Citta’ di Alba Ripartizione Opere Pubbliche Settore Protezione Civile

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

INQUADRAMENTO GENERALE

RELAZIONE METODOLOGICA INQUADRAMENTO

Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile relazione generale

IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE di ALBA – metodologia

Il piano d’emergenza è costituito sinteticamente dalla predisposizione degli scenari di rischio e delle procedure che sono adottate per fronteggiare un evento calamitoso atteso sul territorio, in modo da garantire un soccorso immediato e un tempestivo ripristino delle normali condizioni di vita. La pianificazione comunale di emergenza è regolamentata dalla Regione Piemonte in base alle competenze attribuitele dal D.Lgs 112/1998 attraverso lla LR 44/2000 e la LR 7/2003. I contenuti del piano sono definiti nei seguenti atti: 1- Regolamento regionale di programmazione e pianificazione delle attività di protezione civile (D.P.G.R. 18 ottobre 2004 n. 7/R) attuativo della L.R.n.7/2003 2- Le linee guida per la redazione dei piani comunali di protezione civile emanate nel 2004

Il Piano di Emergenza è, pertanto, il supporto operativo al quale il Sindaco si riferisce per gestire l’emergenza col massimo livello di efficacia.

Il piano deve essere predisposto attraverso l’analisi dei seguenti fattori : • conoscenza della vulnerabilità e pericolosità del territorio; • individuazione delle strategie attraverso cui organizzare la gestione operativa dell’emergenza, sino al suo superamento; • formazione per il personale responsabile o comunque coinvolto nella gestione dell’evento.

Il piano ha come finalità la individuazione dei seguenti elementi: 1. gli eventi calamitosi che potrebbero, interessare il territorio e l’individuazione delle aree vulnerabili; 2. la popolazione, le strutture, le infrastrutture ed i servizi essenziali che potrebbero essere danneggiati; 3. l’organizzazione operativa necessaria per ridurre al minimo gli effetti dannosi degli eventi con particolare attenzione alla salvaguardia della vita umana; 4. le persone o gli organismi cui dovranno essere assegnate le diverse responsabilità ai vari livelli di direzione e controllo per la gestione delle emergenze.

L’obiettivo principale è garantire la salvaguardia delle persone e dei beni della collettività attraverso l’ottimale organizzazione delle strutture e la definizione delle procedure di allerta ed emergenza.

Per poter soddisfare queste necessità devono essere definiti gli scenari di rischio sulla base della vulnerabilità del territorio interessato (aree, popolazione coinvolta, strutture danneggiabili, etc.), al fine di poter disporre di un quadro generale ed attendibile relativo all’evento atteso. In tal modo sarà possibile dimensionare preventivamente la risposta necessaria per fronteggiare le calamità. Il piano è uno strumento di lavoro basato su una situazione ipotizzata, sulla base delle conoscenze scientifiche dello stato di rischio del territorio, da aggiornare, in relazione alle nuove, eventuali, conoscenze che comportino diverse valutazioni degli scenari (modificazioni sul territorio, implementazione del sistema di monitoraggio ecc…) Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile relazione generale

Il piano di gestione delle emergenze evidenzia un complesso dei fattori, quali la dimensione dell’evento atteso, la quantità della popolazione coinvolta, la viabilità alternativa, le aree di attesa, di ricovero, di ammassamento ecc.., che consentono agli operatori delle varie componenti della Protezione Civile di avere un quadro di riferimento preciso e di modulare l’azione a seconda delle necessità.

IL PIANO È STRUTTURATO SULLA BASE DI TRE ELEMENTI PRINCIPALI :

• I DATI DI BASE E GLI SCENARI DI RISCHIO (parte propedeutica e scenari integrati eventi attesi) sono dati dalla raccolta ed organizzazione di tutte le informazioni relative alla conoscenza del territorio, della distribuzione della popolazione, dei fattori di pericolosità, di rischio e dei conseguenti scenari, al fine di disporre di tutte le informazioni utili alla gestione dell’emergenza.

• IL MODELLO D’INTERVENTO (parte operativa) consta nell’individuazione degli organi e soggetti preposti, delle loro competenze, delle procedure operative necessarie all’organizzazione ed alla definizione delle azioni corrispondenti alle necessità di superamento dell’emergenza.

• ORGANIZZAZIONE INTEGRATA RISORSE, INFORMAZIONE E FORMAZIONE, MODULISTICA Sono qui organizzate e classificate tutte le risorse utili alla gestione del rischio, sia umane che strutturali, nonché la parte di prevenzione dei rischi attraverso l’informazione preventiva sulle norme comportamentali alle popolazioni residenti nelle specifiche zone di rischio e nella preparazione delle persone che intervengono in emergenza, in modo da fronteggiare tempestivamente e con professionalità qualsiasi tipo d’evento.

IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE- AGGIORNAMENTO

Il Piano di protezione civile viene aggiornato periodicamente in relazione alle modifiche urbanistiche e infrastrutturali del territorio, almeno con frequenza biennale. La parte delle risorse viene aggiornata con frequenza annuale. Gli aggiornamenti vengono effettuati in collaborazione con gli uffici competenti e nel modo previsto dall’art.13 del “Regolamento Comunale di disciplina degli Organi e delle Strutture di Protezione Civile”.

Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale

INQUADRAMENTO GENERALE (TRATTO DAL NUOVO PRGC )

Il Comune di Alba occupa un tratto del corridoio del posto tra la confluenza della Bormida e quella della di . E’ questo uno dei due collegamenti naturali fra la pianura padana e la “pianura alta” piemontese (l’altro è la stretta fra prealpi e collina, percorsa dal e occupata dalla piazzaforte di Torino). Alba si trova a quota 180 m s.l.m., sulla sponda destra del Tanaro, in un sito contraddistinto da due valli laterali fra loro convergenti: la valle del Cherasca, percorsa da un antico itinerario trasversale Torino-Savona (poi S.S. 29 ), e la valle del Talloria, che si apre a ventaglio verso sud.

Nella valle del Cherasca il primo tratto, disimpegnato da corso Langhe, ha un assetto consolidato fino alla Moretta, ma attende la sostituzione degli stabilimenti industriali dimessi in una vasta area fra la ferrovia e il fiume. Il secondo tratto, lungo corso Cortemilia, ha una fisionomia più depressa , dovuta alla rigidità della rete viaria che è una spina di pesce uniforme dove ogni spostamento obbliga a tornare sull’asta principale, che così è artificialmente sovraccarica sebbene priva di servizi. L’ampia vallata sulla sponda opposta della stessa collina , solcata da corso Piave, corso Europa e la tangenziale di Alba distanziate fra loro (a cui è previsto che si aggiunga l’autostrada Asti-) contiene la maggiore zona di espansione di Alba, che si arresta per ora a debita distanza dai due confini fisici longitudinali: a monte la pendice coltivata a viti; a valle il gradone, più lieve verso nord e più deciso verso sud, contro cui si arrestano in buona parte i vincoli idrogeologici apposti alla piattaforma fluviale. Più a sud appartiene al comune di Alba un primo tratto della valle del Talloria , che comprende un ramo della tangenziale da cui, poco oltre, si diramano le strade che conducono ai principali centri dell’alta Langa. La maggior parte del terreno è riservato all’agricoltura, e la piccola striscia adiacente all’abitato di Gallo d’Alba è sistemata in accordo con le previsioni per la parte maggiore, appartenente ai comuni di Gallo- Grinzane e Diano d’Alba. I sobborghi a sinistra del Tanaro formano ancor oggi un quadro eterogeneo. Le colline del Roero hanno una forma diversa da quelli dell’alta Langa. I corsi d’acqua sono torrenti o canali artificiali. Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale L’antropizzazione, appoggiata alle vie di comunicazioni preesistenti – la strada statale 231 e la ferrovia - ha assunto solo recentemente un carattere consistente, ma é frammentata in episodi scollegati fra loro : Piana Biglini, Scaparoni, Mussotto. Vaccheria.

La frazione di Mussotto può essere integrata più facilmente nell’organismo cittadino, con un proprio sviluppo equilibrato residenziale e terziario, una rete di circolazione integrata ai fini dei movimenti interni carrabili, ciclabili, pedonali, un contorno di spazi esterni curati ai fini agricoli e ricreativi, nelle pianure e nelle ondulazioni circostanti. L’area chiamata Vaccheria è oggi una zona industriale e commerciale compatta, dove la ricerca di aree per nuove attività produttive ha prodotto un paesaggio troppo denso e uniforme. Le località Piana Biglini e Scaparoni conservano, con le piccole aggiunte residenziali, produttive e i servizi richiesti, il loro antico carattere individuale e dimensionale.

CORSI D’ACQUA PRINCIPALI

Per quanto riguarda il reticolo idrografico principale, il territorio di Alba è interessato dai seguenti corsi d’acqua. Fiume Tanaro Il fiume Tanaro ha uno sviluppo complessivo di circa 230 Km dalle origini presso il M. Marguareis (quota 2651 m s.l.m.), in provincia di Cuneo alla sua confluenza con il Fiume Po in prossimità di Bassignana (quota 96 m s.l.m.), in provincia di Alessandria. Il corso d’acqua attraversa in direzione NE-SW tutto il territorio meridionale del Piemonte, per cui il suo bacino complessivo raggiunge gli 8293 Km2. Il tratto montano del bacino è quello sotteso dall’abitato di Lesegno e ad esso compete una superficie di 502 Km2. A valle di questa località il Tanaro assume l’aspetto di un corso d’acqua di pianura con frequenti meandri e riceve nell’ordine i suoi maggiori affluenti tributari di sinistra: il Corsaglia, l’Errero, il Pesio e lo Stura di Demonte. In questo tratto il corso d’acqua ha direzione N-S, ma superata la confluenza con lo Stura, a Bra, esso riprende la direzione preferenziale verso oriente attraversando il territorio comunale di Alba nella sua porzione settentrionale. Nel territorio di Alba il Tanaro riceve in sinistra il T. Riddone, mentre in destra i torrenti Seno d’Elvio, Cherasca e Talloria, mentre più a valle nel territorio astigiano riceve in sinistra i torrenti Borbore e Triversa. Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale Nel suo tratto tra Asti ed Alessandria confluiscono il Tigliole ed il Belbo, ed a valle di quest’ultima città il Bormida con il suo affluente Orba.

Torrente Talloria Il torrente Talloria è il corso d’acqua secondario più lungo che attraversa il territorio di Alba, con un asta di circa 20 km di lunghezza. Esso confluisce nel fiume Tanaro in destra orografica ad una quota di 167 m s.l.m. e score in prevalenza lungo la direzione sud – nord, presentando nella parte alta un reticolo idrografico molto ramificato. La sorgente del T. Talloria si trova ad una quota di 550 m s.l.m. Per quanto riguarda il bacino idrografico è possibile definire il rapporto di rilievo, definito da Schumm come il rapporto tra il rilievo tortale di un bacino e la massima dimensione di questo misurata parallelamente al corso d’acqua; esso risulta pari a 0.024. Torrente Riddone Il torrente Riddone è un affluente di sinistra del fiume Tanaro, nel quale sfocia dopo aver percorso circa 12 km ad una quota di 160 m s.l.m. Il bacino idrografico si estende per 27,8 km2 e attraversa numerosi comuni del cuneese. Il Riddone nasce dalla confluenza tra il Rio di Montaldo ed il Rio S. Biagio appena a monte di Corneliano ad una quota di 250 m s.l.m. Il corso d’acqua è caratterizzato per la quasi totalità della sua lunghezza da una pendenza relativamente elevata attorno al 5%; analizzando l’andamento del corso d’acqua esso presenta una direzione est – ovest per il tratto di monte e assume poi direzione nord – sud in prossimità del confine comunale di Alba. Il rapporto di rilievo risulta pari a 0.018. Torrente Cherasca Il torrente Cherasca è un affluente di destra orografica del Tanaro e presenta un bacino di circa 38 km2 avente una quota media di 420 m s.l.m. La lunghezza totale dell’asta torrentizia risulta di 13.5 km e, nel tratto di monte, presenta numerosi affluenti che rendono il reticolo idrografico molto ramificato. Questo aspetto condiziona anche la forma del bacino idrografico che si presenta tozzo nella parte di monte ove comprende molteplici bacini secondari, mentre è più allungata nel fondovalle. La sezione di chiusura del bacino è posta ad una quota di 158 m s.l.m. e la quota massima è pari a 725 m s.l.m. Il torrente Cherasca nasce ad una quota di 630 m s.l.m., che consente di determinare un rapporto di rilievo pari a 0.042. Torrente Seno d’Elvio Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale Il torrente Seno d’Elvio è un affluente di destra orografica del fiume Tanaro, nel quale confluisce ad una quota di 153 m s.l.m. dopo aver percorso 7.5 km. Il corso d’acqua nasce ad una quota di 450 m s.l.m. in località Cascina Borneto, in prossimità del confine comunale del comune di alba con i territori di Treiso e Trezzo Tinella. Nella parte più alta esso presenta una direzione di scorrimento SW-NE, per assumere poi una direzione di percorrenza sud – nord. Il rapporto di rilievo è pari a 0.053.

LINEAMENTI METEOCLIMATICI In considerazione della sostanziale influenza dei fattori meteo-climatici nei processi legati al reticolo idrografico del Bacino del F. Tanaro e dei suoi sottobacini, sono analizzati i dati pluviometrici relativi alle stazione meteoclimatiche di Alba (coord. UTM 424322E 4951269N, quota 183 m s.l.m.), La Morra (coord. UTM 414982E 4943978N, quota 513 m s.l.m.) e Bra (coord. UTM 408452E 4949623N, quota 290 m s.l.m.) del S.I.M.N. In particolare la caratterizzazione climatica fa riferimento all'anno medio desunto dai dati del cinquantennio 1921-1970, mentre lo studio termometrico e pluviometrico è stato effettuato utilizzando la banca dati della Regione Piemonte – Direzione dei Servizi Tecnici di Prevenzione – Settore Meteoidrografico e Reti di Monitoraggio, periodo 1951 1986.

Caratteristiche e condizioni pluviometriche I dati pluviometrici ricavati dalle stazioni di riferimento mettono in evidenza una distribuzione bimodale delle precipitazioni nella stagione autunnale e primaverile con totali annui che variano dai 711 mm della stazione di Bra agli 886 mm della stazione di La Morra. La stazione di Alba fa registrare un complessivo medio annuo di circa 786 mm. La stagione autunnale presenta valori massimi nei mesi di ottobre e novembre con precipitazioni che variano da 82 a 100 mm nel settore di territorio compreso fra Alba e La Morra, mentre la zona di Bra risulta leggermente meno piovosa con un massimo autunnale di 72 mm nel mese di ottobre. In primavera si registrano valori massimi variabili tra 78 e 83 mm per le stazioni di Alba e Bra, mentre la stazione di La Morra presenta un picchi di 94 mm e 97 mm rispettivamente nei mesi di aprile e maggio. I valori minimi sono registrati nel mese di luglio con 37 mm per le stazioni di Alba e Bra mentre a La Morra il minimo calcolato nel mese di luglio è di circa 41 mm. In base all’analisi del numero di giorni piovosi medio mensile, risulta che la stazione di Alba presenta il minimo di giorni piovosi durante i periodi con precipitazioni più elevate. Ciò Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale significa che nei mesi estivi e invernali le sporadiche piogge hanno intensità molto blanda mentre in primavera e in autunno le intensità di pioggia sono molto elevate. Il massimo si registra a febbraio e dicembre con 11 giorni (mesi durante i quali l’altezza di precipitazione risulta sotto la media annuale. Per la stazione di La Morra si osserva un andamento bimodale anche per il numero di giorni piovosi con un massimo primaverile di 9 gironi (aprile) e un andamento pseudocostante nel periodo autunnale/invernale con 5-6 giorni di pioggia medi mensili. I minimi si riscontrano nei mesi di gennaio e agosto (4 giorni).Il grafico dei giorni piovosi della stazione di Bra presenta una conformazione a “campana” con trend ascendente nel periodo tardo invernale primaverile e discendente nei restanti mesi. Il massimo si registra nei mesi di giugno e marzo (9 giorni) mentre il minimo risulta di circa 4 giorni per gennaio. Va comunque osservato che nel corso del periodo esaminato, compreso tra il 1951 e il 1986, numerosi sono gli scostamenti dalla media esposta, alternandosi anni caratterizzati da abbondanti precipitazioni ad annate particolarmente siccitose.

Termometria Per ciò che concerne la termometria, Le massime estive si verificano nel mese di luglio e agosto, con temperature medie rispettivamente di 22.8° e 21.7° C. Le temperature minime si raggiungono nel mese di gennaio (1.5 °C). Il raccordo tra il minimo invernale ed il massimo estivo avviene secondo un andamento tipico a curva "gaussiana".

Evapotraspirazione e deficit idrici Lo studio comparato dei due parametri climatici precipitazioni e temperature conduce alla valutazione dell'altezza di evapotraspirazione potenziale e quella del deficit idrico. L'altezza di evapotraspirazione potenziale mensile è stata calcolata secondo il metodo di Thornthwaite

Classificazione climatica Dal punto di vista quantitativo nella classificazione internazionale di Thornthwaite il clima appartiene alla classe C23B1rb3. Secondo la classificazione di Bagnouls e Gaussen il clima appartiene alla regione Xeroterico e sottoregione submediterraneo di transizione.

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Precipitazioni critiche Nel Comune di Alba e più in generale in tutto il bacino del F. Tanaro (e relativi sottobacini), sono stati registrati eventi pluviometrici di particolare intensità che hanno fornito valori elevati di portate specifiche. Vengono qui utilizzati i dati relativi alle stazioni Alba e Bra, relative al settore medio del bacino del F. Tanaro, alle stazioni di La Morra e Roddino, significative del sottobacino del T. Talloria, alle stazioni di Rodello e Abelloni, significative rispettivamente dell’alto e medio corso del T. Cherasca, alla stazione di Baldissero d’Alba, significativa del sottobacino del T. Riddone, e alla stazione di Treiso, significativa del sottobacino del T. Seno d’Elvio. Le stazioni di Alba, Bra e Roddino, precedentemente del S.I.M.N., sono passate sotto la gestione della Regione Piemonte – Settore Meteoidrografico e Reti di Monitoraggio – rispettivamente nel 1991, 1993 e 1997. La stazione di La Morra ha invece cessato di funzionare dopo le operazioni di decentramento.

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ANDAMENTO DEMOGRAFICO I dati sulla popolazione di Alba dal 1971 al 2001 ci presentano una situazione altalenante; dopo un periodo di crescita protrattasi lungo tutto il decennio tra il 1971 ed il 1981 (periodo in cui si passa da 28.675 a 31.372 abitanti pari ad una crescita relativa del 9,41%), si ssiste ad un picco negativo tra il 1981 ed il 1991 pari al 6,34%, per poi riportarsi su valori positivi tra il 1991 ed il 2001, decennio in cui si passa da 29.382 a 29.910 abitanti con una crescita del 1,8%. Se consideriamo i dati annui, dal 1982 al 2007 osserviamo però che nell’arco del decennio 1981-1991 la decrescita in realtà è lenta con variazioni negative annue che oscillano dal +0,15% al -0,75%; diversamente nell’arco 1991-2001 le variazioni sono più consistenti (da - 1,00% a +1,00%) con un picco negativo tra il 1991 ed il 1992 dello 4,75 che però va ridimensionato considerando lo scarto che si manifesta in corrispondenza degli anni dei censimenti. Nell’ultimo quinquennio la crescita che si manifesta ha variazioni annue che si riportano sui valori degli anni ’80, da un massimo dello 0,67% ad un minimo di 0,23%. Se confrontiamo i dati comunali con la realtà provinciale e regionale verifichiamo che gli andamenti delle variazioni percentuale annue di Alba coincidono con quelle regionali e si discostano notevolmente da quelle provinciali. Infatti l’andamento di Alba è assai dinamico come quello regionale; anzi in un confronto con lo scenario regionale la situazione di Alba risulta ancora più positiva: infatti sono più consistenti le variazioni positive e meno rilevanti le variazioni negative.

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Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale INFRASTRUTTURE

Il comune di Alba, per quanto concerne la viabilità stradale , è raggiungibile tramite strade Statali e Provinciali.

Di seguito si riportano delle brevi descrizioni che permettono di identificare il reticolo stradale di collegamento con i maggiori centri urbani della zona. La Strada Statale n° 231 Cuneo-Bra-Alba-Asti , attraversa Alba da O a NE; collega Alba con Cuneo, Bra ed Asti. Il traffico è sia commerciale che di transito normale; nel territorio di Alba si presenta ad una carreggiata per senso di marcia. La competenza delle strade statali e’ dell’: Ente Nazionale Autonomo delle Strade Statali A.N.A.S. Via Talucchi 7 - TORINO

STRADE PROVINCIALI CHE ATTRAVERSANO IL TERRITORIO DI ALBA nominativo DESCRIZIONE SP 10 Alba-Corneliano d’Alba-Sommariva Perno -Ceresole d’Alba-Confine Provincia di Torino SP 32 Alba-Diano d’Alba-Serravalle Langhe- Bossolasco-Pedaggera-Ceva; Dogliani- Bonvicino-Passo Bossola; diramazione per Lequio Berria; per Arguello; per Albaretto Torre; dell’Erpessina e Bivio S.S. N. 29- Rodello-Bivio Montelupo Albese SP 50 Mussotto d’Alba-Guarene-Castellinaldo e Vezza d’Alba-Bivio S.S. N. 231 “di S. Vittoria” (località Baraccone) SP 158 Alba (Bivio S.P. N. 3)-Como-Bivio Mompiano (detta “delle Serre”) SP 236 La Morra-S. Maria-Gallo d’Alba SP 275 Bivio S.S. N. 231 “di S. Vittoria”- Scaparoni-Magliani-Corneliano d’Alba SP 321 Bivio S.P. N. 3-Treiso (detta “dei Rizzi”) EX SS 29 -SP429 Di Cortemilia; Alba - Conf. Regione SR 29 Del Colle di Cadibona Confine Provincia -Alba SP 3 Cuneo-Castelletto Stura-Sant'Albano Stura-Trinità-Benevagienna-Narzole-Alba- Neive-Confine Provincia di Asti per Alessandria e diramazioni Ponte Fiume Tanaro di Alba e Gallo d'Alba-S. Stefano Comune di Alba – CN Piano Comunale di Protezione Civile inquadramento generale

Belbo-Confine Provincia di Asti per Agliano; S. Stefano Belbo-Confine Provincia di Asti per Costigliole; "di Barbaresco" e Baraccone-Rondò di Neive; SP 9 Magliano Alpi-Carrù-Dogliani-Monforte di Alba-Castiglione Falletto-Alba SP 51 Tre Stelle di Neive-Neive-Mango-Valdivilla- S. Stefano Belbo e diramazioni: di Castagnole Lanze; di Castiglione Tinella; di Neviglie e di Trezzo Tinella

FERROVIA La stazione ferroviaria del comune di Alba e’ situata sulla linea Cantalupo – Cavallermaggiore. La viabilità ferroviaria è di competenza dell'ente Ferrovie dello Stato Di seguito si riporta la tabella con evidenziate le stazioni di collegamento della linea ferroviaria, come definite dalle FF.SS.e le loro distanze chilometriche rispetto ad Alba:

DENOMINAZIONE STAZIONE DISTANZA Direzione verso Cuneo Mussotto (solo fermate) 3 Monticello (solo fermate) 7 S.Vittoria (disabilitata) 11

Direzione verso Asti Neive (solo fermate) 10 Castagnole Lanze (abilitata) 14

AEROPORTI I più vicini al comune di Alba sono: l'aeroporto di Levaldigi a circa 45 km di distanza Aeroporto di Levaldigi (Cn) l'aeroporto internazionale di Caselle a circa 90 km di distanza Aeroporto di Caselle (To) l’areoporto internazionale di Linate a circa 180 km di distanza Aeroporto di Linate (Mi) L’areoporto internazionale di Malpensa a circa 170 km di distanza Aeroporto di Malpensa (Mi)