La Moda “A Tavola”
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cop_ff14.qxd:210 x 297 10/12/07 10:24 Pagina 1 inverno 2007 n. 14 filoforme storia arte e restauro dei tessili edizioni il prato 1 FFn14.qxd:210x297 11/12/07 8:43 Pagina 1 filoforme sommario Direttore responsabile 2 Editoriale Luca Parisato 3 Sul filo della poesia: gli scialli del Kashmir Responsabile di redazione Amlikar. Lo scialle ricamato del Metropolitan Anna Pietropolli Museum of Art di New York Elisa Gagliardi Mangilli Comitato scientifico 15 Some Important Interiors with Tapestries Maria Beatrice Bertone in the Netherlands storia del tessuto e del ricamo Hillie Smit Isabella Campagnol Fabretti storia dellʼabbigliamento 20 Una “inedita” fonte dʼabbigliamento maschile del Cinquecento. Spunti metodologici Giovanni Curatola Francesca Piovan storia dei tessili orientali Lucia Meoni 23 La moda “a tavola”. Relazioni tra figurini di storia degli arazzi moda e oggetti dʼarte applicata nella Annamaria Morassutti seconda metà del Settecento restauro dei tessili Isabella Campagnol Fabretti Stefanella Sposito 27 Sulle tracce dellʼallume di Roma tessili contemporanei Stefanella Sposito 39 Il restauro dei paramenti del vescovo Grafica Fidenzio. Un “brandello” di storia padovana Annalisa Cagnin Annamaria Morassutti 46 Dignità e splendore. Gli indumenti e i parati di uso liturgico dei secc. XVI-XIX nel Museo Diocesano di Rieti Ileana Tozzi filo forme Quadrimestrale di storia, arte e restauro dei tessili 52 Abstracts anno 6° - numero 14 - annate 2006-2007 Redazione: casa editrice il prato Via Lombardia, 41/43 - 35020 Saonara (Pd) Tel. 049 640105 - Fax 049 8797938 www.ilprato.com - [email protected] Stampa: Arti Grafiche Padovane www.ilprato.com/filoforme registrazione presso il Tribunale di Padova n. 1735 del 23-03-2001 FFn14.qxd:210x297 11/12/07 8:43 Pagina 2 Editoriale/Editorial Gentili Lettori, Con questo numero di Filoforme, che si presenta più corpo- so rispetto alle normali uscite e senza la caratteristica monografica, la casa editrice intende recuperare i ritardi accumulatisi rispetto alla periodicità quadrimestrale della rivista, riunendo in unʼunica uscita le due annate 2006/2007 e chiudendo di fatto il primo ciclo di Filoforme. Le caratteristiche di questo numero – articoli su tutti i setto- Dear Readers, ri del tessile trattati e maggiore numero di pagine – saran- no anche quelle che ritroverete dal 2008, che vedrà la pub- This issue of Filoforme is larger than normal and we have blicazione della rinnovata serie di Filoforme, che ospiterà suspended our usual monographic presentation. In doing inoltre una nuova sezione dedicata alle “Arti applicate al this, we would like to make up some lost ground with regard tessile”. to the three yearly issues, and in this way combine in a sin- gle issue the years 2006/2007, thus closing the first cycle of Date le nuove caratteristiche della rivista, il prezzo di coper- Filoforme. tina e lʼabbonamento a tre numeri subiranno un lieve rialzo. Gli abbonati in corso riceveranno i numeri compresi nellʼab- The principal characteristics of this issue are the articles, bonamento da loro sottoscritto a prezzo invariato. which cover a full range of textile sectors, and an increase in the number of pages. These same characteristics will Ci auguriamo quindi che questa nuova formula editoriale also be carried over to 2008, in a renewed series of possa incontrare i vostri gusti e, anzi, garantire informazio- Filoforme. Among the initiatives will be a new section dedi- ni sempre più puntuali e accurate a tutti coloro che si occu- cated to “Arts Applied to Textiles”. pano del tessile e delle sue molteplici sfaccettature. These improved features mean that the cover price and the Il prato yearly subscription to the three issues will undergo a slight increase. Current subscribers will receive all the remaining issues in their subscription at the original price. We hope you will enjoy the new editorial format and that we will be able to provide precise and accurate information to all those who are interested in textiles and related fields. fIl prato 2 FFn14.qxd:210x297 11/12/07 8:44 Pagina 3 Sul filo della poesia: gli scialli del Kashmir Amlikar. filo forme Lo scialle ricamato del Metropolitan Museum of Art di New York Elisa Gagliardi Mangilli Il termine “Kashmir Shawl” viene solitamente utilizza- e morbidezza erano impareggiabili5. La distinzione tra to per definire una produzione tessile che in realtà pre- il termine pashm (parola persiana per indicare la lana, senta moltissime varianti legate allʼepoca, allʼarea ogni tipo di lana) e pashmina è che il primo si riferisce geografica di produzione1, al materiale impiegato, allo alla lana grezza e il secondo alla lana già tessuta. stile del motivo decorativo e naturalmente alla struttu- Uno degli elementi fondamentali per comprendere la ra del tessuto stesso. rarità e preziosità della produzione degli scialli del Questo intento di genericità descrittiva è unʼelemento Kashmir è la distinzione delle lane impiegate nella tes- insito nel vocabolo persiano shal 2 del quale il termine situra. A differenza di quanto si possa comunemente inglese shawl è una diretta derivazione. La parola shal pensare, la capra dalla quale si preleva la fibra di lana nella tradizione indo-persiana veniva impiegata per per la pashmina, la Capra hircus (Fig. 1), era autocto- tessuti in lana utilizzati indistintamente come turbanti, na non nel Kashmir bensì in altre regioni quali il fusciacche, scialli, mantelli e anche coperte3. Changthang, lʼAsia Centrale e la Mongolia6. La vera Lʼinizio della produzione di questi preziosi manufatti è pashmina (da non confondersi con la lana cashmere) stata localizzata nella regione del Kashmir alcuni corrisponde alla parte più soffice del vello della capra, secoli prima del XV sec., epoca alla quale si riferisco- quella che si trova a contatto con la pelle dellʼanimale, no alcuni documenti, pubblicati in Europa nel 1840 da e la sua morbidezza e quantità sono strettamente cor- Charles von Hugel, che attestano che vi fu un impulso della produzione tessile durante il regno del Sultano Zain-ul-ʻAbidin (1420-1470). La fonte di tali riferimenti sarebbero i Rajatarangiri cioè una raccolta delle cro- nache di corte scritte da vari autori, uno dei quali di nome Pandit Srivara confermerebbe lʼarrivo in quegli anni di artigiani specializzati provenienti da “lunga distanza” (Persia e Asia Centrale) capaci di tessere, con un nuovo tipo di telaio, drappi in seta e in lana operati con motivi decorativi floreali4. Nel 1540 il Kashmir cadde sotto la dominazione di Mirza Haider Dughlat, originario del Turkestan e stret- tamente imparentato con Babur, il primo Imperatore Moghul. In una dettagliata ricostruzione della produ- zione di quellʼepoca, scritta nel XIX sec. dal mercante Hajji Mukhtar Shah, si legge che ai tessitori del Kashmir veniva richiesto un tributo annuale in pezze di tessuto prodotte con lana pashm, la cui sottigliezza Fig. 1 Capra hircus, ca.1607, Minto Album, Dublin, Chester Beatty Library, n.3.11 da Fig. 2 LʼImperatore Aurangzeb riceve il Principe Muʼazzam, ca.1707-12, Dublin, L.Y., Leach, Mughal and other Indian Paintings, London 1995, tav.56. Chester Beatty Library, n.4.7 da L.Y., Leach, tav.74. 3 FFn14.qxd:210x297 11/12/07 8:44 Pagina 4 Fig. 3 Sash, Periodo Moghul, MMA 1983.494.9. Fig. 4a-b Evoluzione del motivo decorativo boteh. relate allʼaltitudine alla quale queste capre vivono. Un to alle altre culure e religioni e soprattutto grande altro animale non addomesticabile, legato a una pro- mecenate. Nel 1586 il Kashmir divenne parte duzione ancora più pregiata di lana per gli scialli del dellʼImpero e nel decennio seguente venne scelto Kashmir è la Capra ibex, nota anche come come luogo preferito dallʼImperatore in cui trascorrere Himalayana o Siberiana, presente anche nel nord-est la stagione estiva11. dellʼAfghanistan e in Pakhistan a unʼaltitudine superio- Nellʼ Ain-i-Akbari, ovvero le cronache di corte redatte re ai 3.700 metri. La lana che lʼanimale perde natural- da Abuʼl-Fazl ʻAllami, emerge la passione di Akbar per mente durante il periodo di passaggio dalla stagione gli scialli del Kashmir, il quale era solito indossarne fredda a quella temperata è talmente delicata da due identici cuciti tra loro (doshala o dochalla ovvero essere spesso confusa con lo shahtoos che è la più scialli gemelli) per evitare che si vedesse il retro. Le pregiata di tutte queste fibre e che proviene invece dal cronache riportano che fu lui stesso a incoraggiare la vello dellʼantilope tibetana, o Pantholops hodgsoni, produzione di toos12 e a stabilire che solo personalità chiamata in tibetano chiru e in lingua Ladakhi stos, la di alto rango appartenenti alla corte potessero e cui salvaguardia dallʼestinzione è tutelata dal CITES dovessero indossare questi preziosi tessuti durante le (Convention on International Trade in Endangered occasioni ufficiali13. Il Kashmir visse uno dei momenti Species)7. I pochi esemplari rimasti sono concentrati di massima prosperità durante il regno del quarto soprattutto nel nord dello Xinjiang e nel sud-ovest del imperatore Moghul: Jahangir (1569-1627). Qinghai. Durante tutta la stagione della muta estiva Lʼinfatuazione dellʼImperatore per i motivi floreali, che ogni animale perde circa 125 grammi di lana shahto- da questo momento diverranno il soggetto decorativo os e per fare uno scialle di due metri sono necessari più diffuso nellʼarte Moghul, ha avuto origine proprio piuʼ di 700 grammi di lana8. durante una sua visita in Kashmir nel 162014. La stra- La storia degli scialli del Kashmir è indissolubilmente ordinaria varietà e profusione delle specie botaniche legata a quella della Dinastia Moghul (Fig. 2). Babur divennero oggetto di ispirazione per gli artisti degli (1483-1530), il capostipite e primo Imperatore Moghul, atelier reali e lo stesso Jahangir scrisse accurate si diceva discendente dei grandi condottieri Chingiz osservazioni sulla flora e la fauna del paese15. Khan e Tamerlano. A undici anni ereditò il Ferghana, Lʼevoluzione del decoro floreale negli scialli del un regno dellʼAsia Centrale che era decisamente trop- Kashmir è uno degli elementi più rilevanti per la data- po piccolo per le sue ambizioni.