Mafia E Stadi
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1 Doc. XXIII, N. 31 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLE MAFIE E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE 87) (istituita con legge 19 luglio 2013, n. (composta dai deputati: Bindi, Presidente; Attaguile, Segretario, Bossa, Bruno Bossio, Carbone, Costantino, Dadone, Di Lello, Segretario, D'Uva, Fava, Vicepresidente, Garavini, Magorno, Manfredi, Mattiello, Naccarato, Nuti, Salvatore Piccolo, Piepoli, Prestigiacomo, Sammarco, Sarti, Elvira Savino, Scopelliti, Taglialatela e Vecchio; e dai senatori: Albano, Buemi, Bulgarelli, Capacchione, Cardiello, Consiglio, De Cristofaro, Di Maggio, Esposito, Falanga, Gaetti, Vicepresidente, Giarrusso, Giovanardi, Lumia, Marinello, Mineo, Mirabelli, Molinari, Moscardelli, Pagano, Perrone, Ricchiuti, Tomaselli, Vaccari e Zizza). RELAZIONE SU MAFIA E CALCIO (Relatore: On. Rosy Bindi, On. Marco Di Lello) Approvata dalla Commissione nella seduta del 14 dicembre 2017 87 Comunicata alle Presidenze il 14 dicembre 2017 ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lett. o) della legge 19 luglio 2013, n. 2 3 Pag. 5 4 INDICE Sommario Il mandato della Commissione e l'attività del Comitato mafia e manifestazioni sportive Pag. 7 1. Mafia e tifosi: il controllo del «territorio» e la sicurezza negli stadi 2. » 11 Mafia e società sportive: il calcio come utilità economica 3. » 56 La mafia e i calciatori: il calcio come veicolo di consenso sociale e il 4. match fixing » 71 Le società dilettantistiche 5. » 87 Conclusioni e proposte normative 6. » 91 Pag. 7 Il mandato della Commissione e l'attività del Comitato mafia e manifestazioni sportive. 1. La legge 19 luglio 2013, n.87, istitutiva della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre associazioni criminali similari, anche straniere, individua fra i compiti della Commissione, all'articolo 1, comma 1, lettera e), quello di accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni, comprese quelle istituzionali, con particolare riguardo agli insediamenti stabilmente esistenti nelle regioni diverse da quelle di tradizionale inserimento e comunque caratterizzate da forte sviluppo dell'economia produttiva, nonché ai processi di internazionalizzazione e cooperazione con altre organizzazioni criminali finalizzati alla gestione di nuove forme di attività illecite contro la persona, l'ambiente, i patrimoni, i diritti di proprietà intellettuale e la sicurezza dello Stato, con particolare riguardo alla promozione e allo sfruttamento dei flussi migratori illegali, nonché approfondire, a questo fine, la conoscenza delle caratteristiche economiche, sociali e culturali delle aree di origine e di espansione delle organizzazioni criminali. In base al mandato legislativo, già all'avvio dell'attività, in sede di organizzazione dei comitati di lavoro nel febbraio 2014, la Commissione ha individuato il tema del rapporto tra mafia e manifestazioni sportive come meritevole di uno speciale approfondimento istruttorio, nell'ambito di un generale approccio al lavoro di inchiesta che ha inteso rivolgere particolare attenzione, da un lato, alle proiezioni delle mafie nei più diversi settori sociali ed economici e dall'altro ai più significativi fatti di cronaca connessi al più ampio tema dell'attività delle organizzazioni criminali di tipo mafioso o similare, che si susseguono ormai quotidianamente sui mezzi di informazione, anche con ampio risalto mediatico. Grande impatto hanno infatti destato fatti criminali avvenuti in occasione di importanti eventi sportivi o collegati a vicende personali e sportive di atleti, in cui traspare la presenza di esponenti della criminalità organizzata di tipo mafioso o l'intervento di reti criminali, anche internazionali, di cui sono parte integrante le mafie italiane. Su tale base la Commissione ha inizialmente dedicato mirati atti di inchiesta a vicende come quella occorse nel 2014 allo Stadio Olimpico di Roma in occasione della finale della Coppa Italia di calcio, alla riapertura nel 2015 delle indagini sul caso della morte del ciclista Marco Pantani (1), alle denunce sul caso del marciatore Alex Schwazer (2) in relazione alla partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016; successivamente ha inteso varare una più organica indagine dedicata al tema delle possibili forme di infiltrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso nel mondo del calcio professionistico italiano, avviata dopo la discovery dell'indagine giudiziaria che ha coinvolto la Juventus F.C. Spa, il più vincente e seguito club Pag. 8calcistico italiano e tra i massimi del panorama sportivo ed economico in Europa. Si è quindi operata una selezione di vicende e situazioni connesse a indagini giudiziarie considerate particolarmente significative per la rilevanza delle squadre coinvolte o per la significatività dei fatti emersi, che sono state assunte come punto di partenza per fornire una più ampia e approfondita valutazione della Commissione parlamentare sul tema delle infiltrazioni 5 criminali mafiose nel calcio, sui principali fattori di rischio, sulle principali linee di intervento e sulle conseguenti proposte. L'approfondimento della Commissione si è pertanto svolto, a partire dal gennaio 2017, sia in seno al citato IX Comitato Mafia e Marco Di Lello e manifestazioni sportive, coordinato dall'on. Angelo Attaguile, sia nella sede della Commissione plenaria, dall'on. attraverso una corposa istruttoria, 30 sedute a cui hanno partecipato in audizione 42 soggetti, istituzionali e non, a vario titolo impegnati nel mondo del calcio professionistico e due sopralluoghi presso importanti impianti sportivi per la verifica dei sistemi di sicurezza all'interno degli stadi di calcio. Tra i soggetti chiamati a riferire vi sono stati coloro che ricoprono le massime responsabilità in seno alle Istituzioni, non solo sportive del Paese, tra cui il Ministro dell'interno, il Ministro dello sport, il capo della Polizia, il presidente del CONI, il presidente della FIGC, i presidenti delle leghe professionistiche e dell'associazione italiana calciatori (AIC), i presidenti delle società di calcio della serie A della Juventus, del Napoli, della Lazio e del Genoa. Di seguito si fornisce l'elenco completo delle sedute e degli auditi. I relativi resoconti stenografici sono contestualmente resi disponibili, attraverso la modifica del regime di classifica, ove previsto, da riservato a libero, salvo parti segrete là dove non si sia proceduto a desegretazione, che pure in alcuni casi la Commissione ha ritenuto di disporre, con il consenso dell'audito, a richiesta di soggetti impegnati in ambito processuale, penale o sportivo, ai fini dell'esercizio del diritto alla difesa. Audizioni del plenum della Commissione: 8 febbraio 2017 – Giovanni COLANGELO, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli 7 marzo 2017 e 5 aprile 2017 – Giuseppe PECORARO, procuratore federale della FIGC ; 15 marzo 2017 e 22 marzo 2017 – Luigi CHIAPPERO, legale della società Juventus F.C.; 4 aprile 2017 – Damiano TOMMASI, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC); 11 aprile 2017 – Enrica PARASCANDOLO, sostituto procuratore della Repubblica presso la presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli; 3 maggio 2017 – Franco GABRIELLI, capo della Polizia – direttore generale della pubblica sicurezza;Pag. 9 18 maggio 2017 – Andrea AGNELLI, presidente della società Juventus F.C.; 13 giugno 2017 – Marco MINNITI, Ministro dell'Interno ; 28 giugno 2017 – Enrico PREZIOSI, presidente del Genoa C.F.C; 28 giugno 2017 – Aurelio DE LAURENTIIS, presidente della S.S.C. Napoli; 28 giugno 2017 – Claudio LOTITO, presidente della S.S. Lazio; 5 luglio 2017 – Carlo TAVECCHIO, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Paolo BEDIN, direttore generale della Lega nazionale professionisti B, Gabriele GRAVINA, presidente della Lega Pro; 2 agosto 2017 – Giovanni MALAGÒ, presidente del CONI; 12 settembre 2017 – Luca LOTTI, Ministro per lo sport. Audizioni delegate al IX Comitato: 20 ottobre 2014 – Diego PARENTE, capo della DIGOS di Roma, e Luigi BONAGURA, capo della DIGOS di Napoli; 25 gennaio 2017 – Daniele POTO, giornalista; 7 febbraio 2017 – Paolo TOSO e Monica ABBATECOLA, sostituti procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Torino; 9 febbraio 2017 – Alessandro Sergio SORRENTINO, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Catania, e Mario BARRESI, giornalista di La Sicilia; 16 febbraio 2017 – Pierpaolo ROMANI, coordinatore nazionale dell'associazione Avviso pubblico; 6 23 marzo 2017 – Stefano PALAZZI, già procuratore federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC); 20 aprile 2017 – Francesco COZZI, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova; 27 luglio 2017 – Daniela STRADIOTTO, presidente dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive; 27 luglio 2017 – Francesco GIANELLO, head of stadium della società Juventus F.C. e MARIA TURCO, avvocato; 27 luglio 2017 – ALESSANDRO FORMISANO, head of operations, sales & marketing della S.S.C. Napoli e GIUSEPPE STAIANO, avvocato; 27 luglio 2017 – ARMANDO ANTONIO CALVERI, delegato ai rapporti con la tifoseria (SLO) della S.S. Lazio e SERGIO PINATA, delegato alla sicurezza dello stadio della S.S. Lazio. 8 novembre 2017 – Giuseppe PECORARO, procuratore federale della FIGC;Pag. 10 16 novembre 2017 – Massimo CIACCOLINI, segretario generale della Lega nazionale Dilettanti, e Paolo AGNESI, presidente COVISOD. 16 novembre 2017 – Cesare BISONI,