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INDAGINE SUGLI SCARICHI IMMESSI NEL RIO ZENDER E TORRENTE DORDO FINALIZZATO AD INDIVIDUARE I MOTIVI DI DEGRADO DI QUEST’ULTIMO, ALLA LUCE DEGLI OBIETTIVI DI QUALITA’ FISSATI PER I CORSI D’ACQUA. Anno 2015

RELAZIONE FINALE

PREMESSA

Il Torrente Dordo ed il suo affluente Rio Zender si trovano nella zona dell’Isola Bergamasca, ed attraversano i Comuni di , , , , e Filago, che sono in aree molto industrializzate. Il Dordo nasce dal Monte Canto in di , scorre per 15 km prima di immettersi nel Fiume Brembo a Filago. Il Rio Zende si immette nel Dordo a Filago in via delle Industrie. Questi corsi d’acqua risultano molto compromessi già da parecchi anni, pertanto ARPA Lombardia ha individuato come strategica per il territorio, l’indagine sulle principali cause del loro stato ecologico. Dal punto di vista normativo, l’art. 74 del D.Lgs 152/06 s.m.i. definisce, al comma 2: lettera q) buono stato delle acque superficiali: “lo stato raggiunto da un corpo idrico superficiale qualora il suo stato, tanto sotto il profilo ecologico quanto sotto quello chimico, possa essere definito almeno "buono"”; lettera u) buono stato ecologico: “lo stato di un corpo idrico superficiale classificato in base all'Allegato 1 alla parte terza del presente decreto ”; lettera Z) buono stato chimico delle acque superficiali: “lo stato chimico richiesto per conseguire, entro il 22 dicembre 2015, gli obiettivi ambientali per le acque superficiali fissati dalla presente sezione ossia lo stato raggiunto da un corpo idrico superficiale nel quale la concentrazione degli inquinanti non superi gli standard di qualità ambientali fissati per le sostanze dell'elenco di priorità di cui alla tabella 1/A della lettera A.2.6 dell'allegato 1 alla parte terza “. L’Autorità di Bacino del Fiume Po ha redatto l’elaborato “ Elenco degli obiettivi ambientali fissati a norma dell’art. 4 per acque superficiali ed acque sotterranee ” datato 24/02/2010, in cui vengono stabiliti a norma dell’Art. 4 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parte A, punto 5, alla parte terza del D.Lgs. 152/06 gli obiettivi specifici per ogni corso d’acqua. Per quanto riguarda il Torrente Dordo è riportata la seguente riga:

attuale Motivazioni addotte Natura Obiettivo Categoria tipologia Stato Obiettivo qualora l'obiettivo Sottobacino ID corpo idrico nome corpo proposto corpo idrico associata complessivo proposto proposto non sia di idrico chimico ecologico "stato buono al 2015" sono già stati programmati interventi che però richiedono N00800100642 Dordo corso buono al buono al tempi tecnici di Adda 06SS2N naturale scarso 2lo (Torrente) d'acqua 2021 2021 realizzazione che non consentono di raggiungere gli obiettivi previsti entro il 2015

La classificazione della qualità dei corsi d’acqua si divide in cinque classi:

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Eccellente Buono Sufficiente Scarso Cattivo

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I metodi di monitoraggio biologico delle acque correnti si basano sullo studio della comunità dei macroinvertebrati bentonici. Detti organismi sono infatti dotati di sensibilità nei confronti delle variazioni qualitative dell’ambiente (indotte per esempio dall’inquinamento o da significative alterazioni fisiche quali la presenza di opere artificiali o la riduzione delle portate d’acqua) e lo studio della composizione nonché della variazione nel tempo delle loro comunità, permette di determinare lo stato di salute di un corso d’acqua

Storicamente il torrente Dordo, secondo la classificazione biologica della qualità dei corsi d’acqua, è sempre stato di qualità cattiva o scarsa. Fino al 2010 il campionamento è stato effettuato seguendo il metodo EBI, successivamente si è proceduto con metodo MacrOper. Si riportano i dati storici dei campionamenti effettuati nel comune di Filago.

CAMPAGNA 1987/89 EFFETTUATA CON METODO EBI (Extended Biotic Index)

Estate 87 Autunno 87 Inverno 88 Primavera 88 Estate 88 Primavera 89 E.B.I. 1 2 1 1 5 2 CLASSE V V V V IV V STATO CATTIVO CATTIVO CATTIVO CATTIVO CATTIVO SCARSO

ANALISI BIOLOGICHE EFFETTUATE NEL COMUNE DI FILAGO DEL TORRENTE DORDO.

23/03/2010 14/07/2010 13/09/2010 15/03/2012 20/03/2013 10/07/2014 09/10/2014 CLASSE V V IV V IV IV IV STATO CATTIVO CATTIVO SCARSO CATTIVO SCARSO SCARSO SCARSO

06/03/15 11/03/15 17/06/15 18/06/15 03/09/15 04/09/15 CLASSE IV IV IV IV IV IV STATO SCARSO SCARSO SCARSO SCARSO SCARSO SCARSO

Lo stato ecologico dei corsi d’acqua viene valutato su un triennio di dati, in cui vengono valutati sia i risultati del campionamento biologico, cioè analisi MacrOper dei Macroinvertebrati, che i risultati del campionamento chimico, ed infine l’integrazione dei due per dare una valutazione complessiva sullo stato ecologico del corso d’acqua nel suo complesso.

Si riporta di seguito la tabella dei valori riscontrati nei due ultimi trienni.

MI_classe_09-11 CATTIVO Stato_EQB_09-11 CATTIVO TRIENNIO LIMeco_media_09-11 0,26 2009-2011 LIMeco_classe_09 -11 SCARSO Chimici_sostegno_classe_09-11 SUFFICIENTE Stato_ecologico_classe_09-11 CATTIVO MI_classe_12-14 SCARSO DI_n_12-14 2 Stato_EQB_12-14 SCARSO TRIENNIO LIMeco_media_12-14 0,21 2012-2014 LIMeco_classe_12-14 SCARSO Chimici_sostegno_classe_12-14 SUFFICIENTE Stato_ecologico_classe_12-14 SCARSO

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MI= Macroinvertebrati LIMeco= Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico EQB= Elementi di Qualità Biologica

Nella pubblicazione ISPRA del 2013 “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque – 2009-2013” è emerso che le sostanze più rilevate nel 2010 nelle acque superficiali sono: glifosate e il metabolita AMPA, terbutilazina e il metabolita terbutilazina-desetil, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, MCPA, lenacil, azossistrobina, diuron, metalaxil, atrazina e il metabolita atrazina-desetil, clorpirifos.

I livelli di contaminazione sono stati confrontati anche con i limiti di qualità ambientale stabiliti a livello europeo e nazionale: gli Standard di Qualità Ambientale (SQA) per le acque superficiali (Dir. 2008/105/CE, D.Lgs. 152/2006), le norme di qualità ambientale per la protezione delle acque sotterranee (Dir. 2006/118/CE).

Per il caso del Dordo a Filago si è avuto superamento SQA- MA per AMPA e Glifosate, Metolachlor (su singolo valore); superamento limite di quantificazione per terbutilazina nel triennio 2009-2011, e superamento SQA-MA per AMPA, Glifosate_superamento SQA-MA per AMPA e Glifosate, superamento limite di quantificazione per Cromo, Terbutilazina, Metolachlor_AMPA, GLIFOSATE nel triennio 2012-2014.

In linea generale la qualità dal punto di vista chimico è “SUFFICIENTE”, cioè più elevata rispetto a quella biologica, quindi tale influenza non sembra essere determinante ai fini del calcolo della qualità ecologica complessiva.

Il torrente Dordo per un buon tratto attraversa i campi agricoli presenti nei comuni di Mapello, Bonate Sopra, Bonate Sotto e Filago. La stazione di campionamento in questione è quella ubicata a Filago in via Fermi, che è poco a monte dell’immissione nel Fiume Brembo.

Come si può notare, anche se è stato rilevato un miglioramento della qualità dello stato ecologico del Dordo, da CATTIVO nel triennio 2009-2011 a SCARSO in quello successivo, si è lontani dal raggiungimento della qualità di stato ecologico Buono, obiettivo della Comunità Europea.

Pertanto si è deciso di effettuare un’indagine sulle cause specifiche di questo stato di degrado.

Al fine di impostare il programma dei controlli, è stato estrapolato dai database della Provincia di un elenco di tutti gli scarichi autorizzati recapitanti nel torrente Dordo, e nei due immissari, il Rio Zender ed il Rio Vallone, presenti nei comuni di Filago, Madone, Ambivere, Mapello, Bonate Sopra e Bonate Sotto.

tipo N° ID Identificativo Tipologia Comune Corpo recettore AUTORIZZAZIONE

AIA 2449 Somet S.p.A. - scarico 01 Meteorico AMBIVERE torrente Dordo

AIA 3075 Fonderie Mario Mazzucconi Spa Meteorico AMBIVERE torrente Dordo

scarico 2321 del 2005 2455 Immobiliare La Piazza S.r.L. Meteorico BONATE SOPRA torrente Dordo 2507 Uvigal S.P.A. - scarico 01 Industriale FILAGO torrente Dordo

AIA 2516 F.A.R. S.P.A. - scarico 01 Industriale FILAGO torrente Dordo

scarico 1330 del 2010 2529 Distilleria C. Locatelli - scarico 01 Industriale MAPELLO torrente Dordo scarico 1292 del 2004 3201 Mapello S.p.A. scarico n. 1 Meteorico MAPELLO torrente Dordo AIA 3357 F.O.M.M. Spa (BREMBO GHISA) Meteorico MAPELLO torrente Dordo

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scarico 2077 del 2009 2518 Gutta Werke S.p.A. - scarico 01 Meteorico FILAGO rio Vallone scarico 2519 Gutta Werke S.p.A. - scarico 02 Domestico/Civile FILAGO rio Vallone

scarico 58 del 2010 2520 Gutta Werke S.p.A. - scarico 03 Meteorico FILAGO rio Vallone AIA 3218 D.S.M. Composite Resins Italia srl scarico n. 1 Industriale FILAGO rio Vallone

AIA 3219 D.S.M. Composite Resins Italia srl scarico n. 2 Meteorico FILAGO rio Vallone

AIA 3220 D.S.M. Composite Resins Italia srl scarico n. 3 Raffreddamento FILAGO rio Vallone

AIA 3221 D.S.M. Composite Resins Italia srl scarico n. 4 Raffreddamento FILAGO rio Vallone

scarico 1957 del 2013 2508 Comais S.P.A. - scarico 01 Industriale FILAGO rio Zender scarico 667 del 2011 2512 Prosimet S.P.A. - scarico 01 Meteorico FILAGO rio Zender AIA 2514 Ecolombardia 4 S.P.A. - scarico 01 Meteorico FILAGO rio Zender

AIA 2517 Giovanni Bozzetto - scarico 01 Industriale FILAGO rio Zender

AUA 2527 Prosol S.P.A. - scarico 01 Industriale MADONE rio Zender

scarico 2426 del 2004 3280 IEMME (PL industriale di Filago) Meteorico FILAGO rio Zender

Oltre agli scarichi industriali, vi sono una serie di sfioratori e terminali di acque bianche delle reti fognarie comunali, che sono stati controllati.

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POSIZIONE DEGLI SCARICHI RECAPITANTI NEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI

ECOLOMBARDIA 4

Bozzetto P.L.

Comais

DSM

Fig. 1 : Aziende presenti nel comune di Filago che scaricano nel Rio Zender Si riporta sotto la cartografia estrapolata da SITER della Provincia di Bergamo per la posizione degli scarichi.

AMBIVERE MAPELLO

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BONATE SOPRA E BONATE SOTTO MADONE E FILAGO

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ATTIVITÁ SVOLTA

Per quanto riguarda il censimento delle ditte con scarico in CIS, è stato verificato lo stato autorizzativo e l’effettiva presenza delle attività.

Dalla verifica è emerso quanto segue:

1. L’autorizzazione della società IEMME s.r.l. riguarda “ la realizzazione di un P.L. industriale costituito da diversi lotti nei quali nel tempo andranno ad insediarsi diverse attività produttive ”. La domanda era stata presentata il 29/03/1999, attualmente nell’area in questione è presente un rivenditore di autotreni, ed un officina meccanica. 2. La ditta ECOLOMBARDIA 4, che svolge attività IPPC 5.1 - Impianti per l'eliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi > 10 tonnellate/giorno, ha uno scarico S1 che raccoglie le seguenti acque:

Acque meteoriche da coperture uffici Acque meteoriche da coperture e piazzali area ENEL Acque meteoriche da coperture area stoccaggio liquidi Scarico Rio S1 Verifica di compatibilità Acque di prima pioggia lato nord est discontinuo Zender allo scarico- disoleatore Acque di seconda pioggia lato nord est Disoleatore Verifica di compatibilità Acque di prima pioggia lato sud ovest allo scarico- disoleatore Acque di seconda pioggia lato sud ovest Disoleatore

Vista la natura delle acque reflue, ed essendo al momento oggetto di verifica ispettiva ORDINARIA AIA, non si è ritenuto opportuno procedere ad un campionamento dello scarico. 3. La ditta UVIGAL SPA di Filago risulta inattiva. 4. La ditta F.O.M.M. Spa è stata volturata a società BREMBO spa Fonderia di GHISA, ed ha uno scarico di acque meteoriche di seconda pioggia convogliate in nuovi pozzi perdenti con un condotto di troppo pieno confluente nel torrente Dordo. Pertanto, anche in questo caso, non si è ritenuto opportuno effettuare un campionamento. La ditta al momento è oggetto di verifica ispettiva ordinaria AIA. 5. In data 23-06-2015 è stato effettuato un sopralluogo presso la ditta Distilleria Locatelli di Mapello; l’attività al momento è sospesa, in quanto la distillazione avviene solo nel periodo autunnale quando c’è disponibilità di vinacce per produrre grappa. È stato visionato l’impianto ed il terminale di scarico, che pertanto non era attivo, e la pompa scollegata. La ditta preleva acqua dal torrente Dordo per raffreddare l’impianto di distillazione e restituisce l’acqua tal quale. La ditta ha richiesto l’autorizzazione unica ambientale in data 10/06/2015 per lo scarico di acque reflue in pubblica fognatura ed in altro recapito, ed il Comune ha inviato comunicazione di avvio del procedimento. Durante il sopralluogo è stata acquisita la trasmissione annuale dei risultati delle misurazioni delle portate e dei volumi d’acqua pubblica derivati, in cui risulta un prelievo per l’anno 2014 pari a 6.193 m 3, (lettura al contatore al 31/12/2014 di m3 33.341 totali). La ditta è autorizzata per una portata complessiva concessa di 0,40 l/s come media. La Ditta nel 2003 ha comunicato alla Provincia di Bergamo la difficoltà a prelevare l’acqua dal torrente a causa di un prelievo ad opera di altro insediamento (Vivaio Fratelli Locatelli) ubicato a monte, nel comune di Pontida. La Provincia di Bergamo sta svolgendo un indagine a riguardo. 6. Sempre in data 23-06-2015 è stato effettuato un sopralluogo presso la ditta Prosol spa di Madone. La ditta è in possesso di autorizzazione n. 3210 del 26/11/2012 (rinnovo dell’autorizzazione allo scarico) ed ha presentato richiesta di istanza AUA. E’ stato effettuato un campionamento allo scarico terminale recapitante nel Rio Zender. Lo scarico raccoglie le acque di raffreddamento indiretto dei condensatori, di controlavaggio dell’impianto di osmosi inversa, acque meteoriche di dilavamento dei piazzali e delle

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coperture e acque di supero del laghetto ornamentale presente all’interno dell’insediamento. Al momento dell’ispezione lo scarico non era attivo, ed è stato messo in marcia l’impianto di osmosi inversa per poter consentire l’arrivo di un quantitativo di acqua sufficiente per il campionamento. Il rapporto di prova (n. 3848 del 01/07/2015) non ha evidenziato superamenti di limiti prescritti. Successivamente, in data 8 luglio 2015 è stato effettuato un sopralluogo presso il corso d’acqua Rio Zender. L’indagine è incominciata visionato il Rio nella zona immediatamente a monte della ditta Ecolombardia 4 e a valle della discarica del Comune di Madone, prendendo atto che il corso d’acqua era palesemente compromesso, avendo l’acqua un aspetto ed un odore alquanto sgradevole, tipici di uno scarico soggetto ad elevata contaminazione organica (foto 1 e 2). Vista la situazione i tecnici ARPA hanno proceduto ad un campionamento del corso d’acqua e successivamente si sono recati a monte della discarica e della ditta Prosol s.p.a., constatando che nel letto del Rio Zender vi era folta vegetazione ed il fondo era completamente in asciutta (foto 3, 4, 5, 7). Poiché anche nel corso di precedenti controlli ARPA (date 27/03/2014, 28/03/2014, 29/03/2014, 01/04/2014, 12/05/2014) è stata sempre riscontrata la medesima situazione, si presume che il corso d’acqua in argomento sia in regime di asciutta per la gran parte dell’anno. Si è quindi deciso di effettuare un sopralluogo nella ditta Prosol per verificare lo stato dello scarico industriale autorizzato. Poiché il refluo uscente dallo scarico della ditta Prosol (foto 6, 7) presentava, sia visivamente che olfattivamente, le medesime caratteristiche di quello osservato a monte di Ecolombardia 4, e quindi non di un’acqua di raffreddamento, come invece previsto dall’autorizzazione in essere, è stato effettuato un prelievo con le modalità indicate nell’allegato verbale di campionamento (allegato 1). Si precisa che, considerata la situazione di emergenza, il campionamento è stato eseguito in modalità istantanea foto. Dai risultati analitici di cui al rapporto di prova ARPA – R.G.A. 693, è emerso il superamento dei limiti allo scarico in corpo idrico superficiale stabiliti dalla tabella 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. per i parametri BOD5, COD e Solidi Sospesi. Pertanto ciò costituisce una inottemperanza alla prescrizione dell’autorizzazione. Si è quindi proceduto a segnalare alla Provincia di Bergamo tale inottemperanza con un verbale di illecito amministrativo (Prot. ARPA n. 148146 del 06/10/2015).

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Foto 1 e 2 : torrente Zender a valle della ditta Prosol, nei pressi del piazzale d’ingresso della ditta Ecolombardia 4 spa

Foto 3 : letto del Rio Zender in asciutta il giorno 08/07/2015, immediatamente a monte dello scarico della ditta Prosol s.p.a in prossimità del ponte

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Foto 4 : letto del Rio Zender a monte della ditta Prosol s.p.a in prossimità del ponte

Ponte stradale in prossimità dell’entrata della ditta Prosol

Foto 5 : letto del Rio Zender a monte della ditta Prosol s.p.a in prossimità del ponte

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Foto 6 : vaschetta dello scarico finale S1

Foto 7 : scarico acque reflue nel torrente Zender

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Foto 8 : scarico visto dal letto del torrente (foto scattata il 09/07/2015)

Acqua reflua recapitante nell’alveo Zona dello scarico S1 della ditta Prosol spa

Letto del Rio Zender in asciutta a monte dello scarico

Foto 9 : torrente Zender in secca a monte della ditta Prosol

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Foto 10 : rio Zender immediatamente a valle dello scarico S1 della ditta Prosol

Al fine di verificare lo stato del torrente a monte della ditta Prosol nel corso dei mesi, sono state scattate delle fotografie anche successivamente, riscontrando la medesima situazione dei mesi di giugno e di luglio, in occasione dei campionamenti allo scarico terminale della ditta. Si riportano in seguito le fotografie del letto del torrente scattate dal ponte immediatamente a monte della ditta Prosol nelle date del 22/09/2015 e 27/10/2015 e 07/12/2015 (foto 11, 12, 13 ).

Foto 11 : Rio Zender a monte dello scarico Prosol in data Foto 12 : Rio Zender a monte dello scarico Prosol in data 22/09/2015 27/10/2015

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Foto 13: Rio Zender a monte dello scarico Prosol in data 07/12/2015 Come si può notare il letto del torrente è in secca e con ricca vegetazione anche in data 07/12/2015. Secondo l’art. 124 comma 9) del D.Lgs 152/06 e s.m.i. “ Per gli scarichi in un corso d'acqua nel quale sia accertata una portata naturale nulla per oltre centoventi giorni annui, oppure in un corpo idrico non significativo, l'autorizzazione tiene conto del periodo di portata nulla e della capacita' di diluizione del corpo idrico negli altri periodi, e stabilisce prescrizioni e limiti al fine di garantire le capacita' autodepurative del corpo ricettore e la difesa delle acque sotterranee. “ Dalle verifiche effettuate emerge che il torrente Dordo sembra essere in situazione di asciutta per un periodo di almeno cinque mesi, cioè da giugno (campionamento del 23 giugno) a fine dicembre (07 dicembre 2015 ultima foto acquisita), e pertanto si ritiene opportuno che l’Autorità Competente (Provincia) valuti la coerenza dei valori limite allo scarico della Ditta Prosol. 7. In data 30-06-2015 è stato effettuato un campionamento allo scarico terminale nel torrente Dordo della ditta FAR SPA di Filago che presenta un unico scarico idrico S1. Il sistema di scarico idrico è diviso in tre linee principali: • scarico dell’impianto di trattamento biologico, in corrispondenza del sedimentatore; • scarico della vasca di equalizzazione (da 3.000 m 3); • scarico dell’acqua dei circuiti di raffreddamento. È stato effettuato un campionamento delle acque reflue (verbale n. 02/RZ/2015) ed il rapporto di prova (n. 873 del 21/07/2015) non ha evidenziato il superamento dei limiti prescritti. In occasione del suddetto sopralluogo, il gruppo ispettivo ARPA ha rilevato la presenza di reflui fognari sgorganti dal terreno adiacente il canale di adduzione della ditta FAR SPA come da foto:

canale FAR

reflui fognari su suolo reflui fognari su suolo

Foto 14 Foto 15

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Nell’occasione sono stati attivati immediatamente i referenti del Comune di Filago (BG), della società UNIACQUE SPA, della società HIDROGEST e del Consorzio ATS che hanno raggiunto il luogo in tempi brevi. Le successive verifiche sulle fognature presenti in loco, con l’ausilio di una sostanza tracciante, hanno consentito di rilevare che l’inconveniente era associato ad una tubazione aperta presente sul fondo del condotto fognario comunale in gestione ad UNIACQUE SPA come da foto:

tubazione aperta

tubazione aperta

Foto 16 Foto 1 7

Foto 18 La tubazione aperta non è risultata visibile in quanto plausibilmente coperta da riporti e cedimenti di terreno della scarpata. La società UNIACQUE SpA si è attivata chiamando sul posto una ditta di spurghi che ha prontamente pulito il condotto fognario dal deposito di sedimenti che ostruivano parte del passaggio regolare dei reflui fognari circolanti. ARPA ha sollecitato la risoluzione definitiva dell’inconveniente con la chiusura in modo permanente della tubazione aperta e presente sul fondo del manufatto fognario.

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La società UNIACQUE SpA si è attivata ed in data 10 luglio ha effettuato i lavori di sistemazione del condotto fognario comunale risolvendo definitivamente l’inconveniente.

Foto 19 : intervento sulla tubazione aperta effettuata dal gestore UNIACQUE.

8. Giovanni Bozzetto S.p.A. La società Giovanni Bozzetto S.p.A. . con sede produttiva in Via Provinciale 12/14, a Filago (BG), esercita attività di produzione di prodotti chimici di base. Tale attività rientra tra le categorie di cui al punto 4.1m) dell’Allegato VII alla parte II del D.Lgs 152/06 e s.m.i., e pertanto, oggetto di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dalla Regione Lombardia con Decreto n. 12502 del 25.10.2007. La società è stata oggetto di due visite ispettive ordinarie per il controllo del rispetto delle condizioni e prescrizioni dell’AIA nel 2013 e 2014. Durante tali controlli ARPA ha effettuato un campionamento delle acque reflue industriali in uscita dal depuratore aziendale, riscontrando un superamento dei limiti di legge previsti nella Tab. 3 Allegato 5 Parte terza del D.Lgs 152/06 e s.m.i. per gli scarichi in corpi idrici superficiali, per i parametri “Fosforo totale” (18 mg/l rispetto al limite di 10 mg/l) e “Tensioattivi totali” (4,5 mg/l rispetto al limite di 2 mg/l). In data 15/09/2015 ARPA ha eseguito una visita ispettiva straordinaria finalizzata al campionamento nel pozzetto dello scarico terminale. Al paragrafo E.2.1 Valori limite di emissione dell’AIA è prescritto che: “Il gestore della Ditta deve assicurare il rispetto dei valori limite della tabella 3 (colonna scarico in corso d’acqua superficiale) del D. Lgs. n.152 del 03/04/2006 e s.m.i.. Tali valori limite devono essere rispettati sia nel pozzetto immediatamente a monte dello scarico che subito a valle dell’impianto di trattamento, prima dell’eventuale confluenza con acque meteoriche di seconda pioggia. I valori limite di emissione non possono in alcun caso essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. Non è comunque consentito diluire con acque di raffreddamento, di lavaggio o prelevate esclusivamente allo scopo gli scarichi parziali contenenti le sostanze indicate ai numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10, 12, 15, 16, 17 e 18 della tabella 5 dell'allegato 5, prima del trattamento degli scarichi parziali stessi per adeguarli ai limiti previsti dal presente decreto. “ Pertanto si è proceduto ad effettuare un campione immediatamente a valle dell’impianto di depurazione aziendale (Verbale di campionamento n. 02/RRRF/2015 del 15/09/2015), ed il secondo subito dopo la confluenza con le acque di raffreddamento (Verbale di campionamento n. 01/RRRF/2015 del 15/09/2015), ovvero immediatamente a monte dello scarico nel Rio Zender.

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Dai risultati analitici indicati nel rapporto di prova ARPA R.G.A. n° 1266 del 01/10/2015 relativo al campionamento dello scarico finale nel Rio Zender, è emerso il superamento dei limiti allo scarico in corpo idrico superficiale per il parametro Tensioattivi totali, con un valore pari a 2,6 mg/l, che confrontato con il valore limite di legge (VL=2 mg/l) risulta essere NON CONFORME. Dai risultati analitici indicati nel rapporto di prova ARPA R.G.A. n° 1267 del 01/10/2015 relativo al campionamento dello scarico a valle dell’impianto di depurazione aziendale, è emerso il superamento dei limiti allo scarico in corpo idrico superficiale e dall’atto autorizzativo per i parametri Tensioattivi totali e azoto nitrico. Si precisa che per quanto concerne il risultato dell’analisi per il parametro “Azoto nitrico”, il valore, associato all’incertezza, è risultato: 24 ± 4 mg/l; che, applicando la linea guida ISPRA 52/2009, risulta essere NON CONFORME (valore limite di legge VL=20 mg/l). Per quanto concerne il risultato dell’analisi per il parametro “Tensioattivi totali”, il valore riscontrato è pari a 8,2 mg/l, che confrontato con il valore limite di legge (VL=2 mg/l) risulta essere NON CONFORME. 9. DSM La ditta è in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n. 11221 del 08/10/2007 rilasciata dalla Regione Lombardia. In data 01/10/2015 è stato effettuato un campionamento allo scarico S1 recapitante nel Rio Vallone, affluente del torrente Dordo. Il rapporto di prova non ha evidenziato superamenti dei limiti allo scarico in acque superficiali.

10. SFIORATORI COMUNALI Sono stati ispezionati gli sfioratori comunali recapitanti nel torrente Dordo, al fine di verificare l’ottemperanza alle prescrizioni presenti nelle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Bergamo. Sono stati effettuati i sopralluoghi nei seguenti comuni: • Il 18/09/2015 Madone e Bonate Sotto • il 22/09/2015 Filago e Mapello • il 25/09/2015 Bonate Sopra • Il 06/10/2015 Ambivere

MADONE Il Comune è in possesso dell’autorizzazione Decreto n.7829 del 22/8/2013 per uno scarico di acque di piena della fognatura, ubicato in SP 155. Lo sfioratore al momento dell’ispezione non era attivo in periodo di asciutta. Nelle foto sottostanti è evidente la situazione in essere.

Foto 20 Foto 21

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BONATE SOTTO Il Comune di Bonate Sotto è in possesso dell’autorizzazione Decreto n.233 del 13/02/2015 per uno scarico di acque reflue urbane decadenti dalla pubblica fognatura. È presente solo uno sfioratore di piena ubicato in Via Garibaldi con recapito nel torrente Dordo, il quale risultava non attivo al momento dell’ispezione. Nel pozzetto erano presenti dei residui di polistirolo di ignota provenienza. Si invita il Comune ad attivarsi per l’identificazione dell’origine del rifiuto in questione, a provvedere alla rimozione dello stesso per evitare l’inquinamento del corpo idrico, e mantenere il pozzetto pulito per evitarne l’intasamento o la diminuzione della funzionalità, come prescritto al punto 2 f) dell’autorizzazione.

Foto 22 : uscita dello scarico di troppo pieno della fognatura Foto 23: pozzetto dello sfioratore di via Garibaldi

FILAGO Il Comune di Filago è in possesso dell’autorizzazione Decreto n.1779 del 02/09/2015 per uno scarico in corsi d’acqua superficiale di acque reflue urbane decadenti dalla pubblica fognatura. In autorizzazione sono presenti sei scarichi, di cui solo uno recapitante nel torrente Dordo, gli altri si immettono direttamente nel fiume Brembo. Durante il sopralluogo è stata presa visione quindi del pozzetto dello sfioratore in questione che è ubicato in via Fermi, in una zona industriale. Tale pozzetto raccoglie solo le acque meteoriche dell’area ed al momento dell’ispezione era inattivo.

Foto 24 : pozzetto di ispezione dello sfioratore Foto 25 : tubazione di uscita dello scarico di via Fermi

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MAPELLO Il Comune di Mapello è in possesso dell’autorizzazione D.D. n.1972 del 24/09/2014 per lo scarico in corsi d’acqua superficiale di acque reflue urbane decadenti dalla pubblica fognatura. Sono autorizzati 16 sfioratori di piena ed 1 scarico di acque meteoriche. Sono presenti inoltre 2 scarichi (non sottoposti a trattamento depurativo appropriato) identificati con la sigla T1 e T1bis, al servizio della località Volpera, con recapito nel torrente Bulighetto, non ancora autorizzati. Sono stati ispezionati tutti i pozzetti degli sfioratori presenti in autorizzazione, di cui si riportano le foto. Nessun sfioratore era attivo al momento dell’ispezione, ad eccezione degli scarichi in località Volpera, T1 e T1bis, recapitanti nel torrente Bulighetto, da cui fuoriusciva del refluo.

Foto 2 6: n.7 Foto 2 7: n. 7 bis

Foto 2 8: n. 7ter Foto 2 9: n. 8

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Foto 30 : n.8 bis Foto 31 : n. 8 ter

Foto 3 2: n. 8 quater Foto 3 3: Torrente Bulighetto e scarico T1

Foto 3 4: n. T1 attivo

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Per quanto riguarda lo sfioratore comunale n. 9 in via Europa – SP 157 in Comune di Mapello (BG) recapitante nel torrente Dordo, si è rilevato la presenza di refluo di color bianco nella canaletta del vecchio tratto di fognatura comunale ora adibito a sfioratore, come da foto. Il vecchio canale fognario si trova circa 50 cm sotto il nuovo tratto fognario tuttora attivo, e come si può vedere nella foto 35 , si suddivide in due tronchi: quello di destra recapita nel Torrente Dordo e funge da sfioratore, mentre quello di sinistra è il vecchio tratto di fognatura che, secondo quanto riferito dall’addetto alla manutenzione del comune, dovrebbe essere chiuso pochi metri a valle del pozzetto di ispezione. Non essendo in atto lo sfioro della fognatura dalla tubazione nuova sovrastante è risultato evidente che il refluo di color bianco presente nella canaletta proveniva da uno scarico a monte. Lo scarico del refluo bianco era in atto sia al momento del sopralluogo con l’addetto del Comune alle ore 12,15, sia alle ore 14,30.

reflui bianchi nel vecchio tratto fognario dismesso

Reflui bianchi nella canaletta dello sfioratore recapitante nel Dordo

Tubatura nuova dei reflui fognari

Foto 35

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Scarico attivo dei reflui bianchi nel Dordo

Foto 36

Scarico attivo dei reflui bianchi nel Torrente Dordo

Foto 37

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Foto 38

E’ stato pertanto richiesto al Comune di Mapello, quale gestore del collettore fognario, di attivarsi per identificare l’origine dello scarico non autorizzato in questione ed informare via PEC l’ARPA di Bergamo e la Provincia di Bergamo in merito all’esito delle indagini.

BONATE SOPRA In data 25 Settembre 2015 ARPA ha effettuato un sopralluogo presso gli sfioratori del Comune di Bonate Sopra accompagnata dall’addetto comunale. Durante l’indagine è stata riscontrata l’attivazione dello sfioratore 2S di Via Piave in periodo di asciutta ed in assenza di precipitazioni contravvenendo a quanto prescritto al punto 2 lettera g) della Determinazione Provinciale n. 508 dell’01/03/2012. Nella foto 39 sottostante è stata indicata con freccia nera la direzione del flusso del refluo fognario, mentre, con freccia rossa, la direzione del refluo che si immette nella tubazione dello sfioratore recapitante nel torrente Dordo.

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Foto 39: sfioratore 2S attivo

Come si può notare, l’attivazione dello sfioro è dovuta all’assenza di un’adeguata soglia di stramazzo e pertanto, poiché la quota delle due tubazioni nel pozzetto è la medesima, la portata di refluo fognario ivi transitante si divide nelle due tubazioni in modo eguale. È evidente quindi come la funzionalità dello sfioratore 2S non risulti conforme a quanto richiesto dall’art. 15 del R.R. n. 3 del 24 marzo 2006. Quanto sopra esposto necessita interventi urgenti ad opera del Comune al fine di disattivare lo scarico sopraccitato adeguando lo sfioratore 2S ai disposti del Regolamento Regionale e a quanto prescritto al punto 2 lettera a) della Determinazione Provinciale n. 508 dell’01/03/2012.

Foto 40 : scarico dello sfioratore 2S attivo

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Foto 41 : veduta del Torrente Dordo immediatamente a monte dello scarico dello sfioratore

Nel corso del sopralluogo è stato inoltre effettuato un controllo degli sfioratori recapitanti nel torrente Lesina riscontrando che anche lo sfioratore 8S ubicato in via Lesina era attivo in tempo di asciutta; come possibile osservare dalla Foto 42, a causa della geometria interna del pozzetto, il refluo della rete fognaria proveniente da una tubazione posta a quota superiore rispetto al fondo del pozzetto stesso, cadendo su quest’ultimo rimbalzava e superava il muretto di soglia andando ad immettersi nella tubazione del canale di sfioro. È evidente che ciò sia dovuto al fatto che la soglia di sfioro (ovvero il muretto piastrellato indicato nella fotografia) non risultava correttamente dimensionata risultando troppo bassa, poco inclinata o comunque non adeguata alla velocità di flusso dei reflui fognari.

Foto 42: sfioratore 8S.

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Preso atto della situazione evidenziata è stato chiesto al Comune di Bonate Sopra di realizzare gli opportuni adeguamenti degli sfioratori 2S ed 8S in linea con quanto prescritto al punto 2 lettera a) della Determinazione Provinciale n. 508 dell’01/03/2012.

AMBIVERE Il Comune di Ambivere è in possesso dell’autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane in corsi d’acqua superficiali provenienti da pubblica fognatura, rilasciata dalla Provincia di Bergamo con DD. 3117 del 18/11/2011. Nella giornata del 06/10/2015 è stato effettuato un controllo della funzionalità degli sfioratori comunali recapitanti nel torrente Dordo. E’ stato possibile controllare i seguenti sfioratori di piena: SC2, SC3, SC4, SC12, SC13, SC15, SC16, SC5, SC7. Lo sfioratore SC8 non è stato trovato. Lo sfioratore SC4 è situato sulla linea ferroviaria e di difficile accesso, quindi si è deciso di non effettuarne il controllo. Per quanto riguarda SC ed SC1 non è stato possibile accedere alla zona in quanto è stata rilevata la presenza di una grande quantità di rifiuti sul suolo in prossimità delle vasche e dei pozzetti di ispezione degli sfioratori comunali. Si riportano di seguito alcune fotografie dello stato dei luoghi.

Foto 43 Foto 44

Foto 45 Foto 46

E’ stato pertanto richiesto al Comune di Ambivere, quale ente competente, di attivarsi per individuare il responsabile dell’abbandono dei suddetti rifiuti e disporre la rimozione degli stessi anche al fine di rendere i luoghi accessibili per l’ispezione da parte di ARPA agli sfioratori.

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TORRENTE DORDO Sono state scattate diverse fotografie del torrente Dordo per vedere lo stato del flusso idrico presente.

Nella giornata del 10/07/2015 il torrente risultava in alcuni punti totalmente in secca, come ad esempio a valle della ditta Confalonieri di Filago ed anche nel tratto immediatamente a monte.

Nella zona di confluenza con il Rio Zender, il Dordo risultava con una modesta portata proveniente presumibilmente dal subalveo, in quanto circa 200 metri prima l’alveo si presentava in secca.

Si riportano le foto scattate in data 10/07/2015, ovvero due giorni dopo il campionamento dello scarico della ditta Prosol spa di Madone.

Le foto più a monte sono state scattate ad Ambivere, quelle più a valle dal ponticello su via Trento sotto il quale scorre il Dordo (foto 53 ).

Ad Ambivere e la portata è risultata esigua (foto 45 e 46 ) fino ad estinguersi a Filago nei pressi della ditta Confalonieri, in cui il Dordo è completamente in secca. Tale situazione potrebbe essere determinata dallo scorrimento in subalveo per un limitato tratto per poi riapparire sempre a Filago più a valle, dopo il Piano di Lottizzazione all’inizio della via delle Industrie, appena a monte dell’immissione del Rio Zender.

Il Rio Zender si è presentato alquanto compromesso con presenza di schiume, colore ed odore caratteristici di refluo industriale ( foto 49 e 50 )

Foto 47: Dordo ad Ambivere Foto 48: Dordo a Palazzago nel punto di campionamento dei macroinvertebrati

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Foto 49 e 50 : Dordo nei pressi della ditta Confalonieri a Filago

Foto 51 : Rio Zender immediatamente a monte della confluenza con il Dordo

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Foto 52: Rio Zender immediatamente a monte dell’immissione nel Dordo

Punto di immissione dello Zender nel Dordo

Foto 53: Immissione rio Zender nel Dordo Foto 54: Immissione del Rio Zender nel Dordo. Si noti la differenza dell’acqua proveniente dallo Zender rispetto all’acqua proveniente da monte.

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Foto 55: Dordo a valle della confluenza, foto scattata dalla strada sottostante

CONCLUSIONI

L’indagine sugli scarichi immessi nel rio Zender e torrente Dordo finalizzato ad individuare i motivi di degrado di quest’ultimo ha evidenziato diverse problematiche.

La non costante portata dei due corsi d’acqua (assenza di acqua o comunque bassa portata per un lungo periodo dell’anno), aggravata inoltre dall’adduzione delle acque del torrente Dordo a fini irrigui a monte (nel comune di Ambivere), rappresenta la principale criticità riscontrata.

Tale situazione incide sul deflusso minimo vitale compromettendo drasticamente la capacità autodepurativa del corso d’acqua e di conseguenza contribuisce ad avere una scarsa qualità ecologica.

Sui due corpi idrici indagati insistono inoltre contributi antropici dovuti sia a scarichi industriali che a scarichi/sfioratori di fognature pubbliche.

In particolare è stato accertato più volte il superamento dei valori limite di legge per gli scarichi in corpi idrici superficiali (Prosol SpA di Madone e Giovanni Bozzetto SpA di Filago).

Un altro aspetto critico sono gli sfioratori comunali che sono stati trovati attivi anche in periodo di asciutta con scarico di reflui fognari direttamente nel torrente Dordo e nel torrente Lesina, che è un effluente dello stesso Dordo nel Comune di Bonate Sopra.

Sono presenti anche alcuni inquinanti chimici, in particolare diserbanti utilizzati in agricoltura, con valori superiori agli Standard di Qualità Ambientale (SQA) per le acque superficiali (Dir. 2008/105/CE, D.Lgs. 152/2006). Complessivamente la qualità del torrente Dordo, dal punto di vista chimico, è

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U.O. Attività Produttive e Controlli risultata “SUFFICIENTE”, ovvero più elevata rispetto a quella biologica (SCARSA), pertanto tale influenza non sembra essere determinante ai fini del calcolo della qualità ecologica complessiva.

In conclusione si evidenzia che per lunghi periodi durante l’anno i corsi d’acqua si trovano in regime di asciutta e gli unici apporti sono quelli derivanti dagli scarichi industriali e dagli scarichi/sfioratori delle fognature comunali.

Pertanto si propone agli Enti competenti di intervenire sull’adeguamento/manutenzione delle fognature comunali (scarichi/sfioratori) e si invita la Provincia a rivalutare le autorizzazioni allo scarico delle ditte presenti sul territorio e la situazione in essere delle derivazioni al fine di garantire il deflusso minimo vitale.

Bergamo, 17/12/2015

Il Tecnico istruttore

Dott.sa Roberta Reali

Il Responsabile U.O. APC

Ing. Sergio Padovani 1

1 – Firma autografa sostituita con indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile ai sensi del D.Lgs. 39/93 art. 3 c. 2.

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