AssoSoftwareDayPress sabato, 21 marzo 2020 AssoSoftwareDayPress sabato, 21 marzo 2020

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

20/03/2020 Corriere Comunicazioni 6 Data tracing, Pisano: "Valutiamo se può salvare vite umane"

21/03/2020 La Repubblica Pagina 17 DI GIULIANO FOSCHINI, MARCO MENSURATI E FABIO TONACCI 8 Le mascherine

20/03/2020 Agenda Digitale 11 Reti ultrabroadband, la lezione della Cina contro il coronavirus e i ritardi dell' Italia

Agricoltura e Dogane

21/03/2020 Il Messaggero Pagina 10 18 Alla Protezione Civile

21/03/2020 italiaoggi.it 19 Il Fisco doganale non si ferma

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 28 SARA ARMELLA E LUCIA MANNARINO* 21 Il Fisco doganale non si ferma

21/03/2020 La Repubblica Pagina 25 DI SALVO PALAZZOLO 23 L' ombra dei clan sul business dei re del vino trentino

21/03/2020 italiaoggi.it 25 Le cartelle restano nei cassetti

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 25 CLAUDIA MARINOZZI 26 Le cartelle restano nei cassetti

21/03/2020 EutekneInfo 28 Le Dogane non sospendono l' accertamento

21/03/2020 italiaoggi.it 30 Sospensioni a 360°

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 25 FABRIZIO G. POGGIANI 32 Sospensioni a 360°

Contabilità e Bilancio

21/03/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 21 34 Finanziamento utile nei momenti di incertezza

Fatturazione Elettronica

21/03/2020 Corriere della Sera Pagina 18 PAOLA DI CARO 37 «Pronti a collaborare, ma il testo cambi»

21/03/2020 Corriere della Sera Pagina 53 39 AMICI ANIMALI NUOVA RUBRICA Il mondo del pet in uno spazio di respiro nazionale: da oggi nasce ...

21/03/2020 La Stampa Pagina 17 TEODORO CHIARELLI 41 Esselunga, fine della saga Caprotti A Giuseppe e Violetta 1,8 miliardi 21/03/2020 Il Messaggero Pagina 12 43 Le fabbriche della Ferrari per costruire i respiratori

21/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 31 44 Mercati Italia - Altre Piazze del Venerdì

20/03/2020 italiaoggi.it 49 Ventuno ordini professionali: il decreto Cura Italia ignora il ruolo di 2,3 mln di professionisti

Fisco e Dichiarazioni

21/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 11 J.G. 50 «Abbiamo ancora pochi giorni di autonomia»

21/03/2020 Corriere della Sera Pagina 8 BARBARA GEROSA 52 «I miei genitori morti in 48 ore E io sono ricoverato in ospedale»

21/03/2020 La Nazione Pagina 13 54 «Più infrastrutture e tagli alle tasse»

21/03/2020 EutekneInfo 55 Determinazione dell' IVA evasa solo sulla base dei costi effettivamente documentati

21/03/2020 EutekneInfo 56 Disponibile il tasso per andamento antinfortunistico applicabile dal 2019

21/03/2020 EutekneInfo 58 Dividendi distribuiti alle società semplici ancora con molti dubbi

21/03/2020 EutekneInfo 60 Domanda per l' indennità di 600 euro disponibile entro fine marzo

21/03/2020 Corriere della Sera Pagina 6 STEFANO LANDI 62 Figli a casa, picco di costi «Tra babysitter e nidi i rimborsi sono un rebus»

21/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Barbara FiammeriEmilia Patta 64 Fisco, il Governo cerca l' intesa con la Lega per un iter rapido

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 34 66 L' indennità di 600 euro anche ai collaboratori sportivi

21/03/2020 EutekneInfo 68 Relazione unitaria dei sindaci-revisori con vista sugli effetti del COVID-19

21/03/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 9 Lucilla Incorvati 70 Se la pausa forzata ci rende più consapevoli

21/03/2020 La Nazione Pagina 1 71 Un nuovo piano Marshall per ripartire

Giustizia

20/03/2020 Agenda Digitale 72 Ricetta elettronica, la spinta che viene dal coronavirus

Industria 4.0

21/03/2020 La Nazione Pagina 12 73 «Ora misure choc E stop ai litigi»

20/03/2020 Agenda Digitale 74 Alexa testimone in tribunale: i vantaggi per gli investigatori e le garanzie per la difesa

21/03/2020 italiaoggi.it 78 Big data, per scoprire le corna ma non fanno solletico ai virus 21/03/2020 Italia Oggi Pagina 4 SERGIO LUCIANO 79 Big data, per scoprire le corna ma non fanno solletico ai virus

20/03/2020 Corriere Comunicazioni 80 Boccardelli: 'L' Italia ha bisogno di un Piano Marshall per le reti'

21/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Vittorio Carlini 83 Borse, non è solo il coronavirus: l' algoritmo fa ballare i listini

20/03/2020 Agenda Digitale 85 Coronavirus, i sistemi per tracciare i positivi: come funzionano

20/03/2020 Agenda Digitale 93 Economia circolare: un approccio di filiera per un' Europa più green e competitiva

20/03/2020 Agenda Digitale 96 Intelligenza artificiale a supporto della scienza e della ricerca: stato dell' arte

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 15 GIANFRANCO FERRONI 100 Intelligenza artificiale in campo

21/03/2020 italiaoggi.it 101 La rete delle cose va protetta dagli hacker

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 18 * DELEGATO ITALIANO ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE 102 La rete delle cose va protetta dagli hacker

20/03/2020 Corriere Comunicazioni 104 Milani (Kaleyra): 'Whatsapp for business nuova opportunità per le imprese'

20/03/2020 Corriere Comunicazioni 106 Realtà aumentata e virtuale: flessione fino a metà anno, poi sarà impennata

21/03/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 1 Christian Martino 108 Risposte su virus e crescita

Lavoro e Previdenza

21/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Enzo De Fusco 110 Cigo, possibile il pagamento diretto senza giustificare le difficoltà

21/03/2020 EutekneInfo 112 Da sospendere il versamento della quota già trattenuta al lavoratore

21/03/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 17 Giorgio Rossi(via e-mail) 113 Lavoratore che vorrebbe incassare in anticipo il Tfr

21/03/2020 EutekneInfo 115 Niente relazione tecnica per la domanda di CIGO per emergenza da coronavirus

21/03/2020 Il Messaggero Pagina 9 116 Professionisti, colf e proprietari la carica degli esclusi dal decreto

21/03/2020 Corriere della Sera Pagina 33 118 Sono farmacista in un paese dell' entroterra di Savona. Le farmacie sono obbligate a fare servizio.

21/03/2020 italiaoggi.it 119 Sospensioni fiscali in formato spezzatino

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 29 GIULIANO MANDOLESI 120 Sospensioni fiscali spezzatino

21/03/2020 italiaoggi.it 121 Studi chiusi, sospensione adempimenti

21/03/2020 Italia Oggi Pagina 26 GIULIA PROVINO 122 Studi chiusi, sospensione adempimenti

Privacy e GDPR

20/03/2020 Agenda Digitale 123 Blacklist online degli utenti morosi: la normativa e i paletti del Garante privacy 21/03/2020 La Stampa Pagina 19 CARLO PIZZATI 126 dalla crisi del virus emerge la leadership di XI jinping

21/03/2020 La Repubblica Pagina 6 DI LUCA FRAIOLI 128 Il modello Corea del Sud

20/03/2020 Corriere Comunicazioni 131 Link Campus University lancia il primo Mba sulla Blockchain

21/03/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 21 Maria Adelaide Marchesonie Marilena Pirrelli 132 Più ricorso all' arte a garanzia dei prestiti

20/03/2020 Agenda Digitale 135 Scuola digitale, il Governo accelera: ecco come

[§24917425§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Data tracing, Pisano: "Valutiamo se può salvare vite umane"

La ministra dell' Innovazione entra nel dibattito sulle app di tracciamento per arginare i contagi da Coronavirus: "La risposta va cercata insieme al Garante Priacy: bisogna tutelare diritto alla salute e alla riservatezza"

Data tracing tra diritto alla salute e diritto alla privacy . Il governo italiana sta riflettendo se sia o meno possibile utilizzare sistemi di tracciamento per monitorare le aree di contagio da Coronavirus . ' Non stiamo ragionando su come tracciare, ma sul fatto se tracciare sia la risposta per salvare vite umane o no' , ha spiegato la ministra dell' Innovazione, Paola Pisano , intervistata da Radio 24, riferendosi ai progetti per un' applicazione in grado di ricostruire i movimenti in funzione anti Covid-19. " La risposta bisogna darla insieme al Garante per la Privacy - ha puntualizzato - Il diritto alla privacy è un diritto fondamentale altrettanto come quello alla salute. Se fosse mostrata l' efficacia ne parleremo insieme al Garante e a tutti gli attori e poi prenderemo una decisione". Nessun intento punitivo, però. ' Bisogna - ha evidenziato - capire se serve ( l' app di tracciamento ndr ) a salvare vite umane, vista l' emergenza sanitaria innescata dal Coronavirus. Questa è la domanda che ci dobbiamo fare'. ' Per ora stiamo ragionando sull' utilizzo dei dati per riuscire ad analizzare fenomeni del genere - ha annunciato - Noi non avevamo all' interno del governo una struttura preparata per la gestione dei dati, ora la stiamo mettendo in piedi". E nella strategia anti-Coronavirus un ruolo lo può giocare Spid. 'Per noi sarebbe interessante riuscire a fare un' autocertificazione - ha detto la ministra - che si lega a Spid, all' identificativo digitale unico, in modo da sapere a chi appartiene. Oggi questo processo - spiega - fa ancora fatica ad entrare nella mentalità della PA, che preferisce gestire le cose, soprattutto in questo periodo di emergenza, in modo più standard. Il ministro dell' Interno, che ha la responsabilità sulla gestione dei permessi e dell' autocertificazioni, è quello competente". La proposta della Lega Nei giorni scorsi ad accendere i riflettori sul data tracing era stata la Lega. Alessandro Morelli, deputato della Lega e presidente della Commissione Trasporti e Tlc della Camera, ha proposto di aprire un tavolo con le telco per discutere della questione. ' Big dat a contro il Coronavirus, subito tavolo con le Telco per perseguire le best practice Corea - ha spiegato Morelli - L' Italia ha operatori solidi che si sono già messi a disposizione, università e start-up in grado di lavorare per contribuire a contenere i contagi attraverso lo studio dei dati. La battaglia, infatti, non è solo sanitaria, perché la gestione dei big data può contribuire a vincere la sfida come dimostra l' esperienza coreana. Siccome non stiamo parlando di una oppressiva dittatura comunista, ma di un Paese democratico, ritengo fondamentale seguirne l' esempio anche sotto il profilo della privacy del cittadino, ricordando che, vista la situazione, la stragrande maggioranza degli italiani aderirebbe ad una campagna di screening

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[§24917425§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

digitale anche volontariamente'. In Europa qualcosa si sta muovendo. I ricercatori dell' Università di Oxford stanno aiutando i governi europei, incluso il Regno Unito, ad esplorare la fattibilità dello sviluppo di un' app mobile per tracciare i malati da Coronavirus e i loro contatti più recenti. Il modello Corea Un grosso aiuto nella lotta al coronavirus in Corea è arrivato dai big data, con la diffusione di app che permettono di localizzare aree di maggiore contagio , 'Corona 100m' che ha avuto un boom di download nei giorni di picco. Questo tipo di app e un sistema centralizzato di videosorveglianza - tracing digitale - rende pubblici movimenti e transazioni dei cittadini affetti da coronavirus tramite tecnologia Gps e permette a chi non è malato di sapere se è stato in contatto con persone che hanno contratto la malattia. In campo anche stazioni mobili per il test collegate da remoto con gli ospedali , visite nelle abitazioni, e punti di controllo in strada e agli automobilisti . La Corea del Sud è il Paese che ha fatto il maggiore numero di test rispetto al totale della popolazione, superando quota 240 mila in un mese e mezzo. Il tempo impiegato per i test è di circa dieci minuti e riduce al minimo l' esposizione agli operatori sanitari e agli altri pazienti. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917426§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 17 La Repubblica Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Le mascherine

Prezzi gonfiati e sistema in tilt tra sciacalli e burocrati

DI GIULIANO FOSCHINI, MARCO MENSURATI E FABIO TONACCI

ROMA - In quel mare di squali che è il mercato mondiale delle mascherine, l' Italia rischia di fare la parte del tonno. Siamo il Paese più aggredito dal coronavirus, eppure ospedali, autoambulanze e farmacie continuano a soffrire e a denunciare l' indisponibilità dei dispositivi di protezione individuale. Le famose mascherine, soprattutto. Siamo il Paese dei 17 medici morti e dei 3.359 contagiati tra dottori e infermieri, e siamo preda di speculatori, italiani e internazionali. Di ditte che annullano i contratti perché «abbiamo finito le scorte». E poi quelle stesse scorte vengono offerte da intermediari a centosessantasei volte il prezzo di prima. È successo in Emilia, in Toscana, in Puglia e continua a succedere nel resto d' Italia. Il governo si muove in ordine sparso: ha creato una sovrastruttura (il Commissario agli acquisti e alla produzione) su un apparato di compratori - Protezione civile, Consip, le Regioni, le singole Asl, fondazioni benefiche - che intasano il mercato, si fanno concorrenza e, soprattutto, non portano a casa il risultato. A differenza di molti altri Stati nel mondo: Canada, Brasile e Iran su tutti. 19 milioni di pezzi spariti Partiamo da un numero: diciannove milioni. Sono le mascherine che la Protezione civile era convinta di aver reperito e che invece sono evaporate dal giorno alla notte, i contratti siglati dall' ufficio acquisti bruciati per colpa del miglior offerente: un compratore più ricco, più potente. O solo più rapido. Non è un caso isolato, è una prassi. La Lombardia, per coprire le esigenze delle sue strutture sanitarie, ha bisogno ogni giorno di 300 mila mascherine chirurgiche (quelle di primo livello, monouso, che dopo 4 ore vanno sostituite), in Emilia ne servono 250 mila. Ci sono infermieri costretti a indossare la stessa mascherina per giorni. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha stimato in 90 milioni di pezzi il fabbisogno mensile dell' Italia, una cifra ad oggi inarrivabile nonostante la stessa Protezione civile abbia contratti in essere per 56 milioni, ne abbia già trovate 8 milioni e ne distribuisca alle Regioni in media 1,2 milioni al giorno. Di tutto questo ben di Dio si trovano poche tracce sul territorio. Nelle Asl di Roma, per dire, da giorni vanno avanti con mascherine di carta, inadeguate, di produzione autoctona e qualità scarsa. Se parliamo poi delle mascherine di tipo professionale (FFp2 e FFp3) la situazione è - se possibile - peggiore. Il caso 3M in Puglia Più ci si allontana dalla zona rossa, più gli squali si agitano. Perché si rischia meno. A Bari a ottobre, dunque prima dell' esplosione cinese del Covid-19, la Asl bandisce una gara per l' acquisto dei dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda le mascherine, si aggiudica

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[§24917426§] sabato 21 marzo 2020

La Repubblica Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

la partita la 3M, la multinazionale americana quasi monopolista del settore. Per le FFp3, quelle con la valvola, le migliori, viene indicato un prezzo: 1,25 euro l' una. La quantità assicurata per le sole FFp3 è di 18 mila, mentre complessivamente i pezzi richiesti sono 40 mila circa, con la possibilità di ampliare l' ordine. Arriviamo a gennaio, e la Asl, viste le notizie che arrivano dalla Cina, ne ordina altri 30 mila. L' azienda ne invia 5 mila. «Scorte finite», dicono. Contemporaneamente, però, piovono le proposte di otto società, alcune delle quali lavorano stabilmente con la 3M, che offrono mascherine 3M. A un prezzo un po' diverso rispetto a quello (1,25) della gara: dai 6 ai 10 euro l' una. «Nelle forniture diamo priorità alla Protezione civile - spiega l' azienda a Repubblica - abbiamo lasciato invariati i prezzi ma non possiamo controllare gli altri rivenditori ». "Peggio della borsa nera" Più o meno lo stesso accade in Emilia Romagna. Chi si occupa degli acquisti regionali osserva, sconsolato, che «è peggio della borsa nera ai tempi della guerra». Prima dell' epidemia avevano contratti con un fornitore che quotava le chirurgiche a 3 centesimi. A febbraio hanno cominciato a chiederne 50. L' Emilia ha ordini per 30 milioni di euro, ma non ha ancora visto risultati. E all' ufficio acquisti si sono presentati intermediari che proponevano l'"affare": mascherine a 5 euro, 166 volte il prezzo reale. In Toscana, la Mediberg srl vince un bando a 3 centesimi a pezzo. Dopodiché la situazione precipita, la ditta lamenta l' impossibilità di reperire il tnt, il materiale di cui sono fatte, e la Regione si aggrappa a chi gliele propone a 1,6 euro. Del resto, alla Consip non hanno strappato prezzi migliori, anzi: hanno messo su una gara in fretta il 9 marzo, per il lotto 6 chiedevano una fornitura di 24 milioni di mascherine, ne hanno trovate solo 7,7 milioni (prodotte da Betatex, Benefis e Icr) al costo di 2 euro a pezzo. Ma il supercommissario che fa? Il paradosso è che le mascherine sono tutt' altro che un bene indisponibile. La Cina ne è piena e milioni di pezzi ogni giorno vengono spediti nei Paesi le cui amministrazioni sono più rapide a chiudere i contratti. Brasile e Usa, soprattutto. In Italia regna invece la confusione, tant' è che - nonostante la pletora di soggetti deputati all' approvvigionamento - il miglior risultato potrebbe raggiungerlo il ministro degli Esteri Di Maio che sta lavorando a un maxi-stock di 100 milioni di mascherine (29 centesimi per le chirurgiche, 1,50 euro per le Ffp3) con la Cina. Dovrebbero cominciare ad arrivare in Italia la prossima settimana. Eppure da giorni i centralini di Invitalia e Protezione civile sono presi d' assedio da imprenditori che vantano contatti con aziende cinesi fornitrici di mezzo mondo. Ma sbattono contro un muro di burocrazia. Repubblica ha consultato l' offerta fatta arrivare da un imprenditore direttamente sulla scrivania del Commissario (ma poi anche di Borrelli) domenica 15 marzo e mai presa in considerazione. In una serie di mail, l' imprenditore italiano in questione, Filippo Moroni, aveva mandato i dettagli

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[§24917426§] sabato 21 marzo 2020

La Repubblica Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

di una proposta per la fornitura di 50 milioni di mascherine (un milione al giorno) col marchio "Ce" al prezzo di 0,38 dollari l' una. Si trattava solo di pagare e mandare un aereo militare all' aeroporto di Shenzhen, dove era già disponibile il primo stock. Ma le mail inviate sono rimaste senza risposta e alla fine, mentre in Italia le mascherine continuano a non trovarsi, il consorzio cinese "portato" da Moroni si è accordato per fornire 250 milioni di pezzi per il Brasile e 200 milioni per gli Stati Uniti. I primi sono stati consegnati mercoledì. NICOLA MARFISI/AGF Pasti caldi e mascherine a Milano per homeless e clochard.

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Reti ultrabroadband, la lezione della Cina contro il coronavirus e i ritardi dell' Italia

La Cina è diventato primatista mondiale del digitale grazie a una colossale dotazione infrastrutturale che ha permesso di arginare il coronavirus e di attrezzarsi per il futuro rilancio economico. L' Italia, invece, sta accumulando ritardi. L' emergenza che stiamo vivendo si spera possa servire a spronare tutti a fare di più

Al tempo del coronavirus , dello smart working e della pubblica amministrazione 4.0 , l' Italia fa i conti con tutto il suo ritardo tecnologico. La banda ultra larga (vera) ancora non è abbastanza diffusa , le strutture centrali e periferiche dello Stato spesso non sono connesse fra di loro e le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, non hanno fatto abbastanza investimenti per prepararsi al telelavoro. Gli ultimi dati Agcom dicono che solo il 36,8 per cento degli italiani può contare su una copertura di rete ad almeno 100 Mbps e il 68,5 per cento ad almeno 30 Mbps, velocità minima per uno smart working e lezioni online senza problemi (in particolare sul video). Del resto, il primo a essere in ritardo è lo Stato che non ha centrato gli obiettivi di infrastrutturazione della rete promessi cinque anni fa. Con una politica che oggi sembra più consapevole delle potenzialità derivanti dalle tecnologie digitali, occorre accelerare per recuperare il ritardo accumulato e garantire più ampiezza di banda, lavorando alle soluzioni piuttosto che guardare ai problemi del passato. La strategia del piano banda ultra larga per ora è chiara, i soggetti sono stati individuati. È tempo quindi di agire. Le tecnologie digitali - come ci sta insegnando la Cina - servono non solo a sconfiggere il coronavirus, ma anche a programmare il futuro dopo la fine dell' emergenza. Indice degli argomenti Infrastrutture TLC, cosa ci insegna l' emergenza Covid-19. I DPCM emanati finora per contrastare l' emergenza Covid-19 hanno dato un forte impulso al lavoro agile, nella PA e nel privato, messo il sistema scolastico di fronte all' esigenza di erogare la didattica in modalità digitale , spingere la sanità a curare i pazienti da remoto per la necessità di liberare spazi negli ospedali. Al tempo stesso lo stress-test a cui è sottoposto il sistema Paese ha messo in luce, in maniera ancora più evidente, i ritardi accumulati nell' attuazione del Piano Banda Ultra Larga che ci avrebbe dovuto dotare di infrastrutture di telecomunicazione di nuova generazione. Improvvisamente ci siamo ritrovati a casa, con intere famiglie diventate sempre più bandivore , senza però poter disporre della capacità di rete necessaria. Servono almeno 30 megabit per le piattaforme di gaming, altri 30 megabit per Sky, un' altra quindicina se qualcun altro in casa si guarda una serie su Netflix. Un sovraccarico di rete, aggravato dalle difficoltà di accesso alle applicazioni aziendali, che sta mettendo in seria difficoltà chi deve lavorare da casa. Insomma è come se ci fossimo ritrovati a correre i 100 metri senza un adeguato allenamento, peraltro a piedi nudi e sullo sterrato. Chi invece riesce a correre i 100 metri su piste costruite con i materiali più performanti,

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

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peraltro con scarpe ultimo modello, è la Cina . Grazie agli allenamenti di questi ultimi anni fatti sulle nuove tecnologie è diventato il Paese primatista mondiale, grazie a una colossale dotazione infrastrutturale. Su un articolo apparso sul Sole24Ore si può leggere come oltre un mese fa, Xi Jinping abbia lanciato un appello alle aziende tecnologiche del Paese, una sorta di chiamate alle armi contro l' epidemia attraverso le migliori soluzioni tecnologiche: big data, intelligenza artificiale, robotica e device connessi. Un vero e proprio arsenale di nuove tecnologie messe a disposizione della Repubblica Popolare che sarebbe riuscita così a rallentare il contagio . Con le stesse tecnologie stanno ora preparando la ripresa. Arriva dalla Cina, infatti, un' altra notizia riguardante l' investimento effettuato dalla Banca Centrale cinese (People' s Bank of China) di 4,7 milioni di dollari per potenziare la propria piattaforma finanziaria su blockchain. La piattaforma vedrebbe il coinvolgimento, a metà gennaio, di 44 banche e 1.900 aziende, con transazioni per oltre 90 miliardi di Yuan, e avrebbe già contribuito a migliorare l' efficienza delle approvazioni dei prestiti alle PMI, riducendo da 10 giorni a circa 20 minuti il tempo necessario per elaborare le richieste e riducendo anche i costi dei finanziamenti delle imprese del 6%. Secondo gli analisti, il nuovo investimento servirebbe per l' ulteriore crescita della piattaforma, con l' obiettivo di eliminare le aree isolate, a livello di informazione, in modo da potenziare l' efficienza delle transazioni interbancarie , grazie alla condivisione dei dati tra i vari operatori. È possibile che la nuova spinta provenga anche dalla necessità di facilitare ulteriormente l' accesso al credito alle PMI, proponendo una più ampia gamma di strumenti finanziari dopo che l' emergenza dovuta all' epidemia sarà finita. Insomma, la Cina si starebbe già attrezzando per il futuro rilancio economico , puntando su tecnologie emergenti e sulla capillarità delle sue autostrade digitali. Il ritardo tecnologico dell' Italia Negli ultimi anni l' Italia ha accumulato forti ritardi nell' infrastrutturazione del territorio con reti di comunicazioni a banda larga. Ritardi storici nello sviluppo delle reti di Tlc che producono i loro effetti in una situazione complessiva che vede il nostro Paese già strutturalmente indietro di ben 18 punti percentuali rispetto alle altre economie europee in termini di copertura della FTTH (Fiber To The Home), posizionando l' Italia agli ultimi posti delle classifiche internazionali (all' interno dell' EU al penultimo posto, seguito solo dalla Grecia). Un digital divide che, a fine 2016, vedeva solo il 18% circa delle unità immobiliari coperta da una rete in fibra ottica , mentre la media UE era pari al 22%. Un divario che non si è attenuato nei due anni successivi, quando le stesse percentuali di copertura sono passate rispettivamente al 23% per l' Italia e al 29% per l' Ue. Più evidente ancora il divario di prestazioni che si registra in termini di tasso di penetrazione tra gli utenti. A dicembre 2016, meno del 3% delle linee fisse a banda larga attive in Italia supportava velocità di download superiori a 100 Mbps, laddove la media Ue era già pari al 17%. Gli stessi dati, a fine 2018, erano pari rispettivamente al 18% e al 30%. Far diventare l' Italia una smart nation significa perciò dotarla di adeguate infrastrutture digitali , quelle autostrade dove poter far viaggiare velocemente dati, avere connessioni ad altissima capacità per puntare ad aumentare la percentuale di clienti, famiglie e imprese, effettivamente connessi

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

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alle reti. Se consideriamo che le reti sono realizzate per essere utilizzate, gran parte del successo della strategia digitale che il Governo vorrà mettere in atto dipenderà non solo dalla realizzazione delle reti, ma soprattutto dal loro effettivo utilizzo. Da questo punto di vista il divario da colmare resta molto importante. La sanzione dell' Antitrust per Tim apre (forse) nuovi scenari di mercato WHITEPAPER Data Strategy: quali sono le 3 fasi principali del processo di relazione con il cliente? Big Data Big Data La recente sanzione comminata a Telecom Italia Mobile dall' Autorità Antitrust ha fatto emergere un altro motivo del ritardo accumulato, quello che riguarda gli esiti di una guerra strisciante , mai veramente risolta, per mettere d' accordo i due grandi operatori del mercato (Open Fiber e Telecon Italia). Secondo i commissari dell' AGCM "TIM ha attuato una strategia anticoncorrenziale preordinata a ostacolare lo sviluppo in senso concorrenziale degli investimenti in infrastrutture di rete a banda ultra larga". Per questo l' Autorità ha ritenuto di dover sanzionare le condotte di TIM "volte a ritardare lo sviluppo della fibra nella sua forma più innovativa nelle aree dove ce ne sarebbe stato più bisogno, ovvero nelle così dette aree bianche, quelle aree cioè dove, in assenza di sussidi, il mercato non giustificherebbe l' infrastrutturazione innovativa". L' Autorità ha accertato che TIM ha posto ostacoli all' ingresso di altri concorrenti e ha ostacolato lo svolgimento delle gare, indette nell' ambito della strategia nazionale banda ultra larga del Governo, con iniziative legali strumentalmente rivolte a ritardare le medesime gare. La sanzione pecuniaria di circa 116 milioni di euro , stabilita "bilanciando la necessità di garantire la necessaria deterrenza rispetto a possibili future condotte con l' esigenza che la sanzione non sia ingiustificatamente afflittiva", potrebbe risultare quel grimaldello per scardinare per sempre investimenti su reti obsolete e non performanti (basate su soluzioni ibride fibra-rame), puntando solo sulla fibra, facendo decollare quella rete unica sulla cui ipotesi è ripartito il gran consulto tra Telecom-Cdp-Enel. Uno scenario di mercato non nuovo, rilanciato dal presidente di Tim, Salvatore Rossi, che in una recente intervista ha segnalato che il gruppo è disposto a discutere tutti gli aspetti derivanti da una possibile fusione con Open Fiber. L' intervista potrebbe essere letta come una accelerazione per creare una rete unica. Ne sapremo di più a breve, quando sarà presentato il piano strategico triennale a cui starebbe lavorando l' ad di Tim Luigi Gubitosi , che dovrebbe svelare la visione sullo sviluppo della rete ultraveloce e una possibile roadmap per arrivare a integrare l' infrastruttura in fibra con quella di Open Fiber. Un progetto che sembra aver destato l' interesse della politica, risvegliandola da un lungo torpore. "Ritengo che l' Italia abbia bisogno di accelerare sul sentiero dell' innovazione tecnologica - ha affermato il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri in una nota - assicurando ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni l' opportunità di avere a disposizione una infrastruttura nazionale di comunicazione in banda ultra larga, basata su una capacità di trasmissione dati efficace e veloce. Si tratta di una infrastruttura che ha un indubitabile carattere strategico e che non a caso rientra nell' ambito della disciplina sul golden power". L' accelerazione del Piano BUL e il ruolo di Infratel Italia Che la politica abbia finalmente trovato il tempo per affrontare la questione trova

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

riscontro nella scelta del Governo di individuare nella Ministra Paola Pisano la figura nell' esecutivo cui assegnare le deleghe alle Tlc e la presidenza del CoBul (Comitato per la diffusione della Banda Ultra Larga). Una governance chiara, finalmente, cui ha fatto seguito un certo attivismo del Mise che, attraverso il rinnovo del C.d.A. di Infratel Italia S.p.A., sua società in-house, sta cercando di dare una svolta nell' attuazione della strategia governativa. Il ministro dell' innovazione Pisano, parallelamente, è intenta a riorganizzare le infrastrutture digitali su cui viaggiano i servizi della PA, ormai divisi tra servizi strategici (gestiti direttamente da un Polo strategico nazionale) e servizi ordinari, da razionalizzare attraverso la dismissione dei data center più obsoleti e la migrazione dei servizi su data center più affidabili, oppure affidandosi a servizi cloud, per i quali si dovrà attendere l' esito della gara per il cloud nazionale da 1,2 miliardi di euro varata da Consip. Nell' ultimo incontro del CoBul, dove sono state discusse le cause dei ritardi nell' attuazione del Piano, sono state ascoltate anche ANAS e RFI per individuare e risolvere le problematiche legate alla fase progettuale e autorizzativa, si è convenuto sulla necessità di istituire un tavolo tecnico, per entrambi i soggetti, presieduti dal MID, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresentanti delle Regioni, Infratel e Open Fiber al fine di velocizzare i lavori per portare connettività all' avanguardia in tutte le aree del paese. Infratel , che ha rinnovato il CdA da poche settimane, è impegnata in una nuova strategia per imprimere una forte velocizzazione al Piano BUL: rafforzare il controllo sui cantieri, esercitare le verifiche sulle attività di Open Fiber per sollecitare il rispetto delle tempistiche previste nel contratto, ma anche avvio di tavoli di lavoro con la concessionaria, che si è aggiudicata i bandi per eseguire l' infrastruttura, per snellire procedure, ostacoli burocratici e risolvere criticità che possono rallentare la progettazione e l' esecuzione dei lavori. "Abbiamo instaurato un dialogo costante e operativo con il concessionario Open Fiber - ha spiegato il neo CEO di Infratel Marco Bellezza - in modo da automatizzare alcuni flussi di lavoro come la progettazione e il collaudo dei lavori. Per ragioni varie, dai ricorsi alla mancanza delle autorizzazioni, siamo indietro nella realizzazione del Piano e dobbiamo imprimere una decisa accelerazione. Ci sono oltre 300 milioni di opere ordinate e non realizzate. È questa la priorità numero uno: realizzare le opere e spendere le risorse messe a disposizione dal Piano in tempi brevi." Sulla base di questi intenti, con un approccio da vera startup (trasparente e con precisi kpi) è stato presentato il Piano di Infratel per il 2020-2023. Ecco, in sintesi, i pilastri: Valorizzazione della rete pubblica; Piazza Wifi Italia - da installare in 3 mila comuni entro il 2020; - da installare in 3 mila comuni entro il 2020; Piano BUL : obiettivo 800 collaudi entro il 2020 e raggiungimento di almeno l' 85% di unità immobiliari con copertura di almeno 100Mb; : obiettivo 800 collaudi entro il 2020 e raggiungimento di almeno l' 85% di unità immobiliari con copertura di almeno 100Mb; Progetti sulle tecnologie emergenti (5G) e servizi abilitati dalla banda ultra larga , con copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.), delle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, dei principali snodi logistici. Il tema

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

nuovo, tutto da esplorare, anche in termini di economie di scala, risiederebbe nelle possibili integrazioni tra l' infrastruttura in fibra e quella per il 5G , perché in un territorio difficile da infrastrutturare come l' Italia bisognerebbe sfruttare ogni spazio per possibili sinergie tra tecnologie disponibili. La strategia quindi è chiara ed è coerente con i nuovi obiettivi al 2025 della Commissione europea, espressi dalla Comunicazione COM (2016)-587 " Connectivity for a Competitive Digital Single Market - Towards a European Gigabit Society" , in quanto diffonde la fibra ottica in modo capillare sul territorio verso le utenze residenziali e rende disponibili connessioni FTTH alle pubbliche amministrazioni e alle aree produttive, abilitando anche lo sviluppo del 5G. Centrare questi obiettivi significa accelerare gli interventi nelle aree bianche, cosa che al momento è in fase troppo arretrata rispetto alle previsioni. Il Piano avrebbe dovuto essere implementato fino all' 80% entro la fine di quest' anno, ma se si arrivasse al 40% saremmo già di fronte a una svolta. Il Governo, infatti, aveva previsto 9 milioni di unità immobiliari connesse in banda ultra larga al 31 dicembre 2019; il concessionario ha connesso circa 2,2 milioni di unità immobiliari. Il dato peggiore riguarda i comuni completati, che sono pari a 424 su 6.237 previsti dal Piano, di cui 103 collaudabili e solo 80 già collaudati. Dati allarmanti, che purtroppo si commentano da soli, soprattutto se analizzati alla luce di una ricerca dell' Università di Padova, secondo la quale "il 42,3% degli italiani sarebbe disposto a lasciare il proprio comune per disporre di una migliore connettività e accessibilità a internet". La situazione più grave si osserva nei Comuni montani che registrano gravi problemi per le mancate autorizzazioni , per ditte che non lavorano in modo adeguato, per problemi di appalti e subappalti. Ci sarebbe anche un problema, mai considerato dal Piano, legato ai mesi invernali quando, per la neve, è impossibile tagliare e scavare le strade. Insomma per la montagna, comunità, cittadini e imprese, i ritardi sono gravissimi e il cronoprogramma di due anni fa è completamente saltato. Per recuperare terreno, il Mise ha stanziato 5 milioni per completare il catasto del sottosuolo (il Sinfi), una mappatura dei cavidotti che consentirebbe risparmi notevoli sui costi di scavo nella posa della fibra, che andrà in favore di quei Comuni che hanno difficoltà nel conferimento dei dati per mancanza di risorse e di professionalità specifiche dedicate. Gli altri tasselli della strategia: aree grigie e piano voucher Per completare il tassello strategico del Piano Italia 2025 , il Governo ha messo sul tavolo anche il Piano voucher per favorire la diffusione della connessione in fibra ottica e una roadmap per la prima gara - da bandire entro la fine dell' estate - dedicata allo sviluppo della banda ultra larga nelle "aree grigie ". Per il piano voucher il tesoretto sarebbe di 1,3 miliardi, da distribuire in un arco temporale di tre anni. I criteri saranno stabiliti dal Mise, con un decreto che seguirà all' esito del confronto in atto con l' Europa sulle regole di assegnazione. Si tratterà di una misura da sviluppare su tutto il territorio nazionale, obbedendo al principio di neutralità tecnologica, ponendo particolare attenzione alle famiglie con Isee sotto i 20 mila euro (con la copertura totale del costo dell' abbonamento e una rimodulazione graduale per le famiglie sopra tale soglia), stabilendo accordi con le Regioni che permetteranno di venire incontro alle specifiche esigenze dei territori.

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Prime stime parlano di un target potenziale di soggetti destinatari dei voucher composto da: 39.996 plessi scolatici, con una dotazione di 199 milioni; 561 centri per l' impiego, con una dotazione di 2,8 milioni; 3,9 milioni di imprese, con una dotazione di 548 milioni; 13,8 milioni di linee residenziali, con una dotazione analoga di 548 milioni; Su 32 milioni di civici totali e 36,5 milioni di unità immobiliari, gli operatori prevedono che il 29% delle unità sarà coperto da collegamento over 100 e il 21% specificatamente con la fibra. Quindi almeno il 50% delle unità immobiliari, di qui al 2021, è potenzialmente incentivabile col piano voucher. La banda ultra larga nelle scuole Per quanto riguarda l' obiettivo di dotare gli istituti scolastici di banda ultra larga , un bell' esempio di sinergia pubblico- privato viene dall' accordo sottoscritto da Infratel e GARR , che hanno lanciato una sperimentazione per utilizzare l' infrastruttura pubblica gestita da Infratel a vantaggio delle scuole. La prima scuola a beneficiare di questa collaborazione è l' Istituto Tecnico Industriale "Ettore Majorana" di Brindisi, che vedrà collegate le due sue sedi alla rete GARR a una velocità di 1 Gbps. L' iniziativa congiunta, la prima in Italia in una scuola, consentirà di beneficiare di tutti quei vantaggi della velocità di connessione per le attività didattiche di studenti e docenti, favorendone la digitalizzazione. Proprio queste esperienze dovrebbero riuscire a indirizzare il piano voucher, che non dovrebbe finanziare tecnologie con componenti miste rame-fibra (come la FTTC, Fiber to the cabinet) non in grado di accompagnare gli utilizzatori finali e il Paese verso i dettami della Commissione Ue, che ha parlato di Gigabit Society, indicando in 1 Gbps in download, ma anche potenzialmente in upload, la velocità minima per essere considerata una tecnologia a prova di futuro. Quello che è certo è che nel 2022-2023 ci sarà bisogno di un gigabit al secondo di banda in download e upload a casa di ognuno. A maggior ragione ciò sarà vero nel 2025, data entro la quale la Gigabit Society della Ue impone appunto il gigabit. Con il rame sarebbe impossibile raggiungere tali velocità; l' unica tecnologia che raggiunge questa performance oggi è l' FTTH. Quindi bisogna trovare il modo affinché i voucher vadano alla fibra; se devono essere investiti soldi pubblici, questi vadano a finanziare tecnologie con queste capacità di trasmissione. Conclusioni Il Piano BUL è un progetto Paese che per avere successo deve necessariamente avere la collaborazione di tutti. Un progetto di infrastrutturazione così importante e ambizioso non si vede dagli anni '50, ma sicuramente le regole allora erano molto diverse e non c' era la burocrazia attuale. A questo si aggiungano le regole stringenti previste dai bandi, che vanno rispettate comune per comune , in termini di numero di unità immobiliari connesse, pac pal, nodo operatore, che abilitano o non abilitano l' approvazione dei progetti, definitivi ed esecutivi, e dei collaudi; si aggiunga inoltre una capacità "finita" e non infinita delle imprese di lavorare, con esigenze di tornare numerose volte in un comune qualora non siano presenti tutte le autorizzazioni necessarie. Il tema è complesso e deve essere compreso nella sua interezza. Sicuramente è una grande opportunità per l' Italia, il più grande progetto europeo come dimensioni, per cui non va persa questa occasione, ma il suo successo non dipende solo dal concessionario. Open Fiber è oggi il più grande wholesaler europeo e offre fibra FTTH in modo paritario e non discriminatorio ai retailer. Il suo arrivo, dati

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[§24917427§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

alla mano, ha stimolato una dinamica competitiva di cui si è avvantaggiato l' intero sistema. Oggi il Paese non ha tutta la capacità di banda per traghettare famiglie, imprese e PA nel futuro digitale . L' emergenza che stiamo vivendo si spera possa servire a spronare tutti a fare molto di più. Quello che più conta è che l' Italia recuperi il gap di connettività e si incammini verso una solida infrastruttura di rete finalmente capace di offrire affidabilità, alta velocità e bassissima latenza: caratteristiche essenziali per non perdere il treno della rivoluzione digitale. Se ci rendiamo conto di questo, riusciremo a traguardare questo importante obiettivo. ______@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917428§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 10 Il Messaggero Agricoltura e Dogane

Alla Protezione Civile

Mascherine e tamponi dal Silk Road Fund

Silk Road Fund, fondo governativo cinese specializzato nello sviluppo delle infrastrutture a livello globale e presente nell' azionariato di Autostrade per l' Italia e Pirelli ha donato all' Italia dispositivi medico-sanitari per effettuare 20.000 test di rilevazione del virus Covid-19, attraverso 400 kit, e 20.000 mascherine. La donazione è avvenuta con il supporto operativo di Autostrade per l' Italia e Pirelli e grazie alla collaborazione dell' Agenzia delle Dogane che ha gestito il processo per l' ingresso dei dispositivi in Italia. Il materiale sanitario è stato consegnato al Dipartimento della Protezione Civile e all' Assessorato al Welfare della Regione Lombardia.

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[§24917429§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Agricoltura e Dogane

L' Europa ha respinto le richieste dell' Agenzia perché i tributi sono di natura comunitaria

Il Fisco doganale non si ferma

Non vi sarà né la sospensione dell' attività di accertamento fino al 31 maggio, né la proroga biennale della prescrizione per l' accertamento dei diritti doganali. E' logica conseguenza della natura europea delle norme doganali, che non possono essere derogate dalle leggi nazionali, se non su espressa approvazione di Bruxelles.

Con la nota 19 marzo 2020, n. 95986, l' Agenzia delle dogane e dei monopoli ha diramato alcuni importanti chiarimenti sull' ambito di applicazione del decreto legge Cura Italia, con riferimento al suo settore di competenza. Tra gli aspetti di maggiore rilievo, rispetto ai tributi amministrati dalle Entrate, si segnala che non vi sarà né la sospensione dell' attività di accertamento fino al 31 maggio, né la proroga biennale della prescrizione per l' accertamento dei diritti doganali. Questa conclusione, sia pur sorprendente perché le norme di emergenza approvate dal Governo si riferiscono, in generale, a tutti gli «uffici impositori» senza distinguere tra Entrate e Dogane, è però la logica conseguenza della natura europea delle norme doganali, che non possono essere derogate dalle leggi nazionali, se non su espressa approvazione di Bruxelles. L' Agenzia delle dogane ha chiesto una deroga alle norme europee comuni, contenute nel codice doganale Ue e nei vari regolamenti attuativi, ma la Commissione ha risposto di «non avere in programma di posticipare o facilitare il pagamento dei dazi doganali in tutta l' Ue da parte degli operatori economici», così escludendo una deroga per la specifica situazione italiana. Ciò significa, da un lato, che gli atti di accertamento doganale continueranno a essere notificati anche in queste giornate di chiusura generale di molte attività economiche e che, vista l' assenza di proroghe, saranno notificati senza interruzione soprattutto gli atti relativi alle importazioni del marzo-maggio 2017, che diversamente cadrebbero in prescrizione. Ciò perché, nel settore doganale, il termine per l' accertamento è di tre anni dal giorno dell' operazione, mentre è di sette anni soltanto in presenza di un reato. Molto importante dal punto di vista finanziario è lo slittamento dei pagamenti dei conti di debito, istituto che consente il versamento periodico, in un' unica soluzione, dei diritti doganali relativi a varie importazioni, compiute in un arco temporale definito. Si tratta di un' agevolazione prevista a favore di intermediari professionali, che devono essere autorizzati dall' Agenzia delle dogane. Anche in questo caso, poiché occorre tenere conto del quadro europeo, l' Agenzia ha chiarito che il differimento può applicarsi soltanto ai soggetti che gestiscono servizi di trasporto merci, ivi compresi gli spedizionieri doganali, gli interporti e le imprese di spedizione internazionale, come precisato dalla nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 19 marzo 2020, n. 12033. Per tutti questi soggetti, i pagamenti relativi ai conti di debito con la Dogana, in scadenza tra il 17 marzo e il 30 aprile 2020, sono differiti di 30 giorni, senza l' applicazione

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[§24917429§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Agricoltura e Dogane

di interessi (articolo 92 del decreto Cura Italia). Sul fronte della riscossione si registra, invece, maggiore coerenza tra i tributi di competenza delle Entrate e quelli doganali. La nota chiarisce che è sospesa l' esecuzione degli atti di accertamento esecutivi e delle partite di ruolo scadenti nel periodo 8 marzo-31 maggio, anche se relativi a risorse proprie tradizionali (ossia ai dazi doganali), ai sensi dell' art. 68 del decreto «Cura Italia». I versamenti dovranno poi essere effettuati entro il termine del 30 giugno 2020, salvo ulteriori proroghe. La sospensione della riscossione interessa anche i pagamenti delle rate della Pace fiscale: i termini di versamento in scadenza al 28 febbraio (rottamazione ter) e al 31 marzo (saldo e stralcio), sono stati automaticamente prorogati al 31 maggio 2020. Quanto al blocco delle attività esecutive della riscossione, anche la nota in commento, così come il Decreto, non sembra adottare una linea semplice, dato che in molti hanno espresso dubbi sul fatto che la sospensione interessi anche eventuali azioni esecutive già intraprese. La tesi favorevole alla sospensione pare supportata dal richiamo all' art. 9, commi da 3-bis a 3-sexies, del dl. 16/12, che disciplina la procedura di affidamento in carico agli agenti della riscossione, anche ai fini dell' esecuzione forzata, per il recupero dei diritti doganali, e pare dunque corretto affermare che anche tali attività dovrebbero essere sospese sino al 31/5/20. In materia di procedimenti amministrativi avviati su istanza dei contribuenti, l' Agenzia delle dogane ha preso le distanze da quanto stabilito nel decreto legge, il quale, all' art. 103, stabilisce la sospensione, dal 23 febbraio al 15 aprile 2020, dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento dei procedimenti amministrativi. Secondo l' interpretazione dell' Agenzia, la proroga in taluni casi confliggerebbe con le previsioni del Codice doganale Ue, il quale non consente di sforare il termine di 120 giorni (già prorogabili di 30 in caso di necessità) per il rilascio di provvedimenti amministrativi su istanza di parte, nemmeno in caso di «stato emergenziale». © Riproduzione riservata.

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[§24917430§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 28 Italia Oggi Agricoltura e Dogane

L' Europa ha respinto le richieste dell' Agenzia perché i tributi sono di natura comunitaria

Il Fisco doganale non si ferma

Né sospensione dei tributi né raddoppio accertamenti

SARA ARMELLA E LUCIA MANNARINO*

Con la nota 19 marzo 2020, n. 95986, l' Agenzia delle dogane e dei monopoli ha diramato alcuni importanti chiarimenti sull' ambito di applicazione del decreto legge Cura Italia, con riferimento al suo settore di competenza. Tra gli aspetti di maggiore rilievo, rispetto ai tributi amministrati dalle Entrate, si segnala che non vi sarà né la sospensione dell' attività di accertamento fino al 31 maggio, né la proroga biennale della prescrizione per l' accertamento dei diritti doganali. Questa conclusione, sia pur sorprendente perché le norme di emergenza approvate dal Governo si riferiscono, in generale, a tutti gli «uffici impositori» senza distinguere tra Entrate e Dogane, è però la logica conseguenza della natura europea delle norme doganali, che non possono essere derogate dalle leggi nazionali, se non su espressa approvazione di Bruxelles. L' Agenzia delle dogane ha chiesto una deroga alle norme europee comuni, contenute nel codice doganale Ue e nei vari regolamenti attuativi, ma la Commissione ha risposto di «non avere in programma di posticipare o facilitare il pagamento dei dazi doganali in tutta l' Ue da parte degli operatori economici», così escludendo una deroga per la specifica situazione italiana. Ciò significa, da un lato, che gli atti di accertamento doganale continueranno a essere notificati anche in queste giornate di chiusura generale di molte attività economiche e che, vista l' assenza di proroghe, saranno notificati senza interruzione soprattutto gli atti relativi alle importazioni del marzo-maggio 2017, che diversamente cadrebbero in prescrizione. Ciò perché, nel settore doganale, il termine per l' accertamento è di tre anni dal giorno dell' operazione, mentre è di sette anni soltanto in presenza di un reato. Molto importante dal punto di vista finanziario è lo slittamento dei pagamenti dei conti di debito, istituto che consente il versamento periodico, in un' unica soluzione, dei diritti doganali relativi a varie importazioni, compiute in un arco temporale definito. Si tratta di un' agevolazione prevista a favore di intermediari professionali, che devono essere autorizzati dall' Agenzia delle dogane. Anche in questo caso, poiché occorre tenere conto del quadro europeo, l' Agenzia ha chiarito che il differimento può applicarsi soltanto ai soggetti che gestiscono servizi di trasporto merci, ivi compresi gli spedizionieri doganali, gli interporti e le imprese di spedizione internazionale, come precisato dalla nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 19 marzo 2020, n. 12033. Per tutti questi soggetti, i pagamenti relativi ai conti di debito con la Dogana, in scadenza tra il 17 marzo e il 30 aprile 2020, sono differiti di 30 giorni, senza l' applicazione di interessi (articolo 92 del decreto Cura Italia). Sul fronte della riscossione si registra, invece, maggiore coerenza

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[§24917430§] sabato 21 marzo 2020

Italia Oggi Agricoltura e Dogane

tra i tributi di competenza delle Entrate e quelli doganali. La nota chiarisce che è sospesa l' esecuzione degli atti di accertamento esecutivi e delle partite di ruolo scadenti nel periodo 8 marzo-31 maggio, anche se relativi a risorse proprie tradizionali (ossia ai dazi doganali), ai sensi dell' art. 68 del decreto «Cura Italia». I versamenti dovranno poi essere effettuati entro il termine del 30 giugno 2020, salvo ulteriori proroghe. La sospensione della riscossione interessa anche i pagamenti delle rate della Pace fiscale: i termini di versamento in scadenza al 28 febbraio (rottamazione ter) e al 31 marzo (saldo e stralcio), sono stati automaticamente prorogati al 31 maggio 2020. Quanto al blocco delle attività esecutive della riscossione, anche la nota in commento, così come il Decreto, non sembra adottare una linea semplice, dato che in molti hanno espresso dubbi sul fatto che la sospensione interessi anche eventuali azioni esecutive già intraprese. La tesi favorevole alla sospensione pare supportata dal richiamo all' art. 9, commi da 3-bis a 3-sexies, del dl. 16/12, che disciplina la procedura di affidamento in carico agli agenti della riscossione, anche ai fini dell' esecuzione forzata, per il recupero dei diritti doganali, e pare dunque corretto affermare che anche tali attività dovrebbero essere sospese sino al 31/5/20. In materia di procedimenti amministrativi avviati su istanza dei contribuenti, l' Agenzia delle dogane ha preso le distanze da quanto stabilito nel decreto legge, il quale, all' art. 103, stabilisce la sospensione, dal 23 febbraio al 15 aprile 2020, dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento dei procedimenti amministrativi. Secondo l' interpretazione dell' Agenzia, la proroga in taluni casi confliggerebbe con le previsioni del Codice doganale Ue, il quale non consente di sforare il termine di 120 giorni (già prorogabili di 30 in caso di necessità) per il rilascio di provvedimenti amministrativi su istanza di parte, nemmeno in caso di «stato emergenziale». © Riproduzione riservata.

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[§24917431§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 25 La Repubblica Agricoltura e Dogane

IL CASO

L' ombra dei clan sul business dei re del vino trentino

Sequestrati i 900 ettari di Feudo Arancio Appartennero ai Salvo, arrestati da Falcone

DI SALVO PALAZZOLO

PALERMO - Spunta l' ombra della mafia in uno degli investimenti più importanti fatti in Sicilia da un' azienda simbolo del vitivinicolo italiano, "Mezzacorona". Per la Guardia di finanza e la procura di Trento ci sarebbe una maxi operazione di riciclaggio dietro l' acquisto di 900 ettari di vigneti appartenuti ai cugini Nino e Ignazio Salvo, i potenti esattori siciliani accusati negli anni Ottanta dal pentito Tommaso Buscetta di essere "uomini d' onore" e per questo arrestati dal giudice Giovanni Falcone. «Quei terreni sono beni di provenienza mafiosa» e «i vertici di Mezzacorona hanno erogato ingenti somme all' organizzazione Cosa nostra nell' ambito di una spregiudicata operazione commerciale», queste le accuse che hanno portato al sequestro di vigneti e fabbricati della cantina siciliana "Feudo Arancio", un patrimonio di oltre 70 milioni di euro che si estende fra le province di Ragusa e Agrigento. E in quattro sono indagati per riciclaggio con l' aggravante di mafia: Fabio Rizzoli, ex amministratore delegato di Mezzacorona; Luca Rigotti, presidente del consiglio di amministrazione; poi, Gian Luigi Caradonna e Giuseppe Maragioglio, che gestivano i beni dei Salvo. L' acquisto venne fatto fra il 2001 e il 2003, per 21 milioni di euro. «Denaro di cui si perdono le tracce immediatamente dopo il pagamento », scrivono gli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria guidati dal tenente colonnello Francesco Sodano. Già nel 2013, il caso era finito all' attenzione della Finanza, a Ragusa. Ascoltato come testimone, Rizzoli aveva parlato di una strana autorizzazione arrivata dal carcere per la compravendita: «Inizialmente, mi fu detto da un imprenditore di Mazara che se non ci fosse stato il benestare di uno degli eredi dei proprietari, che era in carcere, nessuna vendita si sarebbe potuta realizzare». L' erede è Gaetano Sangiorgi, il genero di Nino Salvo (morto per una malattia), si trova all' ergastolo perché nel 1992 aiutò i boss di Cosa nostra ad uccidere Ignazio Salvo, accusato da Totò Riina di non essersi interessato abbastanza per aggiustare la sentenza in Cassazione del maxiprocesso. Durante l' audizione a Ragusa, Rizzoli aveva provato a sminuire il ruolo di Sangiorgi: «Non mi venne fatto il suo nome, né mi vennero spiegati molti altri particolari, solo dopo alcuni mesi mi fu fatto sapere che la situazione del terreno si era sbloccata». Ora, quelle parole sono ritenute un riscontro importante dal procuratore di Trento Sandro Raimondi. All' affare, si sarebbe interessato anche il superlatitante trapanese Matteo Messina Denaro: un altro tassello di questa storia l' ha raccontato l' ex capo della provincia mafiosa di Agrigento, Maurizio Di Gati, oggi collaboratore di giustizia. «Una parte del fondo era in territorio di Trapani. Messina Denaro fece sapere che potevamo muoverci, ma lui avrebbe voluto sapere l' esito dell' operazione». I

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[§24917431§] sabato 21 marzo 2020

La Repubblica Agricoltura e Dogane

boss di Agrigento pretendevano dagli imprenditori trentini la "messa a posto" per investire in Sicilia: «Vennero fatte delle spedizioni al nord per convincerli - ha spiegato il pentito - e al termine venni a sapere che ci fu un accordo, nel senso che nell' amministrazione e nella produzione entrarono persone di nostra fiducia I vertici di Mezzacorona replicano alle accuse con una nota: «Totale estraneità a qualsiasi attività mafiosa. Abbiamo sempre agito correttamente ». Ma per la Guardia di finanza, quell' investimento in Sicilia avrebbe avuto un fine poco limpido: «Veniva realizzato uno scambio terreni denaro tale da sottrarre i beni immobili a possibili, o sarebbe meglio dire probabili, interventi dell' autorità giudiziaria». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Un pentito: Messina Denaro seguì l' affare I vertici Mezzacorona: totale estraneità L' azienda Ben 900 ettari, che si estendono tra Ragusa e Agrigento, appartenuti ai cugini Nino e Ignazio Salvo arrestati da Giovanni Falcone perché "uomini d' onore"

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[§24917432§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Agricoltura e Dogane

GUIDA MANAGERIALE ALL' EMERGENZA VIRUS/ Le nuove faq Entrate-Riscossione

Le cartelle restano nei cassetti

Stop a versamenti e rate nel periodo 8 marzo-31 maggio

Sospesi sia i versamenti delle cartelle sia le rate dei ruoli oggetto di dilazione in scadenza nel periodo tra l' 8 marzo ed il 31 maggio, inibite inoltre le notifiche di cartelle e le procedure cautelari ed esecutive, questo quanto chiarito da Agenzia delle entrate Riscossione (Ader) nelle faq pubblicate ieri sul sito web istituzionale. I commi 1 e 2 dell' art. 68 del dl Cura Italia hanno disposto la sospensione dei termini dei versamenti che scadono nel periodo 8/3-31/5, derivanti da cartelle di pagamento, dagli avvisi di accertamento esecutivi emessi e dagli avvisi di addebito degli enti previdenziali; dagli atti di accertamento esecutivo emessi dall' Agenzia delle dogane e dei monopoli; dalle ingiunzioni di cui al rd n. 639/1910 emesse dagli enti territoriali e dai nuovi atti esecutivi che gli enti locali possono emettere ai sensi dell' art. 1, comma 792, legge 160/2019 sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali. I versamenti sospesi dovranno però essere effettuati in un' unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione (30 giugno 2020). Il terzo comma dell' art. 68 dispone inoltre il differimento al 31 maggio 2020 sia del termine di versamento del 28 febbraio 2020 relativo alla c.d. «rottamazione-ter», sia del termine del 31 marzo 2020 relativo alla definizione agevolata dei debiti di persone fisiche in grave e comprovata situazione di difficoltà economica (c.d. «saldo e stralcio»). Ader sottolinea che il pagamento di una cartella in scadenza nel periodo di sospensione (8/3-31/5) dovrà essere effettuato in un' unica soluzione entro il 30 giugno, salva la presentazione entro tale data dell' istanza di rateazione così da evitare le azioni di recupero previste per legge. È inoltre chiarito che sono sospesi anche i versamenti delle rate dei piani di dilazione in corso in scadenza nel periodo di sospensione (8/3-31/5) le quali dovranno però essere corrisposte entro il 30 giugno 2020. Per quanto riguarda la rottamazione-ter Ader ha da un lato ha confermato che è stato differito il versamento della rata del 28 febbraio al 31 maggio dall' altro ha però messo in evidenza che non vi è alcuna proroga per la rata in scadenza a maggio 2020 la quale dovrà essere regolarmente versata per non perdere i benefici. Nel periodo di sospensione Ader inoltre non potrà attivare alcuna procedura cautelare o esecutiva e le azioni di recupero, cautelari ed esecutive poste in essere saranno sospese fino al 31 maggio. Ciò sta a significare che se un contribuente ha ricevuto un preavviso di fermo del veicolo a inizio marzo e non paga entro 30 giorni l' amministrazione non potrà procedere con il fermo amministrativo fino al 31 maggio. Nel periodo di sospensione, inoltre, i contribuenti potranno stare tranquilli in quanto Ader non potrà notificare nessuna cartella di pagamento, neanche attraverso Pec. © Riproduzione riservata.

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[§24917433§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 25 Italia Oggi Agricoltura e Dogane

GUIDA MANAGERIALE ALL' EMERGENZA VIRUS/ Le nuove faq Entrate-Riscossione

Le cartelle restano nei cassetti

Stop a versamenti e rate nel periodo 8 marzo-31 maggio

CLAUDIA MARINOZZI

Sospesi sia i versamenti delle cartelle sia le rate dei ruoli oggetto di dilazione in scadenza nel periodo tra l' 8 marzo ed il 31 maggio, inibite inoltre le notifiche di cartelle e le procedure cautelari ed esecutive, questo quanto chiarito da Agenzia delle entrate Riscossione (Ader) nelle faq pubblicate ieri sul sito web istituzionale. I commi 1 e 2 dell' art. 68 del dl Cura Italia hanno disposto la sospensione dei termini dei versamenti che scadono nel periodo 8/3-31/5, derivanti da cartelle di pagamento, dagli avvisi di accertamento esecutivi emessi e dagli avvisi di addebito degli enti previdenziali; dagli atti di accertamento esecutivo emessi dall' Agenzia delle dogane e dei monopoli; dalle ingiunzioni di cui al rd n. 639/1910 emesse dagli enti territoriali e dai nuovi atti esecutivi che gli enti locali possono emettere ai sensi dell' art. 1, comma 792, legge 160/2019 sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali. I versamenti sospesi dovranno però essere effettuati in un' unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione (30 giugno 2020). Il terzo comma dell' art. 68 dispone inoltre il differimento al 31 maggio 2020 sia del termine di versamento del 28 febbraio 2020 relativo alla c.d. «rottamazione-ter», sia del termine del 31 marzo 2020 relativo alla definizione agevolata dei debiti di persone fisiche in grave e comprovata situazione di difficoltà economica (c.d. «saldo e stralcio»). Ader sottolinea che il pagamento di una cartella in scadenza nel periodo di sospensione (8/3-31/5) dovrà essere effettuato in un' unica soluzione entro il 30 giugno, salva la presentazione entro tale data dell' istanza di rateazione così da evitare le azioni di recupero previste per legge. È inoltre chiarito che sono sospesi anche i versamenti delle rate dei piani di dilazione in corso in scadenza nel periodo di sospensione (8/3-31/5) le quali dovranno però essere corrisposte entro il 30 giugno 2020. Per quanto riguarda la rottamazione-ter Ader ha da un lato ha confermato che è stato differito il versamento della rata del 28 febbraio al 31 maggio dall' altro ha però messo in evidenza che non vi è alcuna proroga per la rata in scadenza a maggio 2020 la quale dovrà essere regolarmente versata per non perdere i benefici. Nel periodo di sospensione Ader inoltre non potrà attivare alcuna procedura cautelare o esecutiva e le azioni di recupero, cautelari ed esecutive poste in essere saranno sospese fino al 31 maggio. Ciò sta a significare che se un contribuente ha ricevuto un preavviso di fermo del veicolo a inizio marzo e non paga entro 30 giorni l' amministrazione non potrà procedere con il fermo amministrativo fino al 31 maggio. Nel periodo di sospensione, inoltre, i contribuenti potranno stare tranquilli in quanto Ader non potrà notificare nessuna cartella di pagamento, neanche attraverso Pec.

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[§24917433§] sabato 21 marzo 2020

Italia Oggi Agricoltura e Dogane

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[§24917434§] sabato 21 marzo 2020

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Agricoltura e Dogane

Le Dogane non sospendono l' accertamento

L' Agenzia non ha ottenuto una deroga alle norme contenute nel Codice doganale dell' Unione europea

L' Agenzia delle Dogane, con la nota 19 marzo 2020 n. 95986 , ha diffuso alcuni chiarimenti con riferimento al decreto legge "Cura Italia"(DL 17 marzo 2020 n. 18 ). Ha destato da subito molte critiche la presa di posizione relativa alla sospensione dell' attività di accertamento (art. 67 del decreto): al contrario dell' Agenzia delle Entrate, le Dogane, infatti, non rispetteranno alcun termine di sospensione. Gli atti di accertamento e rettifica doganale, dunque, continueranno a essere notificati anche in queste giornate eccezionali, vista l' assenza di proroghe. Giova rammentare che nel settore doganale vigono regole molto peculiari rispetto ai tributi di competenza delle Entrate. Il termine per l' accertamento è di tre anni dal giorno dell' operazione, mentre è di sette anni in presenza di reato. Si attendono, pertanto, nelle prossime settimane le notifiche degli accertamenti relativi alle importazioni del periodo marzo-maggio 2017, che diversamente andrebbero in prescrizione. Come specificato nella nota, gli accertamenti doganali non aderiranno, quanto meno, alla tanto criticata proroga biennale della prescrizione per l' accertamento. Per quanto la mancata sospensione degli accertamenti risulti sorprendente, vista la natura emergenziale delle misure approvate dal Governo, che dovrebbero riferirsi a tutti gli " uffici impositori " senza distinzioni, la conclusione delle Dogane era prevedibile se la si inserisce nel contesto Ue. Avendo natura prettamente unionale, le norme doganali, infatti, non possono essere derogate dalle leggi nazionali, se non su espressa approvazione di Bruxelles. Come si evince chiaramente dal testo della nota, l' Agenzia delle Dogane non ha ottenuto una deroga alle norme contenute nel Codice doganale dell' Unione europea (Reg. Ue 952/2013 ). La Commissione Ue ha riferito di "non avere in programma di posticipare o facilitare il pagamento dei dazi doganali in tutta l' Ue da parte degli operatori economici". Per quanto riguarda gli altri aspetti del settore, nella nota delle Dogane viene confermato l' importante slittamento dei pagamenti dei conti di debito, istituto che consente il versamento periodico, in un' unica soluzione, dei diritti doganali relativi a varie importazioni compiute in un arco temporale definito. Si tratta di un differimento (avente natura di agevolazione) previsto a favore di intermediari professionali , che devono essere autorizzati dall' Agenzia delle Dogane. Sempre nel rispetto delle regole europee, l' Agenzia ha chiarito che il differimento può applicarsi soltanto ai soggetti che gestiscono servizi di trasporto merci, ivi compresi gli spedizionieri doganali, gli interporti, le imprese di spedizione internazionale, come precisato dalla nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 19 marzo 2020 n. 12033. Per tutti questi soggetti, i pagamenti relativi ai conti di debito con la Dogana, in scadenza tra il 17 marzo e il 30 aprile 2020, sono rinviati di ulteriori 30

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[§24917434§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Agricoltura e Dogane

giorni, senza l' applicazione di interessi (art. 92 del decreto "Cura Italia"). Sul fronte della riscossione si registra, invece, maggiore coerenza tra i tributi di competenza delle Entrate e quelli doganali. La nota chiarisce che, ai sensi dell' art. 68 del decreto "Cura Italia", è sospesa l' esecuzione degli atti di accertamento esecutivi e dei ruoli scadenti nel periodo 8 marzo-31 maggio, anche se relativi a risorse proprie tradizionali (ossia dazi doganali e IVA all' importazione). Tali versamenti dovranno poi essere recuperati entro il termine del 30 giugno 2020, salvo ulteriori proroghe. La sospensione della riscossione interessa anche i pagamenti delle rate della c.d. "Pace fiscale": i termini di versamento in scadenza al 28 febbraio (rottamazione- ter ) e al 31 marzo (saldo e stralcio), sono stati automaticamente prorogati al 31 maggio 2020. Molti hanno espresso dubbi sul fatto che la sospensione interessi anche eventuali azioni esecutive già intraprese dalla riscossione (pignoramenti e fermi amministrativi). La nota delle Dogane, così come il decreto non sono di semplice lettura in tal senso, tuttavia, appare favorevole alla sospensione il richiamo all' art. 9 , commi da 3- bis a 3- sexies , del DL 16 del 2012. Tale norma disciplina la procedura di affidamento in carico agli agenti della riscossione, anche ai fini dell' esecuzione forzata, per il recupero dei diritti doganali. Sembra, pertanto, corretto affermare che anche tali attività dovrebbero ritenersi sospese sino al 31 maggio 2020.

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[§24917435§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Agricoltura e Dogane

Le diapositive dell' agenzia

Sospensioni a 360°

Fino al 31 maggio prossimo sono sospese le attività di notifica di nuovi atti e delle azioni di riscossione per il recupero, anche coattivo, delle cartelle e degli avvisi, i cui termini sono scaduti anteriormente dall' inizio del periodo di sospensione Dal premio di 100 euro restano esclusi i lavoratori in smart working (lavoro agile) poiché il dipendente, per fruirne, deve aver svolto l' attività lavorativa nella sede di lavoro, come indicata in contratto. L' Agenzia delle entrate, sul proprio sito agenziaentrate.gov.it, ha messo a disposizione un vademecum, nella forma di diapositive, al fine di illustrare sommariamente le misure fiscali del dl 18/2020 («Cura Italia»). Con riferimento all' art. 61, concernente la sospensione dei versamenti per le imprese maggiormente colpite, l' Agenzia delle entrate evidenzia la sospensione del versamento dell' Iva di marzo 2020, non solo per le imprese indicate nelle lettere da a) a r), del comma 2, dell' art. 58 (rectius art. 61), ma anche per le imprese turistico recettive, agenzie di viaggio e turismo e i tour operator; previsione già inserita nell' art. 8 del dl 9/2020. Con riferimento alla sospensione dei versamenti di imprese e lavoratori autonomi, di cui ai commi 2, 3 e 5 dell' art. 62, si conferma che la sospensione dell' Iva, per i soggetti con domicilio nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza, opera «a prescindere dal volume di affari». Per i soggetti collocati nelle zone rosse (dpcm 1/03/2020), i versamenti sono da eseguire entro il 31/5/2020 (unica soluzione o rateizzazione fino a cinque rate) con il mantenimento delle altre misure disposte con il dm 24/2/2020. Fermo restando i termini per le comunicazioni obbligatorie ai fini della redazione della precompilata, per la maggior parte in scadenza il prossimo 31/03, i commi 1 e 6, dell' art. 62, per tutti i contribuenti, dispongono che gli adempimenti possono essere rispettati, senza applicazione di sanzioni (e di interessi) entro il prossimo 30/06; si tratta di adempimenti (per esempio, dichiarazione Iva e Intra) e non di versamenti, modulati diversamente. Con riferimento agli articoli 67 e 68, del dl 18/2020, innanzitutto, si conferma che nel periodo dall' 8/3/2020 al 31/5/2020 devono ritenersi sospesi i termini relativi alle «attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso», con l' aggiunta degli interpelli e della consulenza giuridica (istanze da inviare soltanto telematicamente), degli adempimenti collaborativi, delle procedure di collaborazione e cooperazione rafforzata, accordi preventivi, patent box, accessi all' Anagrafe tributaria e gli altri accessi, per l' Agenzia delle entrate e tutti gli altri enti impositori, con allungamento dei termini di accertamento di due anni, ai sensi dell' art. 12 del dlgs 159/2015. Con riferimento all' articolo successivo (art. 68) viene rilevato che, fino al 31/5, sono sospese le attività di notifica di nuovi atti e delle azioni di riscossione per il recupero, anche coattivo, delle cartelle e degli avvisi e degli avvisi i cui termini sono scaduti anteriormente alla data di sospensione

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[§24917435§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Agricoltura e Dogane

(si veda altro articolo in pagina). Dall' analisi delle due diapositive si conferma la distinzione delle attività tra Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate-riscossione e si ha contezza degli atti sospesi delle Entrate, come in precedenza indicati, con l' aggiunta di quelli della riscossione come cartelle, accertamenti esecutivi, avvisi di addebito Inps, accertamenti delle dogane, ingiunzioni e accertamenti esecutivi degli enti locali; niente si dice sulle rate da dilazione, anche per le somme iscritte a ruolo, sulle rate da accertamento con adesione, sugli avvisi bonari emessi a seguito di liquidazione automatica o di controllo formale delle dichiarazioni, nonché di altre tipologie di contributi, salvo nel caso in cui la riscossione avvenga con iscrizione a ruolo. © Riproduzione riservata.

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[§24917436§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 25 Italia Oggi Agricoltura e Dogane

le diapositive dell' agenzia

Sospensioni a 360°

FABRIZIO G. POGGIANI

Fino al 31 maggio prossimo sono sospese le attività di notifica di nuovi atti e delle azioni di riscossione per il recupero, anche coattivo, delle cartelle e degli avvisi, i cui termini sono scaduti anteriormente dall' inizio del periodo di sospensione Dal premio di 100 euro restano esclusi i lavoratori in smart working (lavoro agile) poiché il dipendente, per fruirne, deve aver svolto l' attività lavorativa nella sede di lavoro, come indicata in contratto. L' Agenzia delle entrate, sul proprio sito agenziaentrate.gov.it, ha messo a disposizione un vademecum, nella forma di diapositive, al fine di illustrare sommariamente le misure fiscali del dl 18/2020 («Cura Italia»). Con riferimento all' art. 61, concernente la sospensione dei versamenti per le imprese maggiormente colpite, l' Agenzia delle entrate evidenzia la sospensione del versamento dell' Iva di marzo 2020, non solo per le imprese indicate nelle lettere da a) a r), del comma 2, dell' art. 58 (rectius art. 61), ma anche per le imprese turistico recettive, agenzie di viaggio e turismo e i tour operator; previsione già inserita nell' art. 8 del dl 9/2020. Con riferimento alla sospensione dei versamenti di imprese e lavoratori autonomi, di cui ai commi 2, 3 e 5 dell' art. 62, si conferma che la sospensione dell' Iva, per i soggetti con domicilio nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza, opera «a prescindere dal volume di affari». Per i soggetti collocati nelle zone rosse (dpcm 1/03/2020), i versamenti sono da eseguire entro il 31/5/2020 (unica soluzione o rateizzazione fino a cinque rate) con il mantenimento delle altre misure disposte con il dm 24/2/2020. Fermo restando i termini per le comunicazioni obbligatorie ai fini della redazione della precompilata, per la maggior parte in scadenza il prossimo 31/03, i commi 1 e 6, dell' art. 62, per tutti i contribuenti, dispongono che gli adempimenti possono essere rispettati, senza applicazione di sanzioni (e di interessi) entro il prossimo 30/06; si tratta di adempimenti (per esempio, dichiarazione Iva e Intra) e non di versamenti, modulati diversamente. Con riferimento agli articoli 67 e 68, del dl 18/2020, innanzitutto, si conferma che nel periodo dall' 8/3/2020 al 31/5/2020 devono ritenersi sospesi i termini relativi alle «attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso», con l' aggiunta degli interpelli e della consulenza giuridica (istanze da inviare soltanto telematicamente), degli adempimenti collaborativi, delle procedure di collaborazione e cooperazione rafforzata, accordi preventivi, patent box, accessi all' Anagrafe tributaria e gli altri accessi, per l' Agenzia delle entrate e tutti gli altri enti impositori, con allungamento dei termini di accertamento di due anni, ai sensi dell' art. 12 del dlgs 159/2015.

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[§24917436§] sabato 21 marzo 2020

Italia Oggi Agricoltura e Dogane

Con riferimento all' articolo successivo (art. 68) viene rilevato che, fino al 31/5, sono sospese le attività di notifica di nuovi atti e delle azioni di riscossione per il recupero, anche coattivo, delle cartelle e degli avvisi e degli avvisi i cui termini sono scaduti anteriormente alla data di sospensione (si veda altro articolo in pagina). Dall' analisi delle due diapositive si conferma la distinzione delle attività tra Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate-riscossione e si ha contezza degli atti sospesi delle Entrate, come in precedenza indicati, con l' aggiunta di quelli della riscossione come cartelle, accertamenti esecutivi, avvisi di addebito Inps, accertamenti delle dogane, ingiunzioni e accertamenti esecutivi degli enti locali; niente si dice sulle rate da dilazione, anche per le somme iscritte a ruolo, sulle rate da accertamento con adesione, sugli avvisi bonari emessi a seguito di liquidazione automatica o di controllo formale delle dichiarazioni, nonché di altre tipologie di contributi, salvo nel caso in cui la riscossione avvenga con iscrizione a ruolo. © Riproduzione riservata.

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[§24917437§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 21 Il Sole 24 Ore (Plus) Contabilità e Bilancio

INTERVISTA

Finanziamento utile nei momenti di incertezza

L' art lending era presente in fiera a The Armory Show a New York con Athena Art. In piena crisi dei mercati finanziari Cynthia Sachs, Chief Investment Officer spiega le prospettive e chi sono gli attori che ricorrono a questa forma di prestito. Quali i motivi dello sviluppo dell' art lending? Il principale motivo è la crescita degli investimenti in opere d' arte e del collezionismo. L' arte è un asset-class riconosciuta sempre più come una parte integrante nella gestione del patrimonio di un collezionista. Due fattori che alimentano la crescente popolarità del ricorso a questi finanziamenti è la relativa illiquidità delle opere e la potenziale volatilità delle loro valutazioni rispetto ad altri tipi di strumenti finanziari. I collezionisti, prima di acquistare, valutano la capacità di un' opera di preservare e aumentare il valore futuro. Per quali motivi si ricorre all' art lending? Ci sono diverse ragioni: acquistare nuove opere d' arte, investire in altre asset class - immobili, private equity, attività finanziarie tradizionali come azioni e obbligazioni - o per altre esigenze di liquidità, senza dover vendere o ridimensionare la loro collezione. Alcuni collezionisti l' hanno utilizzato per finanziare trust e lasciti. I trust possono finanziarsi utilizzando come sottostante la propria collezione d' arte per distribuire liquidità ai beneficiari o come parte di una più ampia strategia di pianificazione successoria. Quando è il momento migliore per sottoscrivere? Osserviamo che le richieste raggiungono l' apice nei periodi d' incertezza e volatilità come questo. Gli investitori stanno sicuramente osservando il mercato dell' arte in questo momento a causa dei timori per il Coronavirus. L' art lending in momenti d' incertezza è preferibile alla vendita e ti permette di attendere condizioni di mercato più favorevoli. Quali i segmenti d' arte migliori: Post-War, Contemporaneo, Impressionisti, Old Master? Post-War e Contemporaneo, la parte più liquida del mercato e la più facile da valutare. Gli Impressionisti vengono subito dopo, mentre gli Old Master sono meno facili da valutare perché non sono negoziati pubblicamente con la frequenza del Contemporaneo o degli Impressionisti.

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[§24917437§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Contabilità e Bilancio

Verificare l' autenticità è un' altra questione da considerare. Consideriamo tutti i dipinti e le sculture con dati attendibili sulle vendite, sul mercato secondario e sulla sua profondità e sulle transazioni passate. Altrettanto importante è la solida e comprovata provenienza dell' opera e la titolarità del proprietario che chiede il finanziamento. Il breakdown geografico dei vostri prestiti? Stati Uniti, Europa e Asia, in particolare Hong Kong e Singapore. La durata? Eroghiamo prestiti fino a tre anni senza pre-ammortamento. Rispetto alla concorrenza, offriamo tassi molto competitivi e preferiamo concederlo a fronte di un gruppo di tre o più opere o di un pool con una forte diversificazione. Quanto avete erogato? Dall' inizio della nostra attività, abbiamo erogato 300 milioni di dollari. Il vostro loan-to-value? Il LTV è pari al 50%, ma dipende dall' artista e dall' opera. Il processo di valutazione ci permette di determinare l' esatta percentuale che possiamo prestare rispetto all' opera. Quali sono i costi e il tasso d' interesse? In media lo spread sopra il Libor è compreso tra 600 e 700 punti base. I tassi considerano il rischio connesso al prestito e a una specifica opera d' arte, la diversificazione del pool e la probabilità che le opere si vendano a un prezzo pari o superiore alle stime. I collaterali con una maggiore diversificazione e liquidità potenziale ottengono condizioni più favorevoli. In quanto tempo? Due settimane per i prestiti negli Stati Uniti a fronte di più o meno cinque opere d' arte. La percentuale a sostegno delle garanzie d' asta? Solo una piccola parte dei nostri prestiti supporta le garanzie nelle aste e una modesta parte del nostro volume di prestiti è assistita da una garanzia della casa d' aste. Si tratta in genere di prestiti-ponte di 9-12 mesi. Gli attori futuri dell' art lending? Prima di tutto finanziatori specializzati come Athena, seguiti dalle banche private. Le banche non sono strutturare per prendere come collaterale l' arte e concedono finanziamenti a fronte dell' intero

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[§24917437§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Contabilità e Bilancio

patrimonio. I soggetti interessati sono alla ricerca di strumenti più rapidi, flessibili e creativi per ottenere liquidità mettendo a garanzia i propri asset. Avere una piattaforma indipendente, ben capitalizzata e reattiva, specializzata esclusivamente nei finanziamenti garantiti dalle collezioni d' arte risponde alle esigenze dei collezionisti. - M. A. M. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917438§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 18 Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

L' intervista

«Pronti a collaborare, ma il testo cambi»

La capogruppo di FI Gelmini: tutelare le categorie professionali, non solo i dipendenti

PAOLA DI CARO

Dalla trincea di Brescia, Bergamo, Milano, dove «bisogna esserci per capire quello che succede, perché altrove non è così, non la senti la morte attorno», Mariastella Gelmini assicura che «da parte nostra c' è stato, c' è e ci sarà sempre spirito di collaborazione». Lo ha detto a tutti i suoi Silvio Berlusconi, sin dal primo momento: «La situazione è terribile, dobbiamo dare una mano, non è l' ora delle polemiche» racconta la presidente dei deputati di Forza Italia. Ma il ruolo del suo partito non sarà quello di dire sempre e solo di sì: «Quella che dovremo esaminare, emendare, cercare di migliorare è di fatto una vera manovra economica, che da 3,6 miliardi iniziali ai quali aveva pensato il governo è passata a 25 come da nostra richiesta. E che più avanti diventerà, grazie anche ai miliardi messi a disposizione dalla Bce e dalla sospensione del Patto di stabilità, come richiesto fin dall' inizio dal presidente Berlusconi, una manovra ancora più imponente per poter far ripartire un Paese oggi in ginocchio». Chiedete voce in capitolo? «Sì, qui è in gioco il futuro dell' Italia. E se sull' approccio all' emergenza sanitaria abbiamo visto anche aspetti positivi nell' azione del governo, non possiamo dire altrettanto sul decreto economico. Che è insufficiente». Cosa non vi convince? «La filosofia dell' intervento del governo è chiara, e in parte certamente corretta: salvaguardare il lavoro dipendente, tutelarlo con cassa integrazione, congedi. Lo abbiamo chiesto anche noi, per tutti i lavoratori. Ma poi c' è moltissimo altro da fare». Qual è la priorità? «Vanno tutelati allo stesso modo le imprese, gli artigiani, i commercianti, le categorie professionali che formano il tessuto produttivo di un Paese che rischia la desertificazione». Cosa chiedete? «Lo stop ai versamenti fiscali non può fermarsi al 31 maggio e va esteso a tutti. È stato assurdo concedere solo pochi giorni di proroga a chi fattura sopra i 2 milioni di euro: quindi stop a versamenti Iva, ritenute d' acconto dei contributi previdenziali e assistenziali, quelli per i premi per l' assicurazione obbligatoria, sia per chi fattura fino a 2 milioni di euro, sia per

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[§24917438§] sabato 21 marzo 2020

Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

chi supera questa soglia, per tutto il periodo dell' emergenza». Poi? «Chiederemo di cancellare la norma che allunga di due anni il tempo a disposizione per gli accertamenti dell' Agenzia delle Entrate: ai cittadini due mesi di tempo e allo Stato due anni? Bisogna pensare a un nuovo inizio. Per non dire della previsione dei 600 euro alle partite Iva in difficoltà, meno di quanto si percepisce per il reddito di cittadinanza, e una tantum addirittura. Non ci siamo proprio». State pensando alle vostre categorie di riferimento? «Pensiamo al grido di dolore di tante categorie che si rivolgono a noi per avere aiuto: i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali sono praticamente ignorati dal decreto. I tanti operatori del turismo hanno trattamenti non adeguati: sugli affitti la misura è completamente insufficiente. Chiediamo siano ascoltate e protette tutte le categorie. Siamo pronti a far valere la loro voce».

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[§24917439§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 53 Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

AMICI ANIMALI NUOVA RUBRICA Il mondo del pet in uno spazio di respiro nazionale: da oggi nasce ...

AMICI ANIMALI NUOVA RUBRICA Il mondo del pet in uno spazio di respiro nazionale: da oggi nasce la rubrica AMICI ANIMALI Contattaci per un preventivo gratuito! Tel. 02.6282.7422 -02.6282.7555 [email protected] C' È POSTA PER TE! Avvenimenti - Ricorrenze Vuoi scrivere un messaggio ad una persona cara che rimarrà impresso e che potrai conservare tra i tuoi ricordi? La rubrica 16 è quella che fa per te! Chiamaci per un preventivo gratuito . Tel. 02.6282.7422 -02.6282.7555 [email protected] EVENTI/TEMPORARY SHOP NUOVA RUBRICA Organizzare e promuovere eventi da oggi è più facile con la nostra nuova rubrica EVENTI/TEMPORARY SHOP Contattaci per un preventivo gratuito! Tel. 02.6282.7422 -02.6282.7555 [email protected] IL MONDO DELL' USATO NUOVA RUBRICA Sei un privato? Vendi o acquisti oggetti usati? Possiamo pubblicare il tuo annuncio a partire da Euro 12 + Iva. Contattaci senza impegno! Tel. 02.6282.7422 - 02.6282.7555 [email protected] IMPIEGATI 1.1 ACCOUNT, inglese fluente. Sales- marketing, approccio consulenziale al cliente, esperto relazione con clienti direzionali, gestione ufficio commerciale/agenti valuta. 338.37.66.816 ACCOUNT. Sales-Marketing. Inglese fluente. Esperto gestione ufficio commerciale BtoB, relazione clienti, creazione reti agenti. Milano. 338.37.66.816 BACK- OFFICE commerciale pluriesperienza, gestione leads - trattative - sconti - gestione ordine - proforma - fattura - incasso - spedizioni-reclami- customer satisfaction. Milano, hinterland - 373.53.18.976 CONTABILE, ventennale esperienza, completa autonomia, contabilità generale, Iva, Intrastat, bilancio. full/part-time Milano 320.81.90.453 IMPIEGATA 50enne customer service, back office commerciale, pluriennale esperienza nel ruolo, ottimo inglese e francese scritto e parlato, disponibilità immediata. 338.92.60.900 RAGIONIERE pluriennale esperienza tematiche aziende in sofferenza, contabilità, bilancio, offresi cell. 353.37.46.870 RAGIONIERE r esponsabile amministrativo, controllo gestione co.ge, Iva, bilanci, Intrastat, adempimenti fiscali, imposte dirette, indirette esperienza venticinquennale, inglese fluente. 338.20.04.416 RESPONSABILE risorse umane, lunga esperienza nel ruolo in aziende italiane e multinazionali, industria e servizi, riorganizzazioni aziendali e operazioni straordinarie, gestione processi di cambiamento, valuta incarichi nord italia 335.77.02.

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[§24917439§] sabato 21 marzo 2020

Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

844 SEGRETARIA / personal-executive assistant/interprete trilingue pluriennale esperienza referenziata disponibilità immediata studi/aziende Milano. 366.32.32.220 SEGRETARIA contabile con esperienza anche part- time, libera subito. [email protected] - 335.56.02.196 AGENTI E RAPPRESENTANTI 1.2 LAUREATO, senior marketing, agente legname per imballaggio costruzione, Piemonte Lombardia, offresi a segherie, disponibile anche altri settori. Cell. 334.92.43.867 OPERAI 1.4 ITALIANO autista non-stop tuttofare, elegante, educato, capacità organizzative, per persone esigenti. Libero. 349.11.96.552 SIGNORA 46enne italiana offresi ad aziende per confezionamento, part-full/time, massima serietà. 338.24.07.700 COLLABORATORI FAMILIARI/BABY SITTER/BADANTI 1.6 ASSISTENZA anziani/collaboratrice domestica, italiana, automunita, esperienza, offresi part/full-time. 347.12.84.595 COLLABORATRICE domestica, esperienza, italiana, flessibilità oraria, fisso, libera impegni. Referenze controllabili. 389.78.54.94 7 DOMESTICO srilankese, pulizia casa, stiro, giardino cerca lavoro. 327.57.11.951 GOVERNANTE, colf per conduzione casa, cucina, agriturismo. Disponibile fissa, full/part time. 338.38.70.803 GUARDAROBIERA stiratrice, domestica, italiana referenziata con esperienza offresi per zona Milano centro. Contattare il 377.09.54.815 SRILANKESE 44enne offresi domestico/badante, pluriennale esperienza, cucina italiana, pulizie, stiro, anche altre mansioni. 329.54.61.858 PRESTAZIONI TEMPORANEE 1.7 DIRIGENTE amministrativo pensionato esaminerebbe proposte collaborazione medie aziende province Milano Bergamo Monza Lecco. Tel. 348.90.09.284 PENSIONATO patente B cerca lavoro libero subito anche mezza giornata, cell. 331.64.90.376 VENDITA 22.1 VENDO letto stile Luigi XV in noce massiccio con comodino comprensivo di cassone, materasso e copriletto. Prezzo 800 Euro. 348.25.22.135Su www.corriere.it PAMELA incontri maliziosi 899.00.59.59. Euro 1,00min/ivato. VM 18. ADL Madama31 Torino.

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[§24917440§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 17 La Stampa Fatturazione Elettronica

Si chiude l' arbitrato: i due figli cederanno il 30% del gruppo alla moglie del fondatore Giuliana Albera e all' altra figlia Marina

Esselunga, fine della saga Caprotti A Giuseppe e Violetta 1,8 miliardi

TEODORO CHIARELLI

TEODORO CHIARELLI La saga di Esselunga e della famiglia Caprotti è arrivata alla parola fine. L' arbitrato su Supermarkets Italiani valuta lintero gruppo 6,1 miliardi e il 30% in mano a Giuseppe e Violetta Caprotti 1,83 miliardi (915 milioni a testa). Si conclude così, la procedura per determinare il valore della società che controlla la catena di supermercati, e mette fine alla controversia fra gli eredi del fondatore Bernardo Caprotti, con l' acquisto da parte della moglie Giuliana Albera e della figlia Marina, socie al 70%, del 30% dei due figli di primo letto del fondatore. Pagamento cash entro 30 giorni dal deposito dell' arbitrato. Il verdetto pende più a favore delle posizioni di Giuseppe e Violetta che valutavano Esselunga 7 miliardi, mentre gli advisor di Marina e la madre Giuliana avevano indicato un valore di 4,14 miliardi. L' esito dell' arbitrato arriva al termine di una proceduta durata 14 mesi nel corso della quale sono emerse visioni notevolmente divergenti sul valore del gruppo di supermercati. Gli arbitri hanno valutato il 100% di Supermarkets Italiani al 31 dicembre 2016. E' il 30 settembre di quell' anno che a 91 anni muore Bernardo Caprotti lasciando nel testamento il 70% della società alla seconda moglie e alla figlia Marina e il restante 30% a Giuseppe e Violetta senza potere né posto in consiglio di amministrazione. Inoltre La Villata, società che detiene gran parte del patrimonio immobiliare del gruppo, è assegnata per il 22,5% ciascuno ai due figli di primo letto e il restante 55% a Giuliana e Marina. Imprenditore geniale e visionario, esponente di una ricca famiglia di industriali tessili lombardi, Bernardo Caprotti conosce negli anni Cinquanta Nelson Rockefeller con il quale nel 1957 fonda a Firenze, insieme a un terzo socio, Marco Brunelli, Esselunga. La catena si espande nel Nord Italia, soprattutto a Milano e in Lombardia, facendo conoscere agli italiani in pieno boom economico la grande distribuzione organizzata basata sul supermercato: grandi negozi con reparti dedicati ai vari specifici settori, frutta e verdura, pasta, gastronomia, salumeria, drogheria, carni, vini. Un modello di business perfezionato con gli anni e ancora oggi ammirato, studiato, copiato dai concorrenti. Ma anche, e soprattutto, una macchina da soldi, un gruppo che macina utili e che oggi fattura quasi 8 miliardi. E che aveva fatto di Caprotti uno degli uomini più ricchi d' Italia. Geniale, innovativo e visionario, Caprotti è stato anche un imprenditore controverso e duro. Per decenni sui giornali non esistevano sue fotografie. Per questo pochissimi erano in gradi di riconoscerlo. Tanta da diventare il terrore dei dipendenti: maniaco della soddisfazione del cliente, si aggirava in incognito e indisturbato nei suoi store e annotava le cose che non andavano. Per i responsabili le

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[§24917440§] sabato 21 marzo 2020

La Stampa Fatturazione Elettronica

conseguenze erano terribili. Il suo volto divenne improvvisamente noto quando decise di lanciare la sua personalissima crociata contro le Coop rosse, accusate di concorrenza sleale. Scrisse un libro, distribuito anche nei supermercati, diventato presto un best seller e lo promosse personalmete in tutto il Paese. Il titolo? Tutto un programma: "Falce e carrello". Con i figli, in particolare Giuseppe e Violetta, fatti entrare in azienda e poi clamorosamente cacciati, è stato durissimo, al limite dello stalking. Al contrario non ha lesinato denari in opere di beneficenza e di filantropia ed è stato generosissimo con i suoi più stretti collaboratori: alla segretaria di una vita, Germana Chiodi, ha lasciato 75 milioni. Quasi inevitabile che all' indomani dell' apertura del suo ricchissimo testamento si scatenasse la guerra tra i due rami della famiglia. A giugno 2017 viene sottoscritto un accordo con il quale Giuseppe e Violetta vendono il proprio 45% di La Villata a Esselunga. L' accordo prevede al contempo per i due fratelli la possibilità di liquidare il 30% in Supermarkets Italiani tramite la quotazione in Borsa della società o un' opzione call per le azioniste di maggioranza, ossia il diritto di acquisto della partecipazione di minoranza, col conseguente obbligo di Giuseppe e Violetta a cedere le proprie azioni in caso di esercizio dell' opzione. A gennaio 2019 Giuliana Albera e Marina Caprotti decidono di esercitare la call. Comincia così l' arbitrato, che doveva durare tre mesi e portare a una valutazione dell' azienda al 31 dicembre 2016. I tempi si sono però allungati: quattro mesi solo per nominare i tre arbitri e mettere a punto il relativo mandato. Il delicato incarico è stato affidato a Mario Cattaneo per Giuseppe e Violetta, Gualtiero Brugger per Giuliana e Marina, Enrico Laghi d' accordo tra le parti. Ieri la decisione del collegio arbitrale che ha messo la parola fine, salvo improbabili impugnative, alla dinasty. - © RIPRODUZIONE RISERVATA La guerra fra gli eredi di Bernardo Caprotti ha tenuto a lungo in sospeso il destino del gruppo Esselunga la storia ANSAStefano ScarpiellogiochiANSA Giuseppe Caprotti Marina Caprotti.

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[§24917441§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 12 Il Messaggero Fatturazione Elettronica

Le fabbriche della Ferrari per costruire i respiratori

IL PIANO ROMA L' intero paese è mobilitato. Nei momenti difficili l' Italia si ricompatta, dando dimostrazione di grande solidarietà e anche di efficienza. Certo, solo un mese fa, nessuno avrebbe mai pensato che la fabbrica della Ferrari, da dove escono le auto più belle del mondo, si sarebbe messa a realizzare respiratori polmonari per le unità di terapia intensiva. Il piano non è ancora definito, ma è qualcosa in più di un' idea e ci sono già stati incontri e riunioni per definire con la massima rapidità il progetto operativo, un blitz da fare al volo che in tempi normali aziende con un così alto livello di efficienza e qualità impiegherebbero mesi. Ma, si sa, quando si è con l' acqua alla gola la catena di comando si accorcia e le decisioni diventano rapidissime. L' atmosfera è quella della Motor Valley, dove c' è l' eccellenza del made in nel campo dell' elettronica e della meccanica. L' EMERGENZA La Siare Engineering, un' azienda emiliana che produce questi tipi di apparecchi per ospedali specializzati (venduti soprattutto all' estero), nei giorni scorsi è stata contattata dal governo per interrompere le esportazioni e potenziare al massimo la produzione per rispondere all' emergenza del coronavirus. Se l' epidemia dovesse accelerare, l' unica risposta sarebbe di disporre del maggior numero possibile di apparati che aiutano la respirazione. La Siare abitualmente ha 35 dipendenti e fattura circa un milione al mese ma l' obiettivo attuale che ha richiesto la Protezione Civile è di assemblare 125 respiratori salvavita a settimane, duemila entro luglio. Dal territorio la situazione emergenziale è rapidamente risalita fino a Torino dove c' è la sede di Fca e, soprattutto, della Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla, fra l' altro, Fiat Chrysler, CNH e Ferrari e fino all' anno scorso anche la Magneti Marelli. Fca, Ferrari e Marelli, in questi giorni con le linee ferme per non esporre gli operai al contagio e per gestire il fermo di mercato (problema che non ha il Cavallino che ha i suoi modelli con un' attesa media di oltre un anno), si sono messe a disposizione e ora si sta studiando il tipo più adatto di intervento. Si va dall' utilizzo di alcuni macchinari per le produzione, al potere contrattuale della grande azienda sui fornitori, dalla messa a disposizione di personale specializzato fino ad ospitare parte della produzione negli impianti. Giorgio Ursicino © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917442§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

Mercati Italia - Altre Piazze del Venerdì

Firenze La camera di Commercio e la Borsa merci di Firenze comunicano i seguenti prezzi validi al 20/03/2020. Prezzi in . Vini Prezzi all' hl. per partite f.co produttore locale, gradazione e denominazione come da disciplinare, Iva escl. Chianti 2016 125-155; 2017 125-150; 2018 105-138; 2019 95-130. Chianti classico 2015 275-315; 2016 275-315; 2017 270-320; 2018 270-310; 2019 270-315. Vino rosso prod. 2019 10-11 gr. non quot.; prod. 2019 11-12 gr. non quot.; prod. 2019 oltre 12 gr. 4,80-5,80. Rosso toscano prod. 2018 12 gr. 80-100; prod. 2019 12 gr. 75-95. Toscano bianco prod. 2018 gr. 12 non quot.; prod. 2019 oltre 12 gr. 85-100. Toscano Sangiovese prod. 2018 12 gr. 85-105; prod. 2019 12 gr. 85-100. Oli commestibili Prod. locale prov. di Firenze, partite da produttore, f.co luogo produzione, a grossista. Olio extra vergine d' oliva atto a divenire I.G.P. toscano ac max 0,6% nuovo raccolto 2019/2020 8200-8500; d' oliva atto a divenire I.G.P. toscano "Colline di Firenze" ac max 0,5% campagna 2018/2019 non quot.; d' oliva atto a divenire D.O.P. Chianti Classico ac.mass. 0,4% 2019/2020 12500- 14500; ac. max 0,8% non quot.. Extra vergine Puglia ac. mass. 0,8% camp. 2019/2020 3000-4100. Altre prov. naz. prezzi all' ingrosso, merce f.co arrivo in cisterna. Olio extra vergine d' oliva ac. max 0,8% non quot.; d' oliva ac. max 0,8% Sicilia camp. 2019/2020 4000-4400; d' oliva ac. max 0,8% Abruzzo non quot.. Prezzi da grossista importatore a grossista locale per merce in cisterna. Extra vergine d' oliva ac. max 0,8% prov. Grecia camp. 2019/2020 2350-2900; contingentato prov. Tunisia 1900-2000; prov. Spagna Borgas camp. 2019/2020 2300-2500; altre prov. Spagna camp. 2019/2020 2200-2300; olio extravergine ol. ac. mas. 0,8% - Arbequino (E) camp. 2019/2020 2450-2700. Olio d' oliva raffinato ac. max 0,50% in cisterna 1920-1950. Olio di sansa d' oliva raffinato ac. max 0,50% cist. 1100-1120; greggio bassa ac. 5/10% ad esano non quot.; ac. 10/15% ad esano 770-820. Oli di semi in cisterna: arachide 1800-1810; girasole 900-910; girasole H.O. 1100-1120; mais 1300-1310. Montichiari Prezzi relativi al mercato del 06/03/2020. Iva esclusa. Bovini Da macello: vacche I qualità Frisona 1-1,10; II qualità 0,80-0,90; III qualità 0,60-0,70. Vitelloni Frisoni I qualità 24/30 mesi 1,50-1,60; fino 24 mesi 1,50-1,60; incroci nazionali I qualità 2,02-2,32. Manze Scottone Incroci Nazionali I qualità 2-2,30; scottone Nazionali I qualità fino a 30 mesi 1,10-1,

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[§24917442§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

15; oltre 30 mesi 0,95-1,10; da macello Charollaise 2,56-2,66; da macello Limousine 2,83-2,93; da macello incrocio francese (bionde) 2,53-2,63. Vitelloni da macello incrocio francese (biondi) 2,31-2,41; pezzato rosso 2,05-2,15; polacchi 1,94-2,04; Charollaise 2,45-2,56; Limousine 2,62-2,72. Femmine da ristallo Charollaise ed incroci kg.280-320 2,66-2,76; Limousine kg.280-320 2,87-2,97. Maschi da ristallo Limousine kg.300 3,01-3,11; Charollaise kg.300 2,83- 2,93; da ristallo incroci Fr.(char. x ubrac) kg.300 2,83-2,93; da ristallo incroci Fr.(saler x char) kg.300 2,63-2,73; Limousine kg.400 2,69-2,79; Charollaise kg.400 2,59-2,69; Incroci Fr.(char x ubrac) kg.400 2,59-2,69; Incroci Fr.(saler x char) kg.400 2,54-2,64. Vitelli baliotti incroci naz./Blu Belga kg.50/60 I qual. 2,40-3,50; baliotti nazionali I 56/60 kg. I qual. 1,10-1,20; 45/55 kg. I qual. 0,80-0,90; polacchi svezzamento 60 kg. 3,70-4; da carne bianca Frisoni I qualità 2,55- 2,70; incroci extra 3,55-3,80; Simmenthal 2,85-3,05; polacchi P.N. I qualità 2,85-2,90; polacchi P.N. II qualità 2,10-2,30; incroci nazionali 3,25-3,45. Equini Puledri lattoni I qualità non quot.; II qualità 2,05-2,15. Sopranno inf. ai 2 anni I qualità 1,80-1,90. Muli-asini I qualità 1,55-1,72; II qualità 1,20-1,28. Cavalli da macello I qualità 0,83-0,90; II qualità 1,83- 1,97; III qualità (magri) non quot.. Padova Listino della CdC di Padova, rilevato il 28/02/2020. Vini Vini: prod. 2019 merce nuda alla cantina del produttore con grad. sup. a gradi 8,5. Al lt; Colli Euganei bianchi DOC 0,80-0,85; Colli Euganei Pinot bianco e Chardonnay DOC 0,85-0,90; Colli Euganei Serprino DOC 0,90-1; Colli Euganei Moscato DOC 1,10-1,20; Colli Euganei Fior d' Arancio DOCG 1,30-1,40; Colli Euganei Merlot e Rossi DOC 0,85-0,90; Colli Euganei Cabernet DOC 0,95-1; Friularo DOCG Bagnoli non quot.; Glera atta a Prosecco DOC 1,50-1,55; Glera atta a Prosecco DOC Biologico 2-2,10; Glera IGT 0,40-0,45; Pinot grigio atto a DOC delle Venezie 0,70-0,75; Pinot grigio atto a DOC delle Venezie Biologico 1,45-1,55; Moscato IGT Veneto 0,80-0,85; Raboso IGT Veneto. All' ettogrado 6-6,30; Merlot ( gr 10-12 ) IGT Veneto 5,05-5,50; Cabernet (gradi 11-12) IGT Veneto 5,95-6,35; Vino rosso 4,10-4,55; Vino bianco 3,70-4; Rosso ( gr 10-12 ) IGT Veneto 4,70-5; Bianco ( gr 10-12 ) IGT Veneto 4-4,45; Pinot bianco IGT Veneto 6,10-6,60; Chardonnay bianco IGT Veneto 6-6,40; Mosto concentrato rettificato (franco arrivo). Al gr. Brix x 0,6 3,60- 3,70. Parma Prezzi rilevati il 20/03/2020 merce f.co Parma. Iva esclusa, prezzi in . Conserve vegetali Derivati del pomodoro : Triplo concentrato A - mercato naz. (res. refratt. min. 36%): fusti sterili o sim., p. netto il kg. 1,10-1,35; barattoli di marca 1/2 kg. nom. cad. 0,76-0,83; barattoli di marca 5/1 kg. nom. cad. 5,46-5,62; tubetti di marca 100 g. p. netto cad. 0,35-0,40; tubetti di marca 185 g. p. netto cad. 0,48-0,53; tubetti di marca 200 g. p. netto cad.

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[§24917442§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

0,49-0,54; tubetti di marca 280 g. p. netto cad. 0,73-0,80. Doppio concentrato A - Mercato naz. (res. refratt. min. 28%): in fusti sterili o similari, peso netto CB kg 0,80-0,85; peso netto HB kg. 0,81-0,86; in sacchi sterili peso netto 10 kg. cad. 10,50-10,90; 20 kg. cad. 21-22; barattoli di marca (nom) kg. 1/5 cad. 0,29-0,33; 1/2 kg. cad. 0,69-0,77; 4/4 kg. cad. 1,33-1,38; 5/2 kg. cad. 2,70-2,91; 3/1 kg. cad. 3,13-3,42; 5/1 kg. nominale CB cad. 4,83-5,14; 5/1 kg. nominale HB cad. 5,25-5,61; tubetti di marca 130 g. p. netto cad. 0,38-0,42; tubetti di marca 150 g. p. netto cad. 0,39-0,44; tubetti di marca 200 g. p. netto cad. 0,45-0,48. Semplice concentrato (r.r. min.18%) Esportaz.: fusti sterili e sim. p. netto HB 0,62-0,67. Passata (r.r. min.7%): in scatole 3/1 kg. nominale cad. 1,47-1,63; bottiglie 700 gr. p. netto cad. 0,42-0,51; in sacchi sterili da 20kg 9,25-10,50; in fusti sterili o similari residuo refrattometrico 8% 0,43-0,51; in fusti o similari residuo refrattometrico min. 12% 0,46-0,54. Pizza sauce 12% - 14% in fusti sterili o similari 0,48-0,53; in barattoli da marca da 5/1 kg nominali 2,95-3,20. Polpa di pomodoro (pomodori triturati) (resid.refratt.min. 5%) fusti sterili e sim. p. netto 0,41-0,46; 10 kg 5,45-6,01; 15 kg 8,10-8,78; barattoli di marca (nom) 1/2 kg cad. 0,38-0,43; 4/4 kg cad. 0,63- 0,70; 3/1 kg cad. 1,37-1,63; 5/1 kg 2,29-2,54. Polpa di pomodoro cubettata : (r.r.min. 5%) 10/14 in fusti sterili e similari, p. netto kg. 0,44-0,50; 16/20 in fusti sterili e similari , p. netto kg. 0,45-0,51. Residui del pomodoro Bucce, semi e cellulosa: umidita 10% circa non quot.. Caseari Zangolato di creme fresche per burrificazione euro/kg 1,05. Siero di latte (quotazione mensile) residuato della lavoraz. del formaggio grana, per uso zootecnico 2,10-2,20; raffreddato per uso industriale 6,50-8. Parmigiano-Reggiano Prezzi del 13.03: fra 0-1 per lotti di partita: produzione minimo 30 mesi e oltre 11,30-12,05; produzione minimo 24 mesi e oltre 10,20-11,05; produzione minimo 18 mesi e oltre 9,50- 10,15; produzione minimo 15 mesi e oltre 8,60-9; produzione minimo 12 mesi e oltre 8-8,35.

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Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

Salumi Da produttore a distributore all' ingrosso. Prezzi f.co stabilimento produttore (stagionatore), pronti consegna e pagamento, kg/. Prosciutto "di Parma" con osso da produttore a venditore per lotti selezionati con 16 mesi e oltre di stagionatura, da 9 a 11 kg 12,60-13,90; alla produzione per partite intere inferiore a 8,5 kg 5,80-6,40; da 8,5 a 9,5 kg 6,40-7; da 9,5 kg e oltre 7,05-9,05. Prosciutto crudo nazionale stagionato con osso per partite intere inf. a 9 kg 5,40-5,70; da 9 kg e oltre 6-6,55. Prosciutto crudo con osso inf. a 7 kg 4,70-4,90; da 7 a 8 kg 5,10-5,30; da 8 kg e oltre 5,30-5,60. Salame di Felino IGP 12,70-14,80. Coppa di Parma IGP 11-11,50. Pancetta di Parma c.c. stagionata 9- 9,50. Udine Listino della C.d.C. di Udine rilevato il 06/03/2020. Prezzi in . Cereali Prezzi da produttore a commerciante o industriale, f.co autocarro partenza, min. 250 q.li, merce nuda pronta consegna e pagamento per tonn., Iva escl. Frumento tenero buono mercantile um. 14% ps 77/78 191-194; mercantile ps 70/75 184-188. Mais ibrido giallo um. 14% 162-164; uso energetico non quot.. Soia nazionale (um. 13%, impurità 2%) 352-355. Orzo naz. vestito (um. 14% p.s 60/63) 162-167; p.s. 54/59 154-159. Farine Manitoba tipo "0" 560-565; di grano tenero ad alto tenore di glutine con caratt. max di legge: tipo "00" 475-480; tipo "0" 470-475; di frumento tipo "00" (in sacchetti, 1000 pezzi) 765-775; bramata gialla 485-490; bramata bianca 635-640; fioretto gialla 485-490; spezzato di granone degerminato rinfusa f.co partenza 255-257. Crusca sfusa grano tenero 117-118; sacco carta, tara merce 159-160. farinaccio sfuso grano tenero 148-149; sacco carta, tara merce 180-181. Bologna Rilevazione del 19/03/2020 . Pronta consegna, Iva esclusa (prezzi t/). Cereali Prezzi in Euro/t, p.ta consegna, f.co partenza Bologna e/o prov. limitrofe emiliano romagnole, Iva esclusa. Franco partenza Bologna: Frumento tenero prod.naz. 2018: n.1 speciali di forza p.s.80 215-220; n.2 speciali p.s 79 201-206; n.3 fino p.s.78 201-204; n.4 buono mercantile p.s.76 192-195; n.5 mercantile p.s.73/75 185-187. Frumento duro prod. Nord 2018 fino p.s.79 265-270; buono mercantile p.s.77 255-260; mercantile p.s.75 238-243. Sorgo bianco nazionale 178-180. Semi di soia nazionali 359-361. Farine di grano tenero naz. caratt. sup. rinfusa: tipo 0 (W160/180) 320-340; Tipo 0 (W220/250) 360-380; Tipo 0 (W300) 380-420; Tipo 00 (W300) 390-430. Franco arrivo Bologna: Frumento tenero estero nazionalizzato: N.Spring 285-288; Canada Western Red Spring 285-287; francese p.s.76 non quot.; comunitario p.s.76 non quot.; austriaco I qual.p.s.79 235-238; austriaco III qual. P.s.78 non quot.; tedesco p.s. 79 non quot.; tedesco p.s. 78 non quot.; tedesco p.s. 75 non quot.. Frumento duro naz. Centro 2018 fino p.s.79 279-284; buono mercantile p.s.77 269-274; mercantile p.s.75 254-259; estero non quot.. Granoturco secco um. 14% nazionale uso zootecnico 183-185; con caratteristiche 187-189; comunitario uso zootecnico con caratt. non quot.-189; non comunitario uso zootecnico 188-189; uso energetico non quot.. Cereali minori e leguminose: Avena rossa 169-179. Orzo p.s. 58/61 169-174; p.s. 62/64 176-179; p.s. 65 e oltre 181-184; estero non quot.

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[§24917442§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

. Sorgo estero non quot.. Frumento uso zootecnico 205-216. Pisello proteico naz. non quot.; estero 252-254. Farro naz. in natura 240-250. Favino nazionale 290-295. Farine e cruscami Sfarinati di grano duro: semola con caratt. di legge 410-415; con caratt. superiori 475-480. Cruscami di tenero: crusca e cruschello 132-134; tritello 138-139; farinaccio 158-161; cubettato 135-137; estero non quot.; crusca e cruschello sacchi 172-174; tritello sacchi 178-179; farinaccio sacchi 191-196. Cruscami di duro: crusca, cruschello, tritello 129-131; cubettato 135-137; farinaccio 135- 137; farinetta 197-199. Farine di estrazione: Soia tostata integrale naz. 44% prot. OGM 388-389; integrale estera 44% prot. OGM 385-386; decorticata naz. OGM 397-399; decorticata estera OGM 395-397; integrale naz. 44% prot. NON OGM 397-400; integrale estera 44% prot. NON OGM non quot.; decorticata naz. NON OGM 447-450; decorticata estera NON OGM non quot.. Girasole integrale 179-182; proteico estero 228-230. Colza 257-260. Semi oleosi: soia estero OGM non quot.; tostato OGM 387-390. Girasole nazionale non quot.. Prodotti vegetali Erba medica cubettata prot. 17% 228-233; cubettata prot. 16% 205-210; cubettata prot. 14% 185-190; in balloni 90% medica 230-240; in balloni 50% medica 190-200; in balloni 20% medica 185-195. Paglia trinciata depolverizzata in balloni 130-135; cubettata 120-125. Fieno cubettato prot. 10% 135-140; cubettato prot. 8% 123-125. Melasso Canna da zucchero 195- 196. Barbabietola da zucchero 192-195. Agricoltura biologica Agricoltura biologica prod. Nazionale: Frumento tenero uso alimentare p.s.75/78 270-285; tenero estero uso alimentare p.s.78 non quot.; duro uso alimentare p.s.78 410-420. Orzo p.s. 62/63 non quot.-195; estero p.s. 62/63 non quot.. Farro dicocco in natura 380-400; Spelta in natura non quot.. Granoturco uso alimentare 280-300; uso zootecnico 260-280. Cruscami di frumento 185-195. Seme di soia um. 13% 640-650. Erba medica disidratata cubettata prot. 16% 235-245; in balloni 90% medica 265-270. Risoni e risi Prezzi in Euro/t, p.ta consegna, f.co partenza Bologna e/o prov. limitrofe emiliano romagnole, Iva esclusa. Risoni: (merce sfusa, al netto dei diritti di contratto ENR) Arborio /Volano 355-375; Carnaroli e similari 385- 433; Baldo e similari 400-420. Risi (f.co partenza riserie, min. sfuso/max. confezionato) : Arborio 715-795; Baldo 770- 850; Ribe 595-675; Lido, Savio e similari 595-675; Indica 510-590; Originario 670-750; Ribe parboiled 675-755. Sottoprodotti del riso: (f.co partenza riserie, rinfusa) corpetto 365-375; mezzagrana 340-360; grana verde 235-250; farinaccio 148-150; pula vergine 110-115; lolla 70-80.

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[§24917443§] venerdì 20 marzo 2020

italiaoggi.it

Fatturazione Elettronica

Ventuno ordini professionali: il decreto Cura Italia ignora il ruolo di 2,3 mln di professionisti

Cup e Rpt a lavoro per un pacchetto di richieste da presentare al governo: no a interventi a pioggia, ma provvedimenti mirati

I professionisti italiani contro il Governo. "Il Decreto "Cura Italia" ha deliberatamente ignorato i professionisti ordinistici, non riconoscendo il ruolo svolto da ben 2,3 milioni di professionisti italiani. Così facendo il Paese rischia di pagare un prezzo altissimo, soprattutto quando arriverà il momento di rimetterlo in piedi". E' la denuncia emersa nel corso di un incontro delle professioni riunite oggi da Cup e Rpt. Per queste ragioni, nei prossimi giorni i rappresentanti delle 21 professioni ordinistiche riunitesi oggi lavoreranno ad un pacchetto di proposte unitario. Intanto è stato chiesto un incontro urgente ai ministri del Lavoro e delle Finanze. "I professionisti devono riaffermare il proprio ruolo e parlare con un' unica voce. Non hanno bisogno di interventi a pioggia ma di una serie di interventi precisi, mirati. Chiarendo le modalità di applicazione dell' art.44 (Reddito di ultima istanza) e quindi la disponibilità di risorse per i professionisti. Ma anche, mettendo le proprie Casse previdenziali nelle condizioni di intervenire in maniera forte e risolutiva, utilizzando risorse proprie. Basterebbe rendere disponibili tutte le somme della ingiusta doppia tassazione delle Casse (stimabile in 1 miliardo di euro), per un anno, che potrebbero alimentare provvedimenti importanti per la ripresa degli studi professionali ed a ristoro della crisi", sostengono Cup e Rpt. Poi "servono interventi nella direzione del rinvio del pagamento delle tasse, dell' eliminazione della ritenuta d' acconto, diventata anacronistica dopo l' introduzione della fattura elettronica". Alla riunione, coordinata da Marina Calderone (Presidente CUP e Consulenti Lavoro) e Armando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente Ingegneri), hanno partecipato 21 ordini professionali: Agronomi (Diamanti), Agrotecnici (Bruni), Architetti (Cappochin), Assistenti sociali (Gazzi), Attuari (Crenca), Chimici e Fisici (Orlandi), Consulenti del Lavoro, Commercialisti (Miani), Geologi (Peduto), Geometri (Savoncelli), Giornalisti (Ferro), Infermieri (Aceti), Ingegneri, Ostetriche (Vicario), Periti agrari (Braga), Periti industriali (Esposito), Psicologi (Lazzari), Spedizionieri doganali (Silonos), Tecnici di Radiologia Medica (Pelos), Tecnologi alimentari (Aspesi), Veterinari (Penocchio).

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[§24917444§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

L' INTERVISTAALBERTO FORBITI

«Abbiamo ancora pochi giorni di autonomia»

L' ad di Riva & Mariani: «I nostri tecnici usano circa 20mila mascherine al mese»

J.G.

Milano «Noi? I nostri tecnici per lavorare sugli impianti usano circa 20mila mascherine al mese, e in una gestione normale avevamo una rotazione di magazzino che assicurava la scorta di un mese. Ma adesso sono quasi finite, abbiamo una decina di giorni di autonomia e poi non potremo più lavorare sugli impianti», descrive Alberto Forbiti, amministratore delegato della Riva & Mariani di Milano, 730 addetti, fondata nel '37 e oggi una delle maggiori aziende di costruzioni e manutenzioni ingegneristiche con una specializzazione formidabile nell' energia, nel petrolio e gas, nei grandi impianti e nella chimica. Forbiti, quale attività svolgono le imprese come quella che lei amministra? Quelli strategici sono impianti complessi, non passa giorno che non ci sia bisogno di un intervento piccolo o grande. E vanno fatti funzionare. Da anni ormai le aziende industriali preferiscono far gestire da imprese esterne le attività ingegneristiche e la conduzione degli impianti, cioè quelle attività che un tempo venivano seguite direttamente da dipendenti interni. Che cosa produce il contagio da coronavirus sul settore impiantistico? Molte aziende industriali strategiche hanno deciso di rinviare le manutenzioni straordinarie agli impianti e hanno ridotto gli interventi alle sole urgenze per riparare le avarie più serie. Così noi, come anche tutte le altre aziende come la nostra, abbiamo programmato con i nostri clienti una riduzione dell' attività per ridurre i contatti. Oggi 20 marzo sono attivi 322 dei 744 dipendenti a ruolo il 2 marzo. Cerchiamo di evitare sovrapposizioni nelle mense, negli spogliatoi, sugli impianti. Sono così importanti queste mascherine, Forbiti? Noi e i nostri colleghi del settore lavoriamo con attività pericolose su impianti difficili come quelli sottoposti alla normativa Seveso sui rischi di incidente rilevante. Coibentatori, i saldatori, persone che lavorano con le frese e nell' elettrostrumentale. Senza maschere protettive quegli impianti non possono essere fatti funzionare al meglio e di questo ne sentiamo tutti la grande responsabilità e ci vi sono rimaste poche mascherine. Non si trovano. Non esistono più sul mercato, come mancano a medici e infermieri così mancano ai nostri addetti che hanno il dovere di lavorare ma il diritto di lavoravi in sicurezza. Noi stiamo razionando la nostra scorta

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[§24917444§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

aziendale, ma chi lavora sulle linee deve essere protetto. Ma stanno per finire le scorte. E allora? Senza maschera protettiva non si lavora, e basta. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917445§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 8 Corriere della Sera Fisco e Dichiarazioni

«I miei genitori morti in 48 ore E io sono ricoverato in ospedale»

BARBARA GEROSA

Lecco «Quando li ho visti l' ultima volta erano insieme sul letto, nella loro stanza. La mamma non era cosciente già da un paio di giorni, il papà la guardava, le stringeva la mano e la chiamava per nome. Nemmeno il coronavirus ha potuto dividerli, sono morti a pochi giorni di distanza uno dall' altro, in qualche modo non si sono mai lasciati». Sergio Locatelli, 67 anni, parla con un filo di voce. È ricoverato all' ospedale di Gravedona, anche per lui il tampone ha dato esito positivo. Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma in tre giorni ha perso entrambi i genitori. Viveva con loro in una palazzina di Ballabio, paese all' imbocco della Valsassina dove a lungo è stato comandante della polizia locale. La sorella e il cognato, ora in quarantena, al piano superiore, lui con il papà e la mamma nell' appartamento sotto. La casa che ha dovuto lasciare domenica quando due ambulanze hanno portato via prima lui e poi il padre, Maurilio Locatelli, morto giovedì sera all' età di 94 anni all' ospedale di Erba. La donna, Luigia Fondra, 83 anni, malata da tempo e con gravi patologie pregresse, si è spenta lunedì, nel suo letto, troppo gravi le sue condizioni per pensare anche solo di spostarla. Ad accudirla nelle ultime ore la figlia Rosanna, che oggi racconta di quel grande amore durato 70 anni che nemmeno il virus ha potuto spezzare. «Mamma era bellissima. A quindici anni, mentre lavorava come cameriera nell' osteria del paese, ha conquistato papà con un sorriso. Lui, che era molto più grande di lei, l' ha sposata subito: 68 anni di matrimonio. Non si sono più lasciati. Si cercavano sempre, incapaci di allontanarsi anche solo un istante. "La mia Isa", diceva papà, continuava a chiamarla, lucido fino all' ultimo, anche quando l' ambulanza lo ha portata via. Forse sapeva che non si sarebbero più rivisti». Sembra di intravederli, emozionati come il giorno delle nozze: anziani si tenevano ancora per mano, ancor più quando la malattia aveva colpito duramente una prima volta Luigia. Lui, imbianchino in una storica ditta lecchese, appassionato di bicicletta e di musica, sempre accanto alla sua bellissima Isa. «Caro nonno, non hai proprio saputo resistere vero? Hai voluto a tutti i costi seguire la tua amata, perché tu lo sapevi. Anche se eri in ospedale senza ricevere notizie dei tuoi cari, tu lo sapevi. Sapevi che la nonna era volata via ed è questo che fa l' amore, un amore che dura da una vita. Ti fa volare via insieme. Perché diciamo la verità, senza di lei non saresti mai potuto stare. Questo virus ha colpito anche te e dopo la nonna ti ha portato via», scrive la nipote Luisella su Facebook. Rammenta i momenti trascorsi insieme: «Quando aprivi il portafoglio e mi mostravi le tue fotografie segrete che profumavano di storia o mi raccontavi i giorni bui della guerra. E la nonna con il sapore

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[§24917445§] sabato 21 marzo 2020

Corriere della Sera Fisco e Dichiarazioni

delle torte e il carattere deciso, sempre al tuo fianco: ti aveva scelto quando era poco più che una bambina». Tra i ricordi e il dolore ci sono quegli ultimi giorni difficili persino da raccontare. A farlo è Sergio da un letto di ospedale. Non c' è rabbia nelle sue parole, solo rassegnazione. «La prima ad avere la febbre è stata mamma, ma le sue condizioni erano critiche anche prima del virus, che però non le ha lasciato scampo - spiega -- Poi, anche io e papà ci siamo ammalati: non riuscivamo a respirare. Abbiamo chiamato i numeri per l' emergenza, ci hanno tenuti monitorati per un paio di giorni.Domenica la situazione è precipitata, ho telefonato al 112 e sono venuti a prenderci. Per mia madre però non è stato disposto il ricovero, era troppo grave, l' hanno solo sedata. Saperla lì, a morire sola, mi ha straziato il cuore, mia sorella non ce l' ha fatta, nonostante le fosse stato vietato di avvicinarla, è scesa da lei e le è stata accanto. Mio padre non si dava pace. Non so come siano riusciti a convincerlo a venire via. Non l' ho più sentito, né visto. Giovedì sera la telefonata dei medici che mi annunciavano la sua morte. Io non so se ce la farò a sconfiggere questo mostro che mi ha strappato entrambi i genitori, ma soprattutto non so come potrò rimettere piede in quella casa dove sono cresciuto e ho vissuto tutta la mia vita. Con loro». Nessun funerale, il coronavirus non lo consente. Il feretro di Maurilio però questa mattina passerà sotto la casa della figlia per un ultimo saluto prima della tumulazione. Poi tornerà tra le braccia della sua Isa.

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[§24917446§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 13 La Nazione Fisco e Dichiarazioni

Silvio Berlusconi (presidente Forza Italia)

«Più infrastrutture e tagli alle tasse»

1 - «Spero che nelle prossime ore, come per primi avevamo chiesto, siano sospesi i pagamenti delle tasse previsti per ieri - afferma l' ex premier Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia -. Ma non basta. Occorre varare l' eliminazione delle spese pubbliche inutili e un netto taglio delle tasse, a partire dall' immediata abrogazione dell' Irap e dall' introduzione di una 'flat tax' intorno al 15%. È necessario anche un forte abbattimento dei troppi vincoli burocratici che ostacolano e bloccano ogni iniziativa. Ancora: l' una tantum di 600 euro per il lavoro autonomo è davvero insufficiente. Si deve varare una forma di sostegno del reddito proporzionata all' ultima dichiarazione dei redditi». 2 - «La fase di ricostruzione può diventare un' occasione di rilancio per la nostra economia solo a condizione di un vero choc fiscale e infrastrutturale. Dobbiamo utilizzare tutta la flessibilità che ci viene concessa dall' Europa per ridurre le tasse e dare attuazione ad un grande piano di infrastrutture. Penso anche a un piano casa come quello che fu varato dal mio governo». 3 - «L' Europa deve dimostrare di essere una comunità solidale basata su valori condivisi e non la somma di miopi egoismi nazionali. In concreto, è bene che finalmente la Banca Centrale europea, dopo le infelici dichiarazioni dei primi giorni, si sia mossa dando ossigeno ai mercati con il piano di acquisti di titoli anti-pandemia per 1100 miliardi di Euro, ma sono indispensabili anche lo sblocco dei fondi del Mes, senza condizioni, come salva Europa e un forte intervento della Bei per un grande piano di infrastrutture, funzionale al rilancio del sistema economico». 4 - «No, io non credo che servirà mantenere un clima di unità nazionale anche nel dopo. Oggi ci confrontiamo con il governo con spirito costruttivo perché è in gioco la salute e la vita degli italiani, ma la nostra visione del futuro rimane alternativa a quella della sinistra. Oggi siamo in guerra e in guerra si deve lavorare per il bene comune». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917447§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Determinazione dell' IVA evasa solo sulla base dei costi effettivamente documentati

Accogliendo il ricorso di un imprenditore, la Cassazione, nella pronuncia n. 10389/2020 ha precisato che, ai fini della configurabilità dei reati in materia di IVA, la determinazione della base imponibile , e della relativa imposta evasa, deve avvenire solo sulla base dei costi effettivamente documentati, non rilevando l' eventuale sussistenza di costi non documentati. È, invece, possibile tenere conto di tali ultimi costi nelle ipotesi di reati concernenti le imposte dirette. Ciò in quanto l' imposta sul valore aggiunto è collocata in un sistema chiuso di rilevanza sovranazionale , che prevede la tracciabilità di tutte le fatture, attive e passive, emesse nei traffici commerciali, a nulla rilevando l' eventuale sussistenza di costi effettivi non registrati che, invece possono essere considerati con riferimento alle imposte dirette, non vincolati al rispetto di stringenti oneri documentali ( cfr . Cass. n. 53980/2018 e Cass. n. 38684/2014 ). Nel caso di specie era stata emessa un' ordinanza di sequestro per circa 400.000 euro a fronte della contestazione del reato di omessa dichiarazione previsto dall' art. 5 del DLgs. 74/2000, stante la mancata presentazione di dichiarazioni fiscali sia relative all' IVA che all' IRPEF. Il provvedimento del Tribunale del riesame aveva, tuttavia, preso in considerazione unicamente i costi documentati sostenuti dal contribuente come ricavabili dal Registro IVA. Non erano, invece, state conteggiate le voci che in detti registri non sono comprese e che - nel caso in esame - consistevano in costi del personale , costi per affitti e locazioni, costi per utenze e servizi ed ammortamenti. Non vi è, in effetti, traccia di tali voci nella determinazione della base imponibile operata dal Tribunale del riesame, che - diversamente determinata - avrebbe potuto incidere sul calcolo della soglia di punibilità. Va ricordato, infatti, che per la condotta di omessa dichiarazione è prevista una soglia di rilevanza penale pari a 50.000 euro, per ciascuna imposta evasa. La medesima pronuncia sottolinea anche come il meccanismo di inversione contabile dell' IVA sia nato come strumento finalizzato alla lotta contro le frodi sull' imposizione indiretta, in modo da impedire che chi effettua la cessione di un bene e chi lo acquista non versino l' imposta di valore aggiunto o ne chiedano il rimborso all' Erario. In tale prospettiva, è ammissibile il sequestro penale anche laddove l' imprenditore si sia avvalso del reverse charge, come nel caso in esame.

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[§24917448§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Disponibile il tasso per andamento antinfortunistico applicabile dal 2019

Le aziende potranno ancora una volta trarre utili elementi per valutare i reali risparmi dall' introduzione del nuovo dettato tariffario

Con l' istruzione operativa dello scorso 16 marzo, l' INAIL ha reso noto che è disponibile il nuovo servizio on line "Visualizza comunicazione del Tasso applicabile", che consente di consultare gli elementi per la determinazione dell' oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico della PAT, in base ai criteri di cui agli artt. 19 e 20 delle Modalità di applicazione delle Tariffe dei premi (MAT) di cui al DM del 27 febbraio 2019 . I predetti articoli sono dedicati all' oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico dopo i primi due anni di attività, nonché ai criteri di determinazione di tale oscillazione. Per accedere ai dati relativi alle proprie ditte in delega, i professionisti dovranno collegarsi al sito istituzionale e inserire, nel campo "utente", il codice fiscale e la password nel relativo campo: successivamente accederanno al servizio dal menù laterale "Autoliquidazione - Visualizza Comunicazione del Tasso Applicabile". L' utente deve accedere poi alla maschera principale in cui è visualizzato l' elenco delle ditte in delega. I dati hanno grande importanza e devono essere analizzati con particolare attenzione in quanto il servizio espone gli elementi determinanti ai fini del calcolo del tasso: in primis , dovrà essere verificato ancora una volta se la voce di lavorazione e l' inquadramento tariffario siano effettivamente adeguati rispetto alle lavorazioni svolte e a quanto in atto all' INPS, atteso che la gestione di riferimento INAIL deve essere uguale all' inquadramento INPS. Come ogni anno, particolare attenzione dovrà essere altresì prestata agli eventi lesivi definiti nel triennio di osservazione per controllare ovviamente che tutti gli infortuni e le malattie professionali attribuiti all' azienda siano effettivamente di sua pertinenza.La "Comunicazione del tasso applicabile" riporta poi i dati relativi alle giornate lavorative equivalenti, al numero dei lavoratori anno della PAT e, soprattutto, il dato determinante sulla significatività della voce di tariffa della posizione assicurativa. Infatti, solo ove la voce di tariffa in questione sia ritenuta significativa , l' azienda avrà diritto ad accedere alla reale oscillazione del tasso; l' art. 20, comma 4 delle MAT prevede che, se almeno una voce di tariffa della PAT risulta significativa, l' aliquota di oscillazione del tasso, in riduzione o in aumento, è individuata in funzione del valore dell' indice di sinistrosità aziendale, riproporzionato, e del numero di lavoratori-anno del triennio della PAT. Infine saranno riportati i valori afferenti l' indice di sinistrosità medio (ISM) calcolato per ciascuna voce di tariffa di ogni gestione tariffaria, l' indice di sinistrosità aziendale (ISA) della PAT e l' indice di sinistrosità aziendale riproporzionato. Si tratta del dato che individua l' indice di rischio della posizione assicurativa, sulla base del quale è determinata l' aliquota di oscillazione del tasso. I dati sono disponibili dal 2019, ma va tenuto

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[§24917448§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

conto che il servizio recepisce esclusivamente gli elementi contenuti nel provvedimento di comunicazione del tasso applicabile (modello 20sm); è quindi evidente che ove il tasso sia stato poi rideterminato per effetto di variazioni dei dati classificativi e infortunistici, successive all' inoltro del suddetto provvedimento, occorre far riferimento ai consueti provvedimenti inviati dalle sedi territoriali INAIL (si pensi alla variazione conseguente a un verbale ispettivo). Sul sito INAIL sono esposti i manuali utenti per le aziende e per gli intermediari utili a utilizzare correttamente il servizio e a estrarre la comunicazione del tasso applicabile esportabile, sia in formato pdf che in formato excel: vi è anche la possibilità di inserire un indirizzo email cui saranno inviati i file una volta generati.

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[§24917449§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Dividendi distribuiti alle società semplici ancora con molti dubbi

Sulla riforma del regime a opera del DL 124/2019, Assonime auspica un intervento da parte dell' Amministrazione finanziaria

Con la circolare n. 3/2020, pubblicata ieri, Assonime commenta il regime fiscale dei dividendi percepiti dalla società semplici introdotto dal DL 124/2019. Prima di questa disposizione, a seguito dell' abrogazione del primo periodo del comma 1 dell' art. 47 del TUIR a opera della L. 205/2017 , gli utili percepiti dalle società semplici (su partecipazioni qualificate e non qualificate) risultavano integralmente concorrenti al reddito imponibile, costituendo una sorta di anomalia rispetto al principio della parziale esclusione da imposizione tipico dei dividendi. Intervenendo in tale contesto, l' art. 32- quater del DL 124/2019 ha introdotto un nuovo regime, stabilendo che i dividendi corrisposti alle società semplici dal 25 dicembre 2019 si intendono percepiti per trasparenza dai rispettivi soci, con conseguente applicazione del corrispondente regime fiscale. La norma continua precisando che tali dividendi: - per la quota imputabile ai soggetti IRES, sono esclusi dalla formazione del reddito complessivo per il 95% del loro ammontare; - per la quota imputabile alle imprese individuali e alle società di persone commerciali, sono esclusi dalla formazione del reddito complessivo, per il 41,86% del loro ammontare, nell' esercizio in cui sono percepiti; - per la quota imputabile alle persone fisiche residenti in relazione a partecipazioni, qualificate e non qualificate, non relative all' impresa, sono soggetti a tassazione con una ritenuta a titolo d' imposta del 26% . Analizzando queste disposizioni, Assonime conferma quanto affermato in dottrina in merito alla particolare disciplina di trasparenza fiscale che caratterizza il nuovo regime che considera la società semplice come un mero schermo. Ordinariamente, il reddito imputato ai soci secondo la rispettiva quota di partecipazione viene determinato sulla base della disciplina applicabile dalla società semplice cui essi partecipano: si applica, quindi, un' imputazione per trasparenza che rileva solamente "a valle" della determinazione del reddito della società partecipata. Con la nuova norma, invece, l' intera disciplina fiscale dei dividendi erogati a società semplici dipende dalla natura giuridica (persone fisiche non esercenti attività d' impresa, società di persone e soggetti IRES) del socio della società semplice stessa. Passando ai dividendi di fonte estera, Assonime rileva che tale fattispecie non viene disciplinata dall' art. 32- quater del DL 124/2019. Sul punto, si riporta l' interessante tesi dottrinaria secondo cui per i dividendi di fonte estera gli obblighi di ritenuta spetterebbero alla stessa società semplice , in quanto ricompresa nel novero dei sostituti d' imposta ai sensi dell' art. 23 del DPR 600/73. Secondo questa interpretazione, quindi, si potrebbe applicare sui dividendi la ritenuta del 26% di cui all' art. 27 , comma 4 del DPR 600/73. Un' altra questione trattata riguarda la possibilità di poter continuare ad applicare ai soci persone fisiche non imprenditori il regime transitorio

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[§24917449§] sabato 21 marzo 2020

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previsto dalla L. 205/2017 (legge di bilancio 2018) per gli utili rivenienti da partecipazioni qualificate. Disposizioni transitorie in attesa di chiarimenti Ai sensi dell' art. 1 , comma 1006 della L. 205/2017, alle distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni in società ed enti soggetti all' IRES formatesi con utili prodotti fino all' esercizio in corso al 31 dicembre 2017 , deliberate entro il 31 dicembre 2022, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al DM 26 maggio 2017 (concorrenza parziale al reddito del percipiente per il 40%, 49,72% o 58,14%). In senso favorevole all' applicabilità di questo regime transitorio anche per i dividendi percepiti dal 25 dicembre 2019, si osserva come il primo periodo dell' art. 32- quater disponga che "i dividendi corrisposti alla società semplice si intendono percepiti per trasparenza dai rispettivi soci con conseguente applicazione del corrispondente regime fiscale". Applicandosi il "corrispondente regime fiscale", dunque, gli utili maturati prima del 2018 per i soci persone fisiche non imprenditori devono essere regolati secondo il suddetto regime transitorio. Inoltre, sembrerebbe poco logico escludere la fattispecie in esame dal regime transitorio previsto per i dividendi corrisposti direttamente alle persone fisiche quando la norma prevede l' assoluta trasparenza della società semplice. D' altra parte, si evidenzia anche che la disciplina transitoria prevista dalla legge di bilancio 2018 si riferisce espressamente alle partecipazioni qualificate , poiché con riguardo ai soci persone fisiche della società di capitali solo i dividendi relativi a queste partecipazioni concorrevano (parzialmente) prima della riforma alla formazione del reddito complessivo. Per il caso, invece, di partecipazioni detenute da società semplici il concorso al reddito complessivo comprendeva anche i dividendi relativi a partecipazioni non qualificate. Pertanto, il regime transitorio ex L. 205/2017 dovrebbe estendersi anche a tali dividendi.

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[§24917450§] sabato 21 marzo 2020

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Domanda per l' indennità di 600 euro disponibile entro fine marzo

L' INPS individua tra i requisiti essere iscritti alla Gestione separata e non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie

Gli artt. 27 , 28 , 29 , 30 e 38 del DL 18/2020 (c.d. "Cura Italia") riconoscono un' indennità , non imponibile ai fini IRPEF, pari a 600 euro a determinate categorie di soggetti, sia esercenti attività economiche in forma autonoma, sia lavoratori parasubordinati e subordinati. L' indennità è riconosciuta per il solo mese di marzo 2020, ma potrebbe essere riconosciuta per ulteriori periodi, in relazione al prolungarsi dell' emergenza sanitaria, naturalmente con un ulteriore provvedimento ad hoc. Con il messaggio n. 1288, pubblicato ieri, l' INPS riepiloga le nuove misure di sostegno anticipando una circolare di prossima pubblicazione che fornirà indicazioni operative per la presentazione delle domande, che avverrà in via telematica utilizzando i canali telematici del sito internet dell' INPS. Diversamente dalle anticipazioni dei giorni scorsi, le domande non saranno presentate in un "clik day" (si veda " Niente «click day» per la richiesta delle indennità " del 20 marzo 2020). Le domande saranno rese disponibili, entro la fine del mese di marzo, una volta adeguate le procedure informatiche. Esula dalla competenza dell' INPS l' indennità per i collaboratori sportivi le cui risorse (50 milioni di euro) sono state attribuite in gestione alla società Sport e Salute spa che provvederà all' istruzione delle domande, all' erogazione delle somme e al monitoraggio dei fondi stanziati ( art. 96 del decreto "Cura Italia"). Le misure di sostegno gestite dall' INPS sono fruibili, entro i limiti degli importi stanziati per ciascuna di esse, dalle categorie di soggetti specificamente individuate, vale a dire: - liberi professionisti titolari di partita IVA attiva al 23 febbraio 2020 (compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo) e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata , non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie ( art. 27 del DL 18/2020); - lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell' AGO - Assicurazione generale obbligatoria INPS (ossia - come precisato dalla Relazione tecnica al decreto e ribadito dal messaggio n. 1288 - artigiani , commercianti , coltivatori diretti, mezzadri e coloni), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata INPS ( art. 28 del DL 18/2020); - lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il primo gennaio 2019 ed il 17 marzo 2020 (data di entrata in vigore del DL 18/2020 ), non titolari di pensione e non titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo 2020 ( art. 29 del DL 18/2020); - operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo ( art. 30 del

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[§24917450§] sabato 21 marzo 2020

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Fisco e Dichiarazioni

DL 18/2020); - lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell' anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, che risultino non titolari di pensione e non titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo 2020 ( art. 38 del DL 18/2020). Le indennità non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza . Rispetto all' ambito soggettivo, è stata rilevata la situazione particolare di agenti e rappresentanti di commercio, i quali sono tenuti al versamento dei contributi previdenziali, sia presso la Gestione commercianti sia presso la Fondazione Enasarco . Poiché l' art. 28 del DL 18/2020 esclude dall' indennità gli iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata INPS, le associazioni rappresentative della categoria hanno chiesto di chiarire se il riferimento contenuto nella norma sia da intendersi alle gestioni obbligatorie di primo pilastro e non anche alla gestione integrativa Enasarco; un' interpretazione letterale della norma, infatti, potrebbe portare ad escludere la categoria dal beneficio (comunicato stampa Fnaarc Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS Uil, Ugl, Usarci 18 marzo 2020 ). Non sono contemplati tra i soggetti beneficiari delle indennità in esame i professionisti iscritti alle Casse private di previdenza obbligatoria; vi sarebbe però la volontà del Governo di estendere la misura di sostegno anche a tale categoria di autonomi, con un reddito contenuto entro determinati limiti. In ogni caso, a questi professionisti potrebbe essere riconosciuta una quota del "Fondo per il reddito di ultima istanza", istituito dall' art. 44 del DL 18/2020 per i casi di cessazione, riduzione o sospensione dell' attività in conseguenza dell' emergenza sanitaria. Tale fondo è stato pensato "come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall' indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini" (comunicato stampa n. 37/2020 della Presidenza del Consiglio).

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[§24917451§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 6 Corriere della Sera Fisco e Dichiarazioni

Figli a casa, picco di costi «Tra babysitter e nidi i rimborsi sono un rebus»

STEFANO LANDI

C' è il lato allegro della questione. Bambini che si organizzano le Olimpiadi in corridoio sgommando sul parquet e comunicano con i compagni in video call degne di quelle di lavoro dei propri genitori. I messaggi sulle chat di classe con le maestre che leggono poesie zen e gli arcobaleni da appendere alle finestre. Ma c' è anche un lato complesso che riguarda in questi giorni di emergenza sanitaria la gestione delle questioni di famiglia, tra asili e baby sitter. Sul fronte pubblico c' è solo da mettere a fuoco la dinamica. Ma alle famiglie che hanno già pagato la retta annuale, Milano Ristorazione rimborserà la quota corrispondente alla serrata delle classi. Stesso discorso per chi non ha ancora pagato l' ultima rata, che riceverà un nuovo bollettino di conguaglio con lo storno dei giorni senza scuola. C' è però un tema che sta facendo arrabbiare tanti genitori-lavoratori: in attesa di inversioni sul fronte, nidi e asili privati hanno chiesto rette piene. Nonostante lo stop forzato da fine febbraio, quello del mese di marzo, quello ormai certo di aprile e quello per nulla da escludere di maggio. Qualche istituto ha avanzato sconti simbolici di pochi euro. Ma per le famiglie la battaglia sarà anche sul principio di un servizio non usufruito. Se non espressamente specificato nelle clausole del regolamento interno, succederà che in molti chiederanno il rimborso alle organizzazioni dei consumatori. Facile prevedere un effetto cascata. Il Codacons sul proprio sito ha già predisposto i moduli da poter scaricare. Per non creare disparità di trattamento tra cittadini, chi ha già pagato dovrà ottenere rimborsi proporzionali al periodo di chiusura. Ma Assonidi, associazione di categoria, fa notare che questo potrebbe portare al collasso molte strutture private. Passata la fase in cui si affidavano i bambini ai nonni come se fossero in gita scolastica, per il bene (dei nonni) chi ha figli ha iniziato a tenerseli a casa. E in alcuni casi si ritrova a fare i salti mortali, tra la tastiera del suo smart working e i turni di lavoro in esterna. Ci sono le famiglie che per contenere al massimo le frequentazioni hanno deciso di lasciare a casa la tata. In questo caso il decreto del governo non prevede nessuna cassa in deroga, ma solo la possibilità di accedere, con dinamiche tutte da chiarire, al Reddito di ultima istanza e in sede di dichiarazione dei redditi al premio di cento euro per chi ha continuato a lavorare anche in questo periodo. Resta il mistero sul tema dei voucher da 600 euro per pagare le baby sitter (peraltro richiedibili solo in alternativa ai 15 giorni di congedo parentale al 50%), per capire intanto se siano in qualche modo applicabili a domestiche già assunte: «Ieri abbiamo chiesto un incontro al ministro del Lavoro per capire come applicare le misure del decreto», spiega il vicepresidente di Assindatcolf Andrea Zini,

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[§24917451§] sabato 21 marzo 2020

Corriere della Sera Fisco e Dichiarazioni

in questi giorni bombardato dalle domande delle famiglie. Intanto una piccola certezza. L' eventuale periodo di quarantena della propria domestica, equiparato alla malattia, sarà coperto dall' Inps e non dal datore di lavoro. Ma il tema del rapporto di lavoro di tate e colf è pronto a esplodere. Riguarda 105 mila famiglie. «Per questo sarà una battaglia: va estesa la cassa in deroga a questo settore per anticipare l' emergenza», spiega Zini. Perché se a marzo, al netto di qualche fuga di lavoratrici spaventate verso i Paesi d' origine, ci sono stati pochissimi licenziamenti, l' allungarsi dell' emergenza costringerà le famiglie a fare dei conti. «E in assenza di ammortizzatori, non tante potranno permettersi di mantenere le proprie babysitter a casa».

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[§24917452§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

GLI EMENDAMENTI IN PARLAMENTO

Fisco, il Governo cerca l' intesa con la Lega per un iter rapido

Pochi emendamenti condivisi, la trattativa vera è sul decreto di aprile

Barbara FiammeriEmilia Patta

Roma Pochissimi emendamenti in commissione Bilancio e voto in Aula il più rapidamente possibile, come accaduto per il sì allo scostamento del deficit approvato l' 11 marzo scorso: metà dei componenti di ciascuna Aula, scelti in modo da rispettare la proporzionalità dei gruppi, a garanzia del numero legale. È questa la soluzione a cui la maggioranza sta lavorando, auspicando nella collaborazione dell' opposizione, per una via libera bipartisan al decreto Cura Italia. Molto dipenderà dalle modifiche chieste con insistenza da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Il Governo non ha chiuso la porta, accogliendo l' invito pressante al dialogo tra le forze politiche giunto giovedì da Sergio Mattarella. E lo stesso ha fatto l' opposizione. Il leader della Lega ha fatto sapere di aver chiamato che però non ha risposto. «È comprensibile visti i momenti di impegno da parte di tutti, riproverò ancora», ha commentato Salvini. I toni sono decisamente cambiati. Il numero uno del Carroccio segnala di essere invece riuscito a parlare con il commissario Arcuri offrendogli la disponibilità del Carroccio e ribadendo la necessità di un' ulteriore stretta: «È il momento di chiudere tutto». Ma disponibilità al dialogo per il momento non va tradotta in vera e propria collaborazione. Il banco di prova saranno le modifiche al Cura Italia. Il provvedimento, dove confluiranno anche gli altri provvedimenti emergenziali all' esame del Parlamento, è approdato al Senato. La prossima settimana è cruciale. Tra il 25 e il 26 marzo si riuniranno in sede consultiva per i pareri le principali commissioni. L' obiettivo è di arrivare in Aula al massimo entro l' 8 aprile. Scartata dunque l' ipotesi dell' esame in sede legislativa da parte della Bilancio così come l' ipotesi della commissione speciale avanzata dal presidente della Camera Roberto Fico, che ieri si è invece mostrato anche più possibilista rispetto alla chiusura dei giorni scorsi rispetto al voto a distanza già adottato dall' Europarlamento («sul voto on line la discussione va fatta»): la Lega, è chiaro, vuole poter intervenire con modifiche di rilievo. Il Carroccio sta già lavorando agli emendamenti. Al primo punto la «sospensione per l' intero territorio nazionale dal 16 marzo fino al termine dell' emergenza» di tutti i versamenti e adempimenti tributari, così come dell' applicazione degli Isa, del codice appalti e dei limiti al contante oltre all' introduzione di una cedolare secca al 15% per gli affitti commerciali, direzionali, artigianali e industriali a chi riduce il canone di almeno il 30%. Anche Meloni e Berlusconi puntano sul potenziamento degli aiuti all' economia a partire dalla necessità di «sospendere per almeno sei mesi» ogni scadenza fiscale, segnala la capogruppo al Senato di Forza Italia Anna Maria Bernini, che invita anche a raddoppiare già con questo decreto gli stipendi del personale sanitario impegnato nella guerra a Covid-19. Anche nella maggioranza,

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[§24917452§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

per altro, c' è chi chiede modifiche come la renziana Italia Viva. «Vogliamo migliorare l' articolo 44 sul fondo di 300 milioni per i professionisti ordinisti non solo mettendoci più risorse ma anche coinvolgendo le Casse - spiega Luigi Marattin -. E vogliamo intervenire sulla moratoria dei mutui tramite il Fondo Gasparini, all' articolo 54, per coinvolgere anche i professionisti». Il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri ha aperto alla possibilità di modifiche ma con un vincolo forte: restare nei 20 miliardi di scostamento autorizzati dal Parlamento. «Spese per nuove misure sono possibili solo togliendo qualcosa altrove o introducendo nuove tassazioni», si spiega a Via XX Settembre. E non è questione di vincoli europei - per altro non più validi con la sospensione del Patto di stabilità - ma di vincoli costituzionali (articolo 81 sull' equilibrio di bilancio). Per questo il governo sta spingendo affinché l' opposizione accetti di introdurre le sue proposte nel nuovo decreto in preparazione per aprile, possibile solo dopo un nuovo voto delle Camere sullo scostamento del deficit. Sullo sfondo, in mancanza di accordo bipartisan, resta l' ipotesi della fiducia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917453§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 34 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

L' indennità di 600 euro anche ai collaboratori sportivi

L' indennità di 600 euro per il mese di marzo è riconosciuta da Sport e salute spa, entro un limite massimo di 50 milioni di euro, anche agli sportivi, in relazione a rapporti di collaborazione (già instaurati alla data del 23 febbraio 2020) presso federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, società e associazioni sportive dilettantistiche. È quanto disposto dall' art. 96 del dl 18/2020. La norma, nell' elencare tali rapporti di collaborazione, richiama l' art. 67, comma 1, lettera m), del dpr n. 917/1986 (Testo unico imposte sui redditi) che, a sua volta, indica tra i redditi diversi le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati nell' esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche dal Coni, dalle federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche e che sia da essi riconosciuto. Disposizione quest' ultima che si applica, altresì, ai rapporti di co.co. co. di carattere amministrativo- gestionale di natura non professionale, resi in favore di Ssd e Asd. È opportuno specificare che l' emolumento di cui all' art. 96 non concorre alla formazione del reddito ai sensi del Tuir. I soggetti interessati dovranno presentare apposita domanda, unitamente all' autocertificazione che attesti la preesistenza del rapporto di collaborazione e la mancata percezione di altro reddito da lavoro, alla società Sport e salute spa la quale, sulla scorta di un registro acquisito dal Coni, le istruirà secondo l' ordine cronologico di presentazione. Le modalità di esibizione delle istanze verranno individuate mediante decreto del Ministro dell' economia e delle finanze, di concerto con l' autorità delegata in materia di sport, che dovrà essere adottato entro quindici giorni dall' entrata in vigore del presente decreto. Stante il rinvio operato dall' art. 96 all' art. 27, si sottolinea che l' indennità in commento è prevista anche a favore dei liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, nonché dei lavoratori aventi rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 23 febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata Inps, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Tra le misure introdotte a supporto del settore sportivo merita, altresì, menzione l' art. 95 del decreto cura Italia. La norma prevede la sospensione dal 17 marzo 2020 al 31 maggio 2020 dei termini per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all' affidamento di impianti sportivi pubblici dello stato e degli enti territoriali. Possono godere di tale sospensione le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le Ssd e le Asd, professionistiche e dilettantistiche. Due le opzioni di versamento: in un' unica soluzione entro il 30 giugno 2020; in un massimo di cinque rate mensili, di pari importo, con decorrenza dal mese

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[§24917453§] sabato 21 marzo 2020

Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

di giugno 2020. I pagamenti dei canoni verranno effettuati senza sanzioni e interessi. Francesca Solinas, Studio legale Martinez&Novebaci © Riproduzione riservata.

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[§24917454§] sabato 21 marzo 2020

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Relazione unitaria dei sindaci-revisori con vista sugli effetti del COVID-19

Lo schema del CNDCEC relativo al bilancio 2019, che sarà pubblicato a breve, si sofferma sulle conseguenze dell' emergenza e sulle nano-imprese

Sarà a breve disponibile sul sito del CNDCEC ( www.commercialisti.it ) il documento sulla relazione unitaria dei sindaci-revisori al bilancio 2019. Il documento focalizza l' attenzione sulle novità maggiormente significative che stanno caratterizzando le attività di vigilanza e revisione sul bilancio 2019, ossia le implicazioni derivanti dalla diffusione epidemiologica del COVID-19 e le peculiarità riguardanti le "nano-imprese". Il documento, rispetto alle passate edizioni, contiene una sezione dedicata al caso di società che presentano dubbi significativi sulla continuità aziendale , con particolare riferimento agli scenari creatisi per effetto dell' emergenza pandemica da COVID-19, e una sezione dedicata alla revisione nelle nano imprese. Altro allegato, che potrebbe tornare utile nelle situazioni contingenti, è quello relativo alle procedure da seguire nel caso non fossero concessi ai sindaci- revisori i giorni di deposito per la propria relazione previsti dal comma 3 dell' art. 2429 c.c. In tema di dubbi sulla continuità aziendale il documento sottolinea che i sindaci-revisori sul bilancio 2019 dovranno far riferimento, come in passato, ai principi di comportamento del collegio sindacale del CNDCEC vigenti e al principio ISA Italia 570 ritenendo non applicabili le norme del Codice della crisi relative agli indicatori ed indici di bilancio. È sotto gli occhi di tutti che le criticità legate alla diffusione del COVID-19 in molti settori di attività abbiano comportato effetti nel primo scorcio dell' esercizio 2020 e che allo stato non è dato sapere per quanto tempo perdureranno e in che misura. Molto opportunamente il documento enfatizza il concetto, per così dire, di " unicità " dei dubbi in materia di continuità aziendale legati al COVID-19 che fa sì che le attività degli organi amministrativi, di controllo e dei revisori debbano essere improntate a canoni di estrema cautela e attenzione. Redigere piani previsionali in questa fase presenta margini di incertezza davvero singolari in quanto legati, oltre che ad un superamento della fase di contagio e al ripristino delle attività di mercato, anche alle misure di sostegno che lo Stato porrà concretamente in essere soprattutto nei riguardi di settori di attività che hanno dovuto forzosamente interrompere le proprie attività produttive. Sicuramente attività doverosa è quella di fornire nella nota integrativa un' appropriata informativa quali-quantitativa al riguardo per mettere in grado gli stakeholder di valutare al meglio la situazione; meno semplice sarà la valutazione dei piani soprattutto se dovessero effettuarsi rigorose sensitivity analysis . Ciò che potrebbe spesso profilarsi è che i sindaci-revisori si troveranno di fronte a incertezze significative, relative agli eventi che l' emergenza pandemica sta generando, che potrebbero essere foriere di dubbi significativi sulla capacità della società sottoposta a revisione di mantenere la continuità aziendale. Laddove il sindaco-revisore

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[§24917454§] sabato 21 marzo 2020

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Fisco e Dichiarazioni

valuti appropriato l' utilizzo del principio della continuità e la società abbia dato adeguata informativa nella Nota integrativa, egli dovrà inserire nella propria relazione una dichiarazione specifica, così come richiesto dall' art. 14 , comma 1, lett. f) del Dlgs 39/2010. Nell' allegato 3 del documento viene proposto un esempio di relazione a tal riguardo. L' allegato 4 è dedicato ad un tema collegato funzionalmente a quello della continuità, ossia il maggior tempo richiesto dalle restrizioni imposte dai vari decreti sul coronavirus, non solo nell' iter di formazione ed approvazione del bilancio ma anche nello svolgimento delle attività di vigilanza e revisione. È di tutta evidenza che le restrizioni di accesso nelle sedi aziendali e lo "smart working" generino difficoltà non solo nell' elaborazione del bilancio ma anche nella capacità della società di fornire documentazione ed elaborazioni all' organo di controllo e al revisore. Gli stessi sindaci-revisori, d' altronde, sono impossibilitati a recarsi presso gli uffici della società e, spesso, nei propri uffici. Potrebbero, quindi, verificarsi notevoli rallentamenti nelle attività di vigilanza e di revisione per ragioni oggettive indipendenti dalla volontà dei sindaci-revisori e conseguentemente, difficoltà nel garantire tempi e procedure idonei a rilasciare la relazione al bilancio 2019 in tempo utile per il deposito nei termini previsti dall' art. 2429 c.c. Il documento del CNDCEC suggerisce ai sindaci-revisori di informare subito le società assoggettate a controllo su tali criticità invitandole a valutare la tempistica di approvazione del bilancio alla luce della situazione (anche tenendo conto del DL 17 marzo 2020 n. 18 ) e avvisandole di riservarsi la facoltà di valutarne l' impatto sui tempi di emissione della relazione unitaria, nonché sui suoi contenuti. In questi casi potrebbe rendersi necessario richiedere ai soci la rinuncia ai termini previsti dall' art. 2429, comma 3, c.c., per il deposito della relazione di revisione. Nel documento è riportato un esempio specifico di lettera di rinuncia ai termini. Sul tema delle "nano- imprese" il documento rimarca come "l' attività di vigilanza e/o la revisione legale del bilancio per le società che si sono trovate a nominare per la prima volta l' organo di controllo o il revisore entro il termine del 16 dicembre 2019, a seguito dell' ampliamento dell' obbligo derivante dalla modifica dell' art. 2477 del c.c. avvenuto per mezzo dell' art. 379 , comma 1 del DLgs. 12 gennaio 2019, n. 14 (Codice della crisi d' impresa e dell' insolvenza), deve necessariamente riguardare anche l' esercizio 2019, oltre agli esercizi 2020 e 2021" e fornisce indicazioni operative sul caso. Il CNDCEC, seppur indirettamente, sposa dunque la tesi della non revocabilità dei sindaci-revisori nominati entro il 16 dicembre 2019 e della necessaria emissione della relazione sul bilancio 2019 ( contra Assonime con il caso n. 1/2020).

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[§24917455§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 9 Il Sole 24 Ore (Plus) Fisco e Dichiarazioni

IL PUNTO

Se la pausa forzata ci rende più consapevoli

Lucilla Incorvati

Dai documenti anagrafici come la carta d' identità, il certificato di famiglia e fino alla minuta di separazione a quelli personali reddituali (le ultime tre o quattro buste paga, il modello Cud, il 730 o l' unico se si è un lavoratore autonomo, l' F24 e l' ultimo estratto conto, etc), a quelli dell' immobile (proposta di acquisto preliminare, atto di provenienza come il rogito del venditore, planimetria catastale, concessione edilizia se si tratta di immobili di nuova costruzione). Averli già può fare una grande differenza se si vuole portare avanti la pratica di mutuo nel più breve tempo possibile, magari utilizzando il servizio online messo a disposizione da molte banche. E allora perché non sfruttare questo tempo di pausa forzata per produrre questa documentazione? Indispensabile e necessaria anche per chi vuole ricorrere a una surroga. Anche perché è molto probabile che questa situazione permanga inalterata per mesi, se non addirittura migliorare con un' ulteriore revisione al ribasso dei parametri di riferimento del nostro mutuo. Per scoprire questa informazione e molte altre, necessarie a muoversi in sicurezza, si può anche far ricorso alla consulenza gratuita offerta da alcuni comparatori (da mutuionline a facile punto.it solo per citarne alcuni). Non è detto che tutte le banche richiedano la medesima documentazione. E che dire della perizia? Conviene di più rivolgersi al perito che mette a disposizione la banca oppure a quello dell' agenzia immobiliare? Quali costi si devono sostenere? Stessa cosa per quanto riguarda la scelta del notaio. È meglio ricorrere a uno specializzato in materia immobiliare oppure al professionista suggerito dall' amico di famiglia? Anche in tempi di Coronavirus da pubblico ufficiale quale è il notaio non può esimersi dal fare certe pratiche. A patto però, che sia nelle condizioni di poter operare in sicurezza, in base al Decreto sul Covid-19. Alcuni notai si sono dotati di protezioni tali da rendere possibile l' incontro con il cliente, mantenendo il famoso metro di distanza. Affrontare scelte importanti come la firma di un mutuo casa con la giusta consapevolezza ci mette al riparo da rischi che in ogni momento (e non solo in tempi di Coranavirus) meglio non correre. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917456§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 1 La Nazione Fisco e Dichiarazioni

Quando finirà l' epidemia

Un nuovo piano Marshall per ripartire

Bruno Vespa Tra il 1946 e il 1952 il governo americano regalò all' Italia beni per 1117 miliardi di lire, pari a 21 miliardi di euro. Negli ultimi quattro dei sei anni, gli aiuti fecero parte del piano ideato dal segretario di Stato George Marshall a favore dei paesi dell' Europa occidentale feriti o distrutti dalla guerra. Non ci dettero soldi, ma materiali preziosissimi per costruire infrastrutture e macchine per far ripartire l' industria. Per ottenerli dovemmo preparare un piano predisposto dall' Iri i cui risultati andarono oltre le migliori aspettative. Prendemmo una rincorsa che ci fece crescere fino al 1963 al ritmo di quasi il 6 per cento all' anno.

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[§24917457§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Giustizia

Ricetta elettronica, la spinta che viene dal coronavirus

La Protezione civile supera la necessità del promemoria cartaceo, insostenibile in questa fase e da sempre ostacolo alla digitalizzazione. Ecco le nuove modalità che spingono, finalmente, verso una Sanità più digitale: come sarebbe dovuta essere fin dal' inizio

Tuttavia, passando dalla teoria alla pratica, il peso del "promemoria cartaceo" sull' intero processo di dematerializzazione della ricetta è abbastanza rilevante. Tale promemoria, si presenta come un foglio di carta della stessa dimensione di una ricetta, nel quale sono presenti tutti i dati personali e particolari relativi alla prescrizione (es. Nome, Cognome, Residenza, Prescrizione, Esenzione ecc.). Con la trasmissione online dei dati viene stampato anche il promemoria cartaceo, che deve essere consegnato dal medico al paziente. A sua volta, per poter ottenere il farmaco, il paziente deve consegnarlo al farmacista. Un sistema questo che se da un lato "para i colpi" di un eventuale blackout informatico, dall' altro si pone come un ostacolo alla piena digitalizzazione della ricetta. Perlomeno fino a ora. Complici le misure restrittive nazionali per far fronte all' avanzata del Covid- 19, la Protezione Civile è intervenuta ri-disciplinando il rapporto medico- paziente in ambito ricetta elettronica. Questo per evitare il più possibile il contatto ravvicinato tra le parti. In poche parole, l' interessato può - in coscienza e volontà - chiedere che vi sia un invio del promemoria anziché un ritiro a mano del foglio. Vediamo di seguito i punti fondamentali dell' Ordinanza. Via libera alla trasmissione del Numero di Ricetta Elettronica con il "desueto" SMS, ovvero con i più utilizzati WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram e quant' altro. Il medico, specifica l' Ordinanza, invia all' assistito un messaggio SMS contenente esclusivamente il Numero di Ricetta Elettronica prescritta. In alternativa, il medico prescrittore invia all' assistito il Numero di Ricetta Elettronica o l' immagine del codice a barre dello stesso Numero di Ricetta Elettronica, utilizzando un' applicazione per la telefonia mobile, alla quale risultano registrati sia il medico prescrittore sia l' assistito, che consente lo scambio di messaggi e immagini. Insomma, come nel caso dello smart working, degli investimenti sulla scuola digitale e dello sviluppo della giustizia digitale, anche con la ricetta elettronica ci voleva il coronavirus per spingere l' Italia a liberarsi dell' inutile fardello dell' analogico. Per capire che era possibile farne a meno: per alleggerire il sistema, risparmiare, guadagnare in efficienza. Una trasformazione digitale forzata dall' emergenza, che ne ha evidenziato l' ineluttabilità. Sarebbe stato meglio farlo prima: la crisi ci avrebbe trovato più preparati. Ma almeno adesso l' Italia ha capito: solo con il digitale potremo farcela. Soprattutto in un ambito, adesso come mai critico, che è quello della Sanità. E chissà se quando tutto questo sarà finito non potremo apprezzare i vantaggi di questa corsa al digitale che ora siamo obbligati a fare, recuperando in giorni i ritardi di anni.

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[§24917458§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 12 La Nazione Industria 4.0

Matteo Renzi (leader Italia Viva)

«Ora misure choc E stop ai litigi»

1 - «Serviranno misure choc - assicura Matteo Renzi, leader di Italia viva - Non usciremo dalle macerie con mezze misure e timidi compromessi. Il Paese sarà bloccato ancora per giorni in casa: la partita sarà ancora lunghissima, forse siamo alla fine solo del primo tempo. Noi non possiamo ripartire semplicemente con cassa integrazione e qualche centinaio di euro alle partite Iva. È necessario ben altro. Choc sui cantieri, choc sul fisco. Ma adesso - immediata - serve liquidità alle imprese. Le aziende non lavorano: bene, non devono pagare le tasse e i mutui. Diamo liquidità alle imprese, altrimenti salta l' Italia che produce». 2 - «Se facciamo le cose giuste sì. Ma bisogna muoversi subito. Nel triennio 2015-2017 siamo passati dal meno 2 al più 2 di Pil facendo una curva a U impressionante. Adesso dobbiamo fare meglio e per farlo serve mettere in campo una visione di come dovrà essere l' Italia del 2030: innovazione, tecnologia, robotica, farmaceutica. L' Italia dà il meglio di sé nelle difficoltà. Ma serve un disegno chiaro e una politica decisa». 3 - «Gli Stati Uniti d' Europa sono il sogno che vedranno i nostri nipoti, forse i loro figli. Ma bisogna lavorare da subito con questa prospettiva: il mondo globalizzato richiede un' Europa vera. Non un' Europa egoista e chiusa in se stessa e per questo gli interventi della Banca Centrale Europea sono solo l' inizio. Un' azienda italiana deve potersi indebitare quanto un' azienda tedesca, un' azienda italiana deve pagare le tasse come in Lussemburgo. Non c' è dubbio che se l' Europa avesse fatto davvero l' Europa la situazione sarebbe migliore per tutti». 4 - «Sì. Serve unità nazionale. Quando lo dicevo un mese fa mi prendevano in giro. C' è la ricostruzione da fare, subito. Non mi interessa chi è al governo, chi è all' opposizione, chi è nel mezzo: tutti devono dare una mano. Poi torneremo a litigare. Ma adesso diamoci tutti una mano. Perché la situazione economica è molto più grave di quanto venga raccontato». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917459§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Alexa testimone in tribunale: i vantaggi per gli investigatori e le garanzie per la difesa

Nei prossimi anni non solo porteremo gli assistenti vocali sul banco dei testimoni ma potremmo portare tutte le tecnologie più avanzate oggi poco conosciute. Per questo ci vuole molta cautela nella soluzione delle controversie circa i dati da acquisire e le modalità per farlo. Ecco perché

Al di là della mera cronaca e delle implicazioni sulla nostra privacy dell' uso disinvolto che questi dispositivi fanno delle nostre informazioni personali, quello che ci preme chiarire in questo articolo riguarda le procedure di acquisizione dei contenuti degli smart speaker: q ueste attività di estrapolazione dei dati, se non gestite correttamente, potrebbero infatti portare alla cancellazione (involontaria ma definitiva) non solo elementi di prova a favore della difesa ma anche e soprattutto elementi di prova a favore dell' accusa. Occorre quindi, come vedremo, prestare molta attenzione a queste dinamiche anche perché nei prossimi anni saranno diverse le tecnologie che potranno essere chiamate sul banco dei testimoni e sarebbe meglio non "stressare" le norme sulle garanzie difensive, pur in presenza dell' autorità giudiziaria o di un suo decreto autorizzativo o di una delega. Il caso di cui tutti hanno parlato ampiamente è avvenuto in Florida. Echo, lo smart speaker di Amazon, potrebbe infatti aver catturato informazioni cruciali sulla morte di una ragazza, deceduta lo scorso 12 luglio. Principale sospettato è il fidanzato, che si dice però innocente e descrive la morte della ragazza come un incidente. La sua versione dei fatti non convince e per questo la polizia della contea di Broward chiede aiuto ad Alexa, l' unica presente in casa quel fatidico 12 luglio. Ma riusciranno ad acquisirne i contenuti? Come? Chiedendoli ad Amazon o cercandoli nell' account dell' utente? E se Amazon non li fornisse? Se nessuno ha cancellato le routine o i dati delle interrogazioni effettuate, i file si trovano nel centro di controllo delle impostazioni dell' account di Alexa o di Google Home . Si possono vedere, leggere e ascoltare anche dallo smartphone. Basta avere le credenziali dell' utente. Resta il dubbio se vi sia traccia anche delle conversazioni avvenute nelle vicinanze dell' assistente vocale ma non registrate perché com' è noto gli smart speaker, pur "sentendo" sempre (altrimenti non potrebbero risponderci), di solito non "ascoltano" tutte le conversazioni. Questo perché per farlo devono essere attivati con un comando preciso. Ma in caso di un crimine grave vale la pena tentare di capire, "aprendo" lo strumento e acquisendo il contenuto con tecniche di computer forensics o comunque di analisi informatica. Esperimenti forensi delle forze di polizia e dell' autorità giudiziaria statunitense, (ma non solo) hanno dimostrato che si possono acquisire informazioni preziose per l' accertamento della verità e la repressione dei reati . Si pensi ai riscontri (anche difensivi) sulla presenza in casa di un soggetto accusato di un crimine accaduto altrove o sull' orario dell' ultima richiesta fatta all' assistente vocale che magari potrebbe scagionare un sospettato. Gli smart assistant sono dei dispositivi programmati per soddisfare le richieste vocali di un utente . Pertanto sono in

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[§24917459§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

grado di ascoltare il comando vocale, di interpretare la richiesta e di rispondere adattandosi agli impulsi vocali ricevuti. Gli smart speaker degli assistenti vocali si presentano come degli altoparlanti, quindi dotati di casse e microfoni, e sono indipendenti in quanto contengono al loro interno un proprio processore. Visualizzando un Amazon Echo Dot Hardware (come è stato fatto da Fratepietro nello speach sopra ricordato), è possibile individuare al suo interno: un Processore 64-bit quad-core, 4GB di storage, Chip Wi-Fi/Bluetooth, Chip di gestione dell' alimentazione, Memoria per il caching dei dati e per l' aggiornamento del software ed è presente inevitabilmente anche una scheda di rete per permettere la connessione ad Internet. Quando invece viene usato il termine Intelligenza Artificiale, ci si riferisce all' abilità, simile a quella della mente umana, del sistema di problem solving e di svolgimento di tutte le attività . In maniera più tecnica, si definisce l' AI come un insieme di algoritmi. Ogni algoritmo è costituito da semplici istruzioni, quindi è noto che preso singolarmente un algoritmo non può rendere un dispositivo intelligente. E' proprio l' insieme degli algoritmi che permette il lavoro tipico degli assistenti vocal i. Basti pensare che quando l' utente esprime un comando vocale è un algoritmo che converte il segnale vocale in segnale digitale, c' è poi un algoritmo che lo traduce, un altro ancora che raggruppa i fonemi in parole, altri si occuperanno di tradurre la domanda per offrire la risposta elaborata in maniera logica da altri algoritmi e si termina il ciclo con un ultimo algoritmo che invece riproduce in suono quello che è stato elaborato. Dicevamo che le informazioni si trovano all' interno dello spazio in cloud accessibile attraverso la digitazione dello User ID e della password che il servizio chiede di impostare, anche tramite lo smartphone e apposita App, nella fase iniziale dell' istallazione. Si accede nel campo "attività dell' assistente" e ci si trova di fronte a tutta una serie di impostazioni nonché alla cronologia delle attività effettuate nel tempo. Si possono leggere e ascoltare con file audio tutti i comandi impartiti all' assistente e anche i rumori e le parole di sottofondo se in quel momento c' era confusione. Le ricerche, gli audio, le parole pronunciate, quelle sbagliate, forse anche gli errori e i comandi che lo stesso assistente vocale non ha capito o ha capito male sono, dunque, all' interno del nostro account, le possiamo sentire e consultare, scaricare, leggere. L' interno dell' applicativo è dotato di una comoda cronologia che consente di cercare anche per giorni o per mesi indietro le query effettuate. Se le chiediamo a Amazon occorre un decreto dell' Autorità giudiziaria e se siamo all' estero e fuori dai confini statunitensi anche una rogatoria o il ricorso a qualche convenzione internazionale di collaborazione tra Stati (pensiamo alla convenzione di Budapest del 2001 ratificata in Italia con la legge n. 48 del 2008). E' di tutta evidenza che è materiale che sta all' interno di uno spazio di pertinenza dell' utente (account appunto) e che tale materiale è costituito anche da files e documenti in memoria o di sistema soggetti ad alterazioni, modificazioni e cancellazioni anche accidentali, non volute o programmate dal sistema stesso. Le app di gestione degli assistenti vocali come di molti sistemi IOT sono gestite dagli smartphone. Pensiamo ad esempio al verificarsi di modifiche "fisiologiche" - eliminazione dati e mutamento di allocazione dati nei files - dei database oggetto di duplicazione

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[§24917459§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

che determina l' avvio di procedure di eliminazione di files non più ritenuti necessari (esempio eliminazione files dal cestino alla scadenza del termine programmato o altre eliminazioni di default impostate dall' utente per SMS, cronologia o web navigati). Si pensi inoltre alle autonome procedure di alterazione dello spazio non allocato avviate dal sistema operativo al momento dell' avviamento del dispositivo: è evidente che la "scena del crimine" contenuta in uno smartphone è fortemente alterabile e modificabile anche per la sola accensione dello stesso. Se torniamo all' ambito processuale e alla citazione in udienza dell' Assistente vocale, dobbiamo domandarci se e come è possibile acquisire le informazioni senza pregiudicare il diritto della difesa e se le altre parti devono essere avvertite prima di procedere all' acquisizione del contenuto. Dal punto di vista forense vi sono due orientamenti sulle modalità di acquisizione in questi contesti. Un primo orientamento considera questi accertamenti come accertamenti tecnici irripetibili e pertanto, ritiene che debba preliminarmente essere notificato a tutte le altre parti il compimento delle operazioni, la data e il luogo. Poi vi è un secondo orientamento di senso opposto in base al quale tali operazioni, soprattutto se opportunamente controllate ed effettuate con decreto dell' autorità giudiziaria possono ritenersi dei meri rilievi tecnici e quindi in fase di indagini preliminari è possibile svolgerle senza dover avvisare l' indagato. E' importante capire e definire bene come questo vantaggio investigativo possa conciliarsi con il diritto della difesa, con la possibilità che alla stessa, ad esempio, quando finiranno le indagini, sia consentito ripetere le stesse operazioni della polizia giudiziaria a pari condizioni e sul supporto originale (che deve rimanere sotto sequestro) ovvero senza che la scena del crimine "informatica" venga accidentalmente compromessa (nessuno vuole pensare ai casi di modifiche dolose, pur sempre possibili in astratto). La Suprema Corte di Cassazione, dopo orientamenti parzialmente difformi, nella primavera scorsa si è pronunciata in materia di acquisizione di filmati di videosorveglianza rivalutando il tema e l' istituto dei rilievi tecnici e sostenendo che non si tratta di un accertamento tecnico irripetibile perché l' attività di salvataggio di un filmato estrapolato da un sistema di videosorveglianza aziendale non comporta alcuna attività di carattere valutativo tecnico scientifico ovvero di studio e di valutazione critica. Questo assunto della sentenza n. 15838 dell' aprile del 2019 convince anche perché rimette alla difesa l' onere di provare eventuali alterazioni dei file e dei filmati acquisiti ma soprattutto perché il salvataggio non ha comportato modifiche dell' apparato di videosorveglianza che resta li integro e a disposizione della difesa. Confondere oggi, a livello fattuale, la grande alterabilità del contenuto di un account cloud o del contenuto di uno smartphone negando il diritto alla difesa di assistere ad un atto d' indagine è rischioso ma spesso è soprattutto inutile . Le sentenze della Cassazione sui rilievi effettuati su un numero di telaio di un ciclomotore, o sul prelievo del DNA da materiale biologico rinvenuto su un indumento oppure il rilievo su un "tampone a freddo" finalizzato al prelievo di eventuali residui sull' uso delle armi sono fuorvianti e descrivono situazioni e scene del crimine molto diverse da quelle che si rinvengono invece all' interno di uno smartphone o in un sistema di cloud computing. E' di tutta evidenza che gli esempi fatti del telaio o del prelievo del DNA sono considerati

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[§24917459§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

rilievi anche perché, come dicono proprio le stesse sentenze si tratta di "materiale conservato e non esaurito pur all' esito delle prime analisi". Negli assistenti vocali come negli smartphone la scena si presenta invece fortemente alterabile e modificabile ed è di tutta evidenza che si deve parlare di accertamenti irripetibili in tutti quei casi nei quali l' attività di carattere valutativo tecnico scientifica ovvero di studio e di valutazione critica consiste proprio in quel controllo dei files cancellati o esistenti ma a rischio cancellazione o ad esempio di quelle modifiche fisiologiche e di alterazione dello spazio non allocato avviate dal sistema al momento della sua ri-accensione e che sfuggono anche al più bravo degli esperti. Tornando ad occuparci del banco dei testimoni e del nostro assistente vocale e dovendo accedere all' interno dell' account dell' utente, ad avviso di chi scrive, non siamo neanche davanti ad un accertamento o ad un rilievo bensì ad un accesso in un luogo (che ovunque esso sia in senso fisico) protetto da credenziali di autenticazione di pertinenza di un soggetto indagato. Qualsiasi accesso da parte della polizia giudiziaria costituisce una perquisizione informatica che per sua natura deve essere svolta alla presenza dell' indagato o comunque del titolare dell' account cercando di garantire alla difesa sempre e comunque la possibilità di verificare le attività poste in essere e ripetere le operazioni effettuate. Occorre prestare attenzione a non estendere troppo questa teoria e questo orientamento dei rilievi tecnici oltre i suoi limiti di stretta interpretazione normativa. La tecnologia dei prossimi anni, l' AI, l' IOT, il 5G può moltiplicare le tracce presenti sulla scena di un crimine e ogni tecnologia in futuro potrà essere "sentita come testimone" ma la cosa più importante è non farsi prendere troppo dalla smania di trovare la pistola fumante a tutti i costi anche "stressando" le norme sulle garanzie difensive solo perché in presenza dell' occhio vigile dell' autorità giudiziaria o di un suo decreto autorizzativo o di una delega. Nei prossimi anni non solo porteremo gli assistenti vocali sul banco dei testimoni ma potremmo portare tutte le tecnologie più avanzate oggi poco conosciute. Forse cautela vorrebbe che nella soluzione delle controversie circa i dati da acquisire e le modalità per farlo, la quaestio facti (e cioè cosa del sistema informatico viene modificato) venga prima di ogni altra cosa e sia più importante della quaestio iuris. e non viceversa.

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[§24917460§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Industria 4.0

Il punto

Big data, per scoprire le corna ma non fanno solletico ai virus

Il coronavirus sta scuotendo tutte le nostre certezze, e le nostre derive culturali acritiche. «Il nuovo petrolio sono i dati!», strillano da anni tutti (tutti quelli che vendono dati, beninteso: ma l' opinione pubblica gli crede lo stesso). Ebbene: sulla materia più delicata che ci sia, la salute, questa messe di dati sta generando delle palesi assurdità. Che la Cina (la Cina! Un miliardo e mezzo di abitanti se non più) abbia avuto solo 80 mila contagi e meno morti di quanti ne pianga l' Italia per ora ferma alla metà dei contagi cos' è, se non un dato incomprensibile? E come si potrà mai sapere con certezza quanti siano i contagiati asintomatici? E chi l' intelligenza artificiale, testando milioni di molecole farmacologiche, saprà trovare quella giusta per curare il corona prima e meglio di quanto farebbero dei ricercatori tradizionali? Sta di fatto che l' orgia dei dati raccolti sul nostro conto da milioni di spie digitali (il telefonino, le telecamere di controllo, le carte di credito, i telepass e ovviamente le nostre scelte di navigazione su internet) si traduce in tantissime informazioni indiscrete sul nostro conto, la cui utilità pratica però, per chi la persegue, è alquanto dubbia. Lo afferma per la prima volta senza reticenze un recente studio americano firmato dalla Priceonomics Data Studio, secondo cui il 55% dei dati che le aziende raccolgono per vendere meglio, semplicemente non serve a un bel niente. Le aziende non li usano, o perché non sanno come usarli o perché si rendono conto che sono inutili. Per esempio perché sono ovvi. Una riprova se ne può avere acquistando qualsiasi cosa online su un qualunque sito di ecommerce. Immancabilmente, nel giro di qualche ora, navigando su internet ci si ritroverà bombardati da messaggi pubblicitari che ci invitano a comprare quel che abbiamo appena comprato. Che peraltro sanno in tanti, perché in tanti ci spiano! Mentre è logico che sarebbe utile sapere, al contrario, quel che pensiamo di comprare ma non abbiamo ancora comprato In effetti, i dati davvero sensibili per chi fa business sono quelli riservati. E non è una novità: si chiama spionaggio industriale, ed è un reato. Oppure sono quelli relativi all' orientamento dei gusti dei consumatori, e neanche questa è una novità: si chiama marketing comportamentale. Al di là del marketing comportamentale, qualunque comportamento volto a carpire dati personali sui gusti di ciascuno di noi si chiama violazione della privacy. In definitiva: o torniamo alle tradizioni, e ci facciamo bastare i dati di sempre; oppure commettiamo reato. Salvo accorgerci, poi, che il bottino del reato spesso è poca robaa, anzi quasi niente.

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[§24917461§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 4 Italia Oggi Industria 4.0

Il punto

Big data, per scoprire le corna ma non fanno solletico ai virus

SERGIO LUCIANO

Il coronavirus sta scuotendo tutte le nostre certezze, e le nostre derive culturali acritiche. «Il nuovo petrolio sono i dati! », strillano da anni tutti (tutti quelli che vendono dati, beninteso: ma l' opinione pubblica gli crede lo stesso). Ebbene: sulla materia più delicata che ci sia, la salute, questa messe di dati sta generando delle palesi assurdità. Che la Cina (la Cina! Un miliardo e mezzo di abitanti se non più) abbia avuto solo 80 mila contagi e meno morti di quanti ne pianga l' Italia per ora ferma alla metà dei contagi cos' è, se non un dato incomprensibile? E come si potrà mai sapere con certezza quanti siano i contagiati asintomatici? E chi l' intelligenza artificiale, testando milioni di molecole farmacologiche, saprà trovare quella giusta per curare il corona prima e meglio di quanto farebbero dei ricercatori tradizionali? Sta di fatto che l' orgia dei dati raccolti sul nostro conto da milioni di spie digitali (il telefonino, le telecamere di controllo, le carte di credito, i telepass e ovviamente le nostre scelte di navigazione su internet) si traduce in tantissime informazioni indiscrete sul nostro conto, la cui utilità pratica però, per chi la persegue, è alquanto dubbia. Lo afferma per la prima volta senza reticenze un recente studio americano firmato dalla Priceonomics Data Studio, secondo cui il 55% dei dati che le aziende raccolgono per vendere meglio, semplicemente non serve a un bel niente. Le aziende non li usano, o perché non sanno come usarli o perché si rendono conto che sono inutili. Per esempio perché sono ovvi. Una riprova se ne può avere acquistando qualsiasi cosa online su un qualunque sito di ecommerce. Immancabilmente, nel giro di qualche ora, navigando su internet ci si ritroverà bombardati da messaggi pubblicitari che ci invitano a comprare quel che abbiamo appena comprato. Che peraltro sanno in tanti, perché in tanti ci spiano! Mentre è logico che sarebbe utile sapere, al contrario, quel che pensiamo di comprare ma non abbiamo ancora comprato In effetti, i dati davvero sensibili per chi fa business sono quelli riservati. E non è una novità: si chiama spionaggio industriale, ed è un reato. Oppure sono quelli relativi all' orientamento dei gusti dei consumatori, e neanche questa è una novità: si chiama marketing comportamentale. Al di là del marketing comportamentale, qualunque comportamento volto a carpire dati personali sui gusti di ciascuno di noi si chiama violazione della privacy. In definitiva: o torniamo alle tradizioni, e ci facciamo bastare i dati di sempre; oppure commettiamo reato. Salvo accorgerci, poi, che il bottino del reato spesso è poca robaa, anzi quasi niente.

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[§24917462§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Boccardelli: 'L' Italia ha bisogno di un Piano Marshall per le reti'

Il direttore della Luiss Business School: gran parte delle infrastrutture di accesso risale agli anni Sessanta. È ora di accelerare sulla fibra anche e soprattutto per stimolare l' imprenditoria nazionale su servizi e applicazioni digitali evoluti. E guidare il Paese nell' era della data driven society

" L' Italia ha bisogno di un Piano Marshall per le infrastrutture . Un piano che consenta di accelerare la posa della fibra e delle antenne 5G e che quindi inneschi quel meccanismo virtuoso necessario a spingere l' economia Ict fatta di servizi e applicazioni , ma anche a consentire a tutte le aziende del Paese di poter beneficiare di nuove opportunità di business . E questa fase di emergenza può rappresentare il punto di svolta e di ripartenza per il Paese": questa la vision di Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School . Le misure intraprese dal Governo nel decreto Cura-Italia relative all' accelerazione dei cantieri ultrabroadband sono il chiaro segnale che si è compresa l' importanza della questione. E anche le misure annunciate da Agcom vanno fortemente in direzione di una spinta. Se sulla banda larga l' Italia negli ultimi anni ha recuperato terreno rispetto ai grandi Paesi Ue, addirittura posizionandosi fra i primi posti in classifica, sul livello di penetrazione della banda ultralarga c' è ancora molto da fare. Eppure la banda ultralarga genera impatti rilevanti sui moltiplicatori economici: la realizzazione delle reti incide inevitabilmente sul settore della cantieristica e mette in moto tutta una serie di progetti e investimenti nell' ambito dei servizi digitali. Ma per servizi digitali evoluti servono reti evolute: le infrastrutture di accesso del nostro Paese, ma anche quelle energetiche, si appoggiano a reti in gran parte costruite negli anni Sessanta. E la rete in rame, che ancora oggi rappresenta circa l' 80% delle connessioni domestiche delle famiglie, è stata realizzata molti anni fa. L' Adsl e il Vdsl sono tecnologie importanti, ma ricordiamoci che il loro dna risale al secolo scorso e che per quanto performanti non garantiscono livelli ottimali in particolare nella fase di upload: basti pensare che la maggior parte delle offerte miste fibra-rame oggi offrono velocità di upload di 20-30 megabit al secondo, del tutto insufficienti per l' attuale situazione. Tutti in questi giorni ci stiamo rendendo conto delle difficoltà di operare da remoto: ci sono applicazioni, come quelle video, che necessitano di ampia banda per poter essere utilizzate senza difficoltà soprattutto se bisogna collegare in contemporanea un numero elevato di persone. Bisogna guardare al futuro: fibra e 5G sono decisamente le tecnologie che saranno protagoniste nel prossimo decennio. Uno dei vantaggi, se possiamo trovarne in questa emergenza, è che si è dimostrato che la domanda per servizi digitali ora c' è. Partiamo da questo presupposto: i tre pilastri sono infrastrutture, competenze e servizi. Sul fronte delle reti è evidente che i lavori impattano, oltre che sulle telco, su decine di aziende, pensi agli appaltatori e ai sub appaltatori.

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[§24917462§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Riguardo a servizi e applicazioni ce ne sono a migliaia, ma attenzione: i Gafa (Google, Facebook, Apple, Amazon ndr) non potranno mai davvero incrociare le esigenze della domanda locale. Guardi cosa sta succedendo con Amazon: nonostante sia un colosso mondiale la customer experience in questi giorni non può essere soddisfatta appieno. Dunque è evidente che si aprono opportunità per aziende di servizi digitali che possono soddisfare esigenze a livello di città, quartieri, piccole comunità. C' è uno spazio enorme legato a progetti imprenditoriali innovativi che peraltro può stimolare lo sviluppo ulteriore di quell' ecosistema del digitale di cui tanto si parla da anni. Intanto c' è una carenza nella capacità istituzionale nell' individuare le priorità. E questo non vale solo per il settore Ict. Basti pensare al settore della sanità che oggi paga lo scotto di mancanza di adeguate politiche di investimento. Dopodiché c' è anche una questione di poteri e competenze decisionali. Molte delle questioni sono in capo a Bruxelles, molte altre al Governo per poi scendere nelle Regioni, nelle aree metropolitane, nelle singole circoscrizioni. Le società di Tlc per avviare progetti di cablaggio devono affrontare una complessità istituzionale enorme. Ed è nell' esercizio di "dilatazione" dei livelli che si sono create impasse frutto di interessi non sempre conciliabili: troppe autorizzazioni e regolamentazioni non sempre allineate e coerenti. A volte si ottiene il disco verde dal governo, si attivano i fondi Fesr, ma poi ci si impantana a livello comunale quando bisogna rispettare tutta una serie di regole - incluse quelle relative alla sicurezza lavori e cantieri - e autorizzazioni prefettizie: da questo punto di vista penso sia fondamentale semplificare la burocrazia, inserendo i lavori per il cablaggio in fibra fino alle abitazioni e il 5G fra quelli strategici per il Paese e dando loro priorità e semplificazione autorizzativa. Senza dimenticare che i limiti elettromagnetici in Italia sono fra i più bassi di tutta Europa, cosa che impatta inevitabilmente nella posa delle antenne. Non entro nello specifico della questione ma posso dirle che difficilmente una telco può privarsi della rete: vale per Tim, operatore verticalmente integrato con oltre 45mila dipendenti, e vale per Open Fiber, che ha nel modello "wholesale only" - ovvero che non commercializza al consumatore finale - la sua caratteristica distintiva. Entrambi gli operatori vendono accesso alla banda e ciò costituisce una parte rilevante, se non esclusiva, del loro business e della loro redditività. È chiaro che se Tim avesse accelerato gli investimenti negli anni precedenti la nascita di Open Fiber, probabilmente oggi non ci troveremmo con due operatori che rischiano di duplicare investimenti soprattutto nelle aree più redditizie, ma non necessariamente la competizione infrastrutturale in tali aree è un male. Tenuto anche conto che una "nazionalizzazione" tout court delle reti, ossia una newco a guida esclusivamente pubblica, potrebbe non avere i giusti incentivi a sviluppare costantemente il piano degli investimenti, non essendo lo Stato un soggetto che deve fare quotidianamente i conti con il business e il fatturato. A mio avviso sarebbe auspicabile che le istituzioni - Agcom e Cassa Depositi e Prestiti in primis - incentivassero un accordo in grado di garantire gli interessi degli investitori privati e pubblici, in una eventuale newco delle reti, coniugando gli interessi di tutti. Ma non sarà così semplice. La soluzione si potrebbe trovare - ma si tratta di un ragionamento ipotetico - attraverso la creazione

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[§24917462§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

di una società della rete in cui anche Tim abbia una presenza nell' equity, con una golden power significativa per le istituzioni e regole e condizioni efficaci sulle tariffe di accesso per gli altri operatori. Il tutto con un comitato di controllo che garantisca gli investimenti tecnologici sulla rete. I soldi e le risorse ci sono e spesso sono persino sotto-utilizzate. C' è il grande tema dei finanziamenti europei e di quelli basati sulla programmazione Fesr. Non credo sia un tema di risorse quanto piuttosto di accelerazione. Soprattutto se davvero si vuole entrare nell' era della data driven society, nella società dell' intelligenza artificiale. Lo smart working, ad esempio, non è lavorare da casa ma è un modo collaborativo di lavorare sfruttando database e risorse applicative in maniera collaborativa. E in tale senso non si tratta tanto di una rivoluzione tecnologica ma organizzativa e di competenze. E quanto più si va verso una società con una moderna ed efficace dotazione infrastrutturale tanto più rapidamente saremo in grado di cogliere la rivoluzione digitale. Concludo con una riflessione sulla Pubblica Amministrazione: se vogliamo davvero fare un passo in avanti decisivo, oltre alla semplificazione delle autorizzazioni e della burocrazia, è necessario prevedere una data di switch off della PA "analogica", ovvero cessare di erogare servizi che non siano in digitale. Questo, accompagnato da quello che potremmo chiamare un "reddito di cittadinanza digitale", ovvero un incentivo/obbligo a migrare alla banda ultralarga, potrebbe essere decisivo per risalire la china dell' indice DESI, che ancora ci vede al 24esimo posto in Europa per digitalizzazione. L' emergenza Covid-19 ha dimostrato che la domanda c' è, ora si tratta di cavalcarla al meglio.

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[§24917463§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

finanza e tecnologia

Borse, non è solo il coronavirus: l' algoritmo fa ballare i listini

I sistemi quantitativi, come quelli basati sulla volatilità, amplificano i crolli e i rialzi

Vittorio Carlini

Borse "yo-yo". Listini, all' interno del trend ribassista partito il 20 febbraio scorso, che un giorno crollano verso il basso; e, quello dopo, schizzano verso l' alto. Si tratta di dinamiche spesso spiegate con il rapporto causa- effetto tra un evento (ad esempio la notizia del "bazooka" Bce) e il listino stesso. Un approccio, a ben vedere, semplicistico che dimentica cosa sono in realtà i mercati. Le Borse vengono sempre più attraversate da investitori che non guardano ai fondamentali delle azioni. Bensì, attraverso algoritmi e sistemi automatici, definiscono soglie d' ingresso (e di uscita) dell' operatività sfruttando la statistica. Oppure valutano mille e più mille correlazioni tra gli asset. O, ancora, impostano la strategia su variabili specifiche. Tutti sistemi che, più che amplificando le reazioni dei mercati, danno vita ai "mega" alti e bassi delle recenti sedute. Così possono, ad esempio, ricordarsi i fondi che si basano sulla volatilità. Ce ne sono di diversi: dai cosiddetti "volatility targeting" fund fino ai "risk parity" fund. Proprio quest' ultimi, che secondo Nomura gestiscono 150 miliardi di dollari, hanno amplificato le perdite di Wall Street. Perchè? Semplice. La loro impostazione richiede che i vari gruppi di asset in portafoglio abbiano lo stesso rischio. «Ipotizziamo- spiega Raimondo Marcialis, ad di MC Advisory - che ciascuna azione abbia rischio 5 e quello delle obbligazioni, invece, sia uguale a uno». Per avere la "risk parity" di 10 il portafoglio potrà essere composto «da due azioni e 10 obbligazioni». Sennonché quando, come nei giorni scorsi, la volatilità sulla singola azione balza all' insù la situazione si complica. Se il rischio, ad esempio, sale a 10 per mantenere l' equilibrio il fondo deve vendere metà dell' equity. È proprio quello che è accaduto a Wall Street: tantissime dismissioni automatiche che hanno amplificato i crolli. Ma non è solo una questione di volatilità. Ci sono altri approcci quantitativi che fanno da "megafono" alle cadute o ai rimbalzi. In tal senso può ricordarsi il cosiddetto "momentum". Questo, in linea generale, descrive l' operatività impostata sul seguire il trend del "momento". Non di rado simili approcci si basano su livelli importanti dei prezzi al di sotto (o al di sopra) dei quali partono gli stessi trend. «Ebbene -spiega Tullio Grilli, capo brokerage elettronico di Banca Akros-, di recente ho assistito all' operatività di investitori», presumibilmente algoritmi ultraveloci, « che, sfruttando i bassi volumi, hanno rotto queste soglie per fare partire il trend». L' effetto? Da una parte, i software che si basano sul "momentum" si sono accodati al ribasso; dall' altra, il movimento in discesa è stato amplificato.

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[§24917463§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Industria 4.0

E non basta. «Ci sono investitori -spiega Fabrizio Lillo, docente di metodi matematici per l' economia all' Università di Bologna - che, attraverso i sistemi neurali semantici, sfruttano gli errori comportamentali degli umani». Cioè? «Il coronavirus, nel mondo digitale e dei social media, è diventato dominante». Si tratta dell' effetto, di là dalla reale gravità della situazione, conseguente anche alla paura ancestrale che abbiamo di simili fenomeni. A fronte di ciò «l' intelligenza artificiale intercetta il contesto di fondo è imposta i flussi di "sell"». Insomma: la macchina razionalmente sfrutta la nostra irrazionalità. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Coronavirus, i sistemi per tracciare i positivi: come funzionano

Ecco il funzionamento pratico delle app e dei sistemi tecnologici (e non) con cui Cina, Corea del Sud e Singapore stanno vincendo l' epidemia. Utili esempi da studiare per l' Italia, che sta valutando metodologie simili

Non solo app per il tracciamento dei positivi al coronavirus o fencing a garanzia del confinamento: si stanno facendo strada nel mondo varie metodologie e tecnologie combinate con mezzi analogici, attuate dai diversi paesi colpiti dalla pandemia CoviD-19. Anche in vista di una possibile adozione in Italia di sistemi analoghi - ora allo studio del ministero dell' innovazione, come previsto dal decreto Cura Italia - è utile analizzare in pratica come funzionano o hanno funzionato all' estero. Occidente vs Oriente Sappiamo che l' Italia, come altri Paesi in Europa e Stati Uniti, hanno scelto finora una strada meno tecnologica: con il lockdown delle attività, per appiattire la curva della pandemia . Nei paesi orientali invece misure coercitive e restrittive di controllo tramite applicazioni, piattaforme e sistemi informativi hanno dato i loro frutti per raggiungere questo scopo: Cina; Singapore; Corea del Sud Questi sistemi se applicati nei modi, ovvero nel rispetto e anticipazione dei patterns di comportamento sociale in ambienti critici (fuga dalle città, panico, accaparramenti, rivolte nelle carceri, negazione ecc..), con le infrastrutture coerenti con la scalabilità del sistema applicato a grandi numeri, e con la partecipazione più o meno volontaria dei cittadini ha consentito di rallentare la diffusione del virus. Ognuno di questi tre paesi hanno applicato un loro approccio coerente con la propria storia, cultura ed infrastruttura e in cui il tempo ha una valenza strategica anche nella scelta delle giuste tecnologie di controllo da applicare. Di recente all' elenco si è aggiunto Israele , sulle cui misure i dettagli sono ancora limitati. Singapore: la capacità di agire velocemente Per Singapore, la storia avrebbe potuto facilmente essere una catastrofe. Singapore la Città stato di 23 milioni di abitanti, dove convivono tre culture diverse occidentale, cinese ed indiana, è considerata la svizzera di oriente. Il territorio dell' isola è strettamente interconnessi con la Cina continentale, con voli diretti per Wuhan, epicentro dell' epidemia . La chiave del loro successo finora è stata la decisione di rispondere in modo aggressivo sin dall' inizio e la forza del ricordo ancora molto forte delle recenti epidemie dell' Aviaria e di H1N1. L' esperienza delle precedenti pandemie, che hanno colpito Singapore, ha dato luogo alla creazione del National Centre for Infectious Diseases NCID: un' istituzione che negli anni non ha perso forza e capacità ma ha saputo fare tesoro dell' esperienza utilizzando le più avanzate tecnologie e mantenere vigile il controllo ed i sistemi di allerta. Il controllo dei contagi è potuto avvenire a Singapore direttamente alla fonte e immediatamente dal primo segnale di possibile crisi epidemica. Negli aeroporti gli arrivi da Wuhan sono stati sottoposti a controlli sanitari prima che la trasmissione del virus da

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

uomo a uomo fosse confermata il 20 gennaio, già dal 1 ° febbraio, Taiwan, Hong Kong e Singapore avevano implementato in modo proattivo le restrizioni di viaggio sui passeggeri provenienti dalla terraferma, contravvenendo all' insistenza di organizzazioni e altri paesi. Le precauzioni anche se hanno comportato un costo economico significativo per questi hub internazionali, che fanno tutti affidamento sulla Cina continentale come principale partner commerciale e fonte di turisti , hanno consentito di applicare il controllo coercitivo ad una ristretta cerchia della popolazione. Mentre la restante parte doveva attenersi alle disposizioni di crisi del Ministero della Salute (MOH). Ci scrive Raimondo Guerra da Singapore che da ormai oltre 30 giorni tutto il paese è in DEFCON Orange (MOH). Dall' inizio dell' epidemia migliaia di persone a Singapore si sono isolate. Nelle prime fasi dell' epidemia Singapore è stata particolarmente colpita. A metà febbraio aveva registrato 58 infezioni , uno dei numeri più alti confermati da qualsiasi paese al di fuori della Cina. Rilevamento rigoroso e quarantena rigorosa Singapore sta rilevando quasi tre volte più casi rispetto alla media globale grazie alla sua forte sorveglianza delle malattie e all' accurata tracciabilità dei contatti. Sposando il sistema tecnologico di tracciamento delle persone e cose all' interno dell' edificio del National Centre for Infectious Diseases NCID, le autorità sanitarie di Singapore hanno deciso presto di testare tutti i casi di influenza e polmonite, metterle in quarantena e monitorarle da remoto tramite un' applicazione e in presenza. Non hanno inoltre risparmiato alcun timore nel dare la caccia a ogni possibile contatto delle persone infette un processo che opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7, è avviato con interviste ai pazienti e ha coinvolto anche la polizia, volantini sparsi sulla città (come nei tempi di guerra) e un test sviluppato localmente per gli anticorpi , che persistono anche dopo la scomparsa di un' infezione. Perché questo sistema di quarantena sia efficace, i funzionari devono rintracciare le persone colpite il più rapidamente possibile. I contatti vengono rintracciati dalle forze di polizia di Singapore, che usano le telecamere di videosorveglianza, interviste con i pazienti per redigere elenchi di persone che potrebbero essere state esposte. La App predisposta dal governo è relativamente semplice e funzionale, viene utilizzata solo a chi è stata confermata la notifica e quindi limitata ad un numero limitato di persone sottoposte a regime di quarantena, sia per sospetto contagio a causa di prossimità con soggetti positivi o per confermata positività. Chiunque sia tenuto a farlo può essere chiamato più volte al giorno e può fare clic su un collegamento online che condivide la posizione del proprio telefono. I funzionari effettuano inoltre controlli a campione di persona per garantire la conformità. Coloro che non restano a casa possono aspettarsi una multa fino a 10mila dollari o fino a sei mesi di reclusione e la perdita della cittadinanza cosa ancor più grave. A partire dal 13 marzo, la città-stato ha avuto 178 casi e zero morti. I test completi, la rapida quarantena e l' isolamento dei casi sospetti e le misure premiali dei buoni comportamenti con azioni serie sulle politiche di sostegno : il test è gratuito e il governo paga le fatture dell' ospedale per i residenti di Singapore che hanno sospettato o confermato casi. il governo offre ai lavoratori autonomi $ 100 dollari di Singapore ($ 73) al giorno , mentre ai datori di lavoro è vietato detrarre i giorni di quarantena

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

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dalle ferie annuali dei dipendenti. una comunicazione efficace del governo, onesta e trasparente capace di contenere il panico e dare segnali fermi e coerenti. Un controllo da remoto che fornisce informazioni, volte a rassicurare e contestualmente a controllare le persone in quarantena. La strategia applicata non è solo in se l' App di controllo, che si ha garantito il contenimento dei casi positivi sopra descritta ma è un mix di "carote e piccole bastonate" che finora ha veramente aiutato soprattutto nei primi duri 20 giorni della crisi. Corea del Sud: l' importanza di avere fortuna La rapida mobilitazione di Singapore è in netto contrasto con la Corea del Sud e il Giappone, anch' essi vicini alla Cina e dotati di sistemi sanitari avanzati. Nonostante la popolazione civile abbia una cultura storica di guerra che alla NATO definirebbero preparedness a causa del mai sopito conflitto con la confinante Corea del Nord, nelle metropolitane coreane è normale trovare armadi con presidi di contenimento nucleare dove noi troviamo solo quelli antincendio, e nonostante una collocazione geopolitica che la rende a tutti gli effetti un' isola non isola, la Corea del Sud non è stata in grado per debolezza politica e comunicazioni ambigue di agire velocemente come Singapore (il presidente Moon Jae-in ha dichiarato che il peggio è passato poco prima che i casi si manifestassero, provocando un contraccolpo politico). E' accaduto che la Shadowy Church nel distretto di Daegu è stata il centro dell' epidemia di Coronavirus in Corea del Sud. Questo culto religioso praticava la segretezza delle persone infettate e eseguiva cerimoniali per auto contagiarsi e con il volere di Dio guarire oggi più di 1.250 altri membri della chiesa hanno sintomi e oltre 400 risultano positivi. Questo particolare avvenimento ha circoscritto specificatamente il cluster del contagio, ottenendo quel vantaggio competitivo del paziente zero, ovvero avere quasi la perfetta piena di diffusione tracciando chi aveva avuto contati con gli appartenenti al culto. Il governo della Corea del Sud ha optato per blocchi localizzati, concentrandosi invece sul test di un gran numero di persone nel tentativo di identificare gli "hotspot" delle infezioni, oltre a incoraggiare il distanziamento sociale tra cui il distretto di Daegu focolare del contagio. Gestione dei contratti e GDPR: guida all' esternalizzazione di attività dei dati personali Il paese sta conducendo circa 15.000 test al giorno, gratuitamente, e finora ha effettuato quasi 200.000 proiezioni. Ha inoltre istituito circa 50 centri di test drive-through: ovvero di test attraverso le auto senza far scendere dalla vettura il conducente e all' aria aperta. E distribuito avvisi per smartphone sui movimenti delle persone che sono risultati positivi. Corea, l' uso della tecnologia digitale e la vergogna L' applicazione governativa "Corona100" incrocia i dati di geolocalizzazione dell' utente con quelli forniti dal governo, ed è stata lanciata l' 11 febbraio. Ma ve sono molte altre messe a disposizione che lavorano con Google Maps che con "Corona 100m", "Corona Map" e "Shincheonji Location Notification" risultano le più scaricate da GooglePay. Quindi non solo il Governo ma anche il privato, i cittadini coreani sono un popolo giovane e altamente digitalizzato e opera costantemente nel campo nell' innovazione dei prodotti, si è mosso per informare la popolazione sulla prossimità o il rischio di frequentare luoghi da chi risulta positivo o sospetto. L' App avvia una notifica quando ci si avvicina entro 100 m dalla visita del sospetto o contagiato: sia sul territorio

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

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nazionale che internazionale. Tutto quello che devi fare è verificare l' area e si riceve una notifica quando a 100mt. Da te vi è un potenziale rischio, o come per altre app che usano il sistema collaborativo segnalare tu stesso qualcuno. Da quando il numero di pazienti confermati è aumentato esponenzialmente la App ha guadagnato popolarità. Con un milione di download a partire dal dal 25 febbraio l' app e collassata a a causa della congestione del server. Lo sviluppatore TinaThree sta lavorando alla stabilizzazione del server. Questo è uno dei pericoli più frequenti nella creazione di queste App: la sua scalabilità. 25 classifiche di app popolari del Google Play Store. Ci sono 5 app correlate a Corona nella top 10. [Foto Google Play Store Capture] Azioni di leva "culturale" La Corea del Sud, nonostante la cultura digitale e con le tecnologie avanzate è un paese di forti contraddizioni: la famiglia, l' approvazione della comunità sono al contempo un limite e in questo caso l' utilizzo più o meno volontario del governo ha dato una spinta all' osservanza del confinamento, scrive Ogan Gurel, medico e scienziato. Il governo sta inoltre utilizzando un' app per smartphone per garantire che le persone restino a casa quando gli è stato ordinato di mettere in quarantena. Le autorità hanno attivato una serie di messaggi che descrivono dettagliatamente i movimenti di persone infettate da Covid-19, suscitando vergogna pubblica e "chiacchiericcio". I testi - sebbene intesi come un servizio sanitario pubblico - stanno alimentando lo stigma sociale e in alcuni casi, portando alla speculazione sugli affari extraconiugali. Chi infrange questo confinamento viene messo nelle condizioni di vergogna davanti alle proprie famiglie e ai datori di lavoro molto severi sull' onorabilità dei propri componenti e dipendenti. Non vengono diffusi nomi o altro, ma brevi messaggi di testo dove viene descritto l' affaire (una scappatella o un comportamento anomalo) in così minuziosi dettagli che le persone si riconoscono, o si vedono nella stesa situazione che per la paura riducono o si autolimitano sentendosi "osservati". Una gigantesca telenovela che sta inorridendo e appassionando il popolo coreano che non può fare a meno di questi messaggi sul comportamento dei loro concittadini: la vergogna e sdegno sapranno produrre più risultati del controllo coercitivo? Cina: il modello pervasivo ubiquitario La risposta della Cina al virus ha incluso un rigoroso allontanamento sociale, oltre un mese di blocchi in tutta la città di Wuhan e delle aree circostanti, un ampio monitoraggio pubblico dei cittadini , nonché vari metodi di punizione e premi per incoraggiare l' adesione a tali misure. Gli esperti affermano che il principale fattore che ha contribuito al contenimento del virus in Cina è stato l' uso aggressivo delle quarantene. Nel caso specifico della Cina i funzionari non si sono mossi per contenere il virus fino alla fine di gennaio, settimane dopo che era stato rilevato per la prima volta. Quindi l' applicazione di misure restrittive era più che necessario: il contenimento è l' unica soluzione ed il governo cinese ha optato per ampliare o far emergere un sistema di controllo già pronto e solo i suoi effetti e conseguenza non visibili alla popolazione sono emersi alla luce del sole. "Quando usciamo o restiamo in un hotel, possiamo sentire un paio di occhi che ci guardano in qualsiasi momento. Siamo completamente esposti al monitoraggio del governo" Maya Wang-China for human Rights Watch Surveillance di Massa Il virus è divenuto catalizzatore per un' ulteriore espansione del regime di sorveglianza,

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

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che si perfeziona ad ogni evento particolare alzando ancor più l' asticella: a partire dalle Olimpiadi del 2008 tenutesi a Pechino o all' Expo di Shanghai nel 2010. La Cina insomma, per contenere il contagio, ha sfruttato e al tempo stesso perfezionato un sistema di sorveglianza di massa, già fortemente basato su tecnologia, big data, intelligenza artificiale. Questa in pratica la grande differenza con le altre realtà asiatiche. La Piattaforme di WeChat e Alipay WeChat in cina è largamente utilizzata per fare qualunque cosa offrendo innumerevoli funzioni adatte all' uso quotidiano: telefonare, inviare messaggi (vocali), pubblicare foto, noleggiare una bicicletta, prenotare viaggi, acquistare un biglietto del cinema, prenotare un tavolo nel tuo ristorante preferito, cercare le ultime offerte, organizzare un appuntamento dal medico e molto altro ancora, il tutto in un' unica app. AliPay è invece il sistema di pagamenti di Alibaba: una piattaforma di pagamento online che insieme a Wechat ha conquistato le abitudini della popolazione non solo per la facilità dei pagamenti ma anche per il sistema creditizio vantaggioso rispetto al credito tradizionale. Nessuna App è nativa ma viene incorporata embedded all' interno di WeChat in cui è possibile aggiungere e incorporare funzioni di fornitori di servizi esterni. Il tool o la nuova funzione, creata appositamente dal Governo cinese per il controllo del contagio è il sistema chiamato Health Code , che all' interno delle applicazione delle citate Alipay o WeChat, ha assegnato automaticamente alle persone uno dei tre codici colore in base alla loro cronologia di viaggio, il tempo trascorso negli hotspot dell' epidemia e l' esposizione a potenziali portatori del virus. Questo per determinare se devono mettersi in quarantena o le persone possano spostarsi liberamente. E' questo il software, utilizzato in oltre 100 città, che ha consentito alle persone di controllare i colori degli altri residenti quando vengono immessi i loro numeri ID. L' organismo IT è così "interoperabile" con tutto il sistema sia delle App WeChat e Alipay e con le facilities di smart cities che le informazioni vengono direttamente integrate nelle App di uso comune ad esempio per il web mapping Gaode Maps (il nostro Google Maps). I dati sono aggiornati costantemente tramite REST API anche con dati ufficiali forniti dal governo. La strategia del governo è stata quindi quella di non creare un' ulteriore App, con il rischio che non solo non venga usata né scaricata o imposta, di usare App ampiamente utilizzate dalla popolazione, Wechat (sistema di messaggistica e di pagamento con Wechat Pay), o di Alipay (sistema di pagamento) e (Gaode ditu o gaode maps), nelle attività di vita quotidiana: muoversi, pagare/comprare, chattare. Fornendo così dati che confluiscono in data base o un sistemi integrati di CDE (common Data Enviroment). Questo insieme a quelle applicazioni tipicamente istituzionali: videosorveglianza/telecamere, facilities della smart city, dragnet ecc Una enorme mole di dati, provenienti dal data mining delle chat, dagli acquisti eseguiti con la app di pagamenti, che non solo evidenzia la perfetta scalabilità di questi sistemi capaci di gestire da pochi a moltissimi dati senza mettere in crisi l' infrastruttura IT, ma ne rivela il disegno già alla sua base di controllo sistematico. Foto credits: Screenshot Zhu Qing Gaode ditu o gaode maps (simile al nostro Google Maps) rivela posti sicuri e la presenza di contagiati Foto credits: Screenshot Zhu Qing: alcuni esempi dei dati forniti dall' app WeChat con allert durante

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

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le prenotazioni del public transportation Foto credits: Screenshot Zhu Qing: alcuni esempi dei dati forniti dall' app di Alipay. Mostrano su una mappa i casi confermati nelle vicinanze. E' possibile anche inserire il numero del treno o del bus per sapere se si è viaggiato con persone con covid-19 Come funziona? Nell' app wechat c' è una sezione dove si può cliccare per inserire il numero del treno o del bus, analogamente su Alipay, per verificare se si è viaggiato insieme a casi confermati di covid-19. I pagamenti in Cina, sono quasi al 90% elettronici, e quando si prende il pullman, la metro o il taxi spesso si paga facendo "tap" con una tessera magnetica o scannerizzando un qr-code con Alipay o WeChat pay che hanno i tuoi dati della ID card. Il governo può sapere in tempo reale con chi hai viaggiato e dove, se invece si paga in cash si deve compilare un foglio che ha l' autista nel quale si registra nome, cognome e numero ID della carta d' identità. In farmacia se si comprano antibiotici o altri farmaci per sindromi influenzali si viene registrati automaticamente, e si può accendere un allert del tuo score colori alle autorità e potresti essere chiamato o visitato a casa per verifiche. Oppure se si invia un sms al proprio operatore telefonico (ad esempio 10086 per China Mobile) si riceve un sms con le città nelle quali sono stati durante gli ultimi 14 giorni e questo può essere esibito anche ai datori di lavoro. Per uscire di casa poi esiste una tessera cartacea tipo "exit card" che serve per uscire ogni 2/3 giorni per andare al supermercato, ma una una sola persona per famiglia, e sopra la scheda, diversa per ogni comunità, appongono uno stamp ogni volta sulla data nella quale sono andati al supermercato. Foto credits: Zhu Qing. Exit Card utilizzata per poter uscire di casa Per entrare nel proprio appartamento o sul posto di lavoro è necessario scansionare un codice QR, scrivere il proprio nome e numero ID, temperatura e cronologia di viaggio recente. Le aziende cinesi stanno nel frattempo implementando la tecnologia di riconoscimento facciale in grado di rilevare temperature elevate in una folla o di bandiera che i cittadini non indossano una maschera facciale. Una serie di app utilizza le informazioni personali sulla salute dei cittadini per avvisare gli altri della loro vicinanza ai pazienti infetti o se sono stati in stretto contatto. Quale è la situazione oggi in Cina? Soprassedendo dalle comunicazioni ufficiali, Fabio Baroni web-designer e sviluppatore che ha vissuto in Cina ed in contatto con la sua fidanza Zhu che da Chongqing nel sudovest e ci ha fornito le immagini per l' articolo, mi scrive che nella sua zona, stanno riaprendo i negozi e i centri commerciali, si accede sempre indossando la mascherina chirurgica, viene effettuato il controllo della temperatura all' ingresso e si può fare all' application su Alipay e WeChat per una sorta di autodichiarazione che non si è infetti. Da questa iscrizione si ottiene un qr-code che viene scannerizzato all' ingresso di locali pubblici e ti consente di entrare. Le maglie si stanno allargando e l' attenzione ed il controllo comincia ad allentarsi anche per comunicare un certo sollievo di quanto fatto a beneficio delle misure restrittive e a volte frustranti. Le falle del sistema digitale I problemi ci sono appoggiandosi alla sola spinta automazione, falle che possono farci intravedere uno scenario alla Brazil. Può accadere, ed è accaduto, che se transiti in auto senza fermarti attraverso Hubei, una zona rossa, con Weibo attivo (l' equivalente cinese di Instagram) il tuo codice colore diventa da verde

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a giallo e quindi sei messo in quarantena. Oppure in un paese dove la domotica, negli appartamenti e nei megacondomini è tanto effiente da non consentirti di aprire la porta di casa tua, tramite il tuo telefonino o card, se il tuo codice diviene improvvisamente giallo o rosso. Un panorama di un Grande Fratello e piuttosto capriccioso, forse il maggior punto debole del sistema cinese. Behavioural Insights L' OMS ha affermato che le misure più efficaci della Cina sono state la "sorveglianza estremamente proattiva" per rilevare casi, test approfonditi e isolamento immediato dei pazienti, monitoraggio rigoroso e quarantena di contatti stretti e un "livello eccezionalmente elevato di comprensione e accettazione della popolazione" di tali misure. La leva psicologica di collaborazione ha fornito al paese del Dragone un' arma in più e con l' aggiunta di sistemi tecnologici la mutua sorveglianza tra i cittadini ha collaborato alla grande inflessione della curva dei contagi. Come detto le applicazioni e la surveillance non può avere effetti seri se non accompagnate da misure di sicurezza a bassa tecnologia ed alta componente umana. In Cina sono state impiegate tanto quanto quelle ad alta tecnologia, utilizzando le scienze comportamentali per l' orientamento massivo delle abitudini. La "rieducazione" cinese ha sposato appieno le tecnologie digitali con il nudgetting. Il progetto pilota di un' applicazione che funziona attraverso la piattaforma WeChat, per identificare la presenza di debitori in un raggio di 500m dall' utente la segnalazione e denuncia di comportamenti sospetti dei debitori: acquisti impropri. Sino ad impedire che il debitore possa spendere in viaggi o futuli oggetti il suo denaro: è la sperimentazione applicata del c.d. punteggio sociale, un credito base che va ad assottigliarsi e di conseguenza riducendo le tue libertà personali e creditizie. Tutto era quindi già pronto: WeChat e Weibo hanno "hotline" per le persone per segnalare altri che potrebbero essere malati e che possono segnalare eventuali infrazioni. Le città offrono ricompense alle persone per informazioni sui vicini malati hanno compiuto il passo successivo con il "rewarding" la ricompensa premio alla base della scienza dei comportamenti e del rafforzamento del ciclo delle abitudini. Il Limite ed il Diritto L' uso di queste piattaforme, in particolare WeChat, ha anche un grosso problema: la protezione dei dati: non è un segreto che Tencent collabora con il governo cinese e condivide le informazioni personali dei propri utenti ed è anche al contempo il valore aggiunto che ha fornito il carburante di dati per alimentare il sistema di apprendimento automatico, riconoscimento facciale ecc La sorveglianza intrusiva è già quindi la nuova normalità per il popolo cinese anche se i difetti o bachi della tecnologia sono quelli oggi che frustrano maggiormente il popolo cinese che comunque, per comodità digitale o pigrizia, ha regalato sempre più spazi al sistema di sorveglianza e controllo su tutta la loro vita. Dagli alti funzionari ai lavoratori della comunità locale, quelli che applicano le regole ripetono lo stesso ritornello: questo è un "tempo straordinario" feichang shiqi, che richiede misure straordinarie. Ma quale è il livello o l' equilibrio di contropartita (privacy-diritto all' informazione) che un cittadino, cinese o no, è in grado di tollerare? Israele In Israele, un popolo da oltre 45 anni in guerra, ha fatto quello che è egregiamente capace di fare: attivato e applicato lo stato di straordinario di guerra ove il nemico non sta più oltre la striscia di Gaza ma all' interno del suo stesso territorio.

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[§24917464§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Nei giorni scorsi ha approvato una legge di emergenza per tracciare i dati dei cellulari dei cittadini senza bisogno dell' ordine di un magistrato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha scritto: "aumenteremo drasticamente la capacità di localizzare e mettere in quarantena coloro che sono stati infettati. Oggi abbiamo iniziato a utilizzare la tecnologia digitale per individuare le persone che sono state in contatto con le persone colpite dalla Corona. Informeremo queste persone che devono andare in quarantena per 14 giorni. Si prevede che saranno numeri grandi, anche molto grandi, e lo annunceremo nei prossimi giorni. Entrare in quarantena non sarà una raccomandazione ma un requisito e lo applicheremo senza compromessi. Questo è un passo fondamentale nel rallentare la diffusione dell' epidemia". I dettagli pratici sono scarsi: le autorità sono molto riservate, in merito. Israele, avviando il monitoraggio informatico dei casi di coronavirus, utilizzerà largamente tecnologie militari di monitoraggio e controllo bypassando la necessaria approvazione da parte della Knesset. Questo monitoraggio avverrà direttamente da parte del servizio di sicurezza Shin Bet al fine di informare le persone che involontariamente sono venute in contatto con pazienti confermati coronavirus. La polizia pedinerà le persone che circolano per strada e che gli individui verranno scelti sulla base di campioni randomizzati. La polizia, considerati i comportamenti irresponsabili della popolazione, imporrà violazioni della quarantena utilizzando la tecnologia cellulare di geolocalizzazione : la APP Waze di ideazione israeliana potrebbe essere uno dei potenziali veicoli ed interfacce di penetrazione e sostegno collaborativo, di questa tecnologia ma come da copione vige la massima riservatezza. PS Se sei interessato a sviluppare tuoi progetti Fabio Baroni ci segnala alcune Repository, dove trovare OPEN SORCE PROJECT, scaricabili direttamente dalla piattaforma GitHuB. Come è cambiato in Italia il quadro normativo dei pagamenti digitali verso la PA? Hanno collaborato con informazioni Raimondo Guerra a Singapore, Fabio Baroni e Zhu Qi in Cina, Ogan Gurel in Corea del sud, Gil Lavi in Israele @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917465§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Economia circolare: un approccio di filiera per un' Europa più green e competitiva

La Commissione europea ha appena adottato nuovo piano d' azione per l' economia circolare, tassello fondamentale e principale elemento costitutivo del Green Deal europeo. Vediamo tutte le misure nel dettaglio

Il primo punto su cui il nuovo piano d' azione pone l' enfasi riguarda la progettazione di prodotti sostenibili , ampliando il campo di applicazione delle attuali Direttive di Ecodesign ad un numero sempre maggiore di prodotti (si veda il punto 2). La Commissione si impegna ad avanzare delle proposte per regolamentare aspetti quali la durabilità, la riusabilità, e la riparabilità dei prodotti; la riduzione della presenza di sostanze chimiche pericolose; la promozione di misure di efficienza energetica; l' aumento della percentuale di utilizzo di materiali riciclati; l' abilitazione di forme di rigenerazione e riciclaggio; la riduzione delle emissioni di anidride carbonica; la restrizione del single-use ed il contrasto all' obsolescenza programmata; il divieto di distruzione di prodotti durevoli invenduti; l' incentivo a modelli di business product-as-a-service in cui i produttori mantengono la proprietà del prodotto; lo sfruttamento del potenziale della digitalizzazione delle informazioni sui prodotti come l' applicazione di tag e l' introduzione di veri e propri passaporti digitali . Particolare enfasi viene posta all' approccio e alla misurazione della Product Environmental Footprint. Il secondo punto riguarda invece la responsabilizzazione dei consumatori e di tutti gli acquirenti (anche pubblici). Garantire dei risparmi sul costo di acquisto senza però intaccare la qualità dei prodotti è uno degli elementi cardine dell' economia circolare. Ecco perché la Commissione si impegna a garantire che i consumatori ricevano informazioni affidabili e pertinenti sui prodotti direttamente nei punti vendita, riguardanti la durata attesa della vita utile, la disponibilità di servizi di riparazione, la reperibilità dei pezzi di ricambio e l' accessibilità ai manuali di riparazione. Particolare attenzione verrà posta anche al contrasto delle pratiche di greenwashing e di obsolescenza programmata . La commissione si impegna infine a rafforzare i requisiti minimi alla base del Green Public Procurement . Il terzo ed ultimo punto riguarda la promozione della circolarità nei processi produttivi . Adottare pratiche circolari può infatti portare a sostanziali risparmi di materiale nei diversi processi di produzione e attraverso le supply chain. Ecco perché la Commissione si impegna ad aggiornare le Direttive sulle emissioni industriali per includere le Best Available Techniques (BAT), l' utilizzo di tecnologie green e l' adozione di nuovi sistemi di certificazione e reporting. All' interno del piano, la Commissione identifica una serie di prodotti, settori e filiere chiave per i quali è alto sia lo spreco di risorse, sia il potenziale successo di applicazione di pratiche Circolari. Questi sono: Elettronica di consumo e ICT , per i quali verranno privilegiate iniziative di tipo right to repair ,ad esempio per gli smartphones l' adozione di un caricatore/caricabatterie

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[§24917465§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

unico e indipendente dal brand di prodotto, lo studio di uno schema più ampio di incentive di take back per recuperare, ricondizionare e rivendere vecchi devices e la revisione della normativa sulle restrizioni all' utilizzo di sostanze pericolose; Plastica e micro-plastiche , per le quali la Commissione continuerà a studiare misure sempre più stringenti all' interno della European Strategy for Plastics in a Circular Economy , come l' inserimento di requisiti obbligatori per il contenuto di plastica riciclata in settori chiave (imballaggi, materiali da costruzione e veicoli) e misure di riduzione dei rifiuti. La Commissione garantirà inoltre l' attuazione tempestiva della nuova direttiva sui prodotti di plastica monouso; In generale, la Commissione ribadisce l' impegno a rivedere le direttive in materia di batterie, imballaggi, veicoli e sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche al fine di prevenire gli sprechi, aumentare il contenuto di materiale riciclato, garantire un riciclaggio di alta qualità e ridurre complessivamente la generazione di rifiuti. In aggiunta, la Commissione proporrà obiettivi più stringenti in termini di riduzione della produzione di rifiuti e adotterà nuovi schemi di responsabilità estesa del produttore . La creazione di un mercato funzionante per le cosiddette materie prime seconde è un altro punto cardine del nuovo piano per l' economia circolare. Inoltre, la Commissione si impegna a contrastare l' esportazione illegale dei rifiuti verso paesi terzi (specialmente quelli del terzo mondo), rivedendo il regolamento sulla spedizione dei rifiuti. Per contrastare il surriscaldamento globale e raggiungere la neutralità climatica, la Commissione ritiene necessario intensificare le sinergie tra economia circolare e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra . Per questo motivo, la Commissione si impegna ad analizzare in chiave sistematica l' impatto della Circolarità sulle misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. A tal fine la Commissione è pronta ad investire e offrire contributi attraverso diverse modalità, tra cui le opportunità di finanziamento per Ricerca & Innovazione attraverso gli schemi LIFE e Horizon Europe. Il piano d' azione avrà successo solo se gli sforzi dell' Unione Europea riusciranno a guidare la transizione verso l' economia circolare su scala globale. Ecco perché la Commissione punta principalmente a raggiungere un accordo globale sulle materie plastiche, ad adottare un' Alleanza globale per l' Economia Circolare e a rafforzare la partnership con l' Africa. Infine, per misurare il successo delle diverse azioni intraprese, la Commissione si impegna ad aggiornare il Monitoring Framework per l' economia circolare, un cruscotto contenente una serie di KPI con l' obiettivo di monitorare costantemente i progressi nei confronti di quattro aree tematiche: produzione e consumo sostenibili, gestione dei rifiuti, materie prime seconde e innovazione. Far diventare l' economia circolare " mainstream" , passando dalle prime iniziative di successo ai principali attori economici è ora la principale sfida che si pone la Commissione Europea . Raggiungere una vera e propria applicazione su larga scala potrà contribuire considerevolmente all' obiettivo del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e al disaccoppiamento della crescita economica dal consumo di risorse finite, garantendo nel contempo la competitività a lungo termine dell' Unione Europea e la creazione di posti di lavoro . Si parla infatti di un potenziale aumento del PIL Europeo dello 0.5% entro il 2030, di circa 700.000 nuovi posti di lavoro e di benefici per le

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[§24917465§] venerdì 20 marzo 2020

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Industria 4.0

singole aziende: poiché in media le imprese manifatturiere nell' UE spendono circa il 40% in materiali, i modelli di economia circolare sono più competitivi poiché riducono sensibilmente i costi di approvvigionamento e proteggono al contempo dalle fluttuazioni dei prezzi delle risorse causati da shock imprevedibili ( coronavirus incluso! ). Positivo quindi che il nuovo piano d' azione fornisca un' agenda orientata al futuro per la realizzazione di un' Europa più green e competitiva, enfatizzando la co-creazione di valore e la co-innovazione tra diversi attori economici, consumatori, cittadini e membri della società civile, promuovendo quindi un approccio di filiera . Positiva infine l' enfasi e la fiducia che la Commissione ripone nelle tecnologie digitali come principale fattore abilitante della transizione . Tecnologie come Internet of Things, Big Data e Blockchain saranno fondamentali per tracciare e certificare la vita di prodotti, componenti e materiali, garantendo l' accesso ai dati in modo sicuro e guidando quindi consumatori e aziende nelle scelte e nei comportamenti più sostenibili. In definitiva, la direzione è quella giusta, ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Staremo a vedere se (e come) la Commissione Europea e gli Stati membri riusciranno a "scaricare a terra" operativamente tutti i buoni propositi dettati dal nuovo piano d' azione per l' Economia Circolare.

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[§24917466§] venerdì 20 marzo 2020

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Industria 4.0

Intelligenza artificiale a supporto della scienza e della ricerca: stato dell' arte

I sistemi di AI stanno dando la svolta ai processi alla base della ricerca. Ma lo stato dell' arte non consente alle nuove tecnologie di superare le doti di astrazione necessarie all' invenzione scientifica. Almeno per il momento. Google sta mettendo a punto un nuovo algoritmo "intuitivo": farà scuola?

L' Intelligenza Artificiale sta determinando un' ulteriore significativa evoluzione nei sistemi a supporto dei ricercatori e del metodo scientifico . I paradigmi di IA consentono di realizzare macchine in grado di ragionare, percepire la realtà, imparare da esempi, individuando pattern e clusterizzando i dati e le informazioni. Vediamo come si sono sviluppate le tappe di questo processo. Scienza e computer, i primi passi Da tempo i ricercatori utilizzano i computer nelle loro ricerche. Non solo come strumenti di supporto all' analisi dei dati , come ci potremmo aspettare, ma anche per i loro preziosi contributi destinati a cambiare lo stesso metodo scientifico. Uno dei primi esempi che mi viene in mente riguarda il Teorema dei 4 colori [1] che afferma che data una superficie piana divisa in regioni connesse, come ad esempio una carta geografica politica, sono sufficienti quattro nuance per colorare ogni regione facendo in modo che le regioni adiacenti non abbiano lo stesso colore. Affermare che 4 colori sono sufficienti è particolarmente complesso , tanto che la dimostrazione di questo teorema, per una delle prime volte nella storia della matematica, ha richiesto un estensivo ricorso al computer . La dimostrazione si basa sulla riduzione del numero infinito di mappe possibili a 1476, per le quali la validità del teorema viene verificata caso per caso dal computer. Per ridurre al minimo la possibilità di errore, il programma fu eseguito su due diverse macchine con due algoritmi indipendenti; per completare l' analisi di tutti i casi possibili fu necessario lasciar lavorare i computer per migliaia di ore. Un altro esempio storico è costituito da un libro scritto da due allievi di Seimurt Papert, uno dei ricercatori più famosi nel campo dell' Intelligenza Artificiale, Hal Abelson and Andrea diSessa . Il libro, dal titolo "Turtle Geometry [2] ", invita gli studenti ad esplorare la matematica e la geometria usando il logo, un linguaggio derivato dal lisp. Il sottotitolo è The Computer as a Medium for Exploring Mathematics . In fatto di linguaggi per esplorare la scienza come Mathematica o le sue versioni on line ( Wolfram Alpha ) sono da tanto tempo strumenti preziosi che hanno sostituito il regolo calcolatore di vecchia memoria. Wolfram Alpha , in particolare, è un motore di ricerca semantico dotato di abilità complesse in vari campi del sapere (matematica, chimica, fisica e molto altro). Intelligenza artificiale per la scienza Più di 10 anni fa un programma di IA era in grado di analizzare l' enorme mole di articoli pubblicati nel campo della genomica e di suggerire quale gene poteva essere responsabile di una determinata

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[§24917466§] venerdì 20 marzo 2020

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Industria 4.0

malattia ( ). Gli attuali motori di ricerca semantici sono in grado di leggere l' enorme mole di articoli scientifici generati e portare all' attenzione del ricercatore notizie e ricerche che potrebbero sfuggirgli e persino suggerire spunti di ricerca mettendo in relazioni le evidenze emerse. È una metodologia di ricerca e tool attiva in molti campi, dalla medicina alla matematica. Giovanni Colavizza, data scientist operativo all' Istituto Alan Turing a Londra sull' analisi delle pubblicazioni scientifiche, ha scritto sull' International Journal of Science che gli strumenti di IA sono capaci di estrarre informazioni significative da tali pubblicazioni [4] . L' articolo afferma che un enorme numero di pubblicazioni scientifiche sono disponibili su internet con almeno 1 milione di nuovi lavori pubblicati ogni anno . Dati questi numeri è impossibile per un ricercatore mettere in ordine, leggere e analizzare gli articoli che suggeriscono diverse ipotesi. Il problema può essere risolto, almeno parzialmente, utilizzando strumenti di IA che possono aiutare gli scienziati ad estrarre specifici contenuti mettendoli in ordine di importanza, filtrandoli e raggruppandoli . Un esempio di questa tecnologia è rappresentato da Iris.ai [5] , un sistema che assiste il ricercatore nel processo di mappare e acquisire nuova conoscenza scientifica. Tuttavia questa straordinaria opportunità non deve essere considerata l' unica via percorribile. Pur constatando il grande potere dell' AI dobbiamo affidarci ad essa con estrema cautela e attenzione perché la sua capacità non è illimitata. Non tutta l' informazione utile è infatti raggiungibile attraverso questi strumenti: fatti non convenzionali, poco citati o inconsueti rischiano di essere oscurati. Robot in gara con il ricercatore Oggi molti articoli dichiarano che gli scienziati saranno a breve obsoleti e che le macchine sono già in grado di estrarre regolarità dai dati (anche immagini), di formulare ipotesi e provarne la validità. Kevin Schawinski , un astrofisico che ha lavorato per l' Istituto Federale di Tecnologia di Zurigo, ha catalogato le galassie in base alla loro forma ed ha realizzato un software in grado di aiutare gli astronomi in questo compito. Cos' è cos' è l' imaging multiview e in quali ambiti può trovare applicazione? Le reti neurali artificiali sono in grado di individuare anche pattern temporali e quindi di fare previsioni. Individuare una legge a partire da dati sperimentali fa parte del metodo scientifico. Oggi siamo in grado di insegnare ad una rete le regolarità che sottintendono ad un fenomeno. In qualche modo la rete impara la legge . In alcuni casi ci stiamo già provando con successo. Brian Nord , un astrofisico del Fermi National Accelerator Laboratory che utilizza reti neurali artificiali per studiare il cosmo, è tra coloro che temono che non ci sia n ulla che uno scienziato umano possa fare che sia impossibile da automatizzare. "È un pensiero agghiacciante", ha dichiarato. Un team all' IBM [6] sostiene di aver già raggiunto questo risultato attraverso lo sviluppo di un algoritmo capace di collezionare nuove scoperte scientifiche attraverso tecniche di text mining , visualizzazione e analisi capaci di estrarre fatti e proporre ipotesi di spiegazione dei fenomeni. Analogia e astrazione: quel che manca alla AI Contrariamente a quanto afferma Brian, ritengo che siamo ancora lontani da una macchina in grado di fare analogie e astrazione . Le macchine possono aiutare la ricerca, qualche volta modificano i paradigmi con cui la scienza evolve, ma non sono ancora in grado di sostituire uno scienziato. Le

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[§24917466§] venerdì 20 marzo 2020

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macchine basate sull' IA sono già oggi capaci di fare ipotesi, testarne la validità, attraverso il ragionamento e la sperimentazione in accordo con il metodo scientifico. Alcune forme di AI, come le adversarial networks , possono mettere a confronto obiettivi diversi facendoli competere uno contro l' altro, per ottenere un risultato ottimale. L' IA risulta quindi un valido alleato , soprattutto per la capacità di analizzare enormi moli di dati , come quelle generate dai moderni laboratori nel campo dell' astronomia, della fisica delle particelle elementari, delle scienze sociali, dello studio dell' ambiente e molto altro. Le nostre macchine sono in grado di "osservare" e di simulare fenomeni, ma anche di andare oltre , portando all' attenzione dei ricercatori pattern che non sarebbero in grado di individuare da soli. I limiti dell' Intelligenza artificiale Astrazioni e analogie sono facoltà indispensabili per la scienza e, ad oggi, rimangono appannaggio degli esseri umani . Recenti articoli che prevedono la sostituzione dei ricercatori da parte dell' IA non tengono conto delle attuali limitazioni, ancora oggetto di sfida per la ricerca in questo campo. Ad oggi una rete neurale è in grado di predire, ma non di formalizzare la legge che ha individuato . Per far questo dovremmo riuscire ad integrare le reti con i sistemi logici e di rappresentazione della conoscenza in modi che ancora non riusciamo ad affrontare. Nel suo recente The Book of Why (2018), lo scienziato Judea Pearl insieme allo scrittore scientifico Dana Mackenzie afferma che i dati sono "profondamente stupidi" . I principi causali non possono semplicemente essere evinti soltanto dai dati. Per interpretare i dati serve un modello concettuale, un' astrazione che vada oltre la semplice descrizione delle regolarità che possiamo osservare. Non tutti ritengono che la mancanza di trasparenza e di esplicitazione delle reti neurali sia un vero problema. Lenka Zdeborová , un ricercatore all' Institute of Theoretical Physics al CEA Saclay in Francia, suggerisce che l' intuizione umana è spesso altrettanto impenetrabile . Anche la nostra mente, in alcune situazioni, è una scatola nera. Albert Einstein diceva che " La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servo fedele. " I ricercatori procedono attraverso l' intuizione e il ragionamento: l' intuizione suggerisce strade da percorrere perché una certa idea risulta attraente, è simile al processo con cui procede un artista a caccia della bellezza. La mente razionale segue la strada suggerita dall' intuizione e prova a dimostrare o a confutare che il percorso sia corretto. Recentemente Google ha creato un algoritmo particolarmente abile a dimostrare teoremi che utilizzano la logica per fare le dimostrazioni e la deep neural network per scegliere il percorso più promettente nell' albero delle decisioni da prendere. Usa quindi sia la mente intuitiva che quella razionale . Proprio come fa un ricercatore. Oggi ha dimostrato solo teoremi già dimostrati dagli umani precedentemente, ma in prospettiva potrebbe lavorare su campi nuovi. Scienziati ancora al top I computer e l' IA in particolare hanno e stanno facendo evolvere il metodo scientifico verso nuovi traguardi. Nonostante entusiasmi e paure siamo ancora lontani da macchine in grado di esprimere capacità analoghe a quelle dei ricercatori a 360 gradi. Abbiamo però strumenti di IA che possono potenziare la nostra abilità di ricerca e, in molti campi, possiamo realizzare assistenti utili per lo scienziato. In alcuni casi le macchine superano le capacità

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[§24917466§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

dell' uomo, in fondo le costruiamo per questo: alleviare e potenziare il nostro lavoro. Grazie alle macchine possiamo lavorare meno e meglio, possiamo avere più tempo libero per pensare e fare lavori creativi. Ma se il nostro obiettivo è licenziare gli scienziati per risparmiare creeremo una società distopica. Fonti https://www.enago.com/academy/artificial-intelligence-research-publishing/ https://www.weforum.org/agenda/2016/06/5-ways-artificial-intelligence-will-disrupt-science/ https://www.quantamagazine.org/how-artificial-intelligence-is-changing-science-20190311/ https://medium.com/@fusemachines/how-artificial-intelligence-will-impact-scientific-research-4e6f4face1ae Secondo Gartner le aziende che non adotteranno l' AI entro il 2022 non saranno competitive @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917467§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 15 Italia Oggi Industria 4.0

Il Policlinico Campus Bio-Medico è il primo ospedale in Europa a utilizzarla

Intelligenza artificiale in campo

Sistema usato a Wuhan per la diagnosi precoce del virus

GIANFRANCO FERRONI

Un' arma in più contro il coronavirus: il Policlinico Campus Bio-Medico, della rete del sistema sanitario regionale del Lazio, è il primo ospedale in Europa che acquisisce il sistema di intelligenza artificiale utilizzato negli ospedali di Wuhan per la diagnosi precoce e il monitoraggio di polmoniti da #Covid19. Il sistema di intelligenza artificiale è in grado di fornire una risposta in 20 secondi partendo dall' analisi delle immagini della Tc polmonare. Il tasso di attendibilità è del 98,5% ed è stato testato con pieno successo su pazienti anonimizzati in cieco dai medici radiologi del Policlinico Campus Bio- Medico, guidati dal Direttore della Uoc di Diagnostica per Immagini Carlo Cosimo Quattrocchi e dal Direttore dell' Imaging Center Bruno Beomonte Zobel. Gli ingegneri cinesi della società europea che ha ideato la soluzione tecnologica hanno lavorato alacremente con il personale del Policlinico Campus Bio-Medico per installare il sistema di intelligenza artificiale e insieme hanno lo hanno sviluppato per adattarlo alle esigenze italiane. L' applicazione basata sull' intelligenza artificiale, oltre a fornire la risposta immediata sul tipo di polmonite (virale da Covid-19 vs. altre patologie come polmoniti batteriche, bpco ecc.), è in grado di calcolare il volume di compromissione polmonare espresso in cm cubici e di fornire pertanto una valutazione di prognosi, miglioramento o peggioramento della situazione del paziente. In questa situazione di emergenza, il Policlinico Campus Bio-Medico mette a disposizione questo importante sistema di analisi massiva degli esami diagnostici Tc a tutte le strutture laziali e nazionali. Sarà infatti sufficiente agli ospedali di tutto il territorio fornire in via digitale le immagini Tc polmonari dei pazienti e l' equipe dell' Imaging Center e della Diagnostica per Immagini del Policlinico Campus Bio-Medico fornirà il riscontro strutturato del sistema di intelligenza artificiale. Concentrare la lettura dei dati favorirà l' apprendimento da parte del sistema per una sempre più accurata performance e aiuterà ad avere il quadro dell' evoluzione del contagio in maniera sempre più mirata e tempestiva. © Riproduzione riservata.

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[§24917468§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

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Il Punto di Mauro Masi*

La rete delle cose va protetta dagli hacker

Mauro Masi Nessuno sa se il mondo interconnesso in cui stiamo vivendo resterà lo stesso quando (e come) sarà passata l' emergenza coronavirus, così come nessuno è in grado di sapere se la rete resterà quel «foro virtuale» in cui si incontrano in tempo reale miliardi di esseri umani. Tuttavia, in questo scenario, c' è un altro aspetto da considerare infatti la miracolosa connessione di miliardi di viventi in contemporanea non è l' unica connessione che la rete ha consegnato alla modernità: è ormai in pieno sviluppo la connessione fra macchine, l' avvento di Internet of things (la rete delle cose, secondo la ormai notissima definizione di Kevin Ashton del Mit) che ha abilitato miliardi di oggetti fisici ad interagire attraverso canali digitali creando nuove sottoreti (un tempo si sarebbe detto circuiti intranet) e quindi nuovi mercati. I settori che sono stati maggiormente toccati da questa ennesima rivoluzione tecnologica trainata dalla rete sono i più diversi ma tutti molto incidenti sui nostri living standard: si va dalla gestione intelligente dei flussi di mobilità come quelli delle zone a traffico limitato attraverso videocamere; alle centraline che rivelano con particolari sensori direttamente posti online i tassi d' inquinamento all' interno delle aree urbane; alla tracciabilità delle merci; alla gestione efficiente dei rifiuti orientata dai flussi di raccolta; alla razionalizzazione delle reti di distribuzione dell' energia. Le potenzialità di questa «rete delle cose» sono e restano tutt' ora straordinarie, secondo International Data Corporation entro l' anno in corso gli oggetti connessi saranno oltre 26 miliardi con un valore del mercato di riferimento di 7.100 miliardi di dollari. È stato un bene tutto ciò? Sicuramente sì, in quanto Internet of things può portare notevoli vantaggi ma al prezzo di un crescente e rovinoso rischio per la sicurezza. Niente può escludere - anzi ad oggi lo si deve ritenere molto probabile - che il computer che controlla la nostra lavatrice, o il frigorifero, venga in futuro compromesso attraverso la rete e, che so, mandi spam e-mail o faccia da sponda a siti pornografici o siti di iperviolenza; o che la nostra autovettura venga controllata da un punto oscuro o remoto della rete e mandata deliberatamente a schiantarsi. E si potrebbero fare altri esempi sempre più cupi (basti pensare ai danni possibili ai sistemi computerizzati e online degli ospedali). È quindi imperativo che - se l' attuale emergenza lascerà la struttura del web come la conosciamo - insieme alla crescita di Internet delle cose cresca in parallelo l' impegno delle istituzioni a tutti i livelli per alzare le protezioni tecniche e legali contro gli hacker e i cybercrime. Altrimenti Internet of things, invece di facilitare l' uso più razionale e redditizio degli strumenti e dei macchinari che utilizziamo, può diventare anch' esso l' inizio di un terribile incubo. © Riproduzione riservata.

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[§24917469§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 18 Italia Oggi Industria 4.0

Il Punto di Mauro Masi*

La rete delle cose va protetta dagli hacker

* DELEGATO ITALIANO ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Nessuno sa se il mondo interconnesso in cui stiamo vivendo resterà lo stesso quando (e come) sarà passata l' emergenza coronavirus, così come nessuno è in grado di sapere se la rete resterà quel «foro virtuale» in cui si incontrano in tempo reale miliardi di esseri umani. Tuttavia, in questo scenario, c' è un altro aspetto da considerare infatti la miracolosa connessione di miliardi di viventi in contemporanea non è l' unica connessione che la rete ha consegnato alla modernità: è ormai in pieno sviluppo la connessione fra macchine, l' avvento di Internet of things (la rete delle cose, secondo la ormai notissima definizione di Kevin Ashton del Mit) che ha abilitato miliardi di oggetti fisici ad interagire attraverso canali digitali creando nuove sottoreti (un tempo si sarebbe detto circuiti intranet) e quindi nuovi mercati. I settori che sono stati maggiormente toccati da questa ennesima rivoluzione tecnologica trainata dalla rete sono i più diversi ma tutti molto incidenti sui nostri living standard: si va dalla gestione intelligente dei flussi di mobilità come quelli delle zone a traffico limitato attraverso videocamere; alle centraline che rivelano con particolari sensori direttamente posti online i tassi d' inquinamento all' interno delle aree urbane; alla tracciabilità delle merci; alla gestione efficiente dei rifiuti orientata dai flussi di raccolta; alla razionalizzazione delle reti di distribuzione dell' energia. Le potenzialità di questa «rete delle cose» sono e restano tutt' ora straordinarie, secondo International Data Corporation entro l' anno in corso gli oggetti connessi saranno oltre 26 miliardi con un valore del mercato di riferimento di 7.100 miliardi di dollari. È stato un bene tutto ciò? Sicuramente sì, in quanto Internet of things può portare notevoli vantaggi ma al prezzo di un crescente e rovinoso rischio per la sicurezza. Niente può escludere - anzi ad oggi lo si deve ritenere molto probabile - che il computer che controlla la nostra lavatrice, o il frigorifero, venga in futuro compromesso attraverso la rete e, che so, mandi spam e-mail o faccia da sponda a siti pornografici o siti di iperviolenza; o che la nostra autovettura venga controllata da un punto oscuro o remoto della rete e mandata deliberatamente a schiantarsi. E si potrebbero fare altri esempi sempre più cupi (basti pensare ai danni possibili ai sistemi computerizzati e online degli ospedali). È quindi imperativo che - se l' attuale emergenza lascerà la struttura del web come la conosciamo - insieme alla crescita di Internet delle cose cresca in parallelo l' impegno delle istituzioni a tutti i livelli per alzare le protezioni tecniche e legali contro gli hacker e i cybercrime. Altrimenti Internet of things, invece di facilitare l' uso più razionale e redditizio degli strumenti e dei macchinari che utilizziamo, può diventare anch' esso l'

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[§24917469§] sabato 21 marzo 2020

Italia Oggi Industria 4.0

inizio di un terribile incubo. © Riproduzione riservata.

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[§24917470§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Milani (Kaleyra): 'Whatsapp for business nuova opportunità per le imprese'

Il managing director del gruppo specializzato nella messaggistica mobile per banche e aziende: 'Anche in Italia inizia a farsi largo questo canale, che offre nuove opportunità per il customer relationship management'

Per le aziende che già, come alcune banche e grandi gruppi assicurativi, offrono ai propri utenti servizi di chatbot, l' introduzione di Whatsapp for business è semplicemente un potenziamento della loro offerta di customer relationship management . Per chi invece non ha ancora affrontato questo passaggio di digital transformation la messaggistica istantanea può rappresentare una grande opportunità, ma richiede un ripensamento dei processi, improntandoli all' interazione in real time con i propri clienti. In un caso e nell' altro, comunque, l' interesse verso Whatsapp for business è in crescita e sta innescando un nuovo approccio organizzativo. Tra i principali player in Italia a offrire questo servizio, unica realtà italiana in un panorama internazionale abbastanza ricco, è Kaleyra , società specializzata nella fornitura di servizi di messaggistica mobile per le banche e le aziende di tutte le dimensioni. Proprio per spiegare le potenzialità di questo servizio Kaleyra ha organizzato per l' 8 aprile, in collaborazione con Digital360, un webinar in cui illustrerà alle aziende interessate le opportunità offerte da Whatsapp for business. A spiegare in un' intervista a CorCom l' approccio dell' azienda verso questo servizio, attivo ormai da circa un anno, è Alex Milani , che in Kaleyra ricopre il ruolo di managing director. Milani, cos' è e che opportunità offre alle aziende Whatsapp for Business? Il servizio nasce come una costola di Whatsapp, la piattaforma di messaggistica istantanea di proprietà di Facebook per le comunicazioni interpersonali, ma rivolto in modo specifico alle imprese e alla loro interazione con gli utenti. Dopo una prima sperimentazione di successo con i negozianti, che ha riscosso un alto indice di gradimento anche tra gli utenti, il servizio è diventato operativo. Il principio su cui si basa è che l' azienda non può fare promotion o marketing attraverso i messaggi che invia su Whatsapp, ma deve utilizzare questo canale per fornire servizi utili per l' utente finale: un canale che integra, in sostanza, l' offerta di Crm. L' approccio è quindi diametralmente opposto a quello adottato per Facebook, dove la logica è sostanzialmente pubblicitaria. A quando risalgono le prime applicazioni? Tra i primi esempi c' è stato quello della compagnia aerea Klm in Olanda, tra il 2017 e il 2018: nel processo d' acquisto dei biglietti il cliente aveva la possibilità di inserire il proprio numero di telefono per ricevere tramite whatsapp la carta d' imbarco e tutte le informazioni utili al proprio viaggio. Un servizio che ancora oggi è un valore aggiunto per i viaggiatori. Quali sono le tipologie di servizio messe in campo da Whatsapp? Sono essenzialmente due: ricevere messaggi dai clienti, come se si trattasse di un call center, e inviare informazioni di servizio 'push' a chi è iscritto. Nel primo caso il servizio è completamente gratuito purché l' azienda si impegni a rispondere

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[§24917470§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

entro 24 ore dalla ricezione della richiesta, mentre diventa a pagamento se questo limite temporale non viene rispettato. Questo ovviamente mette le aziende nella condizione di migliorare i propri meccanismi di risposta al cliente. Nel secondo caso il costo è leggermente più alto rispetto a quello di un Sms, anche se consente di superare il famoso limite di 160 caratteri per messaggio tipico dell' Sms e di inviare file multimediali come immagini, audio, video e pdf come tutti noi facciamo nel normale servizio consumer. Come è possibile attivare il servizio? Non ci si può rivolgere direttamente a Facebook, ma la piattaforma viene abilitata da una serie di aziende che offrono servizi CPaaS, Communication Platform as a Service, tra le quali Kaleyra è l' unica italiana tra tanti player internazionali. Si tratta di circa 50 piattaforme a livello globale a cui la società di Menlo Park ha affidato la gestione del servizio, che ovviamente va ad affiancare altri canali già attivi. In Italia e in Spagna il canale, dopo i primi test in Europa come quello già citato di Klm, è attivo dal 2019. Come sta rispondendo il mercato italiano a questa proposta? Oggi abbiamo decine di aziende coinvolte nel processo di attivazione del servizio, anche se sono ancora poche quelle che lo hanno effettivamente 'in produzione'. Questo perché dal momento che Whatsapp è un' interfaccia conversazionale si deve essere pronti ad avere una relazione in real time con gli utenti, e questo spesso richiede una riorganizzazione del Crm. La maggior parte delle grandi aziende inquadrano questo servizio nei loro programmi più ampi su chatbot, intelligenza artificiale e del machine learning. Ma una volta implementato il canale si presta a efficienze enormi e permette di razionalizzare l' utilizzo di risorse umane di chi si interfaccia con i clienti, a patto che si sia in grado di rivedere nella giusta direzione i processi attuali. Ci sono esempi all' estero che possono fare da riferimento? Certo, il tema dei chatbot è un tema che già stato brillantemente risolto da molte aziende in anticipo rispetto a quello che accade in Italia. Per molti è stato semplicemente un tema di canale e non di processi interni, perché c' erano già attivi servizi in real time. In Italia e in Spagna stiamo attivando le prime esperienze: abbiamo iniziato con Plick della fintech Paydo, il servizio che consente di effettuare bonifici in tempo reale e senza conoscere l' Iban del destinatario via Sms, e-mail e anche attraverso Whatsapp. Ma abbiamo attivato anche una partnership con la radio Rtl 102.5, per ricevere messaggi dai radioascoltatori in trasmissione con il massimo dell' affidabilità, senza blocchi o inefficienze. C' è la possibilità che questo canale abbia la meglio sugli altri nel medio- lungo termine? Di sicuro assistiamo a una crescita fortissima, anche se in questo momento non vediamo una cannibalizzazione a scapito, ad esempio, degli Sms. Questo perché per le aziende che vogliono fare marketing il canale degli Sms rimane ancora prioritario, mentre è prevedibile che nel Crm la maggior parte del traffico si sposerà sulla messaggistica istantanea, come Whatsapp, che nel nostro Paese ha una penetrazione vicina al 100% per gli smartphone, a differenza di altre piattaforme che hanno più successo all' estero come Telegram o Wechat in Cina. Quanto infine agli alert, a meno che Whatsapp non decida di fare una politica più aggressiva sui prezzi, l' Sms rimane ancora un canale più conveniente dal punto di vista economico. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917471§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Realtà aumentata e virtuale: flessione fino a metà anno, poi sarà impennata

Idc prevede uno stop temporaneo dovuto alle difficoltà sulla supply chain, ma il 2020 si chiuderà con una crescita del 23.6%. E nel 2024 si attende balzo di oltre l' 80%

Le vendite di cuffie per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) diminuiranno nella prima metà del 2020 a causa delle interruzioni lungo la supply chain causata dall' epidemia di coronavirus. L' ultimo report di Idc prevede una flessione anno su anno del 10,5% nel primo trimestre e un crollo del 24,1% nel secondo . Tuttavia, assumendo che la produzione riesca a tornare a ritmi normali a metà anno, la società di ricerche ritiene che nella seconda metà del 2020 si registrerà una robusta ripresa . A fine 2020 i dispositivi totali portati sul mercato saranno quasi 7,1 milioni, pari a una crescita del 23,6% rispetto al 2019. La crescita di lungo periodo sarà sostenuta ancora per i prossimi anni: Idc prevede 76,7 milioni di unità distribuite nel 2024, pari a un tasso di crescita annuale composito (Cagr) dell' 81,5%. La domanda resta in crescita Idc fa notare che buona parte della catena di approvvigionamento per le cuffie per la realtà virtuale e la realtà aumentata è la stessa che rifornisce componenti per smartphone e Pc e la penuria che si registra al momento a causa dell' epidemia di coronavirus si fa sentire su tutti i settori allo stesso modo. Tuttavia, proprio la diffusione del conoravirus ha un effetto opposto sulla domanda di questi device rispetto a computer e cellulari: la porta in alto perché un numero crescente di consumatori e di lavoratori resta a casa e utilizza le soluzioni di realtà virtuale e realtà aumentata per collaborare con i colleghi o per l' intrattenimento. I segmenti del mercato Quanto alle singole categorie di prodotto, Idc prevede una flessione per gli screenless viewer sia per realtà virtuale che per realtà aumentata perché gli utenti stanno sostituendo questo prodotto meno innovativo con soluzioni più robuste. La società di ricerche si aspetta un Cagr di -26,5%. Al contrario le cuffie AR standalone registreranno una crescita del 244,7% nel 2020 grazie al lancio di prodotti come Hololens 2 e all' aggiornamento delle linee di prodotto di aziende come Epson e Vuzix . La domanda del settore commerciale e aziendale è in crescita e Idc per il 2024 si aspetta 24 milioni di unità distribuite. WHITEPAPER Cos' è cos' è l' imaging multiview e in quali ambiti può trovare applicazione? Intelligenza Artificiale Intelligenza Artificiale Le cuffie AR tethered cresceranno di oltre il 400% in 2020 , anche se questi prodotti restano una nicchia. I nuovi prodotti che si collegano allo smartphone con tecnologie Qualcomm saranno in vendita per la stagione natalizia, coronavirus permettendo. Nello stesso periodo è attesa la commercializzazione della seconda generazione degli smart glasses Focals di North, con funzionalità più avanzate. Molte di queste nuove cuffie si rivolgeranno al mercato consumer: i vendor non si concentrano più, come all' inizio, solo sul mercato aziendale. Nel 2024 le cuffie per realtà aumentata tethered rappresenteranno il 22,3% dell' intero mercato, contro lo 0,9% del s2019.

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[§24917471§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Le cuffie VR standalone cresceranno del 30,4% nel 2020 e rappresenteranno il 43,8% del mercato totale delle cuffie AR/VR . Anche qui i vendor si rivolgono tanto alle aziende quanto ai consumatori. Per quest' ultima fascia di pubblico, sono le applicazioni di gaming a trainare la crescita, mentre nel segmento commerciale il traino è rappresentato dagli strumenti di training e collaboration , con un Cagr del 71,9% di qui al 2024. Le vendite di cuffie VR tethered sono scese nel 2019, ma Idc si aspetta un ritorno alla crescita nel 2020 (+25%), grazie al lancio di nuovi modelli più diversificati da brand come Htc o produttori di Pc, come Hp. L' offerta si presenterà segmentata tra dispositivi entry-level e dispositivi premium, come quelli di Hp e Valve, che hanno schermi ad alta risoluzione, audio di qualità e body tracking avanzato. Nel 2024, le cuffie per realtà virtuale tethered rappresenteranno il 13,4% dell' intero mercato AR/VR. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917472§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 1 Il Sole 24 Ore (Plus) Industria 4.0

Risposte su virus e crescita

Christian Martino

Oggi infatti, come ricorda Fabio Brambilla, partner di Controlfida, c' è molto rischio nei portafogli a causa della fame di rendimenti derivanti dai tassi di interesse a zero o quasi e da modelli di asset allocation sviluppati sulla bassa volatilità registrata nell' ultimo quinquennio. Inoltre la pandemia ha colpito in una fase di elevate valutazioni dei titoli, in uno scenario dove tra la fine del 2019 e inizio del 2020 ci sono stati quasi tre mesi consecutivi con scostamenti dei prezzi irrisori, inferiori all' 1% sull' S&P. Non ultimo molti hedge fund sono entrati nel mese di febbraio con una visione ottimistica a leva e hanno subìto forti perdite dovendo chiudere forzatamente molte posizioni (nella notte di mercoledì è stata inviata una nota pubblica di Ray Dalio fondatore di Bridgewater il più grande fondo speculativo per rassicurare sulla situazione del fondo, ma anche altri fondi stanno scrivendo ai clienti). Una serie di eventi che ci riportano alla crisi del 2008 ma siamo oggi di fronte a un fenomeno completamente nuovo: medici, analisti, esperti finanziari ma anche algoritmi e intelligenza artificiale hanno difficoltà a prevedere quanto durerà la pandemia, quali saranno i numeri effettivi dei contagiati e le vere ripercussioni socioeconomiche su scala mondiale. In questo frangente, come fa notare Brambilla, le politiche di espansione monetaria da sole non bastano, anche perché lo spazio di manovra delle varie banche centrali è molto limitato: i tassi sono già molto bassi e le operazioni di Qe permettono di mitigare lo spread ma hanno tempi troppo lunghi per avere un impatto positivo sull' economia reale. I mercati cercano dati certi sulla pandemia e mosse efficaci a sostegno dell' economia. Nel Vecchio continente c' è chi vede un crollo anche del 5% del Pil già quest' anno. In Europa accanto alla maxi operazione Bce devono, nel breve, legarsi massicci interventi di sostegno (come gli Helicopter Money di Trump) ai consumi delle famiglie e ai settori più colpiti, incluse le piccole e medie imprese. L' Europa deve trovare un protocollo e una linea d' azione univoca e non continuare a procedere, come fatto finora sulle precauzioni da contagio, in ordine sparso.- Ch.Ma. Tassi zero e quantitative easing da 700 miliardi di dollari è stato l' annuncio nella notte di domenica della Fed. Acquisto di bond per 750 miliardi di euro è stato quello della Bce, nella notte di mercoledì. Le banche centrali di Usa e Europa hanno messo in campo operazioni monstre per garantire liquidità ai mercati piegati dal coronavirus. Ma questa cura da cavallo da sola non basta e soprattutto non rappresenta il vaccino che cercano i listini. I grandi investitori vorrebbero dati certi sulla portata della pandemia e guardano alle mosse che verranno messe in campo dai governi per fermare il contagio e sostenere l' economia. Il panico e l' incertezza regnano sovrani su tutti i listini costretti ormai da settimane

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[§24917472§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Industria 4.0

ad affrontare una delle volatilità più intense della storia dei mercati finanziari. In questo scenario molti prodotti finanziari nei portafogli degli investitori italiani e di tutto il mondo sono sotto pressione, come racconta la cover story di Plus24. Ci sono circa duemila certificates estinti nell' ultimo mese in via anticipata solo tra quelli negoziati sul Sedex di Borsa Italiana. Alcuni dei principali Etf hanno registrato forti sconti rispetto all' indice di riferimento (come è successo ad esempio al Bnd di Vanguard o all' Hyg di BlackRock) e mostrano i primi segnali di crisi di liquidità nelle giornate particolarmente volatili. Il Vix, l' indice della volatilità (definito anche della paura) sta evidenziando strappi mai registrati prima: nelle ultime tre settimane abbiamo avuto una volatilità oltre tre volte la media storica con un picco a 83 (5 volte la media storica e secondo dato più alto di sempre dietro solo al giorno in cui è fallita Lehman). Il panic selling da Covid-19 è arrivato in un momento in cui i mercati non potevano essere posizionati peggio.

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[§24917473§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

EMERGENZA COVID-19LAVORO

Cigo, possibile il pagamento diretto senza giustificare le difficoltà

L' accordo sindacale potrà essere effettuato anche dopo la domanda I lavoratori devono essere assunti alla data del 23 febbraio

Enzo De Fusco

Possibile il pagamento diretto della cassa integrazione. Questa è una delle risposte che emergono dal messaggio Inps 1287/2020 pubblicato ieri e che rimuove molti dubbi sollevati dai lettori al Forum del Sole 24 Ore che si è aperto ieri. Diversi quesiti arrivati riguardano infatti il pagamento dell' integrazione salariale e in particolare se verrà effettuato direttamente dall' Inps o se vi dovrà procedere l' azienda salvo poi compensazione. L' istituto nazionale di previdenza nel suo messaggio, diffuso in attesa delle istruzioni operative e procedurali che saranno fornite con una circolare illustrativa pubblicata a seguito del parere favorevole del ministero del Lavoro, fa sapere che sia per la cassa integrazione ordinaria sia per l' assegno ordinario del Fondi di integrazione salariale la modalità normale di erogazione delle prestazioni è tramite conguaglio su Uniemens. Tuttavia, in considerazione del momento di emergenza Covid-19, sarà possibile autorizzare il pagamento diretto al lavoratore, senza che l' azienda debba comprovare le difficoltà finanziarie. Ulteriori dubbi riguardano l' applicazione dell' articolo 19, comma 1 del Dl 18/2020 che ha previsto la possibilità di presentare domanda di Cigo causale Covid-19 per sospensione o riduzione delle attività lavorativa. I dubbi attengono all' impossibilità pratica di informare preventivamente i sindacati in considerazione che la sospensione in molte aziende è già stata effettuata. È stato chiesto, dunque, se l' informativa ai sindacati debba essere fatta prima della presentazione dell' istanza Cigo all' Inps. Quest' ultimo nel suo messaggio prevede, con riguardo alla richiesta di assegno ordinario del Fis, che nei casi in cui l' accesso alla prestazione sia subordinato al preventivo espletamento delle procedure sindacali con obbligo di accordo aziendale, ai fini dell' accoglimento dell' istanza, sarà ritenuto valido anche un accordo stipulato in data successiva alla domanda. Per la cassa integrazione in deroga, l' istituto di previdenza, in linea con il testo normativo, prevede che sia necessario l' accordo sindacale concluso anche in via telematica, tra le Regioni e le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale relativamente alla durata della sospensione del rapporto di lavoro. Nessun accordo è previsto per datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti neanche concluso in via telematica. Molti quesiti hanno riguardato il problema dei lavoratori assunti subito dopo il 23 febbraio 2020.

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[§24917473§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

In genere i dipendenti avranno diritto a un ammortizzatore sociale se in forza al 23 febbraio utilizzando uno dei tre strumenti messi a disposizione dal decreto legge 18/2020 (ossia Cigo, assegno ordinario o cassa in deroga). Gli assunti dopo tale data che hanno subito una perdita del reddito per effetto del coronavirus possono valutare la richiesta del sussidio previsto dal Fondo per il reddito di ultima istanza, in mancanza dei relativi requisiti. L' Inps inoltre precisa che l' istruttoria degli strumenti utilizzati sarà molto veloce non applicandosi il pagamento del contributo addizionale, il limite delle 52 settimane nel biennio mobile, il limite dei 24 mesi (30 per le imprese del settore edilizia e lapideo) nel quinquennio mobile, il limite di un terzo delle ore lavorabili. Inoltre, non occorre che i lavoratori siano in possesso del requisito dell' anzianità di 90 giorni di effettivo lavoro, ma è solo sufficiente che siano alle dipendenze dell' azienda richiedente alla data del 23 febbraio 2020. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917474§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Lavoro e Previdenza

Da sospendere il versamento della quota già trattenuta al lavoratore

Sul punto si auspica al più presto un ripensamento da parte dell' INPS

Il contributo a carico del datore di lavoro, assieme alla quota a carico del lavoratore, può essere versato alle nuove scadenze previste dagli artt. 60 e 61 del DL 18/2020 c.d. "Cura Italia", anche quando lo stesso datore abbia già effettuato la trattenuta sulla retribuzione mensile. Questa, in estrema sintesi, è la conclusione della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che attraverso l' approfondimento del 20 marzo ha riepilogato il quadro normativo e analizzato la questione legata al versamento della quota a carico del lavoratore già trattenuta dal datore di lavoro, chiedendosi se la norma consente il differimento dell' intero obbligo contributivo o solo della quota parte del datore. Si ricorda che, allo scopo di sostenere particolari categorie di soggetti che hanno più di altri subito gli effetti negativi delle misure restrittive imposte dal Governo, l' art. 61 comma 2 del DL 18/2020 ha disposto l' estensione delle sospensioni originariamente previste per le imprese turistico ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator (indipendentemente dalla sede legale o operativa) dall' art. 8 comma 1 del DL 9/2020. Pertanto, per tali categorie elencate tassativamente dall' art. 61 comma 2 del decreto "Cura Italia", i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l' assicurazione obbligatoria risultano sospesi fino al 30 aprile 2020 . Di conseguenza i versamenti dovranno essere effettuati entro il termine del 31 maggio 2020 in un' unica soluzione o mediante pagamento rateale (massimo cinque rate di pari importo). Secondo l' INPS ( cfr. da ultimo la circolare n. 37/2020 in relazione al DL 9/2020 ) "il datore di lavoro o il committente che sospende il versamento della contribuzione, ma che contemporaneamente opera la trattenuta della quota a carico del lavoratore, è tenuto obbligatoriamente a versare quest' ultima alle ordinarie scadenze legali di versamento" (si veda " Contributi quota lavoratori dovuti anche per chi beneficia dei versamenti sospesi " del 18 marzo 2020). Tale posizione, tuttavia, non è condivisibile in quanto non tiene conto della portata della norma che ha disposto la sospensione sia degli adempimenti che dei versamenti, non distinguendo tra la quota a carico del lavoratore e quella del datore. Infatti, come precisato anche dalla Fondazione Nazionale Commercialisti, tale interpretazione dell' Istituto comporterebbe da un lato la sospensione dell' invio dell' UniEmens e dall' altro il versamento della quota a carico del lavoratore. Sul punto si auspica quindi un intervento ufficiale da parte dell' INPS, che dovrebbe tenere in considerazione anche il periodo di difficoltà che le imprese stanno attraversando, dovuto alle misure restrittive imposte dal governo per limitare il diffondersi del virus COVID-19.

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[§24917475§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 17 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Lavoratore che vorrebbe incassare in anticipo il Tfr

Giorgio Rossi(via e-mail)

Ho un certo bisogno di liquidità dovendo aiutare mio figlio che lavora in ambito universitario con pochi introiti. Sta mettendo su famiglia e voglio contribuire. Ho pensato dunque di chiedere un anticipo sul Tfr. Mi hanno detto che secondo la legge (articolo 2120 del Codice civile), l' anticipo del Tfr può essere erogato solo con due motivazioni precise: spese sanitarie comprovate e acquisto prima casa. Ho saputo che in realtà l' anticipo del Tfr è a discrezione del datore di lavoro e può essere erogato anche per altre motivazioni. Me lo confermate? Il Tfr, lo ricordiamo, è una quota della retribuzione che matura mensilmente ma che i lavoratori dipendenti percepiscono al momento della cessazione del rapporto di lavoro, qualunque sia la causa di cessazione. Ed è dunque destinato ad essere erogato solo alla fine del rapporto di lavoro. Esistono tuttavia alcune eccezioni fra cui per esempio la destinazione del trattamento di fine rapporto alla previdenza complementare (fondi pensione e Pip), il pignoramento del Tfr o l' anticipo di cui ci sta chiedendo lei. In particolare, l' anticipazione del trattamento di fine rapporto può essere chiesta dal dipendente solo al ricorrere di precisi requisiti soggettivi (per esempio anzianità di servizio) e causali (acquisto prima casa o spese sanitarie). L' articolo 2120 del Codice civile (in via generale) dispone che: a) il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore, può chiedere, in costanza di rapporto, un' anticipazione non superiore al 70% sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta; b) le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10% degli aventi titolo, di cui al precedente comma, e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti; c) la richiesta deve essere giustificata dalla necessità di: eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche, ovvero acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli; d) l' anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti dal trattamento di fine rapporto. Tuttavia, l' ultimo comma dell' articolo in questione dispone espressamente che «condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali. I contratti collettivi possono altresì stabilire criteri di priorità per l' accoglimento delle richieste di anticipazione». Quindi con l' accordo del datore in base a contrattazione, l' anticipazione può essere concessa anche per altre ragioni .

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[§24917475§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

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[§24917476§] sabato 21 marzo 2020

EutekneInfo

Lavoro e Previdenza

Niente relazione tecnica per la domanda di CIGO per emergenza da coronavirus

Con il messaggio n. 1287/2020 di ieri, l' INPS è intervenuto con riferimento alle novità in materia di trattamenti di integrazione salariale introdotte dagli artt. 19-22 del DL 18/2020 (decreto "Cura Italia") per fronteggiare i danni economici causati dall' emergenza del coronavirus, comunicando che le istruzioni operative e procedurali in merito all' applicazione dei predetti benefici saranno fornite con specifica circolare illustrativa, che sarà pubblicata a seguito del parere favorevole del Ministero del Lavoro. Con l' occasione, l' Istituto previdenziale fornisce anche una prima e sintetica guida relativa alle prestazioni di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga, riferite all' emergenza COVID-19. Sul punto, l' INPS ricorda la domanda di CIGO può essere presentata, con le consuete modalità, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e per una durata massima di 9 settimane, utilizzando la nuova causale denominata "COVID-19 nazionale". Le aziende non dovranno fornire alcuna prova in ordine alla transitorietà dell' evento e alla ripresa dell' attività lavorativa né, tantomeno, dimostrare la sussistenza del requisito di non imputabilità dell' evento stesso all' imprenditore o ai lavoratori. Conseguentemente, l' azienda non dovrà redigere e presentare in allegato alla domanda la relazione tecnica, ma solo l' elenco dei lavoratori beneficiari. Ancora, la domanda dovrà essere presentata dal datore di lavoro esclusivamente on line sul sito www.inps.it , avvalendosi dei servizi per "Aziende, consulenti e professionisti", alla voce "Servizi per aziende e consulenti", opzione "CIG e Fondi di solidarietà", selezionando la causale "Emergenza COVID-19 nazionale". Alla domanda non dovrà essere allegata la scheda causale, né ogni altra documentazione probatoria. Infine, nella pubblicazione allegata al messaggio in esame si rende noto che oltre all' ordinaria modalità di erogazione della prestazione tramite conguaglio su UniEmens, sarà possibile autorizzare il pagamento diretto al lavoratore, senza che il datore di lavoro debba comprovare le difficoltà finanziarie dell' impresa.

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[§24917477§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 9 Il Messaggero Lavoro e Previdenza

Professionisti, colf e proprietari la carica degli esclusi dal decreto

Pressing delle categorie per ampliare in Parlamento gli interventi di sostegno Troppi i pretendenti per il fondo residuale da 300 milioni. Lavoro domestico senza Cig

IL PROVVEDIMENTO ROMA Venticinque miliardi non sono certo pochi e il governo ha fatto sapere di essere disponibile ad aumentare lo sforzo con il prossimo decreto di aprile, in una situazione che comunque è senza precedenti anche per la politica economica. Ma il decreto cura Italia ha lasciato dietro di sé una scia di insoddisfazione e lamentele da parte delle categorie che si ritengono trascurate. In parte è inevitabile e l' esecutivo è disponibile a correre ai ripari, oltre che con il prossimo provvedimento, anche con la conversione di quello appena entrato in vigore. Chiedono un intervento i professionisti iscritti agli Ordini e dunque alle rispettive Casse previdenziali private: per loro non scatta l' indennità da 600 euro riservata a chi appartiene all' Inps e il sostegno dovrebbe arrivare dal Fondo di ultima istanza da 300 milioni, che però ripartito su una platea di 1,6 milioni di interessati darebbe 187,5 euro a testa, come ha fatto notare l' ex viceministro dell' Economia Enrico Zanetti. D' altra parte non è detto che siano solo i professionisti a spartirsi la torta: il fondo sulla carta serve alle esigenze di tutti i lavoratori dipendenti e autonomi rimasti esclusi da altre forme di aiuto. E ci sono ulteriori situazioni scoperte: ad esempio nell' ambito del commercio quelle degli esercizi gestiti da associazioni culturali, che non hanno diritto all' indennità e - in quanto sprovvisti di partita Iva - non potranno nemmeno sfruttare il credito d' imposta del 60 per cento sull' affitto comunque pagato a marzo durante la chiusura. Il tema delle locazioni soprattutto commerciali è naturalmente al centro delle preoccupazioni di Confedilizia: contrariamente a quanto si attendeva, nel testo non è stata inserita una norma per esentare i proprietari dall' obbligo di versare le imposte su affitti che per forza di cose in molti casi non verranno pagati dai commercianti. Il mancato intervento arriva dopo che un' altra richiesta della categoria non era stata raccolta con la legge di Bilancio: la proroga della cedolare secca sulle locazioni commerciali. C' è poi il capitolo lavoro domestico. Nel decreto è stato inserito il rinvio delle scadenze per i versamenti dei contributi previdenziali. Ma la categoria di colf e badanti non è compresa tra quelle che potranno usufruire di ammortizzatori sociali. Questo vuol dire che i lavoratori si troveranno senza retribuzione (e in molti casi anche senza vitto e alloggio) nel caso le difficoltà di trasporto o la paura del contagio rendano impossibile la permanenza presso le famiglie. In linea teorica anche queste persone potrebbero fare affidamento sul fondo di ultima istanza, che però vedrebbe ancora ridurre le proprie prestazioni con il concorso di una platea così numerosa.

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[§24917477§] sabato 21 marzo 2020

Il Messaggero Lavoro e Previdenza

LE ISTRUZIONI Ieri intanto l' Inps ha reso disponibili le prime istruzioni sulle misure finalizzate ad aiutare i genitori a seguito della chiusura delle scuole. Lo strumento già operativo è quello del congedo retribuito fino a 15 giorni. L' istituto spiega che chi ha già fatto richiesta e, alla data del 5 marzo, ha già in corso un periodo di congedo parentale «ordinario» non deve presentare una nuova domanda (sarà convertito nella nuova misura). Anche i genitori di figli con handicap in situazione di gravità che hanno già in corso di fruizione periodi di prolungamento del congedo parentale non devono presentare domanda. I genitori che finora non l' hanno chiesto e vogliono chiederlo devono farlo con la procedura di domanda di congedo parentale già in uso (all' Inps e all' azienda). Arriverà poi in tempi rapidi la procedura che dovrebbe permettere di sfruttare l' opzione alternativa, il voucher per le baby sitter, che potrà riguardare anche chi aveva un rapporto di questo tipo già in corso. Luca Cifoni © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917478§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 33 Corriere della Sera Lavoro e Previdenza

Sono farmacista in un paese dell' entroterra di Savona. Le farmacie sono obbligate a fare servizio.

Sono farmacista in un paese dell' entroterra di Savona. Le farmacie sono obbligate a fare servizio. I nostri clienti sono, per definizione, malati o parenti di malati. Svolgiamo il nostro lavoro con passione e professionalità, ma lo dovremmo fare in presenza di tutti gli strumenti di protezione garantiti agli operatori sanitari. In particolare i Dpi, mascherine ad alta protezione che permettono un adeguato filtraggio dell' aria respirata. Il primo collega deceduto per contagio è un farmacista valdostano, ma ci sono altri contagiati. Le mascherine adatte sono, per noi, introvabili; addirittura, un' ordinanza del presidente della Regione Liguria impone alle farmacie che ne possedessero di consegnarle agli ospedali affinché vengano utilizzate da medici e infermieri, perché sono più a rischio di noi. Questo è sicuramente vero, ma anche noi rischiamo. Noi abbiamo (poche) mascherine chirurgiche, che sappiamo inefficaci nella prevenzione, e le laviamo e rilaviamo perché non ne troviamo più. Noi chiediamo di sbloccare la situazione e di essere inseriti fra gli operatori sanitari riconosciuti a forte rischio. Alberto Fumagalli Il settore agricolo è sotto pressione. C' è preoccupazione diffusa per il rifiuto di lavoratori stranieri di venire da noi per paura del virus. Gli autisti di tir si rifiutano di consegnare anche laddove l' emergenza sanitaria non è alta. Nel mercato interno, la ingiustificata corsa alla scorta di alimenti provoca impennata speculativa dei prezzi di alcuni prodotti. All' estero, alcune catene della grande distribuzione europea chiedono certificazioni aggiuntive di salubrità e sicurezza degli alimenti nostrani, provocando il blocco di molti prodotti Made in Italy. Le imprese agricole vanno sostenute: sospensione delle rate dei mutui, sgravi dei contributi previdenziali e degli oneri fiscali, cassa integrazione per i lavoratori del settore, anticipo dei pagamenti comunitari Pac. Paolo Ranalli.

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[§24917479§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Lavoro e Previdenza

Una sintesi delle novità su adempiemnti e versamenti del decreto legge Cura Italia

Sospensioni fiscali in formato spezzatino

Quello che doveva essere un provvedimento di semplice predisposizione si è infatti trasformato in un caotico mix di ben cinque differenti stop selettivi a seconda di residenza, dimensione e settore di attività.

Il Governo blocca i pagamenti con disposizioni «spezzatino» e la sospensione si trasforma in un caos. A colpi di comunicati stampa e decreti del Ministero dell' economia e delle Finanze, oltre agli interventi previsti nel decreto Covid-bis (DL 9/2020) e del «Cura Italia» (DL 18/2020), quello che doveva essere un provvedimento di semplice predisposizione si è infatti trasformato in un caotico mix di ben cinque differenti stop selettivi a seconda di residenza, dimensione e settore di attività. Il differimento generale. Il decreto legge 18/2020 all' articolo 60 ha rimesso nei termini i versamenti in scadenza appunto il 16 marzo differendoli al 20 marzo 2020 (4 giorni dopo). La sospensione per le zone rosse. Per gli 11 comuni del nord Italia, i primi colpiti dall' emergenza coronavirus, con decreto del Ministro dell' economia e delle finanze 24 febbraio 2020, è stata disposta la sospensione dei pagamenti di imposte e contributi, delle cartelle emesse dall' agenzia delle entrate riscossione e dell' invio degli adempimenti fiscali scadenti nel periodo tra il 21 febbraio ed il 31 marzo 2020. La disposizione, che disponeva lo stop anche dell' obbligo per i sostituti di operare le ritenute alle fonte, prevedeva poi la regolarizzazione (il saldo del pregresso) entro il 30 aprile 2020 ma, grazie a quanto stabilito dall' articolo 62 c.5 del DL 18/2020, il pagamento degli arretrati è stato ulteriormente posticipato al 1 giugno 2020 (cadendo il 31 maggio di domenica). Lo stop settoriale. Una sospensione lunga è concessa ai settori più colpiti dall' emergenza covid-19. Grazie al mix di quanto previsto all' articolo 8 del dl 9/2020 e dall' articolo 61 del dl 18/2020, le imprese operanti nel settore turistico-alberghiero, sport, arte e cultura, trasporto, ristorazione, intrattenimento ed educazione hanno un congelamento dei pagamenti «a lunga gittata» fino al 30 aprile 2020. La sospensione comprende il versamento delle ritenute alla fonte, i contributi previdenziali e assistenziali e l' Iva scandente a marzo. Gli arretrati dovranno poi essere versati entro il 1° giugno in unica soluzione o in un massimo di 5 rate mensili di pari importo. Le pmi ed i professionisti. Una sospensione «breve» è invece stabilita per le piccole medie imprese e per i professionisti con ricavi/compensi sotto i 2 milioni di euro nel 2019. L' articolo 62 del dl 18/2020 dispone infatti che per questi soggetti sono sospesi gli obblighi di versamento ritenute, contributi ed Iva fino al 31 marzo 2020. . © Riproduzione riservata.

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[§24917480§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 29 Italia Oggi Lavoro e Previdenza

Una sintesi delle novità su adempiemnti e versamenti del decreto legge Cura Italia

Sospensioni fiscali spezzatino

Stop selettivi per residenza, dimensioni e settori

GIULIANO MANDOLESI

Il Governo blocca i pagamenti con disposizioni «spezzatino» e la sospensione si trasforma in un caos. A colpi di comunicati stampa e decreti del Ministero dell' economia e delle Finanze, oltre agli interventi previsti nel decreto Covid-bis (DL 9/2020) e del «Cura Italia» (DL 18/2020), quello che doveva essere un provvedimento di semplice predisposizione si è infatti trasformato in un caotico mix di ben cinque differenti stop selettivi a seconda di residenza, dimensione e settore di attività. Il differimento generale. Il decreto legge 18/2020 all' articolo 60 ha rimesso nei termini i versamenti in scadenza appunto il 16 marzo differendoli al 20 marzo 2020 (4 giorni dopo). La sospensione per le zone rosse. Per gli 11 comuni del nord Italia, i primi colpiti dall' emergenza coronavirus, con decreto del Ministro dell' economia e delle finanze 24 febbraio 2020, è stata disposta la sospensione dei pagamenti di imposte e contributi, delle cartelle emesse dall' agenzia delle entrate riscossione e dell' invio degli adempimenti fiscali scadenti nel periodo tra il 21 febbraio ed il 31 marzo 2020. La disposizione, che disponeva lo stop anche dell' obbligo per i sostituti di operare le ritenute alle fonte, prevedeva poi la regolarizzazione (il saldo del pregresso) entro il 30 aprile 2020 ma, grazie a quanto stabilito dall' articolo 62 c.5 del DL 18/2020, il pagamento degli arretrati è stato ulteriormente posticipato al 1 giugno 2020 (cadendo il 31 maggio di domenica). Lo stop settoriale. Una sospensione lunga è concessa ai settori più colpiti dall' emergenza covid-19. Grazie al mix di quanto previsto all' articolo 8 del dl 9/2020 e dall' articolo 61 del dl 18/2020, le imprese operanti nel settore turistico-alberghiero, sport, arte e cultura, trasporto, ristorazione, intrattenimento ed educazione hanno un congelamento dei pagamenti «a lunga gittata» fino al 30 aprile 2020. La sospensione comprende il versamento delle ritenute alla fonte, i contributi previdenziali e assistenziali e l' Iva scandente a marzo. Gli arretrati dovranno poi essere versati entro il 1° giugno in unica soluzione o in un massimo di 5 rate mensili di pari importo. Le pmi ed i professionisti. Una sospensione «breve» è invece stabilita per le piccole medie imprese e per i professionisti con ricavi/compensi sotto i 2 milioni di euro nel 2019. L' articolo 62 del dl 18/2020 dispone infatti che per questi soggetti sono sospesi gli obblighi di versamento ritenute, contributi ed Iva fino al 31 marzo 2020. . © Riproduzione riservata.

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[§24917481§] sabato 21 marzo 2020

italiaoggi.it

Lavoro e Previdenza

Professionisti

Studi chiusi, sospensione adempimenti

Con gli studi chiusi i commercialisti chiedono la sospensione totale adempimenti. Il Consiglio nazionale dei commercialisti, alla possibile chiusura degli studi professionali al fine di per contenere in maniera più efficace la diffusione del Coronavirus, chiede la sospensione di «tutti gli adempimenti fiscali e amministrativi, dal primo all' ultimo, e non a macchia di leopardo», ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani nella nota di ieri. Inoltre, le Associazioni nazionali dei Commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec, Unico) con una nota congiunta, si scagliano contro la circolare dell' Inps n. 37 del 12 marzo 2020 per il diverso trattamento tra previdenza e fisco. Infatti, la disposizione del decreto 18/2020 circa la sospensione dei pagamenti dei contributi, fa riferimento ai «contributi previdenziali ed assistenziali» e quindi, allo loro generalità senza distinzione di genus o categorie. © Riproduzione riservata.

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[§24917482§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 26 Italia Oggi Lavoro e Previdenza

professionisti

Studi chiusi, sospensione adempimenti

GIULIA PROVINO

Con gli studi chiusi i commercialisti chiedono la sospensione totale adempimenti. Il Consiglio nazionale dei commercialisti, alla possibile chiusura degli studi professionali al fine di per contenere in maniera più efficace la diffusione del Coronavirus, chiede la sospensione di «tutti gli adempimenti fiscali e amministrativi, dal primo all' ultimo, e non a macchia di leopardo», ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani nella nota di ieri. Inoltre, le Associazioni nazionali dei Commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec, Unico) con una nota congiunta, si scagliano contro la circolare dell' Inps n. 37 del 12 marzo 2020 per il diverso trattamento tra previdenza e fisco. Infatti, la disposizione del decreto 18/2020 circa la sospensione dei pagamenti dei contributi, fa riferimento ai «contributi previdenziali ed assistenziali» e quindi, allo loro generalità senza distinzione di genus o categorie. © Riproduzione riservata.

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[§24917483§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Privacy e GDPR

Blacklist online degli utenti morosi: la normativa e i paletti del Garante privacy

Il Comune non può introdurre l' obbligo di pubblicazione on line dei morosi con un proprio regolamento né può introdurre una nuova sanzione accessoria. La diffusione on line dei nomi di tali utenti non è giustificata neanche dalla normativa sulla trasparenza. Facciamo il punto

I Comuni non possono pubblicare sul proprio sito i nomi di coloro che non pagano i tributi. La legislazione statale non prevede tale obbligo ed esso non può comunque essere introdotto con un Regolamento dell' ente locale. Lo ha chiarito in diverse occasioni in Garante privacy. Facciamo il punto sul quadro normativo di riferimento e sui diversi interventi dall' Autorità. Indice degli argomenti Il quadro normativo di riferimento Innanzitutto, il GDPR che prevede che necessità, pertinenza e non eccedenza nel trattamento siano i principi alla base del trattamento dei dati. L' art. 5 co.1 lett. b del Regolamento europeo prevede che i dati siano "raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati in modo che non sia incompatibile con tali finalità" mentre alla lett. c prevede che i dati personali siano "adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità. Il gruppo di lavoro per la tutela delle persone per quanto riguarda il trattamento dei dati personali nel documento 11118/02/IT/def. WP65, la direttiva 95/46/CE del 24 ottobre 1955 del Parlamento Europeo e del Consiglio, visti l' articolo 29 e l' articolo 30, paragrafo 1, lettera a) e paragrafo 3 della direttiva, visto il proprio regolamento interno, in particolare gli articoli 12 e 14, ha adottato il presente documento di lavoro: "Il Gruppo di lavoro ricorda anzitutto che il diritto della persona di proteggere i propri dati personali è un diritto fondamentale sancito dall' articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell' uomo e delle libertà fondamentali, riconosciuto dalla Carta dei diritti fondamentali dell' Unione Europea". Il diritto fondamentale alla tutela dei dati, quale diritto indipendente e autonomo dal diritto alla vita privata e dal diritto alla riservatezza delle comunicazioni, rappresenta per la nostra società un punto di partenza e un elemento innovativo. L' esigenza di trovare il giusto equilibrio tra questo ed altri diritti fondamentali da un lato e l' insieme degli interessi pubblici e privati legittimi con ripercussioni individuali e generali dall' altro, in concomitanza con i progressi tecnici dell' importanza e della portata di cui siamo testimoni grazie ai quali è divenuto possibile diffondere, conservare e trattare quantità enormi d' informazioni in tempi brevi e a costi trascurabili, esige che si tenga conto di un aspetto assai importante delle condizioni in cui si trova un elevato numero di cittadini in circostanze che possono generare conflitti (in teoria tutti indesiderati) nel corso di operazioni commerciali, finanziarie, professionali o private. Le liste nere il trattamento dati L' inserimento di dati riguardanti le persone in banche dati in cui esse sono identificate in connessione a situazioni o a fatti specifici costituisce un' intrusione .

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[§24917483§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Privacy e GDPR

Il fenomeno, sempre più comune, è noto con il nome di "liste nere" . Tali black list non si prestano facilmente a una definizione in quanto, a prescindere dalla difficoltà di definire in modo uniforme il concetto e la natura delle stesse, è necessario considerare anche le differenze causate dalle diverse normative e tradizioni giuridiche e costituzionali di ciascuno Stato membro. Impostando in modo generale la ricerca di un possibile concetto di base, una "lista nera" può definirsi come la raccolta e la diffusione d' informazioni specifiche relative a un gruppo di persone, compilata in base a criteri particolari dettati dal tipo di lista nera in questione . In genere ciò implica effetti negativi sulle persone in essa registrate e può avere effetti discriminanti per esse, impedendo loro l' accesso a determinati servizi o ledendone la reputazione. Un esempio di registro presente in tutti gli stati membri è quello dei debitori e dei servizi di informazione sulla solvibilità e credito. WHITEPAPER Gestione dei contratti e GDPR: guida all' esternalizzazione di attività dei dati personali Legal Questo tipo di archivi rappresenta probabilmente la lista nera che più spesso interessa un elevato numero di cittadini. Il trattamento dei dati personali contenuti in questi archivi provoca un elevato numero di reclami indirizzati alle autorità europee di controllo della protezione dei dati. Per quanto riguarda questi registri bisogna anzitutto ricordare che tutti gli Stati membri possiedono normative di vario tipo in materia. La disciplina giuridica delle black list La creazione di tali archivi comporta una serie di consultazioni tra diverse imprese volte a raccogliere, in genere attraverso un organismo centrale, informazioni sui clienti, con conseguenze dirette e significative sulle condizioni commerciali e di fornitura dei servizi. La disciplina giuridica di tali liste si basa sulla necessità delle imprese di possedere informazioni che consentano di valutare i rischi connessi alla fornitura di beni o di servizi a credito , in modo da conferire stabilità ed ordine alle operazioni commerciali. In tutte queste situazioni il Garante privacy italiano ha posto in essere una serie di prescrizioni e regolamenti atti a garantire l' accesso a tali dati solo secondo regole precise e rigorose tendenti a tutelare l' interessato. Tuttavia, queste regole nonostante nel tempo si siano incardinate nei processi dei erogazione dei servizi offerti dalle aziende finanziarie, commerciali, ed abbiano nel contempo delineato in maniera incisiva la linea di demarcazione tra interessi commerciali e tutela dei dati personali e la loro divulgazione, il Garante Italiano ancora oggi è chiamato ad intervenire a regolamentare ed in alcuni casi a sanzionare, alcune pratiche di divulgazione pubblica di dati. Il divieto del Garante privacy "La sacrosanta esigenza di trasparenza della Pubblica amministrazione non può trasformarsi in una grave lesione per la dignità dei cittadini interessati. Prima di mettere online sui propri siti dati delicatissimi come quelli sulla salute, le pubbliche amministrazioni, a partire da quelle più vicine ai cittadini, come i Comuni, devono riflettere e domandarsi se stanno rispettando le norme poste a tutela della privacy. E devono evitare sempre di recare ingiustificato pregiudizio ai cittadini che amministrano. Oltretutto, errori gravi e scarsa attenzione alle norme comportano come conseguenza che il Garante debba poi applicare pesanti sanzioni". Antonello Soro , Presidente dell' Autorità Garante per la protezione dei dati personali

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[§24917483§] venerdì 20 marzo 2020

Agenda Digitale

Privacy e GDPR

Questo è il commento del Garante privay Antonello Soro che si scaglia contro 10 Comuni Italiani rei di aver pubblicato online nel 2013 sui propri siti istituzionali i dati sulla salute dei cittadini, contravvenendo a quanto stabilito dal Codice Privacy prima ed oggi nel Regolamento Europeo 679/2016, che vieta esplicitamente la diffusione delle informazioni sulla salute delle persone , pertanto la pubblicazione sui portali dei Comuni violano questo principio che deve essere rispettato nonostante la legge sulla trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni . Un ulteriore esempio in cui il Garante italiano è stato chiamato ad intervenire lo troviamo sul registro dei provvedimenti n° 213 del 12/04/2018 nel provvedimento inibitorio il Garante, in base al Codice privacy e alla normativa sulla trasparenza, ha ritenuto illecito il trattamento messo in atto dal Comune e ha vietato l' ulteriore diffusione dei dati sullo stato di salute e delle informazioni sulle situazioni di disagio economico e sociale dei beneficiari. L' Autorità, inoltre, ha prescritto al Comune di adottare in futuro opportuni accorgimenti nella pubblicazione degli atti e dei documenti on line, allo scopo di r ispettare il divieto stabilito dalla normativa di diffondere questo tipo di dati. Privacy vs trasparenza Secondo quanto evidenziato dal Garante privacy, al termine di un' istruttoria avviata a seguito di un articolo di stampa nel quale si annunciava l' intenzione dell' ente locale di mettere on line una black list con i nomi dei morosi, il Comune non può introdurre l' obbligo di pubblicazione on line dei morosi con un proprio regolamento né può introdurre una nuova sanzione accessoria, quale si configurerebbe la pubblicazione on line rispetto alle sanzioni amministrative già previste legate al mancato o erroneo pagamento del tributo; tali ambiti rientrano infatti nella competenza esclusiva della legislazione statale. In secondo luogo, la diffusione on line dei nomi degli utenti morosi non è giustificata neanche dalla normativa sulla trasparenza , che individua con precisione gli obblighi di pubblicazione sui siti web istituzionali. E la medesima normativa stabilisce, invece, che le PA possano mettere on line informazioni e documenti di cui non è obbligatoria la pubblicazione solo dopo aver anonimizzato i dati personali eventualmente presenti. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917484§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 19 La Stampa Privacy e GDPR

dalla crisi del virus emerge la leadership di XI jinping

Carlo Pizzati

CARLO PIZZATI

La Cina di Xi Jinping esce politicamente avvantaggiata dalla prima fase della crisi coronavirus, sia sul fronte interno sia su quello internazionale. Può apparire ingiusto e paradossale, ma è un fatto con il quale bisogna fare subito i conti. Facciamoli, calcolatrice alla mano. Quando esplode il virus a gennaio, la Cina sta affrontando la crescita economica più debole dal 1990, appena il 6,1%, a causa della guerra dei dazi di Trump. Per sua fortuna, Xi aveva già accentrato più poteri di Mao Tse Tung. Può restare in carica a vita, avendo rimosso i limiti costituzionali, purgato il governo da funzionari corrotti (e potenti avversari politici) e consolidato il controllo sulle Forze Armate. Buona mossa. Meglio averli già, i poteri forti, quando l' economia perde colpi facendo lievitare il dissenso. Che lievitava. Non solo nella ribellione di Hong Kong, ma anche tra lo scontento per una cavalcata economica frenata. Ed ecco che scoppia il virus. Xi innesca la più grande quarantena della storia. Blocca 11 milioni di abitanti a Wuhan, crea una metropoli fantasma, fa trascinare via di casa i sospetti di contagio, vieta gli assembramenti con i droni che da potenti altoparlanti disperdono i capannelli, inculcando i protocolli dall' alto. Gli scienziati cinesi individuano la sequenza del genoma Covid-19, condiviso con il mondo, mentre si costruiscono ospedali in pochi giorni. Il modello cinese funziona. I nuovi casi in Cina, ora, sono solo gli espatriati di ritorno da un Occidente dove il virus è in piena esplosione. La linea dura è vincente. E i vincitori vanno premiati. La Cina, pur essendo causa ed epicentro, conquista un ruolo guida: manda medici e aiuti in Italia, esporta il suo modello di contenimento, nelle sue variabili, in Corea del Sud, da noi, in Francia, in Spagna ed ora emerge addirittura in America. L' attuale politica delle frontiere mondiali sembra strappata da una pagina del manuale del Partito Comunista Cinese. Certo, l' economia cinese soffre. Dati gennaio/febbraio: produzione industriale -13,5%, vendite al dettaglio -20,5%, investimenti in immobilizzazioni -24.5%. Da Pechino però ricordano che, nel primo trimestre, il mese di marzo conta il 40 per cento. Le vere perdite si calcoleranno a fine mese. E saranno più contenute perché la Cina ha riaperto il 95% delle grandi imprese e il 60% delle piccole e medie, mentre l' Occidente sta chiudendo bottega. La mano salda di Xi viene elogiata dai cinesi e all' estero. Da Untore Globale a Salvator Mundi. Controllo

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[§24917484§] sabato 21 marzo 2020

La Stampa Privacy e GDPR

di massa tramite malattia. Ciò che più preoccupa è che il successo della campagna di sorveglianza illimitata ora fa scuola. Per quanto? Se i virus resteranno una minaccia costante, reale o percepita, la sorveglianza e i limiti alla privacy non solo saranno giustificati e sopportabili, ma addirittura bene accetti, a scapito dei diritti civili. Se siamo all' alba di un' Era delle Pandemie, quello di Xi Jinping potrebbe diventare un nuovo modello globale durevole. Se non lo è già. Pensavamo che la cultura della libertà e del libero mercato li avrebbe trasformati. Accadrà il contrario? - © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917485§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 6 La Repubblica Privacy e GDPR

Il Paese asiatico ha limitato i contagi individuando i soggetti positivi e tracciandone gli spostamenti È a rischio però la privacy dei cittadini

Il modello Corea del Sud

Tamponi e controlli Ricciardi: pronti a seguire l' esempio di Seul

DI LUCA FRAIOLI

Guardate il grafico che illustra questa pagina. Una delle due linee disegna il dramma che sta vivendo il nostro Paese: 47mila contagiati ufficiali dall' inizio dell' epidemia e 4.032 morti. L' altra racconta che è possibile farcela, che l' epidemia da coronavirus si può domare e che l' incendio si può spegnere. È la curva dei contagi in Corea del Sud: 8.652 infetti e 92 morti. Un abisso tra noi e loro, in cui temono di sprofondare le autorità sanitarie e politiche italiane, perché, nonostante le misure adottate fin qui, i numeri della nostra emergenza continuiamo a crescere inesorabilmente. Ed ecco allora che il confronto tra curva italiana e quella coreana potrebbe indurre a una svolta. «Anche io studio da giorni questo grafico», ammette Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza. «E più lo guardo più mi convinco che dobbiamo seguire la strategia adottata da Seul. D' accordo con il ministro, sto proponendo che la si adotti anche in Italia, abbiamo già attivato un gruppo di studio per definire i dettagli». Il metodo Come abbia fatto la Corea del Sud a piegare in pochi giorni verso il basso la curva esponenziale dei contagi è ormai cosa nota: molti tamponi (300mila) e l' ausilio della tecnologia per tracciare i contagiati con sintomi anche lievi e le persone con cui erano entrate in contatto. Ognuno dei quasi 9mila risultati positivi al test è stato "spiato" dalle autorità sanitarie coreane attraverso i suoi dati medici, il gps dello smartphone, le carte di credito, le telecamere di sorveglianza. Incrociando tutte queste informazioni si sono rintracciate le persone che potevano essere entrate in contatto con Covid-19 e le si sono isolate, in casa o in ospedale, a seconda delle condizioni di salute e dell' esito del tampone. Non solo: una app segnalava i luoghi in cui erano stati i soggetti a rischio e così chi aveva frequentato quello stesso luogo poteva sottoporsi volontariamente al test. «Le curva dell' epidemia in Corea ci dice che il contenimento funziona ed è possibile, se però si scelgono misure che da noi non sono state adottate e chissà se lo saranno», spiega Enrico Bucci, professore di Biologia dei sistemi alla Temple University di Philadelphia, che da giorni sta studiando l' andamento dell' epidemia in Italia. «Ma siamo ancora in tempo, soprattutto in quelle regioni meridionali che stanno vivendo una situazione simile a quella della Corea del Sud a inizio epidemia: quelle cioè dove non ci sono stati troppi arrivi incontrollati dal Nord e quindi con un livello di contagio ancora basso. Lì ha senso seguire la strategia coreana: tanti tamponi ma diretti ai soggetti più a rischio, il personale medico, chi è a rischio per la professione che esercita, infine a chi è entrato in contatto con i contagiati, rintracciato tramite gli strumenti tecnologici».

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[§24917485§] sabato 21 marzo 2020

La Repubblica Privacy e GDPR

Il rischio La divaricazione tra curva italiana e curva coreana non è che fosse passata inosservata agli occhi degli esperti. Da tempo Andrea Crisanti, virologo dell' Università di Padova e consulente della Regione Veneto per l' emergenza coronavirus, sostiene l' importanza di tracciare i contagiati per isolare loro e i loro contatti. Una strategia condivisa dal governatore Zaia, ma che si è finora arrestata di fronte all' uso di smartphone, carte di credito e videocamere. «In effetti - continua Bucci - gli ostacoli, giustamente posti dal diritto italiano, sono tali da impedire una simile intromissione nella vita privata dei cittadini. Bisogna però considerare che la democrazia è fondamentale, ma al cimitero non ce ne facciamo nulla». Una convinzione che si sta facendo largo anche tra chi combatte la battaglia di Covid-19 in prima linea. «Ci troviamo di fronte a un problema molto importante in fatto di privacy», conferma Ricciardi, «e andrà studiato con grande accuratezza. Ma bisogna capire che ci troviamo di fronte a una situazione di estrema gravità». Nel nostro Paese Paradossalmente, poi, la sospensione del diritto alla riservatezza per alcuni potrebbe significare il ritorno alla "libertà" per la maggior parte della popolazione. «È vero», continua il consulente del ministro. «Individuando precocemente tutti i contagiati e i loro contatti, potremmo garantire a quelli che non hanno problemi di circolare liberamente». E infatti la Corea del Sud non ha chiuso le sue città per epidemia, come invece sta succedendo nel resto del mondo. «La questione è comunque delicata», fa notare Bucci, «perché la sospensione della privacy deve essere temporanea e strettamente legata a questa emergenza, in modo che non la si possa estendere ad altro a seconda dei governi o dei ministri in carica. Occorre elaborare con attenzione una opportuna architettura giuridica». Interpellata da Repubblica, l' Autorità Garante per la protezione dei dati personali preferisce non commentare e attendere che il ministero della Salute presenti un progetto vero e proprio. «Ci stiamo lavorando», aggiunge Ricciardi. «Ma una volta risolti i problemi relativi alla privacy, penso con una legge ad hoc, siamo pronti a partire, perché dal punto di vista tecnologico abbiamo tutto ciò che occorre, a cominciare dagli operatori del settore (compagnie telefoniche, banche, ecc.) che ci hanno offerto il massimo della collaborazione». E se ci dovesse essere il via libera, il modello coreano verrebbe applicato solo alle regioni che, in termini numerici, sono ancora all' inizio di questa vicenda? «Io ne farei una strategia nazionale e la applicherei anche alla Lombardia», risponde Ricciardi. Riusciremo così a far somigliare la curva epidemica dell' Italia a quella della Corea? «La nostra curva si appiattirà per le misure di contenimento, ma assai più lentamente rispetto a quella coreana che si è stabilizzata a velocità supersonica. Se però noi attiviamo la stessa strategia di Seul possiamo accelerare. È questo che ora dobbiamo cercare di far capire a tutti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Parla il consulente del ministero della Salute: "Già operativo un gruppo di

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[§24917485§] sabato 21 marzo 2020

La Repubblica Privacy e GDPR

lavoro" EPA/JEON HEON-KYUN Disinfettanti Un operatore ecologico sparge spray disinfettante in una sauna sudcoreana.

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[§24917486§] venerdì 20 marzo 2020

Corriere Comunicazioni

Privacy e GDPR

Link Campus University lancia il primo Mba sulla Blockchain

Promosso insieme a Consulcesi Tech il corso in modalità e-learning formerà i futuri 'analyst' e 'specialist' della distributed ledger technology. Lezioni in italiano e inglese

Un Master in business administration interamente dedicato alla blockchain , con corsi modulari e a distanza che consentiranno a ognuno di scegliere quelli che più riadattano alle proprie esigenze. E' il nuovo Mba in modalità e- learning promosso da Link Campus University e Consulcesi tech , che consente anche a chi lavora e ha tempo limitato di acquisire nuove expertise in maniera fluida e personalizzata, avendo a disposizione on demand gli esperti del campo. L' idea del master in " Blockchain ed economia delle criptovalute " è nata dalla contata azione che il mercato del lavoro è costantemente alla ricerca di blockchain developer, blockchain engineer, blockchain marketing specialist, blockchain legal expert e blockchain health manager nei settori più disoarati, dal food ai trasporti, dal giornalismo al diritto d' autore, fino al legal. Con aumentare della richiesta, però, è sempre più evidente la carenza sul mercato di figure specializzate, come testimonia una recente indagine di Deloitte secondo cui più della metà delle aziende afferma che la tecnologia blockchain è diventata una priorità strategica per la propria organizzazione. In Italia però, a differenza di altri Paesi, la formazione universitaria in questo campo non è ancora decolata. Proprio per contribuire a colare questo gap è nato il master di Link Campus e Consulcesi , rivolto a neolaureati e professionisti che vogliono avvicinarsi al mondo Fintech, lavorare in ambito finanziario e nel mercato delle criptovalute. "In un ambiente in continua e rapidissima evoluzione - afferma Gianluigi Pacini Battaglia , ceo di Consulcesi Tech - è necessario introdurre un nuovo approccio allo studio delle potenzialità della tecnologia blockchain con un approfondimento multidisciplinare a livello sia tecnologico che economico". WHITEPAPER Blockchain nel settore energetico: quali opportunità per lo scambio di energia P2P? Blockchain Utility/Energy "I contenuti del Master si svolgono in modalità e-learning attraverso la piattaforma e sono disponibili sia in lingua italiana sia in quella inglese - aggiunge Gustavo Mastrobuoni di Link Campus University - Il percorso del Master parte da un' ottica macroeconomica generale, per concentrarsi poi sulle potenzialità di sviluppo della Blockchain nei settori della sicurezza, della pubblica amministrazione, dell' intelligence e degli aspetti giuridici legati alla privacy. Una seconda parte è dedicata in modo specico agli aspetti tecnici della Blockchain, ed alla programmazione degli Smart Contracts". Il Master è riconosciuto dall' ente di certificazione Aja Europe come funzionale per maturare le competenze utili al conseguimento della Certificazione delle Competenze professionali per i profili " Blockchain Analyst " e " Blockchain Specialist" : si tratta del primo master, su scala globale, che ottiene questo riconoscimento. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917487§] sabato 21 marzo 2020 Pagina 21 Il Sole 24 Ore (Plus) Privacy e GDPR

Più ricorso all' arte a garanzia dei prestiti

L' attuale volatilità dei mercati finanziari spinge i collezionisti a porre le opere come collaterale della liquidità

Maria Adelaide Marchesonie Marilena Pirrelli

Il crollo del prezzo del petrolio da inizio febbraio e dell' indice S&P500 a Wall Street (S&P500) da inizio marzo hanno dato la stura alla caccia alla liquidità. Lunedì scorso dopo il tonfo in borsa anche l' arte si è trasformato in un asset di garanzia per chiedere denaro alle banche. A New York un cliente del Fine Art Group ha chiesto finanziamenti con sottostante un dipinto da 10 milioni di dollari di Jean-Michel Basquiat e un' importante galleria londinese ha chiesto capitale per cogliere l' opportunità di acquisto di una collezione d' arte contemporanea. «Abbiamo avuto già un primo trimestre intenso, ma nelle ultime due settimane le richieste di prestiti con sottostante arte sono raddoppiate» ha spiegato Freya Stewart, ceo Art Finance e Group General Counsel di Fine Art Group. I timori negli States non si sono placati neanche dopo la dichiarazione del presidente Donald Trump dello stato di emergenza, anzi. Alcuni investitori hanno cercato liquidità nell' arte, ponendola come garanzia per poter approfittare di eventuali opportunità d' investimento sui mercati finanziari o per compensare il costo di coperture su vendite di titoli azionari. Del resto Ubs Group AG e Credit Suisse Group AG chiedono ai clienti di fornire garanzie aggiuntive, secondo il «Financial Times». Così l' attività di richiesta di credito su opere di Picasso e Warhol si sta espandendo, sebbene il mercato dell' arte sia quasi fermo. L' ultima fiera a New York, Armory Show, ha avuto un discreto successo, ma dopo la dichiarazioni di Trump le grandi gallerie - Gagosian, Pace, Zwirner e Hauser & Wirth - hanno deciso di chiudere e Frieze New York 2020 è stata cancellata. E dopo la cancellazione delle fiere in Asia, in primis Art Basel Hong Kong trasferitasi ora sull' online con 235 gallerie in Viewing rooms, ed Europa con la chiusura anticipata di Tefaf a Maastricht e il rinvio probabile di Art Basel a Basilea (prevista il 15 giugno) a metà settembre (come miart), il mercato si sta bloccando del tutto. Le aste primaverili vengono monitorate di mese in mese. Bonhams ha chiuso le salerooms e batte solo via telefono e web. Gli operatori registrano pochi acquisti. La ricerca della liquidità Il finanziamento con l' arte come collaterale ha valutazioni decorrelate dagli altri mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari, oggi particolarmente volatili. «In Bank of America Corp in settimana molti collezionisti hanno richiesto di spostare l' investimento in essere da strumenti finanziari che quotano ogni giorno a mercati meno esposti come l' arte, altri invece dovevano compensare il costo delle coperture dopo il ricorso al prestito, un modo per ridurre il rischio» ha spiegato Evan Beard, dirigente dell' art-services della banca americana all' agenzia Bloomberg. Di

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[§24917487§] sabato 21 marzo 2020

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solito in America le banche utilizzano nel wealth management tutte le attività del cliente per determinare la linea di credito e, in genere, prestano liquidità fino al 50% del valore della garanzia. E consentono ai clienti con grandissimi patrimoni (Uhnwi) di mantenere a domicilio l' opera con tassi sui prestiti almeno dell' 1%. Per altri le finanziarie offrono finanziamento in tempi più rapidi ma a tassi più elevati. Secondo il Rapporto di Art & Finance del 2019 di Deloitte, in quest' epoca di bassi tassi d' interesse già molti ricchi collezionisti d' arte avevano aumentato i loro prestiti garantiti da opere, saliti del 40% dal 2016 a oggi (dato di agosto 2019) fino a raggiungere il totale globale di 21-24 miliardi di dollari, con valori per singolo prestito tra i 18-20 milioni. Il Gruppo Fine Art è stato contattato da gestori patrimoniali, broker e collezionisti con sede a New York, Regno Unito e Hong Kong in questi giorni. «Probabilmente ci sono molti collezionisti in cerca di liquidità che non sanno che i finanziamenti basati sull' arte possono consentire un accesso veloce a capitale fresco» conferma Stewart. E la diffusione del coronavirus e la conseguente chiusura delle attività commerciali in molti Stati stanno spingendo gallerie e antiquari a prepararsi ad essere sufficientemente capitalizzati per un periodo di attività commerciale potenzialmente ridotta. Dove si può l' art lending Ottenere un prestito in modo più veloce in paesi come il Regno Unito e gli States è possibile offrendo l' arte posseduta a garanzia, tipologia d' indebitamento ancora più ricercata oggi con la crisi da Covid-19. Gli attori sul mercato non mancano e fanno leva sulle diverse asset class rappresentate da collectible di lusso (arte, auto d' epoca, orologi, gioielli) consentendo ai clienti di ottenere liquidità con velocità, privacy e in alcuni casi senza avviare un' indagine sul merito del credito su tutto il patrimonio come avviene con le banche tradizionali. In Europa la mancanza di un quadro giuridico ha sinora frenato il mercato del prestito con sottostante arte. Non si riconosce all' arte lo status di asset class e non esiste una registro di carico dei beni mobili come l' US Uniform Commercial Code (UCC). In Italia in gennaio Fidartis si è presentata al mercato come advisor tra cliente e banca per semplificare il processo di finanziamento su pegno e ha due operazioni in corso. anno di Consolidamento Diversi gli m&a nel 2019 nel settore: a inizio gennaio Fine Art Group, società di Philip Hoffman, ha acquisito Falcon Fine Art, divisione di prestiti garantiti da opere d' arte di Falcon Group. La piattaforma d' investimento digitale per il wealth management YieldStreet ha acquisito la società di prestiti d' arte Athena Art Finance, fino allo scorso aprile di The Carlyle Group, per circa 170 milioni di dollari, molto meno dei 280 milioni inizialmente investiti in Athena quando la società è stata fondata nel 2015 da Olivier Sarkozy, fratellastro di Nicolas Sarkozy. Borro Private Finance, attiva dal 2008 nel Regno Unito e negli Usa, dopo aver inaspettatamente interrotto le sue operazioni di prestiti con collaterale beni di lusso è entrata a far parte di Luxury Asset Capital®, tra i principali attori nei finanziamenti alternativi. Insieme le due realtà hanno conferito 450 milioni di dollari in prestiti a più di 15.000 individui e imprese, con un' alta percentuale di coloro che hanno sottoscritto

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[§24917487§] sabato 21 marzo 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Privacy e GDPR

più di un prestito. I finanziamenti (fino a 5 milioni di dollari) sono erogati in 1-3 giorni sulla base di un rapporto (prestito/valore, LTV) pari al 50-70% del valore di mercato del bene, che entra in possesso dalla società: le commissioni partono dall' 1,5% al mese in base al tipo di bene, all' importo del prestito e alla sua durata. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§24917488§] venerdì 20 marzo 2020

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Scuola digitale, il Governo accelera: ecco come

Nuovi fondi, strumenti e supporto alle scuole. La macchina scuola digitale è ripartita, sfruttando le fondamenta della Buona Scuola del governo Renzi. Facciamo un punto dei tasselli che si stanno incastrando

L' emergenza 'coronavirus' che si è abbattuta con virulenza nella nostra penisola ha comportato nel mondo della scuola un vero tsunami. E così il Governo ha dovuto fare di necessità virtù e accelerare su investimenti e sviluppo della Scuola digitale. Decreto Cura Italia e Scuola Il Decreto Legge Cura Italia 'recante misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all' emergenza epidemiologica da COVID-19', appena varato dal Governo Conte 2, contiene tra l' altro alcune misure economiche che riguardano proprio il Digitale nella scuola. Si tratta di somme aggiuntive per la realizzazione e l' utilizzo di 'Piattaforme per la didattica a distanza' che ammontano a euro 85 milioni per l' anno 2020 e che vanno a incrementare il Fondo per l' innovazione digitale e la didattica laboratoriale già previsto con la 'Buona Scuola' (al comma 62). I nuovi fondi per la scuola Nel dettaglio si tratta di somme destinate per 10 milioni di euro, a consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l' apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità; per 70 milioni di euro, a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d' uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme per la didattica a distanza, nonché per la necessaria connettività di rete; e per 5 milioni di euro, a formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza. Per queste finalità il Decreto autorizza il Ministero dell' Istruzione ad attingere anche ai 40 milioni di euro annui stanziati dalla 'Buona Scuola' (comma 125 ) per l' attuazione del Piano nazionale di formazione e per la realizzazione delle attività formative. Infine, limitatamente all' anno scolastico 2019/2020, al fine di assicurare anche nelle scuole dell' infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado la funzionalità della strumentazione informatica, nonché per il supporto all' utilizzo delle piattaforme di didattica a distanza, queste istituzioni scolastiche sono autorizzate, in deroga alla normativa vigente, a sottoscrivere contratti con assistenti tecnici (massimo mille unità) sino al termine delle attività didattiche. Il fondo assegnato è di ulteriori 9,3 milioni di euro. Come verranno distribuiti questi fondi? Il Ministero dell' istruzione che ha in carico tali finanziamenti li distribuirà nelle istituzioni scolastiche, tenuto conto della distribuzione per reddito nella relativa regione e del numero di studenti di ciascuna. Ma non bisognerà aspettare che i finanziamenti arrivino al Ministero competente. Il Ministero dell' istruzione è autorizzato ad anticipare alle istituzioni scolastiche le

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[§24917488§] venerdì 20 marzo 2020

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somme assegnate dal decreto, nel limite delle risorse iscritte in Bilancio. Le scuole statali potranno acquistare così le piattaforme e i dispositivi secondo le tradizionali procedure di acquisto e anche in deroga alle disposizioni del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 ( Codice dei contratti pubblici ). Fin qui la parte relativa ai fondi previsti per lo sviluppo del digitale nella scuola in questo tormentato inizio d' anno 2020 e che aprono un nuovo scenario per quanto riguarda la capacità delle scuole di 'produrre' didattica digitale. Il supporto del Miur alla scuola digitale Il Ministero dell' Istruzione nel frattempo si è dato molto da fare emanando note e disposizioni per attivare tutte le scuole a effettuare didattica a distanza tramite i supporti e le metodologie del digitale. In particolare, con la nota n. 368 del 13 marzo 2020 sulla Didattica a distanza, il MI - Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali - ha informato le scuole, visto il protrarsi della situazione di sospensione delle attività didattiche in presenza, delle importanti iniziative che il Ministero dell' Istruzione ha attuato, anche con la partecipazione dell' Indire e di partner digitali che hanno attive collaborazioni con il Ministero, per favorire e aumentare il ricorso alla didattica a distanza e per tutelare il diritto all' istruzione. Nel pieno rispetto dell' autonomia didattica delle scuole e venendo incontro alle iniziative dei docenti che si stanno prodigando generosamente e con gli strumenti in loro possesso per sviluppare ambienti e didattica digitale, dal 2 marzo 2020 scorso è stata allestita, sul sito web istituzionale del Ministero dell' Istruzione, una sezione dedicata alla Didattica a distanza al link , un vero e proprio 'ambiente di lavoro' per supportare le scuole che vogliono attivare forme di didattica a distanza nel periodo di chiusura legato all' emergenza coronavirus. Nel dettaglio, si tratta di piattaforme gratuite realizzate appositamente per le scuole che permettono agli insegnanti di gestire le attività di classe a distanza attraverso qualsiasi computer o dispositivo mobile; strumenti di cooperazione; scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole; webinar di formazione; contenuti multimediali per lo studio. Attraverso due call pubbliche, il Miur ha invitato tutti i produttori di software e hardware a rendere disponibili, a titolo gratuito, i loro strumenti per la didattica a distanza, richiedendo agli stessi il rispetto di specifici requisiti e standard tecnici, anche ai fini della tutela della Privacy. E alcune aziende del settore, anche importanti, si sono fatte avanti sia per generosità sia perché attirate dalla possibilità di sviluppare nuovi clienti. A ciò si aggiungono i 'Materiali multimediali', contenuti didattici utili per l' approfondimento delle discipline curricolari che gli insegnanti e i loro studenti possono consultare e scaricare, a cura di partner come Rai Cultura, Treccani e Reggio Children e uno spazio che sarà alimentato con materiali di approfondimento e altre iniziative segnalate da scuole e da altri attori. In poco tempo a causa di questa emergenza, la scuola e il Miur hanno dovuto 'correre ai ripari' e hanno aperto/ri-scoperto un mondo, quello del digitale, che era rimasto fin qui confinato nell' ambito della buona volontà dei docenti e delle singole iniziative di qualche illuminato funzionario ministeriale. Le iniziative già in atto, come quella lanciata da Indire in accordo con il Ministero, che mette a disposizione dei dirigenti scolastici e dei docenti che ne fanno richiesta, l' esperienza maturata dalle

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[§24917488§] venerdì 20 marzo 2020

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reti di scuole del Movimento «Avanguardie educative» e del Movimento «Piccole Scuole» hanno ricevuto da questa situazione un nuovo e deciso impulso. Un' altra importante nota è stata emanata dal Ministero dell' Istruzione il 17 marzo e fornisce le prime indicazioni operative alle istituzioni scolastiche per le attività didattiche a distanza andando finalmente oltre la logica dell' adempimento e della quantificazione e facendo tesoro di ciò che le istituzioni scolastiche, attraverso la loro attività e lo scambio continuo delle migliori pratiche, stanno facendo con l' apporto anche di soggetti specializzati ester ni. La nota precisa, tra l' altro, cosa si intende per 'didattica a distanza', la questione della privacy, la progettazione delle attività, l' attenzione agli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, la valutazione delle attività didattiche a distanza. 'Facere de necessitate virtutem' , è proprio il caso di dirlo! @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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