intitolata, l’o- accoglienti e sontuosi ambienti, nobilita- meriti, in campo sportivo, sono da attri- contrappunto del M° Saladino e, dopo ratorio “La Strage degli Innocenti” ti da dipinti ed arazzi di grande livello buire a Giovanni Cuniolo, campione di soli tre mesi, ne esce licenziato a pieni (1900) e il poema sinfonico vocale artistico, venne ospitato Papa Pio VII ciclismo di inizio secolo, mentre altri voti. Sovvenzionato dal Conte Lurani, “Mosè”(Milano 1901), quest’ultimo nel 1814 e nel 1815. La terrazza che vanno assegnati al maestro dell’intratte- si reca a Ratisbona per perfezionarsi diretto da Toscanini. Il 4 agosto 1903 il guarda verso via San Marziano è cir- nimento con i burattini, Peppino Sarina. sotto la guida di F.X. Haberl e M. Cardinale Sarto è eletto Papa e Perosi condata da una balaustra in ferro battu- Haller. Nel 1893 torna in Italia per può dedicarsi alla composizione libera-

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mente. Nascono così nel 1904 lo Anima tormentata, continua a compor- Garofoli, una vecchia cascina al cui L’ABBAZIA DI “Stabat Mater”, il “Giudizio re fino alla data di morte avvenuta il 12 interno venne posto il quartier generale RIVALTA SCRIVIA Universale”, il “Dies iste” e , nel 1907, il ottobre 1956 a Roma. Le sue spoglie di Napoleone, prima e durante la “Transitus Animae”. Dopo successi sono conservate presso la Cattedrale di famosa battaglia di Marengo (14 giu- La chiesa di Rivalta è quanto resta del entusiasti, con lodi e profondi atti di Tortona nella navata sinistra. gno 1800). complesso abbaziale dei monaci cister- stima da parte di personalità musicali e Attualmente, la sua produzione musica- Tra le sue mura morì il generale Desaix, censi, insediatisi in questa località nel non, quali Puccini, Mascagni, le è, in massima parte, inedita ed è con- vero artefice della vittoria di Marengo. 1180. La pianta e l’alzato della chiesa, unitamente alle parti ancora conservate Massenet, D’Annunzio, tanto per citar- servata presso la Biblioteca Apostolica Nell’attigua chiesetta di Santa del monastero, ne confermano l’edifica- ne alcuni, che lo ritenevano superiore a Vaticana. Dal 1995, nella Città di Giustina sono esposte opere di Camillo zione secondo i dettami della regola loro, il Maestro entra in una profonda Tortona, si può assistere al “Festival Procaccini, recuperate prima dell’ab- cistercense bernardina. L’unità del crisi mentale in seguito alla morte del Perosiano”, la più grande manifestazio- battimento della chiesa di San monastero si è persa nelle trasformazio- padre, avvenuta nel 1908 e, successiva- ne musicale perosiana italiana, ideata ai Francesco in Tortona. ni dei suoi otto secoli di storia, che mente, con la morte della madre, avve- fini di una giusta rivalutazione e di una nuta nel 1922, il suo stato di salute men- nuova conoscenza di quello che fu uno tale peggiorerà drasticamente. dei massimi compositori italiani del ‘900. Nel 1930 Mascagni, seriamente preoc- cupato per la salvaguardia dei mano- Illustrata la città capo zona, non scritti di Perosi, interviene presso Papa rimane che visitarne i dintorni Pio XI affinché ne sia tutelata la custo- percorrendo le diverse strade che dia presso la Biblioteca Vaticana. Nello dalla “Piana Tortonese” portano alle stesso anno, sempre per interessamento “Colline Tortonesi”. Nella campagna di Mascagni, Perosi è eletto oltre lo Scrivia, verso Pozzolo “Accademico d’Italia” andando così ad Formigaro, a 5 chilometri dal aumentare gli innumerevoli riconosci- casello autostradale di Tortona, sorge menti che egli ricevette in vita. Durante l’antica Abbazia Cistercense di Rivalta la cerimonia accademica è salutato da Scrivia le cui origini risalgono Guglielmo Marconi ed è accompagnato al XII sec. In direzione di Alessandria, da Mascagni e Umberto Giordano. invece, si trova la frazione di Torre

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hanno creato una scissione fra la chiesa, delle condizioni economiche, cui mira- Da Torre Garofoli, passando davanti al bello e lungo viale alberato conduce da oggi parrocchia, e gli ambienti monasti- va l’istituto della commenda, è testimo- Santuario della Cavallosa, si procede Sale ad Alluvioni Cambiò, tipico borgo ci passati in parte a proprietà privata. niato dal notevole corredo pittorico che verso la frazione Passalacqua, tipica fluviale a ridosso dell’argine del Po, La chiesa ha una pianta a croce latina, vede anche l’intervento di cascina fortificata del seicento; da qui si capitale del sedano. Si ritorna a Sale scandita da tre navate di tre campate Franceschino Boxilio. Il pittore castel- va verso la S.S. 211 e dopo pochi chilo- per proseguire in direzione di (in origine quattro) quella centrale e di novese firma due opere, il San metri si è a Sale. Il paese si trova in Castelnuovo Scrivia, grande centro agri- sei (un tempo otto) quelle laterali; i Cristoforo del quarto pilastro a destra quella parte di fertile territorio, confi- colo, dove sono ancora visibili importan- sostegni forti e deboli alternati reggono (datato 1490) e le due scene con la nante con la Lombardia, chiamato ti testimonianze del suo passato. volte a crociera costolonate nella nava- Vergine, il Bambino e un monaco certo- “Piana Tortonese”, tra il Tanaro, il Po, In piazza Vittorio Emanuele si possono ta centrale e nel transetto, a crociera sino con la sovrastante figura del Cristo lo Scrivia e il Curone, al quale appar- ammirare il medioevale Castello, con semplice nelle navatelle; il coro, voltato Redentore. tengono anche Alluvioni Cambiò, loggiato e alta torre merlata, e la chiesa a botte, è formato da un’abside a termi- Gli affreschi risalgono ad un arco di Guazzora, Isola Sant’Antonio, Alzano romanica dei S.S. Pietro e Paolo, sorta nazione rettilinea affiancata su ogni lato tempo abbastanza continuo e ristretto, Scrivia, Molino dei Torti, Castelnuovo sul luogo di un’antica Pieve del XII da due cappelle a pianta rettangolare. condividendo stilisticamente una stessa Scrivia e Pontecurone. A Sale la visita è secolo. Durante la sua secolare storia Il braccio destro del transetto comunica corrente d’influenza lombarda. d’obbligo alla parrocchiale di San subì restauri e rifacimenti, anche pesan- con la sacrestia - unico ambiente che Nel 1538 l’abbazia passa alle dipenden- Giovanni, con campanile gotico e deco- ti, per cui dell’antico edificio oggi conserva il piano di calpestio originale - ze di San Nicolò del Boschetto di razioni in ceramica, e alla chiesa di sopravvive solo la Cappella del SS. e mediante una scala a doppia rampa, Genova. Santa Maria e Siro, costruzione roma- Sacramento. con il dormitorio dei monaci al piano I beni patrimoniali del monastero sono no-gotica con pianta ad aula divisa in Particolare attenzione merita l’Ultima superiore. Alla seconda metà del XVI acquisiti nel 1546 dal marchese Adamo tre navate (le linee attuali risalgono alla cena del castelnovese Alessandro Berri. secolo dovrebbe risalire la costruzione Centurione. Nel 1576 l’abbazia diventa fine XIV e inizi XV secolo), bel porta- Meritevoli di visita sono anche le chie- del massiccio campanile che insiste chiesa parrocchiale. le a sesto acuto e fregi in terracotta. Sul se di Sant’Antonio (dipinti del all’incrocio dei bracci del transetto. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel suo sagrato, il 24 giugno 1165, venne Moncalvo), la chiesa di San Rocco e Dopo un lungo periodo di decadenza, 1653, il complesso passa ad Agostino stipulato il trattato di pace fra pavesi e quella di Santa Maria delle Grazie. Tra caratterizzato da crisi spirituale ed eco- Arioli, il quale fa costruire il suo palaz- tortonesi, dopo che Federico gli edifici civili vi sono da segnalare il nomica che coinvolse il monastero a zo utilizzando una parte del monastero Barbarossa, potente alleato del comune fastoso Palazzo Centurione-Scotto, in partire dal XIV secolo, l’Abbazia viene (l’ala dei conversi) e demolendo l’ulti- di Pavia, distrusse Tortona (la seconda stile genovese del XVII secolo, circon- istituita in Commenda nel 1478 per ma campata della chiesa abbaziale che volta in dieci anni), ponendo così fine a dato da un bel parco; all’interno sono volontà di Sisto IV. Il miglioramento era addossata al palazzo. decenni di guerre e distruzioni. Un ospitati il Municipio, la Biblioteca

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Civica e il Museo, nelle cui sale sono per una nobile famiglia di Pozzolo mentata per la prima volta nel 1175. DON LUIGI ORIONE raccolti importanti reperti rinvenuti in Formigaro), recentemente restaurato L’edificio attuale, costruito interamente diversi luoghi del territorio comunale, ed esposto nella Sala del Consiglio in cotto, si colloca tra il XIII e il XIV A Pontecurone nel 1871 è nato don in particolare la lapide funeraria di dell’Amministrazione Provinciale di secolo, si presenta come un classico Luigi Orione, “il servo di Dio”, elevato Fadia Esperide; al centro del paese si Alessandria. esempio di “chiesa a sala”, con influen- agli onori dell’altare da papa Giovanni trova la medioevale casa natale del In corso Roma, al limite settentrionale ze del gotico piemontese-lombardo XXIII. E’ stato il fondatore della novelliere Matteo Maria Bandello del paese, dove si imbocca la strada per riscontrabili in particolar modo nella Piccola Opera della Divina (1485-1561), frate domenicano che Molino dei Torti, è ben conservata una facciata. Provvidenza. servì con incarichi diplomatici i delle porte (o arco) della vecchia cinta Nella seconda metà del XV secolo la L’istituzione in breve tempo si allargò in Gonzaga a Mantova e il Capitano muraria del XVII secolo. chiesa fu in gran parte affrescata, con gran parte dell’Italia, specialmente in Cesare Fregoso a Verona. Nel giro di pochi chilometri intorno a pregevoli opere, da pittori di scuola Sicilia, in Calabria, a Roma e nel Fu Vescovo di Agen in Francia. Scrisse Castelnuovo Scrivia sorgono lombarda attribuibili ai Boxilio e al Veneto. Si sviluppò in Sud America, in 214 novelle, ognuna preceduta da alcu- Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino Fiamminghino. Polonia, a Rodi e in Palestina, nel Nord ni appunti dedicati a un personaggio dei Torti e , paesi ad eco- A lato dell’attuale Palazzo Comunale, America e in Inghilterra. Dopo la morte contemporaneo, attenta analisi di uno nomia prevalentemente agricola dai nel centro del paese, si erge la torre spaccato di vita quotidiana dal quale pregiati prodotti: meloni, cipolle, aglio, civica di origine medioevale; poco lon- del suo fondatore, avvenuta a Sanremo emergono gli aspetti deformi e grotte- patate, sedani ed altri ortaggi. tano si conserva la casa natale del beato il 12 marzo 1940, si estese ulteriormen- schi delle passioni umane. Si ritorna a Castelnuovo per proseguire Luigi Orione. te in Svizzera, in Francia, in Belgio e in Ad una di queste sembra essersi ispira- verso Pontecurone, dove si conclude il Al nome di Pontecurone è legata anche Brasile. Il beato Orione è sepolto nel to William Shakespeare per scrivere primo itinerario dedicato al territorio la famiglia dalla quale proviene il padre Santuario della Madonna della Guardia “Giulietta e Romeo”. del tortonese che si estende fino alle del futurismo, Filippo Tommaso di Tortona, la chiesa da lui fermamente Castelnuovo diede anche i natali ai pit- sponde del Grande Fiume. Marinetti. voluta quale centro spirituale della sua tori Franceschino e Manfredino da L’abitato di Pontecurone si presenta opera. A distanza di sessant’anni dalla Boxilio, attivi in Piemonte e Liguria, con la caratteristica pianta rettangolare sua scomparsa, il suo ricordo è ancora che hanno lasciato affreschi che ricorda la disposizione di un accam- vivo tra la gente del tortonese; le sue nell’Abbazia di Rivalta Scrivia, Pieve di pamento romano. opere sono la tangibile testimonianza di , Pieve di Volpedo e Al visitatore propone la Parrocchiale di una vita passata al servizio dei poveri, Castello Sforzesco; famoso il trittico su Santa Maria Assunta, costruita con degli umili, dei diseredati. tavola Madonna con Santi (realizzato molta probabilità nel X secolo, docu- Un piccolo, grande prete che ha fatto

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della sua missione un continuo e inces- te al 1603. Appena fuori, a monte del- lo campanile a vela. All’interno le nava- romanica di San Pietro, ai margini del sante prodigarsi là dove le miserie l’abitato, verso la Val Curone, si incon- te, divise in quattro campate, si presen- centro abitato, importante testimone di umane erano più terribili portando tra la Pieve di Santa Maria, uno dei tano nude ed austere. epoche lontane, citata per la prima tanto amore, senza mai arretrare. monumenti religiosi più importanti del Dalla navata di destra si accede alla volta in una pergamena del 965, ricca di tortonese. L’edificio fu costruito con cripta, con volta a crociera sostenuta da affreschi che vanno dal XI al XV seco- LA VAL CURONE ogni probabilità nel secolo XI. La pre- sei colonnine, costruita posteriormente lo. Molti di questi furono opera di arti- senza di elementi architettonici anterio- alla pieve. Pochi chilometri dopo si sti della scuola dei fratelli Boxilio, E’ così giunto il momento di abbando- ri al Mille conferma la teoria che la sua attraversa Castellar Guidobono, con l’ot- molto attivi nel tortonese nel XV seco- nare questa zona pianeggiante per costruzione sia avvenuta facendo uso di tocentesca Villa Montebruno immersa in lo. Meritano una citazione il “Cristo imboccare gli itinerari delle Colline materiali provenienti da una chiesa più un bel parco, per dirigersi a Casalnoceto. pantocratore” e i “Dodici apostoli”. Tortonesi che porteranno fino alle più antica che sorgeva nelle vicinanze del Nel tratto di strada che porta verso que- L’interno della pieve è a tre navate su alte cime dell’Appennino Ligure- torrente Grue. Dal punto di vista stili- sto paese, un poco prima dell’abitato, pilastri con copertura a capriate. Nel Piemontese. Da Tortona, tenendo la stico la pieve di Viguzzolo appare di una deviazione è d’obbligo per una visi- centro, oltre ad alcuni resti della mura sinistra in direzione stile romanico, ta a Rosano, piccolo borgo composto da medioevali del XIV secolo, si trovano il San Sebastiano, si semplice e ben cascina, villa patrizia incorniciata da Palazzo municipale, la Parrocchiale di raggiunge l’abitato di proporzionata, a uno splendido parco ed edificio religio- San Pietro e il Palazzo Malaspina- Viguzzolo, paese tre navate absi- so; l’imponente chiesa di Santa Maria, Penati, costruito sul luogo di una pre- rinomato per le date, con coper- che nelle attuali forme risale al 1630, cedente fortificazione della quale si gustose fragole e le tura a capriate e ospita le tombe alcune tombe della hanno notizie già dal X secolo. Lo stu- deliziose pesche. tetto a doppio famiglia degli Spinola. A Casalnoceto dio-museo del pittore Pellizza da Volpedo, Il borgo ha origini spiovente. aspetti interessanti si trovano nell’ora- dove vi sono conservati alcuni bozzetti antiche, anche se La facciata, deco- torio di San Rocco, ricavato da una delle sue opere più celebri e diversi notizie certe si hanno rata da archetti torre delle antiche mura difensive del ritratti, è una visita obbligata. solo a partire dal IX pensili divisi da XIV secolo, e nella Parrocchiale di San secolo; al centro del sottili lesene, pre- Giovanni Battista (XVI sec.). Si lascia paese è posta la senta una porta Casalnoceto per Volpedo, la terra delle PELLIZZA DA VOLPEDO Parrocchiale ad arco a tutto famose pesche e altri prelibati frutti. Giuseppe Pellizza è nato a Volpedo nel dell’Assunta, risalen- sesto ed un picco- Qui l’interesse si rivolge alla pieve 1868 e qui vi morì, non ancora quaran-

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tenne, nel 1907. E’ stato la più sincera perta dell’America, nel 1892, esprime . Lasciato alle spalle tappa a , anima- gloria della sua terra d’origine alla ancora uno stile spontaneo a cui succe- questo gruppetto di paesi e riprenden- to centro turistico e commerciale, vero quale ha voluto legare, e tramandare in de, con “Lo specchio della vita” esposto a do la strada per Caldirola, un poco cuore di tutta la Val Curone. maniera indissolubile, il proprio nome. Torino nel 1908, un’impronta simbolista. dopo Monleale, si passa davanti alla Il paese sorge nel bel mezzo del punto Fu un fervente assertore della tecnica Sempre a Torino, nel 1900, viene pre- notevole ed elegante sagoma di una di confluenza tra i torrenti Museglia e divisionista, insieme a Segantini e sentato il “Quarto Stato”, con la marcia ultrasecolare quercia, esemplare raris- Curone. Le sue origini sono riconduci- Morbelli, come mezzo di maggiore dei lavoratori verso un avvenire di pro- simo di non comune bellezza e svilup- bili al XV secolo. Ha un centro storico approfondimento della realtà naturale. gresso. Il dipinto, considerato a suo po. Prima di giungere a Brignano molto suggestivo che, con vie strette, Nato da famiglia contadina, Giuseppe tempo il quadro socialista più avanzato, Frascata, due deviazioni: a destra si va tortuose e alti palazzi, ricorda l’archi- seguì gli studi all’Accademia di Brera. era in realtà non tanto l’opera ispirata per Montemarzino (dietro la chiesa tettura ligure (in passato fu feudo dei La sua prima opera divisionista, alle lotte operaie, ma a quelle dei conta- sono visibili i resti del castello Fieschi e dei Doria). “Mammine”, esposta alla Mostra dini poveri dalle cui radici Pellizza pro- Malaspina), tipico borgo agricolo situa- In piazza Statuto sorgono la chiesa di San Sebastiano e palazzi in stile liberty. Colombiana di Genova, per i festeggia- veniva. Volpedo rimase nel cuore nel- to sullo spartiacque che divide la Val Dietro la chiesa si può vedere quanto menti del quarto centenario della sco- l’artista per tutta la sua gioventù, come Curone dalla Val Grue, dal quale si rimane del fortilizio dei Doria (detto dimostrano alcune delle sue opere più domina gran parte delle due vallate ric- anche casa del Principe), oggi Castello belle ispirate proprio al suo paese natio. che di vigneti e frutteti; a sinistra, pochi Giani, con una torre quadrata antica. chilometri più in là, si va per Intorno a Volpedo meritano una visita Momperone, un tempo noto per le sue alcuni piccoli paesi: Pozzolgroppo con cave di marna. FELICE GIANI il Castello Malaspina, sorto sul luogo di Subito dopo Brignano Frascata si pre- Nacque a San Sebastiano nel 1758. una torre di guardia di origini romane, senta con il sontuoso castello De Iniziò gli studi a Pavia e li proseguì a Ferraris, costruito nel XIV secolo, che dove si conserva un bel pozzo medioe- Bologna. Prestò la sua opera, ricca di domina l’arroccato borgo di origini vale, camini, soffitti a cassettoni e affre- talento e fantasia, in Romagna, Roma e schi; Monleale, splendido balcone sulla medioevali; è stato ristrutturato ed ampliato tra il 1924 ed il1936 dai conti Parigi, affermandosi soprattutto nella Pianura Padana e luogo eletto per la decorazione a tempera di importanti produzione di grandi vini; Volpeglino, Bruzzo, i cui eredi ne sono tuttora i proprietari e dai quali prende l’attuale dimore nobiliari. I numerosi impegni di sorto intorno all’antico castello del lavoro lo portarono per una decina di quale si conservano poche tracce e nome. Ormai non manca molto per far

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anni a Faenza, centro della fiorente nei settori del turismo e dell’agricoltura imperniata su produzioni di pregio o, Turistici della Comunità Montana delle civiltà neoclassica romagnola. di montagna con importanti iniziative alle alte quote, sullo sfruttamento del Valli Curone, Grue e Ossona, il L’arrivo di Napoleone in Romagna, tra- orientate alla loro promozione. pascolo. E se qui vi è da risalire la china Consorzio Piemonte Obertengo e scinò Felice Giani a Parigi, dove pose Sedici Municipi e tre Valli immerse nel dello spopolamento, che è fenomeno l’Associazione tartufai. mano alla decorazione delle Tuilleries. verde sintetizzano il territorio della comune alla montagna, la tradizionale In seguito eseguì decorazioni presso il Comunità Montana delle Valli Curone, operosità dei residenti sposa l’impegno CONSORZIO PIEMONTE Palazzo Reale a Venezia. Morì a Roma Grue e Ossona. Un territorio di antico degli Enti Pubblici per una coerente OBERTENGO nel 1823. insediamento come testimonierebbe il rivitalizzazione. Nella sua pittura attuò il recupero della “Castelliere” di Guardamonte, primiti- In questo quadro si colloca un turismo Alcune piccole e medie aziende vitivini- classicità con un plastico dinamismo, vo ricetto di stirpi liguri praticanti in schiettamente familiare, a costi conte- cole del settore orientale del Piemonte, con una forza di stile che gli permisero tempi remoti quest’appennino. E, nuti, basato su numerosi esercizi a pic- che già singolarmente offrono prodotti di superare la maniera neoclassica anti- anche se meno strategicamente ubicato cola e media conduzione e sulla pratica di alto livello, hanno costituito il cipando in qualche misura la sensibilità rispetto alle “vie perenni” della Valle della locazione stagionale, assai ben Consorzio Piemonte Obertengo, patro- romantica. Scrivia, fu certamente in possesso di affermata. Esso si giova di quelle frui- cinato dalla Regione Piemonte e dalla Molti ormai lo considerano come il più quella funzione itineraria, confermata zioni che un ambiente umanizzato nella Comunità Montana Valli Curone Grue valido artista italiano del periodo da documenti e materiali che dicono, ad giusta misura può elargire e che certo e Ossona, con l’intento di elevare la Neoclassico attribuendogli così un esempio, come la strada dei feudi impe- non è privo di spunti interessanti.Un qualità dei vini e promuovere il territo- dovuto alto riconoscimento. riali provenienti dal Genovesato e dalla clima gradevole, produzioni tipiche rio. Tra i primi obiettivi, l’acquisto di Val Borbera salisse a Dernice per poi locali ed una gastronomia rispettosa una linea di imbottigliamento itinerante ridiscendere a San Sebastiano Curone e delle tradizioni completano la cornice (dotata della migliore tecnologia attual- LA COMUNITÀ nella vallata del Curone; e di qui alla vivacizzata da impianti sportivi e mente a disposizione) per offrire al con- sumatore un prodotto eccellente in ogni MONTANA pianura. Non essenziale come altri più ricreativi, costantemente in via di suo particolare. Altra importante inizia- aperti ad eventi bellici e quindi votati potenziamento. tiva sarà l’avvalersi di un consulente A San Sebastiano ha sede la Comunità all’insicurezza potè sviluppare quell’a- Insomma, tutto quello che serve per un enologo che seguirà i vigneti e le canti- Montana delle Valli Curone, Grue e gricoltura che via via improntò indele- piacevole week-end o una corroborante ne con una serie di studi, analisi e con- Ossona. L’Ente, oltre la gestione di ser- bilmente il paesaggio e le tradizioni vacanza. trolli e che permetterà solo ai vini vizi sovracomunali, sviluppa le varie locali. Nota dominante del luogo rima- L’Ente ha promosso e patrocinato migliori di fregiarsi del marchio attività a supporto dell’economia locale ne infatti un’accentuata ruralizzazione l’Unione Albergatori ed Operatori Piemonte Obertengo.

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I SOCI DEL CONSORZIO Canegallo Enzo - Via Tortona 15 15050 La Valle scrl -Loc. Bellingera 1 - 15050 Montacuto, dominio della famiglia Poggio Paolo - Via Roma 67 - 15050 Spineto Scrivia AL - Tel. 0131.866531 Momperone AL - Tel. 0131.784884 Frascaroli nel XII secolo, sono da Brignano Frascata AL - Tel. 0131.784929 segnalare il castello abbandonato e la Repetto Giorgio - Vic. Venezia 4 15050 Boveri Luigi Via XX Settembre 6 chiesetta “Madonna dei campi” nella Ferretti Enio - Via della Costa 44 Spineto Scrivia AL - Tel. 0131.892206 Fraz. Montale Celli - 15050 Costa omonima frazione. 15051 Carezzano AL - Tel. 0131.839105 Vescovato AL - Tel. 0131.838165 Bellotti Stefano Cascina degli Ulivi Da questi due centri si può raggiunge- Bassi di Calandra Nicoletta St. Mazzola 14 - 15067 Novi Ligure AL re la Val Borbera. Lugano Maurizio - Via Clementina 7 Gremiasco, è un piccolo centro abitato Via Roma 815050 - Villaromagnano AL Tel. 0143.744598 15059 Volpedo AL - Tel. 0131.806157 Tel. 0131.812082 sorto intorno al castello dei Malaspina (osservabile dalla provinciale che porta Pernigotti Adele e Fabrizio Giannotti Donatella Cascina Montagnola 1 Vigneti Massa - Piazza Capsoni 8 Via Centrale 11 - Fraz. Cornigliasca a Caldirola); in località Guardamonte, 15058 Viguzzolo AL - Tel. 0131.898558 15059 Monleale AL Tel. 0131.80302 15051 Carezzano AL sito archeologico di particolare rilievo, Tel. 0131.839302 – 0131.839214 Mutti Andrea - Reg. San Ruffino 33 Daffonchio Vincenzo - Fraz. Inselmina accurati studi hanno accertato l’esisten- 15050 Sarezzano AL - Tel. 0131.884119 15050 Berzano di Tortona AL za di un “castelliere” già abitato nell’età Boveri Giacomo -Via Montale Celli 15 del ferro da primitive tribù liguri. 15050 Costa V. AL - Tel. 0131.838223 Tel. 0131.866791 -0131.80403 Coop. Agricola Valli Unite - Cascina Fabbrica Curone è la porta d’accesso Montessoro - 15050 Costa Vescovato AL Ricci Carlo Daniele - Via Montale Uscendo da San Sebastiano si possono all’ampio bacino turistico dell’Alta Val Tel. 0131.838100 Celli 9 - 15050 Costa Vescovato AL seguire due direttrici: a destra, risalire Curone. Intorno ad esso svettano le alte Tel. 0131.838115 la Valle del torrente Museglia e rag- cime dei monti Ebro, Chiappo, Giarolo, Mariotto Claudio - Via Sarezzano 29 Panà e Boglelio. Fu feudo dei 15057 Tortona AL - Tel. 0131.868500 giungere sia Dernice che Montacuto; a Daglio Giovanni - Via Montale Celli 10 sinistra, proseguire per la Val Curone Malaspina, dei Fieschi e dei Doria. Del Semino Piercarlo - Strada per Vho 7 15050 Costa V. AL - Tel. 0131.838262 verso Gremiasco e Fabbrica Curone. passato rimangono alcuni ruderi del 15057 Tortona AL - Tel. 0131.867795 A Dernice, del fortino costruito dai castello dei Malaspina su di un’altura Semino Roberto - Via Montebello 2 oltre il Curone e la Pieve di Santa 15050 Avolasca AL - Tel. 0131.876254 Vescovi di Tortona a difesa della Sabbione Ugo - Viale Marconi 9 15050 Diocesi, non rimangono che pochi resti Maria, del XII secolo, appena fuori del- Villaromagnano AL del torrione a pianta circolare e qualche l’abitato. Sulle pendici dei monti, tra Cascina Bandiera - 15056 San boschi di faggi e abeti, sorgono le tante Tel. 0131.892069 Sebastiano C. AL - Tel. 0131.786650 parte della cinta muraria mentre a frazioni, tutte vocate al turismo, che ne

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compongono il territorio comunale: alla venti ne hanno snaturato l’architettura e le vallate circostanti. Tra le sue mura ad Avolasca. Si sale per una ripida e destra del Curone, Selvapiana, e originale. Di notevole interesse è il bas- fu custodito il “Codex purpureus tortuosa salita alla cui fine si trova il Forotondo, a sinistra, Garadassi, sorilievo in pietra locale della lunetta Sarzanensis”, prezioso libro in finissima piccolo agglomerato di case che com- Lunassi (con torre dei Malaspina e sopra il portale d’ingresso raffigurante pergamena sul quale era trascritto in pongono il paese. Sul punto più alto si Museo della Civiltà contadina), una complessa simbologia zoomorfa. lettere d’oro e d’argento il Vangelo di trova la chiesa parrocchiale di San Montecapraro (con giardino botanico), L’interno della pieve è stato interamente Giovanni. L’opera oggi si trova presso Nicola costruita sulle fondamenta, Salogni, Bruggi, e Caldirola. voltato nel XVII secolo e le volte, addos- la Curia Vescovile di Tortona. ancora visibili, del vecchio castello. Quest’ultima frazione è un rinomato sate alle precedenti strutture, nascondo- Da Sarezzano si raggiunge Cerreto Il percorso a ritroso riporta nuovamen- centro turistico sia estivo che invernale. no le capriate della primitiva copertura Grue, borgo disteso su dolci colline fitte te sulla provinciale dalla quale si rag- In località La Gioia, sorta intorno agli lignea e le monofore che esternamente si di vigneti, per poi scendere a giunge Garbagna. Le prime notizie di anni trenta, esistono le uniche piste da aprono nella navata centrale. Sono del Montegioco, dove nel borgo alto sono questo centro risalgono al IX secolo, sci, servite da moderni impianti di risa- tortonese Domenico Fossati gli affreschi ancora visibili tracce del vecchio forte e quando apparteneva all’episcopato di lita, di tutta al provincia di Alessandria. interni dei primi del ‘900. la chiesa della Madonna Assunta, con Tortona; poi passò alle potenti famiglie abside romanica del XII secolo proba- genovesi diventando feudo dei Fieschi e LA VAL GRUE bilmente appartenuta ad una chiesa dei Doria. L’architettura del centro sto- LA PIEVE DI anteriore. Ai piedi della collina della rico, tipicamente ligure, ne ricorda la FABBRICA CURONE Si riprende il giro delle “Colline parte alta vi è una sorgente solforosa; loro presenza così come alcuni palazzi e La pieve di Santa Maria è stata la Tortonesi” dal bivio di Viguzzolo (arri- nella parte bassa del paese da segnalare i resti del castello, con torre quadrata, matrice e il punto di riferimento delle vando da Tortona); tenendo la strada di il seicentesco Palazzo Busseti. del XV secolo. Su piazza Doria si affac- chiese dell’Alta Val Curone e, a diffe- destra si va per la Val Grue. Bisogna Il percorso riprende lungo la Val Grue cia l’oratorio di San Rocco, con bella renza delle pievi di Viguzzolo e di percorrerne un lungo tratto, pianeg- e dopo pochi chilometri, deviando a facciata decorata, mentre nella piazza Volpedo, è stata officiata con continuità giante ma un poco tortuoso, per incro- sinistra, si può salire fino a Casasco, del municipio sorge, probabilmente sul essendo tuttora chiesa parrocchiale. ciare le diverse vie che portano a piccolo comune situato su di un’altura sito di un preesistente edificio romani- L’edificio, databile al XII-XIII secolo, Sarezzano. Il paese si presenta raccolto che fa da spartiacque tra la Val Curone co, la chiesa di San Giovanni Battista. presenta rimaneggiamenti e ampliamen- intorno ad uno sperone roccioso; da qui e la Val Grue, dal quale si spazia sulle In essa sono contenute pregevoli opere: ti successivi. La struttura consta di tre la vetusta chiesa, sorta con ogni proba- due valli; ancora un breve tratto, sem- un Crocifisso processionale e una navate che dovevano terminare ciascuna bilità sulla fondamenta di un antico for- pre in direzione di Garbagna, per arri- Madonna lignea, attribuiti al Maragliano, con un’abside circolare, ma alcuni inter- tilizio di guardia, domina tutte le colline vare all’incrocio con la strada che porta e un bell’organo ottocentesco.

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LA VALLE OSSONA conserva la chiesa di San Martino risa- di un probabile fortilizio risalente agli cuore degli sportivi come Fausto Coppi: lente al Seicento. Nella vicina frazione di inizi del secondo millennio. quello che più stupisce, è che la sua In questa valle tracciata dal torrente Montale Celli, la cui parte antica è di memoria non vive solo in quelli che Ossona, tra dolcissime colline ricche di forma quadrangolare con un’unica porta FAUSTO COPPI hanno vissuto l’epopea Coppi, ma è forte- vigne e calanchi si percorrono diversi iti- d’accesso molto stretta, si presume sor- mente presente anche in quella dei più nerari di notevole interesse paesaggistico. gesse un ricetto o ridotto. Salendo ancora giovani, che del “Grande Airone” hanno E non solo. Tutte le strade che collegano si giunge al bivio che, a sinistra va a Fausto Coppi nacque a Castellania il 15 sentito solamente parlare. i paesi di questa parte del Tortonese sono Castellania, il più piccolo comune della settembre 1919. Il mito del ciclismo mon- Ad onorarlo sono rimaste tantissime state la prima naturale palestra che vide provincia di Alessandria, paese natale dei diale a soli vent’anni, sconosciuto debut- “Cime Coppi”, tante intitolazioni di corse, nascere il mito di Fausto Coppi. fratelli Serse e Fausto Coppi. Prima di tante, vinse nel giugno1940 il suo primo vari premi e molti percorsi cicloturistici; e Da Tortona, superate le frazioni di Torre entrare nell’abitato, svoltando a sinistra, giro d’Italia tra i professionisti. poi tantissima gente che sale a Calderai e Mombisaggio, dove sono si giunge al monumento sepolcrale che gli Da quel momento il “Campionissimo” Castellania, al Mausoleo di Fausto e ancora riscontrabili parti di edifici di sportivi di tutto il mondo hanno voluto inanellò una serie straordinaria di vittorie Serse Coppi, per rendere omaggio al suo epoca medioevale, si giunge a edificare per onorare il Campionissimo e che lo portarono a percorrere una carrie- grande figlio. Villaromagnano. Il paese trova le proprie suo fratello e tramandarne il ricordo. ra che non venne mai uguagliata. Un grande veramente, perché solo chi è origini in epoca romana; il toponimo e le In centro invece si trova la restaurata Le sue vittorie, su seicento gare disputate, davvero grande può resistere all’ingiuria tante testimonianze archeologiche ne Casa Coppi, una sorta di museo degli toccarono quota 210: tra queste 5 Giri e all’oblio del tempo. sono una conferma. Il paese è nato dall’u- “affetti”, dove il visitatore può ripercorre- d’Italia, 2 Giri di Francia, 2 Campionati nione del borgo basso (Villa) con il borgo re attraverso le immagini, i mobili e gli del Mondo ad inseguimento, 1 alto (Romagnano, dove in passato sorge- oggetti, l’irripetibile parabola dell’uomo Campionato Italiano ad inseguimento, 4 va un castello) e Fonti. Attraverso questa Fausto Coppi. Campionati italiani su strada. località si arriva alla provinciale che pro- A una decina di metri, invece, si può visi- Disputò la sua ultima gara, arrivando viene da Sarezzano; un percorso incorni- tare il Centro di Documentazione su secondo, il 15 dicembre 1959 a Uagadugu ciato da vigneti e frutteti che termina a Fausto Coppi e sul ciclismo, situato pres- in Alto Volta. Cerreto Grue. Da qui si torna sul fondo- so i locali dell’ex-scuola elementare. Qui la malaria era in agguato. Tornò a valle, dove scorre l’Ossona, per risalire a Oltrepassando Castellania si può salire il casa già ammalato e a Tortona il 2 gen- Costa Vescovato, ubicato in una posizio- località Sant’Alosio dove si innalzano due naio 1960 morì. ne dalla quale ne domina il corso; qui si imponenti torri di avvistamento, residuo Nessun campione italiano è rimasto nel

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Si ritorna indietro per proseguire diritto con la Madonna) completando così il giro al bivio, già segnalato in precedenza, pun- delle Colline Tortonesi. tando su Paderna (in una vasta piana è visibile un solitario campanile romanico), Spineto Scrivia (ruderi di una piccola torre e della porta di accesso di un castel- lo; una villa rurale fortificata) e con la massiccia forma della Rocca dei Guidobono, un importan- te e ben conservato esemplare di torre e residenza fortificata. Lasciato Carbonara Scrivia, si raggiunge la S.S. 35 dei Giovi e si svolta a sinistra, si attraversa la fra- zione tortonese di Castellar Ponzano (resti di due castelli, uno dei Balbi, l’altro degli Isimbardi) per recarsi a Villalvernia, nella cui parte alta si trova l’austera forma del castello dei Marchesi Passalacqua, e successivamente indirizzarsi verso Carezzano (del passato è rimasto il mas- siccio palazzo del Vicario Vescovile) e Sant’Agata Fossili, dal territorio ricco di marne e minerali gessiferi; la coltivazione delle cave ha permesso la scoperta di importantissimi resti fossili. Da qui non rimane che raggiungere da dove si prende nuovamente la S.S. dei Comunità Montana Valli Curone, Grue e Ossona Giovi per ritornare a Villalvernia e quin- Piazza Roma, 12 - 15056 San Sebastiano Curone (Al) di a Tortona (annunciata dall’alta torre Tel. 0131 786798 - Fax 0131 786544 [email protected].

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