La Valle Intelvi
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La Valle Intelvi CONTRIBUTI PER LA CONOSCENZA DI ARTE, ARCHEOLOGIA, AMBIENTE, ARCHITETTURA, STORIA E LETTERE COMACINE Nº 10 - Novembre-Dicembre 2002 ORGANO UFFICIALE DELLA COMUNITA` MONTANA LARIO INTELVESE Rivista Redatta da APPACUVI - Associazione Culturale di Riferimento della C.M.L.I. Spedizione in abbonamento postale - Art. 2 comma 20/c - legge 662/96 - Filiale di Como - Editore: Comunita` Montana Lario/Intelvese - Direttore Responsabile: Adolfo Pasetti - Stampa: New Press di Marzio Botta e C. Sas - Via Carso 18/20 - 22100 Como - Reg. Tribunale di Monza nº 1470 del 13 luglio 2000 La Villa d’Este La Villa d’Este, edificata nel 1589 su progetto di Pellegrino Tibaldi, per il Cardi- nal Tolomeo Gallio, e` uno dei tesori e dei siti di incontro piu` prestigiosi della Comunita` Montana Lario-Intelvese. La sua storia e` lunga e affascinante: fu del generale Pino nel periodo napoleonico, venne poi ceduta a Carolina di Brun- swick, principessa dalla vita alquanto avventurosa. Fu poi possesso del Barone Ciani, e dal 1873 e` albergo di altissima categoria. E` ricca di capolavori, notiamo tra i quali due statue marmoree di Guglielmo Della Porta (sec. XVI) ed e` circon- data da un magnifico parco, abbellito da costruzioni che simulano degli edifici fortificati. E` notissima a livello mondiale anche per i periodici incontri tra poli- tici ed economisti. (L.T.) Hanno collaborato a questo numero: Marco Lazzati (M.L.) - Livio Trivella (L.T.) - Lorenzo Schiavetti (L.S.) - Domenico Quartieri (D.Q.) - Giovanna Leoni (G.L.) - Gabriella Grotti (G.G.) - Pier Luigi Lagori (P.G.L.) - Morena Saldarini (M.S.) - Salvatore Ena (S.E.) IL MESSAGGIO Il significato del Piano Socio Economico La Comunita` Montana Lario Intelvese ha avuto recentemente modo di riflettere sulla propria realta` ambientale economica sociale e culturale e di disegnare il futuro del territorio approvando il Piano di Sviluppo Socio Economico (PSSE), secondo le indi- cazioni della legislazione nazionale e regionale sullo sviluppo della montana. Il Pia- no di Sviluppo Socio Economico, curato da una equipe multidisciplinare dell’Istituto di Ri- cerche Il Poliedro di Milano, e` stato redatto, attraverso una fitta rete di incontri nei diversi comuni, come risposta ai bisogni ed alle aspettative espressi dai governi locali (Comu- ni, Comunita` Montana, Provincia di Como) e dalla composita realta` lacuale-montana del Lario Intelvese (imprese, autonomie scolastiche, servizi sanitari sociali culturali, associazioni di volontariato, ecc.). Il Piano ha assunto come Obiettivo strategico e come filo conduttore di tutti gli interventi il principio di ‘‘Un Piano per investimenti di qualita`’’ indicando in questo modo la volonta` di promuovere un ‘‘salto di qualita`’’ a tutte le componenti territoriali e setto- riali del Lario Intelvese.Per realizzare tale principio il Piano ha definito un proprio ‘‘modello di sviluppo’’ basato su 4 pilastri: 1. il futuro del Lario Intelvese: l’ambiente e il territorio come risorsa da preservare e valorizzare, 2. la solidita` del futuro: innovazione e competitivita`per l’economia e per il lavoro, 3. la qualita` del futuro e`laqualita` della vita, 4. la gestione asso- ciata dei servizi come garanzia di successo del Piano di sviluppo.Lo sviluppo, la crescita e la qualificazione della societa` intelvese si basa su due forme di integrazione: anzitutto quella di carattere iterritoriale, interna fra lago e montagna e con l’esterno, con le altre Comunita`Mon- tane confinanti e con il capoluogo di Como e con le Valli del Canton Ticino; l’altra di carattere intersettoriale, cioe` fra le diverse attivita` economiche e professionali e la rete di servizi alla comunita` alle imprese alla persona.Il Documento del Piano e` articolato in tre parti: 1. L’analisi del territorio e la diversita` delle situazioni; 2. Il ‘‘modello di sviluppo’’ e 3. Le schede proget- tuali.Dopo l’attenta analisi della situazione e delle tendenze in atto o previste nel Lario Inte- levese il Piano chiarisce i contenuti dei 4 ‘‘Obiettivi catalizzatori’’ prevedendo interventi spe- cifici mirati relativi a ciascun aspetto determinante il futuro del Lario Intelvese: la valorizzazio- ne delle risorse naturali paesistiche c culturali; l’assetto del territorio e l’adeguamento delle infrastrutture relative alla viabilita` ed alle reti tecnologiche; la mobilita` e trasporti pubblici; l’in- novazione e la competitivita` dell’economia, specificando gli interventi per le attivita`rivolteal futuro (turismo e servizi alle imprese), da riqualificare (agricoltura, zootecnia, forestazione,- commercio al minuto) o da sviluppare (PMI e artigianato), un consolidamento dell’occupazio- ne, alternativa anche all’elevato frontalierato centrata sulla formazione professionale avanzata e continua e sui servizi al mercato del lavoro; la riorganizzazione ed il potenziamento dei ser- vizi alla persona (istruzione, cultura, weelfare leggero, sport e tempo libero); la riorganizza- zione interna della Comunita` Montana per la gestione associata dei servizi comunali e per svi- luppare una rete di servizi telematici. La terza ed ultima parte riguarda la traduzione degli Obiettivi generali e specifici del PSSE in 18 schede di Progetti operativi, ciascuna delle quali definisce gli interventi da fare, i risultati che si vogliono ottenere, i tempi ed i costi previsti, le forme di collaborazione per realizzarli.Il Documento di Piano rappresenta un notevole sforzo per il futuro del Lario Intelvese perche´ i suoi obiettivi generali possono essere raggiunti anche nel medio o lungo periodo ma sono i programmi che ogni anno sono definiti dai singoli attori, pubblici o private, a dare l’idea della fattibilita` del Piano, verificando strada percorsa e quella che resta da percorrere. Oscar Gandola Presidente La Carta escursionistica della Comunita` Montana ‘‘Lario Intelvese’’ Quanti di voi che leggete si sono fermati nell’abitato di Claino? O a Ponna Inferiore? O nelle bellissime frazioni di Schignano? Oppure hanno percorso il sentiero di Ermogna - Carolza, o quello dell’Alpe di Gotta? Oppure ancora sono scesi per quei ripidissimi sentieri che dalle no- stre montagne portano ai paesi sul Lago? Il territorio che ci circonda ha tantissime bellezze da offrirci, sta a noi saperle cogliere. Uno strumento che puo` aiutarci a scoprire il nostro territorio e` la cartina escursionistica della Comunita` Montana. Per semplicita`, e per una facile lettura, so- no stati evidenziati in rosso e numerati alcuni dei piu` importanti percorsi. Sul retro della cartina, inoltre, vengono proposti alcuni itinerari che permettono di godere di piacevoli panorami e di raggiungere i luoghi storici che testimoniano l’arte dei nostri Magistri. Sono previsti, inoltre, in- terventi di sistemazione dei percorsi esistenti e la realizzazione di una nuova segnaletica, ri- spondente alle indicazioni fornite dal C.A.I. e basata sui dati inseriti nella nuova cartina. A questo punto vi invito a scoprire, o a riscoprire, i mille tesori che il nostro territorio ci offre. La cartina sara` disponibile presso le varie Associazioni, Pro Loco e Comuni presenti sul terri- torio, o presso gli Uffici della Comunita` Montana ‘‘Lario Intelvese’’ al prezzo di A 6,20=. Buona passeggiata!! Luigi Grandi Assessore all’ecologia La Collana ‘‘Perle d’Intelvi’’ Il mio compito e quello del mio assessorato e` stato quello di elaborare un piano culturale che abbiamo denominato Parco dei Magistri dei Laghi e delle Valli (Intelvesi, Campionesi e Ticinesi). Del piano ne abbiamo gia` parlato in altre occasioni, ma e` opportuno precisare che sta diventando di valenza transfrontaliera in quanto diverse iniziative saranno condivise con la vicina Regione Val di Muggio e con vari paesi del Canton Ticino nell’ambito del progetto IN- TERREG III e prevede il coinvolgimento di diverse Universita` Italiane. Nella parte documenta- zione e comunicazione abbiamo previsto l’avvio di due pubblicazioni una prettamente scien- tifica e l’altra di piu` semplice lettura. Ecco perche´ oggi vi parlero` della collana ‘‘PERLE D’INTELVI’’ nella sua prima uscita con il volume di ‘‘ll Carnevale di Schignano in Val d’Intelvi’’. La nostra intenzione e` stata quella di trattare con i volumi della collana argomenti specifici che mettano in risalto le peculiarita` del territorio della CMLI; storia, tradizioni, linguaggio, usi, costumi, ambienti e monumenti connotandoli con uno stile che ne renda accattivante la lettura, pur nel rigore dei contenuti. Abbiamo cercato di creare un opera che abbia una veste editoriale pregevole, ricca di imma- gini e completa di traduzione in lingua inglese. Siamo convinti che l’opera editoriale ‘‘Il car- nevale di Schignano in Val d’Intelvi’’ scritta da Natale Perego sia il primo esempio. Infatti sfo- gliandola vi troviamo rigore scientifico nella ricerca, scrittura piacevole e chiara, sti- molo per il lettore ad approfondire questo secolare aspetto della cultura intelvese. La nostra iniziativa rappresenta per noi una scommessa da vincere, per diversi motivi: riuscire a valorizzare il nostro patrimonio paesaggistico e storico, unire cultura, turismo e sociale, forse il piu` importante, ma anche il piu` impegnativo, rendere consapevoli gli abitanti della nostra Comunita`Montanacheculturae` sinonimo di sviluppo sociale, civile, morale ed econo- mico. Simona Saladini Assessore alla cultura IL PUNTO Un Museo per la Comunita` Montana Lario Intelvese Il Museo Diocesano di Scaria e` l’embrione di quello che dovrebbe essere un vero Museo dei Magistri Intelvesi. Un sogno che ha avuto (grazie al compianto Fernando Cavadini)